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Se il fluido comprimibile allora la densit pu cambiare con la pressione e quindi con laltezza.
Nel caso dellaria, in prima approssimazione si pu considerare che la sua densit sia proporzionale
alla pressione. Scelta una condizione di riferimento, per la quale si hanno densit e pressione O e
PO, si pu scrivere, per ogni pressione:
P
=
O PO
Passando al limite infinitesimo, e integrando la relazione dP = ( P) gdh , si ottiene unespressione
della densit al variare della altezza y, a partire dal riferimento nel punto O (pressione atmosferica
sulla superficie terrestre al livello del mare PO=1.01105 Pa).
P
= O e y L , con L = O = 8.55km
g O
La densit dellaria diminuisce esponenzialmente con laltezza, a 8.5 km si rarefatta di un fattore
1/e.
o
= a cos( spalle testa ) = a cos
= 69 .7
3
gL
1.06 10 9.81 2
Legge di Pascal
Per ogni fluido, ogni aumento della pressione alla superficie del fluido si trasmette in ogni punto del
fluido. Questa la legge di Pascal: una variazione di pressione applicata a un fluido chiuso
trasmessa integralmente in ogni punto del fluido e alle pareti del contenitore.
Vediamo subito unapplicazione del principio di Pascal: si considera un pistone a tenuta che preme
sopra una colonna di liquido contenuta in un cilindro e si chiede la pressione sul fondo del cilindro.
Questo esercizio stato assegnato nei precedenti compitini: III comp89-90 (10); III comp90-91 (10);
III comp96-97 (4); III comp99-00 (3); III comp01-02 (8); III comp02-03 (4). Gli esercizi sono tutti
uguali. Di seguito si mostra un esempio, si consiglia di provare a risolvere gli altri per esercizio.
Pistone
II COMPITINO 2001 2002
Un cilindro verticale di 103 m2 di sezione pieno dacqua fino allaltezza di 1.3 m. Sul pelo
dellacqua appoggiato un pistone a tenuta di massa 35 kg. Sopra il pistone c laria, alla pressione
di 105 Pa. Calcolare la pressione sul fondo del cilindro.
8) p = 455 740 Pa
Svolgimento
Per la legge di Pascal, ogni variazione di pressione applicata in un punto (per esempo dal pistone) si
trasmette per intero in ogni punto. Quindi nel punto 1, sul fondo del recipiente, rispetto alla
pressione atmosferica varr la seguente relazione:
Mg
P1 =
+ PO gh1
S
dove S=103 m2 la sezione, la pressione esercitata dal pistone Mg/S, PO la pressione
atmosferica e h1 la quota del punto sul fondo rispetto al punto di riferimento (h1 sar un numero
negativo). Sostituendo i dati:
35kg 9.8ms 2
Mg
P1 =
+ PO gh1 =
+ 105 103 9.8ms 2 ( 1.3m ) = 455740 Pa
3
S
0.01m
%%%%%%%%%%%%%%%
Il principio di Pascal alla base di molte applicazioni come il martinetto idraulico e limpianto
idraulico dei freni. Si basa sul principio di isotropia della variazione di pressione. A parit di
pressione, se ho una sezione maggiore, posso esercitare una forza maggiore.
Ai due capi di un condotto del martinetto si ha che la pressione in entrata P1 (quella esercitata
manualmente dalloperatore con una forza F1 su unarea A1) deve essere uguale alla pressione P2
allaltro capo del condotto, quello connesso alla piattaforma (per es. un ponte per automobili).
A
F
F
Quindi se P1 = P2 allora 1 = 2 e quindi F2 = F1 2
A1 A2
A1
Il rapporto fra le aree A2/A1 detto vantaggio meccanico e dimostra come si possa esercitare una
forza notevole anche partendo da F1 moderata, purch il rapporto fra le aree sia molto grande.
%%%%%%%%%%%%%%%
Principio di Archimede
Se un corpo solido immerso in un fluido il solido riceve una spinta dal basso verso lalto pari al
peso del fluido spostato. Questo effetto il risultato della diversa pressione che viene esercitata sul
corpo a quote diverse: pi in profondit la pressione pi elevata e la risultante delle forze applicate
sul corpo solido dovute alla pressione del fluido una spinta verso lalto detta spinta di Archimede
che vale:
FA = flVg
dove fl la densit del fluido e V il volume del corpo solido immerso.
Se il corpo totalmente immerso e la sua densit S, la risultante fra forza peso e spinta di
Archimede sar:
R = mg + FA = ( fl S )Vg
Quindi se la densit del corpo minore della densit del fluido, la risultante ha segno positivo e il
corpo, in assenza di altre forze, sar accelerato verso laltro. Viceversa se S>fl.
Se il corpo invece galleggia ed in quiete, la risultante delle forze nulla.
Data la parte di volume immersa Vimm, allora vale:
0 = mg + FA = SVg + fl gVimm
da cui si ricava una relazione fra rapporto di densit e rapporto fra volumi per un corpo galleggiante:
S Vimm
=
fl
V
Le applicazioni del principio di Archimede sono molteplici. Di seguito mostriamo gli esercizi
assegnati negli anni precedenti.
In un tipo di problemi un corpo di densit minore di quella dellacqua immerso completamente e
ancorato sul fondo di un lago (II comp91-92 (10); II comp 92-93 (8); II comp 00-01 (8); II comp
01-02 (7); IV comp07-08 (7)). Si chiede di trovare la tensione della corda che vincola il corpo. Gli
esercizi sono tutti uguali. Di seguito si mostra un esempio, si consiglia di provare a risolvere gli altri
per esercizio.
IV COMPITINO 2007 2008
Un cubo di legno di lato 5.44 cm e densit relativa 0.7 si trova immerso in un lago, ad una
profondit di 2 m. Il cubo ancorato al fondo del lago con una corda di massa e volume trascurabili.
Quanto vale, in Newton, la tensione della corda?
7) T = 0.474 N
Svolgimento
Dobbiamo considerare le forze in gioco. Siccome il corpo in quiete, laccelerazione nulla e la
risultante delle forze sar nulla. La tensione della corda si indica con T. Il lato del cubo con a. La
corda esercita una forza verso il basso sul corpo.
Guardando alla componente y:
0 = Fy = mg + FA T = ( fl S )Vg T
e quindi
x2
(
=
H 2O Vg
k
3
4
(
10 1 )
3
= 0.0103m
Fluidodinamica
Se i fluidi sono in movimento non facile descrivere completamente il loro moto, molecola per
molecola. Molto pi facile determinare come sono in relazione fra loro alcune propriet locali (cio
in ogni punto) come pressione, densit e velocit del fluido.
Introduciamo il concetto di portata di massa m t , quantit di massa che passa in un punto
nellintervallo di tempo.
Se consideriamo un fluido che fluisce in un condotto, possiamo determinare la portata attraverso
una sezione. Se il fluido si trova in condizioni stazionarie, cio le sue propriet non variano nel
tempo, e non ci sono sorgenti o perdite lungo il condotto, allora vale il principio di continuit: la
portata costante in ogni sezione del condotto.
Considerando un punto 1 dove la sezione A1, la velocit del fluido v1 e la densit 1 e un altro
punto, 2, dove la sezione A2, la velocit del fluido v2 e la densit 2 si avr che, considerando
due cilindri infinitesimi di lunghezza rispettivamente l1 e l2:
A l
m
= const = 1 1 1 = 1 A1v1 = 2 A2 v2
t
t
e se il fluido incomprimibile (cio 1=2): A1v1 = A2 v2
Se il condotto ha sezione pi piccola la velocit del fluido pi grande.
Di seguito considereremo solo fluidi ideali: fluidi stazionari, incomprimibili, non viscosi e
irrorazionali (cio dove in ogni punto del fluido il momento angolare nullo). La condizione di
non viscosit richiesta perch se il fluido viscoso (o con viscosit rilevante) vi dissipazione di
energia e le considerazioni che seguono in questa nota, che si basano sulla conservazione
dellenergia, vanno corrette.
Se il fluido scorre laminare, cio con le linee di flusso tutte parallele a s stesse, allora si avvicina
ad un fluido ideale, per flussi turbolenti le condizioni di non viscosit e irrotazionalit non sono
soddisfatte.
Principio di Bernoulli
Il principio di Bernoulli lega fra loro velocit, pressione e quota di un fluido. Esso si pu ricavare
dal principio dellenergia cinetica generalizzato. Il principio di Bernoulli dice che per un fluido
ideale la seguente quantit una costante:
1
P + v 2 + gh = const
2
Con lapplicazione del principio di Bernoulli si spiegano diversi fenomeni in natura e nella
tecnologia come: il volo di aerei (e di uccelli), la barca a vela che viaggia controvento (di bolina),
lareazione delle tane sotterranee di alcuni animali, gli effetti impressi a palle da calcio o golf,
patologie circolatorie come gli attacchi ischemici o il flutter vascolare.
Gli esercizi assegnati nei compitini precedenti risolvibili con il principio di Bernoulli sono di vario
tipo.
Uno molto frequente analizza il caso di un raccordo fra due tubi orizzontali. Applicando
lequazione di continuit e il principio di Bernoulli si trovano la velocit e la pressione nel secondo
tubo (o la differenza di pressione fra i due), una volta noti quelli nel primo. A volte si chiede solo la
differenza di pressione, in questo caso va comunque trovata prima la velocit. Gli esercizi di questo
tipo sono: III compitino 1986-1987 (4-5); III COMPITINO 1987-88 (7-8); III compitino 1988-1989
(8-9); IV compitino 1989-1990 (2-3); II compitino 1990-1991 (9-10); III COMPITINO 1991-92 (12); II COMPITINO 1992-93 (7); III COMPITINO 1992-93 (1-2); II compitino 1994-1995 (6-7); III
COMPITINO 1996-97 (5-6); III COMPITINO 1998-99 (2); IV COMPITINO 1997-98 (1-2); III
COMPITINO 1999-2000 (2); III compitino 2002-2003 (6); II COMPITINO 2005 2006 (10); III
COMPITINO 2007 2008 (4-5).
Gli esercizi sono tutti uguali. Di seguito si mostra un esempio, si consiglia di provare a risolvere gli
altri per esercizio.
Tubo orizzontale
III COMPITINO 2007 2008
Un tubo orizzontale di 10 cm di diametro raccordato ad un secondo tubo orizzontale di 6 cm di
diametro. Dellacqua scorre con velocit 6.04 m/s nel tubo pi grande. Calcolare la velocit
dellacqua nel tubo pi piccolo e la differenza di pressione tra tubo grande e tubo piccolo.
4) vtubo piccolo = 16.78 m/s
5) pt. Grande - pt. piccolo = 1.225 105 Pa
Svolgimento
Sono noti R1=(10/2 cm)=5 cm, R2=(6/2 cm)=3 cm e v1=6.04 m/s.
Dallequazione di continuit A1v1 = A2 v2
2
R
A1
R12
v1 = 2 v1 = 1 v1 = 16.78ms 1
si ricava v2 =
A2
R2
R2
Applicando il principio di Bernoulli, per due tubi orizzontali (h1=h2) si pu scrivere:
1
1
1
P1 P2 = v 22 v12 = v 22 v12 = 0.5 103 v 22 v12 = 1.225 105 Pa
2
2
2
R
A
Dallequazione di continuit A1v1 = A2 v2 si ricava v1 = 2 v2 = 2 v2 e quindi
A1
R1
4
1
1 2 R2
2
2
P = P1 P2 = v 2 v1 = v 2 1
R1
2
2
v2 =
2P
R 4
1 2
R1
98 10 5
= 102.24ms 1
4
2.5
103 1
5
%%%%%%%%%
Applicazioni del principio di Bernoulli si trovano anche in altri esercizi, in cui la quota importante.
Sono esercizi in cui il condotto un tronco di cono verticale (III comp 88-89(10); III comp 91-92
(3); III comp 92-93 (3); II comp 93-94 (6); II comp 95-96 (10)). Di solito lacqua entra dalla parte
inferiore ed esce dalla superiore. Le sezioni di entrata e di uscita sono diverse e note. Anche
laltezza del condotto di solito nota. A volte sono note velocit e pressione in una delle facce e si
chiedono le stesse quantit sullaltra faccia. A volte si fornisce la differenza di pressione e si chiede
laltezza del condotto.
Esempio:
II COMPITINO 1995-96
Abbiamo un tubo verticale a forma di tronco di cono, alto 7 m e con sezione 30 cm2 allestremit
pi bassa, 10 cm2 allestremit pi alta. Lacqua esce dalla parte alta con una velocit di 1 m/s ad
una pressione di 105 Pa. Quanto vale la pressione alla base del tubo?
10) p = 169 000 Pa
Svolgimento
Lestremit pi bassa si indica con 1, la pi alta con 2. Le sezioni sono A1 e A2. Laltezza del tronco
di cono d=h2-h1, dove h1 e h2 sono le quote delle due facce.
Varranno le relazioni:
1
1
P1 + v12 + gh1 = P2 + v22 + gh2
2
2
A1v1 = A2 v2
A
10
da cui v1 = 2 v2 = 1ms 1 = 0.333ms 1
30
A1
P1 = P2 +
P1 = P2 +
1
1
v22 v12 + g (h2 h1 ) = P2 + v22 v12 + gd
2
2
1
v22 v12 + gd = 10 5 + 0.5 10 3 (1 1 / 9) + 10 3 9.8 7 Pa = 1.69 10 5 Pa
2
Variante:
II COMPITINO 1993-94
Dellacqua scorre in un tubo verticale a forma di tronco di cono, alto 10 m e con sezione 10 cm2
allestremit pi bassa, 30 cm2 allestremit pi alta. La pressione allestremit pi alta del tubo
vale 105 Pa, mentre la pressione allestremit pi bassa vale 2.01 104 Pa. Quanti m3 al secondo
passano nel tubo?
6) =0.0200 m3/s
Svolgimento
Lestremit pi bassa si indica con 1, la pi alta con 2. Le sezioni sono A1 e A2. Laltezza del tronco
di cono d=h2-h1, dove h1 e h2 sono le quote delle due facce.
1
v12 v22 = P2 P1 + gd
2
1 2 A2
v2 1 = P2 P1 + gd
A1
v2 =
P2 P1 + gd
=
2
1 A2
1
2 A1
79900 + 98000
355.800
=
= 6.67 ms 1
2
8
1 A2
1
2 A1
1
1 2 R1
2
2
P1 P2 = v2 v1 + gd = v1 1 + gd = 1.905 10 4 Pa
R2
2
2
Il lavoro fatto in un secondo dalla pompa , prendendo come riferimento un cilindretto di liquido
contenuto nel tubo di lunghezza l durante listante t:
L Fl
W=
=
= (P1 P2 )Av
t
t