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\
|
= 1 ) ( ,
|
|
.
|
\
|
=
d
r
t
t
P t P 1 ) ( . (1)
In genere, per lanalisi di un pannello in vetro solo la fase positiva dellonda risulta
importante, per cui molto spesso, si utilizza nei calcoli una semplice relazione lineare. Inoltre,
nellipotesi che le dimensioni del pannello siano trascurabili rispetto alle dimensioni del
fronte donda, su di esso si assume una distribuzione uniforme della pressione del blast.
2 METODI DI CALCOLO TABELLARI
La necessit di valutare la resistenza di pannelli in vetro soggetti ad esplosioni risulta un
argomento di studio abbastanza recente sia in Italia che in molti altri paesi. Al contrario, tale
materia stata largamente approfondita, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, a partire
dagli anni 80, con lo scopo principale di fornire misure di sicurezza adeguate nella difesa di
edifici governativi (ambasciate, sedi di attivit politica) da attacchi terroristici. Queste
ricerche erano concentrate nella determinazione della resistenza alle esplosioni di pannelli in
vetro, monolitici e laminati, di piccole dimensioni (hole in the wall windows), fissati ad una
struttura principale rigida, condizione che raramente viene rispettata dai pannelli che
costituiscono una facciata tipo curtain wall.
Uno dei metodi di progettazione semplificati, sviluppato negli USA da Norville e Conrath [7],
si basa sulla definizione di una forza statica, della durata di 60 secondi, equivalente allazione
dinamica del blast. Tale forza viene definita in funzione della distanza del pannello dal punto
di detonazione e del quantitativo di esplosivo, espresso in massa di TNT equivalente (vedi
figura 3a). Un altro metodo, sviluppato in Gran Bretagna [5, 6], si basa sulla definizione della
resistenza al blast di uno specifico pannello in vetro mediante la determinazione delle
cosiddette curve di isodanno. In un diagramma che riporta in ascissa limpulso dellonda
riflessa e in ordinata la pressione riflessa di picco, una curva isodanno rappresenta il luogo
delle coppie (I
r
, P
r
) che provocherebbero un fissato livello di danneggiamento al pannello, o
meglio, che causerebbero un fissato livello di danno a persone, o cose, occupanti ledificio
protetto dal pannello stesso (vedi figura 3b).
Uno dei principali limiti dei metodi di progettazione appena esposti la loro scarsa
applicabilit a sistemi con caratteristiche diverse da quelle testate sperimentalmente.
(a)
(b)
Figura 3: Metodi di progettazione semplificati
Inoltre, generalmente essi comportano un sovradimensionamento dei pannelli in vetro e, di
conseguenza, delle sottostanti strutture di supporto.
Unalternativa ai metodi sopra citati rappresentata dalla simulazione del comportamento
dinamico della lastra in vetro con modelli dinamici approssimati, tipicamente modelli ad un
grado di libert, o SDOF (Single Degree of Freedom). Tali procedure sono state applicate
dapprima in campo militare, nella progettazione a carichi esplosivi di muri, travi e colonne in
cemento armato, quasi esclusivamente nellambito del comportamento lineare. Esse sono state
estese poi allanalisi di vetri soggetti ad esplosioni, senza sostanziali modifiche.
Solo in alcuni studi recenti [8, 9] sono stati introdotti nellanalisi gli effetti derivanti dal
comportamento non lineare dei vetri, soggetti a grandi spostamenti e, nel caso di vetri
laminati, a deformazioni plastiche del materiale interposto. Il modello dinamico che qui si
espone rientra proprio nellambito di questi nuovi sviluppi e si pone lobiettivo di fornire delle
basi teoriche solide per lapprossimazione ad un grado di libert di un pannello in vetro in
campo non lineare.
3 METODO DI ANALISI DINAMICA PROPOSTO
La determinazione del modello dinamico ad un grado di libert del pannello in vetro, che qui
si presenta, si basa sullapplicazione del metodo di Ritz ad una piastra rettangolare con
condizione al contorno di semplice appoggio su tutti e quattro i lati.
Il primo passo consiste nella scelta di una funzione di spostamento, dipendente da un solo
parametro, in grado di cogliere con buona approssimazione la deformata dinamica del sistema
in esame. Come funzione di spostamento stata adottata la deformata statica, non lineare,
della piastra soggetta ad un carico uniformemente distribuito, che in generale possiamo
scrivere nella forma:
| |
T
) , , ( ) , , ( ) , , ( ) , , ( q y x w q y x v q y x u q y x = U . (2)
Nella (2) q=q(t) rappresenta lunico parametro libero da cui dipende la configurazione del
sistema. Solitamente q viene scelto come spostamento di un punto significativo del sistema
stesso; nel caso in esame sar lo spostamento normale al piano medio della piastra nel suo
centro. Una volta stabilita la funzione di spostamento, per la determinazione delle
caratteristiche del sistema ad un grado di libert si possono utilizzare vari metodi. In questo
caso si scelto di utilizzare il principio dei lavori virtuali.
Volendo determinare tutte le forze agenti sul pannello dobbiamo innanzitutto calcolare
velocit ed accelerazioni in ogni punto del sistema. Differenziando la (2) rispetto al tempo, si
ha
Figura 4: Sistema reale e sistema equivalente SDOF
q q y x
t
q
q
q y x
) , , ( ) , , (
U
U =
c
c
c
c
= , (3)
differenziando ancora, si ottiene:
2
2
2
2
2
2
) , , ( ) , , ( ) , , ( q q y x q q y x
t
q
q t
q
q
q y x
U U
U + =
|
.
|
\
|
c
c
c
c
+
c
c
c
c
= . (4)
Mediante la (3) e la (4) si possono determinare lo smorzamento (si assume unazione
smorzante direttamente proporzionale alla componente di velocit normale alla superficie del
pannello) e linerzia del sistema. Sempre utilizzando la (2) si possono determinare anche le
deformazioni, gli sforzi interni e gli spostamenti virtuali del sistema. Questultimi risultano
pari a:
q q y x q
q
q y x o o o ) , , ( ) , , (
U
U =
c
c
= . (5)
Essendo il carico generato dallesplosione una forza di pressione, esso sar trattato come un
carico di tipo follower; pertanto, detta n la normale alla superficie del pannello, si ha:
) , , ( ) ( ) , , , ( q y x t p t q y x n f = . (6)
Applicando il principio dei lavori virtuali otteniamo la seguente equazione di equilibrio
dinamico del sistema,
} } } } }
=
c
c
+ + +
'
T
T
'
T T 2 T T
d ) ( d d d d
A A A A A
A t p A
q
q A c q A q A n
n n , (7)
dove A larea del pannello e A larea nella configurazione deformata. Lespressione (7) pu
sinteticamente essere riscritta in funzione del solo parametro q nella forma:
e e e e e
F R q C q M q M = + + +
2
2
. (8)
Nella (8), oltre ai termini di un tradizionale sistema ad un grado di libert: massa M
e
,
smorzamento C
e
, resistenza R
e
,e forzante F
e
, compare anche un nuovo termine inerziale, M
2e
,
dovuto alla dipendenza della massa M
e
dallo spostamento q
=
w
c
(fig. 4). Gli attuali modelli
dinamici semplificati utilizzati nellanalisi non lineare di vetri soggetti ad esplosione sono
privi di tale coefficiente, essendo essi derivati da una semplice applicazione al campo non
lineare delle espressioni determinate in campo lineare (in campo lineare la funzione assume
valore nullo, pertanto anche il termine M
2e
risulta nullo). La presenza del termine M
2e
rende in
particolare il sistema a massa variabile, conservativo da un punto di vista energetico.
3.1 Confronti con soluzioni ottenute mediante il metodo degli elementi finiti
Al fine di verificare la qualit della soluzione ottenuta con il modello dinamico ad un grado di
libert, in termini di spostamento e di reazioni vincolari, sono stati effettuati alcuni confronti
con le soluzioni ottenute mediante il metodo degli elementi finiti, al variare delle dimensioni
del pannello e dellimpulsivit del carico (per impulsivit del carico si intende il rapporto tra
la durata di un impulso triangolare e il periodo di oscillazione del sistema).
Dalle analisi emerso che, da un punto di vista progettuale, il modello SDOF permette di
ottenere soluzioni sufficientemente accurate. Infatti, sia gli spostamenti (Fig. 5a), sia
landamento nel tempo dellimpulso associato alle reazioni vincolari (in fig. 5b, I
x
rappresenta
lintegrale nel tempo della reazione vincolare totale sul lato parallelo allasse y, mentre I
y
rappresenta la stessa reazione per il alto parallelo ad x) da esso fornite si discostano in modo
trascurabile dalla soluzione, praticamente esatta, ottenibile mediante il metodo degli elementi
finiti, soprattutto in rapporto allapprossimazione adottata nel descrivere londa di pressione
generata dallesplosione. La qualit della soluzione SDOF risente solo in parte del rapporto
tra le dimensioni del pannello (altezza/larghezza), manifestando lievi discrepanze in termini di
frequenza e reazioni vincolari per rapporti superiori a 4, cio, nella maggioranza dei casi, oltre
il limite di interesse pratico. La soluzione dipende invece in modo significativo dal carattere
impulsivo del carico; per forzanti con andamento triangolare di durata t
d
nella fase positiva,
essa risulta sufficientemente accurata per valori di t
d
/T (T il periodo di oscillazione del
sistema) superiori a 0.1, mentre la qualit degrada rapidamente per valori di t
d
/T inferiori a
tale soglia. La maggiore parte dei casi di interesse pratico ricade comunque allinterno
dellintervallo 0.1< t
d
/T <1, quindi allinterno dellarea di applicabilit del modello.
Unapplicazione significativa del metodo appena esposto stata fatta nello studio di un
pannello in vetro laminato nelle fasi di pre e post-rottura del vetro. Osservando il grafico delle
reazioni vincolari totali sul lato y, V
x
, e sul lato x, V
y
, in figura 6b, si possono distinguere: la
fase iniziale, con vetro ancora intatto; listante di rottura, in cui si ha un brusco calo delle
reazioni; e la fase a comportamento puramente membranale, nella quale il solo interlayer
resiste al carico. Dal grafico degli spostamenti e delle velocit (fig. 6a), appare evidente
leffetto dello smorzamento aeroelastico considerato nellanalisi. Tale effetto
particolarmente accentuato nella fase post-rottura del vetro, essendo la rigidezza residua del
sistema assai ridotta
(a)
(b)
Figura 5: Confronto con la soluzione FEM
(a)
(b)
Figura 6: Analisi di un vetro laminato
Con semplici elaborazioni, lo stesso modello stato applicato anche allanalisi di vetri
camera, ossia pannelli costituiti dallaccoppiamento di due lastre di vetro, separate da una
cavit daria sigillata ermeticamente. La praticit della formulazione ed il ridotto numero di
gradi di libert hanno permesso di simulare in modo relativamente semplice il meccanismo di
ridistribuzione del carico, dovuto alla variazione di volume nella cavit daria.
4 CONCLUSIONI
In questo lavoro stato presentato un modello semplificato per lanalisi dinamica di vetri
soggetti ad esplosioni. Insieme a [8, 9], esso rappresenta uno dei primi tentativi di introdurre
nellanalisi gli effetti non lineari dovuti ai grandi spostamenti indotti dal blast e al
comportamento dei materiali. Rispetto agli attuali modelli non lineari, derivati da una
applicazione diretta delle espressioni determinate per sistemi lineari, stata seguita una
formulazione matematica rigorosa, basata sul metodo di Ritz e sul principio dei lavori virtuali.
Si sono messi in evidenza pregi e limiti del nuovo modello e, oltre al confronto con soluzioni
agli elementi finiti, si sono illustrate applicazioni pratiche allanalisi pre- e post-rottura di
vetri laminati. Lo stesso modello stato recentemente applicato anche allanalisi di vetri
camera (sistema a 2 gradi di libert), dimostrando una buona correlazione con i risultati
sperimentali. Attualmente in fase di studio lestensione di questo metodo allanalisi del
comportamento sotto carichi esplosivi di pannelli poggianti su supporti deformabili (sistema a
3 gradi di libert).
REFERENCES
[1] G. C. Mays, P. D. Smith; Blast effects on buildings; Thomas Telford
[2] Army TM 5-1300, Navy NAVFAC P-397, Air Force AFR 88-22; Structures to Resist the
Effects of Accidental Explosions; Departments of the Army, the Navy and the Air Force;
Revision 1, November 1990
[3] C. N. Kingery and G. Bulmash; Airblast Parameters from TNT Spherical Air Burst and
Hemispherical Surface Burst; Technical report ARBRL-TR-02555; US Army Research
and Development Center, Ballistic Research Laboratory, Aberdeen Proving Ground,
Maryland; April 1984.
[4] Century Dynamics, Inc.; Autodyne; 2004
[5] Special Services Group, Explosion Protection; Glazing Hazard Guide - Charts; Security
Facilities Executive, Report SSG/EP/3/97; June 1997
[6] D. Smith; Glazing for Injury Alleviation Under Blast Loading- United Kingdom Practice;
Glass Processing Days; 18-21 June 2001
[7] H. S. Norville, E. J. Conrath; Simplified design procedure for blast resistant glazing; Glass
Processing Days; 18-21 June 2001
[8] C. Morison; Dissertation Response of glazed faades to blast loading; University of
Westminster, Structural Engineering MSc Course, Dissertation, Module Code 4SEF F09;
August 1999
[9] C. Morison; Recent developments in single degree of freedom analysis of walls and
windows; TPS Consult Ltd, UK
KEYWORDS
Esplosioni, vetro, curtain wall, modello SDOF, metodo di Ritz, analisi dinamica non lineare.