Nella Costituzione degli Stati Uniti adottata nel 1787, non vi alcun riferimento a Dio o alla divina provvidenza. Inoltre, il primo emendamento aggiunto alla Costituzione nel 1791 garantisce la libert a tutte le confessioni religiose, rifiutando esplicitamente di attribuire ad alcuna di esse la funzione di chiesa dello Stato. Nonostante ci, gli Stati Uniti sono una repubblica che professa ufficialmente la sua fede in Dio, espressa in tutti i miti, i riti e i simboli di una particolare forma di fede nazionale, condensata nel motto In God We Trust impresso sulla moneta americana. Questa fede nazionale non coincide con nessuna delle confessioni religiose professate dai cittadini degli Stati Uniti, ma una religione civile, cio un sistema di credenze, di miti, di riti e di simboli che conferiscono un alone di sacralit alla nazione americana, alle sue istituzioni, alla sua storia e al suo destino nel mondo. Il sommo pontefice di questa religione il presidente degli Stati Uniti. Da Washington in poi, tutti i presidenti, allatto dellinsediamento, hanno giurato fedelt alla costituzione degli Stati Uniti, hanno invocato la protezione di Dio o dellOnnipotente sulla nazione americana e hanno concluso il giuramento con le parole So help me, God (Che Iddio mi aiuti). Il primo presidente cattolico, John F. Kennedy, giur davanti al Dio Onnipotente e al popolo americano, al quale ricord che aveva la missione di compiere lopera di Dio su questa terra. Trenta anni dopo, nel 1993, il presidente Clinton, appartenente alla Chiesa battista, us nel discorso inaugurale un linguaggio pieno di echi religiosi: Oggi celebriamo il mistero del rinnovamento americano. I padri fondatori sapevano, quando proclamarono lindipendenza e dedicarono i nostri scopi allOnnipotente, che per preservare gli ideali americani lAmerica doveva continuamente rinnovarsi. Noi La sacralizzazione della politica 141 marciamo al ritmo del tempo ma la nostra missione eterna. Anche il linguaggio religioso adoperato dal presidente Bush per descrivere la guerra al terrorismo, come una guerra contro il Male, ha una lunga tradizione. Gli eventi pi gravi della storia americana, dalla guerra di indipendenza fino alla prima guerra del Golfo, sono stati sempre interpretati e vissuti come momenti apocalittici, in cui la nazione americana incarnava il Bene. Franklin D. Roosevelt disse nel 1942 che gli Stati Uniti combattevano per difendere la civilt ispirata da Dio. Il democratico Truman e il repubblicano Eisenhower descrissero la situazione internazionale della guerra fredda come una lotta fra la luce e le tenebre. Echi apocalittici e millenaristici risuonarono con varia intensit nei discorsi di Kennedy, di Johnson, di Nixon, di Carter e di Reagan. La religione civile un fenomeno peculiare della storia, della societ e della politica degli Stati Uniti, ma anche la manifestazione di un fenomeno moderno universale, che ho definito sacralizzazione della politica. Con questa espressione intendo definire la formazione di una dimensione religiosa della politica in quanto politica, distinta e autonoma rispetto alle religioni storiche istituzionali. Durante gli ultimi due secoli del secondo millennio, c stata una crescente proliferazione di movimenti politici che si sono presentati o sono stati considerati come nuove forme di religione. Queste nuove forme di religione, che possiamo chiamare religioni della politica, perch hanno origine dalla politica e definiscono il significato e il fine ultimo dellesistenza umana attraverso categorie prevalentemente, se non esclusivamente politiche, conferendo carattere di sacralit a unentit secolare, come la Democrazia, la Nazione, la Patria, il Proletariato, la Razza, la Rivoluzione, la Societ, lo Stato, lUmanit, intendendo per religione un sistema di credenze, di dogmi, di comandamenti, di miti e di riti, che intendono definire il senso della vita e il significato ultimo dellesistenza umana, legando il destino dellindividuo alla subordinazione ad una entit trascendente 1 . La laicizzazione della cultura e della politica, la separazione fra lo Stato e la Chiesa nel mondo occidentale sono aspetti fondamentali della modernit, che si sono affermati durante gli ultimi due secoli del secondo millennio, con lo sviluppo intensificato del processo di secolarizzazione e di modernizzazione. Questo processo, tuttavia, non ha prodotto una progressiva scomparsa dalla societ moderna e dal mondo della politica, della dimensione religiosa. Al contrario lepoca della secolarizzazione e della modernizzazione ha visto contemporaneamente sorgere e svolgersi il fenomeno della sacralizzazione della politica, cio la formazione di una dimensione religiosa della politica in quanto politica, distinta e autonoma rispetto alla dimensione religiosa delle religioni storiche tradizionali.
1 Cfr. E. GENTILE, Le religioni della politica. Fra democrazia e totalitarismo, Roma-Bari, 2007 2 .
Emilio Gentile
142 La politica, cio, diventata essa stessa una matrice autonoma di nuove forme di religione. La sacralizzazione della politica, cos intesa, un fenomeno nuovo che si differenzia dalla sacralizzazione del potere politico tipica della societ tradizionale, dove il detentore del potere politico o si identifica con la divinit, come nel caso del faraone, o deriva la sua sacralit dalla religione istituzionale, come il monarca dei regni cristiani. La sacralizzazione della politica non va confusa neppure con le varie forme di teocrazia o di politicizzazione delle religioni storiche tradizionali, come avvenuto nel passato, per esempio con il cesaro-papismo e con lo zarismo, o come avviene nel mondo contemporaneo, quando le religioni storiche svolgono un proprio ruolo politico, esercitano un controllo diretto sul potere oppure assumono il governo dello Stato e modellano il mondo della politica secondo le proprie categorie religiose. Non rientrano, pertanto, nel fenomeno della sacralizzazione della politica, come qui inteso, lazione politica della Chiesa cattolica, come nel caso della Polonia sotto il regime comunista, n i movimenti fondamentalisti islamici che assumono il potere politico e lo esercitano per attuare nella societ e nello Stato i propri principi religiosi, come nellIran dopo la rivoluzione khomeinista. Le manifestazioni della sacralizzazione della politica nel mondo contemporaneo sono varie e diverse secondo le situazioni storiche e le ideologie, i movimenti e i regimi in cui si manifesta e secondo latteggiamento verso le religioni storiche tradizionali. La sacralizzazione della politica, tuttavia, non comporta necessariamente un conflitto con le religioni tradizionali n la negazione di un essere supremo sopranaturale. Ci sono casi in cui la sacralizzazione della politica avvenuta attraverso una diretta filiazione dalle religioni tradizionali, come stato nel caso della religione civile americana rispetto al puritanesimo. In altri casi, come la religione politica del fascismo, questa ha avuto origine autonome e anticlericali, ma non ha osteggiato la religione storica istituzionale, anzi ha cercato di stabilire con essa una sorta di rapporto simbiotico, con lo scopo di incorporarla nel proprio universo mitico e simbolico, per farne una componente della propria religione laica 2 . Il fenomeno della sacralizzazione della politica non stato un processo lineare, composto di movimenti fra loro omogenei, quasi fossero anelli di ununica catena fatta dello stesso materiale. La sacralizzazione della politica ha avuto una notevole variet di manifestazioni, che hanno avuto origine, matrici, contenuti e forme differenti, come varie e diverse sono le sue relazioni con lambiente storico e
2 Cfr. E. GENTILE, Il culto del littorio. La sacralizzazione della politica nell'Italia fascista, Roma-Bari 2007 11 . La sacralizzazione della politica 143 sociale, con lagire politico e con la vita della collettivit, e nei rapporti con le religioni istituzionali tradizionali. Le manifestazioni pi intese e pi clamorose della sacralizzazione della politica si sono avute negli anni fra le due guerre, con il totalitarismo. Tuttavia, va precisato che la sacralizzazione della politica non si identifica con il totalitarismo, e che le religioni della politica totalitarie non sono la conseguenza inevitabile della sacralizzazione della politica, anche se questa ha certamente costituito una delle condizioni che hanno reso possibile la sua nascita e la sua affermazione. La modernit non ha rimosso il problema della religione dalla coscienza delluomo moderno. Anzi, proprio perch forza provocatrice di trasformazioni radicali, sconvolgenti e irreversibili, che hanno travolto e abbattuto millenarie credenze collettive e millenarie istituzioni investite della sacralit del potere, la modernit ha continuamente prodotto situazioni di crisi e di disorientamento, che hanno favorito la rinascita del problema religioso, anche se non diretto, per soluzione, verso le religioni tradizionali, ma alla ricerca di nuove religioni. Scrutando a fondo le condizioni spirituali della modernit allinizio del Novecento, il pi realistico, forse, dei filosofi idealisti italiani, Benedetto Croce, giungeva ad affermare allinizio del secolo, che il problema della modernit, era innanzi tutto un problema religioso: Tutto il mondo contemporaneo di nuovo in ricerca di una religione 3 . Lesperienza del sacro, dunque, non si sarebbe esaurita nelle religioni storiche ma avrebbe trovato espressione in nuove esperienze di sacralizzazione dellumano attraverso la storia, la filosofia, larte e, non ultima, la politica. Da questo punto di vista, la sacralizzazione della politica potrebbe essere interpretata come una ierofania della modernit. La modernit pu essere, per sua stessa natura, una matrice di nuove religioni. Del resto, fu il teorico del disincantamento del mondo moderno a profetizzare, nel 1890, che gli dei non erano stati definitivamente scacciati dal mondo moderno, ma che sarebbero ritornati sotto altra forma: Die alten Gtter, entzaubert und daher in Gestalt unpersnlicher Mchte, entsteigen ihren Grbern, streben nach Gewalt ber unser Leben und beginnen untereinander wieder ihren ewigen Kampf 4 . La prima consapevole espressione della sacralizzazione della politica stata lidea di religione civile elaborata da Rousseau. Il filosofo ginevrino teorizzava la necessit di istituire, nel nuovo Stato nazionale fondato sulla sovranit popolare, una nuova religione civile in sostituzione della religione cristiana, per riunire, le due teste dellaquila - cio il potere politico e il potere religioso - riconducendo tutto allunit politica, senza cui non ci sar mai n un governo n uno Stato ben
3 B. CROCE, Per la rinascita dellidealismo (1908) in Cultura e vita morale, Bari 1953, p. 35.
4 Cit. in M. Ley, Apokalypse und Moderne. Aufstze zu politischen Religionen, Wien 1997, p. 12.
Emilio Gentile
144 costituito 5 . Lesigenza di istituire una religione civile per lo Stato democratico derivava dalla convinzione che gli uomini che vivono in societ hanno bisogno di una religione che ve li mantenga 6 perch non pu esistere un popolo senza religione. Condividevano questa idea sulla religione civile i Padri fondatori degli Stati Uniti e i rivoluzionari francesi, che cercarono di metterla in pratica. La sacralizzazione della politica ha origini rivoluzionarie, democratiche e nazionaliste. Le sue radici affondano nella cultura illuministica, ma si sviluppano a partire dalla seconda met del settecento e per tutto il corso del XIX e del XX secolo. Le due rivoluzioni democratiche furono le prime manifestazioni concrete della sacralizzazione della politica: entrambe conferirono una dimensione religiosa alla politica attraverso uninterpretazione messianica e millenaristica degli eventi rivoluzionari, vissuti come lannuncio di una nuova era per lumanit. Inoltre, sia la rivoluzione americana che la rivoluzione francese, pur sostanzialmente diverse nel modo di concepire il rapporto con la tradizione cristiana e le religioni storiche, compirono tentativi pi o meno consapevoli, efficaci e duraturi, di istituire una religione civile. Dalle due rivoluzioni democratiche, infine, sono emersi gli elementi fondamentali che compongono la struttura mitica permanente della sacralizzazione della politica, rimasta inalterata attraverso i pi eterogenei adattamenti e combinazioni ideologiche. Mi riferisco, in particolare, alla visione apocalittica della modernit, al mito della rigenerazione delluomo attraverso la politica, al mito del popolo eletto che ha la missione di recare al mondo la nuova religione della salvezza. Su questa struttura mitica, in massima parte risultante dalla secolarizzazione di archetipi mitici della tradizione biblica, si form il nazionalismo come prima religione laica della modernit, divenuta in seguito la pi durevole e la pi universale manifestazione della sacralizzazione della politica nel mondo contemporaneo 7 . Il mito della nazione e la fede rivoluzionaria furono le principali forze propulsive della sacralizzazione della politica nei successivi duecento anni 8 . Nel corso del XIX, la sacralizzazione della politica ebbe un considerevole sviluppo, sia ideologico attraverso la fede rivoluzionaria, il messianismo politico, le teologie e le escatologie secolarizzate nella storia, come lhegelismo e il marxismo, le nuove religioni dellumanit. Il XIX secolo fu popolato di profeti, fondatori, apostoli e martiri di nuove religioni laiche, che sacralizzavano lumano,
5 Cfr. J.-J. Rousseau, Scritti politici, a cura di M. Garin, 3 voll., Bari 1971, vol. II, p. 198. 6 Ivi, p. 62. 7 Cfr. C. J. H. HAYES, Nationalism: a religion, New York 1960. 8 Cfr. J. L. TALMON, The Origins of Totalitarian Democracy, London 1952; ID. Political Messianism. The Romantic Phase, London 1960; ID., The Myth of the Nation and the Vision of Revolution, London 1980; J. H. BILLINGTON, Fire in the Minds of Men. Origins of the Revolutionary Faith, New York 1980. La sacralizzazione della politica 145 la storia, la nazione, la rivoluzione, la societ, larte, il sesso e via dicendo. Importante, nellambito soprattutto della cultura rivoluzionaria, fu la sacralizzazione della violenza come strumento di rigenerazione, che divenne parte integrante della sacralizzazione della politica dei movimenti rivoluzionari sia di sinistra che di destra. Ma altrettanto importante fu lo sviluppo della sacralizzazione della politica nellaspetto rituale e simbolico da parte delle monarchie, che nella seconda met del secolo cercarono di rinnovare il carisma religioso del loro potere attraverso listituzione di nuovi rituali. In questa forma, in realt, il contributo alla sacralizzazione della politica fu piuttosto limitato e comunque quasi sempre indiretto, rimanendo sostanzialmente nel solco della tradizionale consacrazione dellistituzione monarchica. La sacralizzazione della politica, tuttavia, rimaneva nella sua essenza un fenomeno di origine rivoluzionaria e democratica, e quindi era pi congeniale ai movimenti che contestavano la sacralit tradizionale del potere monarchico per esaltare la sacralit della sovranit della nazione o del popolo. Pi prossime alla sacralizzazione della politica erano listituzione di feste nazionali, la diffusione di una simbologia istituzionale attraverso larchitettura, lurbanistica, la monumentalit di Stato. Anche in questi casi, per, non sempre si assiste ad un incremento effettivo della sacralizzazione della politica. A ci era ostacolo, spesso, la cultura politica razionalistica e individualista dei governanti, che recalcitrava allidea di istituire una qualsiasi religione, fosse pure una religione civile della nazione, temendo che ci avrebbe perpetuato la superstizione irrazionale e impedito lemancipazione dellindividuo. Un altro ostacolo era rappresentato dalla incapacit o dalla cosciente avversione a istituire un sistema rituale e simbolico destinato a trasformare la folla occasionale in massa liturgica, utilizzando strumenti che sapevano di demagogia o imitavano quelle religioni tradizionali contro le quali la cultura laica e liberale era insorta in nome della ragione e della libert. Se molti governanti degli Stati nazionali liberali pure ritenevano necessario educare il cittadino nel culto della religione della patria, gli unici strumenti pedagogici legittimi, perch razionali e moderni, erano la scuola e lesercito. Tutto ci spiega perch, nonostante lincremento considerevole degli apparati rituali, simbolici e dei miti degli Stati nazionali dellOttocento, il loro contributo alla sacralizzazione della politica fu, secondo me, limitato, anche se di questi apparati, adattandoli e trasformandoli, si poterono avvalere i regimi totalitari, i quali trovarono un terreno gi preparato su cui porre le fondamenta della loro religione politica. Lo sviluppo della sacralizzazione della politica fu maggiormente favorito dalla nascita dei movimenti di massa, che fecero ampio uso di formule e moduli della tradizione religiosa, di riti e di simboli nuovi, dando altres origine a nuove forme di relazione fideistica fra le masse e i loro capi, e soprattutto dando un forte Emilio Gentile
146 impulso alla assolutizzazione mitica delle entit secolari che erano il fulcro delle loro ideologie e alla pratica della militanza politica come dedizione che assorbiva il militante interamente, diventando una ragione e uno stile di vita. E di per s significativo che alla fine dellOttocento, da parte dei sociologi, si cominci a parlare di nascita di nuove religioni, al di l delle interpretazioni che ne davano, proprio in riferimento ai movimenti di massa, e soprattutto al socialismo. Ed ancor pi significativo, che fossero spesso gli stessi protagonisti di questi movimenti a concepirli come manifestazioni di una nuova religiosit laica, e anzi ad auspicare che i loro militanti assumessero lanimo e la mentalit dei movimenti religiosi. I dirigenti dei movimenti rivoluzionari ricorrevano volentieri al confronto con i movimenti religiosi per definire la loro concezione della politica come esperienza integrale, come forza di rigenerazione totale, che avrebbe dovuto portare alla creazione di una nuova civilt e di una nuova umanit. E anche essi, in questo modo, contribuivano a diffondere i semi della sacralizzazione della politica. Allinizio del XX secolo, limpulso pi decisivo e fecondo alla sacralizzazione della politica venne dalla prima guerra mondiale, e per varie vie, e soprattutto produsse un nuovo materiale per la costruzione delle religioni della politica che saranno largamente utilizzate dai movimenti totalitari. Innanzi tutto, essa contribu, contemporaneamente, alla politicizzazione delle religioni storiche, che si schierarono, in quasi tutti i paesi, a servizio della nazione nella guerra santa contro lAnticristo, e contribuirono molto alla santificazione della patria. Ogni Stato in guerra proclam che Dio era al fianco dei suoi soldati per condurli alla vittoria in una guerra per la salvezza della civilt e dellumanit. La guerra fu interpretata come un grande evento apocalittico e rigeneratore voluto da Dio, accrescendo cos la legittimazione della violenza per il trionfo del Bene. Ci contribu moltissimo alla sacralizzazione delle ideologie coinvolte nel conflitto. Inoltre, nella propaganda bellica ebbe per la prima volta massima elaborazione la immagine del nemico come incarnazione del Male, e, legata a questa, sorse anche limmagine del nemico interno, che si annida nel corpo stesso della nazione, parte della nazione, ma non le appartiene perch non ne accetta la sacralit e non la venera con dedizione leale ed assoluta. Inoltre, lesperienza della morte di massa, vissuta per la prima volta da milioni di uomini, favor il risveglio del sentimento religioso e gener nuove forme di religiosit laica legate allesperienza stessa della guerra. La simbologia della morte e della resurrezione, la dedizione alla nazione, la mistica del sangue e del sacrificio, il culto degli eroi e dei martiri, la comunione del cameratismo: tutto ci contribu a diffondere fra i combattenti lidea della politica come esperienza totale, e quindi religiosa, che doveva rinnovare tutte le forme dellesistenza. Il culto dei caduti stata probabilmente la pi universale manifestazione di sacralizzazione della politica La sacralizzazione della politica 147 nel XX secolo. In tutti i paesi che avevano partecipato al conflitto, tranne la Russia, la sacralizzazione della nazione conobbe il suo momento pi intenso negli anni della Grande Guerra. Fascismo e nazismo, figli della guerra, derivarono la dimensione religiosa della loro politica principalmente dallesperienza bellica, ma nella formazione delle religioni totalitarie confluirono certamente, in vario modo e con diverse mescolanze, lesperienza della sacralizzazione della politica che aveva ormai una tradizione centenaria e aveva accumulato un cospicuo materiale, al quale le religioni totalitarie attinsero a larghe mani. Nellambito della sacralizzazione della politica operata dalla grande guerra possiamo includere anche lesperienza della rivoluzione bolscevica, nutrita di furore escatologico marxista e di tradizioni milleranistiche russe. Tutto ci non significa collocare le religioni totalitarie alla fine di un processo che in esse doveva necessariamente sfociare. In altre parole, le religioni totalitarie, e nel complesso i totalitarismi del ventesimo secolo, non sono discendenti della sacralizzazione della politica della rivoluzione francese, come pure stato sostenuto da vari studiosi: sono religioni politiche nuove, che nascono dalla Grande Guerra e dalla rivoluzione russa, anche se in esse confluiscono correnti preesistenti e certamente sono favorite dalla esistenza di precedenti esperienze della sacralizzazione della politica, sia ideologiche sia pratiche, che avevano preparato un terreno favorevole, nel quale le religioni totalitarie misero radici, sviluppandosi rapidamente. Nella seconda met del Novecento, scomparse le religioni politiche del fascismo e del nazismo, la religione politica del comunismo ha avuto una nuova stagione di rigoglio sia nellUnione Sovietica dopo Stalin sia nei nuovi regimi comunisti instaurati in Europa orientale e in Asia, specialmente nella Cina di Mao e nella Corea del Nord, che rimane tuttora uno Stato dove la sacralizzazione della politica praticata nelle forme pi dogmatiche ed esaltate. Dopo il 1945, nuove forme di sacralizzazione della politica di intonazione nazionalista sono avvenute nei nuovi Stati sorti nel continente africano e asiatico dalla fine del colonialismo 9 . Nei paesi democratici, specialmente occidentali, la sacralizzazione della politica ha invece subito un processo di riflusso, ad eccezione degli Stati Uniti, dove la religione civile, pur con manifestazioni di variabile intensit, rimasta una caratteristica peculiare della dimensione politica, conoscendo una vera e propria esplosione di risveglio dopo l11 settembre 10 .
9 Per una applicazione del concetto di religione politica in un contesto diverso dai totalitarismi europei, cfr. D. A. APTER, Political religion in the new nations, in C. Geertz ed., Old Society and New States. The Quest for Modernity in Asia and Africa, London 1963, pp. 57-103. 10 Cfr. E. GENTILE, La democrazia di Dio. La religione americana nellera dellimpero e del terrore, Roma-Bari 2006 2 . Emilio Gentile
148 Come abbiamo visto, la sacralizzazione della politica ha avuto una notevole variet di manifestazioni, che hanno avuto origine, matrici, contenuti e forme differenti, come varie e diverse sono le sue relazioni con lambiente storico e sociale, con lagire politico e con la vita della collettivit e i rapporti con le forze politiche e sociali. La sacralizzazione della politica stata sia democratica che totalitaria. Avendo presente tutto ci, ritengo opportuno concludere questa sezione proponendo una differenziazione concettuale fra religione civile e religione politica, in riferimento al loro contenuto e al loro atteggiamento verso le religioni tradizionali e gli altri movimenti politici, considerando la prima come forma di sacralizzazione della politica che presente nei movimenti e nei regimi democratici, la seconda come forma di sacralizzazione della politica che propria dei movimenti e dei regimi totalitari:
a) La religione civile una forma di sacralizzazione della politica che generalmente riguarda una entit secolare, ma talvolta connessa a un essere sopranaturale concepito deisticamente; non si identifica con lideologia di un particolare movimento politico, ma riconosce unampia autonomia dellindividuo nei confronti della collettivit, si avvale prevalentemente di mezzi pacifici di propaganda, fa appello al consenso spontaneo per losservanza dei comandamenti delletica pubblica e della liturgia collettiva, e convive generalmente con le religioni tradizionali e con le pi varie ideologie politiche, cercando di proporsi come credo civico sovrapartitico e sovraconfessionale, che mantiene netta la separazione fra lo Stato e la Chiesa e non si identifica con nessuna confessione particolare.
b) La religione politica la sacralizzazione di una ideologia e di movimento politico integralista, che divinizza la propria entit secolare mitizzata; non accetta la coesistenza con altre ideologie e movimenti politici, santifica la violenza come legittima arma di lotta contro i nemici della propria fede e come strumento di rigenerazione; nega la autonomia dellindividuo rispetto alla comunit, prescrive in forma obbligatoria il culto politico e losservanza dei suoi comandamenti; assume nei confronti delle religioni tradizionali o un atteggiamento ostile, mirando a eliminarle, oppure cerca di stabilire un rapporto di una convivenza simbiotica, nel senso che la religione politica mira ad incorporare la religione tradizionale nel proprio sistema di credenze e di miti, riservandole una funzione subordinata e ausiliare. Ovviamente, nella realt storica, questa distinzione non cos netta e precisa, n esclude la possibilit che vi siano fra le due elementi comuni. Storicamente, la distinzione fra religione civile e religione politica pu apparire netta se mettiamo a confronto, per esempio, la religione civile degli Stati Uniti e la religione politica della Germania nazista o dellItalia fascista. Ma anche La sacralizzazione della politica 149 la religione civile, in particolari situazioni, pu trasformarsi in una religione politica integralista e intollerante, come accadde durante la rivoluzione francese. Lambiguit era gi insita nella concezione della religione civile elaborata da Rousseau e nella sua visione della sacralit della volont generale e della patria come assoluti principi fondativi e regolativi del corpo politico. E lambiguit rimase nel modo in cui questa concezione fu messa in pratica dai rivoluzionari francesi. Se Boissy dAnglas perorava la istituzione di una religione nazionale sul modello degli antichi, lepoque bnie o la religion ne faisait quun avec ltat, ricordando che la religion des anciens fut toujours politique et nationale 11 , Condorcet accusava la religion politique di violer la libert dans ses droits les plus sacrs sous prtexte dapprendre les chrir 12 .
11 Cit. in A. MATHIEZ, La theophilanthropie et le culte dcadaire (1796-1801), Paris 1903, p.23. 12 Cit. in OLIVER IHL, La fte rpublicaine, Paris 1996, p. 39.