Sei sulla pagina 1di 36

a

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.
1 comma 2 DCB - ROMA - Aut. Trib. n. 430/2003 del 03/10/2003. La rivista contiene inserto redazionale.

Roma

www.avisroma.it
annoXInumero3(36)novembre2014

seguici anche su

PER INFORMAZIONI

www.avisroma.it
Tel. 06.44230134

Un particolare
ringraziamento al
Dott. Calisto Bianchi
che ha contribuito
alla stesura finale
di questo periodico

Editoriale

di Maurizio ASCI
asci.maurizio@tiscali.it

Lentezza e consapevolezza
iamo sempre in bilico tra la frenesia del
mondo e la ricerca di lentezza. Non c
mai tempo per fare tutto ci che vorremmo fare o che ci chiedono di fare. Ma lentezza
non significa solo andare piano. Lentezza vuol
dire attenzione, consapevolezza, vuol dire predisposizione allascolto ed alla percezione di ci
che ci accade o facciamo accadere. Vuol dire vivere intensamente e godere degli attimi. Vuol
dire accorgersi di ci che abbiamo attorno, vuol
dire vedere e non solo guardare. Lentezza significa partecipare con trasposto, uno stato mentale, uno stile di vita, una presa di coscienza.
Ci non vuol dire essere fuori dal tempo. In questo secolo bisogna correre, fare molte cose contemporaneamente, occorre essere al passo con
i tempi, usare la tecnologia, rispettare i ritmi di

produzione, rispettare gli orari, correre da una


parte allaltra della citt... Tutto ci fa parte del
vivere odierno e non si pu rifiutare lo stato delle cose alienandosi. Sarebbe magnifico costruirsi un mondo parallelo che si muovesse in modo
congeniale al nostro ritmo, ma si rischia di vivere emarginati ai confini della realt.
La sfida vera trovare un compromesso.
Luomo a vapore ha la capacit di dosare il carbone nella caldaia, la potenza del motore e di
conseguenza la velocit. Occorre procedere a
velocit sostenuta ma, al bisogno, avere la capacit di rallentare, di ridurre i giri o addirittura
di fermarsi.
A volte per essere lento e consapevole basta alzare gli occhi e guardare il cielo... a volte basta
guardarsi le mani. 

SOMMARIO
_Editoriale: Lentezza e
consapevolezza_3
_La lettera del Presidente:
Il territorio_4
_5 Seminario internazionale
della FIODS_6
_XIV Forum Internazionale
dei giovani donatori di sangue_8
_La prima volta che... partecipi
ad un forum internazionale_11
_Io dono Tu vivi_12
_31 dicembre 2014_14
_AVIS Regionale Lazio insieme
ad UniCredit per lo sviluppo
delle attivit donazionali_15
annoXInumero3(36)novembre2014

_La via francigena in bicicletta,


diario di bordo_16
_Una penna una storia
un messaggio_18
_Pudore_19
_Miopia e cattive
abitudini visive_20
_Luomo ci che mangia_22
_Memorandum del donatore_25
_Lultimo Imperatore romano
dOriente (Costantino XI)_28
_AVIS News_30
_Centri trasfusionali_35

QUADRIMESTRALE
Periodico di informazione
e cultura edito dallA.V.I.S.
Comunale di Roma Onlus
Anno XI - n.3 (36) - Novembre 2014
Autorizzazione del Tribunale di Roma
n. 430/2003 del 03/10/2003
Via Imperia, 2 - 00161 Roma
Tel. 06.44230134 - Fax. 06.44230136
www.avisroma.it
DIRETTORE EDITORIALE
Biagio BOSCO
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio ASCI
CONDIRETTORE
Riccardo MAURI
CAPOREDATTORE
Roberto FANTAUZZI
COMITATO DI REDAZIONE
Biagio BOSCO
Riccardo MAURI
Carlo STACCHINI
Roberto FANTAUZZI
Donato QUARTA
Maurizio ASCI
Hanno collaborato
a questo numero:
Biagio BOSCO
Maurizio ASCI
Arcangelo PALMACCI
Eugenio FRATTURATO
Roberto FANTAUZZI
Jessica DEUSEBIO
Viviana VUMBACA
Matteo PANTANI
Riccardo MAURI
Domenico SAGUTO
Anna RUSSO
ROBERTA e GIOVANNA
Pierluigi MANOCCHIO
Tutte le persone sopraelencate
hanno collaborato a titolo gratuito
STAMPA Eurolit - Roma
Chiuso in tipografia il 14 novembre 2014
STAMPA ASSOCIATIVA
COPIA GRATUITA

La lettera del Presidente


di Biagio BOSCO
Il Presidente
Biagio Bosco

Il territorio
(Estate romana lAVIS cera)
uestanno, per quanto ne so, per la prima volta la nostra AVIS si aperta al territorio per
fare sensibilizzazione e propaganda che la
mission preminente dellAssociazione, ma non

stato semplice. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Erika Battaglia, presidente della V Commissione del
Comune di Roma e donatrice per lAVIS. Con il suo
aiuto e la sua determinazione abbiamo realizzato due
obiettivi:
 la lettera ai giovani in procinto di compiere i diciotto anni (futuri diciottenni) che, predisposta dallanagrafe e firmata dal Sindaco, viene loro inviata con gli
auguri e linvito alla donazione del sangue;

 laccesso alle manifestazioni dellEstate Romana ove


abbiamo partecipato per una settimana agli eventi
Invito alla lettura e Il fontanone al Gianicolo.
Inoltre abbiamo dedicato alcuni pomeriggi estivi alla
sensibilizzazione al dono del sangue presso il quartiere Eur di Roma.

Anche altri eventi, come ad esempio Supercar Roma


Motor Show, si sono offerti di ospitarci. Immagino che
tra le motivazioni non ci siano solo finalit sociali ma
anche linteresse a ospitare brand di sicuro richiamo.
Tutto questo in virt della maggior presenza sul territorio che la nuova dirigenza AVIS si data come obiettivo. E sul territorio il Consiglio Direttivo dovr gestire
altres ladeguamento dei punti di raccolta fissi ai requisiti minimi che la recente normativa europea recepita dalla Regione Lazio ci impone a seguito dellentrata
in vigore della nuova disciplina su qualit e sicurezza
per raccolta, controllo, lavorazione, conservazione e distribuzione del sangue. Saremo costretti a rivedere le
programmate attivit di raccolta ottimizzando soprattutto i costi delle giornate di donazione. Notevole sar
anche lonere economico della nostra AVIS comunale
soprattutto per ligienizzazione dei mezzi e lacquisto

4
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE

di una nuova autoemoteca che dovr integrarsi obbligatoriamente in tutti i punti di prelievo afferenti alla
nostra Associazione. Ma non tutto, forse questa la
svolta per dare un nuovo corso allAVIS della Capitale,

i direttori sanitari dei centri trasfusionali infatti possono aiutarci a trovare una soluzione allemergenza sangue che assilla per alcuni mesi lanno Roma e trovare
anche quellanello mancante a questa Associazione
che ci possa far diventare grandi come nel resto del territorio nazionale.
Ma forse tra qualche anno, quando ormai le nuove normative sulla preziosa linfa saranno a regime, sorrideremo al pensiero che le donazioni di sangue si effettuavano con i sistemi attuali e, come per le altre disposizioni legislative (vedasi ad esempio luso delle cinture
di sicurezza, il divieto di fumo nei ristoranti e addirittura nei cinema) solo lobbligatoriet delle leggi pu garantire il buon uso del sangue e la salute dei cittadini.
Nel territorio romano per dobbiamo trovare il modo
per giungere allagognata autosufficienza ed al territorio dobbiamo anche far capire che le nuove regole, anche se per noi di gravosa applicazione, hanno lobiettivo di fornire ai trasfusi sangue pi sicuro e di migliore

qualit: infine il raggiungimento dei richiesti standard


europei ci consentir di accedere ad una maggiore disponibilit di sangue in tutta Europa. 

POMERIGGIO DI SENSIBILIZZAZIONE IN ESTATE


omeriggio di
sensibilizzazione al dono
del sangue nel mese di luglio
a Roma in Viale Europa
(quartiere Eur). Hanno
partecipato allevento:
Giovanna, volontaria
del Servizio Civile, il Dott.
Italo De Meis, Direttore
del SIMT S. Eugenio
e Marco Catella, Consigliere
dellAVIS Roma. 

5
annoXInumero3(36)novembre2014

Lintervento del Presidente Massaro

di Riccardo MAURI

5o Seminario
internazionale della FIODS
(Federazione Internazionale delle Organizzazioni di Donazione del Sangue)
ochi giorni prima di raggiungere il traguardo di
Capitale della Cultura Europea del 2019, Matera
ha incassato un altro successo: quello relativo alla cultura della donazione. L11 ottobre u.s la Citt dei
Sassi stata protagonista, grazie alla pregevole organizzazione dellAVIS regionale della Basilicata, del quinto
Congresso internazionale della FIODS (la Federazione
Internazionale delle Organizzazioni di Donazione del
Sangue). Gianfranco Massaro, Presidente mondiale della FIODS, ha aperto il dibattito illustrando il programma
del seminario intitolato Working Together for blood donor and patient care - Lavorare insieme per il dono del
sangue e la cura dei pazienti: 73 i Paesi rappresentati,
per un totale di 16 milioni di soci iscritti e fidelizzati e un
peso specifico non indifferente, anche nelle relazioni con
lOrganizzazione Mondiale della Sanit e
lOrganizzazione delle Nazioni
Unite, per risolvere il problema della carenza e sicurezza
del sangue che in alcune
zone particolarmente
drammatico.
Quando parliamo di sfida
globale - argomenta Massaro
- intendiamo che il nostro sforzo
principale va verso il raggiungimento dellautosufficienza di sangue da donazione
volontaria e non remunerata per ogni singolo Paese entro il 2020, come stabilito
dalla dichiarazione di Melbourne del 2009.
Ci sono continenti, come Asia e Africa, nei
quali la situazione oggi disastrosa: lobiettivo di FIODS aiutare questi continenti ad avviare
quantomeno il percorso per lautosufficienza. Quella
italiana una grande realt perch ha raggiunto lautosufficienza per quanto riguarda la donazione di san-

gue (ma non per quella di plasma). Dobbiamo comunque porci obiettivi sempre pi virtuosi, guardando ad
esempio alla Danimarca che, con 78 donatori ogni 1000
abitanti, uno dei sistemi pi efficienti al mondo. C
bisogno di lavorare molto di pi per costruire una rete

Lintervento del Presidente Nazionale Saturni

con le realt e le istituzioni pi importanti a livello mondiale. un


compito che non compete alle associazioni dei donatori ma alla politica.
Nicola Todisco, Presidente dellAVIS Basilicata, nel
suo intervento, ha evidenziato la crescita accompagnata ad un ampio rinnovamento degli organi associativi
che permette di guardare al futuro con pi serenit.
Tuttavia - afferma Todisco - in un momento estremamente delicato per il mondo trasfusionale, con lingresso delle norme sullaccreditamento a partire dal 2015
e la implementazione di un sistema di qualit globale,
c il bisogno di un processo di formazione continua e
di adeguamento delle conoscenze, e di una collaborazione ancora pi incisiva da parte dei giovani, che pos-

6
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
sono mettere lAssociazione in condizione di progredire anche nella freschezza dei messaggi associativi. In
questo contesto di apertura e confronto si inserisce la
due giorni di Matera, che sposta nella nostra regione il
dibattito mondiale sulle nuove frontiere della donazione. LAVIS Basilicata, oltre al Seminario Internazionale
FIODS, ha profuso anche un ulteriore impegno per la
realizzazione, in contemporanea, del meeting nazionale di AVIS Giovani e lincontro fra il Presidente di AVIS
Nazionale, Vincenzo Saturni, ed il mondo del Servizio
Civile avisino lucano. Salvatore Adduce, Sindaco di
Matera e donatore di sangue avisino, ha espresso la vi-

tica e la trasparenza al centro della sua azione ma deve guardarsi dagli attacchi di un mercato che tende pericolosamente a mercificare la risorsa sangue, soprattutto nei Continenti in cui si fa fatica a darsi unorganizzazione compiuta. Durante lincontro, che ha visto
la presenza - tra gli altri - del vice ministro degli Interni
Filippo Bubbico e dellassessore alla Sanit della
Regione Basilicata Flavia Franconi, stato sottoscritta
da parte della FIODS la dichiarazione di Bruxelles
Pledge to peace, progetto europeo volto a promuovere lo sviluppo e leducazione alla pace per migliorare il benessere dei popoli.
Vincenzo Saturni, Presidente di AVIS
Nazionale, nel suo intervento ha
espresso la preoccupazione per la decisione assunta dalla Commissione
europea di trasferire la responsabilit
delle decisioni in materia di farmaci,
inclusa lAgenzia europea pertinente
(lEma), dal Direttorato generale per
la salute e i consumatori a quello per
lImpresa e lindustria e pertanto ha
chiesto pubblicamente al Governo
italiano, in questo semestre di
Presidenza del Consiglio dellUnione
Europea affidato al nostro Paese, di
mettere in atto tutte le strategie posEsecutivo della FIODS
sibili affinch la responsabilit in tecinanza della sua citt portando il saluto dei suoi con- ma di farmaci rimanga tra le competenze del
cittadini aggiungendo inoltre che la citt sta diventan- Direttorato generale per la salute.
do meta di congressi internazionali che fanno molto Il Presidente della commissione europea, Jean Claude
bene sia alleconomia locale sia alla crescita dei sape- Juncker, ha annunciato nei giorni successivi che nulla
ri. Nella giornata del Congresso, stato realizzato un verr modificato. una notizia - commenta Vincenzo
focus sulla cooperazione internazionale per la donazio- Saturni - che accogliamo con soddisfazione. Abbiamo
ne del sangue, con testimonianze della croce rossa te- inoltre notato con piacere anche la mobilitazione di
desca, del network Abn (che concentra lattenzione sul- molti membri del Parlamento europeo sul tema. Non
le sponde dellAdriatico), delle organizzazioni turche e c dubbio che la collaborazione proficua tra istituziodanesi. Il confronto si attivato sui metodi di recluta- ni, societ civile e volontariato socio-sanitario abbia
mento dei volontari, sullattenzione nei confronti dei portato allimmediato ripristino della situazione precegiovani donatori, sulla nuova programmazione europea dente. Come AVIS continueremo a monitorare le atti2014-2020 e sul valore aggiunto delle associazioni di vit del Parlamento europeo affinch ogni scelta medivolontariato del dono in un sistema trasfusionale mo- co-sanitaria sia sempre portata avanti nellesclusivo inderno. Un mondo, quello della donazione, che pone le- teresse del diritto alla salute dei cittadini. 

7
annoXInumero3(36)novembre2014

di Jessica DEUSEBIO

XIV Forum
Internazionale dei giovani
donatori di sangue

on posso iniziare a scrivere questo articolo senza i sentiti e dovuti ringraziamenti allAVIS
Comunale di Roma per il suo supporto, non solo economico; allAVIS Provinciale di Roma, in particolare alla Consulta Giovani, per aver appoggiato la mia
candidatura per la partecipazione al Forum; e allAVIS
Lazio, con tutti i suoi ragazzi, per essere rimasti sempre
in contatto, nonostante la distanza, e per farmi sentire
parte di una grande famiglia.
Il XIV Forum Internazionale dei giovani donatori di sangue dal titolo: W for Want to be a Blood Volunteer:
what, who, where, when, why. Increased knowledge on
the gift of blood, new reasons to save lives si apre per
la delegazione italiana con larrivo al Complesso
Moulay Rachid de la Jeunesse et de lEnfance a
Bouznika (Marocco) gioved 29 agosto; Filippo,
Francesco, Marco, Chiara, Viviana, Jessica, Anna,
Andrea, Nicola, Mattia, in rappresentanza dellAVIS tutta. Alcuni gi amici da tempo, altri divenuti tali in pochi
istanti, perch il rapporto che ci unisce va ben oltre le

distanze, nasce da obiettivi e missioni comuni che ci


rendono tutti membri della grande famiglia avisina. A
dirigere il forum la nostra Alice Simonetti, a capo dallo
scorso anno dellIYC (International Youth Committee) e
al suo primo forum da presidentessa del board.
Orgogliosi della nostra rappresentanza, la prima sera si
apre con i discorsi di benvenuto di Alice, e del Presidente
FIODS (Federazione Internazionale Organizzazioni
Donatori di Sangue), il molisano Gianfranco Massaro. Ha
quindi inizio il Market, dove ogni Paese presenta i propri

8
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
gadget e prodotti culinari. Un momento di scambio e conoscenza dove la delegazione italiana ha riscosso un
enorme successo sia sul piano del materiale informativo
e promozionale che sul piano gastronomico. Allo stesso
modo, ciascuno di noi ha appreso informazioni sulla cultura della donazione e sulle tradizioni delle diverse realt
nazionali. Il secondo giorno si aperto con i saluti delle
autorit. Sono intervenuti Malika Mazzine, direttrice del

forum, Gianfranco Massaro, il quale ha precisato limportanza di sviluppare le sinergie tra i giovani dellIYC e
lapparato maggiore; Fouad Bouchaerb, rappresentante
del ministero della salute e Lahcen Rezzak, presidente
della Federazione Marocchina Dono Sangue. Successivamente c stato il discorso della nostra Alice Simonetti,
la quale ha parlato dellimportanza di questo forum in
quanto primo del nuovo board dellIYC e secondo forum
nel continente africano; Mohammed Benajiba, direttore
del Centro Nazionale Trasfusioni Sangue, ha ribadito

limportanza della promozione della donazione di cui i


giovani si devono rendere protagonisti. I saluti ufficiali si
sono conclusi con lintervento di Saad Belouafi, presidente nazionale giovani donatori di sangue del Marocco,
nonch delegato continentale dellAfrica per lIYC, e con
il saluto Rajan Kandel, delegato continentale dellAsia.
Grazie allimpegno associativo di Abdenahim Abdel
Ouhsane, consigliere dellAvis Comunale Pistoia, accompagnato da Emanuele Gelli, giovane
rappresentante della stessa, stato
inoltre celebrato il gemellaggio tra
lAvis Pistoia e lAssociation Al Amal
Des Donneurs du Sang di Agadir. Ai saluti ufficiali sono seguite le presentazioni delle delegazioni: Danimarca,
Corea, Libano, Lituania, Grecia,
Portogallo, Nepal e lospitante
Marocco, oltre alla nostra. Dalla precisione e dettaglio di Danimarca e
Corea, alla personalit di Portogallo e
Marocco, lItalia si distinta per lentusiasmo con cui si presentata, proponendo lultimo tormentone estivo
Happy rivisitato in chiave avisina,
coinvolgendo in canti e balli tutti i presenti.
Siamo entrati nel vivo del forum con
la presentazione del workshop condotto dai danesi, il WHAT, che ha
riassunto i diversi tipi di donazione,
emocomponenti, midollo osseo, organi e sangue del cordone ombelicale. Si
sono quindi svolti i lavori di gruppo in
cui i partecipanti sono stati chiamati a discutere sulle
realt nazionali delle diverse donazioni.
seguito il workshop condotto dal Libano, il WHEN &
WHERE, incentrato sulla comunicazione, sulla modalit di utilizzo dei social network e sul fund raising.
stato interessante notare come in alcune realt estere,
come il Libano, vi sia una mentalit associativa non governativa ma imprenditoriale, con meccanismi di sostentamento e di approvvigionamento molto diversi dai
nostri e densi di spunti per le nostre attivit.

9
annoXInumero3(36)novembre2014

Il terzo giorno di lavori si apre con il workshop condotto dai padroni di casa, il WHO; i marocchini hanno
illustrato le molteplici realt associative presenti nel
Paese, e in che modo queste si avvicinano alle diversit
culturali della popolazione, nonostante la comunanza
di obiettivi nella promozione e nella fidelizzazione del
donatore.

Lultimo workshop, il WHY, stato condotto dalla


delegazione italiana; nella nostra presentazione abbiamo condiviso i risultati del forum nazionale dello scorso marzo tenutosi a Roma. Abbiamo incentrato il lavoro sia sulla motivazione dei donatori, che devono essere fidelizzati, sia sulla motivazione dei volontari da
mantenersi alta nel corso degli anni. Elementi chiave
sono limportanza di una corretta chiamata ai donatori e la necessit di avere un buon gruppo di giovani volontari attivi. Successivamente abbiamo diviso i partecipanti in quattro gruppi di lavoro, sottoponendo a ciascun gruppo una domanda differente: Come motivare
i giovani a diventare donatori?; Come si pu trasformare la donazione occasionale in donazione periodica?; Come si possono coinvolgere i giovani donatori nel volontariato attivo?; Come mantenere alta la
motivazione dei volontari attivi nel tempo?. Nella restituzione in plenaria i vari gruppi hanno esposto quanto trattato durante il confronto; tutti i ragazzi sono stati entusiasti degli argomenti trattati nel workshop, partecipando attivamente ai lavori di gruppo e condivi-

dendo le proprie esperienze nazionali. Nel pomeriggio


siamo usciti per la visita a Rabat; nella serata conclusiva, dopo la tipica cena di gala marocchina, sono stati
consegnati a tutti i delegati gli attesti di partecipazione e i riconoscimenti ad ogni Paese. Dopo i ringraziamenti di rito, la serata si conclusa con canti e balli tradizionali marocchini.
La mattinata dellultima giornata del forum iniziata
con la riunione dei rappresentanti delle delegazioni; allincontro hanno preso parte il capo delegazione di ogni
nazione e i soggetti coinvolti nei progetti su scala internazionale. Nella medesima riunione stato votato allunanimit il Libano come possibile destinazione per il
forum 2016. Durante lo svolgimento del meeting il resto del gruppo made in Italy si dedicato a raccogliere
materiale audiovisivo per la nostra Webradio Siv e le
nostre piattaforme mediatiche. In particolare abbiamo
chiesto a tutte le delegazioni di tradurre nella loro lingua il nostro payoff Tutti dovremmo farlo.
Nella successiva sessione plenaria, nellentusiasmo generale della platea, stato presentato dal nostro capo
delegazione il forum 2015 che si terr a Milano.
giunta infine lora dei saluti, un momento ricco di
emozioni e promesse; la voglia e la volont di mantenersi in contatto nonostante le distanze, per proseguire
un lavoro iniziato e da portare a termine; riportare a casa lesperienza vissuta, renderne partecipi tutti coloro
che abbiamo avuto lonere e lonore di rappresentare.
La linea guida di questo forum, per me, stata la parola Condivisione perch inutile fare esperienze, fare
cose belle, se poi queste rimangono fini a se stesse e
non vengono condivise; limportanza e la necessit di
realizzare qualcosa di buono e renderlo pubblico, fare in
modo che gli altri prendano esempio dalle nostre vittorie, e allo stesso tempo superare le nostre debolezze
grazie allaiuto e al modello di altre esperienze.
Aver avuto lopportunit di partecipare ad un Forum
Internazionale ha arricchito il mio bagaglio culturale e
formativo di donatrice e volontaria. Ringrazio ancora
tutti coloro che hanno reso possibile la mia crescita e
spero vivamente di essere riuscita con questo articolo a
renderne partecipi, in minima parte, tutti coloro che sono rimasti a casa. Stay tuned. 

10
annoXInumero3(36)novembre2014

di Viviana VUMBACA

La prima volta che... partecipi


ad un forum internazionale
l Forum IYC 2014 a Bouznika (Marocco) stato la
mia prima occasione di scambio internazionale con
altri coetanei donatori di sangue: unesperienza
fantastica! Sin dal principio si creata unatmosfera di
allegria, amicizia e condivisione.
I giorni della conferenza sono stati davvero intensi, e
personalmente ho imparato moltissimo dai lavori e
dalle relazioni delle altre delegazioni. Soprattutto
stato interessante approfondire gli aspetti pratici e logistici portati avanti dalle altre nazioni - capire come
vengono gestite le attivit negli altri paesi aiuta a far
riflettere sul modo pi efficace di migliorare le proprie.
Si discusso su come sensibilizzare i giovani donatori e
coinvolgerli nel volontariato attivo; come organizzare le
giornate di raccolta del sangue e come formare i nuovi
volontari. Sicuramente ognuno tornato a casa con ancora pi entusiasmo e voglia di fare (e con qualche consiglio ricavato dalle esperienze degli altri ragazzi). Ho
trovato davvero utili le sessioni di lavoro in piccoli gruppi che intervallavano le sessioni in plenaria: erano momenti concreti di confronto. Con un pubblico ristretto
anche i pi preoccupati del loro accento straniero nel
parlare inglese, si sono sentiti a loro agio nellinteragire. Ciascuno ha condiviso le esperienze della sua singola piccola realt ed ha appreso che lo spirito che lo anima non poi diverso da quello dei donatori distanti
molte miglia da lui. Credo sia stato utile che i gruppi
fossero ogni volta strutturati con componenti diversi:
ci ha permesso un continuo confronto tra i diversi punti di vista, con nuovi occhi e nuove idee.
Tra i momenti di maggiore aggregazione va sicuramente annoverato il Market di apertura: nel cortile della struttura ospitante stato allestito uno spazio dove
ogni delegazione raccontava il proprio paese tramite gadget originali e prelibatezze culinarie tipiche (o almeno quei prodotti che era consentito imbarcare con
s in aereo) offerti agli altri partecipanti. Partecipare al
Forum dellIYC 2014 stata unesperienza unica nel

suo genere. Ha rappresentato una vera occasione di incontro, un luogo dove i giovani volontari possono farsi
promotori dei valori della cultura del dono, e capire ve-

ramente che questo ci che li accomuna, nonostante


le diverse associazioni di appartenenza e la diversa
provenienza geografica.
Buon sangue a tutti 

Stand avisino
di gadgets al Market

Stand avisino
di dolci al Market

11
annoXInumero3(36)novembre2014

di ROBERTA & GIOVANNA*


*Volontarie
del Servizio Civile

Io donoTu vivi

Conferenza sul progetto regionale del Servizio Civile in AVIS


arissime amiche ed amici, siamo Roberta e
Giovanna, volontarie del Servizio Civile
Nazionale (SCN) rispettivamente presso AVIS
Provinciale Roma e AVIS Comunale Roma. Con questo
articolo abbiamo voluto descrivere un momento importante della nostra esperienza che ci ha impegnato molto negli ultimi mesi.

SCN. Questo significa che il tema da noi trattato molto sentito, e con il procedere degli interventi ne abbiamo avuto la conferma. Lapertura dei lavori stata affidata ad Adolfo Camilli, Presidente Onorario di AVIS
Comunale Roma che, da diversi anni, cura i rapporti con
le varie comunit straniere organizzando periodicamente con esse donazioni di sangue.

Sabato 11 ottobre, infatti, presso la sala convegni del


CESV-SPES (centri di servizi per il volontariato) in via
Liberiana, si svolta la Conferenza IO DONO TU VIVI, inerente il Progetto Regionale del Servizio Civile in
AVIS. Innanzitutto doverosi sono i ringraziamenti a
Francesca Danese, Presidente del CESV, per aver ospitato questevento.
Lidea di questa conferenza nata dalla voglia di condividere con tutti il progetto il sangue non ha colore
che ha come obiettivo quello della promozione della
donazione del sangue presso le comunit straniere presenti sul territorio romano. Il giorno della conferenza,
ancor prima che avesse inizio, abbiamo capito che i nostri sforzi sarebbero stati ripagati, dal momento che in
breve tempo tutti i posti a sedere sono stati occupati e,
tra i presenti, molti erano ragazzi di altri progetti del

Nel corso della prima parte della conferenza si sono alternati diversi rappresentanti del mondo Avisino, CESV e
CRS Francesca Baccelliere, Responsabile del Servizio
Civile CESV, ha illustrato il progetto di servizio civile attualmente in corso riportando le sensazioni e le emozioni che i ragazzi del SCN hanno espresso sulle attivit da
loro svolte. stato entusiasmante notare come da questa esperienza i ragazzi prendano coscienza delle potenzialit dei loro territori. Il successivo intervento della dottoressa Silvia Castorina, Direttrice del CRS, ha posto laccento sulla grave carenza di sangue nella Regione Lazio
che costringe la nostra Regione ad acquistare notevoli
quantit di emazie. stato poi il turno di Fulvio Vicer,
Presidente di AVIS Regionale Lazio, il quale ha trattato il
tema delle generazioni a confronto soffermandosi poi
sulla questione della chiamata del donatore, spiegan-

12
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
do come sia possibile gestire le donazioni di sangue a
seconda dei gruppi, in modo tale da evitare sprechi e garantire copertura per tutti i gruppi sanguigni.
La prima parte della mattinata si conclusa con lintervento del Vice Presidente Vicario dellAVIS Provinciale di
Latina, Vincenzo Piccaro, che ha illustrato la nascita del
Servizio Civile in AVIS sottolineando come i ragazzi impegnati in questo percorso siano delle vere e proprie risorse per le associazioni.
Al termine di questi interventi si proseguito con la
proiezione dei video realizzati dai ragazzi del SCN esplicativi della loro esperienza in AVIS. stato un momento toccante e divertente al tempo stesso.

Dopo un abbondante coffe break a base di dolci, in gran


parte realizzati da noi, stato il momento della tavola
rotonda, il fiore allocchiello della conferenza. A questo
dibattito sono infatti intervenuti i rappresentanti di alcune comunit straniere che hanno reso la loro testimonianza sul tema della donazione del sangue. Dopo
averci descritto come le comunit Cinese, Sri Lanka,

Rumena, Indiani Singh, si sono avvicinate allAVIS, si


proseguito con la discussione sui pro e contro delle donazioni di sangue presso le comunit straniere. Ha partecipato alla tavola rotonda anche
la dottoressa Monica De Angelis, responsabile UDR di AVIS Comunale Roma, la quale ci
ha illustrato le difficolt delle donazioni con
gli stranieri; difficolt molto spesso dovute a
una cultura naturalmente diversa dalla nostra, ma che possono essere superate attraverso un lavoro di integrazione reciproca.
Inoltre ha preso parte alla tavola rotonda
anche la psicologa Annalisa Amadi che ha
illustrato la sua esperienza
al contrario, ossia quella
di donare il sangue in un
paese straniero, in questo
caso in India, spiegando
alla platea di non avere riscontrato nessuna differenza con la donazione in
Italia. La testimonianza della dottoressa
Amadi stata una conferma di come il
sangue non ha colore e di come si possano superare le barriere culturali al fine di raggiungere lobiettivo, comune a
tutti, dellautosufficienza ematica.
Infine abbiamo avuto la testimonianza di Giovanni
Fedele, Presidente AVIS Comunale Tivoli, che ha portato lesperienza di una sezione del territorio provinciale
dove, ancora una volta, stata sottolineata luguaglianza tra i donatori Italiani e quelli appartenenti alle
comunit straniere, di cui gi si verificata la fidelizzazione. Questa conferenza stata unesperienza molto
significativa, dalla quale sono emersi molti temi sui
quali riflettere e discutere in futuro. Sicuramente il progetto il sangue non ha colore molto ambizioso
e richiede un grande impegno, ma il successo di questa
giornata, la partecipazione attiva di tutti i relatori e
lattenzione della platea ci faranno andare avanti con
sempre pi determinazione affinch possa arrivare a
tutti il messaggio che la donazione del sangue un gesto che unisce e avvicina culture apparentemente lontane! 

13
annoXInumero3(36)novembre2014

Le AVIS
Eugenio Fratturato,
Presidente dellAVIS
Provinciale di Roma

31 dicembre 2014
di Eugenio FRATTURATO
a fatidica data per lentrata in vigore dei requisiti minimi, dettati dalle normative europee,
si avvicina inesorabilmente!!! La Regione Lazio, ai sensi del DCA n. U00207 del 20/06/2014, con
una nota del 30 giugno e successiva integrazione del 23 luglio, ha inviato alle Associazioni/Federazioni
Donatori del sangue, la richiesta di una documentazione, corredata di Check List, da presentare entro il 15 settembre al Centro Regionale Lazio, al fine di dare avvio al processo formale di autorizzazione allesercizio delle
Unit di Raccolta/Punti di Raccolta associativi.
Al 15 settembre 2014, quante sono state le AVIS del Lazio che sono riuscite a presentare i documenti richiesti?
Considerato che la Regione Lazio ha prorogato la scadenza al successivo 31 ottobre appare evidente che non sono state molte quelle che sono riuscite a consegnare tutta la documentazione nei tempi stabiliti.
Negli ultimi anni, in qualit di
Presidente Provinciale, su richiesta delle AVIS stesse, ho invitato il
CRS ad effettuare visite pre-ispettive presso i locali destinati alle
raccolte del sangue, per verificare
se in essi sussistevano i requisiti
richiesti.
Purtroppo il CRS, forse per mancanza di tempo e/o di personale,
riuscito a completare il quadro
solo per pochissime AVIS locali.
Bisogna tener presente che anche molti Centri Trasfusionali non
hanno completato le procedure
di accreditamento e, quindi, saranno costretti a chiudere.
Ora mi chiedo: quante saranno le
Associazioni che potranno continuare a svolgere la propria attivit associativa nei propri Punti di
raccolta e/o nei Centri Trasfusionali delle ASL?
Come risolver, la Regione Lazio,
il problema del raggiungimento dellautosufficienza ematica se, alle circa 30.000 sacche di sangue mancanti, si
aggiungeranno quelle che non verranno pi raccolte dalle AVIS costrette a chiudere i battenti?
Voglio sperare in una conclusione positiva per tutte le Associazioni del settore, ma soprattutto sono fiducioso nel
grande senso di Responsabilit e negli alti valori di altruismo e solidariet che spinge tutti i volontari a proseguire in questo sempre pi difficile percorso associativo.
Buon sangue a tutti. 

14
annoXInumero3(36)novembre2014

sovraordinate
AVIS Regionale Lazio insieme
ad UniCredit per lo sviluppo
delle attivit donazionali

l Tesoriere dellAVIS
Regionale Lazio
Arcangelo Palmacci

di Arcangelo PALMACCI
AVIS Regionale Lazio, oltre che alla ricerca disperata di una sede permanente che gli consenta di svolgere il proprio ruolo istituzionale, anche alla ricerca di finanziamenti per supportare alcuni progetti mirati e di contributi necessari per il miglior svolgimento del ruolo che riveste su tutto il territorio. Inoltre, limminente entrata in vigore della nuova disciplina delle attivit trasfusionali e produzione degli emoderivati (cosiddetti requisiti minimi sulle norme di qualit e sicurezza per la raccolta, controllo, lavorazione, conservazione e distribuzione del sangue) stanno comportando per le realt associative di tutto il Lazio un notevole esborso economico per ladeguamento alle nuove normative che entreranno in vigore dall1 gennaio 2015.
Il ruolo di tesoriere della nostra Associazione mi rende quotidianamente partecipe dei progressi fatti da tutto il Consiglio Esecutivo e di avere una visione complessiva tale da sovraintendere a tutte le attivit.
Personalmente, da dirigente AVIS, riserbo comunque tanti sogni nel cassetto tra i quali annovero:
 Aumentare la produzione di plasma destinato al frazionamento industriale, per migliorare il grado di autosufficienza regionale in plasmaderivati;
 Adeguare le strutture alle normative e alle aumentate necessit operative (Unit di Raccolta e Punti di Prelievo);
 Portare avanti un progetto come quello inserito nellUniverso del Non Profit di UniCredit Il Mio Dono.
Come AVIS Regionale siamo molto orgogliosi di sostenere questultimo punto (o sogno) e avere la possibilit di raccogliere direttamente le
donazioni dei cittadini online. Donazioni necessarie a finanziare il Progetto per lo sviluppo delle attivit donazionali nel territorio
della Regione Lazio, col quale si vuole confermare lattenzione del nostro Gruppo alle esigenze del territorio per ottenere e mantenere
lautosufficienza per sangue ed emocomponenti della Regione.
Siamo partiti lo scorso anno rivolgendo la nostra attenzione alladeguamento delle strutture alle nuove normative e alle aumentate necessit
operative delle Unit di Raccolta e Punti di Prelievo. Per dare il via libera ai lavori abbiamo bisogno della generosit di privati e di fondazioni, come appunto UniCredit che si resa disponibile.
Siamo sicuri che la generosit degli italiani e di tutti gli Enti sensibili a questo nobile scopo e da sempre attenti al sociale, ci aiuteranno ancora, per raggiungere insieme lobiettivo prefissato. Poco alla volta, grazie ai contributi raccolti con UniCredit, alimenteremo un fondo destinato a iniziative e progetti mirati e potremo sostenere le esigenze di una organizzazione come lAVIS che richiede un aggiornamento costante
e di nuove strumentazioni per continuare a svolgere il proprio ruolo.
Per UniCredit, vicina allAVIS, la volont di collaborare frutto di una consolidata attenzione ai temi del sociale sviluppatasi nellaffermarsi
del progetto Universo Non Profit, che mira a fornire un supporto qualificato e concreto alle organizzazioni attive nel terzo settore.
Per maggiori informazioni, scarica la brochure dal nostro portale: www.avislazio.it
Per donare invece:
 direttamente on line al link https://www.ilmiodono.it/it/iniziative/?id_iniziativa=3275
 oppure presso tutte le Agenzie UniCredit utilizzando il seguente IBAN IT59Y0200805212000103304518
Universo Non Profit ti offre una vetrina per dare maggiore visibilit ai progetti delle Onlus o associazione Non Profit, e avere la possibilit di raccogliere direttamente le donazioni online.
Un servizio gratuito, un modo nuovo e qualificato per aiutare questo mondo. Basta un click per donare online a: AVIS REGIONALE LAZIO
o in tutte le Agenzie UniCredit con bonifico sul c/c IT59Y0200805212000103304518
Il nostro obiettivo di dare valore, attraverso un concreto e pi qualificato supporto, a chi come te crede nei valori. 

15
annoXInumero3(36)novembre2014

di Matteo PANTANI
Matteo e Massimo
Pantani i Pirati

La via francigena in bicicletta,


diario di bordo
artiamo dalla fine per tornare allinizio. Siamo
arrivati a Roma venerd 12 settembre dopo aver
percorso circa 570 km lungo la via francigena
passando per lEmilia Romagna, la Liguria, la Toscana
ed il Lazio. Tutto nasce in
un venerd settembrino, in
poche ore contatto il presidente dellAVIS comunale
di San Vincenzo, Dario
Cairo, il quale accetta subito di collegare AVIS al nostro viaggio, poi informo il
mio compagno di avventure, mio padre, che ancora
non sapeva che nel giro di
24h sarebbe partito. Tra sabato e domenica mettiamo
a punto le nostre biciclette,
partiamo quindi nella notte fra domenica e luned alla volta di Fidenza con
il treno delle 04:03 da San Vincenzo.

Luned 8 settembre,
Fidenza-Passo Cisa, 90 km.
In prima mattinata sbarchiamo a
Fidenza dove partiamo alla volta degli
amici dellAVIS locale che ci accolgono come mai ci saremmo aspettati. Io
e mio padre siamo neo donatori e mai
prima dora avevamo avuto un grande ruolo nella solidariet per impegni
e per pigrizia in generale, poi la vita ci ha avvicinato a
questo mondo e questo viaggio ci ha aperto gli occhi.
Persone che ti aprono le porte senza chiedere chi sei,
unumanit che non puoi non vedere, cose che ci riempiono il cuore e ci danno la carica dopo una notte insonne. Dopo lincontro partiamo lungo la via francigena, il cui percorso ci porta nel pomeriggio ad affrontare

la Cima Coppi del nostro viaggio. La Vecchia Cisa. Da


ciclista avrei preferito assaporarla con la mia bici da
strada e senza bagagli ma questo viaggio anche sofferenza e quindi ci facciamo la Cisa tutta dun fiato con
le due mtb con ruote semi stradali e bagagli per 20 kg.
Arriviamo cos allostello in vetta alla Cisa dove passiamo cos la prima notte fra le storie del gestore che ne
ha visti di pellegrini ed i letti senza coperte che ci catapultano nella realt del viaggio pellegrino.
Marted 9 settembre,
Passo Cisa-Lucca, 110 km.
Ripartiamo dal Passo Cisa alla volta di Pietrasanta dove ci aspettano gli amici dellAVIS locale ed anche qua
veniamo a contatto con delle persone veramente speciali. Lemozione di vedere come unidea possa davvero toccare le persone ci fa rendere conto di cosa stiamo facendo. Passiamo una pausa pranzo gratificante
ed energizzante presso la sede della Croce Verde pi
antica dItalia e finiamo col fare un giro ed alcune foto
presso uno skate park finanziato dallAVIS Pietrasanta
per i giovani locali. Partiamo per Lucca carichi come
molle e la arriviamo per la notte. Lucca ci riserva, oltre
le meraviglie del centro storico, incontri particolari come un pellegrino sulla sessantina che ha girato tutto il
mondo e con lui condividiamo un bicchiere di vino. Le
storie iniziano ad entrarci dentro e ci accorgiamo che la
metamorfosi in pellegrini quasi completata.
Mercoled 10 settembre,
Lucca-San Quirico dOrcia, 150 km.
Mercoled un giorno impegnativo, i chilometri del
giorno prima e la pioggia ci avvertono che sar una
lunga giornata. Cos stata. Da Lucca a Siena non abbiamo un momento di pace, la pioggia ci perseguita ed
il morale scende allaumentare della fatica, i rischi sono enormi sui saliscendi ma finalmente arriviamo a
Siena e la meraviglia di Piazza del Campo ci da nuova

16
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
linfa che ci permette di arrivare fino a San Quirico
dOrcia, dove ci aspetta il parroco ed un letto comodo.
150 chilometri di pioggia ce li siamo messi alle spalle.

Gioved 11 settembre,
San Quirico dOrcia-Campagnano, 170 km.
Questo stato il giorno che ricorder come emblematico del viaggio, vuoi per i chilometri vuoi per come siamo arrivati la sera a Campagnano. Partiamo la mattina
da San Quirico dOrcia sotto una pioggia insistente che
ci abbandoner una volta lasciatoci il Monte Amiata alle spalle, da qua inizia una lunga rincorsa al comune di
Montefiascone (paese dellEST-EST-EST!), dove ci attende una delegazione dellAVIS locale. Questa ci lascia
a bocca aperta, veniamo accolti come se fossimo delle
star, siamo i protagonisti di una storia che nemmeno
noi ci eravamo immaginati, possiamo toccare con mano le emozioni di queste persone che vogliono sapere
tutto di noi, del viaggio e delle motivazioni. Un pranzo
luculliano che ci rimette al mondo e carichi di energia
e di sostegno partiamo alla volta di Campagnano. I kilometri sono molti ma abbiamo molta benzina nelle
gambe e nella testa, cos voliamo fino a Campagnano
volenterosi di arrivare alla Capitale. Una notte particolare, vissuta allinterno di una scuola per bambini adibita ad ostello in cui passiamo la notte nella biblioteca
dello stabile sopra un materasso di fortuna. Anche questo essere pellegrini. Ringraziamo il delegato
dellAVIS zonale per averci fatto contattare il parroco
che ci ha aperto le porte della sua scuola.

Venerd 12 settembre,
Campagnano-Roma, 45 km.
La passerella finale, non ci possiamo credere ma ce
labbiamo fatta: Citt del Vaticano! Una volta raggiunta la meta lemozione tanta e si vede negli
occhi di entrambi, emozioni che vanno dallincredulit, alla fiducia ed al rispetto per la fatica che
abbiamo fatto, cose particolari che mi difficile
spiegare ma che vi esorto a provare se ne avete la
possibilit! Molta emozione anche per me, che mi
rendo conto di aver portato a termine un viaggio
particolare a fianco di mio padre. Non poco, sono
cose che porter sempre con me.
Alla fine della mattinata incontriamo il Presidente
dellAVIS di Roma, il Sig. Bosco, che come i suoi colleghi delle altre AVIS ci trasmette un sacco di emozioni
e ci rende orgogliosi di ci che abbiamo portato a termine. Ci scambiamo dei doni, sensazioni e progetti da
condividere per poi salutarci con un arrivederci prima
di partire alla volta della stazione di Roma Termini dove ci aspetta il treno che ci riporter a casa.
Concludiamo cos il viaggio, dopo circa 570 chilometri, arrivando a San Vincenzo accolti da amici e parenti. Home sweet home ma il viaggio ci ha cambiati e non vediamo lora di ripartire per una nuova
avventura. 

17
annoXInumero3(36)novembre2014

di Pierluigi MANOCCHIO

Una penna una storia


un messaggio
ni gli spieghi), ma anche indiretta nel farla trovare
presso sportelli o tavoli di scrittura, ad esempio di banche, uffici postali, studi medici
Le mie esperienze al riguardo mi hanno fatto sempre riscontrare interesse, che poi ognuno pu arricchire con
le proprie esperienze di donatore, dando spiegazioni e
a volte tranquillizzando su dubbi che costituiscono alibi, cos da smontarli e facilitando magari la prima donazione o anche, da addetti allo sportello, un messaggio di solidariet al cliente (utente).
Perch ho voluto raccontarvi questa storia?

icordo quando decidemmo di ordinare la


prima penna biro con il nostro logo di
AVIS Roma era la fine del secolo scorso
e chi dette la zampata finale per farne una provocazione con la scritta io dono il sangue e
tu? fu Vittorio Nardoni, e mi piace sottolinearlo
per quel suo apporto schietto, che a volte sembrava rude, ma tanto sincero e generoso, che seppe dare da donatore prima e da dirigente poi
Questa penna dovrebbe averla sempre in tasca ogni
donatore non tanto per utilizzarla, quanto poi, al momento giusto, donarla a chi ne avesse bisogno per
scrivere e perch avrebbe dovuto essere, e lo tuttora,
un mezzo di coinvolgimento capillare a diffondere la
cultura della donazione del sangue.
Io, personalmente, da allora lo sto facendo e ben lo sa
chi in Sede me ne fornisce adeguata scorta, soprattutto perch questo piccolo dono di una penna pu essere unoccasione diretta di sensibilizzazione (a chi la do-

Lanno scorso, per la precisione venerd 12 luglio 2013,


ero in Islanda, e al Museo dei minerali (molto interessante) Steinasafn Petru nel fiordo orientale
Stodvarfjordur dove, in mezzo a tanti sassi, in una stanza ho trovato unoriginale raccolta di penne da tutto il
mondo, attaccate alla parete (come documentano le
mie foto), ed allora ho pensato di lasciare anche l questa nostra penna un piccolo gesto nel nord Europa
che ci permette di diffondere messaggi di solidariet
senza confini, con lorgoglio di essere avisini, che donano sangue in umilt e con generoso anonimato, lo
stesso di cui intendo avvalermi io che vi ho proposto
questa storia e queste riflessioni firmandomi solamente: un vecchio donatore. 

18
annoXInumero3(36)novembre2014

di Maurizio ASCI

Pudore
Luomo lunico animale che arrossisce, ma anche lunico che ne ha bisogno
una frase di Mark Twain, ma pi passa il tempo meno persone vedo arrossire. In una societ
come la nostra in cui locchio dellaltro portato ad intrufolarsi ovunque trovando dallaltra parte
altrettanta disponibilit allesibizione, credo che la
parola pudore non trovi pi posto.
Il pudore una condotta che pu essere considerata
da diversi punti di vista, etico, etnico, sociologico, religioso e quindi subisce le pressioni dellambiente: esso una realt di comportamento, una condotta di
relazione e pu subire, come di fatto ha subito e subisce, le pressioni e le oscillazioni dellambiente non
solo presso i cosiddetti popoli primitivi, ma anche
presso quelli civili e nelle varie epoche di civilt.
Ormai viviamo in un mondo che vuole la pubblicizzazione del privato: nella nostra societ consumistica in
cui le merci per essere vendute devono essere pubblicizzate, anche gli esseri umani hanno la sensazione di
esistere solo mettendosi in mostra.
Il mondo diventato un enorme supermercato e chi
non si mette in mostra, chi non si pubblicizza, non
sollecita gli altri, non li coinvolge.
Per esserci bisogna allora apparire. E chi non ha nulla
da mettere in mostra, che sia una merce, un corpo,
unabilit, allora mette in mostra la propria interiorit, alla ricerca di una trasparenza e di una sincerit
a tutti i costi.
Anche nella moderna Confessione lindividuo mira solo ad essere glorificato dalla societ e a compensare
in ammirazione per la sua sincerit quella riprovazione che sa di meritare per i singoli comportamenti trasgressivi sui quali si compiace di intrattenere gli altri.
Cos, pur avendo fallito, ammettere il proprio fallimento diventa un modo per mostrarsi autentico agli
occhi degli altri divenuti unautorit in campo morale.
La televisione, i giornali, le community diventano
sempre pi indiscreti, attraverso confessioni intime,
emozioni in diretta, storie damore.

E lindividuo consegna agli altri la sua parte pi


intima, i suoi sentimenti, le sue emozioni,
con una perdita totale di
pudore che di trasforma in
spudoratezza.
E a questo punto, questi
sentimenti, queste
emozioni non sono pi personali
ma diventano propriet comune e il
messaggio che fanno passare che il
pudore non pi una virt, ma lo
diventata la spudoratezza:
essa diventa sinonimo di
sincerit e di libert
mentre il pudore diventa
simbolo di insincerit, di
chiusura in se stessi, di
inibizione. La riservatezza viene
considerata un tradimento,
mentre lesibizione di s
verit e lealt verso gli altri. Il
pudore viene deriso in tutte le
sue manifestazioni ed
osteggiato come una forma di
oscurantismo, come il residuato
di una mentalit arcaica,
incentrata sulla rimozione del
sesso e degli aspetti corporei
dellesistenza umana. Invece
il pudore un sentimento
che nasce e si sviluppa dal
bisogno di proteggere la
propria intimit e lintimit
altrui, ma ormai le sole
cose che custodisce sono
la malattia e la morte,
unici mostri da tenere
nascosti! 

19
annoXInumero3(36)novembre2014

di Domenico SAGUTO
Dott. Domenico Saguto

Miopia e cattive
abitudini visive
ra i vari argomenti di oculistica che potevo trattare ho scelto la miopia, non perch sia pi interessante di altri, ma perch un difetto visivo
molto diffuso nella popolazione. Sono sicuro che molti
lettori saranno interessati a questo problema in quanto miopi o perch hanno parenti o amici con questo difetto visivo. Ovviamente, per motivi di spazio, non po-

tr trattare tutti gli aspetti della miopia. Cercher, cos, di analizzare le cause e sensibilizzare il lettore alla
prevenzione. La miopia, in parole semplici, quel difetto visivo causato da una lunghezza del bulbo oculare
pi grande rispetto al fuoco dellocchio. Nellocchio
senza difetti visivi le immagini si formano sulla retina e
sono nitide. Nella miopia, invece, le immagini si formano pi avanti della retina e quindi sono sfuocate. Il
miope vede male da lontano e bene da vicino. Quasi
sempre il sintomo per il quale ci si rivolge alloculista
la visione sfuocata da lontano: difficolt a vedere la lavagna o la televisione o a leggere scritte lontane. Il
bambino miope tende a strizzare gli occhi e ad avvicinarsi agli oggetti per vederli meglio.
Per addentrarci nellargomento devo subito dire quanto diffusa la miopia. I dati ci dicono che il difetto visivo pi diffuso e che in Italia interessa circa il 25%

della popolazione. Questo dato da solo ci dice molto


ma non tutto. In effetti dire che un italiano su quattro
miope ci fa sobbalzare per la consistenza del dato, un
numero cos grande rappresenta sicuramente un problema, oltre che dal punto di vista sociale, anche da
quello economico: la correzione della miopia richiede
sempre maggiori risorse (occhiali, lenti a contatto e, pi
recentemente, procedure chirurgiche). Ma se andiamo
ad analizzare bene questo dato ci accorgiamo che noi
italiani stiamo un po meglio della popolazione occidentale in cui lincidenza della miopia del 30% e un
po peggio della popolazione mondiale (20%).
I fattori razziali e genetici sono importanti, tanto che in
alcune aree dellAsia lincidenza della miopia arriva
all80%, tuttavia sono gli unici sui quali non si pu fare nulla. Che la miopia abbia una base genetica lo suggerisce gi la forte familiarit (anche i profani si accorgono che spesso ci sono famiglie dove molti componenti sono miopi), ma ora uno studio condotto da un
team del Kings College di Londra, pubblicato su
Nature Genetics ne d la prova definitiva identificando
ben 24 geni collegati. Essendo pressoch impotenti, almeno per ora, nellintervenire sui fattori genetici, vale
quindi la pena di soffermarci su quelli ambientali. La
miopia infatti, come moltissime malattie, lespressione di una mescolanza di fattori genetici e ambientali.
Anche nellanalizzare i fattori ambientali ci viene in
aiuto la statistica, che pu anche sembrare noiosa, ma
ci d un grande aiuto per capire i problemi. Circa
trentanni fa era miope un europeo su cinque, oggi uno
su tre. In uno studio pubblicato nel 2009 su una prestigiosa rivista di oftalmologia stato evidenziato che
in circa trentanni, in America, lincidenza della miopia
aumentata del 66,4%. Cosa successo? Semplice,
sono cambiate le nostre abitudini. Ed proprio dalle
abitudini sbagliate che dobbiamo partire per cercare di
arginare il problema e fare prevenzione. noto da tempo che il lavoro visivo per vicino come la lettura e la

20
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE

scrittura predispongano alla miopia.


In tempi non molto remoti era addirittura entrata,
non a torto, nel gergo corrente la definizione di miopia dello studente, questo perch anche ai profani era
evidente come lutilizzo prolungato della visione da vicino predisponesse allinsorgenza di
questo difetto visivo. Ma se alcuni decenni fa il
lavoro visivo per vicino era esclusivo di studenti
volenterosi e dagli ottimi profitti scolastici, oggi
non pi cos. A questa categoria di ragazzi,
che per fortuna non si estinta, si affiancano
tutti gli altri che mettono a dura prova i loro occhi utilizzando per numerose ore al giorno una
miriade di strumenti hi-tech come smartphone,
personal computer, tablet, videogiochi e televisione. Lutilizzo di questi dispositivi, inoltre, inizia
in et precoce proprio quando il sistema visivo
in via di formazione. La vita allaria aperta dei
giovani si notevolmente ridotta, mentre quella
in casa o in luoghi chiusi drasticamente aumentata:
questi in sintesi sono i fattori ambientali di cui parlavamo prima, queste sono le cause dellaumento della
miopia nella popolazione. Intervenire su queste cause
possibile anche se faticoso: si tratta di ridurre il pi
possibile il lavoro visivo per vicino.

Oggi fortunatamente, oltre ai dispositivi tradizionali di correzione della miopia


come occhiali e lenti a contatto abbiamo a disposizione, come soluzione al problema, anche la chirurgia.
Esistono varie tecniche chirurgiche, che non tratter, in
grado di correggere questo difetto visivo e quasi sempre in modo permanente. Lintervento di correzione della miopia si esegue quando il difetto visivo si stabiliz-

zato e questo generalmente avviene verso i 22 - 24 anni. Tuttavia, anche se i rimedi esistono, sempre meglio
correggere le proprie abitudini visive per evitare linsorgere della miopia o quantomeno per limitarne lentit.
Anche nel caso di questo difetto visivo vale la regola generale della medicina: prevenire meglio che curare. 

21
annoXInumero3(36)novembre2014

di Anna RUSSO

Luomo ci che mangia


Lalimentazione ha sempre avuto una valenza culturale,
etica, sociale, soggettiva altres che psichica
ichiarare di questi tempi che luomo ci che
mangia, riprendendo un vecchio gioco di parole coniato dal filosofo tedesco Ludwig
Feuerbach potrebbe sembrare unasserzione senza
senso, una boutade, una provocazione fine a se stessa.
Ma un fatto certo: quello che sin dai tempi pi remo-

ti gli uomini hanno sempre cercato e avuto listinto di


rafforzare il legame tra corpo e spirito anche e soprattutto attraverso lalimentazione. Il cibo porta con s
delle qualit legate alla vita animica che non si esauriscono nella sfera del sentire personale, del piacere o dispiacere, della simpatia o antipatia, ma agiscono fin
dentro la vita spirituale delluomo, scrive il medico
Sergio Maria Francardo ne I semi del futuro.

Lalimentazione ha sempre avuto una valenza culturale, etica, sociale, soggettiva oltre che psichica. Per fare
solo un esempio gi lo storico Erodoto evidenziava nelle sue Storie, differenze importanti tra popolazioni prevalentemente carnivore e non. Osservando come le prime fossero pi propense allarte della guerra mentre
quelle vegetariane fossero pi rivolte ad una creativit
di tipo spirituale.
Oggi, molto velocemente, questo patrimonio e questa
consapevolezza istintiva vengono sempre pi a mancare, mentre il tentacolare processo di globalizzazione
con i suoi pi convinti fautori ci vuole convincere della
bont dei cibi manipolati geneticamente adducendo
che sia anche, in termini sociali, lunica soluzione al
problema della fame nel mondo. Convinzione peraltro
senza alcun fondamento oggettivo perch la fame
prima di tutto una conseguenza di sistemi
sociali ingiusti, perch prodotta da un
ordine immorale di valori, perch deriva
da forme di agricoltura distruttive della
natura, come evidenzia giustamente
la coraggiosa no-global Vandana Shiva,
direttrice dellIstituto di ricerca di Nuova
Delhi. Il rischio perci, davvero incombente, che vengano abbattute definitivamente
anche quelle differenze culturali tra le pi profonde e
radicate che luomo conosce sin dalla notte dei tempi,
quelle appunto dellalimentazione.
Il progetto mondiale biocida delle industrie, poi multinazionali dellagro-alimentare, prende avvio nelle societ occidentali subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale del secolo scorso, lungo le linee dettate
dalle logiche di un sempre pi crescente consumo e
profitto, attraverso i progressi massicci di una tecnoscienza strumentalizzata. Un degrado che ha colpito,
negli anni, anche nei suoi connotati sociali pi marcati
il tradizionale rituale familiare dello stare a tavola, del-

22
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
la cucina di casa, del convivio domestico, per arrivare in
poco tempo, alle consolidate e quotidiane deleterie
abitudini dei self-service, dei take-away, delle tavole
calde, delle mense aziendali che, istituite dopo, giuste
lotte sindacali, per via di pasti precucinati, sono gestite in modo da peggiorare ancor di pi il livello alimentare medio, fino agli abominevoli e inquinanti Mac
Donalds.
Un diktat progressivamente imposto dalle lobbies dellagro-alimentare e dalla sua potente appendice pubblicitaria. Un contesto artificiale dove, sempre pi cinicamente, quelli che sono gli aspetti pi deleteri e peri-

mai compromessa dellambientalismo italiano nel libro


Luomo antibiologico un classico della letteratura ecologista di qualche anno fa, sempre drammaticamente
attuale. Scrive il Sacchetti: Secondo dati dellUnione
internazionale per la conservazione della natura (ripor-

colosi per la salute del cittadino sono sapientemente


celati (ricordiamoci che nel nostro occidente la prima
causa di morte, circa un decesso su due, sono le malattie cardiocircolatorie legate, per accordo della totalit degli studiosi, ad errori alimentari. I tumori, una
causa di morte ogni tre decessi, attribuibile in buona
parte a eccessi e squilibri nella nutrizione.
Pochi sanno, ad esempio, che in media annualmente
ingurgitiamo circa 4 kg di additivi e molti di loro non
sono assolutamente innocui, come i nitriti legalmente
aggiunti agli insaccati e alle carni conservate per ravvivarne il colore.
Dellinizio del lento e inesorabile declino dellagricoltura, del suo sfruttamento intensivo e delle sue conseguenze nella nostra penisola ne scrive approfonditamente Aldo Sacchetti, medico igienista e figura storica

tati dal ministero italiano dellagricoltura) a fine secolo


larea mondiale delle terre coltivate risulter diminuita
di circa 300 milioni di ettari rispetto al 1975. In Italia,
dove lo stupro ambientale particolarmente intenso,
questo processo involutivo ha colpito nellarco di poco
pi di un trentennio quattro milioni e 900 mila ettari:
unestensione pari a quella di Piemonte e Lombardia, il
16% del territorio nazionale. In molti casi la riduzione
della superficie agraria utilizzata, lungi dallessere compensata da una maggior resa del raccolto, ha gravemente compromesso proprio le produzioni pi ricche di
principi nutritivi, come quella delle leguminose cui, evidentemente, non si perdona dessere tra le colture meno bisognose di fertilizzanti artificiali. Da tutto ci si ricava oggettivamente che unico scopo dellindustria
vendere allagricoltura i propri prodotti e trarre da essa

Coltivazioni intensive

Pesticidi nei campi

23
annoXInumero3(36)novembre2014

Erodoto evidenziava
che le popolazioni
vegetariane fossero
pi rivolte ad una
creativit di tipo
spirituale.

materie prime per le proprie lavorazioni. Lagricoltore viene persuaso e reso complice con la
promessa di una pi alta produttivit, che la stessa dinamica della
persuasione che si ripete oggi con le sementi ogm.
Lanalisi qualitativa della strategia agricola nei paesi
sviluppati prova che essa funzionale non al bisogno
nutritivo della popolazione ma a interessi speculativi.
Viene sostenuta, per esempio, la coltura della barbabietola da zucchero, perch con questa ha fatto fortuna limprenditoria saccarifera; del girasole perch i suoi
semi sono utili allestrazione chimica di olio commestibile e allindustria delle vernici, della carta, allalimentazione negli allevamenti avicunicoli. In un paese come
lItalia, dove il diabete una grave piaga sociale, il terreno riservato alla barbabietola da zucchero era, nel 1981, pi che
doppio di quello destinato a tutte le leguminose. Dimostrativa e
determinante nellorientamento complessivo degli indirizzi agricoli la
zootecnia intensiva. Divoratrice inesauribile di mangimi integrati, antibiotici, chemioterapici, ormoni e medicinali di
ogni genere, sicuro recapito di impianti e attrezzature,
anche automatiche, essa fa devolvere allalimentazione

animale circa un terzo del raccolto mondiale di cereali, colture


che richiedono oggi un largo
impiego di concimi chimici e
pesticidi.
Al pi presto oggi urge ridefinire, allargando il discorso fuori
dallalimentazione che ha un
ruolo primario, il rapporto tra
luomo e la biosfera quale primo essenziale requisito per
provocare una reazione di
cambiamento reale e radicale partendo da concetti molto
semplici, come il pensare che luomo appartiene alla terra e non la terra alluomo,
e ancora: che luomo ha bisogno della terra e non viceversa (in sostanza due antichi
adagi di tutte le culture ancestrali).
Il mondo tuttuno, ci insegna Aldo Sacchetti, e le relazioni che percorrono gli esseri biologici sono infinitamente pi complesse del singolo segmento che si riesce a isolare. Preme la necessit di scegliere: da un lato lo sviluppo come comunemente viene inteso, dallaltro una scelta di salute e dunque di rispetto delleco-sistema. Il mondo in modo drammatico di fronte a questa scelta: continuare in una crescita con un continuo
consumo di risorse e di produzione di scorie, o dare
nuovo significato alla parola sviluppo, incentrandolo
sui temi della qualit della vita e delle relazioni sociali.
Di fatto potr riuscirci solo un pensiero riorientato da
questa lucida consapevolezza, per sostenere le scelte
etico-pratiche di una societ olistica, autoregolata, sobria, al minimo dei bisogni e dei consumi, in armonia
con la natura. Scriveva il filosofo Hans Jonas qualche
anno prima di morire: bisogna per forza credere alla
forza inventiva delluomo e alla sua scaltrezza vitale,
alla sua capacit di vedere, progettare, dominarsi, fare
e seguire leggi. Egli inventer anche degli strumenti
contro ci che proviene da lui medesimo. Questo potrebbe comportare dolori, ma non posso credere che
lumanit voglia barcollare ad occhi aperti verso la propria apocalisse. 

24
annoXInumero3(36)novembre2014

assolutamente vietato il latte

Elenco Gruppi Donatori di AVIS Roma


AZIENDE
- Accenture - Viale del Tintoretto, 200
- Accenture - Via Zoe Fontana, 221
- Accenture - Piazzale dell'Industria, 40
- Aeroporto di Furbara - Via Aurelia, km 47,200 (Furbara)
- Agenzia del Demanio - Via Barberini, 38
- Alcatel Lucent - Via Carlo Veneziani, 56/L
- ALD Automotive - Via Alexandre Gustave Eiffell, 15
- Ambasciata Stati Uniti d'America - Via Veneto, 119/A
- Azzurro Sporting Club - Via G.Galati, 86
- Banca d'Italia - Via Parma, 11
- Banca d'Italia - Via del Mandrione, 190
- Banca d'Italia - Largo Guido Carli, 1 (Vermicino)
- Banca d'Italia (Centro Sportivo) - Largo Volumnia, 1
- Biblioteca Nazionale Centrale - Via Castro Pretorio, 105
- Birra Peroni Via Renato Birolli, 8
- Bridgestone - Via Fosso del Salceto, 13
- CAI Sezione di Roma - Via Galvani, 10
- Camera dei Deputati - Via della Missione
- Capitaneria di Porto - Viale Traiano, 37 (Fiumicino)
- Casalotti Gruppo Donatori - Via Boccea, 590 - Km 5,00
- Castroni Boccea - Via Boccea, 173/175
- Castroni Cassia - Via Cassia, 1821 B/C
- Castroni Catania - Via Catania, 54
- Castroni Cola Rienzo - Via Cola di Rienzo, 196/198
- Castroni Irnerio - P.zza Irnerio, 73/74
- Castroni Nazionale - Via Nazionale, 71
- Castroni Ottaviano - Via Ottaviano, 55
- Castroni Rimembranza - P.le del Parco della Rimembranza, 13
- Cavalieri della Carit - Via Portuense, 1575
- Centro Polifunzionale di Sperimentazione
Via Montelibrettese km.1,500 Montelibretti
- Centro Sportivo Babel - Via Tommaso Traetta, 70
- Chefaro Pharma Italia srl - Viale Castello della Magliana, 18
- Circolo Culturale Arca - Via Degli Angeli, 146
- Cisco Italy - Via Del Serafico, 200
- Clinica San Luca - Via Teano, 8
- CNR - Piazza Aldo Moro, 7
- Computer Associates Technologies - Via Del Serafico, 200
- CSC Italia - Via Paolo di Dono,73
- Daily Training Sporting Club (Torresina) - Via Alberto Manzi, 47
- Dell Informatica - Via Laurentina, 455
- Dima Shopping - Via Dario Niccodemi, 21
- Elettronica - Via Tiburtina, Km 13,700
- ELSAG SELEX - Via Laurentina, 760
- Ematolab - Via Francesco Luparelli, 66
- Ente Naz.le Prev.za Ass.za Vet.ria
Via Castelfidardo, 41 (P.zza Indipendenza)
- Ericsson - Via Anagnina, 203
- Esercito della Salvezza - Via degli Apuli,41
- Fastweb - P.le Luigi Sturzo,23
- Fedagro Roma - Centro direzionale CAR
Via Tenuta del Cavaliere,1 Guidonia M. Celio
- Fendi - Via Flaminia,968 (uscita Grottarossa)
- Ferrari Club - P.Zale Cinecitt (Davanti a Meo Pinelli)
- Fideuram - Via di Villa Emiliani, 10
- Fideuram - Via Aurelia,481 (Pal.Carpegna)
- Finaf S.p.a. del Gruppo Angelini - Viale Amelia,70
- General Electric - Via G. Rosaccio, 33
- Groupama Assicurazioni - Viale Cesare Pavese, 385
- Guardia di Finanza - RAC - Via della Batteria di Porta Furba, 34
- Guardia di Finanza - RAC - Via Fortunato Depero,76 (zona la rustica)
- Hilton - Via Alberto Cadlolo, 101
- Ikea Porta di Roma - Via delle Vigne Nuove (Bufalotta)
- Ikea Roma Anagnina - Via Anagnina, 81
- Ippo Group Roma Capannelle S.p.A. - Via Appia Nuova, 1255
- KPMG S.p.a. - Via Ettore Petrolini, 2 (Parioli)
- La Sette - Via Pineta Sacchetti, 229
- La Sette - Via Novaro
- Lazio Service - Via del Serafico,107
- Legio XII - Via Casal Palocco,127
- MCM - Via Amterdam, 125 Zona Eur
- Mercato Esquilino (Comunit Sikh ) - P.zza Vittorio Emanuele
- Mercedes Benz - Via Giulio Vincenzo Bona, 110
- Merck Serono - Via Luigi Einaudi, 11 Guidonia
- Ministero delle Comunicazioni - Viale America, 221
- Ministero dello Sviluppo Economico - Via Molise, 2
- Ministero Grazia Giustizia - Amici per la Vita - Via della Lungara, 29
- MIUR - Via Morosini, 16
- Mov. Lav. Azione Cattolica - S. Giuseppe Artigiano
Via Mazzini, 1 - (Villanova di Guidonia)
- Municipio I - P.zza San Cosimato
- Municipio VIII - Donna per la Vita - Via Fernando Conti, 95
- Municipio XV - Via Flaminia, 872
- Municipio XX - Cesano - Piazza San Sebastiano
- Municipio XX - Comune di Roma - Ponte Milvio Torretta Valadier
- Neomobile - Viale Pasteur, 78
- NH Leonardo da Vinci - Via dei Gracchi, 324
- Oracle - Via Bombay, 1
- Palestra Body Art - Via del Barco, 6 (Tivoli)
- PD Salario - Gruppo giovani - Piazza Verbano, 7
- PGS Flipper - Via Umbertide, 40
- Piscina delle Rose - Viale America, 20
- Poli c/o Comune - Piazza Conti, 2 - Poli
- Polisportiva Dynamics Club - Via Tuscolana, 1400
- Poste Vita - Largo Virgilio Testa, 19
- Presidenza della Repubblica - Quirinale - Via della Dataria, 96
- Presidenza della Repubblica (tenuta del Presidente)
Via Castel Porziano
- Procter & Gamble - Via Giorgio Ribotta, 11
- Provincia di Roma - Via di Villa Pamphili, 84
- Provincia di Roma - Palazzo Valentini - Via IV Novembre, 19/a
- Provincia di Roma C/O Parrocchia San Stanislao
Via Rolando Vingnali, 15

- Remo De Santis Gruppo-USL RM/D - Via Casal Bernocchi, 73


- Romanina Comitato di quartiere - Via B.Petrocelli
(zona IKEA Romanina)
- Rotary Club Roma Mediterraneo - P.zza San Salvatore in Lauro, 15
- S. Filippo Neri a Colle Fiorito (Guidonia) Via delle Palme snc c/o
Chiesa degli Angeli
- SAP Italia - Via Amterdam, 125 Zona Eur
- SDA Express Courier - Via del Pescaccio, 30
- Seicos - Via Giulio Vincenzo Bona, 60
- Selex - Via Tiburtina, Km 12,400
- Siac - Via Raffaello Matarazzo, 19
- SIAE - Viale della Letteratura, 30
- Siemens - Viale Citta d'Europa, 679
- Sipro Gruppo - Via di Salone, 137
- Sogei - Via Mario Carucci, 99
- SPQR Gladiatori Rugby - Via Latino Silvio, 10
- Stryker - Via degli Olmetti, 1-1a - Formello
- Svizzeri Donatori - L.go Madonna di Loreto
- Talete - LS - Via Gabriele Camozzi, 2
- Telecom - Via Faustiniana, 28
- Telecom - Via della Vignaccia, 167
- Telecom - Via Stazione Tuscolana, 104
- Telecom - Via Oriolo Romano, 240
- Telecom - Viale Parco dei Medici, 61
- Telecom - Via Val Cannuta, 162
- Telecom - Via Dei Francisi, 152
- Telecom - Via Agrostemmi, 30 - S. Palomba
- Telecom - Corso d'Italia, 41
- Telecom - Via di Macchia Palocco, 223 Acilia
- Telecom - Via della Bufalotta, 241
- Telecom - Via Cristoforo Colombo, 142
- Telecontact - Via Umberto Quintavalle, 100
- Total ERG - Viale dell'industria, 92
- UNIPOL - Via Della Civilt Romana, 7
- Wellness Town Centro Sportivo - Via F. Giangiacomo, 55
- Unilever - Via Paolo di Dono, 3/A
- Associazione Forense - Viale Giulio Cesare, 54/B
LUOGHI DI CULTO
- Chiesa Avventistica del 7 giorno - Piazza Vulture, 1
- Chiesa di Altri Culti di Ges Cristo - Via Br, 34
- Chiesa di Dio Internazionale - Via Medaglie D'Oro, 112-114
Cons.to Filippine
- Chiesa Ortodossa Copta - S.Giorgio - Via Sante Bargellini,13/A
Tiburtina
- Chiesa Ortodossa Copta -S. Giorgio - P.zza della Trasfigurazione, 3
- Chiesa Ortodossa Rumena - Largo Augusto Corelli, 9
- Chiesa Ortodossa Rumena - Via Della Giustiniana, 225
- Comunit - Singh - Circ.ne Orientale, 4532 (Gregna S. Andrea)
- Comunit Buddhist Vihara - Via Mandas, 2
- Comunit Indiana - Viale di Valle Aurelia, 129 (Fronte Conad)
- Comunit Indiana Kerala - C.A.P.O. - Via Martino Quinto, 26/B
(Largo Scarampi)
- Comunit Islamica - Centro culturale - Via della Moschea
- Comunit Ital Bangla - Via Casilina, 712/714 (Parco di Centocelle)
- Comunit Sri Lanka - Via Bruno Malajoli,124 (Acilia)
- Comunit Sri Lanka - Viale Manzoni,137 (Tor Lupara di Mentana)
- Comunit Sri Lanka - Via Bruno Malajoli,124 (Acilia)
- Gregna di S. Andrea Gruppo S. Andrea Corsini
Via Alessandro della Seta, 40
- Parrocchia Beata Teresa di Calcutta - Via Guido Fiorini, 12
- Parrocchia Resurrezione di Nostro Signore Ges Cristo
Via Turino di Sano, 120
- Parrocchia S. Achille - Via Gaspara Stampa, 64
- Parrocchia S. Anna - Via di Torre di Morena, 61
- Parrocchia S. Barnaba - Piazza dei Geografi, 15
- Parrocchia S. Basilio - Piazzale Recanati, 1
- Parrocchia S. Bonaventura da Bagnoregio - Via Marco Calidio, 22
- Parrocchia S. Brigida di Svezia - Via Gorlago (Zona Ottavia)
- Parrocchia S. Cleto - Via Bernardino Bernardini, 55
- Parrocchia S. Gabriele Arcangelo - Via Cortina d'Ampezzo, 144
- Parrocchia S. Gabriele dell'Addolorata - Via Ponzio Cominio, 93/95
- Parrocchia S. Galla - Circovallazione Ostiense, 195
- Parrocchia S. Gaudenzio a Torrenova
Via della Tenuta di Torrenova, 114
- Parrocchia S. Giovanna Antida Thouret - Via Roberto Ferruzzi, 110
- Parrocchia S. Giovanni Leonardi - Via della Cicogna, 2
- Parrocchia S. Giuseppe Artigiano - Largo San Giuseppe Artigiano, 15
- Parrocchia S. Giuseppe Cafasso - Via Camillo Manfroni, 2
- Parrocchia S. Marcella - Piazza Nicoloso da Recco, 12
- Parrocchia S. Maria Ausiliatrice - Piazza S. Maria Ausiliatrice, 54
- Parrocchia S. Maria della Perseveranza - Via della Pisana, 95
- Parrocchia S. Maria delle Grazie a Casal Boccone
Via Carlo Bernari, 11a/b
- Parrocchia S. Maria dellOlivo - Via Rubelia, 10 Settecamini
- Parrocchia S. Maria Immacolata e S. Vincenzo De Paoli
Via di Tor Sapienza, 52
- Parrocchia S. Maria Madre della Divina Provvidenza
Via della Scafa, 171
- Parrocchia S. Maria Regina dei Martiri in via Ostiense
Via Carlo Casini, 282
- Parrocchia S. Paolo della Croce - Via Poggio Verde, 319
- Parrocchia S. Policarpo - Piazza Aruleno Celio Sabino, 50
- Parrocchia S. Ponziano e S. Gemma Galgani - Via Nicola Festa, 50
- Parrocchia S. Raimondo Nonnato - Via del Casale Ferranti, 64
- Parrocchia S. Romano - Largo A.Beltramelli,18
- Parrocchia S. Timoteo - Via Apelle, 1
- Parrocchia S. Tommaso D'Aquino - Via Roberto Lepetit, 99i
- Parrocchia S. Valentino - Via Germania, 13
- Parrocchia S.Alfonso - Via della Giustiniana, 245
- Parrocchia S.Giuseppe Moscati - Via Libero Leonardi, 41 (Cine Citta Est)
- Parrocchia Sacro Cuore di Ges a Ponte Mammolo
Via Casal d Pazzi, 88

- Parrocchia San Alfonso Maria de Liguori/Insieme si Pu)


Via Giustiniana, 245
- Parrocchia San Faustina - Via Dronero, 9 (Torresina)
- Parrocchia San Faustina - Viale Indro Montanelli, 9
- Parrocchia SS Aquila e Priscilla - Via Pietro Blaserna, 113
- Parrocchia SS Corpo e Sangue di Cristo - Via Narni, 19
- Parrocchia SS Crocifisso - Via di Bravetta, 332
- Parrocchia SS Fabiano e Venanzio - Via Terni, 92
- Parrocchia SS Gioacchino ed Anna - Viale Bruno Rizzieri, 120
- Parrocchia SS Mario e Compagni Martiri
Via del Ponte delle Sette Miglia, 245
- Parrocchia SS Pietro e Paolo - Piazzale SS Pietro e Paolo, 8
- Insieme Si Pu - S. Melchiade - Via Costantiniana, 19 Parrocchia
- Insieme Si Pu - S. Melchiade - Via Inverigo, 28
- Avis Fiumicino Nostra Sigora di Fatima
Via Michele Rosi, 186 (Aranova)
- Centro Cristiano il Buon Samaritano - Via Accumoli, 6
ASSOCIAZIONI
- Associazione Caritas Volontari Villalba - AVIS - Via delle Regioni,1
Villalba chiesa S.Maria del Popolo
- La Manovella Viale Terme di Caracalla (Stadio Sportivo)
- Protezione Civile di S. Gregorio da Sassola - Piazza S. Gregorio
ISTITUTI
- American University of Rome - Via Pietro Roselli, 16
- Avis Fiumicino S. Benedetto Abate - Via del Perugino, 122
- Ist. Giovanni Giorgi - Via Palmire Togliatti, 1161
- Ist. Giovanni XXIII - Viale Giorgio De Chirico, 59
- Ist. Santa Maria (Monterotondo) - Via Ticino, 45
- Ist. Amaldi Edoardo - LS - Via Domenico Parasacchi, 21
- Ist. Ambrosoli Giorgio - ex Botticelli - Viale della Primavera, 207
- Ist. Angelo Frammartino (Monterotondo)
P.zza S. Maria delle Grazie, 10
- Ist. Aristotele - LS - Via dei Sommozzatori, 50
- Ist. Aristotele - LS (succursale) - Via Comisso, 25
- Ist. Artusi Pellegrino I.P.S.S.A.R. - Via Sestio Menas, 93
- Ist. Augusto - LC - Via Gela, 14
- Ist. Carducci Giosu I.M. - Via Asmara, 28
- Ist. De Amicis Edmondo - IPSIA - Via Galvani, 6
- Ist. De Amicis Edmondo -IPSIA (succursale)
Via Cardinal D. Capranica, 78
- Ist. De Chirico Giorgio - LA - Via Contardo Ferrini, 61
- Ist. De Merode - Collegio S. Giuseppe - Via S. Sebastianello, 1/3
- Ist. De Pinedo Francesco I.T.Aer. - Via F. Morandini, 30
- Ist. Di Vittorio I.T.C. - Lattanzio I.T.I. - Via Teano, 223
- Ist. Diaz Armando I.I.S. - Via Taranto, 59/T
- Ist. Diaz Armando I.I.S. - Via Acireale, 8
- Ist. Diaz Armando I.I.S. - Via Brancati, 19/20
- Ist. Falcone Giovanni I.I.S. - Via Rugantino, 108
- Ist. Francesco D'Assisi L.S. (centrale) - Viale della Primavera, 207
- Ist. Francesco D'Assisi L.S. (succursale) - Via Castore Durante, 11
- Ist. Galileo Galilei - Via Conte Verde,51
- Ist. Giovanni Da Verrazzano - ITC - Via Contardo Ferrini, 83
- Ist. Giulio Cesare - LC - Corso Trieste, 48
- Ist. Hegel Ist. Paritario - Via Aurelio Bacciarini, 35
- Ist. Levi Civita Tullio - LS - Via Aquilonia, 30
- Ist. Levi Primo - LS - Via F. Morandini, 64
- Ist. Liceo Artistico Argan - Via Giuseppe Belloni
- Ist. Liceo Catullo (Monterotondo) - Via Fratelli Bandiera, 23
- Ist. Lucio Lombardo Radice - Piazza Ettore Viola, 6
- Ist. Lucrezio Caro Tito L.C. - Via Venezuela, 30
- Ist. Luiss - Viale Romania, 32
- Ist. Luspio - Via Delle Sette Chiese, 139
- Ist. Mamiani - LC - Via delle Milizie, 30
- Ist. Marco Polo - ITS - Via Tuscolana, 388
- Ist. Massimo Massimiliano - Via Massimiliano Massimo, 7
- Ist. Morgagni Giovan Battista L.S. - Via Fonteiana, 125
- Ist. Newton Isacco - LS - Viale Manzoni, 47
- Ist. Newton Isacco - L.S. (succursale) - Via Dell'Olmata, 4
- Ist. Peano Giuseppe - LS - Via F. Morandini, 38
- Ist. Peano Giuseppe - LS - Via Della Fonte, 9 Monterotondo
- Ist. Piaget - Via Diana, 35
- Ist. Piaget - Viale Giorgio De Chirico, 59
- Ist. Pirandello Luigi - Parificato - Via Boni Giacomo, 2
- Ist. Pirandello Luigi - Parificato (succursale) - Via Ernesto Monaci, 11
- Ist. Primo Alberghiero - IPSSAR - Via di Tor Carbone, 53
- Ist. Primo Alberghiero - IPSSAR - Via Elsa Morante,2
- Ist. Russell Bertrand L.C. - Sperimentale - Via Tuscolana, 208
- Ist. Salvemini G. - G. L. Lagrange - ITC - Via Sommovigo, 40
- Ist. Sereni Emilio - I.T.Agr. (Ex De Cillis) - Via Colonia Agricola, 41
- Ist. Sereni Emilio - I.T.Agr. (centrale) - Via Prenestina, 1395
- Ist. Torricelli Evangelista LS - Via Forte Braschi, 99
- Ist. Virgilio - LC - Via Giulia, 38
- Ist. Visconti Ennio Quirino LC - P.za del Collegio Romano, 4
- Ist. Vivona Francesco LC - Via della Fisica, 14
- Ist. Volterra Vito L.S. (Ciampino) - Via Dell'Acqua Cetosa, 8
- Scuola Araba Re Abdulaziz - Via di Grottarossa, 295
- Univ. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Via Degli Aldobrandeschi, 190
- Univ. Gregoriana Pontificia - Piazza della Pilotta, 4
- Univ. La Sapienza - Facolt Ingegneria - Via Eudossiana, 18
- Univ. La Sapienza - Facolt Scienze Com.ne - Via Salaria, 113
- Univ. Roma III - Dipartimento di Fisica - Via della Vasca Navale, 84
- Univ. Roma III (Centro Sportivo le Torri) - Via Giuseppe Verratti snc
(stadio Alfredo Berra)
- Univ. S. Tommaso - Largo Angelicum, 1
- Univ. Tor Vergata - Dipartimento di Scienze
Via della Ricerca Scientifica
- Univ. ISA - Roma I - Via Argoli, 45
- Univ. ISA - Roma III - Piazza dei Decemviri, 101

27
annoXInumero3(36)novembre2014

di Roberto FANTAUZZI

Dietro le quinte della storia

roberto.fantauzzi@libero.it

Lultimo Imperatore romano


dOriente (Costantino XI)
UN COSTANTINO LA FOND E UN COSTANTINO LA PERDER
Questa era la profezia in uso intorno allanno 1000,
profezia che purtroppo si avverer pi tardi nel 1453
d.C.. Ma andiamo con ordine. Mentre lImpero romano
Costantino XI

se il sultano di allora Murad II non lo avesse sconfitto


con un esercito pi numeroso. Fortunatamente, per,
Costantino riusc a salvare il salvabile ed ottenne in tal
modo proficue espansioni territoriali. Divenuto
Imperatore (o Basileus titolo che aveva
sostituito il praenomen imperiale di
Augusto) Costantino vedeva sempre pi
minacciato il suo regno dalla continua
espansione dellImpero turco-ottomano,
cosa che si accentu notevolmente con la
salita al trono del sultano Maometto II.
Questi mostr subito quali fossero le sue
reali intenzioni e, per prepararsi ad una
La Basilica di Santa Sofia
grande battaglia, fece erigere nella parte
nord di Costantinopoli, nellattuale Turchia
europea, la fortezza di Rumeli Hisar che
sarebbe servita da supporto logistico al
suo grande esercito. LImperatore, nel frattempo, aveva da anni richiesto aiuto alle
potenze occidentali senza ottenere nulla o
quasi. Ebbe per lintuito di unire le due
Chiese, dOriente e dOccidente, inviando
Odierna Istanbul - Porta di San Romano
continue ambascerie al Papa di Roma,
dOccidente era caduto ben mille anni prima, quello Niccol V, e finalmente, dal punto di vista ecclesiale,
dOriente, tra alti e bassi, era sopravvissuto. pur vero sembrava quasi che si potessero colmare le divergenze
che le dimensioni territoriali, dopo la morte dellImpe- provocate dal grande scisma religioso del 1054. Il Papa
ratore Eraclio I, nel 641 d.C., si erano man mano as- infatti, a cose fatte, avrebbe dovuto preparare una crosottigliate, formalmente per lImpero esisteva ancora, ciata per salvare i cristiani di Costantinopoli, invece la
anche se di dimensioni ridotte.
cosa funzion solo formalmente dato che la riconciliaIl 31 ottobre del 1448 con la morte dellImperatore zione tra Roma e lOriente venne disconosciuta dai fedOriente, Giovanni VIII, saliva al trono suo fratello, deli e dal clero delle Chiese orientali e, a parte qualche
Costantino XI, della dinastia dei Paleologi. Egli gi da sparuto aiuto di uomini e mezzi navali dello Stato della
ventanni era al comando, per conto di suo fratello, del- Chiesa e della repubblica genovese, Costantinopoli rila parte sud della Grecia (Morea) ed aveva dato gi pro- mase completamente isolata.
va delle sue abilit di combattente sconfiggendo, con i
pochi uomini a disposizione, Veneziani e Franchi che LASSEDIO
avevano a loro volta grandi possedimenti nella Grecia Il 5 aprile del 1453 Maometto II, prima di attaccare con
meridionale. Le conquiste sarebbero ancora continuate il suo esercito di ben 160.000 uomini, intim a

28
annoXInumero3(36)novembre2014

OGNI SECONDO DI OGNI GIORNO,


NEL MONDO, QUALCUNO NECESSITA
DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE
Costantino di arrendersi, promettendo che gli avrebbe
consentito di continuare a governare come suo governatore. DARTI LA CITT NON DECISIONE MIA N DI ALCUNO DEI
SUOI ABITANTI; ABBIAMO INFATTI DECISO DI NOSTRA SPONTANEA VOLONT DI COMBATTERE E NON RISPARMIEREMO LA VITA. Questa
fu la risposta di Costantino, ma egli sapeva gi che ben
poco poteva fare con i suoi 7.000 uomini che, rapportati con il nemico, erano 1 contro 23. Lesercito ottomano
oltre a consistenti cannoni possedeva anche una grande
armata navale, molto pi numerosa della minuscola flottiglia genovese. Per la difesa era stata ben preparata e
i 22 chilometri delle mura, fatte erigere mille anni prima
dallImperatore Teodosio, respingevano continuamente
gli assalti dei turchi. Anche via mare i genovesi davano
prova delle loro abilit marinare e ad aprile Maometto II
fu costretto a richiedere altri 60.000 uomini di rinforzo,
dato che di giorno le mura venivano cannoneggiate e di
notte i romani doriente le riedificavano. Ma la fine era
vicina ed ormai era chiaro a tutti gli abitanti di
Costantinopoli che non potevano pi difendersi nella impari lotta contro i turchi-ottomani. Il 28 maggio 1453,
appianate le divergenze religiose, tutti gli abitanti di
Costantinopoli, cristiani delle due Chiese dOriente e
dOccidente celebrarono, alla presenza dellImperatore,
lultima funzione religiosa nella basilica di Santa Sofia
che da allora in poi diverr moschea sino al 1935.
LA FINE
Il giorno 29 maggio 1453 Maometto II decise che la
citt doveva essere presa ad ogni costo. Gli attacchi si
susseguirono uno dietro laltro e le vittime, da parte ottomana, aumentavano sempre di pi sino a quando, dopo molte ore di combattimento, gli imperiali, stanchi e
indeboliti videro sopraggiungere un ultimo assalto da
parte dei temibili giannizzeri: le truppe scelte del sultano. Ma anche questa volta, se non ci fosse stata unincomprensione degli ordini ricevuti da parte dei capi-difensori, gli abitanti di Costantinopoli ce lavrebbero fatta. Invece, purtroppo, ci non avvenne e gli ottomani
penetrarono in citt: era la fine. Costantino XI ricevette
un ultima disperata offerta di far salva la vita da parte
dei genovesi che con una nave piena di profughi stavano lasciando la citt, ma come poteva un uomo con

quel nome darsi alla fuga? Undici secoli prima il suo predecessore, con il suo
stesso nome e principe della fede cristiana aveva fondato quella citt, come
poteva ora lui fuggire via? Salutati i parenti e i pi stretti collaboratori e toltosi poi le insegne dellImpero romano
dOriente, Costantino, per morire come
un soldato qualsiasi, prese la spada e si
diresse verso la porta di San Romano
combattendo contro il nemico fino al
sopraggiungere della morte.
Dove erano le legioni di Cesare, Traiano,
Marco Aurelio, Costantino e Giustiniano? Dove era la gloria della repubblica
romana e del glorioso Impero nato con Augusto? Erano
passati duemila anni dallinizio dellespansione romana
ed ora era giunta la fine. La leggenda dice che il corpo
di Costantino XI Paleologo non venne mai trovato, ma
non fu cos. Le sue spoglie vennero riconosciute dai calzari e, per ordine del sultano, la sua testa venne mozzata e posta sotto la statua di Costantino I a segnare appunto inizio e fine della citt imperiale.
LImpero romano questa volta era davvero finito, ma era
finito con un personaggio che aveva mostrato
cognizione del proprio
ruolo di Imperatore del
pi grande impero che
la storia abbia mai conosciuto.
Per la cronaca, tanto per
avere consapevolezza
della fine dellet medioevale appena descritta, circa quarantanni dopo Colombo scoprir il continente americano, ma questa
tuttaltra storia. La prossima volta torneremo indietro nel
tempo, durante limpero romano dOccidente, alla scoperta di un imperatore poco conosciuto ma davvero molto particolare, chiss chi sar!!!! 

Maometto II

La difesa di Costantinopoli

29
annoXInumero3(36)novembre2014

avis news
COMINCIAMO DALLABC: DAL SOGNO DI FORMENTANO
AL NOSTRO FUTURO NEL TERZO SETTORE
a citt di Matera ha ospitato dall11 al 12 ottobre il meeting della Consulta Nazionale AVIS Giovani che
nasceva dalla necessit di approfondire alcuni temi legati alle origini, alla missione e alle tante sfide della
nostra Associazione. Uno degli obiettivi del nostro mandato proprio quello di offrire una formazione
continua ai nostri volontari, affinch possano acquisire una sempre maggiore consapevolezza del ruolo di
AVIS nella societ civile e possano dare il loro fattivo
contributo alla crescita associativa, partendo dalle loro
realt territoriali. 

DONAZIONE DI SANGUE
PRESSO UN ISTITUTO
SCOLASTICO
onazione di sangue a maggio presso
lIstituto S. Giuseppe de Merode.
Nella foto un gruppo di ragazzi si appresta a donare il sangue. 

NOZZE DORO IN CASA IORIZZO


anti auguri a Riccardo e Maria Grazia Iorizzo per i loro 50 ANNI di Matrimonio. Tutta lAVIS Comunale di
Roma si unisce alla gioia dei due sposi e non finir mai di
ringraziare Riccardo, colonna portante dei nostri volontari, per tutto quello che ha dato e che ancora d a questa
Associazione ed anche a Maria Grazia che contribuisce a
far si che il marito sia libero di dedicare parte del suo tempo libero a favore della nostra Onlus. 

30
annoXInumero3(36)novembre2014

avis news
BLOOD RUNNER 2014
omenica 21 settembre si svolta al gianicolo la XIII edizione della consueta e
collaudata Blood Runner che dal 2002 abbina allo sport lobiettivo di dare un contributo al raggiungimento dellautosufficienza
di sangue nel Lazio. Linsufficienza del numero di donazioni rispetto al fabbisogno, e
ancor pi laumento dellet media dei donatori, hanno pertanto orientato la mission di Blood Runner che consiste nel
promuovere la cultura della donazione anche
nellinfanzia e nelladolescenza, ovvero nei
donatori di domani. 

G.O.I. E AVIS ROMA


rande successo della manifestazione del
G.O.I. organizzata questanno per il XX
Settembre al Vascello. Tra gli intervenuti alla manifestazione dedicata al tema La Citt, lUomo,
lEuropa, da menzionare il nostro Presidente
onorario Adolfo Camilli. 

LA UNILEVER S.P.A. SI UNISCE


ALLAVIS
l 26 settembre u.s. lAVIS Comunale di Roma
ha aderito alla richiesta lanciata dai donatori di
sangue della UNILEVER S.p.A. raccogliendo le donazioni di molti nuovi soci. Diamo un caloroso
benvenuto, nella grande famiglia dellAVIS, a
questo nuovo
Gruppo aziendale. 

31
annoXInumero3(36)novembre2014

avis news
AVIS ROMA IN LUTTO
PER LA SCOMPARSA
DI ENZO LIVERZANI
a nostra AVIS piange per la scomparsa dellamico Enzo Liverzani, donatore e Dirigente per molti anni, fondatore del Gruppo
donatori della Parrocchia di S. Timoteo,
persona buona e affabile sempre pronta
a collaborare per le
necessit associative.
Alla moglie Rosella,
ai figli e alla famiglia
tutta vadano i sentimenti di affetto che
per molti anni abbiamo condiviso con
Enzo, sicuri che seguiter a non far
mancare il Suo sostegno dal Cielo. 

AVIS ROMA E SUPERCAR


al 10 al 12 ottobre presso la Fiera Roma lAVIS Roma
stata ospitata con un proprio stand presso il salone
dedicato alle auto non convenzionali: da competizione,
sportive, esclusive, di serie, artigianali, e personalizzate.
Una manifestazione unica che racchiude tutto il mondo
delle quattro ruote in chiave moderna ed anche un modo
nuovo per ricordare a tutti quanto sia importante la
donazione del sangue. 

TRENTENNALE A GROTTAFERRATA

RADIO SIV

abato 27 settembre si svolta la trentesima festa del


donatore dellAVIS di Grottaferrata. Un evento che ha
visto la partecipazione di pi di 200 persone che hanno voluto condividere, insieme allintervento delle autorit locali
e alle rappresentanze delle AVIS consorelle e sovraordinate, questa importante ricorrenza. 

ei a casa o in ufficio? Non perdere


loccasione per ascoltare la web radio dellAVIS. Vai al sito ufficiale:
www.radiosiva.it oppure collegati
dalla homepage del sito istituzionale
dellAVIS Comunale di Roma
www.avisroma.it dove presente il
link diretto con la radio. Radio SIV
musica di emozioni. 

32
annoXInumero3(36)novembre2014

ti aspetta per donare


Centri Trasfusionali Convenzionati con AVIS Roma presso strutture Ospedaliere
Policlinico Universitario
Umberto I
anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale Sandro Pertini


anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale S. Camillo Forlanini


anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale
S. Giovanni - Addolorata
anche per aferesi (separatore cellulare)

Policlinico A. Gemelli
anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale Fatebenefratelli
Villa S. Pietro

Viale Regina Elena, 328


(festivi: Viale del Policlinico, 155)
vicino malattie infettive/Banca di Roma

Via Monti Tiburtini, 385


Piazza C. Forlanini, 1
Settore E - primo piano

Via di S. Giovanni
in Laterano, 155
(Santa Maria)

Largo A. Gemelli, 8
(Pineta Sacchetti)
Piano -1 sotto il Pronto Soccorso

Via Cassia, 600

anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale S. Eugenio

Entrata in P.le dellUmanesimo, 10

anche per aferesi (separatore cellulare)


previo appuntamento

Per i donatori previsto


il parcheggio interno

Ospedale CTO

Via S. Nemesio 21

(no aferesi)

5 piano

Policlinico Casilino
(ex Villa Irma)

Via Casilina, 1040

anche per aferesi, previo appuntamento

Ospedale G.B. Grassi


anche per aferesi (separatore cellulare)

Via Passeroni, 8 - Ostia Lido

tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 7:30 alle ore


12:00 compresa la domenica - tel. 06.49976418
dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 10:30
tel. 06.41433833/3982
tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 11:30 compresa
la domenica - tel. 06.58702480 (sala donatori)
tutti i giorni dalle ore 8:30 alle ore 11:30 compresa
la domenica - tel. 06.77055834
dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 12:00
tel. 06.30154514
dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 11:00
tel. 06.33260625
tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 8:00 alle ore
11:30 - tel. 06.51002486
dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 11:30
tel. 06.51003692
dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 11:30
tel. 06.23188394 (laboratorio)
tel. 06.23188708 (sala donatori)
tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 11:00 compresa
la domenica - tel. 06.56482150 (trasfusionale)

Ospedale
S. Giovanni Evangelista

Via Parrozzani, 3 - Tivoli

dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 10:00


tel. 0774.3164423

Ospedale S. Spirito

Lungotevere in Sassia, 1

tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 11:30 compresa la


domenica - tel. 06.68352380 (trasfusionale)

Piazza S. Maria della Piet, 5

tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 11:00 compresa la


domenica - tel. 06.33062905 (trasfusionale)

anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale S. Filippo Neri


anche per aferesi (separatore cellulare)

Ospedale S. Andrea
(no aferesi)

Via di Grottarossa, 1035/1039

dal luned al sabato dalle ore 8:00 alle ore 11:00


tel. 06.33775889

NUOVI ISCRITTI: PRIMA DI ANDARE IN UNO DEI CENTRI SOPRA INDICATI NECESSARIO COMPIERE ALCUNE FORMALIT PRESSO LA SEDE
AVIS (Via Imperia 2).
Portare tre foto per il rilascio della tessera di donatore e del tesserino AVIS Tempo Libero.
Consigliamo al donatore di far presente - presso il Centro di raccolta - che la donazione effettuata per lAVIS e, successivamente, di segnalare la donazione presso la Segreteria (06.44230134, info@avisroma.it) per laggiornamento dellarchivio.
Si porta a conoscenza di tutti i soci che, tramite nostre autoemoteche, vengono effettuate anche raccolte programmate presso parrocchie, aziende,
uffici pubblici e scuole.

LA
PRIMA
VOLTA
CHE

Ci sono cose che durano


un attimo ma restano
per tutta la vita.
DONA IL SANGUE:
LA PRIMA VOLTA
E PER SEMPRE.
www.avisroma.it

Potrebbero piacerti anche