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Milena Jesensk

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Milena Jesensk (Praga, 10 agosto 1896 Campo di concentramento di Ravensbrck, 17 marzo 1944) stata una giornalista, scrittrice e traduttrice ceca. Indice 1 Biografia 2 Opere 3 Onorificenze 4 Note 5 Bibliografia 6 Voci correlate 7 Altri progetti 8 Collegamenti esterni

Biografia La famiglia Jesensk (in ceco, come nelle altre lingue slave, anche i cognomi hanno una desinenza diversa quando sono riferiti a donne, per questo "Milena Jesensk") sosteneva di discendere da Jan Jesenius, primo professore di medicina alla Universit Carolina di Praga, che fu tra i 27 luminari boemi uccisi sulla piazza della citt vecchia il 21 giugno 1621, per essersi opposti all'autorit dell'imperatore Ferdinando II d'Asburgo. Tuttavia, tale convinzione si dimostrata falsa.[1] Il padre di Milena, Jan Jesensk, era un chirurgo dentale e professore presso l'Universit Carolina di Praga; la madre, Milena Hejzlarov, mor quando la figlia aveva 16 anni. Milena studi alla Minerva, il primo ginnasio femminile dell'Impero austro-ungarico.[2] Dopo il diploma frequent per un breve periodo la facolt di Medicina, per volere del padre, e poi il Conservatorio, ma abbandon gli studi dopo i primi due semestri. Nel 1918 spos Ernst Pollak, un intellettuale e critico letterario ebreo che conobbe frequentando i circoli letterari di Praga, e con lui si trasfer a Vienna. Il matrimonio, che la port a interrompere i rapporti con il padre per parecchi anni,[3] non fu felice. Poich gli introiti di Pollak non erano sufficienti per un'adeguata vita della coppia a Vienna, Milena contribu lavorando come traduttrice. Nel 1919 si imbatt in un breve racconto dello scrittore praghese Franz Kafka, e gli scrisse per ottenere l'autorizzazione alla traduzione dal tedesco al ceco. Da quel momento cominci una intensa corrispondenza tra i due. Jesensk e Kafka si incontrarono soltanto poche volte: a Vienna e poi a Gmnd. Alla fine Kafka pose fine alla loro relazione, anche a causa del fatto che Milena non voleva lasciare il marito, e la loro corrispondenza quasi quotidiana si interruppe nel novembre 1920. Successivamente, tuttavia, si scambiarono ancora alcune missive nel 1922 e 1923. A riprova del loro rapporto Kafka lasci a Jesensk i propri diari.[4] La traduzione di Jesensk fu la prima di uno scritto di Kafka in lingua ceca; successivamente ella tradusse due altri racconti dello scrittore, oltre a testi di Hermann Broch, Franz Werfel, Upton Sinclair, e molti altri.[5] A Vienna, Milena Jesensk cominci anche a scrivere articoli e editoriali per alcune delle pi note riviste di Praga (contribu alla Tribuna, e tra il 1923 e il 1926, scrisse su Nrodn listy, Pestr tden e Lidov noviny. Nel 1925 Jesensk divorzi da Pollak e ritorn a Praga, dove conobbe e spos l'architetto ceco Jaromr Krejcar. A Praga prosegu la sua attivit di giornalista, scrivendo per vari giornali e riviste, di traduttrice e divenne editrice di libri per l'infanzia. Alcuni dei suoi articoli furono successivamente pubblicati in due raccolte a cura della casa editrice praghese Topic.[6]

Negli anni trenta Jesensk si avvicin al comunismo (come molti altri intellettuali cechi di quel periodo), ma alla fine abbandon ogni simpatia per questa ideologia nel 1936, quando si rese conto degli eccessi dello Stalinismo.[7] Nell'ottobre 1934 anche il suo secondo matrimonio fin, quando diede il proprio consenso alla richiesta di divorzio di Krejcar, intenzionato a sposare la interprete lettone che aveva conosciuto durante una visita in Unione Sovietica.[8] Tra il 1938 e il 1939 scrisse sulla prestigiosa rivista di politica e cultura Prtomnost, fondata e pubblicata a Praga da Ferdinand Peroutka. Vi contribu editoriali e commenti sull'ascesa del NSDAP (Partito Nazista) in Germania, sull'annessione (Anschluss) dell'Austria alla Germania nazista e sulle possibili conseguenze che tutto ci avrebbe potuto avere per la Cecoslovacchia. Con il peggioramento delle condizioni politiche, ella intensific le sue analisi e approfondimenti nei suoi scritti.[9] Dopo l'occupazione della Cecoslovacchia da parte dell'esercito tedesco, Jesensk si un al movimento di resistenza clandestino e aiut molti ebrei e rifugiati politici nell'espatrio. Ella, tuttavia, decise di restare in patria. Nel novembre 1939 fu arrestata dalla Gestapo e incarcerata prima a Pankrc e successivamente a Dresda. Nell'ottobre 1940 fu deportata nel campo di concentramento di Ravensbrck in Germania. Qui forn sostegno morale e psicologico alle altre persone prigioniere, e tra esse, a Margarete Buber-Neumann, che scrisse la sua biografia subito dopo la fine della guerra. Milena Jesensk mor per una malattia renale a Ravensbrck il 17 maggio 1944.[10] Jana "Honza" Krejcarov, la figlia di Jesensk e di Jaromr Krejcar, stata scrittrice per le pubblicazioni Pulnoc nei primi anni cinquanta e per Divok vno negli anni sessanta.[11] Opere Antologie di articoli e testi pubblicati durante la sua vita: (CS) Cesta k jednoduchosti. Praha: Topic, 1926. (CS) Clovek del aty. Praha: Topic, 1927. Antologie di articoli, testi e corrispondenza pubblicati dopo la sua morte: (CS) Ludmila Hegnerov, ed. Milena Jesensk zvenc a zevnitr: Antologie textu Mileny Jesensk. Praha: Prostor, 1996. (CS) Vclav Burian, ed. Nad nae sly: Cei, id a Nemci 1937-1939. . Olomouc: Votobia, 1997. (EN) Kathleen Hayes, ed. The Journalism of Milena Jesenska: A Critical Voice in Interwar Central Europe. Tradotto dal ceco con una introduzione di Kathleen Hayes. New York: Berghahn Books, 2003. (CS) Alena Wgnerov, ed. Dopisy Mileny Jesensk. Prague: Prostor, 1998. Dorothea Rein, Tutto vita. Con otto lettere a Max Brod. Guanda, 1988. Onorificenze Cavaliere di II Classe dell'Ordine di Tom Garrigue Masaryk - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di II Classe dell'Ordine di Tom Garrigue Masaryk 1996 Note ^ Hockaday, 1997, 2; Markov-Kotykov, 1993, 17 ^ Wgnerov, 1996, 33 ^ Wgnerov, 1996, Hockaday, 1997; contestato da Markov-Kotykov, 1993

^ Hockaday, 1997; Jesensk, 1998, themodernworld.com http://www.themodernword.com/kafka/kafka_works_nonfiction.html ^ Dressler, 1982; Wgnerov, 1996; Markov-Kotykov, 1993 ^ Markov-Kotykov, 1993 ^ Dressler, 1982 ^ Hockaday, 1997, 155 ^ Dressler, 1982; Hockaday, 1997 ^ Hockaday, 1997 ^ Divok vino Bibliografia (CS) Jaroslav Dressler, "Kafkova Milena, Archa, Praga, 1982. Milena Jesensk, Tutto vita, con otto lettere a Max Brod, a cura di Dorothea Rein, Guanda, Parma, 1986. Franz Kafka, Lettere a Milena, a cura di Willy Haas, trad. Ervino Pocar ed Enrico Ganni, Mondadori, Milano, 1988. ISBN 880446951X (CS) Marta Markov-Kotykov, Mtus Milena: Milena Jesensk jinak, Primus, Praga, 1993. (CS) Alena Wgnerov, Milena Jesensk, Prostor, Praga, 1996. (EN) Mary Hockaday, Kafka, Love, and Courage: The Life of Milena Jesensk, Overlook Press, New York, 1997. ISBN 087951731X [1] (CS) Alena Wgnerov, Dopisy Mileny Jesensk, Prostor, Praga, 1998. Margarete Buber-Neumann, Milena, l'amica di Kafka, trad. Caterina Zaccaroni, Adelphi, Milano, 1999. ISBN 8845914542 Milena Jesensk, Lettere di Milena di Praga (1912-40), a cura di Claudio Canal, Citt aperta, Troina, 2002. ISBN 888137031X Marie Jirskov, Una scelta tradita. Milena Jesensk e la vigilia della guerra, con scritti di Milene Jesensk, Forum, Udine, 2007. ISBN 978-88-8420-416-5 Antonio Castore, Lo spazio paradossale dellincontro: tracce di Babele nelle Lettere a Milena , in Giovanni Sampaolo (a cura di), Kafka: ibridismi. Multilinguismo, trasposizioni, trasgressioni, Quodlibet, Macerata 2010. Voci correlate 6441 Milenajesensk (asteroide intitolato a Milena Jesensk)

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