m0
= coefficiente di sicurezza, assunto generalmente pari a 1,05,
ma evidentemente in questo caso trascurato.
Lautore ha inoltre diviso il valore di M
c,Rd
per una lunghezza pari
a 2,12m, che potrebbe essere ricavata in questo modo
L rete = 220cm 4cm 4cm = 212 cm
Dove i 4 cm sono le dimensioni del paletto. Cos facendo lautore
ha definito la pressione che snerva il paletto al metro di rete.
Di seguito riporto il calcolo del vento.
CALCOLO AZIONE DEL VENTO AGENTE SU MURO A GRAVITA
Il presente calcolo riferito alla determinazione dellazione del vento in sommit ad una rete di
recinzione alta 1,5m schermata da siepe. Si schematizza il manufatto posto in sommit ad un
pendio (sulla cresta) dove il pendio stesso risulta caratterizzato da un muro a gravit a sezione
trapezia (Fig. a):
1.1. Azione del Vento
Il vento, la cui direzione si considera generalmente orizzontale, esercita sulle costruzioni azioni che
variano nel tempo e nello spazio provocando, in generale, effetti dinamici. Per le costruzioni usuali
tali azioni sono convenzionalmente ricondotte alle azioni statiche equivalenti.
Le azioni statiche del vento sono costituite da pressioni e depressioni agenti sulle superfici degli
elementi che compongono la costruzione.
Lazione del vento sul singolo elemento viene determinata considerando la combinazione pi
gravosa della pressione agente sulla superficie esterna e della pressione agente sulla superficie
interna dellelemento. Nel caso in oggetto, si considera la sola pressione agente sulla superficie
esterna del muro, essendo laltra contro terra.
Nel caso di costruzioni o elementi di grande estensione, si deve inoltre tenere conto delle azioni
tangenti esercitate dal vento.
Lazione dinsieme esercitata dal vento su una costruzione data dalla risultante delle azioni sui
singoli elementi, considerando come direzione del vento, quella corrispondente ad uno degli assi
principali della pianta della costruzione.
Velocit di Riferimento
La velocit di riferimento vb il valore caratteristico della velocit del vento a 10 m dal suolo su un
terreno di categoria di esposizione II (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008), mediata su 10 minuti e riferita
ad un periodo di ritorno di 50 anni. In mancanza di specifiche ed adeguate indagini statistiche vb
data dallespressione:
vb = vb,0 per as a0
vb = vb,0 + ka (as a0) per a0 < as 1500 m
dove:
vb,0, a0, ka sono parametri forniti nella Tab. 3.3.I D.M. 14/01/2008 e legati alla regione in cui
sorge la costruzione in esame, in funzione delle zone definite in Fig. 3.3.1 (D.M. 14/01/2008);
as laltitudine sul livello del mare (in m) del sito ove sorge la costruzione.
Nel caso in esame, il muro si colloca a Crespina in Loc. Tripalle, si ha:
A
s
= 86m sul livello del mare (altitudine di Pisa)
In base alla mappa delle zone in cui suddiviso il territorio in Fig.3.3.1 della normativa, Crespina
ricade in Zona 3, ed caratterizzata dai seguenti parametri ricavati dalla Tab 1:
V
b,0
= 27 m/s
A
0
= 500 m/s
K
a
= 0,020 1/s
Essendo
A
s
A
0
allora
V
b
= V
b,0
= 27 m/s
Tabella 1 - Valori dei parametri vb,0, a0, ka (Tabella 3.3.1 - DM 14/01/2008)
Zona Descrizione
v
b0
[m/s] a
0
[m] k
a
[1/s]
1
Valle d'Aosta. Piemonte. Lombardia. Trentino Alto Adige.
Veneto. Friuli Venezia Giulia (con l'eccezione della
provincia di Trieste)
25 1000 0,010
2 Emilia Romagna
25 750 0,015
3
Toscana. Marche. Umbria. Lazio. Abruzzo. Molise. Puglia.
Campania. Basilicata. Calabria (esclusa la provincia di Reggio
Calabria)
27 500 0,020
4 Sicilia e provincia di Reggio Calabria
23 500 0,020
5
Sardegna (zona a oriente della retta congiungente Capo
Teulada con risola di Maddalena)
28 750 0,015
6 Sardegna (zona a occidente della retta congiungente Capo
Teulada con risola di Maddalena)
28 500 0,020
7 Liguria 28 1000 0,015
8 Provincia di Trieste 30 1500 0,010
9 Isole (con l'eccezione di Sicilia e Sardegna) e mare aperto 31 500 0,020
Figura 1 Mappa delle zone in cui suddiviso il territorio italiano (Figura 3.3.1 - DM 14/01/2008)
Pressione del Vento
La pressione del vento data dallespressione:
p = q
b
c
e
c
p
c
d
dove
q
b
la pressione cinetica di riferimento
c
e
il coefficiente di esposizione
c
p
il coefficiente di forma (o coefficiente aerodinamico), funzione della tipologia e della
geometria della costruzione e del suo orientamento rispetto alla direzione del vento. Il
suo valore pu essere ricavato da dati suffragati da opportuna documentazione o da
prove sperimentali in galleria del vento;
c
d
il coefficiente dinamico con cui si tiene conto degli effetti riduttivi associati alla non
contemporaneit delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alle
vibrazioni strutturali.
Pressione Cinetica di Riferimento
La pressione cinetica di riferimento qb (in N/m) data dallespressione:
dove:
vb la velocit di riferimento del vento (in m/s);
la densit dellaria assunta convenzionalmente costante e pari a 1,25 kg/m
3
.
Per nostra costruzione si ha:
Coefficiente di Esposizione
Il coefficiente di esposizione ce dipende dallaltezza z sul suolo del punto considerato, dalla
topografia del terreno, e dalla categoria di esposizione del sito ove sorge la costruzione. In assenza
di analisi specifiche che tengano in conto la direzione di provenienza del vento e leffettiva
scabrezza e topografia del terreno che circonda il manufatto, per altezze sul suolo non maggiori di
z = 200 m, esso dato dalla formula:
per zz
min
c
e
(z) = c
e
(z
min
) per z<z
min
dove:
kr , z0 , zmin sono assegnati in Tab. 2 (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008) in funzione della categoria
di esposizione del sito ove sorge la costruzione;
ct il coefficiente di topografia.
Tabella 2 - Parametri per la definizione dei coefficiente di esposizione (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008)
Categoria di esposizione del sito
k
r
Z
0
[m] z
min
[m]
I 0,17 0,01 2
II 0,19 0,05 4
III 0,20 0,10 5
IV 0,22 0,30 8
V 0,23 0,70 12
Crespina situata in zona 3, ad una altitudine di 86m sul livello del mare, ad una distanza dal mare
stimata sui 30 Km.
Supponiamo che il manufatto in questione sia in aperta campagna, per ottenere la massima
sollecitazione del vento, la classe di rugosit dunque la D.
Tabella 3 - Classi di rugosit del terreno (Tabella 3.3.III - DM 14/01/2008)
Classe di rugosit del
terreno
Descrizione
A
Aree urbane in cui almeno il 15% della superficie sia coperto da edifici la
cui altezza media superi i 15m
B
Aree urbane (non di classe A), suburbane- industriali e boschive
C
Aree con ostacoli diffusi (alberi, case. muri, recinzioni); aree con rugosit
non riconducibile alle classi A, B, D
D
Aree prive di ostacoli (aperta campagna, aeroporti, aree agricole, pascoli,
zone paludose o sabbiose, superfici innevate o ghiacciate, mare, laghi)
L'assegnazione della classe di rugosit non dipende dalla conformazione orografica e topografica del terreno.
Affinch una costruzione possa dirsi ubicata in classe A o B necessario che la situazione che contraddistingue la
classe permanga intorno alla costruzione per non meno di 1 km e comunque non meno di 20 volte l'altezza della
costruzione. Laddove sussistano dubbi sulla scelta della classe di rugosit, a meno di analisi dettagliate, verr
assegnata la classe pi sfavorevole.
Figura 2 - Definizione delle categorie di esposizione (Figura 3.3.2 - DM 14/01/2008)
In mancanza di analisi specifiche, la categoria di esposizione assegnata nella Fig. 2 (Figura 3.3.2 -
DM 14/01/2008) in funzione della posizione geografica del sito ove sorge la costruzione e della
classe di rugosit del terreno definita in Tab. 3 (Tabella 3.3.III - DM 14/01/2008). Nelle fasce entro i
40 km dalla costa delle zone 1, 2, 3, 4, 5 e 6, la categoria di esposizione indipendente
dallaltitudine del sito.
Dunque il manufatto, in base alla Fig. 2 (Figura 3.3.2 - DM 14/01/2008) si colloca in categoria di
esposizione II. Dalla Tab. 2 (Tab. 3.3.II - D.M. 14/01/2008) si ricava:
K
r
= 0,19
Z
0
= 0,05m
Z
min
= 4m
Z= 1,5m altezza da suolo del manufatto
Essendo Z<Zmin si ha c
e
(z) = c
e
(z
min
).
Il coefficiente di topografia c
t
posto generalmente pari a 1, sia per le zone pianeggianti sia per
quelle ondulate, collinose e montane. In questo caso, la Fig. 3 (Figura 3.3.3 - DM 14/01/2008)
riporta le leggi di variazione di c
e
per le diverse categorie di esposizione.
Figura 3 - Andamento del coefficiente di esposizione c
e
con la quota (per ct = 1) (Figura 3.3.3 - DM 14/01/2008)
Dunque, essendo 1,5m < 4m allora Z < Zmin, per il manufatto si ha:
=1,80
Per la nostra costruzione ce = 1,80.
Si tratta dello stesso valore ricavabile dalla Fig. 3 (Figura 3.3.3 - DM 14/01/2008).
Coefficiente Dinamico
Il coefficiente dinamico tiene in conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneit
delle massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alla risposta dinamica della
struttura. Esso pu essere assunto cautelativamente pari ad 1 nelle costruzioni di tipologia
ricorrente, quali gli edifici di forma regolare non eccedenti 80 m di altezza ed i capannoni
industriali. Dunque:
Cd=1.
Coefficiente di Forma
In assenza di valutazioni pi precise, suffragate da opportuna documentazione o prove
sperimentali in galleria del vento, per il coefficiente di forma si assumono i valori riportati ai punti
seguenti, con lavvertenza che si intendono positive le pressioni dirette verso linterno delle
costruzioni.
Per la valutazione della pressione esterna su edifici a pianta rettangolare con coperture piane, a
falde, inclinate, curve, si assumer (vedere figura 4, con espresso in gradi):
- per elementi sopravvento (cio direttamente investiti dal vento), con inclinazione sullorizzontale
60, c
pe
= + 0,8
- per elementi sopravvento, con inclinazione sullorizzontale 20 < < 60, c
pe
= +0,03 - 1
- per elementi sopravvento, con inclinazione sullorizzontale 0 20 e per elementi sottovento
(intendendo come tali quelli non direttamente investiti dal vento o quelli investiti da vento
radente) c
pe
= - 0,4
Figura 4 - Valori assunti da cpe al variare di
(Figura C3.3.2 - Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni)
Per la valutazione della pressione interna si assumer (vedere Fig. 5), scegliendo il segno che d
luogo alla combinazione pi sfavorevole:
- per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con
aperture di superficie minore di 1/3 di quella totale: c
pi
= 0,2
- per costruzioni che hanno (o possono anche avere in condizioni eccezionali) una parete con
aperture di superficie non minore di 1/3 di quella totale: c
pi
= + 0,8 quando la parete aperta
sopravvento, c
pi
= - 0,5 quando la parete aperta sottovento o parallela al vento;
- per costruzioni che presentano su due pareti opposte, normali alla direzione del vento, aperture
di superficie non minore di 1/3 di quella totale: c
pe
+ c
pi
= 1,2 per gli elementi normali alla
direzione del vento, c
pi
= 0,2 per i rimanenti elementi.
Figura 5 - Coefficienti di forma per gli edifici
(Figura C3.3.3 - Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni)
Nel caso in esame, trattandosi di una rete di recinzione, non va valutata la pressione interna (c
pi
=0) e la situazione questa:
Essendo 60, allora si assume per la pressione esterna:
c
pe
= c
pe
= + 0,8
c
pe
= +0,8 un valore in accordo con quanto previsto in Fig. 4.
Per la depressione stimata sul muro si pu considerare c
pe
= -0,4, che un valore in accordo con
quanto previsto in Fig. 4.
Si ha:
c
p
= c
pe
+ c
pi
= c
pe
Azione del Vento
In conclusione la pressione del vento agente sulla costruzione la seguente:
p = q
b
c
e
c
p
c
d
Caso sopravento p = 455,625 * 1,80 * (0,8) * 1= +656,10 N/m
2
Caso sottovento p = 455,625 * 1,80 * (-0,4) * 1= -328,05 N/m
2
NB: il segno + dovuto al fatto che la sollecitazione verso lelemento, il segno - invece
dovuto al fatto che la sollecitazione dallelemento, ci NON significa che debbano sottrarsi.
Dunque, la situazione data dai seguenti venti:
Pertanto, essendo il verso della pressione concorde, possibile concludere che la sollecitazione
totale agente sullelemento la somma delle pressioni sopravento e sottovento:
p tot = 656,10 N/m
2
+ 328,05 N/m
2
= 984,15 N/m
2
= 100,35 Kg/m
2
Azione tangenziale del vento
Valutiamo ora lazione tangenziale del vento. Lazione tangente per unit di superficie parallela
alla direzione del vento data dallespressione:
p
f
= q
b
c
e
c
f
dove:
q
b
= pressione cinetica di riferimento = 455,625 N/m
2
c
e
= coefficiente di esposizione = 1,80
c
f
= coefficiente dattrito, funzione della scabrezza della superficie sulla quale il vento
esercita lazione tangente. Il suo valore pu essere ricavato da dati suffragati da
opportuna documentazione o da prove sperimentali in galleria del vento.
Ce = +0,8
Ce = -0,4
DIREZIONE
VENTO
656,10 N/m
2
-328,05 N/m
2
DIREZIONE
VENTO
In assenza di pi precise valutazioni suffragate da opportuna documentazione o da prove
sperimentali in galleria del vento, si assumano i valori riportati nella Tabella 4 (Tabella C3.3.I. delle
Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni).
Tabella 4 - Valori del coefficiente dattrito
(Tabella C3.3.I - Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni)
Superficie Coefficiente dattrito c
f
Liscia (acciaio, cemento a faccia liscia..) 0,01
Scabra (cemento a faccia scabra, catrame..) 0,02
Molto scabra (ondulata, costolata, piegata..) 0,04
Si assume una superficie molto scabra: C
f
= 0,04
Dunque si ha:
P
f
= (455,625N/m
2
) * (1,80) * (0,04) = 32,805 N/m
2
= 0,033 kN/m
2
Calcolo azione del vento con software Interventi Locali
Quanto segue ha il solo scopo di verificare quanto descritto e calcolato sopra.
DETERMINAZIONE DEL CARICO DA VENTO
La pressione del vento si calcola moltiplicando la pressione cinetica di riferimento per alcuni
coefficienti.
CALCOLO PRESSIONE CINETICA DI RIFERIMENTO
La pressione cinetica di riferimento funzione della zona geografica di ubicazione e dell'altitudine
s.l.m. del terreno su cui sorge la costruzione.
Il fabbricato si trova in zona geografica pari a 3
In tale zona si hanno i seguenti valori:
Vref,0 = 27
altitudine di riferimento della zona = 500
Ka = .03
Essendo l'altitudine del terreno minore dell'altitudine di riferimento si ha:
Vref = Vref,0
La pressione cinetica di riferimento sar pari, allora, a: 0,46 kN/mq
CALCOLO DEL COEFFICIENTE DI ESPOSIZIONE
Il coefficiente di esposizione dipende dall'altezza della costruzione z sul suolo, dalla rugosit e
dalla topografia del terreno, dall'esposizione del sito ove sorge la costruzione.
La classe di rugosit del terreno assunta pari a: D
La zona di ubicazione geografica la n. 3
In base a questi due valori si ottiene la categoria di esposizione
del sito che corrisponde, nel nostro caso, alla 'II'
Il coefficiente di esposizione sar pari, allora, a: 1,80
COEFFICIENTE DI FORMA
Il coefficiente di forma (o coefficiente aerodinamico) funzione della tipologia e della geometria
della costruzione e del suo orientamento rispetto alla direzione del vento. Il suo valore pu essere
ricavato da dati suffragati da opportuna documentazione o da prove sperimentali in galleria del
vento.
Il coefficiente di forma assunto pari a 1.2
COEFFICIENTE DINAMICO
Il coefficiente dinamico tiene conto degli effetti riduttivi associati alla non contemporaneit delle
massime pressioni locali e degli effetti amplificativi dovuti alle vibrazioni strutturali.
Il coefficiente dinamico assunto pari a 1
La pressione del vento,infine, data dalla formula:
p = qrif x ce x cf x cd = kN/mq 0,98
Per elementi di grandi dimensioni si considerano le azioni tangenziali alle superfici. L'azione
tangenziale per unit di superficie, parallela alla direzione del vento, pari al prodotto della
pressione cinetica di riferimento moltiplicato per il coefficiente di esposizione e per il coefficiente
di attrito.
Il coefficiente di attrito assunto pari a 0.04
La pressione tangenziale del vento per unit di superficie data dalla formula:
p = qrif x ce x ca = kN/mq 0,03