il “Fronimo”
rivista trimestrale di
chitarra e liuto
diretca da
Ruggero Chiesa
PRESSO LE EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
anno decimosettimo n. 68 - luglio 1989 - L. 7.000SOMMARIO
Note di copertina di Ruggero Chiesa 3 Cover Notes by Ruggero Chiesa
Incontri Encounters
Intervista a David Russell di Luigi Verrini Interview with David Russell by Luigi Ver:
Se ial (
Il repertorio chitartistico. Un punto sulla The Guitar Repertoire. A status update by {
situazione di Ruggero Chiesa 8 ——-Ruggero Chiesa
Parte prima 8 Port one
Complessi ed orchestre di chitarre di Regi Guitar Ensembles and the Guitar Orchestra
nald Smith Brindle 15 by Reginald Smith Brindle
Ivan Padovee di Alessandro Boris Amisich 19 Ivan Padovec by Alessandro Boris Amisich
Parte prima: Cenni.biografici 19 art one: Biographical Notes
Parte seconda: Catalogo delle opere 24 Part two: Catalogue of Works [
Tecnica e stile sul liuto rinascimentale. Im- Technique and Style on the Renaissance Lu.
postazione della mano desta di Paolo te, Right-band position by Paolo Possiedi
Possiedi 30
Idee a confronto 39 Exchange of Ideas and Opinions
Recensioni Reviews
Libei 42 Books |
Musica 45 Music !
Dise 47 Recordings |
Corsi e concorsi_internazionali 50 International Courses and Competitions |
La bottega della chitarra 53 Guitar Shop \
DIRETTORE RESPONSABILE: RUGGERO CHIESA
REDATTORE CAPO: SILVIO CERUTTI ~
SEGRETARIA DI REDAZIONE: PAOLA MAZZINI
DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITA’; EDIZIONI SUVINE ZERBONI
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AUTORIZZAZIONE: TRIBUNALE DI MILANO N, 381 DEL 13 SETTEMBRE 1972
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UN NUMERO: ITALIA L. 7.000 - ESTERO L. 10.000 - ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA L. 25000 « ESTERO L. 35.000
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO IV
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI LUGLIO 1989 CON 1 TIP
DELLA MUSICOGRAFICA LOMBARDA Di BRUGHERIO
®NOTE DI COPERTINA
J] Péocsanoar degli esami di chitata in vigore
nei conservatori italiani, ormai definitivi da
quattro anni, sembra abbiamo sopportato assai
bene questo’ iniziale collaudo, gia consolidato
da un precedente periodo di prova. Se nella
loro stesura fossero esisiti reali squilibri essi
sarebbero venuti da tempo in superficie e in-
vvece, malgrado qualche lamentela da parte so.
prattutto di alcuni insegnanti, gli allievi hanno
reagito positivamente.
Osservando i programmi dei tre esami, com:
pimento inferiore, compimento medio e diplo-
‘ma, si noteranno nei vari paragrafi frasi lieve-
mente approssimative, omissioni e imprecisioni,
ma non mi sembrano giustificate, per comincia.
re, le angosciose domande su quali siano le sca
le pitt agevoli per terze, seste, ottave ¢ decime.
Si tratta di criteri soggettivi, ¢ se un allievo ri-
tiene pit facile smanicare fino al 19° tasto, in-
vece che scegliere quelle formule che gli consen-
tiranno una piti prudente escursione, si accomodi
pure, basta che 1a sua esecuzione sia corretta
Cé poi chi brontola per Pobbligo di eseguire
“ancora” i 120 arpeggi di Giuliani, e a queste
persone vorrei chiedere se conoscono qualche
raccolta piti utile e piti intelligente di questo
esemplare lavoro, Le diverse combinazioni del-
Je quattro dita sulle sei corde assommano, se-
condo calcoli matematici, ad alcuni milioni, ma
le scelte di Giuliani sono rivolte ai movimenti
veramente fondamentali della tecnica chitarristi-
ca. Chi sa eseguirli con assoluta sicurezza e scat-
tante velocita potra affrontare diteggiature pitt
complicate senza alcuna fatica.
Sempre a proposito del compimento inferio-
re, nulla da obiettare sullinserimento dei dieci
Studi di Sor, leffettiva spina dorsale di questo
esame. Piuttosto, insisto nel ritenere che sareb-
be stato opportuno riferire Ia scelta dei dieci
brani alle intere opp. 31 e 35, per consentire
una conoscenza piti profonda dei lavori didatti-
i del nostro grande classico. Lo stesso si dica
per gli Studi previsti nel compimento medio,
attraverso i quali si poteva avere una visione
completa delle opp. 6 e 29. A proposito dei do-
dici brani compresi nell’op. 29, occorre ricor-
dare che la loro numerazione originale parte da
12 per arrivare a 24 (cosi aveva disposto Sor,
allo scopo di sottolineare la continuita con i do-
dici Studi dell’op. 6), mentre nel programma
ministeriale si inizia dal numero 1. Fate quindi
i debiti rapporti, e tutto si aggiuster’. Tra gli
autori del compimento medio non si incontre-
ranno alcuni nomi inseriti nei vecchi program-
mi, quali Coste e Mertz. Come conseguenza alla
recente riscoperta della letteratura romantica,
altri se ne verranno tra poco ad aggiungere, ma
nulla vieta agli studenti curiosi ¢ volonterosi di
conoscere anche cid che il regolamento non pre-
vede.
Nel programma di diploma, infine, le varie
prove sembrano un ottimo testo per valutare la
maturita dell’esecutore. Tuttavia le contestazio-
i ci sono state, e ci sono tutt’ora, a causa del-
esclusione del’ concerto per chitarra e orche-
stra, ma i motivi addotti si riducono sempre ai
soliti due: « Vallievo deve abituarsi a suonare
insieme agli altri », € « dobbiamo dimostrare
che anche il nostro strumento possiede quel tipo
di repertorio ». A me pare che il primo proble-
ma si risolva soprattutto attraverso la musica
da camera (d’obbligo per gli alunni interni du
rante lultimo biennio di conservatorio), ¢ che
‘ormai tutto il mondo musicale sappia benissimo
che la chitarra vanta ottimi concerti con V'or-
chestra. Gia che siano in tema di lamentele, ag-
siungo anche le mie. Mi auguro allora, nel caso
si procedesse a un ritocco, di vedere nel pro-
gramma ottocentesco pezzi come i Tre Rondo
op. 2 di Aguado, le Tre Sonate op. 29 di Dia-
belli, IIntroduzione e Capriccio op. 23 di Re-
gondi, e il ripristino della Fantasia Sonata di
Manén nel programma segoviano.
‘A parte queste rapide considerazioni, gid ap-
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