2) Nel diritto romano la cittadinanza era considerata come forma di tutela giuridica
che assicurava davanti a magistrati e funzionari il riconoscimento di una serie di
diritti e garanzie di cui gli stranieri erano appunto del tutto privi. Era considerato
cittadino a pieno titolo l'individuo maschio adulto e libero.
la cittadinanza romana consentiva l'accesso alle cariche pubbliche e alle varie
magistrature (nonché la possibilità di votarle nel giorno della loro elezione), la
possibilità di partecipare alle assemblee politiche della città di Roma, svariati
vantaggi sul piano fiscale e, importante, la possibilità di essere soggetto di diritto
privato, ossia di poter presentarsi in giudizio attraverso i meccanismi dello ius civile,
il diritto romano per eccellenza.