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Psicologia ambientale Baroni

By Raffaella :)
Introduzione
La psicologia ambientale la scienza che studia il comportamento umano in generale in relazione agli stimoli
ambientali. Questa scienza da un contributo specifico allo studio della relazione uomo ambiente.
Definizione di Proshansky, 1987: disciplina che si occupa delle interazioni e delle relazioni tra le persone ed il
loro ambiente, inteso sia come fisico che sociale ( + emozioni ecc.).
La data di nascita di questa disciplina agli inizi del 1970 sulla base della nascita di altre discipline come la
psicologia architettonica e della geografia comportamentale. Nascono anche riviste di settore come Enviromen
and Behavior e Jurnal of enviromental psycoloy.
Temi principali:
environmental assessment: valutazione cognitiva e affettiva dell ambiente, informazioni che l'ambiente
ci comunica e come l'ambiente ci pu aiutare a raggiungere i nostri obiettivi.
Cognitive mapping: capacit di avere conoscenze spaziali
stress ambientale
comportamento spaziale: sopratutto x territorialit, spazio personale e privacy.
Non abbiamo molte teorie generali ma questo pu essere considerato un bene x lo sviluppo di nuovi dibattiti.
Saegert e Winkel fanno il punto sui paradigmi pi attuali:

paradigma dell'adattamento: la sopravvivenza lo scopo (una teoria che usa questo paradigma la
teoria di Kaplan e Kaplan)
Ambiente come struttura di opportunit: cio per azioni dirette ad uno scopo, la geografia diventa una
geografia del tempo che mostra come il comportamento umano modifichi nel tempo il paesaggio
paradigma socioculturale: incentrato sui contesti in cui si svolgono le relazioni umane.

Sundstrom e colleghi mostrano che le ricerche vertono intorno a:

ambienti costruiti: con riferimento alla soddisfazione residenziale, all affollamento, ai luoghi di studio,
lavoro, cura ecc.
Relazioni tra ambienti pi grandi e la comunit umana.
Capitolo 1: i metodi della psicologia ambientale

Le informazioni ambientali vengono utilizzate da varie scienze.


Possiamo distinguere metodi ad alto o a basso livello di costrizione.
Constraints: regole o accorgimenti che il ricercatore mette in atto per controllare le variabili di disturbo.
Esperimenti: quelli che si svolgono in laboratorio hanno il massimo grado di constraints ma non fanno della
ricerca un vero esperimento. Metodi a minore constraints sno i metodi osservativi.
Abbiamo tre categorie di ricerche:
1) Esperimenti: sono tenute sotto controllo tutte le fonti di inquinamento
2) Quasi-esperimenti: non sono controllati tutti gli inquinamenti ma si cerca comunque di eliminare una
gran parte di disturbo
3) Metodi correlazionali: una ricerca non intrusiva (anche la ricerca di archivio rientra in questa
categoria) che quindi crea correlazioni (non pu necessariamente stabilire cn sicurezza una causa
effetto).
Validit ecologica: possibilit che i risultati possano essere estesi anche al mondo reale. Ci molto importante
sopratutto in una materia in cui l'ambiente stesso ha un ruolo centrale.
Plausibilit del compito: esempio descrivere un percorso ad una persona che non lo conosce un compito che ha
maggiore validit ecologica rispetto al descriverlo allo sperimentatore.
stato dimostrato che per ambienti interni di dimensioni limitate l'uso di materiale fotografico o filmico in molti
casi pu essere considerato valido come se ci si trovasse nel luogo reale.

Altri tipi di ricerca non sperimentale:


1) Osservazione - di solito non intrusiva: un metodo correlazionale. L osservatore pu essere esterno o
anche solo "invisibile" (x es in mezzo alla folla). Nella maggior parte dei casi di base c un ipotesi. Un
particolare tipo di osservazione avviene con mappe comportamentali, ovvero griglie di osservazione
preparate in precedenza.
2) Self report: risposte a questionari, interviste ecc. Sono resoconti personali forniti dai soggetti. Ci sono
anche colloqui che prevedono una griglia di argomenti da approfondire ma il colloquio libero.
Per questi metodi si devono applicare in base alla situazione: es in un esperiemento di Matthews si
dimostrato che nei bambini tra i 6 e gli 11 anni x mostrare un percorso che loro conoscono pi valido
farglielo disegnare che non farglielo spiegare a voce.
Tra i questionari, un tipo molto usato quello dei PEQIS (Perceived environmental Quality Indexes,
indici di qualit ambientale percepita). Spesso i self report si usano per valutare l'effetto di un
cambiamento ambientale.
3) Ricerca di archivio: si usano dati gi raccolti da altri. Limite: raccolti cn altri scopi.
4) Tracce ambientali: possono essere di accrescimento o di erosione.
Capitolo 2: aspetti cognitivi della relazione individuo-ambiente
Importante la percezione dell'ambiente: questa ci fa riconoscere le sue caratteristiche, che permetteranno o
ostacoleranno le nostre azioni.
L'ambiente viene visto come un oggetto-stimolo.
L'ambiente e lo sperimentatore sono stati studiati in particolare negli anni Sessanta.
Nel 1917 Kurt Lewin della Gestalt scrive un brano sull'ambiente come appare dopo la guerra: in questo brano
vediamo che il paesaggio ha subito trasformazioni dalla guerra ma sopratutto modifiche a livello emozionale:
quindi nel rapporto con l'ambiente nn ci sono solo in gioco variabili fisiche ma anche emotive, motivazionali ecc.
La teoria di Lewin afferma che B(comportamento) = f(funzione)(E, ambiente, e P, persona).
Quindi l'individuo interagisce con tutti i fattori ambientali.
La percezione ambientale caratterizzata da:
1) nel percepire un ambiente il soggetto parte integrante dell'ambiente (anche per Ittelson), importanti sono
anche le coordinate spaziali del soggetto
2) la percezione avviene tramite canali sensoriali, ma anche equilibrio, temperatura, benessere o disagio ecc
3) dall'ambiente il soggetto riceve un continuo flusso di informazioni
4) la percezione dell ambiente un processo di unificazione degli stimoli secondo precise leggi di vicinanza,
figura-sfondo ecc.
Abbiamo due teorie della percezione:
1) Teoria ecologica della percezione di Gibson: i nostri sensi sono molto evoluti e quindi le informazioni
che ci arrivano non hanno bisogno di elaborazione perch le capacit percettive sono innate e non
agiscono a livello cognitivo. L individuo inoltre riesce a riconoscere gli aspetti utilitaristici dell ambiente,
le affordances (es ho sete -> vedo una fontanella)
2) Teoria degli schemi: il concetto viene introdotto da Neisser, abbiamo schemi mentali che fungono da
filtro e che vengono modificati dall'esperienza accogliendo sempre elementi nuovi. Un precursore di
questa teoria Piaget con i suoi schemi mentali con assimilazione e accomodamento. In questo caso per
non c nulla di innato, nel senso che ognuno ha caratteristiche di schemi mentali uniche in base alla
propria esperienza.
Secondo questa teoria quindi le informazioni sono selezionate attraverso schemi che dirigono la nostra
attenzione a certi aspetti. Il concetto di schema utilizzato da molti autori tra cui anche Mandler.
Quando ci troviamo in un nuovo ambiente abbiamo aspettative che ci inducono a categorizzare (categorie
tipo ambiente costruito/naturale, interno/esterno ecc)
Mandler prende in considerazioni tre tipi di informazione:
1) Info di inventario: oggetti tipici di quell ambiente
2) Info sulle relazioni spaziali: disposizione tipica di quell ambiente
3) Informazione descrittiva: caratteristiche degli oggetti che possono variare
Gli elementi si possono dividere in 4 categorie:
1) schema expected: elementi che devono esserci

2) schema compatible: elementi non obbligatori


3) schema irrilevant: elementi che possono anche nn esserci (Es un ombrello dimenticato)
4) schema opposed: elementi che urtano e che possono mettere in discussione lo schema
Abbiamo due teorie:
1) Una teoria dice che investiremo pi attenzione nell'esplorazione degli elementi attesi
2) Un altra teoria dice che gli elementi attesi sono dati x scontati e ci fermeremo pi sui nuovi
Esperiemento:
Ci sono due gruppi e gli viene chiesto di attraversare un ambiente: ad un gruppo viene detto solo di attraversarlo
(apprendimento incidentale), all altro di prestare attenzione all ambiente (apprendimento intenzionale). Poi gli si
chiedeva di rievocare l ambiente e riconoscere certi elementi. Nell apprendimento incidentale si ricordavano
meglio gli elementi strutturali mentre nell intenzioale gli elementi variabili. Quindi al momento della codifica
avvenuta una selezione. Inoltre si registra che con gli elementi variabili non si verifica un miglioramento del
ricordo degli elementi strutturali. In ogni caso gli elementi stabili vengono elaborati senza sforzo.
Molte informazioni vengono codificate inconsapevolmente ma cmq profondamente in modo da entrare nella
memoria.
Capitolo 3: orientamento nell ambiente
La rappresentazione interna che abbiamo di un luogo detta mappa cognitiva. Questa mappa cmq sempre
imperfetta ed anche l orientamento modificato in base ad un egocentrismo topologico.
Mappa cognitiva: la rappresentazione in memoria delle relazioni spaziali, la somma delle informazioni spaziali
ambientali immagazzinate nella nostra memoria.
Le mappe servono ad aiutarci a dare un senso alla complessit.
Uno dei primi modelli di Kevin Lynch che studia come poter ricavare una rappresentazione spaziale a partire da
un esplorazione ambientale. Estrae 5 componenti fondamentali che sono:
1) piste (paths)
2) margini (edges)
3) zone (districts)
4) nodi (nodes)
5) punti di riferimento (landmarks)
Garling Book e Lindberg aggiungono i places (luoghi nel loro aspetto e funzione), le spatial relations
(vicinanza, ecc) e i travel plans (piani di viaggio).
La capacit di wayfinding (trovare la strada) cn il relativo disorientamento molto impo perch pu generare
emozioni molto forti. L orientamento molto studiato anche negli animali.
Come si arriva ad acquisire una mappa mentale corretta? Da una prima rappresentazione si passa ad una
conoscenza x isole tramite i punti di riferimento (landmark), ma si tratta comunque di una conoscenza
egocentrica. Man mano che si familiarizza si arriva ad una conoscenza cn coordinate geografiche pi corrette. Di
solito se dobbiamo disegnare un percorso mettiamo come centro casa nostra (egocentrismo topologico).
Quando si pensa ad un certo percorso non si valuta solo la sua lunghezza ma anche ad esempio quante volte
bisogner svoltare, quanto ci fa piacere passare in una via o in un altra, quanto traffico si pu trovare ecc.
Shepard e Metzler hanno dimostrato come ci sia una proporzione diretta tra distanza e tempo con un esperimento
in cui veniva chiesto di paragonare due stimoli.
Nel pensare ad una mappa abbiamo due prospettive (che spesso usiamo mischiandole)
Prospettiva survey: visione dall'alto (da esperimenti si visto + usato dagli uomini)
Prospettiva route: visione da dentro come se l osservatore fosse nell ambiente (+ donne)
Leggere una mappa implica delle abilit e ogni mappa noi la inseriamo in una nostra mappa mentale pi generale.
Si impara pi da una mappa o da un ambiente reale? In realt queste due esperienze portano a due tipi di
conoscenza diverse. La navigazione via pc simile all esplorazione reale.
Baskaya, Wilson e Ozcan mostrano come persone in un ambiente non familiare si orientano bene perch il
comportamento spaziale adattivo.

Capitolo 4: descrizioni verbali di ambienti


Ci sono molte differenze tra un paesaggio descritto e quello che possiamo vedere in una foto.
Ci si forma una mappa mentale a partire da una descrizione verbale e la si pu usare per compiere azioni
nell'ambiente. Si una sia una memoria spaziale che una memoria verbale e si compie un percorso immaginario
attraverso l'ambiente.
Per fare descrizioni usiamo un mezzo unidimensionale, cio il linguaggio, che opera una linearizzazione, sotto la
struttura temporale del racconto. Peron sottolinea come l'ordine di importanza data ad oggetti sia un ordine
soggettivo.
Linde e Labov mostrano che nel descrivere un appartamento si usi l ordine fisico degli spazi ma un altro dato
importante dato dalle major rooms e dalle minor rooms.
Esistono inoltre due stili cognitivi: i movers (che attraversano con ordine) e i jumpers (che saltano da un
elemento all'altro).
Le informazioni di un resoconto verbale inoltre devono essere selezionate in base allo scopo, si cercher di dare
informazioni utili e non inutili.
Un elemento ha un certo grado di rilevanza per lo schema in base a criteri di tipicit e salienza percettiva.
Possiamo notare che un elemento viene sottolineato proprio perch inatteso.
Mainardi, Peron, Baroni e Zucco dimostrano addirittura come elementi ad alta tipicit a volte godino di bassa
attenzione ed oggetti a bassa tipicit sono favoriti nella salienza percettiva.
Autolimitazioni del soggetto: cio il soggetto esclude a priori alcuni elementi, esempio: esperiemento cn dei
bambini a cui viene mostrato un cassettone con degli oggetti: i bambini escludono nella descrizione a priori x
esempio le ombre o il cassettone stesso.
Impo la quantit di conoscenza attribuita all interlocutore (es se parliamo cn uno sperimentatore che sappiamo che
valuta quanto sappiamo o uno che non sa nulla... cn lo sperimentatore cercheremo di dimostrargli che sappiamo
tanto).
Le relazioni spaziali tra due oggetti sono anche limitate da regole linguistiche (dico che il cell sul tavolo, non
che il tavolo sotto al cell).
Sono stati condotti degli studi da Axia, Baroni e Minardi Peron sui confini e il comportamento territoriale. I
confini esterni spesso sono pi sentiti dei confini interni.
L insegnamento di un percorso sottosta a regole linguistiche all interno di una conversazione.
All interno di uno schema interazionale si applicano le massime di Grice.
Esempio di richiesta di informazioni: A attrae l attenzione di B, B segnala di aver capito la richiesta e pu chiedere
chiarimenti o cominciare a spiegare. In una seconda fase c la descrizione del percorso, rassicurazioni e richiesta
che A abbia capito bene. Allora se A nn ha capito B pu ripetere, correggere ecc. Infine con la chiusura ci sono i
ringraziamenti o si dice di non aver capito.
Capitolo 5: aspetti affettivi della relazione individuo ambiente
La relazione individuo ambiente molto importante: nell ambiente sia fisico che sociale si sviluppano personalit
e comportamenti. Winnicott tra i primi a dare un ruolo centrale all ambiente. Lui collega strettamente gli aspetti
di sostegno fisico alla protezione psicologica. Inoltre compie un analisi sul rapporto madre bambino: la madre
come un ambiente- oggetto. Il bambino si sviluppa in un ambiente umano e non in un ambiente inanimato.
L'ambiente umano e l'ambiente inanimato danno luogo all'attaccamento ai luoghi: casa, rifugio, condizioni
favorevoli, approvvigionamento, divisione degli spazi, servizi ecc. una sorta di dipendenza dall ambiente.
La parola attaccamento fa riferimento a Bowlby al suo studio del legame del bambino con la mamma. Questo
sistema viene considerato innato. Nella relazione si possono identificare tre stili che poi saranno anche quelli che
caratterizzeranno la persona: sicuro, insicuro-ambivalente, insicuro-evitante. Ci sono quindi analogie tra
attaccamento ai luoghi e alle persone.
Giuliani studia l'attaccamento e indivudua delle dimensioni come esistenza, continuit, intensit, qualit
emozionale, durata, consapevolezza ecc.
La dipendenza dall ambiente diminuisce man mano che si allarga il raggio di azione della persona.
Competenza ambientale: capacit di affrontare con successo i problemi spaziali, lavorativi, sociali ecc.
La dipendenza affettiva da un luogo sembra diminuire nell et adulta ed aumentare nella vecchiaia.
Fried fa riferimento alla teoria di Bowlby e al conseguente lutto per la perdita dell oggetto dell attaccamento:
fece uno studio negli anni 50 di un quartiere che doveva trasferirsi da un posto ad un altro x alcuni lavori nel
quartiere: soffriva di pi chi non aveva magari la possiblit economica di permettersi un altra casa in base ai
propri desideri (anche se la cosa era temporanea) o cmq i meno colti. Fried inoltre studia le disfunzioni
dell'attaccamento ai luoghi cm i territori contesi da due popoli x esempio.
Esistono a volte manifestazioni estreme di topofilia. L'attaccamento ai luoghi genera un senso di continuit negli
individui.

Chawla studia l'attaccamento ai luoghi dell infanzia e lo scambio continuo tra centro interno e attrazione verso
l'esterno.
L'immagine di s molto collegata a quella del luogo in cui si vive. Si creano problemi quando ci sono
discrepanze tra la place identity di una persona e il luogo fisico in cui risiede (anche in relazione al tempo). La
p.i. costituita dalle dimensioni che definiscono l identit personale dell individuo in relazione all ambiente fisico.
L identit di un luogo nn deve essere confusa con l'attaccamento.
Impo il discorso del trasferimento ed impo capire se volontario o forzato (se si ha tempo x prepararsi all idea ecc).
Si soffre uno stress psicologico da rottura, cm una perdita di un legame, viene minacciata l'identit della persona
stessa. In casi estremi ci sono disturbi fisici e psichici (ricerche di Stokols, Shumaker e Martinez tra trasferimenti
e stati di salute). La rottura di un attaccamento ad un luogo pu avvenire anche a causa di cambiamenti nell
ambiente (es furto in casa). Ci si chiede quindi quali sono le procedure per ristabilire un sentimento positivo: impo
i gesti simbolici.
I nomadi hanno una libert dai legami territoriali e la loro place identity una settlement identity, ovvero una
identit di insediamento e colonizzazione. Si scelgono ambienti vicini alle necessit e quindi si stabilisce una
relazione tra ambienti simili tra loro.
Sense of place: senso delle proprie tradizioni.
Rootedness: senso delle proprie radici.
La nostalgia studiata da sempre da molti psicologi, tra cui anche Freud e Jung. All inizio era un termine proprio
medico. Essa si pu definire come un affetto della mancanza ed un sentimento universale.
Capitolo 6: emozioni e ambiente
Emozione: stato psicologico complesso che definito da 4 componenti: affettiva, cognitiva, fisiologica e
comportamentale. uno stato di breve durata. Quando si parla di stati pi deboli si tratta di umore o stato d'animo.
Quali sono le emozioni che gli ambienti suscitano?

Studio di Russell e Lanius: due assi: orizz da spiacevole a piacevole, vert da attivo a sonnolento. Si
inserisce negli studi sull affective appraisal (valutazione affettiva di ambienti). Peron e Falchero
dicono che comunque in questo studio non si riconoscono le qualit intrinseche dell ambiente e non
si considera il singolo individuo.

possibile capire prima se un ambiente pu piacere o no?


Studi di Kaplan, Kaplan e colleghi: modello della preferenza ambientale. Loro valutano la
comprensione (dare un senso) e l'esplorazione (approfondire la conoscenza). Per soddisfare queste
caratteristiche devono essere soddisfatte: coerenza (schema noto), leggibilit (informazioni che
facilitano la comprensione, capire cm orientarsi, inferire le caratteristiche), complessit (ricchezza
di stimoli percettivi) e mistero (nuove conoscenze).
Prima del modello Kaplan c uno studio di Appleton sulla preferenza dei luoghi in base alla prospect
(grande vista) e refuge (possibilit di nascondersi e proteggersi). Queste due teorie hanno qualcosa in
comune: luogo che protegge, offre stimoli visivi che aiutano la conoscenza e incoraggiano l'esplorazione
(mistero). Il mistero diverso da pericolo (studi di Herzog e Smith).
Herzog: mostra a dei soggetti scene urbane e indivuda come elementi di piacere: spaziosit, refuge (diverso dalla
refuge di prima, qui si indica la sensazione che esistano luoghi in cui nascondersi), enclosure (vedere un luogo in
cui nascondersi). Inoltre si aggiungono i quattro elementi di Kaplan e la tipicit e l'et degli edifici (vecchi o
nuovi). I pi impo sono quindi la coerenza e la complessit.
Purcell: modello della discrepanza: tiene conto delle esperienze del soggetto. Cio una somiglianza eccessiva o
una eccessiva diversit a schemi prototipici rifiutata dal sistema nervoso autonomo. un modello basato sulle
caratteristiche fisiche, svolgimento della valutazione affettiva e esperienza.
Whitfield dice che invece la preferenza si basa su una alta somiglianza al prototipo.
Falchero e Baroni mettono a confronto questi due modelli con degli obiettivi di ricerca:
1) valutare la tipicit e la piacevolezza in base alle diverse et
2) verificare se gli stimoli preferiti vengono ricordati meglio
La tipicit e la piacevolezza vengono confermati x gli anziani (quindi conferma Whitfield) mentre i giovani

sembrano pi vicini a Purcell. Nella memoria invece pare ke gli ambienti piacevoli vengano ricordati pi
correttamente (cn un attivazione emozionale positiva).
Si sono inoltre valutati l'et, la personalit e il ruolo professionale.
L'et: Balling e Falk: valutare luoghi in cui vivere o da visitare. Con l'avanzare dell'et si vede che si separa di
pi la valutazione estetica da quella funzionale.
Zube, Pitt, Evans: confermano che i bambini non sono molto influenzati dalla funzionalit. Tuttavia si manifesta
una preferenza per la vicinanza all acqua -> quindi un uso primitivo e legato alla sopravvivenza.
Personalit: si manifestano due tendenze, i sensation seeking (cercatore di sensazioni) dai sensation avoiders
(evitatori).
Ruolo professionale: Axia, Baroni, Mainardi Peron: studio su bambini, adulti e insegnanti. La familiarit di
disposizione vicina ai bambini sopratutto. Gli insegnanti giovani erano favorevoli anche ad una disposizione non
tradizionale.
Studi su ambienti naturali e ambienti costruiti. I naturali sono preferiti sopratutto quelli con l'acqua. Ci sono
due spiegazioni: una evoluzionistica (importanza vitale), una costruttivistica (motivazioni culturali, o anche al
fatto che si vedono cn piacere ambienti cn verde, ricordi di infanzia di gioco all'aperto in particolare studio di
Sebba).
Impo: paesaggio naturale per il recupero del benessere psicologico, quindi prospettiva terapeutica, studiata
da Hartig, Mang ed Evans.
Ulrich inoltre studia l'ambiente ospedaliero e nota che pazienti cn vista sul verde ne traevano benessere; capacit
restorative del verde dopo uno stress. Impo anche il recupero dell attenzione.
Kaplan e Kaplan: teoria della restorativeness (strumento di misura Perceived Restroativeness Scale)
dividono l'attenzione in attenzione volontaria e un attenzione involontaria (fascination). Anche Berto studia la
fatica attenzionale e il suo recupero.
Urlich e i Kaplan si inserirscono in una prospettiva psicoevoluzionistica.
Per concludere: le previsioni sugli ambienti derivano dall incontro tra caratteristiche fisiche e emotive,
motivazioni, scopi ecc. Questi elementi sono riassunti nel concetto ambiente che supporta o supporting
environment. Winnicott parla di facilitating environment.
Capitolo 7: prospettiva life span nella psicologia ambientale
Teoria del massimo adolescenziale: parabola della vita: teoria statica e inadatta dello sviluppo.
Prospettiva life span: arco della vita: considera le diverse et, ognuna particolare, e analizza abilit ottimizzate
(che restano sempre buone) e abilit poco esercitate.
Quindi nn solo l'et a determinare lo sviluppo ma anche fattori ambientali (es fattori storici es coorte) e i
fattori non normativi (eventi della vita).
Dinamica tra autonomia e dipendenza di uomo-ambiente: maggiore dipendenza es: infanzia, anzianit,
malattia, debolezza ecc. Con l'anzianit si restringono gli spazi di autonomia.
Piaget e sviluppo dell intelligenza: 4 fasi:
1) periodo sensomotorio (fino a 2 anni)
2) Pensiero preoperazionale (fino a 7 anni)
3) Pensiero operatorio concreto (fino a 12 anni)
4) Pensiero operatorio finale (a partire dai 12 anni)
Impo: sistema di riferimento egocentrico. In seguitoo sistema di riferimento allocentrico, poi fisso e poi
sistema coordinato di riferimento.
Siegel e White che parlavano di mappe ambientali fanno partire altre teorie (a partire da loro, Cousins, Siegel e
Maxwell) che prevedono tre stadi:
1) 4 5 anni: rappresentazioni di alcune parti dell ambiente a cui si ha accesso diretto
2) 5 7 anni: landmarkes, elementi vistosi, attorno ad essi si raggruppano altre informazioni
3) 7 8 anni: rapporti spaziali tra le isole di conoscenza
Baroni: secondo lei cambia non tanto il sistema di riferimento quanto la qualit e quantit di informazioni.
Inoltre torna sempre la teoria di Winnicott su ambiente facilitante e analogia con la figura materna.
La valutazione delle distanze si fa pi precisa con l'avanzare delle et. In un esperiemento si visto che gli adulti

sovrastimano le distanze in caso di ostacoli opachi, i bambini no.


Per quanto riguarda le modalit di esplorazione di un ambiente nuovo influisce la quantit di tempo, lo stile
individuale di esplorazione (self direcet (autonomo) o passivo (segue un adulto)). Anche l'estensione
dell'esplorazione dell'ambiente ha un influenza ed i bambini passivi sembrano pi svantaggiati. Nell'autonomia di
movimento c'entrano anche paure e pericoli (reali o immaginari).
Capacit di imparare un percorso: i bambini pi piccoli si basano sui landmarkes mentre a partire dai 10 anni
pare che diano indicazioni pari a quelle degli adulti.
Modello di complementarit-congruenza: l'adattamento deriva dalla soddisfazione dei bisogni (primari e
secondari). La congruenza il grado di complementarit-similarit tra la competenza dell indivudo e le
facilitazioni o gli ostacoli che l'ambiente pone. Per Carp la congruenza nei primari dal grado di complementarit
tra competenza dell indivudo e le risorse o gli ostacoli. Nei secondari la congruenza la similarit tra forza dei
bisogni e qualit delle risorse.
Si frappongono in questo modello tra predittori e risultati i modificatori ovvero fattori di modifica ai predittori (es
mancanza di risorse, atteggiamento, sostegno sociale, coping style, eventi della vita).
Negli anziani secondo sopratutto la docility hypothesis di Lawton (la dipendenza dall ambiente aumenta con il
diminuire della compentenza) i modificatori assumono una grande importanza.
Memoria e descrizione di percorsi negli anziani: Lipman dimostra che gli anziani ricordano con i pi facilt i
landmarkes pi vistosi e non i landmarkes in ordine. Anche i giovani secondo Blades e Medlicott mostrano ci.
Evans mostra che giovani e anziani ricordano con pi facilt inoltre luoghi che hanno un importanza per loro, un
uso diretto o un significato simbolico. Nelle prove di laboratorio si deve cercare di salvaguardare la validit
ecologica perch gli anziani mostrano un ansia da prestazione.
L orientamento sembra non deteriorarsi con l'et. Impo per comunque l'ambiente solito (risparmio di
energia). Si fa riferimento ad una intelligenza cristallizzata.
Valutazione soggettiva della qualit degli ambienti: Carp e Carp dimostrano che le valutazioni sono simili tra
anziani e giovani adulti.
La soddisfazione residenziale secondo O Bryant e Wolf dipende da: caratteristiche personali e demografiche,
caratteristiche fisiche delle abitazioni e attaccamento alle case.
Attaccamento ai luoghi: pi intenso in periodi di maggiore dipendenza e minore competenza ambientale. Pu
essere un fattore di buon adattamento (ricordo della identit personale) o un fattore di disadattamento.
Casa di riposo: pu essere un trauma e una minaccia alla place identity ma la strategia di anticipazione, pi
valutazione soggettiva, visite alla struttura possono aiutare.
Capitolo 8: Spazio personale, territorialit e privacy
Spazio personale: spazio intorno ad un individuo che non pu essere invaso da un estraneo senza che si provi
disagio = bolla d'aria -> definizione insufficiente -> perch essa ha pi funzioni:
1) autoprotezione
2) comunicazione e regolazione dell intimit -> teoria prossemica di Hall (distanza intima (pi stretti),
distanza personale (conversazione normale), distanza sociale (lavoro), distanza pubblica).
Inoltre ognuno cos sa anche in un qualche modo che non deve invadere una certa distanza dell altro.
Et e sesso incidono sulle differenze: es. Si vede che nei periodi di maggiore vulneraibilit ambientale (bambini e
vecchi) c maggior ricerca di vicinanza, Nicolini dimostra che gi i bambini da un anno hanno precise preferenze
spaziali (al terzo anno usa lo spazio totale a sua disposizione ma per i giochi da soli o di pochi si ricercano
nicchie), inoltre le differenze di genere si vedono ad esempio nel fatto che le femmine usano distanze pi ridotte
di maschi ma se un maschio invade certi spazi si sentono pi a disagio.
Anche la cultura apporta differenze (Es differenza tra culture mediterranee (culture di contatto) e culture nordiche
(culture di non contatto) ed a volte addirittura nello stesso gruppo, tra etnie per diverse, l'uso di una stessa lingua
o di un altra.
Nella territorialit rientrano anche i legami affettivi e gli scopi cognitivi.
Privacy: spazio personale oggettivo che serve a preservare il benessere psicologico e ad evitare conflitti. Se
qualcuno la invade si vedono comportamenti antisociali in ci. La privacy serve a preservare anche la nostra
identit personale, autonomia e controllo ed ad avere uno spazio per esprimere pensieri ecc.
Altman: territori:
1) primari (casa)

2) secondari (scuola)
3) pubblici
Quando ci sono fraintendimenti si creano conflitti. Per segnare il territorio utilizziamo diverse marche (es
giacca o pi personali cm una foto sulla scrivania segnaliamo un occupazione permanente).
Impo: riduzione forzata dello spazio personale (x luogo affollato) -> si crea disagio di essere pressati.
Affollamento uno dei risultati della densit. Abbiamo la densit sociale (variazione di persone in uno
stesso spazio) o densit spaziale (variazione dello spazio con stesse persone). Le condizioni di densit possono
rappresentare o no una minaccia e quindi causare stress o no.
Studi: - con la densit maggiore abitativa aumenta la criminalit Bonnes, Bonaiuto ed Ercolani studiano
l'affollamento che giudizio ha sulla soddisfazione residenziale e vedono anche modifiche di tipo culturale in ci.
Effetti negativi dell affollamento:
1) sovraccarico di informazioni, incertezza, ambiguit e stimolazione eccessiva, incapacit di affrontare
2) attivazione fisiologica, porta a incertezza nel riconoscere le proprie emozioni e affetti e c uno
sgradevole effetto di eccitazione
3) densit intensit si estremizza lo stato di piacere o dispiacere
4) restrizioni comportamentali
5) controllo personale impossibilit di realizzare le nostre intenzioni
Capitolo 9: alcuni aspetti applicativi
Sbagliato:
1) gli aspetti dell ambiente possono determinare strettamente il comportamento (Determinismo
architettonico)
2) non hanno nessuna influenza
Concetti di Home (casa) e house (abitazione). La casa molto impo nell'identit personale, senso di continuit e
unit familiare anche nel periodo in cui si pi spinti ad esplorare l'esterno.
Quali sono le variabili indivduali che rendono pi o meno importante la casa?
Impo le differenze individuali cm privacy, bisogno di rifugio e sicurezza; anche il genere sessuale (donne pi
attaccate questione della donna e lavoro in casa come costruzione sociale).
Differenze tra spazi condivisi e spazio difendibile.
Nel modello complementarit congruenza vengono messi in relazione le abilit e i bisogni con le
caratteristiche dell ambiente. In mezzo troviamo le considerazioni organizzative e gestionali.
Sundstrom: analizza la soddisfazione lavorativa: in tanti fattori: rumore (ad esempio in uffici open space),
temperatura (pu causare disagio se non giusta), illuminazione (positiva la luce naturale), colori, postazione di
lavoro e arredamento (la disposizione dei mobili pu favorire interazioni, l ufficio uno status symbol).
Ambienti scolastici: impo la posizione dei banchi. Spesso gli studenti pi in vista o centrali sono pi attenti e
partecipano di pi alle attivit. Ci sono stati studi e sperimentazioni sulla open-plan classroom che ha avuto sia
esiti positivi che negativi (favoriva pi autonomia e progetti innovatori ma c erano problemi legati a rumore,
mancanza di privacy e ansia x disorientamento e presenza di altri, essere sotto gli occhi di tutti). Si verificava una
environmental load (sovraccarico di stimoli ambientali).
Densit delle classi scolastiche: esperimenti nelle scuole superiori: favorite le attivit extracurricolari in grandi
spazi ma aumenta la pressione sugli studenti.
Gli insegnanti sembrano particolarmente toccati cmq perch alla fine si mostra che agli studenti l unico fattore di
fastidio sia il rumore. Per quanto riguarda la privacy nel momento in cui si cerca i luoghi pi favoriti sono gli
angoli. In generale questi risultati ci dicono che il lavoro scolastico indipendente dalle strutture architettoniche
dell edificio.
Ospedali e case di riposo: ricerche su malati curati a casa o in ospedale mostrano che se curati a casa sono meno
ansiosi e depressi. Tra gli ospedali pi studiati ci sono gli ospedali psichiatrici.
Semplici cambiamenti di disposizione possono favorire la conversazione e si cerca di rendere l'ambiente pi
familiare anche con oggetti di arredamento tipo piante. Si umanizzano gli ambienti ospedalieri, impo luce
naturale e vista su spazi aperti.
Kuller studia lo stile di arredamento: (+) stile casalingo.
Inoltre impo facilitare l'orientamento e la leggibilit dell ambiente, far usufruire di spazi aperti.
Psicologia del turismo: studio del turista e della destinazione. solo un apparente contrasto con l'attaccamento. 2

tipi di turisti: sightseer (attrazioni culturali) e il vacationer (ricerca comodit e riposo).


Anche qui poi si aggiungono i sensation seeker e i sensation avoider.
Si studia anche la relazione con la comunit, ovvero si studiano ad esempio i luoghi a cui viene dato accesso ai
turisti senza problemi o anche le abitudini che si mantengono dopo essere tornati.
Fasi:
1) anticipazione programmazione
2) viaggio di andata (bisogni di spazio nel viaggio, privacy, stanchezza)
3) comportamento sul luogo (in base a caratteristiche del turista, offerte turistiche e aspettative)
4) viaggio di ritorno (si fanno bilanci e propositi)
5) fase del ricordo (percezione e valutazione)
Stress ambientale: stress significa fare pressione, chiudere -> costrizione oppressione. Lo stress si divide in
fisiologico e psicologico e si valuta con una valutazione primaria (si valuta lo stimolo stressante) e una
valutazione secondaria (come affrontare lo stimolo processi di coping).
Gli stress ambientali secondo Evans e Cohen si dividono in cataclismi, eventi stressanti deflla vita (anche
positivi), condizioni ambientali generali stabili (es smog).
Le dimensioni che caratterizzano questo stress sono: salienza percettiva, tipo di adattamento richiesto, valenza dell
evento, grado di controllabilit, predicibilit, necessit o importanza della fonte, stress legato a comportamenti
umani, durata e periodicit.
Gli effetti degli stress ambientali hanno ripercussioni su livelli ormonali e sistema nervoso autonomo.
Spesso i compiti cognitivi sono influenzati negativamente, cade l'altruismo e aumenta l'aggressivit.
Effetti a lungo termine: adattamento allo stress (anche quando poi esso assente), disturbi, comportamenti
aggressivi e vandalici.
Nel caso di cataclismi naturali o tecnologici ci sono studi sulla valutazione: sopravvalutazione,
sottovalutazione.valutazione secondaria di Lazarus (ovvero studiare strategie di coping).
Una forma di sottostima del rischio l'ottimismo irrealistico, necessario a volte per andare avanti, o anche pu
avvenire la negazione psicologica.
Studi su esperti di tossicologia e non esperti: i non esperti sono pi preoccupati e tra gli esperti si preoccupano di
pi giovani, femmine e chi lavora in universit.
Possiblit di una educazione ambientale: McAndrew vede che non c corrispondenza tra quantit di
informazione sui problemi ambientali e il comportamento proambientale. L'educazione ambientale rinforza solo
chi aveva gi atteggiamenti corretti. un tipo di educazione vicina all educazione morale: fenomeno della
tragedy of the commons (studi sullo sfruttamento di beni comuni nelle comunit rispetto ai beni personali,
violazione dell autocontrollo nello sfruttamento di ci che di tutti).
Impo nell educazione ambientale la environment knowledge e l'environmental attitude, insieme al comportamento
proambientale: entrano in gioco norme sociali e norme personali.
Teoria del comportamento pianificato nata dalla teoria dell azione ragionata: l intenzione comportamentale
dipende dall'atteggiamento, dalle norme soggettive e dal controllo comportamentale.
Concetti di altruismo (Favorire la sopravvivenza di membri pi deboli) e active caring (prendersi cura attivamente
dell ambiente).
Willingness to pay: si visto che il pagare x risolvere dei problemi non dipende dalle disponibilit economiche
ma dai valori dell individuo.
L insegnamento conta solo in minima parte perch molto fanno i valori morali del soggetto.
NIMBY: chiusura alla collaborazione.

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