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La discussione contemporanea sulla cristologia calcedonense Partendo della affermazione che il cocilio di Calcedonia ha contribuito allo sviluppo del

dogma cristologico, trinitario e soteriologico, al stesso tempo espiega che questo aprofundire sull mistero del Verbo Incarnato lascia vedere la forte sottolineatura culturale e filosofica ellenistica nellinterpretare la constituzione ontologica del Figlio di Dio fatto uomo Oserva che per i moderni e contemporani il problema radica nella sostanziale estraneit delle categorie concettuali greche, sia rispetto al Nuovo Testamento che ai tempi odierno. In questo capitolo legge la discussione contemporanea sulla cristologia calsedonense sotto la seguente chiave di interpretazione: la domanda sul valore del dogma calcedonense per la fede delle epoche succesive Mette principalmente la questione del raporto tra Krygma e dogma intorno alla fine del XVII sec., fino alla met del secolo scorso. A questo punto la questione centrale e sapere se le affermazione dogmatiche stiano con i dati biblici in raporto di continuit o si discontinuit, di fedelt o di tradimento. Alcuni autori parlano del principio dellellenizzzione della Cristologia antica, in questa postura presenta quelli che hanno contestato la continuit tra i dati biblici e lelaborazione dogmatica, teologia liberale e Bultman. A questo principio delleliminazione (la cultura elenica avrebbe eliminato la originalita del vangelo) si oppone quelli di alcuni storici del dogma che parlano de seguire la via dellinterpretazione del influsi reciproco fra ogni ambito culturale e il cristianesimo, il dinamismo di integrazione e provocazione, radicato mellirriducibilit del Vangelo a una cultura. Il nostro autore afferma che sulla via dellinterpretazione infatti da dove si dono mosse le principali critiche teologiche al modelo calcedonense. Presenta la via della interpretazione seguendo una condizione di carattere ermeneutico che riguarda il doplice versante dal queale si pu legere ogni testo del pasato: Sincronico, relativo al contesto del suo tempo e dellambiente in cui e sorto; diacronico, per il quale quel testo asume significato nel corso del tempo, per gli ambenti succesivi in cui viene recepito. La perspetiva sincronica racoglie sette critiche teologiche: 1. La prima obiezione nei confronti delle definizione di calcedonia riguardano al uso del lenguaggio, gi sia per il loro origine nella religione pagana, come per la mentalit essenzialista greca, o perch questo lenguaggio greco renderebbe inaccessibile il contenuto di fede a oltre culture. 2. La equivocit del termine natura.

3. La minaccia nei conforti dellunit personale di Cristo da parte della concezione dualistica calcedonense. 4. La assunzione della prospettiva dallalto da parte della cristologia calcedonense. 5. Laccusa di monofisismo latente alla definizione calcedonense, che lascerebbe del tutto in dispare la consistenza della personalit uman di Cristo. 6. Lesclusione della dimensione storica dellevento de Cristo. 7. Denuncia il suo carattere non risolutivo del problema cristologico. Nell livelo diacronico il nostro autore non vuole presentare la critica mosse a calcedonia, ma vuole comprendere il significato delle definizione dogmatica nel pi amplio orizzonte ermeneutico: Il Senso della formula dogmatico in se stesso e il suo valore permanante. Sopratutto pesenta i principi che scaturiscono della conferenza di K Rahner del 1951: Calcedonia. Fine o inizio. L. Rahner faceva notare il carattere conclusivo di un asserto dogmatico insieme al suo carattere di apertura , indicando nellautotrascendenza della formula la via verso ulteriori compresini di quella verit, che essa deficisce e dischiude; di cui, al tempo stesso, fine ed inizio. Se la formula dogmatica delimita il debordare della verit, minacciata dalla interpretazioni erronee della sua epoca, e, nel medesimo tempo, consente a quella verit di continuare il corso della sua interpretazione attraverso ulteriori approfondimenti, ci significa che essa svolge una funzione simile a quella degli argini di un fiume. Dalla sorgente dellevento Cristo, attestato dal dato biblico, nasce il fiume della tradizione, che disegna il proprio corso attraverso gli argini del dogma, i quali oltre ad evitare le tracimazioni eterodosse- gli permettono di continuare a fluire, atraverso i tempi.

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