Sei sulla pagina 1di 51

JOHN DONNE

(1572-1631)



Volume IV:

Holy Sonnets

Sonetti Sacri



Versione e note di
Fiornando Gabbrielli
con testo inglese a fronte





e-book4free.com 2004







Fiornando Gabbrielli
iv
Sommario

Sommario............................................................................iv
Indice dei capoversi inglesi..................................................vi
Premessa ........................................................................... vii
Bibliografia .........................................................................ix
As due by many titles I resigne .............................................2
Per i molti diritti che tu vanti ................................................3
Oh my blacke Soule! now thou art summoned......................4
Oh, anima mia nera! Ora che chiama ....................................5
This is my playes last scene, here heavens appoint................6
Questa lultima scena del mio dramma, ..............................7
At the round earths imagind corners, blow...........................8
Dateci sotto con le trombe, Angeli, .......................................9
If poysonous mineralls, and if that tree, ..............................10
Se i minerali velenosi, e lalbero.........................................11
Death be not proud, though some have called thee..............12
Non ti gloriare, Morte, anche se dicono ..............................13
Spit in my face you Jewes, and pierce my side, ...................14
Su, sputatemi in faccia, voi Giudei,.....................................15
Why are wee by all creatures waited on? ............................16
Perch tutto il creato ai nostri piedi? ................................17
What if this present were the worlds last night? ..................18
E se il mondo finisse questa notte? .....................................19
Batter my heart, three persond God; for, you.....................20
Sfasciami il cuore, Dio di tre persone,.................................21
Wilt thou love God, as he thee! then digest, ........................22
Vuoi amar Dio come Dio ama te?.......................................23
Padre, una parte moffre il tuo Figliolo ...............................25
Thou hast made me, And shall thy worke decay?................26
Tu mhai fatto, e andr perso il tuo lavoro?.........................27
O Might those sighes and teares returne againe...................28
Indici e Sommari
v
Ah, potessero lacrime e sospiri ........................................... 29
I am a little world made cunningly ..................................... 30
Sono un piccolo mondo, fatto ad arte.................................. 31
If faithfull soules be alike glorifid .................................... 32
Se le anime credenti sono in gloria ..................................... 33
Since she whom I lovd hath payd her last debt .................. 34
Poich ha pagato lultimo suo debito, ................................. 35
Show me deare Christ, thy spouse, so bright and clear........ 36
Mostrami, caro Cristo, la tua sposa, .................................... 37
Oh, to vex me, contraryes meet in one: ............................... 38
Per straziarmi salleano anche gli opposti: .......................... 39
Indici e Sommari
vi
Indice dei capoversi inglesi

As due by many titles I resigne .............................................2
At the round earths imagind corners, blow...........................8
Batter my heart, three persond God for, you......................20
Death be not proud, though some have called thee..............12
Father, part of his double interest ........................................24
I am a little world made cunningly......................................30
If faithfull soules be alike glorifid.....................................32
If poysonous mineralls, and if that tree, ..............................10
O Might those sighes and teares returne againe...................28
Oh my blacke Soule! now thou art summoned......................8
Oh, to vex me, contraryes meet in one: ...............................38
Show me deare Christ, thy spouse, so bright and clear. .......36
Since she whom I lovd hath payd her last debt...................34
Spit in my face you Jewes, and pierce my side,...................14
This is my playes last scene, here heavens appoint................6
Thou hast made me, And shall thy worke decay?................26
What if this present were the worlds last night? ..................18
Why are wee by all creatures waited on? ............................16
Wilt thou love God, as he thee! then digest, ........................22
Indici e Sommari
vii
Premessa

Come le Elegie
1
, anche i Sonetti religiosi di Donne hanno
cronologia incerta e travagliata.

Un primo gruppo, omogeneo, di 7 sonetti, la raccolta La
Corona (una corona di sette composizioni legate fra loro - lultimo
verso dognuna essendo uguale al primo della successiva e
lultimo della settima uguale al primo della prima, era una forma
allora di moda nella devozione religiosa italiana, da cui il titolo
nella nostra lingua). Donne dedic a Magdalen Herbert nel 1609,
accompagnandola col sonetto To Mrs Magdalen Herbert: of St
Mary Magdalene. Non fa tradizionalmente parte degli Holy
Sonnets.

Un secondo gruppo di 6 sonetti, sempre nel 1609, fu
dedicato (accompagnato dal sonetto To E. of D. with Six Holy
Sonnets) da Donne al suo amico e patrono Richard Sackville, in
occasione della nomina di questultimo a Conte di Dorset (il neo-
conte aveva 19 anni e Donne il doppio). Questi sonetti, assieme ad
altri 6 (in alcuni mmss raccolti sotto il titolo di Devine Meditations)
furono pubblicati, numerati da I a XII, nella prima edizione dei
Poems by J.D. del 1633. Altri 4 sonetti furono aggiunti nella
seconda edizione, del 1635.

Ulteriori 3 sonetti, di cui erano stati nel frattempo ritrovati i
manoscritti, furono aggiunti dal Grierson nella sua edizione del
1912. Per cui ad oggi sono noti 6+6+4+3 = 19 sonetti (raggruppati
sotto il titolo di Sonetti Sacri, ricavato da quello del sonetto
accompagnatorio al Conte di Dorset), sulla cui data di
composizione gli studiosi non si trovano daccordo, facendoli
risalire attorno al 1617, o anche dopo, il Grierson, al 1609 la

1
Presenti in volume a parte su questo stesso sito.
Fiornando Gabbrielli
viii
Gardner (la quale concorda col Grierson solo per le ultime tre
composizioni).

Ho qui seguto la cronologia proposta dal Carey,
riportando tra parentesi la numerazione romana usata dal Grierson.

La forma quella del sonetto inglese: tre quartine pi
coppola finale. C per un qualche residuo del sonetto allitaliana
nel fatto che la rima (ABBA o ABAB) estesa alle prime due
quartine, mentre in quello allinglese limitata a ciascuna
quartina.

Di solito i 14 versi sono stampati in un unico blocco: solo
per comodit di confronto che li ho qui suddivisi alla maniera
italiana.

f.g. dicembre 2003




ix
Bibliografia

Bibliografia essenziale dellopera poetica:

Poems, by J.D. with Elegies On The Authors Death. London.
Printed by M.F. for John Marriot,( ...) 1633. Questa raccolta fu
ristampata, con molte aggiunte e qualche omissione, a pi riprese
fino al 1719. Poi per un secolo e mezzo sul poeta scese il silenzio.
La prima edizione moderna fu quella di A.B. Grosart, nel 1872, cui
seguirono:

Poems of John Donne, ed. E. K. Chambers, Lawrence & Bullen,
London 1896.
The Poems of John Donne edited from the old editions and
numerous manuscripts with introductions and commentary by
H.J.C. Grierson, Oxford Clarendon Press, 1912 (2 voll.). Lavoro
fondamentale, ristampato in volume unico nel 1933, e in edizione
tascabile nel 1929,1990, dalla Oxford University Press (qui di
seguito abbreviata in OUP).
The Elegies and the Songs and Sonnets, ed. H. Gardner, OUP
1963, 1965.
The Songs and Sonets of John Donne, ed. T. Redpath, Londra
1956.
The Divine Poems, ed. H. Gardner, OUP 1952, 1978.
The Satires, Epigrams and Verse Letters, ed. W. Milgate, OUP
1967.
The Epithalamions, Anniversaries and Epicedes, ed. W. Milgate,
OUP 1978.
Selected Poems, Deaths Duell, ed. Giorgio Melchiori, Bari 1957
The Complete English Poems, ed. A. J. Smith, Penguin, 1971.
The Complete Poems, ed. C.A. Patrides, Everymans Library 1985.
The Major Works, ed. John Carey, OUP 1990.
Fiornando Gabbrielli
x
Traduzioni italiane:

E. Giachino, Rime sacre, Torino 1953.
M. Praz, John Donne, Torino 1957.
R. Sanesi, Poeti metafisici inglesi del 600, Parma 1961,1976.
G. Melchiori, Poeti metafisici inglesi del Seicento, Milano 1964.
C. Campo, Poesie amorose, Poesie teologiche, Torino 1971.
G. Melchiori, Anatomia del mondo, Duello della morte, Milano
1983.
P. Valduga, John Donne, Poesie damore, Milano, 1985.

in altre lingue:

Posie, ed. R Ellrodt, Imprimerie Nationale, Paris 1993.
Pomes choisis, ed. P. Legouis, Paris 1955.
Pomes choisis, ed. J. Fuzier et Y. Denis, Gallimard 1962.
Elegias completas de John Donne, ed. Sarandy Cabrera, Impresora
de los Pocitos, 1993.

Numerose le traduzioni presenti su internet, dal russo al
portoghese, dal giapponese al turco al finlandese. Sul sito
http://dewey.library.upenn.edu possibile sfogliare un esemplare
della prima edizione dei Poemi di Donne, quella del 1633.
Bibliografia

xi
Bibliografia delle opere in prosa:

Deaths Duell, London 1632.
Essays in Divinity, ed. E.M. Simpson, OUP 1952.
Sermons of John Donne, ed. G.R. Potter and E.M. Simpson (10
voll.), University of California Press, 1962.
Ignatius His Conclave, ed. T.S. Healy, SJ, OUP 1969.
Letters to Severall Persons of Honour, London 1651.
Devotions upon Emergent Occasions, ed. A. Raspa, Montreal
1975.
Paradoxes and Problems, ed. H. Peters, OUP 1980.
Pseudo-Martyr, London 1610.
Biathanatos, ed. E.W. Sullivan, University of Delaware Press
1984.

Traduzioni italiane:

John Donne, Sermoni, ed. M. Guidacci, Firenze 1946.
Prosatori inglesi del Seicento, ed. V. Sanna, Napoli 1963.

Biografie:

Izaak Walton, Life of Dr. John Donne, ed. G. Saintsbury, Oxford
1927.
R.C. Bald, John Donne: A Life, ed. W. Milgate, OUP 1970.
Life and Letters of John Donne, ed. E. Gosse, London 1899.



Una bibliografia completa e ragionata (oltre a una
illuminante introduzione e un nutrito apparato di note, per non
parlare della traduzione, chiara e puntuale) il lettore trover nella
summenzionata antologia di versi e prose Anatomia del mondo,
Duello della morte, che Giorgio Melchiori ha curato per
Mondadori.
Fiornando Gabbrielli
xii
Quanto ai testi usati per queste versioni ho consultato
anzitutto le edizioni secentesche (disponibili su internet), per poi
adottare, dove sembrato opportuno,
2
le soluzioni di
modernizzazione della grafia e della punteggiatura proposte dai
vari studiosi, senza le quali oggi quei testi sarebbero ostici anche al
lettore di madrelingua.
Ho annotato via via in calce ai testi le poche varianti dun
qualche interesse e i problemi interpretativi che manoscritti
ricopiati da amici durante la vita dellautore e dati alle stampe
postumi inevitabilmente comportano. Va ricordato infatti che
Donne non pubblic mai opere in versi in vita sua (tranne due o tre,
di carattere celebrativo o commemorativo, come gli Anniversaries,
per motivi finanziari ma subito si pentir daverlo fatto
3
), anzi,
prima di dare a leggere i suoi quaderni agli amici, si faceva
promettere per iscritto che non ne avrebbero fatte delle copie
4
.
Benedetta slealt! Fossero stati ligi alla promessa, di tutta quella
bellezza cosa rimarrebbe oggi? Un manoscritto autografo dun
poeta minore del Seicento: una lettera in versi alle sorelle dun
certo tizio: uningiallita curiosit, fra le mille altre della biblioteca
bodleiana di Oxford.

2
Sicuramente ho distinto le v dalle u, e le i dalle j, che nel Seicento erano
stampate, a volte, allo stesso modo. Lo stesso dicasi del punto e virgola e
dei due punti, spesso invertiti di significato rispetto alluso moderno. Ho
lasciato invece gli apostrofi indicanti sinalefe, senza i quali non facile
ricostruire landamento, il respiro del verso. Il lettore curioso potr farsi
unidea dei testi originali da quello dellElegia n.3, la Gelosia, che ho
riportato esattamente cos com stampato nella prima edizione dei Poemi
di Donne, quella del 1633.
3
Lettera a George Garrard, da Parigi, 1612.
4
Bench, Signore, io sappia quanto poco valgano (le mie poesie), se non
ricevo con una vostra lettera di ritorno lassicurazione - sul sacramento
della vostra amicizia - che non sar fatta nessuna copia, per nessun
motivo, di queste o qualsiasi altra mia composizione io vho spedito,
peccherei contro la mia coscienza a mandarvene ancora. Lettera del
1600, forse destinata a Sir Henry Wotton.


John Donne
2
1 (II)

As due by many titles I resigne
My selfe to thee, O God, first I was made
By thee, and for thee, and when I was decayd
5

Thy blood bought that, the which before was thine;


I am thy sonne, made with thy selfe to shine,
6

Thy servant, whose paines thou hast still repaid,
Thy sheepe, thine Image, and, till I betrayd
My selfe, a temple of thy Spirit divine;


Why doth the devill then usurpe on mee?
Why doth he steale, nay ravish thats thy right?
Except thou rise and for thine owne worke fight,
Oh I shall soone despaire, when I doe see


That thou lovst mankind well, yet wilt not chuse me.
And Satan hates mee, yet is loth to lose mee.

5
Il peccato originale, e la susseguente rovina, la cacciata dal paradiso
terrestre.
6
Solito gioco di parole fra son e sun, figlio e sole.
Holy Sonnets

3
1

Per i molti diritti che tu vanti
Io mi consegno a te, Signore: io fui
Fatto da te e per te, e alla mia rovina
Il tuo sangue acquist ci che era tuo.

Io son tuo figlio, fatto per risplendere
Di te stesso; tuo servo, che tu sempre
Hai ripagato delle sue fatiche;
Tua pecora, tua immagine, e fin quando
Non mi sono tradito da me stesso,
Un tempio, del tuo spirito divino.

Perch sappropria allora di me il diavolo?
Perch ruba, anzi arraffa, ci che tuo?
Se non ti levi e lotti per la tua opera,
Per disperato mi dar, vedendo

Che tu ami tutti gli uomini e non me,
E che lui modia, s, ma non mi lascia.


John Donne
4
2 (IV)

Oh my blacke Soule! now thou art summoned
By sicknesse, deaths herald, and champion;
Thou art like a pilgrim, which abroad hath done
Treason, and durst not turne to whence hee is fled,
7



Or like a thiefe, which till deaths doome be read,
Wisheth himselfe delivered from prison;
But damnd and hald to execution,
Wisheth that still he might be imprisoned.
8



Yet grace, if thou repent, thou canst not lacke;
But who shall give that grace to beginne?
Oh make thy selfe with holy mourning blacke,
And red with blushing, as thou art with sinne;
9



Or wash thee in Christs blood, wich hath this might
That being red, it dyes red soules to white.
10



7
Sei come un fuoruscito, che allestero ha fatto tradimento, e non osa
tornare nel luogo da dove fuggito.
8
Ma condannato e portato allesecuzione, / Desidera di poter essere per
sempre imprigionato.
9
Tuttavia, se ti penti, non pu mancarti la grazia; / Ma chi dar quella
grazia (che serve) per cominciare (a pentirsi)?/ Oh fatti nera di santa
contrizione,/ E rossa di vergogna, come lo sei di peccato.
10
Oppure lvati nel sangue di Cristo, che ha questo potere / Che essendo
rosso, tinge le anime rosse di bianco.

Holy Sonnets

5
2

Oh, anima mia nera! Ora che chiama
La malattia, laraldo della morte,
Mi sembri un pellegrino, che ha tradito
La sua patria e non osa ritornarci,


O un ladro, che fin quando non letta
La sentenza di morte, vorrebbe essere
Liberato dal carcere, ma poi,
Condannato e portato sul patibolo,
Volentieri farebbe anche lergastolo.


Non mancher la grazia, se ti penti,
Ma chi te la dar per cominciare?
Fatti nera da te, dun santo lutto,
E rossa di vergogna del peccato;

O lvati nel sangue del Signore,
Che rende bianche le anime pi rosse.
11



11
Robert Ellrodt (John Donne, Posie, Imprimerie Nationale, Paris,
1993) traduce: car ce sang, quoique rouge, peut teindre en blanc les ames
rouges (perch questo sangue, bench rosso, pu tingere di bianco le
anime rosse). Ma forse c qui, stiracchiato, un wit simile a quello
delladagio secondo cui di notte tutte le gatte son bigie. Red soul, rossa di
delitti (cfr. to have red hands).
John Donne
6
3 (VI)

This is my playes last scene, here heavens appoint
My pilgrimages last mile; and my race
Idly, yet quickly runne, hath this last pace,
My spans last inch, my minutes latest point,
12




And gluttonous death, will instantly unjoynt
My body, and soule, and I shall sleepe a space,
But myever-waking part shall see that face,
13

Whose Feare already shakes my every joynt:



Then, as my soule, toheaven her first seate, takes flight,
And earth-borne body, in the earth shall dwell,
So, fall my sinnes, that all may have their right,
To where theyare bred, and would presse me, to hell.


Impute me righteous, thus purgd of evill,
For thus I leave the world, the flesh, the devill.

12
La spanna la campata fra indice e pollice della mano aperta, 9 pollici,
23 cm circa. In inglese span ha anche valore temporale: modo di dire
che la vita is but a span. In ogni caso Donne qui al sesto, nel 1609, dei
suoi 9 pollici.
13
Altri mmss dnno: Or presently, I know not, see that face: o tra poco,
non so (quando), vedr quella faccia. Con riferimento al periodo di
dormienza dellanima nella tomba, fino al giorno del giudizio: questione
teologica a quel tempo non ancora risolta. La ever-waking part ,
naturalmente, lanima.
Holy Sonnets

7
3

Questa lultima scena del mio dramma,
Qui il cielo stabil lultimo miglio
Del mio pellegrinaggio, il passo estremo
Della mia corsa, pigra ma veloce,
Lultimo pollice della mia spanna,
Del mio minuto il conclusivo istante:

E la golosa morte staccher
Il mio corpo in un attimo dallanima,
E dormir un istante; ma la parte
Sempre desta di me vedr quel volto,
Che gi mi scuote in tutte le giunture.

Come si leva in volo la mia anima,
Verso il cielo, sua prima sede, e il corpo,
Che nato dalla terra, a lei ritorna,
Cos cadano tutti i miei peccati,
Per ricevere il giusto che si meritano,
Dove furon nutriti, e dove tentano

Di spingere anche me: allinferno. Giudicami
Giusto, perch, purgato dai peccati,
Cos lascio la carne, il mondo, il diavolo.
John Donne
8
4 (VII)

At the round earths imagind corners, blow
Your trumpets, Angells, and arise, arise
14

From death, you numberlesse infinities
Of soules, and to your scattred bodies goe,
15



All whom the flood did, and fire shall oerthrow,
All whom warre, dearth, age, agues, tyrannies,
Despaire, law, chance, hath slaine, and you whose eyes,
Shall behold God, and never tast deaths woe.
16



But let them sleepe, Lord, and mee mourne a space,
For, if above all these, my sinnes abound,
Tis late to aske abundance of thy grace,
When wee are there; here on this lowly ground,


Teach mee how to repent; for thats as good
As if thouhadst seald my pardon, with thy blood.

14
Round perch la geografia ha ormai ampiamente dimostrato la sfericit
della Terra; e corners perch la fede, ma anche il linguaggio comune,
parla inequivocabilmente dangoli (...tssaras agglous esttas ep ts
tssaras gonas ts gs..., Apocalisse, 7,1), perci il precisino Donne
chiama questi angoli imagined, immaginari.
15
e andate ai vostri corpi disseminati.
16
Chi sar vivo il giorno del giudizio, se non gli piglia un infarto.
Holy Sonnets

9
4

Dateci sotto con le trombe, Angeli,
Ai quattro canti della tonda terra,
E voi, caterve sterminate danime,
Alzatevi, levatevi da morte,
E andate a raccattare i vostri corpi,

Quanti mai incendio ed alluvione sfecero,
Quanti mai guerra, et, fame, tirannide,
Disperazione, legge, o caso uccisero;
E voi lo stesso, che vedrete Iddio
Senza patire lagonia di morte.

Ma no, Signore, lasciali dormire,
E a me dai tempo ancora per affliggermi:
Se ho superato tutti nel peccato
tardi chiederti un dipi di grazia
Quando saremo l; qui, su questumile

Terra insegnami a pentirmi: varr,
Questo, come se avessi suggellato
Il mio perdono col tuo stesso sangue.


John Donne
10
5 (IX)

If poysonous mineralls, and if that tree,
Whose fruit threw death on else immortall us,
If lecherous goats, if serpents envious
Cannot be damnd; Alas; why should I bee?



Why should intent or reason, borne in mee,
Make sinnes, else equall, in mee more heinous?
And mercy being easie, and glorious
To God; in his sterne wrath, why threatens hee?


But who am I, that dare dispute with thee
O God ? Oh! of thine onely worthy blood,
And my teares, make a heavenly Lethean flood,
And drowne in it my sinnes blacke memorie;


That thou remember them, some claime as debt,
I thinke it mercy, if thou wilt forget.

Holy Sonnets

11
5

Se i minerali velenosi, e lalbero
Il cui frutto gett morte su noi
Altrimenti immortali e le lascive
Capre, e i serpenti invidiosi non possono
Esser dannati, ahim: perch io s?

Perch ragione o volont, in me innate,
Dovrebbero stimare che peccati
Altrove uguali, in me sono pi odiosi?
E se essere pietoso per Dio facile,
E gli fa onore, perch mai minaccia?

Ma chi sono io per osar discutere
Con te, Signore Iddio? Mischia il tuo sangue,
Che il solo degno, insieme alle mie lacrime,
in un celeste Lete, e in quello immergimi
Col mio peccato e il suo nero ricordo.

C chi pretende che tu ti ricordi
Di lui: di me piet se ti dimentichi.


John Donne
12
6 (X)

Death be not proud, though some have called thee
Mighty and dreadfull, for, thou art not soe,
For, those, whom thou thinkst, thou dost overthrow,
Die not, poore death, nor yet canst thou kill mee.


From rest and sleepe, which but thy pictures bee,
Much pleasure, then from thee, much more must flow,
And soonest our best men with thee doe goe,
Rest of their bones, and soules deliverie.
17




Thou art slave to Fate, Chance, kings, and desperate men,
And dost with poyson, warre, and sicknesse dwell,
And poppie, or charmes can make us sleepe as well,
And better then thy stroake; why swellst thou then?


One short sleepe past, wee wake eternally,
And death shall be no more; Death, thou shalt die.

17
Apothnskei nes... : E saffrettano i nostri migliori uomini a venire da
te, riposo delle loro ossa, e liberazione dellanima.
Holy Sonnets

13
6

Non ti gloriare, Morte, anche se dicono
Di te che sei terribile e potente,
Perch non lo sei affatto: chi tu credi
Daver travolto non mica morto,
Povera Morte, e neanche me puoi uccidere.

Come sonno e riposo ci regalano
Conforto, e sono solo tuoi ritratti,
Cos tu dovrai darcene di pi:
Non a caso, migliori sono gli uomini,
E prima vengono da te, a posare
Le loro ossa, e a consegnare lanima.

Schiava del fato sei, della fortuna,
Di re e di disperati, e stai fra guerre
Veleni e malattie: oppio e incantesimi
Posson farci dormire come e meglio
Del tuo assalto: di che ti vanti allora?

Un breve sonno e poi la veglia eterna:
Morte, non ci sarai; Morte, morrai.




John Donne
14
7 (XI)

Spit in my face you Jewes, and pierce my side,
Buffet, and scoffe, scourge, and crucifie mee,
For I have sinnd, and sinnd, and onely hee,
Who could do no iniquitie, hath dyed:


But by my death can not be satisfied
My sinnes, which passe the Jewes impiety:
They killd once an inglorious man, but I
Crucifie him daily, being now glorified.


Oh let mee then, his strange love still admire:
18

Kings pardon, but he bore our punishment.
19

And Jacob came clothd in vile harsh attire
But to supplant, and with gainfull intent:


God clothd himselfe in vile mans flesh, that so
Hee might be weake enough to suffer woe.
20



18
Oh lasciatemi allora ammirare per sempre il suo strano amore. La
fascinazione il rovescio dellammirazione.
19
I re perdonano, ma lui sopporta la nostra punizione. Lui, il re dei re,
non solo perdona, ma si accolla anche la pena per la nostra trasgressione.
20
Dio rivest la vile carne delluomo, in modo da poter essere tanto
debole da soffrire il dolore. Aggiungo, per pura questione dorecchio,
ma in linea col pensiero religioso, la morte.
Holy Sonnets

15
7

Su, sputatemi in faccia, voi Giudei,
Foratemi il costato, schiaffeggiatemi,
Schernitemi, frustatemi, mettetemi
In croce, perch ho peccato e peccato,
E solo lui, che non poteva farli,

morto: ma non basta la mia morte
A scontare i miei falli, che sorpassano
Lempiet dei Giudei: loro hanno ucciso
Un uomo oscuro, un d, mentre io ogni giorno
Lo crocifiggo che seduto in gloria.

questo strano amore che maffascina:
Un re perdona, e lui paga per noi.
Giacomo si vest di rozze pelli,
Ma a scopo di guadagno e dambizione:
21


La vile carne umana indoss Dio,
Per diventare debole abbastanza
Da soffrire cos passione e morte.





21
Si vest di pelli di capra per umiliarsi agli occhi di pap Isacco e
prendere il posto di Esa nel suo cuore. (Genesi 28, 1-36)
John Donne
16
8 (XII)

Why are wee by all creatures waited on?
Why doe the prodigall elements supply
Life and food to mee, being more pure then I,
Simple, and further from corruption?


Why brookst thou, ignorant horse, subjection?
Why dost thou bull, and bore so seelily
Dissemble weaknesse, and byone mans stroke die,
Whose whole kinde, you might swallow and feed upon?


Weaker I am, woe is mee, and worse then you,
You have not sinnd, nor need be timorous.
But wonder at a greater wonder
22
, for to us
Created nature doth these things subdue,


But their Creator, whom sin, nor nature tyed,
For us, his Creatures, and his foes, hath dyed.

22
Ma stupitevi dun portento maggiore. (di quello, cio, che creature
pi forti si sottomettano alle pi deboli). Invitato a stupirsi il lettore, pi
che il cavallo o il cinghiale, qui diventati these things.
Holy Sonnets

17
8

Perch tutto il creato ai nostri piedi?
Perch mi danno cibo e vita i prodighi
Elementi, di me certo pi puri,
Semplici e immuni dalla corruzione?

Perch sopporti desser sottomesso,
Tu, cavallo ignorante? E voi, cinghiali,
E voi tori, perch stupidamente
Fingete debolezza, e stramazzate
Sotto il colpo dun uomo, che potreste
Ingollare, lui e tutta la sua razza?

Ben pi debole sono, ahim, e peggiore
Io di voi, che non peccate, e dunque
Non dovete temere. Ma, miracolo!
C un prodigio pi grande: la natura,
Creata, che per noi doma questi esseri,

Mentre il loro Creatore, che natura
O peccato non obbliga, per noi,
Sue creature, e suoi nemici, morto.
John Donne
18
9 (XIII)

What if this present were the worlds last night?
Marke in my heart, O Soule, where thou dost dwell,
The picture of Christ crucified, and tell
Whether that countenance can thee affright,


Teares in his eyes quench the amasing light,
Blood fills his frownes, which from his piercd head fell.
And can that tongue adjudge thee unto hell,
Which prayd forgivenesse for his foes fierce spight?


No, no; but as in my idolatrie
I said to all my profane mistresses,
Beauty, of pitty, foulnesse onely is
A signe of rigour: so I say to thee,


To wicked spirits are horrid shapes assignd,
This beauteous forme assures a pitious minde.

Holy Sonnets

19
9

E se il mondo finisse questa notte?
Stampami in cuore, anima mia, dove abiti,
Limmagine di Cristo crocifisso
E dimmi se quel volto non ti gela:

Le lacrime che spengono la vivida
Luce degli occhi, il sangue che dal capo
Trafitto stilla e ingorga ogni sua ruga:
Potr la lingua, che implor perdono
Per gli spregi dei suoi crudi carnefici,
Condannarti alle pene dellinferno?

No, no; ma dico a te quel che dicevo,
Nella mia idolatria, alle mie profane
Amanti: che pietosa la bellezza,
Solo bruttezza segno di rigore.

Orrende forme son toccate ai diavoli:
Questa, bella cos, di chi ha piet.

John Donne
20
10 (XIV)

Batter my heart, three persond God; for, you
As yet but knocke, breathe, shine, and seeke to mend;
That I may rise, and stand, oerthrow mee,and bend
Your force, to breake, blowe, burn and make me new.


I, like an usurpt towne, toanother due,
Labour toadmit you, but Oh, to no end,
23

Reason your viceroy in mee, mee should defend,
But is captivd, and proves weake or untrue.


Yet dearelyI love you, and would be lovd faine,
24

But am betrothd unto your enemie:
Divorce mee,untie, or breake that knot againe,
Take mee to you, imprison mee, for I

Except youenthrall mee, never shall be free,
Nor ever chast, except you ravish mee.

23
Senza nessun esito.
24
Variante della Gardner. Il Grierson d: and would beloved faine.
Holy Sonnets

21
10

Sfasciami il cuore, Dio di tre persone,
25

Che finora hai bussato, bisbigliato,
Fatto luce e cercato di correggermi:
Se vuoi che malzi e resti in piedi, abbattimi,
Spezzami, bruciami, e rifammi nuovo.

Come citt usurpata, a un altro debita,
Brigo per farti entrare, inutilmente:
La ragione, che in me il tuo vicer,
E dovrebbe aiutarmi, prigioniera,
E si dimostra debole o fallace.

Eppure tamo, e vorrei esser riamato,
Ma son promesso sposo al tuo nemico:
Sciogli, spezza quel nodo, tu, divorziami,
Rapiscimi, imprigionami, perch

O mi fai schiavo o non sar mai libero,
O mi violenti o non sar mai casto.



25
E un di di materia, bench qui si tratti di spirito.
John Donne
22
11 (XV)

Wilt thou love God, as he thee! then digest,
My Soule, this wholsome meditation,
How God the Spirit, by Angels waited on
In heaven, doth make his Temple in thy brest.



The Father having begot a Sonne most blest,
And still begetting (for he ner begonne),
26

Hath deignd to chuse thee by adoption,
Coheire tohis glory,and Sabbaths endlesse rest.
27




And as a robbd man, which by search doth finde
His stolne stuffe sold, must lose or buyit againe:
The Sonne of glory came downe, and was slaine,
Us whom hehad made, and Satan stolne, to unbinde.



Twas much, that man was made like God before,
But, that God should be made like man, much more.

26
NellApocalisse (13,8) si parla dellagnello che fu sgozzato ap
katabols ksmou, fin dalla costituzione del cosmo.
27
E del riposo senza fine del (suo) sabato. Come dire il deserto del
Gobi, significando lebraico shabbth, appunto, riposo. Strano, o forse
no, che diavoli e streghe si siano appropriati dello stesso termine per le
loro orgiastiche feste.
Holy Sonnets

23
11

Vuoi amar Dio come Dio ama te?
Rumina allora questa salutare
Meditazione, anima mia: perch
Lo spirito di Dio, che dai suoi Angeli
nei cieli servito e riverito,
Venga a fare il suo tempio nel tuo petto.

Il Padre, pur avendo gi un Figliolo
Prediletto, che genera in perpetuo
(Mai cominci, difatti), s degnato
Dadottarti e di farti coerede
Della sua gloria e della pace eterna.

Come chi derubato e poi ritrova
La sua roba venduta, o la ricompra
O la perde, cos il glorioso Figlio
Scese quaggi e mor per riscattare
Noi, che lui fece e Satana rub.

Gran cosa, che sia stato luomo fatto
A immagine di Dio, ma molto pi,
Che Dio debba esser fatto a nostra immagine.


John Donne
24
12 (XVI)

Father, part of his double interest
28

Unto thy kingdome, thy Sonne gives to mee,
His joynture
29
in the knottie Trinitie
Hee keepes, and gives to me his deaths conquest.


This Lambe, whose death, with life the world hath blest,
Was from the worlds beginning slaine
30
, and he
Hath made two Wills, which with the Legacie
Of his and thy kingdome, doe thy Sonnes invest.


Yet such are thy laws, that men argue yet
Whether a man those statutes can fulfill;
None doth; but all-healing grace and spirit
Revive againe what law and letter kill.


Thy lawes abridgement, and thy last command
Is all but love
31
; Oh let this last Will stand!

28
Doppiamente cointeressato: ciascuna delle tre persone divine avendo
inter-essenza con le altre due.
29
Jointure il patrimonio legato alla sposa allatto del matrimonio, da
usufruire in caso di vedovanza.
30
E le si prosteranno <alla Bestia> tutti coloro il cui nome non scritto
nel libro della vita dellagnello che fu sgozzato (esfagmnou) fin dalla
creazione del cosmo. Apocalisse, 13,8.
31
La locuzione all but doveva avere altra accezione dalle moderne, che
porterebbero a un controsenso.
Holy Sonnets

25
12

Padre, una parte moffre il tuo Figliolo
Del suo doppio interesse nel tuo regno:
Si tiene il vitalizio che gli viene
Dai vincoli che ha nella Trinit,
E a me d il frutto della propria morte.

Lagnello, la cui morte ha benedetto
Il mondo con la vita, fu sgozzato
Allinizio del mondo, ed ha lasciato
Due Testamenti a nome dei tuoi figli,
Insieme al Lascito del suo regno, e tuo.

Ma la tua legge tale che ancor oggi
Si discute in che modo sia possibile
Adempiere ai suoi articoli: nessuno
Lo fa; solo la tua grazia salvifica
E il tuo spirito possono dar vita
A ci che legge e lettera hanno ucciso.

Ultimo tuo comandamento, epitome
Dogni tua legge amare: oh cos sia
Fatta questultima tua Volont!

John Donne
26
13 (I)
32


Thou hast made me, And shall thy worke decay?
Repaire me now, for now mine end doth haste,
I runne to death, and death meets me as fast,
And all my pleasures are like yesterday;

I dare not move my dimme eyes any way,
Despaire behind, and death before doth cast
Such terrour, and my feeble flesh doth waste
By sinne in it, which it twards hell doth weigh;

Onely thou art above, and when towards thee
By thy leave I can looke, I rise againe;
But our old subtle foe so tempteth mee,
That not one houre my selfe I can sustaine;

Thy Grace may wing me to prevent his art,
And thou like Adamant draw mine iron heart.
33



32
Questo sonetto e i tre seguenti furono aggiunti alla seconda edizione,
quella del 1635, dei poemi di Donne.
33
Duro, insensibile. Adamant la magnetite, o calamita.
Holy Sonnets

27
13

Tu mhai fatto, e andr perso il tuo lavoro?
Aggiustami ora, che sono alla fine,
Che corro a morte, e lei mi corre incontro,
E ogni piacere come fosse ieri;

Disperazione dietro e morte avanti
Spargon tanto terrore che non oso
Muovere gli occhi stanchi; e la mia carne
guasta del peccato che ha di dentro,
E che la tira gi verso linferno;

Solo tu stai lass, e quando mi lasci
Guardare verso te mi risollevo;
Ma il nostro vecchio, subdolo nemico
Mi tenta, e non mi reggo pi dunora;

Ali mi dia a evitar la sua malizia
La grazia tua, e tu, fai da calamita,
Tira su questo mio cuore di ferro.

John Donne
28
14 (III)

O Might those sighes and teares returne againe
Into my breast and eyes, which I have spent,
That I might in this holy discontent
Mourne with some fruit, as I have mournd in vaine;


In mine Idolatry what showres of raine
Mine eyes did waste? what griefs my heart did rent?
That sufferance was my sinne; now I repent;
Cause I did suffer I must suffer paine.


Thhydroptique drunkard, and night-scouting thiefe,
The itchy Lecher, and selfe tickling proud
Have the remembrance of past joyes, for reliefe
Of comming ills. To (poore) me is allowd


No ease; for, long, yet vehement griefe hath beene
Theffect and cause, the punishment and sinne.
Holy Sonnets

29
14

Ah, potessero lacrime e sospiri
Che sprecai ritornarmi ancora in petto,
E negli occhi, affinch con qualche frutto
Io possa in questo santo malcontento
Dolermi, come allora feci invano;

Nella mia idolatria, quanti rovesci
Di pioggia sperperarono i miei occhi!
Quante pene squarciarono il mio cuore!
Soffrii a peccare, e ora, che mi pento,
Devo patir daver patito tanto.

Lubriacone assetato e malandrino,
Che va in giro la notte, e il donnaiolo
Allupato e spaccone hanno sollievo,
Nei malanni che arrivano, al ricordo
Delle passate gioie. Invece io,
Disgraziato che sono, non ho tregua:

Un lancinante, lungo affanno stato
Effetto e causa, punizione e colpa.


John Donne
30
15 (V)

I am a little world made cunningly
Of Elements, and an Angelike spright,
But black sinne hath betraid to endlesse night
My worlds both parts, and (oh) both parts must die.


You which beyond that heaven which was most high
Have found new sphears, and of new lands can write,
Powre new seas in mine eyes, that so I might
Drowne my world with my weeping earnestly,


Or wash it, if it must be drownd no more:
But oh it must be burnt! alas the fire
Of lust and envie have burnt it heretofore,
And made it fouler; Let their flames retire,


And burne me o Lord, with a fiery zeale
Of thee and thy house, which doth in eating heale.

Holy Sonnets

31
15

Sono un piccolo mondo, fatto ad arte
Delementi, e da una mente angelica,
Ma loscuro peccato ha consegnato
A eterna notte tutte due le parti
Del mio mondo, che devono morire.

Voi che avete trovato oltre quel cielo
Che era il pi alto nuove sfere, e avete
Ancora nuove terre da descrivere,
Versate nuovi mari nei miei occhi,
Che le mie lacrime ferventi possano
Annegare il mio mondo, o anche lavarlo,

Se non deve pi essere annegato,
Ma ahim bruciato! Il fuoco di lussuria
E dinvidia lha riarso fino ad ora,
E lha fatto pi nero; tu, Signore,

Fa che quel fuoco si ritiri e accendi
Ardente in me, per te e per la tua casa,
Lo zelo che risana divorando.



John Donne
32
16 (VIII)

If faithfull soules be alike glorifid
As Angels, then my fathers soule doth see,
34

And adds this even to full felicitie,
That valiantly I hels wide mouth orstride:



But if our mindes to these soules be descryd
By circumstances, and by signes that be
Apparent in us, not immediately,
How shall my mindes white truth by them be tryd?



They see idolatrous lovers weepe and mourne,
And vile blasphemous Conjurers to call
On Jesus name, and Pharisaicall
Dissemblers feigne devotion. Then turne


O pensive soule, to God, for he knowes best
Thy true griefe, for he put it in my breast.

34
Donne aveva 4 anni quando suo padre mor. La mamma si rispos
quello stesso anno (1576) con un noto medico, John Syminges e, di nuovo
vedova, con Richard Rainsford, nel 1590.
Holy Sonnets

33
16

Se le anime credenti sono in gloria
Come gli angeli, quella di mio padre
Allora vede, e al suo perfetto gaudio
Aggiunge questo, che con valenta
Io scavalco la bocca dellinferno:


Ma se le nostre menti son descritte
A quelle anime dalle circostanze,
Dalle apparenze, e non direttamente,
Come far la mia candida mente
A dimostare loro che sincera?


Loro vedono piangere ed affliggersi
Anche amanti idolatri, e miserabili,
Sacrileghi santoni richiamarsi
Al nome di Ges, e farisei ipocriti
Fingere devozione. Allora volgiti,

O anima pensosa, a Dio, perch
Lui lo sa, che la tua pena sincera,
Perch me lha ficcata dentro al petto.

John Donne
34
17 (XVII)
35


Since she
36
whom I lovd hath payd her last debt
To Nature, and to hers, and my good is dead,
And her Soule early into heaven ravished,
Wholly on heavenly things my mind is sett.


Here the admyring her my mind did whett
To seeke thee God; so streames do shew their head;
But though I have found thee, and thou my thirst hast fed
A holy thirsty dropsy melts mee yett.


But why should I begg more Love, when as thou
Dost wooe my soule for hers offring all thine:
And dost not only feare least I allow
My Love to Saints and Angels, things divine,


But in thy tender jealosy dost doubt
37

Least the World, Fleshe, yea Devill putt thee out.

35
Questi ultimi tre sonetti rimasero in manoscritto fino al 1912, quando
furono stampati dal Grierson.
36
La moglie Anne, morta a 33 anni, crocifissa al suo dodicesimo parto
(1617).
37
To put out, far fuori, mettere k.o. un avversario, qui in amore.
Holy Sonnets

35
17

Poich ha pagato lultimo suo debito,
Colei che ho amato, alla natura, e morta
Al mio bene ed al suo, e la sua anima
Sbito fu rapita in cielo, io in cose
Celesti riporr tutto me stesso.

Quaggi ammirarla maguzz la mente
A cercare te, Dio: cos i ruscelli
Rivelano la polla; ma anche se
Tho trovato, e ho bevuto, mi perseguita
Una sacra, assetata idropisia.

Ma perch supplico da te pi amore,
Quando sei tu che mi corteggi lanima
Dandomi in cambio della sua la tua?
Tu non solo hai paura che io dia
Il mio amore a Santi e Angeli del cielo,

Ma, nella tenera tua gelosia,
Dubiti che ti mettan fuori gioco
La Carne, il Mondo, e addirittura il Diavolo.


John Donne
36
18 (XVIII)

Show me deare Christ, thy spouse, so bright and clear.
What! it is She, which on the other shore
Goes richly painted?
38
or which robd and tore
Laments and mournes in Germany and here?
39



Sleepes she a thousand, then peepes up one yeare?
Is she selfe truth and errs? now new, now outwore?
Doth she, and did she, and shall she evermore
On one, on seaven, or on no hill appeare?


Dwells she with us, or like adventuring knights
First travaile we to seeke and then make Love?
Betray kind husband thy spouse to our sights,
And let myne amorous soule court thy mild Dove,


Who is most trew, and pleasing to thee, then
When sheis embracd and open to most men.

38
La chiesa cattolica.
39
La chiesa protestante, di qualsiasi credo. La disfatta dei calvinisti
boemi, guidati dallElettore Palatino (figlio di Giacomo I dInghilterra, il
re teologo) alla Montagna Bianca (nei dintorni di Praga), da parte della
Lega cattolica (Spagna, Baviera, Boemia), e in genere, la restaurazione
cattolica che stava avvenendo un po dovunque sul continente (Guerra dei
Trentanni, in cui la Spagna si dissanguer) allorigine di questa
richiesta di chiarimenti che il Decano, gia dubbioso di suo, fa a Cristo,
probabilmente dunque nel 1620, anno della disfatta.
Holy Sonnets

37
18

Mostrami, caro Cristo, la tua sposa,
Tanto splendida e illustre. Come?! quella
Cos truccata, sopra laltra sponda?
O quella che, in Germania e qui, straziata
E derubata piange e si lamenta?

Dorme mille anni e salza su per uno?
40

lei, la verit in persona, e sbaglia?
Ora fresca e ora vizza? E dove pu,
Pot o potr per sempre essere vista?
Sopra un colle, su sette, su nessuno?
41


Sta qui tra noi, o come i cavalieri
Erranti toccher prima cercarla
Per poi farci allamore? Dicci chi ,
Da marito cortese, la tua sposa,
Lascia che la mia anima amorosa
Corteggi la tua tenera Colomba,

Che t pi cara e pi fedele quando
pi aperta, e pi uomini labbracciano.
42



40
I mille anni che passano fra il definitivo trionfo del cristanesimo sulle
religioni pagane e la riforma di Lutero. To peep spuntar fuori, fare
capolino.
41
Rispettivamente: il monte Moriah, su cui sorge il tempio di Salomone a
Gerusalemme; i sette colli di Roma o nessun colle: il lago di Ginevra.
42
Torna qui lidea del bene che bene non se non goduto da molti:
vedi, nei S&S, Confined Love.
John Donne
38
19 (XIX)
43


Oh, to vex me, contraryes meet in one:
Inconstancy unnaturally hath begott
44

A constant habit; that when I would not
I change in vowes, and in devotione.

As humorous is my contritione
45

As my prophane Love, and as soone forgott:
As ridlingly distemperd
46
, cold and hott,
As praying, as mute; as infinite, as none.

I durst not view heaven yesterday; and to day
In prayers, and flattering speaches I court God:
To morrow I quake with true feare of his rod.
So my devout fitts come and go away

Like a fantastique Ague: save that here
Those are my best dayes, when I shake with feare.

43
Questo sonetto viene subito dopo il XVIII e chiude il manoscritto
Westmoreland (che di mano dun vecchio e caro amico di Donne,
Rowland Woodward).
44
Unnaturally, non naturale: lincostanza che genera il suo opposto.
45
Diciamo che la contrizione il pentimento che si guarda allo specchio.
46
Termine che rimanda alla salute come eguale commistione,
temperamento, dei quattro umori.
Holy Sonnets

39
19

Per straziarmi salleano anche gli opposti:
Lincostanza ha figliato unabitudine
Snaturata e incallita: controvoglia,
Ma cambio, in giuramenti e in devozione.

Come il mio amor profano, con lumore
Cambia il mio pentimento: cos presto
Dimenticato, cos ambiguamente
Malato, e freddo e caldo; cos supplice
Quanto muto; cos infinito e nullo.

Non ho osato guardare il cielo, ieri;
Oggi mi struscio a Dio, gli fo la corte;
Domani tremer dalla paura
Della sua verga. Cos vanno e vengono,

Come una strana febbre, i miei accessi
Di devozione: solo che sto meglio
Nei giorni quando tremo di terrore.
47



47
Antesignano dei Quaccheri? (George Fox nasce in quegli anni: 1624).
Precursore di Kierkegaard? (Non si potrebbe descrivere con maggiore
concisione lincessante oscillare, da un aut allaltro, del danese). Prime
avvisaglie, in questo italianissimo fra i poeti inglesi, di quel vice anglais
che far furore nella Londra di qualche tempo dopo? (Gli elementi ci sono
tutti: la verga, la febbrile paura, il piacere). Scegliete voi. Certo che
questultimo sonetto, probabilmente del 1626, o pi tardo ancora, riporta
il Decano di San Paolo esattamente ai dubbi e alle inquietudini di
trentanni prima: la terza Satira, con quel suo invito alla certezza duna
fede, del 1594.

Potrebbero piacerti anche