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pasta fatta in casa, gli gnocchi col pomodoro e basilico ... Allora diventa attento; magari poi mangia di tutto, perch nella vita bisogna adattarsi ed inutile fare gli schizzinosi; ma sa cos il buono e cos il cattivo.
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gli complemento di termine plurale: una forma comunissima in tutti i registri linguistici, accettata da secoli anche dai migliori scrittori; essa inoltre risponde ad una struttura importante della lingua italiana, cio luso dei pronomi personali atoni; una forma perfettamente legittima, e lostinazione con cui i grammatici continuano ad espungerla incomprensibile; deletare dove andrebbe benissimo cancellare (verbo che traduce entrambe le forme inglesi delete e erase ) dimostra solo la pigrizia di chi non ha voglia di pensare in italiano mentre usa un programma in inglese.
Ma pensa tu, il destino. Uno d la vita alla scuola, e passa alla storia per gli errori di ortografia dei suoi allievi.
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Certo, nessuna lingua vive nellisolamento. Abbiamo dovuto digerire Goti e Longobardi, e dovevano essere ben duri da mandare gi, con la spatha, il sax e tutto il resto. Ma anche verso le lingue germaniche c stata una forte selezione. Inter eils goticum scapia matzia ia drincan non audet quisquam dignos educere uersus lamentava un poeta del V secolo; la storia gli ha dato (capita raramente) ragione, infatti nessuna delle parole che nei barbarici convivi urtavano le sue delicate orecchie latine rimasta: a parte il trincare (drincan con rotazione consonantica longobarda), che per non un vero bere. Ben prima che i puristi infilzassero le parole con le loro piume doca, la lingua italiana aveva avuto ragione di gran parte del vocabolario germanico, e aveva mantenuto per lo pi quei termini veramente funzionali, che corrispondevano cio a oggetti e idee sconosciuti alla cultura latina; come le scarpe, icalzoni e i marescialli, di cui fino ad allora avevamo fatto senza. ( vero, sono anche rimasti: guerra, bianco, stronzo; ognuno per le sue buone ragioni). Innovazione della lingua non significa registrare - e una volta registrate, usare senza criterio - tutte le parole che mode forestiere ci portano. Cos come morto nella misura in cui , inutile calco del tedesco in dem Mae wie , presumibilmente parecchie delle forme attualmente registrate spariranno. Ma qual il criterio di selezione? Purtroppo la grammatica della lingua del futuro non ancora stata scritta. Possiamo solo affidarci al buon senso e al buon gusto.
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E per uscire dalle tetre aule scolastiche, mi chiedo quale idioletto usi il frequentatore abituale della Pizzeria Pub Vecchia Londra . Non ho mai avuto lo stomaco di entrare per accertarmene. Litaliano sempre stato per tutti una lingua straniera. Si imparava il dialetto; lo si succhiava con il latte materno. Il dialetto era una forma di espressione limitata, locale; ma, nel suo ambito, rispondeva perfettamente ai bisogni della comunicazione. Soprattutto educava al gusto della parola efficace, puntuale, icastica, elegante: bella. Poi, lentamente e con fatica, si imparava litaliano. Allinizio come una vera lingua straniera: io possiedo un libretto di Esercizi di traduzione dal dialetto piemontese datato 1925, per la classe V elementare, In conformit con i Programmi Ufficiali del 1. Ottobre 1923. La versione in italiano, come si farebbe la versione in latino. Non tutti imparavano questa seconda lingua con la medesima competenza e scioltezza, ma il gusto era formato. Chi conosce, in dialetto, dieci vocaboli diversi per indicare dieci diversi tipi di castagne, non si adatta, in lingua, a prendere la prima parola che passa per l. Ora ci troviamo nella situazione peggiore: si impara litaliano come una lingua straniera, senza pi avere una propria lingua materna, come immigrati in patria. Perfino per avere modelli di lingua parlata dobbiamo far ricorso ai Promessi Sposi. Purtroppo una scuola di lingua non pu ormai che partire da uno studio libresco. Uno studio faticoso, disinteressato, volto soltanto ad imparare la bellezza della parola. Uno studio soprattutto lungo. Il buon gusto vien mangiando. E non abbiamo ricette per la trattoria dellavvenire. O sbaglio?
Note:
Poeta anonimo del V secolo: De conuiuiis barbaris, Anthologia Latina; cit. da Giuliano Bonfante Errore. Calzoni non parola germanica. Ma nessuno se n' accorto; quindi lo lascio cos com'.