Sei sulla pagina 1di 13

COSCIENZA studi 48.

S. AMATO, S. BERLING, V. CAPPELLETTI, F. P. CASAVOLA, P. CAVANA, F. COMPAGNONI, F. DAGOSTINO, G. DALLA TORRE, S. E. MONS. C. GHIDELLI, L. ORNAGHI, L. PALAZZANI, A. PESSINA, V. POSSENTI, P. RICCI SINDONI, A. RIGOBELLO, P. SINISCALCO, G. TOGNON, I. TRUJILLO, C. VASALE, F. VIOLA

LESSICO DELLA LAICIT


A cura di GIUSEPPE DALLA TORRE

EDIZIONI STUDIUM - ROMA

Copyright 2007 by Edizioni Studium - Roma 978 88-382-4023-2 www.edizionistudium.it

INDICE

Presentazione I. Laiks-laicus: semantica dei termini Paolo Siniscalco II. Laicit e Sacra Scrittura Carlo Ghidelli III. Laicit e teologia Francesco Compagnoni IV. Laicit e filosofia Adriano Pessina V. Etica laica Vittorio Possenti VI. Laicit e scienza Vincenzo Cappelletti VII. Laicit e bioetica Laura Palazzani VIII. Laicit e politica Claudio Vasale IX. Laicit e Stato. Lesperienza italiana Francesco Paolo Casavola

7 13 23 37 47 55 65 73 81 101

X. Diritto e laicit. Una prospettiva fenomenologicostrutturale Francesco DAgostino 113 XI. Laicit e diritto canonico Giuseppe Dalla Torre XII. Laicit e concordato Salvatore Berling XIII. Laicit e fondamentalismi Paola Ricci Sindoni XIV. Laicit e simboli religiosi Paolo Cavana XV. Laicit e scuola Giuseppe Tognon XVI. Laicit e secolarizzazione Armando Rigobello 125 143 153 165 179 197

INDICE

XVII. Laicit e secolarismo Lorenzo Ornaghi XVIII. Laicit e relativismo Salvatore Amato XIX. Pluralismo e tolleranza Francesco Viola XX. Laicit e neutralit-imparzialit Isabel Trujillo

205 215 227 239

GLI AUTORI

SALVATORE AMATO, ordinario di Filosofia del diritto nella Facolt di Giurisprudenza dellUniversit di Catania, dove insegna anche teoria generale del diritto e Biogiuridica. SALVATORE BERLING, ordinario di Diritto Ecclesiastico nellUniversit di Messina. VINCENZO CAPPELLETTI, FRANCESCO PAOLO CASAVOLA, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Presidente dellIstituto della Enciclopedia Italiana. PAOLO CAVANA, professore associato di Diritto ecclesiastico presso la Facolt di Giurisprudenza della Libera Universit Maria SS. Assunta - LUMSA, Palermo. FRANCESCO COMPAGNONI, ordinario di Teologia morale presso la Pontificia Universit S. Tommaso DAquino, Roma. FRANCESCO DAGOSTINO, ordinario di Filosofia del diritto nellUniversit di Roma Tor Vergata. GIUSEPPE DALLA TORRE, Rettore della Libera Universit Maria SS. Assunta - LUMSA, Roma, dove insegna Istituzioni di Diritto Pubblico. CARLO MONS. GHIDELLI, Arcivescovo di Lanciano-Ortona. LORENZO ORNAGHI, Rettore dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore, Milan, dove insegna Scienza politica. LAURA PALAZZANI, ordinario di Filosofia del diritto nella Libera Universit Maria SS. Assunta - LUMSA, Roma. ADRIANO PESSINA, professore di Filosofia morale nellUniversit Cattolica del Sacro Cuore, Milano.

GLI AUTORI

VITTORIO POSSENTI, PAOLA RICCI SINDONI, ordinario di Filosofia morale ed Etica e grandi religioni nella Facolt di Lettere e Filosofia nellUniversit di Messina. ARMANDO RIGOBELLO, ordinario di Filosofia morale, nellUniversit di Roma Tor Vergata. PAOLO SINISCALCO, ordinario di Storia del cristianesimo nellUniversit di Roma La Sapienza. GIUSEPPE TOGNON, ordinario di Storia delleducazione nella Libera Universit Maria SS. Assunta - LUMSA, Roma. ISABEL TRUJILLO, CLAUDIO VASALE, ordinario di Storia delle dottrine politiche nellUniversit di Roma La Sapienza, coordinatore del corso di laurea in Scienze della Comunicazione della Libera Universit Maria SS. Assunta - LUMSA, Roma. FRANCESCO VIOLA, ordinario di Filosofia del diritto nellUniversit di Palermo.

PRESENTAZIONE

Forse mai come oggi i termini laico e laicit hanno goduto, nella societ italiana, di tanta fortuna: nel linguaggio corrente come in quello specialistico, nelle assemblee politiche come nel forum massmediale. La laicit appare moderna e progressista, sicch nessuno rinuncia ad autoqualificarsi laico e a mostrare apprezzamento per ogni dimensione ed esperienza della vita umana che possa denotarsi come tale. Eppure consapevolezza comune che mai come oggi i termini laico e laicit risultano affetti da una singolare contraddizione: al loro sempre pi frequente ricorrere, risponde una sempre maggiore genericit, che sfocia in una evidente polisemia. Si tratta di un fenomeno che induce curiosamente ad accostare le dinamiche evolutive del linguaggio alle dinamiche delleconomia monetaria, di cui nota la legge per la quale ad un accentuarsi progressivo della circolazione della moneta si coniuga una progressiva perdita di valore specifico da parte di questa. In altre parole appare incontrovertibile che i termini in questione sono venuti progressivamente ad assumere, nel linguaggio comune ma anche in quello specialistico, una variet tale di significati, da indurre infine a porsi la domanda se non sia venuto il momento di abbandonarli, in quanto con la loro pluralit di senso verrebbero a risultare in ultima analisi inutili ai fini della reciproca comprensione e di un costruttivo dibattito.

PRESENTAZIONE

La rilevata polisemia , tra laltro, frutto di una sorta di moltiplicatore, dovuto a due fattori ben precisi: da un lato il tempo, giacch la pluralit di significati si coglie sia in una prospettiva diacronica che in una prospettiva sincronica; dallaltro lato lambito disciplinare, giacch ad un diverso approccio quanto ad ambiti di sapere, possono corrispondere sensi diversi dei termini in questione. Dunque parlare di laico e laicit, in s e nei nessi semplici o complessi che detti termini possono assumere quando accoppiati ad altri termini, importa una navigazione difficile tra significati diversi e tra diverse discipline, come quella programmata e intrapresa sulla base di un portolano medievale, dai confini non sempre certi e dalle numerose lacune. A fronte della babele di senso degli ultimi tempi in tema di laicit, si impone in alcuni casi una navigazione a vista, diretta a mappare le nuove dimensioni dei fenomeni sottesi e a tentare il disegno di una carta nautica di un Conpasso de navegare, per usare la denominazione del primo portolano conosciuto pi precisa di quella che ora abbiamo a disposizione. Di qui nasce lidea di questa pubblicazione che, ovviamente senza pretesa di completezza e definitivit, intende fornire un contributo alla chiarificazione dellidea laica, cercando cio di sceverare ci che veramente laico da quelle posizioni che invece mostrano una corposa sostanza ideologica e che pertanto laiche non sono, nonostante apparenze e autoqualificazioni. Insomma un lessico per orientare in una navigazione difficile, tra coste non sempre conosciute adeguatamente e scogli insidiosi, nella quale comunque sar sempre la capacit del nocchiero cio in questo caso il lettore, con le sue conclusioni a lettura terminata a toccare incolume le acque sicure del porto di destinazione. Fuor di metafora, pare giunto il momento di tentare di discernere la laicit dalle laicit. In questa ideale navigazione, nella quale non mancano le sirene che attraggono fuori rotta, si seguiranno alcune coordinate precise. La prima data dalla consapevolezza che laico e laicit sono termini propriamente di origine cristiana e che, anche

PRESENTAZIONE

nelle loro evoluzioni secolari, non possono essere intesi compiutamente se non allinterno di una cultura le cui radici affondano nella tradizione giudaico-cristiana. La secolarizzazione, sia in senso positivo che in senso negativo, del termine laico , infatti, un processo che avviene allinterno della societ di tradizione cristiana, anche se giunge a conclusioni che hanno potenzialmente una portata universale. La seconda data dalla ulteriore consapevolezza della necessaria contestualizzazione storica, sociale e culturale. Non un caso, ad esempio, che le tematiche che da due secoli dilacerano la vecchia Europa in materia di laicit dello Stato e del suo diritto sono del tutto sconosciute alla democrazia nord-americana, dove risultano persino estranei i termini laico e laicit nellaccezione qui in esame, parlandosi piuttosto di secolarit e secolarismo. Ci significa che nel ricercare, tra la segnalata polisemia, il significato autentico e non ideologico, perci laico, dei termini in questione, occorre avere laccortezza di discernere tra molteplicit dei fattori e pluralit di tradizioni culturali, alla luce della consapevolezza di quanto gli uni e le altre possono aver influito su una deriva di significato piuttosto che su di unaltra. La terza data dalla necessit di evitare la riduzione della indagine alla sola prospettiva politico-giuridica, nella quale solitamente e precipuamente i termini in esame ricorrono, di contro ad una pluralit di prospettive disciplinari in cui la questione della laicit pu e deve essere inquadrata (biblica, teologica, filosofica, storica, sociologica, ecc.) e nella consapevolezza che solo unindagine interdisciplinare pu fornire una mappatura adeguata e fedele di un mare dalle coste cos frastagliate. In altre parole la preoccupazione soggiacente al progetto del presente Lessico quella di raffigurare in scala, ancorch per spunti e frammenti, aspetti di quel mare magnum di fenomeni che, bene sottolinearlo ancora, sono propri dellEuropa (anche se poi esportati in realt pi legate alla cultura europea, come quella latino-americana) e della modernit. Ma unita allaltra preoccupazione di fornire, oltre alla descrizione, coordi-

10

PRESENTAZIONE

nate utili ad un approfondimento di singoli aspetti e pi in generale contributi ai dibattiti in corso, nella prospettiva di una convergenza su significati univoci e condivisi dei termini in questione, che sia a sua volta espressione di una convergenza su unidea condivisa di laicit. Cio, altrimenti detto, per la riscoperta del senso autentico di ci che laico. Nel dare seguito alle continue esortazioni di Benedetto XVI ai fedeli cattolici di cercare di dare ragione, con argomentazioni di ragione, delle proprie posizioni, lopera intende offrire un contributo di approfondimento e di discussione per lelaborazione di un concetto di laicit che riconosca al tempo stesso alla religione e alle realt terrene, nella loro legittima autonomia, il posto dovuto. Lopera si muove dunque in uno spirito dialogico, nella consapevolezza che proprio sul terreno della ragione si rende possibile, per i cattolici, lincontro con gli altri, anche su un terreno arduo e scabroso com quello della laicit. Infine, una annotazione sul taglio e sui caratteri di questopera, cui hanno contribuito noti studiosi nei vari ambiti disciplinari. La scelta della forma del Lessico, in luogo della pi classica trattazione a pi mani, risponde allidea di fornire al lettore interessato la possibilit di una rapida apprensione di uno fra i tanti profili che la questione della laicit presenta, con indicazioni metodologiche, storiche e contenutistiche, unite a citazioni bibliografiche essenziali. Si tratta di una scelta che se rende potenzialmente lopera accessibile e utile per un pi ampio pubblico, senza preselezioni dovute a competenze disciplinari e interessi professionali, presenta anche i limiti insiti nella riduzione di una tematica dalla struttura articolata e complessa, caratterizzata da profondi nodi connettivi, in definite e limitate voci. In particolare, per intuibili ragioni editoriali, legate anche allobiettivo della maneggevolezza e quindi di una pi facile leggibilit del volume, si dovuto contenere il lemmario, con la conseguenza di omettere una serie di voci, alcune delle quali certamente singolari, perch relative ad ambiti poco o per nulla trattati, come la laicit nella letteratura, nella storia della musica o dellarte. Pi precisamente il Lessico, dopo un inqua-

PRESENTAZIONE

11

dramento semantico e storico, tratta in modo particolare della laicit sul piano teologico, filosofico, scientifico, giuridico, politico, pedagogico, con particolare attenzione ai termini chiave della laicit quali secolarismo, secolarizzazione, relativismo, pluralismo, neutralit. Per concludere un sentito ringraziamento alla collega Laura Palazzani, che con intelligenza e passione mi stata di aiuto insostituibile nel progettare e realizzare il volume. GIUSEPPE DALLA TORRE

Potrebbero piacerti anche