Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
SIENA
Dipartimento di Scienze Politiche
STORIA
DELLA DIPLOMAZIA
Appunti dalle lezioni
del Prof. Fabio Casini
Capo dello Stato accreditatario, lincaricato daffari accreditato presso il Ministero degli
Esteri.
Lattach
L attach un addetto, un segretario dambasciata a cui viene affidato un settore
specialistico e si ha cos laddetto navale, militare, commerciale, economico ecc. Lo Stato
accreditatario pu esigere dallo Stato accreditante la preventiva comunicazione dei nomi
degli addetti ai settori militari, riservandosi lapprovazione.
Laddetto stampa
anche questo, come tutti gli altri, un funzionario del Ministero degli Esteri ed costantemente in contatto con gli addetti delle altre ambasciate. La sua funzione quella di
raccogliere notizie e conoscenze, frequentando gli ambienti pi elevati e informati e
seguendo continuamente la stampa del paese ospitante.
La sua funzione in ambasciata molto importante perch ha una conoscenza assai
profonda dello Stato accreditatario in quanto, a differenza dellambasciatore, la sua permanenza in una sede molto lunga e gli permette di intrecciare relazioni di grande importanza per lo svolgimento dellattivit diplomatica.
Il console
Il console una figura particolare del corpo diplomatico. anchesso un funzionario
del Ministero degli Esteri e svolge la sua funzione in particolari sedi chiamate consolati.
Attraverso questi funzionari il Ministero svolge nel paese ospitante solo attivit di diritto
privato e cura, particolarmente, la difesa dei cittadini momentaneamente in terra straniera.
Tuttavia, in casi eccezionali, un console pu svolgere le mansioni dambasciatore, ma di
norma la sua attivit riguarda il rilascio dei visti, sussidi, atti notarili, di successione ecc.
Anche al console sono riconosciute immunit e forme di facilitazione e privilegio. Le
sue funzioni sono regolamentate dalla Convenzione di Vienna del 1963 che stabilisce, fra
laltro, lobbligo di presentazione al suo arrivo di una lettera patente, rilasciata dal suo
Stato, e lottenimento da parte dello Stato ricevente dell exequatur, cio, sostanzialmente,
il gradimento.
Il console onorario
Il console onorario una figura di diplomatico attenuata che non svolge alcuna funzione di diritto internazionale, ma si limita a risolvere problemi burocratici. Non un funzionario del Ministero degli Esteri e pu essere anche un cittadino dello Stato
accreditatario.
La targa CD
La targa automobilistica CD evidenzia che lauto al servizio del Corpo Diplomatico che linsieme degli ambasciatori e degli altri agenti diplomatici. Il Corpo Diplomatico ha, a capo, il Decano che lambasciatore pi anziano.
La Santa Sede
La Santa Sede un soggetto internazionale che svolge la sua attivit diplomatica
attraverso i Nunzi Apostolici, analoghi a tutti gli effetti agli ambasciatori, e risiedono nelle
Nunziature che corrispondono totalmente alle ambasciate.
Con i soggetti internazionali con cui la Santa Sede ha relazioni diplomatiche attenuate, come per esempio lOLP, il rapporto non a livello di Nunziatura, ma di semplice
delegazione e, di conseguenza, non presente un Nunzio Apostolico, ma un delegato.
I documenti diplomatici
Il documento diplomatico una testimonianza, una valutazione scritta di un fatto o di
un pensiero su di una determinata questione. Questi documenti costituiscono la corrispondenza diplomatica che pu essere interna o esterna e che viene conservata negli archivi.
quella che intercorre tra gli agenti diplomatici e
il proprio Ministero degli Esteri. una corrisponCorrispondenza diplomatica interna denza giornaliera in quanto gli agenti diplomatici
forniscono quotidianamente informazioni al proprio governo.
la corrispondenza che interessa di pi perch
quella che intercorre tra gli agenti diplomatici e lo
Corrispondenza diplomatica esterna Stato accreditatario e crea documenti finalizzati a
creare prospettive daccordo fra lo Stato accreditante e quello accreditatario.
Quando un diplomatico accreditato presso uno Stato straniero doveroso per lui lo
studio dei dossier con le nozioni pi importanti a riguardo di questo paese e approfondirne
al massimo la conoscenza con ogni mezzo disponibile.
Documenti di corrispondenza diplomatica interna
L appunto
Lappunto una piccola nota che lagente diplomatico invia al proprio Ministero
degli Esteri.
Il rapporto
Il rapporto un documento molto pi importante dellappunto, mediante il quale
lagente riferisce su un preciso argomento al suo ministero, fornendo, al riguardo, la sua
opinione e la sua interpretazione. Molto importanti sono i rapporti annuali degli agenti
diplomatici e importantissimi quelli di fine carriera che un diplomatico redige al momento
di lasciare lattivit.
La semplice lettera
La semplice lettera , come intuitivo, un semplice scritto inviato dallagente
diplomatico al Ministero degli Esteri.
Il fonogramma
Il fonogramma un messaggio inviato per telefono, metodo oggi praticamente
abbandonato.
Il telegramma
Il telegramma un tipo di corrispondenza, anche questo oggi praticamente
abbandonato, che per tanto tempo stato il pi importante e pi rapido mezzo di
comunicazione con il quale lagente informava, con grande tempestivit, il suo Ministero
dei colloqui avuti , delle notizie recepite e di quanto altro riteneva importante portarlo
urgentemente a conoscenza.
Il teleespresso
Il teleespresso molto simile al telegramma, ma assai pi ampio come relazione, e
ed inviato per corriere. Quelli pi urgenti usano il mezzo aereo dove il documento
Esempi di capitolazioni sono quelle inserite nel trattato tra Francia e Turchia alla fine
del 500 e quelle imposte alla Cina fino al 1930 e allEgitto fino al 1949.
3 tipo
Il diktat
I diktat sono trattati imposti dallo Stato vincitore a quello vinto al termine di una
guerra o, comunque, da uno Stato pi potente ad un altro Stato costretto a subire,
brutalmente e per varie ragioni, le condizioni imposte. I diktat sono trattati vessatori,
stipulati senza nessuna trattativa e contro la volont di chi li subisce che, talvolta, li accetta
per evitare limposizione di condizioni ancora pi gravi.
Un vero e proprio diktat per i paesi sconfitti fu il trattato di pace scaturito dalla
Conferenza di Parigi del 1919, dove i vincitori imposero umilianti condizioni ai paesi vinti.
Altri documenti di corrispondenza diplomatica esterna
La convenzione
La convenzione una forma di trattato meno importante perch non viene realizzata
da un Capo di Stato bens da un Governo, ma quando le convenzioni sono multilaterali
allora assumono notevole importanza come, per esempio le famose quattro Convenzioni di
Ginevra del 1949 a riguardo dei prigionieri di guerra, dei feriti, dei reduci ecc.
La dichiarazione
La dichiarazione un documento che riporta una dichiarazione orale trasformata in
atto scritto e con la quale un Governo fa conoscere, attraverso il Ministero degli Esteri, la
sua posizione su una determinata questione, per es. il disarmo, la decolonizzazione, i problemi spaziali ecc. Talvolta la dichiarazione assume limportanza di un trattato, altre volte
di una semplice dichiarazione dintenti.
Da ricordare la dichiarazione rilasciata, nel 1935, al termine della Conferenza di
Stresa, per dare una risposta allannuncio del riarmo da parte della Germania e che si risolse in un documento senza alcuna valenza politica.
.
Gli scambi di note o di lettere
Sono scambi di corrispondenza tra due Governi e due Ministeri degli Esteri che
attestano manifestazioni di volont rispetto a questioni, normalmente minori, oppure
quando su di esse si vuole mantenere il segreto. A sottolineare lidentit di vedute
dentrambe le parti, le due note sono perfettamente identiche. Mussolini e Laval si
scambiarono note sulla questione etiopica.
La nota verbale
La nota verbale il documento diplomatico formale pi usato fra il Ministero degli
Esteri e le rappresentanze diplomatiche straniere e consistono in un preciso e ordinato questionario.
Il memorandum (memoriale)
Il memorandum la traccia scritta della posizione assunta dal leader di un paese su
una determinata questione e accompagna una sua dichiarazione orale. Da ricordare la serie
di memorandum presentati, nel 1947, dal governo italiano agli altri paesi durante i colloqui
per gli accordi di pace seguiti alla II Guerra Mondiale.
Il verbale
Il verbale un documento che riproduce i punti salienti di un summit fra capi di
Stato. Un tempo si chiedeva lapprovazione delle parti e quindi il verbale assumeva un
certo impegno, ma oggi ha solo valore di testimonianza di quanto detto in un determinato
contesto.
Il protocollo
Il protocollo precisa ed estende il trattato, cio un documento supplementare che
pu ampliare, ma anche limitare, il contenuto di un trattato. Nella storia ci sono stati protocolli che hanno assunto valore di trattato, per es. il Protocollo di Ginevra che istitu la
Corte di Giustizia.
L arrangement
Larrangement un documento che non esiste quasi pi.
Il modus vivendi
Il modus vivendi un documento che fissa accordi temporanei fra le parti, nellattesa
di arrivare a stipulare un vero e proprio trattato.
Lagreement
Lagreement un trattato, non formale, attraverso il quale i rappresentanti di due governi formano un primo abbozzo dintesa su una determinata questione.
Il gentlemen agreement
Anche il gentlemen agreement la ricerca di un compromesso che porti a stipulare
un accordo vero e proprio.
Nel 1937 Italia e Gran Bretagna raggiunsero un gentlemen agreement, finalizzato al
mantenimento dello status quo nel Mediterraneo e nel 1938, con gli Accordi di Pasqua,
questo gentlemen agreement divenne un trattato.
La e-mail
Gli studiosi si stanno chiedendo se luso della posta elettronica possa essere riconosciuto valido per la stipula di un trattato e per il momento il quesito non stato ancora
chiarito.
Gli archivi
Gli archivi, che possono essere pubblici o privati, conservano la raccolta quotidiana
e costante di tutti i documenti attraverso i quali si esprime lattivit diplomatica di un paese
e ne costituiscono la memoria storica.
Gli archivi pubblici
In Italia, come in Belgio, i documenti sono conservati nellarchivio del Ministero degli Esteri, dove stato costituito un fondo ad hoc per i ricercatori. Negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna i documenti vengono trasferiti, dopo un certo numero di anni, nellArchivio
Centrale di Stato che raccoglie i documenti di tutti i ministeri.
Gli archivi privati
Sono archivi di propriet di privati, di norma di personaggi che sono stati
protagonisti di un periodo storico e che vi hanno conservato tutti i loro documenti.
1 Funzione
2 Funzione
3 Funzione
4 Funzione
Informativa
Vaglio del materiale informativo
Indicazioni e direttive
Comunicazione/Negoziato
Linformativa
Linformativa la funzione pi antica e principale dellattivit diplomatica e consiste
nel fornire al proprio governo ogni possibile informazione sulle condizioni morali e
materiali, sulle vicende politiche e sulle intenzioni del paese presso il quale il diplomatico
accreditato. Linformativa una funzione che spesso insospettisce lo Stato accreditatario
che vede nella raccolta dinformazioni e notizie da parte dellagente diplomatico unattivit
assai vicina allo spionaggio.
Se la funzione informativa rimasta la stessa nel corso dei secoli, i metodi sono,
naturalmente, cambiati e aggiornati.
Ai tempi dellAncien Regime o della Restaurazione, quando lunico responsabile
della politica dello Stato era il Re, lagente diplomatico doveva conquistarsi la fiducia del
sovrano e della stretta cerchia di personaggi che lo coadiuvavano nella gestione della
politica estera. Oggi, il lavoro del diplomatico cambiato e si evoluto, diventando pi
facile, ma allo stesso tempo pi difficile, come afferma il noto ambasciatore Sergio
Romano: pi facile perch oggi egli pu attingere ad una serie dinformazioni assai pi
ampia che in passato, ma anche pi difficile perch occorre distinguere, nella mole, le
notizie vere da quelle non vere, magari diffuse ad arte per raggiungere determinati scopi.
Comunque, anche oggi come sempre, il mestiere di diplomatico implica la massima
conoscenza del paese in cui egli opera.
Il vaglio del materiale informativo
Tutte le informazioni che il Ministero degli Esteri riceve ogni giorno da un agente diplomatico devono essere vagliate cio controllate e confrontate con le informazioni ricevute da altri agenti. Tutto questo al fine di permettere la pi ampia visione possibile del
contesto internazionale.
Le indicazioni e direttive
Quella di fornire utili indicazioni dogni genere al proprio Ministero degli Esteri la
funzione pi delicata di un diplomatico perch, da un lato, egli un tecnico delle relazioni
internazionali e, quindi, capace di prevedere meglio di altri le conseguenze di una certa direttiva, segnalando al Ministero le possibili alternative e i relativi effetti, per es. cosa potrebbe succedere nello scacchiere internazionale se lItalia riconoscesse il paese A oppure
accedesse ad una richiesta dello Stato B o concludesse un certo tipo di accordo con lo Stato
C. Lambasciatore ha questimportantissimo compito.
Daltro lato deve anche far conoscere al Ministero le sue valutazioni etico-politiche o
semplicemente le sue percezioni su determinati eventi.
La comunicazione/negoziato
Lambasciatore ha il compito di comunicare e illustrare ai governi stranieri le posizioni negoziabili del proprio governo allo scopo di pervenire ad un vero e proprio accordo.
Lagente diplomatico prepara il terreno per giungere allaccordo e, talvolta, il suo
governo che lo incarica di portare avanti la trattativa e, attraverso le comunicazioni con
laltro governo, arrivare a concludere il negoziato e sancire un trattato.
Questo laspetto pi importante dellattivit diplomatica.
La diplomazia funziona quando non una mera rappresentazione di se stessa ovvero
quando non punta esclusivamente sulleloquenza dei suoi massimi protagonisti, ma riesce
a garantire lequilibrio fra gli incentivi alla composizione delle controversie ed i rischi
paventati dal fallimento delle trattative H. Kissinger
In aggiunta a queste quattro, ci sono altre funzioni sancite dallart. 3 della Convenzione di
Vienna del 1961:
avve
e
culturali fra lo Stato accreditatario e quello accreditante.
-in tutte queste funzioni il diplomatico deve servire il proprio Stato con lealt, con
entusiasmo, con riservatezza, con precisione, con misura, con verit, con affidabilit, e con la
capacit di presentare opzioni diverse. Il diplomatico deve avere una spiccata capacit
negoziale e deve saper giudicare uomini ed eventi.
Tutto questo caratterizza lo stile diplomatico.
Pubblico e segreto in diplomazia
La necessit di rendere pubbliche le relazioni diplomatiche risale ai primi anni del
900 mentre, prima dallora, la diplomazia era segreta. Fu il Presidente americano Wilson
ha dichiarare, nel 1919, questa necessit, esponendo i suoi famosi 14 punti, che erano concetti nuovi, mai esistiti prima nelle relazioni internazionali.
la Open Diplomacy, accordi pubblici e pubblicamente negoziati, che lopinione
pubblica deve conoscere.
Accordi, quindi, pubblicamente stipulati oltre i quali non ci devono essere altri
accordi segreti e gli Stati, col tempo, vi si sono lentamente adeguati.
Fra i primi Stati ad adottare la Open diplomacy, fu la Russia di Lenin che fece
pubblicare nella Izvetia gli accordi segreti degli Zar rinvenuti negli archivi imperiali,
seguita poi dalla Germania, dove i governanti della repubblica di Weimar decisero di
rendere noti i documenti dal 1871 al 1914.
Allaffermarsi dellOpen diplomacy contribuirono molto la radio e gli altri mezzi di
propaganda, allepoca in pieno sviluppo.
Il confine tra pubblico e segreto , tuttavia, assai sottile in diplomazia e lo stesso
Wilson si rese conto che per certi tipi di trattati, specie nei diktat, non era possibile
rinunciare del tutto al segreto e, del resto, n la Conferenza di Parigi n altre conferenze
sispirarono nei loro lavori alla totale trasparenza come avrebbe auspicato il Presidente
americano.
Oggi lOpen diplomacy si sempre pi trasformata in Public diplomacy cio in una
diplomazia attenta a formare una opinione pubblica che condivida e accetti gli accordi.
Tuttavia, di fronte alle crisi internazionali, la diplomazia, per ottenere risultati
efficaci, deve necessariamente sottrarsi agli occhi indiscreti dellopinione pubblica anche
perch uno Stato non pu limitarsi ad avere soltanto una sola politica estera, ma pi
opzioni che non sempre conveniente rendere pubbliche.
Anche oggi, quindi, la segretezza continua ad essere molto importante perch
permette ad un governo una pi ampia gamma di soluzioni come per es. il Presidente
Obama che porta avanti una politica estera fatta sempre di varie opzioni e alternative,
molte di queste segrete.
Queste sono le tre fasi in cui, nel 1935, Mowat, in Diplomacy and peace,
contrassegna lo sviluppo della diplomazia sia teorica che nella prassi.
Dopo queste, si possono individuare altre tre fasi:
1939-1945
Periodo caratterizzato da alleanze, dichiarazioni di guerra ecc.
1945-1989
Periodo della Diplomazia della guerra fredda
1989-OGGI Periodo post-guerrafredda
Diplomazia della Guerra fredda
la diplomazia di un periodo di grande tensione tra il mondo occidentale e i paesi
del blocco sovietico che port ad una diplomazia semplificata. Non esistevano problemi
regionali, ma due realt, due modi di interpretare il mondo e questo fino al collasso
dellimpero sovietico negli anni dal 1989 al 1991.
Diplomazia post-guerrafredda
un periodo in cui la diplomazia si dovuta adeguare, cambiando modi e strumenti
e dare vita a nuove forme di relazioni internazionali in quanto si dimostr impreparata a
un cambiamento cos radicale e improvviso.
1 Periodo dal 476 al 1475
Gli antichi greci facevano ricorso ad una diplomazia semplice che, tuttavia, divenne,
col tempo, sempre pi organizzata. Questa diplomazia si formava occasionalmente,
quando cio occorreva organizzare la convivenza tra le Citt-Stato stipulando, tra loro,
accordi commerciali, politici ecc.
Dal VI secolo a.c. si inizi a scegliere gli ambasciatori fra le persone pi dotate di
capacit oratorie e di cultura e a loro veniva affidato il compito di difendere la Citt-Stato.
A questi primi ambasciatori non si chiedevano n rapporti e n di riferire ai propri
superiori, ma soltanto di fare un magnifico discorso durante il quale esporre le loro
richieste. In questepoca si formarono le prime leghe fra le polis come la Lega
Peloponnesica, con Sparta, o la Lega Delos, con Atene, che lott contro i Persiani.
Tutte queste attivit diplomatiche furono descritte nei trattati da Tucidide.
Il diplomatico greco era un rtore, un inviato, un messo che descriveva gli interessi del
proprio Stato ad un altro Stato e, attorno a questa prima attivit nacquero le prime regole
di diritto internazionale che poi furono prese in eredit dai Romani, anche se il loro
Impero non si distinse per la diplomazia fino allepoca bizantina.
Caratteristico dellantica Roma fu, invece, il sistema archivistico che port alla
creazione della figura dellarchivista e dei metodi di conservazione dei documenti.
Dal 476 d.c. inizia lepoca bizantina, con Bisanzio capitale, che port la diplomazia
ad un elevato livello di efficienza, soprattutto con Giustiniano (527-565 d.c.) quando
lImpero bizantino assunse tratti caratteristici proprio nellattivit diplomatica.
Giustiniano raccolse nel Corpus juris civilis le leggi del diritto romano ed estese la
sua influenza fino al Sudan e lArabia seguendo tre metodi principali:
1 metodo: indebolire le trib barbare fomentando rivalit fra loro
2metodo: assicurarsi lamicizia delle trib confinanti attraverso sussidi e concezioni
3metodo: convertire i pagani alla fede cristiana
Tutto questo port lImpero Romano dOriente ad avere una notevole influenza anche nel
settore della diplomazia, ma questa riusc ad assumere un alto livello solo a partire del
XIV e XV secolo e soprattutto in Italia, nel periodo del Rinascimento.
Prima di allora i rappresentanti erano chiamati in vari modi: rtori, messi, poi
commissari, agenti ecc., ma fu in questi secoli che nacque la parola ambasciatore che
deriva da ambactiare (andare in missione) e anche allora, come oggi, lambasciatore era il
rappresentante personale di un Capo di Stato, cio di un potere superiore, necessario per
dare efficacia alla sua missione.
Nel XV secolo, lItalia era divisa in numerosi Stati, tutti pi o meno della stessa
grandezza e, come tali, abbastanza forti da non essere dominati, ma non abbastanza forti
per poter dominare e questo ebbe come conseguenza la necessit di accordi fra loro.
La pace di Westfalia
Il ruolo della diplomazia fu di fondamentale importanza per giungere alla Pace di
Westfalia e ci giunse attraverso negoziati che possono essere considerati il primo modello
di conferenza internazionale. Questa conferenza dur quattro anni, dal 1644 al 1648, e
fece da modello alle successive conferenze per lelevato numero dei partecipanti, la durata
e, soprattutto, perch fu portata avanti non dai sovrani, ma dai loro rappresentanti che
dovettero impegnarsi a trovare soluzioni e a conciliare gli interessi dei vari Stati.
In questa conferenza svolsero unintensa attivit di mediatori due diplomatici italiani
senza tuttavia portare successo agli Stati che rappresentavano, lo Stato Pontificio e la
Repubblica di Venezia. Questi due diplomatici erano il cardinale senese Fabio Chigi,
futuro papa Alessandro VII e il veneziano Alvise Contarini, futuro Doge della
Serenissima.
La Conferenza di Westfalia, a cui parteciparono 194 principi europei pi i delegati
dei vari Stati, si svolse materialmente in due citt tedesche: Munster e Osnabruk ed ebbe
fra i partecipanti principali il cardinale Mazarino per la Francia, Ferdinando II per la
Germania, Filippo IV per la Spagna e la figlia del Re Gustavo Adolfo di Svezia, Cristina.
Non parteciparono, invece, lInghilterra, la Russia e il Sacro Romano Impero.
Lorganizzazione della Conferenza non era neanche avvicinabile a quella di una
moderna conferenza: non cerano n presidenza, n commissioni n altro, le conversazioni
erano trascritte nei verbali e i due mediatori, Chigi e Contarini, svolgevano la loro
funzione passando da un tavolo ad un altro delle delegazioni divise nelle due citt sedi
della Conferenza, a Munster gli inviati cattolici e a Osnabruk gli inviati protestanti.
Nella Conferenza si affrontarono varie problematiche, come il destino del demanio
ecclesiastico nei paesi protestanti, dello status internazionale di Svizzera e Olanda, dei
sudditi, della Germania in generale ecc. e ne usc un complesso di decisioni che modific
la carta politica religiosa e defin nuovi equilibri, instaurando un ordine che dur fino allo
scoppio della Rivoluzione Francese nel 1789.
Con la Conferenza di Westfalia cessavano di esistere sia il potere imperiale, con la
fine del Sacro Romano Impero, sia il potere papale, i due poteri che avevano dominato il
mondo e nasceva invece una pluralit di Stati e, soprattutto, nasceva un sistema di
equilibrio ispirato alla pace di Lodi che durer, come detto, fino alla grande rivoluzione
del 1789. La Pace di Westfalia fu anche il fatto giuridico-diplomatico che la dottrina
prende come inizio della storia della diplomazia perch da questa conferenza nascono le
politas, cio gli Stati liberi da vincoli papali e imperiali, e i codici di comportamento: il
diritto
internazionale
nasce
a
Westfalia.
Limportanza di Westfalia anche nellaspetto che assunse da allora lattivit
diplomatica, ottenendo una validit permanente con ambasciate stabilmente istituite nelle
varie capitali, ad es. nel 1661 la Francia aveva 22 rappresentanti allestero, la Russia 21 e,
col tempo, si andarono sempre pi formando missioni permanenti. .
Con il principio di equilibrio, nato a Westfalia, rimaneva aperto il fatto che i rapporti
sarebbero sempre stati rapporti di forza e che, quindi, in realt, nasceva anche la
competizione fra Stati, ma a Westfalia cera la decisa volont di chiudere il tempo delle
guerre, di porre fine al potere imperiale e papale e si cerc e si trov una forma di
convivenza tra gli Stati.
Il principio di equilibrio che doveva essere una valida garanzia per la pace,
conservando lo status quo, vacillava e cedeva sotto il peso degli egoismi nazionali in una
situazione internazionale sempre mutevole sotto la spinta dei vari interessi.
La Guerra di Successione Spagnola, 1702-1714, mise a dura prova lordine di
Westfalia, nel periodo di Luigi XIV e dopo questa Conferenza ebbero luogo altre due
conferenze simili nella forma: Utrecht e Rastadt
molto cauto nellaccogliere le proposte dello Zar e fece una controproposta: creare un
nuovo assetto territoriale al centro dell Europa.
Per questo sugger di dare maggior potere ai Paesi Bassi e riunire in un grande
gruppo i piccoli Stati del centro Europa, altrimenti non avrebbe avuto senso cercare di
ridurre la supremazia della Francia. Pitt era fermamente convinto che il futuro dellEuropa
non poteva prescindere da un nuovo assetto del suo territorio e anche altri personaggi,
come per esempio Metternich, stavano ideando un nuovo ordine basato proprio
sullequilibrio delle forze.
Il Congresso di Vienna
Dopo il collasso dellimpero napoleonico e proprio mentre Napoleone era in esilio
allisola dElba, le grandi potenze si riunirono a congresso, a Vienna, dal 3 ottobre 1814 al
9 giugno 1815.
Il Congresso prese il via dopo unintensa attivit preparatoria e continu anche dopo
la fuga di Napoleone dallElba e la sua definitiva sconfitta a Waterloo.
Per le grandi potenze vi parteciparono:
Luigi XVIII
Metternich
Handerberg
Alessandro I
Castlereagh
Re di Francia
Principe austriaco
Re di Prussia
Zar di tutte leRussie
Lord inglese Ministro Esteri
non si tenne conto della volont delle popolazioni e i popoli furono considerati come degli
armamenti. (Serra)
Come voluto da Pitt, Austria e Prussia si ingrandirono molto, formando la
Confederazione Germanica, allinterno della quale le due potenze si bilanciavano e
davano vita a un sistema finalizzato a prevenire il revanchismo francese, come desiderato
dal ministro inglese.
Tuttavia, con grande acume politico, i congressisti evitarono lerrore che, invece,
verr compiuto cent anni dopo, a Versailles, cio lerrore di imporre alla Francia
condizioni troppo pesanti che poi avrebbero inevitabilmente suscitato sentimenti di
revanche.
Non era certo facile trattare la Francia con benevolenza dopo lepopea napoleonica,
ma gli statisti del Congresso di Vienna capirono che non andava umiliata con sanzioni
troppo pesanti e perci le furono riconosciuti gli antichi confini e gi nel 1818 fu
riammessa a partecipare ai congressi delle grandi potenze.
Il Congresso di Vienna sanc, da quel momento, il principio che il mantenimento
della pace in Europa chiamava in causa la responsabilit dei paesi partecipanti i quali
capirono che, per questo scopo, sarebbero stati necessari continui cambiamenti di rotta,
anche se, col tempo, prevalse negli Stati linevitabile voglia di conquista.
Nacque, comunque, al Congresso un senso di responsabilit collettivo che trasform
i diplomatici in adepti di una stessa religione e ci spiega perch dal Congresso di Vienna
la diplomazia ebbe un grande sviluppo.
Fu, infatti, a Vienna che venne stabilito luso del francese come lingua della
diplomazia, furono disciplinate le sue regole e fu creato un Corpo Diplomatico
Il 19 marzo 1815, fu dato vita al rglement, un regolamento per i servizi diplomatici
sulla base di un accordo comune, meglio precisato nel Congresso di Aquisgrana del 1918,
dove, fra laltro, per la prima volta furono definite le categorie degli agenti diplomatici,
divisi per rango.
La Santa alleanza
A questa alleanza parteciparono Austria, Prussia e Russia, ma non volle parteciparvi
lInghilterra in quanto ci vide qualcosa di mistico e la consider unalleanza di carattere
prettamente religioso voluta dallo Zar Alessandro I.
Lalleanza non riguardava accordi commerciali, territoriali o altro, ma il principio
che sarebbe servita a proteggere la pace, la giustizia e le rispettive religioni: cattolica per
lAustria, protestante per la Prussia e ortodossa per la Russia.
Nel trattato si prometteva una reciproca assistenza per guidare i popoli a vivere nelle
loro religioni. Il trattato fu malvisto dal papa.
Metternich volle dare a questo trattato una valenza politica, sia utilizzandolo a
sostegno delle monarchie assolute contro i movimenti liberali sia per impedire tentativi
Da queste guerre scatur un nuovo equilibrio delle forze e una nuova forma di
diplomazia. La Francia, che nei secoli aveva avuto un ruolo dominante, dovette cedere il
posto alla Germania cio ad un grande Stato tedesco che stava sorgendo, dopo aver
superato i vincoli morali del Concerto europeo: tutto questo era la Realpolitik che altro
non era che la Ragion di Stato del cardinale Richelieu.
La Realpolitik
Realpolitik significa portare avanti una politica pragmatica e concreta, anche cinica,
tesa esclusivamente al benessere del proprio Stato, senza scelte romantiche, sentimentali o
altro. Protagonisti di questa politica furono Napoleone III e Bismarck.
Questi grandi statisti ignorarono Metternich e tutto quello che di buono ci poteva
essere nella Santa Alleanza o in quello che, a suo tempo, aveva affermato Talleyrand, ma
contava solo quello che aveva un reale interesse per loro e il pi forte avrebbe prevalso.
Il concetto di Realpolitik definisce un modo di far politica nel quale lo statista deve
sapere quali sono le forze in campo e sapere come muoversi perch limportante
raggiungere gli obiettivi prefissati, alloccorrenza anche con cinismo.
Bismarck fu il grande creatore del Reich tedesco, incorporando nella Prussia tanti
piccoli Stati. La Prussia divenne, cos, lo Stato pi potente, unific la Germania.e
questocambi anche la diplomazia che inizi a spingere dal centro verso la periferia.
Naturalmente, secondo questo concetto era molto probabile che sarebbero sorte
coalizioni contro la Germania e, infatti, ci fu un riavvicinamento tra Francia e Russia e di
contro ostilit tra Russia e i resti dellImpero austriaco.
Le grandi potenze trasformarono gli equilibri e contemporaneamente dettero vita ad
una frenetica corsa agli armamenti, determinata dagli epocali progressi tecnologici che
avevano investito tutti i campi, creando grandi arsenali militari. prima per difesa poi
anche per usare in guerra
Il Concerto europeo stava crollando e i rapporti di forza formavano due gruppi
inevitabilmente destinati a scontrarsi
Gli Schieramenti contrapposti
I tedeschi di Bismarck erano convinti di essere i pi forti e, nel 1879, formarono un
grande blocco nellEuropa centrale alleandosi con Austria e Ungheria.
Francia e Russia risposero stipulando, nel 1891-94, unalleanza fra loro.
Il Congresso di Berlino defin questa nuova situazione di tensione, caratterizzata dal
formarsi di queste due aggregazioni che vennero chiamate gli Schieramenti contrapposti.
In funzione antiRussia, si allearono Austria, Ungheria e Germania a cui si unirono
Bulgaria, Romania e Turchia. Questa alleanza fu chiamata Triplice Alleanza.
In funzione antiGermania, si allearono Francia, Russia e Inghilterra a cui si unirono
Belgio e Serbia., Questa alleanza fu chiamata lIntesa.
LItalia, nei primi anni 80, stava sorgendo lentamente e, prima per simpatia e poi con
una formale alleanza, si un ai paesi della Triplice mentre, dal 1907, lInghilterra si
avvicin a Francia e Russia. Questi allineamenti, formatisi in tempo di pace, costituirono
una novit nella politica estera europea e preconizzarono quelli che sarebbero formati
allindomani della II Guerra Mondiale.
La I Guerra Mondiale
La presenza di due schieramenti contrapposti creava una situazione potenzialmente
soggetta a precipitare in una guerra anche per motivi di scarso rilievo e questi scaturirono
dalle piccole guerre in corso nei Balcani.
Allo scopo, negli anni 1912-13, si apr una Conferenza a Londra, ma Austria e
Ungheria rifiutarono di parlare delle guerre balcaniche e entrambe le parti si resero conto
che era sempre pi vicina la possibilit di uno scontro. Questo determin unulteriore
corsa agli armamenti.
La scintilla che determin lo scoppio della guerra fu un atto terroristico avvenuto a
Sarajevo, il 28 giugno 1914, dove il serbo-bosniaco Princip uccise lerede al trono
imperiale, lArciduca Francesco Ferdinando.
Scoppi subito una guerra di cancellerie a livello cartaceo a cui segu il conflitto vero
e proprio, prima limitato allEuropa, poi, con lentrata in guerra, nel17, degli Stati Uniti
dAmerica, questo assunse una dimensione mondiale.
La posizione dellItalia era, allinizio del conflitto, con le potenze centrali, cio con
la Triplice, poi ritenne conveniente passare allaltro fronte.
Nel 1915, alla Conferenza di Londra, il Primo Ministro italiano Calandra firm un
patto segreto che fissava per il 24 maggio 1915 la data dellentrata in guerra dellItalia a
fianco di Francia, Inghilterra e Russia a cui segu, come detto, nel 17 quella degli Stati
Uniti. Questi non entrarono in guerra per scopi compatibili con il concerto europeo, ma si
fecero portatori di una nuova dottrina che sar ribadita con chiarezza dal Presidente
Wilson e che aveva come punti fondamentali la democrazia, la sicurezza collettiva e
lautodeterminazione dei popoli, parole queste, che, per la prima volta, divennero le parole
chiave della diplomazia.
Nel 1918, prima che la guerra finisse, Wilson fece un discorso al Congresso
Americano dicendo:
Noi americani abbiamo deciso dintervenire in Europa non solo per difendere la
democrazia, ma anche per portare nuovi valori e garantire pace e sicurezza collettiva.
Quindi, conformemente agli usi,
espose il programma presidenziale che
comprendeva i 14 punti della sua dottrina, alcuni essenziali, altri meno importanti, ma
sempre da osservare.
Per Wilson, dora in poi, il mondo non doveva basarsi sulla Realpolitik, ma su nuovi
valori e nuovi principi e non su interessi, con importanza primaria alla sicurezza collettiva.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Paesi partecipanti
Woodrow Wilson
Presidente
David Lloyd George Primo ministro
George Clemenceau Presidente
Vittorio Emanuele Orlando Presidente del Consiglio
Sidney Sonnino Ministro degli Esteri
con limposizione della Repubblica di Weimar, dal 1919 al 1933, durante la quale si
alternarono vari cancellieri. Alla Repubblica fu data una costituzione molto avanzata, ma
incapace di garantire governabilit nel sistema politico tedesco.
Economicamente (domanda di esame)
con i risarcimenti di tutti danni economici che la Germania, con laver provocato la
guerra, aveva arrecato ai cittadini degli altri paesi. Questi risarcimenti, letteralmente
insostenibili per la Germania, vennero chiamati riparazioni, da non confondere con i
debiti di guerra, che erano debiti che gli Stati avevano contratto con gli USA, ancora
prima che questi entrassero nel conflitto..
Lentit delle riparazioni venne fissata in una conferenza che si tenne nel 1921 e fu
quantificata in 132 miliardi di marchi/oro, pari a circa 323 miliardi di dollari e fu resa
pubblica dalla Commissione Interalleata fra le Nazioni, erede della Societ delle Notizie.
Territorialmente
con la perdita di circa 1/7 del suo territorio che, tutto sommato, fu una perdita
piuttosto limitata. L Alsazia e la Lorena tornarono alla Francia e due cantoni andarono al
Belgio.
Il territorio dello Schleswig torn alla Danimarca e alcune zone al confine con la
Francia, come la Saar e la Renania, furono smilitarizzate e poste sotto il controllo alleato.
La Polonia si ingrand annettendo la Posnania, lAlta Slesia e il tanto desiderato
corridoio di Danzica.
I mandati
Le colonie tedesche, e qualcuna anche turca, furono assegnate alle potenze vincitrici
attraverso la forma dei mandati.
Il mandato consisteva nel dare alle potenze vincitrici la possibilit di amministrare
temporaneamente le ex-colonie fino a che non avessero intrapreso una loro strada di
indipendenza e governo.
In base al livello di civilizzazione e di autosufficienza della colonia i mandati erano
suddivisi in mandato A, B e C.
Mandato A
Mandato B
Mandato C
Francia e Gran Bretagna si spartirono i vari mandati che trasformarono in una forma
di
colonie camuffate mentre allItalia non ne fu assegnato nessuno.
Militarmente
Con limposizione di un limite al suo esercito di 100.000 unit e il quasi
annullamento dellaeronautica e della marina.
G.M. Keynes
Poche settimane dopo la firma del Trattato di Versailles, alcuni economisti
dichiararono apertamente che questo era troppo punitivo nei confronti della Germania e
che tanta durezza avrebbe finito per compromettere il suo ordine interno.
I congressisti a Versailles non ebbero la stessa lungimiranza di quelli che circa cento
anni prima, a Vienna, determinarono il nuovo assetto europeo dopo il ciclone napoleonico.
A Vienna, si ebbe cura di non infierire sulla Francia, anzi si fece in modo di ridarle
velocemente il suo rango nel contesto europeo, ma a Versailles, invece, i congressisti
furono miopi e non si resero conto che con quel diktat preparavano il terreno ad unaltra
guerra.
Lordine geopolitico che scatur nel 1919 fu, in realt, un disordine politico che
porter a conseguenze gravissime. Fra i primi a denunciare questo pericolo fu il grande
economista inglese Keynes che nel suo libro Le conseguenze della pace scrisse:
la rovina della vita economica europea stata iniziata dalla guerra per iniziativa
tedesca, ma rischia di essere compiuta dallapplicazione del Trattato di Versailles che
indebolisce un organismo delicato e complicato gi scosso e rotto dalla guerra.
di non essere stata invitata alla Conferenza di Parigi, iniziando a considerare i paesi
occidentali come nemici. Le premesse per instaurare un contesto di sicurezza collettiva
erano molto vaghe.
La Germania
nel paese cera una grande crisi economica e finanziaria e si cercava di risollevarsi
attraverso una serie di riforme. Politicamente la Repubblica di Weimar tent la carta della
Ostpolitik, la stessa che porter avanti Willy Brandt molti anni dopo, quando divenne
cancelliere della Repubblica Federale Tedesca. Questa politica consisteva in un
avvicinamento ai paesi ad est delle Germania, particolarmente con la Russia, non ancora
Unione Sovietica, lo sar solo dopo il 1921.
Il riavvicinamento e la crescente collaborazione tra i due paesi, entrambi esclusi
dalla Conferenza di Parigi, daranno un importante colpo al sistema di Versailles mentre le
democrazie non riuscivano a comprendere bene levolversi della situazione.
Francia e Gran Bretagna continuarono i loro incontri e, alla fine, sotto la pressione
della Gran Bretagna, la Francia accett di invitare alle conferenze i delegati di Weimar.
La Conferenza di Genova (domanda di esame)
Nel 22, per la prima volta Germania e Russia, ora Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche, vengono invitate a partecipare alla Conferenza di Genova, indetta
dal Primo Ministro inglese David Lloyd George per discutere ancora sul disarmo e sulle
riparazioni.
Alla Conferenza parteciparono URSS, Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania,
spostandosi in seguito a Rapallo.
Cicerin e Rathenau (domanda di esame)
A Rapallo il Commissario agli Esteri sovietico Cicerin e il Ministro degli Esteri
tedesco Rathenau ebbero colloqui segreti e negoziarono accordi molto importanti.
LURSS accettava di effettuare nel suo territorio quelli esperimenti di nuove armi
che il Trattato di Versailles proibiva alla Germania di effettuare nel suo territorio e, in
cambio, questa avrebbe inviato nellUnione validi ingegneri e maestranze per avviare
iniziative industriali. I due ministri si accordarono anche su una serie di scambi economici
e commerciali, anche se ci fu chi, ironizzando sulle reali condizioni dei due paesi, chiam
tutto questo laccordo fra due impotenze.
Rathenau e Cicerin, che si dice fosse venuto molto volentieri in Italia perch qui
aveva la sua amante, dettero il via a una sorta di rapporti tra Germania e Unione Sovietica
che, ripresi nel 26 da Stresemann, sarebbero divenuti tradizionali, fino a sfociare
nellalleanza firmata nel39 da Von Ribbentrop e Molotov. (Il Nazional-bolscevismo).
Questi rapporti avevano una loro base nelle antiche tradizioni militari prussiane e zariste
che da sempre avevano tenuto vicino i due paesi.
Loccupazione francese della Ruhr
Dinanzi al pericolo di una rinascita della Germania, Francia e Gran Bretagna non
riuscirono mai a creare un fronte compatto e una vera coalizione antitedesca non prese mai
corpo sia per lintransigenza della Francia, sia per la politica di appeasament praticata
dallInghilterra.
I francesi, per controllare il regolare pagamento delle riparazioni, occuparono, dal
23 al 25, insieme a truppe belghe, il bacino della Ruhr, molto importante per i suoi
giacimenti di carbone.
La motivazione ufficiale era la necessit di proteggere la Commissione Interalleata
costituita per il controllo delle fabbriche della zona, ma in realt si tratt di una vera
Obiettivi di Stresemann
Ricongiungimento al Reich di tutte le popolazioni redesche
Riportare la Germania ad una posizione di potenza economica e militare
Eliminare il peso delle riparazioni e fare della Germania una grande potenza
Rettificare i confini, specialmente a Oriente, e annettere lAustria
larbitro di questa Commissione e cre un piano per risolvere il problema del pagamento
delle riparazioni e dei debiti di guerra.
Germania
Pagamento riparazioni
La Conferenza di Locarno
Dal 5 al 16 ottobre del 1925, si tenne una conferenza in questa cittadina svizzera,
salutata da tutti come una grande opportunit per il mantenimento della pace e della
sicurezza collettiva. Parteciparono:
Germania
Gustav Stresemann
Gran Bretagna
Austen Chamberlain
Francia
Aristid Briand
Italia
Benito Mussolini
Belgio
Emile Vandervelde
Il Belgio tornava al tavolo di una conferenza internazionale dopo un periodo di
neutralit che durava dal 1839 ed erano presenti anche delegazioni di paesi minori per
seguirne i lavori. La Conferenza era stata fortemente voluta da Stresemann per dimostrare
la buona volont della Germania nella ricerca della pace e vi parteciparono, con buona
predisposizione, anche Chamberlain e Briand, che era un socialista moderato e il suo
ADOLF HITLER
Il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler, capo del NSDA, il Partito Nazionalsocialista dei
Lavoratori, divent Cancelliere e assunse la guida della Germania. La sua ascesa al potere
fu assolutamente legale, senza colpi di Stato o spargimenti di sangue, e venne aiutata da
grandi gruppi industriali tedeschi ed esteri a cui si unirono potenti istituti di credito come
la Bank of England e la Bank Norman che finanziarono a lungo il NSDA.
Una volta al potere, Hitler cre un governo di coalizione con solo due ministri nazisti
mentre tutti gli altri componenti avevano gi fatto parte di governi della Repubblica di
Weimar e questo venne interpretato positivamente dallopinione pubblica e dalle potenze
straniere, condiderandolo un segno di continuit molto tranquillizzante.
Con grande abilit, Hitler sfrutt il senso di frustrazione che il Trattato di Versailles
aveva provocato nel popolo tedesco, profondamente umiliato dalle condizioni che gli
erano state imposte in un momento di grave crisi economica.
Le masse si illusero di vedere in Hitler luomo che avrebbe risollevato il paese, ma
confusero il loro spirito nazionalista con lideologia nazionalsocialista che mirava
esclusivamente allespansione territoriale onde consentire alla razza ariana il dominio del
mondo. Nel febbraio del 33, Hitler bruci il Parlamento, anche se la stampa defin questo
incendio del tutto fortuito, e, nellincendio, bruciarono tutti i documenti della Repubblica
di Weimar che vi venivano conservati.
Con il Decreto presidenziale per la difesa del popolo e dello Stato, Hitler sospese le
garanzie e le libert civili sancite dalla Costituzione di Weimar.
Nellaprile del 33 Hitler var le leggi discriminatorie per gli ebrei che, nel 1935,
diventeranno, aggravandole, le Leggi di Norimberga.
Nel luglio del33, il NSDA divenne partito unico. Gli altri partiti rimarranno, ma
vivranno sotto continue minacce e, alla fine, si sposteranno allestero
Il 30 giugno 1934, nella notte dei lunghi coltelli, Hitler si liber del Capo delle
Camice Brune, Rohen che limitava larchitettura militare che aveva in mente. Le Camice
Brune, dette le SA, costituivano un limite anche per le SS.
cambiare strategia e cercare altre strade per raggiungere i suoi fini, come la Via della
penetrazione tedesca in Austria che consisteva in una penetrazione tramite la propaganda
di Goebbels, basata su una vera e propria guerra psicologica per preparare la popolazione
austriaca al rientro nel Reich. Nel contempo, nel luglio del 36, venne stipulato lAccordo
austro-tedesco nel quale la Germania riconobbe la sovranit dellAustria, i due paesi
rinunciavano ad intromettersi negli affari interni. Da parte sua il governo austriaco garant
un opposizione riconosciuta al Partito Nazista.
Il 1935 fu un anno molto importante per la politica hitleriana. La Germania era in
piena ripresa economica, grazie agli aiuti ed i finanziamenti dati dalle banche private
inglesi, americane e non solo. Il Ministro dellEconomia Shacht riusc a far riprendere
leconomia tedesca ed i buoni risultati raggiunti servirono a rafforzare le forze armate,
specie quelle aeree e navali dove la Germania era molto carente in confronto alle altre
grandi potenze europee.
In questa ottica, il16 marzo 1935, Hitler ripristin la coscrizione obbligatoria,
potenzi lintero apparato militare e cre la Luftwaffe.
Francia e Gran Bretagna, incredibilmente, non reagirono, tutte prese comerano a
stabilizzare le loro economie. Inoltre la Gran Bretagna aveva convinto anche la Francia ad
applicare nei confronti della Germania la politica dellappeasament e lunico tentativo di
affrontare la questione del riarmo tedesco si svolse a Stresa dal 11 al 14 aprile 1935 con
una conferenza a cui parteciparono Francia, Gran Bretagna e Italia. A Stresa si cerc di
stabilire una barriera contro il riarmo hitleriano, ma, in realt, ogni potenza partecipante
perseguiva propri interessi prioritari e sullAustria non ci furono proposte concrete,
limitandosi a ribadire la necessit di garantire lindipendenza dellAustria e a richiamare lo
Spirito di Locarno.
LItalia, da tempo, stava maturando ambizioni coloniali, mostrando interesse per
lEtiopia e su questo tema cerano gi stati accordi tra Mussolini e Laval. La Francia aveva
fatto capire che non avrebbe fatto problemi se lItalia avesse invaso lEtiopia. E, a Stresa,
Mussolini sattendeva un analogo atteggiamento da parte della Gran Bretagna che invece
rimase in silenzio. La Conferenza si concluse con una dichiarazione senza particolare
valore, una semplice dichiarazione dintenti.
A seguito di questa conferenza si ebbero tre accordi:
a) Patto franco-sovietico (Laval-Potemkin)
b) Patto cecoslovacco-russo (Benes-Alexandrovsky)
c) Accordo navale anglo-tedesco del 18 giugno 1935 e che, sostanzialmente, rientrava
nella politica di appeasament. La Gran Bretagna stabiliva che la Germania non poteva
possedere pi del 35% del tonnellaggio della flotta inglese, ma comunque le si
riconosceva la possibilit di riarmarsi nasalmente.
Il trattato di Versailles aveva smilitarizzato la Saar e la Renania ponendole sotto il
controllo alleato in attesa di un referendum che ne decidesse il destino, ma nel 1936 Hitler
invase pacificamente quei territori e li rimilitarizz, violando palesemente il trattato di
Versailles. La popolazione di quelle zone, con un plebiscito che ottenne il 90-95% dei
consensi, acclam Hitler mentre da parte inglese e francese non ci fu nessuna reazione,
considerando il comportamento della Germania, finch si limitava a rioccupare i territori
tedeschi e a riarmarsi come qualunque altro Stato, poteva essere accettato.
Neville Chamberlain e Halifax erano i maggiori sostenitori della politica di
appeasament, ma, nel frattempo, sempre nel 36, Hitler diede vita alla linea Sigfrido, una
linea di fortificazioni lungo tutto il confine con la Francia, una vera sfida militare e
politica alla Linea Maginot.
Nel 1936 si ebbero altri due eventi importanti:
a) la guerra civile in Spagna, dove intervennero apertamente anche forze armate straniere,
soprattutto italiane e tedesche
eletto dal popolo venne sostituito da una pedina di Hitler: Seyss-Inquart. Nazisti furono
imposti nel Governo e venne dato un carattere tedesco a tutta la nuova politica. Lexcancelliere austriaco promosse un referendum popolare per mantenere lindipendenza, ma
il 95% dei votanti si schier con Hitler. LAnschluss si realizz il 12 marzo 1938, quando
le truppe tedesche entrarono pacificamente in Vienna, senza trovare opposizioni. Come
previsto, Francia e Gran Bretagna non fecero niente pi che qualche ammonimento sulla
stampa e lInghilterra raddoppi i colloqui per trovare una soluzione pacifica. La Societ
delle Nazioni rest immobile. Lobiettivo successivo fu la Cecoslovacchia e anche in
questo caso Hitler volle proseguire gradualmente. Per accelerare la disgregazione venne
occupato per primo il territorio dei Sudeti, popolato da tre milioni di tedeschi.
Gi nel maggio del 1938 nella zona della Sassonia cerano preoccupanti movimenti
di truppe al confine con la Cecoslovacchia, afferm Benes. Tuttavia, nessuno voleva dare
garanzie alla Cecoslovacchia, ma nessuno voleva la guerra. La Francia trad dunque le sue
precedenti promesse.
Lunico ad esporre una linea diversa fu il Commissario agli esteri Litvinov: che
propose di instaurare una politica di collaborazione tra URSS, Gran Bretagna e Francia per
mostrare che sarebbe stato presente un blocco compatto nel caso le pressioni hitleriane
fossero divenute pi forti. Linvito, per, non venne raccolto.
Nel frattempo, Hitler aveva insediato al governo della Cecoslovacchia una sua
pedina , Henlein della SDP (Sudeten Deutschpartei) per incrementare rivendicazioni
autonomiste e per far capire che lannessione era necessaria per conservare la pace.
Il 3 agosto 1938, nel corso di una missione britannica per un compromesso con la
Germania, Runciman, inviato di Lord Halifax, si incontr a Praga con Benes, ma era solo
un falso interessamento britannico fine a se stesso.
Un altro incontro si ebbe nel settembre del 38 quando Chamberlain incontr, a
Berchtesgaden, Hitler e cap che lunico modo per risolvere la crisi era cedere alle sue
richieste. Chamberlain rifer gli esiti di questi colloqui al ministro degli Esteri francese
Daladier, dicendogli che non cera pi niente da fare e che Benes doveva trattare con
Hitler la cessione dei Sudeti, e preservando cos la pace.
Il 22 settembre 1938, Chamberlain si incontr nuovamente con Hitler a Bad
Godesberg.
Le richieste tedesche vennero presentate sotto forma di ultimatum: o otteniamo il
territorio dei Sudeti o scateniamo la guerra! Per la prima volta la Gran Bretagna reag,
non volle cedere ad un ultimatum e pens di risolvere la questione con una conferenza.
A Roma, lambasciatore inglese Lord Perth risolse la situazione di stallo contattando
Mussolini e proponendo un incontro pacifico. Mussolini contatt Hitler e venne
organizzata una conferenza a quattro a Monaco di Baviera.
La Conferenza si apre il 30 settembre del 38 e vi partecipano Chamberlain,
Mussolini, Daladier e Hitler che riport un indiscusso successo. Le potenze cedettero alle
sue richieste in un incontro umiliante al quale non era stato invitato nemmeno Benes.
Tutto questo apr la strada allOperazione Verde cio allinvasione totale della
Cecoslovacchia con le potenze europee che ritenevano la richiesta, tutto sommato,
comprensibile.
Hitler inizi loccupazione del sud della Cecoslovacchia nel marzo del 39, ponendo
la repubblica ceca sotto il suo protettorato e la Slovacchia, che nominalmente era
indipendente, divenne, in realt, uno Stato satellite della Germania.
A questo punto i leaders britannici iniziarono a rendersi conto che questa
occupazione non aveva senso e non rispettava il principio di nazionalit e anche i
governanti francesi avvertirono che lopinione pubblica non avrebbe permesso altre
concessioni ad Hitler. Tuttavia la politica di appeasament non cess del tutto e per gran
parte del39 sia Chamberlain che Halifax cercarono compromessi.
Hitler, per, decise di continuare lo stesso e con rapidit e nellaprile del 39 prepar
scrivere ad Hitler una lettera di rammarico per non essere stato avvisato e per rilevare
lincongruenza tra il dichiarato impegno di lotta comune al comunismo e la firma di un
patto dalleanza con i sovietici. Nel contempo, Mussolini informava Hitler che nel
conflitto che con molte probabilit sarebbe scaturito dallinvasione della Polonia, lItalia
non era pronta a combattere al suo fianco. Ciano dichiar apertamente:
lalleanza Mosca-Berlino un mostruoso connubio, realizzato contro la lettura e lo
spirito dei nostri patti. Questa lalleanza anti-Roma, lanticattolicesimo che
rappresenta la barbarie che torna e contro la quale necessario erigersi con ogni arma e
con ogni mezzo.
Negli ultimi giorni di agosto si alzarono appelli da ogni parte per evitare la guerra e,
a Berlino, lambasciatore britannico, Hemderson, insieme a quello francese, Coulondre,
avviarono colloqui con Hitler per arrivare ad un compromesso mentre Mussolini propose
una conferenza che per fu rifiutata.
Un altro tentativo venne da Goering che chiese ad un suo amico danese, lindustriale
Dahlerus, in contatto con ambienti vicini al Governo inglese, di spingere i ministri
britannici a a contattare Hitler e trovare un modo per salvare la pace. Il danese parl
personalmente con esponenti del Governo britannico e propose di intraprendere una
trattativa per evitare loccupazione della Polonia. Hitler sembr dare qualche apertura
affermando che avrebbe potuto rinunciare allinvasione se gli inglesi avessero restituito
alla Germania le colonie perse molti anni addietro. Hitler sapeva bene che lInghilterra
avrebbe rifiutato e si tratt di un altro caso di diplomazia dellIllusione.
Altri tentativi per evitare la guerra ci furono da parte di Roosvelt e di Pio XII con il
famoso appello alla Radio Vaticana: Nulla perduto con la pace, tutto pu esserlo con la
guerra. Gli appelli non furono ascoltati e la Chiesa si mantenne neutrale per tutto il
conflitto.
Il 1 settembre del 39, con un attacco tedesco-sovietico alla Polonia, scoppi la II
Guerra Mondiale. La Wehrmacht trov pochi ostacoli alla sua invasione e nel pomeriggio
Danzica era gi caduta mentre lURSS occupava la parte orientale che poi, come da
accordi, lasci alla Germania e si annesse, invece, le repubbliche baltiche e la Finlandia.
Le democrazie occidentali rimasero, dapprima, sorprese dalla velocit dellazione,
ma, poi, il 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania a difesa
dei territori polacchi. LItalia, non ancora pronta alla guerra, dichiar la sua non
belligeranza.
La prima fase del conflitto coinvolse solo paesi europei. La Polonia fu spartita per la
quarta volta nella sua storia e,tranne che in Finlandia, sul fronte terrestre, nei primi mesi
non accadde niente di significativo, solo il posizionamento delle forze in campo. In
Finlandia, sia per il clima che per la resistenza dei soldati finlandesi lo scontro fu aspro e
duraturo, dal 30 novembre del 39 al 12 marzo 42. con questo atto lURSS tradiva il Patto
di non aggressione che aveva stipulato con la Finlandia.
Nei mesi di aprile e maggio del 40, Hitler rimise in moto la macchina da guerra e
occup, con grande velocit, la Danimarca e la Norvegia, trovando scarsa resistenza. Un
tardivo intervento di Francia e Gran Bretagna fu del tutto inutile e fin con il ritiro delle
loro truppe. Era iniziata la Blitzkrieg, che in poco tempo port alloccupazione del Belgio,
dellOlanda, del Lussemburgo ed infine della stessa Francia, con lo sfondamento della
Linea Maginot. Il 14 giugno, Parigi venne occupata, mentre lItalia, entrata in guerra da
pochi giorni, mand truppe a Nizza.
Il Governo francese fu costretto allArmistizio di Compigne con il quale la Francia
ced il potere alla Germania e entr nel 3 Reich. A Vichy si form uno Stato fantoccio
con a capo il collaborazionista Petain mentre il generale De Gaulle e altri pochi francesi
formarono, a Londra, il movimento clandestino France Libre.
Le mosse di Hitler, come detto, erano velocissime e dopo aver occupato la
oro
Rassicurare i Sovietici sulla volont degli Anglosassoni di proseguire la lotta, aderendo alla
richiesta di aprire un secondo fronte in Europa (lo sbarco in Normandia)
Roosvelt chiese a Churchill limposizione della Unconditional Surrender, la resa
incondizionata, all Italia, al Giappone e alla Germania.
Ai vincitori sarebbero spettati poteri completi nellamministrazione dei paesi vinti e
non si dovevano effettuare accordi separati. Churchill accett per il Giappone e la
Germania, ma non per lItalia in quanto convinto che un trattamento di favore per questa
nazione ne avrebbe favorito il cambiamento di fronte, con labbandono dellalleanza con
la Germania e la prosecuzione della guerra al fianco degli eserciti alleati, convinzione
questa basata sulla ben conosciuta abitudine dellItalia di cambiare fronte in corso dopera,
passando con disinvoltura da unalleanza ad unaltra. Roosvelt, per, mantenne la sua
posizione intransigente e impose la Unconditional Surrender anche allItalia.
La formula della resa incondizionata aveva, in realt, degli aspetti ambigui, ma rappresentava per gli statisti la garanzia che non ci sarebbero state paci separate con la
Germania e che le condizioni sarebbero state prese di comune accordo.
Divenne, tuttavia, sempre pi evidente che ogni nazione aveva priorit e idee
diverse per il futuro.
Roosvelt, in tutti questi incontri, si fece promotore di un particolare concetto: il
mantenimento della pace attraverso i 4 Poliziotti
I 4 Poliziotti
Roosvelt prevedeva un ordine post-bellico basato innanzi tutto su una grande
organizzazione internazionale che avrebbe dovuto sostituire la vecchia Societ delle
Nazioni, rivelatasi del tutto inutile in quanto priva di una sua forza coercitiva. Questa
organizzazione da sola, per, non bastava e occorreva una specie di consiglio
damministrazione, composto da USA, URSS, Gran Bretagna e Cina Nazionalista, che
avrebbe agito da garante dellordine mondiale.
Il concetto dei 4 Poliziotti richiamava strutturalmente quello che aveva
caratterizzato la Santa Alleanza di Russia, Prussia e Austria ai tempi del Metternich e
seppure questa fosse un accordo sostanzialmente religioso, fu molto efficace nel
mantenimento della pace.
Il concetto del Metternich si dimostr, al tempo, applicabile e funzion, ma non
funzion, invece, quello di Roosvelt che si dimostr inapplicabile per le enormi differenze
tra le democrazie occidentali e lURSS e la conseguente mancanza di un equilibrio delle
forze.
La Conferenza di Teheran 27/11-1/12 1943
A Teheran si riunirono Churchill, Roosvelt e Stalin e gi la scelta del luogo, cos
vicino allURSS, era una vittoria per Stalin, le cui intenzioni nel dopoguerra si stavano
sempre pi delineando.
Posizione dei tre statisti:
Roosvelt
Roosvelt cred sempre nella necessit della guerra al nazifascismo e riusc a far
comprendere questa esigenza anche allopinione pubblica americana, fino ad allora
convinta isolazionista,
Leader delle sue truppe, si considerava anche il leader della coalizione. Per lui, gli
USA dovevano essere i patrocinatori del nuovo ordine mondiale e svolgere, nel futuro, un
ruolo di guida. Militarmente, dava la precedenza assoluta allOperazione Overlord, da
effettuarsi nel maggio del 44 (avverr invece nel giugno 44) e unimportanza secondaria
allo scacchiere mediterraneo. Il Presidente americano insisteva nel dare il colpo definitivo
alla Germania entro il 44 e, per accelerarlo, manifestava lintenzione di effettuare uno
sbarco nei pressi Marsiglia (Operazione Anvil), provocando lira di Churchill.
Nei riguardi del primo ministro britannico, Roosvelt e i suoi collaboratori si
dimostrarono sempre abbastanza sospettosi perch pensavano che la sua idea di
ripristinare, dopo la guerra, un equilibrio europeo basato sulla Germania riportata al suo
ruolo, nascondesse, in realt, interessi britannici. I sospetti, in effetti, avevano qualche
fondamento e trovarono conferma nella propensione al compromesso che Churchill aveva
nei confronti di Stalin come dimostr nellincontro che ebbe al Cremlino con Stalin
nellottobre 44.
Ricordava sempre agli alleati che gli USA stavano combattendo da soli contro il
Giappone
Churchill
Churchill dava grande importanza alla Campagna dItalia perch la reputava
indispensabile per poter invadere i Balcani prima dellArmata Rossa in quanto si
rendeva conto che una volta liberata la Germania, Stalin non avrebbe avuto alcuna
remora a perseguire i suoi interessi nazionali sia politici che economici.
Nelle sue intenzioni la Campagna doveva procedere il pi velocemente possibile,
arrivare quanto prima a Lubiana, prendere contatti con i partigiani jugoslavi e attaccare
la Germania dal suo fianco sud-orientale.
Considerava la liberazione, dal mare, dellItalia una questione di prestigio e per
questo era contrarissimo allOperazione Anvil perch questa avrebbe tolto truppe dal
fronte italiano.
In generale, Churchill voleva ripristinare lequilibrio delle forze in Europa, con la
Gran Bretagna in posizione di leader. Anche se era stato un anti-appeasament, ora
riteneva necessario riportare velocemente la Germania al suo ruolo di grande potenza nel
Centro-Europa, proprio per controbilanciare il pericolo orientale costituito dallURSS,
attualmente alleata, ma, in futuro, inevitabilmente contrapposta.
Per la Gran Bretagna era importante instaurare uno stretto legame con gli USA.e
dar vita alla Special Relation, un particolare feeling tra USA e GB che durer fino ai
nostri giorni, anche se ultimamente in calo.
Stalin
Stalin era daccordo con gli USA nel tirare dritto al cuore della Germania e per lui
la cosa principale era lapertura del secondo fronte in Europa. A tale scopo inviava
continuamente telegrammi, sottolineando che per poter intervenire in aiuto degli USA
nella guerra contro il Giappone, era indispensabile la sconfitta definitiva della Germania.
Le sue argomentazioni vanno interpretate nelle linee politiche future che aveva in
mente e che Churchill aveva da tempo intuito: con il nuovo fronte aperto in Normandia,
Stalin avrebbe avuto mano libera nei Balcani.
Dal canto suo, Roosvelt non sembrava essere cos preoccupato e mostrava scarso
interesse per la zona balcanica.
Questo approccio di Stalin rifletteva la posizione dellURSS, tesa a creare
nellaeree limitrofe al suo territorio, degli Stati cuscinetto, espressione che appare per la
prima volta a Teheran. Lesigenza russa era creare una cintura di sicurezza a protezione
del suo territorio.
Il
dittatore sovietico, nonostante mostrasse sempre buona disposizione a partecipare alle
conferenze, sapeva che avrebbe guadagnato molto pi con lArmata Rossa che con i
colloqui con gli alleati.
A Teheran vennero delineati i piani di sviluppo per il proseguimento della guerra e
vennero confermati i principi enunciati nella Carta Atlantica. Emersero, comunque,
piccole tensioni che evidenziavano posizioni diverse.
La Campagna dItalia
Prima ancora che i tre grandi si incontrassero a Teheran, si era sviluppata la
Campagna
dItalia. Gli Angloamericani erano sbarcati in Sicilia e da l stavano risalendo la penisola
respingendo verso nord le armate tedesche.
Iniziava una lunga lotta di liberazione dellItalia che portava allarmistizio del 3
settembre 1943 e la dichiarazione di guerra alla Germania, il 13 ottobre dello stesso anno,
da parte del Primo ministro italiano Badoglio in nome del re Vittorio Emanuele III.
AllItalia, tuttavia, non venne riconosciuta dagli angloamericani la posizione di nazione
alleata, ma solo di nazione cobelligerante.
In Italia si venne a creare una strana situazione dove, nel meridione, si trovavano
truppe brasiliane, marocchine, sud-africane ecc. alle quali, risalendo la penisola, si
uniscono bande di partigiani senza, per, che queste che si instauri un vero collegamento
con le truppe regolari.
Mussolini, dopo una fuga rocambolesca dalla prigionia, si rifugi nel nord e dette
vita alleffimera Repubblica di Sal, uno stato-fantoccio nelle mani di Hitler.
Le truppe tedesche, sfruttando con perizia la conformazione orografica della
penisola, crearono efficaci linee di resistenza, come la Linea Gustav o la Linea Gotica., che
bloccheranno per mesi lavanzata dellesercito alleato.
Churchill aveva idee diverse da Roosvelt e molto pi lungimiranti. Il primo dava
molta pi importanza alle operazioni in Italia, mentre il secondo insisteva per colpire al
cuore, per prima, la Germania e considerava indispensabile lapertura di un nuovo fronte
nel nord della Francia con loperazione Overlord.
A differenza del Presidente americano, Churchill aveva capito che Stalin aveva
intenzione di occupare gli Stati balcanici e per impedire questo riteneva opportuno liberare
quanto prima lItalia e poi, da questa, invadere quelli Stati prima dellarrivo dellArmata
Rossa.
Churchill era favorevole allapertura di un secondo fronte, ma nei Balcani.
Nellagosto del 44, il primo ministro inglese venne in Italia e si stabil a Siena perch
questa citt era stata liberata, nel luglio del 43, dal XV Gruppo di Armate al comando del
gen. Alexander. Il generale inglese aveva fissato il suo quartier generale a Mociano, una
localit a poca distanza dalla citt mentre Churchill si install a S.Regina, alla periferia
della citt e vi si trattenne per circa due settimane durante le quali si spost continuamente
andando a Roma e a Livorno per incontrare, a Castiglioncello, il generale americano
Clark.
Con queste visite, Churchill intendeva rendersi conto di persona della situazione
mentre nel frattempo sviluppava unintensa attivit diplomatica nella quale si evidenziava
il suo disaccordo con Roosvelt a proposito delloperazione Overlord.
Alla fine del 43, Stalin aveva ormai praticamente sconfitto la Wehrmacht nel
territorio sovietico, ma comunic agli alleati che sarebbe potuto andare in loro aiuto solo
dopo la definitiva sconfitta dellarmata tedesca.e continuava a chiedere lapertura di un
nuovo fronte a ovest della Germania.
Churchill a Mosca (Lincontro delle percentuali)
Nellottobre del 44, Churchill si rec, di sua iniziativa, a Mosca e, nel corso di un
incontro con Stalin, tent una mossa che Kissinger definisce donchisciottesca.
Il Primo Ministro britannico era andato al Cremino, nonostante lenorme diversit
ideologica che separava la Gran Bretagna dallURSS, per cercare di capire quali fossero
effettivamente le intenzioni dellArmata Rossa. La mossa del Primo Ministro insospett
molto Washington.
Churchill, come gi detto, voleva evitare che lesercito sovietico occupasse i paesi
dell Europa orientale e dei Balcani, provocandovi un forzato mutamento politico e sociale,
e propose a Stalin, inviandogli un biglietto, un originale proposta.
Questa presentava uno schema di ripartizione percentuale dellinfluenza politica in
alcuni paesi balcanici da parte dellURSS e degli Alleati occidentali:
Nazione
Romania
Grecia
Jugoslavia
Ungheria
Bulgaria
Alleati URSS
10%
90%
90%
10%
50%
50%
50%
50%
75%
25%
Questo incontro di Mosca passer alla storia col nome di Incontro delle percentuali.
Quando Stalin lesse il biglietto, in un primo momento sorrise a Churchill senza, per,
proferire una risposta adeguata a questa sua cinica proposta di realpolitik, poi accett di
buon grado, consapevole che le sue truppe occupavano gi o stavano occupando quei
territori.
Churchill si pent di aver fatto questa proposta che, per lui, doveva essere solo una
guida.
in tempo di pace, ma si vide che venuta meno lesigenza di unirsi di fronte al conflitto,
emersero presto malintesi e grosse incomprensioni.
Churchill, Roosvelt e Stalin giunsero a Yalta in diversa forma psichica e fisica.
Stalin ormai sapeva che lEuropa Orientale era nelle sue mani, e questo lo galvanizzava,
mentre Roosvelt fisicamente stava molto male ed anche Churchill non era proprio in ottima
salute
Questultimo era anche di pessimo umore perch si rendeva conto che lImpero
Britannico era in una fase di declino e che, nonostante la Gran Bretagna uscisse vittoriosa
dal lungo conflitto, lImpero, invece, ne sarebbe uscito fortemente ridimensionato.
Oltretutto Churchill vedeva che si stavano concretizzando i suoi timori riguardo
lespansione dellURSS nei Balcani.
Roosvelt continu a difendere strenuamente il suo Sistema dei 4 Poliziotti, con gli
USA leader di questo sistema.
La Conferenza fu ritenuta come un grande evento da tutta lumanit, ma in realt a
Yalta emersero forti malintesi che finiranno per produrre quel lungo periodo di grande
tensione, tra est e ovest, che verr definito efficacemente Guerra fredda.
Gli storici non confermano che a Yalta ci fu quella spartizione del mondo che
lopinione pubblica invece ritiene che ci sia stata.
Quello della spartizione del mondo era un mito generato, soprattutto, dagli
antiamericani e dagli antisovietici, ma in realt, la divisione a Yalta non ci fu e solo loro la
videro.
Il pi grande contributo alla nascita di questo mito lo dette, comunque, il generale
francese De Gaulle. Durante la guerra, la Francia era stata divisa in due parti: una
direttamente occupata dalla Wehrmacht, laltra controllata da Hitler mediante il governofantoccio di Vichy, mentre DeGaulle formava, a Londra, il governo francese in esilio che
dette il suo contributo alla sconfitta del nazismo.
A Yalta, per, De Gaulle non fu invitato e, risentito, defin la Conferenza un complotto internazionale per spartirsi il mondo. Roosvelt tent di addolcire la posizione di De
Gaulle, invitandolo ad un colloquio da tenersi ad Algeri, dove il Presidente americano si
sarebbe fermato qualche giorno prima di raggiungere Yalta. Linvito fu sdegnosamente
respinto dal generale francese e gli alleati, a Yalta, parleranno anche della Francia, ma
senza di lui.
In realt, la spartizione del mondo non la fecero gli statisti a Yalta, ma gli eserciti
sul campo e la situazione, al momento, vedeva gli anglo-americani che stavano occupando
totalmente la Francia e liberando, da occidente, la Germania mentre lArmata Rossa aveva
gi occupato gli Stati balcanici e stava marciando su Berlino.
Era la guerra, in realt, che stava fissando le quote di potenza dei vincitori cio
erano gli eserciti a cambiare la faccia dellEuropa e i confini militari sarebbero diventati i
confini politici.
Germania
Divisione territoriale
Per la Germania fu deciso che il suo territorio sarebbe stato occupato e
amministrato direttamente dalle tre potenze vincitrici, USA,URSS e Gran Bretagna.
Stati Uniti e Gran Bretagna avrebbero amministrato la parte occidentale, lUnione
Sovietica quella orientale. Anche la capitale Berlino sarebbe stata divisa, con la parte Est
amministrata dallURSS e quella occidentale dalle altre due potenze. Una parte della zona
occidentale di competenza degli USA e della Gran Bretagna venne data alla Francia (la
Renania, la Saar, il Palatinato) che avrebbe fatto parte anche del Consiglio Alleato per la
Germania che in realt era un comitato di sorveglianza. A Yalta venne deciso un vero
smembramento della nazione tedesca.
Disarmo
Venne deciso il totale disarmo della Germania
Riparazioni
Questa volta i vincitori si guardarono bene dal ripetere lerrore di Versailles imponendo alla Germania il pagamento di riparazioni assurdamente gravose tanto che il piano,
molto punitivo, predisposto dal ministro americano ebreo Morgenthau fu respinto dagli
inglesi e dagli stessi americani che, anzi, decisero di agevolare una veloce riabilitazione
non solo economica ma anche politica e sociale della Germania. Al Comitato di Controllo
fu affidato il compito non di smantellare, ma riattivare gli impianti industriali.
Polonia
I problemi della Polonia era comuni anche a tutti gli altri paesi dell Europa
orientale liberati dallArmata Rossa, creando questioni di confine e di politica.
Confini
Il confine orientale venne leggermente modificato a favore della Polonia mentre
quello occidentale, da sempre fissato sui fiumi Oder-Neisse, fu spostato di 300 Km verso
ovest. Modifiche a suo favore anche nel confine settentrionale e creazione di uno sbocco
al mare.
Situazione poltica
Dal punto di vista politico, i polacchi esuli avevano creato, a Londra, un governo
nazionalista contro loccupazione tedesca mentre lURSS, dopo averla occupata con
lArmata Rossa, vi aveva instaurato, a Lublino, un governo controllato direttamente e che
Stalin non voleva assolutamente cambiare.
Roosvelt e Churchill cercarono a Yalta di indurre Stalin ad accettare la creazione di
un governo provvisorio che comprendesse sia il governo comunista di Lublino sia quello in
esilio di Londra col compito di portare il paese a libere elezioni. Anche se, in un primo
momento, sembr che Stalin fosse disposto ad allinearsi su queste posizioni, alla fine per
prevalse in lui il concetto della sicurezza del suo paese che vedeva nella Polonia il primo
baluardo di difesa dalla Germania e, quindi, la necessit di un suo controllo da parte
sovietica. Stalin, tutto sommato, aveva liberato con lArmata Rossa tutta lEuropa orientale
ed era, quindi, comprensibile che volesse avere intorno a s governi amici.
Roosvelt e Churchill riconobbero le esigenze di Stalin, ma pensavano anche che il
dittatore sovietico dovesse permettere libere elezioni nei paesi liberati dal suo esercito.
Stalin, invece, dava assoluta priorit alla sicurezza e riteneva necessario avere ai
confini Stati direttamente controllati da Mosca.
3 parole chiave della Conferenza di Yalta
La Gran Bretagna non poteva dimenticare di essere interGran Bretagna
Onore
venuta in guerra proprio per liberare la Polonia
USA
Faccia Quella del governo USA di fronte ai milioni di americani di
URSS
origine polacca.
Nella concezione staliniana la sicurezza passava dalla soSicurezza
vietizzazzione dei paesi confinanti.
ONU
Un altro tema sul tavolo della conferenza fu la creazione dellONU, i cui principi
erano stati fissati nella Carta Atlantica e doveva sostituire linefficace Societ delle
Nazioni.
LONU doveva essere lorganizzazione garante della pace mondiale e doveva
essere controllata dai 4 poliziotti che poi sarebbero diventati 5 in quanto a USA, URSS,
Gran Bretagna e Cina nazionalista si sarebbe aggiunta la Francia.
LONU si form con la Carta di S.Francisco e nacquero subito problemi, soprattutto
per il diritto di veto, diritto che le 5 potenze organizzatrici si erano riservato e che,anche
oggi, pone grossi limiti alla sua attivit.
Sia Roosvelt che Churchill erano ovviamente contrari alla sovietizzazione dei paei
limitrofi dellURSS e da qui nasce il concetto di Yalta come divisione di sfere di influenza.
Giappone
Mentre la Conferenza era in corso, gli Stati Uniti stavano combattendo contro il
Giappone e nei loro laboratori stavano approntando bombe atomiche ancora non ultimate.
Roosvelt, nelle ultime fasi di questi combattimenti, chiese a Stalin un aiuto che per
altro il dittatore sovietico aveva, a suo tempo, promesso, condizionandolo, per, alla
definitiva sconfitta dellarmate tedesche, cosa ormai avvenuta.
Stalin si disse disposto ad aderire alla richiesta del Presidente americano, ma con
precise richieste in cambio:
Status quo della Mongolia esterna
Recupero delle Isole del Sakhalin
Controllo delle ferrovie della Manciuria
Arcipelago delle Curili gi appartenute agli Zar
Affitto della base di Port Arthur
In quel momento Roosvelt non sapeva ancora se senza laiuto di Stalin sarebbe
riuscito a vincere la guerra con il Giappone e quindi comprensibile la sua adesione alle
richieste di Stalin. Comunque le bombe atomiche furono ultimate e poi sganciate sul
Giappone, dando cos il colpo definitivo alla guerra e Roosvelt non ebbe pi bisogno
dellaiuto di Stalin.
Dichiarazione dintenti
Da parte dei tre statisti cera limpegno di effettuare libere elezioni nei paesi vinti,
ma Stalin sapeva bene di mentire perch in quelli occupati dallArmata Rossa elezioni, in
effetti, ci furono ma non furono elezioni libere in quanto furono ammessi a competere solo
partiti dispirazione comunista e, tra il 45 e il 48, lURSS riusc ad imporre in maniera
pi o meno violenta governi legati a Mosca.
Conclusioni
In conclusione, a Yalta si poterono individuare le sfere dinfluenza che poi
sarebbero state meglio definite a Potsdam e che, in pratica, avevano come riferimento le
zone occupate dai rispettivi eserciti.
zone si svilupp una netta contrapposizione, dapprima ideologica ed economica poi anche
militare.
La risposta politica dellURSS: il Cominfor
Nel 47, il Cominfor sostitu il vecchio Cominter della III Internazionale, costituito
dopo la I Guerra Mondiale e riun tutti i partiti comunisti europei, occidentali compresi.
Attraverso questo organismo, Mosca dette precise direttive ai partiti comunisti di tutto il
mondo, ordinando di mettersi in contrapposizione coi loro governi
Era un nuovo periodo di guerra fredda e si cre un nuovo ordine geopolitico, come
accadde a Versailles o a Westfalia, con la fine della centralit europea e lemergere di due
nuovi centri potere: gli USA, lURSS e i loro blocchi.
La guerra fredda, che durer fino all89, port alla dissoluzione del colonialismo e
svilupp un nuovo tipo di diplomazia che venne chiamata appunto Diplomazia della
guerra fredda. Si trattava di una diplomazia semplificata in quanto inserita in un mondo
bipolare dove le realt erano costituite da solo due blocchi ideologici. In questo periodo
assunse sempre pi importanza lo spionaggio.
Un nuovo ordine
La II Guerra Mondiale determin un cambiamento geopolitica planetario:
Fine della centralit europea
Nel 1945 il mondo si divide in due centri di potere: USA e URSS e i loro
blocchiLiberalismo vs. comunismo
Si dissolvono gli imperi coloniali e inizia e il lento processo di
decolonizzazione
Nasce una nuova diplomazia chiamata Diplomazia della Guerra fredda
Nacquero, quindi, due grandi centri che oscurarono quelli tradizionali di Francia e
Inghilterra, ora i destini del mondo si decidevano al Cremino e alla Casa Bianca che
rappresentavano due modelli, il liberalismo e il comunismo, ognuno dei due convinto di
essere la verit assoluta.
Levoluzione della Guerra Fredda comport il formarsi di organizzazioni, non solo
economiche, ma anche militari come, nel 1949, il Patto Atlantico (NATO), tuttora esistente,
e, nel 1955, la risposta sovietica con il Patto di Varsavia che durer fino al 1991.
Perch la risposta sovietica non ci fu subito? (domanda desame)
Nel 1949, la Germania viene divisa in due parti: quella occidentale forma la Repubblica
Federale Tedesca (RFT), con capitale Bonn, e quella orientale forma la Repubblica
Democratica Tedesca, comunista, con capitale Berlino.
La RFT ader subito alla NATO e gli USA, intenzionati a riunificate la Germania,
pensarono di far aderire alla NATO anche la DDR. Mosca, naturalmente, rifiut la proposta
americana e, dopo una serie di scontri sul problema tedesco, decise di rispondere in
maniera adeguata e cre il Patto di Varsavia.
La Guerra Fredda aliment un sempre pi marcato bilateralismo con una forsennata
corsa agli armamenti, specie quelli nucleari, dei due blocchi.
Nel 1945 gli USA ultimarono la preparazione delle bombe atomiche, collaudandole,
tristemente, in Giappone e, nel 1949, anche lURSS si doter di simili ordigni, eguagliando
larsenale nucleare americano. Questo determina un equilibrio basato sul terrore, in quanto
gli effetti di una guerra nucleare spaventano i governanti e bloccano qualsiasi intenzione
di conflitto, era quello che i diplomatici chiamavano M.A.D. Mutual Assicurated
Distruction.
Le fasi della Guerra Fredda
1 fase
2 fase
3 fase
4 fase
1947-1953
1953-1963
1963-1979
1979-1985
1 fase, dal 47 al 53
una fase caratterizzata da una contrapposizione fortissima e senza sosta fra le due
potenze, specialmente in Europa, dove, nel 1948-49, si ebbe il Blocco di Berlino da parte
dei sovietici. Berlino, come la Germania, era stata divisa in due parti, ad occidente il
settore amministrato dagli alleati, ad oriente il settore sovietico.
Gli USA decisero che gli scambi nellintera Berlino, sia est che ovest, avessero
come moneta di riferimento il dollaro americano.
LURSS non accett e si riserv la facolt di decidere, facendo salire ai massimi
livelli la tensione fra le due superpotenze. Nel 1948-49, lURSS decise di chiudere tutti gli
accessi terrestri e fluviali a Berlino e gli USA dovettero organizzare un ponte aereo per
rifornire Berlino. Alla fine si arriv ad un compromesso con la definizione della RFT e
della DDR, entrando, la prima, a far parte del blocco americano e la seconda di quello
sovietico.
Nella 1 fase, la Guerra Fredda conobbe altre crisi, specialmente regionali, nelle
quali entrarono in gioco gli interessi delle due Superpotenze e una di queste fu la Guerra di
Corea.
Il Nord-Corea, con laiuto della Cina Popolare, aveva invaso la Corea del Sud.
Il generale americano Douglas Mac Arthur respinse gli invasori fino al 38
parallelo con lintenzione di inseguirli fino alla Cina, non escludendo luso delle armi
nucleari, ma il Presidente Truman, paventando un intervento dellURSS, lo ferm.
Nelle crisi si arrivava sempre vicinissimi allo scoppio, ma poi entrava in gioco il
deterrente nucleare e si arrivava ad un compromesso come successe in Corea.
La Guerra di Corea termin nel 53, stabilendo il confine fra le due parti al 38
parallelo, il nord ai comunisti e il sud allUSA. Questo fu lunico caso in cui lONU riusc
a compiere qualcosa di concreto inviando in loco i caschi blu. Linvio fu possibile
sfruttando la momentanea assenza dal Consiglio di Sicurezza del delegato sovietico che,
per protestare contro la presenza nel Consiglio del delegato della Cina nazionalista anzich
di quella popolare, aveva abbandonato la riunione.
La Corea oggi rimasta lultimo teatro di Guerra di Fredda
2 fase, dal 35 al 63
Questa fase caratterizzata dal raggiungimento di una sostanziale uguaglianza nella
forza delle due Superpotenze. In questo periodo nacque il termine coesistenza pacifica.
NellUnione Sovietica sale al potere Nikita Kruscev avviando un processo di
destalinizzazione e lasciando sperare nuovi e pi sereni rapporti tra USA e URSS.
In USA, le nuove elezioni portano alla Casa Bianca Ike Eisenhower, glorioso
generale della II Guerra Mondiale, che rielabora la Dottrina Truman non limitandosi,
come questa affermava, al solo contenimento dellespansione comunista ma a prevenirne la
diffusione.
La Dottrina Eisenhower voleva impedire il diffondersi del comunismo alzando,
mediante aiuti economici, il livello di vita dei paesi che Mosca cercava di inserire nella sua
orbita. Gli USA iinviarono aiuti economici e militari a paesi tipo Irak, Giordania ecc dando
vita ad una netta contrapposizione con lURSS. In caso di attacco comunista la risposta
americana doveva essere ampia e, alloccorrenza, coinvolgere anche lo stesso territorio dei
sovietici: Maximum retaliation, prevedendo anche il Roll back, il recupero cio di
postazioni militari passate col tempo allURSS.
Si tennero anche numerose conferenze al vertice, conferenze cio a cui
partecipavano direttamente i capi delle due superpotenze, con allordine del giorno
principalmente il tema del disarmo.
Altra grande iniziativa diplomatica del periodo fu la nascita del Mercato Comune
Europeo che port, in seguito, alla formazione dellUnione Europea e, con il tempo,
allUE.
In questo periodo esplosero altre crisi, sempre a carattere regionale, come in
Ungheria e Polonia. Nel 59-61, ci fu la 2 crisi di Berlino, con la costruzione del
famigerato muro che, per quasi 40 anni, divise fisicamente la citt di Berlino e divenne il
simbolo delloppressione comunista. In Medio Oriente, la grave crisi di Suez del 56 vide il
diretto intervento armato di Francia e Gran Bretagna, con coinvolgimento di USA e URSS.
Dalla crisi usc nettamente vincente il generale egiziano Nasser, che riusc nel suo
obiettivo di nazionalizzare il canale, mentre Francia e Gran Bretagna perdevano per
sempre nella zona il loro pluriennale prestigio. Altre due gravi crisi si ebbero a Cuba negli
anni 60 e 62, con il mondo che trattenne il fiato a un passo dalla guerra nucleare.
3 fase, dal 1963 al 1979
La terza fase fu un periodo di grande distensione e maggiore tranquillit
caratterizzato da incontri fra le due grandi potenze. Anche in questo periodo ci furono
momenti di grande tensione fra USA e URSS, ma cera una maggior fiducia sullequilibrio,
seppure debole, del terrore che, alla fine, riusciva sempre a fermare il mondo sullorlo del
precipizio.
Un importante tentativo nel campo della distensione lo port avanti il Cancelliere
tedesco Willy Brandt, gi borgomastro di Berlino, con la sua Ostpolitik, una politica
dapertura verso lest e che ricordava lanaloga apertura effettuata negli anni venti dall
repubblica di Weimar verso la Russia. Brandt cerc di instaurare rapporti con lURSS e
con la DDR.
Nel 1972, si sigl tra le due superpotenze laccordo SALT 1, sulla limitazione degli
armamenti nucleari e che apr la strada ad altri accordi sul medesimo tema , come il SALT
2.
Questo tipo dincontri si ripetuto fino ai nostri giorni.
Nel 1975, ci fu la Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa che si tenne a
Helsinki
In questo periodo Nixon e Kissinger mettono in atto la loro diplomazia triangolare
che, in sintesi, apriva alla Cina Popolare per condizionare lURSS.
Comunque anche in questo periodo di distensione ci furono crisi assai gravi come
quella in Cecoslovacchia, passata alla storia come la Primavera di Praga.
In Cecoslovacchia forze democratiche, soprattutto studentesche, si
contrapponevano al regime instaurato dal Cremino e il Primo Ministro Dubcek tent di
instaurare nel paese una sorta di comunismo liberale cercando una propria via allinterno
del sistema sovietico: il socialismo dal volto umano.
Il Cremlino non consent questa posizione a un suo paese satellite e reag con la
massima durezza invadendo militarmente la Cecoslovacchia.. era lapplicazione pratica
della Dottrina Breznev.
La Dottrina Breznev o della sovranit limitata
Questa dottrina portata avanti da Breznev, segretario del PCUS, affermava che nel
caso che il regime socialista di qualche paese satellite fosse in pericolo, lUnione Sovietica
aveva il diritto intervenire negli affari interni di quel paese a difesa del socialismo. Questo
determinava una sovranit limitata dei satelliti dellUnione Sovietica e, in base a questa
dottrina, la Cecoslovacchia venne invasa e la rivolta venne brutalmente repressa.
Questo avvenimento ebbe una grande risonanza in occidente con gravi ripercussioni
politiche sui partiti comunisti occidentali
La Dottrina Sonnenfeld
Quasi contemporaneamente in occidente si svilupp la Dottrina Sonnenfeld.
Sonnenfeld era uno dei maggiori collaboratori di Kissinger e illustr la sua Dottrina, nel
75, a Londra tra vari ambasciatori europei. Questa dottrina confermava che il mondo era
giustamente diviso in due sfere di competenza e questo impegnava ognuna delle due
Superpotenze a non interferire nella sfera dellaltra. In sostanza, era la conferma della
Dottrina Breznev.
La maggiore crisi di questa fase fu la Guerra in Viet-nam, finita con una bruciante
sconfitta per gli USA , ancora oggi psicologicamente lontana dallessere superata
Sempre in quel periodo si ebbe, in Iran, la Rivoluzione Komeinista che costitu un
passo decisivo per il Fondamentalismo arabo.
Nel 79, lURSS occup lAfghanistan.
4 fase dal 1979 al 1985
Questa fase venne chiamata anche la 2 Guerra Fredda perch i rapporti fra le due
superpotenze tornarono molto tesi dopo lelezione alla Casa Bianca di Ronald Reagan che
riprese la corsa al potenziamento degli armamenti e alla ostruzione dello scudo spaziale.
Queste decisioni di Reagan misero in grande difficolt lURSS che per mantenere
lo stesso livello darmamenti degli USA dovette impegnarsi in spese per lei insostenibili.
In questo periodo si apriva una nuova forma di diplomazia, definita semplificata, in
quanto riferita solo alle due Superpotenze. Era una diplomazia per solo due grandi unit
che comporto ladattamento a questo schema degli apparati burocratici e degli
ambasciatori dei vari Stati. Nellambito diplomatico vennero utilizzate nuovi termini:
Equilibrio del terrore
Cortina di ferro
Containement
Superpotenza
Coesistenza pacifica
Distensione
Deterrenza
Corsa agli armamenti
In questo schema bipolare i diplomatici svolsero la loro attivit con tratti sempre
meno professionali e nacquero i cosiddetti ambasciatori politici. In USA, per es. sono
nominati ambasciatori quelli che hanno maggiormente contribuito finanziariamente
allelezione del Presidente mentre in URSS quelli che hanno militato per anni allinterno
del partito.
Questi ambasciatori seguivano pediquessamente le direttive dei loro governi senza
molta autonomia.
La diplomazia dovette adattarsi a questo nuovo mondo ed era difficile uscire da
questo schema. Alcuni paesi, tuttavia, ci provarono e nella Conferenza di Bandung del55,
lIndonesia, la Jugoslavia di Tito e altri paesi del terzo mondo come lIndia, lEgitto o
dellAmerica Latina cercarono di uscire da questo schema e trovare una terza via di
sviluppo.
Si parl di paesi non allineati cio paesi che non accettavano linserimento in
nessuno dei due blocchi. Lentamente, per, i paesi del terzo mondo scivolarono verso
lURSS o gli USA e solo alcuni, come la Jugoslavia o la Romania riuscirono a mantenersi
campo militare. Kennedy rappresent una novit perch ripudi sia la Dottrina Truman sia
la Dottrina Eisenhower e le sostitu con la risposta flessibile consistente nella scelta della
risposta pi adeguata alle varie crisi. Questo, fra laltro, permise allamministrazione
Kennedy di avere pi fondi a disposizione da devolvere in quella che veniva chiamata la
Nuova frontiera cio la conquista dello spazio. Il senso di missione globale che Kennedy
dette alla sua politica estera prevedeva un programma di sviluppo per i paesi
sottosviluppati chiamato Alliance for progress. Questo programma era rivolto
particolarmente ai paesi dellAmerica Latina e aveva come scopo la loro emancipazione al
fine di bloccare lespansione comunista
La politica estera di Kennedy
Kennedy si trov a fronteggiare la grave crisi di Cuba che ebbe due episodi salienti.
Nella grande isola, a poca distanza dalle coste statunitensi, si era insediato, a seguito di
uninsurrezione, un regime dichiaratamente comunista considerato assolutamente
inaccettabile dallamministrazione e anche dallopinione pubblica degli Usa.
Gi lamministrazione Eisenhower aveva studiato vari piani per il rovesciamento
del regime instauratosi a Cuba e, fra questi, anche unazione di forza da svolgersi tramite
uno sbarco nellisola di qualche centinaio di esuli cubani che, una volta sbarcati, avrebbero
avuto, secondo lerrata valutazione dellIntelligence USA, aiuto dalla popolazione cubana
Kennedy riprese questo progetto e, male informato dai suoi servizi segreti,
autorizz lesecuzione di questa avventurosa operazione Lo sbarco, avvenuto nella Baia
dei Porci dellisola caraibica, fu un clamoroso fallimento e il prestigio del giovane
Presidente americano scese ai minimi termini.
Il secondo episodio ebbe ripercussioni internazionali molto pi gravi e il mondo si
trov sullorlo di una guerra nucleare. LURSS, approfittando del regime comunista
instaurato da Fidel Castro, aveva installato nellisola missili in grado di colpire facilmente
il vicino territorio USA. Kennedy, sulla base di prove inoppugnabili, denunci la presenza
di questi missili a Cuba e dichiar apertamente linammissibilit da parte statunitense di
questa minaccia. Il Presidente americano, desideroso anche di ricostruire il suo prestigio
dopo lo smacco della Baia dei Porci, affront la questione con grande decisione, ordinando
il blocco navale dellisola e instaurando un rischioso braccio di ferro con il Cremlino. Il
mondo trattenne il fiato, ma alla fine si trov un compromesso: lURSS ritirava i suoi
missili da Cuba e gli USA si impegnavano a non invadere Cuba.
In Asia, Kennedy non ebbe una visione complessiva coerente, ma inizi un limitato
dialogo con la Cina e con i paesi asiatici. Tuttavia eredit la spinosa questione
dellIndocina dove, da anni, era molto attiva la guerriglia comunista portata avanti dal
regime comunista di Hanoi, nel Viet Nam del sud. Considerando la necessit di bloccare
nella zona lespansione comunista, Kennedy invi nel Viet Nam del sud un primo
contingente di 1000 consiglieri militari, in realt soldati a tutti gli effetti, e fu linizio di
una disastrosa guerra nella quale gli Stati Uniti sprofondarono mese dopo mese, uscendone
alla fine umiliati e sconfitti.
Limprovvisa morte di Kennedy lasci al Vicepresidente Lyndon B. Johnson questa
difficile eredit. Johnson, convinto assertore della Teoria del Domino, decise che la guerra
in Viet Nam doveva essere proseguita e vinta perch un eventuale abbandono avrebbe fatto
crollare il prestigio degli Stati Uniti agli occhi del mondo in quanto nessun altro paese
avrebbe creduto alla promessa di protezione USA.
Nel 64, vennero provocati ad arte incidenti militari nel Golfo del Tonchino e
questo permise al Presidente di ottenere dal Congresso americano ampi poteri.
Johnson ordin linvi sempre pi consistente di truppe, arrivando nel 67 ad un
effettivo di oltre 500.000 unit, e dette il via ai pesanti bombardamenti aerei del Viet Nam
del nord. Tutto questo, per, non fu sufficiente ad imporsi in una guerra atipica, logorante e
basata fondamentalmente sulla guerriglia.
La Dottrina Nixon dette adito ad un lungo dibattito che sfoci in una spettacolare
apertura alla Cina Popolare. Come ricordava Kissinger, in diplomazia pi opzioni ha una
parte, meno ne ha laltra, la quale, di conseguenza, dovr essere pi prudente nella scelta
degli obiettivi ed una situazione di questo genere pu, effettivamente, indurre la
controparte ad attenuare la sua posizione,cio quando lURSS non potr pi contare
sullostilit tra Cina e USA il suo spazio sar notevolmente ridotto.
distensione era una strada per lei obbligata, proprio come voleva Nixon che, alla fine,
venne addirittura invitato a Mosca.
La Diplomazia del ping-pong
Il 6 aprile 1971, la squadra di ping-pong USA che era in Giappone per i campionati
mondiali venne invitata dai giocatori cinesi a visitare il loro paese.
I giocatori di ping-pong furono i primi americani a mettere piede in Cina e la loro
visita, molto enfatizzata negli USA, fu un forte contributo alla distensione tra i due paesi
tanto che, nel luglio, il Segretario di Stato Kissinger pot recarsi anche lui a Pechino.
Dopo la Guerra Fredda
Dopo circa 45 anni di Guerra Fredda, in cui il mondo si era diviso in due blocchi
contrapposti, questordine, basato su due superpotenze, improvvisamente, cess di esistere
per la disgregazione dellURSS e questa avvenne cos velocemente che sorprese le
Cancellerie di tutto il mondo. I primi segnali si erano avuti nel 1985 quando, nellURSS.,
sal al potere Mikhail Gorbaciov che introdusse radicali riforme, sia allinterno del paese,
attraverso una serie di liberalizzazioni in termini del tutto nuovi per il suo paese e sia in
politica estera .
Termini come Perestroika (ristrutturazione) e Glanost (trasparenza) sintetizzavano
le caratteristiche della nuova politica introdotta al Cremlino da Gorbaciov e, in effetti, le
innovazioni che apport nel chiuso centro di potere sovietico furono enormi.
Le sue innovazioni maggiori, per, riguardarono la politica estera, con lapertura
agli USA e a tutto il mondo occidentale, parlando di un Nuovo pensiero che doveva
caratterizzare rapporti nuovi e pi distesi con tutti gli Stati del mondo.
A partire dall 87, nonostante la presenza alla Casa Bianca di un personaggio duro e
reazionario come Reagan, Gorbaciov riusc a imbastire uneffettiva coesistenza pacifica,
anche attraverso un impegno per la riduzioni degli armamenti.
Gi nellottobre del 86, Gorbaciov e Reagan sincontrarono a Rejkjavik per
discutere sugli armamenti nucleari. Nel 87, in un altro incontro fu firmato lINF
Intermediate Range Nuclear Force Treaty che metteva fine allinstallazione degli
euromissile.
Lincontri tra i due statisti continuarono, Gorbaciov riusc a portare su posizioni pi
morbide Ronald Reagan e i rapporti diplomatici tra i due paesi non si interruppero mai.
Il 1989 Annus mirabilis
Alla fine, le radicali innovazioni introdotte da Gorbaciov dettero avvio ad un
processo di rinnovamento che travolse quasi tutti i regimi comunisti presenti nel mondo.e
portarono alla disgregazione dellURSS. A questo processo contribuirono, oltre Gorbaciov
e Reagan, altri grandi personaggi dellepoca come Kohl, Walesa, Thatcher, Mitterand,
Marquez, Cossiga e anche il papa Giovanni Paolo II e il cardinale Casaroli.
Il primo paese, in Europa, a liberarsi, dopo 40 anni, del regime comunista imposto
da Mosca fu la Polonia, grazie allopera fondamentale di Solidarnos e di Lek Walesa.
Seguirono lUngheria, la Bulgaria, la Cecoslovacchia , la Romania e lJugoslavia
che si disintegr. Il 9 Novembre fu abbattuto il muro che dal 1961 divideva in due la citt.
Come la sua presenza era stata limmagine tangibile delloppressione del regime
comunista cos il suo abbattimento rappresent la fine di quellideologia oppressiva e
liberticida e fu salutato da manifestazioni di giubilo non solo a Berlino.
Alcuni Stati si frantumarono: la Cecoslovacchia si divise in Repubblica Ceca e
Slovacchia. Anche in Jugoslavia la fragile unit, tenuta insieme fino allora solo dal pugno
duro del regime titino, si disintegr e dette vita a piccoli Stati che si dilaniarono in lunghe e
feroci guerre etniche.
Il 1989 fu lanno che port il comunismo al suicidio, con conseguente
disintegrazione nel 1991 dellUnione Sovietica e apparizione delle grandi ferite, come la
Cecenia, che erano conseguenza diretta di quel malgoverno, problema ancora oggi tutto da
risolvere.
Dopo il crollo dellURSS, si form il CSI con la Russia, Ucraina e altre repubbliche
un tempo facenti parte dellUnione Sovietica. Questa divisione fu un esempio di quanto sia
necessario un sistema accentrato per poter tenere insieme popoli di etnie diverse.
Nel frattempo si ebbe anche lo sviluppo di fenomeni paralleli, come nel Medio
Oriente, che assunsero maggior rilievo perch sottratti alla logica del mondo bipolare,
particolarmente nel sud. Era finita lelegante semplicit della Guerra Fredda che in
qualche modo, con lequilibrio del terrore, aveva garantito lordine e la pace mondiale.
Le relazioni internazionali si erano svolte, fino ad allora, con una certa simmetria
basata sullequilibrio e lequiparazione della forza delle due grandi potenze. Con il crollo
dellURSS questa simmetria venne a mancare e si aprirono nuovi orizzonti.
Non ci fu pi quella facilit di comprensione dellorientamento di uno Stato come
invece accadeva nel mondo bipolare e nacquero nuovi attori che non erano Stati ma gruppi
dinteresse, gruppi terroristici ecc.
Cambiamenti ci furono anche in campo diplomatico e si pens che lunica potenza
rimasta erano gli USA con il loro sistema di alleanza, in primo luogo la NATO.
Si pens, anche, che questo nuovo assetto facesse funzionare finalmente lONU, il
FMI, la Banca Mondiale ecc.e che gli USA volessero prendere la leadership mondiale,
lunilateralismo americano.
Nel 1992 esce il Defence planning guidance, documento del Dipartimento di Stato
americano, dove gli Usa indicavano le linee guide per tutti gli Stati democratici.
Gli USA avevano la responsabilit e i mezzi per costruire questo nuovo ordine e,
con la fine della Guerra Fredda, sentivano il diritto/dovere dellimpegno umanitario, di
impiantare la democrazia e di imporre il rispetto dei diritti umani fino alluso della forza.,
ma solo quando tutto questo collima con gli interessi nazionali. Esemplari per questo sono
lintervento americano nel Kuwait e gli altri interventi nel Golfo.
Ci che emergeva era un ordinamento internazionale basato sulla dimensione
imperiale degli Stati Uniti insieme a una maggiore responsabilizzazione dellONU.
Il sistema internazionale che usciva dalla Guerra Fredda era quindi un sistema
molto pi complesso di quanto previsto, a causa di molteplici fattori come il perdurare di
vari conflitti, particolarmente in Africa. Nel 90, nel mondo cerano 82 conflitti, dei quali
79 erano allinterno dei confini nazionali, erano le cosiddette guerre dimenticate come in
Somalia.
Circa 60 guerre di vario tipo (etniche, terroristiche ecc.) sono combattute anche
oggi e sono localizzate in Africa, Asia e America latina.
I maggiori punti caldi si trovano:
-In Africa, in Libia, in Algeria, in Somalia, in Congo, in Mali, in Sudan e in Guinea.
-Nel Medio Oriente, in Irak, in Siria, in Yemen, scontri di frontiera avvengono in Turchia e
permane da sempre tensione ai confini dIsraele.
-In Asia, in Afghanistan, nelle due Coree, in Pakistan, in Birmania e scontri di frontiera
avvengono ai confini dellIndia.
-In America Latina, in Columbia, in Messico
-In Europa, in Cecenia, in Spagna nei Paesi Baschi
Alla fine del Comunismo rimasero tante difficolt da risolvere e la Pax americana
si dimostr insufficiente a garantire lordine mondiale e a risolvere tutti i problemi .
LONU ha dimostrato di non avere ancora gli strumenti idonei per mantenere la
pace e questo ha indotto gli Stati uniti ad avviare una diplomazia multilaterale.
Questo nuovo ordine internazionale gestito dagli USA, ma anche dallUE che ha,
per, con i suoi 28 Stat,i problemi di coordinamento che permettono a Francia, Gran
Bretagna e Germania un ruolo di maggior peso. Un altro grande gruppo si formato con il
BRICS, lunione di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.
LItalia, nel sistema internazionale, in ritardo, per stata la fondatrice di
importanti organizzazioni internazionali come lUE e fra le prime nazioni ad aderire
allONU, la NATO, il G 8, occorre, per, che lItalia continui il suo impegno se intende
rimanere uno dei maggiori player mondiali.