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Università degli studi di Fiume/Rijeka

Facoltà di lettere e filosofia


Dipartimento di italianistica
Corso di Lettura dei testi di letteratura contemporanea
italiana

GIUSEPPE
UNGARETTI
Il dolore
28 novembre 2023
INDICE
● Vita di Giuseppe Ungaretti
● Fasi della produzione poetica
● Il dolore
● L’analisi della poesia Non gridate più
● Conclusione
VITA DI GIUSEPPE UNGARETTI
● 10 febbraio 1888: nasce ad Alessandria d'Egitto, da genitori
lucchesi
● Frequenta la scuola superiore ad Alessandria
● 1912: si reca a Parigi, dove entra in contatto con esponenti
dell'avanguardia
● 1914: si trasferisce in Italia, a Milano
● 1915-1918: pubblica le prime liriche su „Lacerba”; combatte da
volontario sul fronte del Carso e in Francia
● L’interventismo
● 1920-1931: sposa Jeanne Dupoix (1920); lavora presso il
Ministero degli Affari esteri, a Roma, nascono i suoi due figli, si
converte al cattolicesimo
● 1936-1937 si trasferisce in Brasile per insegnare
letteratura italiana a San Paolo.
● 1939: muore il figlio Antonietto.
● 1942-1944: torna in Italia (1942) e insegna all'Università
di Roma
● 1950 - 70: riceve numerosi, crescenti riconoscimenti
internazionali e pubblica le sue raccolte
● Giugno 1970: muore a Milano.
● Nel 1969, la sua raccolta completa di versi, intitolata
"Vita d’un uomo", fu pubblicata presso l'editore
Mondadori.
Fasi della produzione poetica
02
01 •

1933-1942
Sentimento del tempo (1933) 03
• Temi ardui del tempo, della
morte, dell’eternità, e
conversione al cattolicesimo
• 1943-1970
• 1915-1932 •
(1928) Il dolore (1947)
• Il porto sepolto (1916) •
• Sul piano formale avviene il La terra promessa (1950)
• Allegria di naufragi (1916-1919) •
ricupero della tradizione Un grido e paesaggi (1952)
• Novità formali: abolizione di rima, metrica •
italiana e del barocco – Il taccuino del vecchio (1960)
e punteggiatura, „verticalizzazione” del „barocco ungarettiano” • Compostezza formale e rifiuto degli
testo, uso degli spazi bianchi, linguaggio e • Predomina la complessità del eccessi
sintassi essenziali e frammentari, parola linguaggio, delle strutture
come „illuminazione” formali e delle immagini
IL DOLORE
• la morte del fratello maggiore nel 1937
• la morte del figlio Antonietto
• iniziò la Seconda Guerra Mondiale
• quei periodi di sofferenza, angoscia, paura e distruzione divengono i temi
centrali della raccolta di poesie Il dolore

La raccolta è articolata in diverse sezioni:


• "Tutto ho perduto"
• "Giorno per giorno" (1940-1946)
• "Il tempo è muto" (1940-1945)
• "Roma occupata" (1943-44)
• "I ricordi" (1942-1946)

So cosa significhi la morte, lo sapevo anche prima; ma allora, quando mi è


stata strappata la parte migliore di me, la sperimento in modo più intenso. Il
dolore è il libro che amo di più, scritto negli anni orribili, stringendomi alla
gola. Parlarne mi sembrerebbe quasi impudico. Quel dolore non finirà mai di
straziarmi.
NON GRIDATE PIÙ
Cessate d’uccidere i morti, Smettetela di uccidere i morti, smettete di

Non gridate più, non gridate gridare, non gridate se li volete ascoltare

Se li volete ancora udire, nuovamente, se sperate di non morire

Se sperate di non perire.

[I morti] hanno la voce flebile, non fanno


Hanno l’impercettibile sussurro,
più rumore dell’erba che cresce, quella che
Non fanno più rumore
può vivere solo dove l’uomo non passa
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.
NON GRIDATE PIÙ
Cessate d’uccidere i morti,
L’analisi metrica
Non gridate più, non gridate
• le due quartine: la prima formata da novenari, la Se li volete ancora udire,
seconda da un endecasillabo (v.5), due settenari
(vv.6-7) e un novenario. Se sperate di non perire.
• una sola rima baciata udire/perire (vv.3-4)
• rime interne in ate (cessate, gridate, gridate,
sperate)
Hanno l’impercettibile sussurro,
• le allitterazioni (Rumore/del crescere dell’erba -
vv.6-7 - in r ed e; Se sperate di non perire/Hanno Non fanno più rumore
l’impercettibile sussurro, /Non fanno più rumore -
vv.4/6 - in p, r e s) Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.
● L'opera Vita d'un uomo (1969) comprende anche le composizioni liriche Croazia
segreta, in cui canta di due donne croate: una tata della sua infanzia in Egitto che era
una narratrice indimenticabile (Dunja) e una giovane amica della sua vecchiaia.

● http://www.la-poesia.it/poesie-del-900/giuseppe-ungaretti-croazia-segreta-1391-1.html
CONCLUSIONE

• Giuseppe Ungaretti è riuscito a trasformare il dolore personale in un'opera che


trascende il tempo e lo spazio, diventando un riflesso universale delle sfide e delle
sofferenze umane.

• La poesia di Ungaretti invita non solo a contemplare il dolore, ma anche a trovare,


attraverso la bellezza della sua espressione, una via verso la comprensione, la
consapevolezza e la guarigione.

• Gran influenza sulla poesia del Novecento


BIBLIOGRAFIA
1. BALDI G., GIUSSO S., RAZETTI M., ZACCARIA G., Dal testo alla storia, dalla storia al testo, vol. G, Paravia,
Torino, 2000.
2. FERRONI G., Letteratura italiana contemporanea, Mondadori, Milano, 2015.
3. LUPERINI, R., CATALDI P., MARCHIANI L., MARCHESE F., La scrittura e l’interpretazione: Modernità e
contemporaneità, G. B. Palumbo, Italia, 2011.
4. Non gridate più, Tutt'arte, https://www.atuttarte.it/poesie/ungaretti-giuseppe/non-gridate-piu.html, pubblicato 1°
aprile 2020
5. SAMBUGAR M., SALÀ G., Gaot, vol. 3, RCS Libri, Milano, 2007.
6. SIVIERO C., SPADA A., Nautilus, alla scoperta della letteratura italiana, vol. 3, Zanichelli, Bologna, 2000.
7. UNGARETTI G., Vita d'un uomo, Tutte le poesie, Mondadori, Milano, 1969.
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!

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