il “Fronimo’”
rivista trimestrale di
chitarra e liuto
diretta da
Ruggero Chiesa
PRESSO LE EDIZIONI SUVINI ZERBONI
anno decimonono n. 75 - aprile 1991SOMMARIO
Note di copertina 3 Cover Notes
Inconeri Encounters
Intervista a Camillo Togo di Silvio Cerutti 5S Interview with Camillo Togni by Sylvio Cerueti
La Societa Italiana del Liuto 12 The Italian Lute Society
Mliutoin Italia A.D, 1990di MircoCaffagni 14 The Lutein kay, 1990 A.D. by Mitco Caffxgni
Il repertorio chitarristico. Un punto sulla The Guitar Repertoire. Status update by
situazione di Ruggero Chiesa. Parte tera 22~—-Ruggero Chiesa. Part three !
Le opere per chitarra di Leo Brouwer di Leo Brouwer's Works for Guitar by Roberto
Roberto Pinciroli Parte quinta 44° Pinciroli. Part Five
Idee a confronto 53 Exchange of Ideas and Opinions
La bottega della chitarra 56 Guitar Shop
Recensioni Reviews
Tibi 57 Books
Masiche 58 Music
Dischi 60 Recordings
Cassette: 61 Tapes
Corsi e concorsi 63 Courses and Competitions
I concerti in Italia 66 Concerts in Italy
DIRETTORE RESPONSABILE: RUGGERO CHIESA
REDATTORE CAPO: SILVIO CERUTT! - SEGRETARIA DI REDAZIONE: PAOLA MAZZINI
DIREZIONE, AMMINISIRAZIONE E PUBBLICITA: EDIZIONI SUVINI ZERBONI
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AUTORIZZAZIONE: TRIBUNALE DI MILANO N. 331 DEL 13 SETTEMBRE 1972
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO IV
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI APRILE 1991 CON I TIPT
DELLA MUSICOGRAFICA LOMBARDA DI BRUGHERIONOTE DI COPERTINA
nANo, 3 dicembre 1990, Sala Verdi del
M Corcratoro. Dopo unssenza di quale
che anno, Julian Bream si presenta in questa
sede con un programma interamente solistico.
Le sue ultime esibizioni in tale veste risalivano
infacti al 1985 (per celebrare Bach in occasione
del tricentenario della nascita), e al 1987,
mentre nel 1989 egli aveva interpretato con
Yorchestra il Concerto elegiaco, di Brouwer. Non.
si pud dire che il famoso esecutore abbia fre-
quentato assiduamente la capitale lombarda, ma
se sommiamo queste quattro apparizioni alle
altre avvenute in precedenza, sara possibile do-
cumentare episodi assai significativi di una
carriera tra le piti intense della storia chitar-
fistica.
Il programma del 3 dicembre, che compren-
deva opere di Sor, Bach, Giuliani, Britten,
Granados, era, pur in assenza di novita come
Bream spesso ci ha abituato, di buon pregio.
Non vanno perd taciuti certi inaspettati ritorni
di fiamma — che se ben ricotdiamo non
avevano mai lambito il concertista britannico
—e ill persistere di alcuni atteggiamenti
anacronistici. Ci riferiamo al collegamento tra
V«Andante largo» della Fantasia op. 7 €
TeAllegretto» della Sonasa op. 25, un dittico
4i Sor che apriva il programma, vecchio vezzo
di Segovia preso a prestito da tanti suoi di-
scepoli, ma fino ad oggi sdegnosamente rifiu-
taco da Bream, il quale, negli anni 70, aveva
portato in pubblico la completa e difficile Sonata
op. 25. Anacronistica ci 2 poi parsa la versione
della Rossiniana n. 1 di Giuliani, mutilata e
infarcica di frammenti della Rossiniana n. 4, un
costume che poteva essere tollerato, forse, nel
momento in cui il nostro illustre solista aveva
riscoperto queste importanti composizioni (an-
che qui nei felici anni '70), ma che oggi_non
ha piti alcuna ragione d'essere. Eppure, lo ha
affermato in una recente intervista, Bream di-
fende la bonta delle sue scelte, ironizzando sulle
pretese dei musicologi di attenersi ai testi
originali. Evidentemente egli non sa che non
soltanto gli studiosi, ma tanti bravissimi inter-
preci avvertono questa elementare esigenza di
serieta, per nulla in contrasto con il
comprensibile desiderio di non annoiare il
pubblico. Forse gli ascoltatori saranno pit at-
tenti se si proporranno loro quelle ingenue
sostituzioni che abbiamo udito in Sala Verdi?
Ci sia consentito, infine, un commento sui
Valses Poéticos di Granados. Queste pagine
pianistiche sono veramente troppo complesse
per essere affidate alla chitarra e, per quanto
accurata possa essere la trascrizione, ben poco
si pud ricreare del tessuto armonico e del co-
lore originali. Meglio lasciarle tra le mani di
Alicia de Larrocha.
Ma non & di questo che vogliamo discutere
In fondo, ogni esecutore ha il diritto di espri-
mersi con il programma in cui crede. Cid che
‘non ha il diritto di fare, specialmente quando
possiede un nome di statura artistica interna-
zionale, ? di approfitcare della sua autorita per
comportarsi in modo disimpegnato, assolvendo
al proprio compito con sufficienza e pressa-
pochismo. Bream ha agito proprio cosf, e non
soltanto nel concerto di Milano, ma anche nelle
repliche tenute in alcre citta italiane (secondo
la testimonianza, assolutamente credibile, di
persone la cui serieta @ al di sopra di ogni
dubbio). E stata la conferma di quanto abbiamo
avvertito nel recital del 1985 (tre Suites di Bach
pasticciate al limite di ogni decoro), in quello
del 1987 (accettabile, ma tutt'altro che entu-
siasmante), € nel Concerto elegiaco di Brouwer,
letto con assoluta indolenza. Quest'opera era
stata seguita dall'esecuzione dei Cingue Preludi
di Villa-Lobos, ¢ anche qui abbiamo avuto un