il “Fronimo” rivista trimestrale di chitarra e liuto diretta da Ruggero Chiesa PRESSO LE EDIZIONI SUVINI ZERB! anno quinto n. 20 - luglio 1977SOMMARIO Incontri 3 Encounters Intervista a Siegfried Behrend di Francesco Interview with Siegfried Bebrend by Fran- Goria 3 cesco Gori Agustin Barrios Mangoré, genio della chi Agustin Barrios Mangoré: Forgotten Ge- tarra dimenticato di Richard Stover 6 “nius of the Guitar by Richard Stover Storia della letteratura del liuto e della History of the Literature of the Lute and chitarra di Ruggero Chiesa 15 Guitar by Ruggero Chiesa XX. II Cinguecento XX. The Sixteenth Century Hans Gerle 13 Hans Gerle Breve storia della musica per chitarra. in Towards a History of American Guitar America di Peter Danner 18 Music by Peter Danner Idee a confronto 26 Exchange of Ideas and Opinions La bottega della chitarra 28 The Guitar Shop T concerti in Italia 29 Concerts in Italy Corsi e concorsi internazionali 29° International Courses and Competitions Recensioni 31 Reviews Musica 31 Music Dischi 32 Records DIRETTORE RESPONSABILE: RUGGERO CHIESA REDATTORE CAPO: SILVIO CERUTTT DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE © PUBBLICITA’: EDIZIONI SUVINT 20138 MILANO - VIA MF, QUINTILIANO 40 - TEL. 5084 ‘TUTTI I DIRITTI RISERVATI - ALL RIGHTS RESERVED - PRINTED IN ITALY AUTORIZZAZIONE: TRIBUNALE DI MILANO N. 331 DEL 33 SETTEMBRE 1972 MANOSCRITTI E FOTOGRAFIE ANCHE SE NON PUBBLICATI NON VERRANNO RESTITUITI UN NUMERO: ITALIA L, 1.000 - ESTERO L. 1.200 ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA L. 3.500 - ESTERO $ 6 [MEDIANTE VERSAMENTO IN CONTO CORRENTE POSTALE CCP 3/43859 [NUMERT ARRETRATI DISPONIBILE 1. 1.200 FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI LUGLIO 1977 CON 1 TIP DELL'ARCHETIPOGRAFIA DI MILANO +INCONTRI InreavistAa D1 FRANCESCO GoRto A SIEGFRIED BEHREND (Brescia 25 giugno 1976) FG: Egregio Maestro, nel rivolgerle aleune domande a nome dei lettori del “Fronimo”, ini io col chiederle perché, tra tutti gli strumenti, lei ha scelto la chitarra e quali sono stati i suoi maestri S.G.: A dire il vero non ho cominciato con lo studio della chitarra bensi con quello del clavicembalo ¢ poi della composizione. Mi so no accorto delle possibilita del mio strumento solo quando accettai di suonarlo in aleuni brani di musica da camera per la RIAS, la stazione radio di Berlino, Ricordo che cominciai con un trio di Hummel, al quale segui un quintetto di Boccherini, poi Paganini ed altri, A un certo punto mi accorsi che, anche se autodidatta, ero diventato ormai piti chitarrista che clavicemba- lista € decisi quindi di continuare per Ia strada intrapresa, FG.: Lei mi parla di Hummel, Boccherini Paganini, ma io so che lei ama suonare la mu sica contemporanea e addirittura d'avanguardia Come & maturato in lei questo interesse? S.B.: Da chitarrista quale ero ormai diventato cominciai a guardarmi intorno cercando di sca vare nel repertorio, e nel fare cid mi resi conto dell’esistenza di due mondi musicali: quello della musica in genere, nel quale dire “moder. no” significava dire Schénberg, Webern ¢ Berg, € quello dei chitarristi, dove cid era rappresen tato da autori come Villa Lobos, Castelnuovo: Tedesco, Turina ece. Io mi sentivo certamente pit vicino agli autori del primo gruppo, e ho. quindi cercato di continuate su quella strada avvicinando i compositori di quello stile ¢ chie- dendo loro di scrivere per Ia chitarra, pur con tinuando a suonare e ad apprezzare quanto di buono trovavo nella letteratura pit propriamen: te cl istica. Devo perd ricordare due auto- ri che, sia pure con composizioni_ marginal avevano detto una loro parola significativa nel Vindicare allo strumento una strada maggior: mente legata alla musica del loro tempo: Hin: demith e Krenek, FG: A proposito della Scuola Viennese voglio ricordare come anche la cbitarra sia stata cbia mata, sia pure raramente, a far parte di alcuni suoi complessi da camera o orchestrali. Cosa pud dirci sulla Serenata op. 24 di Schonberg 0 sullop. 10 dé Webern? S.B.: Senz’altro & bello vedere che figure come Schénberg e Webern si sono ricordate della chitarra, tuttavia devo dire che il repertorio ¢ la storia del nostro strumento non hanno gus: dagnato molto dalle loro composizioni. Mi spic go meglio: Schénberg non ha scoperto nulla di nuovo per la chitarra, poiché non ’ha sfrut tata come strumento polifonic, ma assegnan. do ad essa solo un lavoro sui registri gravi men tre il mandolino svolge parallelamente la voce acuta; probabilmente Schonberg non era mai 3