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UN MODELLO DI CALCOLO SEMPLIFICATO PER LA

PROGETTAZIONE DI PARETI VETRO-ACCIAIO SOGGETTE A


CARICHI ESPLOSIVI


A SIMPLIFIED MODEL OF CALCULUS FOR THE DESIGN OF
GLAZED WALLS SUBJECTED TO BLAST LOADS



Prof. Claudio Amadio
Universit degli studi di Trieste
Dip.to di Scienza delle Costruzioni
Trieste, Italia
amadio@univ.trieste.it
Luca De Bortoli, Marc Zobec
Permasteelisa SPA
Reparto di Ricerca e Sviluppo
Vittorio Veneto, Italia
l.debortoli@permasteelisa.it,
m.zobec@permasteelisa.it


ABSTRACT
This paper describes a simplified model, based on Ritzs method, for the dynamic analysis of
monolithic, or laminated, glass panes, subjected to blast overpressure. Geometric and material
nonlinearities are included in the analysis. After a brief description of blast load
characteristics, the currently used design methods are presented. Finally the new dynamic
model and its practical applications are described.
SOMMARIO
Nel lavoro in oggetto viene presentato un modello semplificato, basato sul metodo di Ritz, per
lanalisi dinamica di un pannello in vetro, monolitico o laminato, soggetto allonda di
pressione generata da unesplosione. Tale modello permette di includere nellanalisi gli effetti
non lineari dovuti ai grandi spostamenti ed al comportamento del materiale. Dopo una breve
descrizione delle caratteristiche del carico esplosivo, si illustrano alcuni metodi di
progettazione attualmente in uso, basati su procedure tabellari. Quindi si procede con la
presentazione del modello mettendone in evidenza pregi e limiti. Infine si illustrano attuali
applicazioni a casi pratici.
1 INTRODUZIONE
Con il diffondersi degli episodi di terrorismo, il problema del dimensionamento di una
struttura soggetta a carichi esplosivi sta assumendo in questi ultimi anni un ruolo di primaria
importanza anche nellambito delle costruzioni civili. Infatti, gli obiettivi principali del
terrorismo sono solitamente luoghi o edifici pubblici particolarmente importanti, quali sedi
politiche o amministrative, centri finanziari, ambasciate, ecc. Molto spesso tali edifici, oltre
ad uno scopo funzionale, ricoprono anche un ruolo di rappresentanza e sono spesso
caratterizzati dalla presenza di facciate di particolare pregio in vetro-acciaio, costituite da
pareti continue a pannelli o sostenute e controventate mediante cavi pretesi.
Sulla base di queste considerazioni e sulla spinta della crescente richiesta di edifici progettati
in modo da garantire un certo livello di sicurezza nei confronti di possibili atti terroristici,
Permasteelisa S.P.A., in collaborazione con lUniversit degli studi di Trieste, ha dato avvio
ad una serie di ricerche con lo scopo di caratterizzare il comportamento sotto carichi impulsivi
dei materiali comunemente impiegati nella realizzazione di facciate in vetro-acciaio, o vetro-
alluminio, con lobiettivo di individuare dei modelli dinamici semplificati in grado di
simulare la loro risposta qualora soggetti ad unesplosione.
In questo lavoro, dopo una breve descrizione dei carichi generati da unesplosione ed un
accenno ad alcuni metodi di calcolo semplificati utilizzati per la progettazione di facciate
resistenti a bomb blast, si illustrer un modello dinamico approssimato per lanalisi di pannelli
in vetro rettangolari, semplicemente appoggiati, soggetti ad un carico uniformemente
distribuito variabile nel tempo. Data lentit dei carichi agenti e le notevoli deformazioni
indotte, nel modello si terr conto anche delle non linearit derivanti da effetti geometrici e
dal comportamento dei materiali.
2 DEFINIZIONE DELLA FORZANTE: IL CARICO ESPLOSIVO
Prima di illustrare la formulazione teorica del modello dinamico semplificato della lastra in
vetro soggetta a bomb blast, necessario determinare le caratteristiche del carico generato da
unesplosione.
Unesplosione in atmosfera pu essere descritta come una rapida espansione di un volume di
gas altamente compresso nellaria circostante. Lespansione del gas comporta la propagazione
di unonda di pressione (pressione statica), la blast wave, accompagnata anche da uno
spostamento ordinato delle molecole daria (pressione dinamica), che sul fronte donda
possono raggiungere velocit superiori alla velocit del suono.
Nel caso di detonazione di materiale esplosivo, in un punto a distanza R dallorigine
dellesplosione, londa di pressione segue landamento descritto qualitativamente in figura 1,
dove si possono individuare: il tempo di arrivo, t
a
, la pressione statica di picco, P
S
, la durata
della fase positiva, t
d
, e la fase negativa. Un parametro molto importante per caratterizzare
londa di pressione limpulso della fase positiva, I
S
, ossia larea sottesa dalla curva
pressione-tempo nellintervallo di tempo che va da t
a
a t
a
+

t
d
. Sempre in figura 1 riportato
anche landamento della pressione dinamica, il cui valore dato da 1/2 v
2
, essendo la
densit dellaria e v la sua velocit.
Figura 1: Blast wave
evidente che, quando londa durto incontra un ostacolo, la pressione dinamica deve
necessariamente diminuire, fino ad annullarsi nel caso di una superficie perfettamente
riflettente. Questo fenomeno accompagnato da un conseguente aumento della pressione
statica. Da prove sperimentali emerso che il valore di picco della pressione riflessa, P
r
, varia
tra 2 e 12 volte il valore di picco della pressione incidente, essendo i valori pi alti tipici di
pressioni incidenti elevate (ci dovuto a fenomeni di dissociazione molecolare). In figura 2
riportato landamento del coefficiente di riflessione C
r
=P
r
/P
S
per diversi valori di P
S

(espressa in psi) in funzione dellangolo dincidenza dellonda. Come si pu facilmente
notare, anche langolo dincidenza influenza notevolmente i valori della pressione riflessa; ad
esempio, qualora londa di pressione si sposti parallelamente alla superficie riflettente,
pressione incidente e pressione riflessa coincidono. Sono inoltre evidenti gli effetti di un
fenomeno di riflessione particolare detto Mach Stem [1]. Tale fenomeno si manifesta con un
picco della pressione riflessa in corrispondenza di un particolare angolo di riflessione
compreso tra circa 4090, variabile in funzione della pressione incidente. Questo picco
dovuto alla sovrapposizione dellonda incidente con angolo con londa riflessa negli istanti
precedenti per angoli minori di . Detto ci, risulta ovvio che per la determinazione dei
carichi generati da unesplosione su una struttura non sufficiente conoscere il valore della
pressione che si propaga in aria ma necessario determinare anche leffetto della riflessione
dellonda sulla struttura stessa. Questa operazione descritta in dettaglio nella normativa
militare statunitense TM5-1300 [2], nella quale, oltre ai dati necessari al calcolo dellazione
dinamica dovuta allesplosione, vengono presentati alcuni modelli semplificati di analisi delle
strutture. Unaltra importante fonte dinformazioni per la determinazione dei carichi esplosivi,
su cui si basa la stessa TM5-1300, rappresentata dal lavoro svolto da Kingery e Bulmash,
raccolto in [3]. Qualora si desideri una maggior precisione, o la geometria della struttura sia
tale da non poter far uso dei dati sperimentali come in [2] e [3], le azioni generate da
unesplosione possono essere determinate mediante programmi in grado di simulare la
detonazione e la diffusione dellonda di pressione in aria (idrocodici) [4].
Data la difficolt di determinare con precisione landamento dellonda di pressione nel tempo,
nelle analisi dinamiche essa viene schematizzata mediante relazioni analitiche approssimate,
tra cui la formula esponenziale di Friedlander e, per la sola fase positiva, landamento lineare
(impulso triangolare), che di seguito si riportano:
Figura 2: Coefficiente di riflessione

d
t
t
b
d
r
e
t
t
P t P

|
|
.
|

\
|
= 1 ) ( ,
|
|
.
|

\
|
=
d
r
t
t
P t P 1 ) ( . (1)
In genere, per lanalisi di un pannello in vetro solo la fase positiva dellonda risulta
importante, per cui molto spesso, si utilizza nei calcoli una semplice relazione lineare. Inoltre,
nellipotesi che le dimensioni del pannello siano trascurabili rispetto alle dimensioni del
fronte donda, su di esso si assume una distribuzione uniforme della pressione del blast.
2 METODI DI CALCOLO TABELLARI
La necessit di valutare la resistenza di pannelli in vetro soggetti ad esplosioni risulta un
argomento di studio abbastanza recente sia in Italia che in molti altri paesi. Al contrario, tale
materia stata largamente approfondita, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, a partire
dagli anni 80, con lo scopo principale di fornire misure di sicurezza adeguate nella difesa di
edifici governativi (ambasciate, sedi di attivit politica) da attacchi terroristici. Queste
ricerche erano concentrate nella determinazione della resistenza alle esplosioni di pannelli in
vetro, monolitici e laminati, di piccole dimensioni (hole in the wall windows), fissati ad una
struttura principale rigida, condizione che raramente viene rispettata dai pannelli che
costituiscono una facciata tipo curtain wall.
Uno dei metodi di progettazione semplificati, sviluppato negli USA da Norville e Conrath [7],
si basa sulla definizione di una forza statica, della durata di 60 secondi, equivalente allazione
dinamica del blast. Tale forza viene definita in funzione della distanza del pannello dal punto
di detonazione e del quantitativo di esplosivo, espresso in massa di TNT equivalente (vedi
figura 3a). Un altro metodo, sviluppato in Gran Bretagna [5, 6], si basa sulla definizione della
resistenza al blast di uno specifico pannello in vetro mediante la determinazione delle
cosiddette curve di isodanno. In un diagramma che riporta in ascissa limpulso dellonda
riflessa e in ordinata la pressione riflessa di picco, una curva isodanno rappresenta il luogo
delle coppie (I
r
, P
r
) che provocherebbero un fissato livello di danneggiamento al pannello, o
meglio, che causerebbero un fissato livello di danno a persone, o cose, occupanti ledificio
protetto dal pannello stesso (vedi figura 3b).
Uno dei principali limiti dei metodi di progettazione appena esposti la loro scarsa
applicabilit a sistemi con caratteristiche diverse da quelle testate sperimentalmente.

(a)

(b)
Figura 3: Metodi di progettazione semplificati
Inoltre, generalmente essi comportano un sovradimensionamento dei pannelli in vetro e, di
conseguenza, delle sottostanti strutture di supporto.
Unalternativa ai metodi sopra citati rappresentata dalla simulazione del comportamento
dinamico della lastra in vetro con modelli dinamici approssimati, tipicamente modelli ad un
grado di libert, o SDOF (Single Degree of Freedom). Tali procedure sono state applicate
dapprima in campo militare, nella progettazione a carichi esplosivi di muri, travi e colonne in
cemento armato, quasi esclusivamente nellambito del comportamento lineare. Esse sono state
estese poi allanalisi di vetri soggetti ad esplosioni, senza sostanziali modifiche.
Solo in alcuni studi recenti [8, 9] sono stati introdotti nellanalisi gli effetti derivanti dal
comportamento non lineare dei vetri, soggetti a grandi spostamenti e, nel caso di vetri
laminati, a deformazioni plastiche del materiale interposto. Il modello dinamico che qui si
espone rientra proprio nellambito di questi nuovi sviluppi e si pone lobiettivo di fornire delle
basi teoriche solide per lapprossimazione ad un grado di libert di un pannello in vetro in
campo non lineare.
3 METODO DI ANALISI DINAMICA PROPOSTO
La determinazione del modello dinamico ad un grado di libert del pannello in vetro, che qui
si presenta, si basa sullapplicazione del metodo di Ritz ad una piastra rettangolare con
condizione al contorno di semplice appoggio su tutti e quattro i lati.
Il primo passo consiste nella scelta di una funzione di spostamento, dipendente da un solo
parametro, in grado di cogliere con buona approssimazione la deformata dinamica del sistema
in esame. Come funzione di spostamento stata adottata la deformata statica, non lineare,
della piastra soggetta ad un carico uniformemente distribuito, che in generale possiamo
scrivere nella forma:
| |
T
) , , ( ) , , ( ) , , ( ) , , ( q y x w q y x v q y x u q y x = U . (2)
Nella (2) q=q(t) rappresenta lunico parametro libero da cui dipende la configurazione del
sistema. Solitamente q viene scelto come spostamento di un punto significativo del sistema
stesso; nel caso in esame sar lo spostamento normale al piano medio della piastra nel suo
centro. Una volta stabilita la funzione di spostamento, per la determinazione delle
caratteristiche del sistema ad un grado di libert si possono utilizzare vari metodi. In questo
caso si scelto di utilizzare il principio dei lavori virtuali.
Volendo determinare tutte le forze agenti sul pannello dobbiamo innanzitutto calcolare
velocit ed accelerazioni in ogni punto del sistema. Differenziando la (2) rispetto al tempo, si
ha
Figura 4: Sistema reale e sistema equivalente SDOF
q q y x
t
q
q
q y x

) , , ( ) , , (
U
U =
c
c
c
c
= , (3)
differenziando ancora, si ottiene:

2
2
2
2
2
2
) , , ( ) , , ( ) , , ( q q y x q q y x
t
q
q t
q
q
q y x


U U
U + =
|
.
|

\
|
c
c
c
c
+
c
c
c
c
= . (4)
Mediante la (3) e la (4) si possono determinare lo smorzamento (si assume unazione
smorzante direttamente proporzionale alla componente di velocit normale alla superficie del
pannello) e linerzia del sistema. Sempre utilizzando la (2) si possono determinare anche le
deformazioni, gli sforzi interni e gli spostamenti virtuali del sistema. Questultimi risultano
pari a:
q q y x q
q
q y x o o o ) , , ( ) , , (
U
U =
c
c
= . (5)
Essendo il carico generato dallesplosione una forza di pressione, esso sar trattato come un
carico di tipo follower; pertanto, detta n la normale alla superficie del pannello, si ha:
) , , ( ) ( ) , , , ( q y x t p t q y x n f = . (6)
Applicando il principio dei lavori virtuali otteniamo la seguente equazione di equilibrio
dinamico del sistema,

} } } } }
=
c
c
+ + +
'
T
T
'
T T 2 T T
d ) ( d d d d
A A A A A
A t p A
q
q A c q A q A n

n n , (7)
dove A larea del pannello e A larea nella configurazione deformata. Lespressione (7) pu
sinteticamente essere riscritta in funzione del solo parametro q nella forma:

e e e e e
F R q C q M q M = + + +
2
2
. (8)
Nella (8), oltre ai termini di un tradizionale sistema ad un grado di libert: massa M
e
,
smorzamento C
e
, resistenza R
e
,e forzante F
e
, compare anche un nuovo termine inerziale, M
2e
,
dovuto alla dipendenza della massa M
e
dallo spostamento q

=

w
c
(fig. 4). Gli attuali modelli
dinamici semplificati utilizzati nellanalisi non lineare di vetri soggetti ad esplosione sono
privi di tale coefficiente, essendo essi derivati da una semplice applicazione al campo non
lineare delle espressioni determinate in campo lineare (in campo lineare la funzione assume
valore nullo, pertanto anche il termine M
2e
risulta nullo). La presenza del termine M
2e
rende in
particolare il sistema a massa variabile, conservativo da un punto di vista energetico.
3.1 Confronti con soluzioni ottenute mediante il metodo degli elementi finiti
Al fine di verificare la qualit della soluzione ottenuta con il modello dinamico ad un grado di
libert, in termini di spostamento e di reazioni vincolari, sono stati effettuati alcuni confronti
con le soluzioni ottenute mediante il metodo degli elementi finiti, al variare delle dimensioni
del pannello e dellimpulsivit del carico (per impulsivit del carico si intende il rapporto tra
la durata di un impulso triangolare e il periodo di oscillazione del sistema).
Dalle analisi emerso che, da un punto di vista progettuale, il modello SDOF permette di
ottenere soluzioni sufficientemente accurate. Infatti, sia gli spostamenti (Fig. 5a), sia
landamento nel tempo dellimpulso associato alle reazioni vincolari (in fig. 5b, I
x
rappresenta
lintegrale nel tempo della reazione vincolare totale sul lato parallelo allasse y, mentre I
y

rappresenta la stessa reazione per il alto parallelo ad x) da esso fornite si discostano in modo
trascurabile dalla soluzione, praticamente esatta, ottenibile mediante il metodo degli elementi
finiti, soprattutto in rapporto allapprossimazione adottata nel descrivere londa di pressione
generata dallesplosione. La qualit della soluzione SDOF risente solo in parte del rapporto
tra le dimensioni del pannello (altezza/larghezza), manifestando lievi discrepanze in termini di
frequenza e reazioni vincolari per rapporti superiori a 4, cio, nella maggioranza dei casi, oltre
il limite di interesse pratico. La soluzione dipende invece in modo significativo dal carattere
impulsivo del carico; per forzanti con andamento triangolare di durata t
d
nella fase positiva,
essa risulta sufficientemente accurata per valori di t
d
/T (T il periodo di oscillazione del
sistema) superiori a 0.1, mentre la qualit degrada rapidamente per valori di t
d
/T inferiori a
tale soglia. La maggiore parte dei casi di interesse pratico ricade comunque allinterno
dellintervallo 0.1< t
d
/T <1, quindi allinterno dellarea di applicabilit del modello.
Unapplicazione significativa del metodo appena esposto stata fatta nello studio di un
pannello in vetro laminato nelle fasi di pre e post-rottura del vetro. Osservando il grafico delle
reazioni vincolari totali sul lato y, V
x
, e sul lato x, V
y
, in figura 6b, si possono distinguere: la
fase iniziale, con vetro ancora intatto; listante di rottura, in cui si ha un brusco calo delle
reazioni; e la fase a comportamento puramente membranale, nella quale il solo interlayer
resiste al carico. Dal grafico degli spostamenti e delle velocit (fig. 6a), appare evidente
leffetto dello smorzamento aeroelastico considerato nellanalisi. Tale effetto
particolarmente accentuato nella fase post-rottura del vetro, essendo la rigidezza residua del
sistema assai ridotta

(a)

(b)
Figura 5: Confronto con la soluzione FEM

(a)

(b)
Figura 6: Analisi di un vetro laminato
Con semplici elaborazioni, lo stesso modello stato applicato anche allanalisi di vetri
camera, ossia pannelli costituiti dallaccoppiamento di due lastre di vetro, separate da una
cavit daria sigillata ermeticamente. La praticit della formulazione ed il ridotto numero di
gradi di libert hanno permesso di simulare in modo relativamente semplice il meccanismo di
ridistribuzione del carico, dovuto alla variazione di volume nella cavit daria.
4 CONCLUSIONI
In questo lavoro stato presentato un modello semplificato per lanalisi dinamica di vetri
soggetti ad esplosioni. Insieme a [8, 9], esso rappresenta uno dei primi tentativi di introdurre
nellanalisi gli effetti non lineari dovuti ai grandi spostamenti indotti dal blast e al
comportamento dei materiali. Rispetto agli attuali modelli non lineari, derivati da una
applicazione diretta delle espressioni determinate per sistemi lineari, stata seguita una
formulazione matematica rigorosa, basata sul metodo di Ritz e sul principio dei lavori virtuali.
Si sono messi in evidenza pregi e limiti del nuovo modello e, oltre al confronto con soluzioni
agli elementi finiti, si sono illustrate applicazioni pratiche allanalisi pre- e post-rottura di
vetri laminati. Lo stesso modello stato recentemente applicato anche allanalisi di vetri
camera (sistema a 2 gradi di libert), dimostrando una buona correlazione con i risultati
sperimentali. Attualmente in fase di studio lestensione di questo metodo allanalisi del
comportamento sotto carichi esplosivi di pannelli poggianti su supporti deformabili (sistema a
3 gradi di libert).
REFERENCES
[1] G. C. Mays, P. D. Smith; Blast effects on buildings; Thomas Telford
[2] Army TM 5-1300, Navy NAVFAC P-397, Air Force AFR 88-22; Structures to Resist the
Effects of Accidental Explosions; Departments of the Army, the Navy and the Air Force;
Revision 1, November 1990
[3] C. N. Kingery and G. Bulmash; Airblast Parameters from TNT Spherical Air Burst and
Hemispherical Surface Burst; Technical report ARBRL-TR-02555; US Army Research
and Development Center, Ballistic Research Laboratory, Aberdeen Proving Ground,
Maryland; April 1984.
[4] Century Dynamics, Inc.; Autodyne; 2004
[5] Special Services Group, Explosion Protection; Glazing Hazard Guide - Charts; Security
Facilities Executive, Report SSG/EP/3/97; June 1997
[6] D. Smith; Glazing for Injury Alleviation Under Blast Loading- United Kingdom Practice;
Glass Processing Days; 18-21 June 2001
[7] H. S. Norville, E. J. Conrath; Simplified design procedure for blast resistant glazing; Glass
Processing Days; 18-21 June 2001
[8] C. Morison; Dissertation Response of glazed faades to blast loading; University of
Westminster, Structural Engineering MSc Course, Dissertation, Module Code 4SEF F09;
August 1999
[9] C. Morison; Recent developments in single degree of freedom analysis of walls and
windows; TPS Consult Ltd, UK
KEYWORDS
Esplosioni, vetro, curtain wall, modello SDOF, metodo di Ritz, analisi dinamica non lineare.

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