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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.
1 comma 2 DCB - ROMA - Aut. Trib. n. 430/2003 del 03/10/2003. La rivista contiene inserto redazionale.
Roma
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annoXInumero3(36)novembre2014
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PER INFORMAZIONI
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Tel. 06.44230134
Un particolare
ringraziamento al
Dott. Calisto Bianchi
che ha contribuito
alla stesura finale
di questo periodico
Editoriale
di Maurizio ASCI
asci.maurizio@tiscali.it
Lentezza e consapevolezza
iamo sempre in bilico tra la frenesia del
mondo e la ricerca di lentezza. Non c
mai tempo per fare tutto ci che vorremmo fare o che ci chiedono di fare. Ma lentezza
non significa solo andare piano. Lentezza vuol
dire attenzione, consapevolezza, vuol dire predisposizione allascolto ed alla percezione di ci
che ci accade o facciamo accadere. Vuol dire vivere intensamente e godere degli attimi. Vuol
dire accorgersi di ci che abbiamo attorno, vuol
dire vedere e non solo guardare. Lentezza significa partecipare con trasposto, uno stato mentale, uno stile di vita, una presa di coscienza.
Ci non vuol dire essere fuori dal tempo. In questo secolo bisogna correre, fare molte cose contemporaneamente, occorre essere al passo con
i tempi, usare la tecnologia, rispettare i ritmi di
SOMMARIO
_Editoriale: Lentezza e
consapevolezza_3
_La lettera del Presidente:
Il territorio_4
_5 Seminario internazionale
della FIODS_6
_XIV Forum Internazionale
dei giovani donatori di sangue_8
_La prima volta che... partecipi
ad un forum internazionale_11
_Io dono Tu vivi_12
_31 dicembre 2014_14
_AVIS Regionale Lazio insieme
ad UniCredit per lo sviluppo
delle attivit donazionali_15
annoXInumero3(36)novembre2014
QUADRIMESTRALE
Periodico di informazione
e cultura edito dallA.V.I.S.
Comunale di Roma Onlus
Anno XI - n.3 (36) - Novembre 2014
Autorizzazione del Tribunale di Roma
n. 430/2003 del 03/10/2003
Via Imperia, 2 - 00161 Roma
Tel. 06.44230134 - Fax. 06.44230136
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DIRETTORE EDITORIALE
Biagio BOSCO
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio ASCI
CONDIRETTORE
Riccardo MAURI
CAPOREDATTORE
Roberto FANTAUZZI
COMITATO DI REDAZIONE
Biagio BOSCO
Riccardo MAURI
Carlo STACCHINI
Roberto FANTAUZZI
Donato QUARTA
Maurizio ASCI
Hanno collaborato
a questo numero:
Biagio BOSCO
Maurizio ASCI
Arcangelo PALMACCI
Eugenio FRATTURATO
Roberto FANTAUZZI
Jessica DEUSEBIO
Viviana VUMBACA
Matteo PANTANI
Riccardo MAURI
Domenico SAGUTO
Anna RUSSO
ROBERTA e GIOVANNA
Pierluigi MANOCCHIO
Tutte le persone sopraelencate
hanno collaborato a titolo gratuito
STAMPA Eurolit - Roma
Chiuso in tipografia il 14 novembre 2014
STAMPA ASSOCIATIVA
COPIA GRATUITA
Il territorio
(Estate romana lAVIS cera)
uestanno, per quanto ne so, per la prima volta la nostra AVIS si aperta al territorio per
fare sensibilizzazione e propaganda che la
mission preminente dellAssociazione, ma non
stato semplice. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Erika Battaglia, presidente della V Commissione del
Comune di Roma e donatrice per lAVIS. Con il suo
aiuto e la sua determinazione abbiamo realizzato due
obiettivi:
la lettera ai giovani in procinto di compiere i diciotto anni (futuri diciottenni) che, predisposta dallanagrafe e firmata dal Sindaco, viene loro inviata con gli
auguri e linvito alla donazione del sangue;
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annoXInumero3(36)novembre2014
di una nuova autoemoteca che dovr integrarsi obbligatoriamente in tutti i punti di prelievo afferenti alla
nostra Associazione. Ma non tutto, forse questa la
svolta per dare un nuovo corso allAVIS della Capitale,
i direttori sanitari dei centri trasfusionali infatti possono aiutarci a trovare una soluzione allemergenza sangue che assilla per alcuni mesi lanno Roma e trovare
anche quellanello mancante a questa Associazione
che ci possa far diventare grandi come nel resto del territorio nazionale.
Ma forse tra qualche anno, quando ormai le nuove normative sulla preziosa linfa saranno a regime, sorrideremo al pensiero che le donazioni di sangue si effettuavano con i sistemi attuali e, come per le altre disposizioni legislative (vedasi ad esempio luso delle cinture
di sicurezza, il divieto di fumo nei ristoranti e addirittura nei cinema) solo lobbligatoriet delle leggi pu garantire il buon uso del sangue e la salute dei cittadini.
Nel territorio romano per dobbiamo trovare il modo
per giungere allagognata autosufficienza ed al territorio dobbiamo anche far capire che le nuove regole, anche se per noi di gravosa applicazione, hanno lobiettivo di fornire ai trasfusi sangue pi sicuro e di migliore
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di Riccardo MAURI
5o Seminario
internazionale della FIODS
(Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donazione del Sangue)
ochi giorni prima di raggiungere il traguardo di
Capitale della Cultura Europea del 2019, Matera
ha incassato un altro successo: quello relativo alla cultura della donazione. L11 ottobre u.s la Citt dei
Sassi stata protagonista, grazie alla pregevole organizzazione dellAVIS regionale della Basilicata, del quinto
Congresso internazionale della FIODS (la Federazione
Internazionale delle Organizzazioni di Donazione del
Sangue). Gianfranco Massaro, Presidente mondiale della FIODS, ha aperto il dibattito illustrando il programma
del seminario intitolato Working Together for blood donor and patient care - Lavorare insieme per il dono del
sangue e la cura dei pazienti: 73 i Paesi rappresentati,
per un totale di 16 milioni di soci iscritti e fidelizzati e un
peso specifico non indifferente, anche nelle relazioni con
lOrganizzazione Mondiale della Sanit e
lOrganizzazione delle Nazioni
Unite, per risolvere il problema della carenza e sicurezza
del sangue che in alcune
zone particolarmente
drammatico.
Quando parliamo di sfida
globale - argomenta Massaro
- intendiamo che il nostro sforzo
principale va verso il raggiungimento dellautosufficienza di sangue da donazione
volontaria e non remunerata per ogni singolo Paese entro il 2020, come stabilito
dalla dichiarazione di Melbourne del 2009.
Ci sono continenti, come Asia e Africa, nei
quali la situazione oggi disastrosa: lobiettivo di FIODS aiutare questi continenti ad avviare
quantomeno il percorso per lautosufficienza. Quella
italiana una grande realt perch ha raggiunto lautosufficienza per quanto riguarda la donazione di san-
gue (ma non per quella di plasma). Dobbiamo comunque porci obiettivi sempre pi virtuosi, guardando ad
esempio alla Danimarca che, con 78 donatori ogni 1000
abitanti, uno dei sistemi pi efficienti al mondo. C
bisogno di lavorare molto di pi per costruire una rete
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tica e la trasparenza al centro della sua azione ma deve guardarsi dagli attacchi di un mercato che tende pericolosamente a mercificare la risorsa sangue, soprattutto nei Continenti in cui si fa fatica a darsi unorganizzazione compiuta. Durante lincontro, che ha visto
la presenza - tra gli altri - del vice ministro degli Interni
Filippo Bubbico e dellassessore alla Sanit della
Regione Basilicata Flavia Franconi, stato sottoscritta
da parte della FIODS la dichiarazione di Bruxelles
Pledge to peace, progetto europeo volto a promuovere lo sviluppo e leducazione alla pace per migliorare il benessere dei popoli.
Vincenzo Saturni, Presidente di AVIS
Nazionale, nel suo intervento ha
espresso la preoccupazione per la decisione assunta dalla Commissione
europea di trasferire la responsabilit
delle decisioni in materia di farmaci,
inclusa lAgenzia europea pertinente
(lEma), dal Direttorato generale per
la salute e i consumatori a quello per
lImpresa e lindustria e pertanto ha
chiesto pubblicamente al Governo
italiano, in questo semestre di
Presidenza del Consiglio dellUnione
Europea affidato al nostro Paese, di
mettere in atto tutte le strategie posEsecutivo della FIODS
sibili affinch la responsabilit in tecinanza della sua citt portando il saluto dei suoi con- ma di farmaci rimanga tra le competenze del
cittadini aggiungendo inoltre che la citt sta diventan- Direttorato generale per la salute.
do meta di congressi internazionali che fanno molto Il Presidente della commissione europea, Jean Claude
bene sia alleconomia locale sia alla crescita dei sape- Juncker, ha annunciato nei giorni successivi che nulla
ri. Nella giornata del Congresso, stato realizzato un verr modificato. una notizia - commenta Vincenzo
focus sulla cooperazione internazionale per la donazio- Saturni - che accogliamo con soddisfazione. Abbiamo
ne del sangue, con testimonianze della croce rossa te- inoltre notato con piacere anche la mobilitazione di
desca, del network Abn (che concentra lattenzione sul- molti membri del Parlamento europeo sul tema. Non
le sponde dellAdriatico), delle organizzazioni turche e c dubbio che la collaborazione proficua tra istituziodanesi. Il confronto si attivato sui metodi di recluta- ni, societ civile e volontariato socio-sanitario abbia
mento dei volontari, sullattenzione nei confronti dei portato allimmediato ripristino della situazione precegiovani donatori, sulla nuova programmazione europea dente. Come AVIS continueremo a monitorare le atti2014-2020 e sul valore aggiunto delle associazioni di vit del Parlamento europeo affinch ogni scelta medivolontariato del dono in un sistema trasfusionale mo- co-sanitaria sia sempre portata avanti nellesclusivo inderno. Un mondo, quello della donazione, che pone le- teresse del diritto alla salute dei cittadini.
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di Jessica DEUSEBIO
XIV Forum
Internazionale dei giovani
donatori di sangue
on posso iniziare a scrivere questo articolo senza i sentiti e dovuti ringraziamenti allAVIS
Comunale di Roma per il suo supporto, non solo economico; allAVIS Provinciale di Roma, in particolare alla Consulta Giovani, per aver appoggiato la mia
candidatura per la partecipazione al Forum; e allAVIS
Lazio, con tutti i suoi ragazzi, per essere rimasti sempre
in contatto, nonostante la distanza, e per farmi sentire
parte di una grande famiglia.
Il XIV Forum Internazionale dei giovani donatori di sangue dal titolo: W for Want to be a Blood Volunteer:
what, who, where, when, why. Increased knowledge on
the gift of blood, new reasons to save lives si apre per
la delegazione italiana con larrivo al Complesso
Moulay Rachid de la Jeunesse et de lEnfance a
Bouznika (Marocco) gioved 29 agosto; Filippo,
Francesco, Marco, Chiara, Viviana, Jessica, Anna,
Andrea, Nicola, Mattia, in rappresentanza dellAVIS tutta. Alcuni gi amici da tempo, altri divenuti tali in pochi
istanti, perch il rapporto che ci unisce va ben oltre le
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annoXInumero3(36)novembre2014
forum, Gianfranco Massaro, il quale ha precisato limportanza di sviluppare le sinergie tra i giovani dellIYC e
lapparato maggiore; Fouad Bouchaerb, rappresentante
del ministero della salute e Lahcen Rezzak, presidente
della Federazione Marocchina Dono Sangue. Successivamente c stato il discorso della nostra Alice Simonetti,
la quale ha parlato dellimportanza di questo forum in
quanto primo del nuovo board dellIYC e secondo forum
nel continente africano; Mohammed Benajiba, direttore
del Centro Nazionale Trasfusioni Sangue, ha ribadito
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Il terzo giorno di lavori si apre con il workshop condotto dai padroni di casa, il WHO; i marocchini hanno
illustrato le molteplici realt associative presenti nel
Paese, e in che modo queste si avvicinano alle diversit
culturali della popolazione, nonostante la comunanza
di obiettivi nella promozione e nella fidelizzazione del
donatore.
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di Viviana VUMBACA
suo genere. Ha rappresentato una vera occasione di incontro, un luogo dove i giovani volontari possono farsi
promotori dei valori della cultura del dono, e capire ve-
Stand avisino
di gadgets al Market
Stand avisino
di dolci al Market
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Io donoTu vivi
SCN. Questo significa che il tema da noi trattato molto sentito, e con il procedere degli interventi ne abbiamo avuto la conferma. Lapertura dei lavori stata affidata ad Adolfo Camilli, Presidente Onorario di AVIS
Comunale Roma che, da diversi anni, cura i rapporti con
le varie comunit straniere organizzando periodicamente con esse donazioni di sangue.
Nel corso della prima parte della conferenza si sono alternati diversi rappresentanti del mondo Avisino, CESV e
CRS Francesca Baccelliere, Responsabile del Servizio
Civile CESV, ha illustrato il progetto di servizio civile attualmente in corso riportando le sensazioni e le emozioni che i ragazzi del SCN hanno espresso sulle attivit da
loro svolte. stato entusiasmante notare come da questa esperienza i ragazzi prendano coscienza delle potenzialit dei loro territori. Il successivo intervento della dottoressa Silvia Castorina, Direttrice del CRS, ha posto laccento sulla grave carenza di sangue nella Regione Lazio
che costringe la nostra Regione ad acquistare notevoli
quantit di emazie. stato poi il turno di Fulvio Vicer,
Presidente di AVIS Regionale Lazio, il quale ha trattato il
tema delle generazioni a confronto soffermandosi poi
sulla questione della chiamata del donatore, spiegan-
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annoXInumero3(36)novembre2014
Le AVIS
Eugenio Fratturato,
Presidente dellAVIS
Provinciale di Roma
31 dicembre 2014
di Eugenio FRATTURATO
a fatidica data per lentrata in vigore dei requisiti minimi, dettati dalle normative europee,
si avvicina inesorabilmente!!! La Regione Lazio, ai sensi del DCA n. U00207 del 20/06/2014, con
una nota del 30 giugno e successiva integrazione del 23 luglio, ha inviato alle Associazioni/Federazioni
Donatori del sangue, la richiesta di una documentazione, corredata di Check List, da presentare entro il 15 settembre al Centro Regionale Lazio, al fine di dare avvio al processo formale di autorizzazione allesercizio delle
Unit di Raccolta/Punti di Raccolta associativi.
Al 15 settembre 2014, quante sono state le AVIS del Lazio che sono riuscite a presentare i documenti richiesti?
Considerato che la Regione Lazio ha prorogato la scadenza al successivo 31 ottobre appare evidente che non sono state molte quelle che sono riuscite a consegnare tutta la documentazione nei tempi stabiliti.
Negli ultimi anni, in qualit di
Presidente Provinciale, su richiesta delle AVIS stesse, ho invitato il
CRS ad effettuare visite pre-ispettive presso i locali destinati alle
raccolte del sangue, per verificare
se in essi sussistevano i requisiti
richiesti.
Purtroppo il CRS, forse per mancanza di tempo e/o di personale,
riuscito a completare il quadro
solo per pochissime AVIS locali.
Bisogna tener presente che anche molti Centri Trasfusionali non
hanno completato le procedure
di accreditamento e, quindi, saranno costretti a chiudere.
Ora mi chiedo: quante saranno le
Associazioni che potranno continuare a svolgere la propria attivit associativa nei propri Punti di
raccolta e/o nei Centri Trasfusionali delle ASL?
Come risolver, la Regione Lazio,
il problema del raggiungimento dellautosufficienza ematica se, alle circa 30.000 sacche di sangue mancanti, si
aggiungeranno quelle che non verranno pi raccolte dalle AVIS costrette a chiudere i battenti?
Voglio sperare in una conclusione positiva per tutte le Associazioni del settore, ma soprattutto sono fiducioso nel
grande senso di Responsabilit e negli alti valori di altruismo e solidariet che spinge tutti i volontari a proseguire in questo sempre pi difficile percorso associativo.
Buon sangue a tutti.
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annoXInumero3(36)novembre2014
sovraordinate
AVIS Regionale Lazio insieme
ad UniCredit per lo sviluppo
delle attivit donazionali
l Tesoriere dellAVIS
Regionale Lazio
Arcangelo Palmacci
di Arcangelo PALMACCI
AVIS Regionale Lazio, oltre che alla ricerca disperata di una sede permanente che gli consenta di svolgere il proprio ruolo istituzionale, anche alla ricerca di finanziamenti per supportare alcuni progetti mirati e di contributi necessari per il miglior svolgimento del ruolo che riveste su tutto il territorio. Inoltre, limminente entrata in vigore della nuova disciplina delle attivit trasfusionali e produzione degli emoderivati (cosiddetti requisiti minimi sulle norme di qualit e sicurezza per la raccolta, controllo, lavorazione, conservazione e distribuzione del sangue) stanno comportando per le realt associative di tutto il Lazio un notevole esborso economico per ladeguamento alle nuove normative che entreranno in vigore dall1 gennaio 2015.
Il ruolo di tesoriere della nostra Associazione mi rende quotidianamente partecipe dei progressi fatti da tutto il Consiglio Esecutivo e di avere una visione complessiva tale da sovraintendere a tutte le attivit.
Personalmente, da dirigente AVIS, riserbo comunque tanti sogni nel cassetto tra i quali annovero:
Aumentare la produzione di plasma destinato al frazionamento industriale, per migliorare il grado di autosufficienza regionale in plasmaderivati;
Adeguare le strutture alle normative e alle aumentate necessit operative (Unit di Raccolta e Punti di Prelievo);
Portare avanti un progetto come quello inserito nellUniverso del Non Profit di UniCredit Il Mio Dono.
Come AVIS Regionale siamo molto orgogliosi di sostenere questultimo punto (o sogno) e avere la possibilit di raccogliere direttamente le
donazioni dei cittadini online. Donazioni necessarie a finanziare il Progetto per lo sviluppo delle attivit donazionali nel territorio
della Regione Lazio, col quale si vuole confermare lattenzione del nostro Gruppo alle esigenze del territorio per ottenere e mantenere
lautosufficienza per sangue ed emocomponenti della Regione.
Siamo partiti lo scorso anno rivolgendo la nostra attenzione alladeguamento delle strutture alle nuove normative e alle aumentate necessit
operative delle Unit di Raccolta e Punti di Prelievo. Per dare il via libera ai lavori abbiamo bisogno della generosit di privati e di fondazioni, come appunto UniCredit che si resa disponibile.
Siamo sicuri che la generosit degli italiani e di tutti gli Enti sensibili a questo nobile scopo e da sempre attenti al sociale, ci aiuteranno ancora, per raggiungere insieme lobiettivo prefissato. Poco alla volta, grazie ai contributi raccolti con UniCredit, alimenteremo un fondo destinato a iniziative e progetti mirati e potremo sostenere le esigenze di una organizzazione come lAVIS che richiede un aggiornamento costante
e di nuove strumentazioni per continuare a svolgere il proprio ruolo.
Per UniCredit, vicina allAVIS, la volont di collaborare frutto di una consolidata attenzione ai temi del sociale sviluppatasi nellaffermarsi
del progetto Universo Non Profit, che mira a fornire un supporto qualificato e concreto alle organizzazioni attive nel terzo settore.
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annoXInumero3(36)novembre2014
di Matteo PANTANI
Matteo e Massimo
Pantani i Pirati
Luned 8 settembre,
Fidenza-Passo Cisa, 90 km.
In prima mattinata sbarchiamo a
Fidenza dove partiamo alla volta degli
amici dellAVIS locale che ci accolgono come mai ci saremmo aspettati. Io
e mio padre siamo neo donatori e mai
prima dora avevamo avuto un grande ruolo nella solidariet per impegni
e per pigrizia in generale, poi la vita ci ha avvicinato a
questo mondo e questo viaggio ci ha aperto gli occhi.
Persone che ti aprono le porte senza chiedere chi sei,
unumanit che non puoi non vedere, cose che ci riempiono il cuore e ci danno la carica dopo una notte insonne. Dopo lincontro partiamo lungo la via francigena, il cui percorso ci porta nel pomeriggio ad affrontare
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annoXInumero3(36)novembre2014
Gioved 11 settembre,
San Quirico dOrcia-Campagnano, 170 km.
Questo stato il giorno che ricorder come emblematico del viaggio, vuoi per i chilometri vuoi per come siamo arrivati la sera a Campagnano. Partiamo la mattina
da San Quirico dOrcia sotto una pioggia insistente che
ci abbandoner una volta lasciatoci il Monte Amiata alle spalle, da qua inizia una lunga rincorsa al comune di
Montefiascone (paese dellEST-EST-EST!), dove ci attende una delegazione dellAVIS locale. Questa ci lascia
a bocca aperta, veniamo accolti come se fossimo delle
star, siamo i protagonisti di una storia che nemmeno
noi ci eravamo immaginati, possiamo toccare con mano le emozioni di queste persone che vogliono sapere
tutto di noi, del viaggio e delle motivazioni. Un pranzo
luculliano che ci rimette al mondo e carichi di energia
e di sostegno partiamo alla volta di Campagnano. I kilometri sono molti ma abbiamo molta benzina nelle
gambe e nella testa, cos voliamo fino a Campagnano
volenterosi di arrivare alla Capitale. Una notte particolare, vissuta allinterno di una scuola per bambini adibita ad ostello in cui passiamo la notte nella biblioteca
dello stabile sopra un materasso di fortuna. Anche questo essere pellegrini. Ringraziamo il delegato
dellAVIS zonale per averci fatto contattare il parroco
che ci ha aperto le porte della sua scuola.
Venerd 12 settembre,
Campagnano-Roma, 45 km.
La passerella finale, non ci possiamo credere ma ce
labbiamo fatta: Citt del Vaticano! Una volta raggiunta la meta lemozione tanta e si vede negli
occhi di entrambi, emozioni che vanno dallincredulit, alla fiducia ed al rispetto per la fatica che
abbiamo fatto, cose particolari che mi difficile
spiegare ma che vi esorto a provare se ne avete la
possibilit! Molta emozione anche per me, che mi
rendo conto di aver portato a termine un viaggio
particolare a fianco di mio padre. Non poco, sono
cose che porter sempre con me.
Alla fine della mattinata incontriamo il Presidente
dellAVIS di Roma, il Sig. Bosco, che come i suoi colleghi delle altre AVIS ci trasmette un sacco di emozioni
e ci rende orgogliosi di ci che abbiamo portato a termine. Ci scambiamo dei doni, sensazioni e progetti da
condividere per poi salutarci con un arrivederci prima
di partire alla volta della stazione di Roma Termini dove ci aspetta il treno che ci riporter a casa.
Concludiamo cos il viaggio, dopo circa 570 chilometri, arrivando a San Vincenzo accolti da amici e parenti. Home sweet home ma il viaggio ci ha cambiati e non vediamo lora di ripartire per una nuova
avventura.
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annoXInumero3(36)novembre2014
di Pierluigi MANOCCHIO
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annoXInumero3(36)novembre2014
di Maurizio ASCI
Pudore
Luomo lunico animale che arrossisce, ma anche lunico che ne ha bisogno
una frase di Mark Twain, ma pi passa il tempo meno persone vedo arrossire. In una societ
come la nostra in cui locchio dellaltro portato ad intrufolarsi ovunque trovando dallaltra parte
altrettanta disponibilit allesibizione, credo che la
parola pudore non trovi pi posto.
Il pudore una condotta che pu essere considerata
da diversi punti di vista, etico, etnico, sociologico, religioso e quindi subisce le pressioni dellambiente: esso una realt di comportamento, una condotta di
relazione e pu subire, come di fatto ha subito e subisce, le pressioni e le oscillazioni dellambiente non
solo presso i cosiddetti popoli primitivi, ma anche
presso quelli civili e nelle varie epoche di civilt.
Ormai viviamo in un mondo che vuole la pubblicizzazione del privato: nella nostra societ consumistica in
cui le merci per essere vendute devono essere pubblicizzate, anche gli esseri umani hanno la sensazione di
esistere solo mettendosi in mostra.
Il mondo diventato un enorme supermercato e chi
non si mette in mostra, chi non si pubblicizza, non
sollecita gli altri, non li coinvolge.
Per esserci bisogna allora apparire. E chi non ha nulla
da mettere in mostra, che sia una merce, un corpo,
unabilit, allora mette in mostra la propria interiorit, alla ricerca di una trasparenza e di una sincerit
a tutti i costi.
Anche nella moderna Confessione lindividuo mira solo ad essere glorificato dalla societ e a compensare
in ammirazione per la sua sincerit quella riprovazione che sa di meritare per i singoli comportamenti trasgressivi sui quali si compiace di intrattenere gli altri.
Cos, pur avendo fallito, ammettere il proprio fallimento diventa un modo per mostrarsi autentico agli
occhi degli altri divenuti unautorit in campo morale.
La televisione, i giornali, le community diventano
sempre pi indiscreti, attraverso confessioni intime,
emozioni in diretta, storie damore.
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di Domenico SAGUTO
Dott. Domenico Saguto
Miopia e cattive
abitudini visive
ra i vari argomenti di oculistica che potevo trattare ho scelto la miopia, non perch sia pi interessante di altri, ma perch un difetto visivo
molto diffuso nella popolazione. Sono sicuro che molti
lettori saranno interessati a questo problema in quanto miopi o perch hanno parenti o amici con questo difetto visivo. Ovviamente, per motivi di spazio, non po-
tr trattare tutti gli aspetti della miopia. Cercher, cos, di analizzare le cause e sensibilizzare il lettore alla
prevenzione. La miopia, in parole semplici, quel difetto visivo causato da una lunghezza del bulbo oculare
pi grande rispetto al fuoco dellocchio. Nellocchio
senza difetti visivi le immagini si formano sulla retina e
sono nitide. Nella miopia, invece, le immagini si formano pi avanti della retina e quindi sono sfuocate. Il
miope vede male da lontano e bene da vicino. Quasi
sempre il sintomo per il quale ci si rivolge alloculista
la visione sfuocata da lontano: difficolt a vedere la lavagna o la televisione o a leggere scritte lontane. Il
bambino miope tende a strizzare gli occhi e ad avvicinarsi agli oggetti per vederli meglio.
Per addentrarci nellargomento devo subito dire quanto diffusa la miopia. I dati ci dicono che il difetto visivo pi diffuso e che in Italia interessa circa il 25%
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annoXInumero3(36)novembre2014
zato e questo generalmente avviene verso i 22 - 24 anni. Tuttavia, anche se i rimedi esistono, sempre meglio
correggere le proprie abitudini visive per evitare linsorgere della miopia o quantomeno per limitarne lentit.
Anche nel caso di questo difetto visivo vale la regola generale della medicina: prevenire meglio che curare.
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annoXInumero3(36)novembre2014
di Anna RUSSO
Lalimentazione ha sempre avuto una valenza culturale, etica, sociale, soggettiva oltre che psichica. Per fare
solo un esempio gi lo storico Erodoto evidenziava nelle sue Storie, differenze importanti tra popolazioni prevalentemente carnivore e non. Osservando come le prime fossero pi propense allarte della guerra mentre
quelle vegetariane fossero pi rivolte ad una creativit
di tipo spirituale.
Oggi, molto velocemente, questo patrimonio e questa
consapevolezza istintiva vengono sempre pi a mancare, mentre il tentacolare processo di globalizzazione
con i suoi pi convinti fautori ci vuole convincere della
bont dei cibi manipolati geneticamente adducendo
che sia anche, in termini sociali, lunica soluzione al
problema della fame nel mondo. Convinzione peraltro
senza alcun fondamento oggettivo perch la fame
prima di tutto una conseguenza di sistemi
sociali ingiusti, perch prodotta da un
ordine immorale di valori, perch deriva
da forme di agricoltura distruttive della
natura, come evidenzia giustamente
la coraggiosa no-global Vandana Shiva,
direttrice dellIstituto di ricerca di Nuova
Delhi. Il rischio perci, davvero incombente, che vengano abbattute definitivamente
anche quelle differenze culturali tra le pi profonde e
radicate che luomo conosce sin dalla notte dei tempi,
quelle appunto dellalimentazione.
Il progetto mondiale biocida delle industrie, poi multinazionali dellagro-alimentare, prende avvio nelle societ occidentali subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale del secolo scorso, lungo le linee dettate
dalle logiche di un sempre pi crescente consumo e
profitto, attraverso i progressi massicci di una tecnoscienza strumentalizzata. Un degrado che ha colpito,
negli anni, anche nei suoi connotati sociali pi marcati
il tradizionale rituale familiare dello stare a tavola, del-
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annoXInumero3(36)novembre2014
Coltivazioni intensive
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annoXInumero3(36)novembre2014
Erodoto evidenziava
che le popolazioni
vegetariane fossero
pi rivolte ad una
creativit di tipo
spirituale.
materie prime per le proprie lavorazioni. Lagricoltore viene persuaso e reso complice con la
promessa di una pi alta produttivit, che la stessa dinamica della
persuasione che si ripete oggi con le sementi ogm.
Lanalisi qualitativa della strategia agricola nei paesi
sviluppati prova che essa funzionale non al bisogno
nutritivo della popolazione ma a interessi speculativi.
Viene sostenuta, per esempio, la coltura della barbabietola da zucchero, perch con questa ha fatto fortuna limprenditoria saccarifera; del girasole perch i suoi
semi sono utili allestrazione chimica di olio commestibile e allindustria delle vernici, della carta, allalimentazione negli allevamenti avicunicoli. In un paese come
lItalia, dove il diabete una grave piaga sociale, il terreno riservato alla barbabietola da zucchero era, nel 1981, pi che
doppio di quello destinato a tutte le leguminose. Dimostrativa e
determinante nellorientamento complessivo degli indirizzi agricoli la
zootecnia intensiva. Divoratrice inesauribile di mangimi integrati, antibiotici, chemioterapici, ormoni e medicinali di
ogni genere, sicuro recapito di impianti e attrezzature,
anche automatiche, essa fa devolvere allalimentazione
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di Roberto FANTAUZZI
roberto.fantauzzi@libero.it
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quel nome darsi alla fuga? Undici secoli prima il suo predecessore, con il suo
stesso nome e principe della fede cristiana aveva fondato quella citt, come
poteva ora lui fuggire via? Salutati i parenti e i pi stretti collaboratori e toltosi poi le insegne dellImpero romano
dOriente, Costantino, per morire come
un soldato qualsiasi, prese la spada e si
diresse verso la porta di San Romano
combattendo contro il nemico fino al
sopraggiungere della morte.
Dove erano le legioni di Cesare, Traiano,
Marco Aurelio, Costantino e Giustiniano? Dove era la gloria della repubblica
romana e del glorioso Impero nato con Augusto? Erano
passati duemila anni dallinizio dellespansione romana
ed ora era giunta la fine. La leggenda dice che il corpo
di Costantino XI Paleologo non venne mai trovato, ma
non fu cos. Le sue spoglie vennero riconosciute dai calzari e, per ordine del sultano, la sua testa venne mozzata e posta sotto la statua di Costantino I a segnare appunto inizio e fine della citt imperiale.
LImpero romano questa volta era davvero finito, ma era
finito con un personaggio che aveva mostrato
cognizione del proprio
ruolo di Imperatore del
pi grande impero che
la storia abbia mai conosciuto.
Per la cronaca, tanto per
avere consapevolezza
della fine dellet medioevale appena descritta, circa quarantanni dopo Colombo scoprir il continente americano, ma questa
tuttaltra storia. La prossima volta torneremo indietro nel
tempo, durante limpero romano dOccidente, alla scoperta di un imperatore poco conosciuto ma davvero molto particolare, chiss chi sar!!!!
Maometto II
La difesa di Costantinopoli
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COMINCIAMO DALLABC: DAL SOGNO DI FORMENTANO
AL NOSTRO FUTURO NEL TERZO SETTORE
a citt di Matera ha ospitato dall11 al 12 ottobre il meeting della Consulta Nazionale AVIS Giovani che
nasceva dalla necessit di approfondire alcuni temi legati alle origini, alla missione e alle tante sfide della
nostra Associazione. Uno degli obiettivi del nostro mandato proprio quello di offrire una formazione
continua ai nostri volontari, affinch possano acquisire una sempre maggiore consapevolezza del ruolo di
AVIS nella societ civile e possano dare il loro fattivo
contributo alla crescita associativa, partendo dalle loro
realt territoriali.
DONAZIONE DI SANGUE
PRESSO UN ISTITUTO
SCOLASTICO
onazione di sangue a maggio presso
lIstituto S. Giuseppe de Merode.
Nella foto un gruppo di ragazzi si appresta a donare il sangue.
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BLOOD RUNNER 2014
omenica 21 settembre si svolta al gianicolo la XIII edizione della consueta e
collaudata Blood Runner che dal 2002 abbina allo sport lobiettivo di dare un contributo al raggiungimento dellautosufficienza
di sangue nel Lazio. Linsufficienza del numero di donazioni rispetto al fabbisogno, e
ancor pi laumento dellet media dei donatori, hanno pertanto orientato la mission di Blood Runner che consiste nel
promuovere la cultura della donazione anche
nellinfanzia e nelladolescenza, ovvero nei
donatori di domani.
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avis news
AVIS ROMA IN LUTTO
PER LA SCOMPARSA
DI ENZO LIVERZANI
a nostra AVIS piange per la scomparsa dellamico Enzo Liverzani, donatore e Dirigente per molti anni, fondatore del Gruppo
donatori della Parrocchia di S. Timoteo,
persona buona e affabile sempre pronta
a collaborare per le
necessit associative.
Alla moglie Rosella,
ai figli e alla famiglia
tutta vadano i sentimenti di affetto che
per molti anni abbiamo condiviso con
Enzo, sicuri che seguiter a non far
mancare il Suo sostegno dal Cielo.
TRENTENNALE A GROTTAFERRATA
RADIO SIV
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Ospedale
S. Giovanni - Addolorata
anche per aferesi (separatore cellulare)
Policlinico A. Gemelli
anche per aferesi (separatore cellulare)
Ospedale Fatebenefratelli
Villa S. Pietro
Via di S. Giovanni
in Laterano, 155
(Santa Maria)
Largo A. Gemelli, 8
(Pineta Sacchetti)
Piano -1 sotto il Pronto Soccorso
Ospedale S. Eugenio
Ospedale CTO
Via S. Nemesio 21
(no aferesi)
5 piano
Policlinico Casilino
(ex Villa Irma)
Ospedale
S. Giovanni Evangelista
Ospedale S. Spirito
Lungotevere in Sassia, 1
Ospedale S. Andrea
(no aferesi)
NUOVI ISCRITTI: PRIMA DI ANDARE IN UNO DEI CENTRI SOPRA INDICATI NECESSARIO COMPIERE ALCUNE FORMALIT PRESSO LA SEDE
AVIS (Via Imperia 2).
Portare tre foto per il rilascio della tessera di donatore e del tesserino AVIS Tempo Libero.
Consigliamo al donatore di far presente - presso il Centro di raccolta - che la donazione effettuata per lAVIS e, successivamente, di segnalare la donazione presso la Segreteria (06.44230134, info@avisroma.it) per laggiornamento dellarchivio.
Si porta a conoscenza di tutti i soci che, tramite nostre autoemoteche, vengono effettuate anche raccolte programmate presso parrocchie, aziende,
uffici pubblici e scuole.
LA
PRIMA
VOLTA
CHE