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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI

SIENA
Dipartimento di Scienze Politiche

STORIA
DELLA DIPLOMAZIA
Appunti dalle lezioni
del Prof. Fabio Casini

Anno accademico 2013-2014


Diplomazia e agenti diplomatici

Che cos la diplomazia


La parola diplomazia adoperata, nelluso comune, con vari significati. Con essa si
pu intendere linsieme di trattative o negoziati che intercorrono fra due o pi parti per
raggiungere un determinato accordo oppure si pu definire uno stile di vita caratterizzato
da comportamenti tipici del mondo diplomatico.
Nellaccezione pi propria, la diplomazia lo strumento con cui gli Stati conducono
i loro rapporti con gli altri Stati e risolvono pacificamente le controversie che inevitabilmente nascono fra loro.
La parola diplomazia deriva dal mondo greco e si riferiva ad un documento che veniva piegato in due, mentre allepoca romana il diplomas era un passaporto formato da due
piastre metalliche unite faccia a faccia, pi tardi convertito su carta. La necessit darchiviare i documenti port, nella stessa epoca, alla nascita della figura dellarchivista e della
Res diplomatica cio linsieme dei documenti inerenti agli affari diplomatici. La scienza
che studia gli antichi archivi la paleografia.
Alla fine del 700, linglese Edmond Burke defin la diplomazia come linsieme delle
procedure politiche medianti le quali gli Stati intrattengono relazioni stabili, mentre regole
fisse furono stabilite al Congresso di Vienna del 1815 e a quello dAcquisgrana del 1818.
LEnglish Oxford Dictionary la definisce cos:
la diplomazia la condotta degli affari internazionali mediante negoziati e questa
condotta, che deve essere ajusted cio equilibrata, costituisce larte e il mestiere dei
diplomatici.
La diplomazia si pone nei confronti della politica estera in un rapporto di strumentalit, svolgendo lattivit preparatoria necessaria a raggiungere un accordo, attivit sempre
condizionata dal contesto storico in cui opera e che impone un continuo aggiornamento dei
suoi metodi.
Elementi tipici della diplomazia
Un diplomatico deve essere rappresentativo di un potere superiore,
Rappresentativit
qualunque esso sia.
la possibilit di eseguire trattative per conto del proprio Stato, seEsecuzione
condo le direttive ricevute, onde porre le basi per il raggiungimento
di un accordo con un altro o con altri Stati.
lo scambio continuo dinformazioni tra il diplomatico allestero
Informativa
e il paese dappartenenza.
Fino al XVII secolo era il latino, poi, fino al XX secolo stata la
Lingua
lingua francese, oggi quella inglese. Ognuna di queste lingue ha
lasciato, nel linguaggio diplomatico, espressioni e termini propri.

Chi sono i diplomatici


I diplomatici sono uomini di carriera, funzionari, ben pagati, del Ministero degli
Esteri. Quella del diplomatico non , o almeno non dovrebbe essere, una professione politica anche se negli ultimi tempi questa professione andata via via politicizzandosi.
I diplomatici sono gli strumenti con cui uno Stato intrattiene rapporti con gli altri

Stati e le Organizzazioni Internazionali.


Sono considerati agenti diplomatici non solo gli ambasciatori, ma anche tutti i suoi
collaboratori e il personale delegato dal Ministero degli Esteri a rappresentare lItalia nelle
Organizzazioni Internazionali nonch quello temporaneamente impegnato nelle varie conferenze. Lattivit degli agenti diplomatici regolata dal diritto internazionale, esclusa una
particolare figura dagente: il console e il console onorario che invece svolgono solo attivit di diritto privato.
La Convenzione di Vienna del 1961 regola un aspetto importante dellattivit
diplomatica: limmunit, che accordata, per antica tradizione, allambasciatore, alla sua
famiglia e ai suoi collaboratori e, attenuata, anche ai consoli. Limmunit si traduce in una
serie di restrizioni del diritto interno dello Stato in cui lagente si trova ad operare.
Dettagliatamente limmunit comporta la libert di comunicazione cio
linviolabilit della corrispondenza tra il diplomatico e lo Stato accreditante, che lo Stato
che ha inviato lagente. A questa si unisce linviolabilit personale (limpossibilit cio di
arrestare il diplomatico), linviolabilit domiciliare (non possibile penetrare nella sua
abitazione senza il suo consenso), limmunit fiscale (lagente esentato dal pagamento
delle imposte e dei dazi doganali) e limmunit dalla giurisdizione del paese in cui si trova
cio lagente non pu essere giudicato dai giudici locali n civili n penali, tranne il caso in
cui commetta crimini internazionali. Limmunit riconosciuta dal Diritto Internazionale
anche nei viaggi di trasferimento degli agenti diplomatici.
L ambasciatore
L ambasciatore lagente diplomatico pi alto in grado ed a capo di una missione
diplomatica che ha sede nellambasciata. Lambasciatore ha con s la propria famiglia, i
suoi segretari, i suoi consulenti e altre figure di secondaria importanza che possono sostituirlo in certe occasioni.
Lambasciatore mantiene il suo stato dagente diplomatico di massimo grado anche
quando viene inviato dal Ministero degli Esteri presso le varie Organizzazioni Internazionali, come per es. lONU, o alle varie conferenze e lo mantiene anche durante i viaggi di
trasferimento alle sedi in cui viene inviato.
Al suo arrivo nel paese in cui svolger la missione diplomatica, lambasciatore presenta al Capo dello Stato del paese ospitante, detto Stato accreditatario, la lettera di
credenziali, preparata dal Ministero degli Esteri nella quale questo presenta il diplomatico,
descrivendolo uomo serio, capace e degno di rappresentare il proprio Stato , detto Stato accreditante.
Lo Stato accreditante chiede allo Stato accreditatario se ritiene persona valida
lagente diplomatico presentato e ne chiede il gradimento che lo Stato accreditatario pu,
senza obbligo di motivazione, rifiutare o revocare in ogni momento.
Il ministro plenipotenziario
un inviato straordinario ed il suo grado leggermente inferiore a quello
dellambasciatore.
Il ministro residente
una figura diplomatica ormai in disuso.
Lincaricato daffari
Normalmente un consigliere dambasciata che, temporaneamente, pu svolgere le
funzioni dambasciatore quando questo in ferie cio assente dallambasciata e
lincaricato nassolve tutte le funzioni. Nei casi di tensione fra due paesi pu succedere che
uno Stato richiami il suo ambasciatore e declassi la sede al livello, pi basso, dincaricato
daffari in segno di protesta. A differenza dellambasciatore, che accreditato presso il

Capo dello Stato accreditatario, lincaricato daffari accreditato presso il Ministero degli
Esteri.
Lattach
L attach un addetto, un segretario dambasciata a cui viene affidato un settore
specialistico e si ha cos laddetto navale, militare, commerciale, economico ecc. Lo Stato
accreditatario pu esigere dallo Stato accreditante la preventiva comunicazione dei nomi
degli addetti ai settori militari, riservandosi lapprovazione.
Laddetto stampa
anche questo, come tutti gli altri, un funzionario del Ministero degli Esteri ed costantemente in contatto con gli addetti delle altre ambasciate. La sua funzione quella di
raccogliere notizie e conoscenze, frequentando gli ambienti pi elevati e informati e
seguendo continuamente la stampa del paese ospitante.
La sua funzione in ambasciata molto importante perch ha una conoscenza assai
profonda dello Stato accreditatario in quanto, a differenza dellambasciatore, la sua permanenza in una sede molto lunga e gli permette di intrecciare relazioni di grande importanza per lo svolgimento dellattivit diplomatica.
Il console
Il console una figura particolare del corpo diplomatico. anchesso un funzionario
del Ministero degli Esteri e svolge la sua funzione in particolari sedi chiamate consolati.
Attraverso questi funzionari il Ministero svolge nel paese ospitante solo attivit di diritto
privato e cura, particolarmente, la difesa dei cittadini momentaneamente in terra straniera.
Tuttavia, in casi eccezionali, un console pu svolgere le mansioni dambasciatore, ma di
norma la sua attivit riguarda il rilascio dei visti, sussidi, atti notarili, di successione ecc.
Anche al console sono riconosciute immunit e forme di facilitazione e privilegio. Le
sue funzioni sono regolamentate dalla Convenzione di Vienna del 1963 che stabilisce, fra
laltro, lobbligo di presentazione al suo arrivo di una lettera patente, rilasciata dal suo
Stato, e lottenimento da parte dello Stato ricevente dell exequatur, cio, sostanzialmente,
il gradimento.
Il console onorario
Il console onorario una figura di diplomatico attenuata che non svolge alcuna funzione di diritto internazionale, ma si limita a risolvere problemi burocratici. Non un funzionario del Ministero degli Esteri e pu essere anche un cittadino dello Stato
accreditatario.
La targa CD
La targa automobilistica CD evidenzia che lauto al servizio del Corpo Diplomatico che linsieme degli ambasciatori e degli altri agenti diplomatici. Il Corpo Diplomatico ha, a capo, il Decano che lambasciatore pi anziano.
La Santa Sede
La Santa Sede un soggetto internazionale che svolge la sua attivit diplomatica
attraverso i Nunzi Apostolici, analoghi a tutti gli effetti agli ambasciatori, e risiedono nelle
Nunziature che corrispondono totalmente alle ambasciate.
Con i soggetti internazionali con cui la Santa Sede ha relazioni diplomatiche attenuate, come per esempio lOLP, il rapporto non a livello di Nunziatura, ma di semplice
delegazione e, di conseguenza, non presente un Nunzio Apostolico, ma un delegato.

Gli strumenti del diplomatico

I documenti diplomatici
Il documento diplomatico una testimonianza, una valutazione scritta di un fatto o di
un pensiero su di una determinata questione. Questi documenti costituiscono la corrispondenza diplomatica che pu essere interna o esterna e che viene conservata negli archivi.
quella che intercorre tra gli agenti diplomatici e
il proprio Ministero degli Esteri. una corrisponCorrispondenza diplomatica interna denza giornaliera in quanto gli agenti diplomatici
forniscono quotidianamente informazioni al proprio governo.
la corrispondenza che interessa di pi perch
quella che intercorre tra gli agenti diplomatici e lo
Corrispondenza diplomatica esterna Stato accreditatario e crea documenti finalizzati a
creare prospettive daccordo fra lo Stato accreditante e quello accreditatario.
Quando un diplomatico accreditato presso uno Stato straniero doveroso per lui lo
studio dei dossier con le nozioni pi importanti a riguardo di questo paese e approfondirne
al massimo la conoscenza con ogni mezzo disponibile.
Documenti di corrispondenza diplomatica interna
L appunto
Lappunto una piccola nota che lagente diplomatico invia al proprio Ministero
degli Esteri.
Il rapporto
Il rapporto un documento molto pi importante dellappunto, mediante il quale
lagente riferisce su un preciso argomento al suo ministero, fornendo, al riguardo, la sua
opinione e la sua interpretazione. Molto importanti sono i rapporti annuali degli agenti
diplomatici e importantissimi quelli di fine carriera che un diplomatico redige al momento
di lasciare lattivit.
La semplice lettera
La semplice lettera , come intuitivo, un semplice scritto inviato dallagente
diplomatico al Ministero degli Esteri.
Il fonogramma
Il fonogramma un messaggio inviato per telefono, metodo oggi praticamente
abbandonato.
Il telegramma
Il telegramma un tipo di corrispondenza, anche questo oggi praticamente
abbandonato, che per tanto tempo stato il pi importante e pi rapido mezzo di
comunicazione con il quale lagente informava, con grande tempestivit, il suo Ministero
dei colloqui avuti , delle notizie recepite e di quanto altro riteneva importante portarlo
urgentemente a conoscenza.
Il teleespresso
Il teleespresso molto simile al telegramma, ma assai pi ampio come relazione, e
ed inviato per corriere. Quelli pi urgenti usano il mezzo aereo dove il documento

affidato, personalmente, al comandante che lo chiude nella cassaforte di bordo.


La corrispondenza telematica
Oggi la corrispondenza diplomatica interna si avvale moltissimo della rete telematica
e la maggior parte dei messaggi inviata come e-mail. Questo tipo di corrispondenza
velocissimo, ma presenta, ancora pi accentuato, il grave problema del mantenimento della
segretezza delle comunicazioni.
La segretezza
Il problema della segretezza della corrispondenza diplomatica apparso soprattutto
nel corso della II Guerra Mondiale, ma continuato anche durante gli anni della guerra
fredda.
I telegrammi erano in chiaro, cio scritti senza luso di codici segreti, tutti li potevano leggere e talvolta erano scritti in chiaro proprio perch alcune cose si voleva che
venissero sapute. Quando era necessario garantirne la segretezza, i telegrammi venivano
cifrati cio venivano compilati usando codici segreti.
Per facilitare loperazione di cifratura furono realizzate apposite macchine come la
famosa Enigma, usata dalla diplomazia tedesca, o lUltra.
Documenti di corrispondenza diplomatica esterna
Questo tipo di corrispondenza riguarda i contatti personali che lambasciatore allaccia con il governo straniero allo scopo di concludere accordi e trattati.
Lagente diplomatico compie un primo passo, detto dmarche, presso il governo straniero per sollevare una questione per lui importante, dopo di che inizia la trattativa e se
questa va a buon fine, laccordo viene fissato in un trattato, detto anche patto-accordo.
Che cos un trattato
Un trattato testimonia lincontro delle volont di due o pi soggetti della Comunit Inter nazionale rispetto a determinate questioni.
Il trattato , quindi, un vero e proprio contratto che presuppone obbligatoriamente
lincontro di due o pi volont e viene definito, normalmente, dai ministri che sono
competenti per le materie regolate dal trattato e, talvolta, anche da ambasciatori, sebbene
questi svolgano principalmente attivit preparatoria.
I trattati prendono nome dal tipo daccordo raggiunto e possono essere, quindi, trattati politici, religiosi, di pace, di guerra, di non aggressione, di reciproca assistenza,
commerciali, navali, ecc.
Allinterno di un trattato ci sono almeno tre tipi di trattati particolari:
1 tipo
Il concordato
Il concordato un particolare tipo di trattato fra uno Stato e la S. Sede, un accordo
compromissorio che regola i rapporti fra potere civile e potere religioso cio come la
Chiesa eserciter il suo ministero allinterno di quello Stato e lo Stato comeserciter il suo
potere civile. Il Concordato, stipulato tra Italia e S. Sede nel 1929 e rivisto nel 1984,
inserito allinterno dei Patti Lateranensi.
2 tipo
Le capitolazioni
Le capitolazioni sono allinterno di un trattato stipulato tra uno Stato forte ed uno pi
debole e impongono a questultimo particolari forme di protezione e privilegio per i
cittadini dello Stato pi forte.

Esempi di capitolazioni sono quelle inserite nel trattato tra Francia e Turchia alla fine
del 500 e quelle imposte alla Cina fino al 1930 e allEgitto fino al 1949.
3 tipo
Il diktat
I diktat sono trattati imposti dallo Stato vincitore a quello vinto al termine di una
guerra o, comunque, da uno Stato pi potente ad un altro Stato costretto a subire,
brutalmente e per varie ragioni, le condizioni imposte. I diktat sono trattati vessatori,
stipulati senza nessuna trattativa e contro la volont di chi li subisce che, talvolta, li accetta
per evitare limposizione di condizioni ancora pi gravi.
Un vero e proprio diktat per i paesi sconfitti fu il trattato di pace scaturito dalla
Conferenza di Parigi del 1919, dove i vincitori imposero umilianti condizioni ai paesi vinti.
Altri documenti di corrispondenza diplomatica esterna
La convenzione
La convenzione una forma di trattato meno importante perch non viene realizzata
da un Capo di Stato bens da un Governo, ma quando le convenzioni sono multilaterali
allora assumono notevole importanza come, per esempio le famose quattro Convenzioni di
Ginevra del 1949 a riguardo dei prigionieri di guerra, dei feriti, dei reduci ecc.
La dichiarazione
La dichiarazione un documento che riporta una dichiarazione orale trasformata in
atto scritto e con la quale un Governo fa conoscere, attraverso il Ministero degli Esteri, la
sua posizione su una determinata questione, per es. il disarmo, la decolonizzazione, i problemi spaziali ecc. Talvolta la dichiarazione assume limportanza di un trattato, altre volte
di una semplice dichiarazione dintenti.
Da ricordare la dichiarazione rilasciata, nel 1935, al termine della Conferenza di
Stresa, per dare una risposta allannuncio del riarmo da parte della Germania e che si risolse in un documento senza alcuna valenza politica.
.
Gli scambi di note o di lettere
Sono scambi di corrispondenza tra due Governi e due Ministeri degli Esteri che
attestano manifestazioni di volont rispetto a questioni, normalmente minori, oppure
quando su di esse si vuole mantenere il segreto. A sottolineare lidentit di vedute
dentrambe le parti, le due note sono perfettamente identiche. Mussolini e Laval si
scambiarono note sulla questione etiopica.
La nota verbale
La nota verbale il documento diplomatico formale pi usato fra il Ministero degli
Esteri e le rappresentanze diplomatiche straniere e consistono in un preciso e ordinato questionario.
Il memorandum (memoriale)
Il memorandum la traccia scritta della posizione assunta dal leader di un paese su
una determinata questione e accompagna una sua dichiarazione orale. Da ricordare la serie
di memorandum presentati, nel 1947, dal governo italiano agli altri paesi durante i colloqui
per gli accordi di pace seguiti alla II Guerra Mondiale.
Il verbale
Il verbale un documento che riproduce i punti salienti di un summit fra capi di
Stato. Un tempo si chiedeva lapprovazione delle parti e quindi il verbale assumeva un
certo impegno, ma oggi ha solo valore di testimonianza di quanto detto in un determinato

contesto.
Il protocollo
Il protocollo precisa ed estende il trattato, cio un documento supplementare che
pu ampliare, ma anche limitare, il contenuto di un trattato. Nella storia ci sono stati protocolli che hanno assunto valore di trattato, per es. il Protocollo di Ginevra che istitu la
Corte di Giustizia.
L arrangement
Larrangement un documento che non esiste quasi pi.
Il modus vivendi
Il modus vivendi un documento che fissa accordi temporanei fra le parti, nellattesa
di arrivare a stipulare un vero e proprio trattato.
Lagreement
Lagreement un trattato, non formale, attraverso il quale i rappresentanti di due governi formano un primo abbozzo dintesa su una determinata questione.
Il gentlemen agreement
Anche il gentlemen agreement la ricerca di un compromesso che porti a stipulare
un accordo vero e proprio.
Nel 1937 Italia e Gran Bretagna raggiunsero un gentlemen agreement, finalizzato al
mantenimento dello status quo nel Mediterraneo e nel 1938, con gli Accordi di Pasqua,
questo gentlemen agreement divenne un trattato.
La e-mail
Gli studiosi si stanno chiedendo se luso della posta elettronica possa essere riconosciuto valido per la stipula di un trattato e per il momento il quesito non stato ancora
chiarito.
Gli archivi
Gli archivi, che possono essere pubblici o privati, conservano la raccolta quotidiana
e costante di tutti i documenti attraverso i quali si esprime lattivit diplomatica di un paese
e ne costituiscono la memoria storica.
Gli archivi pubblici
In Italia, come in Belgio, i documenti sono conservati nellarchivio del Ministero degli Esteri, dove stato costituito un fondo ad hoc per i ricercatori. Negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna i documenti vengono trasferiti, dopo un certo numero di anni, nellArchivio
Centrale di Stato che raccoglie i documenti di tutti i ministeri.
Gli archivi privati
Sono archivi di propriet di privati, di norma di personaggi che sono stati
protagonisti di un periodo storico e che vi hanno conservato tutti i loro documenti.

Funzioni dellagente diplomatico


Un diplomatico inglese, Adam Watson, individu, nellattivit di un diplomatico,
quattro funzioni:

1 Funzione
2 Funzione
3 Funzione
4 Funzione

Informativa
Vaglio del materiale informativo
Indicazioni e direttive
Comunicazione/Negoziato

Linformativa
Linformativa la funzione pi antica e principale dellattivit diplomatica e consiste
nel fornire al proprio governo ogni possibile informazione sulle condizioni morali e
materiali, sulle vicende politiche e sulle intenzioni del paese presso il quale il diplomatico
accreditato. Linformativa una funzione che spesso insospettisce lo Stato accreditatario
che vede nella raccolta dinformazioni e notizie da parte dellagente diplomatico unattivit
assai vicina allo spionaggio.
Se la funzione informativa rimasta la stessa nel corso dei secoli, i metodi sono,
naturalmente, cambiati e aggiornati.
Ai tempi dellAncien Regime o della Restaurazione, quando lunico responsabile
della politica dello Stato era il Re, lagente diplomatico doveva conquistarsi la fiducia del
sovrano e della stretta cerchia di personaggi che lo coadiuvavano nella gestione della
politica estera. Oggi, il lavoro del diplomatico cambiato e si evoluto, diventando pi
facile, ma allo stesso tempo pi difficile, come afferma il noto ambasciatore Sergio
Romano: pi facile perch oggi egli pu attingere ad una serie dinformazioni assai pi
ampia che in passato, ma anche pi difficile perch occorre distinguere, nella mole, le
notizie vere da quelle non vere, magari diffuse ad arte per raggiungere determinati scopi.
Comunque, anche oggi come sempre, il mestiere di diplomatico implica la massima
conoscenza del paese in cui egli opera.
Il vaglio del materiale informativo
Tutte le informazioni che il Ministero degli Esteri riceve ogni giorno da un agente diplomatico devono essere vagliate cio controllate e confrontate con le informazioni ricevute da altri agenti. Tutto questo al fine di permettere la pi ampia visione possibile del
contesto internazionale.
Le indicazioni e direttive
Quella di fornire utili indicazioni dogni genere al proprio Ministero degli Esteri la
funzione pi delicata di un diplomatico perch, da un lato, egli un tecnico delle relazioni
internazionali e, quindi, capace di prevedere meglio di altri le conseguenze di una certa direttiva, segnalando al Ministero le possibili alternative e i relativi effetti, per es. cosa potrebbe succedere nello scacchiere internazionale se lItalia riconoscesse il paese A oppure
accedesse ad una richiesta dello Stato B o concludesse un certo tipo di accordo con lo Stato
C. Lambasciatore ha questimportantissimo compito.
Daltro lato deve anche far conoscere al Ministero le sue valutazioni etico-politiche o
semplicemente le sue percezioni su determinati eventi.
La comunicazione/negoziato
Lambasciatore ha il compito di comunicare e illustrare ai governi stranieri le posizioni negoziabili del proprio governo allo scopo di pervenire ad un vero e proprio accordo.
Lagente diplomatico prepara il terreno per giungere allaccordo e, talvolta, il suo
governo che lo incarica di portare avanti la trattativa e, attraverso le comunicazioni con
laltro governo, arrivare a concludere il negoziato e sancire un trattato.
Questo laspetto pi importante dellattivit diplomatica.
La diplomazia funziona quando non una mera rappresentazione di se stessa ovvero

quando non punta esclusivamente sulleloquenza dei suoi massimi protagonisti, ma riesce
a garantire lequilibrio fra gli incentivi alla composizione delle controversie ed i rischi
paventati dal fallimento delle trattative H. Kissinger
In aggiunta a queste quattro, ci sono altre funzioni sancite dallart. 3 della Convenzione di
Vienna del 1961:

avve

-rappresentare lo Stato accreditante presso lo Stato accreditatario in nome di un potere


superiore.
-proteggere nello Stato accreditatario gli interessi dello Stato accreditante nei limiti del
Diritto Internazionale che regola lattivit diplomatica.
-negoziare con il governo dello Stato accreditatario
-informarsi con ogni mezzo lecito delle condizioni e delle evoluzioni di determinati
nimenti accaduti nello Stato accreditatario e farne rapporto allo Stato accreditante.
-promuovere le relazioni amichevoli e sviluppare le relazioni economiche, scientifiche

e
culturali fra lo Stato accreditatario e quello accreditante.
-in tutte queste funzioni il diplomatico deve servire il proprio Stato con lealt, con
entusiasmo, con riservatezza, con precisione, con misura, con verit, con affidabilit, e con la
capacit di presentare opzioni diverse. Il diplomatico deve avere una spiccata capacit
negoziale e deve saper giudicare uomini ed eventi.
Tutto questo caratterizza lo stile diplomatico.
Pubblico e segreto in diplomazia
La necessit di rendere pubbliche le relazioni diplomatiche risale ai primi anni del
900 mentre, prima dallora, la diplomazia era segreta. Fu il Presidente americano Wilson
ha dichiarare, nel 1919, questa necessit, esponendo i suoi famosi 14 punti, che erano concetti nuovi, mai esistiti prima nelle relazioni internazionali.
la Open Diplomacy, accordi pubblici e pubblicamente negoziati, che lopinione
pubblica deve conoscere.
Accordi, quindi, pubblicamente stipulati oltre i quali non ci devono essere altri
accordi segreti e gli Stati, col tempo, vi si sono lentamente adeguati.
Fra i primi Stati ad adottare la Open diplomacy, fu la Russia di Lenin che fece
pubblicare nella Izvetia gli accordi segreti degli Zar rinvenuti negli archivi imperiali,
seguita poi dalla Germania, dove i governanti della repubblica di Weimar decisero di
rendere noti i documenti dal 1871 al 1914.
Allaffermarsi dellOpen diplomacy contribuirono molto la radio e gli altri mezzi di
propaganda, allepoca in pieno sviluppo.
Il confine tra pubblico e segreto , tuttavia, assai sottile in diplomazia e lo stesso
Wilson si rese conto che per certi tipi di trattati, specie nei diktat, non era possibile
rinunciare del tutto al segreto e, del resto, n la Conferenza di Parigi n altre conferenze
sispirarono nei loro lavori alla totale trasparenza come avrebbe auspicato il Presidente
americano.
Oggi lOpen diplomacy si sempre pi trasformata in Public diplomacy cio in una
diplomazia attenta a formare una opinione pubblica che condivida e accetti gli accordi.
Tuttavia, di fronte alle crisi internazionali, la diplomazia, per ottenere risultati
efficaci, deve necessariamente sottrarsi agli occhi indiscreti dellopinione pubblica anche
perch uno Stato non pu limitarsi ad avere soltanto una sola politica estera, ma pi
opzioni che non sempre conveniente rendere pubbliche.
Anche oggi, quindi, la segretezza continua ad essere molto importante perch
permette ad un governo una pi ampia gamma di soluzioni come per es. il Presidente

Obama che porta avanti una politica estera fatta sempre di varie opzioni e alternative,
molte di queste segrete.

Struttura della diplomazia


L ampiezza della definizione di diplomazia esige che essa abbia delle classificazioni
e si hanno quindi vari tipi di diplomazia:
Diplomazia bilaterale
la diplomazia che riguarda i rapporti diplomatici fra due Stati.
Quella di negoziati fra due Stati la funzione tipica della diplomazia e inizia con la presa
di contatto di un paese A con un paese B.
Diplomazia multilaterale o pluristatale
la diplomazia che riguarda i rapporti diplomatici fra tre o pi Stati e nasce, spesso,
da un precedente accordo bilaterale, un tipo di diplomazia che ha preso sempre pi corpo
fin dallepoca della Societ delle Nazioni e ancor pi da dopo la II Guerra Mondiale
quando inizia a formarsi una pluralit di Organizzazioni Internazionali o Regionali con cui
gli Stati cercano di raggiungere obiettivi comuni.
Queste Organizzazioni Internazionali, dalla Societ delle Nazioni allONU, hanno la
caratteristica di creare norme a cui gli Stati devono sottostare.
In teoria ogni Stato dovrebbe restringere lambito della sua sovranit e sottomettersi
alle norme emanate dall Organizzazioni Internazionali, ma, in realt, nessuna di queste
Organizzazioni ha mai avuto la forza per imporsi sugli Stati e per questo si resa
necessaria la creazione di una diplomazia multilaterale di carattere permanente.
Questo tipo di diplomazia detto a pi voci perch ogni Stato vi porta il suo
contributo.Tutto questo ha creato nuove prassi e tecniche allinterno dellattivit
diplomatica.
Lesempio per eccellenza della diplomazia multilaterale lONU con tutte le sue
organizzazioni: la FAO, lOCSE, il FMI, la Banca Mondiale ecc. Un altro esempio la
NATO.
Diplomazia congressuale
la diplomazia che si svolge e raggiunge accordi allinterno di conferenze che
possono durare anche anni. La prima diplomazia congressuale quella che si svolse nel
1648 alla Conferenza di Westfalia, poi nel 1815 al Congresso di Vienna, poi Berlino ecc.
Diplomazia societaria
la diplomazia che si svolge allinterno delle Organizzazioni Internazionali.
Diplomazia comunitaria
la diplomazia che si svolge allinterno dellUnione Europea.
La diplomazia pu essere identificata anche attraverso altri temi:
Diplomazia della normalit
la diplomazia che si svolse fra le due guerre mondiali quando le potenze vincitrici
cercarono di normalizzare i rapporti fra gli Stati.
Diplomazia della tensione

lattivit diplomatica caratterizzata da tensione e paura, tipica di questo tipo stata


la diplomazia dellepoca della guerra fredda.
Diplomazia globale
una diplomazia che consiste nellaffrontare contemporaneamente una pluralit di
problematiche internazionali in un determinato contesto storico e cerca di darle una
soluzione.
Esistono altri tipi di diplomazia come quella per la restaurazione, per il
consolidamento della pace, dei grandi insiemi, della globalizzazione ecc.

Fasi della diplomazia


1 periodo
2 periodo
3 periodo

Evoluzione storica della diplomazia


Dal 476 al 1475
Dal 1475 al 1914
Dal 1914 al 1939

Queste sono le tre fasi in cui, nel 1935, Mowat, in Diplomacy and peace,
contrassegna lo sviluppo della diplomazia sia teorica che nella prassi.
Dopo queste, si possono individuare altre tre fasi:
1939-1945
Periodo caratterizzato da alleanze, dichiarazioni di guerra ecc.
1945-1989
Periodo della Diplomazia della guerra fredda
1989-OGGI Periodo post-guerrafredda
Diplomazia della Guerra fredda
la diplomazia di un periodo di grande tensione tra il mondo occidentale e i paesi
del blocco sovietico che port ad una diplomazia semplificata. Non esistevano problemi
regionali, ma due realt, due modi di interpretare il mondo e questo fino al collasso
dellimpero sovietico negli anni dal 1989 al 1991.
Diplomazia post-guerrafredda
un periodo in cui la diplomazia si dovuta adeguare, cambiando modi e strumenti
e dare vita a nuove forme di relazioni internazionali in quanto si dimostr impreparata a
un cambiamento cos radicale e improvviso.
1 Periodo dal 476 al 1475
Gli antichi greci facevano ricorso ad una diplomazia semplice che, tuttavia, divenne,
col tempo, sempre pi organizzata. Questa diplomazia si formava occasionalmente,
quando cio occorreva organizzare la convivenza tra le Citt-Stato stipulando, tra loro,
accordi commerciali, politici ecc.
Dal VI secolo a.c. si inizi a scegliere gli ambasciatori fra le persone pi dotate di
capacit oratorie e di cultura e a loro veniva affidato il compito di difendere la Citt-Stato.
A questi primi ambasciatori non si chiedevano n rapporti e n di riferire ai propri
superiori, ma soltanto di fare un magnifico discorso durante il quale esporre le loro
richieste. In questepoca si formarono le prime leghe fra le polis come la Lega
Peloponnesica, con Sparta, o la Lega Delos, con Atene, che lott contro i Persiani.
Tutte queste attivit diplomatiche furono descritte nei trattati da Tucidide.
Il diplomatico greco era un rtore, un inviato, un messo che descriveva gli interessi del

proprio Stato ad un altro Stato e, attorno a questa prima attivit nacquero le prime regole
di diritto internazionale che poi furono prese in eredit dai Romani, anche se il loro
Impero non si distinse per la diplomazia fino allepoca bizantina.
Caratteristico dellantica Roma fu, invece, il sistema archivistico che port alla
creazione della figura dellarchivista e dei metodi di conservazione dei documenti.
Dal 476 d.c. inizia lepoca bizantina, con Bisanzio capitale, che port la diplomazia
ad un elevato livello di efficienza, soprattutto con Giustiniano (527-565 d.c.) quando
lImpero bizantino assunse tratti caratteristici proprio nellattivit diplomatica.
Giustiniano raccolse nel Corpus juris civilis le leggi del diritto romano ed estese la
sua influenza fino al Sudan e lArabia seguendo tre metodi principali:
1 metodo: indebolire le trib barbare fomentando rivalit fra loro
2metodo: assicurarsi lamicizia delle trib confinanti attraverso sussidi e concezioni
3metodo: convertire i pagani alla fede cristiana
Tutto questo port lImpero Romano dOriente ad avere una notevole influenza anche nel
settore della diplomazia, ma questa riusc ad assumere un alto livello solo a partire del
XIV e XV secolo e soprattutto in Italia, nel periodo del Rinascimento.
Prima di allora i rappresentanti erano chiamati in vari modi: rtori, messi, poi
commissari, agenti ecc., ma fu in questi secoli che nacque la parola ambasciatore che
deriva da ambactiare (andare in missione) e anche allora, come oggi, lambasciatore era il
rappresentante personale di un Capo di Stato, cio di un potere superiore, necessario per
dare efficacia alla sua missione.
Nel XV secolo, lItalia era divisa in numerosi Stati, tutti pi o meno della stessa
grandezza e, come tali, abbastanza forti da non essere dominati, ma non abbastanza forti
per poter dominare e questo ebbe come conseguenza la necessit di accordi fra loro.

1454- La Pace di Lodi


La Pace di Lodi fu una prima forma di conferenza internazionale, vi parteciparono da
una parte Milano e Firenze e dallaltra Napoli e Venezia e, per la prima volta, si parl di
Lega Italica che comprendeva tutti gli Stati della penisola.
Allinterno di questa Lega, ogni Stato cercava di perfezionare la sua solidit e la
Pace di Lodi doveva imporre un equilibrio cio un sistema di controllo a vicenda, evitando
che sorgessero controversie. Lentamente, per, i governanti dei paesi contraenti si resero
conto che lequilibrio raggiunto con la Pace di Lodi doveva continuamente essere
aggiustato e i vari Stati, per difendersi, cercarono di allacciare alleanze con i grandi Stati
stranieri che furono ben felici di accettare.
Nel 1484, Carlo VIII invase lItalia, dando inizio al dominio straniero della penisola
che durer tre secoli. Alla fine del quattrocento lItalia cessava di essere un potere
autonomo e i suoi Stati dovettero adeguarsi alla politica voluta dal loro protettore
straniero, ma fu proprio in questo momento di perdita di prestigio che lItalia riusc a
sviluppare
la
sua
diplomazia.
Personaggi di grande cultura come Dante, Machiavelli o Guicciardini furono inviati
come ambasciatori presso le varie corti straniere e proprio per alleviare i disagi dei
trasferimenti, a partire dal 500, le ambasciate da temporanee diventarono fisse cio, come
si diceva, residenti o permanenti.
Pur essendo in generale, per lItalia, un periodo di declino, per la diplomazia italiana
fu invece un periodo di grande sviluppo e, in special modo, nella Repubblica di Venezia e
nello Stato della Chiesa, dove nacquero nuove norme per regolare lattivit diplomatica.
Specialmente Venezia, consapevole di essere diventata, dopo la caduta di
Costantinopoli, uno stato di frontiera dellimpero ottomano, ebbe necessit di stringere
alleanze con stati potenti.
Come avviene anche oggi, gli ambasciatori rimanevano in carica circa tre anni,
ricevevano istruzioni dettagliate alla partenza, venivano accreditati con lettere formali, e

dovevano, periodicamente, riferire sulla loro attivit.


Oggi questi rapporti sono preziose fonti di studio per gli storici e, fra loro, di grande
interesse quelli di Zaccaria Contarini, appartenente a una prestigiosa famiglia di
diplomatici, ancora oggi presente nel Corpo diplomatico.
Fra i pi grandi nomi della diplomazia veneziana quello di Gritti che oper a
Costatinopoli nel 1503 e di Quirini in Germania nel 1507.
Il modello di diplomazia veneziana venne preso ad esempio anche da altri Stati come
Francia, Inghilterra o Spagna e, talvolta, diplomatici italiani vennero incaricati, per la loro
competenza e capacit, di svolgere missioni diplomatiche per conto di paesi esteri.
Il formarsi di una diplomazia permanente sul suolo di un altro Stato determin una
funzione equilibratrice, permettendo agli Stati di controllarsi reciprocamente e raccogliere
informazioni sulle reciproche intenzioni.
Restava, comunque, il problema dellambivalenza dellambasciatore in quanto se
egli rappresentava il suo sovrano e doveva essere accolto come il sovrano vero, daltro
canto egli era anche il rappresentante di una potenza straniera e, per questo, visto con un
certo sospetto.
I problemi derivanti dallaspetto bivalente della funzione dellambasciatore furono
oggetto di una vasta gamma di pubblicazioni che, nel tempo, definirono con sempre pi
precisione i compiti, i privilegi e le immunit dei diplomatici.
Fra queste le pi interessanti furono:
-De legationibus (1585) di Alberico Gentili
Lambasciatore (1627) di Gaspare Piacentino
Sviluppi importanti si ebbero con lolandese Van Bynkershoek che chiar che quella
degli ambasciatori doveva essere considerata una categoria privilegiata con determinate
immunit. Secondo Van Bynkershoek gli ambasciatori, per la loro attivit, dovevano
essere protetti e, comunque, sottoposti alla legge del loro paese e non a quella dello Stato
accreditatario perch in questo caso si potrebbe esporre i diplomatici a ritorsioni e
vendette.
Fondamentalmente, la materia doveva essere regolata dal principio di reciprocit
Ugo Grozio.
Molto importante nella materia fu lopera di Ugo Grozio De jure belli ac pacis del
1625 che trattava, appunto, del diritto durante il periodo di guerra e di pace.
Grozio rimase colpito dalla Guerra dei Trentanni che impervers in Europa dal 1618
al 1648, originata dagli scontri fra i paesi cattolici e protestanti.
Dalla parte dei cattolici si schier lAustria di Ferdinando II e la Spagna di Filippo
IV dallaltra la Danimarca, la Svezia, lInghilterra e le Province Unite del Belgio.
Tutta lEuropa e la Germania in particolar modo, venne devastata da questa lunga
guerra che indusse Grozio ad elaborare una serie di norme che doveva garantire la
condotta degli Stati in guerra e in pace.
Grozio asser che tutti gli aspetti che caratterizzavano i rapporti fra gli Stati
dovevano essere assoggettati ad una legge internazionale: fu linizio del Diritto
Internazionale, la cui storia si intreccia con la diplomazia, tanto che una sua parte concerne
proprio gli obblighi che disciplinano lattivit dei diplomatici.
Il Diritto Internazionale , per i diplomatici, quello che sono le raccolte di leggi per
gli avvocati, ma mentre la societ nazionale soggetta ad un potere centrale, quella
internazionale si sempre improntata al Diritto delle genti, ma i vari paesi lo seguono
soltanto quando questo non appare incompatibile con i loro interessi. I diplomatici sono
quindi custodi di una legge che mutevole e adattabile alle circostanze.
Grozio elabor anche il concetto di guerra giusta cio di unazione giustamente
intrapresa per difendere un diritto.

Egli identifica tre metodi per evitare una guerra:


1
2
3

Fare sempre pi negoziati


Arrivare a un compromesso. Spesso pi opportuno rinunciare a pretese, per
quanto giuste, piuttosto che cercare di imporle con la forza, creando rinuncia e
scontento
Per risolvere le controversie nate per egoismi nazionali, necessaria la presenza di
un garante del corretto procedere dei negoziati.

La storia della diplomazia proseguita con questi scritti e la stessa professione


dellambasciatore and, col tempo, perfezionandosi, ma occorre attendere la met dell800
per avere regole precise.
Tuttavia, gi nel 1626, il cardinale Richelieu aveva creato il primo modello moderno
di Ministero degli Esteri, cio una struttura centralizzata dalla quale personalmente
dirigeva la rete degli ambasciatori dislocati nelle varie capitali dEuropa.
Il cardinale francese riteneva indispensabile contrastare legemonia degli Asburgo in
Europa e poneva linteresse dello Stato al di sopra di ogni altra cosa, portando avanti una
politica che per questo scopo era legittimata ad usare tutti i mezzi disponibili: questo in
nome della cosiddetta Ragion di Stato.
Lunico interesse quello dello Stato senza nessun altra considerazione.
Il pensiero di Richelieu ha ispirato la politica degli Stati europei nei secoli successivi.

La pace di Westfalia
Il ruolo della diplomazia fu di fondamentale importanza per giungere alla Pace di
Westfalia e ci giunse attraverso negoziati che possono essere considerati il primo modello
di conferenza internazionale. Questa conferenza dur quattro anni, dal 1644 al 1648, e
fece da modello alle successive conferenze per lelevato numero dei partecipanti, la durata
e, soprattutto, perch fu portata avanti non dai sovrani, ma dai loro rappresentanti che
dovettero impegnarsi a trovare soluzioni e a conciliare gli interessi dei vari Stati.
In questa conferenza svolsero unintensa attivit di mediatori due diplomatici italiani
senza tuttavia portare successo agli Stati che rappresentavano, lo Stato Pontificio e la
Repubblica di Venezia. Questi due diplomatici erano il cardinale senese Fabio Chigi,
futuro papa Alessandro VII e il veneziano Alvise Contarini, futuro Doge della
Serenissima.
La Conferenza di Westfalia, a cui parteciparono 194 principi europei pi i delegati
dei vari Stati, si svolse materialmente in due citt tedesche: Munster e Osnabruk ed ebbe
fra i partecipanti principali il cardinale Mazarino per la Francia, Ferdinando II per la
Germania, Filippo IV per la Spagna e la figlia del Re Gustavo Adolfo di Svezia, Cristina.
Non parteciparono, invece, lInghilterra, la Russia e il Sacro Romano Impero.
Lorganizzazione della Conferenza non era neanche avvicinabile a quella di una
moderna conferenza: non cerano n presidenza, n commissioni n altro, le conversazioni
erano trascritte nei verbali e i due mediatori, Chigi e Contarini, svolgevano la loro
funzione passando da un tavolo ad un altro delle delegazioni divise nelle due citt sedi
della Conferenza, a Munster gli inviati cattolici e a Osnabruk gli inviati protestanti.
Nella Conferenza si affrontarono varie problematiche, come il destino del demanio
ecclesiastico nei paesi protestanti, dello status internazionale di Svizzera e Olanda, dei
sudditi, della Germania in generale ecc. e ne usc un complesso di decisioni che modific
la carta politica religiosa e defin nuovi equilibri, instaurando un ordine che dur fino allo
scoppio della Rivoluzione Francese nel 1789.
Con la Conferenza di Westfalia cessavano di esistere sia il potere imperiale, con la
fine del Sacro Romano Impero, sia il potere papale, i due poteri che avevano dominato il
mondo e nasceva invece una pluralit di Stati e, soprattutto, nasceva un sistema di

equilibrio ispirato alla pace di Lodi che durer, come detto, fino alla grande rivoluzione
del 1789. La Pace di Westfalia fu anche il fatto giuridico-diplomatico che la dottrina
prende come inizio della storia della diplomazia perch da questa conferenza nascono le
politas, cio gli Stati liberi da vincoli papali e imperiali, e i codici di comportamento: il
diritto
internazionale
nasce
a
Westfalia.
Limportanza di Westfalia anche nellaspetto che assunse da allora lattivit
diplomatica, ottenendo una validit permanente con ambasciate stabilmente istituite nelle
varie capitali, ad es. nel 1661 la Francia aveva 22 rappresentanti allestero, la Russia 21 e,
col tempo, si andarono sempre pi formando missioni permanenti. .
Con il principio di equilibrio, nato a Westfalia, rimaneva aperto il fatto che i rapporti
sarebbero sempre stati rapporti di forza e che, quindi, in realt, nasceva anche la
competizione fra Stati, ma a Westfalia cera la decisa volont di chiudere il tempo delle
guerre, di porre fine al potere imperiale e papale e si cerc e si trov una forma di
convivenza tra gli Stati.
Il principio di equilibrio che doveva essere una valida garanzia per la pace,
conservando lo status quo, vacillava e cedeva sotto il peso degli egoismi nazionali in una
situazione internazionale sempre mutevole sotto la spinta dei vari interessi.
La Guerra di Successione Spagnola, 1702-1714, mise a dura prova lordine di
Westfalia, nel periodo di Luigi XIV e dopo questa Conferenza ebbero luogo altre due
conferenze simili nella forma: Utrecht e Rastadt

Le conferenze di Utrecht e di Rastadt


La Pace di Utrecht fu firmata nel 1713 tra francesi e angloolandesi mentre quella di
Rastadt nel 1714 fra Carlo VI per lInghilterra e la Francia. Queste due paci posero fine
alla Guerra di Successione Spagnola.
Utrecht fu il maggior congresso diplomatico dopo Westfalia e in questa conferenza la
diplomazia dovette risolvere diverse questioni procedurali.
A seguito di questa pace lAustria divenne la potenza egemone in Italia, lInghilterra
prese Gibilterra, dando cos avvio alla sua potenza sul mare, la Francia rinunci alla
corona di Spagna e la Prussia inizi il suo cammino.
Justum potentiam equilibrium fu un principio esposto per la prima volta a Utrecht e
trov conferma negli scritti di Hume dove questo filosofo inglese affermava la necessit
del bilanciamento dei poteri, The balance of the power, un sistema che permise
allInghilterra di espandersi e di bloccare lespansione della Francia.

Diplomazia al tempo di Napoleone


Allinizio del XIX secolo, lInghilterra trasform la sua interessata difesa del
Balance of the power in un disegno strategico.
La Francia, nel periodo post-rivoluzionario, era ripiegata su principi di universalit
e, per conservare la sua rivoluzione, aveva fatto numerose guerre.
Napoleone mirava a una Confederazione Europea, incentrata sulla Francia, e, nel
1807, gli eserciti francesi avevano istituito regni satelliti lungo tutto il Reno, in Italia, in
Spagna, ridotto la Prussia a potenza secondaria e indebolito lAustria.
Il paese che si opponeva pi di altri a Napoleone era la Russia di Alessandro I, che
volle incontrare il primo ministro inglese William Pitt, luomo che diverr il pi
implacabile nemico di Napoleone. Sia Alessandro I che Pitt erano interessati ad ostacolare
limperatore francese e allincontro con il ministro inglese, lo Zar propose di non usare la
forza nelle controversie con Napoleone bens larbitrato, ma Pitt, che aveva bisogno della
Russia, non voleva, tuttavia, sostituire una potenza dominante con unaltra e fu, perci,

molto cauto nellaccogliere le proposte dello Zar e fece una controproposta: creare un
nuovo assetto territoriale al centro dell Europa.
Per questo sugger di dare maggior potere ai Paesi Bassi e riunire in un grande
gruppo i piccoli Stati del centro Europa, altrimenti non avrebbe avuto senso cercare di
ridurre la supremazia della Francia. Pitt era fermamente convinto che il futuro dellEuropa
non poteva prescindere da un nuovo assetto del suo territorio e anche altri personaggi,
come per esempio Metternich, stavano ideando un nuovo ordine basato proprio
sullequilibrio delle forze.

Il Congresso di Vienna
Dopo il collasso dellimpero napoleonico e proprio mentre Napoleone era in esilio
allisola dElba, le grandi potenze si riunirono a congresso, a Vienna, dal 3 ottobre 1814 al
9 giugno 1815.
Il Congresso prese il via dopo unintensa attivit preparatoria e continu anche dopo
la fuga di Napoleone dallElba e la sua definitiva sconfitta a Waterloo.
Per le grandi potenze vi parteciparono:
Luigi XVIII
Metternich
Handerberg
Alessandro I
Castlereagh

Re di Francia
Principe austriaco
Re di Prussia
Zar di tutte leRussie
Lord inglese Ministro Esteri

I partecipanti portarono con s i loro delegati e i loro ambasciatori e consiglieri.


Luigi XVIII aveva con s labilissimo principe De Talleyrand, luomo che aveva servito
ininterrottamente la Francia dallAncien Regime alla Restaurazione.
LItalia ebbe un ruolo secondario perch, fin dal 1805, la penisola era dominata
dalla Francia nella parte nord-occidentale e centrale e anche nel Regno di Napoli.
Lo Stato Pontificio, il Regno di Sardegna e il Regno di Sicilia invece erano rimasti
indipendenti e parteciparono al Congresso con i loro delegati: i Savoia per il Regno di
Sardegna, Don Luigi deMedici per i Borbone del Regno di Sicilia e per lo Stato
Pontificio, il segretario di Pio VII, Consalvi.
Come detto il ruolo dellItalia fu marginale e ne usc divisa in una diecina di Stati,
tre di loro, il Regno di Sardegna, lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie, rimasero
autonomi mentre tutto il resto pass sotto il controllo, diretto o indiretto, dellAustria,
confermando la cinica espressione del Metternich, secondo il quale lItalia era solo
unespressione geografica.
Gli statisti che si riunirono a Vienna seguirono, nei loro lavori, le indicazioni di Pitt e
recepirono anche il principio di legittimit portato avanti da Talleyrand e che si poteva
sintetizzare nella frase: I vecchi sovrani sui vecchi troni, anche se questo principio non
imped che qualche sovrano il trono lo perdesse, ma comunque il sistema sopravvisse fino
al 1848.
In virt di questo principio si evit la supremazia sulla Francia di qualche altra
potenza e si cre un sistema di garanzia comune permanente.
Da Vienna usc un nuovo assetto territoriale che vedeva un forte rafforzamento
dellAustria a spese dellItalia, unOlanda e una Prussia ingrandite cos come singrand, a
spese della Polonia, la Russia. LInghilterra si espanse nelle colonie e dette ulteriore spinta
al suo impero marittimo.
Non essendo ancora stato introdotto il principio di autodeterminazione dei popoli

non si tenne conto della volont delle popolazioni e i popoli furono considerati come degli
armamenti. (Serra)
Come voluto da Pitt, Austria e Prussia si ingrandirono molto, formando la
Confederazione Germanica, allinterno della quale le due potenze si bilanciavano e
davano vita a un sistema finalizzato a prevenire il revanchismo francese, come desiderato
dal ministro inglese.
Tuttavia, con grande acume politico, i congressisti evitarono lerrore che, invece,
verr compiuto cent anni dopo, a Versailles, cio lerrore di imporre alla Francia
condizioni troppo pesanti che poi avrebbero inevitabilmente suscitato sentimenti di
revanche.
Non era certo facile trattare la Francia con benevolenza dopo lepopea napoleonica,
ma gli statisti del Congresso di Vienna capirono che non andava umiliata con sanzioni
troppo pesanti e perci le furono riconosciuti gli antichi confini e gi nel 1818 fu
riammessa a partecipare ai congressi delle grandi potenze.
Il Congresso di Vienna sanc, da quel momento, il principio che il mantenimento
della pace in Europa chiamava in causa la responsabilit dei paesi partecipanti i quali
capirono che, per questo scopo, sarebbero stati necessari continui cambiamenti di rotta,
anche se, col tempo, prevalse negli Stati linevitabile voglia di conquista.
Nacque, comunque, al Congresso un senso di responsabilit collettivo che trasform
i diplomatici in adepti di una stessa religione e ci spiega perch dal Congresso di Vienna
la diplomazia ebbe un grande sviluppo.
Fu, infatti, a Vienna che venne stabilito luso del francese come lingua della
diplomazia, furono disciplinate le sue regole e fu creato un Corpo Diplomatico
Il 19 marzo 1815, fu dato vita al rglement, un regolamento per i servizi diplomatici
sulla base di un accordo comune, meglio precisato nel Congresso di Aquisgrana del 1918,
dove, fra laltro, per la prima volta furono definite le categorie degli agenti diplomatici,
divisi per rango.

Dopo il Congresso di Vienna


Dopo il Congresso di Vienna, la necessit di mantenere lequilibrio delle forze, unita
al comune senso di responsabilit, port i paese congressisti a tenere spesso riunioni e
conferenze che portarono subito a due alleanze: la Santa Alleanza, del settembre 1815, e la
Quadruplice Alleanza, del novembre 1815.
Santa Alleanza
Austria, Russia e Prussia
Carattere prettamente
Set. 1815
religioso
Quadruplice Alleanza
Austria, Inghilterra, Russia Carattere prettamente
Nov. 1815
e Prussia
politico

La Santa alleanza
A questa alleanza parteciparono Austria, Prussia e Russia, ma non volle parteciparvi
lInghilterra in quanto ci vide qualcosa di mistico e la consider unalleanza di carattere
prettamente religioso voluta dallo Zar Alessandro I.
Lalleanza non riguardava accordi commerciali, territoriali o altro, ma il principio
che sarebbe servita a proteggere la pace, la giustizia e le rispettive religioni: cattolica per
lAustria, protestante per la Prussia e ortodossa per la Russia.
Nel trattato si prometteva una reciproca assistenza per guidare i popoli a vivere nelle
loro religioni. Il trattato fu malvisto dal papa.
Metternich volle dare a questo trattato una valenza politica, sia utilizzandolo a
sostegno delle monarchie assolute contro i movimenti liberali sia per impedire tentativi

egemonici da parte degli altri firmatari.


Il principe austriaco riusc a trasformare la proposta di unalleanza sostanzialmente
religiosa, come pensato da Alessandro I, in un obbligo a preservare lo status quo.
Il concerto europeo
Per la prima volta nella storia, queste potenze europee si erano date uno scopo
comune e aprirono la strada a quello che poi sarebbe stato chiamato il Concerto Europeo
che sottintendeva che i paesi dovessero appianare le loro divergenze mediante il consenso.
Venne chiamato concerto proprio per evidenziare come ogni nazione, similmente ad
un orchestrale in un concerto, avrebbe dovuto muoversi in accordo con le altre e, tutte
insieme, raggiungere lo scopo comune del mantenimento della pace.
Quando, tuttavia, si presentarono nuove crisi belliche il sistema cadde, come
avvenne per es. con la questione orientale o la Guerra di Crimea e si formarono gruppi di
Stati contrapposti.
La questione orientale
Il sistema scaturito dal Congresso dur poco pi di trentanni, dal 1815 al 1848, anno
in cui Metternich fu allontanato e si verificarono eventi importanti, come ad es. la
Questione orientale.
Questa questione riguardava la liberazione di terre dal dominio turco e, nel 1854,
sfoci nella guerra di Crimea, il primo conflitto che coinvolgeva le grandi potenze dopo il
periodo napoleonico. Questa guerra nasceva dal conflitto tra Russia e Turchia per il
controllo della Terra Santa e mise in crisi il Concerto europeo.
Gli accordi di Vienna avevano funzionato fino al 1848 perch Austria, Russia e
Prussia consideravano la loro unione un baluardo, ma, lentamente, gli egoismi nazionali
ruppero il patto e nacque un nuovo tipo di diplomazia basata pi sulla forza che su la
condivisione di certi valori. Tuttavia, per altri 50 anni lordine europeo fu garantito da
questi rapporti di forza e ci furono solo guerre di carattere regionale.
Le guerre regionali
Sulla scia della Guerra di Crimea, si ebbe una serie di guerre che furono dette
regionali:
1859
1866
1870
1877-78
Fine 800
1911-12

2 Guerra dIndipendenza italiana - Piemonte e Francia contro Austria


Guerra austro-prussiana
Guerra franco-prussiana
Guerra Russo-Turca
Guerra Inghilterra-Boeri
Guerra di Libia - Italia-Turchia

Da queste guerre scatur un nuovo equilibrio delle forze e una nuova forma di
diplomazia. La Francia, che nei secoli aveva avuto un ruolo dominante, dovette cedere il
posto alla Germania cio ad un grande Stato tedesco che stava sorgendo, dopo aver
superato i vincoli morali del Concerto europeo: tutto questo era la Realpolitik che altro
non era che la Ragion di Stato del cardinale Richelieu.
La Realpolitik
Realpolitik significa portare avanti una politica pragmatica e concreta, anche cinica,
tesa esclusivamente al benessere del proprio Stato, senza scelte romantiche, sentimentali o
altro. Protagonisti di questa politica furono Napoleone III e Bismarck.
Questi grandi statisti ignorarono Metternich e tutto quello che di buono ci poteva

essere nella Santa Alleanza o in quello che, a suo tempo, aveva affermato Talleyrand, ma
contava solo quello che aveva un reale interesse per loro e il pi forte avrebbe prevalso.
Il concetto di Realpolitik definisce un modo di far politica nel quale lo statista deve
sapere quali sono le forze in campo e sapere come muoversi perch limportante
raggiungere gli obiettivi prefissati, alloccorrenza anche con cinismo.
Bismarck fu il grande creatore del Reich tedesco, incorporando nella Prussia tanti
piccoli Stati. La Prussia divenne, cos, lo Stato pi potente, unific la Germania.e
questocambi anche la diplomazia che inizi a spingere dal centro verso la periferia.
Naturalmente, secondo questo concetto era molto probabile che sarebbero sorte
coalizioni contro la Germania e, infatti, ci fu un riavvicinamento tra Francia e Russia e di
contro ostilit tra Russia e i resti dellImpero austriaco.
Le grandi potenze trasformarono gli equilibri e contemporaneamente dettero vita ad
una frenetica corsa agli armamenti, determinata dagli epocali progressi tecnologici che
avevano investito tutti i campi, creando grandi arsenali militari. prima per difesa poi
anche per usare in guerra
Il Concerto europeo stava crollando e i rapporti di forza formavano due gruppi
inevitabilmente destinati a scontrarsi
Gli Schieramenti contrapposti
I tedeschi di Bismarck erano convinti di essere i pi forti e, nel 1879, formarono un
grande blocco nellEuropa centrale alleandosi con Austria e Ungheria.
Francia e Russia risposero stipulando, nel 1891-94, unalleanza fra loro.
Il Congresso di Berlino defin questa nuova situazione di tensione, caratterizzata dal
formarsi di queste due aggregazioni che vennero chiamate gli Schieramenti contrapposti.
In funzione antiRussia, si allearono Austria, Ungheria e Germania a cui si unirono
Bulgaria, Romania e Turchia. Questa alleanza fu chiamata Triplice Alleanza.
In funzione antiGermania, si allearono Francia, Russia e Inghilterra a cui si unirono
Belgio e Serbia., Questa alleanza fu chiamata lIntesa.
LItalia, nei primi anni 80, stava sorgendo lentamente e, prima per simpatia e poi con
una formale alleanza, si un ai paesi della Triplice mentre, dal 1907, lInghilterra si
avvicin a Francia e Russia. Questi allineamenti, formatisi in tempo di pace, costituirono
una novit nella politica estera europea e preconizzarono quelli che sarebbero formati
allindomani della II Guerra Mondiale.

La I Guerra Mondiale
La presenza di due schieramenti contrapposti creava una situazione potenzialmente
soggetta a precipitare in una guerra anche per motivi di scarso rilievo e questi scaturirono
dalle piccole guerre in corso nei Balcani.
Allo scopo, negli anni 1912-13, si apr una Conferenza a Londra, ma Austria e
Ungheria rifiutarono di parlare delle guerre balcaniche e entrambe le parti si resero conto
che era sempre pi vicina la possibilit di uno scontro. Questo determin unulteriore
corsa agli armamenti.
La scintilla che determin lo scoppio della guerra fu un atto terroristico avvenuto a
Sarajevo, il 28 giugno 1914, dove il serbo-bosniaco Princip uccise lerede al trono
imperiale, lArciduca Francesco Ferdinando.
Scoppi subito una guerra di cancellerie a livello cartaceo a cui segu il conflitto vero
e proprio, prima limitato allEuropa, poi, con lentrata in guerra, nel17, degli Stati Uniti
dAmerica, questo assunse una dimensione mondiale.
La posizione dellItalia era, allinizio del conflitto, con le potenze centrali, cio con
la Triplice, poi ritenne conveniente passare allaltro fronte.

Nel 1915, alla Conferenza di Londra, il Primo Ministro italiano Calandra firm un
patto segreto che fissava per il 24 maggio 1915 la data dellentrata in guerra dellItalia a
fianco di Francia, Inghilterra e Russia a cui segu, come detto, nel 17 quella degli Stati
Uniti. Questi non entrarono in guerra per scopi compatibili con il concerto europeo, ma si
fecero portatori di una nuova dottrina che sar ribadita con chiarezza dal Presidente
Wilson e che aveva come punti fondamentali la democrazia, la sicurezza collettiva e
lautodeterminazione dei popoli, parole queste, che, per la prima volta, divennero le parole
chiave della diplomazia.
Nel 1918, prima che la guerra finisse, Wilson fece un discorso al Congresso
Americano dicendo:
Noi americani abbiamo deciso dintervenire in Europa non solo per difendere la
democrazia, ma anche per portare nuovi valori e garantire pace e sicurezza collettiva.
Quindi, conformemente agli usi,
espose il programma presidenziale che
comprendeva i 14 punti della sua dottrina, alcuni essenziali, altri meno importanti, ma
sempre da osservare.
Per Wilson, dora in poi, il mondo non doveva basarsi sulla Realpolitik, ma su nuovi
valori e nuovi principi e non su interessi, con importanza primaria alla sicurezza collettiva.

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Open diplomacy. Wilson, screditando completamente tutta la diplomazia passata,


afferm che questa andava fatta in maniera aperta.
Libert dei mari
Disarmo generale
Abolizione di tutte le barriere doganali
Regolazioni delle vertenze coloniali
Ricostituzione del Belgio ridandogli indipendenza e potenzialit
Evacuazione delle truppe straniere dalla Russia ancora partecipanti alla guerra
civile in corso
Creazione della Societ delle Nazioni
Autodeterminazione dei popoli
Restituzione dellAlsazia-Lorena alla Francia
Riaggiustamento delle frontiere italiane
Evacuazione delle truppe dai Balcani
Internazionalizzazione dei dardanelli
Creazione di una Polonia indipendenti

La Societ delle Nazioni


Per determinare le eventuali violazioni della sicurezza collettiva, Wilson indicava la
creazione di unautorit sopra le parti: la Societ delle Nazioni.
In realt, questa era stata unidea del ministro inglese Grey che, nel 1915, in un
messaggio al colonnello House, un consigliere di Wilson, auspicava la creazione di una
societ delle nazioni con lo scopo principale di disarmare gli Stati e comporre
pacificamente le controversie.
.
Lo scambio di corrispondenza tra Grey e Wilson fu intenso e fu probabilmente il
primo passo di quella Special relation, oggi in via di smantellamento, che si instaur tra
Inghilterra e Stati Uniti. Wilson fece sua lidea di Grey e la port alla Conferenza di Parigi
del 1919.
Il Presidente americano prefigurava una societ universale delle nazioni finalizzata al
mantenimento della sicurezza sui mari, a impedire che ci fossero guerre contrarie ai trattati
di pace e a garantire i confini e lindipendenza degli Stati.
Wilson aveva gi esposto il suo piano ancora prima della fine della guerra ed era
stato recepito positivamente dagli statisti, sia pure perch obbligati dalle circostanze, e
questi si promisero di riparlarne a guerra finita.
Il progetto di Wilson si realizz e la Societ venne costituita dando vita ad
uniniziativa di grande importanza che contribu a formare una nuova generazione di
Diplomazia multilaterale.
In ossequio all Open diplomacy, le direttive degli Stati dovevano essere conosciute
cos come conosciuti dovevano essere gli accordi che si raggiungevano, ma, in realt, la
Societ delle Nazioni non riusc mai ad essere quello che aveva pensato Wilson e,
sostanzialmente, la Societ fu uno strumento in mano a Francia e Inghilterra nel periodo di
tempo compreso tra delle due guerre, 1919-1939
Di fronte alle tante crisi che si presentarono in quel periodo: Spagna, Etiopia,
Manciuria, annessione dellAustria e dei Sudeti, tutti eventi in netto contrasto coi trattati di
Parigi, in quanto invasioni di uno Stato indipendente da parte di un altro Stato, la Societ
delle Nazioni non and oltre ad ammonizioni o sanzioni di scarsa efficacia.

La Conferenza di Parigi del 1919


Il nuovo volto della diplomazia
Dalla Conferenza che si tenne a Parigi dal gennaio al giugno 1919, scatur una serie
di
trattati, in realt atti vessatori, veri diktat che vennero imposti dalle potenze vincitrici a
quelle vinte, le quali neanche parteciparono a questa Conferenza che si svolse
contrariamente a come desiderato dal Presidente Wilson.

Stati Uniti dAmerica


Inghilterra
Francia
Italia

Paesi partecipanti
Woodrow Wilson
Presidente
David Lloyd George Primo ministro
George Clemenceau Presidente
Vittorio Emanuele Orlando Presidente del Consiglio
Sidney Sonnino Ministro degli Esteri

Trattati imposti ai paesi vinti


Trattato di Versailles
Germania
Trattato di St. German en Lay
Austria
Trattato di Svres
Turchia
Trattato di Trianon
Ungheria
Trattato di Neully
Bulgaria
Italia
Orlando e Sonnino chiesero alla Conferenza dei paesi vincitori la conferma di quanto
era stato accordato all Italia, nel 1915, alla Conferenza di Londra e cio la cessione del
Trentino, dellAlto Adige, dellIstria e della Costa Dalmata fino a Capo Blanka.
Sebbene i patti di Londra non comprendessero la cessione di Fiume, a Parigi i
rappresentanti italiani chiesero anche questa citt, incontrando lopposizione di Wilson che
propose un confine da lui disegnato, la Linea Wilson, che escludeva sia la parte sudorientale dellIstria sia la Dalmazia. La presa di posizione di Wilson provoc uno scontro
diplomatico con lItalia, inducendo i suoi rappresentanti ad abbandonare, per protesta, la
Conferenza.
La Conferenza non venne sospesa e i suoi lavori continuarono anche in assenza della
delegazione italiana. Di questo approfittarono le altre potenze vincitrici per spartirsi fra
loro, senza alcuna concessione allItalia, le ex colonie tedesche.
Da questo nacque il mito della vittoria mutilata, che sintetizzava la delusione e il
risentimento degli italiani che si sentivano defraudati degli sperati frutti di una guerra che
tanto era costata al paese.
I paesi revisionisti e antirevisionisti
La guerra determin grandi cambiamenti geopolitici come la fine dellimpero
Austro-ungarico o di quello ottomano e, al suo termine, alla Conferenza di Parigi vennero
ridisegnati confini e creati nuovi paesi.
Chi era nato dal nuovo assetto geopolitico, come la Jugoslavia, la Cecoslovacchia, la
Polonia o la Finlandia, si oppose a qualsiasi revisione dei trattati e form il gruppo dei
paesi antirevisionisti. A questo gruppo si unirono anche la Serbia e la Romania, che i
trattati di Parigi avevano ingrandito mentre Germania, Austria, Turchia, Ungheria e
Bulgaria che, invece, ne uscirono fortemente ridimensionate, specialmente lAustria e la
Turchia, formarono il gruppo dei paesi revisionisti.
Gli antirevisionisti costituirono un piccolo gruppo che fu chiamato Piccola intesa.
Il diktat di Versailles
Il diktat di Versailles conteneva e per la prima volta in un trattato internazionale,
laccusa a un paese di una precisa responsabilit morale dello scoppio di un conflitto.
quanto avvenne a Versailles, dove le potenze vincitrici, con lart. 231, dichiararono
la Germania unica responsabile morale del conflitto mondiale e per questo tenuta a pagare
in ogni modo: politico, economico, territoriale e militare.
Politicamente

con limposizione della Repubblica di Weimar, dal 1919 al 1933, durante la quale si
alternarono vari cancellieri. Alla Repubblica fu data una costituzione molto avanzata, ma
incapace di garantire governabilit nel sistema politico tedesco.
Economicamente (domanda di esame)
con i risarcimenti di tutti danni economici che la Germania, con laver provocato la
guerra, aveva arrecato ai cittadini degli altri paesi. Questi risarcimenti, letteralmente
insostenibili per la Germania, vennero chiamati riparazioni, da non confondere con i
debiti di guerra, che erano debiti che gli Stati avevano contratto con gli USA, ancora
prima che questi entrassero nel conflitto..
Lentit delle riparazioni venne fissata in una conferenza che si tenne nel 1921 e fu
quantificata in 132 miliardi di marchi/oro, pari a circa 323 miliardi di dollari e fu resa
pubblica dalla Commissione Interalleata fra le Nazioni, erede della Societ delle Notizie.
Territorialmente
con la perdita di circa 1/7 del suo territorio che, tutto sommato, fu una perdita
piuttosto limitata. L Alsazia e la Lorena tornarono alla Francia e due cantoni andarono al
Belgio.
Il territorio dello Schleswig torn alla Danimarca e alcune zone al confine con la
Francia, come la Saar e la Renania, furono smilitarizzate e poste sotto il controllo alleato.
La Polonia si ingrand annettendo la Posnania, lAlta Slesia e il tanto desiderato
corridoio di Danzica.
I mandati
Le colonie tedesche, e qualcuna anche turca, furono assegnate alle potenze vincitrici
attraverso la forma dei mandati.
Il mandato consisteva nel dare alle potenze vincitrici la possibilit di amministrare
temporaneamente le ex-colonie fino a che non avessero intrapreso una loro strada di
indipendenza e governo.
In base al livello di civilizzazione e di autosufficienza della colonia i mandati erano
suddivisi in mandato A, B e C.
Mandato A
Mandato B
Mandato C

Colonie dellimpero ottomano


Colonie dellAfrica Nord-orientale
Colonie dellAfrica Sud-occidentale e del Pacifico

Francia e Gran Bretagna si spartirono i vari mandati che trasformarono in una forma
di
colonie camuffate mentre allItalia non ne fu assegnato nessuno.
Militarmente
Con limposizione di un limite al suo esercito di 100.000 unit e il quasi
annullamento dellaeronautica e della marina.

G.M. Keynes
Poche settimane dopo la firma del Trattato di Versailles, alcuni economisti
dichiararono apertamente che questo era troppo punitivo nei confronti della Germania e
che tanta durezza avrebbe finito per compromettere il suo ordine interno.
I congressisti a Versailles non ebbero la stessa lungimiranza di quelli che circa cento
anni prima, a Vienna, determinarono il nuovo assetto europeo dopo il ciclone napoleonico.
A Vienna, si ebbe cura di non infierire sulla Francia, anzi si fece in modo di ridarle
velocemente il suo rango nel contesto europeo, ma a Versailles, invece, i congressisti

furono miopi e non si resero conto che con quel diktat preparavano il terreno ad unaltra
guerra.
Lordine geopolitico che scatur nel 1919 fu, in realt, un disordine politico che
porter a conseguenze gravissime. Fra i primi a denunciare questo pericolo fu il grande
economista inglese Keynes che nel suo libro Le conseguenze della pace scrisse:
la rovina della vita economica europea stata iniziata dalla guerra per iniziativa
tedesca, ma rischia di essere compiuta dallapplicazione del Trattato di Versailles che
indebolisce un organismo delicato e complicato gi scosso e rotto dalla guerra.

Gli anni Venti


Lattuazione del Trattato di Versailles si basava su due concetti generali che si
cancellavano a vicenda: il primo era il concetto di sicurezza generale che, per, non resse
alle prime crisi internazionali, e laltro era la presunta collaborazione fra Francia e
Inghilterra che di quel concetto doveva essere il supporto.
Il punto pi debole rimaneva sempre quello relativo alla colpevolezza della
Germania e si partiva dal presupposto che le responsabilit della guerra erano tutte di
questo paese.
Basandosi su questo, la Francia fu ottusamente intransigente a pretendere, con rigore,
lesecuzione dei vincoli fissati a Versailles, senza considerare che questi cadevano su un
paese vinto, ferito, senza risorse finanziare e, quindi, senza alcuna possibilit di assolvere i
pagamenti imposti. Questo atteggiamento francese fu definito con il vocabolo
esecuzionismo.
In conseguenza a questo, nacquero dissidi tra Francia e Inghilterra che
caratterizzarono lattivit diplomatica per tutto il periodo di tempo tra le due guerre.
. Al contrario della Francia che voleva una Germania annientata, lInghilterra
puntava ad una sua rapida ricostruzione, se non altro per riprendere lalto flusso di
esportazioni che aveva, da sempre, verso quel paese e spingeva perch questo tornasse ad
essere il cuore pulsante del centro Europa.
LInghilterra voleva che la Germania recuperasse velocemente la sua capacit
industriale e attu unefficace politica daiuto finanziario alla Banca Centrale tedesca,
stabilendo un sistema di credito tra la City e Berlino.
LAppeasement
con questo termine si indica la tendenza del Governo britannico a condiscendere alle
varie richieste tedesche cio ad aiutare, comprendere e sostenere la Germania. Nel quadro
dellappeasement, atteggiamento che lInghilterra tenne fino alla fine degli anni trenta,
questa cerc di rendere pi mansueta la Francia senza, tuttavia, mai arrivare a stipulare
accordi antitedeschi e si tenne una serie di conferenze sul disarmo in generale, quello
tedesco in particolare.
Normalizzazione apparente
la ricerca di una via di convivenza tra i vari paesi, nella consapevolezza che la
sicurezza collettiva tale se tutte le nazioni, o almeno quelle interessate, convengono sulla
natura della minaccia e sono pronte ad usare la forza o applicare sanzioni per il
mantenimento della normalit.
In realt, dopo Versailles, ogni paese port avanti i suoi interessi e pes molto
lassenza nel contesto di due grandi paesi: lUSA e lURSS.
Gli Stati Uniti si chiusero nel loro isolamento, ripudiando Wilson e le sue tesi,
mentre lUnione Sovietica si autoescluse sia per i suoi problemi interni, sia perch risentita

di non essere stata invitata alla Conferenza di Parigi, iniziando a considerare i paesi
occidentali come nemici. Le premesse per instaurare un contesto di sicurezza collettiva
erano molto vaghe.
La Germania
nel paese cera una grande crisi economica e finanziaria e si cercava di risollevarsi
attraverso una serie di riforme. Politicamente la Repubblica di Weimar tent la carta della
Ostpolitik, la stessa che porter avanti Willy Brandt molti anni dopo, quando divenne
cancelliere della Repubblica Federale Tedesca. Questa politica consisteva in un
avvicinamento ai paesi ad est delle Germania, particolarmente con la Russia, non ancora
Unione Sovietica, lo sar solo dopo il 1921.
Il riavvicinamento e la crescente collaborazione tra i due paesi, entrambi esclusi
dalla Conferenza di Parigi, daranno un importante colpo al sistema di Versailles mentre le
democrazie non riuscivano a comprendere bene levolversi della situazione.
Francia e Gran Bretagna continuarono i loro incontri e, alla fine, sotto la pressione
della Gran Bretagna, la Francia accett di invitare alle conferenze i delegati di Weimar.
La Conferenza di Genova (domanda di esame)
Nel 22, per la prima volta Germania e Russia, ora Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche, vengono invitate a partecipare alla Conferenza di Genova, indetta
dal Primo Ministro inglese David Lloyd George per discutere ancora sul disarmo e sulle
riparazioni.
Alla Conferenza parteciparono URSS, Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania,
spostandosi in seguito a Rapallo.
Cicerin e Rathenau (domanda di esame)
A Rapallo il Commissario agli Esteri sovietico Cicerin e il Ministro degli Esteri
tedesco Rathenau ebbero colloqui segreti e negoziarono accordi molto importanti.
LURSS accettava di effettuare nel suo territorio quelli esperimenti di nuove armi
che il Trattato di Versailles proibiva alla Germania di effettuare nel suo territorio e, in
cambio, questa avrebbe inviato nellUnione validi ingegneri e maestranze per avviare
iniziative industriali. I due ministri si accordarono anche su una serie di scambi economici
e commerciali, anche se ci fu chi, ironizzando sulle reali condizioni dei due paesi, chiam
tutto questo laccordo fra due impotenze.
Rathenau e Cicerin, che si dice fosse venuto molto volentieri in Italia perch qui
aveva la sua amante, dettero il via a una sorta di rapporti tra Germania e Unione Sovietica
che, ripresi nel 26 da Stresemann, sarebbero divenuti tradizionali, fino a sfociare
nellalleanza firmata nel39 da Von Ribbentrop e Molotov. (Il Nazional-bolscevismo).
Questi rapporti avevano una loro base nelle antiche tradizioni militari prussiane e zariste
che da sempre avevano tenuto vicino i due paesi.
Loccupazione francese della Ruhr
Dinanzi al pericolo di una rinascita della Germania, Francia e Gran Bretagna non
riuscirono mai a creare un fronte compatto e una vera coalizione antitedesca non prese mai
corpo sia per lintransigenza della Francia, sia per la politica di appeasament praticata
dallInghilterra.
I francesi, per controllare il regolare pagamento delle riparazioni, occuparono, dal
23 al 25, insieme a truppe belghe, il bacino della Ruhr, molto importante per i suoi
giacimenti di carbone.
La motivazione ufficiale era la necessit di proteggere la Commissione Interalleata
costituita per il controllo delle fabbriche della zona, ma in realt si tratt di una vera

occupazione militare, allo scopo di garantire la regolarit dei pagamenti tedeschi,


prelevando, alloccorrenza, direttamente dal bacino e, di fatto, obbligare la Germania a
praticare una politica conforme ai desiderata di Parigi.
Loccupazione della Ruhr non fu decisa n per le pressioni degli industriali n
dellopinione pubblica e trascur lopinione degli economisti.
P.Renovin
La Ruhr divent un vero territorio francese. La Gran Bretagna, che non voleva
rompere con la Francia, si astenne da ogni commento, mentre, invece, ambienti francesi
criticarono questa azione perch si trattava di una vera e propria occupazione e pertanto
vietata dai trattati internazionali.
La Resistenza passiva
Per reazione, il cancelliere tedesco Cuno ordin agli operai della Ruhr di effettuare
una Resistenza passiva scioperando e non collaborando con la Commissione interalleata.
A seguito di questa decisione sulla Germania gravarono le spese di mantenimento
degli operai che prendevano parte alla Resistenza passiva, proprio in un momento di grave
crisi inflazionistica, e questo fece aggravare cos tanto la situazione che Cuno fu destituito
e sostituito da Gustav Stresemann.
La Politica delladempimento
Questi decise di porre fine alla Resistenza passiva e di cercare un nuovo approccio
politico con la Francia, mostrando disponibilit a far fronte ai doveri di paese vinto, dando
vita alla cosiddetta Politica delladempimento.
In realt, la Politica delladempimento era solo una resa temporanea, un abile gioco
diplomatico per ammorbidire i rapporti con la Francia. In cambio dellimpegno tedesco a
far fronte ai doveri imposti, Stresemann chiese agli alleati di esentare, col tempo, la
Germania dai vincoli militari previsti dal trattato.
La Politica delladempimento poteva essere letta in una chiave di Realpolitik, ma, in
realt, questa nascondeva finalit ben diverse che andavano oltre le proposte conclamate
da Stresemann e, dallo studio dei suoi carteggi, ci si avvede che i suoi obiettivi erano ben
altri e saranno gli stessi che, seppure in modo diverso, verranno applicati da Hitler.
1
2
3
4

Obiettivi di Stresemann
Ricongiungimento al Reich di tutte le popolazioni redesche
Riportare la Germania ad una posizione di potenza economica e militare
Eliminare il peso delle riparazioni e fare della Germania una grande potenza
Rettificare i confini, specialmente a Oriente, e annettere lAustria

Tutti questi obiettivi verranno realizzati, usando la violenza, da Hitler mentre


Stresemann si affidava ad una politica di pazienza e compromesso.
La Politica delladempimento di Stresemann era una politica astuta che mise in
imbarazzo Francia e Inghilterra specie quando propose il ricorso allarbitrato
internazionale per la questione delle riparazioni.
Col tempo, sotto la pressione della Bank of England, iniziarono contatti con gli USA
che, seppure isolazionisti, si ritrovavano nelle posizioni inglesi, continuando, comunque,
ad insistere per ottenere la restituzione da parte di Francia e Inghilterra dei prestiti elargiti
durante la guerra.
Le pressioni dei grandi banchieri inglesi e statunitensi portarono la Francia ad
attenuare la sua posizione ed a accettare la creazione di una Commissione per le
riparazioni della quale fece parte il banchiere americano Charles Dawes, che divenne

larbitro di questa Commissione e cre un piano per risolvere il problema del pagamento
delle riparazioni e dei debiti di guerra.

Il piano Dawes (domanda di esame)


USA
prestiti

pagamento debiti di guerra

Francia e Gran Bret.

Germania
Pagamento riparazioni

Il Piano Dawes prevedeva la concessione di prestiti USA alla Germania in modo da


far ripartire la sua economia. Questo le avrebbe permesso di effettuare il pagamento a
Francia e a Gran Bretagna delle riparazione imposte a Versailles, permettendo a queste due
nazioni di saldare i debiti di guerra che avevano contratto con gli Stati Uniti.
Il Piano, che ebbe una durata di cinque anni e fu aspramente criticato da Keynes, era
garantito da varie ipoteche, particolarmente sulle ferrovie, gli stabilimenti e la Banca
centrale tedesca. Il meccanismo funzion e dei circa 2 miliardi di dollari che la Germania
ricev in prestito dagli USA nei primi quattro anni del piano, uno lo vers a Francia e Gran
Bretagna in conto riparazioni di guerra e laltro lo destin alla ricostruzione delle sue
industrie.
Il meccanismo sincepper con la grande crisi del 1929.
Gustav Stresemann
Gustav Stresemann fu certamente un valido diplomatico e occup un ruolo guida
nella diplomazia europea, tanto da ricevere, insieme al francese Briand, il Premio Nobel
per la Pace. Esponente di punta del Partito popolare tedesco, nel 1923 sostitu Cuno alla
Cancelleria, modificando radicalmente la politica della Germania con la cessazione della
Resistenza passiva nella Ruhr e avviando la Politica delladempimento.
Stresemann accett il Piano Dawes e fu il promotore di una conferenza che si tenne a
Locarno.

La Conferenza di Locarno
Dal 5 al 16 ottobre del 1925, si tenne una conferenza in questa cittadina svizzera,
salutata da tutti come una grande opportunit per il mantenimento della pace e della
sicurezza collettiva. Parteciparono:
Germania
Gustav Stresemann
Gran Bretagna
Austen Chamberlain
Francia
Aristid Briand
Italia
Benito Mussolini
Belgio
Emile Vandervelde
Il Belgio tornava al tavolo di una conferenza internazionale dopo un periodo di
neutralit che durava dal 1839 ed erano presenti anche delegazioni di paesi minori per
seguirne i lavori. La Conferenza era stata fortemente voluta da Stresemann per dimostrare
la buona volont della Germania nella ricerca della pace e vi parteciparono, con buona
predisposizione, anche Chamberlain e Briand, che era un socialista moderato e il suo

atteggiamento era pi collaborativo e assai meno intransigente verso la Germania.


La conferenza faceva parte delle tante conferenze in cui Francia e Gran Bretagna
serano incontrate per formare la sicurezza collettiva senza, tuttavia, arrivare a firmare un
patto antitedesco. Nacquero cinque accordi:
Patto di Locarno
Con questo Patto, Stresemann accett di non fare alcuna rivendicazione ai confini
occidentali, ma non riconobbe quelli orientali e questo senza che nessuno degli altri paesi
partecipanti muovesse obiezioni. La Germania accett anche la smilitarizzazione della
Renania e fece intendere di entrare volentieri nella Societ delle Nazioni, cosa che in
effetti avvenne nel 26.
Nel Patto di Locarno, Italia, Francia e Gran Bretagna si lasciarono irretire dallabile
diplomazia di Stresemann e non si resero conto che vi avevano apertamente dichiarato di
non accettare le frontiere orientali e, in pratica, che lasciavano alla Germania la
discrezione di accettare le clausole di Versailles che voleva. Questo avrebbe dovuto
mettere in guardia gli altri paesi perch era come se, dopo Locarno, vi fossero due tipi di
confini: quelli accettati dalla Germania e garantiti dalla comunit internazionale e quelli
non accettati e non garantiti.
Il Patto di Locarno era un lenzuolo troppo stretto e lasciava scoperto il lato
orientale .
Patto Renano
Attraverso questo Patto si voleva garantire il controllo della Renania fino ad un
referendum per definirne il destino.
Convenzioni di arbitrato
Attraverso queste Convenzioni si voleva garantire una forma di sicurezza collettiva
ed evitare che si creassero problemi.
A questi tre patti si aggiunsero due Trattati bilaterali:
Franco- polacco
Franco-cecoslovacco
Entrambi stipulati per garantire Polonia e Cecoslovacchia da aggressioni dalla Germania.
La Conferenza di Locarno sembr garantire la pace in Europa e, se anche presentava
dei forti limiti, fu un grande successo, un grande momento di consenso e di volont di
pace, tanto che latmosfera che lo pervase venne detta lo Spirito di Locarno, cio un
nuovo modo di fare politica tutto teso al mantenimento della pace con forme di garanzie
particolari.
Si poneva, per, un interrogativo: dopo la Conferenza, lo Spirito di Locarno avrebbe
fatto accettare alla Germania lordine creato a Parigi o invece lavrebbe respinto?
Laccordo di Berlino
Con i prestiti USA, la Germania, oltre a pagare le riparazioni e potenziare le sue
industrie, riprese anche a finanziare le spese militari, sfruttando lamicizia instauratasi con
la Russia.
Questo port, nel 1926, allaccordo di Berlino tra Cicerin e Stresemann che era un accordo
di controassicurazione che impegnava, Germania e URSS, a mantenersi neutrali se una
delle due nazioni fosse stata attaccata e a non partecipare a coalizioni o a forme di unione
politica create contro una di loro.

Il Patto Kellog-Briand (domanda desame)


Mentre la Germania proseguiva la sua collaborazione con lURSS, il francese Briand
e il Segretario di Stato USA Kellog firmarono, il 27 agosto 1928, un patto sul disarmo.
Con questo trattato aperto, nato cio bilaterale, ma al quale si potevano unire, come
in effetti si unirono, altri Stati, Briand e Kellog volevano trovare il sistema di risolvere le
controversie internazionali senza luso della forza e fu la prima volta che un trattato
internazionale si interessava a questo tema. I due statisti proponevano per la soluzione di
controversie solo il ricorso allarbitrato. Al trattato aderirono altri 60 Stati.
La crisi economica del 1929
Dopo anni di grande prosperit economica e di continuo rialzo della Borsa, Wall
Street croll e port tante imprese al fallimento. Privata dei capitali necessari e della
fiducia che laveva accompagnata, lattivit produttiva rallent e cre disoccupazione con
conseguente crollo del benessere sociale. La crisi invest tutto il mondo, pi di tutti furono
colpiti i paesi dellAmerica Latina, e si ripercosse sulla Germania, interrompendo il
meccanismo del Piano Dawes, con conseguente interruzione dei pagamenti delle
riparazioni verso la Francia e la Gran Bretagna che, a loro volta, cessarono di rifondere i
prestiti ottenuti dagli Stati Uniti. Il Piano Dawes doveva durare 5 anni, ma la grande crisi
lo incepp e nacque un altro piano: il Piano Young.
Di grande importanza furono le conseguenze politiche che la crisi determin, non
tanto nelle democrazie pi forti che, seppure con condizionamenti, ne risentirono
relativamente, ma in quelle pi deboli, dove provoc gravi problemi sociali e favor
lespansione di movimenti di destra, come in Germania o in Giappone, dove la crisi apr la
strada ad una dittatura militare.
Crisi della Manciuria
La crisi della Manciuria fu uno dei primi insuccessi della Societ delle Nazioni che
mostr chiaramente che non possedeva gli strumenti necessari per far fronte alle crisi pi
gravi. Nel 1931 il Giappone invase la Manciuria, una regione a nord-est della Cina, ed fu
una netta invasione di uno Stato sovrano, che faceva parte della S.d.N., da parte di un altro
Stato sovrano anche questo membro della S.d.N.
Il pretesto usato dal Giappone per giustificare questa invasione fu una serie di
incidenti scoppiati nella zona del Mukden e sulla linea della ferrovia. Nel giro di poche
settimane il territorio fu occupato dai giapponesi e fu la prima invasione di uno Stato
indipendente dopo la prima Guerra Mondiale e il primo caso di grande gravit portato
davanti alla S.d.N.
La Cina vi si era appellata per ottenere la condanna del Giappone, visto che lo
Statuto vietava ogni tipo doccupazione e lAccordo Navale delle Nove Potenze garantiva
la sua integrit territoriale. La S.d.N. prese tempo perch nessun paese, in realt, voleva
interrompere i rapporti con il Giappone, con cui, soprattutto USA, Francia e Gran
Bretagna, avevano grandi interessi. Oltretutto la Grande Guerra era finita da poco e
nessuno aveva voglia di riarmarsi per un paese cos lontano.
Ci fu, comunque, una serie di iniziative, fra le quali la formazione di una
commissione presieduta da Lord Lytton, che and sui luoghi dellaggressione, prese atto
dellaccaduto e present una denuncia alla S.d.N., e la Nota Stimson, presentata dagli
USA, nella quale condannavano latto compiuto dal Giappone, definendolo crudele e
contrario allo Statuto della Societ.
La S.d.N., per, rimaneva indecisa, non sapendo come riuscire ad applicare le
sanzioni previste dallart.16 e si limit a condannare moralmente latto del Giappone,
evitando, con cura, luso della parola aggressione nellatto di condanna.
Dal canto suo, il Giappone ignor la Societ, instaur uno Stato-fantoccio, il
Manciuku, e, da questo continu loccupazione lambendo la Grande Muraglia e

arrivando alle porte di Pechino.


Per protesta alla condanna morale, il Giappone abbandon la S.d.N., mentre nel
maggio 1933, la Cina si arrese e firm larmistizio di Tang-Ku.
Questo episodio rappresent uno smacco per la diplomazia, mise a nudo linefficacia
del sistema della sicurezza collettiva e apr la strada verso un periodo di violenze che
avrebbe avuto in Europa la sua massima espansione..

ADOLF HITLER
Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler, capo del NSDA, il Partito Nazionalsocialista dei
Lavoratori, divent Cancelliere e assunse la guida della Germania. La sua ascesa al potere
fu assolutamente legale, senza colpi di Stato o spargimenti di sangue, e venne aiutata da
grandi gruppi industriali tedeschi ed esteri a cui si unirono potenti istituti di credito come
la Bank of England e la Bank Norman che finanziarono a lungo il NSDA.
Una volta al potere, Hitler cre un governo di coalizione con solo due ministri nazisti
mentre tutti gli altri componenti avevano gi fatto parte di governi della Repubblica di
Weimar e questo venne interpretato positivamente dallopinione pubblica e dalle potenze
straniere, condiderandolo un segno di continuit molto tranquillizzante.
Con grande abilit, Hitler sfrutt il senso di frustrazione che il Trattato di Versailles
aveva provocato nel popolo tedesco, profondamente umiliato dalle condizioni che gli
erano state imposte in un momento di grave crisi economica.
Le masse si illusero di vedere in Hitler luomo che avrebbe risollevato il paese, ma
confusero il loro spirito nazionalista con lideologia nazionalsocialista che mirava
esclusivamente allespansione territoriale onde consentire alla razza ariana il dominio del
mondo. Nel febbraio del 33, Hitler bruci il Parlamento, anche se la stampa defin questo
incendio del tutto fortuito, e, nellincendio, bruciarono tutti i documenti della Repubblica
di Weimar che vi venivano conservati.
Con il Decreto presidenziale per la difesa del popolo e dello Stato, Hitler sospese le
garanzie e le libert civili sancite dalla Costituzione di Weimar.
Nellaprile del 33 Hitler var le leggi discriminatorie per gli ebrei che, nel 1935,
diventeranno, aggravandole, le Leggi di Norimberga.
Nel luglio del33, il NSDA divenne partito unico. Gli altri partiti rimarranno, ma
vivranno sotto continue minacce e, alla fine, si sposteranno allestero
Il 30 giugno 1934, nella notte dei lunghi coltelli, Hitler si liber del Capo delle
Camice Brune, Rohen che limitava larchitettura militare che aveva in mente. Le Camice
Brune, dette le SA, costituivano un limite anche per le SS.

La politica estera di Hitler


Nel 1923, Hitler era un semplice caporale austriaco, in un primo tempo socialista poi
passato alla destra, e si era gi fatto promotore di movimenti reazionari. Per la sua
partecipazione al Putch di Monaco, fu arrestato e, da carcerato, scrisse Mein Kampf, La
mia lotta, dove espose le sue idee sulla necessit per la Germania di conquistare uno
spazio vitale, di lottare contro il giudaismo internazionale e di conquistare pi spazio per
la
Razza
Ariana.
Pi che idee erano lallucinazioni di un paranoico destinate a divenire realt, ma che,
purtroppo, furono comprese troppo tardi dalle Democrazie. Uno dei pochi che lesse,
approfonditamente, il Mein Kampf fu Mussolini.
Concordato Germania Santa Sede,30 luglio 1933,

Il vicecancelliere Franz Von Papen e il Nunzio Apostolico Eugenio Pacelli, futuro


papa Pio XII, firmarono un Concordato che in 32 articoli regolava i rapporti tra la
Germania e la Santa Sede. Per Hitler questo Concordato rientrava nella cosiddetta
Diplomazia dellIllusione con la quale mostrava disponibilit allaccordo, ma avendo in
animo lintenzione di annientare completamente la Chiesa. Il Concordato ebbe scarsa
efficacia e molti furono i sacerdoti incarcerati con laccusa di fare politica durante la loro
omelie.
Con un atto politicamente molto grave, il 3 ottobre del33, la Germania usc dalla
Societ delle Nazioni e, nello stesso mese, abbandon anche la Conferenza sul disarmo in
corso a Ginevra.
Il 12 novembre 1933, un plebiscito approv con il 95% dei consensi le decisioni
prese da Hitler. Nellagosto del 34, alla morte del Presidente Hindenburg, Hitler riun su
di s sia la carica di cancelliere che quella di presidente, e a queste, pi tardi, aggiunger
anche quella di capo di tutti gli armamenti. Tuttavia, il tono dei suoi discorsi e il ruolo
della sua diplomazia ingannarono le altre potenze che, come detto, non realizzarono subito
il pericolo che Hitler rappresentava, al contrario, alcuni diplomatici inglesi ritenevano
Hitler persona pi affidabile di quelle che avevano partecipato alla Repubblica di Weimar.
Di questavviso erano lambasciatore britannico Tips e lo stesso Primo Ministro
Ramsay Mac Donald che continu la politica di appeasament.
Il Patto a Quattro
Lunico tentativo di controllare lascesa di questo dittatore di destra venne da
Mussolini, che si chiese se non fosse il caso di prendere iniziative per garantire la
sicurezza collettiva di fronte a questa nuova situazione politica. Si arriv pertanto al
cosiddetto Patto a Quattro fra Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania allo scopo di
garantire la pace in Europa e nelle sue colonie e che presupponeva una revisione dei Patti
di Parigi.
Il Patto non trov mai applicazione per la netta posizione antirevisionista della
Francia, che invi una serie di note di protesta alle varie cancellerie, e che si impose sia
alla Gran Bretagna, che aveva assunto una posizione neutrale, ma, comunque, possibilista,
e sia alla Germania e allItalia, ambedue revisioniste, la prima per ovvi motivi, la seconda
per rimediare a quella che aveva considerato da subito una vittoria mutilata.
Da questa mancata applicazione del Patto, Hitler non solo constat la debolezza
delle grandi potenze, ma si accorse anche della divisione che si era venuta a creare tra
Francia e Gran Bretagna e dette avvio a una doppia strategia consistente in una lenta
revisione dei vincoli imposti dai trattati e in una diplomazia dellillusione, cio una
diplomazia che mostrava buona predisposizione a trattare, a raggiungere accordi per poi,
alla fine, tradirli.
Il primo obiettivo di Hitler fu la ricostituzione di una grande forza militare per
riunire tutti i territori abitati da etnie tedesche e formare il Terzo Reich.
Lo scopo finale rimaneva la conquista dello spazio vitale, da effettuarsi verso est.
Capendo molto tardi quali erano gli obiettivi di Hitler, le Democrazie, non solo non posero
ostacoli allascesa di Hitler, ma anzi la favorirono, con la Gran Bretagna che riusc a far
partecipare la Francia alla politica di appeasement.
In fondo, per queste nazioni, era sempre meglio accettare certe richieste di Hitler che
scatenare una nuova guerra, considerando, anche, che una Germania hitleriana
scongiurava la possibilit di una Germania comunista.
Le richieste di Hitler, fra laltro, non erano, poi, cos diverse da quelle che erano
state formulate da Stresemann e finch si limitavano alla ricostruzione delle forze armate,
alla militarizzazione della Renania e a riprendersi le popolazioni tedesche in Austria e nei
Sudeti, le si poteva riconoscere anche una certa legittimit, il tutto ovviamente da ottenere
attraverso colloqui e consensi.

Accordo Lipsky-Hitler (Polonia-Germania), gennaio 1934


Preceduto da una fitta corrispondenza diplomatica fra i ministri di Germania e
Polonia e poi fra gli stessi Hitler e Lipsky, venne firmato un accordo di non aggressione
della durata di 10 anni dove si rinunciava alluso delle forza nelle risoluzione delle
controversie.
Un progetto di Patto simile era gia stato presentato dallambasciatore tedesco in
Polonia, Von Moltke al suo omologo polacco a Berlino, tenuto, per, segreto perch
lopinione pubblica polacca preferiva unalleanza con la Francia e quella tedesca era ostile
alla Polonia.
Dopo questo primo progetto, Lipsky present una controproposta che port allaccordo
che venne firmato e che si appellava ai principi del Patto Briand-Kellog.
Hitler e Mussolini
Mussolini aveva letto il Mein Kampf e aveva concluso che Hitler era un pericolo per
lEuropa mentre Hitler, da parte sua, stimava Mussolini perch aveva instaurato una
dittatura..
Nel 33-34, nacquero i primi problemi concernenti lAustria che rientrava nei piani
di espansione di Mussolini. Per il dittatore italiano Italia, Austria, Ungheria e Croazia
dovevano far parte dellArea danubiana a guida italiana. Per Mussolini il bacino del
Danubio doveva essere lHintertland europeo dellItalia.
Protocolli di Roma, marzo 1934
Italia, Ungheria e Austria decidevano reciproche concessioni economiche che
Mussolini volle particolarmente vantaggiose per lAustria onde proteggerla dalle mire di
Hitler. Venne decisa anche la rinuncia alluso della forza.
Per Hitler, invece, lAustria, di popolazione tedesca doveva essere annessa alla
Germania, come pensava del resto anche Stresemann, seppure lAnschluss fosse
espressamente vietato dal Trattato di St. Germani en lay. Non si trattava per di una
incorporazione determinata dal principio di autodeterminazione, ma il primo passo verso
la conquista di quello Spazio vitale presente nei programmi di Hitler.
Nel 1931, laccordo Kurtius-Schober progettava ununione doganale tra Austria e
Germania anche per tamponare la crisi del 29.
Nel 1934, Hitler dichiar per lAustria lo stesso sangue per un comune Reich,
nominando Habicht, una sua pedina, come ispettore della SNAP austriaca.
Hitler, tramite alcuni suoi collaboratori, aveva favorito attivit terroristiche interne,
sabotaggi economici ecc. e aveva inviato il Ministro della Giustizia Franz presso i nazisti
austriaci.
Il 14 giugno del 34, Hitler e Mussolini si incontrarono a Stra per discutere
dellAustria.
Il Cancelliere tedesco fraintese Mussolini pensando che questi gli avesse dato il suo
consenso.
Mussolini, che fra laltro era amico personale del Cancelliere austriaco, assunse, invece,
una posizione attendista per vedere le reazioni delle altre potenze che in realt non si
mossero.
Il 25 luglio del 34, nazisti austriaci travestiti da soldati, uccisero Dolfuss e al suo
posto venne nominato un nazista, Rintelen, che form un governo provvisorio. Questo
grave atto provoc, allinterno, la reazione del popolo austriaco, che rovesci il governo
Rintelen, e insedi un governo socialdemocratico presieduti da Schuschningg, e,
allesterno la reazione di Mussolini che invi le truppe al Brennero.
Questa fu lunica reazione delle potenze al grave episodio, ma questo primo tentativo
di Anschluss dest comunque preoccupazione nelle cancellerie tanto che Hitler decise di

cambiare strategia e cercare altre strade per raggiungere i suoi fini, come la Via della
penetrazione tedesca in Austria che consisteva in una penetrazione tramite la propaganda
di Goebbels, basata su una vera e propria guerra psicologica per preparare la popolazione
austriaca al rientro nel Reich. Nel contempo, nel luglio del 36, venne stipulato lAccordo
austro-tedesco nel quale la Germania riconobbe la sovranit dellAustria, i due paesi
rinunciavano ad intromettersi negli affari interni. Da parte sua il governo austriaco garant
un opposizione riconosciuta al Partito Nazista.
Il 1935 fu un anno molto importante per la politica hitleriana. La Germania era in
piena ripresa economica, grazie agli aiuti ed i finanziamenti dati dalle banche private
inglesi, americane e non solo. Il Ministro dellEconomia Shacht riusc a far riprendere
leconomia tedesca ed i buoni risultati raggiunti servirono a rafforzare le forze armate,
specie quelle aeree e navali dove la Germania era molto carente in confronto alle altre
grandi potenze europee.
In questa ottica, il16 marzo 1935, Hitler ripristin la coscrizione obbligatoria,
potenzi lintero apparato militare e cre la Luftwaffe.
Francia e Gran Bretagna, incredibilmente, non reagirono, tutte prese comerano a
stabilizzare le loro economie. Inoltre la Gran Bretagna aveva convinto anche la Francia ad
applicare nei confronti della Germania la politica dellappeasament e lunico tentativo di
affrontare la questione del riarmo tedesco si svolse a Stresa dal 11 al 14 aprile 1935 con
una conferenza a cui parteciparono Francia, Gran Bretagna e Italia. A Stresa si cerc di
stabilire una barriera contro il riarmo hitleriano, ma, in realt, ogni potenza partecipante
perseguiva propri interessi prioritari e sullAustria non ci furono proposte concrete,
limitandosi a ribadire la necessit di garantire lindipendenza dellAustria e a richiamare lo
Spirito di Locarno.
LItalia, da tempo, stava maturando ambizioni coloniali, mostrando interesse per
lEtiopia e su questo tema cerano gi stati accordi tra Mussolini e Laval. La Francia aveva
fatto capire che non avrebbe fatto problemi se lItalia avesse invaso lEtiopia. E, a Stresa,
Mussolini sattendeva un analogo atteggiamento da parte della Gran Bretagna che invece
rimase in silenzio. La Conferenza si concluse con una dichiarazione senza particolare
valore, una semplice dichiarazione dintenti.
A seguito di questa conferenza si ebbero tre accordi:
a) Patto franco-sovietico (Laval-Potemkin)
b) Patto cecoslovacco-russo (Benes-Alexandrovsky)
c) Accordo navale anglo-tedesco del 18 giugno 1935 e che, sostanzialmente, rientrava
nella politica di appeasament. La Gran Bretagna stabiliva che la Germania non poteva
possedere pi del 35% del tonnellaggio della flotta inglese, ma comunque le si
riconosceva la possibilit di riarmarsi nasalmente.
Il trattato di Versailles aveva smilitarizzato la Saar e la Renania ponendole sotto il
controllo alleato in attesa di un referendum che ne decidesse il destino, ma nel 1936 Hitler
invase pacificamente quei territori e li rimilitarizz, violando palesemente il trattato di
Versailles. La popolazione di quelle zone, con un plebiscito che ottenne il 90-95% dei
consensi, acclam Hitler mentre da parte inglese e francese non ci fu nessuna reazione,
considerando il comportamento della Germania, finch si limitava a rioccupare i territori
tedeschi e a riarmarsi come qualunque altro Stato, poteva essere accettato.
Neville Chamberlain e Halifax erano i maggiori sostenitori della politica di
appeasament, ma, nel frattempo, sempre nel 36, Hitler diede vita alla linea Sigfrido, una
linea di fortificazioni lungo tutto il confine con la Francia, una vera sfida militare e
politica alla Linea Maginot.
Nel 1936 si ebbero altri due eventi importanti:
a) la guerra civile in Spagna, dove intervennero apertamente anche forze armate straniere,
soprattutto italiane e tedesche

b) occupazione italiana dellEtiopia che Mussolini effettu con il sostegno di Hitler


Sia nella Guerra di Spagna che nelloccupazione dellEtiopia, la Societ delle
Nazioni non fece praticamente niente.
Nel giugno del 36, il Ministro degli esteri italiano, conte Galeazzo Ciano, incontr
Hitler a Berlino.
Con valenza di trattato nacquero i Protocolli dottobre con i quali venne riconosciuto
il governo spagnolo del generale Francisco Franco e si stabil una forte sintonia fra Italia e
Germania sui temi del periodo.
Un ulteriore incontro di Ciano e Hitler, a Berchtesgaden, riconobbe la necessit della
lotta al bolscevismo, che gi dagli anni 20 dilagava in Europa e vennero fissate le
rispettive zone dinfluenza e le priorit del momento.
Mussolini voleva il mantenimento dello status quo e il riconoscimento del Mare
Mediterraneo come zona dinfluenza italiana mentre Hitler voleva espandersi verso est.
In un discorso tenuto a Milano il primo novembre del 36,. Mussolini esalt la figura
di Hitler, definendolo amico del regime fascista e si pu affermare che lAsse BerlinoRoma nacque quel giorno.
Sempre nel 36, Hitler firmava con il Giappone il Patto Anticominter contro
lInternazionale comunista e a questo Patto aderirono nel 37 lItalia e nel 39 la Spagna.
Nel 1937 si tenne alla Cancelleria di Berlino un avvenimento molto importante. Vi
parteciparono Hitler, Goering (aviazione), Raeder (marina), Von Neurath (esteri), Von
Bloomberg (guerra e capo della Wehrmacht), Von Fritsch (capo esercito) e Hosbach
(aiutante militare di Hitler). Hosbach scrisse il verbale/memorandum Hosbach.
Nel corso della riunione, Hitler afferrm che obiettivo della politica tedesca era la
sicurezza, la moltiplicazione ed il mantenimento della Volkmasse (la sostanza etnica del
popolo). Questo richiedeva lacquisizione di un grande spazio vitale, attorno al nucleo
della razza ariana e questo spazio doveva essere ottenuto esclusivamente in Europa
orientale.
Questo avrebbe risolto i problemi economici della Germania con aumento della
popolazione, delle materia prime e delle forze armate..
Spazio da ottenere a tappe: per prima la Cecoslovacchia, poi lAustria, la Polonia, il
Corridoio di Danzica e infine lUnione Sovietica che univa bolscevismo e giudaismo.
Hitler era convinto che questi obiettivi fossero raggiungibili, ma occorreva essere
rapidi nelle operazioni per evitare le reazioni di Francia e Germania che ci sarebbero
senzaltro state, ma in ritardo, fra laltro problemi interni e parte della classe dirigente
della Gran Bretagna che appoggiava Hitler avrebbero reso difficile la possibilit di un
attacco alla Germania.
Nel novembre del 37, Von Papen comunic, con un rapporto, a Hitler di aver avuto
un colloquio con il Primo ministro francese Chautemps e con Bomet, nel corso del quale
era stato informato che la Francia non avrebbe fatto obiezioni su uninfluenza tedesca su
Austria e Cecoslovacchia. Anche la Francia, quindi, aderiva alla politica di appeasament.
Il 19 novembre 37, Halifax si incontr con Hitler a Berchtesgaden ed elogi la
politica estera tedesca, in quanto la sua espansione verso est rappresentava un baluardo e
un valido sistema di difesa contro il comunismo. Quindi, se attuati senza violenza e senza
grossi stravolgimenti internazionali, i desideri tedeschi potevano anche avverarsi. In
pratica si invitava Hitler a fomentare agitazioni nazionalistiche in quei paesi e questo non
avrebbe trovato opposizione da parte della Gran Bretagna.
Nel 1938, gli avvenimenti non seguirono la cronologia indicata da Hitler nella
riunione segreta e si part dallAustria in quanto cerano le condizioni favorevoli per
realizzare finalmente lAnschluss. Dopo tutti gli avvenimenti elencati lItalia non si
sarebbe pi opposta e la Francia e Inghilterra avrebbero proseguito nella politica di
appeasament.
In Austria si dette inizio a una forte campagna nazionalistica mentre il Cancelliere

eletto dal popolo venne sostituito da una pedina di Hitler: Seyss-Inquart. Nazisti furono
imposti nel Governo e venne dato un carattere tedesco a tutta la nuova politica. Lexcancelliere austriaco promosse un referendum popolare per mantenere lindipendenza, ma
il 95% dei votanti si schier con Hitler. LAnschluss si realizz il 12 marzo 1938, quando
le truppe tedesche entrarono pacificamente in Vienna, senza trovare opposizioni. Come
previsto, Francia e Gran Bretagna non fecero niente pi che qualche ammonimento sulla
stampa e lInghilterra raddoppi i colloqui per trovare una soluzione pacifica. La Societ
delle Nazioni rest immobile. Lobiettivo successivo fu la Cecoslovacchia e anche in
questo caso Hitler volle proseguire gradualmente. Per accelerare la disgregazione venne
occupato per primo il territorio dei Sudeti, popolato da tre milioni di tedeschi.
Gi nel maggio del 1938 nella zona della Sassonia cerano preoccupanti movimenti
di truppe al confine con la Cecoslovacchia, afferm Benes. Tuttavia, nessuno voleva dare
garanzie alla Cecoslovacchia, ma nessuno voleva la guerra. La Francia trad dunque le sue
precedenti promesse.
Lunico ad esporre una linea diversa fu il Commissario agli esteri Litvinov: che
propose di instaurare una politica di collaborazione tra URSS, Gran Bretagna e Francia per
mostrare che sarebbe stato presente un blocco compatto nel caso le pressioni hitleriane
fossero divenute pi forti. Linvito, per, non venne raccolto.
Nel frattempo, Hitler aveva insediato al governo della Cecoslovacchia una sua
pedina , Henlein della SDP (Sudeten Deutschpartei) per incrementare rivendicazioni
autonomiste e per far capire che lannessione era necessaria per conservare la pace.
Il 3 agosto 1938, nel corso di una missione britannica per un compromesso con la
Germania, Runciman, inviato di Lord Halifax, si incontr a Praga con Benes, ma era solo
un falso interessamento britannico fine a se stesso.
Un altro incontro si ebbe nel settembre del 38 quando Chamberlain incontr, a
Berchtesgaden, Hitler e cap che lunico modo per risolvere la crisi era cedere alle sue
richieste. Chamberlain rifer gli esiti di questi colloqui al ministro degli Esteri francese
Daladier, dicendogli che non cera pi niente da fare e che Benes doveva trattare con
Hitler la cessione dei Sudeti, e preservando cos la pace.
Il 22 settembre 1938, Chamberlain si incontr nuovamente con Hitler a Bad
Godesberg.
Le richieste tedesche vennero presentate sotto forma di ultimatum: o otteniamo il
territorio dei Sudeti o scateniamo la guerra! Per la prima volta la Gran Bretagna reag,
non volle cedere ad un ultimatum e pens di risolvere la questione con una conferenza.
A Roma, lambasciatore inglese Lord Perth risolse la situazione di stallo contattando
Mussolini e proponendo un incontro pacifico. Mussolini contatt Hitler e venne
organizzata una conferenza a quattro a Monaco di Baviera.
La Conferenza si apre il 30 settembre del 38 e vi partecipano Chamberlain,
Mussolini, Daladier e Hitler che riport un indiscusso successo. Le potenze cedettero alle
sue richieste in un incontro umiliante al quale non era stato invitato nemmeno Benes.
Tutto questo apr la strada allOperazione Verde cio allinvasione totale della
Cecoslovacchia con le potenze europee che ritenevano la richiesta, tutto sommato,
comprensibile.
Hitler inizi loccupazione del sud della Cecoslovacchia nel marzo del 39, ponendo
la repubblica ceca sotto il suo protettorato e la Slovacchia, che nominalmente era
indipendente, divenne, in realt, uno Stato satellite della Germania.
A questo punto i leaders britannici iniziarono a rendersi conto che questa
occupazione non aveva senso e non rispettava il principio di nazionalit e anche i
governanti francesi avvertirono che lopinione pubblica non avrebbe permesso altre
concessioni ad Hitler. Tuttavia la politica di appeasament non cess del tutto e per gran
parte del39 sia Chamberlain che Halifax cercarono compromessi.
Hitler, per, decise di continuare lo stesso e con rapidit e nellaprile del 39 prepar

unordinanza per predisporre il Caso Bianco, il progetto di occupazione di Danzica, dove


il Senato della citt era gi controllato dai nazisti. Hitler, fra laltro, aveva gi predisposto
un progetto per il collegamento ferroviario tra la citt e la Germania.
Nellaprile del 39 Hitler denuncia il Trattato navale con la Gran Bretagna e il
tradisce il Trattato con la Polonia mentre il 22 maggio venne stipulato lAsse RomaBerlino, unalleanza politica e militare definita il Patto dacciaio. Questaccordo
prevedeva immediate consultazioni in caso di minaccia internazionale e reciproco
intervento come alleati in caso di guerra. Cooperazione militare e armonizzazione della
propaganda.
Le democrazie occidentali, informate dalle loro spie dei preparativi tedeschi per
invadere la Polonia, intrapresero iniziative diplomatiche per evitare il conflitto.
Le democrazie erano anche a conoscenza di possibili trattative tra Berlino e Mosca,
anche se per certi ambienti inglesi un accordo tra nazisti e comunisti era impensabile.
Laccordo invece si stava realizzando e la Gran Bretagna ne prese conoscenza
tramite le informazioni del proprio ambasciatore a Mosca, Seeds, e da corrispondenti dei
giornali.
A seguito di queste informazioni, Londra nel 39 invi note diplomatiche ai paesi
che, secondo quanto a conoscenza, erano a rischio di un attacco tedesco (Turchia, Francia,
Jugoslavia, Polonia ecc.). Londra, per, partiva dal presupposto sbagliato che nessun paese
avesse interesse a resistere.
Stalin, dal canto suo, propose di tenere una conferenza a Bucarest per stabilire quale
fosse il grado di protezione che lURSS doveva offrire ai paesi dellest che, per altro, non
gradivano affatto questa protezione.
Su iniziativa inglese si arriv a una Dichiarazione dIntenti che prevedeva
consultazioni tra i vari paesi in caso di pericolo. La Polonia per rifiut, temendo le insidie
che poteva nascondere un avvicinamento a Mosca e, del resto, anche la Gran Bretagna,
nonostante fosse la promotrice, aveva un certo timore dei sovietici tanto che, il 31 marzo
1939, Chamberlain, vista limpossibilit di creare alleanze multilaterali, offr alla Polonia
una garanzia unilaterale di protezione in caso di aggressione nazista. La garanzia venne
estesa anche a Grecia e Romania. Anche la Francia segu questo corso, offrendo garanzie
unilaterali di mutua assistenza a vari paesi del Mediterraneo, in particolare alla Turchia.
Allinterno del Governo inglese, Chamberlain e Halifax avevano vedute diverse: il
primo voleva coinvolgere lURSS mentre il secondo ne voleva chiedere lintervento solo
nel caso questo risultasse conveniente alla Gran Bretagna.
Nellestate del 39 ci fu una serie di incontri dei diplomatici inglesi e francesi con
esponenti del Governo sovietico, soprattutto con Litvinov per accertare uneventuale
intenzione dei sovietici ad avvicinarsi ai nazisti. Francia e Gran Bretagna, comunque,
rimanevano ferme nella loro errata convinzione di considerare impossibile un alleanza tra
due dittature cos diverse.
Alla fine lURSS scelse lalleanza per lei pi conveniente e il 23 agosto 1939 il
Ministro degli Esteri Von Ribbentrop e lomologo sovietico Molotov firmarono un trattato
di non aggressione con Protocollo segreto. La parte generale prevedeva assistenza
reciproca, risoluzione pacifica delle controversie ed iniziative per il rafforzamento della
pace.
Il Protocollo segreto, composto da 4 articoli, riguardava le sfere di influenza
sullEuropa orientale ed in particolare la Polonia. Hitler aveva chiesto lintervento
sovietico nella met orientale, assicurandosi cos il sostegno dellURSS per una rapida
occupazione che, dal canto suo, sannetteva le repubbliche Baltiche e la Finlandia.
Laccordo Ribentrop-Molotov rimase, per un po di tempo, sconosciuto. Il primo
Stato a scoprirlo fu lItalia e non perch informata da Hitler, ma grazie alle notizie fornite
dallambasciatore italiano a Berlino, Attolico.
Il Ministro degli Esteri , conte Galeazzo Ciano, chiese addirittura a Mussolini di

scrivere ad Hitler una lettera di rammarico per non essere stato avvisato e per rilevare
lincongruenza tra il dichiarato impegno di lotta comune al comunismo e la firma di un
patto dalleanza con i sovietici. Nel contempo, Mussolini informava Hitler che nel
conflitto che con molte probabilit sarebbe scaturito dallinvasione della Polonia, lItalia
non era pronta a combattere al suo fianco. Ciano dichiar apertamente:
lalleanza Mosca-Berlino un mostruoso connubio, realizzato contro la lettura e lo
spirito dei nostri patti. Questa lalleanza anti-Roma, lanticattolicesimo che
rappresenta la barbarie che torna e contro la quale necessario erigersi con ogni arma e
con ogni mezzo.
Negli ultimi giorni di agosto si alzarono appelli da ogni parte per evitare la guerra e,
a Berlino, lambasciatore britannico, Hemderson, insieme a quello francese, Coulondre,
avviarono colloqui con Hitler per arrivare ad un compromesso mentre Mussolini propose
una conferenza che per fu rifiutata.
Un altro tentativo venne da Goering che chiese ad un suo amico danese, lindustriale
Dahlerus, in contatto con ambienti vicini al Governo inglese, di spingere i ministri
britannici a a contattare Hitler e trovare un modo per salvare la pace. Il danese parl
personalmente con esponenti del Governo britannico e propose di intraprendere una
trattativa per evitare loccupazione della Polonia. Hitler sembr dare qualche apertura
affermando che avrebbe potuto rinunciare allinvasione se gli inglesi avessero restituito
alla Germania le colonie perse molti anni addietro. Hitler sapeva bene che lInghilterra
avrebbe rifiutato e si tratt di un altro caso di diplomazia dellIllusione.
Altri tentativi per evitare la guerra ci furono da parte di Roosvelt e di Pio XII con il
famoso appello alla Radio Vaticana: Nulla perduto con la pace, tutto pu esserlo con la
guerra. Gli appelli non furono ascoltati e la Chiesa si mantenne neutrale per tutto il
conflitto.
Il 1 settembre del 39, con un attacco tedesco-sovietico alla Polonia, scoppi la II
Guerra Mondiale. La Wehrmacht trov pochi ostacoli alla sua invasione e nel pomeriggio
Danzica era gi caduta mentre lURSS occupava la parte orientale che poi, come da
accordi, lasci alla Germania e si annesse, invece, le repubbliche baltiche e la Finlandia.
Le democrazie occidentali rimasero, dapprima, sorprese dalla velocit dellazione,
ma, poi, il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania a difesa
dei territori polacchi. LItalia, non ancora pronta alla guerra, dichiar la sua non
belligeranza.
La prima fase del conflitto coinvolse solo paesi europei. La Polonia fu spartita per la
quarta volta nella sua storia e,tranne che in Finlandia, sul fronte terrestre, nei primi mesi
non accadde niente di significativo, solo il posizionamento delle forze in campo. In
Finlandia, sia per il clima che per la resistenza dei soldati finlandesi lo scontro fu aspro e
duraturo, dal 30 novembre del 39 al 12 marzo 42. con questo atto lURSS tradiva il Patto
di non aggressione che aveva stipulato con la Finlandia.
Nei mesi di aprile e maggio del 40, Hitler rimise in moto la macchina da guerra e
occup, con grande velocit, la Danimarca e la Norvegia, trovando scarsa resistenza. Un
tardivo intervento di Francia e Gran Bretagna fu del tutto inutile e fin con il ritiro delle
loro truppe. Era iniziata la Blitzkrieg, che in poco tempo port alloccupazione del Belgio,
dellOlanda, del Lussemburgo ed infine della stessa Francia, con lo sfondamento della
Linea Maginot. Il 14 giugno, Parigi venne occupata, mentre lItalia, entrata in guerra da
pochi giorni, mand truppe a Nizza.
Il Governo francese fu costretto allArmistizio di Compigne con il quale la Francia
ced il potere alla Germania e entr nel 3 Reich. A Vichy si form uno Stato fantoccio
con a capo il collaborazionista Petain mentre il generale De Gaulle e altri pochi francesi
formarono, a Londra, il movimento clandestino France Libre.
Le mosse di Hitler, come detto, erano velocissime e dopo aver occupato la

Scandinavia, il Belgio, lOlanda, il Lussemburgo e la Francia, diresse le sue attenzioni


sullInghilterra, ma venne sconfitto nella celebre Battaglia dInghilterra. Gli inglesi, grazie
anche allintroduzione di un nuovo sistema di avvistamento elettronico, il radar,
riuscirono a neutralizzare i ripetuti e massicci attacchi dellaviazione tedesca.
Il favorevole esito della Battaglia ebbe un grande effetto sul morale dei britannici ed
fu in questo periodo che emerse la figura di Wiston Churchill che diverr uno dei
protagonisti del conflitto mondiale. LInghilterra era rimasta sola a lottare con la Germania
ma, nel 1941, il conflitto divenne globale.
Come previsto, Hitler trad il Patto Ribentropp-Molotov e, con lOperazione
Barbarossa, attacc lURSS, che di conseguenza si alle con lInghilterra mentre, nel
dicembre, un proditorio attacco dei giapponesi alla loro base di Pearl Harbour, determin
lentrata in guerra degli Stati Uniti. Si fronteggiarono, da ora, due schieramenti: da una
parte le potenze dellAsse con Italia, Germania e Giappone e dall altra USA,URSS e Gran
Bretagna.
Hitler spinse le sue truppe nel territorio sovietico ma queste trovavano grande
resistenze nellArmata Rossa e nelle proibitive condizioni meteo che, come nella
campagna napoleonica del 1812, faranno pi vittime dei combattimenti. Il fronte tedesco
inizi a cedere e la ritirata del 42-43 avvenne in condizioni drammatiche.

Churchill e Roosvelt (domanda di esame)


Gi prima delle difficolt incontrate nel conflitto dalla Wehrmacht, Churchill e
Roosvelt iniziarono una serie di incontri, senza Stalin fino al 43 perch era direttamente
impegnato nella difesa del suo territorio.
Conferenza di Terranova 1 agosto 1941
A bordo di due incrociatori, Churchill e Roosvelt si incontrarono nella Baia di
Placentia, nellisola canadese di Terranova. Lattacco giapponese a Pearl Harbour non era
ancora avvenuto e gli Stati Uniti, al momento, non erano in guerra, ma i due statisti gi
parlavano dellassetto del mondo dopo la fine del conflitto.
Roosvelt ribad, con forza, a Churchill che se gli Stati Uniti fossero entrati nel
conflitto il loro sforzo principale sarebbe stato indirizzato prima di tutto verso la
Germania: Germany First era il motto del Presidente americano.
La Carta Atlantica.
A Terranova, i due statisti fissarono i principi della Carta Atlantica, un trattato che
prevedeva una collaborazione internazionale e affermava che nessun paese, dopo la
guerra, avrebbe dovuto avere ambizioni territoriali.
La Carta, che in sostanza era un manifesto ideologico degli alleati, prevedeva una
collaborazione economica tra i due Stati, garantiva stabilmente la pace, riaffermando i
principi wilsoniani e auspicando un effettivo disarmo al termine del conflitto.
Churchill e Roosvelt la firmarono nellattesa che essa venisse sottoscritta anche da
Stalin, il quale fece pervenire una nota in cui dichiarava che lURSS lavrebbe sottoscritta
inserendoci, per, una clausola che prevedeva ladattamento dei suoi principi alle

circostanze e ai principi storici di ogni paese.


La Carta Atlantica era, in pratica, lanticipazione dell ONU e del Patto Atlantico
Conferenza di Washington o di Arcadia 23 dicembre 1941
Dopo lattacco giapponese alla base hawaiana e la dichiarazione di guerra agli USA
da parte di Hitler dell11 dicembre, Roosvelt e Churchill si incontrarono a Washinghton
dove ribadirono che lo sforzo principale doveva essere rivolto prima di tutto contro la
Germania di Hitler: Germany first!
Venne formato il CCS, Combined Chiefs of Staff (Stato Maggiore Combinato) cio il
Comando Alleato Integrato che fu il centro coordinatore di tutte le operazioni militari.
Stalin non vi partecip, ma in qualche modo fece sentire sempre la sua presenza.
Anche se accomunati dalla lotta al fascismo e al nazismo, tra Roosvelt e Churchill
cominciarono, tuttavia, a manifestarsi le prime crepe..
Fra la fine del 42 e la primavera del 43, lArmata Rossa riusc a sconfiggere la
Wehrmacht che, con lOperazione Torch, venne sconfitta anche in Africa e questo fu il
primo intervento terrestre degli USA in aiuto della Gran Bretagna.
Conferenza di Casablanca 14-29 gennaio 1943
Prima ancora che la Campagna dAfrica fosse terminata e lo sar con la resa di
Tunisi, il 16 maggio 1943, con la conseguente presa da parte degli alleati dellAfrica
Settentrionale, Churchill e Roosvelt tornarono ad incontrarsi a Casablanca.
Agli alleati occorreva sviluppare una nuova strategia di guerra nel Mediterraneo
prima ancora che la Campagna dAfrica fosse finita.
Lincontro aveva tre scopi principali:
-Organizzare le operazioni militari nel Mediterraneo e la conquista della Sicilia
-Cercare di riconciliare i francesi di Londra e quelli di Alger
Germany first e Unconditional Surrender furono concetti ribaditi nelle conferenze di
Churchill
Maggio 1943
Wasghinton
Trident
Roosvelt
Churchill
Agosto 1943
Quebec
Quadrant
Roosvelt
Mosca
dei tre Ministri
Eden, Hull
Ottobre 1943
la prima a cui
degli esteri
Molotov
partecipa lURSS
Churchill
Novembre 1943
Il Cairo
Prima conferenza Roosvelt
Ciang Kai Scek
Churchill
27/11-1/12 1943
Teheran
Roosvelt
Stalin
Churchill
Seconda
Dicembre 1943
Il Cairo
Roosvelt
conferenza
Inonu (Turchia)
Churchill
4-11 Febb. 1943
Yalta
Roosvelt
Stalin
Churchill/Attlee
17 luglio 1945
Potsdam
Truman
Stalin

oro

Rassicurare i Sovietici sulla volont degli Anglosassoni di proseguire la lotta, aderendo alla
richiesta di aprire un secondo fronte in Europa (lo sbarco in Normandia)
Roosvelt chiese a Churchill limposizione della Unconditional Surrender, la resa
incondizionata, all Italia, al Giappone e alla Germania.
Ai vincitori sarebbero spettati poteri completi nellamministrazione dei paesi vinti e
non si dovevano effettuare accordi separati. Churchill accett per il Giappone e la
Germania, ma non per lItalia in quanto convinto che un trattamento di favore per questa
nazione ne avrebbe favorito il cambiamento di fronte, con labbandono dellalleanza con
la Germania e la prosecuzione della guerra al fianco degli eserciti alleati, convinzione
questa basata sulla ben conosciuta abitudine dellItalia di cambiare fronte in corso dopera,
passando con disinvoltura da unalleanza ad unaltra. Roosvelt, per, mantenne la sua
posizione intransigente e impose la Unconditional Surrender anche allItalia.
La formula della resa incondizionata aveva, in realt, degli aspetti ambigui, ma rappresentava per gli statisti la garanzia che non ci sarebbero state paci separate con la
Germania e che le condizioni sarebbero state prese di comune accordo.
Divenne, tuttavia, sempre pi evidente che ogni nazione aveva priorit e idee
diverse per il futuro.
Roosvelt, in tutti questi incontri, si fece promotore di un particolare concetto: il
mantenimento della pace attraverso i 4 Poliziotti

I 4 Poliziotti
Roosvelt prevedeva un ordine post-bellico basato innanzi tutto su una grande
organizzazione internazionale che avrebbe dovuto sostituire la vecchia Societ delle
Nazioni, rivelatasi del tutto inutile in quanto priva di una sua forza coercitiva. Questa
organizzazione da sola, per, non bastava e occorreva una specie di consiglio
damministrazione, composto da USA, URSS, Gran Bretagna e Cina Nazionalista, che
avrebbe agito da garante dellordine mondiale.
Il concetto dei 4 Poliziotti richiamava strutturalmente quello che aveva
caratterizzato la Santa Alleanza di Russia, Prussia e Austria ai tempi del Metternich e
seppure questa fosse un accordo sostanzialmente religioso, fu molto efficace nel
mantenimento della pace.
Il concetto del Metternich si dimostr, al tempo, applicabile e funzion, ma non
funzion, invece, quello di Roosvelt che si dimostr inapplicabile per le enormi differenze
tra le democrazie occidentali e lURSS e la conseguente mancanza di un equilibrio delle

forze.
La Conferenza di Teheran 27/11-1/12 1943
A Teheran si riunirono Churchill, Roosvelt e Stalin e gi la scelta del luogo, cos
vicino allURSS, era una vittoria per Stalin, le cui intenzioni nel dopoguerra si stavano
sempre pi delineando.
Posizione dei tre statisti:
Roosvelt
Roosvelt cred sempre nella necessit della guerra al nazifascismo e riusc a far
comprendere questa esigenza anche allopinione pubblica americana, fino ad allora
convinta isolazionista,
Leader delle sue truppe, si considerava anche il leader della coalizione. Per lui, gli
USA dovevano essere i patrocinatori del nuovo ordine mondiale e svolgere, nel futuro, un
ruolo di guida. Militarmente, dava la precedenza assoluta allOperazione Overlord, da
effettuarsi nel maggio del 44 (avverr invece nel giugno 44) e unimportanza secondaria
allo scacchiere mediterraneo. Il Presidente americano insisteva nel dare il colpo definitivo
alla Germania entro il 44 e, per accelerarlo, manifestava lintenzione di effettuare uno
sbarco nei pressi Marsiglia (Operazione Anvil), provocando lira di Churchill.
Nei riguardi del primo ministro britannico, Roosvelt e i suoi collaboratori si
dimostrarono sempre abbastanza sospettosi perch pensavano che la sua idea di
ripristinare, dopo la guerra, un equilibrio europeo basato sulla Germania riportata al suo
ruolo, nascondesse, in realt, interessi britannici. I sospetti, in effetti, avevano qualche
fondamento e trovarono conferma nella propensione al compromesso che Churchill aveva
nei confronti di Stalin come dimostr nellincontro che ebbe al Cremlino con Stalin
nellottobre 44.
Ricordava sempre agli alleati che gli USA stavano combattendo da soli contro il
Giappone
Churchill
Churchill dava grande importanza alla Campagna dItalia perch la reputava
indispensabile per poter invadere i Balcani prima dellArmata Rossa in quanto si
rendeva conto che una volta liberata la Germania, Stalin non avrebbe avuto alcuna
remora a perseguire i suoi interessi nazionali sia politici che economici.
Nelle sue intenzioni la Campagna doveva procedere il pi velocemente possibile,
arrivare quanto prima a Lubiana, prendere contatti con i partigiani jugoslavi e attaccare
la Germania dal suo fianco sud-orientale.
Considerava la liberazione, dal mare, dellItalia una questione di prestigio e per
questo era contrarissimo allOperazione Anvil perch questa avrebbe tolto truppe dal
fronte italiano.
In generale, Churchill voleva ripristinare lequilibrio delle forze in Europa, con la
Gran Bretagna in posizione di leader. Anche se era stato un anti-appeasament, ora
riteneva necessario riportare velocemente la Germania al suo ruolo di grande potenza nel
Centro-Europa, proprio per controbilanciare il pericolo orientale costituito dallURSS,
attualmente alleata, ma, in futuro, inevitabilmente contrapposta.
Per la Gran Bretagna era importante instaurare uno stretto legame con gli USA.e
dar vita alla Special Relation, un particolare feeling tra USA e GB che durer fino ai
nostri giorni, anche se ultimamente in calo.
Stalin
Stalin era daccordo con gli USA nel tirare dritto al cuore della Germania e per lui
la cosa principale era lapertura del secondo fronte in Europa. A tale scopo inviava

continuamente telegrammi, sottolineando che per poter intervenire in aiuto degli USA
nella guerra contro il Giappone, era indispensabile la sconfitta definitiva della Germania.
Le sue argomentazioni vanno interpretate nelle linee politiche future che aveva in
mente e che Churchill aveva da tempo intuito: con il nuovo fronte aperto in Normandia,
Stalin avrebbe avuto mano libera nei Balcani.
Dal canto suo, Roosvelt non sembrava essere cos preoccupato e mostrava scarso
interesse per la zona balcanica.
Questo approccio di Stalin rifletteva la posizione dellURSS, tesa a creare
nellaeree limitrofe al suo territorio, degli Stati cuscinetto, espressione che appare per la
prima volta a Teheran. Lesigenza russa era creare una cintura di sicurezza a protezione
del suo territorio.
Il
dittatore sovietico, nonostante mostrasse sempre buona disposizione a partecipare alle
conferenze, sapeva che avrebbe guadagnato molto pi con lArmata Rossa che con i
colloqui con gli alleati.
A Teheran vennero delineati i piani di sviluppo per il proseguimento della guerra e
vennero confermati i principi enunciati nella Carta Atlantica. Emersero, comunque,
piccole tensioni che evidenziavano posizioni diverse.
La Campagna dItalia
Prima ancora che i tre grandi si incontrassero a Teheran, si era sviluppata la
Campagna
dItalia. Gli Angloamericani erano sbarcati in Sicilia e da l stavano risalendo la penisola
respingendo verso nord le armate tedesche.
Iniziava una lunga lotta di liberazione dellItalia che portava allarmistizio del 3
settembre 1943 e la dichiarazione di guerra alla Germania, il 13 ottobre dello stesso anno,
da parte del Primo ministro italiano Badoglio in nome del re Vittorio Emanuele III.
AllItalia, tuttavia, non venne riconosciuta dagli angloamericani la posizione di nazione
alleata, ma solo di nazione cobelligerante.
In Italia si venne a creare una strana situazione dove, nel meridione, si trovavano
truppe brasiliane, marocchine, sud-africane ecc. alle quali, risalendo la penisola, si
uniscono bande di partigiani senza, per, che queste che si instauri un vero collegamento
con le truppe regolari.
Mussolini, dopo una fuga rocambolesca dalla prigionia, si rifugi nel nord e dette
vita alleffimera Repubblica di Sal, uno stato-fantoccio nelle mani di Hitler.
Le truppe tedesche, sfruttando con perizia la conformazione orografica della
penisola, crearono efficaci linee di resistenza, come la Linea Gustav o la Linea Gotica., che
bloccheranno per mesi lavanzata dellesercito alleato.
Churchill aveva idee diverse da Roosvelt e molto pi lungimiranti. Il primo dava
molta pi importanza alle operazioni in Italia, mentre il secondo insisteva per colpire al
cuore, per prima, la Germania e considerava indispensabile lapertura di un nuovo fronte
nel nord della Francia con loperazione Overlord.
A differenza del Presidente americano, Churchill aveva capito che Stalin aveva
intenzione di occupare gli Stati balcanici e per impedire questo riteneva opportuno liberare
quanto prima lItalia e poi, da questa, invadere quelli Stati prima dellarrivo dellArmata
Rossa.
Churchill era favorevole allapertura di un secondo fronte, ma nei Balcani.
Nellagosto del 44, il primo ministro inglese venne in Italia e si stabil a Siena perch
questa citt era stata liberata, nel luglio del 43, dal XV Gruppo di Armate al comando del
gen. Alexander. Il generale inglese aveva fissato il suo quartier generale a Mociano, una
localit a poca distanza dalla citt mentre Churchill si install a S.Regina, alla periferia
della citt e vi si trattenne per circa due settimane durante le quali si spost continuamente
andando a Roma e a Livorno per incontrare, a Castiglioncello, il generale americano

Clark.
Con queste visite, Churchill intendeva rendersi conto di persona della situazione
mentre nel frattempo sviluppava unintensa attivit diplomatica nella quale si evidenziava
il suo disaccordo con Roosvelt a proposito delloperazione Overlord.
Alla fine del 43, Stalin aveva ormai praticamente sconfitto la Wehrmacht nel
territorio sovietico, ma comunic agli alleati che sarebbe potuto andare in loro aiuto solo
dopo la definitiva sconfitta dellarmata tedesca.e continuava a chiedere lapertura di un
nuovo fronte a ovest della Germania.
Churchill a Mosca (Lincontro delle percentuali)
Nellottobre del 44, Churchill si rec, di sua iniziativa, a Mosca e, nel corso di un
incontro con Stalin, tent una mossa che Kissinger definisce donchisciottesca.
Il Primo Ministro britannico era andato al Cremino, nonostante lenorme diversit
ideologica che separava la Gran Bretagna dallURSS, per cercare di capire quali fossero
effettivamente le intenzioni dellArmata Rossa. La mossa del Primo Ministro insospett
molto Washington.
Churchill, come gi detto, voleva evitare che lesercito sovietico occupasse i paesi
dell Europa orientale e dei Balcani, provocandovi un forzato mutamento politico e sociale,
e propose a Stalin, inviandogli un biglietto, un originale proposta.
Questa presentava uno schema di ripartizione percentuale dellinfluenza politica in
alcuni paesi balcanici da parte dellURSS e degli Alleati occidentali:
Nazione
Romania
Grecia
Jugoslavia
Ungheria
Bulgaria

Alleati URSS
10%
90%
90%
10%
50%
50%
50%
50%
75%
25%

Questo incontro di Mosca passer alla storia col nome di Incontro delle percentuali.
Quando Stalin lesse il biglietto, in un primo momento sorrise a Churchill senza, per,
proferire una risposta adeguata a questa sua cinica proposta di realpolitik, poi accett di
buon grado, consapevole che le sue truppe occupavano gi o stavano occupando quei
territori.
Churchill si pent di aver fatto questa proposta che, per lui, doveva essere solo una
guida.

Conferenza di Yalta 4-11 febbraio 1945


La Conferenza di Yalta, localit di villeggiatura degli Zar in Crimea, si svolse al
Livadia Palace e questa era, come detto, gi una vittoria di Stalin in quanto aveva costretto
i suoi alleati a venire da lui.
Quando i grandi si riunirono a Yalta, la guerra non era ancora finita: lArmata Rossa
si stava avvicinando a Berlino, lesercito angloamericano stava occupando la Germania da
occidente, incontrando quello sovietico sulle rive dellElba e in Giappone il conflitto era
ancora in corso.
LArmata Rossa tra gennaio e marzo liber anche i Balcani.
La Conferenza di Yalta ebbe grande evidenza sui giornali dellepoca dove si festeggiava
limminente vittoria totale sui nazifascisti. A Yalta si parl di tante cose e, tutto sommato,
lo spirito di collaborazione perdur. Lidea dei tre grandi era di perpetuare lalleanza anche

in tempo di pace, ma si vide che venuta meno lesigenza di unirsi di fronte al conflitto,
emersero presto malintesi e grosse incomprensioni.
Churchill, Roosvelt e Stalin giunsero a Yalta in diversa forma psichica e fisica.
Stalin ormai sapeva che lEuropa Orientale era nelle sue mani, e questo lo galvanizzava,
mentre Roosvelt fisicamente stava molto male ed anche Churchill non era proprio in ottima
salute
Questultimo era anche di pessimo umore perch si rendeva conto che lImpero
Britannico era in una fase di declino e che, nonostante la Gran Bretagna uscisse vittoriosa
dal lungo conflitto, lImpero, invece, ne sarebbe uscito fortemente ridimensionato.
Oltretutto Churchill vedeva che si stavano concretizzando i suoi timori riguardo
lespansione dellURSS nei Balcani.
Roosvelt continu a difendere strenuamente il suo Sistema dei 4 Poliziotti, con gli
USA leader di questo sistema.
La Conferenza fu ritenuta come un grande evento da tutta lumanit, ma in realt a
Yalta emersero forti malintesi che finiranno per produrre quel lungo periodo di grande
tensione, tra est e ovest, che verr definito efficacemente Guerra fredda.
Gli storici non confermano che a Yalta ci fu quella spartizione del mondo che
lopinione pubblica invece ritiene che ci sia stata.
Quello della spartizione del mondo era un mito generato, soprattutto, dagli
antiamericani e dagli antisovietici, ma in realt, la divisione a Yalta non ci fu e solo loro la
videro.
Il pi grande contributo alla nascita di questo mito lo dette, comunque, il generale
francese De Gaulle. Durante la guerra, la Francia era stata divisa in due parti: una
direttamente occupata dalla Wehrmacht, laltra controllata da Hitler mediante il governofantoccio di Vichy, mentre DeGaulle formava, a Londra, il governo francese in esilio che
dette il suo contributo alla sconfitta del nazismo.
A Yalta, per, De Gaulle non fu invitato e, risentito, defin la Conferenza un complotto internazionale per spartirsi il mondo. Roosvelt tent di addolcire la posizione di De
Gaulle, invitandolo ad un colloquio da tenersi ad Algeri, dove il Presidente americano si
sarebbe fermato qualche giorno prima di raggiungere Yalta. Linvito fu sdegnosamente
respinto dal generale francese e gli alleati, a Yalta, parleranno anche della Francia, ma
senza di lui.
In realt, la spartizione del mondo non la fecero gli statisti a Yalta, ma gli eserciti
sul campo e la situazione, al momento, vedeva gli anglo-americani che stavano occupando
totalmente la Francia e liberando, da occidente, la Germania mentre lArmata Rossa aveva
gi occupato gli Stati balcanici e stava marciando su Berlino.
Era la guerra, in realt, che stava fissando le quote di potenza dei vincitori cio
erano gli eserciti a cambiare la faccia dellEuropa e i confini militari sarebbero diventati i
confini politici.

Punti chiave di Yalta


1
2
3

Problema delloccupazione della Gemania. La Francia vi avrebbe partecipato? Quali


sarebbero stati i limiti delle zone?
Problema polacco
Problema dellorganizzazione dellONU

Germania
Divisione territoriale
Per la Germania fu deciso che il suo territorio sarebbe stato occupato e
amministrato direttamente dalle tre potenze vincitrici, USA,URSS e Gran Bretagna.
Stati Uniti e Gran Bretagna avrebbero amministrato la parte occidentale, lUnione

Sovietica quella orientale. Anche la capitale Berlino sarebbe stata divisa, con la parte Est
amministrata dallURSS e quella occidentale dalle altre due potenze. Una parte della zona
occidentale di competenza degli USA e della Gran Bretagna venne data alla Francia (la
Renania, la Saar, il Palatinato) che avrebbe fatto parte anche del Consiglio Alleato per la
Germania che in realt era un comitato di sorveglianza. A Yalta venne deciso un vero
smembramento della nazione tedesca.
Disarmo
Venne deciso il totale disarmo della Germania
Riparazioni
Questa volta i vincitori si guardarono bene dal ripetere lerrore di Versailles imponendo alla Germania il pagamento di riparazioni assurdamente gravose tanto che il piano,
molto punitivo, predisposto dal ministro americano ebreo Morgenthau fu respinto dagli
inglesi e dagli stessi americani che, anzi, decisero di agevolare una veloce riabilitazione
non solo economica ma anche politica e sociale della Germania. Al Comitato di Controllo
fu affidato il compito non di smantellare, ma riattivare gli impianti industriali.
Polonia
I problemi della Polonia era comuni anche a tutti gli altri paesi dell Europa
orientale liberati dallArmata Rossa, creando questioni di confine e di politica.

Confini
Il confine orientale venne leggermente modificato a favore della Polonia mentre
quello occidentale, da sempre fissato sui fiumi Oder-Neisse, fu spostato di 300 Km verso
ovest. Modifiche a suo favore anche nel confine settentrionale e creazione di uno sbocco
al mare.
Situazione poltica
Dal punto di vista politico, i polacchi esuli avevano creato, a Londra, un governo
nazionalista contro loccupazione tedesca mentre lURSS, dopo averla occupata con
lArmata Rossa, vi aveva instaurato, a Lublino, un governo controllato direttamente e che
Stalin non voleva assolutamente cambiare.
Roosvelt e Churchill cercarono a Yalta di indurre Stalin ad accettare la creazione di
un governo provvisorio che comprendesse sia il governo comunista di Lublino sia quello in
esilio di Londra col compito di portare il paese a libere elezioni. Anche se, in un primo
momento, sembr che Stalin fosse disposto ad allinearsi su queste posizioni, alla fine per
prevalse in lui il concetto della sicurezza del suo paese che vedeva nella Polonia il primo
baluardo di difesa dalla Germania e, quindi, la necessit di un suo controllo da parte
sovietica. Stalin, tutto sommato, aveva liberato con lArmata Rossa tutta lEuropa orientale
ed era, quindi, comprensibile che volesse avere intorno a s governi amici.
Roosvelt e Churchill riconobbero le esigenze di Stalin, ma pensavano anche che il
dittatore sovietico dovesse permettere libere elezioni nei paesi liberati dal suo esercito.
Stalin, invece, dava assoluta priorit alla sicurezza e riteneva necessario avere ai
confini Stati direttamente controllati da Mosca.
3 parole chiave della Conferenza di Yalta
La Gran Bretagna non poteva dimenticare di essere interGran Bretagna
Onore
venuta in guerra proprio per liberare la Polonia
USA
Faccia Quella del governo USA di fronte ai milioni di americani di

URSS

origine polacca.
Nella concezione staliniana la sicurezza passava dalla soSicurezza
vietizzazzione dei paesi confinanti.

ONU
Un altro tema sul tavolo della conferenza fu la creazione dellONU, i cui principi
erano stati fissati nella Carta Atlantica e doveva sostituire linefficace Societ delle
Nazioni.
LONU doveva essere lorganizzazione garante della pace mondiale e doveva
essere controllata dai 4 poliziotti che poi sarebbero diventati 5 in quanto a USA, URSS,
Gran Bretagna e Cina nazionalista si sarebbe aggiunta la Francia.
LONU si form con la Carta di S.Francisco e nacquero subito problemi, soprattutto
per il diritto di veto, diritto che le 5 potenze organizzatrici si erano riservato e che,anche
oggi, pone grossi limiti alla sua attivit.
Sia Roosvelt che Churchill erano ovviamente contrari alla sovietizzazione dei paei
limitrofi dellURSS e da qui nasce il concetto di Yalta come divisione di sfere di influenza.
Giappone
Mentre la Conferenza era in corso, gli Stati Uniti stavano combattendo contro il
Giappone e nei loro laboratori stavano approntando bombe atomiche ancora non ultimate.
Roosvelt, nelle ultime fasi di questi combattimenti, chiese a Stalin un aiuto che per
altro il dittatore sovietico aveva, a suo tempo, promesso, condizionandolo, per, alla
definitiva sconfitta dellarmate tedesche, cosa ormai avvenuta.
Stalin si disse disposto ad aderire alla richiesta del Presidente americano, ma con
precise richieste in cambio:
Status quo della Mongolia esterna
Recupero delle Isole del Sakhalin
Controllo delle ferrovie della Manciuria
Arcipelago delle Curili gi appartenute agli Zar
Affitto della base di Port Arthur
In quel momento Roosvelt non sapeva ancora se senza laiuto di Stalin sarebbe
riuscito a vincere la guerra con il Giappone e quindi comprensibile la sua adesione alle
richieste di Stalin. Comunque le bombe atomiche furono ultimate e poi sganciate sul
Giappone, dando cos il colpo definitivo alla guerra e Roosvelt non ebbe pi bisogno
dellaiuto di Stalin.
Dichiarazione dintenti
Da parte dei tre statisti cera limpegno di effettuare libere elezioni nei paesi vinti,
ma Stalin sapeva bene di mentire perch in quelli occupati dallArmata Rossa elezioni, in
effetti, ci furono ma non furono elezioni libere in quanto furono ammessi a competere solo
partiti dispirazione comunista e, tra il 45 e il 48, lURSS riusc ad imporre in maniera
pi o meno violenta governi legati a Mosca.
Conclusioni
In conclusione, a Yalta si poterono individuare le sfere dinfluenza che poi
sarebbero state meglio definite a Potsdam e che, in pratica, avevano come riferimento le
zone occupate dai rispettivi eserciti.

I tre grandi lasciarono Yalta abbastanza soddisfatti. Roosvelt era, per, in


condizioni di salute molto gravi e morir dopo poco. Stalin si sentiva il vincitore e aveva
fatto intuire le sue intenzioni, suscitando in Churchill molti dubbi sulla sua lealt, anche
se, poi, alla Camera dei Comuni cerc dinfondere fiducia verso di lui.
Stalin, in effetti, si rese protagonista del mancato rispetto degli accordi di Yalta,
provocando una risposta americana sempre pi aspra, portata avanti da Truman, il
vicepresidente di Roosvelt, succedutogli nella carica di Presidente e si creer velocemente
una netta contrapposizione Est/Ovest.
Nel giro di tre anni, dal 45 al 48, lURSS riusc ad installare regimi comunisti nei
suoi paesi satelliti: Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria.
LUnione sovietica utilizzer questi paesi per far riprendere la propria economia,
rovinata dalle spese della guerra, e fra laltro con questi paesi aveva gi stipulato accordi
politici ed economici anche durante il conflitto. Ora stipulava trattati bilaterali che si
basavano molto sul sentimento antitedesco di questi paesi e si offriva loro come garante.
Processo di socialistazzione e comunistazzione dei paesi satelliti 1945-48
Tre fasi:
Mosca creava le basi per governi di coalizione in cui i comunisti erano in minoranza
2 Fase I comunisti prendono il sopravvento nel governo
I comunisti instaurano un vero regime totalitario e non ammessa la presenza di
3 Fase
altri partiti.
LURSS, con forme pi o meno violente, rese satelliti i paesi ai suoi confini e form
quella cintura di sicurezza che, da sempre, ha ritenuto importante per la sua sicurezza, non
escludendo, tuttavia, di espandere la sua influenza nel resto dEuropa. A tale scopo, dopo
aver installato regimi comunisti ai suoi confini, volse gli occhi ad altri paesi europei come
Italia, Belgio e Francia e ne finanzi i rispettivi partiti comunisti. Punt anche a rafforzare
le proprie posizioni verso la Cina e lIran, in uno spirito di lotta che doveva concludersi
con la vittoria planetaria del socialismo.
Roosvelt, che con Stalin si trov ad operare in tempo di guerra, aveva collaborato
apertamente con lui nel raggiungimento del fine comune della vittoria., ma terminato il
conflitto, il nuovo Presidente Truman non intendeva affatto accettare le pretese di Stalin
che respinse senza cercare una via di compromesso, ma, anzi, contrapponendovi con
impegno, dato che il processo di socialistazzione stava progredendo.
1 Fase

Conferenza di San Francisco 2 aprile-2giugno 1945


Mentre proseguiva la guerra fra Usa e Giappone, le potenze si ritrovarono a San
Francisco, per la Conferenza delle Nazioni Unite, per dare vita cos ad una nuova
Organizzazione Internazionale secondo il progetto di Roosvelt. Alla Carta aderiranno tanti
altri paesi di tutto il mondo.
Conferenza di Potsdam 17 luglio 1945
Vi parteciparono Stalin, Truman e, per la Gran Bretagna, nella prima parte
Churchill, che volle accanto a s Attlee, il candidato laburista alle vicine elezioni inglesi,
che, in effetti, le vinse e lo sostitu per il prosieguo della Conferenza. A Potsdam vennero
ribaditi i concetti di Yalta e si precis meglio il destino della Germania, confermando la sua
divisione in 4 zone di occupazione e amministrandola come ununica entit economica.
LUnione Sovietica, per, cominci a trattenere le derrate alimentari prodotte nel
territorio da lei controllato, creando problemi agli altri territori che erano invece
prevalentemente industrializzati e cos gli USA, per ritorsione, bloccarono il previsto
smantellamento delle industrie e unirono le tre zone controllate dagli occidentali in
un'unica zona, detta B-zone.

Nel complesso, la Conferenza produsse risultati modesti e si evidenziarono fratture


tra USA e URSS
George Kennan
Nel febbraio del 46, George Kennan, rappresentante personale di Truman a Mosca,
sped un lungo telegramma al Presidente avvertendolo che Stalin stava portando avanti una
decisa politica di socialistazzione.
Attenzione, disse Kennan, perch Stalin utilizza per i suoi scopi anche i partiti
comunisti dei paesi occidentali. Occorre quindi impostare una politica americana di
contenimento.
Era la Politica di Containement , che Kennan non diceva come andava fatta, ma
diceva che andava fatta e doveva essere la nuova strategia degli USA, necessaria per
bloccare ovunque lespansione del comunismo, lasciando alla tattica la scelta del metodo
ritenuto di volta in volta migliore per praticarla.
Truman prese conoscenza delle comunicazioni di Kennan e lentamente sentr nel
clima della guerra fredda tanto da far dire a Churchill, in un suo discorso nel Missouri., che
lEuropa era divisa, per colpa dellURSS, da una cortina di ferro cio da una vera
spaccatura fisica. Negli stessi mesi, il Commissario agli Esteri URSS Andrei Zhdanov
affermava che il mondo era diviso in un due: il mondo del capitalismo, reazionario, e il
mondo comunista, progressista.
Dottrina Truman (domanda di esame)
La Dottrina che Truman enunci il 12 marzo del43 non era la politica di containement, ma era la sua applicazione e in quel discorso il Presidente denunci anche pericoli di
infiltrazione comunista in Grecia e in Turchia., in particolar modo nel Bosforo e nei
Dardanelli.
In
Grecia, da tempo, era in corso una guerra civile tra le truppe regolari e i partigiani comunisti sostenuti dallURSS. La Gran Bretagna, la sua tradizionale protettrice, al momento non
aveva le risorse economiche che occorrevano per proteggerla, in quanto Attlee stava
allestendo in patria un costoso stato sociale per i suoi concittadini e chiese agli USA di
intervenire in sua vece.
A tale scopo, Truman chiese al Congresso Americano 400 milioni di dollari per
intervenire in Grecia e in Turchia.
La Dottrina Truman era il primo passo dellAmerica nella ricostruzione dellEuropa
e porter al Piano Marshall.
Il Piano Marshall -7 Giugno 1947
George Marshall era il Segretario di Stato dellamministrazione Truman, dopo
essere stato Capo di Stato Maggiore durante lo sbarco in Normandia e ide questo famoso
piano di ricostruzione dellEuropa dopo le distruzioni della guerra.
Il Piano Marshall, il cui nome ufficiale era ERP, European Recovery Program,
metteva a disposizione di tutti i paesi, anche quelli dellEuropa orientale, satelliti
dellURSS, 17 miliardi di dollari da spendere in forniture statunitensi. Mosca, per, non
permise ai suoi satelliti di usufruire del piano americano e lo sostitu con un suo piano di
aiuti economici rivolto esclusivamente a questi paesi: il Comecon (1949)
Il Piano Marshall serv a rivitalizzare leconomia dei paesi europei e anche di quelli
americani, e serv anche a ridurre linfluenza su questi paesi dellUnione Sovietica.
Infatti il miglioramento delle condizioni sociali che il Piano Marshall determin,
blocc con efficacia lespansione comunista. Il Piano ebbe ripercussioni positive anche
negli Stati Uniti in quanto i suoi fondi dovevano essere spesi esclusivamente negli USA.
Di contro, il Piano Marshall allarg il divario tra i paesi dellEuropa occidentale e
quelli dellEuropa orientale, specie dopo la creazione del Comecon e tra i paesi delle due

zone si svilupp una netta contrapposizione, dapprima ideologica ed economica poi anche
militare.
La risposta politica dellURSS: il Cominfor
Nel 47, il Cominfor sostitu il vecchio Cominter della III Internazionale, costituito
dopo la I Guerra Mondiale e riun tutti i partiti comunisti europei, occidentali compresi.
Attraverso questo organismo, Mosca dette precise direttive ai partiti comunisti di tutto il
mondo, ordinando di mettersi in contrapposizione coi loro governi
Era un nuovo periodo di guerra fredda e si cre un nuovo ordine geopolitico, come
accadde a Versailles o a Westfalia, con la fine della centralit europea e lemergere di due
nuovi centri potere: gli USA, lURSS e i loro blocchi.
La guerra fredda, che durer fino all89, port alla dissoluzione del colonialismo e
svilupp un nuovo tipo di diplomazia che venne chiamata appunto Diplomazia della
guerra fredda. Si trattava di una diplomazia semplificata in quanto inserita in un mondo
bipolare dove le realt erano costituite da solo due blocchi ideologici. In questo periodo
assunse sempre pi importanza lo spionaggio.

Un nuovo ordine
La II Guerra Mondiale determin un cambiamento geopolitica planetario:
Fine della centralit europea
Nel 1945 il mondo si divide in due centri di potere: USA e URSS e i loro
blocchiLiberalismo vs. comunismo
Si dissolvono gli imperi coloniali e inizia e il lento processo di
decolonizzazione
Nasce una nuova diplomazia chiamata Diplomazia della Guerra fredda
Nacquero, quindi, due grandi centri che oscurarono quelli tradizionali di Francia e
Inghilterra, ora i destini del mondo si decidevano al Cremino e alla Casa Bianca che
rappresentavano due modelli, il liberalismo e il comunismo, ognuno dei due convinto di
essere la verit assoluta.
Levoluzione della Guerra Fredda comport il formarsi di organizzazioni, non solo
economiche, ma anche militari come, nel 1949, il Patto Atlantico (NATO), tuttora esistente,
e, nel 1955, la risposta sovietica con il Patto di Varsavia che durer fino al 1991.
Perch la risposta sovietica non ci fu subito? (domanda desame)
Nel 1949, la Germania viene divisa in due parti: quella occidentale forma la Repubblica
Federale Tedesca (RFT), con capitale Bonn, e quella orientale forma la Repubblica
Democratica Tedesca, comunista, con capitale Berlino.
La RFT ader subito alla NATO e gli USA, intenzionati a riunificate la Germania,
pensarono di far aderire alla NATO anche la DDR. Mosca, naturalmente, rifiut la proposta
americana e, dopo una serie di scontri sul problema tedesco, decise di rispondere in
maniera adeguata e cre il Patto di Varsavia.
La Guerra Fredda aliment un sempre pi marcato bilateralismo con una forsennata
corsa agli armamenti, specie quelli nucleari, dei due blocchi.
Nel 1945 gli USA ultimarono la preparazione delle bombe atomiche, collaudandole,
tristemente, in Giappone e, nel 1949, anche lURSS si doter di simili ordigni, eguagliando
larsenale nucleare americano. Questo determina un equilibrio basato sul terrore, in quanto
gli effetti di una guerra nucleare spaventano i governanti e bloccano qualsiasi intenzione
di conflitto, era quello che i diplomatici chiamavano M.A.D. Mutual Assicurated

Distruction.
Le fasi della Guerra Fredda
1 fase
2 fase
3 fase
4 fase

1947-1953
1953-1963
1963-1979
1979-1985

1 fase, dal 47 al 53
una fase caratterizzata da una contrapposizione fortissima e senza sosta fra le due
potenze, specialmente in Europa, dove, nel 1948-49, si ebbe il Blocco di Berlino da parte
dei sovietici. Berlino, come la Germania, era stata divisa in due parti, ad occidente il
settore amministrato dagli alleati, ad oriente il settore sovietico.
Gli USA decisero che gli scambi nellintera Berlino, sia est che ovest, avessero
come moneta di riferimento il dollaro americano.
LURSS non accett e si riserv la facolt di decidere, facendo salire ai massimi
livelli la tensione fra le due superpotenze. Nel 1948-49, lURSS decise di chiudere tutti gli
accessi terrestri e fluviali a Berlino e gli USA dovettero organizzare un ponte aereo per
rifornire Berlino. Alla fine si arriv ad un compromesso con la definizione della RFT e
della DDR, entrando, la prima, a far parte del blocco americano e la seconda di quello
sovietico.
Nella 1 fase, la Guerra Fredda conobbe altre crisi, specialmente regionali, nelle
quali entrarono in gioco gli interessi delle due Superpotenze e una di queste fu la Guerra di
Corea.
Il Nord-Corea, con laiuto della Cina Popolare, aveva invaso la Corea del Sud.
Il generale americano Douglas Mac Arthur respinse gli invasori fino al 38
parallelo con lintenzione di inseguirli fino alla Cina, non escludendo luso delle armi
nucleari, ma il Presidente Truman, paventando un intervento dellURSS, lo ferm.
Nelle crisi si arrivava sempre vicinissimi allo scoppio, ma poi entrava in gioco il
deterrente nucleare e si arrivava ad un compromesso come successe in Corea.
La Guerra di Corea termin nel 53, stabilendo il confine fra le due parti al 38
parallelo, il nord ai comunisti e il sud allUSA. Questo fu lunico caso in cui lONU riusc
a compiere qualcosa di concreto inviando in loco i caschi blu. Linvio fu possibile
sfruttando la momentanea assenza dal Consiglio di Sicurezza del delegato sovietico che,
per protestare contro la presenza nel Consiglio del delegato della Cina nazionalista anzich
di quella popolare, aveva abbandonato la riunione.
La Corea oggi rimasta lultimo teatro di Guerra di Fredda
2 fase, dal 35 al 63
Questa fase caratterizzata dal raggiungimento di una sostanziale uguaglianza nella
forza delle due Superpotenze. In questo periodo nacque il termine coesistenza pacifica.
NellUnione Sovietica sale al potere Nikita Kruscev avviando un processo di
destalinizzazione e lasciando sperare nuovi e pi sereni rapporti tra USA e URSS.
In USA, le nuove elezioni portano alla Casa Bianca Ike Eisenhower, glorioso
generale della II Guerra Mondiale, che rielabora la Dottrina Truman non limitandosi,
come questa affermava, al solo contenimento dellespansione comunista ma a prevenirne la
diffusione.
La Dottrina Eisenhower voleva impedire il diffondersi del comunismo alzando,

mediante aiuti economici, il livello di vita dei paesi che Mosca cercava di inserire nella sua
orbita. Gli USA iinviarono aiuti economici e militari a paesi tipo Irak, Giordania ecc dando
vita ad una netta contrapposizione con lURSS. In caso di attacco comunista la risposta
americana doveva essere ampia e, alloccorrenza, coinvolgere anche lo stesso territorio dei
sovietici: Maximum retaliation, prevedendo anche il Roll back, il recupero cio di
postazioni militari passate col tempo allURSS.
Si tennero anche numerose conferenze al vertice, conferenze cio a cui
partecipavano direttamente i capi delle due superpotenze, con allordine del giorno
principalmente il tema del disarmo.
Altra grande iniziativa diplomatica del periodo fu la nascita del Mercato Comune
Europeo che port, in seguito, alla formazione dellUnione Europea e, con il tempo,
allUE.
In questo periodo esplosero altre crisi, sempre a carattere regionale, come in
Ungheria e Polonia. Nel 59-61, ci fu la 2 crisi di Berlino, con la costruzione del
famigerato muro che, per quasi 40 anni, divise fisicamente la citt di Berlino e divenne il
simbolo delloppressione comunista. In Medio Oriente, la grave crisi di Suez del 56 vide il
diretto intervento armato di Francia e Gran Bretagna, con coinvolgimento di USA e URSS.
Dalla crisi usc nettamente vincente il generale egiziano Nasser, che riusc nel suo
obiettivo di nazionalizzare il canale, mentre Francia e Gran Bretagna perdevano per
sempre nella zona il loro pluriennale prestigio. Altre due gravi crisi si ebbero a Cuba negli
anni 60 e 62, con il mondo che trattenne il fiato a un passo dalla guerra nucleare.
3 fase, dal 1963 al 1979
La terza fase fu un periodo di grande distensione e maggiore tranquillit
caratterizzato da incontri fra le due grandi potenze. Anche in questo periodo ci furono
momenti di grande tensione fra USA e URSS, ma cera una maggior fiducia sullequilibrio,
seppure debole, del terrore che, alla fine, riusciva sempre a fermare il mondo sullorlo del
precipizio.
Un importante tentativo nel campo della distensione lo port avanti il Cancelliere
tedesco Willy Brandt, gi borgomastro di Berlino, con la sua Ostpolitik, una politica
dapertura verso lest e che ricordava lanaloga apertura effettuata negli anni venti dall
repubblica di Weimar verso la Russia. Brandt cerc di instaurare rapporti con lURSS e
con la DDR.
Nel 1972, si sigl tra le due superpotenze laccordo SALT 1, sulla limitazione degli
armamenti nucleari e che apr la strada ad altri accordi sul medesimo tema , come il SALT
2.
Questo tipo dincontri si ripetuto fino ai nostri giorni.
Nel 1975, ci fu la Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa che si tenne a
Helsinki
In questo periodo Nixon e Kissinger mettono in atto la loro diplomazia triangolare
che, in sintesi, apriva alla Cina Popolare per condizionare lURSS.
Comunque anche in questo periodo di distensione ci furono crisi assai gravi come
quella in Cecoslovacchia, passata alla storia come la Primavera di Praga.
In Cecoslovacchia forze democratiche, soprattutto studentesche, si
contrapponevano al regime instaurato dal Cremino e il Primo Ministro Dubcek tent di
instaurare nel paese una sorta di comunismo liberale cercando una propria via allinterno
del sistema sovietico: il socialismo dal volto umano.
Il Cremlino non consent questa posizione a un suo paese satellite e reag con la
massima durezza invadendo militarmente la Cecoslovacchia.. era lapplicazione pratica
della Dottrina Breznev.
La Dottrina Breznev o della sovranit limitata

Questa dottrina portata avanti da Breznev, segretario del PCUS, affermava che nel
caso che il regime socialista di qualche paese satellite fosse in pericolo, lUnione Sovietica
aveva il diritto intervenire negli affari interni di quel paese a difesa del socialismo. Questo
determinava una sovranit limitata dei satelliti dellUnione Sovietica e, in base a questa
dottrina, la Cecoslovacchia venne invasa e la rivolta venne brutalmente repressa.
Questo avvenimento ebbe una grande risonanza in occidente con gravi ripercussioni
politiche sui partiti comunisti occidentali
La Dottrina Sonnenfeld
Quasi contemporaneamente in occidente si svilupp la Dottrina Sonnenfeld.
Sonnenfeld era uno dei maggiori collaboratori di Kissinger e illustr la sua Dottrina, nel
75, a Londra tra vari ambasciatori europei. Questa dottrina confermava che il mondo era
giustamente diviso in due sfere di competenza e questo impegnava ognuna delle due
Superpotenze a non interferire nella sfera dellaltra. In sostanza, era la conferma della
Dottrina Breznev.
La maggiore crisi di questa fase fu la Guerra in Viet-nam, finita con una bruciante
sconfitta per gli USA , ancora oggi psicologicamente lontana dallessere superata
Sempre in quel periodo si ebbe, in Iran, la Rivoluzione Komeinista che costitu un
passo decisivo per il Fondamentalismo arabo.
Nel 79, lURSS occup lAfghanistan.
4 fase dal 1979 al 1985
Questa fase venne chiamata anche la 2 Guerra Fredda perch i rapporti fra le due
superpotenze tornarono molto tesi dopo lelezione alla Casa Bianca di Ronald Reagan che
riprese la corsa al potenziamento degli armamenti e alla ostruzione dello scudo spaziale.
Queste decisioni di Reagan misero in grande difficolt lURSS che per mantenere
lo stesso livello darmamenti degli USA dovette impegnarsi in spese per lei insostenibili.
In questo periodo si apriva una nuova forma di diplomazia, definita semplificata, in
quanto riferita solo alle due Superpotenze. Era una diplomazia per solo due grandi unit
che comporto ladattamento a questo schema degli apparati burocratici e degli
ambasciatori dei vari Stati. Nellambito diplomatico vennero utilizzate nuovi termini:
Equilibrio del terrore
Cortina di ferro
Containement
Superpotenza

Coesistenza pacifica
Distensione
Deterrenza
Corsa agli armamenti

In questo schema bipolare i diplomatici svolsero la loro attivit con tratti sempre
meno professionali e nacquero i cosiddetti ambasciatori politici. In USA, per es. sono
nominati ambasciatori quelli che hanno maggiormente contribuito finanziariamente
allelezione del Presidente mentre in URSS quelli che hanno militato per anni allinterno
del partito.
Questi ambasciatori seguivano pediquessamente le direttive dei loro governi senza
molta autonomia.
La diplomazia dovette adattarsi a questo nuovo mondo ed era difficile uscire da
questo schema. Alcuni paesi, tuttavia, ci provarono e nella Conferenza di Bandung del55,
lIndonesia, la Jugoslavia di Tito e altri paesi del terzo mondo come lIndia, lEgitto o
dellAmerica Latina cercarono di uscire da questo schema e trovare una terza via di
sviluppo.
Si parl di paesi non allineati cio paesi che non accettavano linserimento in
nessuno dei due blocchi. Lentamente, per, i paesi del terzo mondo scivolarono verso
lURSS o gli USA e solo alcuni, come la Jugoslavia o la Romania riuscirono a mantenersi

fuori dai blocchi.


Lo statista che pi di ogni altro si oppose alla divisione bipolare del pianeta fu il
generale francese Charles De Gaulle che, con decisione, rivendic lautonomia e
lindipendenza della Francia fino ad uscire dallAlleanza Atlantica.
I rapporti tra le due Superpotenze si svilupparono attraverso queste quattro fasi
della Guerra Fredda, con crisi ricorrenti e spesso molto gravi, ma dalle quali, alla fine, se
ne usciva sempre mediante un compromesso.
LONU, in sostanza, non aveva mai potuto esercitare un ruolo valido a causa del
diritto di veto che avevano le 5 potenze nel Consiglio di Sicurezza che, in pratica, era ed
tuttora uno strumento nelle mani di USA e URSS.
Il diritto di veto limitante, se non addirittura paralizzante, dellattivit del
Consiglio di Sicurezza ed ormai evidente la necessit di una sua ridefinizione.
La moderna diplomazia divent espressione del conflitto est-ovest caratterizzato da
reciproci sospetti che amplificarono il ruolo dei servizi segreti.
Dopo la prima crisi di Berlino, la politica americana di contenimento del
comunismo si estese anche al settore asiatico, soprattutto dopo che, nel 49, si era formata
in Cina la Repubblica Popolare Cinese, un altro colosso comunista e gli USA furono
costretti a creare un sistema per proteggersi anche dalla Cina.
Paradossalmente due Stati, un tempo nemici, stavano diventando i principali amici
degli USA: la RFT che rappresentava il primo baluardo occidentale contro il comunismo, e
in Asia il Giappone, ricostruito grazie anche ai contributi americani e che divent il
principale collaboratore orientale degli USA in politica estera.
La politica di contenimento provoc un ampliamento degli armamenti e una rete di
alleanze fra gli USA e i paesi del sud-est asiatico.
Fra questi:
- il Patto di Bagdad del 55 che riuniva la Gran Bretagna e paesi del Medio Oriente come
Iran,
Irak, Giordania ecc.
- la SEATO o Patto di Manila tra USA, Gran Bretagna, Francia, Filippine, Tailandia,
Pakistan,
Nuova Zelanda, Australia.
- Nel 51, gli USA firmarono accordi anche con i paesi dellarea oceanica.
Con questi accordi, gli USA contraddicevano quelli che erano stati i loro principi di
diplomazia perch per la difesa del continente americano avevano installato una difesa
avanzata, spostando lo sbarramento centrato sul Pacifico e avanzandolo fino ai margini dei
territori dellURSS.
Questo fu il primo cambiamento nel sistema di difesa americano a cui segu un
secondo cambiamento: gli USA non provvidero al tradizionale smantellamento
dellesercito alla fine del conflitto, ma anzi costruirono un vero e proprio armamento
nucleare che port ad un grande sviluppo tecnologico.
Un terzo cambiamento si ebbe in politica estera sostituendo alla regola di non farsi
coinvolgere in alleanze internazionali quella di stipulare una serie di accordi multilaterali
con gli USA sempre presenti.
I paesi arabi si unirono nella Lega Araba, formatasi al Cairo nel 45 e che aveva
come scopo il coordinamento della politica estera dei paesi arabi. Vi parteciparono:
Algeria, Libia, Egitto, Yemen, Arabia Saudita, Siria e Giordania.
Dopo la Dottrina Truman per il contenimento e la Dottrina Eisenhower ancora pi
incisiva, nel 1960, fu eletto alla Casa Bianca un giovane Presidente democratico, John
Fitzgerald Kennedy. Il nuovo Presidente instaur un nuovo approccio sia in politica interna
sia in politica estera e fu il primo ad usare ampiamente i mass media.
Kennedy era molto interessato alla NATO e intendeva realizzare un Gran Design
cio una partnership di natura militare ed economica, con la leadership degli USA specie in

campo militare. Kennedy rappresent una novit perch ripudi sia la Dottrina Truman sia
la Dottrina Eisenhower e le sostitu con la risposta flessibile consistente nella scelta della
risposta pi adeguata alle varie crisi. Questo, fra laltro, permise allamministrazione
Kennedy di avere pi fondi a disposizione da devolvere in quella che veniva chiamata la
Nuova frontiera cio la conquista dello spazio. Il senso di missione globale che Kennedy
dette alla sua politica estera prevedeva un programma di sviluppo per i paesi
sottosviluppati chiamato Alliance for progress. Questo programma era rivolto
particolarmente ai paesi dellAmerica Latina e aveva come scopo la loro emancipazione al
fine di bloccare lespansione comunista
La politica estera di Kennedy
Kennedy si trov a fronteggiare la grave crisi di Cuba che ebbe due episodi salienti.
Nella grande isola, a poca distanza dalle coste statunitensi, si era insediato, a seguito di
uninsurrezione, un regime dichiaratamente comunista considerato assolutamente
inaccettabile dallamministrazione e anche dallopinione pubblica degli Usa.
Gi lamministrazione Eisenhower aveva studiato vari piani per il rovesciamento
del regime instauratosi a Cuba e, fra questi, anche unazione di forza da svolgersi tramite
uno sbarco nellisola di qualche centinaio di esuli cubani che, una volta sbarcati, avrebbero
avuto, secondo lerrata valutazione dellIntelligence USA, aiuto dalla popolazione cubana
Kennedy riprese questo progetto e, male informato dai suoi servizi segreti,
autorizz lesecuzione di questa avventurosa operazione Lo sbarco, avvenuto nella Baia
dei Porci dellisola caraibica, fu un clamoroso fallimento e il prestigio del giovane
Presidente americano scese ai minimi termini.
Il secondo episodio ebbe ripercussioni internazionali molto pi gravi e il mondo si
trov sullorlo di una guerra nucleare. LURSS, approfittando del regime comunista
instaurato da Fidel Castro, aveva installato nellisola missili in grado di colpire facilmente
il vicino territorio USA. Kennedy, sulla base di prove inoppugnabili, denunci la presenza
di questi missili a Cuba e dichiar apertamente linammissibilit da parte statunitense di
questa minaccia. Il Presidente americano, desideroso anche di ricostruire il suo prestigio
dopo lo smacco della Baia dei Porci, affront la questione con grande decisione, ordinando
il blocco navale dellisola e instaurando un rischioso braccio di ferro con il Cremlino. Il
mondo trattenne il fiato, ma alla fine si trov un compromesso: lURSS ritirava i suoi
missili da Cuba e gli USA si impegnavano a non invadere Cuba.
In Asia, Kennedy non ebbe una visione complessiva coerente, ma inizi un limitato
dialogo con la Cina e con i paesi asiatici. Tuttavia eredit la spinosa questione
dellIndocina dove, da anni, era molto attiva la guerriglia comunista portata avanti dal
regime comunista di Hanoi, nel Viet Nam del sud. Considerando la necessit di bloccare
nella zona lespansione comunista, Kennedy invi nel Viet Nam del sud un primo
contingente di 1000 consiglieri militari, in realt soldati a tutti gli effetti, e fu linizio di
una disastrosa guerra nella quale gli Stati Uniti sprofondarono mese dopo mese, uscendone
alla fine umiliati e sconfitti.
Limprovvisa morte di Kennedy lasci al Vicepresidente Lyndon B. Johnson questa
difficile eredit. Johnson, convinto assertore della Teoria del Domino, decise che la guerra
in Viet Nam doveva essere proseguita e vinta perch un eventuale abbandono avrebbe fatto
crollare il prestigio degli Stati Uniti agli occhi del mondo in quanto nessun altro paese
avrebbe creduto alla promessa di protezione USA.
Nel 64, vennero provocati ad arte incidenti militari nel Golfo del Tonchino e
questo permise al Presidente di ottenere dal Congresso americano ampi poteri.
Johnson ordin linvi sempre pi consistente di truppe, arrivando nel 67 ad un
effettivo di oltre 500.000 unit, e dette il via ai pesanti bombardamenti aerei del Viet Nam
del nord. Tutto questo, per, non fu sufficiente ad imporsi in una guerra atipica, logorante e
basata fondamentalmente sulla guerriglia.

Lelezioni presidenziali del 68 portarono alla Casa Bianca il repubblicano Richard


Nixon che gi in campagna elettorale aveva preannunciato la sua intenzione di mettere fine
alla guerra vietnamita. Fra il 69 e il 70, Nixon enunci la sua dottrina e lo fece in un
rapporto alla nazione sulla politica estera, mai fatto prima dallora e che avr in futuro
cadenza annuale con tutti i Presidenti americani. In questa Dottrina, Nixon affermava
apertamente la necessit di un radicale cambiamento della politica estera americana. Il
Presidente faceva osservare come la Guerra in Corea, cos come quella nel Viet Nam,
aveva coinvolto gli USA, senza che questi avessero impegni con i due paesi, occorreva,
quindi, muoversi con pi opzioni nello spazio compreso tra la rinuncia e il massimo
impegno, scegliendo via via quella pi adatta.
Nixon stabiliva anche dei punti fermi in politica estera:
- gli USA dovevano sempre rispettare i trattati
- gli USA avrebbero fornito uno scudo protettivo se una potenza nucleare (per es.
lURSS) avesse minacciato la libert di un paese alleato, la cui sopravvivenza venisse
considerata vitale per gli USA
- nei casi che non comportavano il pericolo di un aggressione nucleare, ma solo luso di
armi convenzionali, la nazione aggredita se la doveva cavare da sola senza laiuto
USA.
In base a questultimo punto, Nixon pot affermare che non essendoci in Viet Nam
pericolo nucleare, gli USA si dovevano ritirare, nel frattempo, comunque, pur iniziando un
graduale ritiro delle truppe si continuava ad inviare armi ai sud vietnamiti.
Dal canto loro, Cina e URSS esortarono Hanoi a chiudere la guerra con un accordo
che venne raggiunto nel Trattato di Parigi del 73. Il trattato sanc la vittoria del Viet Nam
del nord e la sconfitta degli Stati Uniti
La vicenda vietnamita aveva evidenziato la necessit di rivedere da parte degli USA
tutta la loro politica estera.
Nixon e il suo consigliere Kissinger arrivarono alla conclusione che in quel
momento, dal punto di vista diplomatico, si stava aprendo una nuova situazione, avendo
avvertito che nel mondo comunista si stavano aprendo grosse falle, dovute anche alla
Primavera di Praga che aveva affievolito lattenzione mondiale verso lURSS.
Unevidente spaccatura era sorta anche nei rapporti tra Cina Popolare e URSS.
Tutto questo aveva convinto i due statisti a mettere in atto una politica molto simile ad una
Realpolitik, la flessibilit diplomatica.
Nixon e Kissinger per far accettare allopinione pubblica americana un
ridimensionamento delle ambizioni USA sfruttarono abilmente i malumori, i costi umani e
fiscali che la guerra perduta aveva provocato. Nixon interruppe la politica del
contenimento e, di fatto, riconobbe la parit nello scenario internazionale dellURSS.
Secondo il Presidente americano, gli Stati Uniti dovevano perseguire i loro interessi
nazionali tenendo presente il ruolo dei sovietici e avere sempre pronte pi opzioni per
arrivare alla distensione dei rapporti, instaurare una competizione pacifica, che non
comportasse n una totale incomprensione n una totale amicizia. Occorreva evidenziare le
aree in cui la collaborazione fosse possibile, sfruttando proprio la collaborazione in un
campo per superare le difficolt a trovare accordi in un altro.
Con questi concetti Nixon riusc a concludere i trattati SALT 1 e 2 e arrivare anche
allapertura di relazioni con la Cina Popolare in chiave antisovietica. Il Presidente
americano, tuttavia, avvertiva che nella politica di distensione era sempre indispensabile
mantenere la preminenza militare USA.
Questa politica venne denominata del linkage, del collegamento, perch collegava i
successi ottenuti con la collaborazione in un campo per progredire in un altro
Interdipendenza di tutti i problemi internazionali col presupposto che ad ogni
concessione americana ci dovesse essere una contropartita da parte dellURSS o della
Cina.

La Dottrina Nixon dette adito ad un lungo dibattito che sfoci in una spettacolare
apertura alla Cina Popolare. Come ricordava Kissinger, in diplomazia pi opzioni ha una
parte, meno ne ha laltra, la quale, di conseguenza, dovr essere pi prudente nella scelta
degli obiettivi ed una situazione di questo genere pu, effettivamente, indurre la
controparte ad attenuare la sua posizione,cio quando lURSS non potr pi contare
sullostilit tra Cina e USA il suo spazio sar notevolmente ridotto.

La diplomazia triangolare di Nixon


La guerra in Viet Nam, con il suo disastroso epilogo per gli USA, aveva fatto
riflettere il Presidente Nixon al punto da indurlo a cercare una via di mezzo tra gli impegni
assunti con i singoli Stati e linteresse nazionale. La situazione internazionale, allepoca,
era caratterizzata dalla forte delusione in campo comunista provocata dal processo di
destalinizzazione prima e dalla Primavera di Praga poi.
Nixon avvert una forte spaccatura ideologica tra Mosca e Pechino e decise di
sfruttarla, convinto che una diplomazia che si movesse con abilit nel triangolo USA,
URSS, Cina avrebbe senzaltro portato al ridimensionamento di Mosca.
Occorreva, allora, far capire a Pechino che Washigton era pronta a fare aperture
diplomatiche e a cercare la normalizzazione dei rapporti, anche se in effetti la sua azione
aveva come scopo primario il ridimensionamento dellURSS.
Lo storico legame di amicizia tra Cina e USA era scomparso dopo laperto
appoggio statunitense ai nazionalisti di Chiang Kai-shek e dopo la vittoria di Mao e la
conseguente instaurazione della Repubblica Popolare Cinese, la Cina era considerata il
secondo nemico per gli USA. Linimicizia era aumentata a causa della guerra di Corea,
tanto che, nel 54, il Segretario di Stato americano, Foster Dulles, rifiut di stringere la
mano a Chu En Lai e la Cina reag rompendo i rapporti con gli USA.
Gli ambasciatori furono richiamati in patria e gli unici rapporti diplomatici tra i due
paesi erano gli incontri dei delegati dei due paesi a Varsavia.
Negli Stati Uniti lopinione pubblica era divisa, ma la maggioranza non era
favorevole alla Cina di Mao. Nixon, comunque, continu a cercare il riavvicinamento con
la Cina, ma, come detto, solo in funzione antirussa., cercando di operare con il massimo
realismo e tenendo sempre pronte pi opzioni. Nel 68, Kissinger prepar per Nixon una
bozza che principiava cos:
Iniziare un dialogo con la Cina Popolare in un sottile triangolo di rapporti tra
Cina, URSS e USA.
Questo concetto, Nixon lo aveva esposto in un importante rivista americana.
Foreign Affaire e in unintervista del 69, quando era gi presidente, dichiar che non si
doveva dimenticare la Cina, ma cercare unoccasione di dialogo e non stare fermi ad
aspettarla, ma provocarla.
Nella primavera del 69, alcuni incidenti sul fiume Ossuri tra russi e cinesi fece
salire la tensione fra i due paesi e questo dest molta preoccupazione nellamministrazione
americana perch un intervento sovietico in Cina, in ossequio alla Dottrina Breznev,
avrebbe compromesso tutta la strategia di Nixon.
Il Presidente americano, per accelerare il riavvicinamento con Pechino e dare un
forte segno di disponibilit, accanton tutto le questioni in corso con la Cina, compreso
quella di Formosa. Gli USA presero anche tutta una serie di iniziative per trasformare una
diplomazia bipolare in una triangolare, mentre, per dare segni concreti di apertura,
abolirono il divieto agli americani di visitare la Cina, dando la possibilit di portare in
USA merce fino a 100 $. Furono autorizzate anche limitate esportazioni di grano verso la
Cina. Tutte piccole misure, ma di grande significato. Nel 72, Nixon decise di compiere

lazione pi importante e audace della sua presidenza andando personalmente a Pechino,


dopo che nel 71 cera gi stato Kissinger. Il Presidente americano afferm con chiarezza
che lindipendenza della Cina era di primaria importanza nel contesto internazionale e, nel
caso di uninvasione del suo territorio da parte dellURSS, non sarebbero rimasti fermi a
guardare.
Come gi detto, il nuovo approccio degli USA in politica estera fu sottolineato nella
relazione che il Presidente present alla nazione dove ribad la necessit di unapertura alla
Cina e che mai gli Stati Uniti si sarebbero uniti allURSS in unalleanza contro di lei.
Siamo pronti a stabilire un dialogo con Pechino, diceva Nixon nel 71, anche se
non accettiamo i suoi precetti ideologici e neanche che la Cina eserciti la sua influenza
sullAsia, ma non vogliamo nemmeno che assuma posizioni contrari al suo interesse
nazionale.
Questa sorprendente apertura di Nixon era una chiara espressione di realpoltik, che
cercava di sfruttare abilmente la frattura determinatasi nei rapporti tra URSS e Cina.
La reazione cinese a questa apertura degli USA fu, allinizio, di sospetto, anche se
difficile da decifrare essendo la Cina un paese molto chiuso con una diplomazia sottile e di
non facile interpretazione. Comunque, gi nel 69, al IX Congresso del Partito Comunista
Cinese, Lin Piao, allora Ministro della Difesa e futuro successore di Mao, aveva omesso di
citare gli USA tra i nemici della Cina, come invece era sempre avvenuto e defin la
minaccia USA non superiore a quella sovietica.
Questa uscita di Lin Piao venne considerata una buona premessa per riprendere i
contatti e nel dicembre del 69, a Varsavia, si incontrarono i delegati dei due paesi.
Dopo poco tempo si arriv a contatti diretti tra i due paesi, senza pi servirsi di un
paese terzo e il viaggio di Kissinger, nel 71, sblocc ulteriormente la situazione.
In questo viaggio, Kissinger cercava di sapere se la Cina sarebbe stata disposta a
collaborare con gli USA in chiave antisovietica e, nella sua missione diplomatica, incontr
Lin Piao e lo stesso Mao. Questo viaggio apr la strada a quello di Nixon che il Presidente
americano effettu nel 72.
In questo viaggio Nixon e Lin Piao firmarono il Comunicato di Shanghai che
forniva le linee guida per i rapporti futuri tra i due paesi. Il Comunicato era redatto in una
forma senza precedenti perch nei suoi primi articoli si soffermava ad elencare le diversit
non solo ideologiche tra Cina e USA.. Secondo gli osservatori, iniziando il Comunicato
con lelenco dei punti di contrasto, serviva a dare maggior risalto ai punti in cui cera
accordo e che le due parti intendevano maggiormente sottolineare, come garantire il
progresso verso la normalizzazione dei loro rapporti.
Nel Comunicato entrambi i paesi si impegnavano a ridurre il pericolo di conflitti
militari internazionali, a non cercare legemonia in Asia, opponendosi al tentativo di
qualche altro Stato di instaurarla(URSS) e a non negoziare accordi in comune diretti contro
altri Stati.
Nessuno dei due paesi avrebbe cercato un accordo bilaterale con lURSS. La Cina evitava
di sollevare la questione di Formosa.
Largomento minore Taiwan, largomento maggiore il mondo fu il commento
lapidario di Mao Tse Tung.
In sostanza, nel Comunicato di Shanghai era insito un accordo tra USA e Cina in
contrapposizione allURSS.
A distanza da un anno da questo viaggio, nel febbraio del 73, questo accordo fu
reso ancora pi globale con un altro comunicato in cui Cina e USA si impegnavano a
resistere e a rispondere militarmente al tentativo di unaltra potenza di dominare il mondo.
Da osservare come nel limitato spazio di due anni i rapporti tra i due paesi erano passati da
unaspra contrapposizione ad unaperta collaborazione, costringendo Mosca a mettere un
limite alle sue ambizioni. Le sue iniziative si fecero meno pericolose e si rese conto che,
accerchiata a ovest dalla NATO, a sud dalla SEATO e ora a est dalla Cina, quella della

distensione era una strada per lei obbligata, proprio come voleva Nixon che, alla fine,
venne addirittura invitato a Mosca.
La Diplomazia del ping-pong
Il 6 aprile 1971, la squadra di ping-pong USA che era in Giappone per i campionati
mondiali venne invitata dai giocatori cinesi a visitare il loro paese.
I giocatori di ping-pong furono i primi americani a mettere piede in Cina e la loro
visita, molto enfatizzata negli USA, fu un forte contributo alla distensione tra i due paesi
tanto che, nel luglio, il Segretario di Stato Kissinger pot recarsi anche lui a Pechino.
Dopo la Guerra Fredda
Dopo circa 45 anni di Guerra Fredda, in cui il mondo si era diviso in due blocchi
contrapposti, questordine, basato su due superpotenze, improvvisamente, cess di esistere
per la disgregazione dellURSS e questa avvenne cos velocemente che sorprese le
Cancellerie di tutto il mondo. I primi segnali si erano avuti nel 1985 quando, nellURSS.,
sal al potere Mikhail Gorbaciov che introdusse radicali riforme, sia allinterno del paese,
attraverso una serie di liberalizzazioni in termini del tutto nuovi per il suo paese e sia in
politica estera .
Termini come Perestroika (ristrutturazione) e Glanost (trasparenza) sintetizzavano
le caratteristiche della nuova politica introdotta al Cremlino da Gorbaciov e, in effetti, le
innovazioni che apport nel chiuso centro di potere sovietico furono enormi.
Le sue innovazioni maggiori, per, riguardarono la politica estera, con lapertura
agli USA e a tutto il mondo occidentale, parlando di un Nuovo pensiero che doveva
caratterizzare rapporti nuovi e pi distesi con tutti gli Stati del mondo.
A partire dall 87, nonostante la presenza alla Casa Bianca di un personaggio duro e
reazionario come Reagan, Gorbaciov riusc a imbastire uneffettiva coesistenza pacifica,
anche attraverso un impegno per la riduzioni degli armamenti.
Gi nellottobre del 86, Gorbaciov e Reagan sincontrarono a Rejkjavik per
discutere sugli armamenti nucleari. Nel 87, in un altro incontro fu firmato lINF
Intermediate Range Nuclear Force Treaty che metteva fine allinstallazione degli
euromissile.
Lincontri tra i due statisti continuarono, Gorbaciov riusc a portare su posizioni pi
morbide Ronald Reagan e i rapporti diplomatici tra i due paesi non si interruppero mai.
Il 1989 Annus mirabilis
Alla fine, le radicali innovazioni introdotte da Gorbaciov dettero avvio ad un
processo di rinnovamento che travolse quasi tutti i regimi comunisti presenti nel mondo.e
portarono alla disgregazione dellURSS. A questo processo contribuirono, oltre Gorbaciov
e Reagan, altri grandi personaggi dellepoca come Kohl, Walesa, Thatcher, Mitterand,
Marquez, Cossiga e anche il papa Giovanni Paolo II e il cardinale Casaroli.
Il primo paese, in Europa, a liberarsi, dopo 40 anni, del regime comunista imposto
da Mosca fu la Polonia, grazie allopera fondamentale di Solidarnos e di Lek Walesa.
Seguirono lUngheria, la Bulgaria, la Cecoslovacchia , la Romania e lJugoslavia
che si disintegr. Il 9 Novembre fu abbattuto il muro che dal 1961 divideva in due la citt.
Come la sua presenza era stata limmagine tangibile delloppressione del regime
comunista cos il suo abbattimento rappresent la fine di quellideologia oppressiva e
liberticida e fu salutato da manifestazioni di giubilo non solo a Berlino.
Alcuni Stati si frantumarono: la Cecoslovacchia si divise in Repubblica Ceca e
Slovacchia. Anche in Jugoslavia la fragile unit, tenuta insieme fino allora solo dal pugno
duro del regime titino, si disintegr e dette vita a piccoli Stati che si dilaniarono in lunghe e
feroci guerre etniche.
Il 1989 fu lanno che port il comunismo al suicidio, con conseguente

disintegrazione nel 1991 dellUnione Sovietica e apparizione delle grandi ferite, come la
Cecenia, che erano conseguenza diretta di quel malgoverno, problema ancora oggi tutto da
risolvere.
Dopo il crollo dellURSS, si form il CSI con la Russia, Ucraina e altre repubbliche
un tempo facenti parte dellUnione Sovietica. Questa divisione fu un esempio di quanto sia
necessario un sistema accentrato per poter tenere insieme popoli di etnie diverse.
Nel frattempo si ebbe anche lo sviluppo di fenomeni paralleli, come nel Medio
Oriente, che assunsero maggior rilievo perch sottratti alla logica del mondo bipolare,
particolarmente nel sud. Era finita lelegante semplicit della Guerra Fredda che in
qualche modo, con lequilibrio del terrore, aveva garantito lordine e la pace mondiale.
Le relazioni internazionali si erano svolte, fino ad allora, con una certa simmetria
basata sullequilibrio e lequiparazione della forza delle due grandi potenze. Con il crollo
dellURSS questa simmetria venne a mancare e si aprirono nuovi orizzonti.
Non ci fu pi quella facilit di comprensione dellorientamento di uno Stato come
invece accadeva nel mondo bipolare e nacquero nuovi attori che non erano Stati ma gruppi
dinteresse, gruppi terroristici ecc.
Cambiamenti ci furono anche in campo diplomatico e si pens che lunica potenza
rimasta erano gli USA con il loro sistema di alleanza, in primo luogo la NATO.
Si pens, anche, che questo nuovo assetto facesse funzionare finalmente lONU, il
FMI, la Banca Mondiale ecc.e che gli USA volessero prendere la leadership mondiale,
lunilateralismo americano.
Nel 1992 esce il Defence planning guidance, documento del Dipartimento di Stato
americano, dove gli Usa indicavano le linee guide per tutti gli Stati democratici.
Gli USA avevano la responsabilit e i mezzi per costruire questo nuovo ordine e,
con la fine della Guerra Fredda, sentivano il diritto/dovere dellimpegno umanitario, di
impiantare la democrazia e di imporre il rispetto dei diritti umani fino alluso della forza.,
ma solo quando tutto questo collima con gli interessi nazionali. Esemplari per questo sono
lintervento americano nel Kuwait e gli altri interventi nel Golfo.
Ci che emergeva era un ordinamento internazionale basato sulla dimensione
imperiale degli Stati Uniti insieme a una maggiore responsabilizzazione dellONU.
Il sistema internazionale che usciva dalla Guerra Fredda era quindi un sistema
molto pi complesso di quanto previsto, a causa di molteplici fattori come il perdurare di
vari conflitti, particolarmente in Africa. Nel 90, nel mondo cerano 82 conflitti, dei quali
79 erano allinterno dei confini nazionali, erano le cosiddette guerre dimenticate come in
Somalia.
Circa 60 guerre di vario tipo (etniche, terroristiche ecc.) sono combattute anche
oggi e sono localizzate in Africa, Asia e America latina.
I maggiori punti caldi si trovano:
-In Africa, in Libia, in Algeria, in Somalia, in Congo, in Mali, in Sudan e in Guinea.
-Nel Medio Oriente, in Irak, in Siria, in Yemen, scontri di frontiera avvengono in Turchia e
permane da sempre tensione ai confini dIsraele.
-In Asia, in Afghanistan, nelle due Coree, in Pakistan, in Birmania e scontri di frontiera
avvengono ai confini dellIndia.
-In America Latina, in Columbia, in Messico
-In Europa, in Cecenia, in Spagna nei Paesi Baschi
Alla fine del Comunismo rimasero tante difficolt da risolvere e la Pax americana
si dimostr insufficiente a garantire lordine mondiale e a risolvere tutti i problemi .
LONU ha dimostrato di non avere ancora gli strumenti idonei per mantenere la
pace e questo ha indotto gli Stati uniti ad avviare una diplomazia multilaterale.
Questo nuovo ordine internazionale gestito dagli USA, ma anche dallUE che ha,
per, con i suoi 28 Stat,i problemi di coordinamento che permettono a Francia, Gran

Bretagna e Germania un ruolo di maggior peso. Un altro grande gruppo si formato con il
BRICS, lunione di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.
LItalia, nel sistema internazionale, in ritardo, per stata la fondatrice di
importanti organizzazioni internazionali come lUE e fra le prime nazioni ad aderire
allONU, la NATO, il G 8, occorre, per, che lItalia continui il suo impegno se intende
rimanere uno dei maggiori player mondiali.

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