il “Fronimo”
rivista trimestrale di
chitarra e liuto
diretta da
| Ruggero Chiesa
PRESSO LE EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
anno decimosesto n. 65 --ottobre 1988 - L. 6.000SOMMARIO
Note di copertina di Ruggero Chiesa 3 Cover Notes by Ruggero Chiesa
Incontri Encounters
Intervista. a Christopher Parkening di Interview with Christopher Parkening by
Adriano Sebastiani 5 Adriano Sebastiani
Liattivita liutistica a Milano dal 1450 al Lute Music in Milan from 1450 to 1550:
1550: nuovi documenti di Alessandra Bol- New Historical Evidence by Alessandra
lini 9 Bollini
I problemi del compositore di Reginald Smith The Composer's Problems by Reginald Smith
Brindle 24 Brindle
La presenza della chitarra nel fondo Mala- Guitar Music in the Fondo Malaspina in Ve.
spina di Verona di Emanuela Negri 32 rona by Emanuela Negri
Passi di Gerardo Tristano 35 Passi by Gerardo Tristano
Il « Metodo » di Francesco Molino di Mario Francesco Molino’s Method by Matio Del-
dell’ Ara 40 TAra
Idee a confronto 51 Exchange of Ideas and Opinions
Recensioni Reviews
52 Music
55 Records
Corsi e concorsi internazionali 59 International Courses and Competitions
La bottega della chitarra 60 Guitar Shop
DIRETTORE RESPONSABILE: RUGGERO CHIESA
REDATTORE CAPO: SILVIO CERUTTI - SEGRETARIA DI REDAZIONE: PAOLA MAZZINI
DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITA’: EDIZIONI SUVINI ZERBONI
20138 MILANO - VIA MF, QUINTILIANO 40 - TEL, 30.84.365|
AUTORIZZAZIONE: TRIBUNALE DI MILANO N. 331 DEL 13 SETTEMBRE 1972
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE GRUPPO IV
FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI OTTOBRE 1988 CON I TIPI
DELLA MUSICOGRAFICA LOMBARDA DI BRUGHERIO50;
dra
ith
Ve.
el.
S PERANZA € tormento dei chitarristi, i concor-
si di interpretazione sono oggi tanto nume-
rosi che non riusciamo a tenere facilmente il lo-
ro conto. Sparsi in tutto il mondo, ma I’Europa
ne vanta il primato, essi risultano a volte inse-
titi in manifestazioni non circoscritte ad un solo
setiore — si veda ad esempio il Concorso di Gi-
nevra, dove la chitarra appare insieme ad altri
strumenti — oppure fioriscono in veste autono-
ma, come & pii frequente. Pur di qualiti molto
variable, per Vimpegno richiesto dai program
mie per il livello delle varie organizzazioni, i
concorsi sono accomunati dal fervore dei parte-
cipanti, che vivono queste esperienze con co-
stante emozione, sia che si tratti di un appun.
tamento internazionale oppure di una piti mo-
desta gara di provincia. I chitarristi delf’ultima
generazione, infatti, fremono dalla voglia di far-
si ascoltare, forti della loro bravura e inaspriti
dalle poche possibilita di trovare concerti. Han-
no ragione, si capisce. Mai come negli anni re-
centi i livello degli esecutori & cresciuto di qua-
lita, mentre non altrettanto sono maturate le
cceasioni per esibirsi in pubblico. Ecco allora
che i concorsi costituiscono sovente la sola op-
portunita di scatenare energie da tempo repres-
se e di dare prova dei progressi compiuti. Pre-
parati quasi sempre a dovere, i giovani si ac-
ingono cost a conquistare i favori delle giurie,
in attesa del fatidico responso. Schierati gli uni
di fronte alle alte, sembra di assistere ad una
competizione nella competizione. Gli esecutori
non temono tanto i colleghi (ogouno si sente il
Pid forte), quanto coloro che li dovranno esa-
minare; ciascun giudice, da parte sua, si sente
spesso tranquillo nell’esprimere il proprio pa-
rere, ma nutre preoccupazioni sui criteri che
guideranno gli altri componenti. Incomincia al
ora una schermaglia sottile e complicata, dove
bisogna tener conto di numerosi fattori per com
prenderne i meccanismi.
NOTE DI COPERTINA
Gli interpreti, si diceva, nutrono spesso dif-
fidenza nei confronti delle’ giurie, ¢ in qualche
‘occasione non sbagliano. Ci sono’circostanze in
cui chi ascolta non possiede, palesemente, i mi-
nimi requisiti necessari per occupare un posto
di tale responsabilita. Mi riferisco a certi miste-
tiosi individui che vediamo sedeze nelle com-
missioni (amateurs o scialbe figure di musicisti),
i quali, dietro un’apparente impronta di sicurez-
za, rivelano paurosi sbandamenti quando ascol-
tano programmi ¢ interpretazioni che esulano
dalla loro capacitA di comprensione. Le opinio:
ni di questi giurati, per quanto attenti e volon
terosi, peseranno cost in modo imprevedibile
sul ptocesso di votazione. Da simili rischi non
sono neppure immuni personaggi di ben altra
statura, ma non chitarristi, i quali, fidandosi
delle proprie doti di intelligenza ¢ di intuito,
non avvertono errori di lettura, tagli, carenze
nell'attacco del suono, ¢ cos{ via. A volte essi
siedono nelle giurie in numero sproporzionato,
mente altrove, ad ascoltare pianisti e violinisti,
i tecnici sono sempre in maggioranza. Ma alcuni
organizzatori non la pensano cosi. Uno di essi
mi accennava alla commissione che aveva invi
tato, in cui sarebbero intervenuti “chitatristi €
musicisti”: un bel modo per esprimere fiducia
ai rappresentanti del nostro strumento,
La conoscenza della chitarra ¢ delle opere
che verranno eseguite (almeno quelle d’obbligo)
dovrebbe quindi essere la base per formare una
commissione affidabile. E solo Vinizio, natural-
mente. A questo punto interviene la capacita di
giudizio, che non sempre & in relazione con le
doti di competenza e di professionalita. Ciascun
giurato avverte un moto di istintiva simpatia
per le persone vicine alla propria concezione
musicale, mi pare comprensibile, ma sarebbe
pericoloso se egli giungesse a premiare narcisist.
camente il riflesso della propria immagine
riamoci allora se tra i partecipanti ritrova addirit.
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