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MANUALE DI SOCIOLOGIA F.

FERRAROTTI
Cap. 1 - Descrizione della Sociolo ia
E indubbio che gi negli autori classici si ritrovino concetti sociologici, ma questi autori non sono giunti ad elaborare il presupposto fondamentale della sociologia stessa: la sociolo ia ! scienza della socie"#; in sostanza la societ stessa pu dar corso ad un processo conoscitivo critico (metodologico) di se stessa, delle sue funzioni, dei comportamenti e delle istituzioni !er tradizione il sociologo avverte un complesso dinferiorit nei confronti delle c d scienze esatte, ma il concetto di scienza si " evoluto nel senso di una razionalit non pi# attingibile o data come compiuta, ma come un processo di faticoso e problematico avvicinamento alla verit: le leggi dogmatiche sono divenute leggi tendenziali (probabilistiche) $a scienza smette di lavorare in vitro per inventare la natura stessa producendo fenomeni, lo spazio ed il tempo sono un continuum bidimensionale, il concetto di campo (grazie al quale si identificano massa ed energia) ed infine, la teoria della relativit, considerano la scienza classica come un caso%limite &unque non si pu pi# conoscere solo ci che si misura; la scienza di$en"a il "en"a"i$o di rispondere a pro%le&i e %iso ni s"orica&en"e &a"'ri. $a sociologia si lega alla societ industriale in maniera funzionale in quanto diventa strumento di autoascolto del suo dinamismo $a societ tradizionale era statica e la produzione avveniva in vista del consumo e non del profitto; l(ind's"rializzazione ha costituito: ' un fatto di rottura con la routine socio%economica e con la tradizione su cui era basata: le pratiche tradizionali cedono il passo alle esigenze di razionalizzazione dei cicli produttivi i rapporti umani altamente personalizzati (amici o nemici) cedono il campo ai rapporti depersonalizzati (psicologicamente neutri) una societ scarsamente dotata di capacit imprenditive in cui la sfera privata " saldata alla sfera pubblica cede spazio ad una societ funzionale e dinamica ( ) un processo autogenerantesi che possiede una sua logica di sviluppo ideologicamente neutra un processo irreversibile poich* rifiutarla equivarrebbe a rifiutare il mondo moderno

!ertanto, lindustrializzazione, dal punto di vista microsociologico intacca profondamente nozioni collettive fondamentali come il senso del tempo, il concetto di valore e durata, latteggiamento mentale prevalente e la motivazione dellattivit produttiva; mentre dal punto di vista macrosociologico va ad influire sugli stessi complessi istituzionali condizionando la struttura di classe di una determinata societ e le basi e lesercizio del potere + questo punto la sociologia emerge come strumento di autoascolto e di autodirezione razionale; diventa la scienza del sociale non solo nelle s'e condizioni s"a"ic)e di 'ni*or&i"# e ripe"i%ili"#+ %ens, anc)e in -'elle del s'o ca&%ia&en"o e della s'a crisi &unque una scienza in constante tensione che rispecchia ed " correlata con le tensioni che contraddistinguono la societ

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Cap. . / Le $arie *acce della sociolo ia


$interpretazione della sociologia a partire dal quadro nazionale (si parla di una sociologia americana, di una italiana, ecc ) " necessaria perch* sulle risultanze delle scienze sociali va fatta una tara che corrisponde alle influenze presenti e attive nel loro ambiente storico originario ,oprattutto, poi, gli orientamenti della sociologia nei vari paesi chiamano in causa la societ nel suo complesso, il concetto e il pratico esercizio del potere che vi predominano, le sue istituzioni formalmente codificate e giuridicamente riconosciute ed i comportamenti tipici che ne caratterizzano il quotidiano, reale funzionamento &a qui si capisce come non possa esserci sociologia senza societ &efiniamo dunque, a questo punto la sociologia come scienza d(osser$azione, ossia come analisi e&pirica conce""'al&en"e orien"a"a+ 'ida"a da ipo"esi di la$oro ind'""i$a&en"e $eri*ica%ili+ e in"erpre"azione cri"ica di -'alsi$o lia ra r'ppa&en"o '&ano cos, co&e si espri&e nei s'oi $ari rappor"i in"erindi$id'ali+ cons"a"a"i nei loro aspe""i di 'ni*or&i"#+ ripe"i%ili"# e pre$edi%ili"#+ e nei processi di ca&%ia&en"o+ c)e rendono e$iden"i i &eccanis&i di inno$azione e di a'"ore olazione di c'i dispone -'alsiasi s"r'""'ra sociale. - rapporti fra la sociologia e le altre scienze sociali si regolano sulla base di unimpostazione multidisciplinare o interdisciplinare della ricerca in cui vi " una verifica reciproca ed un arricchimento complessivo $a sociologia si distingue da: filosofia sociale in quanto " scienza di osservazione e non si propone valutazioni normative o giudizi etici; psicologia in quanto considera lelemento umano come membro del gruppo piuttosto che come organismo o agente unicamente dotato ed irripetibile; antropologia culturale in quanto questa centra linteresse sulluomo come agente sociale e creatore di istituzioni sociali lasciando in ombra altri aspetti della sua attivit; economia in quanto rinuncia alla visione di uomo come puro homo oeconomicus azionato essenzialmente dal calcolo edonistico; diritto perch* include nel proprio esame comportamenti non giuridicamente codificabili (es la moda); storia perch* tende a generalizzare comparando fenomeni ed accadimenti analoghi da epoca ad epoca per trarne gli elementi comuni ed in qualche misura prevedibili, mentre la storia tende ad accumulare, attraverso lesame delle fonti, i dati significativi rispetto alla comprensione di un accadimento specifico ed irripetibile .a affermare che la sociologia " scienza del sociale pone il problema dellambiguit del sociale -l sociale non " qualche cosa che viene ad aggiungersi allindividuale, non gli " esterno; lindividuo " concepibile come terreno dincontro del sociale cos/ come si esprime nei comportamenti collettivi rilevanti e co&e 'n *ascio di azioni e reazioni+ come un centro di iniziative e di progetti rispetto ad essi $individuo " allo stesso tempo vittima ed artefice del sociale -l rapporto " quindi dialettico

Cap. 0 / Mo$i&en"i s"orico-e$ol'"i$i della sociolo ia.


A' 's"e Co&"e1 la le e dei "re s"a"i -l progresso umano " nello stesso tempo scientifico e politico%sociale $a scienza " il principio organizzatore della societ 0omte si colloca storicamente allindomani della rivoluzione francese, quando regna il caos sul piano della vita quotidiana; la sua istanza nasce dalla necessit di una ricostruzione sociale -n questottica la scienza " vista, per il suo carattere di verit intersoggetivamente vincolante, come punto di convergenza tra i vari gruppi sociali in contrasto Essa diventa la fonte di legittimit delle (

decisioni collettive $a psicolo ia, invece, " eliminata perch* il giudizio individuale mina alle basi la coesione della struttura 1uttavia il positivismo di 0omte non pu essere ridotto a semplice 2fattualismo3 +nzi, egli ritiene che losservatore debba avere nei confronti del fatto sociale una certa distanza critica e da ci consegue che losservazione dei fatti dovr essere diretta da una teoria esplicita 0omte distingue nella storia dellumanit ) fasi, o stati: ' ( ) stato teologico: i fatti sono spiegati chiamando in causa entit divine; stato metafisico: gli &ei sono sostituiti da idee fisse, anchesse sovramondane; stato positivo: la spiegazione dei fatti sociali avviene su un piano scientifico nel senso di una spiegazione in cui la ricerca " guidata da un metodo ripercorribile $a spiegazione data, in questo senso, pu, in presenza di nuovi dati, auto%correggersi

$a storia umana emerge, quindi, come il risultato della so&&a d(inizia"i$e de li indi$id'i e dei r'ppi sociali 'ida"i dal calcolo razionale e dai cri"eri scien"i*ici 4uestinterpretazione, tuttavia, ha dato adito ad una critica: essa non nasce da ricerche empiriche concettualmente orientate 0on lo stesso spirito aprioristico 0omte distingue poi due campi della ricerca sociologica: la statica sociale che dovrebbe occuparsi delle condizioni costanti in cui si svolge lesistenza umana, e la dinamica sociale che dovrebbe, invece, approfondire gli aspetti connessi con il progresso 5err accusato da &ur6heim di genericit 2er%er" Spencer1 l(e$ol'zione principio esplica"i$o 'ni$ersale +ccusato come 0omte di genericit, le critiche si rivelano, in questo caso, pi# ingiustificate 7aturalmente anche ,pencer ha il suo principio a portata generale, ma questo principio, che " quello delle$ol'zione 'ni$ersale, " poi indagato nelle sue manifestazioni particolari sulla base di una regola metodologica che per ,pencer " quella dellinduzione 7ei Principi di Sociologia , tenta di verificare, nellambito delle societ particolari, il principio generale dellevoluzione prima ancora che &ar8in lo sviluppi nel campo biologico - fenomeni della societ umana sono, perci, i fenomeni della vita 2specializzati3 in seguito allaggiunta di nuovi gruppi di circostanze che risultano dallazione del mondo esterno sulluomo, dallazione delluomo sul mondo esterno e dallazione reciproca degli uomini consociati ,pencer distingue ( tipi di societ: quelle militari in cui " pi# sviluppata lorganizzazione per loffesa e la difesa, e quelle industriali in cui lattenzione " maggiormente rivolta ai problemi del sostentamento 1ra i due tipi non c", tuttavia, una cesura radicale 0omunque, dice , , la societ industriale " quella che serve pi# efficacemente una societ tecnicamente progredita e quindi caratterizzata dalla divisione del lavoro e da una struttura democratica 0ontributo fondamentale di , alle scienze sociali " il conce""o di 3s"r'""'ra3 come movimento continuo e continuamente teso a ristabilire in equilibrio instabile le condizioni di partenza 4arl Mar51 lo""a delle classi .ar9 ritiene che la conseguenza del processo economico capitalistico e delle sue contraddizioni oggettive, in particolare lo scontro tra sovrapproduzione e sottoconsumo, sar il rovesciamento del sistema sociale borghese -l materialismo storico: la matrice dello sviluppo storico " nella lotta delle classi, nel mutamento dei rapporti di produzione e scambio e quindi nei mutamenti dei rapporti sociali e politici fra i grandi gruppi sociali costituenti la societ -l progresso tecnico%economico " destinato a porre fine alle lotte delle classi e, dopo la fase della dittatura del proletariato in cui i contrasti fra i vari gruppi sociali saranno risolti, si arriver alla societ comunista in cui lo ,tato sar estinto e la societ sar senza classi

$apporto principale del mar9ismo alla sociologia sta nellimpostazione globale, sinottica e insieme dialettica data allanalisi della societ :gni aspetto della societ condiziona ed " condizionato dagli altri -nteressante, inoltre, ", nel primo libro del Capitale lanalisi circoscritta della vita di fabbrica e degli effetti di essa sulloperaio E&ile D'r6)ei&1 il socio-cen"ris&o+ il *a""o sociale 0on &ur6heim avviene la separazione netta tra filosofia e sociologia che afferma la sua specificit di scienza dei fatti sociali $a sua esigenza " duplice: distinguere la sociologia dalle altre scienze per renderla autonoma nel metodo e nella ricerca; utilizzarla come strumento critico per il rinnovamento dellordine sociale, restituendo alle leggi il loro originario valore vincolante - suoi contributi alla sociologia sono divenuti dei classici +d esempio la spiegazione del s'icidio, atto apparentemente frutto di una decisione assolutamente individuale, che & riconduce entro i limiti della sua matrice sociale e mette in relazione con il grado ed il tipo di solidariet dellambiente religioso, familiare e sociale cui il suicida appartiene +ltro concetto che & sviluppa " quello del fatto sociale - fatti sociali vengono definiti come 2maniere di agire, pensare e sentire, esteriori allindividuo e dotate di un potere di coercizione in virt# del quale gli si impongono3 -l fatto sociale " una 2cosa3 e come tale va spiegato &i qui il suo feroce anti%psicologismo, che lo rende affine a 0omte & concepisce lindividuo come soggiogato dalla fatalit del fatto sociale a cui contribuisce per una parte non determinante, ma a cui pu difficilmente sottrarsi $a societ costituisce un dominio assoluto, centro motore della convivenza umana e sorgente di tutti i principi etici 0ostituisce una falla, nel sistema socio%centrico di & , e di cui egli stesso fu consapevole, il fatto che vi siano valori percepiti come superiori alla societ stessa ed al suo benessere e che il sacro non sia quindi riducibile al sociale (vedi oltre) Ma5 7e%er1 poli"eis&o dei $alori. I "re "ipi di po"ere ;iesce ad offrire una spiegazione della nasci"a del capi"alis&o in senso moderno (impresa economica che tende in modo scientifico alla massimizzazione del profitto) ricolle andolo all(e"ica pro"es"an"ica ed al suo particolare mondo di valori vissuti e non astrattamente dottrinali < distingue nettamente tra proposizioni scientifiche verificate, intersoggettivamente vincolanti, e principi di preferenza, in quanto opinioni personali ;ileva come la sociologia non abbia il compito di esprimersi circa i fini ultimi dellazione umana poich* essi dipendono dalle opzioni morali degli individui coinvolti (politeismo dei valori come caratteristica del mondo moderno); la sociologia pu, per, renderci consapevoli del costo sociale delle scelte di valore decise e delle tecniche da seguire per raggiungere sul piano pratico politico i fini scelti < delinea tre tipi puri di po"ere legittimo: ' ( il potere tradizionale fondato sullautorit delleterno ieri, sulla consuetudine; il potere legale o burocratico fondato su un apparato che tratta le questioni razionalmente (sine ira ac studio) e costituisce il potere delle regole impersonali applicate da impiegati che ad esse devono strettamente attenersi Esso si rivela efficace fino a che non si presenta una situazione imprevista, non codificata nelle regole; il potere carismatico, gestito da un leader dotato di poteri e qualit eccezionali necessario, secondo <eber, nel momento in cui si determina una situazione imprevista e minacciosa per lordine sociale

La sc'ola eli"is"ica i"aliana 8Gae"ano Mosca+ 9il*redo :are"o+ Ro%er"o Mic)els; -l concetto di classe dirigente e di lite del potere rappresenta il pi# importante contributo delle scienze sociali italiane alla sociologia mondiale &i indubbia ascendenza machiavellica, questo concetto riflette fedelmente anche latteggiamento culturale del nostro paese, in cui si parla comunemente di classe politica come dei componenti di una casta, piuttosto che di parlamentari regolarmente eletti 7egli Elementi di scienza politica, Mosca spiega la teoria della 3classe diri en"e3 e quella della 3*or&'la poli"ica<, vale a dire dei modi e dei termini mediante i quali la classe dirigente giustifica agli occhi della maggioranza il proprio potere e cerca di renderlo credibile -n sostanza, questa classe, minoritaria, anche se attiva in un sistema politico definito democratico, governa la maggioranza - fatti elementari da cui parte .osca sono due: ') constatazione del fatto che in ogni organismo politico vi " sempre una persona che " a capo della gerarchia; () la pressione del malcontento dei governati esercita uninfluenza sullindirizzo della classe politica ,imile " la posizione di :are"o, che elabora il conce""o di =li"e !arte dalla struttura psichica dellindividuo e fonda le proprie ricerche su una dubbia psicologia degli istinti con cui determina i residui (parte permanente del comportamento) e le derivazioni (le giustificazioni con cui gli individui tentano di razionalizzare i loro comportamenti, dando luogo a centri motori dellazione sociale) ,u questa base elabora la teoria della 2circolazione delle *lite3: la storia diventa per !areto un cimitero di aristocrazie e ad ogni *lite dominante subentrerebbe un*lite repressa grazie allastuzia ed alla forza -n questo ciclo la societ resta in situazione di equilibrio ,i tenga ben presente che il concetto di *lite in !areto " puramente descrittivo (serve a designare coloro che in una societ riescono a ottenere posizioni preminenti), senza alcuna connotazione morale o etica ,i distingue dal concetto mar9iano (riduttivo) di classe dominante (i proprietari dei mezzi di produzione) poich* l*lite non indica solo contenuti economici, ma pu indicare un*lite politica, una culturale, una militare e cos/ via -noltre tra queste *lite non " detto, come postula la concezione mar9iana, che ci sia una convergenza assoluta, ma pu verificarsi una differenziazione tattica e dunque una certa dialettica interna ,agace " lanalisi delluso della forza nelle societ, anche in quelle che si professano democratiche o pacifiste: si tratta di un falso problema perch* la forza viene impiegata tanto da chi vuole conservare certe uniformit quanto da chi intende trasgredirle -n definitiva, il giudizio su questo tema sar critico da parte di chi " favorevole alla classe dirigente se luso della forza proverr dai dissidenti, favorevole se ad usare la forza saranno i governanti +ltro rappresentante della scuola elitistica italiana " Ro%er"o Mic)els il quale approfondisce le teorie di !areto e .osca applicandole a gruppi politici particolari, come i partiti politici 4uestanalisi lo porter ad enunciare la 3le e *errea delle "endenze oli arc)ic)e< in cui mostra come i partiti politici, aldil di ogni ,tatuto, tendano a chiudersi in unoligarchia praticamente auto% perpetuantesi &emistificando la lettera degli ,tatuti, altisonanti quanto privi di riscontri empirici, .ichels individua la ragione di ci (come .osca e !areto) nellincapacit, da parte delle masse, di autogovernarsi e quindi nella loro necessit di essere dirette da un gruppo ristretto la cui azione sar rivolta non tanto al bene comune, quanto alla perpetuazione della propria condizione di comando

Cap. > / Gli s"r'&en"i della ricerca1 i conce""i


La sociolo ia i"aliana di *ron"e alle cri"ic)e del neoidealis&o ,i tende spesso a pensare che la sociologia, per essere scientificamente accettabile, debba essere assolutamente estranea allimpegno sociale e politico; ma tutto ci ci darebbe nientaltro che una >

sociografia in cui la ricerca sul campo risulterebbe sterile perch* priva di ogni apparato teorico% concettuale &a questo pericolo " scampata la sociologia italiana grazie alle critiche rivoltale dal neoidealismo 1ali critiche hanno costretto la sociologia a fare i conti con la sua matrice filosofica e a non accontentarsi di una metodologia che non fosse tale da comprendere apparati concettuali e insieme tecniche di ricerca ?razie a quelle critiche la sociologia italiana del dopoguerra ha potuto mantenere le distanze sia dalla logica neoidealista, incapace di concepire il procedere della ricerca scientifica, sia dalla ricerca sociale come concepita nei paesi anglosassoni, precisa nella misurazione empirica dei fenomeni ma incapace di coglierne il significato storico e la portata globale complessiva I conce""i opera"i$i $a ricerca sociologica non pu quindi fare a meno dei conce""i, pena il caos dellempiria 4uesti non possono essere per i concetti 2puri3 della filosofia, dovranno soddisfare una duplice esigenza: da un lato guidare il ricercatore nella raccolta dei dati empirici, dallaltro garantire il collegamento con i dati stessi in modo da validare o meno lipotesi di lavoro - concetti andranno poi scomposti nelle loro dimensioni fondamentali 4uestopera di scomposizione " fondamentale per la ricerca sociologica ,enza di essa, la ricerca rischia di perdersi nel sottobosco di concetti parafilosofici e scientificamente indeterminati 7* concetti puri dunque n* pseudoconcetti, bens/ concetti operativi in modo da: a) indicare ambiti limitati di osservazione e b) da poter essere verificati empiricamente, scomposti e misurati o quantomeno legati ad indicatori quantitativi I conce""i 'ida1 il r'olo - conce""i 'ida sono concetti che sembrano indicare funzioni fondamentali di ogni societ come struttura organizzata e diveniente sul piano storico Essi sono: r'olo+ r'ppo+ classe+ po"ere+ ideolo ia -l RUOLO " la categoria fondamentale dellanalisi sociologica ,componendo un fatto sociale per giungere alla sua unit elementare, infatti, non si trova un individuo singolo, ma lindividuo che recita un ruolo Esso " il "er&ine &edio c)e con i'n e l(indi$id'o e il &o&en"o sociale ,ta ad indicare la parte affidata, anzi recitata dallindividuo nella societ @n certo grado di teatralit, di rappresentazione pubblica, di cerimonia " infatti ineliminabile dalla vita sociale $individuo entra a far parte della societ assumendo un ruolo !u anche rifiutarlo, ma si espone al rischio di essere emarginato, di diventare un asociale, un deviante +rtisti e criminali sono le uniche figure che si pongono al di fuori dei ruoli nella normalit quotidiana, ma prima o poi pagano il prezzo del controllo sociale 7elle societ tradizionali il ruolo pu essere ascritto (cio" prefissato, quasi imposto); in quelle avanzate il ruolo " pi# spesso conseguito (conquistato dallindividuo), ma insita nel ruolo c" indubbiamente una certa forma di costrizione che limita le scelte e vincola gli atteggiamenti dellindividuo :gni ruolo ha le sue aspettative di ruolo e per lindividuo che si comporta in conformit alle aspettative la societ garantisce una ricompensa in termini di prestigio, uno Status 5i sono situazioni in cui i r'oli di$en"ano con"raddi""ori (donna come madre di famiglia%donna di successo) Aorse, ancora pi# dolorosa " lesperienza dei chi vive l(incon r'enza di s"a"'s di cui ci si vergogna o che pu comportare conseguenze nevrotizzanti (es i doormen dei palazzi di .anatthan: il loro guadagno, molto elevato, non corrisponde al potere conseguito ;imangono adibiti ad un 2servizio3 privo di prestigio, moderni famuli in una societ non pi# tradizionale, schiavi formalmente liberi) $e conseguenze dei due fenomeni sopra riportati (contraddizione di ruolo, incongruenza di status) sono mitigate dalla ritualit del sociale: i riti sociali (le buone maniere, le cerimonie pubbliche, le formule di saluto e daugurio, ecc ) sono tecniche routinizzate allo scopo di alleviare langoscia, conferiscono un senso alla repressione ed eventuale distruzione delle aspirazioni dellio non B

conformi alla societ &a qui parte il processo del con"rollo sociale con riguardo alla socializzazione primaria e secondaria dellindividuo, durante il quale egli subisce un vero e proprio addomesticamento -l concetto di ruolo rimanda cos/ al controllo sociale e al concetto di gruppo !er quanto individualistico un individuo possa essere, egli " tale solo in quanto membro di una societ, simile tra simili -l GRU::O " una qualsiasi *or&azione sociale ris'l"an"e dalla co&presenza par"ecipan"e 8non cas'ale; di d'e o pi? esseri '&ani. 0aratteristiche peculiari sono linterdipendenza tra i suoi membri ed il reciproco riconoscimento (quindi interazione) :gni gruppo sociale tende ad esercitare una pressione continua e variamente sanzionante affinch* lindividuo si attenga alle norme vigenti e non venga meno alle aspettative di ruolo che gli competono -l tradimento di tali aspettative metterebbe in crisi il carattere congruo del sistema sociale e ne minerebbe le condizioni di perpetuazione nel tempo $a sociologia rileva come la tipologia dei gruppi muti in base ai differenti gradi di prossimit spaziale e in base alle svariate esigenze culturali e sociali ,i pu quindi delineare una tipologia dei gruppi che li suddivide in: a) primari%secondari b) formali%informali c) spontanei%funzionali d) aperti%chiusi e) pubblici%segreti -l r'ppo pri&ario " caratterizzato dal fatto che i suoi membri si conoscono faccia a faccia (es la famiglia, soprattutto nella versione estesa, preindustrale) $a conseguenza pi# importante di ci " che il numero dei membri deve essere ristretto -l r'ppo secondario ", invece caratterizzato dal fatto che i rapporti tra i vari membri, numerosi e collocati in posizioni asimmetriche, sono mediati da una struttura burocratica gerarchicamente ordinata e si svolgono in base a un regolamento impersonale $a burocrazia, prescindendo dai capricci individuali, garantisce la continuit del gruppo e fa si che i membri abbiano un trattamento egualitario (almeno in via teorica) +ltra funzione del regolamento burocratico " impedire lo scontro frontale tra i membri e porsi come ammortizzatore delle crisi interindividuali +llinterno dei gruppi secondari si formano poi i r'ppi in*or&ali, cricche fondate su complicit diffuse affini ai r'ppi spon"anei + questi gruppi si contrappongono i r'ppi *or&ali, chiaramente definiti quanto alle condizioni ed agli scopi dellappartenenza ed affini ai r'ppi *'nzionali, organizzati in modo da raggiungere uno scopo collettivo (es gruppi di lavoro) Dal r'ppo alla classe $a divisione sociale del lavoro genera una distanza sempre pi# accentuata tra i partecipanti al processo produttivo 4uesto iato, dapprima giustificato con ragioni tecniche e riferentesi alla diversa competenza, si fa sempre pi# drammatico, fino a diventare frattura di classe 1utte le societ storicamente note, tranne rare eccezioni, sono realt sociali internamente differenziate e suddivise in strati, gruppi, classi di persone -l concetto di societ come insieme di socii uguali rimane unutopia -l concetto stesso di 0$+,,E implica una differenziazione di eccellenza, una partizione di valore, un sopra ed un sotto, in sostanza una stratificazione verticale $a stratificazione potr essere poi pi# o meno rigida ,i pu immaginare una gamma di situazioni che vadano dalle caste indiane (solo formalmente abolite dalla costituzione), alla mobilit sociale degli ,tati @niti, al concetto mar9iano di lotta di classe (fuorviante perch* applica il concetto di classe a situazioni sociali che non possono rientrare nel suo ambito senza stemperarlo o sfigurarlo) C

La s"r'""'ra di classe nella socie"# %or )ese $a struttura di classe caratterizza la societ industriale capitalistico%borghese in maniera unica ed esclusiva, fino a diventarne struttura fondante + rigore, non si pu parlare di classe sociale presso altre comunit storiche ,olo in questa, infatti, si verifica una struttura di classe a base individualistica, una struttura in cui non c" comunanza di vita o responsabilit familiare o tribale o personale per i sottoposti, moderni famuli o 2schiavi3, formalmente liberi sul mercato dal punto di vista giuridico 0on la societ industriale capitalistico%borghese il principio stratificante si semplifica: consiste sostanzialmente nella propriet privata dei mezzi di produzione o nellesclusione da questa propriet $a classe sociale viene perci ad essere non pi# solo un concetto descrittivo (come potrebbe essere per societ precedenti), ma un concetto politico rivoluzionario che richiama altri due concetti: quello di interesse di classe e di coscienza di classe La classe1 co&e co&'nanza di in"eressi+ classi*icazione s"a"is"ica+ condizione co&'ne $a CLASSE SOCIALE pu essere dunque definita, in un primo senso come -'el ra r'ppa&en"o sociale c)e sor e e si consolida non tanto su affinit elettive o fattori esterni, anche oggettivi, ma per loro natura transitori, come il luogo o let, quanto, invece, s'l *onda&en"o o e""i$o della posizione i'ridica rispe""o al ciclo della prod'zione dei %eni. 0i che definisce la classe in questo primo senso " laccesso o lesclusione dalla propriet e dal controllo funzionale dei mezzi di produzione -n un secondo senso la classe sociale pu essere definita come unaggregazione secondo la quale i membri convergono ed infine fanno massa in base al reddito, alla professione, al tipo dabitazione e cos/ via -n questo secondo senso la classe cessa di essere una determinazione oggettiva, differenziata rispetto alla collocazione sul piano produttivo, per avvicinarsi alla pi# vaga nozione di condizione sociale, abitudini di consumo, stile di vita -n un terzo senso la classe sociale emerge come realt politica i cui membri si uniscono in vista di obiettivi ideologico%politici, al di l della struttura oggettiva (e delle corrispondenti posizioni di fatto) e delle contingenze congiunturali 1utte e tre le definizioni presentano un criterio comune, il principio della comunanza -l primo caso (classe come posizione strutturale riguardo alla propriet o meno dei mezzi di produzione) si basa sulla comunanza degli interessi economici -n termini mar9iani rappresenta la classe in s* -l secondo caso (classe come condizione classificatoria generica) si basa su una comunanza di gusti, bisogni espressivi, consumi ,i riassume in un comune 2stile di vita3 -l terzo caso (classe come concetto politico rivoluzionario) si basa sulla comunanza di ideali politico%ideologici, indipendentemente dalle origini sociali Diri""o di proprie"# e con"rollo *'nzionale E evidente che la prima prospettiva, quella mar9iana, non ammette posizioni intermedie e cos/ doveva essere la realt del periodo di .ar9 1uttavia, quando il mercato si fa mondiale il capitalismo familiare entra in crisi e cede il passo alle societ per azioni le quali operano la scomposizione del capitalista delle origini e dunque dei ruoli produttivi, fenomeno non previsto da .ar9

@n altro fenomeno importante " il passaggio dal concetto di potere aziendale legato alla propriet dei mezzi di produzione al potere di chi possiede le conoscenze tecniche che ne consentono il controllo La *ran"'&azione della classe operaia +naloga frammentazione spetta alla forza lavoro subalterna 0os/ come, in effetti, non " mai esistita una classe operaia monolitica, non si " mai verificata la legge mar9iana della miseria crescente frutto di sovrapproduzione e sottoconsumo 7on si era tenuto conto del ruolo delle organizzazioni sindacali di classe, dei sindacati 1uttavia .ar9 ha capito che la rivoluzione industriale borghese era determinata non gi dalla macchina a vapore o dallorologio, ma dallincorporazione dellutensile nella macchina per renderne luso molto pi# produttivo Ed " proprio la macchina per eccellenza, il tornio flessibile, che determina il nascere di quella *lite di operai specializzati nel suo utilizzo che, a ben vedere, frantumer il proletariato in una molteplicit di mansioni o livelli -l passo tecnico successivo, il tornio automatico, render loperaio subalterno alla macchina, fino ad estremizzarne la ripetitivit Eisogner aspettare tempi molto prossimi a noi per riemergere da una condizione lavorativa spesso puramente meccanica S"ra"i*icazione e &o%ili"# sociale &unque anche per la classe operaia il concetto di classe F il proletariato F si " scomposto e diluito $a visione dicotomica mar9iana appare semplicistica, priva di corrispettivo nella realt, incapace di rendere leffettiva stratificazione della societ industriale, la sua variet di forme e la sua fluidit +llo stesso modo " innegabile che esistono ancora molte barriere allintraprendenza individuale e che la mobilit sociale in senso pieno " ancora ardua Il $er"ice sociale si di*ende - passaggi veri e propri da una classe allaltra sono infatti relativamente rari -l vertice " ancora un gruppo ristretto 1uttavia appare pi# aderente alla realt descrivere il vertice sociale in termini di *lite (!areto) piuttosto che non di classe unica di potere (.ar9): la seconda presuppone, infatti, una convergenza tra vertice sociale economico e vertice sociale politico che non sempre si realizza Il po"ere $a divisione della societ in classi non " solo una conseguenza della divisione tecnica del lavoro: la differenziazione di posizione sociale (che origina da mutate mansioni tecniche, per poi gradatamente investire atteggiamento psicologico, guadagno, capacit di consumo, stile di vita, orientamenti e interessi fino alla vera e propria frattura di classe) comporta una differenza di risorse, di prestigio e di :OTERE !rescindendo da suggestioni e connotazioni negative, il potere garantisce coesione alla societ, sintetizzando volont e desideri settoriali, esprimendo direzione e orientamento dello sviluppo sociale $a sua ambiguit risiede per nel fatto che " monopolizzato dai vertici sociali I paradossi del po"ere -l potere " un rapporto, relazione; ma " anche struttura, posizione oggettiva nella struttura sociale Esso: a) esige solitudine da chi lo detiene (il generale vittorioso sul campo di battaglia) ma allo stesso tempo esige interlocutori e rivali su cui mostrare il proprio dominio @n potere non 2mostrato3 " un potere povero b) pur essendo una posizione oggettiva di dominio ha bisogno di chiarirsi davanti a tutti; in questo senso il potere comanda ma " anche comandato, subisce la reciprocit dei dominati c) vuole essere tendenzialmente assoluto, 2divino3, imprevedibile, ma avverte il bisogno della giustificazione ideologica G

d) " manifestazione di forza, ma contiene in s* una paura oscura, quasi fosse insita in esso la consapevolezza di aver manipolato i principi umani fondamentali e luomo fino a ridurlo da fine a strumento Le i's"i*icazioni del po"ere !er tutte queste ragioni non esiste il potere veramente assoluto (sciolto da tutte le regole morali) e quindi totalmente discrezionale; il potere deve sempre giustificarsi: anche i pi# sanguinari carnefici cercavano nellideologia una giustificazione - vari tipi di potere sono stati ben analizzati da <eber (vedi pag =) -l potere tradizionale, dinastico e patrimoniale si basa sulla consuetudine; si incarna in una persona e si tramanda per via dinastica Aunziona bene finch* la comunit non ha uneconomia dinamica che lo mette in crisi, con il suo ritmo accelerato e con le novit che provoca &alle sue ceneri nasce il potere burocratico formale fondato sulla legge e sul regolamento Esso " un potere spersonalizzato, senza volto ,i ha la sua crisi quando levento straordinario non pu essere superato con i mezzi ordinari ,ullimpasse del potere burocratico nasce il potere carismatico, la risposta alla sfida delleccezione, il cui detentore " di nuovo un singolo, lindividuo straordinario !resto mitizzato, " costretto ad avere sempre ragione; la societ gli ha affidato un potere immenso, dunque non pu sbagliare ,ubisce il peso della propria immagine Aunzione e destino in lui coincidono @n fallimento ne comporta la fine, spesso anche fisica, quasi che la societ voglia lavare col sangue la vergogna di essersi dimostrata incapace di autogovernarsi L(ideolo ia &a notare " anche la differenza tra po"ere ed a'"ori"#: il primo presuppone un aspetto di coercitivit che nella seconda (dal latino augere: crescere, aumentare) " sostituito da un sereno sviluppo $autorit presuppone un rapporto non autoritario, ma autorevole, frutto di una dipendenza accettata +bbiamo visto come anche il potere pi# brutale abbia bisogno di giustificarsi di fronte a se stesso e agli altri; " opportuno quindi precisare il significato di IDEOLOGIA :ri&a de*inizione1 le idee corren"i o &edie+ o le aspirazioni co&'ni+ di 'na da"a ca"e oria sociale+ o di 'n or anis&o o di 'na or anizzazione sindacale o poli"ica speci*ica. Es lideologia di un partito politico, intesa come piattaforma programmatica a lunga scadenza, gli ideali che soggiacciono alle intenzioni 4uesta accezione non pu avere pretese di scientificit: lideologia di un partito " legata alle sue tradizioni, alle sue lotte e alla sua storia Seconda de*inizione 8Mar5 e En els;1 i's"i*icazione de li in"eressi di r'ppo+ di classe o di par"i"o. -n questa seconda accezione lideologia tende a ratificare lesistente, spacciando una verit settoriale per assoluta E la codificazione della menzogna, pericolosa perch* si presenta come verit assoluta $ideologia diventa sinonimo di chiusura mentale, dogmatismo, intolleranza verso le opinioni altrui Secondo il senso co&'ne l(ideolo ia ! l(insie&e di idee aspiran"i+ "enden"i all(ideale+ piene di a$$enire. !er Mann)ei& invece tale concetto non corrisponde allideologia ma all'"opia -nfatti mentre per .annheim lideologia non " altro che mar9ianamente la giustificazione della situazione sociale e politica esistente, lutopia si configura come una tensione verso qualcosa che non esiste ancora -l concetto di ideologia cos/ strettamente legato alle condizioni economiche e sociali genera unimpasse teorica per cui non pu esservi pensiero indipendente dalle circostanze di fatto in cui emerge -l rischio " quello di un estremo relativismo, come grossolana storicizzazione del teoretico 'H

Gli in"elle""'ali $impasse " superato con la figura dellintellettuale aclassista, liberamente sorvolante al di sopra delle logiche ideologizzanti dei contrastanti interessi di classe Esso va a far parte di una classe sociale sui generis, una classe non classista, e nella visione di .annheim diviene elemento propulsore della storia, in quanto figura autonoma rispetto alle classi in lotta nella scena sociale 7on tutti i mar9isti e post mar9isti hanno seguito tali opinabili posizioni che fanno degli intellettuali una classe eletta, da ;epubblica platonica $enin e ?ramsci tendono a sottacere le connotazioni negative dellideologia per distinguere invece tra unideologia erronea e falsa e unideologia intesa come realistica percezione e comprensione delle situazioni storiche reali, potente arma del proletariato per la liberazione dal capitalismo -n ?ramsci lintellettuale " 2intellettuale organico della classe operaia3, figura di mediazione per integrare la dittatura del proletariato (insufficiente in quanto mera conquista violenta del potere politico) con il concetto di egemonia, cio" di primato sociale, di superiorit morale @no dei pi# sottili smascheratori di ideologie " !areto &el tutto estraneo alla tradizione mar9istica ha dedicato contributi molto acuti ai miti del socialismo e ai singolari scarti tra ideali social% umanitari e effettiva pratica di vita :ltre alla teoria della circolazione delle *lite, uno dei suoi capisaldi " la suddivisione di ogni azione umana in residui e derivazioni - residui sono la parte dellazione che " costante, istintiva e non logica $e derivazioni sono invece quella parte dellazione umana che " variabile e deduttiva, razionalizzante e tendente a spiegare i residui ,econdo !areto non si pu parlare di progresso perch* gli uomini in ogni epoca manifestano gli stessi difetti e le stesse superstizioni, miti e tab# $ungi da essere razionale luomo " un essere istintivo e non logico, oscillante tra i due poli dellastuzia e della forza E, alternativamente, volpe o leone +pparentemente pessimista, !areto esercita ancora un salutare apporto per diffidare delle illusioni ideologiche allinterno di una societ dominata dai mass%media e dalla loro immensa capacit manipolatrice

Cap. @ / Gli s"r'&en"i della ricerca1 le "ecnic)e


L(osser$azione - concetti di per s* non bastano !er ottenere verit scientifiche intersoggettivamente vincolanti e verificabili alla sociologia sono essenziali schema teorico, ipotesi orientative e di lavoro, ma le tecniche per la raccolta dei dati empirici sono ugualmente importanti 1utte le tecniche di ricerca sociologiche sono tecniche di osservazione +ssumeremo come criterio di distinzione fra le varie tecniche il grado di coinvolgimento e di attivo intervento del ricercatore nel quadro della situazione analizzata 1enendo presente la posizione dellosservatore losservazione potr quindi distinguersi in: a) 7aturale (quella che si ha quando passeggiando per strada osservo senza un fine specifico) b) ,cientifica (quella che si ha quando osservo con uno scopo specifico, per verificare, scoprire) c) -ndiretta, come analisi del contenuto d) !artecipante e) &i massa f) 0on intervista, pi# o meno elaborata g) -nchiesta sociologica h) -nchiesta con intervista i) -nchiesta e 2storie di vita3 ''

La ricerca di s*ondo Aondamentale nella ricerca sar la ricerca di sfondo, la prima impressione che il ricercatore riceve al primo impatto con la realt umana da analizzare 4uesto primo contatto " importante perch* nessun problema sociale si spiega, se non viene posto in rapporto con la circostante realt globale (.auss F i fenomeni sociali sono fatti sociali totali) &alla ricerca di sfondo emergono le linee problematiche che aiutano a formulare ipotesi di lavoro significative $a ricerca sociologica in primo luogo prende atto del problema, connettendo dati che allesperienza comune appaiono estranei, lontani o indifferenti E compito dellimmaginazione sociologica ipotizzare legami e correlazioni, fino a giungere alla formulazione di unipotesi di lavoro che poi sar confermata o smentita sul campo Esempi: correlazioni non evidenti tra etica protestantica nel 7ord Europa e sviluppo del capitalismo (<eber); ancora tra lo stesso ambiente individualistico, protestantico, familiarmente poco coeso e numero di suicidi (&ur6heim) ;icapitolando, la ricerca si muove su un disegno a tre fasi: pro%le&a (connessione problematica fra ordini di dati che allesperienza comune possono apparire lontani), ipo"esi di la$oro, $eri*ica L(in"er$is"a"ore $in"er$is"a " presente come tecnica, ma sempre in posizione subalterna rispetto allosservazione $a sua presenza " semplicemente una riprova della sua universalit, come tecnica di ricerca, per cui lintervista viene oggi usata in varie scienze sociali Essa si pu definire come 'n incon"ro "ra d'e o pi? persone nel corso del -'ale l(in"er$is"a"ore in"erro a l(al"ro+ o li al"ri+ allo scopo di conoscere le loro opinioni s' alc'ni p'n"i o *a""i c)e lo in"eressano. .a linformazione raggiunta mediante lintervista pu veramente dirsi attendibileI 4ual " la sfasatura tra i fatti obiettivi e le opinioni fornite in forma di risposta dagli intervistatiI $intervista presenta una doppia vulnerabilit dal punto di vista della soggettivit: riguardo allintervistatore e riguardo allintervistato !er quanto riguarda la soggettivit dellintervistato bisogna tener presente che spesso lintervista rappresenta lunico modo in cui " possibile ottenere dati essenziali; perci, spesso, gli svantaggi sono compensati dai vantaggi +nche la soggettivit dellintervistatore costituisce indubbiamente un limite; tutte le scienze fanno ricorso a metodi per correggere gli eventuali errori di lettura del ricercatore, magari ripetendo gli stessi esperimenti pi# di una volta .a nel caso dellinchiesta con intervista, purtroppo, nessuna ripetizione identica " possibile, nessun controllo rigoroso " possibile esercitare sui soggetti, nessuna tecnica si pu applicare per controllare gli errori specifici di un dato ricercatore E, questo, un limite obiettivo dellintervista come tecnica di indagine; pu essere in parte contenuto, ad esempio con lutilizzo del questionario autoamministrato 0i sono poi casi in cui dellintervistatore non si pu fare a meno: il caso degli intervistati analfabeti; o il caso in cui lintervistato, prima di compilare il questionario legge tutte le domande, rendendo vane, cos/, le eventuali domande di controllo -nfine se " vero che lintervistatore pu distorcere le risposte " altrettanto vero che egli pu chiarirle interpretando non solo ci che lintervistato dice, ma anche come lo dice Aondamentale, in tal senso, diventa la preparazione dellintervistatore '(

Egli deve, preliminarmente: chiarire gli scopi della ricerca; spiegare il metodo mediante il quale lintervistando " stato scelto; far sapere chiaramente il nome e le funzioni dellorganizzazione che finanzia la ricerca; assicurare lintervistando circa la riservatezza e lanonimato per tutto ci che lo riguarda personalmente 7on " possibile dare ricette precise sul modo di comportarsi nelle prime fasi dellincontro con lintervistando .olto dipende dalle doti di intuizione clinica e sensibilit dellintervistatore .a anche dal tipo e dallo scopo della ricerca @na ricerca intorno a problemi generali presenta particolari difficolt perch* il rapporto fra le opinioni affermate dallintervistato e i suoi personali interessi non " evidente !i# facile " linchiesta mossa da intenti circoscritti e agevolmente comprensibili $intervistatore non pu, senza cadere in gravi distorsioni, adattare le proprie domande a ogni intervistando Aondamentale sar porgere le domande in modo tale che il loro valore psicologico sia lo stesso per tutti gli intervistati: lintervistatore non pu manipolare i questionari discrezionalmente; egli pu operare dei cambiamenti solo nel caso in cui lintervistando dimostri di non aver capito i termini della domanda ,e le risposte non fossero esaurienti, lintervistatore deve applicare le tecniche dellintervista non direttiva, senza assumere toni inquisitoriali -mportante " anche impadronirsi del linguaggio degli intervistandi magari grazie ad un periodo di adattamento (fase di pre-testing) +ltre funzioni del pre%testing sono quelle di verificare il collegamento corretto tra le domande e di esaminarle dal punto di vista dellintervistato per evitare di indisporlo o di rendere pi# difficile la risposta 0i potrebbe accadere nel caso in cui la domanda denoti distacco e superiorit dellintervistatore, oppure nel caso in cui la domanda non sia abbastanza perspicua (domanda chiara, ma contenente pi# di unidea, e dunque in grado di confondere lintervistato) La re is"razione delle rispos"e -nfine sar consigliabile registrare immediatamente le risposte ricevute pena la perdita di dati che potrebbero rivelarsi rilevanti ,e la domanda " precodificata la risposta potr essere registrata con un segno sul quadratino corrispondente, se non lo " dovr essere riportata sul modulo la risposta per esteso, possibilmente parola per parola Tipi di in"er$is"a -n generale possiamo distinguere tre tipi di intervista: 1. LAin"er$is"a li%eraB .. LAin"er$is"a con -'es"ionarioB 0. LAin"er$is"a con -'es"ionario per ca&pione. 4uesta distinzione prende in considerazione contemporaneamente ) criteri significativi, che riguardano il ruolo dell intervistatore (da un massimo a un minimo di iniziativa autonoma discrezionale), lo strumento tecnico dell intervista (il questionario nelle sue varie forme), e infine la posizione, la struttura e le caratteristiche dell intervistato ') definiamo in"er$is"a li%era quel tipo di intervista in cui lAin"er$is"a"ore p'C 'sare "'""a la s'a inizia"i$a nellAiniziare e por"are a "er&ine il collo-'io per li scopi conosci"i$i c)e

')

in"eressano li o%ie""i$i della s'a ricerca. 4uesto tipo di intervista pu essere suddiviso in vari sotto%tipi: a) $Jintervista non strutturata " basata sulla totale libert lasciata allJintervistatore che deve essere in grado di scoprire connessioni logiche e sostanziali in un discorso apparentemente slegato e casuale, stabilire in base a pochi, indiretti accenni il ruolo sociale dellJintervistato, le sue aspirazioni profonde, il tipo di attivit, relazioni, delusioni e frustrazioni 0onsente grande spontaneit allJintervistato !er tali interviste ci si pu avvalere anche dell analisi del contenuto (<hKte) (analisi sistematica di un testo o del messaggio di qualsiasi mass media, allo scopo di stabilirne i temi ricorrenti, la simbologia positiva e negativa, i legami interni e i richiami evocativi, pi# o meno espliciti, ossia le associazioni mentali che intende indurre o provocare) $Jintervista non direttiva " affine a quella non strutturata, se ne distingue perch* tende, pi# che a raccogliere dati o LfattiL, a consentire allJintervistato di parlare liberamente, a esplicitare tutto il suo mondo emotivo e di pensiero Ma anche una importanza terapeutica, affine per certi versi allapproccio psicoanalitico ;egole da seguire per condurre correttamente lintervista sono: ascoltare lJintervistato in modo paziente e amichevole, ma anche intelligentemente critico; non mostrare alcuna specie di autorit; non offrire alcun consiglio o ammonimento morale; non discutere con lJintervistato; lintervistatore pu parlare e fare domande solo a certe condizioni: per aiutare la persona a parlare per dissipare paura nellJintervistato che possa influenzare il suo rapporto con lJintervistatore per apprezzare lJintervistato se racconta i suoi pensieri e sentimenti accuratamente per indirizzare la conversazione su un argomento che " stato omesso o trascurato per ridiscutere presupposti rimasti impliciti, se " il caso L'intervista focalizzata " affine a quella non direttiva perch* non pone domande rigidamente strutturate, tuttavia " circoscritta ad un tema preciso, ad una situazione in cui si " trovato lintervistato -n altre parole, lintervista focalizzata cerca di ottenere simultaneamente i vantaggi propri dellintervista con questionario e quelli dellintervista non direttiva, evitandone le caratteristiche negative, che sono, nel primo caso, limpossibilit per lintervistato di esprimersi liberamente e, nel secondo, la tendenza alla prolissit generica N essenziale, ovviamente, verificare preventivamente che gli intervistati abbiano preso parte alla situazione che ci interessa +nalizzando tale situazione si elabora una ipotesi e si procede allintervista che dovr analizzare lo stato soggettivo degli intervistati e la loro definizione della situazione !er questo " necessario tener presente ) criteri: - ! ampiezza: lJelenco dei temi che serve da guida allJintervistatore costituisce uno strumento di misura rispetto alle risposte che sono state previste -l limite " che vi possono essere risposte rilevanti che non sono state previste &a qui la necessit di evitare errori quali: lJattenersi troppo rigorosamente alla tematica prestabilita in modo da scoraggiare le risposte che non vi si riferiscono direttamente; costringere lintervistato ad affrontare determinate questioni prima di essere certi che egli vi sia in qualche modo interessato; eccessiva attenzione alle domande fisse fino a trascurare le implicanze di certi rilievi dellintervistato o da rivolgere domande tratte dalla tematica prestabilita dellintervista focalizzata, che sono in realt irrilevanti rispetto alle osservazioni dellintervistato; la tendenza a scambiare lJampiezza dellJintervista focalizzata con la '=

b)

c)

superficialit, cio" passare da un argomento allJaltro senza averne esplorato abbastanza a lungo i particolari $e domande non strutturate sono la caratteristica fondamentale dellintervista focalizzata Esse rivestono particolare importanza nelle fasi iniziali dellintervista, in quanto consentono allintervistato di specificare i punti focali della sua attenzione e di indicare una prima, approssimativa ampiezza degli argomenti che sar compito dellintervistatore riprendere nelle domande successive $e domande semistrutturate possono invece essere di due tipi, a seconda che la risposta " strutturata mentre lo stimolo " libero, oppure lo stimolo " strutturato mentre la risposta " libera "omande quasi strutturate, in senso proprio, possono venire usate nel corso dellintervista allo scopo di sollecitare un commento specifico da parte dellintervistato !a specificit: si dovranno isolare degli elementi della situazione studiata per collegare ad essi sistematicamente le risposte particolari + questo scopo il metodo migliore consiste nello specificare gli aspetti significativi della situazione dopo aver ottenuto un resoconto generale -n questo modo viene salvaguardato il carattere non direttivo dellintervista focalizzata e viene offerta allintervistato la possibilit di esprimere la situazione di stimolo con un condizionamento minimo !a profondit: " data da quei resoconti che tendono a svelare come si " avuto esperienza della situazione di stimolo 1ali resoconti consentono di determinare il grado di attaccamento e di partecipazione personale allJesperienza vissuta !er ottenere risposte significative, " consigliabile centrare lJattenzione sullJesperienza passata, mediante la ricostruzione della situazione di stimolo, ponendo domande del tipo 20ome si sentiva quando I #l contesto personale: " derivato da quelle esperienze e particolari condizioni che aiutano a spiegare le definizioni caratteristiche della situazione di stimolo offerte allJintervistato ,i possono ritrovare due tipi di contesto personale: il tipo idiosincratico, che si verifica poco frequentemente, e il tipo che corrisponde a un ruolo, generalmente comune alle persone che occupano una particolare posizione sociale !er comprendere eventuali risposte non previste, la conoscenza del contesto personale " essenziale @n modo abbastanza comune fra i ricercatori per sollecitare la verbalizzazione di contesti personali " la richiesta di esperienze parallele nella vita degli intervistati -n tal senso si dimostreranno utili domande del tipo: 2!u darmi un esempio di ci ricavandolo dalla sua esperienzaI3

d)

L'intervista guidata si usa per raccogliere le biografie degli intervistati, servendosi per lo pi# di una semplice guida, o elenco di argomenti e temi, sui quali cercano di ottenere le pi# spontanee ed estese risposte possibili $Jintervistatore deve mostrare interesse vivo per ci che lJintervistato dice, ma deve nello stesso tempo saper discriminare, pur trascrivendo tutto, ci che " vero da ci che non lo " N bene interrompere il meno possibile lJintervistato lasciandogli piena libert nella scelta dei temi $a regola fondamentale " questa: lJintervistato va sempre visto e concepito non come un individuo isolato, bens/ come membro di tutta una cultura, legato ad una determinata comunit, parte di un determinato sistema di vita L'intervista informale si sviluppa non sulla base di un piano o di una guida tematica precisa o di un questionario pi# o meno rigidamente strutturato, bens/ in maniera non formale con lJintento di aprire un dialogo fra ricercatore e oggetto di ricerca su un piano assolutamente paritario 7essun altro tipo dintervista permette allJintervistato di essere cos/ completamente a suo agio &altro canto, lintervista informale presenta problemi metodologici Essa chiede molto alle capacit individuali e alla sensibilit del singolo ricercatore e il suo uso non pu pertanto venire agevolmente standardizzato in base ad alcune regole generali 0i ha dato '>

e)

luogo a critiche piuttosto severe .algrado ci rimane essenziale allJinizio della ricerca, ossia nella ricerca di sfondo, in quanto aiuta il ricercatore a determinare quali sono i problemi veri, ossia rilevanti rispetto allJoggetto di indagine, e a liberarsi nello stesso tempo da ogni residuo etnocentrismo E infatti fondamentale chiarire, in primo luogo, la natura del problema che ci si accinge a studiare predisponendo accuratamente domande realmente significative, ossia significative non solo per il ricercatore, ma anche per le persone da intervistare formalmente () -l -'es"ionario pu essere definito come lo strumento per raccogliere dati intorno alle opinioni e agli atteggiamenti di gruppi umani piuttosto grandi, diversi e sparsi su un vasto territorio ,i possono distinguere due tipi diversi di questionario: - Il -'es"ionario ri ida&en"e s"r'""'ra"o e s"andardizza"o (o a domande chiuse): impiegato nei sondaggi su vasta scala, consiste in un elenco di domande, che possono toccare solo un argomento o diversi argomenti $e risposte a tali domande sono limitate ad alternative fisse predeterminate Aacile da amministrare e di basso costo, si analizza rapidamente ed offre unagevole base di confronto con altri dati !resenta tuttavia svantaggi: a) va tenuto conto che le risposte con alternativa fissa predeterminata possono costringere un individuo ad affermare di aver unJopinione che in realt non ha !u essere utile prevedere risposte evasive come Lnon soL, ma lJesperienza dimostra che si arriva a dare una tale risposta solo come e$trema ratio b) pu presentarsi un problema di comprensione, linguistica o sostanziale: non sempre il significato che alla domanda " attribuito dallJintervistatore corrisponde a quello attribuito dallJintervistato c) il questionario a domande bloccate raramente riesce a dare una nozione sufficiente del contesto generale in cui lJintervista e lJamministrazione del questionario hanno luogo !ossono pertanto venir meno dei punti di riferimento essenziali per lJesatta comprensione delle risposte particolari - Il -'es"ionario non s"r'""'ra"o (o a domande aperte): " caratterizzato dallJuso di domande aperte, ossia non legate ad alternative fisse predeterminate $a domanda si limita a sollevare un problema per poi lasciare allJintervistato la scelta fra un certo numero di risposte alternative + tali risposte lJintervistatore pu sempre aggiungere domande supplementari, a seconda dei casi -l questionario non strutturato richiede una collaborazione maggiore fra intervistatore ed intervistato @na cura particolare va posta nella costruzione del questionario - problemi che possono presentarsi e che vanno risolti sono essenzialmente problemi di comunicazione ;iguardo alla valutazione e alladeguatezza di una domanda, " pi# importante chiedersi come verr interpretata piuttosto che cosa voglia dire !er facilitare la perfetta comprensione delle domande ed evitare fraintendimenti di natura semantica vanno usati termini semplici ed evitate frasi lunghe e contorte :ccorre inoltre evitare frasi formulate in modo da far propendere chiaramente lJintervistato per il LsiL o per il LnoL Emergono quattro ordini di decisioni, che riguardano i problemi inerenti al contenuto, la terminologia, la forma della risposta e la collocazione della domanda ;iguardo al con"en'"o, il ricercatore deve chiedersi nella stesura del questionario: se la singola domanda sia necessaria; se siano necessarie pi# domande per coprire adeguatamente largomento (evitando anche che una sola domanda unifichi due argomenti); se gli intervistati posseggano le informazioni necessarie per rispondere; se la domanda sia sufficientemente concreta e vicina allesperienza personale dellintervistato e tuttavia libera da caratteristiche gratuitamente specifiche; 'B

se il contenuto sia tendenzioso, accentuando unilateralmente il senso in modo da pregiudicare lequilibrio; se gli intervistati daranno le informazioni richieste (potrebbe essere il caso di domande di natura troppo personale, intima, o tali da indurre a risposte elusive o decettive) ;iguardo alla "er&inolo ia, " opportuno chiedersi: se la domanda possa essere fraintesa per la presenza di parole o frasi poco chiare o difficili; se la domanda presenti adeguatamente le alternative rispetto alloggetto dellinterrogazione; se la domanda sia mal posta a causa di taciti presupposti o implicanze inesplorate (se il quadro di riferimento sia chiaro e uniforme per tutti gli intervistati); se la domanda contenga parole o frasi tendenziose, oppure se contenga una terminologia che possa far propendere emotivamente verso un tipo particolare di risposta; se la domanda possa generare imbarazzo o comunque una reazione negativa; se una terminologia pi# personalizzata possa produrre risultati migliori; se la stessa domanda possa essere formulata meglio in una forma pi# diretta (o pi# indiretta) ;iguardo alla *or&a della rispos"a, bisogna considerare se la domanda sia da farsi mediante: scheda (su cui rispondere con un segno o brevissima risposta o numero); risposta libera; segno a cui far seguire pi# ampia risposta libera 7el caso si propenda per la risposta con un segno o comunque brevissima, bisogner prevedere una risposta dicotomica (si%no), oppure a scelta multipla (sugli atteggiamenti: favorevole F poco favorevole F piuttosto sfavorevole F del tutto sfavorevole), oppure scalare (sulla soddisfazione: del tutto insoddisfatto % insoddisfatto F met e met F soddisfatto F del tutto soddisfatto) ;iguardo alla collocazione della do&anda nellJinsieme del questionario, " importante domandarsi se la risposta ad una data domanda non possa venire influenzata dal contenuto delle domande precedenti Esse possono aver creato nellJintervistato certe aspettative oppure evocato idee e associazioni mentali capaci di influire sulle risposte che seguono :vviamente non bisogna chiedere due volte le stesse informazioni e porre domande che siano incompatibili tra loro )) LAin"er$is"a con ca&pione %sample intervie&' !ur presentando limiti reali, " uno strumento di ricerca molto importante e fondamentale per tutte le scienze sociali ,i dice che un gruppo " rappresentativo dellJuniverso da cui proviene quando contiene le varie modalit con percentuali uguali a quelle in cui queste modalit sono contenute nellJuniverso 0i consente di studiare non solo particolari aspetti o atteggiamenti o opinioni di gruppi circoscritti, bens/ il pattern, o quadro o modello di comportamento e di motivazione, di unJintera popolazione .ediante adeguati campionamenti, lJintervista con campione viene amministrata a un numero ristretto di soggetti, i quali sono scelti in modo tale che lJanalisi delle loro caratteristiche ci fa conoscere le caratteristiche, gli orientamenti, i comportamenti e le opinioni di tutto il gruppo (universo) di cui esse sono parte 1ale tecnica di indagine " importante sia per lelaborazione di una teoria sociologica a livello scientifico, sia al livello operativo per le sue possibili applicazioni pratiche La "radizione a&ericana dei sonda i -n un contesto sociale come quello degli ,tati @niti il sondaggio delle opinioni ha particolare importanza (se ne ha notizia fin dal 'D(=) perch* riveste caratteristiche, per quella societ, di autoconsapevolezza e autoidentificazione Esso diventa, in un certo senso, il surrogato della sicurezza socio%psicologica che in altre societ (tradizionali, non contrattuali e non funzionali) " il lento prodotto del costume; cerca di rimediare alla mancanza di sicure cristallizzazioni storiche 'C

omogenee ?li americani hanno sensibilit estrema verso le opinioni degli altri (analizzata da ;iesman, ma gi sottolineata da 1ocqueville) e tendenza verso un paradossale individualismo conformista che salta agli occhi dellosservatore europeo $e resistenze dei paesi europei invece, fino a tempi recenti, allimpiego dei sondaggi, sono da leggere con riguardo a una concezione e un pratico esercizio del potere che non ha tradizionalmente ritenuto utile interpellare lopinione pubblica L(errore del ca&piona&en"o $e possibilit di errore sono notevoli e varie sono le cause Aondamentalmente si richiamano allinsufficiente rappresentativit del campione rispetto allJunit di campionamento (o 2popolazione3 o 2universo di dati3) che pu essere dovuta a inadeguati criteri di scelta del campione, ma anche derivare da una confusione preliminare, ossia dalla mancata individuazione specifica della popolazione, o universo, che costituisce oggetto della ricerca N chiaro che con il campionamento un certo margine di errore " di fatto inevitabile $Jideale per il ricercatore sarebbe di poter intervistare tutti i membri di una data popolazione 7on essendo possibile ci si accontenta del campione, che non " mai rappresentativo al 'HHO -l primo tipo di errore " quello che deriva dalle predilezioni, o principi soggettivi di preferenza, del ricercatore 1ali principi di preferenza soggettivi possono influenzare la scelta del campione in modo da renderlo tendenzioso $a tecnica del campionamento per quota " particolarmente esposta a queste distorsioni Esso consiste nella scelta di una quota fissa di soggetti da intervistare, ricavati da fonti dinformazione ufficiali, quali i censimenti governativi, a seconda del sesso, dellet, della qualifica professionale, delle condizioni finanziarie, del gruppo etnico di appartenenza, cos/ come tali caratteristiche e classificazioni vengono ufficialmente definite $e conseguenze di tale procedimento sulla rappresentativit del campione sono evidenti -l cambiamento per quota tende a includere un numero troppo esiguo di soggetti appartenenti ai gruppi sociali ad alto reddito oppure a reddito molto basso etc @n punto di particolare debolezza, per questo tipo di campionamento, " dato dalla larghezza con cui si possono interpretare le definizioni delle singole categorie da cui sono da scegliere i soggetti, e dalla preparazione che esso richiede da parte degli intervistatori -l modo pi# diretto per evitare gli errori da tendenziosit, caratteristici del campionamento per quota, " dato dal campionamento casuale -l campionamento casuale consiste nella scelta dei membri del campione fatta a caso dalluniverso che si intende studiare facendo generalmente ricorso a tabelle di numeri casuali, che rappresentano il risultato di un sorteggio, o selezione casuale @na variante del campionamento casuale " costituita dal campionamento sistematico Esso consiste nello scegliere i membri del campione a intervalli regolari, invece che casuali, da un elenco che contenga tutti i nomi della popolazione in esame 1ale tipo di campionamento " pi# sbrigativo del campionamento casuale, ma la sua rappresentativit " certamente pi# scarsa @naltra variante del campionamento casuale " data dal campionamento casuale stratificato Esso consiste in una scelta casuale dei membri del campione fra i vari strati, o settori, in cui luniverso " stato preliminarmente suddiviso +ltre forme di campionamento di rilievo sono: a) il campionamento multistadio per area: consiste in una specie di campionamento di secondo grado ,i procede a una prima selezione casuale da tutta la popolazione, suddivisa non a strati, ma a 'D

seconda delle diverse aree; quindi si procede a una seconda selezione, o selezione di secondo grado, rispetto ai soggetti del primo campione, e cos/ via $a seconda selezione viene condotta generalmente con il metodo del campionamento per quota b) il campionamento multifase: consiste nel sottoporre a interviste pi# specifiche e dettagliate una sola frazione di un campione assai pi# vasto e gi esplorato nelle sue caratteristiche generali; in pratica, non pretendo esaminare in profondit, data la sua ampiezza, tutto il campione, si sceglie un sottocampione pi# ristretto per approfondire la ricerca Il pro%le&a della $alidi"# scien"i*ica 5i sono autori (;ogers) che negano qualsiasi validit scientifica ai sondaggi dopinione 5a chiarito per che la stessa organizzazione dei sondaggi non pretende di attingere il livello scientifico in senso proprio; gli organizzatori dei sondaggi tendono semplicemente a rilevare certi fatti e certe opinioni per informare il pubblico, lamministrazione pubblica e privata e in generale i loro clienti &i fronte ai risultati prodotti dei sondaggi, tocca al sociologo e allo psicologo sociale porsi diversi ordini di problemi (Elumer): a) qual " la natura particolare dei vari gruppi sociali che esprimono determinate opinioni; b) in quale quadro strutturale e mediante quale processo questi vari gruppi si trovano legati gli uni agli altri e mediante quali mezzi fanno sentire la loro opinione; c) qual " la natura delle pressioni sociali che pesano sui gruppi e sugli individui%chiave che contribuiscono in modo decisivo alla formazione dellopinione pubblica; d) quali sono i diversi tipi di atteggiamenti e di opinioni con riguardo un determinato problema; e) attraverso quali processi sociali si formano le diverse correnti dopinione -n altri termini dovrebbe avrebbe aver luogo, fra organizzatori di sondaggi e scienziati sociali, una sorta di divisione del lavoro, in base alla quale i primi raccoglierebbero fatti, comportamenti e opinioni da offrire allo sforzo di sistemazione rigorosa dei secondi 4uale che sia il valore intrinseco di siffatta bipartizione, " necessario riconoscere che in numerose inchieste a livello scientifico luso dellintervista con campione, integrato opportunamente da ricerche di sfondo di natura storica, economica, antropologico F culturale, dallosservazione diretta e dallinterpretazione di materiale autobiografico, " ormai una caratteristica comune Il piano di rile$azione $a prima fase di qualsiasi indagine statistica consiste nella formazione di un piano di rilevazione !er rilevazione si intende loperazione mediante la quale si provvede alla raccolta dei dati che riguardano gli elementi che, avendo in comune un certo carattere, prendono il nome di popolazione o universo -l termine popolazione va inteso in senso lato come aggregato di unit omogenee sotto un certo aspetto e quindi non va riferito soltanto alle persone fisiche :gni popolazione, di solito, ha pi# caratteristiche e pu essere esaminata in relazione a una o pi# di esse $e rilevazioni statistiche si possono classificare in complete e parziali $a rilevazione " completa quando si estende a tutto luniverso che possiede un certo carattere, ossia quando vengono considerati tutti gli individui che hanno in comune una o pi# caratteristiche 7ellambito di un certo universo possono esistere due o pi# sotto universi, a seconda del carattere considerato -n relazione a ci, la rilevazione completa pu essere generale o speciale, a seconda che si riferisca a tutti gli elementi del pi# vasto universo oppure a tutti gli elementi del sotto universo (o universo speciale) $a rilevazione " parziale quando si estende a una sola aliquota della popolazione che presenta un certo carattere preso in considerazione +ffinch* i risultati di unindagine parziale si possano estendere, col minimo errore possibile, alluniverso, " necessario che il gruppo sia rappresentativo delluniverso da cui proviene, cio" contenga, rispetto al carattere che si vuole esaminare, le varie modalit con percentuali uguali a quelle in cui queste modalit sono contenute nelluniverso 'G

- gruppi parziali rappresentativi si usano chiamare campioni rappresentativi Il prele$a&en"o del ca&pione N possibile effettuare il processo di estrazione del campione rappresentativo dallJuniverso in tre modi: ' ,cegliendo gli elementi a caso (campioni casuali) ( ,cegliendo gli elementi con certi criteri (a scelta ragionata) ) ,cegliendo gli elementi con un processo misto (campioni misti) -n linea di massima luniverso non " conosciuto, dunque si ricorre alla scelta casuale, estraendo i campioni secondo una legge probabilistica, considerandone il relativo errore di valutazione e la conseguente compensazione da applicare (vedi pi# oltre, Il ca&pione cas'ale+ Ca&pioni a scel"a ra iona"a) ,i accenner ora agli errori di campionatura $a teoria generale degli errori di misura considera due grandi classi: ') Errori di natura sistematica () Errori di misura accidentale o casuale Errori sistematici @n primo gruppo comprende gli errori dovuti ad una cattiva scelta del campione +ccade, a volte, che si finisca per avere un campione tendenzioso, il quale contiene una percentuale di possessori di un certo carattere notevolmente superiore o inferiore a quella dellJuniverso @n secondo gruppo di errori sistematici si attribuisce alla non esatta raccolta di informazioni dai vari campioni 4uesti errori dipendono dal modo con il quale si svolge lJindagine, dallJinesperienza dellJintervistatore, dalla non esatta formulazione delle domande, dalle risposte ambigue, ecc Errori casuali ?li errori casuali sono dovuti alla fluttuazione dei valori dei campioni rispetto al valore vero @na loro importante caratteristica " che tendono ad annullarsi vicendevolmente -l modo pi# semplice per ridurre tali errori " quello di aumentare la dimensione del campione, ma questa via " la meno conveniente ,i ricorre pertanto ad un altro metodo, che consiste nel frazionare lJuniverso in diverse zone, nellJambito delle quali gli individui sono il pi# possibile omogenei sotto un certo aspetto, e nel prelevare successivamente dei campioni casuali dalle varie zone (campioni stratificati) !oich* queste zone sono pi# omogenee rispetto allintero universo il campione che ne deriva d una stima pi# precisa del valore cercato di quella ottenuta estraendo il campione in modo casuale dallo stesso universo considerato come un tutto unico 9an"a i della ca&piona"'ra 5i sono dei vantaggi di ordine pratico che rendono il metodo del campione insostituibile, pur nella consapevolezza che essi forniscono una rappresentazione approssimata della realt relativa a tutto luniverso considerato -l costo dellJindagine per campione " notevolmente inferiore a quella completa 0J" poi da considerare la tempestivit con la quale si pu disporre dei risultati finali dellJindagine stessa 0i " di grande interesse in quanto un intervallo di tempo notevole fra raccolta dei dati e disponibilit dei risultati pu avere profondamente modificato lJuniverso @n altro vantaggio consiste nella possibilit di raccogliere informazioni pi# dettagliate rispetto a quelle ricavabili dallJintera popolazione Il ca&pione cas'ale (H

@n campione si dice estratto in modo casuale da un dato universo quando ciascun elemento dellJuniverso ha la stessa probabilit di essere scelto a comporre il campione stesso +i fini della casualit vi sono diverse tavole dei numeri casuali che prendono il nome dai loro autori (1ippet, Aischer e Pates ecc ) che possono essere utilizzate partendo da qualsiasi origine e procedendo in qualsiasi senso (orizzontale, verticale, diagonale, ecc) $a casualit pu essere completa (campioni assolutamente casuali) o limitata, allorch* lJestrazione dei campioni, casuale, viene ad essere soggetta ad alcuni vincoli !er esempio vi sono casi in cui la scelta del campione " condizionata dalla stratificazione delluniverso (campioni stratificati), oppure " solo il primo campione ad essere casuale mentre gli altri vengono scelti con una data sistematicit o periodicit (campioni sistematici) o ancora la casualit riguarda la scelta di un grappolo (campioni a grappoli) 4uando un campione casuale per uninsieme di circostanze non riguarda la popolazione che si vuole indagare si dice che " tendenzioso o distorto !er esempio, nel caso che il campione non sia estratto dallintero universo ma da un suo sottouniverso ;iguardo alla dimensione del campione vi sono dei criteri da osservare: ') la dimensione del campione " legata, nella popolazione, alla variabilit del carattere che si vuole stimare: se il carattere " molto variabile il campione deve essere ampio; () identiche considerazioni valgono se il carattere " poco diffuso; )) al crescere della dimensione del campione, cresce il grado di affidamento del campione stesso, purch* esso sia perfettamente casuale Ara i principali campioni a scelta casuale (completa o limitata) abbiamo dunque: ' Ca&pioni s"ra"i*ica"i: si procede alla stratificazione dellJuniverso, ossia si divide lJuniverso in insiemi parziali, detti strati, in modo che ciascuno di essi comprenda unit per quanto possibile omogenee ,uccessivamente, da ogni strato viene estratto a sorte un subcampione rappresentativo $a somma di tutti i subcampioni ricavati dai diversi strati deve formare il campione di unit che si desidera avere :ccorre dare ad ogni subcampione unampiezza proporzionale alla rappresentativit dello strato da cui " prelevato !roblemi da considerare: dimensione totale del campione, numero di strati in cui convenga dividere luniverso, possibili variazioni della composizione delluniverso nel tempo Ca&pioni sis"e&a"ici: il primo campione viene estratto tra ' e n unit; i successivi ogni n unit +i fini della casualit dei campioni, occorre che la lista sia costituita in modo casuale !u accadere, per un caso particolare, che la lista presenti una periodicit rispetto ad una caratteristica, e che il valore di n coincida con questa periodicit 7e consegue che il campione " assolutamente inadatto ai fini dellJindagine, perch* non rappresentativo Ca&pione a rappolo: invece di estrarre un solo elemento per volta, si estrae un gruppo di elementi (grappolo) legati gli uni agli altri -n certi casi il ricorso a questi tipi di campioni " necessario (es su un carico di carbone si prender il grappolo costituito da un sacco), in altri quantomeno permette di risparmiare tempo 4uesto tipo di campioni richiede unelaborazione statistica non elementare, in quanto il conseguimento della precisione dipende dalla struttura interna del grappolo precisabile solo ricorrendo a un calcolo di correlazione interna Ca&pioni a d'e o pi? s"adi: in un primo stadio si forma un campione (detto di primo grado) con uno dei metodi precedenti; successivamente, in un secondo stadio, da ciascuno dei campioni di primo stadio cos/ scelti, si sceglie un campione di secondo grado, con un metodo che pu essere identico a quello della prima fase, o diverso -l campione a due stadi " meno efficace di quello a estrazione puramente casuale e pi# efficace di quello a grappoli +nche qui lefficacia varia in ragione inversa rispetto alla facilit di estrazione del campione ('

Ca&pioni a scel"a ra iona"a ,i dice che un campione " a scelta ragionata quando " estratto senza una legge probabilistica definita o quando gli elementi che lo compongono sono stati scelti con criteri soggettivi ed oggettivi in modo che si possano ritenere rappresentativi dellJuniverso da cui provengono + tali campioni si ricorre quando le informazioni richieste non richiedono grande accuratezza e si hanno notizie sufficienti sullintero universo Ara i principali tipi di campione a scelta ragionata sono da ricordare: - Ca&pioni per -'o"e: sono impiegati prevalentemente nei sondaggi dellopinione pubblica e nelle ricerche di mercato operando con campioni stratificati secondo informazioni desunte dalluniverso -n pratica si estrae da un universo una quota di individui nella quale i rapporti tra determinate caratteristiche sono uguali a quelli dellJuniverso di provenienza +ttraverso semplici proporzioni si pu scomporre il campione totale in gruppi, ognuno dei quali conterr un certo numero di individui omogenei rispetto a determinate caratteristiche 1ale metodo mira a ridurre larbitrariet della scelta dellintervistatore, e dunque a ridurre la tendenziosit del campione !resenta qualche analogia con il metodo del campione stratificato $a differenza " che in questultimo la scelta degli elementi in ogni strato avviene in modo strettamente casuale, mentre nei campioni per quote la casualit " lasciata allindividuo - Ca&pioni cos"i"'i"i da ele&en"i "ipici: si estraggono, da un universo, alcune unit che sembrano costituire un campione rappresentativo delle caratteristiche di quellJuniverso secondo un tipo di criterio basato su un giudizio personale (p es di un esperto) e dunque potenzialmente tendenzioso perch* dipendente dalla validit del giudizio 4uesti campioni tendono a mettere in evidenza certe caratteristiche piuttosto che altre - Ca&pioni cos"i"'i"i da ele&en"i rappresen"a"i$i: si basa sullJanalisi di certi caratteri dellJuniverso che sono scelti secondo un esame statistico in modo da produrre unimmagine rimpicciolita, ma non distorta, delluniverso 4ueste zone rappresentative sono tali per rispetto al carattere considerato, lestensione della loro rappresentativit ad altri caratteri diversi da quelli studiati pu portare a risultati non rispondenti alla realt $a differenza rispetto ai campioni costituiti da elementi tipici consiste nel fatto che i primi sono scelti in base a un giudizio personale, mentre questi ultimi si basano sullesame statistico di certe caratteristiche, e sono pertanto indipendenti dallarbitrariet dellosservatore Ca&pioni &is"i 7ei campioni misti le zone rappresentative sono ricavate in parte secondo i risultati di indagini statistiche effettuate nelluniverso, e in parte secondo le indicazioni di esperti in quel settore 4uesti metodi hanno notevole adattabilit a situazioni diverse, nel senso che, in relazione a una certa indagine, si possono usare criteri basati su indici per quei caratteri per i quali si conoscono o sono facilmente determinabili le distribuzioni nelluniverso, mentre per quelli di cui non si hanno elementi si pu ricorrere a giudizi personali -n generale: differenze tra i campioni casuali e quelli a scelta ragionata sono: % i campioni casuali sono sempre rappresentativi delluniverso, mentre i campioni a scelta ragionata lo sono se la scelta " stata corretta; % i campioni casuali sono pi# variabili di quelli a scelta ragionata: ci porta ad una differenziazione nelle informazioni che possono fornire i due tipi di campioni; % i campioni casuali, nei quali operano le leggi della probabilit, diversamente da quelli a scelta ragionata, permettono di valutare lerrore della stima in senso probabilistico e dunque di operare le opportune correzioni ((

- due tipi di campione non si escludono a vicenda, dando luogo ai campioni misti che consentono di ottenere il massimo di informazioni possibili con il minimo sforzo La crisi dei &e"odi -'an"i"a"i$i 7egli ultimi anni la sociologia ha ripensato alla propria metodologia come insieme di concetti e di tecniche di ricerca specifiche $a ripresa di contatto con la riflessione filosofica e la rivalutazione della dimensione biografica e autobiografica hanno generato aspri contrasti con i metodi quantitativi ,i tratta di stabilire a quale impostazione spetti la priorit nellorientare la ricerca - due metodi potranno validamente trovare unintegrazione: al metodo qualitativo spetter il compito di far emergere i problemi di un individuo specifico o di un gruppo umano, raccordandone il vissuto specifico al contesto; questi problemi potranno essere espressi in ipotesi di lavoro alla cui verifica o falsificazione i metodi quantitativi recheranno il loro decisivo contributo 1-!- &-71E;5-,1+ $ibera 7on strutturata 7on direttiva Aocalizzata ,torie di vita (o guidata) formale &omande aperte 0on questionario &omande chiuse ,celta casuale (completa o limitata) 0on questionario per campione ,celta ragionata c c c c stratificati sistematici a grappolo a ( o pi# stadi

c per quote c costituiti da elementi tipici c costituiti da elementi rappresentativi

Cap. D / I "e&i sos"anziali della ricerca1 le is"i"'zioni della socializzazione pri&aria.


Is"i"'zioni *or&ali e in*or&ali Le istituzioni sono s"r'""'re or anizza"e+ con"in'a"i$e nel "e&po+ s'll(indi$id'o 'n sis"e&a di nor&e ossia di premi e castighi capaci di *ar $alere

,ono formali quando sono codificate formalmente, dotate di regolamenti giuridici in senso proprio; informali quando, pur essendo sociologicamente rilevanti non sono dotate di un regolamento vero e proprio e basano il proprio funzionamento sul costume, sulla consapevolezza sociale media Esempio classico di istituzione formale " la famiglia; di istituzione informale la moda, o uno dei movimenti sociali fluidi che determinano e sono determinati dallopinione pubblica, come il femminismo, il pacifismo, ecc ()

-n entrambi i casi " proprio delle istituzioni un potere sanzionatorio ed una coercitivit che ha come fine essenziale la socializzazione dellindividuo $individuo nasce barbaro; poi, grazie alle istituzioni primarie (famiglia scuola e chiesa) raggiunge la consapevolezza di s* e la socializzazione 0aratteristica delle istituzioni primarie " la natura non utilitaria $a socializzazione secondaria riguarda invece ruoli e funzioni della pi# grande societ e ha natura strumentale $e istituzioni che la rendono possibile sono quelle che aiutano luomo a vivere e svilupparsi autonomamente, dunque: leconomia e il lavoro (mezzi di sussistenza); la rappresentanza sindacale e politica (partecipazione ai problemi e alla vita globale e9tra%familiare); lo Stato (ordine e sviluppo, monopolio delle sanzioni persuasive e coercitive) La *a&i lia $a famiglia " la prima e pi# immediata forma di associazione 7on esiste la famiglia in senso assoluto, esistono diversi tipi di organizzazione familiare, a seconda delle civilt e dei contesti storici specifici !er questa ragione fondamentale le generalizzazioni sociologiche vanno assunte con particolare cautela 7ellanalisi della famiglia sar opportuno tener presente che tipi differenziati di vita familiare individuabili dai sociologi non sono nella realt cos/ nettamente definiti e separati come nella teoria; inoltre bisogner prescindere dal pregiudizio etnocentrico per cui ogni modello diverso da quello a cui si " abituati verrebbe ad essere inferiore $e ricerche antropologiche dimostrano che i tratti determinanti della famiglia nelle societ industrializzate moderne si presentano anche presso le famiglie di certi popoli detti primitivi $a famiglia presenta, ad ogni modo, allosservazione sociologica alcune caratteristiche fondamentali ,i " passati dalla famiglia biologica a forme di organizzazione familiare pi# idonee ad assolvere funzioni economiche e socio%culturali ,orge cos/ la famiglia consanguinea (matrilineare o patrilineare) con vincoli di sangue percepiti come pi# saldi rispetto a quelli tra coniugi Essa si divide in endogamica, se c" labitudine di contrarre matrimonio con membri del gruppo familiare esteso, o esogamica, se non c" questa consuetudine 1radizionalmente, infatti, il termine famiglia comprende molte pi# persone, e con diverse funzioni, rispetto alla famiglia odierna 0aratteristiche fondamentali della famiglia sono: ' ( ) il matrimonio, monogamico o poligamico; lunione di marito e moglie e dei figli nati da questa unione, alla quale possono aggregarsi altri parenti, consanguinei o acquisiti; il carattere istituzionale: i membri sono legati non solo da stati danimo ed affetti, ma soprattutto da un sistema coerente di norme giuridiche scritte, il 2diritto familiare3, la cui evoluzione riflette il grado di sviluppo e le esigenze funzionali della societ globale, che scorge nella famiglia la sua cellula di base e la sua prima radice

Un(is"i"'zione in crisi per&anen"e $a famiglia " per definizione unistituzione in crisi: contrariamente al senso comune, il matrimonio non crea, bens/ frantuma famiglie; " una tecnica di esportazione verso lesterno: tramite esso il gruppo familiare si apre ad altri gruppi e scambia la sua merce pi# pregiata, le donne $o scopo " la mobilit sociale +lla luce di ci il celibato " visto come una minaccia, " riprovevole ($*vi%,trauss) Ma"ri&onio e &o%ili"# sociale $e ricerche intorno al matrimonio come mezzo di redistribuzione della ricchezza e di mobilit sociale non sono numerose @n testo esemplare " !lite del potere di .ills -n esso .ills esamina i rapporti tra le varie *lite che dominano la vita degli ,tati @niti e trova che, al di l del mito della libera concorrenza e dellautopromozione riservata ai pi# competenti (=

indipendentemente dalle origini familiari, chi arriva al vertice lo deve ad una serie di interconnessioni fondate su riti e cerimoniali (incluso il matrimonio) basati su legami familiari, su favori fra congiunti o acquisiti, sullaver frequentato le stesse universit private, ecc +dottando il concetto paretiano di 2*lite3, invece che il mar9iano 2classe dominante3, .ills sfugge allaporia (difficolt logica che sembra insolubile) pi# grave che pesa su questultimo .entre il concetto paretiano non implica una scala gerarchica tra le varie elite, il concetto mar9iano indica essenzialmente la classe dominante sul piano economico della propriet dei mezzi di produzione, da cui deriverebbero tutti gli altri gruppi dominanti .a la convergenza tra classe dominante economica e classe dominante politica ed economica " solo teorica, impossibile da provare empiricamente, assumibile solo ideologicamente come presupposto dogmatico -n altri termini, fra i vari gruppi sociali dominanti in una data societ si d uninterconnessione e uninterdipendenza reciproca che non garantiscono niente circa il predominio di una *lite sullaltra e che vanno indagate caso per caso 0os/, anche nelle societ pi# 2democratiche3 o 2aperte3, e senza troppi riguardi per lideologia ufficiale della libera inziativa, della concorrenza e della scalata al potere dei pi# bravi, le classi superiori hanno dato prova di essere sostanzialmente endogamiche, con il matrimonio strumento fondamentale per la riproduzione della societ attraverso la costituzione della famiglia e garante della sua stabilit Il pro%le&a della coppia $a famiglia va perdendo peso istituzionale: la base dellidentit personale non " pi# lappartenenza ad un gruppo biologico, ma lattivit professionale; non pi# la tradizione, ma lespressione autonoma della singola persona $importanza della coppia marito%moglie cresce fino a oscurare gli ascendenti e i legami laterali; pur non essendo pi# deciso dalla famiglie ma scelto in autonomia dai contraenti, il matrimonio della coppia elettiva ed emancipata, suggestionata dai miti romantici diffusi dai mass%media, nel momento in cui crede di compiere qualcosa di unico e meraviglioso, non fa altro che obbedire alle immemorabili leggi della perpetuazione della specie $a coppia nella societ tecnicamente progredita che muta in maniera rapidissima deve trovare un equilibrio in se stessa e verso lesterno !er non parlare dellusura psicologia quotidiana $a sola coppia concepibile in una situazione del genere " probabilmente quella che tende a negarsi a favore del nuovo individuo socialmente orientato, che della coppia non ha pi# bisogno, che non cerca pi# 2la sua met3 -n passato, nelle 2societ dellaccettazione3, in cui si nasceva ci che si diventava, preindustriali e paleotecniche, il gruppo familiare esteso fungeva da ammortizzatore alle crisi di coppia; questa rete di protezione " stata scardinata nelle societ industriali, anzi, la tensione competitiva della societ pu avere effetti devastanti sulla famiglia: le sue dimensioni sono pi# ridotte ed i legami meno saldi, molte attivit pedagogiche e sociali sono state ad essa sottratte &i fatto la compagine familiare " in crisi ma lesplorazione e la comprensione di questa crisi non possono limitarsi allambito familiare; devono chiamare in causa la societ globale, i suoi orientamenti di valore profondi -n particolare va considerata la principale istituzione delle societ capitalistiche, il &erca"o, con la sua instabilit, gli intenti utilitaristici, le spinte competitive, la tendenza a mercificare tutto e tutti, senza arrestarsi davanti a nessun valore 7ellambito dellanalisi della famiglia nella societ industriale posiamo distinguere due tipi di famiglia e di ideologie ad essi connesse: lideologia della famiglia borghese e lideologia della famiglia proletaria (>

7ellanalisi della *a&i lia %or )ese emergono tutti quei valori delle"ica pro"es"an"ica in cui .a9 <eber aveva scorto le ragioni della genesi dello spirito del capitalismo: repressione degli istinti, abnegazione e rinuncia dei piaceri immediati al fine di reinvestire i capitali disponibili, esaltazione del lavoro, spirito di avventura, sforzo verso la realizzazione di un progetto come momenti di verifica della certitudo salutis .entre nella prospettiva storica lideologia della famiglia borghese sembra guidata dalleroe avventuroso, che incarna il self-made man, per le classi subalterne, invece, la rivoluzione industriale " vissuta come il tragico crollo delle certezze e delle solidariet antiche $a *a&i lia prole"aria " inghiottita e fagocitata dalla rivoluzione industriale La *a&i lia con"ro il &erca"o ,i evidenzia pertanto un paradosso nelle societ odierne: da un lato la societ non pu perpetuarsi senza la funzione riproduttiva della famiglia, dallaltro la famiglia, fondata su rapporti primari non utilitari, come tale viene ad essere la negazione stessa della societ moderna e del suo contrattualismo $interesse familiare cozza cos/ contro la nozione e la prassi dellinteresse pubblico $o spirito di famiglia si confonde con lo spirito di mafia; la solidariet affettiva fra i suoi membri si tramuta in solidariet delinquente, ossia in omert 0os/ si " potuta scrivere e teorizzare la 2Aondazione morale di una societ arretrata3 (Eanfield), essenzialmente costituita da un familismo amorale per il quale tutto " bene ci che avvantaggia la sfera della famiglia mentre la pi# grande societ " il luogo del nemico +ncora cinquantanni fa analisti scrupolosi potevano teorizzare la divisione del lavoro fra uomo e donna allinterno della famiglia, riconoscendo nelluomo il procacciatore dei mezzi di sussistenza, e nella donna la persona deputata a tenere in ordine la casa e a formare pedagogicamente i figli secondo una duplice impostazione formativa imprenditoriale e burocratica 7on " per bastato alla famiglia nemmeno il ritagliarsi un ruolo pedagogico, seppure ritenuto essenziale: anche questo ruolo " stato via via ridimensionato $a famiglia si era fatta ente in cui la societ agiva, luogo di addestramento alladeguazione sociale: e formava gli uomini cos/, come dovevano essere per bastare ai compiti posti dal sistema sociale (Mor6heimer%+dorno) $a formazione degli uomini " stata, nel giro degli ultimi cinquantanni, totalmente sottratta alla famiglia; resiste solo in quelle societ ibride, modernizzate ma ancora 2dal cuore antico3, quali si possono soprattutto incontrare nelle grandi culture mediterranee, sospese fra sottosviluppo e post F industriale -l tardo Mor6heimer, di fronte al pericolo di una 2societ totalmente amministrata3, rivaluta naturalmente il ruolo della famiglia e anche quello della religione e della riflessione teologica, in quanto si sottraggono le leggi del mercato, ossia alla logica predatoria della concorrenza economica e dei rapporti mercantili e utilitari 9erso la *a&i lia coni' ale ris"re""a 0on lavanzare dellindustrializzazione, la famiglia da istituzione diviene sempre pi# companionship, ossia unione solo relativamente stabile, delegata dalla societ globale alla riproduzione e quindi ad occuparsi dei bambini, ma solo nei primissimi anni di vita, e a valere come compagnia fra due persone di sesso diverso, se non ad essere composta da una sola persona, per necessit o per scelta 0ooptata in una societ industriale la cui logica di sviluppo riesce con essa sostanzialmente incompatibile, la famiglia si restringe e si fa ristretta, nucleare

(B

$a famiglia ristretta o intima o nucleare%coniugale perde naturalmente la funzione che un tempo le era propria, oltre a quella riproduttiva: quella economica, cio" quella di produzione dei mezzi di sussistenza ,pesso non " in grado di fornire neanche quella formativa dei figli +lla famiglia tocca infatti di trasformare i bambini in cittadini .a la dotazione di elementi cognitivi e di adattamento pratico richiesti da una societ industriale tecnicamente progredita sono tali che trovano la famiglia, nella media dei casi, impari al compito Essa viene gradualmente sostituita dalla sc'ola in questo compito La sc'ola co&e s'rro a"o della *a&i lia $a scuola si pone pertanto come il s'rro a"o e lo strumento ancillare di 'na *a&i lia in crisi rispe""o ai n'o$i co&pi"i *or&a"i$i pos"i dalle socie"# "ecnica&en"e pro redi"e e industrialmente organizzate ,uo scopo fondamentale " la trasmissione dei valori in cui si riconosce e che nel loro insieme reggono la struttura e giustificano i comportamenti di una data societ -l retroterra culturale e la cultura nel suo insieme, non intesa in senso elitario ma nel senso ampio di insieme di esperienze di vita e di valori effettivamente condivisi, " essenziale per lidentit nazionale e la coesione della societ -n questa accezione pi# ampia, antropologia, non vi " gruppo umano che non sia produttore di cultura, perch* non si d gruppo umano che possa esistere storicamente se non nel quadro di un insieme di significati che ne orienta, anche inconsapevolmente, le linee di condotta Co&pi"i s"r'&en"ali $a pri&a *ase scolas"ica (nidi dinfanzia, asili, scuole elementari) ha un co&pi"o essenzial&en"e s"r'&en"ale (2scrivere leggere e far di conto3) sebbene non sia da sottovalutare linteriorizzazione di certi valori come lobbedienza, lautorit o le regole logiche del ragionamento e del comportamento $a seconda *ase (scuole medie inferiori e superiori nel caso italiano) costituisce un &o&en"o cr'ciale per la cos"r'zione di 'na iden"i"# nazionale al di l# delle par"izioni di ce"o e classeB essa " chiamata a favorire la mobilit e linterscambio fra le classi, cos/ da porsi nello stesso tempo come palestra intellettuale e come campo privilegiato di educazione civica L('l"i&a *ase ! -'ella dell(Uni$ersi"# ed " opportuno distinguere luniversit europea (nata e sviluppatasi allinterno del tessuto urbano) da quella americana (concepita come unazienda) $universit " considerata la depositaria e la 2cinghia di trasmissione3 essenziale delle cognizioni critiche di cui dispone una societ $a cultura " pi# che mai legata alle fortune delle singole nazioni sia nei suoi aspetti scientifici che speculativi $universit tende a specializzarsi al pi# alto livello e la necessit della ricerca di essere finanziata la pone in un certo senso in posizione subalterna rispetto a chi la finanzia -l sogno illuministico di una repubblica scientifica universale si " rovesciato nel suo contrario, " diventato nazionalismo Dall('ni$ersi"# di =li"e all('ni$ersi"# di &assa $universit " diventata, nei paesi sviluppati, 'ni$ersi"# di &assa; si pone, pertanto, il problema di esprimere gli stessi standard di giudizio e di qualit di quando luniversit era un fenomeno riservato a certe lite -noltre, essa ha dovuto far fronte alla richiesta non pi# del numero limitato di quadri sociali (medici, avvocati, maestri) di cui aveva bisogno la societ contadina scarsamente dinamica, ma di figure sempre pi# specializzate e pertanto si " dovuta adattare a queste richieste diversificate ,i avverte inoltre, specialmente nel caso italiano, la necessit di una classe politica che svolga una funzione mediatrice tra le richieste della societ che si evolve sempre pi# velocemente ed in maniera complessa e le risposte che luniversit " in grado di dare; " paradossale la misura in cui in -talia si verifica il fenomeno della disoccupazione intellettuale &i qui, una variet di modelli dellistituzione universitaria, con la capacit di cogliere le nuove esigenze culturali e sociali e conciliarle secondo un disegno di mediazione creativa $a tradizione (C

culturale storicistica incontra qui i suoi limiti in quanto procede per spiegazioni e interpretazioni diacroniche in una fase di sviluppo in cui premono complessi simultanei e coordinati di variabili, tutte interrelate e compresenti 9ari &odelli 4uattro sono i modelli, a seconda delle epoche storiche e delle diverse domande della societ, secondo cui si pu concepire luniversit: ' $universit formativa in senso classico in cui non c" intento utilitario se non quello di procedere alla costruzione di un individuo autosufficiente; ( luniversit scientifica ad alto livello con una duplice accentuazione: a) tecnico%matematica (politecnici), b) con orientamento volto alla formazione professionale (Mochschulen); ) luniversit di lite, momento e conferma della partizione classista della societ, pi# luogo di apprendimento delle 2maniere gentili3 che vero e proprio centro di cultura; = luniversit come palestra di agonismo politico, e come occasione di socializzazione e modernizzazione sia con riguardo alla mentalit e al costume 0i " vero soprattutto per giovani provenienti dalla provincia o da ambienti arcaici o famiglie chiuse, piuttosto autoritarie 4uesti modelli, sincronici e legati a specifici contesti storici, tuttavia non sono sufficienti a darci una nozione precisa dei problemi che oggi fronteggiano le universit ,ono schemi interpretativi che possono aiutare a comprendere una situazione in rapida evoluzione, ma il loro carattere formale li rende, almeno in parte, astratti $universit, come tutte le istituzioni delle societ industriali, " divenuta unorganizzazione complessa che richiede uno sforzo diagnostico che va al di l del formalismo Il paradosso dell('ni$ersi"# di &assa +llaumento di iscrizioni non " corrisposto un aumento delle strutture di servizio essenziali, sociali scientifiche e organizzative, fattore che ha portato luniversit ad essere pi# elitaria della stessa universit d*lite, consentendo ad esempio, visto che si tratta di universit di massa, solo a chi ha unestrazione sociale medio alta e comunque a chi possiede le necessarie conoscenze di venire a contatto diretto con i professori e di utilizzare al meglio le strutture esistenti 7on " dunque sufficiente aprire indiscriminatamente gli accessi alluniversit $a creazione di unautentica universit sociale, scientificamente rigorosa e democraticamente aperta, implica il superamento delluniversit di massa attraverso una rete di rapporti che possano garantire il contatto permanente con il territorio; " anche necessario garantirle lautonomia della ricerca disinteressata, libera rispetto a qualsiasi centro di potere politico e interesse economico, in s* legittimi ma settoriali La reli ione di C)iesa $a chiesa, soprattutto in culture familistiche come quelle mediterranee d una mano alla famiglia e alla scuola, gestendo istituzioni scolastiche ed occupandosi dellorganizzazione di parrocchie ed oratori per favorire luso del tempo libero dei ragazzi 1ra lopera della 0hiesa e la religiosit come esperienza intima vi " ovviamente differenza qualitativa sostanziale $a religione come fenomeno sociale globale, in quanto struttura di potere e istituzione cui viene delegata lamministrazione del sacro in una data societ, " stata oggetto delle ricerche dei classici della sociologia -n <eber e &ur6heim il fenomeno religioso acquista il carattere di una necessit interna nella costruzione teoretica del loro sistema !er <eber il problema fondamentale riguarda il processo della razionalizzazione della vita sociale e le sue conseguenze sui comportamenti individuali e sulla legittimazione delle istituzioni 7ellanalisi del fenomeno religioso importante " la teoria di &ur6heim (D

-n coerenza con il suo protopositivismo sociocentrico (i fatti sociali sono 2cose3), si scaglia contro la psicologia ma anche contro la filosofia, se pure rimanga nel fondo lantica matrice rabbinica, mai esplicitamente rinnegata $esigenza filosofica F il bisogno di non degradare lindagine sociologica a resoconto sociografico, " tuttavia in &ur6heim molto forte, cos/ come la sua vocazione di moralista @n concetto chiave del suo pensiero, quale " quello di coscienza collettiva, " contraddittorio perch* non riducibile ai singoli individui, ma nello stesso tempo non dotato di una vera propria validit ontologica

&ur6heim cerca di scorgere nel fatto religioso una costruzione puramente sociale, esterna allindividuo
Il pro%le&a dell(indi$id'o $individuo gli apparir sempre come un pericolo pubblico, una potenzialit imprevedibile da sorvegliare, da controllare, eventualmente da punire $a coscienza collettiva trascende gli individui, secondo &ur6heim, ma poich* viene ad essa negata una fondazione ontologica a livello pieno resta aperto il problema del suo fondamento &ur6heim non pu riconoscere lautonomia degli individui, daltro canto esita a riconoscere la societ come una realt concreta -l problema centrale di &ur6heim " il rapporto fra solidariet interindividuale, ordine morale e struttura sociale E il problema di come costruire unetica senza far ricorso a un sovramondo metafisico, unetica come tecnica della convivenza umana, unetica 2laica3

,e cade la religione rivelata, solo la societ pu sostituirla, porsi come vincolo al di sopra degli individui, dei loro capricci, dei loro agonistici conflitti
$o stesso individuo, del resto, e per &ur6heim tuttaltro che unitario -n ogni coscienza individuale vi sono in realt due coscienze @na coscienza " quella sociale, " la societ stessa che vive e agisce e si mostra nei comportamenti individuali; laltra coscienza " invece la stessa pi# intima dellindividuale, quella che fa di ogni individuo umano un essere unico, irriducibile e irripetibile .a questa seconda coscienza non " attingibile mediante gli strumenti dellanalisi sociologica $a coscienza sociale di &ur6heim esprime il ruolo, quella individuale richiama piuttosto la nozione dellinconscio freudiano $a societ per &ur6heim non " comunque un prius aproblematico Essa " anche un compito storico, una realt da scoprire, uno scopo

La &orale laica $intento profondo di &ur6heim " la fondazione di una morale laica come sostegno e fonte legittimante dellordine pubblico e della comunit politica &a qui ad esempio lequiparazione delle riunioni civiche alle cerimonie religiose, in perfetta coerenza con i suoi presupposti anti% individualistici, anti%psicologici e sociocentrici ,i tratta di due fenomeni o manifestazioni tipiche della coscienza collettiva ma " difficile non scorgere il salto qualitativo che intercorre tra unassemblea parlamentare e l3irruzione di grazia3 che accende i membri di una setta o di una chiesa, in cui pi# che discutere razionalmente di problemi specifici si ricerchi lintegrazione e lappartenenza alla luce di una certezza inverificabile e trascendente $a religione resta per &ur6heim un sistema solidale di credenze e di pratiche relative a cose sacre, cio" separate e tab#, le quali uniscono in una sola comunit morale chiamata chiesa tutti quelli che vi aderiscono $a societ " dunque la fonte del sacro e quindi della religione, e dimostrando che lidea di religione " inseparabile da quella di chiesa, diventa evidente che la religione " eminentemente una cosa collettiva .a si tende a confondere sacro e religioso -l sacro " anteriore alla religione e alla stessa idea di &io e la religione altro non " che il braccio amministrativo del sacro ;isolvere sacro e religioso in una sola realt significa chiudere gli occhi sulla tensione fra la religione come struttura di potere e macchina organizzativa e religiosit come esperienza personale profonda !er va dato atto a &ur6heim di unestrema onest intellettuale 4uando la sua concezione sociocentrica " messa in crisi appunto dal fenomeno religioso, il quale potrebbe essere considerato completamente determinato dalla societ solo alla condizione di ridurre ogni esperienza religiosa alla sola religione di chiesa, escludendo qualsiasi forma di religiosit come esperienza in vita intima dellindividuo, &ur6heim riconosce la difficolt, ammette la falla del proprio schema teorico (G

;iconosce limpossibilit di spiegazione esauriente, anche solo plausibile, del fenomeno religioso restando allinterno e nei limiti dellimpostazione positivistica e sociocentrica D'e concezioni del *eno&eno reli ioso $e risposte date dai classici al problema posto dal *eno&eno reli ioso si collocano fra due poli estremi: ' la concezione *'nzionalis"ica che risolve il problema richiamando la funzione di s"a%ili"# ed a'"ocoscienza che la religione svolge nei confronti della societ, dei gruppi (soprattutto primari, in particolare della famiglia), e degli individui; ( la concezione sos"anzialis"ica che vede la religione come una real"# rela"i$a&en"e a'"ono&a nella societ, cos/ forte da valere universalmente e da porsi come un %iso no *onda&en"ale dell(indi$id'o, componente ineliminabile della sua struttura psicologica $esperienza storica recente sembra mettere in luce aporie gravi in entrambe le concezioni, qualora siano intese in uno stato di unilaterale isolamento, e richiede una loro integrazione $a comprensione del fenomeno religioso sembra oggi comportare la raccolta sistematica dellanalisi dei vissuti, mediante le storie di vita, e lesame dei contesti storici specifici, allinterno dei quali la religione " presente sia come struttura istituzionale che come insieme di destini individuali

Cap. E / I "e&i sos"anziali della ricerca1 le is"i"'zioni *or&ali della socializzazione secondaria
$e istituzioni della socializzazione secondaria sono essenzialmente strumentali: ci danno qualcosa di concreto ed esigono una contropartita mentale, muscolare o nervosa - rapporti familiari sono rapporti daffetto, hanno valore in s $e istituzioni secondarie, invece, valgono per quello che ci procurano -l lavoro ci offre i mezzi necessari alla vita $a rappresentanza sindacale e politica offre un canale di partecipazione alla vita della comunit e una possibilit concreta di protezione e di rappresaglia nei confronti dei detentori del potere $o ,tato garantisce il cittadino contro leventualit della morte violenta e nello stesso tempo costituisce la base di continuit istituzionale su cui poggiano gli interessi materiali dei conviventi 1erminato il ciclo di studi bisogna guadagnarsi da vivere, non solo per una necessit economica, ma perch* nella societ industriale panlavorista si ( ci) che si fa, la nostra identit " essenzialmente determinata dal posto che ricopriamo 0hi non ha un posto, socialmente parlando, non esiste $a scelta della professione " il momento pi# importante nella vita di un uomo e quasi sempre ne decide il futuro -l giovane per non " disposto ad accettare un lavoro qualsiasi; vuole un lavoro che esprima la sua personalit, le sue tendenze, i suoi bisogni espressivi profondi 7ello stesso tempo, per, gli imperativi tecnologici e le esigenze delleconomia non sembrano attagliarsi necessariamente a venire incontro ai bisogni espressivi dellindividuo $innovazione tecnica consente risparmi di manodopera ,i robotizza il ciclo produttivo per ridurre la manodopera impiegata Il paradosso dell(econo&ia + questo punto ci si presenta il paradosso delleconomia: cresce la ricchezza prodotta, ma cresce anche la disoccupazione giovanile !ertanto il giovane disoccupato passa attraverso tre fasi: ') d la colpa a se stesso ed alla sua preparazione carente; ci specialmente in quei contesti culturali e politici che potremmo definire 2neo%dar8iniani3 nel senso che lindividuo si trova a dover contare

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soltanto sulle sue risorse personali in una dura lotta per lesistenza nella quale vale solo la regola della sopravvivenza dei pi# idonei E questa la situazione tipica delle societ industrializzate tecnicamente progredite, in primo luogo degli ,tati @niti $a scuola rappresenta un fattore fondamentale di mobilit sociale ascendente, ma i legami familiari sono altrettanto, forse anche pi#, importanti $a competenza non basta pi#; ad essa deve unirsi la comprovata lealt, la congenialit sociale, la convergenza ideologica, quella che si potrebbe indicare come solidariet di classe 4uesta vale non solo per la base della societ, ma anche per i suoi vertici () si rende conto che la responsabilit della sua impossibilit di trovare un lavoro ricade sulla sua famiglia, incapace di garantirgli quei contatti sociali che rendono pi# facile lentrata nel mondo del lavoro; nel contesto della societ globale i problemi dellindividuo non sono un fatto individuale ,i tende in generale ad attribuire questo secondo momento specialmente alle societ imperfettamente sviluppate $area culturale mediterranea sembra particolarmente caratterizzata in questo senso, ma forme di solidariet dinastica, o familistica, sono tipiche anche delle societ che amano presentarsi come compagini scientifiche, altamente depersonalizzate, in cui teoricamente parlando contano i ruoli assai pi# che le persone )) il giovane allarga la propria prospettiva ed " la stessa societ che diventa ai suoi occhi madre e matrigna: essa gli chiede di lavorare ma allo stesso tempo gli nega la possibilit di farlo 4uesto rifiuto va probabilmente considerato il fattore decisivo delle nevrosi giovanili e anche di casi clamorosi di disadattamento $a ricerca sociologica ci riporta alle dimensioni strutturali del problema giovanile che " un problema di sopravvivenza nel senso pi# elementare del termine, un problema di reddito, di occupazione, di inserimento positivo nella societ I io$ani e il la$oro Esiste un nesso poco documentato fra la questione giovanile e le contraddizioni strutturali delleconomia $o sviluppo delleconomia non " unilineare, alterna fasi di boom a momenti di crisi $a societ consiglia ai giovani di collaborare, di riconoscere linteresse generale; di fatto, i comportamenti effettivi sono comportamenti egocentrici, competitivi, antisolidaristici -n queste condizioni il lavoro giovanile si fa precario, saltuario, sottopagato e non tutelato ?ran parte dei giovani alla ricerca della prima occupazione regolare trovano in realt il loro primo lavoro nelleconomia invisibile o parallela, ossia in quelleconomia chiamata 2sommersa3 Sindaca"i e par"i"i -l rapporto con le istituzioni si fa allora disincantato e la politica non " pi# un impegno totalizzante, viene vista come un aspetto, unesperienza della vita come altre - par"i"i poli"ici sono associazioni private con funzioni pubbliche e hanno come scopo principale quello di acquisire quote di potere al fine di rappresentare, difendere e proteggere interessi settoriali nel quadro del generale interesse pubblico :ltre che strumento di rappresentanza, il partito politico " anche importante come canale di partecipazione alle decisioni pubbliche 7el corso degli ultimi cento anni si " evoluto passando da organizzazione di opinione a partito di massa, dotato di una struttura permanente, con quadri e funzionari stipendiati, e di una piattaforma programmatica giustificata da unarticolata elaborazione ideologica 4uesta evoluzione dei partiti va vista in concomitanza con fenomeni tipici della pi# vasta societ, dallallargamento del suffragio allindustrializzazione e alla concentrazione urbana della popolazione -l regime politico generale influisce sulla forma e sul numero dei partiti !ossiamo cos/ distinguere regimi politici sostanzialmente bipartitici, quali gli ,tati @niti e la ?ran Eretagna; quelli multipartitici, specialmente nellEuropa occidentale; quelli, infine monopartitici, ossia regimi a partito unico oppure caratterizzati dallesistenza di un solo partito in posizione egemonica )'

- sindaca"i, spesso collegati a partiti o movimenti dopinione, hanno lufficio di rappresentare e difendere gli interessi del lavoro subalterno !i# di altre organizzazioni i sindacati sono esposti al rischio di degenerare in organismi corporativi chiusi, tanto accesa pu riuscire la loro consapevolezza di dover difendere interessi di categoria Lo S"a"o e il &onopolio della *orza le i""i&a $o Stato " la struttura che detiene il monopolio della forza, nel senso di potere coercitivo, nellambito di un territorio determinato $esercizio di questa prerogativa costringe lo ,tato a darsi un apparato amministrativo permanente, in maniera totalmente depersonalizzata, sine ira ac studio, secondo norme impersonali e la logica di un ufficio che prescinde dal singolo funzionario pro tempore -l &odello Fe%eriano di S"a"o corrisponde allo stato liberale di diritto, astensionista in economia ed organizzato su unarticolata burocrazia, su un insieme di funzionari che si limitano ad applicare scrupolosamente le regole -l suo paradosso " che appunto limpersonalit burocratica rende odioso il funzionario pubblico al cittadino comune, che si sente trattato come un caso astratto; ma questa condizione fondamentale garantisce a tutti i cittadini un trattamento egualitario e giuridicamente equo, e non invece discrezionale come avviene nei regimi dove vige il potere patrimoniale e paternalistico 4uesto modello, nella realt, " carente: da un lato riduce lo stato alla figura di 2guardiano notturno3 (critica rivolta dai fautori dellinterventismo statale), dallaltro scava uno scarto profondo tra 2societ civile3 e ,tato, tra cittadino e istituzioni ,e si considera che la fonte genuina della legittimit statuale risiede nella popolazione, in quanto detentrice della sovranit popolare, " chiaro che questo scarto rischia di minare alle radici le basi stesse dello ,tato di diritto $o ,tato produttore di norme " anche luogo di conflitto e mediazione fra le forze sociali +ppaiono in declino i due modelli dominanti di ,tato: quello mar$istico, che considera variabile esplicativa lanalisi del conflitto e del mutamento; quello struttural-funzionalistico (!arsons, .erton, $uhmann), interessato al problema dellordine sociale e alla preservazione dellequilibrio istituzionale mediante linteriorizzazione dei valori e dei comportamenti relativi Dal io$ane all(ad'l"o e il conce""o di $ocazione-pro*essione Ara il giovane e lo ,tato (mediante le istituzioni) il rapporto " spesso traumatico 0i " anche dovuto a cause strutturali permanenti -l rapporto fra giovani e istituzioni si configura inevitabilmente come un rapporto di dominio: da una parte i giovani in posizione marginale rispetto al sistema produttivo e rispetto al processo di riproduzione delle norme e dei valori; dallaltra le istituzioni sociali, personificate dagli adulti, intese come sistema interiorizzato di norme e valori, ma anche come organizzazione di persone per il conseguimento di fini collettivi ,embra evidente che, hegelianamente, il giovane diventa uomo solo nel momento in cui comprende che lessenziale non " lindividuo, bens/ il mondo, che gli si contrappone fermamente e segue autonomamente il suo corso; luomo, per diventare tale in senso pieno, deve procurarsi lattitudine necessaria per il compito da svolgere E il concetto di *eruf, nel duplice significato, religioso e laico, di vocazione e professione, che comincia a prendere corpo nellidea del tlos, dello scopo della vita, che far poi da perno, nella civilt occidentale, alla storia e al senso della vita

Cap. G / I "e&i sos"anziali della ricerca1 i &o$i&en"i sociali in*or&ali


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Il processo s"orico sincronico e l(in"erpre"azione *'nzionalis"ica dei &o$i&en"i sociali $umanit " entrata in una fase sincronica, in cui il pianeta appare come una realt unitaria - mezzi di comunicazione coprono tutta la terra di immagini e messaggi in tempo reale $a concezione dello sviluppo storico in senso diacronico mostra i suoi limiti, in quanto non riesce a dar conto della nuova spinta ecumenica e dei nuovi movimenti sociali di massa che caratterizzano il mondo 4uesti movimenti non sono facilmente definibili +ppaiono come vasti movimenti dopinione, dapprima confusi, poi poco a poco tali da darsi una struttura organizzativa e da trasformarsi, alla fine, in strumenti dazione culturale e politica ,i pensi ai movimenti per lemancipazione della donna, al movimento umanitario ottocentesco, al movimento per la pace, ecc - movimenti possono essere generici o specifici a seconda che abbiano uno scopo definito e obiettivi chiaramente formulati o no 7ellanalizzare i movimenti la sociologia si " lasciata alle spalle da tempo interpretazioni di tipo funzionalistico 7egli anni si " venuto sgretolando il paradigma della socializzazione politica imperfetta come approccio privilegiato allindagine dellazione collettiva e9tra e non%istituzionale 4uesto paradigma finiva per ricondurre ogni forma di azione di massa politicamente orientata a fenomeno tendenzialmente deviante o come resistenza ai processi di modernizzazione delle societ avanzate $interpretazione funzionalistica classica si nutriva di due potenti alibi -l primo, di natura metodologica, consisteva nelladozione di approcci al fenomeno dei movimenti sociali fluidi secondo le codificate categorie modellistiche politologiche &i qui un proliferare di formalizzazioni teoretiche poco o nulla sorrette da ricerche sul campo $alibi ideologico, invece, era rappresentato dal coverage democraticistico, per cui dietro ogni manifestarsi di forze spontanee di azione sociale collettiva poteva celarsi la minaccia di aggregazioni reazionarie $a teoria funzionalistica si disgregher dalla met degli anni ,essanta (il periodo della 2contestazione3) accompagnandosi allinsorgenza di nuove, e in parte inedite, forme di azione collettiva Le n'o$e a re azioni sociali *l'ide 7egli ultimi anni la sempre pi# evidente fuoriuscita dalla tradizionale 2forma partito3 di movimenti di azione collettiva ha reso necessaria la costruzione di un modello o almeno di un quadro di riferimento che potesse cogliere i caratteri delle nuove aggregazioni sociali fluide -n questo senso si sono notate ( tendenze: ' la tendenza individual-motivazionale, interessata ad indagare le tematiche poste alla base di nuove forme di presenza collettiva privilegiando spiegazioni in termini di mutamento dei valori, di emergenze a livello di soggettivit, di alternative culturali; si parla di presenza e non di azione in quanto loggetto di analisi " la trasformazione dei valori e non la sua traduzione in termini di aggregazione !revalente in questo approccio " linfluenza della psicologia motivazionale e la sua scala di gerarchizzazione dei bisogni che mostrerebbe unevoluzione valoriale da bisogni e comportamenti materialistici a valori postmaterialistici sotto il segno dellappartenenza e dellidentit, con forte enfasi sulla dimensione estetica ( la tendenza oggettivistico-cognitiva, interessata ad indagare i condizionamenti oggettivi che favorirebbero linteriorizzazione di valori e sentimenti non pi# in sintonia con lordine vigente -n questo caso, quindi, attenzione alle dinamiche di mercato e preferenza alla psicologia sociale di matrice cognitivistica rispetto a quella motivazionale ))

La 3"eoria dell(azione< ,ia la lettura individual%motivazionale che quella oggettivistico%cognitiva trovano referenti nella teoria sociale consolidata $a Teoria dell(azione, rappresentata da Alain To'raine costituisce il pi# accreditato esempio di sincretismo metodologico tra sociologia classica e psicologia sociale, con il soggettoQattore come punto focale della ricerca Egli si dedica da anni quasi esclusivamente allo studio sui nuovi movimenti sociali 1ouraine parte dalla critica agli approcci tradizionali al problema e rileva come i nuovi movimenti siano da un lato prodotto di una trasformazione socio%culturale, dallaltro soggetto (attore) di una contestazione ai meccanismi di controllo e riproduzione sociale che non si pu definire altro che politica in senso pieno -l conflitto ( fattore centrale di strutturazione dellidentit dei movimenti ;idefinire la pratica politica delle nuove soggettivit conflittuali vuol dire, allora, ridefinire tout court il concetto di politica nella societ postindustriale, un concetto che ha come centro le modalit di utilizzazione sociale dei modelli culturali ;ifiutando una concezione architettonica della societ e negando ogni principio unificatore e formativo i nuovi movimenti, insomma, non richiedono e non cercano alcuna 2coscienza esterna3 e non si configurano come forze interessate a costruire nuovi modelli di socialit e di convivenza in termini strutturalmente alternativi +l centro del conflitto non c" pi# lorganizzazione del lavoro, ma gli scopi ed il significato del produrre, fra nuovi bisogni e apparati sociali il cui ruolo si " venuto specializzando nel plasmare le rappresentazioni correnti del corpo, della salute, del tempo e dello spazio, del futuro e dellidea di sviluppo -l venir meno della centralit industriale del lavoro produce il moltiplicarsi dei potenziali campi conflittuali e la disintegrazione di qualsiasi principio di unificazione e centralizzazione dello scontro - nuovi movimenti del conflitto postindustriale non sono assimilabili ai tradizionali gruppi di pressione e non possono essere interpretati come 2passaggi3 intermedi nel percorso verso listituzionalizzazione della rappresentanza politica, secondo un percorso caro ai teorici dello 2sviluppo politico3 +nzi, trattandosi di esperienze precipuamente sociali, non possono essere assimilabili al grande modello di 0lasse :peraia :rganizzata, che fu sempre, per definizione, subordinato a un progetto rigorosamente politico Il deperi&en"o dello S"a"o !er 1ouraine i nuovi movimenti sono il prodotto di un progressivo deperimento dello ,tato -l loro carattere sfugge alle categorie politologiche classiche 1uttavia egli sostiene la tesi di un potenziale 2stato nascente3 dei nuovi movimenti a patto che il sistema politico rimanga aperto allaccoglimento di domande di qualit nuova e che gli intellettuali realizzino una mediazione culturale fra sistema e societ -l conflitto sociale tenderebbe a diversificarsi in relazione al tasso di modernizzazione dei singoli sistemi politici 0os/ in Arancia e in -talia, dove le istituzioni politiche sarebbero maggiormente subalterne allo ,tato, i fermenti alternativi sarebbero unificabili solo per via ideologica F la cultura dopposizione F mentre in area anglosassone sarebbero gi presenti i sintomi di una presenza diffusa di modalit strategicamente inedite di presenza conflittuale $a riduzione dei nuovi movimenti a puro fatto sociale rappresenta il vero tallone d+chille dellelaborazione di 1ouraine, oltre a quella che i critici hanno definito 2metafisica del conflitto3, tendenzialmente estranea allindagine empirica e dunque frutto di ipostasi teorica $a democrazia " invece ancora sintesi e progetto di trasformazione, quindi luogo di scontro oggettivo tra forze contrapposte, la cui visibilit sociale pu risultare declinante ma che ben difficilmente potr essere liquidato con lappello a una nuova sperimentazione di modalit 2non politiche3 )=

@n discepolo italiano di 1ouraine, Al%er"o Mel'cci, individua due condizioni perch* una condotta collettiva possa definirsi come movimento sociale $a prima " che esprima un conflitto e che, perci, non si configuri, funzionalisticamente, come risposta a una crisi: il conflitto nasce come opposizione per il controllo di risorse e prefigura domande collettive che investono la legittimit del sistema dominante $a seconda condizione " che lazione collettiva conflittuale implichi una tensione antagonistica sui limiti di compatibilit del sistema stesso 7essun movimento esiste, per, come movimento antagonistico allo stato puro: solo se il conflitto viene meno ai propri scopi lazione collettiva devia verso la controcultura marginale o verso la violenza @n vero movimento antagonistico, invece, matura su basi rivendicative, se si oppone a ci che impersona il potere, o decisamente politiche, se lancia la sfida al livello della sfera della decisione e della rappresentanza -l discorso di .elucci " coerente con quello di 1ouraine, rappresentandone una specificazione consapevole del rischio di fuga per la tangente in questultimo L(azione colle""i$a nella crisi dello 3S"a"o del Henessere< +ltro pensiero interessante " quello di Cla's O**e il quale propone una riflessione sulle nuove identit politiche collettive con un approccio influenzato dalle ragioni del presente pi# che da quelle di un futuro postindustriale, come in 1ouraine Egli parte dalla constatazione della crisi dello ,tato di diritto liberale che evolve nella crisi dello stato sociale Qassistenziale (il <elfare) e dal brulicare di fermenti antagonistici -n questottica sia i fautori del neoliberismo conservatore quanto i nuovi movimenti appaiono convinti dellimpossibilit di risolvere conflitti interni alle societ industriali mediante lintervento dello ,tato; mentre per, il progetto neoconservatore tender a restaurare le fondamenta della societ civile (propriet, mercato, etica del lavoro, famiglia, verit della scienza) i movimenti tenteranno di ricostruire una societ civile il meno possibile dipendente da fattori di regolazione e controllo propri dellintervento centralizzato delle istituzioni -l codice politico dei nuovi movimenti non " riconducibile alle categorie binarie dellazione sociale ispirate alla teoria liberale, alla classica opposizione destraQsinistra; esso vale soprattutto per lalternativa pubblicoQprivato, su cui si erano fondate le opposte filosofie del <elfare - movimenti si caratterizzano non in base a unastratta categoria del conflitto, bens/ per due connotati essenziali: ') la legittimit sociale dei mezzi impiegati nella pratica politica ; () lestensibilit dei fini, che devono interessare lintera societ -n questa prospettiva viene esclusa, per inciso, la possibilit di assimilare ai movimenti di azione collettiva fenomeni come il terrorismo e il settarismo religioso $e tematiche fondamentali dei nuovi movimenti sono riconducibili al c d 2mondo di vita3: sono le tematiche dei bisogni del corpo, della salute, dellidentit sessuale, della tutela dellambiente, della difesa etnica e linguistica, eccR I n'o$i $alori1 a'"ono&ia e iden"i"# $opposizione alla manipolazione, al controllo sociale, alla burocratizzazione, produce valori centrati sullautonomia e lidentit !er quanto concerne le modalit dellazione politica :ffe distingue un ambito interiore (soggettivo) e di autostrutturazione del gruppo in cui i valori sono basati sullinformalit, la discontinuit e legualitarismo, ed uno esterno in cui la protesta tende ad esprimersi come negativit (si pensi alla sloganistica del 2mai3, dello 2stop3, ecc ) come alleanza informale fra gruppi privi di omogeneit programmatica -n questo contesto :ffe colloca il ruolo degli 2attori3, riconducibile alla tematica della negoziabilit: i nuovi movimenti non hanno nulla da scambiare e non possono pertanto venir ricondotti alle categorie tradizionali dello scambio politico; essi, per, non vogliono neppure entrare nella logica )>

negoziale perch* essa implicherebbe una minaccia alle identit costitutive di sesso, generazione, appartenenza culturale E qui che si coglie lintreccio tra politico e sociale nella pratica dei movimenti Il po"enziale cos"r'""i$o dei &o$i&en"i sociali in*or&ali $e differenze tra i due modelli interpretativi sono riconducibili al diverso rilievo dato alle determinanti strutturali capaci di orientareQmodificare sul medio periodo le identit politiche meno consolidate rispetto al sistema politico tradizionale Esistono anche delle convergenze: lenfasi sullespressivit, il declino delle identit legate alle classi sociali, la ricerca di obiettivi validi perch* raggiungibili qui e ora, segnalano lesigenza di disporre, da parte delle scienze sociali, di strumenti pi# adeguati di ascolto e di maggiore flessibilit analitica -l che significa rinunciare a una definizione classificatoria ed economicistica di classe e di conflitto di classe per recuperare la dialetticit come fatto politico, come bipolarismo tendenziale

Cap. I / Ri*lessioni s' alc'ni nodi della sociolo ia i"aliana


Le crisi delle ideolo ie lo%ali $e crisi delle ideologie globali ha dato luogo, dagli anni SDH in poi, al proliferare di movimenti sociali dotati di consapevolezza frammentaria, votati al caso per caso Ara lideologia globale e la scheggia di cronaca " per mancato il termine medio di una cultura riformistica capace di collegare i problemi sociali specifici con un pi# vasto progetto - movimenti sociali informali hanno per cos/ dire approfittato delle sfortune dellideologia e sono andati affermandosi sia come segnali delle domande poste dalla societ globale sia come anomali organi di rappresentanza di varie marginalit che non trovano spazio allinterno del quadro delle istituzioni formalmente codificate Ara lideologia globale in crisi e la cronaca scottante dellattualit si apre il vuoto che la cultura sociologica avrebbe dovuto colmare -n -talia la sociologia, che era straordinariamente fiorita fino alla fine dellDHH, dopo la guerra non riesce ad trovare un ricongiungimento con la sociologia del prefascismo, peraltro gi indebolita nel suo potenziale di indagine critica e ridotta a servizio tecnico di informazione demografica Een prima della dittatura fascista le scienze sociali gi non avevano saputo resistere alla critica crociana (che per certi aspetti era semplicemente inconsapevolezza e ignoranza del procedimento scientifico in senso moderno) a causa delle debolezze di metodo e di sostanza che le caratterizzavano La c'l"'ra i"aliana co&e c'l"'ra a-sociolo ica :ggi, pertanto, la cultura prevalente in -talia resta, se non anti%sociologica, profondamente a% sociologica $e ragioni dellimpermeabilit della cultura italiana da parte dei criteri e del ragionamento sociologico, che " insieme consapevolezza problematica individuale e giudizio scientifico standardizzato e intersoggettivo, stanno alla radici di una tradizione veteroumanistica che " nello stesso tempo tradimento dei valori dellumanesimo e refrattariet verso la cultura scientifica $a mancanza di un legame logicamente fondato tra asserzioni di pura dottrina e dati empirici, raccolti in maniera metodologicamente controllata, pesa negativamente sul dibattito culturale italiano anche a proposito di temi dattualit - falsi dilemmi, del tipo 2apocalittici o integrati3, tengono il posto della ricerca ordinata; si conferma la difficolt dellintellettuale italiano a collegarsi positivamente e responsabilmente con i problemi della sua comunit Il ri"orno della sociolo ia e il processo di ind's"rializzazione 0omunque, il processo di industrializzazione degli anni S>H ha reso necessario il ritorno della sociologia Era impossibile poter affrontare decisioni sociali importanti, o semplicemente comprendere i processi di cambiamento in atto simultaneamente in molteplici sfere della vita )B

sociale, senza uscire dalle prospettive conoscitive tradizionalizzate, incapaci di fornire una visione globale e coordinata del mutamento in corso 7* la prospettiva diacronica del vecchio storicismo, ossessionata da ci che " vera storia e ci che " mera cronaca, n* la prospettiva giuridica, cos/ gelosa della sua coerenza interna, n* la prospettiva filosofica, incline a fornire giustificazioni ideologiche invece che accertamenti empiricamente confermati, apparivano in grado di descrivere, interpretare e predire ci che stava succedendo $a ricerca sociologica muove i suoi primi passi con gli studi di comunit, che in mancanza di strumenti per sondaggi a vasto raggio, non ancora disponibili, esprimono comunque il bisogno, largamente avvertito, di immergersi nelle realt locali, circoscritte e limitate nello loro specificit storica, ma forti quanto a identit socio%culturali comunitarie sub%nazionali dopo la centralizzazione retorica del fascismo !ur nei loro limiti, gli studi di comunit si ponevano in questa prospettiva come preziosi criteri di misurazione del cambiamento economico%politico e socioculturale che andava allepoca coinvolgendo il sistema nazionale nel suo complesso ;iguardo ai limiti di questi studi si possono fare quattro considerazioni: ') -l nesso fra micro e macro%sistema " di solito debole e scarsamente indagato, come se la comunit non fosse parte di un sistema e non ne fosse condizionata () -l processo delle migrazioni interne degli anni SBH ha prodotto alcuni ottimi studi, ma, mentre si accentua il problema dellassimilazione dellimmigrato nella cultura accogliente risulta assai scarso o inesistente linteresse per le basi di partenza )) -l mondo del lavoro, quello sindacale e quello padronale, ha costituito un campo dindagine privilegiato: dai primi studi sulle 2relazioni umane3 alle analisi del mercato del lavoro, delleconomia periferica e sommersa =) ?li studi hanno riguardato anche campi fino ad allora poco esplorati come le comunit, i gruppi primari del vicinato, o anche la famiglia, i giovani e i processi di socializzazione primaria, i movimenti sociali informali (soprattutto il femminismo e gli ambientalisti) -nfine il contributo della scuola elitistica (.osca, !areto, .ichels), e quindi lapertura allanalisi sociologica della politica in senso lato, ossia delle strutture politiche e dei comportamenti e atteggiamenti, ma anche dei processi culturali, che definiscono nel loro insieme la consapevolezza e i valori politici del cittadino La s*ida della sociolo ia !ossiamo ricondurre agli 2studi di comunit3 la prima verifica empirica del concetto di 2gruppo3 colto in una vasta gamma di interdipendenze funzionali 4ueste indagini diedero un contributo fondamentale alla diffusione e alla comprensione del concetto di 2gruppo sociale3 come fondamento strutturale della ricerca empirica - contributi di carattere teorico si sommano alle ricerche empiriche; tra questi spicca lo studio di ?uido 5incelli sulla comunit di .ontorio dei Arentani ('G>>%>C), che tendeva a misurare il 8eberiano significato culturale dei 2temi culturali3 suggeriti dai comportamenti concreti degli abitanti $o stesso Aerrarotti si dedicher, dopo le esperienze del 'G>B sul 2clima aziendale3 in una fabbrica del .ezzogiorno, a una ricerca sulla 2piccola citt3 (0astellammare) come sede di situazioni sociali complesse, colta nel passaggio da una situazione sociale tradizionale di tipo contadino alla nuova realt pre%industrale, e arricchita da una raccolta di storie personali che costituirono un patrimonio indispensabile di notizie, utili anche per formulare i protocolli di intesa 4uesta ricerca conclude gli studi di comunit degli anni >H, e nel decennio successivo si passer a indagini sulle fabbriche, sul sistema politico, ecc -l decennio SBH%SCH si apre con lindagine di +lessandro !izzorno che si propone di studiare il fenomeno indiretto dellurbanizzazione e le sue conseguenze mediate dai mezzi di comunicazione di massa e dai rapporti sociali in una comunit a (( 6m da .ilano )C

-mportante la ricerca di !ietro 0respi sulla comunit sarda pubblicata nel BB - temi fondamentali della cultura, dei valori, del mutamento sociale, si connettono in un quadro problematico evidenziato dalla raccolta di 2testimonianze orali3 Le ricerc)e s'i r'ppi -l concetto di gruppo sociale comincia ad acquisire rilevanza nelle indagini sociologiche ,i arriver agli studi sugli atteggiamenti giovanili (0arbonaro e $umachi) e sullassociazionismo volontario (0esareo) che caratterizzeranno la fine degli anni SBH 7ascono cos/ i primi gruppi la cui caratteristica sostanziale sar quella di rappresentare nuovi 2gruppi primari3 coalizzati contro i partiti e la famiglia intesa in senso tradizionale ,aranno questi gruppi a dare ai giovani, per circa un decennio, nuovi desideri e nuove sicurezze: nelle indagini empiriche, nei dibattiti, negli interventi su riviste, questa tematica sar ampiamente rappresentata, costituendo un filone di studi sociologici di grande interesse 7el periodo che va dal 'GC' al 'GCB alcuni studi empirici si segnalano per aver trattato la problematica delle associazioni volontarie come raggruppamenti prepolitici di base -n particolare ricordiamo la ricerca di Aranco &e .archi che studia il fenomeno associativo in provincia di ?orizia e la ricerca di ;enato 0avallaro sul .olise $a ricerca di &e .archi si ricollega alla metodologia delle indagini eseguite su questo argomento negli ,tati @niti e pone in luce come gli scopi delle associazioni si definiscano in rapporto al raggiungimento di valori ideali, o in relazione allacquisizione di vantaggi pratici, oppure ancora in rapporto al raggiungimento dellequilibrio corporeo ;enato 0avallaro analizz in circa =H comuni individuati in due aree integrate del .olise tutte le forme associative presenti -l fenomeno associativo molisano, classificato in base alla ricerca in associazionismo tradizionale e associazionismo intermedio, risulta caratterizzato dai temi seguenti: potere come prestigio sociale e privilegio, disimpegno, classismo, cristallizzazione sociale, politica e culturale, conflitti di et e di cultura $a ricerca di 0avallaro si connette al grande tema sociologico della motivazione cio" della partecipazione come sollecitazione soggettiva allazione $e prospettive sociologiche nello studio dei gruppi sono state purtroppo recentemente disattese dal dilagare dello psicologismo spicciolo come tecnica per indagare i fenomeni di coesione sociale $a mitizzazione del gruppo come unica espressione della soggettivit produce una riduzione nella sfera interpretativa dei fenomeni sociali, poich* il gruppo viene individuato solo come strumento docile, sottile e lento di manipolazione &a un punto di vista sociologico sono ancora da esplorare le interazioni dellindividuo allinterno del gruppo, sia di tipo primario che secondario -n questa direzione si muove oggi la ricerca empirica che tende ad applicare alla realt esplorata strumenti di tipo biografico $o studio dei dati biografici andr contestualizzato nellambito del gruppo primario delle associazioni di base 4uesto tipo di analisi deve essere incentrato, in particolare, su variabili fondamentali quali sono lesperienza di lavoro, la struttura di classe e inoltre il contesto, datato e vissuto, nel quadro di un definito orizzonte storico La "eoria sis"e&ica e la 3coscienza< co&e *on"e indi$id'ale dell(o%%li azione &orale $atteggiamento di dominio culturale nel ricercatore cede il passo a unidea e a una pratica della ricerca sociale radicalmente differente dalla sociologia paleopositivistica, sistemica o quantitativistica che oggi " ancora maggioritaria -l ricercatore si rende conto che non pu considerarsi estraneo al processo di ricerca, che non pu quindi trattare gli oggetti di ricerca come la popolazione subalterna di una colonia $a lingua comune cos/ come la conoscenza ordinaria della vita quotidiana acquistano in questa prospettiva unimportanza molto pi# grande del gergo tecnico in cui la scienza spesso viene confusa e con lo scientismo )D

$a riduzione del fatto sociale in senso dur6heimiano a labile, per quanto nobile, stato danimo " un rischio serio per lanalisi sociologica; la vita di relazione tra umani ha sempre pi# bisogno dempatia, di intuizione, di ricerca di comunicazione anche transcategoriale tra persone appartenenti a orizzonti culturali anche distanti, ideologicamente contrapposti Empatia, ma non irrazionalit ,enza sprofondare nelle indistinte sabbie mobili di uninafferrabile e incomunicabile interiorit Il pro%le&a della -'ali"# 0onsiderare il problema della qualit come problema nelle scienze sociali significa essere consapevoli che il $ero pro%le&a delle scienze sociali ! simmetrico ed opposto: esso " quello della -'an"i"#+ della &is'razione precisa Aerrarotti nel suo volume 2$a sociologia alla riscoperta della qualit3 sostiene che: ') il positivismo non " 2fattualismo3: linfallibilismo comtiano " da confutare, mentre " da ritenere come apporto fondamentale di 0omte il nesso tra scienza e societ industriale, il giudizio scientifico come base del consenso sociale e quindi del nuovo carattere sociale della scienza; () il contesto storico " fattore decisivo della conoscenza scientifica, che non pu ritenersi intemporale e universalmente necessitante; la storicit della scienza aiuta la conoscenza del problema che guida alla ricerca e la giustifica; )) il culto della precisione numerica e il quantitativismo assunto a unico criterio di verit scientifica costituisce un impoverimento del concetto di scienza; =) lirruzione della categoria 2tempo3 nel ragionamento scientifico consente di ristabilire una prospettiva unitaria fra scienza della natura e scienza della cultura con il conseguente superamento delle relative dicotomie E dunque impossibile fare leggi scientifiche assolutamente intemporali, universalmente valide in ogni tempo e in ogni luogo prescindendo dal contesto socioculturale ed economico%storico $a scienza non " dunque altro che unimpresa umana che tenta di dare risposte alle domande della societ in un tempo e in uno spazio determinati @n cenno alle questioni circa la posizione consapevolmente assunta dallosservatore :gni storia " sempre storia contemporanea nel senso che il campo di esperienza dei contemporanei " il centro gnoseologico di tutte le storie :gni individuo contemporaneo " testimone storico nel senso che " depositario di unesperienza costituita da tutto quanto il passato ha sedimentato in lui mentre, nello stesso tempo, laspettativa riflette nel presente, ma nello stesso tempo anticipa, limmaginazione del futuro

Cap. 1J / Il co&pi"o sociale della sociolo ia


La sociolo ia co&e scienza cri"ica $a sociologia " scienza del vivente e come tale immersa nel presente Essa " scienza critica (non " sociografia) e pone un problema di 2impegno3 sociale ed umano ai suoi cultori E assai rara la ricerca sociologica che non ponga un problema politico, nel senso che lintento di studiare scientificamente la societ comporta inevitabilmente delle conseguenze sociali 0on la sociologia si esce dallepoca dellaccettazione, in cui valore e tradizione coincidono +l criterio della tradizione, come fonte di legittimit, si sostituisce il criterio della razionalit funzionale -n questo senso la sociologia " scienza intrinsecamente critica

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La sociolo ia e i *ini dell(azione sociale 1uttavia non si pu pensare alla sociologia come alla scienza che sia in grado di 2scientificizzare3 le decisioni politiche +lla sociologia non si pu chiedere una obiettivit tale da ottenere il riconoscimento di tutti e che possa indicare univocamente quale sia la decisione migliore; la sociologia non pu prescrivere i fini dellazione umana Il sociolo o co&e "es"i&one Essa pu, invece, renderci consapevoli delle situazioni in cui operiamo e pu indicarci, almeno tendenzialmente, come le stesse si evolveranno -l sociologo esplica, in sostanza, nei confronti della societ che studia, la funzione di testimone, di moralista della societ industriale, esercitando anche una importante funzione di demistificazione nei confronti di pregiudizi tradizionali, miti e stati puramente emotivi, aberrazioni individuali e di gruppo, regimi politici fondati su consenso creato artificialmente 0ome tale essa ha bisogno di libert politica: nelle dittature, dove le nuove conoscenze devono prima di tutto passare il vaglio delladesione allideologia totalitaria, non esiste vera sociologia La sociolo ia co&e s"r'&en"o di de&is"i*icazione $a sociologia dunque ha anche una funzione demistificatrice: " fondata su criteri di giudizio razionali tipici di unimpostazione che potremmo definire realismo critico -l suo effetto sulle 2religioni3 politiche laiche e sullideologia 2mistificata3 " devastante -l nostro tempo " caratterizzato infatti dallideologia che si pretende 2scientifica3 mentre in effetti " mitologia di massa Sociolo ia e &ar5is&o 4uanto al mar9ismo si pu affermare che, in quanto analizza concretamente la realt, contiene indubbiamente un momento sociologico .ar9 centra la logica intrinseca della prima rivoluzione industriale non lasciandosi fagocitare dai fatti; tuttavia la sua analisi " lacunosa specialmente nella concezione dellindividuo puramente giuridica, ossia puntiforme e atomistica &allindividuo si passa alla classe (il cui principio stratificante " dato dal principio della propriet privata, in quanto propriet dellindividuo) senza alcuna mediazione, senza alcuna indagine sulle funzioni e la complessa dinamica dei gruppi intermedi, come se non fosse un fatto, ad esempio, lincessante ascesa e caduta di famiglie singole negli e dagli strati superiori della societ (,chumpeter) 7on si tratta di diluire il concetto di lotta delle classi in quello di lotta di famiglie e di gruppi ,i vuole richiamare lattenzione su due questioni: la tendenza a confondere laccertamento sociologico con il momento della decisione politica, per cui linterpretazione del mondo viene fatta coincidere meccanicisticamente con la sua trasformazione; in secondo luogo, la tendenza ad operare la sintesi di significati empirici particolari prima di aver svolto unanalisi circostanziata, metodologicamente provveduta dei dati di fatto La sociolo ia e la poli"ica sociale ,e la sociologia non avesse altro compito, rispetto alla realt sociale, che quello di contribuire allautoconsapevolezza dei singoli e dei gruppi e al processo di demistificazione, che tale autoconsapevolezza implica, il suo ruolo sarebbe importante ma non decisivo -l carattere decisivo della sociologia alla risoluzione, o quantomeno al chiarimento dei termini dei problemi " da ritrovarsi in relazione con la decadenza dellideologia come strumento conoscitivo e interpretativo $ideologia si presenta infatti come la concettualizzazione in termini universali di interessi che sono nella realt particolari -n questo senso diventa lo strumento pi# efficace per il blocco e il congelamento della societ civile 7ello stesso momento in cui predica i fini ultimi, di fatto se ne allontana, ne rende il raggiungimento impossibile, se non per via magica, mediante il capo carismatico o il partito della classe eletta E solo ricorrendo allanalisi sociologica che possiamo, di l dalla predicazione ideologica di tali fini, studiarne le caratteristiche e le condizioni =H

obiettive per la loro realizzazione pratica -n tale prospettiva va ricercata la funzione sociale della sociologia $analisi sociologica sottrae la politica al classico dilemma tra impostazione massimalista, messianica (ed inefficace) ed impostazione riformistica spicciola, del caso per caso, incapace di afferrare il problema nella sua complessit globale: essa non ci dice nulla circa i fini, ma pu chiarirci la tecnica delle riforme (le tappe necessarie, i tempi, gli effetti sulle popolazioni interessate e le scadenze) -l contributo specifico dellanalisi sociologica consiste precisamente nel prospettare la riforma (poniamo lindustrializzazione di una zona tradizionalmente agricola) secondo la sua natura di fenomeno sociale globale, che ha un costo umano oltre che finanziario e tecnico, in quanto investe tutta una societ, condizionandone pi# o meno profondamente le istituzioni $analisi sociologica ci dir quindi quali riforme apportare al sistema scolastico, quali mutamenti sono da prevedersi nel sistema familiare, quali nuovi usi del tempo libero siano da prevedere e quali servizi sociali da apprestare, quali motivazioni e incentivi siano da applicare ai gruppi dirigenti e al personale subalterno, quali investimenti dovranno essere prioritari e quali sussidiari, ecc -n mancanza di tale indagine " pressoch* inevitabile dar corso a investimenti non coordinati, slegati se non erratici, approdanti semplicemente allennesima operazione di clientelismo, per cui le risorse investite vengono accaparrate dagli interessi sezionali localmente prevalenti Il sociolo o *ra in"e razione e alienazione $a vita del sociologo " tuttavia difficile ,tretto fra committenti che investono nella ricerca pretendendone vistosi risultati a breve scadenza e le esigenze del metodo scientifico, cui " per principio tenuto, si dibatte nel dilemma tra il porsi semplicemente al servizio dei centri di decisione (ricevendone la considerazione dedicata a un consulente esperto), o se condurre una ricerca assolutamente libera -l problema non " tanto quello della scelta tra ricerca pura e ricerca applicata, bens/ tra ricercatore impegnato, legato a una determinata organizzazione, oppure libero $a ricerca applicata pu infatti essere concepita come nientaltro che ricerca pura applicata a un caso particolare .a fra il sociologo accademico o libero professionista e il sociologo alle dipendenze di un ente, la differenza " sostanziale ,pesso, ed " il caso dei sociologi industriali, il sociologo si " ridotto al ruolo del consigliere medioevale del duca 4uesto lo ha portato: sul piano metodologico, a restringere la propria prospettiva considerando poche variabili isolate invece che cercare di cogliere il processo sociale reale nella sua dimensione dinamica; sul piano sostanziale o degli oggetti della ricerca, ad autoinibirsi rinunciando allanalisi di questioni controverse per insistere su concetti come integrazione ed adattamento come se questi fossero un bene in s*

,i giunge cos/ al problema fondamentale della sociologia come scienza, ovvero il rapporto tra teoria e ricerca, tra 2fatto3 e 2valore3 -n termini operativi osservando come alla sociologia si ponga la necessit di una preliminare accettazione delloggetto di indagine e nello stesso tempo vi sia il pericolo di venirne per cos/ dire fagocitata Sociolo ia e li%er"# 0oncludendo si pu affermare che la funzione essenziale della sociologia rispetto alla realt sociale consiste nel chiarire il significato tecnico delle scelte che sono state fatte e nel suggerire le varie alternative che si aprono davanti a coloro cui spettano le decisioni in merito !roprio perch* si parla di alternative, la sociologia ha innanzitutto bisogno di un regime di libert; del resto i regimi autoritari non hanno bisogno della sociologia perch* non possono permettersi di avere dubbi !eraltro, la sociologia consente di interrogare coloro i quali saranno coinvolti dal ='

processo di pianificazione ed in tal senso, invece che beneficiari passivi, pu renderli partecipi delle decisioni e protagonisti del piano di sviluppo -n questo senso una ricerca sociologia in senso proprio pone sempre un problema politico, ed " pertanto sempre e necessariamente in rapporto diretto con una determinata realt sociale -n altri termini, non appena la ricerca cessa di essere unesercitazione accademica fine a se stessa e pone a fuoco un problema reale, chiama in causa tutta una societ, con i suoi valori, orientamenti, costume A c)e ser$e la sociolo iaK E una presenza e insieme una potenzialit (2quasi come un bambino3), ha valore in s* e per s* $a sociologia serve, in primo luogo, come strumento di conoscenza :ltre a descrivere regole e funzioni delle istituzioni sociali, si occupa di esplorare linterconnessione tra gli aspetti specifici del sociale, compito per cui le altre scienze umane non sembrano essere adeguatamente attrezzate 4uesta societ " ormai frammentata da una specializzazione tecnica sempre pi# spinta che rischia di far perdere di vista il sociale nella sua globalit dinamica $a sociologia " il solo antidoto di cui disponiamo nei confronti di questa tendenza, perch* nel momento stesso in cui prende ad analizzare un qualsiasi fenomeno sociale, un comportamento o unistituzione, fa valere un criterio di razionalit che ne chiarisce le ragioni profonde, spesso accettate per istinto abitudinario, e possiede un salutare potere di demistificazione La *i 'ra del sociolo o1 "re li$elli 7on si pensi per al sociologo come a un testimone puramente passivo -l suo intento critico non esclude, anzi rende auspicabile, il suo apporto positivo $a sua attivit si sviluppa su tre diversi livelli, dotati di diversa portata teorica ma ugualmente necessari in quanto garantiscono lintegrazione tra teoria a livello pieno e ricerca sul campo -l sociologo si delinea pertanto come: a) scienziato sociale, generalmente come docente universitario, che interpreta la societ globale, i suoi problemi permanenti e le alternative di sviluppo in piena autonomia; b) ricercatore sociale in quanto principalmente interessato alla ricerca sul campo, circoscritta a problemi sociali specifici e guidata da ipotesi di lavoro esplicite da confermare o smentire empiricamente; c) operatore sociale per un numero di funzioni in continuo aumento le quali, nelle grandi organizzazioni pubbliche e private, comportano decisioni basate su dati offerti dallanalisi sociologica 7ella sua triplice accezione di ricerca di base, o pura, non direttamente finalizzata a fini utilitari immediati, ricerca applicata, indirizzata a fini specifici e a problemi circoscritti, ricerca integrativa, rivolta al completamento e alla verifica di determinati progetti, lattivit di ricerca " destinata ad affermarsi come unesigenza permanente delle societ di domani

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