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it/ilbo Una citt pi anziana, ma viva e colorata 16 luglio 2012 Gianpiero Dalla Zuanna insegna demografia presso il Dipartimento di Scienze statistiche dellUniversit e negli ultimi anni si dedicato a un ampio spettro di argomenti, tra cui limmigrazione, le cosiddette seconde generazioni e i costumi sessuali degli italiani. Il suo ultimo libro Cose da non credere. Il senso comune alla prova dei numeri (con Gugliemo Weber, Bari 2011). possibile pensare come sar la popolazione italiana tra ventanni? Alcune tendenze sono facili da prevedere: ad esempio ci sar un aumento in termini assoluti della popolazione anziana, e questo sia per uno straordinario incremento della sopravvivenza della popolazione, sia perch entreranno nella terza e nella quarta et i figli del baby boom, nati tra gli anni 50 e il 1975. Meno probabile che il declino delle nascite si ripercuota significativamente sul volume della popolazione in et lavorativa. Oggi i trentenni sono pi o meno gli stessi dellinizio degli anni 80, grazie ai giovani immigrati e alle nuove nascite, il cui numero si stabilizzato negli ultimi anni: il rimpiazzo della popolazione attiva dovrebbe essere quindi garantito ancora per diversi anni. E gli stranieri? Sulle previsioni che coinvolgono limmigrazione aleggia limpatto della crisi economica, che non pu essere ancora calcolato. I primi dati dellultimo censimento sembrano dire che c stato un incremento degli stranieri inferiore alle attese. In Veneto abbiamo assistito a un drastico calo dei nuovi assunti: 45 mila allanno negli ultimi 3 anni, a fonte dei circa 75 mila di prima della crisi. La disoccupazione per non si sta concentrando sugli stranieri, poich questi sono ormai una parte essenziale del nostro sistema economico: in Catalogna, ad esempio sta accadendo il contrario, e lo scoppio della bolla speculativa edilizia ha praticamente azzerato gli arrivi. Ci sar semmai da vedere se luscita dalla crisi sar pi o meno labour intensive, ovvero basata sullaumento della produttivit piuttosto che della forza lavoro. La famiglia come cambier? La tendenza in corso adesso quella di un forte incremento delle convivenze e delle nascite al di fuori dai matrimoni: un cambiamento che affonda le radici nel processo di secolarizzazione della societ, ma che ha avuto unaccelerazione consistente nel primo decennio del nuovo millennio. Attenzione per: la gente non sembra aver perso fiducia nella famiglia tradizionale. Soprattutto non sembra essere scalfita in Italia la fortissima solidariet tra le generazioni: circa il 60% dei nuovi nuclei familiari vanno ad abitare a meno di un chilometro da una delle due famiglie dorigine, una tendenza che ravvisiamo anche tra i figli dei laureati. Si tratta della scarsa mobilit che caratterizza la societ italiana? Ci sono anche degli aspetti positivi: anche per questo che per esempio che in Italia non si sono ancora formati dei ghetti veri e propri. Il caso di Via Anelli, qui a Padova, abbastanza particolare; il fatto che circa l80% delle persone viva in case di propriet, assieme ai vincoli e agli oneri per lacquisto e la vendita delle 1

www.unipd.it/ilbo abitazioni, hanno limitato la concentrazione degli stranieri in alcuni quartieri. Una situazione che tutto sommato favorisce lintegrazione. Di quali servizi, di quali spazi ci sar bisogno nella citt di domani? Sicuramente ci sar ancora bisogno di scuole, in particolare di asili nido, e su questo ci vorrebbe davvero la regia, ad esempio da parte di gruppi o associazioni di comuni. La crescita degli anziani evidenzier poi lesigenza di alcune scelte che non potranno pi essere eluse. Se ad esempio i grandi centri commerciali faranno sparire i piccoli negozi del centro, dove andranno gli anziani? Dovranno pensare i figli a fare la spesa? Lo stesso vale anche per i servizi: le residenze protette dovranno certamente crescere, e bisogner considerare dove collocarle: in localit isolate oppure inserite nei contesti abitativi, in modo da tenere lanziano non solo nella sua citt, ma anche nel suo quartiere? E Padova? Come sar la sua popolazione futura? Nei prossimi anni difficile pensare a grandi cambiamenti della quantit di popolazione padovana, che nel comune continuer ad essere poco pi di 200 mila abitanti, superando i 400 mila con la cintura urbana (Albignasego, Selvazzano eccetera). Per il resto, come in tutte le citt le tendenze prima descritte si manifesteranno in modo pi accentuato: ci saranno pi anziani, pi stranieri, pi nascite fuori dal matrimonio, famiglie pi piccole. Perch i padovani del futuro vivano bene nella loro citt importante continuare a puntare sulla mobilit sostenibile, sui servizi scolastici, sanitari e sociali, su un mix adeguato di attivit commerciali e produttive. Nello stesso tempo, importante agire in forte sinergia con i comuni dellarea metropolitana, perch questa la vera popolazione di riferimento, che fa di Padova una delle citt italiane pi estese e dove si vive meglio. Anche lUniversit pu dare un importante contributo, perch la sua sola presenza innalza il livello delle proposte culturali, ma soprattutto come esperienza di vita e di formazione dei giovani. La mobilit dei giovani padovani scarsa anche perch trovano, sotto casa, ununiversit di eccellenza. Daniele Mont D'Arpizio

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