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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 1, DCB LIVORNO Gennaio 2014 Anno XIV - n 140

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba

Un articolo dellOn. Ivo Butini

Generazioni
sa di simile) che maggioranza non ? Non si dimentichi che il Parlamento luogo di scontro, di confronto e di convergenze, perch il Paese uno. Quando nellAssemblea Costituente Amintore Fanfani contribu efficacemente alla scrittura dellarticolo 1 della Costituzione, non aveva compiuto 40 anni. La Costituzione dette un volto alla Repubblica che si volle nata dalla Resistenza. Le modifiche alla Costituzione a quale madre, diciamo pure adottiva, vogliono affidare la Repubblica? Monsignor Rino Fisichella si occupa della nuova evangelizzazione, cui non possono essere estranei i cattolici. In occasione del
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Diamo fiducia al duo Napolitano Letta


l messaggio del Presidente della Repubblica rivolto al paese a fine 2013 contrastato con forza da quelle forze che vogliono portare ilItalia allo sfascio (ci riferiamo, naturalmente, al Movimento 5stelle, alla Lega agli estremisti di Forza Italia ed al quotidiano Il Fatto), sembra abbia avuto effetto nella maggioranza degli italiani. Sebbene la grave crisi sociale stia devastando il paese, il senso di responsabilit sembra ancora una volta prevalere sugli interessi nazionali. E sceso il consenso, secondo gli ultimi sondaggi, che il Presidente Napolitano aveva giustamente raccolto durante il suo primo settennato ed anche questa circostanza poteva essere prevista se messa in relazione con la sua rielezione nellaprile scorso allorch la maggioranza delle forze politiche uscite, non
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Nella sua conferenza stampa di fine anno a Montecitorio, il Presidente Enrico Letta ha parlato con orgoglio. LItalia a una svolta. Il 2013 far memoria perch, in un Paese sempre raccontato come incapace di produrre una leadership di quarantenni, lItalia ha recuperato in un colpo 30 anni e una generazione di quarantenni al potere. Giustificato orgoglio. Trenta anni fa era il 1983. Sandro Pertini, socialista, aveva 87 anni ed era il Presidente della Repubblica. Il Presidente del Consiglio era il socialista Bettino Craxi, 49 anni. La sinistra era al potere. A sinistra cominci una guerra di 10 anni, conclusa con la sconfitta definitiva di Craxi. Ma non solo di Craxi. Forse per questo si giustifica laffermazione del Presidente Letta che per i quarantenni oggi al potere non ci sono pi alibi. Poco meno dun mese prima della conferenza stampa del Presidente del Consaiglio, Pier Ferdinando Casini, che nel 1983 aveva 38 anni, aveva dichiarato che per il Governo non ci sono pi alibi perch, dopo il 1993, tutti hanno vissuto alle spalle di Silvio Berlusconi. Tutti, quelli che lo hanno sostenuto e quelli che lo hanno avversato. Oggi ci sono tre cattolici ai vertici politici del sistema Italia. Militano in due partiti che nel 1993 non esistevano. E questa gi una svolta. Si pone, per, una domanda: i tre leader come vogliono posizionare i partiti nel sistema politico Italia? Nel 1953 la convergenza elettorale della destra e della sinistra pose fine a quello che Agostino Giovagnoli ha chiamato il centrismo ideologico di Alcide De Gasperi. Ma perch la democrazia devessere bipolare? Passi il bipartitismo, ma il bipolarismo cos? Un premio di maggioranza che garantisse a una maggioranza elettoralmente accertata un margine di sicurezza parlamentare per la stabilit del governo, si pu accettare. Ma qual il senso dun premio che fa diventare maggioranza un partito (o qualco-

Luned 20 Gennaio - h. 17,30


c/o il Circolo Il Centro - Via Trieste 7

incontro con

Darya Majidi
Assessore al Lavoro e alla Semplificazione del Comune di Livorno M O D E R A T O R E:

Silvia Menicagli

Luned 3 Febbraio - h. 17,30


c/o il Circolo Il Centro - Via Trieste 7

incontro con

Massimo Gul
Assessore allAmbiente e allAssociazionismo del Comune di Livorno M O D E R A T O R E:

Franco Spugnesi

Politica

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

dalla prima pagina

Diamo fiducia al duo Napolitano - Letta


vittoriose dalle elezioni del febbraio 2013, incapaci di trovare una formula che consentisse la composizione di un governo in una situazione sociale ed economica drammatica, si recarono imploranti da Napolitano perch accettasse di restare alla guida della Repubblica. Furono PierLuigi Bersani - al quale inviamo da queste colonne gli auguri piu affettuosi per un completo ristabilimento delle sue condizioni di salute - per conto del PD; Silvio Berlusconi per conto del PdL che, pur avendo ottenuto un risultato superiore alle previsioni, ha registrato una perdita di oltre sei milioni di voti; ed infine Mario Monti di Scelta Civica a pregare il presidente uscente perch, in una situazione di quasi emergenza democratica, rimanesse alla guida del Paese. Il Presidente Napolitano, pur a malincuore, raccolse linvito e, dopo la sua elezione, pronunci un discorso molto

Periodico mensile del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005 Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba


COMITATO DI REDAZIONE: Massimo Cappelli, Laura Conforti Benvenuti Alberto Conti, Salvatore DAngelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. Hanno collaborato a questo numero:
Jacopo Bertocchi, Ivo Butini, Bartolo Ciccardini, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Massimo Masiero, Silvia Menicagli, Andrea Sargenti, Franco Spugnesi, Cristiano T oncelli. Toncelli.

STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio, Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 8/1/2014

serio ed assolutamente chiaro: lanci un preciso messaggio a quelle forze politiche che avevano forzato la sua volont chiedendo ladozione di alcune misure essenziali, quali la riforma del sistema elettorale, quella possibile di alcune parti della Costituzione e la creazione di un governo, cosiddetto delle grandi intese in grado di sollevare il paese dalla grave crisi sociale, economica e finanziaria e poi andare a nuove elezioni: naturalmente, dopo questi passaggi il Presidente Napolitano si sarebbe immediatamemte dimesso. E naturale, a questo punto, chiederci i motivi di questa canea urlante che vede in testa lex comico Beppe Grillo ed i suoi eletti , rigidamente con il porcellum, quello che resta della Lega - ora in mano al moderato Salvini - uno dei rappresentanti pi accesi e violenti del razzismo italiano, ma anche di un fetta importante di Forza Italia che, dopo la scissione del Nuovo Centro Destra, sta assumendo posizioni sempre p violente nei riguardi sia del Presidente della Repubblica che nei confronti di quel governo Letta, nato in virt dellappoggio determinante dei gruppi partlamentari dellex PdL. A questa coalizione di partiti e movimenti che punta allo sfascio attraverso la richiesta insistente di elezioni anticipate, richiesta assurda se non legata alla riforma elettorale, si aggiunge la giornaliera ed ormai stanchevole campagna contro il Presidente della Repubblica ed il governo Letta-Alfano, condotta dai giornali della destra berlusconiana - Il Giornale - Libero ed in forma solo pi soft, il Foglio ed il Tempo di Roma oltre naturalmente al Fatto Quotidiano sul fronte della sinistra barricadiera con in testa Marco Travaglio, uno dei pi convinti assertori della ineluttabilit della rivoluzioneguidata dal becero estremismo di Grillo e presumibilmente dai cosiddetti forconi, espressione di una destra scomposta e reazionaria che perseguono lo sfascio del sistema attraverso il tutti a casa delle istituzioni repubblicane. Questo il quadro che abbiamo di fronte dopo laccorato e responsabile messaggio del Presidente della Repubblica che ha avuto il pregio di mettere, ancora una volta, le forze politiche di fronte alle proprie responsabilit. Ha denunciato il pericoloso e preoccupante fenomeno di un populismo esasperato e scomposto che sta letteralmente squassando il paese e che passa

attraverso luscita dalleuro ed addirittura dalla Comunit Europea. Se auspicabile lattenuazione di una politica finanziaria estremamente rigida che danneggia, in particolare, i paesi del bacino mediterraneo, da irresponsabili pensare o proporre luscita dallEuropa. Il governo Letta ha sicuramente commesso degli errori, specialmente in occasione della presentazione della legge di stabilit, ha accumulato alcuni ritardi che possono avere avuto ripercussioni negative sullurgenza di rilanciare il sistema Italia, nelle sue varie articolazioni,ma nessuno, nemmeno i suoi pi feroci critici ed anche loutsider Matteo Renzi, possono nascondere le gravi difficolt che il paese sta attraversando a causa dei ritardi, delle omissioni e delle insufficienze dei governi che lo hanno preceduto: i malgoverni di Berlusconi, quelli precari e litigiosi di Prodi, quello, bloccato a met del guado, di Mario Monti. Sarebbe perci troppo facile scaricare tutte le responsabilit sul governo Letta che sta creando le condizioni per una ripresa delleconomia devastata da una crisi impensabile che ha colpito tutta lEuropa e non solo il nostro paese dal 2008 in poi. Diamo fiducia ed un po di tempo al duo Napolitano-Letta per assicurare al paese di attraccare in un porto pi sicuro. Certo non nascondiamo che il movimentismo del Segretario Nazionale del PD pu provocare, in un momento cos delicato, conseguenze sulla tenuta dellattuale governo, la cui caduta potrebbe avere conseguenze catastrofiche: questo dovrebbe capirlo anche Matteo Renzi la cui impazienza alla fine potrebbe essere controproducente anche per lui.

Generazioni
lottantesimo compleanno del cardinale Walter Kasper, impegnato nella promozione dellunit dei cristiani, monsignor Fisichella pose nel marzo 2013 il problema della funzione della fede, che deve trasformare e purificare la realt, senza rimanere prigioniera e passiva dinanzi alle diverse situazioni storiche. A questo proposito egli sostiene che ogni generazione ha bisogno di leggere e interpretare il tempo presente, pena linutilit della fede. Mi sembra giusto. E bello. Nel quadro di una democrazia rappresentativa chi assume responsabilit di rappresentanza popolare o funzioni di governo, non ha solo problemi tecnici da risolvere. Ha pure qualche problema con la storia.

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Politica

Ci che temiamo per il Presidente Giorgio Napolitano

Un anno di solitudine
di Nicola Graziani

Probabilmente gi alla fine di questo mese sapremo davvero che panni intenda vestire il nuovo segretario del Pd. Se, cio, sia un politico che agisce nella politica, o piuttosto uno di quei politici che hanno bisogno di correre perch in realt ancora devono imparare a camminare (Matteo Renzi non si adonti della metafora: la usava Crispi nei confronti della sua amata Italia). Certo che, al netto del ribasso dello spread, le motivazioni per indurre il Pd ad una maggiore cogitazione, prima di lanciare e rilanciare proposte poco omogenee di riforma, ce ne sarebbero molte. Non ultima lappello di Giorgio Napolitano rinnovato anche nel Messaggio di fine anno a non mandare in malora tutti gli sforzi fatti per uscire dalla crisi. Ora, la stabilit fine a se stessa non una virt, come non lo necessariamente lobbedienza (anche nel caso dettami che provengono dal Colle). Quello che per non pu essere ignorato che una punta di ragione e forse anche di pi Napolitano ce lha, quando invita a evitare le fughe in avanti. Per una questione di metodo, certo, ma anche di merito. Un Pd che si riappropria in modo cos burbanzoso del suo ruolo di motore della politica non un cattivo segnale. Lo , semmai, quella fretta nel volere andare avanti con chi ci sta, una formula cara e letale gi per Romano Prodi e che tradisce al fondo una profonda allergia per le regole del confronto e del dibattito democratico.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Napolitano, che da parte sua non immune da eccessi (come quando entra nel merito di quella che secondo lui dovr essere la natura della prossima legge elettorale) questo pare averlo capito benissimo. Come altrettanto bene sa che, in caso di elezioni politiche anzitempo, ad un Pd cos sicuro di s pu benissimo capitare ci che gi gli occorse meno di 12 mesi fa: di impattare cio in un pareggio che sarebbe lennesima fine per il partito e per il suo segretario di turno. Non uomo di parte, il Presidente, ma sa benissimo che la parte politica da cui proviene rischia parecchio, ad andare avanti

con tutti questi fuoripista. Si pu sciare forte anche restando nei limiti segnati dalle piste, ed anche cosa generalmente pi sicura. Immaginiamo che sia questo il messaggio che il Presidente ha inviato a Renzi quando questi, con la sua consueta astuzia, lo ha chiamato al telefono per congratularsi con lui la notte del 31 dicembre. Congratulazioni alle quali ci uniamo anche noi volentieri, ed alle quali aggiungiamo un augurio. Quello di tanta felicit e soddisfazioni. E lo facciamo perch, sotto sotto, temiamo che il 2014 sar per Napolitano un anno di solitudine.

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Lettera aperta (e mai spedita) ai Vescovi italiani


I perch di Demofilo
Lautore Bartolo Ciccardini ha voluto ricordare il documento, le idee ricostruttive della democrazia cristiana, scritte da Alcide De Gasperi nel 1943, nel periodo clandestino usando appunto lo psudonimo di Demofilo. Cento anni fa lEuropa era ancora al centro del mondo. Se un conflitto, una crisi, un attentato turbava lequilibrio sempre instabile del continente europeo, la pace dei paesi pi lontani veniva scossa e turbata. Poi, una lunga guerra civile europea, dal 1914 al 1945, distrusse lEuropa. Nazioni come la Germania e lItalia furono annichilite; met dei Paesi dellEst europeo furono assoggettati ad una potenza intercontinentale: la Russia; la Francia credette di aver vinto, ma aveva ugualmente perduto tutto; il Regno Unito, che solo poteva dichiarare di aver vinto, aveva gi bruciato il pi grande Impero di tutti i tempi assieme al suo splendore ed al suo orgoglio. LEuropa nel 1945, era fuori della storia, per la prima volta dopo 2000 anni e sopravvisse solo come potenziale campo di battaglia per lArmageddon, lo scontro che avrebbe posto fine alla civilt umana. Fu in quegli anni che tre statisti, non a caso cattolici fondarono lEuropa. Perch tre cattolici? Perch nel mezzo della bufera torn a gridare una voce, che era stata messa a tacere dalla Rivoluzione Francese e dai nazionalismi brutali, Unaffascinante una voce che gridava: Basta con immagine linutile strage, tutto perduto con dellIsola la guerra, tutto si pu risolvere conKos nellarcipelago la pace. del Dodecaneso Quattro vescovi di Roma, di quella (Grecia) Roma che aveva convertito, civilizzato, guidato e corretto lEuropa, tor-

narono a ricordare che lEuropa era una, era santa, ed era necessaria alla pace del mondo. LEuropa Unita stata una invenzione dei cattolici, o meglio, del cattolicesimo politico. La sua mole stata per tutta la seconda parte del secolo XX una cattedrale incompiuta, un cantiere di lavori in corso, come la Cattedrale della Sagrada Familia a Barcellona. Questa cattedrale ancora non consacrata, si erge come una rovina nella grande crisi mondiale di oggi che ha messo in pericolo tutti gli equilibri politici, ormai gi superata nei grandi Stati continentali, ma persistente insidiosa, nel grande corpo incompiuto dellEuropa, assediato dai virus del populismo, dalla lebbra del ritornante nazionalismo, dalla febbre ottundente del separatismo. LItalia, anello pi debole, fra i grandi paesi dellEuropa, in cui pi aspro il pericolo del collasso il segnacolo allarmante della crisi europea. Leuropeismo sembra morto in Italia. A sinistra non c mai stato vero europeismo ed il mito (talvolta antisemita) dellEuropa dei banchieri, trova proseliti. A destra si levato un vento antieuropeo, che ricorda il vittimismo fascista, del tempo delle
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Attualit

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Sanzioni. Dovunque avanza la faciloneria di un populismo che urla contro le catene che Bruxelles impone allItalia. Lunico gruppo culturale e sociale che crede nellEuropa, per vocazione, per fede e per forte insegnamento degli ultimi tre Papi, il mondo cattolico. Lunico che possa indicare la vera strada della salvezza. Ci sono, in Aprile, le elezioni europee per un Parlamento che o decider la Federazione Europea o si suicider. Come voteranno i cattolici? Se le cose restassero come sono ora, i cattolici voterebbero cos: una parte voterebbe Berlusconi, per impedire la vittoria dei comunisti, altrettanti voterebbero Grillo, perch infuriati dal basso livello della classe dirigente, una piccola parte voterebbe il centro per nostalgia e la maggioranza si asterrebbe. Sarebbe una tragedia! LEuropa scomparirebbe dallorizzonte degli italiani che furono i primi protagonisti della unit europea. Eppure le elezioni europee potrebbero essere un libero emozionante, profetico pronunciamento dei cattolici. Le elezioni europee, infatti dovrebbero essere del tutto avulse dai tristi e difficili problemi nazionali. Da esse non dipende la vita del Gover-

no, n la sorte di queste o di future alleanze di governo, perch o parlamentari europei eletti non incidono sugli equilibri politici in Italia. Per questo non si pu permettere, per semplice seriet, che le elezioni europee vengano degradate a referendum per condannare o assolvere Berlusconi. Non devono essere usate come un sondaggio sui malesseri nazionali. Tutti questi errori pericolosissimi si possono impedire se tutti i cattolici andassero a votare per confermare la loro decisa volont di contribuire a fare lEuropa federale. Come fare questa testimonianza senza un partito, senza unorganizzazione, senza una rete politica? Tanto meglio: partito, movimento, federazione di associazioni non concluderebbero nulla, come si visto negli ultimi mesi. Invece basterebbe che i Vescovi italiani autorizzassero tutte le associazioni cattoliche (ed anche altre, se lo chiedessero) ad organizzare una elezione per scegliere i candidati migliori, proposti dalle Associazioni per una lista europeista che sostenga nel Parlamento europeo, la nascita della Federazione. Sento gi le obiezioni. Non si viene meno cos al principio della libert dei laici cattolici e del non intervento dei Vescovi nella politica? Risposta: un paletto che ci siamo messi da soli e lo leviamo per necessit. Forse il Papa si astenuto, per non fare politica, quando si trattato di scongiurare lintervento in Siria? Le primarie potrebbero essere un gesto di autonomia dei laici: non sarebbero i vescovi a scegliere i candidati e la loro fede europeista, ma il popolo cristiano. Le primarie si terrebbero non in chiesa, ma nel sagrato, dove una volta i cattolici par-

lavano fra di loro, quando erano usciti dalla Messa. Ed infine, omnia munda mundis, lo dice anche Pannella, che oggi si fida pi di Pietro che di Cesare. E non detto che al popolo cristiano non piaccia candidare anche qualche europeista vero che abbia bazzicato poco la Chiesa e pochissimo la sagrestia. Obiettivo da porsi: pi di tre milioni di cattolici alle primarie. Non difficile. Ma qualunque fosse il risultato elettorale, il panorama politico sarebbe sconvolto ed il grido europeo degli italiani sarebbe ascoltato in tutto il mondo. Signori Vescovi dItalia, dopo il discernimento, ora la saggia decisione. Ma perch proprio i Vescovi? Perch, quando calarono i barbari sulle nostre belle, antiche citt, i Vescovi non si tirarono indietro e larte dei fioriti secoli successivi li dipinse che tenevano teneramente nelle loro mani le loro citt, con le fiere torri, gli ornati campanili ed il democratico palazzo della Comune. Demofilo

Cinguettare

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Anno nuovo e tanta speranza che sia fecondo e fruttuoso. Ne abbiamo bisogno tutti bambini, giovani, adulti e anziani. Poveri e ricchi. Tutti sulla stessa barca alla ricerca di venti favorevoli. Auguri a tutti per un duemilaquattordici di impegno e di solidariet. Bene, una parola troppo dimenticata, o usata solo per fare bella figura. Far bene le cose, ma anche fare del bene. Abbiamo necessit di ricostruire relazioni pi solide per superare le crisi. Volere il bene. Desiderarlo e costruirlo. Voler bene alla propria citt, ai luoghi che frequentiamo e viviamo. Per un bene comune che doni slancio al nostro vivere. Chi ha beni li usi anche per giovare agli altri. Casa, fondamento prioritario per la vita delle persone. Un tetto per tutti. Ecco limportanza di favorire una vera politica per la casa. Tante case serrate e vuote e tanti, troppi, senza una casa. Che la politica trovi forme di vera garanzia per stimolare i proprietari di case a metterle a disposizione. La Caritas di Livorno, nel suo piccolo ha dato un buon esempio. Da seguire. Doveri, guai scindere i diritti dai doveri. Ma nei momenti di crisi occorre una maggiore iniezione positiva di richiamo ai doveri. Non possiamo tirarci indietro, ciascuno con le proprie competenze e i propri talenti, si metta in gioco. Non stia in panchina o sugli spalti a criticare. Enrico Letta, un premier che cerca di risollevare un Paese in gravi difficolt. Bisogna esserne consapevoli e bisogna allo stesso tempo apprezzare il lodevole carisma di Enrico, che voluto scendere in campo. Un campo difficile, da concimare e fecondare. Che il suo impegno e il suo voler bene allItalia si traduca in una rinascita, in una svolta. Noi abbiamo fiducia. Francesco, un Papa che sta cambiando positivamente la storia,

voro. Guai continuare a sprecare risorse di capitale umano parcheggiando per troppo tempo le persone in situazioni di nulla facenti. Almeno un lavoro, anche minimo anche con un minimo salario. Ma un lavoro che dia dignit alle persone. Mare, la grande ricchezza della nostra provincia di Livorno, ma anche dellItalia intera. Il nostro mare come volano di sviluppo, per il turismo, per i traffici commerciali. E quindi un mare di vita, da tutelare, da salvaguardare. Un mare che non pu essere assolutamente uno scarico di rifiuti. Notte che porta consigli. Abbiamo bisogno di persone che tornino a pensare, ad approfondire, che superino la tirannia dellistante. Le nostre vite hanno bisogno di saldi punti di riferimento, di cose certe: non possiamo continuare a camminare su lastre di ghiaccio, senza opportune precauzioni. Oltre, la parola cara a Monsignor Alberto Ablondi che si contrappone alla parolaccia Ormai. Che il nuovo anno ci aiuti a non dire la parolaccia ormai e ciascuno si impegni a costruire un oltre. Una societ pi coesa, pi giusta, pi solidale, pi fraterna. Politica, la quattordicesima lettera con cui concludo, proprio per (non) concludere. Tutto dipende dalla politica, guai fregarsene o rintanarsi in un comprensibile ma non sempre giustificato abbandono delle forme democratiche di esercizio della politica. Auspichiamo e impegniamoci affinch essa non ignori la dimensione trascendente delluomo. Allora, come ha evidenziato Papa Francesco nel messaggio per il 1 gennaio, la politica e leconomia riusciranno a strutturarsi sulla base di un autentico spirito di citt fraterna e potranno essere strumento efficace di sviluppo umano integrale e di pace. Buon Anno.

Cinguettare
di Luca Lischi

non solo quella della Chiesa. Un Papa che accoglie, che dona gioia e speranza, che richiama alla povert e a non tradire i poveri. Guai ad una civilt dello scarto , che esclude, che spreca, che non fa buon uso dei beni. Guai ha chi seppellisce i propri tesori e non li fa fruttificare a favore degli altri. Giovani, laltra priorit dopo la casa. I giovani sono sulla bocca di tutti. Se ne parla a livello di numeri (senza lavoro, Neet) quasi ogni giorno. Siamo stanchi di numeri e di statistiche. Lallarme rosso da tempo. Troppo tempo. Adesso i fatti: creare le condizioni per far s che un giovane possa costruire la propria famiglia. Happy NEW YEAR, Felice anno nuovo al nostro instancabile e incisivo direttore Enrico, ai collaboratori tutti, ai lettori de Il Centro. Agli abitanti della nostra bella provincia. Felice Anno. Italia, una nazione bellissima che deve sfruttare meglio le tante ricchezze che possiede. I beni culturali, le citt darte, le bellezze e unicit naturalistiche, le tipicit enogastronomiche, purtroppo anche copiate per la loro ricercatezza. Crediamo di pi in questo bellissimo Paese e facciamo del turismo un volano per lo sviluppo. Lavoro, la terza priorit assoluta. Realizzare le condizioni per il la-

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Spigolature

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Che gogna che fa!


Cos Massimo Gramellini nel suo Buongiorno di marted 24 dicembre sul quotidiano La Stampa si rivolge al pi grande esegeta dellera moderna, alias lex comico, miliardario Beppe Grillo - il grande leader della nuova esaltante stagione politica del Bel Paese che sarebbe o era lItalia. Gramellini ricorda come il sito del grande comunicatore sia stato utilizzato dal pi grande pensatore di tutti i tempi per scatenare addosso al noto giornalista i consueti cinque minuti di odio.Vaffa qui, vaffa l, servo, verme gi. Gramellini si dichiara sorpreso dagli attestati di solidariet ricevuti dai giornalisti di tutta Europa: noi vogliamo semplicemente e modestamenrte unirci a loro e deprecare ancora una volta come simili comportamenti ricordano i tristi presagi di un tempo anticipatori della libert perduta durante il ventennio fascista.

e r u t a l o g i p S
nella personale diagnosi di Fausto Cruschelli, ma solo invitarlo, avendo raccolto giudizi non esaltanti sulla sua linea politica, di essere pi misurato e meno teatrale nelle espressioni.

fatti e pare che branchi di cani famelici siano gi stati radunati nella zona di Corea (quella di Livorno, naturalmente), pronti per lesecuzione del giorno dopo Caro Yuri, troppe interviste possono far perdere il senso della misura e della realt, si consiglia riposo.

Ed una nota dedicata a Massimo Ciacchini


Il noto tuttologo Massimo Ciacchini punta di diamante delleterogeneo gruppo berlusconiano in consiglio comune a Livorno - ha voluto dire la sua anche Nelson Mandela. Viene descritto, naturalmente, come un pericoloso sovversivo comunista, sostenitore dei dittatori da Saddam, a Gheddafi fino a Fidel Castro e perfino - incredibile - amico di Arafat: insomma un autentico sovversivo comunista! Bravo Ciacchini! Vai avanti cos! Non ci sorprenderebbe se tra qualche tempo, anche Papa Francesco, venisse accusato di essere un comunista magari prezzolato per le idee socialmente avanzate che sta mirabilmente perseguendo!!!!

Corea & Corea


Lineffabile Segretario del PD Yuri De Filicaia si scaglia contro un dirigente dellAutorit Portuale, reo daver espresso una valutazione politica sul modo in cui il PD sta preparando lera del dopo Cosimi. Yuri, il nuovo tribuno, tuona: faremo i conti il giorno dopo, rivolto a tutti i dirigenti di Comune, Provincia, Autorit Portuale, Poste e Telegrafi, Banca dItalia, Prefettura e Questura. Dirigenti, tremate! I vostri risultati saranno dallincorruttibile De Filicaia personalmente vagliati e giudicati. LAutorit Portuale ribatte con fierezza ed innalza il vessillo della democrazia: no allo stile Corea del Nord. Ma il temerario Yuri non ci sta e minaccia raffiche di interpellanze di parlamentari pronti ad attaccare, ad un suo sol cenno, anche il Presidente Gallanti, per il quale si profilano notti di tregenda! I seguaci del segretario comunale del PD livornese vogliono passare dalle parole ai

Il berluscones esagerato
Domenica 23 dicembre, con replica domenica 5 gennaio, Fausto Cruschelli - responsabile della redazione livornese de La Nazione- nella difesa ad oltranza di Forza Italia si scatenato con una vis polemica, naturlamente scritta, contro i poveri tapini toscani, in particolare livornesi, consiglieri regionali, provinciali e comunali, che hanno avuto il coraggio di non aderire alla nuova Forza Italia, democraticamente imposta dal Cavaliere ed optato, invece, per i traditori del Nuovo Centro Destra. Il versatile giornalista ha usato espressioni che ci sembrano improprie ed intolleranti specialmente se pubblicate su di un quotidiano,da tempo orientato a destra ma che, comunque, si porta dietro una storia secolare di grande dignit. Ecco, noi non intendiamo di addentrarci

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LA CHIUSURA DEL CINEMA KINO DESS DI VIA DELLANGIOLO 19

Una vera pugnalata per tutta la cultura livornese


Non possiamo certamente non unirci al coro di tutti coloro che hanno appreso con grande disappunto quella che riteniamo essere una pugnalata alla cultura livornese. Si conclude, con la chiusura di quellautentico gioiellino che stata, per molti anni, la sala del Kino Dess, una storia importante e leggiadra che faceva inorgoglire molti livornesi e noi siamo stati tra questi. Un messaggio inviatoalla stampa da
Il Cinema Kino-Dess, in via dellAngiolo 19, che ha chiuso i battenti a fine dicembre scorso.

Raffaello Gaimani - storico gestore, assieme a Serafino Fasulo del locale ne hanno comunicato la chiusura con la fine del 2013. Quando qualcuno ci chiedeva dove andare o cosa fare a Livorno, che non fosse a mangiare un buon cacciucco, suggerivamo sempre, se amanti del cinema, di fare un salto al Kino Dess -

Serafino Fasulo e Raffaello Gaimari, gli storici gestori del Kino-Dess.

il salottino, uno dei pochi, della nostra citt, perch avrebbe trovato sicuramente della buona cultura garantita dalla visione di film accuratamente selezionati e la certezza di trascorrere un paio dore in un ambiente elegante ma sobrio, accolto dal sorriso educato ed accattivante di Serafino e Raffaello, i due storici gestori della sala dal 3 novembre 2003: erano a disposizione sui tavolinetti, riviste di arte e di critica cinematografica. Inutile dire che, durante le proiezioni, non sentivamo il cupo rumore delle noccioline e le screanzate bevute di coca-cola. Tutto questo, cari amici lettori, finisce con la chiusura di questo piccolo angolo di paradiso che, in mezzo al bagordume generalizzato, potevamo ancora godere. Per le istituzioni, per il mondo della cultura e dellarte livornese, si tratta di una grave perdita che, con un minimo di solidariet e di sensibilit in pi, forse poteva essere evitata.Per Livorno si tratta di unulteriore grave sconfitta. Grazie, comunque, cari amici Serafino e Raffaello per averci permesso di vivere qualche ora di serenit e di autentico relax etico e culturale.

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Livorno

SORTO NEL DICEMBRE DEL 1863 HA FESTEGGIATO I SUOI 150 ANNI DI (PRESTIGIOSA) VITA

LIstituto Tecnico Commerciale Vespucci ricorda il lungo passato e guarda al futuro


di Mario Lorenzini

Amministrazione, finanza, marketing, Sistemi informativi aziendali informatici, Economia dei sistemi logistici integrati, Turismo, Relazioni internazionali per il marketing. Quanta acqua passata da quel lontano 13 dicembre 1863 quando il Comune di Livorno citt di mare e di commerci vot per listituzione di un Istituto di Marina Mercantile da cui nacque una sezione commerciale quanto mai necessaria.

LIstituto Tecnico Vespucci di Livorno oggi.

La prof.ssa Cristina Grieco, dirigente scolastico dellIIS Vespucci-Colombo di Livorno dal 1 settembre 2011.

Quanti diplomati tra ragionieri e geometrisono usciti dal VESPUCCI? Migliaia indubbiamente. E il 13 dicembre scorso gli ex giovani e anziani si sono ritrovati nellaula magna per festeggiare i 150 anni dellIstituto oggi ben diretto dalla professoressa Cristina Grieco ben coadiuvata da un corpo insegnante affiatato e aggiornato e da una schiera di collaboratori nei vari uffici. Entrando nellIstituto in festa sono rimasto impressionato da una serie di cartelloni storici che percorrono il cammino dellistruzione tecnica che ha avuto il merito di formare quei quadri-si dice cosi-della nostra strut-

tura economica ,dalle banche al commercio,alla piccola industria. E entrando nellaula magna la bacheca che conserva in bella visione gli strumenti usati nel passato dai vari laboratori. Chiss-ho pensato-se fra 50 anni quella bellissima lavagna digitale che una docente mi ha fatto vedere con soddisfazione,sar oggetto di ammirazione come strumento didattico degli anni 2000? Fra gli interventi ho apprezzato le affermazioni del nuovo dirigente dellUfficio scolastico provinciale dottor Luigi Sebastiani che ha ricordato come la Scuola - che vive da anni in condizioni precarie (e non solo per gli stipendi da fame come mi hanno detto alcuni amici ancora in servizio) - abbia bisogno di vivere questi momenti rievocativi per testimoniare una presenza nella societ. E nel pomeriggio alla premiazione dei bravi licenziati nello scorso anno scolastico cerano i genitori a far da cornice.150 annie non li dimostri.E scritto nel programma. Proprio cosi. N.d.R. - Dobbiamo denunicare una carenza: il direttore di questo periodico si diplomato, anche con buoni voti, nellanno scolastico 1953. Non comprendiamo pertanto il mancato invito a questo anniversario cos prestigioso.

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INCONTRO CON LASSESSORE MARIO TREDICI

La situazione della cultura a Livorno


di Franco Spugnesi

Si stanno quasi concludendo gli incontri con gli amministratori della citt che il nostro circolo porta avanti regolarmente ottenendo sempre un buon indice di gradimento tra i nostri frequentatori. A dicembre, esattamente il 16, venuto a trovarci il dott. Mario Tredici assessore alle culture nellamministrazione Cosimi. Lassessore, anche per stimolare il dialogo, ha iniziato con una breve introduzione dove, in sostanza, ricordava ai presenti che quanto era stato consegnato, in campo culturale, al suo assessorato quasi cinque anni fa, era stato conservato, cosa non da poco considerando i tagli alle entrate che in questi anni si sono abbattuti sulle amministrazioni locali. In effetti, le due pi importanti istituzioni culturali cittadine: il teatro Goldoni e listituto Mascagni possono guardare al proprio futuro con una certa serenit grazie ai contributi concessi dal Comune che ha sopperito anche ai contributi venuti a mancare da parte di altri enti. Anzi, la decisione di conferire alla Fondazione Goldoni la palazzina dove essa ha sede, di propriet comunale, rafforzandone il patrimonio, dar sicurezza per molti anni; mentre per il Mascagni, grazie anche alla proficua opera del Presidente Ricci, dovrebbe essere vicino il momento in cui sar riconosciuto come scuola statale al pari dei conservatori. Inoltre il dottor Tredici segnala una vivace attivit, non direttamente promossa dal Comune ma incoraggiata e sostenuta, rivolta agli appassionati di musica moderna: il premio Ciampi, il Music Festival, il Cage a Villa Corridi che richiamano presenze anche da fuori citt. Ricorda anche come si sia ben radicata lesperienza dellinterfacolt di logistica impiantata dalluniversit pisana nei locali comunale di Villa Letizia. La successiva discussione affronta temi che, per la loro importanza, necessiterebbero di una serata interamente dedicata ma che, per motivi di brevit, accenniamo soltanto. Effetto Venezia evento culturale/popolare rischia di diventare una grande sagra. Per alcuni occorrerebbe pensarla diversamente. Terme del Corallo e Chiesa degli Olandesi segni della nostra storia da non lasciar morire. A differenza del passato, quando i

Mario Trtedici, Assessore alla Cultura. (foto Onorati)

cittadini abbienti sentivano il dovere di restituire, attraverso il mecenatismo, una parte dei loro beni alla comunit, quasi impossibile trovare oggi significative collaborazioni. Lassessore segnala che i Lions si faranno carico della messa in sicurezza della Chiesa degli Olandesi, al momento non possibile fare di pi, ma importante anche superare il muro del non si pu fare. La strada, in questi tempi di tagli alla spesa, quella di coinvolgere le associazioni, a Livorno molto numerose, in azioni di volontariato culturale. Il tema delle Fortezze, molto sentito dal nostro pubblico, ha richiesto un particolare approfondimento. La Fortezza Vecchia propriet demaniale (salvo i sotterranei di propriet CCIAA) e fino ad oggi era stata affidata al Comune che, a sua volta, lassegnava in appalto a societ per lutilizzo. Le recenti disposizioni non ammettono pi questa forma di comodato. Il Comune e la Regione Toscana, rico-

noscendo che un fondamentale snodo turistico e culturale con una vocazione per la promozione del nostro territorio, ne diverranno prossimamente proprietari. La Regione, la sola che ha i mezzi per investire per la sua valorizzazione, ha gi stanziato 15 milioni per farne la vetrina del territorio toscano e dei suoi prodotti. Intanto in corso di riapertura provvisoria, a cura dellAutorit Portuale, mentre a primavera entrer in funzione il ponte mobile che permetter laccesso alla Fortezza senza interessare larea portuale. La Fortezza Nuova invece in concessione al Comune ma, essendone proibito ogni impiego economico, si prospetta assai difficoltoso un continuato uso pubblico. Infine lassessore ha anticipato alcune encomiabili iniziative, alcune, come le celebrazioni Mascagnane, gi realizzate in questo periodo, altre in divenire, come la serie di conferenze che con il titolo di Fra(m)Menti Livornesi faranno trattare a noti personaggi cittadini argomenti della nostra storia locale.

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SPORTA A MARE
di Cristiano Toncelli Tutto parte dal waterfront. Con questo inglesismo si individua la fascia urbana al confine con lacqua che costituisce il tesoro di ogni citt di mare. A Livorno la riqualificazione del waterfront si identifica in buona parte con il progetto della Porta a Mare che ridisegna larea del porto mediceo e dellex Cantiere. Si tratta quindi di unoccasione unica per valorizzare una delle zone pi belle della nostra citt. Tenendo conto che il mediceo dovrebbe (campa cavallo) ospitare i mega yacht del porto turistico targato Benetti, bello pensare che avremmo potuto fare concorrenza a Viareggio o Forte dei Marmi con una passeggiata chic. Nelle zone pi lontane dalle abitazioni avremmo anche potuto ubicare dei locali per i giovani, riducendo il problema della convivenza con i residenti che oggi esiste pi a ridosso della citt. Ricordiamo che lidea iniziale della Porta a Mare del 2003 (il che per un certo tempo faceva pensare che il Ponte sullo Stretto sarebbe stato ultimato per primo), ma ora i lavori visibili in Piazza Mazzini e le notizie raccolte ci consentono di tirare finalmente le prime somme. E di ricevere le prime delusioni. Lentrata del vecchio e glorioso Cantiere Orlando fa ormai bella mostra accanto alle nuove costruzioni con un binomio estetico degno della mitica accoppiata dei cavoli e della merenda. Ma soprattutto si capisce bene che se lentrata del vecchio Cantiere valorizzava ci che avevamo di pi prezioso a quel tempo, cio quel lavoro il cui tempo era scandito dallaustero orologio, il progetto attuale fatto per esaltare quello che ci resta oggi. La Coop. Gli spazi ben visibili in Piazza Mazzini saranno infatti occupati dal famoso supermercato, non pago di aver gi colonizzato La Rosa, Porta a Terra e ormai pure il Nuovo Centro (dove, guarda caso, costruiscono gli stessi soggetti). Con una simile auto-concorrenza ci sarebbe stato da preoccuparsi, ma ecco che sono stati adottati tutti gli accorgimenti possibili perch le vendite non ristagnino. Per cominciare, le nuove case (che immaginiamo saranno perennemente illuminate dallinsegna rossa) si trovano direttamente sopra al punto vendita. E proprio il caso di dire uscio e bottega. Speriamo almeno che per andare dal garage alla camera non si dovranno attraversare le casse. Inoltre, mentre le aree limitrofe sono cronicamente a corto di posti auto, qui ce ne saranno ben 300 sotto strada. E si sente insistentemente parlare di un ulteriore progetto per radere al suolo lArena Astra e farne altri. Sembrano allora intuirsi i motivi per cui lAmministrazione non sembri entusiasta di realizzare lapprodo della Bellana, atteso da quarantanni. Il popolo delle barchette, oltre ad occupare preziosi posti auto, ha il difetto sconveniente di approvvigionarsi di pesce con i palamiti, invece che al banco frigo. Visto che la Porta a Mare sembra diventare ogni giorno di pi una Sporta a Mare, inutile illudersi che il resto dei negozi si adattino ad una passeggiata ricercata a bordo acqua, ma si configureranno invece come lequivalente della galleria commerciale di un ipermercato qualsiasi, andando cos in diretta concorrenza con il Centro e i Borghi che finiranno per spopolarsi ancora di pi. Il primo potr consolarsi con la tirata a lindo a ridosso di ogni elezione, mentre i secondi con il wi-fi gratuito (che sar ottimo per fare la spesa online nel nuovo supermercato). Ma in una Livorno che da tempo non solo non attira pi persone, ma anzi si spopola, che non crea pi lavoro ed ha il record di disoccupazione giovanile del Centro-Nord, con un porto che scala (verso il basso) le classifiche internazionali, a cosa serve continuare a realizzare nuovi insediamenti fatti di appartamenti e centri commerciali (cosa avvenuta su quasi ogni metro quadro edificabile di questa citt) che non fanno altro che spostare livornesi, svuotando i quartieri storici e lasciandoli preda del degrado? Speriamo di sbagliarci, ma ci pare che anche la pomposa riqualificazione del waterfront sia avviata a rivelarsi lennesima occasione sprecata, la certificazione dellincapacit di questa citt di avere una visione che superi il presente, oltre che la costruzione dellennesimo quartiere come gli altri.

MALCOSTUME E INCIVILT

Pesca ricca alla Terrazza Mascagni!


Pubblichiamo questa nota: purtroppo non ci sorprendono questi fenomeni di scarso senso civico di alcuni livornesi (almeno speriamo siano veramente pochi) che si divertono a degradare anche quello che resta il salotto buono dei livornesi.. Visti anche i precedenti forse sarebbe il caso, in futuro, di preservarlo ed evitare simili ricorrenti episodi di malcostume. E un tipo di attivit che rientra nella tradizione labronica ma, francamente, preferiremmo farne a meno. Questa mattina i nostri operatori si sono armati di stivali in gomma e retini e sono scesi nello spazio dacqua antistante la Terrazza Mascagni per raccogliere la moltitudine di rifiuti gettati dalla spalletta durante i festeggiamenti di San Silvestro. Unattivit del tutto straordinaria, iniziata alle ore 7.00 e terminata alle 11.00, realizzata in accordo con luff. Ambiente del Comune di Livorno dopo che i materiali erano stati individuati durante la pulizia programmata e realizzata il primo giorno dellanno. Bottiglie di vetro e plastica, carta e cartone e residui di fuochi pirotecnici sono stati raccolti in grandi quantit e portati agli impianti di smaltimento. La condizione di degrado a cui i molti livornesi hanno dovuto assistere durante la passeggiata di inizio anno stata comunque superata in breve tempo.

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Il bilancio del primo cittadino nella tradizionale sul rendiconto 2013 e di fine mandato durante la conferenza stampa natalizia agli organi di informazione

Il Sindaco Alessandro Cosimi: Mantenuti i servizi essenziali. Citt pronta a intercettare la ripresa.
(e.d.s.) - Nel corso della conferenza stampa - di cui al servizio del caro collega Masiero - come decano dei giornalisti livornesi, abbiamo rivolto al Sindaco la raccomandazione che alcuni aspetti positivi dellanno 2013 debbono proseguire anche nel corso del corrente anno che, a partire dal prossimo giungo, avr un nuovo Primo Cittadino. Il mettere sempre in rilievo le cose negative finisce per accentuare la cornice depressiva che sta avvolgendo tutto il paese oltre alla nostra citt. Ed allora abbiamo voluto lanciare un augurale messaggio di speranza.

di Massimo Masiero Non stato un anno facile il 2013 per il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi e della giunta con il patto di stabilit, che con i suoi rigidi conti ha imbrigliato progetti e programmi. Ecco perch abbiamo dovuto gestire unordinata ritirata di fronte a numeri e previsioni da cambiare ad ogni pie sospinto. Con questa frase il sindaco ha sintetizzato la realt con cui hanno dovuto fare i conti i Comuni, nel corso della conferenza stampa di anno nella sala delle cerimonie del Palazzo Comunale, durante la quale ha fatto il bilancio dellattivit svolta nell annus horribilis, con al fianco gli assessori e di fronte i presidenti delle cinque circoscrizioni, destinate allo scioglimento, e degli enti partecipati dallamministrazione comunale. Lincontro, concluso dal tradizionale brindisi augurale, ha coinciso con il doppio mandato del sindaco, che si esaurir nei prossimi mesi (maggio?) con le elezioni amministrative. E non mancato il benvenuto al ritorno tra i colleghi di Paola Nappi

Il Sindaco Alessandro Cosimi durante la conferenza stampa di fine anno (foto Onorati)

della Rai, che ha superato un difficile periodo per la sua salute. Per Livorno stato un anno in cui, malgrado la fase politico-economica anche drammatica del paese, lAmministrazione Comunale ha saputo far fronte a incertezze normative e finanziarie con impegno sul fronte dei servizi sociali e scolastici, del contrasto alla povert e dellemergenza abitativa, vero e proprio fiore allocchiello del sindaco. Il sistema di protezione in vigore da anni ha retto e si dimostrato ancora molto forte. Cos stato anche per la salvaguardia delle strutture culturali: il Teatro Goldoni e listituto musicale Mascagni, le biblioteche, la promozione dei saperi attraverso le eccellenze del polo universitario della logistica a Villa Letizia e il centro di ricerca della robotica allo Scoglio della Regina. In fase di realizzazione i programmi del Piuss per una Livorno, citt delle opportunit, che ha prodotto 26 milioni di euro dinvestimenti con uno dei maggiori progetti dellAmministrazione degli ultimi anni. Lemergenza abitativa una realt difficile, con Livorno in posizione migliore di altre citt, ha detto il sindaco, ma un problema di cui non possono farsi carico soltanto Comuni e Regioni. In citt il sistema comunale comprende 11 centri di accoglienza plurifamiliare, che ospitano 183 persone, altri 190 alloggi minimi, cinque locali in convenzione con la Caritas, un dormitorio per dieci posti maschili, altre strutture per situazioni sociali degradate,

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Il Sindaco, con a fianco tutta la giunta, durante la conferenza stampa di fine anno ai rappresentanti degli organi di informazione. (foto Onorati)

sette alloggi comunali in ristrutturazione, quattordici al complesso Lamarmora. Sono stati erogati oltre 608mila euro per laffitto a favore di 344 famiglie, sgravi fiscali di oltre 504mila euro, canoni concordati. E stato istituito un fondo di solidariet con la collaborazione della Fondazione Livorno. I 6mila 25 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica consentono ogni anno il turnover per circa 150 appartamenti. Nel gennaio 2014 con 450mila euro recuperati dal bilancio comunale ne saranno consegnati altri cinquanta appena ripristinati. Nel settore del sociale sono stati spesi 13milioni 255mila euro per assistere circa 3mila cinquecento persone. Intanto sono stati mantenuti gli equilibri di bilancio e la lotta allevasione considerati punti forti del Comune. Finalmente avviati alcuni progetti di primaria importanza per la citt, che ha molte opportunit per intercettare la ripresa: il piano regolatore del porto e la riperimetrazione delle aree da utilizzare per la creazio-

ne di nuove attivit industriali, i Sin, siti dinteresse industriale. E larrivo nei prossimi mesi degli imprenditori indonesiani che investiranno alcune decine di milioni sulle aree portuali. Oggi siamo di fronte a una citt ha detto il sindaco che si rimboccata le maniche, ha la voglia e la forza di guardarsi intorno e non deve aver paura di aprirsi al mondo. Di tutto questo ne trarr giovamento la futura giunta comunale, che nascer dalle prossime elezioni. E importante perch sar consegnata una macchina perfettamente funzionante e in grado di fare investimenti: se il patto di Stabilit sar tolto nel 2014 il Comune potr fare sessanta milioni di indebitamento a mutuo. Il nuovo ospedale potr mantenere la specializzazione della neurochirurgia perch ha numeri migliori di tutta lArea Vasta. I minori posti letto saranno accompagnati allo sviluppo del sistema territoriale, alla riorganizzazione dei distretti e alla creazione di ospedali di comunit. Il nuovo ospedale sar al centro del

potenziamento viario. Nei prossimi mesi sar pronto il nuovo deposito della CTT, Compagnia Toscana Trasporti, dove confluita lAtl. Lo chalet alla Rotonda dArdenza sar ricostruito comunque anche con i soldi del Comune. Non poteva mancare la nota personale. Che far il sindaco, tornato normale cittadino? La risposta: sar un sereno distacco. Certo dovr metabolizzare la mia nuova posizione. Il futuro non argomento delloggi. Anche un accenno commosso alla famiglia, che gli ha consentito di fare il Sindaco, il ricordo del periodo in cui stato segretario di partito senza prendere una lira, la passione per la politica, la possibilit di accrescere in esperienza e in una sempre maggiore conoscenza con gli incarichi ricoperti in Italia e in Europa, il rimpianto di non aver potuto fare meglio se non vi fosse stato il patto di stabilit troppo frenante, e la consapevolezza che il giudizio comunque spetter ad altri.

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Una buona iniziativa della Porto Livorno 2000 ha consentito a molti bambini di giocare e conoscere le vicende del prestigioso baluardo mediceo

Fortezza, tra storia e folklore


di Andrea Sargenti Natale in Fortezza, tra storia e fantasia, una festa alla corte del Granduca per bambini di tutte let con questo titolo che si aperta la prima edizione dal 20 al 22 Dicembre, la kermesse formato piratesco alla Fortezza Vecchia, organizzata dalla Porto di Livorno 2000. Il bosco degli incanti, pirati e sirenette, indovina indovinello, la piazza dei doni, alla Corte del Granduca sono le iniziative che si sono susseguono allinterno della manifestazione. Bambini e genitori hanno avuto cos la possibilit di affrontare un percorso tra pirati, folletti, giochi e gnomi per cercare di capire che cosa nascondeva il tesoro di Babbo Natale. In questo modo ha detto il Presidente di Porto di Livorno 2000 Roberto Piccini (nel riquadro) - abbiamo contribuito a far riscoprire alle famiglie la Fortezza Vecchia; questi tre giorni di eventi daranno la possibilit di apprezzare lo spaccato storico pi bello della nostra citt. Allinterno di un fortino della fortezza cera anche un Babbo Natale pronto a dare la magia e latmosfera che caratterizzano tale periodo; cerano anche le damigelle di corte che hanno aiutato i bambini a scrivere ed a imbucare nellapposita cassetta la letterina a Babbo Natale. Questa iniziativa nata - continua il Presidente Piccini per rilanciare sia nel folklore che nel suo splendore la Fortezza Vecchia, in modo che i livornesi e i turisti che approdano a Livorno possano conoscerla . E cos questanno Livorno ha riscoperto questo binomio, la magia del Natale intrecciata alla bellezza della sua storia cinquecentesca. Torna per il terzo anno consecutivo liniziativa di apertura straordinaria degli stabilimenti balneari in periodo invernale

Dal 7 gennaio al 30 aprile 2014

Sui Bagni dinverno


Per il terzo anno consecutivo viene riproposta liniziativa Sui Bagni dInverno ovvero lapertura straordinaria a rotazione degli stabilimenti balneari in periodo invernale. Da marted 7 gennaio, infatti ,fino al 30 aprile, i Bagni Tirreno, Pancaldi, Fiume, Onde del Tirreno, Roma, Lido, Nettuno e i Bagni Cala Bianca saranno aperti gratuitamente al pubblico , in orario 10-16, seguendo una turnazione quindicinale. Liniziativa promossa dal Comune di Livorno in accordo con il Sindacato Italiani Balneari Confcommercio con lobiettivo di rendere fruibili per finalit ricreative e di svago le bellissime strutture anche fuori stagione. Si comincia con i Bagni Tirreno (7 -21 gennaio), poi sar la volta dei Pancaldi (22 gennaio-4 febbraio), i Bagni Fiume (5 -18 febbraio), i Bagni Onde del Tirreno (19 febbraio-4 marzo) , i Bagni Roma (5 -18 marzo), i Bagni Lido (19 marzo- 2 aprile), i Bagni Nettuno (3 - 16 aprile) ed infine i Bagni Cala Bianca (17 -30 aprile). Durante le aperture straordinarie non saranno attivi i servizi di assistenza bagnanti e salvamento che devono essere obbligatoriamente resi nella stagione balneare, ma solo un servizio di sorveglianza generale dello stabilimento. Leventuale apertura di bar e ristoranti rimarr a totale discrezione del gestore. Anche questanno unordinanza specifica regolamenter laccesso agli stabilimenti con i divieti a cui i cittadini dovranno sottostare.

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Rosignano AL CLUB LA CARTA

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La lotta sembra ristretta a due nomi: Franchi e uno tra Bianchi e Bartoli

Il PD verso le primarie per la scelta del Sindaco


Questo nostro articolo, pubblicato anche dai quotidiani locali, sta provocando un dibattito che vede coinvolti esponenti del PD. Se questo nostro contributo pu squarciare la cupa coltre di nebbia che opprime da troppo tempo la politica rosignanese, non ce ne dispiace affatto. Il Partito Democratico di Rosignano, accogliendo le istanze di molti isicritti e simpatizzanti ma anche di importanti espressioni della cosiddetta societ civile, ha deciso di fare le primarie non sappiamo se di partito o di coalizione ma questo lo sapremo al momento opportuno. Viene naturalmente confermata la candidatura di Alessandro Franchi - il sindaco uscente - a cui dovrebbe o potrebbe aggiungersi quella di Michele Bianchi, assoluto protagonista del recente congresso comunale che ha rieletto Fabrizio Bagnoli alla segreteria ma con uno scarto di soli sette voti - quindi unincollatura - sul giovane esponente del gruppo Civati. Abbiamo usato il condizionale perch si parla di una candidatura dellex assessore comunale e provinciale Simone Bartoli gi militante, allepoca, nel partito dei comunisti italiani guidati da Diliberto. A questo punto viene spontaneo spostare le attenzioni sui renziani che, nelle primarie nazionali dell8 dicembre, hanno ottenuto un travolgente successo pari a circa il 73% dei consensi. Un risultato che si avvalso anche dei voti anche di tanti cittadin rosignanesi,non iscritti al PD ma fiduciosi nelle proposte di Matteo Renzi , ormai ritenuto ultimo baluardo per salvare lItalia dal disastro. Era naturale pensare che questo risultato straordinario, in evidente contrasto con le tradizioni dellintellighentia postcomunista rosignanese, avesse potuto avere conseguenze anche sul piano delle indicazioni per le primarie per la scelta del Sindaco. Ed invece niente di tutto ci: allo stato dei fatti il glorioso battaglione dei renziani rosignanesi sembra essersi appiattito sulla riconferma del sindaco uscente, rinunciando quindi ad una candidatura propria (sembra per carenza di materiale umano consistente) limitando le proprie richieste ad un rinnovo totale o quasi della squadra degli assessori e, probabilmente, a qualche incarico importante nelle aziende partecipate per personaggi storicamente noti negli ultimi cinquantanni. Cosa pensare? Niente o quasi. Resta solo da sperare che Alessandro Franchi - il Sindaco uscente per il quale abbiamo sempre nutrito simpatia ed amicizia, riesca nel difficile ed improbo compito, se rieletto prima nelle primarie e poi nelle elezioni , di far dimenticare le deficienze strutturali e non solo emerse in questo quinquennio. In proposito non sappiamo se per la debolezza della squadra o per qualche altro motivo, resta il fatto che il voto di insufficienza di questo primo mandato, piuttosto grigioe melenzo, largamente maggioritario nellopinione pubblica rosignanese.

Antonio Musti neo presidente


Si svolta recentemente, nel corso di una conviviale tenutasi presso il ristorante La Mascalcia a Castelnuovo della Misericordia, lnsediamento del nuovo consiglio direttivo del Club La Carta per lanno sociale 2014 che avr come presidente Antonio Musti . Al neo presidente ed allintero consiglio gli auguri di buon lavoro da parte della Redazione de Il Centro. Ecco la formazione del C.D. del prossimo anno 2014. Presidente: Antonio Musti Vic. Pres.: Alberto Niccolini Tesoriere: Roberto Torsella Segretario: Luciano Masotti Cerimoniere: M.Imperia Benvenuti Consiglieri: Sergio Cini Silvio Vagnozzi Consigl.riser.: Fabio Becuzzi Paolo Burgalassi

Marted 21 gennaio (h. 17.30) al Circolo ricreativo Solvay

Luca Salvetti presenta il suo libro


Una vita trascorsa in mezzo alle storie degli altri in una televisione,Telegranducato, che diventata una delle pi importanti realt della Toscana. Luca Salvetti tra sport, spettacoli, tragedie, sofferenze e missioni militari ci racconta tante vicende legate sia alla citt di Livorno che a importanti eventi che hanno segnato la nostra zona e lItalia intera. Dal Moby Prince alla missione militare in Albania dalle interviste impossibili catturate con colpi di fortuna Enrico Salvetti con loperatore Angelo Serantoni e abilit professionale, come quella a Gorbaciov, alle vicende sportive degli amaranto. Tutto questo Luca Salvetti lo ha ben descritto nel suo libro Telereporter che sar presentato marted 21 gennaio, alle ore 17.30, al Circolo ricreativo Solvay (via della Repubblica), con il moderatore Enrico Salvadori (caposervizio della Nazione della Versilia) e i saluti di Enrico Dello Sbarba (direttore de Il Centro).

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Rosignano

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Un personaggio che ha fatto la storia delle serate di Castiglioncello con il suo mitico Ciucheba

Mauro Donati dimenticato dal Comune


di Enrico Dello Sbarba

Nei giorni scorsi in un locale di Marina di Cecina stato festeggiato il nostro concittadino Mauro Donati - lindimenticabile protagonista il patron delle serate castiglioncellesi vissute nel mitico Ciucheba. Non vogliamo ripetere le fasi esaltanti della serata vissuta allHotel Tornese, ampiamente descritte sui servizi della stampa locale, ma solo mettere in evidenza come ancora una volta, il Comune di Rosignano ma anche i tanti castiglioncellesi che hanno vissuto in diretta i fasti del Ciucheba ed alcuni di loro gli operatori turistici traendone anche vantaggi, si siano dimenticati di ricordare un personaggio che ha scritto pagine indelebili nella storia di quella che fu la Perla del Tirreno. E una dimenticanza che conferma, purtroppo, la decadenza della suggestiva localit turistica che mantiene intatte soltanto le bellezze del paesaggio che natura le ha donato, ma, sempre pi incapace, di pensare in grande, per cercare un rilancio e rallentarne una crisi che sembra ormai inarrestabile. E nostro convincimento che sarebbe stato doveroso da parte, prima di tutto, dellassessorato al turismo del Comune di Rosignano, con il naturale coinvolgimento delle associazioni castiglioncellesi, ricordare questo autentico protagonista che, per oltre dieci anni, ha dato lustro alla nostra localit turistica. Ed invece niente, nessun riconoscimento, nessuna celebrazione a Mauro Donati che, nella sua nuova veste di pittore, sta raccogliendo grandi successi in Italia ed allEstero oltre alle

Mauro Donati, con Jerry Cal ,e il mitico Ciucheba di Castiglioncello

valutazioni positive della critica. Si sono ricordati di lui i cecinesi che hanno voluto esaltare, nel corso di una suggestiva serata, i fasti gloriosi che animarono le serate del Ciucheba. Nellestate scorsa, in occasione dei pomeriggi culturali organizzati presso il Caf-

f Ginori dal circolo Il Centro, fu presentato anche il libro di Marco Bernardini - il nipote del grande Sergio gestore della mitica Bussola, intitolato Li abbiamo fatti cantare, riferito agli anni ruggenti del prestigioso locale versiliese.. Accogliendo il suggerimento di Enrico Salvadori rosignanese doc e capo della redazione del quotidiano La Nazione della Versilia, invitammo Mauro Donati e lo costringemmo ad intervenire: secondo il suo stile fu molto contenuto nellesposizione della sua grande avventura. Era visibilmente commosso, ci raccont dei suoi incontri con Sergio Bernardini di cui era grande amico. Nel nostro piccolo, in quella circostanza, ci siamo ricordati di Mauro e del ruolo essenziale svolto in favore di Castiglioncello. Pensiamo che eguale riconoscimento lo ripetiamo - meriterebbe da parte del Comune di Rosignano e dei castiglioncellesi.

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Cultura

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Protagonisti la Banda cittadina A. Galantara di Piombino e il contraltista Alessio Barni

Santa Luce: un ottimo concerto


Quella di domenica 29 dicembre una data che difficilmente gli abitanti di S. Luce dimenticheranno perch lantico paese, collocato sulle colline della Terra di Luce nella bassa Val di Cecina, stato protagonista di un evento artistico di particolare rilievo. E stato grazie alla disponibilit della Cooperativa Produttori Agricoli di Pieve di Santa Luce - frazione del Comune - se si potuto svolgere nella chiesa parrocchiale ,completa in ogni ordine di posti, la prima edizione del concerto di musica sacra in occasione delle festivit natalizie. Lantica e prestigiosa Cooperativa si avvalsa per lorganizzazione del dott.Angelo Piras, sapiente ed esperto organizzatore di eventi: molto noto anche negli ambienti di Bolgheri Melody dove svolge una rilevante funzione di coordinamento. Il concerto, presentato da Tiziana Riccardi e Stefano Agnoloni, stato eseguito dalla Banda Cittadina A. Galantara di Piombino diretta con grande professionalit dal Maestro Sauro Scalzini di Castagneto Carducci, conosciutissimo in quanto direttore della Filarmonica Comunale, ideatore e componente del pool di Bolgheri Melody. Di eccezionale levatura tecnica il contraltista Alessio Barni - un giovane cantante proprio di S.Luce-che sta mietendo successi ed apprezzamentii dappertutto. Il concerto si aperto con la Mourisque di Tielman Susato, a seguire O mio Signor del Largo di Handel, le Pastorali Adeste fideles di Wade, In notte placida di Couperin e Stille nacht di Gruber riconducibili al clima natalizio. I brani vocali sono stati alternati da altri di natura strumentale come la Sinfonia e Gavotta di Handel, il Te Deum di Charpentier e lAlleluja di Brukner. A grande richiesta ha chiuso lAve Maria di Franz Schubert che ha ricevuto unaccoglienza eccezionale. Complimenti per lottima performance e da segnalare come sia in cantiere, un progetto per realizzare una scuola di musica in quel di S.Luce.

Alessio Barni

Al Teatro dei Concordi di Campiglia e al Goldoni di Livorno

Grande musica e grande pubblico


Gran successo ha riscosso anche il Concerto di fine anno tenutosi in quel gioiellino che certamente il teatro dei Concordi di Campiglia Marittima. Anche qui teatro praticamente al completo ed un pubblico elegante ed attento. E stato Franco Lanzilli - il regista, lorganizzatore infaticabile di questa serata che ormai divenuta una tradizione in quel di Campiglia: Lanzilli che dirige lAssociazione Cinema e Turismo ormai un noto professionista di eventi teatrali in Italia ed allestero e si avvale, nello svolgimento dei suoi programmi, di una solida collaborazione con la RAI. Il programma, alla sua terza edizione, era intitolato Lirica, che passione stato condotto da Gabriele Parenti - giornalista RAI - e conteneva brani di Bizet,Puccini, Leoncavallo e Verdi nella prima parte e di Gerschwin, Fain, Gastaldon, Bernstei, Arlen, Di Capua nella seconda parte. *** Grande entusiasmo, posti esauriti ed ottima musica anche allormai tradizionale concerto di Capodanno al Teatro Goldoni. Lorchestra era quella dellIstituto Musicale P.Mascagni, i cantanti quelli del Cantiere Lirico della Fondazione Teatro Goldoni: Gaia Matteini - soprano - Katia Tempestini -mezzosoprano e Alfio Vacanti - tenore - il direttore Carlo Piazza. Il programma prevedeva, naturalmente, brani in prevalemza del grande musicista livornese, degnamente ricordato in occasione del 150 anniversario della sua nascita con una serie di manifestazioni organizzate dallassessorato alle culture del Comune di Livorno che, cos, ha tolto la stura a polemichette che erano insorte nel corso dellanno per una voluta dimenticanza del grande livornese. Ed infatti la sinfonia delle Maschere, il duetto delle ciliege dallAmico Fritz, la Danza esotica, lAria della piovra Un di ero piccola e limmancabile Intermezzodi Cavalleria Rusticana , tutti suonati e cantati in maniera perfetta, stato lomaggio che i livornesi, in un clima entusiastico, hanno voluto tributare al grande concittadino. Poi, La donna mobile, dal Rigoletto di Verdi, Libiamo nei lieti calici dalla Traviata ed infine Orfeo allinferno e Can-can, ripetuto due volte, di Jacques Offenbach ha chiuso leccezionale evento artistico.

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CAMPIGLIA MARITTIMA

Le origini delle due piazze del centro antico


di Jacopo Bertocchi
Il primo documento che attesta la storia di Campiglia Marittima risale al 1004. Il suo castello, fondato dalla casata dei Della Gherardesca e simbolo della comunit, pass prima nelle mani della repubblica pisana e in seguito, nel 1406, in quelle di Firenze. Un elemento interessante dellattuale centro storico senzaltro la presenza di due piazze contigue che a prima vista rivelano unindubbia origine medievale: Piazza della Repubblica e Piazza del Mercato. Questi luoghi hanno invece una storia diversa da quella che caratterizza tante piazze dei nostri centri storici: non hanno origini medievali. Piazza della Repubblica nel 1560 citata nel registro delle delibere della comunit come Piazza da farsi, in quel periodo Campiglia conta 900 abitanti e si afferma la necessit di spazi aperti allinterno del tessuto urbano. Per la realizzazione della piazza principale sono demoliti diversi edifici, case sostenute da pilastri in pietra e tamponamenti di legno, come la maggior parte degli edifici in quella zona, caratterizzati dalla struttura in bella pietra calcarea, di probabile origine pisana. Per tre secoli la comunit sembra essere soddisfatta della piazzetta centrale ma da un atto del 24 marzo 1836, si evince che, a seguito di richiesta presentata da un gruppo di cittadini di Campiglia, si commissiona allingegnere di Circondario Bordoni il progetto dingrandimento della Piazza Principale. Lampliamento della piazza prevede ancora demolizioni. Campiglia contava allora 2000 abitanti, siamo sotto il regno del granduca Leopoldo II Asburgo Lorena. Nel frat-

Le due splendide piazze contigue di Campiglia: Piazza della Repubblica e Piazza del Mercato.

tempo Bordoni lascia lincarico e gli succede Fossi ma anche questo progetto rimane sulla carta fino al 1839, quando, con larrivo dellIng. Sanminiatelli si riesce a terminare la piazza con le sembianze che ancora conserva. Piazza del Mercato risale invece ai primi anni del secolo scorso. Lidea di

costruire un mercato gi espressa nel 1903 Lutilit del pubblico mercato sentita sotto il duplice aspetto delligiene e del commercio, facilitando per questi la concorrenza moderatrice dei prezzi. Il progetto neoclassico di Cesare Spighi prevedeva la costruzione di una loggia nel punto pi elevato della piazza, con alcuni locali chiusi destinati al servizio dei commercianti. Il 23 giugno del 1908 il Consiglio comunale approva la costruzione del Mercato secondo il progetto di Spighi, ma si decide poi, vista la spesa eccessiva, di rinunciare alle soluzioni proposte. Nel dicembre del 1910, i lavori sono assegnati a Giuseppe Bucci e la realizzazione della piazza completata allinizio del 1912.

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Cultura

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TRE GIORNI DI DIBATTITI CON ESTELA CARLOTTO

Le nonne di Plaza De Mayo


un incontro a Livorno per non dimenticare
davanti alla sede del governo a Buenos Aires e che adesso formano una importante associazione umanitaria presieduta da Estela Carlotto con il fine di localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati e desaparecidos. Questa donna che stata nominata pi volte come candidata al premio Nobel per la pace ha dichiarato in una sua visita a Livorno nel novembre 2013, che il successo stato di ridare alla famiglia di origine 66 bambini dei 500 sequestrati alle loro madri uccise. Che grazie alla loro influenza sul governo argentino stata creata la prima e unica banca genetica nazionale del mondo dove conservato il loro sangue. Questa banca funzioner fino al 2020 data massima di vita dei nipoti, i quali potranno andare volontariamente, a qualsiasi et, a ritrovare la loro identit. La citt di Livorno ha celebrato Estela Carlotto con tre giornate di performance e dibattiti organizzate dalla presidente della WILPF Italia (Lega Internazionale di Donne per la Pace e la Libert), col patrocinio dellAmbasciata Argentina e col contributo e sostegno della Commissione Pari Opportunit della Provincia di Livorno.

Estela Carlotto, la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo

di Silvia Menicagli Devastato il giardino, profanati i calici e gli altari, gli unni entrarono a cavallo nella biblioteca del monastero e lacerarono i libri incomprensibili, li oltraggiarono e li diedero alle fiamme, temendo forse che le pagine accogliessero bestemmie contro il loro dio, che era una scimitarra di ferro. Bruciarono palinsesti e codici, ma nel cuore del rogo, tra la cenere, rimase quasi intatto il libro della Civitas Dei, dove si narra che Platone insegn in Atene che alla fine dei secoli tutte le cose riacquisteranno il loro stato anteriore, e che egli in Atene, davanti allo stesso uditorio, insegner tale dottrina. Nel El Aleph di Jorge Luis Borges autore argentino che ha vissuto il periodo della dittatura repressiva, si intravede come preveggenza, il disastro di vite umane annientate fisicamente e umanamente dei desaparecidos. Unaltra pagina nera della storia al pari del nazismo, che ebbe vita durante la dit-

tatura militare di Jorge Videla dopo la presa del potere a Isabel Martinez de Peron e che fece cadere lArgentina in un incubo silenzioso che stermin una intera generazione di persone tra il 1976 e il 1983. Videla deceduto in prigione, a Buenos Aires, il 17 maggio 2013 portando con se segreti che nessuno sveler mai pi. Portandosi dietro, mai pentito, il peso di 30.000 persone assassinate, torturate e mai pi ritrovate e la sorte riservata ai bambini sottratti alle madri che li avevano appena partoriti. Per la giustizia nei confronti di tutti questi desaparecidos, morti e ancora in vita affidati a chiss quali famiglie, nacque la campagna delle madri e delle nonne di Plaza De Mayo che da anni si batte in modo dignitoso per il diritto di sapere la sorte dei loro bambini rapiti e conoscere se possibile i luoghi dove furono gettati i cadaveri dei loro cari. Di questa, come stata definita, guerra sporca, adesso rimane il coraggio e la resistenza delle madri e doppiamente madri che si riunivano in Plaza De Mayo,

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Cultura

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DAL 9 GENNAIO AL 10 APRILE A VILLA MIMBELLI

Fra(m)Menti Livornesi
Ciclo di conferenze sulla storia di Livorno
E intitolato Fra(m)Menti Livornesi il ciclo di conferenze promosso dal Comune di Livorno che si terr a Villa Mimbelli dal 9 gennaio prossimo. Una serie di conferenze intorno ad argomenti prevalentemente orientati verso aspetti particolari, curiosi e accattivanti della storia della citt tenuti da studiosi livornesi. Si parler dei moti per il pane del 1898, di argenterie sacre, delle donne protestanti del Vecchio Cimitero Inglese di via Verdi, di pittura labronica, di storia moderna e contemporanea, di letteratura, di architettura e di musica abbracciando cinque secoli di storia della citt dal XVI al XX secolo. Con questo progetto afferma lassessore alla cultura Mario Tredici- vogliamo, da un lato, dare risalto al valore dei nostri intellettuali livornesi, dallaltro offrire ad un pubblico vasto e differenziato conferenze piacevoli su argomenti vari che testimoniano come la nostra citt sia in grado di esprimere in ogni epoca una societ dinamica e moderna, allavanguardia in numerosi campi e attivit. Il titolo del progetto Fra(m)Menti Livornesi, gioca sulle parole Frammenti, gli argomenti trattati dai relatori che rappresentano una sorta di tessere del grande mosaico della storia livornese e Menti, quelle dei relatori appunto, tutti livornesi ed in gran parte docenti universitari. Questo il calendario delle conferenze che si terranno nella Sala degli Specchi di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) dal 9 gennaio fino al 10 aprile. Per lesattezza si tratta di 13 conferenze con cadenza settimanale (ogni gioved alle h. 17.30). Questi i programma degli appuntamenti:

La locandina degli interessanti incontri sulla storia della nostra citt GIOVED 9 GENNAIO, ORE 17,30 Andrea Addobbati (Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civilt e Forme del Sapere dellUniversit di Pisa - Docente di Istituzioni di Storia Moderna) Il lavoro portuale a Livorno: i Bergamaschi della Dogana e la Carovana dei Monelli (secc. XVI-XIX) GIOVED 16 GENNAIO, ORE 17,30 Vincenzo Farinella (Professore Associato presso il Dipartimento di Civilt e Forme del Sapere dellUniversit di Pisa Docente di Storia dellarte moderna) Oscar Ghiglia da Fattori a Czanne. Gli anni di Castiglioncello GIOVED 23 GENNAIO, ORE 17,30 Fabio Bertini (Universit di Firenze - Coordinatore dei comitati toscani del Risorgimento) I moti per il pane a Livorno nel 1898 GIOVED 30 GENNAIO, ORE 17,30 Algerina Neri (Professore Associato di Lingue e Letterature Anglo-americane Universit di Pisa) Laltra met del cielo: donne protestanti nel Vecchio Cimitero Inglese di via Verdi a Livorno segue a pag. 22

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22 Cultura

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da pag. 21
GIOVED 6 FEBBRAIO, ORE 17,30 Catia Sonetti (Direttore dellIstituto Storico della Resistenza e della Societ Contemporanea nella Provincia di Livorno) Fare storia, fare Memoria a Livorno GIOVED 13 FEBBRAIO, ORE 17,30 Giancarlo Bertoncini ( Professore Associato di Letteratura Italiana Universit di Pisa) Angelica Palli e un genere di componimenti quale manca lItalia GIOVED 20 FEBBRAIO, ORE 17,30 Pardo Fornaciari ( Cantastorie) Il canto sociale livornese da Pietro Gori a Ezio Taddei, ai contemporanei GIOVED 27 FEBBRAIO, ORE 17,30 Antonella Gioli (Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civilt e Forme del Sapere dellUniversit di Pisa - Docente di Museologia e Storia del restauro) La citt dei granduchi: Livorno e i suoi monumenti nelle collane illustrate tra 800 e 900 GIOVED 6 MARZO, ORE 17,30 Maurizio Vernassa (Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Politiche dellUniversit di Pisa - Docente di Storia e Istituzioni dei Paesi Afro-Asiatici ) Risorgimento livornese nellemigrazione in Levante GIOVED 13 MARZO, ORE 17,30 Denise Ulivieri (Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civilt e Forme del Sapere dellUniversit di Pisa - Docente di Istituzioni di Storia dellarchitettura e dellurbanistica) La Fortezza vecchia di Livorno: antico cantiere di arte fortificatoria GIOVED 20 MARZO, ORE 17,30 Mattia Patti ( Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civilt e Forme del Sapere dellUniversit di Pisa - Docente di Storia dellarte contemporanea)

Il fienaiolo di Plinio Nomellini: un pittore livornese alla Esposizione Universale di Parigi del 1889 GIOVED 3 APRILE, ORE 17,30 Antonella Capitanio (Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Civilt e Forme del Sapere dellUniversit di Pisa Docente di Storia delle arti applicate e delloreficeria) Argenterie sacre a Livorno GIOVED 10 APRILE, ORE 17,30 Massimo Sanacore (Direttore dellArchivio di Stato di Livorno) Livorno citt non toscana: la storia fra mito e realt

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Teatro

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Prossimi appuntamenti
PROSA Mercoled 15 e gioved 16 gennaio, h. 21 Pietro Mezzasoma presenta COME TU MI VUOI di Luigi Pirandello, libero adattamento Masolino DAmico con Lucrezia Lante Della Rovere regia Francesco Zecca

regia Marco Prosperini direttore musicale Maurizio Bogliolo coreografia Monica Emmi La proposta scenica, non descrivendo in modo naturalistico gli spazi, suggerisce l'atemporalit necessaria nella quale calare il mito di Carmen. La sensualit libera e vitalistica di questa donna, occupa un ruolo importante, dove la ricerca della libert diventa utopia e "scivola" lentamente in una tragedia annunciata. Carmen, "matador" al centro dell'arena. Carmen la immagino come un "matador" convinto di essere al centro dell'attenzione della platea, desiderosa di mostrare, di essere, di apparire, quasi come se fosse alla ricerca di una "forsennata" vendetta, con un carattere sanguigno e mediterraneo ma anche decisamente razionale e disciplinata. Jos invece il toro stordito da "matare", l'uomo che distrugge la sua vita come accecato dalla "muleta rossa" o abbagliato da un carattere nuovo di una donna speciale e libera. DANZA Mercoled 29 gennaio, ore 21 Balletto di Mosca La Classique presenta IL LAGO DEI CIGNI musiche di Ptr Ili Cajkovskij

PROSA Marted 4 e mercoled 5 febbraio, ore 21 Compagnia della Rancia presenta A.A.A.CERCASI CENERENTOLA di Saverio Marconi e Stefano DOrazio con Paolo Ruffini e Manuel Frattini musica Stefano Cenci regia Saverio Marconi e Marco Iacomelli

Paolo Ruffini

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a LIVORNO : LIVORNO: Libreria Nino Belforte, Via della Madonna; Libreria Edizioni Paoline, Via Indipendenza; Libreria Erasmo, Viale Avvalorati; Edicola Iacopini Francesco, Piazza Civica 61; Edicola Cairoli, via Cairoli 18; Edicola Nelli, .zza piazza Cavour 39; Edicola P P.zza Grande , lato Farmacia Ospedale, Edicola Bianchi, via del Porticciolo, di fronte Camera Commercio; Edicola Attias , corso Amedeo; Edicola piazza Matteotti; Edicola Paolini (Baracchina Bianca, piazza S. Jacopo; Ed. Lo Strillone, viale Italia 113; Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare; Edicola Barcellona, via Goito; Edicola Borghi, Corso Amedeo, angolo via dellOrigine; Tintoria Rossi, corso Mazzini; Chico Sas , via C. Puini 9; Ed. Martelli Anna Lisa, via Meucci 5 (Coteto). a CASTIGLIONCELLO : CASTIGLIONCELLO: Ed icola Rossi , Piazza della Vittoria; Edicola Rossi, Edicola T ognotti, Stazione FerroviaTognotti, ria. a ROSIGNANO SOL VAY: SOLV Edicola Giovannoni, via Allende; Edicola V allini, via O. Chiesa. Vallini a ROSIGNANO MARITTIMO : MARITTIMO: Edicola Il Punto, via A. Gramsci.

LIRICA Domenica 26 gennaio, ore 17 Compagnia Italiana di Operette presenta LA DUCHESSA DI CHICAGO Operetta in due atti di Emmerich Kalman

CONCERTI Venerd 31 gennaio, ore 21 PATRICIA KOPATCHISKAJA Direttore e violinista ORT Orchestra della Toscana Musiche di L. VAN BEETHOVEN, W. A. MOZART, T. MANSURJAN

Patricia Kopatchiskaja

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