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insulti, cori e striscioni offensivi da parte dei tifosi. La Roma trova nel ritiro di Riscone di Brunico lo stesso clima con cui era stata accolta al raduno di Trigoria. Al primo allenamento diretto da Rudi Garcia (Chi critica della Lazio) circa 200 tifosi hanno preso di mira alcuni giocatori, fra i quali Osvaldo, il quale ha reagito surriscaldando ancor di pi gli animi.Tanto che il Questore di Bolzano si recato nel centro sportivo per verficare la situazione e ha deciso di rafforzare il servizio delle forze dellordine.
di Stoccarda. Il tennista ligure ha battuto lo spagnolo Roberto Bautista Agut (6-1, 6-3).Testa di serie n. 5, Fognini, alla sua terza finale in carriera affronter il tedesco Philipp Kohlschreiber, n.2 del seeding. Soldini ed Elkann in regata nel pacifico
LOS ANGELES. Giovanni Soldini come skipper e John Elkann come armatore-membro dellequipaggio (9 membri) sono partiti ieri, con Maserati, da Los Angeles per la 47 Transpac Race, regata di 2.225 miglia fino alle Hawaii. Le imbarcazioni iscritte alla classe 1 sono sette. Per la prima volta gareggiamo in regata contro altri concorrenti, ha detto Soldini.
batter lalcolismo, lo ha affermato Paul Gascoigne, lex campione di Tottenham e Lazio ricomparso in pubblico a 4 giorni dalla fuga dallospedale (allinsaputa di parenti e amici) dove era stato ricoverato per un collasso causato dal troppo bere.
Terzo posto per Rossi nella griglia del Gp di Germania, da tre anni non partiva davanti Pole di Marquez. Incognita per Pedrosa, caduto nelle prove
LINIZIATIVA
Una squadra che corre per la solidariet a corsa della solidariet, a Kiambogo, iniziata tre anni fa. in questo villaggio, 160 chilometri a nord di Nairobi, che ha messo radici Run2gether, una squadra di atleti che accettano di tagliarsi i premi per finanziare progetti di sostegno alla popolazione. cos che fiorita, a due passi dal piccolo centro che ospita gli atleti, una scuola materna gratuita per 40 bambini. Ed in questo modo che si pu garantire un piccolo stipendio anche agli atleti che, causa infortuni o et avanzata, non riescono ad ottenere piazzamenti - e quindi soldi - nelle tourne in Europa. Il nostro team diverso anche per questo racconta Geoffrey Gikuni, capitano e due volte vincitore alla maratona di Dublino (2011-2012) . In altre squadre si rischia, dopo non aver ottenuto buoni risultati, di essere allontanati. Noi cerchiamo di reintegrare gli ex atleti in altri ruoli: da segretario a cuoco. Questo, cos come gli altri progetti di solidariet, reso possibile anche grazie al lavoro di Run2gether sul fronte turistico: gli appassionati di podismo possono andare nel cuore verde del Kenya (o nella pi vicina Austria, dove la squadra ha un altro campo sulle alpi vicino a Klagenfurt) e allenarsi sullaltopiano con atleti in grado di chiudere una maratona sotto le due ore e dieci minuti. (L.Gall.)
e suole delle scarpe, gi consumate dai chilometri, non smettono di accarezzare le strade di terra rossa. Grinta, fiato e gambe sottili come chiodi, terminali di un ingranaggio perfetto, in grado di completare una maratona sotto le due ore e dieci minuti. A Iten, 360 chilometri a nord-ovest di Nairobi, gli atleti sembrano galleggiare a due centimetri dal suolo. Nel villaggio keniano diventato, anche grazie allintuizione del missionario irlandese Padre Colm OConnell, la capitale del podismo (o la casa dei campioni, come recita il cartello di benvenuto), si allenano alcuni tra i pi forti mezzofondisti del mondo. E centinaia di professionisti che, se solo potessero correre sotto unaltra bandiera, avrebbero collezioni di primati nazionali e guadagnerebbero gran bei soldi. Nessuno corre just for fun, tanto per divertirsi: avere un buon tempo significa poter gareggiare in Europa, andare a premi e garantire alla propria famiglia due pasti al giorno. Come hanno fatto Samuel Wanjiru e Nancy Lagat, medaglie doro a Pechino 2008 rispettivamente nella maratona e nei 1500. Magari anche con risultati pi modesti: i 2mila euro per un decimo posto a Berlino, sulla distanza pi lunga, sono, in valuta locale, 220mila scellini. E laffitto mensile di
In un villaggio del Kenya centinaia di atleti si allenano con la speranza di trovare ingaggi nella ricca Europa
un alloggio decente a Nairobi di scellini ne pu costare 5-6mila. Il lato romantico dello sport, quello degli atleti descritti dai cronisti occidentali alla stregua di guerrieri epici, qui non interessa a nessuno. Vincere significa, semplicemente, una vita migliore rispetto a quella di allevatore, autista, operaio ammesso di riuscire a trovarlo, il lavoro. A Iten, 4mila abitanti e mille atleti, non tutti sono riusciti a strappare questa assicurazione sul futuro. Quelli senza squadra, appena vedono uno mzungu, un bianco, gli si fanno incontro: sei un coach? Puoi portarmi a gareggiare in Europa? Sai spiega Geoffrey, dopo un allenamento in solitaria , in Kenya la concorrenza maggiore e i premi pi bassi. Ma se solo potessi andare in Germania, o in Francia.... Ti piazzi nei primi quindici in una maratona di medio livello, lasci il 15% del premio al procuratore, e cambi vita. Le storie di chi ce lha fatta non sono poche ci dice un esperto di atletica ingaggiato da una delle pi forti societ al mondo, che a Iten ha il suo quartiere generale . Ma in tanti, diciamo un 60-70%, restano ai margini, senza sfondare. E la crisi economica, prosegue il manager, toglie ossigeno alla programmazione: Non possiamo pi investire su giovani atleti in grado di esplodere tra cinque o sei anni. Anche per il business della corsa, quindi, inizia a valere il principio del tutto e subito: se non riesci ad ag-
ganciarti a un buon team sei fuori dai giochi, se non vai a premi in una o due (costose) trasferte, idem. La mia famiglia non mi sta incoraggiando racconta Andrew, 24 anni, ogni giorno a macinare chilometri sulle strade di Iten . Ma solo da tre anni che mi sto dedicando alla corsa. Edha, 25 anni, la vedi allenarsi la mattina e portare a spasso il bambino nel pomeriggio. Un giorno, ne certa, entrer nellatletica che conta. E come lei Isack (22 anni), Agnesius (25), Gedeon (22). E pure Richard, che a 30 anni gi uno degli anziani del gruppo, non si vuole dare per vinto. Il fatto riprende lesperto di atletica, a Iten da una decina di anni che in Europa un ragazzo che si dedica al podismo e non ottiene buoni risultati, ha comunque un piano B: una famiglia, un nuovo lavoro. In Kenya, spesso, lalternativa non c. Se ogni giorno dovessi pensare alle baracche in cui ho incontrato quelli che sarebbero poi diventati i miei atleti, al soffitto basso e allaria irrespirabile, starei male anchio. Sono contento che qualcuno, grazie alla corsa, sia uscito da questa situazione. Per tanti altri, la maggioranza, rimane solo il piano A: sollevare la polvere nelle strade di Iten, una falcata dopo laltra. E affiancare in allenamento uno dei campionissimi, sotto gli sguardi attenti dei manager, dannandosi lanima nel tentativo di superare lui per battere la povert.
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PARALIMPICI
Ripristinati i fondi al Cip tagliati nei giorni scorsi Sono stati ripristinati i fondi destinati al Cip, lannuncio del ministro per gli affari regionali, le autonomie e lo sport, Graziano Delrio. Limpegno assunto dal presidente Enrico Letta nei confronti del Comitato italiano paralimpico spiega in una nota gi stato attuato, a dimostrazione dellimportanza che riveste per la presidenza del consiglio lattenzione al coinvolgimento e allintegrazione di tutti cittadini e tutte le cittadine attraverso la pratica sportiva. Sono stati, dunque, ripristinati i 721.038 euro tagliati nei giorni scorsi al Cip, frutto di una riduzione lineare su tutte le spese decisa dallo scorso governo e in attuazione ora.
Il ciclista di Borgo Valsugana, gregario di Cavendish, vince la tappa tre anni dopo lultimo successo italiano. Non ci credo, ditemi che vero, dice dopo aver conquistato la sua prima vittoria E oggi si arriva sul Mont Ventoux
n trentino in Francia, tre anni dopo lultimo successo azzurro di Petacchi. Finalmente un po dItalia alla vigilia della festa dei francesi. Vince Matteo Trentin, 23 anni, di Borgo Valsugana, un paio di esami da dare prima di arrivare alla sospirata laurea in scienze motorie. Intanto, in questa estate calda su e gi per le strade di Francia, il compagno di squadra e di stanza di Mark Cavendish, si laurea alla Sorbona del ciclismo, con una vittoria al Tour de France. Non ci credo, ditemi che tutto vero, sono le sue
prime parole dopo il traguardo. felice Matteo: stremato, stralunato e strapazzato. Sono felici i suoi compagni di squadra della belga Omega Pharma, la formazione diretta da Davide Bramati, anche lui italiano, e capitanata da campioni del calibro di Mark Cavendish e Tom Boonen. Sfilano uno per uno ad abbracciarlo e a festeggiarlo. Con Cavendish labbraccio pi grande, pi emozionante: Cosa mi ha detto? Che felice come se avesse vinto lui se non di pi. Una vittoria nata a 150 chilometri dallarrivo, quando Matteo si accoda ad un gruppetto di 17 attaccanti. Lo
scatto a 15 km dallarrivo di Julien Simon, accende il finale, ma a mille metri il sogno del bretone si infrange, dopo aver avuto anche 20 di vantaggio. Il drappello si ricompone quando la volata gi lanciata. Trentin si nasconde fino ai 150 metri, poi esce a tutta velocit e trafigge lo svizzero Albasini e lamericano Talansky. Chris Froome, nascosto in gruppo, arriva dopo 717, ma la maglia gialla resta sulle sue spalle. Matteo Trentin, mostra il suo sorriso franco e il suo volto pulito, parlando italiano e inglese a chi gli chiede chi e da dove viene. La crisi che viviamo in Italia mi ha co-
stretto ad emigrare racconta . Ma io sono felicissimo. Sono in uno dei team pi forti del mondo e a 23 anni, sto facendo una grande esperienza. Da dove vengo? Da Borgo Valsugana, in provincia di Trento, dove sono nato e continuo ad abitare con la mia famiglia: mamma Francesca, pap Alessandro e mio fratello Daniele, che ha 20 anni e corre tra i dilettanti. E ancora: Inizio a pedalare per gioco con gli amici, mi iscrivo alla squadra del mio paese poi, sapete com, continui e ti ritrovi tra i professionisti. La prima gara da giovanissimo nel 96, arrivai secondo dietro a un mio compagno di squadra.
Nelle giovanili ha vinto il Trofeo Liberazione, una sorta di mondiale di primavera e, un anno fa, al suo esordio nella massima categoria, arrivato a giocarsi la Sanremo in volata. Ma sono anche finito per terra ai 250 metri. Qual la tua corsa dei sogni? Fiandre e Roubaix. Chiss che un giorno.... La tua preoccupazione Riuscir a dormire stanotte?. Oggi, invece, il Tour celebra la festa nazionale con la tappa pi lunga e larrivo posto in cima al terribile Mont Ventoux. Chi vuole vincere il Tour non pu restare a guardare. Diretta tv, Rai 3, ore 14.30
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