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Scuola Medica Salernitana

Scuola Medica Salernitana

La scuola medica in una miniatura del Canone di Avicenna

(LA) Si tibi deficiant medici, medici tibi fiant haec tria: mens laeta, requies, moderata diaeta.

(IT) Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta.

(Scuola Medica Salernitana, Regimen Sanitatis Salernitanum)

La Scuola Medica Salernitana stata la prima e pi importante istituzione medica d'Europa nel Medioevo (XI secolo); come tale considerata da molti come l'antesignana delle moderne universit[1][2][3][4][5].

I fondamenti e l'importanza della scuola


La Scuola si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina completata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica. Essa rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introduce nel metodo e nell'impostazione della profilassi. L'approccio era basato fondamentalmente sulla pratica e sull'esperienza che ne derivava, aprendo cos la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione[6]. Di particolare importanza, dal punto di vista culturale, anche il ruolo svolto dalle donne nella pratica e nell'insegnamento della medicina. Le donne che insegnarono e operarono nella scuola divennero famose col nome di Mulieres Salernitanae.

Scuola Medica Salernitana

Princpi e metodo
Le basi teoriche erano costituite dal sistema degli umori elaborato da Ippocrate e Galeno, tuttavia il vero e proprio bagaglio scientifico era costituito dall'esperienza maturata nella quotidiana attivit di assistenza ai malati. Con la traduzione dei testi arabi, si aggiunse a questa esperienza una vasta cultura fitoterapica e farmacologica[7].

La leggenda della fondazione


La fondazione della scuola risale all'Alto Medioevo e non vi nessun documento che possa certificare con precisione una data di riferimento. La tradizione tuttavia lega la nascita della scuola all'evento narrato da una leggenda. Si racconta che un pellegrino greco di nome Pontus si ferm nella citt di Salerno e trov rifugio per la notte sotto gli archi dell'antico acquedotto dell'Arce. Scoppi un temporale e un altro viandante malandato si ripar nello stesso luogo, si trattava del latino Salernus; costui era ferito e il greco, dapprima sospettoso, si avvicin per osservare da vicino le medicazioni che il latino L'acquedotto medioevale di Salerno praticava alla sua ferita. Nel frattempo erano giunti altri due viandanti, l'ebreo Helinus e l'arabo Abdela. Anche essi si dimostrarono interessati alla ferita e alla fine si scopr che tutti e quattro si occupavano di medicina. Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita a una scuola dove le loro conoscenze potessero essere raccolte e divulgate.

La storia
Sono altre quattro le citt preminenti, Parigi nelle scienze, Salerno nelle medicine, Bologna nelle legge, Orleans nelle arti attoriali (Tommaso d'Aquino)

Nella storia della Schola Medica si possono distinguere tre periodi: IX-X secolo: primo periodo, di cui si hanno scarse notizie XI-XIII secolo: periodo del massimo splendore XIV-XIX secolo: periodo della decadenza

IX-X secolo
Le origini della Scuola dovrebbero risalire al IX-X secolo, anche se su questo primo periodo la documentazione piuttosto scarsa. Poco si sa della natura, laica o monastica, dei medici che ne facevano parte e non chiaro se la Scuola avesse gi un'organizzazione istituzionalizzata. Fin dal IX secolo vi era a Salerno una grande cultura giuridica nonch l'esistenza di maestri laici e di una scuola ecclesiastica. Accanto ai maestri del diritto vi erano per anche quelli che curavano il corpo e insegnavano i dogmi dell'arte della salute. I nomi di questi medici partono dalla seconda met dell'VIII secolo quando Arechi II fiss la sua dimora a Salerno fino all'XI secolo quando il nome di questa citt si diffuse in Europa. La venuta a Salerno di Adalberone di Laon, nel 984 per curarsi, ci fa capire la fama dei medici di Salerno. Di sicuro noto che nel X secolo la citt di Salerno era gi molto famosa per il clima salubre e la sapienza dei suoi medici. Di essi si racconta che erano privi di cultura letteraria, ma forniti di grande esperienza e di un talento innato. Infatti in questo periodo la natura degli insegnamenti era fondamentalmente pratica e le nozioni venivano tramandate oralmente.

Scuola Medica Salernitana

XI-XIII secolo
La posizione geografica ebbe sicuramente un ruolo fondamentale nella crescita della Scuola: Salerno, porto al centro del Mediterraneo, subisce e metabolizza gli influssi della cultura araba e greco-bizantina. Dal mare arrivano i libri di Avicenna e Averro, e dal mare giunge a Salerno anche il medico cartaginese Costantino l'Africano (ossia dell'Ifrqiya) che visse nella citt per diversi anni e tradusse dall'arabo molti testi: gli Aphorisma e i Prognostica di Ippocrate, Tegni e Megategni di Galeno, il Kitb-al-malik (ossia "Liber Regius", o Pantegni) di Al ibn Abbs (Haliy Abbas), il Viaticum di al-Jazzr (Algizar), il Liber divisionum e il Liber experimentorum di Rhazes (Raz), il Liber dietorum, il Liber urinarium e il Liber febrium di Isaac Israeli il Vecchio (Isaac Iudaeus) Sotto questa spinta culturale si riscoprono le opere classiche a lungo dimenticate nei monasteri. Grazie alla Scuola Medica, la medicina fu la prima disciplina scientifica a uscire dalle abbazie per confrontarsi di nuovo con il mondo e la pratica sperimentale. A tale proposito notevole importanza ebbero i monaci: i monasteri di Salerno e della vicina Badia di Cava dovevano avere una certa importanza nella geografia benedettina, infatti notiamo nella citt nell'XI secolo la presenza di tre importanti personaggi di quest'ordine: il papa Gregorio VII, l'abate di Montecassino Desiderio (futuro papa Vittore III) e il vescovo Alfano I. In questo contesto la Scuola di Salerno cresce e si sviluppa fino a raggiungere il massimo del suo splendore tra il X e il XIII secolo. A quell'epoca giungevano alla "Schola Salerni" persone provenienti da tutta Europa, sia ammalati che speravano di essere guariti, sia studenti che volevano apprendere l'arte della medicina. Il prestigio dei medici di Salerno largamente testimoniato dalle cronache dell'epoca e dai numerosi manoscritti conservati nelle maggiori biblioteche europee. Nel 1231 l'autorit della scuola veniva sancita dall'imperatore Federico II: nella sua Costituzione di Melfi si stabiliva che l'attivit di medico poteva essere svolta solo da dottori in possesso di diploma rilasciato dalla Scuola Medica Salernitana. Nel 1280 Carlo II d'Angi approv il primo statuto in cui la Scuola veniva riconosciuta come Studium generale in medicina..
Costantino

XIV-XIX secolo
Con la nascita dell'Universit di Napoli, la Scuola cominci a perdere via via importanza. Col tempo il suo prestigio fu oscurato da quello di universit pi giovani: Montpellier, Padova e Bologna in primo luogo. L'istituzione salernitana tuttavia rimase in vita per diversi secoli finch, il 29 novembre 1811, fu soppressa da Gioacchino Murat in occasione della riorganizzazione dell'istruzione pubblica nel Regno di Napoli. L'ultima sede fu il Palazzo Copeta. Le rimanenti "Cattedre di Medicina e Diritto" della Scuola Medica Salernitana operarono nel "Convitto nazionale Tasso" di Salerno per un cinquantennio, dal 1811 fino alla loro chiusura nel 1861, avvenuta per ordine di Francesco De Sanctis, ministro del neonato Regno d'Italia.

Scuola Medica Salernitana

Sedi
La scuola, nonostante ci siano al riguardo notizie non suffragate da riscontri documentari, ha avuto varie sedi per l'insegnamento e il conferimento delle lauree. Secondo l'illustre storico salernitano Riccardo Avallone, le sedi d'insegnamento, in ordine cronologico e spesso in contemporaneit, furono: la reggia di Arechi o le sue adiacenze; la cappella superiore e inferiore di S. Caterina, nell'atrio e ai piedi della scalinata marmorea del duomo (le odierne sale San Tommaso e San Lazzaro). A causa dell'inagibilit della cappella di S. Caterina, la principale sede della scuola fu in seguito il palazzo dell'antica pretura, ubicato in via Trotula de Ruggiero. L'ultima sede della scuola fu l'ex seminario arcivescovile.

La nuova facolt di Medicina


Il 18 ottobre 2005, il ministro dell'istruzione Moratti, il presidente della Regione Bassolino, il presidente della Provincia Villani, il sindaco di Salerno De Biase e il rettore Pasquino hanno firmato il protocollo d'intesa per l'istituzione della facolt di medicina nell'Universit di Salerno. La nuova facolt si pone come continuazione ideale della millenaria tradizione della Scuola Medica Salernitana.

Istituto Europeo di Ricerche Biomediche


Il 14 settembre 2012 viene inaugurato l'EBRIS (Istituto Europeo di Ricerche Biomediche di Salerno) nei locali del recuperato Convento di San Nicola della Palma, in via De' Renzi. L'Istituto, guidato dal professore Alessio Fasano, ed affiancato dall'Universit di Harvard, ha lo scopo principale di ricercare nuove cure per la celiachia e vari disturbi alimentari.

L'Istituzione dell'Azienda Universitaria-Ospedaliera


Il 31 gennaio 2013 stato firmato dal Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Mario Monti, il decreto per listituzione dell'Azienda universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi dAragona - Scuola Medica Salernitana.[8]

L'ordinamento
Il curriculum studiorum era costituito da: 3 anni di logica; 5 anni di medicina (comprese chirurgia e anatomia); 1 anno di pratica con un medico anziano; Era inoltre prevista, ogni 5 anni, l'autopsia di un corpo umano. Da notare che nella Scuola, oltre all'insegnamento della medicina (dove le donne erano ammesse sia come insegnanti che come studenti), si tenevano anche corsi di filosofia, teologia e legge ed per questo che alcuni la considerano anche come la prima universit mai fondata. Si badi bene, per: non fu mai chiamata "universit", giacch fu proprio con la scuola salernitana che nacque la parola.

Materie di insegnamento
Le materie di insegnamento nella Scuola medica salernitana sono a noi note attraverso uno speciale statuto. I docenti della scuola distinguevano la medicina in teoria e pratica. La prima dava gli insegnamenti necessari per conoscere le strutture del corpo, le parti che lo compongono, le loro qualit, la seconda dettava i mezzi per conservare la salute e per combattere le malattie. E, in conformit di tutte le scuole, che anche a Salerno seguirono, i dogmi della medicina i quali avevano il loro fondamento nei principi di Ippocrate e Galeno, che costituiscono le basi dell'insegnamento medico. I testi pi antichi dei maestri di Salerno non si discostano da questa tradizione. Il water stato una loro invenzione medica per l' intestino.

Scuola Medica Salernitana Testi antichi ci informano della diffusione in regioni lontane delle dottrine mediche salernitane. Siffatti cimeli sono compresi in un codice che conservato nella Capitolare di Modena proveniente dall'abbazia di Nonantola. L'esistenza di tali documenti, mentre ci conferma l'antichit dell'insegnamento medico a Salerno, d'altra parte ci d la prova che la tradizione della cultura latina non si era spenta e centro di diffusione di essa era Salerno. Riguardo poi, alla filosofia aveva un dominio assoluto Aristotele. La Scuola, immobilizzata nelle sue teorie, nacque ippocratica e mor tale, senza seguire le nuove correnti mediche e filosofiche, che avevano portato un profondo rinnovamento nel campo scientifico. Le lezioni consistevano nell'interpretazione dei testi dell'antica medicina. Ma mentre la medicina, procedeva lenta, in Salerno una nuova arte si affacciava nel campo scientifico. Questa arte la chirurgia che per prima in Salerno si eleva alla dignit di una vera e propria scienza per opera di Ruggiero di Fugaldo. Egli scrive il primo trattato di chirurgia nazionale che trova la sua diffusione in tutta Europa. Perci fin dal XII secolo Salerno era meta di studenti stranieri specialmente tedeschi. Ma con la diffusione dei libri arabi, l'influenza scientifica della scuola, che si riteneva attaccata alle tradizioni latine and diminuendo, mentre nelle principali universit dell'Italia Settentrionale ebbero notevole sviluppo le dottrine arabe. Di queste era un seguace e divulgatore un alunno della scuola di Salerno, Bruno da Longobucco.

Almo Collegio Salernitano


Il Collegio Medico era un corpo accademico indipendente della Scuola. Esso aveva lo scopo di sottoporre gli scolari che avevano compiuto gli anni di studio richiesti a un rigoroso esame per ottenere il privilegio dottorale, non solo per esercitare la medicina ma anche per insegnare. Il Collegio Medico era un'organizzazione professionale per la difesa dei propri interessi e della propria dignit e anche per porre un freno all'opera nefasta dei medicastri. Il primo atto sovrano che convalid le prerogative del Collegio dando il riconoscimento giuridico ai titoli accademici da esso rilasciati, risale all'imperatore Federico II nel 1200. Tutti i medici della citt erano Alunni e anche essi gradualmente avevano il diritto di entrare nel Collegio. Per consuetudine la funzione del conferimento delle lauree si svolgeva nella Chiesa di San Pietro a Corte, o in San Matteo o nella Cappella di Santa Caterina. Ma all'inizio dell'anno 1000 il conferimento ebbe luogo nel palazzo di citt. Il giuramento rappresentava la pi alta concezione morale della funzione del medico, il quale giurava di porgere il suo aiuto al povero senza chiedere nulla e nello stesso tempo era una sublime affermazione dinanzi a Dio e agli uomini di serbare una vita onesta e severit di costumi. Per conseguire la licenza all'esercizio della farmacia, cio in arte aromatariae si richiedevano al candidato qualit morali spiccatissime, onest e illibatezza di costumi, qualit queste che la Scuola tenne sommamente in pregio. I diplomi di laurea molto spesso rappresentavano la manifestazione pi evidente dei sentimenti religiosi dei giovani, che conseguirono il titolo di dottorale in Salerno. L'autenticit dei privilegi dottorali era attestato dal notaio. Il privilegio dottorale, rilasciato dal Collegio di Salerno, aveva valore dovunque il laureato in Salerno si presentasse per predicare l'esercizio professionale. Nei privilegi dottorali non solo era segnata la data in cui il candidato aveva sostenuto l'esame ma anche l'anno del pontificato di chi era stato elevato al seggio pontificio. Il calendario civile, variava secondo i diversi stati ma non variava ovviamente l'anno di elevazione al pontificato. Onde per la stessa universalit della Chiesa cattolica era logico che si tenesse in conto l'anno di riferimento del pontificato, tanto pi che il privilegio assai spesso era destinato ad assicurare la capacit scientifica del laureato in paesi stranieri. Ai diplomi non mancava mai il sigillo del Collegio in ceralacca. In questi sigilli di forma circolare ben visibile nel mezzo lo stemma della citt rappresentato dal patrono San Matteo in atto di scrivere il Vangelo.

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I docenti della scuola


Occorre fare una distinzione tra il medicus e il medicus et clericus perch segnano due periodi distinti della medicina salernitana. Il medicus rappresenta le origini in cui l'arte empirismo ed egli ricorre a espedienti per porgere aiuto al sofferente. Il medicus et clericus si distingue per la conoscenza dell'arte e per dottrina perci un dotto. Con Garioponto (che esamina gli antichi scrittori latini prendendo Ippocrate e Galeno a modello) la medicina salernitana comincia il suo periodo aureo. Con Garioponto vediamo la per la prima volta una donna, la famosa Trotula de Ruggiero che ascende agli onori della cattedra, detta preziosi dogmi di medicina e d istruzioni per le partorienti. All'inizio dell'anno mille a Salerno c'era una scuola ben ordinata la quale sorse per opera di cultori delle discipline mediche. Si ritiene che l'epoca della fondazione della scuola risalga alla comparsa della Societas forse intorno alla prima met dell'XI secolo. La prima costituzione della Societas si form per opera di quei jatrophisici, che presero sede sul colle Bonae diei e Salernitam Scholam scripsere. Furono essi che gettarono le basi di quella scuola e di essa tramandarono il ricordo dettando il Flos medicinae, monumento di grandezza e di piet che parla al popolo con la parola del cuore e a esso corre incontro per dargli il farmaco che lo sollevi. L'insegnamento della medicina a Salerno nel Medioevo era esercitata da privati docenti cui veniva dato l'appellativo di medici. All'epoca scarso era il numero dei medici e molti erano avviati all'arte salutare per tradizione di famiglia e ci perdur per varie generazioni. La Schola era un istituto con un'organizzazione indipendente, costituita da insegnanti con particolari meriti e di essa era responsabile il Praeses. Fu titolo di merito l'anzianit quando fu creato il Prior come suprema dignit del Collegio. Ma il Praeses non aveva nulla in comune col Prior poich la sua autorit si svolgeva nell'ambito del collegio sorto pi tardi. La Scuola medica salernitana pu contare numerosi maestri. Le dottrine mediche diffuse da Garioponto e dai suoi contemporanei non si estinsero con essi; altri maestri seguirono le loro orme. Nella seconda met del XII secolo tre illustri maestri onorarono i loro predecessori: maestro Salerno, Matteo Plateario junior e Musandino. Notevoli furono del maestro Salerno le sue Tabulae Salernitanae in cui riun i semplici secondo le loro virt, Il Compendium che completa le Tabulae e forma con esse un trattato di terapia generale e di preparazione dei farmaci. Matteo Plateario junior apparteneva a una famiglia di insigni cultori dell'arte medica. Nelle sue Glosse Plateario junior descrive piante e d cognizioni intorno alla sofisticazione di vari prodotti medicinali. Musandino il celebre maestro, il Praeses, la somma autorit di quel consesso di dotti, destinati a divulgare i dogmi della medicina. Un eminente figura di prelato, ben degno di stare accanto all'Arcivescovo Alfano, fu Romualdo II Guarna che ebbe una speciale predilezione per l'arte medica. Egli fu chiamato due volte al capezzale di Guglielmo I di Sicilia. Un altro maestro tenuto in gran conto dalla regina Giovanna II di Napoli fu Antonio Solimena che fior alla fine del XIV secolo. Egli si distinse per la sua dottrina e per le grandi prove da lui date di sapere. Perci egli fu elevato all'alto ufficio di Maestro Razionale della Magna Curia. Altra figura nobilissima di patriota e di scienziato fu Giovanni da Procida. Non mancano nei secoli precedenti maestri salernitani che prestarono la loro opera a operazioni belliche. A servizio dell'esercito di Roberto d'Angi, duca di Calabria, operante in Sicilia nel 1299 si trovano Bartolomeo de Vallona e Filippo Fundacario. Molte opere di maestri salernitani andarono perse. Ai maestri della scuola spetta il grande merito di aver dettato per la prima volta le norme che il medico deve seguire, quando egli si trova presso il letto del malato. Esse sono un documento prezioso, da cui si rivela quanta importanza quei maestri attribuissero alla missione del medico e quale fosse il loro spirito di osservazione e la profonda conoscenza del corpo umano.

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Il Regimen Sanitatis Salernitanum


Per approfondire, vedi Regimen Sanitatis Salernitanum.

il trattato pi famoso prodotto dalla scuola; l'opera, in versi latini, risulta essere una raccolta di norme igieniche, poste a fondamento della sua dottrina.

Medici celebri e personalit legate alla Scuola


Garioponto (X-XI secolo) Pietro Clerico (X-XI secolo) Alfano I (XI secolo) Costantino l'Africano (XI secolo) Trotula de Ruggero (XI secolo, la pi nota delle mulieres Salernitanae) Pietro da Eboli (XII secolo) Giovanni Afflacio Nicol Salernitano (XII secolo) Saladino d'Ascoli (XII secolo) Giovanni Plateario, marito di Trotula e i figli: Giovanni Plateario il Giovane e Matteo Plateario (XII secolo) Niccol da Reggio (Nicola Deoprepio - XIII secolo) Ruggero Frugardi (XIII secolo) Giovanni da Procida (XIII secolo) Abella Salernitana (XIV secolo, una delle mulieres Salernitanae) Costanza Calenda (XV secolo, una delle mulieres Salernitanae) Matteo Silvatico (XIV secolo) Rebecca Guarna (XV secolo, una della mulieres Salernitanae) Mercuriade (XIV secolo; probabilmente uno pseudonimo, era una delle mulieres Salernitanae) Vincenzo Braca (XVI-XVII secolo) Domenico Cotugno (XVIII-XIX secolo) Giuseppe Gaimari (XVIII-XIX secolo)
Matteo Silvatico con i suoi allievi

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Celebrazioni e iniziative
Nell'aprile del 2006 il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali ha istituito l'edizione nazionale La scuola medica salernitana. A tale edizione partecipano la Societ Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino di Firenze, l'Universit di Salerno, l'Universit di Losanna, l'cole Pratique des Hautes tudes di Parigi, il Warburg Institute di Londra, l'Universit Paris I (Panthon-Sorbonne) e l'Universit di Valladolid. Il 17 settembre 2007 lo Stato italiano ha emesso un francobollo per celebrare la Scuola Medica Salernitana. L'immagine riprodotta sul francobollo tratta dal manoscritto Galeni in Ippocratis aphorismos et in librum pronosticorum, custodito nella Biblioteca nazionale di Napoli.

Il Francobollo celebrativo

Leggende
Oltre a quella gi citata dell'incontro dei Fondatori, numerose sono le leggende che ruotano attorno alla Scuola o i suoi medici.

Leggenda del Povero Enrico


Una delle pi celebri la cosiddetta Leggenda del Povero Enrico, tramandata dai menestrelli tedeschi medievali e "riscoperta" da Longfellow nell'Ottocento. Enrico, principe di Germania, era un giovane splendido e forte, fidanzato con la giovane principessa Elsie. Un giorno, per, egli fu colpito dalla lebbra e cominci a deperire rapidamente, tanto che i sudditi, vedendolo ormai destinato a morte certa, lo ribattezzarono "il Povero Enrico". Il principe, una notte, ebbe un sogno: il diavolo in persona gli sugger di andare a farsi curare dai medici salernitani, riferendogli che sarebbe guarito solo se avesse fatto un bagno nel sangue di una giovane vergine che fosse morta per lui volontariamente. Nonostante Elsie si fosse immediatamente proposta per l'orrendo sacrificio, Enrico rifiut sdegnato, preferendo ascoltare il parere dei medici. Dopo un lungo viaggio, tutta la corte arriv a Salerno ed Enrico, prima di presentarsi alla Scuola Medica, volle recarsi in Cattedrale per pregare sulla tomba di San Matteo. Qui, in preda a una visione, si ritrov miracolosamente guarito dal male, e spos Elsie sullo stesso altare del Santo.

Leggenda di Roberto e Sibilla


Altra tradizione quella della Leggenda di Roberto di Normandia e Sibilla da Conversano. Roberto di Normandia, durante le crociate, fu colpito da una freccia avvelenata. Poich le sue condizioni erano parse subito gravi, egli, di ritorno in Inghilterra, si ferm a Salerno per consultare i medici, il cui responso fu drastico: l'unico modo per salvargli la vita era quello di succhiargli via il veleno dalla ferita, ma chi l'avrebbe fatto sarebbe morto al suo posto. Roberto respinse tutti, preferendo morire, ma durante la notte sua moglie Sibilla da Conversano gli succhi il veleno, morendo cos per il suo amato sposo. Questa leggenda raffigurata in una miniatura sulla copertina del Canone di Avicenna, in cui si vede Roberto con la sua corte che, alle porte della citt, saluta e ringrazia i medici, mentre sullo sfondo le navi sono pronte a partire; sulla sinistra, altri quattro medici si occupano di Sibilla, riconoscibile dalla corona, avvizzita dal veleno.

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Note
[1] The subversion of Australian universities, edited by John Biggs and Richard Davis, 2002 (http:/ / www. bmartin. cc/ dissent/ documents/ sau/ ), pag. 20 The concept of a university (http:/ / www. bmartin. cc/ dissent/ documents/ sau/ sau02. pdf) [2] Enclopedia Britannica - storia della medicina (http:/ / www. britannica. com/ EBchecked/ topic/ 372460/ history-of-medicine/ 35653/ Translators-and-saints#toc35656) [3] Sul sito ufficiale della scuola medica (http:/ / www. scuolamedicasalernitana. it/ articoli/ la_scuola_medica. htm) [4] L'importanza della scuola (http:/ / www. scuolamedicasalernitana. it/ articoli/ importanza_della_scuola. htm) [5] Antica scuola salernitana (http:/ / www. drviscardo. it/ scuola_salernitana. htm) [6] Premessa storica di Cecilia Gatto Trocchi alla "Regola sanitaria Salernitana", Newton Compton, Roma 1993 [7] Museo Virtuale della Scuola Medica (http:/ / www. museovirtualescuolamedicasalernitana. it/ it/ la_scuola_medica) [8] http:/ / corrieredelmezzogiorno. corriere. it/ salerno/ notizie/ cronaca/ 2013/ 1-febbraio-2013/ facolta-medicina-firmato-decretodal-governo-ok-azienda-universitaria-2113800677282. shtml

Bibliografia
La regola sanitaria salernitana, premessa storica di Cecilia Gatto Trocchi, introd. di Roberto Michele Suozzi, Roma, Newton Compton, 1993, ISBN 88-7983-006-6 La scuola medica salernitana e i suoi mestieri, Andrea Sinno, a cura di Marcello Napoli, Avellino, Edizioni Ripostes, 2002 Trotula: un compendio medievale di medicina delle donne, a cura di Monica H. Green; traduzione italiana di Valentina Brancone, Firenze, SISMEL - Edizioni del Galluzzo, 2009 Fiore di Medicina ovvero Regola Sanitaria Salernitana, premessa, traduzione, note a cura di Gianfranco Lotti e Ilaria Lotti Peyron, Genova, Il Nuovo Melangolo, 2013.

Voci correlate
Salerno Storia di Salerno Medicina medievale Compendium Salernitanum Museo didattico della scuola medica salernitana

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Edoardo D'Angelo, Scuola medica salernitana (http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems. jsp?pathFile=/BancaDati/Federiciana/VOL02/FEDERICIANA_VOL02_000505.xml& idOrigine=63159fc0-9bf0-11dc-9284-0016357eee51), Enciclopedia Federiciana, Vol. II, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani Sito ufficiale della Fondazione scuola medica salernitana (http://www.fondazionescuolamedicasalernitana.org/ ) Il testo del Regimen Sanitatis Salernitanum (http://www.fh-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost11/ Regimen/reg_sana.html)

Scuola Medica Salernitana Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana - Storia della Scuola Medica, Soprintendenza BAP Salerno e Avellino (http://www.museovirtualescuolamedicasalernitana.it/it/la_scuola_medica)
Portale Medicina Portale Medioevo Portale Salerno

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Fonti e autori delle voci

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