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VALUTAZIONE DELLA VULNERABILIT SISMICA E STRATEGIE DI INTERVENTO SU EDIFICI SCOLASTICI CON STRUTTURA PORTANTE IN C.A.

CIRO FAELLA, ENZO MARTINELLI, DOMENICO DE SANTO , Universit di Salerno EMIDIO NIGRO, Universit di Napoli Federico II

SUMMARY
The present paper deals with seismic vulnerability assessment and retrofitting of school buildings lying in Campania, Italy. Starting from the in situ surveys shortly described in a companion paper, a general procedure is here outlined for pointing out the vulnerability assessment of r.c. existing buildings. Such a procedure is based on a Displacement-Based approach for assessing seismic Performance of existing buildings within a Multi-Level framework, according to Eurocode 8 provisions recently adopted by the Italian Seismic Code. After the assessment phase, a general retrofitting strategy is also outlined for designing additional members and sub-structures capable of reducing the displacement demand on the existing structure. Both assessment procedure and retrofitting strategy are conceived making use of non-linear pushover analysis and the well-known N2-method. Finally an application of both assessment and retrofitting procedures is proposed with reference to one of the school buildings reported in the companion paper.

1.

INTRODUZIONE

In Italia il patrimonio edilizio scolastico, costituito in massima parte da strutture in c.a. progettate prima del 1980, stato generalmente realizzato in assenza di specifiche normative antisismiche. In questambito, dunque, lo studio del comportamento sotto sisma, la valutazione della vulnerabilit che se ne desume ed il progetto di opportuni interventi di adeguamento sismico, rappresenta uno dei temi di ricerca pi attuali nellingegneria strutturale. Per questo motivo una parte rilevante delle normative sismiche vigenti in campo nazionale (Nuova Norma Sismica Italiana, 2003) ed europeo (Eurocodice 8) dedicata alla valutazione delle prestazioni sotto sisma di strutture esistenti. Inoltre, in ambito internazionale sono stati messi a punto codici specifici per la valutazione del comportamento di edifici esistenti (FEMA 178, 1995) e per il loro rinforzo ed adeguamento (FEMA 273, 1997).

La valutazione delle prestazioni sotto sisma nello Stato di Fatto e nello Stato di Progetto degli interventi di adeguamento sismico pu esser condotta con metodologie diverse. Sebbene siano disponibili strumenti avanzati di analisi delle strutture in cemento armato che consentono anche una modellazione dinamica non lineare (Kunnath et al., 1992), la complessit delle strutture esistenti e la conoscenza soltanto parziale che si ha delle loro caratteristiche geometrico-meccaniche non sembra giustificare il grande impegno computazionale richiesto da analisi di questo tipo. Per questo motivo nel presente lavoro si fa riferimento ad analisi statiche non lineari (pushover analysis) previste dai citati codici normativi e generalmente utilizzate per la valutazione del comportamento di una struttura soggetta ad azioni orizzontali. In particolare, si far riferimento a modelli a plasticit concentrata nei nodi e verr utilizzato il programma SAP2000 NL v. 7.40. La risposta globale delle strutture dipende dalle caratteristiche locali degli elementi che la costituiscono. Al tema della determinazione della capacit delle sezioni critiche sono stati dedicati negli ultimi tempi molti studi di carattere teoricosperimentale le cui principali conclusioni sono riportate in fib-Report (2003a), nel quale vengono anche discussi gli effetti degli interventi di rinforzo sulla capacit degli elementi stessi. La conoscenza dei principali parametri che definiscono il comportamento non lineare delle membrature rappresenta il punto di partenza per lapplicazione dei ben noti metodi semplificati basati su un approccio agli spostamenti (fibReport, 2003b) per lanalisi del comportamento non lineare delle strutture. Uno dei primi metodi di questa famiglia il Capacity Spectrum Method (CSM) proposto da Freeman, 1975 nel quale la domanda era rappresentata da spettri elastici con smorzamento equivalente alla dissipazione isteretica. Il metodo CSM utilizzato, con alcune variazioni, nei documenti normativi americani citati allinizio del paragrafo. Diversamente, lEurocodice 8 ha recentemente adottato il Metodo N2, le cui pi recenti evoluzioni sono riportate in Fajfar (2002). La differenza sostanziale rispetto al metodo CSM consiste nelladozione dello spettro inelastico per la rappresentazione della domanda invece di uno spettro elastico con smorzamento equivalente. Con lausilio delle suddette metodologie semplificate di analisi della risposta sismica degli edifici, pu essere impostata una procedura per la valutazione della vulnerabilit sismica delle strutture. La definizione di un parametro di vulnerabilit, come definito nei secondo paragrafo,

consente sia di stabilire in senso assoluto il fatto che una struttura sia o meno adeguata sismicamente (con riferimento alle prescrizioni di uno specifico codice normativo) che di mettere a punto, in senso relativo, una scala di priorit da prevedere per gli interventi di adeguamento sugli edifici che manifestino un grado di vulnerabilit maggiore. Soprattutto in questo senso, le metodologie presentate nel seguito, valide in linea di principio per tutti gli edifici, possono trovare una applicazione quando si conducono campagne di media-larga scala per laccertamento della vulnerabilit sismica di edifici pubblici come le scuole descritte in unaltra memoria presentata negli stessi atti congressuali. Agli interventi di adeguamento, ed in particolare, alla messa a punto di una strategia generale per il loro dimensionamento, dedicato il terzo paragrafo della presente memoria; sempre con lausilio di analisi non-lineari, viene presentato una procedura per il progetto di strutture ausiliarie capaci di ridurre la domanda rendendola compatibile con la capacit della struttura esistente. Infine, viene applicato e discusso un caso pratico di applicazione delle procedure di valutazione (assessment) ed adeguamento (retrofit) con riferimento ad uno degli edifici scolastici descritti nella memoria collegata.

con il seguente significato dei simboli: y curvatura allo snervamento dellarmatura;


LV

lunghezza di taglio;
0.25 sy d b f y

sl

(d d')

parametro

legato

alla

fc

2.

DEFINIZIONE DI UN PARAMETRO DI VULNERABILITA SISMICA PER GLI EDIFICI

possibilit che una barra di diametro db possa avere uno scorrimento gi in corrispondenza dello snervamento della stessa; - rotazione al limite ultimo u , determinabile secondo la seguente reazione analitica 0.5L pl u = y + u y L pl (2) 1 L V nella quale u la curvatura ultima della sezione critica in corrispondenza del raggiungimento della deformazione ultima del calcestruzzo compresso, mentre la lunghezza della cerniera plastica Lpl pu essere valutata come segue: 1 L pl = 0.08 L V + sl d b f y . (3) 60 considerando anche un termine derivante dal possibile sfilamento parziale della barra. Le rotazioni definite sopra entrano nella definizione delle rotazioni limite relative ai diversi Livelli di Performance: - la rotazione al limite DL coincide con quella al limite di snervamento: DL = y (4)

La valutazione della vulnerabilit sismica di strutture esistenti pu essere condotta tramite una metodologia agli spostamenti (Displacement Based) nellambito di un approccio prestazionale (Performance Based). A tal proposito, si ricorda che lO.P.C.M. 3274/03 prevede i tre seguenti Stati Limite (intesi come Livelli di Performance nella terminologia del PBD): - Stato Limite di Limitazione del Danno (DL); - Stato Limite di Danno Severo (DS); - Stato Limite di Collasso Incipiente(CO). La generica struttura raggiunge uno degli Stati Limite di cui sopra quando il primo elemento strutturale raggiunge il corrispondente livello di impegno; se la struttura viene analizzata con un modello a Non-Linearit Concentrata, la capacit dellelemento pu essere descritta in termini di rotazioni plastiche. Per la definizione dei livelli di rotazione plastica, in accordo con lO.P.C.M., sono stati considerati i seguenti parametri: - rotazione al limite di snervamento y :
y = y 0.25 sy db f y LV + 0.0025 + sl 3 (d d') fc

(1)

la rotazione per lo Stato Limite di Danno Severo si ottiene dalla seguente relazione: 3 DS = y + u y (5) 4 - la rotazione per lo Stato Limite di Collasso Incipiente coincide con quella ultima: CO = u (6) Da queste relazioni deriva la definizione di una curva Momento-Rotazione per la generica cerniera plastica che regola la capacit della struttura nel suo complesso. In corrispondenza dei diversi Stati Limite definiti sopra, viene anche assegnato un diverso livello di pericolosit sismica per la cui definizione si rimanda al documento normativo citato; tali livelli di pericolosit si sostanziano nei diversi spettri elastici di progetto rappresentati nella figura 1. Utilizzando lAnalisi Statica Non-Lineare ed il Metodo N2, possibile valutare la vulnerabilit sismica delle strutture. A partire dalla curva di capacit della struttura, si definisce la corrispondente curva per il Sistema Equivalente ad un grado di Libert. La trasformazione tra la struttura reale (MDOF) e la

struttura equivalente (SDOF-equivalente) si ottiene utilizzando la seguente relazione: P (7) P* = nella quale P la generica grandezza (spostamenti, tagliante) relativa alla struttura e P* la corrispondente grandezza calcolata per il Sistema SDOF-equivalente.
12

VDSP = max {VDSP,SL } .


SL

(10)

la cui eccedenza rispetto allunit indice del grado di inadeguatezza.


1000 900 800 700 600
V*/m*

Bi-linear Capacity Curve Elastic Response Spectrum Inelastic Response Spectrum Possible Performance Point

500 400 300 200 100 0 0.0 5.0 c,SL 10.0

1.5 Spettro Elastico


10 8

Spettro Elastico Spettro Elastico/2,5

Se(T)

6 4 2 0 0 1 2

d,SL

15.0

20.0

T(sec)

Figura 2. Rappresentazione grafica del metodo N2 per la Domanda in termini di spostamento. Le stesse procedure di analisi e le corrispondenti grandezze possono essere utilizzate per la valutazione dellefficacia di interventi di rinforzo strutturale praticati sulla struttura esistente per conseguire un miglioramento del loro comportamento sismico.

Figura 2. Spettri di risposta O.P.C.M. 3274/03 Il parametro dipende dallandamento degli spostamenti di piano della struttura sotto azione sismica: mi i
=

m
i i i

2 i

(8)

3.

STRATEGIE DI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO SISMICO

essendo mi la massa del piano i-esimo e i lo spostamento dello stesso secondo il primo modo di vibrazione della struttura, normalizzato rispetto a quello dellultimo piano. La curva di capacit tagliante-spostamento cos trasformata viene resa bi-lineare sulla base di una equivalenza di energia. Tale curva pu essere rappresentata in un piano ADRS una volta che il tagliante V* sia diviso per la massa m* riferiti al sistema SDOF equivalente. A questo punto la domanda di spostamento pu essere determinata per mezzo del Metodo N2 (Figura 2). Lo spostamento richiesto d pu essere determinato con riferimento allo spettro relativo al generico Stato Limite SL: si ottiene dunque la domanda di spostamento d,SL . Per lo stesso Stato Limite si pu ottenere la corrispondente capacit di spostamento c,SL . Utilizzando le grandezze introdotte sopra, si pu introdurre il seguente Parametro di Vulnerabilit d,SL VDSP,SL = (9) c,SL Calcolando il massimo tra i valori assunti dal Parametro di Vulnerabilit in corrispondenza dei tre Stati Limite introdotti dalla vigente normativa sismica, si pu determinare il valore del parametro di vulnerabilit per la struttura in oggetto:

Nel seguito si illustra una strategia di adeguamento sismico concepita secondo un approccio basato sugli spostamenti; tale metodologia punta ad ottenere una riduzione della domanda in termini di spostamento sulla struttura esistente, in modo da rendere compatibile la sua capacit di spostamento con quella richiesta dal sisma. Questa strategia mira a limitare le aree di intervento al fine di ridurne i costi. Una tale strategia si basa sullinserimento di una struttura ausiliaria che lavori in parallelo con quella esistente per fronteggiare le azioni inerziali indotte dal sisma.

KES

Existing structure

Bracing structure

Figura 3. Struttura esistente e controvento in parallelo

La scelta della struttura ausiliaria pu essere orientata proprio sulla base del requisito che la struttura rinforzata debba avere una domanda di spostamento compatibile con quella della struttura esistente. Per questa ragione, la usuale progettazione di strutture di controvento (siano essere metalliche o in cemento armato) basata sulla scelta di un fattore di struttura che dipenda dalla duttilit dei controventi stessi non generalmente applicabile per ladeguamento di strutture esistenti. Infatti, gli spostamenti corrispondenti potrebbero essere incompatibili con la corrispondente capacit della struttura esistente e richiedere interventi generalizzati volti allaumento della capacit plastica delle membrature. Per questo motivo, invece di un metodo di progetto basato sulle forze, risulta assai pi razionale impostare il problema delladeguamento sismico basato sul controllo degli spostamenti. In questo ambito, il dimensionamento della struttura di controvento dipende dai seguenti parametri: - lo spostamento * ed il corrispondente tagliante V* del sistema SDOF equivalente; - lo spettro elastico di progetto relativo al sisma considerato. Infatti, detta *tar la capacit di spostamento della struttura esistente, limitando lanalisi al caso in cui valga la regola delluguaglianza di spostamento (tra un oscillatore elastico ed uno elasto-plastico con uguale periodo), come avviene nellambito dei rami a pseudo-velocit costante dello spettro elastico, la rigidezza della struttura adeguata deve rispettare la seguente relazione: m * S el,ADRS ( *tar ) , (11) Kd = *tar S el,ADRS laccelerazione spettrale essendo corrispondente alla capacit di spostamento *tar (Figura 4). Con poche variazioni la strategia pu essere applicata nel ramo a pseudo-accelerazione costante dello spettro di progetto.

semplice elastico di massa m* affinch il suo spostamento massimo non superi *tar . Se vale lipotesi di uguaglianza degli spostamenti di cui si detto sopra, lo stesso requisito assicura che anche loscillatore semplice elasto-plastico di pari rigidezza abbia spostamento non maggiore di *tar . Si osserva che la rigidezza Kd risulta invariante rispetto alla trasformazione descritta dalla relazione (7) che rappresenta il passaggio tra le caratteristiche meccaniche definite sulla struttura e quelle corrispondenti delloscillatore semplice equivalente: F F / F* m * S ADRS *tar Kd = e = e = *e = . (12) tar tar / tar *tar

( )

Per questa ragione la rigidezza cos determinata quella che dovrebbe avere la struttura adeguata affinch la domanda di spostamento su di essa sia inferiore a tar = *tar . Dalla rigidezza richiesta alla struttura adeguata possibile risalire per differenza alla rigidezza della struttura di controvento
K = K d K ES ,

(13)

essendo K ES la rigidezza della struttura esistente. Infine, volendo impostare il problema delladeguamento in una procedura di verifica Multi-Livello come quello previsto dallO.P.C.M.3274/03 (e, pi in generale, da un approccio Performance Based) possibile individuare pi valori della capacit di spostamento *tar,SL in corrispondenza degli stati limite SL. Per ognuno di essi, con riferimento ai diversi spettri elastici associati agli stessi Stati Limite si pu ottenere il valore di progetto della rigidezza della struttura di controvento: K = max K DL ; K DS ; K CO , (14)

F
F e =m S el,ADRS(tar*)
* *

In conclusione, nel presente paragrafo si vuole evidenziare il fatto che la rigidezza laterale il parametro chiave individuato per il progetto degli interventi di adeguamento sismico delle strutture esistenti in c.a.

4.

APPLICAZIONI

Fy

K
tar*

Figura 4. Rappresentazione grafica del requisito di progetto per la struttura.adeguata Il parametro Kd rappresenta il valore minimo della rigidezza che deve avere un oscillatore

Nel presente paragrafo, le metodologie formulate per la valutazione della vulnerabilit sismica delle strutture esistenti e per il loro adeguamento sismico vengono applicate ad uno degli edifici scolastici descritti nella memoria collegata alla presente e pubblicata in questi atti congressuali. Si tratta dellEdificio che ospita una Scuola Elementare nel rione Borgo Ferrovia del Comune di Avellino. Vengono riportati i punti salienti della costruzione del modello di calcolo ed i risultati

ottenuti per la caratterizzazione della sua risposta non-lineare sia allo Stato di Fatto che allo Stato di Progetto degli interventi di Adeguamento Sismico.

4.1 Valutazione dello Stato di Fatto


Il modello tridimensionale messo a punto per lanalisi della struttura consta di elementi monodimensionali che schematizzano travi e pilastri (Figura 5); il comportamento non lineare connesso alla definizione delle cerniere plastiche caratterizzate sulla base delle grandezze introdotte nel paragrafo 2.

Le Curve di Capacit cos ottenute vengono trasformate secondo la relazione (7) per ottenere le corrispondenti curve del sistema SDOF equivalente su cui opera il Metodo N2. La bilinearizzazione e la valutazione della domanda di spostamento corrispondente ai vari stati limite pu essere dunque condotta con le modalit descritte nel paragrafo 2. La Figura 8 e la Figura 9 riportano la determinazione della domanda di spostamento in direzione longitudinale per gli stati limite DL e DS.
500
Bilineare Spettro elastico limite

375

Spettro ineslastico Spostamento limite

V*/m* [cm/s ]

250

125

0 0.0 2.0 4.0 6.0 8.0 10.0

* [cm]

Figura 5. Modello 3D della struttura. Le applicazione delle prescrizioni normative al caso in questione consiste nelle analisi riportate nel seguito. La Figura 6 e la Figura 7 riportano le Curve di Capacit determinate sul modello effettuando due analisi pushover in direzione longitudinale e trasversale.
0.08 0.07 0.06 Vb/W 0.05 0.04 0.03 0.02 0.01 0.00 0.000 0.003 0.005 0.008 top /H Curva di Capacit DL DS CO 0.010 0.013 0.015

Figura 8. Determinazione della Domanda di Spostamento in direzione longitudinale per lo Stato Limite DL.
1000 900 800
V*/m* [cm/s2]

Bilineare Spettro elastico limite Spettro ineslastico Punto di performance

700 600 500 400 300 200 100 0 0.0 5.0 10.0 * [cm]

15.0

20.0

25.0

Figura 6. Curva di Capacit direzione longitudinale (Direzione x).


0.12 0.10 0.08 Vb/W 0.06
Curva di Capacit

Figura 9. Determinazione della Domanda di Spostamento in direzione longitudinale per lo Stato Limite DS. Nota la domanda e la capacit di spostamento per i diversi stati limite, possibile valutare il parametro di vulnerabilit definito dalla (9) rispetto ai diversi stati limite considerati. I valori numerici determinati sono rappresentati nella Figura 10 e riportati nella Tabella 1.
3.00 2.50 2.00
d/c

0.04 0.02 0.00 0.000

DL DS CO

1.50 1.00 0.50

0.003

0.005

0.008
top/H

0.010

0.013

0.015

0.00 DL DS CO

Figura 7. Curva di Capacit direzione trasversale (Direzione y).

Figura 10. Parametro di vulnerabilit per i tre Stati Limite previsti dallO.P.C.M. 3274/03 (direzione x)

Tabella 1. Valori numerici del parametro di vulnerabilit (direzione x) Vulnerabilit in termini di spostamento 1.336 1.975 2.841 Le analisi proposte mostrano che il parametro di vulnerabilit assume valori largamente maggiori dellunit per tutti gli stati limite e, dunque la struttura non adeguata sismicamente. Le stesse valutazioni possono essere condotte per la direzione trasversale e vengono proposte nella Figura 11 e 12.
500
Bilineare Spettro elastico limite

Tabella 2. Valori numerici del parametro di vulnerabilit (direzione y) Vulnerabilit in termini di spostamento 0.956 1.969 2.776

4.2 Adeguamento sismico


Le analisi hanno dimostrato che la struttura necessita di un intervento di adeguamento sismico. Di seguito, per ragioni di brevit, si riportano le analisi per il dimensionamento e le verifiche dellintervento di ladeguamento sismico della struttura nella direzione longitudinale, considerando la strategia delineata nel paragrafo 3. Per evidenziare il fatto che tale strategia si rivolge alla progettazione di una struttura di controvento che pu essere realizzata facendo ricorso a diverse tecnologie e tipologie strutturali, si proporr nel seguito sia un adeguamento con controventi metallici che con pareti in c.a. 4.2.1 Adeguamento con controventi metallici

375 V*/m* [cm/s ]


2

Spettro ineslastico Spostamento limite

250

125

0 0.0 2.0 4.0 6.0 8.0 10.0

(cm)

Figura 11. Determinazione della Domanda di Spostamento in direzione trasversale per lo Stato Limite DL.
1000 900 800
Bilineare Spettro elastico limite Spettro ineslastico Punto di performance

V*/m* [cm/s ]

700 600 500 400 300 200 100 0 0.0 5.0 10.0

[cm]

15.0

20.0

25.0

Figura 12. Determinazione della Domanda di Spostamento in direzione trasversale per lo Stato Limite DS. I valori ottenuti per il parametro di vulnerabilit sono riportati nella Figura 13 e nella Tabella 2; essi dimostrano che, ad eccezione dello Stato Limite DL, la struttura non adeguata neppure in direzione trasversale.
3.00 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 0.00 d/c

Nel seguito si prende in considerazione un sistema di controventi dimensionati esclusivamente con lobiettivo di raggiungere i valori della rigidezza desunti dallapplicazione del metodo di progetto. Si adottano controventi di tipo concentrico a Croce di S. Andrea posizionati tra pilastri successivi e ad essi solidarizzati avendo preventivamente rinforzato gli stessi per mezzo di angolari e calastrelli (Figura 14). La variazione di rigidezza richiesta, valutata con la metodologia su esposta circa pari a K = 248.28kN / mm , tale valore pu essere raggiunto posizionando quattro controventi composti da due profili a C 240 accoppiati e colonne rinforzate con angolari ad L a lati uguali 100x100x12mm e calastrelli dello spessore di 12mm posti ad interasse 50cm.

Figura14. Struttura adeguata con controventi metallici


DL DS CO

Figura 13. Parametro di vulnerabilit per i tre Stati Limite previsti dallOrdinanza 3274, direzione y.

Nei grafici successivi sono rappresentate le curve di Capacit dalla struttura bilinearizzate e riportate nel formato ADRS insieme al

corrispondente spettro di progetto prescritto dalla O.P.C.M. 3274/03; si considerano gli Spettri corrispondenti ai tre Stati Limite (Figure 15-17).
d/c
500
Bilineare Spettro elastico limite

1.40 1.20 1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 0.00 DL DS CO

375

Spettro ineslastico Spostamento limite

V*/m* [cm/s ]

250

125

Figura 18. Parametro di vulnerabilit per la struttura adeguata con controventi metallici Tabella 3. Valori numerici del parametro di vulnerabilit per la struttura adeguata (direzione x) Vulnerabilit in termini di spostamento 0.497 0.772 1.160

0 0.0 2.0 4.0 6.0 8.0 10.0

* [cm]

Figura 15. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite DL


1000 900 800
Bilineare Spettro elastico limite Spettro ineslastico Punto di performance

V*/m* [cm/s ]

700 600 500 400 300 200 100 0 0.0 5.0 10.0

Nelle applicazioni prescritte si fatto riferimento esclusivamente alla rigidezza, parametro principale che governa la domanda sismica sulla struttura. Tuttavia, anche la resistenza, condizionata dalla duttilit del sistema di controvento, gioca un ruolo importante. Per evidenziare il ruolo di questo parametro viene mostrato nel seguito leffetto della variazione di resistenza dellacciaio in termini di curva di capacit (Figura 19), a parit di rigidezza determinata come sopra.
12000

* [cm]

15.0

20.0

25.0

Figura 16. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite DS


1600
Spettro elastico limite Spettro ineslastico Punto di performance

10000

8000
Bilineare

T (kN)

1400 1200

6000 4000 Esistente Fe 510 Fe 430 Fe 360

V*/m* [cm/s ]

1000 800

2000

600 400 200 0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0 35.0 40.0
0 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0 (cm ) 12.5 15.0 17.5

* [cm]

Figura 19. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite DS Tabella 4. Confronti dellindice di vulnerabilit determinato per diversi valori della resistenza del controvento. DL DS CO Esistente Fe 360 Fe 430 1.336 0.497 0.454 1.975 0.772 0.663 2.841 1.160 1.017

Figura 17. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite CO Avendo determinato la Domanda di Spostamento per i diversi Stati Limite e conoscendo i valori della corrispondente Capacit di Spostamento, possibile determinare tramite la (9) i valori del parametro di vulnerabilit; tali valori sono riportati graficamente nella Figura 18 e numericamente nella Tabella 3. I valori ottenuti dimostrano che con lintervento di rinforzo si consegue ladeguamento sismico rispetto agli stati limite DL e DS, mentre di poco insufficiente risulta la capacit della struttura allo Stato Limite di CO.

Fe 510 0.457 0.588 0.808 La Tabella 4 riporta i risultati dellanalisi di vulnerabilit mostrando che linfluenza della variazione di resistenza modesta sullo Stato Limite DL in quanto gi la soluzione base

ampiamente in campo elastico. Diversamente, lincremento di resistenza ha effetti maggiori sui restanti Stati Limite (DS e CO). 4.2.2 Adeguamento con pareti in c.a. Il secondo tipo di intervento considerato consiste nellinserimento di setti in c.a.. Il progetto della sezione dei setti determinato dal valore della rigidezza richiesta; sulla base di tale criterio di progetto, si desume che possibile adeguare la struttura adottando quattro pareti posizionate nei telai perimetrali con dimensione 280x30 cm. In questo caso agevole definire la resistenza necessaria per la parete. Essa viene determinata considerando la ripartizione sismica sulla struttura controventata (fig.21); le forza sismiche sono determinate dallanalisi statica equivalente, come previsto dallO.P.C.M. 3274/03, adottando un fattore di struttura q pari a 3.36 (classe di duttilit Bassa).
V*/m* [cm/s ]
2

500
Bilineare

375

Spettro elastico limite Spettro inelastico Spostamento limite

250

125

0 0.0 2.0 4.0 * [cm] 6.0 8.0 10.0

Figura 21. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite DL


1000 900 800
Bilineare Spettro elastico limite Spettro inelastico Punto di performance

V*/m* [cm/s ]

700 600 500 400 300 200 100 0 0.0 5.0 10.0 15.0

20.0

25.0

[cm]

Figura 22. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite DS


1600 1400 1200
V*/m* [cm/s2]
Bilineare Spettro elastico limite Spettro inelastico Punto di performance

1000 800 600 400 200 0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0
[cm]

Figura 20. Modello della struttura adeguata con setti in c.a. La scelta del coefficiente di struttura stata effettuata con riferimento alla parete di rinforzo in quanto la capacit rotazionale della struttura esistente viene controllata dal valore adottato per la sua rigidezza, nello spirito della metodologia di progetto delineata nel paragrafo 3. Analogamente al caso precedente si rappresentano di seguito le curve di Capacit dalla struttura nel formato ADRS, considerando gli Spettri corrispondenti allo Stato Limite DL, DS e CO (Figure 21-23), nonch i diagrammi di vulnerabilit (Figura 24). Le figure citate e la Tabella 5, mostrano lefficacia dellintervento di rinforzo strutturale per il conseguimento delladeguamento sismico rispetto ai tre Stati Limite considerati. Analisi prodotte su pareti progettate con valori del fattore di struttura pari a 2.50 o 4.00 vengono proposte nel seguito per valutare linfluenza del valore della soglia elastica sullesito dellintervento di adeguamento sismico.

25.0

30.0

35.0

40.0

Figura 23. Rappresentazione del punto di Performance per lo Stato Limite CO


1.20 1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 0.00 DL DS CO

Figura 24. Parametro di vulnerabilit in termini di spostamento per i tre Stati Limiteconsiderati. Tabella 5. Valori numerici del parametro di vulnerabilit per la struttura adeguata (direzione x)

Vulnerabilit in termini di spostamento 0.373 0.717 0.990


1.6 1.4 1.2 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 q = 2.5

Stato Lim ite DL

Le curve di capacit che si ottengono sono rappresentate nella Figura 25; si nota, ovviamente, il diverso valore della soglia elastica delle stesse ed anche un notevole aumento della capacit della struttura adeguata rispetto a quella esistente. Questo fatto si spiega con levoluzione della modalit di crisi verso un meccanismo di tipo globale operata dalla presenza della parete. Tale fenomeno assente nelle applicazioni del paragrafo precedente a causa delle modalit adottate per il dimensionamento dei controventi metallici.
6000

q = 3.35

q=4

Esistente

Figura 26. Parametro di vulnerabilit in termini di spostamento per lo Stato Limite DL.
Stato Lim ite DS 2.4 2.2 2.0 1.8 1.6 1.4 1.2 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 q = 2.5 q = 3.35 q=4 Esistente

5000

4000 T (kN)

3000 2000

1000

q =2.50 q=3.36 q= 4.00 Esistente

Figura 27. Parametro di vulnerabilit in termini di spostamento per lo Stato Limite DS.
Stato Lim ite CO
17.5

0 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0 (cm ) 12.5 15.0

2.8 2.4

Figura 25. Curve di capacit ottenute con riferimento a pareti progettate adottando diversi valori del fattore di struttura q. La Tabella 6 mostra che le variazioni del Parametro di Vulnerabilit rispetto al fattore di Struttura adottato per il progetto delle pareti sono assai contenute soprattutto per lo stato limite DL ed appena pi pronunciate per quelli DS e CO. Tabella 6. Confronti dei coefficienti di Vulnerabilit in funzione del fattore di struttura q. DL DS CO q = 2.50 q = 3.36 q = 4.00 0.348 0.373 0.446 0.685 0.717 0.807 0.976 0.990 1.146

2.0 1.6 1.2 0.8 0.4 0.0 q = 2.5 q = 3.35 q=4 Esistente

Figura 28. Parametro di vulnerabilit in termini di spostamento per lo Stato Limite CO.

4.3 Osservazioni finali


Dai risultati delle analisi proposte si evince che la metodologia applicata consegue lobiettivo prefissato in termini di adeguamento sismico (Tabelle 7-9). In particolare le tabelle citate mettono in luce la notevole diminuzione della domanda di spostamento sulla struttura esistente ottenuta con interventi progettati secondo la metodologia descritta nel paragrafo 3. Tabella 7. Struttura non adeguata DL DS CO [cm] 4.220 5.638 [cm] 10.008 19.761 [cm] 10.674 30.321 Capacit Domanda

In conclusione, al fine di enfatizzare il fatto che, una volta scelta la rigidezza delle pareti secondo la procedura descritta nel paragrafo 3, il Paramentro di Vulnerabilit VDSP non dipende sostanzialmente dal fattore di struttura q adottato per il calcolo della soglia elastica delle pareti, le Figure 26-28 riportano graficamente i valori di VDSP,SL per i vari Stati Limite.

Tabella 8. Struttura adeguata con controvento metallico (Fe510) DL DS CO [cm] 5.085 2.321 [cm] 12.516 7.362 [cm] 13.894 11.233 Capacit

Domanda Tabella 9. Struttura adeguata con pareti in cemento armato (q=3.36) DL DS CO [cm] 5.516 2.058 [cm] 12.969 9.304 [cm] 13.688 13.556 Capacit Domanda

5.

CONCLUSIONI

La presente memoria si pone a completamento di una memoria ad essa collegata e presente in questi atti congressuali; in quel lavoro, viene descritta una campagna di indagini e rilievi effettuati su edifici scolastici situati nella Regione Campania al fine di accertarne la vulnerabilit sismica. Dopo aver delineato una metodologia di verifica multi-livello basata su analisi statiche non lineari condotte secondo le prescrizioni della O.P.C.M. 3274/03, stato proposto un approccio razionale per il dimensionamento delle principali strutture di rinforzo per ladeguamento sismico. La metodologia di dimensionamento degli elementi di controvento da prevedere su una struttura esistente per conseguirne ladeguamento sismico permette di contenere gli spostamenti della struttura adeguata entro i limiti imposti dalla capacit di quella esistente. Questo requisito garantito dalla scelta di un opportuno valore della rigidezza della sottostruttura di controvento; valendo questa condizione, la scelta della soglia elastica dellelemento di controvento dettata dalle caratteristiche di duttilit dello stesso e dunque pu essere condotta con riferimento a valori del fattore di struttura q per il quale possono assumersi le limitazioni relative alle nuove costruzioni. Infine, si osserva che la presente procedura di progetto permette di soddisfare contemporaneamente i tre stati limite previsti dalla O.P.C.M. 3274/03 e pu essere facilmente applicata ad un generico approccio Performance Based.

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