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Ben il 30% di questi ragazzi, quindi 900, hanno subito almeno una volta un
aggressione in Rete: dagli insulti via mail a foto e video spiacevoli pubblicati
online. Per una cinquantina di loro, la violenza avviene anche pi volte a
settimana.
Sono tantissimi i casi in cui un ragazzino viene preso di mira dai compagni di
scuola e poi, una volta tornato a casa, gli insulti e le violenze continuano
anche sul web. Bullismo tradizionale e online, un mix devastante: "Lo
chiamiamo polivittimismo spiega Antonella Brighi . L'attacco avviene 24
ore su 24". Ma c' di pi. In Rete "alcuni comportamenti che c'erano anche in
passato diventano a volte pi pericolosi specifica Annalisa Guarini: non
vedo quello che la vittima prova. A volte nel bullismo tradizionale c'
dell'empatia vedendo la vittima che soffre. Ora spegni il pc e non ci pensi
pi".
NASCE in Lettonia, Ask.fm, che sta per "Ask for me" (chiedi per me). Una
community particolare, assimilabile ai vari social, ma con una caratteristica:
gli utenti possono interagire in forma anonima. E di utenti su Ask.fm ce ne
sono sessanta milioni, pi di tredici si collegano quotidianamente, l'Italia il
paese che ne conta di pi. Ask.fm tra i siti pi utilizzati dai teenager, uno
spazio in cui si possono porre domande per ottenere risposte, e per
rispondere, questo, s, occorre registrarsi. L'ingresso vietato ai minori di 13
anni. Ma ovviamente su internet chiunque pu avere qualunque et, e a 14
anni ci si pu collegare. E come fosse niente, ricevere inviti al suicidio. E'
successo a Padova, dove una ragazza di 14 anni si lanciata dal tetto di un
albergo dismesso. E' accaduto ultimamente in Usa e in Gran Bretagna. E'
accaduto a quindici ragazzi nel mondo negli ultimi mesi.
Social e minacce. Ask.fm funziona come sito e come app mobile per
smartphone e tablet. Si pone una domanda, senza limitazioni tematiche, e si
attende una risposta. Come altri spazi web che funzionano in modo analogo,
Ask.fm pu essere vissuto come un luogo della rete utile e funzionale. Ma pu
rapidamente trasformarsi in un incubo. Perch la modalit anonima con cui
possibile interagire con altri utenti pu nascondere insidie letali, se non si
preparati a difendersi. Soprattutto se nel profilo ci sono foto o video
personali.
Chiunque pu porre domande sui profili personali degli utenti, che possono
essere "seguiti" come accade su Twitter. Ma a differenza del network del
passerotto, su Ask.fm non si pu sapere chi ti sta seguendo, ma solo il
numero dei follower raggiunti. Le domande possono essere innocenti. Ma tra
un "Ti piace andare al cinema?" e "Qual il tuo hobby preferito" pu arrivare
a sorpresa, anonima, una richiesta diversa: "Hai disturbi alimentari?", "Hai
mai usato droghe", "Sei vergine?". Parole che possono aprire le porte
dell'inferno digitale. Perch su Ask.fm non c' controllo o filtro umano a quello
che viene scritto. C' un'avvertenza molto chiara quando ci si collega al sito:
nessuno monitora il contenuto, anche se i comportamenti illegali, diffamatori
e lesivi dell'utenza sono proibiti. Ma nonostante i deterrenti, la frequentazione
di Ask.fm stata associata a un numero rilevante di episodi di cyberbullismo.
E a diversi suicidi di minori. Perch, come spiega la psicologa Anna Oliveiro
Ferraris, "Il cyberbullismo annichilisce le vittime". Il problema che
LEGGI IL DOCUMENTO
Il codice sar a disposizione sul sito del Ministero dello Sviluppo economico a
consultazione pubblica per 45 giorni al fine di ottenere ulteriori suggerimenti
dagli utenti del web.
---------Un adolescente su dieci
vittima del cyber-bullismo
Perseguitati via internet o attraverso
i cellulari, non hanno nessuna tregua
STOCCOLMA
Piccoli, ma gi esposti alle insidie del bullismo non solo di persona, ma pure
via internet e telefonino. Secondo uno studio di un gruppo di ricercatori
europei,circa il 10% degli adolescenti tra i 12 e i 14 anni vittima del
cyberbullismo. Un problema che pu essere pi serio del bullismo
convenzionale, perch in questo caso la vittima viene lasciata in pace almeno
la sera e nei fine settimana, mentre i ragazzini che incappano in un
cyberbullo non hanno rifugio, spiega Ann Frisen, psicologa dellUniversit di
Gothenburg (Svezia), componente della rete di studiosi europei che sta
conducendo unanalisi su questo fenomeno.
Chi sono le vittime dei bulli telematici? Adolescenti di 12-14 anni, nel
periodo scolastico. Quasi sempre i bulli frequentano la stessa scuola della
vittima, risponde la psicologa, secondo cui lanonimato garantito dalla rete
consente di usare un linguaggio pi libero e aggressivo del normale. Per
proteggere i ragazzini, come sempre un ruolo chiave spetta agli adulti, che
non dovrebbero essere cos naif su ci che i loro figli confessano sulla rete. A
partire dalle foto. Inoltre sarebbe bene informarsi sui siti visitati dai figli. Pi
che vietare laccesso ad alcuni spazi sul web, secondo la psicologa meglio
insegnare ai ragazzi come comportarsi una volta in rete. Di fronte alle
vittime, dobbiamo aiutarle e insegnare loro a interrompere laggressione. A
partire da tre regole chiare anti-cyberbulli: Non condividere informazioni,
blocca i contatti e parlane con un adulto.
-----------Padova, lombra del cyberbullismo
sul suicidio di una ragazza di 14 anni
Domenica pomeriggio si gettata dallultimo piano di un ex hotel di
Cittadella
Nel mirino il sito Ask.fm, una chat diventata da tempo il parco giochi dellodio
+ Oggi il Safer Internet Day, per una Rete a misura di grandi e bambini
BRUNO RUFFILLI
BULLI E VITTIME SI ASSOMIGLIANO - Bulli e vittime si assomigliano conferma Silvia Vegetti Finzi, professoressa di Psicologia dinamica a Pavia -.
La loro configurazione sociale molto simile, la differenza sta nel
temperamento. La vittima pi fragile, ma la condizione di superiorit del
bullo in relazione solo al gruppo. Secondo la ricerca, le prime avvisaglie di
bullismo si possono riscontrare gi dalle scuole elementari. Vegetti Finzi
arriva a dire dalla scuola materna. Si tratta di bambini che prevaricano gli
altri - spiega - con la loro vitalit corporea. Ma anche in quel caso le vittime
soffrono, vivono nel terrore e gli educatori devono stare attenti.
L'APP E LA PIAZZA - Negli ultimi anni sono cresciute le segnalazioni sostiene Ernesto Caffo, presidente di Sos telefono Azzurro - soprattutto dopo
l'esplosione del cyber-bullismo. Il presidente, ordinario di Neuropsichiatria
infantile allUniversit di Bologna, ha presentato a Milano la campagna
europea antibullismo, che si avvale anche di un video. L'associazione
scender in piazza - in 2.300 piazze italiane - il 20 e il 21 aprile per la
campagna Aprile azzurro. Ci vuole un fiore: raccoglier donazioni,
ricambiando con il fiore della Calancola e sosterr in questo modo le linee
telefoniche (1.9696 e 116.000), la chat, il numero di emergenza 114. E da
poco abbiamo lanciato unApp su Facebook e proprio oggi abbiamo messo
online il nostro sito rinnovato, perch fondamentale parlare ai ragazzi l
dove sono presenti, ma non basta. Continua ancora Caffo ci rapportiamo
con la scuola, puntiamo a formare gli insegnanti, lavoriamo molto anche con i
ANNA MARTELLATO
VERONA
Cinque ragazzini costretti ad andare in iperventilazione, procurandosi cos la
perdita di coscienza: un vero e proprio svenimento. E per svegliarli, come se
non bastasse, volavano schiaffi e calci, tra le risate generali della banda. A
ordinare loro di svenire sotto minacce e persecuzioni, tramite una tecnica
pescata dal sottobosco del web pi oscuro, un trio di bulli quindicenni di
Thiene, due ragazzi di 15 anni di origine marocchina e un sedicenne di origine
ghanese. Il gruppetto soggiogava e umiliava in questo modo i cinque
ragazzini, quasi tutti delle medie.
I tre infliggevano quello che per loro era solo un passatempo (assurdo e
pericoloso, oltre che stupido), usando la forza del branco e isolando prima
luno poi laltro studente, per poi prenderlo di mira.
Ad accorgersi che qualcosa non andava, i genitori delle vittime. Lumiliazione
aveva provocato uno strano stato dansia che non passava inosservato,
soprattutto agli occhi delle mamme, le quali non ci hanno pensato due volte a
segnalare le situazioni alla dirigenza scolastica dellistituto, da subito
collaborativi con la Polizia.
I ragazzi, quasi tutti delle scuole medie thienesi, venivano attirati o aspettati
fuori da scuola allinizio o al termine delle lezioni. Sono stati segnalati episodi
di bullismo anche allinterno dei bagni e nel cortile: quasi tutti gli episodi
miravano a stabilire una gerarchia interna, una sorta di catena di comando,
spiega il Comandante Scarpellini. Le indagini della polizia sono state a tutto
campo, tanto che sono venuti alla luce altri episodi in cui veniva sottratta la
merenda ad altri alunni con minacce pi o meno velate di ritorsioni: ai bulli
bastava una semplice frase, ti aspettiamo fuori, per rendere le vittime
totalmente succubi. In un caso - comunque fuori dalla scuola - uno dei bulli
indagati ha sfilato anche un coltello minacciando di usarlo, in caso di
mancata consegna della merenda.
Attorno alla violenza perpetrata da questa banda di piccoli delinquenti senza
scrupoli, un mondo fatto anche di droga, con spinelli fumati prima e dopo le
lezioni.
Le indagini continuano. Intanto la situazione seguita anche dal Servizio
Tutela Minori dellUlss n. 4 di Thiene, e dal Consiglio dellIstituto Scolastico
Comprensivo, il quale si pronuncer a breve sui provvedimenti disciplinari da
applicare.
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Immagine
Il fenomeno del bullismo in continua ascesa in tutto il mondo e la diffusione
delle nuove tecnologie e mezzi di comunicazione non ha di certo limitato il
problema, anzi ne ha allargato i mezzi.
Letimologia della parola bullo deriva dal mondo anglosassone, la diretta
traduzione bully nei lontani anni 30 del 1500 aveva unaccezione positiva,
significava, infatti, tesoro (riferito ad una persona), in quanto discendente
dallolandese boel che significava appunto fratello. Nel corso degli anni il
suo significato originario si sempre pi deteriorato e nel corso del 17^
secolo , infatti, passato da bravo ragazzo a smargiasso per poi finire con
molestatore dei deboli. Il verbo to bully apparso per la prima volta nel
1710. Per quanto riguarda luso del termine scientifico bullismo, questo ,
invece, stato introdotto per la prima volta in Svezia nel 1972 in ambito di una
ricerca sullaggressivit. Il termine bullismo , anche, collegato a mobbing
(coniato nel 1962 da Lorenz) e esplica il medesimo fenomeno in cui un
gruppo che persevera nel vittimizzare qualcuno.
Per bullismo si intendono tutti gli atti che hanno come obiettivo il
danneggiamento morale e/o fisico di un coetaneo e che perdurano nel tempo
anche per mesi ed anni. Le caratteristiche sono diverse e comprendono: la
volontariet della condizione vessatoria con lo specifico obiettivo di arrecare
un qualsiasi tipo di danno alla vittima; La costanza del fenomeno nel tempo e
il suo crescendo sia nella frequenza che nella gravit delle azioni; Lovvio
sbilanciamento del potere tra la vittima, indifesa e distrutta, e il bullo, che
detiene il potere e mina la psicologia della vittima.
specializza a secondo dei luoghi. Esiste il bullismo fisico, che presuppone una
violenza, appunto, fisica contro la vittima la quale viene coinvolta in risse o si
vede privata delle sue propriet. Il bullismo verbale rimane nellambito della
derisione e dellinsulto con affermazioni che cambiano in base allindividuo e
alle sue peculiarit derivanti da razza, sesso, orientamento sessuale,
credenze religiose ed opinioni. Tuttavia pu anche riguardare anche altre
sfere. Simile a questultimo il bullismo indiretto che consiste nel diffondere
pettegolezzi o false dicerie sul conto della vittima. Il bullismo relazionale,
invece, consiste nellescludere la o le vittime dai gruppi di aggregazione
sociali ed isolarli.
Queste forme di bullismo, molto spesso, vengono sommate luna con le altre
con la diretta conseguenza di seri danni psicologici e/o fisici per la vittima,
che spesso rimarr segnata a vita da questi comportamenti o che viene
portata al suicidio per il continuo bombardamento a cui sono sottoposti
ogni giorno.
Tuttavia il bullismo presente anche nel mondo degli adulti e si concentra nei
posti di lavoro, generalmente sotto forma di abuso di potere. E, ad esempio,
presente nel mondo militare, dove spesso anche incoraggiato come metodo
di formazione per le nuove reclute. Nelle prigioni molto diffuso e perpetrato
sia dai membri dello staff che dai detenuti, dove spesso la violenza sfocia in
risse, accanimento ossessivo dai membri dello staff e anche in abuso
sessuale. E presente anche negli ospedali, dove i membri pi anziani
esercitano il loro potere su quelli pi giovani. Mentre un singolare esempio di
bullismo collegato al mondo legale e consiste nel citare in giudizio
ripetutamente e per svariati motivi una persona arrecando non solo danni
allimmagine, ma anche economici.
Sarebbe poco corretto per indicare solo il bullo come unico perpetuatore
del fenomeno. Esso infatti non agisce da solo, bens spesso accompagnato
da un gruppetto (di cui lui capo) che lo spalleggia nei suoi abusi (noti come
gregari). Spesso anche altri compagni del bullo si rendono partecipi
dellazione o mediante la passivit, quindi non intervenendo (non
necessariamente in prima persona) per fermare le vessazioni o essendo parte
attiva nella stessa (spettatori o esterni). In entrambi i casi questo succede
perch si ha paura di diventare vittima in prima persona. A volte , per,
anche presente unindividuo (noto come difensore) che difende la vittima del
bullismo perch intollerante della violenza. Questo di solito contraddistinto
da un carattere pi forte degli altri, forse perch stato vittima di bullismo a
sua volta.
I bulli in genere non provano empatia per la vittima e in realt per nessuno,
neanche per loro stessi, questo ed il loro comportamento spesso dovuto
allambiente familiare nel quale essi vivono e dal quale prendono forte
ispirazione.
I bulli negli adulti sono di solito persone con problemi latenti e mai
correttamente superati o che hanno personalit moto autoritarie combinate
con un grande bisogno di controllare e dominare.