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Note sulla tradizione e sul testo del poema di Aristotele in onore di Ermia di Atarneo Author(s): Tiziano Dorandi Reviewed

work(s): Source: Zeitschrift fr Papyrologie und Epigraphik, Bd. 161 (2007), pp. 21-26 Published by: Dr. Rudolf Habelt GmbH, Bonn (Germany) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20191280 . Accessed: 25/11/2012 08:04
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21

Note

sulla

tradizione

e sul

testo

del

poema

di Aristotele

IN ONORE DI ErMIA
La ricostruzione fondarsi di un frammento della offre

DI ATARNEO

sul confronto

dell'opera perduta ha il diritto di ricorrere a questa forma di 'contaminazione', frammento nelle versioni delle sing?le fonti o, per tale diritto ? negato agli editori di quel medesimo una essere a in casi cui deve limitato solo dire, (o pi?) di esse tramandi una palmare quei meglio caso corso nel si corre il rischio di inquinare della trasmissione; contrario nel corruzione prodottasi irrimediabilmente Un i testimoni interessante che Aristotele in compose esempio = PMG 842 = carm. fr. 1 675 del suo amico e protettore Ermia, tiranno di Atarneo Rose3 (fr. III Ochos nel 341 a.C.1 I versi son? tramandati Plezia), giustiziato per ordine del re di Persia Artaserse a Demostene di Diogene da tre fonti differenti: nella Vita di Aristotele Laerzio (V 7-8), nel Commento e inv. VI da di Didimo di Alessandria col. citato da Ateneo XV 696 B 9780r, (PBerol. 22-36) Ermippo onore D 1026 F 30 Bollans?e).2 su questo testo mi ? offerto dalla recente edizione, da accompagnata di Didimo pubblicata da Philip Harding.3 traduzione e commento, dell'In Demosthenem textus dei versi di Aristotele, il contributo di Didimo alia constitutio Presentando Harding nota che FGrHistCont (= Hermipp., Lo stimolo a ritornare il papiro disagree si accorda in details'. sostanzialment? Dopo avere con discusso was le altre versioni gli errori di Ateneo caratteristici a different introduced e di Diogene, 'both of which del papiro, lo studioso ne trae le tradition someone from that (or those) who had no e di dare una immagine falsata della tradizione. per illustrare questa 'regola' ? offerto dai versi

'migliori' che ciascuno l'editore dei frammenti

di un'opera perduta, in prosa o in versi, tramandato da pi? fonti de ve di volta in volta, le lezioni tradizione dei singoli testimoni scegliendo, una corruttela. Se e correggendole qualora tutti i testimoni condividano

?(1) that Did^mos seguenti conclusioni: following errors used by our other sources; that had been (2) sensitivity understand to metre)

textual

(probably by text in the course of transmission, into Didymos' such that (3) our scribe could not what was written and probably made further errors in transcription as a result. I have printed text? (p. 155). Il primo e il terzo punto sono ineccepibili; (and translated) a corrected qualche dubbio err?nea ritengo invece la frase finale: ?I have printed (and avrei invece sul secondo. Metodol?gicamente ancora pi? spiacevole di Pearson e Stephens, all'edizione era stata pubblicata in maniera nel Corpus dei ineccepibile ? purtroppo sfuggita non solo a Harding, ma anche a Furley e Bremer.

translated) a corrected text?. Si tratta di un passo indietro, comune dopo che la versione didimea di quei versi papiri filosofici.4
1

Questa

edizione

the Death

Sul personaggio of Hermias

vedi

T. Dorandi, Two

Hermias Extracts

d'Atarn?e,

DPhA,

III, Paris Monograph

2000,

of Atarneus:

from Hermippos'

J. Bollans?e, Aristotle and pp. 650-651; e On Aristotle, Simblos 3, 2001, pp. 67-98

pp. 432-434. Breitenberger, 2 La resta dibattuta. una volta definizione letterario del genere del poema lo definisce (? 4) un peana (rcai?cv) e Diogene un'altra come uno gk?^iov. in Ateneo ? pres?ntate (? 5) un inno (i)|ivo?). Didimo (col. VI 19), mentre parla di un peana scrivere 'versi' o 'poema' Preferisco Griechische Berlin ('Lied' Verskunst, 1921, p. gi? U. v. Wilamowitz-Moellendorff, zur Geschichte u. New Sulla questione: L. K?ppel, Paian. Studien Berlin einer Gattung, York 439). 1992, p. 42 e St. Schr?der, 254; with Geschichte pp. und Theorie Santoni, 179 n. 3,193 der Gattung Paian, e Harding, p. 153. Pi? Oxford 2001. 154-156. Commenta, Questa edizione Stuttgart in gen?rale u. Leipzig Vedi 1999, pp. 63, 120-121. a Reading I. Rutherford, Paeans: Pindar's anche of Renehan, the Fragments p.

a Survey of the Genre, 3 pp. 62-63, Harding, in Demosthenem Didymus resta tenere

? senza 1983,

dubbio

Stuttgardiae

i cui difetti

migliore avevano

di quella

curata

da L. Pearson

e S. Stephens, 59, 1987, senza

sottolineato

H. Wankel,

Gnomon

pp. 213-223 e J. Rusten, CPh 82, 1987, pp. 265-269. La consultazione d?lie due edizioni di H. Diels eW. Schubart (1904)
La Breitenberger comunque indispensabile. conto della tradizione di Didimo. traduce il testo di Gigon, fondato su Diogene Laerzio e Ateneo,

4 A cura di G. Messeri e dei membri della redazione del progetto. Vedi Corpus dei papiri filosofici greci e latini (CPF)

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T. Dorandi

Non

? sulla versione

di Didimo

che ho

intenzione

i principi che ho appena richiamati, vorrei redazione present? conservata da Diogene la pi? trascurata fra le tre, ma nondimeno necessaria per la ricostruzione Laerzio, Il testo che propongo si fonda su una nuova collazione dei principali del testo originario di Aristotele. della mia nuova edizione delle Vite di Diogene. manoscritti laerziani e offre un saggio preliminare Esso da qualche nota e da una scelta di bibliograf?a. son? i tre manoscritti completi B (Neap. Ill B 29: s. pi? antichi delle Vite s. s. e due di estratti conservati P F 69.13: le raccolte in O 1759: XI/XII), XIII) (Par. gr. (Laur. XII), (Vaticanus gr. 96: s. XII in.); gli altri, una trentina in tutto, sono pi? recenti, databili tra il XIV e il XVI e assai rimaneggiata. Il testo delle sec?lo; essi tramandano una recensione 'vulgata', cio? contaminata ? accompagnato I testimoni da una analisi m?trica del poema, dei filosofi Vite le rare buone lezioni dei antichi; attraverso anelli intermedi, a un congetture. risalgono, e unico capostipite (il), distinto da quello delle raccolte degli estratti (O); tutti quattro i testimoni deri una posizione vano da un medesimo Tra i BP codici modello vetustiores, (due (X). occupano gemelli) e con ma il modello in maniera di P, che intervenne di rilievo; B riprodusse meccanica pi? fedele e ritocchi. Nonostanti numerosi errori minori, la tradizione B ? dunque superiore sia a quella correzioni deve fondarsi sono essenzialmente sul contributo dei codici pi? recentiores infatti il frutto di felici BPF dalla tradizione di P sia a quella di F (pi? recente e contaminato lamia edizione del poema aristot?lico Questa accompagnata 'Apex? koKx)\)lo%?? y?vei ?poxeico, 8f|pajia kocMuoxov ?ico, GOC?Tt?pi, 7irjCp8?V8, (LiOpCp?C? Kai Bave?v ?r)?,coxo? ?v 'EMxx?i rcoxjio? Kai 7tovo\)? xXfjvai \iaXepovq aKaiLiavia?* 'vulgata'). I versi mancano da un apparato:6 in O.5

di ritornare, n? su quella di Ateneo. una nuova edizione della presentare

Tenendo

xo?ov 87ci cpp?va ?aAAeic


Kaprcov Kai yov? 10 ioa0?vaxov xp-?ooC te Kpe?ooco v juataxKaDyrixoio 6' ikvoo.

loi) ?' ?ve%'(oi) Aio?, fH


paK??ri? Ar|?a? xe Ko?poi, 7CO?A,' ?v?x?aaav, ?pyo?? a?v aypeuovxec ?trvaiuiv. Xo?? xe 7100OI? 'Axi?e^? A? a? x' 'A'i?a 8?|uov r|?0ov aa? ?' 8V8K8V (pi?ioi) jxop(pa? 'Axapv?o? xripcoaev a\)ya?. 8vxpoq>o? ?ekiov Toiyocp ?oi?ijLio? epyo??, xe jluv avifyaov?i aG?vax?v Mvajioawa? GiSyaxpe?, Ai MoCoai,

15

20
1 ?poxeico aKajiavxa?

?? ^evioi) ae?ac ai)^o\)


aai cpi?ia? xe y?pa? ?e?aioi). -eco Didym.: BP Athen.: -o?o F II2-3 BPF: -|navxo? Didym.: -in?xo-oc Athen. Il 5 ?ico a?? PF: ?icoaac B II3 xe Tt?pi Athen. F II(ppevi Di Benedetto Il6 xoiomov ap. Santoni p.

LI*,

Firenze 5 Per

1989, uno

pp.

352-356

(Arist.

39T).

di rimandare ai miei mi sia concesso della testimoni tradizione dei principali laerziana, dettagliato RHT de Diog?ne sur le Neapolitanus des Vies III B 29 (B) et sur la composition contributi: La?rce, 32, 2002, pp. Remarques tra la tarda e l'Italia M?ridionale. dei filosofi La circolazione delle Vite fra Bisanzio Laerzio di Diogene 1-23; Le Vite Vite e di delle antica tradizione e sulla e l'et? paleologa, Ricerche Testo 2007 antichit? 5, Diogene (in stampa), pi? Segno studio Laerzio, 6 Ho ferung Prometheus registrato des Diogenes 33, 2007 solo (in stampa). dei codices 37,1902, antiquiores. pp. 424-425 Una scelta di lezioni dei recentiores in A. Gercke, Die ?berlie

le lezioni Hermes

Laertios,

e in During,

pp. 59-60.

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Sul poema

di Aristotele

in onore di Ermia

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Page: apTrvjv Bergk PLG4 II p. 361: Kapxo? ? Kaibel: in somni amore fortiorem auri, parentum, x?prco? ?scripsi ?jiepov Bywater: II PLG2 et II ioaG?cvaxov Didym. p. Arist.? Marcovich (coniecerant Bergk 6) (conl. Ariphr. PMG 813, 3 Athen.: IIKpe?ooco Didym. BPF: x' ?- Athen. II p. 408): ei? aO?vaxov 520 et Wil. Arist. u. Athen in Arist.? ?vix credibile? Page: yov v ?scripsi Kpe?aocov B: -ov PF II8 yov?cov BPF Didym. Athen.: xo?o 0' P: \iaka Il |ia?xxKa'uyr|xoio 0' Athen.: 3: xeKecov) Marcovich |iaXaKayr| (conl. Ariphr. Il 9 aov BPF: aeC Athen. Il 0' F: irnvouc Didym. |ia?,aKa\)yr|xo\) Ka^yrixoio?' B: |i?tax k' a?yrr xoioCO' Il?ve%' oi A?o? Wil. Arist. u. Athen II p. 409: ?veK eK Il?' BPF Athen.: y' Didym. Athen.: ooi) Didym. ck ck ?veKev ? ??o? Athen.A: ?ve%' ? ??o? B: ?. Didym.: (oo\)y)eveiocoSeioc ??o? P*F: (vnvovq o\)?)?v 192 II7 Kap7iov BPF Didym. ?i.e. amorem Athen.: ?vix credibile? Athen.CE: oe\) ?' ?veKev (Kai) ? ??o? Page (??o? iam M. Neander ?ve%' o\)K Aio? Brunck Anal. I p. 177: ... (1577) p. 664) Il Il10 KoCpoi BPF2 Athen.: k? aureum 9-10 f|paK?,?r|? BPF: -r|?Didym. Athen. Opus Il12 o?v ?ype-oovxe? Athen.: BPF Athen.: Il11 n??X ?v?x?,aoav F Didym. 7to?t?,r|ve7rAarjav Didym. ?lectio incerta ... ?eque numeris mederi o?v f [..lercovxec owajxivf Didym.: ?vayop- BPF:.]e7covxe[ 8? Athen. reconciliare possum? Page II13 xe BPF Didym.: neque varias lectiones lercovxe?, ?ypeuovxe? Il ?%i^e\)? Didym. (coniecerat Maittaire Miscellanea Graec. aliquot script, carmina (1722) p. 34):

?xiM- BPF Athen. Il14 x' PF: 0' B II'Ai?a ?ojiovWil. Arist. u. Athen II p. 409: ?i?ao ?o^iou?BPF
II16 evxpocpov Il15 (piXiou FP2 Didym. Athen.: -ove, BP1 II post (xopcpa? add. Kai Athen. Didym. Athen. u. II p. 409 II Athen Arist. Wil. ?2uo\) P II ???ioi) BPF: r\?X- Athen.: ??ioi) vel i\kiox> Didym. ([...]oi)): BPF: -ov II17 xoiy?p B: noi y?p PF II B: a?ya? Athen.A ?oi?ijio? auy?? F Athen.CE: -a? P: aw?? Wil. -oi BPF Athen.: a??II BPF Athen.: Il 18 ?0?vaxov Didym. Didym. au^fioouoi Didym. Athen. Il0\)yaxpe? Arist. u. Athen II p. 409 II19 |jva|io<xova? BPF: |ivri|ioowr|? Athen.: |ivr||i[o]o'?[v Didym. BF Didym.: Ouyaxep P: -x?pe? Athen. 21 ?e?aun) Il BPF Didym.: -a? Athen.

La struttura del carme ? in dattilo-epitriti


1 2 3 v^w_<^?^_v^'w'_ v^_ pros ba __^___^_ _ ^ w _ ^ ^_ hemf ^ ^ _ ^ ^_ _ ^__ 4 _ ^__v>^_^w_ __w^_^w_ _w^_^^__w_ _ ^ ^ _ ^ ^__ _^^_^^_ ^ ^_^_ _ ^ ^ _ _^_^_ 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 _^^_^w_ _ ^ ^ _ ^ ^_ hemf __w^_^^__w_ _ ^ ^ _ ^ ^__ _w^_w^_ _ ^ ^ _ ^ ^__ _ ^ ^ _ ^ ^_ hemf hem _v^^/_v^w_ _ ^ ^ _ ^ ^ _ 2epitria

(o kat'enoplion-epitri?1)

5 6 7 8 9 10 11

epitrtro hemf epitrtro hemf hem hemf epitrtro epitrtro

^_

hemf hemm en

^_

aristoph epitrtrocho hemf

hemf ^_ hemf hemf ^_ hemf

epitrtro epitrtro

epitrtro

^_

decasyll

aie

A partir? da Wilamowitz,

sono state n?tate

le strette consonanze

lessicali

fra il poema

di Aristotele

e il

peana A Igea, Ei? xf)vTyieiav


7 nella conto 8 Harding, Come propone antica, di denominarli Milano suggerimenti Arist. 2003,

di Arifrone (PMG 813):8


B. Gentili: pp. 14-15, amico vedi 204-219. T. Gargiulo Bowra, B. Gentili Nello L. Lomiento, Metrica e ritmica. del poema Storia e nelle delle note forme relative, poetiche tengo

Grecia

stabilire che

la colometria ringrazio

dei preziosi Wilamowitz, p. 155.

del mio

(Cagliari), pp. 182-185

cordialmente. Renehan, pp. 258-259, 263-264 e

u. Athen,

II, p. 406;

(= pp.

139-142);

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T. Dorandi

Tyieia

jiampcov, |iex? oe? ?poxoioi 7ipea?iaxa ?? o?) x? |ioi rcp?cppcov^veiii?* Aeur?jievov va?o|Liai ?ioxac, ei y?p xi? ti nXomov %?pi? r\ xeKe v r\ xa? iao?aijj,ovo? ?v0pco7ioi? ?aaiXr]i?oc ?p%a? ri 7i?0cov

ou? KpDcpioi? 'Acppo?ixa? ?pKeaiv r\ e? xi? akXa 0eo0ev ?v0pco7toioi ?|i7rvo? 7i?(pavxai, |uex? ae?o, juaKaip' Tyieia, x?0a?,e Kai A,?|i7tei Xap?xcov Si tratta, avesse

0r|peuo|iev, x?p\|/i? ?irc?vcov

?apoi?* sufficenti richiamare a escludere che Aristotele del treno di

a?0ev ?? x^pi? oiki? e\)?ai|Licov ?cpu.


in effetti, di somiglianze innegabili, ma che non sono avuto ricorso anche a altri modelli.9 Possiamo, per esempio, il frammento

Simonide per imorti alle Termopili (PMG 531)


0avovxcov x?v ?v 0epjLio7c6^ai? ? x?%a, Ka?,?? ?' ? rcoxjuo?, e?K?eri? ji?v ?co|u?c ?' ? x?cpo?, 7cpo y?cov ?? jwvaaxi?, ? ?' o?kxo? ?rcaivo? o i versi del medesimo poeta sulla virt? (PMG 579) x?v 'Apex?v vaieiv ?DoajLi?axoiry 0vaxcov i?p ? h? rc?xpai?

tvGv ?? jiiv 0oavf %copov ?yv?v ?|Li(p?7reiv


o\)?? 7i?vxcov ?X,e(papoiai ?ao7ixo?, cb |iT| ?aK?0D(xo? ?v?o0ev

\iokx] x' ocKpov ?v?peia?. ?? ?ktj un frammento di Euripide:10 O, ancora pi? significativo, O?k ?oxiv ?pexfj? Kxfjjia xijuicoxepov O? y?p rc?cpDKe ?o?Xov orne %pr||Li?xcov oike 0ameia? oyXox) Out' ?a9aXeia?
* * *

?pexf] ?' ?acp 7iep \i?Xkov ?v %pfjo0ai G??-ri?


xoaco?e Una analisi ?nei?cov ai)^exai ling?istica x?kov[ievr\ dell'edizione del poema (sul fondamento dettagliata della Santoni. Mi anche nell'articolo utili osservazioni punto controverso per rendere di Page) presentano sono limitato pertanto scelte testuali e

Renehan

e Furley/Bremer; a far seguir? solo poche note su qualche ehe ho adottato. della colometria 1 Entrambe le lezioni

conto delle mie

p. 258 ?poxeico e ?poxecp sono possibili. A favore di ?poxeico, vedi Renehan, corne va verso letto n. 16. Se si preferisce -^_^_^_^w_(2an). ?poxecp, il non sono esenti da problemi del testo di questi versi e la loro interpretazione 6-8 La restituzione (vedi Renehan,
aiuto.

pp. 257-264).

Il confronto

con i versi

3-7 del poema

di Arifrone

pu? apportare

qualche

di Ananio a parallelo un frammento richiamando pp. 259-260 KapTt?v (7) ? difeso da Renehan, = oika Kai noXvv ?v fr. ??219 Degani): e? xi? Ka0e?p^ai | ?ojlioi? ?aia %pi)G?v (fr. 3West2 ps.-Hipp. x? crika oaco ?oov Kai bv r\ xpe?? ?v0pco7co\)?, Schneidewin, Degani] |yvo?r] % quod recepit [yvoiri? %' essa accoglie la Santoni, p. 192 conserva Kaprc?v, ma con altri argomenti: xo-6 %pDao?> Kp?oaco. Anche e la sua interpretazione del verbo eni$?Xk(? la congettura (ppev? per (pp?va suggerita da Di Benedetto

179-180 9Santoni,pp. 10 Fr. 1029 Kannicht. potrebbe l'apparato essere ad chiamato

n. 4. frammento Questo a sostegno della mi lezione ? stato segnalato da T. Gargiulo. in vece II parallelo di ?acpataia? con i vv. (Stobeo) 7-8 nel di Aristotele v. 3 (vedi

e?yeve?ac

(Orione)

loe. di Kannicht).

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Sul poema

di Aristotele

in onore di Ermia

25

nel

'far germogliare, far crescere' (cf. Thphr., Hist. pl. IV 13, 5 e III 5, 1), e traduce ?fai un la morte?. nel nell'anima frutto che compensa pp. 225-226 germogliare Furley/Bremer, accolgono e rimandano, testo la congettura del verbo con il dativo a per la costruzione cppevi di Di Benedetto senso di

di (e|i-)?aAA,co nel senso di 'to put something into the mind esempi omerici di una utilizzazione = a il parallelo di Pindaro, 01. 1, 12-13: of mortal'. Per la met?fora Areta frutto (mprc?v), richiamano OKarcxov 'where the ?v ?rco rcaoav, o? ?jucp?rcei Tio^Dji?Xco | EiKe?iqc, ?p?rccov ji?v KopDcp?? ?pexav diversi context suggests taking Areta as apple'. da Bergk eWilamowitz La congettura ioa0?vaxov, proposta indipendentemente stata ? d'Arifrone confermata dal papiro di Didimo (v. 4), dell'aggettivo ioooaijuovoc sul fondamento (vedi Renehan, p.

260).
frase %pDoo? xe Kpeiooco Kai yov?cov (7-8), la difficolt? Nella consiste nel senso da principale a e Santoni, pp. 189-191). dare Renehan d? a yove?? il senso di pp. 260-262 yov?cov (cf. Renehan, e their ?Precious be because of of life, more precious 'genitori' interpreta: though parents gift physical men still is the moral gift of Virtue, for whom good eagerly forfeit these same lives: oa? rc?pi, 7i?p0eve, of ?r)?,coxo? ?v 'EX?a?i txOtjllo?. In these verses lies a clue for the interpretation come Per la Santoni, la virt? cantata alla nobilt? di nascita invece, yov?cov? (p. 262). superiore una ma ancora ?? la virt? di di Ermia, presenterebbe impronta autobiogr?fica: pi? quella che Aristotele sente sua? (p. 192). a fondo la questione se in jnataxKai)yf|xoi? Renehan ha riesaminato 0' imvoi) (8) (pp. 262-264) c'? una allusione erotica (Bowra) o non (Wilamowitz), alla conclusione che: giungendo ?jiaXaKau jLiopcpa?Kai 0ave?v yr]xo? imvo? means 'soft-eyed sleep'; in and of itself the phrase could occur in both amatory and non not contexts. It is that Aristotle had in mind but the x? ?cppo?iaia, amatory impossible specifically tenor of the poem inclines me to think that he intended a more general reference (not necessarily whole sex)? excluding La Santoni Eracle al bivio (p. 263). ha sottolineato (pp. 186-188) narrato nelle Horai o nell'Eracle a Eracle infine gli di Prodico stretti di legami tra questi versi e l'episodio = VS da Mem. Senofonte, II1,21-34 (citato e Polluce tutti e tre -

84B2D.-K.). 9-10 C'? qui un riferimento

(fHpaK??r|?)

e a Castore

(Ar|?a? KoCpoi),

figli di Zeus ((oi)Aio?).


a un i?nico a minore pi? un epitrito trocaico (ionmi enoplio corresponde epitrtr). L'intera trova hem ionmi 4 str.-ant. a c. di B. in si 4. Vedi Pindaro. Le Pitiche Pind., Pyth. sequenza (9-10) epitrtr P. E P. Gentili, Giannini, Milano 1995, p. 116. Angeli Bernardini, Cingano, non ? fuori posto fra i dattilo-epitriti: 11 L'aristofaneo fr. 223, 4 PMG; Pind. cf., p. es., Stesich. 10 Questo Pyth. 11, ep. 1; Bacch. in partie. Aie. 455. 12 o?v manoscritti ?ypeuovxe?] di Diogene Ep. 3, str.-ant. 3 (vedi Gentili-Lomiento, Metrica e ritmica, p. 212). In Euripide

da Bowra congetturato vedi Gentili-Lomiento, 13-14 A?|a? x' 'Ai?a ?ojiov II, p. 409. Athen, 15-16

La Santoni, p. 188 non esclude la possibilit? di accettare ?vayopet>ovxe? dei sia attestato solo in prosa) o o?v ?veutovxe? (bench? il verbo ?vayopeuco = Cf. Furley/Bremer, 149-150). p. 227. Per la sequenza epitr*0 cho (pp. 188-189 e ritmica, p. 212 n. 84. Metrica fj?0ov] Ho accolto la congettura 'A'i?a ?ojiov di Wilamowitz, Arist. u.

| ?vxpocpo? indica Ermia, il cui nome 'Axapv?o? diamo a ?vxpocpo? il senso di 'originario' pp. 265-266 che Aristotele considerava Ermia come un greco supporre

non appare mai (Ermia,

Se con Renehan, di Atarneo), originario possiamo e non come uno libero, nativo di Atarneo, nei versi.

schiavo straniero, quale ? rappresentato nelle altre fonti (malevole). Alla 1. 16, non credo ci sia bisogno della correzione Arist. u. Athen, ??ioD di Wilamowitz, II, p. La struttura del verso ? hemf epitrtro. L'accusativo 409-410. a difende, Renehan, plurale auy?? ragione, p. 266.

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T. Dorandi

18 Wilamowitz, Rinuncia a questa richiamando

Arist. brillante

u. Athen,

II, p. 409 proponeva

di scrivere che

pp. 267-268, congettura Renehan, non evita le ripetizioni; in Aristotele 2) la coppia 1) questo poema, quattro argomenti: e ?serves una to with link Hermeias omofonia Zeus, patron of friends, produce ai)^r|ooDGi/a'o?;oDGai ... These themes are central to the poem; and with the reverential honor attached to steadfast frindship ? la sintassi delle due frasi diff?rente: diretto e recall its occasion?; 3) regge l'oggetto a\)^r|O0Doi mentre while diretto: ?Thus Aristotle, regge solo l'oggetto l'aggettivo, predica using the ai)^ODoai same same word, achieves variety?; 4) ?The specific stem of and in same verb of 'repetition participle un tratta di si elsewhere in Greek poetry?. Non solecismo conclude sentence' is affected dunque

ai)?r|ooDoi difende

invece il testo

di a\)^r|Goi)oi. dei manoscritti

Renehan

Cosi anche Furley/Bremer, p. 228. degna di Aristotele. usato in in Hec. da clausula 952 21 alcaico ? (cf. l'ipponatteo, Euripide ~ in Eur. 834 fanno in Med. clausola 845). Questi paralleli preferir? la colometria equivalente, i versi 20-21 cosi suddivisi: che vedrebbe da Page rispetto all'altra, pure possibile, lezione II decasillabo
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-, ma di una buona

a esso adottata

Bibliograf?a Edizioni e traduzioni:

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CNRS - UPR 76 Villejuif

Tiziano Dorandi

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