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15 Sileno perciò finisce per simboleggiare, come Orfeo nel libro 4 delle
Georgiche, Ia saggezza illuminante della natura.
coliche cfr. B. Luiselli, Studi sulla poesia bucolica (Cagliari 1967) pp, 105-7.
Quando si trattava della imagerie relativa alla campagna, così finemente
idealizzata in direzione del simbolo, il poeta ricercava Ie ribattute, anche
nell'ambito della medesima opera. Cf. in 5, 13 Ia clausola cortice fagi che
s'incontra con l'altra tegmine fagi di 1, 1. Vi si sorprende l'inizio di quelle
ripetizioni sovrabbondanti nell'Eneide, che il poeta svilupperà anche a imi-
tazione dello stile formulare omerico.
33 Mi si obietterà che quest'interpretazione ô troppo complicata, che in
realtà il poeta mettendosi nei panni di Damone, vuole rimproverare a Nisa
Ia sua insensibilità e giustificare Ia fede del pastore abbandonato. Ma
quante affermazioni egli porrà in bocca alla pur amorevolmente vagheggiata
Didone, Ie quali non avrebbero mai potuto essere condivise da lui?
34 Risparmio al lettore l'abbondante bibliografia su Titiro e Ia possi-
bilità della sua identificazione col poeta. Ad ogni modo una delle caratte-
ristiche della bucolica virgiliana è Ia quasi sistematica ripetizione dei soliti
nomi. Anche a non voler ammettere Ie troppo ingegnose ipotesi di L. Herr-
mann (í/es masques et les visages dans les Bucoliques de Virgile, 2 ed., Paris
1938), è da riconoscere fra l'altro che il poeta nasconde se stesso sotto alcuni
nomi, specie sotto quello di Menalca, anche se Titiro, con cui indubbiamente
egli s'identifica nell'ecloga prima, è riinasto il prevalente nome-chiave.
35 Se è vero quanto affermiamo, qui Virgilio ha offerto a Dante il
presuppesto, il modello dell'arduo compito assuntosi col ripetere Ie provvi-
denziali missioni di Enea e di S. Paolo, cui nel c. 2 dell7nfemo egli aveva
tentato di rinunciare.
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ETTORE PARATORE
Università di Roma
69 S'i ciò cf. E. Paratore, 'Virgile ct, Giovanni Pascoli', in Actes du Col-
loque Présence de Virgile (1978) p. 411 sgg.
70 E si noti che Dante non cade in errore nell'interpretare iam redit ef
Virgo; perciò Ia sua eredità dalla quarta ecloga non è stata macchiata dai
*raintendimenti medioeva)i.