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Avvenire 08/08/2014 Page : A21

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LORENZO GALLIANI
BUENOS AIRES
ullecaldenotedi unblues, il
Signore piet. Una festosa
salsaperil Gloria, perchEl
Gloria es alegra, come ri-
corda una voce maschile
prima di lasciare spazioalle
percussioni. Swing per Cre-
do e Santo il primo con accenti soul, il
secondocos orecchiabiledafissarsi inte-
sta dopo venti secondi, un bossa nova
cucitosumisura per lAgnello di Dio.
LaMisaenjazznascedaunideaeda4an-
ni di lavoro di Miguel ngel Castellarn,
batterista e compositore argentino di 34
anni, masenzaJorgeMarioBergogliosa-
rebbe finita nel dimenticatoio. Sentiva il
bisognodi esprimeregratitudineaDioat-
traverso la musica, Miguel ngel, e pro-
prio con quella musica da cui si era la-
sciato affascinare sin da piccolo. Il timo-
re, per, era di passare per troppo origi-
nale: le intenzioni erano buone, ma non
si rischiavaforseunoscivolone?Nel dub-
bio, and a chiederlo allallora cardinale
di Buenos Aires.
Lintuizione di portare il jazz nella mes-
saarrivmentrestavoprendendouncaff
racconta il giovane musicista . Mi ca-
pitsottocchiounarticolodi giornale in
cui si parlava di unconcerto inVaticano,
e da l pensai di fare della mia musica un
mezzo per lodare il Signore. Il primo a
cui rivelare il proprio progetto, prosegue
Miguel ngel, fu don Fernando Gardea,
oggi parroco nel barrio di Palermo, nella
capitale argentina: Fu lui a insegnarmi
la musica classica, sin da bambino. Non
soquanti cdabbiamoascoltatoassieme.
Mi disse: Non sono uno specialista del
jazz, ma intanto ti consiglio di leggere il
Vangelo, anche per capire come pensare
lemusiche. Cos fu, mentreunaltrosa-
cerdoteMarioMiceli, coordinatoredel-
la pastorale giovanile di Buenos Aires
spingeva lamico compositore a non de-
mordere.
Alcunemusicheeranogicomposte, ma
mai suonateinpubbliconregistrate: co-
sane pensavail cardinale Bergoglio? Gli
scrissi e mi invit a trovarlo. Ricordo an-
cora il giorno: 2 luglio2012. Sarannosta-
te le 8 di mattina racconta Castellarn
. Mi disse: Nella tua lettera mi hai ricor-
datolamiaadolescenza. Gli avevoparla-
todi FrankSinatra, di Benny Goodmane
di altri musicisti importanti perlamiafor-
mazione. Poi la parola pass al giovane
jazzista: Ricordai che al Corpus Domini
avevaparlatomoltodei giovani edei loro
problemi, dallapovertallacor-
ruzione. Poi avevausato
unespressionefor-
te: Chi cam-
mina senza
lasciare unimpronta, inutile. Cos dis-
si: iolamiaimprontavorrei lasciarlanel-
la musica sacra. E gli parlai della Messa
jazz. Lui rispose subito: Hay que tocar!,
ossia:bisognasuonare. Parlammouno-
ra, e non solo di musica. Poi mi diede la
benedizione e ci salutammo.
Lentusiasmo cresceva, di pari passo con
lelaborazionedegli arrangiamenti, eadi-
cembre dallarcivescovado dissero di ri-
passareamarzo2013. MaBergoglio, par-
titodaunPaese quasi allafine del mon-
do, fin perrimanereaRoma. sta-
ta una felicit enorme ri-
prendeMiguel ngel
. Attraverso la Cu-
ria gli mandai
unaletteraper ringraziarlo, assieme aun
discodi Goodman. Nonpassmoltoemi
arrivlarispostadel papa. LaMessajazz,
intanto, prendeva forma: Il primo lavo-
ro coinvolgeva 10 musicisti e 7 coristi
spiegail giovanecompositore, poi ci sia-
moallargati: i musicisti sonodiventati 25,
i coristi 35.
Prove suprove: piche colleghi, quasi u-
nafamiglia: Acantareceranodueevan-
gelici e nella prima formazione suonava
il trombone una ragazza ebrea raccon-
ta Miguel ngel , il pianista non cre-
dente, il secondo tastierista proprio a-
teo. Si chiamaSantiago, auncertopunto
hadetto: Quasi quasi mi converto. So-
lo una battuta rivolta allamico innamo-
ratodella musica sacra, ma comunque il
segnoche, anchesenontrasmessoconun
linguaggiotradizionale, il messaggioarri-
va drittoal cuore.
E arriviamo a poco meno di due mesi fa,
il 23giugno. Nel salonedellaUsinadel Ar-
te, aBuenosAires, vienepresentatalaMi-
sa jazz: dopo 4 anni, il sogno di Miguel
ngel diventarealt, almenoperil tempo
di unconcerto, dacondividereconlami-
coGabriel Nuez(negli arrangiamenti c
anche la sua impronta), il chitarrista Da-
niel Raffo, il direttoredorchestraJosMar-
tinAspiazueThe AfrosoundChoir. Si re-
gistra un disco dal vivo, che per sar u-
satosoloper promuovereil progetto. O-
rail nostrodesiderio spiegaMiguel n-
gel di allargare la Misajazz preveden-
do anche il canto dingresso, quello con-
clusivo, i canti di offertorio e comunione
e due temi di meditazione. La prepara-
zione a buon punto, il budget non an-
cora: riunire60professionisti costa150mi-
la pesos (14.000 euro). La ricerca degli
sponsor, grandi opiccoli, gi partita, e
il ministerodellaCulturadel governocit-
tadinohariconosciutoil progettodi inte-
resseculturale, spiegaMiguel ngel, che
poi allarga le braccia: Io intanto penso
alle musiche, il resto si vedr. Passione,
impegno, eunpo di improvvisazione, che
nel jazz nonguasta mai.
RIPRODUZIONE RISERVATA
S
21
Venerd
8 Agosto 2014
egel avviava la
trattazione stori-
ca delle sue Le-
zioni sulla storia
della filosofia con la filo-
sofia orientale, cinese e
indiana in specifico. De-
nominandola tuttavia
cosiddetta, rispetto alla
filosofia vera, al pensie-
ro greco e occidentale,
non presentando essa a
suo dire il momento del-
la soggettivit, della libe-
ra individualit.
Nel curare un ponderoso,
ricco volume dedicato al-
le Filosofie nel mondo
(Bompiani, pp. 944, euro
24), Virgilio Melchiorre o-
mette invece intenzional-
mente una trattazione del
corso del pensiero occi-
dentale, lasciando a Ugo
Perone il compito di un
approfondimento teoreti-
co delle sue peculiarit. Il
filosofo piemontese argo-
menta convincentemen-
te come cia-
scuna filoso-
fia comporti
sempre una
ridefinizione
di s, non a-
vendo un
proprio og-
getto deter-
minato, e co-
me ci com-
porti che la
filosofia sia
costitutiva-
mente meta-
fisica, aperta
interrogati-
vamente ai
problemi ul-
timi e ai prin-
cipi primi.
Metafisica e
strettamente
legata ad una
vita politica
democratica,
cio fatta di
discussione
pubblica, ar-
gomentazio-
ne, persua-
sione, la filosofia greca
classica. E sar il cristia-
nesimo stesso a salvarne
la metafisicit da sue ri-
duzioni etiche e prassisti-
che. La preziosa eredit
speculativa della filosofia
occidentale si orientata
nella contemporaneit a-
gli orizzonti della finitez-
za e della temporalit.
Nella comprensione dei
quali, come mostra Pero-
ne, sta la possibilit, tipi-
camente europea, di fare
di limiti e diversit occa-
sione di incontro, inclu-
sione, dialogo con altre
culture e persone.
Per non abbandonare
come indica intelligente-
mente Melchiorre let
della globalizzazione ai
meri conflitti politici o ac-
cordi economici, occorre
riattingere gli orizzonti
fondativi delle diverse tra-
dizioni culturali. Fra que-
ste, nel volume spiccano
gli approfondimenti del
pensiero cinese e della fi-
losofia indiana, dovuti
magistralmente ad Alfre-
do Cadonna e Gianluca
Magi: convincenti smen-
tite del miope giudizio he-
geliano. Originali svilup-
pi di queste tradizioni si
hanno nella spiritualit e
nella filosofia giappone-
se. La tradizione ebraica e
poi quella islamica ven-
gono esaminate con mag-
giore attenzione alla con-
temporaneit. Una matri-
ce culturale spesso tra-
scurata quella africana,
che viene ampiamente
documentata da Lidia
Procesi; bench purtrop-
po, significativamente, la
letteratura relativa risulta
essere totalmente in lin-
gue europee, quindi ela-
borata in relazione a for-
mazioni culturali occi-
dentali. Del pensiero oc-
cidentale sono stati ap-
profonditi solo interes-
santi settori particolari,
come la filosofia russa,
quella lati-
noamerica-
na e la au-
straliana.
Le grandi
matrici cul-
turali, reli-
giose e filo-
sofiche del
mondo risul-
tano origina-
riamente
lindiana, la
cinese, le-
braica, la
greca, lafri-
cana, con il
sorgere si-
gnificativo in
esse del
buddhismo,
del cristiane-
simo e delli-
slam. Oriz-
zonti cultu-
rali comples-
sivamente
metafisici e
concreta-
mente lin-
guistici. I
quali gi in epoche remo-
te hanno iniziato a cono-
scersi, dialogare, integrar-
si vicendevolmente.
Si pensi alla traduzione
della Torah ebraica in gre-
co ad opera dei Settanta,
nellAlessandria dEgitto
dei secoli III-II a.C. Op-
pure le copiose traduzio-
ni di testi buddhisti in-
diani, dal pali e dal san-
scrito in cinese, nel II se-
colo d.C. nella capitale
dellimpero di Cina
Luoyang ad opera di deci-
ne e decine di missionari
e traduttori. O, ancora, al-
le traduzioni dei filosofi
greci in arabo nella Bagh-
dad dei secoli VIII-X d.C.,
fonte indiretta per la stes-
sa latinit medievale. Tra-
dizioni attraverso le cui fi-
losofie, nel mondo, pos-
sibile trovare spazi, inter-
rogativi, parole di dialogo
e vera comprensione fra
le molte differenti perso-
ne che ne animino la vi-
vente verit.
RIPRODUZIONE RISERVATA
H
C I N A , I N D I A , G I A P P O N E & C .
HEGEL SBAGLIAVA:
PENSIERO ORIENTALE
FILOSOFIA VERACE
FRANCESCO TOMATIS
Il caso. Il giovane compositore argentino Miguel ngel Castellarn ha musicato
la liturgia nello stile afro-americano. Con lincoraggiamento del cardinal Bergoglio
MISA JAZZ
La messa tutto swing
Nel 2012 lincontro con
larcivescovo di Buenos Aires
E a giugno lesperimento
stato eseguito in concerto
per la prima volta
da 25 musicanti e 35 coristi
Ora il progetto devessere
terminato coi canti dingresso,
offertorio e comunione
Virgilio Melchiorre
Tenere unite cultura umanistica e tecnologica:
lappello del Manifesto di Sassoferrato
manesimoetecnologia: duemondi date-
nere uniti: sintitola cos il Manifesto di
Sassoferrato redatto e sottoscritto dai
membri del comitatoscientificodel Con-
gresso internazionale di Studi umanistici nella XXXV e-
dizione 2014, tenutasi il mese scorso appunto a Sasso-
ferrato. Il documentounappelloagli operatori del mon-
do della cultura per una convergente interdipendenza
traculturatecnologicaeumanistica. I firmatari sonodo-
centi nelleUniversititaliane, europeeedextra-europee.
ASassoferrato, piccolocentrodelleMarche, da35anni il
Congresso internazionale affronta le questioni dellu-
manesimo classico. Gli atti dei Congressi sono raccolti
nei 35 volumi della rivista Studi Umanistici Piceni.
Trai firmatari del Manifesto cheauspicaunnuovori-
nascimento che si fondi sulle risorse culturali, sui patri-
moni di conoscenza e di innovazione delle universit,
degli istituti di ricerca e di cultura, delle accademie, del-
la scuola, delle societ scientifiche, sviluppati conle esi-
genze sociali e con il sistema delle imprese che crea la-
voro, sicurezza e ricchezza sociale EdoardoFumagal-
li (Friburgo), AlessandroGhisalberti (Cattolica), Michael
Reeve (Cambridge) e HermannWalter (Mannheim).
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U
anzitutto
Melchiorre: lesame
dei sistemi metafisici
mondiali ci fa rivalutare
le culture asiatiche
(e africane) sui classici
greci. E tali tradizioni
hanno cominciato
a dialogare e integrarsi
gi in epoche remote:
un bel monito per la
nostra globalizzazione
CULTURA, RELIGIONI, TEMPO LIBERO, SPETTACOLI, SPORT
DOPO LA MISA CRIOLLA. Il palcoscenico della prima de La Misa en jazz alla Usina del Arte di Buenos Aires, il 23 giugno scorso
Miguel ngel Castellarn
I GENERI
E PER IL KYRIE VAI CON IL BLUES
Cosa centra il Seor, ten piedad con il blues? Il blues
la forma espressiva degli schiavi afro-americani, che pur nei
campi di cotone non smettevano di rendere lode al Signore
spiega Miguel ngel Castellarn . Accenti tristi che sintonano
bene col Signore piet. Ed in soul anche Bendita sea tu pureza,
meditazione dedicata a Maria. Ciascun genere musicale, nella Misa
jazz del compositore argentino, non scelto a caso: Per lAgnello di
Dio, per esempio, ho deciso di puntare sul bossa nova, inventato dal
pianista brasiliano Antnio Carlos Jobim, delicato nelle sue
composizioni. Poco a che spartire con lo swing che si respira nel
Santo e nel canto dingresso: Quella la musica delle grandi
orchestre jazz anni 40. semplicemente la festa, come
devessere lincontro con Dio. Originale la scelta per la
comunione: L ho puntato sul funk, per sottolineare
la gioia di chi riceve lEucarestia. (L. Gall)

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