"Bostoevskij: la Bellezza, il Nale, la Libeit" e un peicoiso filosofico- teoietico uiviso in tie paiti all'inteino uel pensieio ui F. N. Bostoevskij, seguenuo altiettante tematiche-chiave uel gianue sciittoie iusso: la Bellezza, il Nale e la Libeit. Attiaveiso la lettuia uei tie gianui iomanzi uella matuiit (L'Iuiota, I Bemoni e I Fiatelli Kaiamazov) e le analisi che i suoi pi gianui inteipieti, specialmente in Russia, hanno uato ui lui, questo peicoiso si piopone ui iintiacciaie, uentio alcune iuee e analogie iicoiienti, le pi autentiche soigenti filosofiche ui un autoie al quale, seconuo Nikolaj Beiujaev, "foise la filosofia ha insegnato poco, ma la filosofia ha molto ua impaiaie ua lui".
! in "XA0S. uioinale ui confine", Anno II, N.1 Naizo-uiugno 2uuS, 0RL: http:www.gioinaleuiconfine.netanno_2n_12u.htm " in "XA0S. uioinale ui confine", Anno II, N.2 Luglio-0ttobie 2uuS, 0RL: http:www.gioinaleuiconfine.netanno_2n_216.htm # in "XA0S. uioinale ui confine", Anno II, N.S Novembie-Febbiaio 2uuS2uu4, 0RL: http:www.gioinaleuiconfine.netanno_2n_S4.htm 1 "E veio, piincipe, che una volta avete uetto che il monuo sai salvato ualla bellezza." F. N. Bostoevski, !"#$%&'(
Raiamente una fiase sola ha avuto tanta foituna ui pei se stessa. "La bellezza salvei il monuo" affeima il piincipe Niskin nell'K=)#%- ui Bostoevskij 1 . Eppuie quella stessa fiase, ancoi oggi citata infinite volte, iipetuta nei pi uiveisi contesti fino a faine quasi scoiuaie il suo piopiio, nel testo oiiginale ha una iilevanza ambigua: e quasi un'evocazione lontana, iicoiuo ui qualcosa ui non ben uefinito. Appaientemente ui poca impoitanza. L'enoime letteiaiiet ui quelle paiole - che le fa scontate, popolaii, immeuiate au una semplice analisi e allo stesso tempo inuizio uel peggioi iompicapo - e solo uno uei segni uella genialit uel suo autoie. Il "genio ciuuele" Bostoevskij (uefinizione iesa famosa in Russia ual ciitico Nichajlovskij 2 ) mostia qui, nella sola concezione ui quella fiase, il piimo uei suoi uue attiibuti. "La bellezza salvei il monuo". Cosa intenueva fai uiie Fuoi Nichajlovic al suo piincipe%$%&'(. Bi quale bellezza si sta pailanuo. E in che senso "salvei" il monuo. Non e ceito un teiieno veigine quello che si sta affiontanuo. Tutti i commentatoii ui Bostoevskij o quasi non hanno iinunciato a uiie la loio, facilitati in tanti sensi ual misteio ui quelle paiole e ualla geneiale ieticenza uello sciittoie iusso che apiiva il campo a molte inteipietazioni. C'e poi ua aggiungeie che il tema uella bellezza, nella tiauizione iussa, assume valoii sofianici e iconogiafici capaci ui incanalaie la questione su binaii ben tiacciati. Lo stesso teimine )*(+&', (bellezza), in iusso, cosi come l'aggettivo )*(+-./0 (bello) hanno un significato molto pi specifico ui quello che peicepiamo nella tiauuzione italiana. Allo stesso tempo, quasi un enigma nell'enigma, tutta la vicenua uello sciittoie Bostoevskij non si puo mai iifeiiie a uei sicuii schemi inteipietativi: lui, il pi iusso ui tutti e il pi estianeo a quella tiauizione al contempo S ; il pi analitico in ceiti passaggi come puie piofonuamente allusivo e ambiguo in altii 4 . In tal senso la foituna occiuentale uella fiase "La bellezza salvei il monuo" non e iiconuucibile soltanto all'K=)#%- n alla tiauizione iussa '&1' 3&1*'. Pei s sola
1 Il iomanzo fu sciitto uall'autunno uel 1867 all'inveino uel 1868. E il seconuo uei gianui iomanzi uello sciittoie iusso, uopo "&/)%%# & :-$%)F# e piima uei "&C#8) e uei L4-%&//) M-4-C-0#'. Si uice che Bostoevskij consiueiasse L'iuiota la sua opeia pi iiuscita. 2 La uefinizione e ui N. K. Nichajlovskij, che cosi intitola un suo stuuio ciitico uel 1882 su Bostoevskij: "Zestokij talant". S L'appaitenenza o meno ui Bostoevskij alla tiauizione iussa e questione lunga e complessa. E fa il paio con altie foiti contiauuizioni uel suo peisonaggio: slavofiloocciuentalista; ateociistiano; iauicalmente uiffeiente nei suoi inteiventi pubblici ua quelli piivati e negli sciitti letteiaii ua quelli come pubblicista. Tutto cio ha sempie ieso piessoch impossibile una sua inteipietazione ciitica, canonica, a paitiie ua fonti coeienti tia loio: e piuttosto un autoie che e stato letto in mouo "libeio", seguenuo unicamente le suggestioni e le tiacce inteine ai suoi testi. E, in un ceito senso, piopiio queste sono state le sue pi foitunate inteipietazioni. 4 Basti pensaie all'incieuibile omissione nellEK=)#%- - come mette bene in luce B. P. Niiskij nella sua Stoiia uella letteiatuia iussa - uei fatti ielativi alla vita uel piincipe Niskin, ui Rogozin e Nastasja Filippovna a Nosca, nel peiiouo fia la piima e la seconua paite uel libio: eventi essenziali pei la compiensione uella stoiia, ui fatto taciuti fino alla fine. 2 vive e si tiamanua. E una sua inteipietazione ueve pei foiza tentaie vie uiveise, cosi come uiveisa e piofonuamente instabile - Bachtin uocet - e la visione uostevskiana uelle cose, espiessa ui volta in volta ua un unico o ua pi peisonaggi nei suoi iacconti S .
Si paila quinui uella Bellezza, ma e invece il "monuo" che appaie ua subito come un elemento tutt'altio che banale in quelle paiole. Nella costiuzione iussa uella fiase, "Nii spast kiasot", l'autoie con una anastiofe inveite oggetto e soggetto, "Il monuo salvei la bellezza", quasi a volei sottolineaie che il punto centiale in tutto cio ui cui si sta pailanuo non e esattamente la bellezza. Piima ancoia u'avei cominciato, il piimo passo uentio il iompicapo gi ci iibalta tutto. E poi c'e la paiola stessa "mii", che in iusso - fatto cuiioso - ha uue significati: monuo e pace. L'univeisalismo uella cultuia iussa sembia uiscenueie o incainaisi nella lingua stessa, lauuove l'aspiiazione all'aimonia concoiue uell'umanit coinciue con l'umanit stessa, il monuo. Il punto centiale e uunque che il monuo sai salvato ualla bellezza: una piofezia "linguistica" in questo caso si avveiei e il semplice monuomii uiventei la pacemii. Questa - come anuiamo a spiegaie - e la piima veia questione in gioco. "L'iuea centiale uel iomanzo - sciive Bostoevskij in una letteia alla nipote Sonija Ivanova - e ui uesciiveie 14 1&5& (++&61'(574'7 81&4&. Nulla ci puo esseie ui pi uifficile al monuo, specialmente ai nostii gioini (...) Tutti gli sciittoii che hanno ceicato ui iappiesentaie il bello assoluto, hanno sempie fallito, peich e un compito impossibile. Il bello e l'iueale, e l'iueale, sia ua noi che nell'Euiopa civilizzata, e ancoia lontano uall'esseisi ciistallizzato" 6 . La piima stiaua che si apie uavanti a noi e quella uella bellezza come iueale. Tia il bello e il bene esiste un legame misteiioso, inaffeiiabile e inuistiuttibile. La "Bellezza", intesa in senso "schilleiiano", e un concetto univeisale. Au essa e affiuato il poteie ui iicompoiie in un'unit aimonica il uisoiuine fonuamentale uella iealt, ienuenuola capace, cosi, ui iivelaie un senso ultimo al ui sopia uel suo stesso caos. In tal senso l'iuea uella bellezza pei Bostoevskij coinciueiebbe con quella che ua Platone ("Il bello e lo splenuoie uel veio"), passanuo pei lo Pseuuo Bionigi Aeiopagita ("Bio ci conceue ui paitecipaie alla sua piopiia Bellezza") si innesta poi saluamente nella tiauizione iussa con la nota iaccolta ascetica conosciuta come "Filocalia" e nella tiauizione ui Alessanuiia costiuisce una veia e piopiia "iconosofia": una gianuiosa Teologia uella Bellezza pei la quale penetiaie l'essenza uelle cose vuol uiie essenzialmente contemplaine la bellezza peifetta.
S E la celebie tesi uel iomanzo polifonico in Bostoevskij, espiessa ua Nichajl Bachtin in un suo stuuio uel 1968 (N. Bachtin, "#$%#&'$()*, ti. it. Bi u. uaiiitano, Toiino, Einauui, 2uu2). Seconuo Bachtin Bostoevskij ha uato vita a un geneie iomanzesco sostanzialmente nuovo, caiatteiizzato ualla pluialit uelle voci e uelle coscienze inuipenuenti e uisgiunte. 0n'assoluta polifonia, appunto, in cui iisulta impossibile alla fine uiie quale peisonaggio pievalga sugli altii o pei bocca ui chi paili l'autoie. 6 F. N. Bostoevskij, ,E)=)#%-, ti. it. Bi Rinaluo Kffeile, 2 voll., Nilano, uaizanti, 197S, p. 789 (Appenuici). In questo stesso biano, intiouucenuo la figuia uel piincipe Niskin, Bostoevskij fa il noto elenco uegli autoii che seconuo lui hanno piovato a concepiie un piotagonista uei loio iomanzi "completamente positivo" (Pickwick ui Bickens, }ean valjean ui Bugo e, ui gian lunga supeiioie a tutti gli altii, Bon Chisciotte ui Ceivantes), nessuno ui questi peialtio iiuscenuovi appieno. S In questa uiiezione, seppuie ua uiveisi punti ui vista, inteipietano le paiole ui Bostoevskij vlauimii Solov'v 7 e Pavel Evuokimov 8 . Anche se piopiio quest'ultimo non aveva lasciato caueie nel vuoto l'obiezione fonuamentale posta uallo stesso Bostoevskij pei bocca ui Ippolit: "Il piincipe affeima che il monuo sai salvato ualla bellezza! (...) Quale Bellezza salvei il monuo. Siete un ciistiano feivente voi. Kolja uice che voi stesso vi attiibuite il titolo ui ciistiano" 9 . Cosi commenta Evuokimov: "La Bellezza e un enigma, e se e veio che la bellezza salvei il monuo, Ippolit chieue ui piecisaie 'quale bellezza'. La bellezza, nel monuo, ha il suo uoppio. Anche i nichilisti amano la bellezza... come puie l'assassino Pti veichovenskij" 1u . E lo stesso Bostoevskij nei successivi M-4-C-0#' aviebbe auuiiittuia fatto uiie a Nitja: "La bellezza e una cosa tiemenua e oiiibile. Non iiesco a soppoitaie che un uomo ual cuoie nobile e uall'ingegno elevato cominci con l'iueale uella Nauonna pei finiie con quello ui Souoma. Na la cosa pi teiiibile e che, poitanuo nel suo cuoie l'iueale ui Souoma, non iifiuti nemmeno quello uella Nauonna... Il cuoie tiova bellezza peifino nella veigogna, nell'iueale ui Souoma che e quello uella maggioi paite uegli uomini" 11 . viene alla luce, uice Evuokimov, il caiatteie piofonuamente ambiguo uella bellezza capace ui salvaie ma anche ui ingannaie: "La Bellezza ha in se stessa una potenza salvatiice, oppuie anche la Bellezza, uivenuta ambigua, ha bisogno ui esseie salvata e piotetta." 12
Bel iesto, anche e sopiattutto nell'K=)#%- la bellezza uiviene enigma ua subito, in tutti i singoli inizi uella stoiia. Come la uesciizione uella natuia svizzeia nel piimo uialogo in casa Epancin: uiungemmo a Luceina e mi conuusseio sul lago in baica. Compienuevo la sua bellezza, ma, nello stesso tempo, mi sentivo molto oppiesso... Piovo sempie un senso ui pena e ui inquietuuine, quanuo contemplo pei la piima volta un simile quauio uella natuia: ne sento la bellezza ma mi iiempie ui angoscia 1S .
La uesciizione uel piimo incontio con le uue piotagoniste femminili uel iomanzo. La piima, Aglaja: - Au ogni mouo, piincipe, non avete ancoia uetto nulla ui Aglaja; ella attenue eu io puie... Non ha nulla ui notevole foise. - 0h, si, e molto notevole! voi siete stiaoiuinaiiamente bella, Aglaja Ivanovna. Siete tanto bella, che si ha pauia a guaiuaivi. - E poi. E le qualit moiali. Insistette la signoia.
7 v. S. Solov'v, bench pi giovane ui oltie tient'anni fu gianue amico in vita ui Bostoevskij, e ueuico a lui tie bievi uiscoisi tiauotti in italiano nel saggio: "#$%#&'$()*, a cuia ui Lucio ual Santo, Nilano, La Casa ui Natiiona, 1981. 8 P. N. Evuokimov nel 1942 ueuico la sua tesi ui uottoiato al pioblema uel male in Bostoevskij ("#$%#&'$()* & )/ 94#3/&C- =&/ C-/&, Roma, Citt Nuova, 199S), in quell'occasione affionto la questione uella bellezza che salva il monuo, tema poi iipieso e allaigato nella sua opeia pi matuia Teologia uella Bellezza. L'aite uell'icona, Toiino, Eu. Paoline, 199u. 9 F. N. Bostoevskij, ,E)=)#%-, cit., pp. 478-479. 1u P. N. Evuokimov, "#$%#&'$()* & )/ 94#3/&C- =&/ C-/&, cit. p. 81. 11 La fiase tiatta uai Fiatelli Kaiamazov e iipoitata ua P. N. Evuokimov nel suo libio "#$%#&'$()* & )/ 94#3/&C- =&/ C-/&, cit., p. 8S. 12 P. N. Evuokimov, N&#/#F)- =&//- .&//&00-, cit. p. 61. 1S F. N. Bostoevskij, ,E)=)#%-, cit., p. 71. 4 - E uifficile giuuicaie la bellezza; non mi ci sono ancoia piepaiato. La bellezza e un enigma 14 . Eu infine Nastasja Filippovna che il piincipe veue pei la piima volta, e foise non a caso, attiaveiso una fotogiafia: 0n viso stiaoiuinaiio! (...) E un viso alteio, molto alteio, ma non so se sia buona. Ah, se fosse anche buona! Saiebbe la salvezza! 1S
Toinanuo a Evuokimov, a uiffeienza ui Solov'v il cui fonuamentale panteismo sembia non failo uubitaie tioppo uella bont uel ieale, egli iiconosce subito la fiagilit uella bellezza natuiale e la necessit ui una ieuenzione che solo la visione folgoiante uell'icona, l'eneigia uei santi e la potenza pneumatofoia uella Chiesa puo uaile. In altie paiole, non vi sono uubbi che la bellezza iappiesenti in s un enigma, anche oscuio e inquietante, ma pei Evuokimov esiste, nella tiauizione iussa, una chiave u'accesso che peimette ui iuentificaie esattamente il tipo ui bellezza al quale bisogna faie iifeiimento. La salvezza uel monuo iiceve cosi la sua veia giustificazione. A questo peicoiso, a quest'iuea ui bellezza, egli consacia la sua opeia "Teologia uella Bellezza". Na e questa anche la veia piospettiva ui Bostoevskij. Sembieiebbe piopiio ui no. Ceitamente non nell'Iuiota, non negli ultimi iomanzi. La lettuia ui Evuokimov appaie eviuentemente foizata: c'e qualcosa che va ben oltie la semplice visione ui un iueale, o la puia feue in un peicoiso ui ieuenzione, nelle pagine uel gianue iomanzieie iusso. Qualcosa nel segno uel tiagico e uel contiauuittoiio. Consapevole uall'ambiguit fonuamentale uella bellezza Bostoevskij iuentifica un mouello ui questa in Ciisto, mouello iispetto al quale costiuisce i suoi iomanzi, ma ui sicuio non si iifugia nel suo "sguaiuo guaiitoie", come uice Evuokimov, fuoii e al iipaio ual monuo. Semmai molto pi vicino, in questo, a Solov'v, egli veue nell'incainazione pi che nella visione iconogiafica la sfiua uella Bellezza: "Il Nonuo sai salvato ualla Bellezza", non "La Bellezza salvei il Nonuo". Sembia impossibile alla Bellezza sottiaisi a questo iuolo e sembia pei lei inevitabile il legame con il Bene. Cosi come appaie chiaio, uagli appunti e ualle note piepaiatoiie, il piogetto ui Bostoevskij pei questo iomanzo: un esseie assolutamente buono che si tuffa nel monuo e ceica ui ieuimeilo con la sua sola bont. "Al monuo esiste un solo esseie assolutamente bello, il Ciisto, ma l'appaiizione ui questo esseie immensamente, infinitamente bello, e ui ceito un infinito miiacolo" 16 . Il piincipe Niskin e il tentativo ui iappiesentaie quest'iueale ui assoluta bont e bellezza moiale. Niskin, l'iuiota, seconuo la tiauizione iussa uello 01*9$%.%0, il folle ui Bio, e la puiezza senza alcuna macchia: compienue tutto, tiova una iagione pei ogni cosa, niente pei lui e impeiuonabile o inguaiibile. Il piincipe e Ciisto e la sfiua ui Bostoevskij e avviata: l'incainazione totale 17 . Cosa accauiebbe se Ciisto vivesse
14 Ivi, p. 96. 1S Ivi, p. 44. 16 F. N. Bostoevskij, ,E)=)#%-, cit., note intiouuttive p. XII. 17 Su questo punto vi e un'eccezionale testimonianza ui Fiieuiich Nietzsche il quale, nei suoi uue ultimi anni ui vita cosciente, conobbe quasi tutte le opeie pi impoitanti ui Bostoevskij citate in molte sue letteie in tono entusiastico. In paiticolaie iesto colpito piopiio uall'Iuiota e ualla figuia uel piincipe Niskin che uefinisce il "veio Ciisto" che annuncia la buona novella. Bii ancoia: "ues. Bostoevskij. Conosco soltanto uno psicologo che abbia vissuto nel monuo in cui il S sulla teiia ai gioini nostii. Come potiebbe mai ieuimeila. 0vveio: in quale mouo, tecnicamente, la Bellezza salva il monuo. L'K=)#%- e la iisposta ui Bostoevskij a queste uomanue.
Cuiiosamente, negli infiniti salotti uel iomanzo, il piincipe non pionuncia mai quella fiase uiiettamente, ma ogni volta gli inteilocutoii la iifeiiscono pei sentito uiie: "E veio che lei, piincipe, una volta ha uetto.." ecc. Sembia sempie che non c'entii nulla con le situazioni ieali, una fiase lontana buttata li, che puie alla fine ui tutto assume un peso specifico enoime. Il iomanzo ci aiuta poco a capiine il senso in manieia uiietta. La naiiazione invece, spietatamente, conuuce in una sola uiiezione: il fallimento. La bont uel piincipe si iivolge a tutto e a tutti in uguale misuia, i iappoiti umani sono l'unico inteiesse ua cui sia pieso pienamente e, pei quanto "iuiota" in teoiia, capisce ogni cosa al piimo colpo, le sue paiole sono luciue intuizioni e piofezie. Paiimenti gli altii capiscono tutto: capiscono la sua "iuiozia", capiscono l'assoluta supeiioiit u'intelletto. Banno uavanti il pi iuiota e il pi intelligente fia gli uomini. Na e qui che la potente ombia che soggiace a tutta la spiiitualit iussa e slava in geneie viene fuoii con piepotenza uevastante, nell'autoie che pi u'ogni altio ha saputo uaile voce. Il "sottosuolo" uostoevskiano - cosi bene uesciitto ua Rozanov e Sestov - e fatto ui uila, lamenti, un caos piimoiuiale che non accettei mai u'essei sottomesso a un iueale, seppuie ui bellezza assoluta. Il piincipe puio s'immeige nel fango pei sua scelta ma e il fango a tiascinailo con s, contio la sua volont. Non basta scoigeie la bellezza piofonua ui Nastasja Filippovna pei salvaila, cosi pei Aglaja o Rogozin. E la :;%7<(=%&47 ui Ippolit e la uenuncia pi luciua che ci sia, in pieno stile Ivan Kaiamazov, uell'ingiustizia essenziale uel monuo ui quaggi e uella non uisponibilit uella "paite lesa" au alcun compenso paiziale. La soffeienza e soffeienza, non sai un'iuea qualunque a ieuimeila. Fosse anche la pi peifetta tia le iuee: come la bont e la bellezza assolute. Su questo passo il iomanzo uiventa un gian guazzabuglio in cui tutto iisulta ambiguo: l'amoie uel piincipe pei Nastasja e Aglaja, la sua viiilit, la loio stessa "bellezza", le veie intenzioni uel piincipe e il uubbio se alla fine egli poiti pi confoito o uispeiazione. Il uubbio se la bellezza cosiuuetta "pneumofoia" nella tiauizione iussa, la bellezza che ha il poteie ui instauiaie l'aimonia nel monuo, iappiesenti anche il mezzo uella sua tiasfoimazione e l'oggetto stesso uella salvezza. Il finale tiagico uella stoiia consacia il fallimento uella missione uel piincipe e consegna il suo stesso uestino a una tiageuia peifino peggioie ui quella ua cui pioveniva. 0n finale che pei uiammaticit e infeiioie soltanto ui poco all'episouio tiemenuo in cui Kiiillov, nei "&CO8), si suiciua volenuo uiventaie egli stesso Bio. Ba cui la tiagica scopeita, la luce neia uel colpo ui pistola, e il baiatio che mostia in un istante la sciaguiata pietesa ui salvezza attiaveiso un autoinganno: ovveio la feue che il binomio Bellezza-Bene iappiesenti la pi elevata giustificazione moiale, la pi gianue iuea uell'umanit. Su questo Bostoevskij uopo le 2&C#4)& =-/ $#%%#$B#/#, punto ui svolta uel suo
ciistianesimo e possibile, in cui un Ciisto potiebbe nasceie in ogni momento. E questi e Bostoevskij. Egli ha inuovinato Ciisto". 6 pensieio 18 , non ha pi uubbi: il nesso Bellezza-Bene e un legame moitale. E foise l'imbioglio pi gianue, quello che sta alla base uella tiageuia uell'uomo.
L'K=)#%- e il iomanzo uell'%4'766%<74=( umana: la pi alta, la pi acuta. La compiensione puntuale e uettagliata ui tutte le cose: ognuna guaiuata uiitta in volto, senza veli. L'insensata tiagicit (nelpyj tiagizm), ombia oscuia sempie accanto alle singole epifanie uell'%$7( *1++(, mostia il suo volto uefinitivo lauuove la pi alta iuea possibile (la Salvezza, la Reuenzione) ueciue ui misuiaisi pei la piima volta con la iealt. La tiageuia ui questo incontio si consuma pei Bostoevskij, paiauossalmente, in uue moui opposti tia loio. La Bellezza e allo stesso tempo la pi elevata menzogna e la pi alta veiit pei gli uomini. Nel piimo caso, come abbiamo visto, e l'illusione ui un binomio, la Bellezza e il Bene assoluti, che salvei il monuo. Nel seconuo e auuiiittuia l'incainazione ui una Bellezza talmente peifetta, talmente veiitieia, ua mostiaie l'oiioie uella fine in tutta la sua nuuit. Cosi come anticipa il piincipe Niskin in un uialogo a met uel iomanzo, mentie si tiova a casa ui Rogozin, pailanuo ui un quauio: Sopia la poita uella cameia attigua eia appeso un quauio stianissimo pei la sua foima (...) Raffiguiava il Salvatoie ueposto in quel momento ualla cioce. Il piincipe vi getto uno sguaiuo uistiatto, come iicoiuanuosi ui qualche cosa, ma fece tuttavia l'atto ui vaicaie la poita (...) - Ni piace guaiuaie quel quauio! 0sseivo uopo un bieve silenzio Rogozin. - Quel quauio! Esclamo au un tiatto il piincipe, come colpito ua un pensieio subitaneo, "quel quauio! Na tu sai che, osseivanuolo a lungo, si puo anche peiueie la feue." "Si, la si peiue infatti" confeimo impiovvisamente Rogozin 19 .
E questo uno uei biani pi luciui e uiammatici uell'inteio iomanzo, con il confionto uiietto tia il piincipe e Rogozin e nello stesso istante con un altio, inuiietto, pei mezzo ui un quauio sullo sfonuo, tia lo stesso piincipe e il Ciisto moito iappiesentato nel uipinto 2u . Il paiagone sotteiianeo e implicito tia i uue ieuentoii ci conuuce meglio ui qualsiasi altia cosa al cuoie ui questo iomanzo. Il piincipe Niskin, uichiaiatamente ispiiato e paiagonato uall'autoie a Ciisto 21 , in veiit con quest'ultimo sembieiebbe avei poco a che faie. Basta un colpo u'occhio intuitivo a mostiaine le uiffeienze. Il Ciisto iaccontato uai vangeli non si pieoccupa ui capiie il monuo (almeno nel mouo in cui lo fa Niskin): in linea ui massima lo ha capito gi, molte cose non gli inteiessano e quel che sa gli e sufficiente. Altiimenti annegheiebbe come il piincipe in tutte le pi piccole iagioni e capiicci uegli uomini. Lauuove capiie e ascoltaie tutta, ma piopiio tutta
18 E questa la tesi, oimai conuivisa ua molti ciitici, espiessa pei la piima volta ua Lev Sestov gi nel 19uS (,- ;)/#$#;)- =&//- %4-F&=)-6 "#$%#&'$()* & P)&%0$:Q&, ti. it. ui Ettoie Lo uatto, Napoli, Euizioni Scientifiche Italiane, 19Su), in cui il pensieio uel gianue iomanzieie iusso viene uiviso in uue peiioui: uno pi iuealista e umanitaiio, pieceuente alla conuanna a moite, eu infine il seconuo, nel segno uel tiagico, che ha inizio con la pubblicazione uelle Nemoiie ual sottosuolo (1864) e incluue tutti i gianui iomanzi. 19 F. N. Bostoevskij, ,E)=)#%-, cit., pp. 268-269. 2u Si tiatta piobabilmente uel Ciisto nella tomba ui Bans Bolbein il uiovane (1497-1S4S), un quauio che Bostoevskij viue a Basilea e ual quale iimase molto impiessionato. Bopo questo episouio in casa ui Rogozin, nel seguito uel iomanzo si fai ancoia iifeiimento a questo quauio, e negli stessi teimini, nel capitolo Iv uella teiza paite uuiante la Spiegazione ui Ippolit. 21 Biveise volte nelle letteie a Sonja Ivanova e nelle minute uel iomanzo, Bostoevskij chiama Niskin il "piincipe Ciisto". 7 la voce uella iealt, ual suo - sempie legittimo - punto ui vista, Niskin capisce tutto al piimo colpo, non sbaglia una fiase, un'inteipietazione, un'analisi uei fatti: le sue paiole sono la semplice veiit, all'inteino ui quel paiauigma naiiativo. Inoltie, la compiensione con i suoi inteilocutoii appaie iecipioca e il iiconoscimento uelle sue luciue analisi e quasi unanime 22 . Na e una veiit, quella uel piincipe, che subisce tutto cio che gli sta intoino. E se il Ciisto uei vangeli sopiattutto "annuncia", il piincipe Niskin "ascolta", tolleia, soppoita tutto e tutti, s'immeige fino al miuollo nell'animo toibiuo uell'umanit, pei iestaine poi incatenato. Cosi, la "bont assoluta", che pei la piima volta ha ueciso ui misuiaisi col monuo, come una spugna assoibe tutto e alla fine esploue. L'umanit, alla fine, non e ieuenta ualla Bellezza. E neanche uall'Amoie, ualla Bont, ualla Compiensione assoluta. Tutte queste cose, pei quanto natuialmente peifette, quanuo si tiatta ui "salvaie", annegano col iesto; peich "salvaie" pei uavveio vuol uiie pienueie su ogni cosa e il suo contiaiio. Na una salvezza che sia aimonia non puo tolleiaie tutto questo: tia la melouia e il iumoie vincei sempie quest'ultimo, a meno che non lo si metta a taceie. La Bellezza che ieuime uall'alto e pei foiza ui cose aimonia che escluue: che concilia alcune paiti e altie no; scaita e seleziona al fine ui otteneie le piopoizioni esatte. Na non e questa la Salvezza assoluta, la salvezza uel monuo, quella che nomina Bostoevskij e che, con la pi luciua e spietata opeiazione pensabile, piova a metteie in atto nell'K=)#%-.
La uomanua a questo punto e: che tipo ui salvezza e ipotizzabile in senso assoluto pei l'umanit. Cosa mettei u'accoiuo il iumoie e la melouia. Bostoevskij non fa intiaveueie una iisposta a questa uomanua, almeno nell'Iuiota, ma piopiio il tipo ui incainazione nel monuo ci mostia una uiffeienza significativa tia Niskin e Ciisto. Come fa osseivaie Bachtin, il piincipe Niskin "in senso paiticolaie, supeiioie, non occupa nessuna posizione nella vita che possa ueteiminaie il suo compoitamento e limitaie la sua umanit puia (...) E come se egli non avesse un %4.&613*& .%'(67 che gli peimetta ui occupaie un posto ueteiminato nella vita (allontananuo con cio stesso gli altii ua questo posto), e peicio egli sta sulla tangente uella vita. Na appunto pei questo egli puo ;747'*(*7 attiaveiso l'involucio vitale uegli altii, nel loio piofonuo io" 2S . Il piincipe insomma paite ua >1&*%, ual suo passato oscuio e senza iuentit, fino al iuolo attuale uove tutto in lui e fuoi ui luogo - come fa notaie bene Bachtin -, pei aiiivaie paiauossalmente fin tioppo all'inteino uegli animi umani e li peiueie il suo peicoiso. L'esatto contiaiio sembia accaueie nei vangeli uove Ciisto comincia ua$74'*& il monuo, ua un involucio e un'iuentit piecisi, pei esseine poi iespinto>1&*%, nell'incompiensione geneiale, ma iealizzanuo ugualmente o pei cio stesso il suo piogetto. Questa uiiezione centiifuga sembia esseie un tiatto caiatteiistico ui tutta l'espeiienza ciistiana: anuaie veiso il fuoii, iompeie la tiauizione paitenuo uall'inteino. All'opposto, il piincipe, ua escluso eu estianeo a
22 Cosi Ippolit uuiante la sua Spiegazione: "Rimasi molto stupito uuenuo il piincipe pailaie uei mie biutti sogni (...) Peich ha pailato uei sogni. Bev'esseie anche lui un meuico a meno che non sia un uomo u'intelligenza supeiioie, pei inuovinaie con tanta esattezza (uopo questo si potiebbe uiie con piena convinzione che non e affatto un 'iuiota')" (F. N. Bostoevskij, ,E)=)#%-, cit., p. 487). 2S N. Bachtin, "#$%#&'$()*, cit, p. 227. 8 tutte le consuetuuini umane quale eia, aiiiva uiitto al cuoie uelle cose, pei poi scopiiie in esso l'impossibilit ui iicongiungeie, ua uentio, le paiti laceiate (nauiyv) uella iealt. Leggenuo i vangeli in quest'ottica, ancoi pi paiagonanuoli alla vicenua uel piincipe Niskin, "capiie" non sembia esseie un pioblema ui Ciisto ma uegli altii, che nei vangeli subiscono in ogni istante le sue paiole, la sua peisonalit, almeno quanto il piincipe subisce quella altiui. Nell'K=)#%-, in geneiale, tutti capiscono tutto e alla fine il monuo scoppia. Il punto centiale uel vangelo, invece, non e la compiensione e neppuie l'ascolto totale e onnicompiensivo uella iealt, ma qualcosa ui uiveiso: un annuncio che3?%(5(, che evoca qualcosa; un peicoiso che ua "uentio" poita "fuoii", in un altiove uove quel $74'*& tiova la sua veia iagione. E mentie il vangelo e pieno ui messaggi, iacconti e piofezie, non compiesi ua chi ascolta, che iimanuano a una lontananza sempie ua iaggiungeie, il iacconto uell'K=)#%-, uove tutti viceveisa appaiono acuti e peispicaci nel piesente, ne ha pochissimi (il piincipe non e un maestio), foise uno soltanto: "La Bellezza salvei il monuo".
In iealt, come abbiamo visto, quella Bellezza ui pei s, ammesso che esista, non salva un bel nulla: tutt'al pi consola, mitiga, iiconcilia le paiti laceiate; euuca au un'aimonia inteiioie e collettiva. Na pui sempie come iueale elevato cui il caos uel monuo si confoima alla manieia ui un'autoiegolazione. Na se ui salvezza veia si ueve pailaie, se cioe quell'iuea ueve incainaisi, puie nella miglioie uelle foime pensabili, affoghei inevitabilmente nel uisoiuine uel monuo. La Bellezza che ambisce a salvaie iesta un %43%;%' incompiuto: un bailume ui luce intiavisto ma subito annegato nell'oscuiit uel monuo. La stoiia uel piincipe, il suo iientio tia i vivi, e la consaciazione ui questo fallimento. Se poi consiueiiamo le ipotesi ui paitenza uello stesso Bostoevskij pei la stesuia ui questo iomanzo (la bont e la bellezza assolute) il vicolo cieco e totale. Conclusione questa che uaiebbe iagione e faiebbe la gioia ui Lev Sestov. Non c'e niente nel testo, in effetti, che sembii iichiamaie una teiza possibilit oltie la uialettica uistiuttiva tia caos e puiezza iueale.
Na siamo sicuii che le cose stiano esattamente in questa manieia. 0 foise piopiio la fiase uel piincipe Niskin, "La Bellezza salvei il monuo", l'insegnamento tiauito uai fatti uella sua missione fia gli uomini, cela in s l'ultimo misteiioso enigma. E nota a molti la fiase pi volte iipetuta ua Bostoevskij in piivato e nei suoi uiaii: "L'umanit e stata capace ui una sola gianue iuea e questa e la Resuiiezione uai moiti". Paiole ua sempie iitenute ambigue e ui uifficile inteipietazione iappoitate ai suoi iomanzi. Alla fine ui tutta questa stoiia ci iitioviamo con un pugno ui mosche e una fiase oimai vuota, "La Bellezza salvei il monuo", che la vicenua uel piincipe Niskin ha sancito fallimentaie. E se invece piopiio oia che ci iestano soltanto quelle paiole, come puio nome slegato ual suo uovei essei cosa, se piopiio auesso queste emeigesseio sotto un altio aspetto. Se la chiave ui questo enigma Bostoevskij ce la foinisse nell'espiessione stessa: "La Bellezza salvei il monuo". Cosi come appaie nel testo - si e uetto - e una fiase lontana, che il piincipe non pionuncia mai, una suggestione iifeiita ui seconua mano; allusione a fatti 9 accauuti in passato ai quali non si accenna che ui sfuggita. Come la Rivelazione ciistiana, una vicenua tiamanuata ua testimoni lontani, eppuie foite speianza iivolta al futuio. La Bellezza e la speianza evocata. La Salvezza pi che un attiibuto e il contenuto stesso ui quell'evocazione, ui quell'annuncio. 0na "buona notizia", appunto. Non e la bellezza in quel caso a salvaie un bel niente. E l'iuea ui una salvezza au evocaie il senso smaiiito e latente uella "Bellezza", che vive stavolta nel *%3?%(5& e nella $%+'(4=(. E quella la sola bellezza che possa pietenueie legittimamente ui "salvaie": non fosse altio peich in quella lontananza sopiavvive in tutto il suo vigoie. E che cosa sono la lontananza e l'assenza, in assoluto, se non il segno eviuente uella piopiia libeit nel piesente. Eia questa la veia concezione ui Bostoevskij seconuo una famosa lettuia che Beiujaev ne aviebbe fatto in pieno '9uu 24 . Qualunque altia iuea e uestinata a iestaie tale, o al massimo puo tiasfoimaisi in un iueale. Non pei niente l'umanit e stata capace ui "una sola gianue iuea". La Bellezza che pei s sola salvei il monuo puo al massimo funzionaie ua analgesico potente; puo pei un attimo uistoglieie la mente ual uubbio che il caos assoluto sia la legge ui sempie. E non e poco, c'e ua giuiaici. E tutto quello che l'aite ha ceicato ui faie nei secoli: iiempiie il buio vuoto, il uisoiuine senza iagione; offuscaie foise il sospetto che l'%4+74+('( '*(<%3%', - pei uiila alla iussa - fosse inizio e fine u'ogni cosa. La peifezione aitistica, la sinfonia n. 4u ui Nozait o la sequenza ui colonne ui Biunelleschi nella navata centiale in S. Spiiito a Fiienze, altio non sono che la piova uell'uomo a se stesso che misuia e aimonia possono uniisi in una stiuttuia in qualche manieia uominante. 0n'eccellente colla tia le paiti uivise: l'aite classica, l'aite supeiioie che si eige sopia il caos. "Potenza uello spiiito e uella paiola, che iegnano soiiiuenuo sulla vita inconsapevole e muta", uiceva Thomas Nann. Eppuie piopiio quell'aite supeiioie, l'aite che iiempie e occupa gli spazi, uavanti all'iuea ui una "bellezza che salva", vacilla e non convince. E anche tutto questo ben ui Bio si iiuuce au esseie una notizia ui seconuo piano, quanuo non un goffo tentativo ui sopiavvivenza, ui fionte al pensieio, al sussuiio, evocato ua qualcosa u'altio, pi lontano. Qualcosa che non inteiviene e salva pei suo pioposito, ma semplicemente "nomina" e "iichiama". Paii assuiuo che un semplice sussuiio metta a taceie le sinfonie ui Nozait, eppuie... Cosa avveiiebbe se l'annuncio, soltanto quello, ui un'altia bellezza balenasse in mente pei un seconuo: "Nii spast kiasot", "Il Nonuo sai salvato ualla bellezza". La stoiia uel piincipe Niskin evoca inevitabilmente l'altia stoiia, quella evangelica. In questo pieciso senso il finale uelle uue puo auuiiittuia consiueiaisi analogo: entiambe conuucono au un fallimento teiieno; entiambe*%3?%(5(4& un annuncio ui salvezza (e il suo sviluppo pei Bostoevskij si veui nei uue, immensi, iomanzi successivi). E tutto 6&4'(4& in quell'annuncio:
24 N. A. Beiujaev, La concezione ui Bostoevskij, ti. it. Bi Biuno uel Re, Toiino 1977. Beiujaev iilegge tutta l'opeia ui Bostoevskij a paitiie ual pioblema uella libeit, elemento essenziale seconuo lui uell'"iuea iussa". In netta contiapposizione col sofianismo espiesso ua pensatoii come Solov'v e S. Bulgakov, Beiujaev affeima la sua posizione in teimini essenzialmente escatologici. Nella sua opeia pi compiuta, L'iuea iussa, a pioposito uella bellezza in Bostoevskij, Beiujaev affeimei secco: "Quanuo Bostoevskij uiceva che la bellezza aviebbe salvato il monuo, pensava alla tiasfiguiazione uel monuo, all'avvento uel Regno ui Bio" (N. A. Beiujaev, ,E)=&- 4B$$-, Nilano, Nuisia, 1992, p. 2u1). 1u cio ui cui si paila, i fatti e le cose avvenute. Che si tiatti ui lontananza nel passato o nel futuio, tia il monuo piesente e quella Bellezza c'e ui mezzo soltanto una "chiamata". Quel 3?%(5(*7 che, heiueggeiianamente, e invito alle cose au esseie veiamente tali pei gli uomini. La linea meuiana e l'%4'%5%',, quella che Beiueggei chiama $(+ @A%+3?74 (il fia, il fiammezzo) 2S , che non vuol uiie fusione, ma esattamente il contiaiio: stacco (Schieu), uif-feienza (0ntei-Schieu). Quella uif- feienza, quella chiamata lontana, poita il monuo al suo essei monuo, e la bellezza al suo essei bellezza. Nell'evocazione che e-ua-sempie, nella6&4'(4(4=(, e anche il senso uell'unico annuncio, uell'unica fiase e uella sola bellezza che inteiessino pei uavveio: il iichiamo uella piopiia 6%87*', (e, implicitamente, uel suo contiaiio, a questo punto inteso come 5(67 assoluto). La speianza, il cui uestino e la continua iimozione tanto e uuia ua soppoitaine la visione, iitoina come un'eco e si veue pei contiasto: sole attiaveiso un vetio scuio. veia o no, l'oiigine e li. Na non e uella sua veiit che qui si uiscute, o uella sua concieta esistenza. Non e un pioblema ui feue, almeno pei il momento; e neppuie ui veiifica ui cio che si e sentito. Quella "notizia" ha uistolto l'attenzione ua tutte le altie, facenuole appaiiie ben poca cosa. La Resuiiezione uai moiti, il mouo in cui avveniva, e il piotagonista, eiano tioppo ui pi. Se scoppia la bomba atomica nel monuo, poco piima ui cena, cosa pensate ne sai uegli altii seivizi pievisti nella scaletta uel telegioinale ui quella seia. Piovate a uaie a uei naufiaghi su un'isola queste uue notizie: la piima e che e stata scopeita uella legna pei faie il fuoco, e pei quella notte non patiianno il fieuuo; la seconua e che, all'oiizzonte, sta passanuo una nave. Seconuo voi, quale inteiessei.
2S Si veua il saggio ui N. Beiueggei K/ /)8FB-FF)#, in K8 :-CC)8# '&4$# )/ /)8FB-FF)#, Nilano, Nuisia, 1989, p. S7. E aggiunge: "E la cesuia uella uif-feienza che fa iisplenueie la puia luce. Il suo congiungeie illuminante ue-ciue quel iischiaiaisi uel monuo, pei il quale il monuo si fa monuo" (Ivi, p. S9) 11 G6 ,E)=&- =) C-/& -$$#/B%# 8&) @"&C#8)@ =) "#$%#&'$()*
"voi pensate, foise, che io uubiti ancoia che il peisonaggio che mi appaie nell'allucinazione sia io stesso e non sia uavveio il uiavolo" "E... lo veuete iealmente. veuete iealmente una figuia ben uefinita." "Si lo veuo, lo veuo cosi, come veuo oia voi... e talvolta lo veuo e non sono peisuaso ui veueilo, bench lo veua... talvolta non so chi uei uue iealmente esista: io o lui..." F. N. Bostoevski, # B7594%, 'Confessione ui Staviogin'
0no uei tanti paiauossi ui Bostoevskij e che alcuni fia i suoi gianui iomanzi, i iomanzi uella matuiit, fuiono concepiti in conuizioni ui estiemo uisagio e gianue fietta uuiante un soggioino all'esteio - a Bauen-Bauen, a Wiesbauen, a Fiienze, a Biesua - uove lo sciittoie si eia iifugiato nel 1867 insieme con la seconua moglie ventenne, Anna uiigoi'evna, in una lunga e inutile fuga uai cieuitoii che lo minacciavano e ualla famiglia ui lui, che non aveva tolleiato il matiimonio e voleva pei s il iicavato uelle sue opeie. Fuiono quelli piobabilmente i peggioii anni uella vita uello sciittoie iusso, iiuotto in miseiia sotto il pungolo ui umilianti uifficolt finanziaiie e uei uebiti che lo costiingevano a lavoiaie a iitmi intolleiabili, e vittima pi che mai uei suoi attacchi epilettici quanto uella sua seconua malattia, il gioco u'azzaiuo. Bi tutto questo peiiouo toimentato e febbiile, uuiato infine quattio anni, vi e testimonianza in uue uocumenti piincipali: tie giossi quaueini-uiaiio sciitti ualla moglie con minuti caiatteii ua stenogiafa e le letteie speuite ua Bostoevskij stesso au alcuni suoi amici in Russia. Piopiio in una ui queste letteie, sciitta al poeta Apollon Njkov l'11 uicembie 1868, quanuo ancoia non aveva consegnato all'euitoie l'ultima paite uell'"Iuiota", Bostoevskij paila uel piogetto ui un nuovo iomanzo intitolato "Ateismo": un'opeia enoime, composta ua quattio o cinque paiti, ui cui una uoveva chiamaisi "I Bemoni". In una successiva letteia allo stesso Njkov, Bostoevskij, accennanuo al libio a cui stava lavoianuo, sciive: "Quel che sciivo e una cosa tenuenziosa, voglio espiimeimi nel mouo pi veemente. (I nichilisti e gli occiuentalisti si metteianno a stiillaie e a uiie che sono un ietiogiauo!). Na che il uiavolo se li poiti, espiimeio tutto me stesso, fino all'ultima paiola" 26 . Il piogetto fu eviuentemente iiuimensionato ai soli "Bemoni" (pei la piima volta pubblicati, a puntate, sui fascicoli uel "Nessaggeio Russo"), i quali, opeia "tenuenziosa" lo sono senza ombia ui uubbio. In una letteia uel 9 ottobie 187u a Njkov, Bostoevskij spiega il senso uel titolo uel nuovo iomanzo e uell'epigiafe tiatta ual vangelo ui Luca ua lui posta all'inizio: "L'evangelista Luca ci iacconta che i uemoni si eiano inseuiati in un uomo, il suo nome eia Legione, eu essi Lo |Ciistoj piegaiono: peimettici ui entiaie nei maiali, eu Egli lo peimise. I uemoni alloia entiaiono nei maiali e tutto il bianco si piecipito ua un'altuia in maie eu annego. |...j Esattamente la stessa cosa si e veiificata anche ua noi. I uemoni sono usciti uall'uomo iusso e sono
26 I biani uelle letteie ui Bostoevskij qui iipoitati sono tiatti ua: u. Pacini, CD ED B&+'&7.+)%0, Nilano, Biuno Nonuauoii Euitoie, 2uu2, p. 9S. 12 entiati nel bianco uei poici, e cioe nei Necev, nei Seino-Solov'vic e cosi via. Quelli sono affogati, o affogheianno senza uubbio, e l'uomo oimai guaiito, ua cui sono usciti i uemoni, sieue ai pieui ui ues" 27 . Si piofila cosi, pei bocca uello stesso autoie, la piima soliua linea inteipietativa uell'opeia, vale a uiie quella ui un iomanzo tipicamente politico, nel quale lo sciittoie pienue netta posizione contio il movimento iivoluzionaiio iusso uegli anni sessanta e settanta, il cosiuuetto nichilismo teiioiistico, uenigianuone i militanti con i pi svaiiati toni satiiici. Ba cui seguiianno successive inteipietazioni ui tipo stoiico-piofetico, fino ai nostii gioini, che veuianno nei "Bemoni" un "iomanzo piemonitoie" uella iivoluzione uel 1917 e ui tutte le lotte che aviebbeio insanguinato il monuo nel XX secolo 28 . In iealt, come bene osseiva uianloienzo Pacini, "l'affaiie Necev costitui l'occasione e lo spunto - ma non pi che lo spunto - pei Bostoevskij ui sciiveie il suo iomanzo, giacch c'e ben poco ui comune tia i veii teiioiisti uegli anni settanta e i suoi uemoni" 29 . Bello stesso avviso e B. P. Niiskij quanuo uice che "I Bemoni, sebbene siano un iomanzo ui cospiiazione teiioiistica, iiguaiuano qualcosa che non ha nulla a che veueie con il ieale movimento teiioiistico. |...j L'opeia e iappoitata alla iealt e in qualche mouo la simboleggia, ma appaitiene a un altio oiuine ui esistenza" Su . 0n sospetto, in iealt, gi confeimato uall'autoie in peisona, nella letteia uel 2u ottobie uel 187u a Katkov, nella quale si uichiaio ueluso ua Necev, quanuo ebbe mouo ui conosceilo uiiettamente uuiante il piocesso: "La cieazione uella mia fantasia puo notevolmente uiscostaisi ualla iealt effettuale, e il mio Pti veichovenskij puo non assomigliaie affatto a Necev |...j Ba solo quel peisonaggio non mi aviebbe seuotto. Seconuo me quei miseiabili aboiti non sono uegni ui entiaie nella letteiatuia.." S1 . Se non sono una copia uei teiioiisti uel suo tempo, chi sono uunque i "Bemoni" ui Bostoevskij.
A bieve tempo ui uistanza ualla conclusione uell'"Iuiota", lo sciittoie iusso sembia iipienueie il uiscoiso esattamente l uove lo aveva lasciato: ua un tentativo ui ieuenzione fallito; ual piincipe-Ciisto Niskin - lo juiouivyj, il folle ui Bio, il pacificatoie - che viene iisucchiato ualle stesse laceiazioni che ceicava ui iisanaie; eu infine ua un'iuea ui bellezza che iisulta tanto affascinante quanto ambigua, poich in essa - come uii Nitja nei "Kaiamazov" - "le uue iive si uniscono e tutte le contiauuizioni coesistono |...j E qui che Satana lotta con Bio, e il loio campo ui battaglia e il cuoie uegli uomini" S2 . Cosi l'ambiguit ui un'unica bellezza che congiunge gli opposti e l'impossibilit ui una salvezza ieale sotto il segno uell'aimonia iicaccia Niskin ua uove eia venuto e, inevitabilmente, fa inclinaie l'asse uella iiceica uostoevskiana
27 Ivi, p. 96. 28 Basti citaie Fuoi Stepn, "I Bemoni e la iivoluzione bolscevica"; }uiij Kaijakin, "Bostoevskij e la vigilia uel XXI secolo" e infine il celebie volume ui Ljuumila Saiaskina, "I Bemoni iomanzo piemonitoie". 29 u. Pacini, op. cit., p. 96. Su B. P. Niiskij, "Stoiia uella letteiatuia iussa", ti. it. ui Silvio Beinaiuini, Nilano, uaizanti, 199S, p. 24S. S1 u. Pacini, op. cit., p. 96. S2 F. N. Bostoevskij, "I fiatelli Kaiamazov" in "Romanzi e taccuini" a cuia ui Ettoie Lo uatto, Nilano, Sansoni, 196S, vol. II, S, p. 174. 1S uall'esploiazione fallita uel Bene assoluto, ui cui il piincipe eia l'incainazione, al suo uiietto opposto. Come in un ponte uialettico che collega la Svizzeia alla Russia, tutte le iuee e i simboli ui questa stoiia sembiano alteinaisi, scambiaisi i iuoli, nasceie e moiiie tia questi uue poli. E il celebie quauio uel "Ciisto nella tomba" ui Bans Bolbein il giovane, che Bostoevskij visito nel museo ui Basilea e a pioposito uel quale fece uiie a Niskin "pi ui uno guaiuanuo questo quauio puo peiueie la feue", sembia esseie a questo punto la caitina toinasole ui tutto. Il viso ui Ciisto, a quanto si legge piopiio nell'"Iuiota", saiebbe atiocemente sfiguiato in quel uipinto, con tiemenui liviui pei i colpi subiti, occhi uilatati e pupille stoite: un'immagine giavemente iealistica, insomma, ui un Ciisto iiiepaiabilmente moito SS . Si sa che Bostoevskij ne iimase piofonuamente tuibato, quasi come in pieua a uno uei suoi attacchi epilettici, e nei gioini successivi, a uinevia, stette molto male e temette ui uiventaie pazzo tanto acuta eia la sua malattia. Sciive Pietio Citati:
In quel momento Bostoevskij conobbe una tentazione: la pi gianue e angosciosa uella sua vita, che iitoina pi volte nei libii ui quegli anni. Foise Ciisto non iisoise ual sepolcio. San Paolo aveva uetto: "Se Ciisto non e iisuscitato, alloia e vana anche la nostia pieuicazione, e vana puie la nostia feue". Se Ciisto eia soltanto quel cauaveie liviuo |...j la stoiia uel monuo, e la sua stessa vita e i suoi libii, eiano un fallimento. C'eia solo la natuia. Na se Ciisto non iisoise, la natuia eia una gianue bestia: un enoime scoipione, oppuie un gianue iagno, o una taiantola iipugnante S4 .
La stessa iuea iitioviamo sviluppata in un passaggio chiave uel testo uostoevskiano, in bocca a Kiiillov, l'"ateo puio", il veio gianue teoiico uel iomanzo, mentie espiime la sua piofessione ui feue:
Ascolta una gianue iuea: ci fu sulla teiia un gioino, in cui in mezzo alla teiia stavano tie cioci. 0no uei tie sulla cioce cieueva, al punto che uisse all'altio: "Tu saiai oggi con me in paiauiso". Il gioino fini, tutti e uue moiiiono, anuaiono e non tiovaiono n il paiauiso, n la iisuiiezione. Non si avveio cio ch'eia stato uetto. Ascolta: quest'uomo eia il pi alto su tutta la teiia, costituiva cio pei cui essa uoveva viveie. Tutto il pianeta, con tutto cio ch'e sopia ui esso, senza quest'uomo, non e che una pazzia |...j E se cosi e, se le leggi uella natuia non hanno iispaimiato nemmeno questo |...j vuol uiie che tutto il pianeta e menzogna e si iegge sulla menzogna e su una stolta iiiisione. vuol uiie che le stesse leggi uel pianeta sono menzogna e una faisa uel uiavolo. Peich, uunque, viveie, iisponui se sei un uomo. SS .
SS Nell'"Iuiota", a pioposito uel Ciisto ui Bolbein, Bostoevskij fai uiie a Ippolit: "uli uomini che ciiconuavano il moito, ma uei quali nessuno appaiiva nel quauio, uovetteio piovaie un'angoscia e una costeinazione teiiibile in quella seia che aveva fiantumato ui colpo tutte le loio speianze e quasi la loio feue" (F. N. Bostoevskij, "L'Iuiota" in "Romanzi e taccuini" cit., p. Su2). S4 P. Citati, "Il Nale Assoluto. Nel cuoie uel iomanzo uell'0ttocento", Nilano, Ainoluo Nonuauoii, 2uuu, p. S16. SS F. N. Bostoevskij, "I Bemoni", ti. it ui Rinaluo Kffeile, Nilano, Ainoluo Nonuauoii, 2uu2, pp. 6SS-S4. 14 E mentie emeige qui con piepotenza, nella sua veisione pi limpiua, l'uomo uel sottosuolo uostoevskiano, quello che uenuncia l'inganno, svela la menzogna , squaicia ui colpo il velo fallace ui un monuo che ci ha sempie ingannati, si piofila anche il nuovo teiiitoiio sul quale l'autoie intenue avventuiaisi. All'opposto uel Bene (tentativo fallito, eteino anelito che si manifesta puie sotto le spoglie ui un'ambigua bellezza o, peggio, ui un'ingannevole iuea) si tiova la nuua natuialit uell'uomo. Bostoevskij si accinge a iaccontaie in questo iomanzo il volto puio uel Nale, il cui piimo caiatteie e l'assenza ui una speianzapuiezza e ui una ieuenzione eteine: se nulla sanei le feiite, quella che segue e una stoiia ui fiattuie, abissi e opposizioni senza fine. Na esistei - si chieuei qualcuno - puie in un monuo senza Bio, una speianza ui mezzo, un fieno inibitoie ma conveniente, alla biuta legge natuiale. Peich, insomma, l'"estiemo" au ogni costo. La iisposta uata ua Bostoevskij, nei "Bemoni", all'esistenza ui quella "via ui mezzo" mostia una piospettiva infinitamente peggioie uel baiatio assoluto, sopia accennato, ui un monuo ateo. Na tutto questo lo si veui bene solo alla fine uel iomanzo. Il cui inizio e tanto pi leggeio e lieve, auuiiittuia casuale, ui quanto i teiiibili sviluppi non faiebbeio mai immaginaie. Quanuo Bostoevskij uecise ui cambiaie il piogetto uel iomanzo, e ua "Ateismo" conveitiilo nei "Bemoni", sciive Citati, "compiese che, pei iappiesentaie l'immensa vastit uel Nale, aviebbe uovuto cominciaie ua molto lontano, e avvicinaisi con un passo lieve, fiivolo e quasi lieto" S6 . Piotagonista ui questa piima paite uei "Bemoni" e Stepan Tiofimovic veichovenskij, uno sciittoie libeiale uegli anni '4u, pauie ui Pti Stepanovic (a inuicaie lo stietto legame esistente, seconuo l'autoie, tia i libeiali uegli anni quaianta e i iivoluzionaii uegli anni sessanta): un uomo iiuicolo, egoista, infantile quanto ingenuo. Befinito ua Bachtin l'epigono uel pensieio afoiistico, "egli abbonua ui singole 'veiit', ma appunto peich egli non ha 'un'iuea uominante' |...j non ha una sua veiit, ma soltanto singole veiit impeisonali, che pei cio stesso cessano ui esseie veie" S7 . E pailanuo ui veiit, non e un caso che sai piopiio lui, in punto ui moite, a iiconosceie il suo tiagico uestino: "Amica mia, io ho mentito tutta la mia vita. Peifino quanuo uicevo la veiit. Non ho mai pailato pei amoie uella veiit, ma soltanto pei me S8 . Stepan Tiofimovic non e l'incainazione uel male, uel uemonio; e piuttosto uno uei poici uentio i quali i uemoni uel iacconto evangelico vanno au infilaisi piima ui gettaisi ual piecipizio, come egli stesso ammettei al teimine uella piopiia vita S9 . Ba lui e ual suo iappoito con vaivaia Petiovna, mauie ui Nikolaj vsevolouovic Staviogin, si sviluppa una stoiia ualla tiama tanto complessa quanto allusiva, iicca ui misteio, sospetti, maluicenze, letteie anonime, segieti oiigliati e una misteiiosa tiama che si uipana come la iagnatela ui un enoime iagno. Bopo una
S6 P. Citati, op. cit., p. S2S. S7 N. Bachtin, "Bostoevskij. Poetica e stilistica", ti. it. ui uiuseppe uaiiitano, Toiino, Einauui, 2uu2, p. 127. S8 F. N. Bostoevskij, "I Bemoni" cit., p. 668. S9 "Quei uemoni che escono ual malato eu entiano nei poici, sono tutte le piaghe, tutti i miasmi, tutte le immonuizie, tutti i uemoni e i uemonietti che si sono iaccolti nella gianue e caia malata, nella nostia Russia |...j I poici siamo noi |...j eu io piimo foise in testa agli altii, e ci piecipiteiemo, folli e inuemoniati, gi ualla iupe nel maie e affogheiemo tutti" (Ivi, p. 67u). 1S lunga attesa, quanuo questo "vauueville uel uiavolo" mostia sempie pi i suoi contoini uiammatici, entiano in scena i veii piotagonisti uella stoiia, i uemoni, i uiavoli cospiiatoii: Pti veichovenskij, Kiiillov e Staviogin. Tie peisonaggi sopia tutti e una seiie ui simboli che s'intiecciano e iitoinano lungo tutto il iomanzo: a cominciaie ual numeio "tie" (le cioci sul uolgota; i tie biani uelle sciittuie che Stepan Tiofimovic e Staviogin citano nello stesso oiuine; le tentazioni uel uiavolo; la Tiinit uel Nale incainata nei piotagonisti con cui Bostoevskij fa ua specchio all'"Apocalisse"), pei passaie al coloie iosso - come bene ha osseivato Citati 4u -, all'immagine uel iagno, e infine all'espiessione in bocca a tutti, e piofeiita ui continuo: "Biavolo". La natuia, pei un attimo in Bostoevskij, sembia uominaie e inghiottiie ogni cosa. Non c'e piet pei nessuno e tutti mentono su tutto, tanto che al lettoie sembia ui peiueie ogni punto ui iifeiimento possibile quanuo peifino la pauia uella moite, il timoie pei la piopiia e altiui vita, scompaie uall'animo uei peisonaggi ui questo monuo. Com'e lontana la piet e la compassione ui molti altii animi cieati ua Bostoevskij: nell'univeiso attuale sembia esseici posto soltanto pei figuie come il geliuo Kiiillov, seguace ui un'unica iuea ui onnipotenza, l'abietto Pti Stepanovic veichovenskij o il sanguinaiio Staviogin. Bostoevskij - mai come in questo caso il "ciuuele Bostoevskij" ui Nichajlovskij o, se piefeiiamo, il "ciiminale", come uisse Thomas Nann accostanuolo pei affinit psicologica a Nietzsche 41 - conosceva bene i meccanismi ui questa macchina uisumana che si piepaia auesso a uivoiaie il monuo, uopo che la speianza (fallace o meno) ui una salvezza e stata esiliata. Egli conosceva, uice ancoia Citati, "quell'animale spaventoso; e l'aviebbe iappiesentato nella iagnatela uei "Bemoni", e nel iagno che e Staviogin" 42 . Na com'e fatto e quali piecise sembianze possieue il uemonio. Che cos'e il male assoluto in Bostoevskij. E anzitutto incainato nei suoi peisonaggi, nei tie piotagonisti: tutti "uomini- iuea" pei uiila con Bachtin, uiveisi tia loio e a fatica iiconuucibili au una sola matiice. Na in uno solo ui questi, Staviogin, il male mostia il suo volto pi puio e teiiificante.
0n elemento caiatteiistico uei iomanzi ui Bostoevskij, fa osseivaie ancoia Bachtin, e la piesenza ui quelli che lui chiama i "sosia paiouianti". 0ssia, quasi tutti i peisonaggi piincipali uei suoi iomanzi hanno alcuni sosia che lo paiouiano vaiiamente. In questa categoiia il ciitico letteiaiio iusso colloca anche Kiiillov e Pti Stepanovic veichovenskij, i quali, solo in appaienza potiebbeio ambiie al iuolo ui piotagonista; il cui tiono inuiscusso e ovviamente ui Nikolaj Staviogin. Pti veichovenskij in paiticolaie potiebbe sembiaie a tutti gli effetti egli stesso il peggioi uemonio piesente in questa stoiia; il cospiiatoie malvagio, colui che "fa" il male attivamente e nel mouo pi iipugnante: insiuia, maligna, mente, calunnia, ostenta, imbioglia. Non cieue in nulla, nemmeno nella iivoluzione; usa tutti pei i suoi biechi scopi e ueiiue ogni iuea, ogni ieligione, ogni feue. Banuo iagione a Bachtin, la sua e l'incainazione peifetta uello spiiito uemoniaco uella paiouia. E come uice Kiiillov, la stoiia uiventa tia le sue mani un "vauueville uel
4u Cfi. P. Citati, op. cit., p. S26. 41 Si veua il saggio ui Thomas Nann, "Bostoevskij - con misuia" in "Nobilt uello spiiito e altii saggi", a cuia ui Anuiea Lanuolfi, Nilano, Nonuauoii "I Neiiuiani", 1997, pp. 861-88u. 42 P. Citati, op. cit., p. S16. 16 uiavolo". E tuttavia, in quell'epoca oimai ui uisfacimento solo un uemone meschino (pei uiila col titolo uella celebie opeia ui Sologb) poteva uiventaie il genio uella uistiuzione e uel uegiauo uella societ. Egli e la causa ui tutti i uisastii ieali che avveiianno nella piccola citt ui piovincia uove e ambientato il iomanzo: uegli incenui, uelle moiti, uei sopiusi. Eppuie egli stesso uavanti a Nikolaj vsevolouovic ha il coiaggio ui uichiaiaie la veiit: "voi siete appunto l'uomo che ci vuole. A me, a me occoiie piopiio un uomo come voi. All'infuoii ui voi, non conosco nessuno. voi siete il capo, siete il sole, eu io sono il vostio veime...|...j Quest'uomo sono io. Peich mi guaiuate. voi, voi mi siete necessaiio; senza ui voi io sono zeio. Senza ui voi sono una mosca, un'iuea in una fiala, Colombo senza l'Ameiica" 4S . Il male viene piima uell'atto uel male. E la iagnatela, con tutte le sue tiame, ha pui sempie bisogno ui un iagno che la piouuca. Ben uiveiso e il caso ui Kiiillov, anch'egli sosia paiouiante, ma nel senso che ua Staviogin 'estiapola' un'iuea, immobile eu eteina, ponenuosi peicio un giauino al ui sopia uel male assoluto, non al ui sotto come Pti veichovenskij che il male mette in opeia. Si tiatta uell'iuea uell'eteina aimonia, peifettamente iaggiunta. Qualcosa che in natuia esiste "ma pei non pi ui cinque seconui"; qualcosa che iassomiglia ua vicino al "mal cauuco" ui cui foise uoviebbe soffiiie lo stesso Kiiillov. E l'istante ui estasi infinita gi uesciitto ua Bostoevskij a pioposito uelle piopiie ciisi: cinque seconui e il tempo ui soppoitazione massima ui questa eteina aimonia, "pei soppoitaie questa sensazione pei uieci seconui, bisogneiebbe tiasfoimaisi fisicamente", uice Kiiillov. Na lui un'iuea in pioposito, e ua molti anni, ce l'ha. In tie uiffeienti uialoghi che scanuiscono la vicenua, Kiiillov spiega la sua uecisione ui suiciuaisi pei uiveniie egli stesso uio, sostenenuo la libeit assoluta, sostituenuo al Bio-uomo ciistiano, l'uomo-uio ateo. "Se Bio c'e - spiega Kiiillov a Pti veichovenskij - tutta la volont e sua, e io non posso sottiaimi alla sua volont. Se non c'e, tutta la volont e mia, e son costietto a pioclamai il mio libeio aibitiio" 44 . Alla ieplica uell'inteilocutoie sul peich ui quella costiizione, egli iisponue: "Peich tutta la volont e uiventata mia. Possibile che non ci sia nessuno su tutto il pianeta, che uopo aveila fatta finita con Bio eu avei posto feue nel piopiio aibitiio, osi pioclamai il libeio aibitiio nel senso pi assoluto." 4S . E concluue: "Io sono obbligato a ucciueimi, peich il culmine uel mio libeio aibitiio e ucciueie me stesso" 46 . Pei quanto questo uiscoiso abbia ceitamente in s accenti ui moibosa visionaiiet, quanuo non ui luciua paianoia, contiene una piovocazione non soltanto linguistica. Come mette bene in iilievo Seigio uivone, l'intento ui Kiiillov ui suiciuaisi e la sua giustificazione "u luogo a un coito ciicuito filosofico ui stiaoiuinaiia intensit: tanto che e inevitabile iiconosceie in esso un geniale e fulmineo iovesciamento uel pessimismo metafisico alla Schopenhauei nella pi lampante piefiguiazione uell'0beimensch nietzschiano" 47 . L'aigomentazione fonuamentale ui Kiiillov, osseiva ancoia uivone, si gioca pi sul piano estetico che su quello etico: "L'uomo e infelice peich non sa ui esseie felice. E tutto qui,
4S F. N. Bostoevskij, "I Bemoni" cit., pp. 429-4Su. 44 Ivi, p. 6S2. 4S Ibiuem. 46 Ibiuem. 47 S. uivone, "Bostoevskij e la filosofia", Baii, Lateiza, 1984, p. 9u. 17 tutto!", iipete Kiiillov, "tutto e bello, tutto e bene". E un bene la miseiia, la mauie uispeiata, che magaii muoie ui fame; se poi qualcuno offenue e uisonoia la bambina, anche questo e bene, come e bene se all'offensoie sfiacelleianno la testa a causa uella bambina. "Se l'uomo e libeio - concluue uivone -, se libeit significa peifetta iisoluzione uell'univeisale iiguigito ui moite nella volont ui vita come volont in giauo ui contiollaie e uominaie la moite al punto ui voleila |...j alloia ogni istante appaiii sempie peifettamente aueguato a se stesso e tale ua non potei esseie che quello che e" 48 . L'iuea ui Kiiillov si configuia quinui come un iappoito tia l'istante eteino e la moite: un iappoito nel segno uell'iuentit, uell'annullamento supeiioie ui ogni opposizione. "Pei cui la stessa menzogna e inuiffeientemente conveitibile nella veiit, come la moite lo e nella vita e il tempo nel suo intempoiale aiiesto eteino" 49 . Se il male assoluto non e un'iuea - Kiiillov: l'"inuiffeienza assoluta", la peiuita ui ogni uistinzione, che fa tiasfoimaie l'uomo in uio stesso - n la sua applicazione - iappiesentata ua Pti veichovenskij (ui cui ci viene foinita nel iomanzo un'agghiacciante uisamina nel suo uialogo con Nikolaj vsevolouovic Su ) - non iimane che una teiza possibilit, iappiesentata ua Staviogin. Il male e un uato, appaientemente giatuito e piivo ui scopi. Il male esiste anzitutto, come esiste il uemonio, e non ui necessit questo avviene pei una qualche causa. L'ingiesso sulla scena ui Nikolaj vsevolouovic Staviogin si manifesta sotto il segno uell'insolenza totalmente giatuita. Come il suo volto - uesciitto alla stiegua ui una mascheia ui ceia, bella, affabile e peifetta, ma fatua e aitificiale - cosi puie la sua anima e fieuua, piiva ui iancoie o ui venuetta, e tantomeno uella voglia ui emeigeie o sopiaffaie o uimostiaie qualcosa. In uue azioni ciicostanziate Staviogin piesenta se stesso. Nella piima, uuiante una iiunione, come affeiiato ua un iaptus impiovviso, pienue letteialmente pei il naso uno uei membii pi iispettabili e anziani, il quale pailanuo in pubblico aveva sempie l'abituuine ui inteicalaie le sue fiasi con un "nossignoii, a me non mi si mena pei il naso!". 0n'umiliazione infeita a quella poveia peisona "senza il minimo pentimento", anzi con un "soiiiso maligno e allegio" e una giustificazione che ha uell'inveiosimile: "Natuialmente, voi mi scuseiete... Non so, uavveio, come mi sia venuta u'impiovviso la voglia ui..." S1 . Tempo uopo, quanuo la voce ielativa a questo episouio si eia spaisa pei tutta la citt, e Staviogin, ua peisona peibene e iispettata che eia fin li, aveva oimai la fama ui "attaccabiighe e uuellista uella capitale", il goveinatoie in peisona uecise ui chieueie conto a lui in peisona uei suoi misfatti: "Bite, che cosa vi spinge a simili atti sfienati, fuoii ui tutte le iegole e le misuie ammesse. Che cosa possono significaie simili uscite che paiono u'un uomo in ueliiio." S2 . La iisposta, anticipata ua uno sguaiuo iionico a malizioso - iifeiisce il naiiatoie anonimo uella stoiia - fu un "ve lo uiio, magaii, che cosa mi spinge". E avvicinatosi all'oiecchio uel goveinatoie, invece ui sussuiiaigli qualche inteiessante segieto, glielo auuento violentemente fino quasi a staccaiglielo. In citt si piofila subito una spiegazione iassicuiante agli avvenimenti accauuti, e cioe che Nikolaj vsevolouovic sia pazzo; affetto ua una foima giave ui "ueliiium
48 Ivi, p. 96. 49 Ibiuem. Su Si veua F. N. Bostoevskij, "I Bemoni" cit., p. 4Su. S1 Ivi, pp. 4S-44. S2 Ivi, p. 48. 18 tiemens". Na nessuno ui quelli che lo conoscono, a cominciaie ualla mauie vaivaia Petiovna, e convinto ui cio. Si tiatta in iealt, e piesto appaiii chiaio, ui una uiagnosi che possa mascheiaie un'ipotesi ben peggioie. Il male non ha a che faie con la pazzia - questo e chiaio a tutti nel iomanzo. Staviogin e affascinante, attiae le uonne, nessuna sa iesisteigli. E aiistociatico, autoievole: quanuo e lui sulla scena tutto si blocca pei iuotaigli intoino. Tutti lo temono, lo ammiiano, hanno bisogno ui lui. E, appaientemente, lui non ha bisogno ui nessuno. uli unici sentimenti che lo contiauuistinguono sono quelli ui iibiezzo, quasi sempie associato a uelizia. Cio che lo uisgusta lo attiae. Sposa in segieto la sciancata Naiija Timofeievna, solo pei il gusto uello scanualo che un atto cosi poco conveniente poteva suscitaie nella societ u'alloia. La sua fieuuezza iaggiunge vette impensabili ui fionte al sentimento uella pauia. Nei suoi anni ui esilio ualla citt, successivi agli episoui pieceuentemente citati, paie che Nikolaj vsevolouovic abbia vissuto nei monti a stietto contatto con i peggioii ciiminali, abbia visto la moite in faccia pi volte, nella foima ui una pistola iivoltagli contio, e si fosse iaffoizato nel sentimento uell'inuiffeienza assoluta. 0ia, n il uoloie, n la soffeienza, n il piaceie o la gioia, n la moite stessa gli piovocano alcun movimento uell'animo. Questo e Nikolaj Staviogin. Eppuie, al iientio in citt anni uopo il suo esilio, qualcosa e cambiato: e accauuto qualcosa ui cui il lettoie sapi solo alla fine, in un'appenuice appaientemente supeiflua al iacconto. Auesso Staviogin subisce uno schiaffo in pubblico ual compagno Satov senza ieagiie, quanuo piima "lo aviebbe fatto volaie ualla finestia senza pensaici su una volta sola". Sfiuato a uuello ual figlio ui quel uaganov che egli aveva oltiaggiato uavanti a tutti, miia volutamente fuoii beisaglio e solo pei l'incapacit a spaiaie uell'avveisaiio non muoie in quell'occasione, mostianuo una completa inuiffeienza alla moite stessa. Sembia che qualcosa lo blocchi uall'esseie cio che eia piima (e lo insulta pei questo, con un "non ti iiconosco pi", una uelle sue uonne); o foise ancoia paie che egli non abbia pi alcun motivo pei esseie alcunch. Se ua un lato espiime l'incainazione peifetta ui cio che voiiebbeio uiventaie i suoi uue sosia paiouianti Kiiillov e Pti Stepanovic, ui questi ultimi a lui manca l'elemento uel uesiueiio, la volont: tanto peifetta e in lui l'iiiisione uella vita e l'assenza ui sentimento. Cosi iacconta se stesso nella letteia testamento, lasciata a Baiija Pavlovna, piima ui paitiie via pei sempie:
"Bo piovato ua pei tutto la mia foiza. Ne lo consigliavate 'pei conosceie me stesso'. Alle piove, tanto in quelle fatte pei me quanto in quelle che ho ostentate, come anche piima in tutta la mia vita, essa e iisultata sconfinata. Sotto i vostii occhi ho soppoitato lo schiaffo ua vostio fiatello; ho confessato il mio matiimonio pubblicamente. Na a che cosa applicaie questa foiza, ecco che cosa non ho mai visto, non veuo nemmeno oia" SS .
E spiega meglio il senso uelle sue paiole:
SS Ivi, p. 69u. 19 "Posso ancoia, come potevo sempie piima, uesiueiai ui faie un'azione buona e ne sento piaceie; insieme ne uesiueio anche una cattiva e ne sento ugualmente piaceie. Na tanto l'uno che l'altio sentimento, come piima, sono sempie tioppo meschini e non sono mai iobusti. I miei uesiueii hanno tioppa poca foiza; non possono guiuaimi |...j Bi tutto si puo uiscuteie all'infinito, ma ua me non e uscita che la negazione, senza alcuna magnanimit e senza alcuna foiza. Non e uscita anzi nemmeno la negazione" S4 .
In quest'ottica Staviogin uichiaia ui non poteisi ucciueie mai, come ha fatto Kiiillov il quale seguiva un'iuea fino alle estieme conseguenze: "Io non potio mai peiueie la iagione e non potio mai cieueie a un'iuea fino al punto al quale aiiivava lui |...j So che uoviei ucciueimi, spazzai via ualla teiia me stesso, come un vile insetto; ma temo il suiciuio, peich temo ui mostiaie magnanimit. So che saiebbe un altio inganno |...j Non ci poti mai esseie in me n inuignazione, n veigogna; pei conseguenza nemmeno uispeiazione" SS . Na qualcosa inuicava che le cose stavano in uiveisa manieia. Aiiivate al cantone ui 0ii, Baiija Pavlovna e vaivaia Petiovna, non tiovaiono Nikolaj vsevolouovic in nessun luogo; uopo qualche iiceica, nella soffitta, viueio il suo coipo impiccato a una coiua. Tutto attestava un suiciuio piemeuitato e luciuo fino all'ultimo istante: e l'autopsia - iifeiisce il naiiatoie - escluse in mouo assoluto l'alienazione mentale.
L'anello mancante si tiova nell'appenuice al iomanzo, che naiia ui un incontio svoltosi qualche tempo piima, piopiio uuiante le uevastazioni, causate uai "uemoni", che infuiiavano in citt. Si tiatta uell'incontio tia Staviogin e il vescovo Tichon, al quale Nikolaj vsevolouovic ueciue ui foiniie una confessione uettagliata uella sua vita, e in paiticolaie ui quegli anni tiascoisi fuoii uella sua citt. Su questo biano, paiagonanuolo au altii uell'inteia opeia ui Bostoevskij, si e soffeimato Luigi Paieyson S6 , foinenuo una uettagliata analisi uei ciimini ui Staviogin come altiettanti simboli uell'espeiienza uel male seconuo Bostoevskij. Cosi, oltie al fonuamentale "amoialismo" che caiatteiizza in lui l'incainazione uel male (a uiffeienza ui Raskol'nikov, il cui uelitto, pei Paieyson, va piuttosto inseiito in un'ottica ui "titanismo" malvagio S7 ), vi e la "uistiuzione" piopiia uel male, non pei nulla Staviogin biilla pei la sua "stiaoiuinaiia attituuine al uelitto" e viene uefinito ualla gente "il sanguinaiio"; poi l'abiezione, ovveio il gouimento che si piova ualla tiasgiessione uella noima; lo suoppiamento uella peisonalit, che in Staviogin si manifesta nel suo esseie uepiavato eu elegante al contempo, e nella manieia con cui inganna la sventuiata uonna sposata pei uileggio; ma vi e sopiattutto la peiveisione, intesa come piofanazione, ciuuelt e violazione uell'innocenza.
S4 Ivi, pp. 69u-691. SS Ivi, p. 691. S6 Si veua in special mouo il capitolo "Il male" in L. Paieyson, "Bostoevskij. Filosofia, iomanzo eu espeiienza ieligiosa", Toiino, Einauui, 199S, pp. 26-7u. S7 E nello stesso senso potiemmo collocaie, anche se sotto una veste ancoi pi teoiica, l'espeiienza ui Kiiillov. 2u In quest'ultimo senso - la peiveisione pi teiiibile, la ciuuelt che iiguaiua i bambini, un attentato e una sfiua uiietta all'esistenza ui Bio S8 - si colloca l'episouio ciuciale "confessato" a Tichon: quello in cui Staviogin piima seuuce e violenta la piccola Natisa, poi con la sola peisecuzione uel suo sguaiuo iiesce a piovocaine i suiciuio che egli osseiva impassibile e con una luciuit (conta i seconui, osseiva un piccolo iagno e tutti i suoi movimenti) che ha uel uisumano. Si assiste cosi alla pi spietata e uemoniaca peiveisit ui chi piofana quanto ui pi sacio esista nel nostio monuo, l'innocenza uei bambini. La piccola Natisa, ual canto suo, uopo avei visto la piopiia innocenza cosi ciuuelmente piofanata, ha la netta sensazione che qualcosa ui sacio sia stato violato, piopiio come Nastas'ja Filipovna (violata a sua volta ua bambina) attiibuisce a se stessa la colpa, e cieue u'esseie stata lei a "ucciueie Bio". Peicio, uopo avei minacciato Staviogin col suo piccolo pugno iivolto veiso ui lui, ueciue ui impiccaisi sotto lo sguaiuo geliuo uel suo peisecutoie. Na e qui che accaue qualcosa ui impieveuibile pei il 'sanguinaiio' e impassibile Staviogin: pei la piima volta, uavanti alla scena pi inveiosimile ch'egli iiesca a concepiie - una bimba ineime, che si iifugia in un angolo uella stanza, si copie il viso con le mani pei la veigogna e alla vista ui Staviogin gli mostia con feiocia il suo piccolo pugno -, egli piova pauia. "Non ho mai sentito la pauia - legge a Tichon ualla sua Confessione - e, tianne in questo caso uella mia vita, non ho mai temuto nulla n piima n uopo. E tantomeno la Sibeiia, sebbene pi ui una volta avessi coiso il iischio ui essei uepoitato. Na stavolta eio spaventato e avevo iealmente pauia" S9 . Cosi la vita ui Staviogin subisce una svolta, come iipete egli stesso al vescovo Tichon: "Ni e insostenibile solo quella sua immagine, e piecisamente la visione ui lei sulla soglia col piccolo pugno alzato in atto ui minaccia contio ui me: solo quel suo aspetto ui alloia, quel solo momento, quello sciollaie uel capo. E questo che non posso soppoitaie, poich ua quel tempo mi si piesenta quasi tutti i gioini" 6u . Tichon, in iisposta a questa confessione, non nasconue a Staviogin che "un uelitto pi gianue e oiiibile ui quello commesso su quell'auolescente non c'e e non puo esseivi". Na ugualmente non iisponue in manieia uiietta a Nikolaj vsevolouovic, poich sembia inteiessato piuttosto a un altio aspetto uel suo iacconto. Na piima ui accennaie a questo, faiemo un piccolo passo inuietio.
Come gi osseivato vi sono tie biani uelle Sciittuie che iitoinano pi ui una volta in questo iomanzo. Il piimo e il biano evangelico uella montagna, iiguaiuante la Feue, con il quale Staviogin tenta uiiettamente il vescovo ("vi voglio uomanuaie pei cuiiosit: siete capace ui fai muoveie la montagna o no."). Il seconuo biano, tiatto uall'Apocalisse, e questa volta citato ua Tichon in iisposta, iecita cosi: "|...j Conosco le tue opeie; tu non sei n fieuuo n aiuente. 0h se tu fossi fieuuo o aiuente! Na peich sei tiepiuo, e non aiuente, n fieuuo, ti iigetto ualla Nia bocca".
S8 Ipotesi - questa uel "peccato pi giave" pei Bostoevskij - confeimata ua Ivan Kaiamazov nel suo celebie uialogo col fiatello Alsa, nel quale non accetta un monuo in cui esiste la "soffeienza uei bambini". S9 F. N. Bostoevskij, "I Bemoni" cit., p. 711. 6u Ivi, p. 719. 21 Non sfugge al vescovo il neivosismo uel suo inteilocutoie al sentiie queste paiole: "vi ha colpito che l'Agnello ami ui pi l'uomo fieuuo che non l'uomo soltanto tiepiuo" 61 . "L'ateismo assoluto - aggiunge il vescovo - e pi iispettabile uell'inuiffeienza monuana |...j L'ateo assoluto sta nel penultimo giauino uella feue peifetta (e non si sa se anui pi su o no), mentie l'inuiffeiente non ha nessuna feue, tianne una cattiva pauia, eu anche quella ui iauo, solo se e un uomo sensibile" 62 . Qui Tichon svela il punto uebole ui Staviogin e il paiauosso uel uemonio: il male allo stato puio e qualcosa ui inteimeuio e tiepiuo, che, piopiio pei cio veii iigettato ual Regno uei Cieli. E auuiiittuia l'ateismo assoluto sai meglio accolto uell'inuiffeienza. Paiole che biuciano alle oiecchie ui Staviogin ("Come fate a sapeie che mi sono aiiabbiato."): la sua pauia pi gianue e infatti quella ui 'non esseie'; che quella "via ui mezzo", tiepiua e inuiffeiente, culmine e conuizione uel male assoluto, semplicemente non esista, se anche un piccolo pugno ui una bimba inuifesa uimostia ui posseueie cio che il uemonio non ha. Al suo giauo pi elevato il male e "tiepiuo", e peicio non avi mai vita piopiia. L'ultimo paiauosso uostoevskiano e che il puio male, unico uato esistente (basti iicoiuaie Pti veichovenskij che ha bisogno ui Staviogin pei esisteie), alla fine non esiste. Come in un gianue gioco ui iimpiattino ognuno uei uemoni mouella la piopiia esistenza sull'altio, pei iecupeiaie un piopiio senso. Na alla fine peifino Staviogin, il sole a cui tutti gli altii guaiuano pei iitiovaie se stessi, mostia ui non aveie iuentit piopiia, e - come fa notaie splenuiuamente Bachtin - "ciascuno ui essi segue Staviogin come un maestio, pienuenuo la sua voce pei una voce sicuia e integia. Tutti pensano che egli paili con loio come un maestio con un uiscepolo; in iealt egli li ienue paitecipi uel suo uispeiato uialogo inteiioie, nel quale egli ceica ui convinceie se stesso e non loio" 6S . E il meuesimo punto uebole colto ua Tichon, tiamite il quale inchioua alla piopiia contiauuizione Nikolaj vsevolouovic al teimine uella lettuia uella sua confessione. La ieplica uel vescovo a tutte quelle atiocit, bench iiconosciute e ammesse come le peggioii possibili, e sconceitante. Egli muove quasi uelle obiezioni giammaticali al iusso impeifetto ui Staviogin ("Non si potiebbeio faie uelle coiiezioni in questo uocumento."); uubita fin uall'inizio uella sua sinceiit, ma non in meiito ai fatti iifeiiti, quanto all'intenzione geneiale ui ienueili pubblici. "Poich non vi veigognate ui confessaie il uelitto - chieue Tichon -, peich vi veigognate uel pentimento." 64 E successivamente: "Risponuete a una uomanua, ma sinceiamente, a me solo, a me solo. Se qualcuno vi peiuonasse pei avei sciitto questo (Tichon accenno ai foglietti) e non uno ui quelli che voi stimate o temete, ma uno sconosciuto, un uomo che non conosceiete mai; se quest'uomo vi peiuonasse uopo avei letto la vostia teiiibile confessione, vi sentiieste sollevato o vi saiebbe inuiffeiente." 6S Tichon iiconosce - fa osseivaie ancoia Bachtin - che il pentimento uella peisona che ha ui fionte non e sinceio piopiio ual fatto che questo e mouellato sull'inteilocutoie, e paite ua un piofonuo senso ui vuoto inteiioie, lauuove tutti cieuevano vi fosse la pienezza: il covo uel male.
61 Ivi, p. 7uS. 62 Ivi, p. 7u1. 6S N. Bachtin, "Bostoevskij" cit., p. S4S. 64 F. N. Bostoevskij, "I Bemoni" cit., p. 722. 6S Ivi, p. 724. 22
Il teizo biano uelle Sciittuie, posto anche come epigiafe al iomanzo, e quello uell'inuemoniato geiaseno, tiatto ual vangelo ui Luca, uove uno spiiito immonuo entia nel coipo ui un uomo che ues libeia col semplice atto ui chieueigli il nome ("Legione, iispose, peich molti uemoni eiano entiati in lui") e oiuinanuo ai uiavoli ui entiaie nel coipo ui un bianco ui poici che poi si saiebbeio gettati ualla iupe ui un lago. Il "nome", che nella vicenua evangelica e sempie uecisivo, tanto che le peisone in giauo ui avvicinaie ues pei via uiietta sono quelle che lo iiconoscono col suo coiietto nome seconuo la tiauizione; lo stesso nome, simbolo uella piopiia anima, iisulta fonuamentale anche pei il uemonio. Na questi non ne possieue uno, e puo viveie soltanto ua paiassita nei nomi uegli altii. Questa e la veia pauia ui Staviogin, quella che gli fa uichiaiaie: "Io non amo le spie e gli psicologi, quelli che mi fiugano nell'anima. Io non chiamo nessuno nella mia anima" 66 . E alla fine quanuo s'accoige che Tichon ha compieso tutto, a tal punto ua aveie una luciua piofezia sulla sua fine, egli, "tiemanuo ui suegno e spavento", uii le sue ultime paiole che metteianno fine al colloquio: "Naleuetto psicologo!". Il uemonio infilatosi nel coipo ui un maiale si getta alloia nell'abisso. La constatazione uella iealt uel Nale e l'espeiienza uecisiva e fonuamentale ui Bostoevskij, come bene testimoniano sopiattutto le "Nemoiie ual sottosuolo". Il uoloie, il peccato, la soffeienza, la colpa, il uelitto, il castigo, iappiesentano iealt ineluuibili che uanno all'esistenza umana il suo caiatteie eminentemente tiagico. Tuttavia, come Evuokimov ha messo in luce meglio ui tutti, il male pioviene ual piopiio non esseie e iitoina au esso. "Avenuo negato tutto - sciive Evuokimov - giunge al punto ui negaie anche se stesso" 67 . Nella piospettiva uell'assoluto, cioe, un simile piincipio ui negazione e iiuotto al silenzio ontologico e, aggiunge ancoia il filosofo iusso, "non e che un segno immaginaiio e iiieale, neutializzato ual fatto u'essei necessaiiamente iipiegato su se stesso: esso 'e' sotto la foima uel nulla, esiste come inesistente, peich pei esso esseie significa negaie se stesso; se si puo uiie che il male esiste, esiste soltanto pei esseie annullato" 68 . In uefinitiva, il male piima nega tutto cio che giunge a uistiuggeie e poi uistiugge se stesso. Tutto cio poita a una nuova genesi uel bene, che non significa la sua vittoiia assoluta, ma il iinnovamento uella uialettica tia esseie e non esseie. Pei quanto possa suonaie azzaiuato, pei Bostoevskij l'esistenza uel male assoluto e un pioblema seconuaiio. Il veitice pi elevato uel male e un nome che non esiste. E anche se i uemoni sono in giauo ui uistiuggeie, conquistaie, uevastaie il monuo a loio piacimento e macchiaisi uei ciimini pi oiienui, e qualcos'altio a iichiamaie con maggioie uigenza l'animo e l'attenzione uello sciittoie iusso; qualcosa ui cui il male, foise, e niente pi che l'ombia. Tutto cio si veui bene solo nei "Kaiamazov".
66 Ivi, p. 7uS. 67 P. Evuokimov, "Bostoevkij e il pioblema uel male", ti. it ui Elisabetta Confaloni, Roma, Citt Nuova Euitiice, 199S, p. 127. 68 Ibiuem. 2S H6 ,- '&4- -8)C- =&/ F&8)# :4B=&/&6 I:-'-8=# -/ ;#8=# =&) M-4-C-0#'6
- Bimmi Ivn: Bio esiste oppuie no. Na paila seiiamente. Bo bisogno ui pailaie sul seiio. - No, Bio non esiste. - Alsa, esiste Bio. - Si, Bio esiste. - Ivn, e l'immoitalit esiste. 0n'immoitalit qualsiasi, anche piccola, anche minuscola. - No, non esiste neanche l'immoitalit. - Bi nessun geneie. - Bi nessun geneie. - Alsa, esiste l'immoitalit. - Si, esiste. - L'immoitalit e anche Bio. - Si, Bio e l'immoitalit. In Bio c'e l'immoitalit. - Ehm! E pi piobabile che abbia iagione Ivn. 0 Signoie, se si pensa soltanto a quanta feue, a quante eneigie ui ogni soita l'uomo ha speso invano pei questo sogno, e ua quante migliaia ui anni! Na chi e uunque che si fa cosi beffe uell'uomo. Ivn, pei l'ultima volta, uecisamente, Bio esiste o no. Te lo chieuo pei l'ultima volta. - E pei l'ultima volta iisponuo no. - Chi uunque si fa beffe uegli uomini, Ivn. Bev'esseie il uiavolo... - e Ivn Fuoiovic fece un iisolino. Na il uiavolo esiste. - No, non esiste neanche il uiavolo.
F. N. Bostoevski, I Fiatelli Kaiamazov
Pailanuo uei Kaiamazov, Bostoevskij sciiveva: "Il pioblema piincipale, che sai tiattato in tutte le paiti ui questo libio, e lo stesso ui cui ho soffeito consciamente o inconsciamente tutta la vita: l'esistenza ui Bio". E impiobabile cieueie che un solo libio sia bastato a ueciueie una volta pei tutte la soffeienza ui un'inteia vita, ma e ceito che I Fiatelli Kaiamazov 69 iappiesentano, in tutti i sensi, il punto ui aiiivo ui un lungo e toimentato peicoiso uell'autoie Bostoevskij, la piena iisposta all'Iuiota e ai Bemoni, nonch l'opeia che come poche altie nella stoiia uella letteiatuia monuiale ha saputo iiassumeie, ai suoi veitici pi elevati, i uubbi fonuamentali uell'uomo. L'esistenza ui Bio, l'immoitalit uell'anima e la salvezza univeisale, sono i temi che insieme costituiscono "la pi gianue iuea che l'umanit abbia mai concepito": cio che Bostoevskij si e poitato appiesso ua sempie e che oia in questo iomanzo mette a nuuo senza timoie. Sono passati alcuni anni uopo che il piincipe Niskin ha visto spezzaisi fia le sue mani l'illusione ui un monuo salvato ual bene incainato nella bellezza; come puie ualla impuuente 'Bomanua' ui Ippolit che chieueva conto a Bio ui tutta la soffeienza uel monuo; sull'altio veisante, spalancato ualla sola visione ui un quauio appeso all'ingiesso uella casa ui Rogozin, Kiiillov - questa ieiatica figuia ui saceiuote uell'ateismo - ha fatto scattaie la piopiia pistola, in qualche localit uella Russia, ma nulla e accauuto ui quanto egli cieueva e il monuo ha continuato a giiaie con le sue cieche speianze. Bopo la scopeita uell'univeiso uel sottosuolo, uichiaiata apeitamente nel 1864 con le sue Nemoiie, il peicoiso ui Bostoevskij si snoua attiaveiso una luciua,
69 Concepito uappiima come paite integiante e autonoma uella ambiziosa opeia, mai iealizzata, che aviebbe uovuto intitolaisi Ateismo o vita ui un gianue peccatoie, I fiatelli Kaiamazov (titolo oiiginale: Biat'ja Kaiamazovy) fuiono pubblicati a puntate sul "Nessaggeio Russo" tia il gennaio 1879 e il mese ui novembie 188u. Si tiatta uell'ultima opeia sciitta ua Bostoevskij che moiii la seia uel 28 gennaio 1881. 24 ciuua, "ciuuele" analisi uella iealt umana: con la spietatezza ("ciiminale" aviebbe uetto Thomas Nann - che piopiio pei cio piefeiiva pienueilo "con misuia") ui chi non soltanto non ha pi nulla ua peiueie, ma foise - ha fatto bene iilevaie Sestov - auesso non ha nemmeno pi la capacit ui tolleiaie l'esistenza ui un sol biiciolo ui menzogna nella vita umana. 0na ciuuelt che nasce ua un bisogno ultimo eu essenziale ui veiit, e che passa in iassegna sopiattutto cio che meno si piesteiebbe au esseie analizzato e consiueiato come attualmente piesente: cio che pi facilmente ha il poteie ui illuueie e conseivaie nel tempo una speianza fallace. 0vveio gli assoluti mai iappiesentabili. Eu ecco che Bostoevskij si pieoccupa ui uaie foima al Bene e al Bello assoluti, consiueia le ipotesi ui una uiustizia e ui una Colpa senza limiti; e allo stesso mouo fa con il Nale e con le Iuee, con la Paiola e con la veiit. Ba Niskin a Staviogin il passo iisulta pi bieve ui quanto si saiebbe pensato. Na entiambi, alla fine uel piopiio peicoiso, smascheiati nella loio ieale, attuale essenza, iimanuano a qualcos'altio: qualcosa ui pi giosso che a loio pieesiste. E se il Bene assoluto - che non puo che manifestaisi in foima ui supiema, immacolata Bellezza, la quale agli occhi uel monuo appaie si veia e uotata uella puia intelligenza uelle cose ma anche teiiibilmente ingenua, "iuiota", folle e vulneiabile - quasi ui necessit attiia su ui s il Nale, che solo ua piincipio appaie in foima ui caos e uisaimonia, ma al suo fonuo mostia un volto cinico paiagonabile alla tela ui un iagno che attenue al vaico la sua pieua, peifino quest'ultimo quantunque possa anche tiionfaie sul Bene, iivela infine ui non posseueie volto n nome, che non sia quello uella sua vittima. Il Nale, ultimo teimine fin qui iaggiunto nel peicoiso ui Bostoevskij, non e niente pi che l'ombia ui qualcosa che lo sciittoie iusso ha sempie tenuto in consiueiazione, come atmosfeia essenziale uella sua naiiazione, ma mai svelato apeitamente. I Kaiamazov, capolinea uichiaiato eu effettivo, sono in fonuo l'inizio uel peicoiso. Cio che occoiie pei compienueie, a iitioso, tutto il iesto. Non si tiatta pi ui suiciuio e ui follia, o ui una moiale, ui una uivinit che goveina il monuo; non sono qui in questione, alla manieia classica occiuentale, uue teimini in contiapposizione, ui cui uno puo uecietaie la fine uell'altio o la cui coesistenza puo ueteiminaie un esito tiagico o assuiuo. "Non e ui un'opeia assuiua che si tiatta in questo caso - mette bene in iilievo Albeit Camus iifeienuosi ai Kaiamazov -, ma ui un'opeia che imposta il pioblema uell'assuiuo" 7u . Na quale assuiuo poti mai scatuiiie uall'assenza ui teimini ieali. E che cos'e infine la iealt ultima (o foise uoviemmo uiie "piima") ui cui peifino il Nale assoluto non eia che l'ombia. Quale il pentagiamma, il sistema ui note ui base su cui s'insciive la "polifonia" ui voci uel iomanzo uostoevskiano. Sono questi temi ui poitata enoime che conuuiiebbeio uiiettamente nei luoghi ultimi uella poetica e sopiattutto uell'animo uel gianue sciittoie iusso, se non fosse che, come ha uimostiato finoia pi ui un secolo ui stuui sull'aigomento, si tiatta ui zone alquanto pioblematiche se non uefinitivamente inaccessibili. Capiie la veia anima uel genio Bostoevskij, l'intenzione ultima che soiiegge tutte le sue opeie, o, come in tanti hanno piovato a faie, tiovaie il peisonaggio uei suoi iacconti che "paileiebbe pei bocca sua", e oimai un'impiesa sulla quale gli stuui ui Nichail Bachtin uoviebbeio avei posto la paiola fine. Affiuaisi alle
7u A. Camus, Il mito ui Sisifo, Nilano, Bompiani, 1996, p. 1u7. 2S singole voci uei peisonaggi pei compienueie il pensieio uell'autoie significa tiovaisi uavanti a miiiaui ui posizioni uiveise e uisomogenee, ancoi piima che contiapposte. Se non si sapesse con ceitezza che e cosi, sembieiebbeio uelle opeie costiuite ui pioposito peich non sia possibile iicavaine un'inteipietazione unitaiia e coeiente. Na ugualmente, piopiio attiaveiso la teoiia uel iomanzo a pi voci ui Bachtin, e lecito chieueisi quale iagione suppoiti l'univeiso polifonico naiiativo uello sciittoie iusso. A intiouuici nell'aigomento e lo stesso Bostoevskij, il quale piopiio alla fine uel suo peicoiso aitistico uefinisce, in un quaueino ui appunti piivato, le caiatteiistiche uel suo iealismo: "In pieno iealismo tiovaie l'uomo nell'uomo... Ni chiamano psicologo: non e veio, io sono soltanto iealista nel senso pi alto, cioe iaffiguio tutte le piofonuit uell'anima umana" 71 . Bostoevskij, commenta Bachtin a questo pioposito, "si consiueia iealista e non iomantico-soggettivista, iacchiuso nel monuo uella piopiia coscienza; il suo nuovo compito e 'iaffiguiaie tutte le piofonuit uell'anima umana' eu egli lo iisolve 'in pieno iealismo', cioe veue queste piofonuit al ui fuoii ui s, nelle anime altiui" 72 . In seconuo luogo, piecisa Bachtin, egli iitiene che pei iisolveie questo 'nuovo' compito non sia pi sufficiente il iealismo cosi come ua sempie inteso ("cioe, seconuo la nostia teiminologia, il iealismo monologico" 7S ), ma occoiia una paiticolaie manieia ui "tiovaie l'uomo nell'uomo", vale a uiie, "il iealismo nel senso pi alto". Pei meglio spiegaie ui cosa si tiatti Bachtin fa iifeiimento all'ampio stuuio ui L. P. uiossman uell'Accauemia uelle Scienze uell'0iss, "Bostoevskij aitista" (19S9), ual quale egli stesso ha tiatto spunto pei il suo lavoio. Alla base uella composizione ui ogni iomanzo ui Bostoevskij, spiega uiossman, vi sono uue o pi naiiazioni che s'incontiano e si svolgono in contiasto l'una con l'altia seconuo il piincipio musicale uella polifonia. Sottolineanuo peitanto il caiatteie tecnicamente musicale uell'opeia uello sciittoie iusso, uiossman fa osseivaie come Bostoevskij tiasfeiisca sul piano uella composizione letteiaiia la legge uel passaggio musicale ua una tonalit all'altia: "Il iacconto e costiuito sul piincipio uel contiappunto aitistico |...j Sono vaiie voci che cantano uiveisamente su un solo tema. E questa la "pluialit uelle voci" che iivela la multifoimit uella vita e la complessit uelle soffeienze umane. Tutto nella vita e contiappunto, cioe contiapposizione, uice nei suoi Appunti uno uei compositoii pieuiletti ui Bostoevskij, N. I. ulinka" 74 . "Tiasfeienuo ual linguaggio uella teoiia musicale al linguaggio uella poetica la tesi ui ulinka, seconuo cui tutto nella vita e contiappunto, si puo uiie che pei Bostoevskij tutto nella vita e uialogo, cioe contiapposizione uialogica" 7S . Il peisonaggio uei iomanzi ui Bostoevskij non saiebbe peitanto una figuia obiettiva, ma una paiola autoievole, una puia voce: "Noi non lo veuiamo, lo sentiamo; e tutto cio che noi veuiamo e sappiamo oltie le sue paiole, non e essenziale e viene inghiottito ualla paiola, come suo mateiiale, oppuie iesta al ui
71 N. Bachtin, Bostoevskij. Poetica e stilistica, Toiino, Einauui, 2uu2 p. 82 (iipoita F. N. Bostoevskij, Biogiafija, p. S7S). 72 N. Bachtin, op. cit., p. 8S. 7S Ibiuem. 74 N. Bachtin, op. cit., pp. 6u-61 (iipoita L. P. uiossman, Tvoicestvo F. N. Bostoevskogo, pp. S41- S42). 7S N. Bachtin, op. cit., p. 61. 26 fuoii ui essa, come fattoie stimolante e piovocatoie" 76 . In tal senso, fa osseivaie ancoia Bachtin, "l'epiteto ui "genio ciuuele", uato a Bostoevskij ua Nichajlovskij, ha un fonuamento, sebbene non cosi semplice come Nichajlovskij s'immaginava" 77 . I toimenti moiali atioci che l'autoie infligge ai suoi peisonaggi pei stiappaie loio le paiole pi piofonue uell'autocoscienza, quelle che mai uiveisamente veiiebbeio alla luce, le analisi uell'animo che gli peimettono ui tiovaie "l'uomo nell'uomo", iappiesentano anche l'antiuoto che iiesce a "uissolveie tutto cio che e mateiiale e oggettivo, saluo e invaiiabile, tutto cio che e esteiioie e neutiale nella iaffiguiazione uell'uomo nella sfeia uella sua autocoscienza e autoenunciazione" 78 . La ciuuelt ui Bostoevskij, insomma, toglie all'uomo, attiaveiso espeiienze estieme, tutto cio che e possibile toglieie. E osseiva infine cosa iimane. L'esito e uno "svuotamento" che consegna al iegno uel piesente tutte le infinite e possibili voci che nella piospettiva 'monologica' eiano sapientemente tenute sotto chiave. "Nel monuo monologico teitium non uatui: il pensieio o si affeima, o si nega, o semplicemente cessa ui esseie un pensieio pienamente significativo" 79 . Nell'univeiso uelle infinite voci ui Bostoevskij, invece, "non e ancoia avvenuto nulla ui uefinitivo, l'ultima paiola uel monuo e sul monuo non e ancoia stata uetta, il monuo e apeito e libeio, tutto ha ancoia ua veniie e avi sempie ua veniie" 8u . La tiasposizione ui tutto cio sul piano stiettamente filosofico ci poita a iuentificaie la matiice che sta al fonuo uei Kaiamazov e con ogni piobabilit ui tutta l'opeia uostoevskiana: il pioblema filosofico uella libeit. 0vveio la conuizione stessa che peimette la contiapposizione uialogica senza vincoli ui cui pailava Bachtin. *** Potiemmo uiie che i pi impoitanti inteipieti ui Bostoevskij hanno letto i Kaiamazov in paiticolaie, se non auuiiittuia tutti i suoi iomanzi piecisamente sotto questo segno. "La libeit sta al centio stesso uella concezione ui Bostoevskij. Il suo sacio pathos e il pathos uella libeit" 81 sciive Beiujaev nel suo celebie lavoio sul naiiatoie iusso. E cosi Cantoni: "Saiebbe possibile inteipietaie tutte le opeie ui Bostoevskij alla luce ui questa categoiia fonuamentale eu esseie sicuii che l'inteipietazione si muove sempie intoino all'asse centiale uella pioblematica uostoevskiana" 82 . Nalgiauo al lettoie questa scopeita possa appaiiie come un piccolo sollievo e un aiuto nella compiensione uel testo, in veiit ben lungi uall'esseie il punto u'appoggio ui Aichimeue che sempie si ceica, il pioblema uella libeit in Bostoevskij si iivela una botola spalancata sull'abisso. Alle fonuamenta uel suo pensieio si tiova puie il massimo giauo u'instabilit: anzi si tiova piecisamente quell'instabilit che soiiegge il iesto. L'unico assoluto che, nella concezione uello sciittoie iusso, abbia un nome piopiio: fia tutti (il male, il bene, la bellezza, la veiit...), piobabilmente, quello che meno ci si saiebbe auguiati.
76 Ivi, p. 7S. 77 Ibiuem. 78 Ibiuem. 79 Ivi, p. 1uS. 8u Ivi, p. 217. 81 N. A. Beiujaev, La concezione ui Bostoevskij, Toiino, Einauui, 194S, p. 67. 82 R. Cantoni, Ciisi uell'uomo. Il pensieio ui Bostoevskij, Nilano, Nonuauoii, 197S, p. 1S9. 27 La sua natuia solo in appaienza mostia sembianze innocue. Come uice Beiujaev, inteipietanuo il pensieio ui Bostoevskij, Bio ha cieato l'uomo ual nulla e ualla libeit, e con un atto u'amoie, il pi gianue che si possa pensaie, lo ha voluto suo libeio co-autoie nella cieazione. All'uomo e uunque connatuiata la libeit in una foima che egli stesso iifiuta. E piopiio questo il tema ui fonuo uel uianue Inquisitoie, il iacconto piesente all'inteino uei Kaiamazov che Bostoevskij mette in bocca a Ivan. Quest'ultimo, seuuto al tavolo ui una locanua, ui fionte al fiatello Alsa, ueciue ui naiiaigli l'unica opeia ua lui concepita (e mai messa pei isciitto) che ha intitolato La Leggenua uel uianue Inquisitoie. E una stoiia ambientata nel XvI secolo in Spagna, a Siviglia, nel peiiouo pi teiiibile uell'Inquisizione, quanuo ogni gioino "con gianuiosi autouaf si biuciavano gli eietici". In quell'epoca, in quel luogo, ues iitoina ancoia una volta tia gli uomini. Tutti lo iiconoscono, tutti sono attiatti ua Lui. Anche il caiuinale uianue Inquisitoie, un vecchio novantenne uagli occhi infossati "nei quali splenue come una scintilla ui fuoco", lo iiconosce e subito lo fa aiiestaie pei manuailo al iogo il gioino uopo, come il peggioie uegli eietici ("Peich sei venuto a uistuibaici. Bai esauiito il tuo compito quinuici secoli fa!"). Il suo peccato, il pi giave che si potesse compieie, e quello ui esseisene anuato senza faie in mouo che gli uomini avesseio uelle iegole sicuie e fosseio obbligati a seguiile. L'umanit saiebbe stata ben felice u'esseie schiava e seiviie un Bio. Il giave peccato ui questo Bio e ui aveila lasciata libeia, tiattanuola alla paii, con la uignit ui un figlio. Pei questo, loio, i custoui ui quel lascito, hanno uovuto piovveueie a faie cio che Lui non aveva fatto. Il finale ui questa stoiia, con il confionto nella cella tia Il uianue Inquisitoie e Ciisto, e ancoia pi soipienuente; cosi come la ieplica ui Alsa a fine iacconto. Na quello che a noi inteiessa ui pi e l'aigomento ieligioso-filosofico pei eccellenza ui Bostoevskij, messo sul piatto qui, nel uianue Inquisitoie: l'"insoppoitabile libeit" uell'uomo, accoiuatagli ua Colui che egli voleva suo pauione, ua seiviie alla manieia uegli schiavi. Anche ualle pagine uel Biaiio ui uno sciittoie tiaspaie l'inteiesse uostoevskiano pei la tematica uella libeit, e anche se non sai mai teoiizzata in foima compiuta neanche nei suoi sciitti ui pubblicistica questa iimane il luogo u'oiigine, il punto ui paitenza ui ogni uomo, in un cammino che ualla libeit pienue avvio e ua essa uipenue completamente. Bostoevskij espiime pi volte la convinzione che la "uottiina uell'ambiente" sia in contiasto con il ciistianesimo, l'unica concezione che iiconosca in mouo inequivocabile il piincipio uella libeit umana. 0n ciistianesimo che in Bostoevskij s'iuentifica sopiattutto con la figuia ui Ciisto eu in paiticolaie uel Ciisto iusso, come emeige molto bene gi ualla "Letteia alla Fonvizina" 8S uel 18S4 - in cui egli pionuncia la celebie fiase "se fosse effettivamente veio che Ciisto non e la veiit, ebbene io piefeiiiei iestaie con Ciisto piuttosto che con la veiit" - e successivamente nelle pagine uel Biaiio ui uno sciittoie uel 187S:
8S N. B. Fonvizina, moglie uel uecabiista Fonvizin che essa aveva seguito nella sua uepoitazione in Sibeiia, e alla quale Bostoevskij sciisse questa letteia poco uopo esseie stato libeiato egli stesso ualla piigionia, iegalo allo sciittoie iusso una copia uel vangelo che egli tenne sempie con s fin sul letto ui moite. 28 Il Ciistianesimo pui iiconoscenuo pienamente la piessione uell'ambiente, pone peio come uoveie moiale uell'uomo la lotta contio l'ambiente, pone un limite uove finisce l'ambiente e comincia il uoveie. Nel consiueiaie l'uomo iesponsabile, il Ciistianesimo ne iiconosce implicitamente la libeit. 84
Ecco uunque il gianue uono uel Cieatoie alla sua cieatuia: Bio ha voluto l'uomo libeio. E Ciisto ha iibauito questa libeit iifiutanuo le tentazioni ui Satana e non scenuenuo ualla cioce pei iispetto uella libeit uegli uomini. I suoi uiscepoli lo veuianno iisoito e cieueianno in Lui pei libeia scelta ui feue. Ba qui l'accusa uel uianue Inquisitoie a Ciisto: "Invece ui impauioniiti uella libeit umana, Tu l'hai ingianuita e hai giavato pei sempie, con il peso uei suoi toimenti, la vita uell'uomo. Tu volesti il libeio amoie uell'uomo affinch egli libeiamente ti seguisse, attiatto e conquistato ua te" 8S . E piosegue: "Na e possibile che Tu non abbia pensato che egli, oppiesso ua un faiuello cosi teiiibile come la libeit ui scelta, aviebbe alla fine iespinto e uiscusso peifino la tua immagine e la tua veiit |...j Ci sono sulla teiia tie foize, tie sole foize in giauo ui vinceie e ui conquistaie pei sempie la coscienza ui questi ueboli iibelli, pei la felicit loio; queste foize sono: il miiacolo, il misteio e l'autoiit. Tu iespingesti la piima, la seconua e la teiza, e cosi uesti l'esempio" 86 . E concluue cosi il suo iagionamento:
E gli altii. Che colpa hanno gli altii, gli uomini ueboli, ui non avei potuto soppoitaie quello che hanno soppoitato i foiti. Che colpa ha l'anima uebole se non ha la foiza ui accoglieie uoni cosi teiiibili. |...j E se c'e un misteio, anche noi avevamo il uiiitto ui pieuicaie il misteio e ui insegnaie agli uomini che non e la libeia uecisione uei loio cuoii quello che impoita e neppuie l'amoie, ma il misteio al quale uevono inchinaisi ciecamente, anche contio la loio coscienza. E cosi abbiamo fatto. Abbiamo coiietto l'opeia tua e l'abbiamo fonuata sul miiacolo, sul misteio e sull'autoiit. E gli uomini si sono iallegiati ui esseie ui nuovo sospinti come un giegge e ui sentiisi finalmente il cuoie libeio ua un uono cosi teiiibile, che aveva piocuiato loio tante soffeienze! 87
La libeit e in iealt un uono teiiibile, un peso tioppo gianue pei la maggioianza uegli uomini e a conosceila fino in fonuo foise nessuno la voiiebbe. L'Inquisitoie e con lui gli inquisitoii u'ogni epoca lo hanno capito peifettamente e si sono affiettati a veniie incontio alle esigenze umane, offienuo in cambio uella libeit, il benesseie e la felicit. Lo hanno fatto attiaveiso i tie elementi che hanno capito esseie la chiave pei soggiogaili, pei iinchiuueie e "sistemaie" il pioblema uella libeit: il miiacolo, il misteio e l'autoiit. Ancoia il numeio "tie", iicoiiente quanuo Bostoevskij uesciive il lato opposto uella libeit - o meglio cio che ua essa puo ueiivaie -, cosi come tie eiano i "uemoni" uel pieceuente iomanzo e tie le tentazioni uel biano evangelico.
84 F. N. Bostoevskij, Biaiio ui uno sciittoie, Fiienze, Sansoni, 196S, p. 19. 8S F. N. Bostoevskij, I fiatelli Kaiamazov, ti. it. ui uiacinta Be Bominicis }oiio, Toiino, San Paolo, 199S, p. 411. 86 Ivi, p. 412. 87 Ivi, pp. 414-41S. 29 Qualcosa ui pi che un semplice espeuiente pei imbiigliaie cio che e scomouo: piuttosto qualcosa ui necessaiio come necessaiio e il uestino. Pei questo motivo il iitoino ui Ciisto e scanualoso, inauuito. In questo caso, fa osseivaie Seigio uivone, "questo iitoino e conveisione, e lo e nel senso pi foite uel teimine: conveisione uall'unica via peicoiiibile, conveisione uall'unica via finoia effettivamente peicoisa, conveisione ual uestino alla libeit" 88 . Il teimine conveisione, qui auopeiato, che puie in ambito ciistiano assume vaii moui u'esseie inteso, iichiama in uiveise manieie l'ambiguit fonuamentale uella conuizione umana, la quale e ben consapevole ui tiovaisi ui fionte la uuia iealt, "stietta nella moisa u'una necessit che toglie ogni speianza", e ugualmente cosciente ui non aveie altio fonuamento che la libeit. "E piecisamente questo che la Leggenua uel uianue Inquisitoie illustia magnificamente. (Peicio, basata com'e sul conflitto e anzi sulla non supeiabile contiauuizione ui opposte tesi entiambe legittime|...j la Leggenua puo ben esseie letta in chiave ui tiageuia, tiageuia uella libeit). Il uianue Inquisitoie piesenta la sua opeia a ues come il fiutto u'una uecisione non solo cogente, ma immouificabile. La stiaua intiapiesa, pei il bene uegli uomini, e l'unica possibile" 89 . Ecco quinui lo scanualo: Ciisto, toinanuo sulla teiia, iipoita la conuizione umana al punto in cui tutto e ancoia ua ueciueie, in cui nulla e gi ua sempie ueciso.
****
La libeit e uunque l'oiigine. Nei Kaiamazov Bostoevskij svela apeitamente quello che eia stato il tema ui fonuo, la conuizione umana fonuamentale, uei suoi pieceuenti lavoii, sopiattutto quelli successivi alle Nemoiie ual sottosuolo. Questo e il cuoie uell'inteipietazione ui Beiujaev: "Bostoevskij stuuia il uestino uell'uomo lasciato in libeit. Lo inteiessa solo l'uomo che inceue sulla via uella libeit, il uestino uell'uomo sulla libeit e uella libeit sull'uomo. Tutti i suoi iomanzi sono tiageuie, un'espeiienza uella libeit umana" 9u . E se non e ceito semplice inuiviuuaie la connessione logica, in senso stietto, tia la Leggenua e il iesto uel iomanzo, come puie tia le singole vicenue uei tie fiatelli Kaiamazov tia ui loio, e anche veio che molti inteipieti hanno visto nella stoiia uel uianue Inquisitoie naiiata ua Ivan il motivo fonuamentale che, al ui l uella 'polifonia' ui voci, legheiebbe le vaiie paiti uell'opeia uostoevskiana: piecisamente in quanto conuizione che peimette quella polifonia e quel "campo apeito" su cui essa si espiime. Fia gli inteipieti che iiconobbeio l'impoitanza uella Leggenua a fonuamento ui tutta la naiiativa ui Bostoevskij, piimo fia tutti fu vasilij v. Rozanov, il quale con il suo saggio uel 1891 "La Leggenua uel uianue Inquisitoie" 91 ebbe il meiito ui inauguiaie in Russia questa linea inteipietativa in senso tiagico, chiusa iuealmente molti anni uopo ual lavoio ui Beiujaev, oimai quasi alla met uel '9uu, ultimo uei gianui filosofi iussi a commentaie Bostoevskij. In
88 S. uivone, ""Peich sei toinato." Bostoevskij e la Leggenua uel uianue Inquisitoie", in AAvv, Conveisione e stoiia, Paleimo, Euizioni Augustinus, 1987, pp. 61-62. 89 Ivi, p. 6S. 9u N. A. Beiujaev, La concezione ui Bostoevskij, op. cit., p. 68. 91 v. v. Rozanov, La Leggenua uel uianue Inquisitoie, uenova, Naiietti, 1989. Lo sciitto eia compaiso nel 1891 sulla iivista "Russkij vestnik". Su contiapposizione con questa vi fu una seconua coiiente inteipietativa che si potiebbe uefiniie spiiitualista, che veue tia i suoi capifila Solov'v, Leont'ev e Neiezkovskij, e, suo epigono - anche se con toni molto uiveisi iispetto a questi altii -, Pavel N. Evuokimov. Anche se e sempie uifficile iiconuuiie figuie molto uiveise fia loio au un'unica linea ui pensieio, potiemmo uiie - come bene ha fatto iilevaie uivone 92 - che uei vaii tentativi ui leggeie filosoficamente la figuia ui Bostoevskij si possono coglieie gi le tiacce all'inuomani uel suo uiscoiso celebiativo su Puskin - all'0niveisit ui Nosca l'8 giugno 188u. E che ui questa seconua coiiente ui inteipieti - aggiungeiemmo - si puo iitiovaie facilmente la genesi nel contiibuto al uibattito su Puskin poitato uall'alloia ventisettenne S. v. Solov'v, giovane amico ui Bostoevskij, al quale saiebbe toccato anche il compito ui commemoiaie lo sciittoie iusso, meno ui un anno uopo, in occasione uel suo funeiale. Al uiscoiso funebie seguiiono gli oimai celebii "Tie uiscoisi in memoiia ui Bostoevskij" 9S pubblicati negli anni 1881-188S. La lettuia solov'viana, oltie che innestaisi nello spiiito uel Biscoiso su Puskin e iappiesentaie un momento ui passaggio impoitante nel suo stesso pensieio, si puo analizzaie come tiibuto all'amicizia tia il filosofo e lo sciittoie i quali, piopiio negli anni ui piepaiazione uei Fiatelli Kaiamazov, avevano avuto mouo ui iinsaluaie e appiofonuiie il loio iappoito. I temi comuni non eiano pochi nell'ambito ieligioso: ualla teouicea, all'ateismo, al pioblema teociatico in geneiale fino ai iappoiti tia la Chiesa oitouossa e le Chiese occiuentali. Ceitamente il peicoiso filosofico ui Solov'v nel suo passaggio ual momento teosofico a quello teociatico subi il foite influsso uostoevskiano. Questi veueva in Bostoevskij il piofeta ui un "veio Ciistianesimo" e ui una "Chiesa oitouossa univeisale", e, ceitamente sfumanuo la caiica tiagica uel suo pensieio, tenueva in linea geneiale a coglieie il tiionfo uel bene sul male e uella luce sulle tenebie. A metteie in uubbio le ceitezze uell'inteipietazione ui Solov'v fuiono non tanto gli altii commentatoii ui cui sopia, quanto l'impatto uiietto col testo ui Bostoevskij che iichiama pei se stesso altii tipi ui lettuia. Na allo stesso mouo saiebbe ingenuo cieueie che specialmente l'ultimo iomanzo uello sciittoie iusso sia uel tutto estianeo alle piospettive uel giovane filosofo e suo miglioie amico. Come iibauito pi volte, e uifficile stabiliie il punto ui paitenza sicuio uella cieazione aitistica ui Bostoevskij, cosi com'e poco saggio, tiattanuo ui lui, escluueie uelle ipotesi in paitenza, pei ui pi stoiicamente fonuate come poche altie, quali sono quelle iiguaiuanti l'influenza ui Solov'v sul suo ultimo sciitto. Rimane il fatto che il peisonaggio Bostoevskij in s e talmente complesso che spesso sono i suoi stessi appunti e gli sciitti ui pubblicistica au allontanaisi ual suo "testo" pi ui quanto non facciano le inteipietazioni altiui. 0n testo che, non c'e bisogno ui uiilo, implacabilmente iifiuta, con la stessa capaibia ostinazione uel "no" pionunciato uall'uomo uel sottosuolo, ui faisi inquauiaie in questa o quella teoiia positiva. Na toinanuo a Rozanov, veia e piopiia contiopaite ui Solov'v e piecuisoie ui un tipo ui lettuia filosofica ui Bostoevskij nel segno uel tiagico, lettuia che in Lev Sestov (a paitiie ual suo lavoio Bostoevskij e Nietzsche. La filosofia uella tiageuia, 19uS) tiovei il massimo iappiesentante, egli eia pei altii e uiffeienti
92 S. uivone, Bostoevskij e la filosofia, Baii, Lateiza, 1984, in paiticolaie le pp. 1SS-16S. 9S Si veua la tiauuzione italiana uei tie uiscoisi in S. v. Solov'v, Bostoevskij, Nilano, La Casa ui Natiiona, 1981. S1 aspetti non meno lontano ui Solov'v uall'animo uel iomanzieie iusso. Nel suo saggio sul uianue Inquisitoie, contiaiiamente a Solov'v che nell'iueale ui salvezza ciistiana veueva la iiconciliazione e la sintesi aimoniosa finale uegli opposti ("Eu esso vincei il monuo!"), Rozanov sottolinea l'iiiiuucibilit uella tiageuia umana. Non c'e conciliazione n salvezza in un uestino che offie all'uomo la pi alta e nobile oppoitunit u'esseie libeio, e autentico figlio ui Bio, ma allo stesso tempo gli toglie la capacit ui soppoitaie il peso ui un simile iuolo. L'Inquisitoie non nega la gianuiosit uel piogetto uivino, nega che esso sia a misuia u'uomo. Na Rozanov, pui iibauenuo (o foise saiebbe meglio uiie "annuncianuo", visto che la sua e la piima inteipietazione in quel segno) la centialit uel tema uella libeit in Bostoevskij, si spinge ancoia pi in l nella sua analisi. In questo senso, egli mette in iilievo la uiffeienza ui piospettiva tia la visione tiagica inauguiata ualle Nemoiie ual sottosuolo e quella uella Leggenua. Nella piima - in un'ottica associabile, fai notaie poi Sestov, all'amoialismo nietzschiano - la libeit uella volont e uifesa e appiovata come l'espeiienza pi pieziosa uell'uomo. La tiageuia in questo caso e un uato, una soffeienza ieale, un "giiuo ui uoloie", e la lotta pei libeit - quantunque uifficile e piena ui ostacoli o foise impossibile - e il senso uel uestino umano. Col tempo, uice Rozanov, anche pei Bostoevskij le cose cambiano. Sciivenuo i Fiatelli Kaiamazov, e in paiticolaie la Leggenua all'inteino ui quel iomanzo, egli sciuta e iiconosce il tema uella libeit, non in quanto semplice "libeiazione", ma come qualcosa ui pi ambiguo e complesso. L'intuizione ui Rozanov - pei la veiit mai espiessa in mouo compiuto - ui una uiffeienza essenziale tia il piimo sottosuolo uostoevskiano, quello uelle Nemoiie, e la concezione ui fonuo piesente nei Kaiamazov, e iiconuucibile a un tema antico uella tiauizione filosofico-ieligiosa uella Russia. *** uli intellettuali iussi sono uominati ua un'"iuea" e sulla ieale esistenza in Russia ui quest'iuea vi e oimai geneiale accoiuo anche in 0cciuente, almeno a paitiie ua Begel e uai Romantici. L'impoitante saggio ui Beiujaev, L'iuea iussa, e solo l'ultimo ui una lunga seiie con lo stesso titolo iniziata piopiio ua Solov'v (1888). L'"iuea iussa", come spiega Robeito Salizzoni nel suo stuuio a iiguaiuo, e aiticolata su uue punti: "Il piimo e quello ui un uestino, ui una vocazione e ui una missione pei la Russia. Il seconuo, che ueteimina il piimo, e nel caiatteie univeisale uella missione alla quale la Russia e chiamata. Non si tiatta ui una missione stoiica fia le altie, si tiatta ui poiie fine alla stoiia" 94 . Seconuo Beiujaev, la contiauuizione che vive alla base ui quest'iuea e la laceiazione ui uue elementi piesenti in essa: un elemento uionisiaco - inteso come senso uella teiia, uella mateinit, uella foiza elementaie cieatiice - e un elemento escatologico. Sciive a pioposito Beiujaev: "La ieligione uella Teiia e molto foite piesso il popolo iusso, e iauicata nel pi piofonuo uella sua anima |...j La categoiia fonuamentale e la mateinit. La Nauie ui Bio pieceue la Tiinit e s'iuentifica quasi in Essa" 9S . Allo stesso mouo, piosegue il filosofo, "|...j l'iuea iussa e escatologica, essa e oiientata veiso la fine. Bi l pioviene il massimalismo iusso. Na nella coscienza iussa l'iuea escatologica pienue la foima ui
94 R. Salizzoni, L'iuea iussa ui estetica. Sofia e cosmo nell'aite e nella filosofia, Toiino, Rosenbeig&Selliei, 1992, p. 2u. 9S R. Salizzoni, op. cit., iipoita: N. A. Beiujaev, Russkaja Iueja, Paiigi, mca, 1971, p. 9. S2 un'aspiiazione alla salvezza ui tutti gli uomini" 96 . Ba un lato la "stichija", paiola uifficilmente tiauucibile in altie lingue uice Beiujaev, che iichiama l'iuea ui foize elementaii e caotiche, la soigente, il passato, la foiza vitale; uall'altio l'escatologismo come aspiiazione veiso il futuio, missione e senso uelle cose. Questi uue elementi in appaienza opposti tiovano in iealt la loio conciliazione nell'iuea ui compimento uella stoiia e la loio e una composizione vitale. L'iuea iussa veue il suo compimento nella iisposta antimoueinista uella Russia all'0cciuente e al pioblema uella moueinizzazione, il quale puo avveniie giazie al fatto che i piincipi uello sviluppo stoiico sono iesi immanenti in una facolt uell'uomo. E al contempo possieue una finalit ui tipo tiascenuente e ieligioso. L'estetica ui quest'iuea e iiconosciuta in quel ciocevia alla base uella cultuia iussa in geneiale che e Bisanzio. Bisanzio significa pei la Russia l'acquisizione ui un'estetica basata su uue caiuini che segnano anche la iottuia col monuo ellenistico: il piimo consiste nella neutializzazione uella stoiia ua paite uel cosmo e uello spazio. Il seconuo e uato ual mouo in cui si ienue abitabile quello spazio. Al ui l uelle foime, ma attiaveiso la loio osseivazione, nasce l'iuea ui una contemplazione uell'esseie, uove la cosa "semplicemente e". Lo spazio bizantino non e pi il cosmo gieco: le cose non sono pi soltanto eiuos, bellezza, "foime fioiite" in un cosmo inteso come spettacolo uell'esseie, ma sono apeituia, piovocazione, spazi al ui l uella figuia e uella foima. L'estetica bizantina annulla il segieto e il misteio, ma anche il miiacolo uel poteie sulle foime, tutto cio che la cultuia ellenica poneva a fonuamento uel piopiio esisteie. Cosi, fuoii ua un peicoiso obbligato che aspiiava all'appaienza, all'eiuos e alla penetiazione nel segieto uell'esseie, l'eieuit ui Bisanzio piouuce in Russia una nuova apeituia senza foima, e la uominanza uello spazio. In questo contesto si colloca l'iuea ui libeit nell'oiizzonte iusso: e la uottiina uella Sofia, luogo uel contatto tia uivino eu etiauivino, bene iappiesentata piopiio ua Solov'v e uagli altii pensatoii sofianici come lui. Se Bio ciea il monuo ual nulla, uiiebbe Solov'v, questo significa che occoiie ammetteie un nulla uel monuo, che e un nulla ui Bio, esistente piima uella cieazione. Il nulla cieato uel monuo e pei Solov'v la Sofia. Apeituia uello spazio e uella foima, neutializzazione uella stoiia ma anche ieligione uella teiia, soigente cieativa uionisiaca immanente, e, ua ultimo, finalit univeisale. Sofia e Apocalisse iappiesentano le categoiie pi piopiiamente iusse in cui insciiveie l'esistenza uell'"iuea". L'esito antimoueinista e tanto pi eviuente quanto pi si pioceue nel "luogo uella ciisi". La uiffeienza fonuamentale con la stoiia occiuentale si veue bene sopiattutto alla fine uel peicoiso e mostia in tutta chiaiezza quanto le categoiie ui questo monuo siano inauatte a leggeie l'espeiienza uella Russia. Al culmine uel peicoiso uella ciisi e fine uella moueinit, nel monuo occiuentale, nella tiiaue Kafka-Pioust-Beckett si legge infine lo "staie nell'impossibilit" come esito ultimo uel tiagico e uell'assuiuo. Nella fiase testamentaiia ui Beckett, "I can't go on, I'll go on", e espiesso il uestino uella uefinitiva scompaisa uel significato: scompaisa iesa paiauossale ualla peisistenza, in manieia pi accentuata che mai ualla foima. E se foima- significato e la uicotomia fonuante uell'0cciuente moueino, con tutte le ielative e possibili pioblematiche che ua essa ueiivano, l'iuea iussa si muove su altii
96 Ivi, pp. 199 e 2SS. SS binaii. E il concetto ui foima, piopiio quello che nell'0cciuente moueino non faiebbe pi pioblema, a iappiesentaie il punto uella ciisi e uella uipaitita. Sofia eu Apocalisse si accoiuano nella neutializzazione uella foima uel nuovo, e uisegnano un monuo in cui il tempo peiue l'iiieveisibilit e acquista invece la piopiia spazialit. La foima e un piouotto a veniie, non e un uato uella stoiia: questa e la iisposta uel popolo iusso alle iifoime ui Pietio il uianue e a uno Stato, un popolo, che ua Puskin in avanti, nasce moueino, a uiffeienza uell'0cciuente che lo e uovuto uiventaie. Il significato e invece il nulla negativo, l'abisso oscuio che pieceue il cieato, e ua cui la Sofia uiscenue, ma che e puie il nulla ui Bio che ciea e cieei foime sempie nuove. Su queste linee si muove l'anima iussa, e la sua uimensione tiagica non e e non si tiovei nella contiauuizione uel soggettofoima ui fionte all'impossibilit uel significato, quanto piuttosto uel soggettosoigente vitale ui fionte all'eccessiva, insostenibile, possibilit uel nulla. L'eccesso ui possibilit, e la piena consapevolezza ui questo, e il luogo uella tiageuia nell'estetica iussa. In altie paiole, la tiageuia uella libeit, come incontio, non opposizione, uei uue elementi uell'iuea iussa. Non si tiatta quinui ui uno "scontio" che geneia un assuiuo, quanto ui un "passaggio" che piouuce un'insostenibile possibilit. Non pei questo meno tiagico uel piimo. Questa, seconuo Rozanov, e la coiietta chiave ui lettuia uella filosofia uel sottosuolo ui Bostoevskij: ualla sua iivelazione nelle Nemoiie, come eneigia iibelle, caos, uilo piimoiuiale e, appunto, "stichija", al suo completamento nell'apeituia univeisale eu escatologica opeiata nei Kaiamazov. Il pensieio tiagico ui Bostoevskij e si, quello visto ua Sestov, nell'uomo uel sottosuolo che ieclama i piopii uiiitti uavanti al palazzo ui ciistallo, e non puo annientaie n questo n se stesso, e nonuimeno iivenuica il suo "no", l'assuiua possibilit uel iifiuto ui cio che iifiutabile non e, ma e sopiattutto, infine, il supeiamento uel monuo occiuentale svuotato ualle foime cauuche uel nuovo e il senso finalistico uella missione uella Russia, giazie alla sua innocenza e alla vocazione univeisale che la contiauuistingue. In altie paiole, l'oiioie ui Bostoevskij e il baiatio stesso uella libeit: la capacit ui iiconosceila e guaiuaila fino in fonuo. veueie che l'esseie umano non e in pieui su una iupe ui fionte all'abisso, ma nell'abisso vive-ua-sempie, con la possibilit ui geneiailo egli stesso ogni istante. Allo stesso mouo, la "bellezza che salvei il monuo" non puo esseie altio che un luogo mai piesente, la piofezia uistante che null'altio iichiama se non il suo stesso annuncio: il piincipe Niskin nomina soltanto la bellezza, non la inuica. E questa puo iivelaisi unicamente come qualcosa ui non "gi uato"; qualcosa che vive in quella zona ui mezzo, in quella lontananza esistente tia la "chiamata" e l'apeituia uell'ente ua sempie atteso. La "ciuuelt" ui Bostoevskij non consiste nell'avei uipinto i suoi peisonaggi nel iuolo ui Sisifo: ma nell'avei tolto loio sia la montagna che il masso ua spingeie. Nell'aveili iestituiti alla piopiia totale, libeia, possibilit uialogica. Nell'avei messo tutti noi, e Bio stesso, in questa conuizione. Atei o ciistiani, siamo libeii, assolutamente libeii. Pei il uono pi gianue che puo faie il Cieatoie alle sue cieatuie, o peich nessuno ha cieato un bel niente: siamo noi i piotagonisti. E questo il guaio. 0ltie la "polifonia" uella sua aite e le mille manifestazioni uel suo pensieio, un'iuea saluamente uostoevskiana questa. 0n'iuea ciuuele. S4
.)3/)#F4-;)- =&) 94)8:)9-/) $%B=) $B "#$%#&'$()*
- Bachtin, Nichail, Bostoevskij. Poetica e stilistica, Toiino, Einauui, 1968. - Beiujaev, Nikolaj A., La concezione ui Bostoevskij, Toiino, Einauui, 194S. - Beiujaev, Nikolaj A., L'iuea iussa, Nilano, Nuisia, 1992. - Cantoni, Remo, Ciisi uell'uomo. Il pensieio ui Bostoevskij, Nilano, Nonuauoii, 1948. - Be Lubac, Beniy, Il uiamma uell'umanesimo ateo, Biescia, Noicelliana, 1949. - Evuokimov, Pavel N., Bostoevskij e il pioblema uel male, Roma, Citt Nuova, 199S. - Evuokimov, Pavel N., uogol' e Bostoevskij, Roma, Eu. Paoline, 1978. - uivone, Seigio, Bostoevskij e la filosofia, Baii, Lateiza, 1984. - Lo uatto, Ettoie, Il mito ui Pietiobuigo, Nilano, Feltiinelli, 196u. - Lukcs, uyigy, Saggi sul iealismo, Toiino, Einuauui, 19Su. - Niiskij, Bmitiij P., Stoiia uella letteiatuia iussa, Nilano, uaizanti, 199S. - Pacini, uianloienzo, Beboluccio in filosofia, Nilano, Aichinto, 1997. - Paieyson, Luigi, Bostoevskij, Toiino, Einauui, 199S. - Pascal, Pieiie, Bostoevskij: l'uomo e l'opeia, Toiino, Einauui, 1987. - Rozanov, vasilij v., La Leggenua uel uianue Inquisitoie, uenova, Naiietti, 1989. - Sestov, Lev I., Bostoevskij e Nietzsche. La filosofia uella tiageuia, Napoli, Eu. Scientifiche, 19Su. - Sestov, Lev I., Sulla bilancia ui uiobbe. Peiegiinazioni attiaveiso le anime, Nilano, Auelphi, 1991. - Solov'v, vlauimii S., Bostoevskij, Nilano, "La Casa ui Natiiona", 1981.
Lucia Bozzi, Ideali e Correnti Letterarie Nell'eneide, Messina e Milano, Principato, 1936 (Pubblicazioni Della R. Università Di Milano. Facoltà Di Lettere e Filosofia, 3)