Nell’ambito dell’odontoiatria delle comunità, uno dei punti di interesse e quello di
rilevare la presenza o meno di una malattia, di valutarne la gravità in una determinata popolazione, al fine di effettuare indagini epidemiologiche specifiche per l’individuazione di eventuali fattori di rischio, nell’ottica di predisporre adeguati interventi di prevenzione. Le patologie che in campo odontoiatrico hanno attirato l’attenzione degli epidemiologi e degli odontoiatri di comunità sono principalmente: • La carie dentale • Le parodontologia La carie • Ancora oggi è argomento di discussione per quanto attiene alla modalità di rilevazione dei dati, sia per la possibilità di poter effettuare per mezzo di indici di patologia cariosa validi confronti fra popolazioni diverse in tempi diversi. • Nel caso della patologia cariosa, infatti, l’odontoiatra cerca di misurare una malattia che può interessare vari siti e denti e spesso con diversi gradi di distruzione. Questa lesione può manifestarsi con una varietà di forme cliniche, a seconda di quanto grave sia la distruzione della struttura dura del dente, oppure secondo quale superficie abbia interessato. • Gli stadi più precoci della malattia possono essere diagnosticati solo con strumenti appositi e con un’osservazione attenta accurata della superficie dentaria quali la percezione tattile della presenza di una cavità visiva dall’opacità dello smalto, mentre le lesioni più avanzate possono essere diagnosticate molto più semplicemente in maniera visiva come una cavità Indice DMFT-S
È l’indice più utilizzato DMFT(S)/dmft(s)
Si parla di DMFT(S) quando ci si riferisce alla dentatura permanente e di dmft(s) quando ci si riferisce alla dentatura decidua. In caso di dentatura mista si procede al calcolo di entrambi gli indici. Prima di tutto si assegna un punteggio che sia in grado di spiegare l’esperienza di carie. Si fa semplicemente contando il numero di denti cariati (D), otturati (F) e i denti persi con carie (M). La somma di questi numeri fornisce il punteggio individuale. Se gli elementi dentari sono valutati a livello di superficie il punteggio ottenuto viene denominato DMFS ( S da surface), se invece la valutazione si ferma a livello dentale il punteggio viene denominato DMFT ( T da Tooth) • Il DMFT può assumere valori compresi tra 0 (o nessun dente cariato, otturato o perso per carie) e 28, mentre il DMFS può oscillare in un range tra 0 e 128 (80 superfici per premolari e molari+ 48 superfici nel settore frontale. • Il dmft può assumere valori tra 0 e 20, mentre il dmfs tra zero e 88. • L’indice DMFS/dmfs fornisce, rispetto al DMFT/dmft informazioni sulla gravità dello status per quanto attiene le lesioni cariose • La componente D/d registra la malattia attiva al momento dell’indagine • La componente M/m (da missed: denti persi per carie): questo sub-indice descrive la source odontoiatrica del paziente. Bisogna stabilire con certezza se la causa dell’assenza di un elemento dentario sia da ascrivere alla patologia cariosa o meno. • La componente F/f (da Filled: otturato): nel calcolo di questo valore è necessario registrare sorridenti o le superfici effettivamente otturati per carie. Bisogna distinguere dai sealant, che comunque vengono riconosciuti in quanto opachi. Per le otturazioni che interessano l’angolo mesiale o distale dei denti anteriori bisognerà verificare se l’otturazione è secondaria a trauma, in questo caso non sarà registrata nell’indice di carie. Poiché è stato evidenziato che questo indice ha una tendenza crescente all’ asimmetria nella distribuzione dello stesso, oggi viene utilizzato un nuovo indice: SiC (Significant Caries Index) , con lo scopo di focalizzare l’attenzione degli odontoiatri di comunità sugli individui o lo popolazioni con i valori di carie più elevati. Questo indice è calcolato nel seguente modo: A-gli individui vengono ordinati in maniera crescente rispetto al loro indice DMFT, B-viene selezionato il terzo della popolazione o degli individui con il valore più elevato, C-viene calcolata la media dell’indice DMFT di questo sottogruppo. Questo valore e l’indice SiC Indice FS-T (Filled Sound Teeth): viene calcolato sommando il numero dei denti otturati essa, quindi rappresenta lo stato di salute e la funzionalità
Indice per la necessità di trattamento T-needs: indica la
stima del lavoro clinico necessario per ricostruire un dente affetto da malattia cariosa, sebbene possa esserci una discrepanza tra lo status dentale e la necessità di trattamento Patologia gengivo- parodontale Per stabilire e identificare il grado di gravità della patologia gengivo-parodontale sono stati sviluppati una serie di indici. Questi possono essere classificati secondo Lang in quattro categorie: 1-indici per la valutazione del grado di infiammazione della gengiva; 2-indici per monitorare la perdita di tessuto parodontale; 3-indici per la valutazione dell’igiene orale; 4-indici di necessità di trattamento Indici per la valutazione del grado di infiammazione della gengiva Indice PMA (gengiva papillari, marginale, aderente) di Schour e Massler: -si propone di determinare il numero di papille, margini gengivali e aree di gengiva aderente affetti da gengivite. Indice di gengivite (GI) di Loe e Silness : i vari stadi della malattia sono così codificati: 0= gengiva normale 1= infiammazione lieve, modesta variazione di colore, leggero edema, nessun sanguinamento al sondaggio 2= infiammazione moderata,rossore, edema e lucentezza; sanguinamento al sondaggio 3= infiammazione grave, rossore marcato ed edema, ulcerazione, tendenza al sanguinamento spontaneo Indice di sanguinamento gengivale (GBI) di Ainamo e Bay: è considerato un indice di gengivite indiretto, - negativo = non compare sanguinamento al sondaggio; -positivo = sanguinamento entro 10 secondi dal sondaggio Indici per monitorare la perdita di tessuto parodontale Indice parodontale (PI) di Russel : è un indice numerico con valori crescenti secondo la patologia; 0= sano; 1= gengivite lieve: è presente infiammazioni parte della gengiva libera; 2= gengivite: infiammazioni interessa tutta la gengiva che circonda il dente, non c’è distruzione di tessuto emigrazione dell’attacco epiteliale; 3= gengivite con formazione di tasca. Nessuna mobilità; 4= lesione avanzata con perdita della funzione masticatoria, dente con mobilità anche verticale Indice di malattia parodontale (PDI) di Ramfjord : migliore rispetto al precedente, è in grado di valutare lo stato gengivale, l’estensione della placca sopragengivale, la presenza o l’assenza di tartaro sopra e sotto gengivale e la profondità delle tasche e la perdita di attacco parodontale; • 0= sano; • 1= gengivite da lieve a moderata; i segni di infiammazione si estendono tutti intorno al dente; • 2= gengivite moderatamente grave; • 3= gengivite grave, caratterizzata da rossore marcato tendenza al sanguinamento e all’ulcerazione; • 4= tasca che si estende fino a 3 mm apicalmente alla giunzione smalto-cemento; • 5= tasca compresa tra 3 e 6 mm • 6= tasca parodontale oltre 6 mm Indici per la valutazione di igiene orale
Indice di igiene orale (OHI) ed indice di igiene orale semplificato(OHI-S)
di Greene e Vermillon : sono indici impiegati per valutare, con e senza colorazione, tramite il rilievo dell’estensione dei depositi sopra-gengivale di e del tartaro sopra e sotto-gengivali, lo stato di igiene orale. • E un indice utile per la sua semplicità, infatti la tecnica prevede di rilevare l’estensione dei depositi molli,senza differenziare quindi i depositi microbici, alimentari e la materia alba, mediante l’uso di una sonda. • L’esame è limitato alle superfici vestibolare di sei denti campione arbitrariamente scelti. • Ad ogni singola superficie vengono assegnati, per quanto riguarda i tessuti molli, dei valori da 0 a 3 relativamente alla presenza di placca e/o tartaro. • 0= non è presente alcun residuo o colorazione; • 1= presenza di residui molli che coprono meno di 1/3 della superficie del dente esaminata o di colorazione estrinseca senza che i residui importanti coprano la superficie; • 2= presenze di residui molli che coprono più di 1/3 o meno di 2/3 della superficie visibile del dente • 3= presenze di residui molli che coprono più di 2/3 della superficie dentale visibile La presenza o meno di tartaro sopra o sottogengivale e così codificata: • 0= non è presente alcun deposito calcificato; • 1= presenza di tartaro sopra-gengivale che copre meno di 1/3 della superficie del dente esaminata; • 2= presenza di tartaro sopra- gengivale che copre più di 1/3 in meno di 2/3 della superficie visibile del dente o presenza di depositi di tartaro sotto- gengivale attorno al colletto del dente; • 3= presenza di tartaro sopra-gengivale che copre più di 2/3 della superficie dentale visibile o presenza di una banda spessa e continua di tartaro sotto- gengivale attorno al colletto del dente Indice di placca di Silnes e Loe: per questo indice si valuta esclusivamente lo spessore della placca in corrispondenza della superficie dentaria intra-gengivale. Viene rilevato utilizzando una sonda ed una soluzione rilevatrice, • 0= assenza di placca; • 1= presenza di un film aderente al margine libero gengivale e alla superficie dentaria adiacente. La placca non è visibile ad occhio nudo; • 2= modesto cumulo di depositi molli all’interno del succo gengivale, sul margine e/o sulla superficie dentaria adiacente. La placca è visibile ad occhio nudo; • 3= abbondanza di materiale molle nelle stesse sedi descritte per il valore 2 Indici di necessità di trattamento Indice per il rilevamento della necessità di trattamento parodontale di comunità (CPITN, Community Periodontal Index of Treatment Needs). • Questo indice registra le condizioni cliniche in funzione della profondità delle tasche parodontali, presenza di sanguinamento, presenza di tartaro. • La dentizione viene divisa in sei parti (sestanti): ad ogni sestante viene dato un punteggio i sestante sono definiti dai denti: 17-14,13-23,24- 27,37-34,33-43,44-47. • Negli studi epidemiologici della popolazione adulta (20 anni oltre) sono esaminati solo dissidenti, indicati come denti indice (17-16-11-26-27-47- 46-31-36-37). I morali sono sondate a coppia solo quello col punteggio maggiore viene registrato. •. • Per gli adolescenti vengono considerati solo se denti: 16,11,26,36,31,46 • Se i soggetti hanno meno di 16 anni le tasche parodontali non vengono registrate a causa dell’alta frequenza di false tasche associate denti l’eruzione. • Il punteggio segue questo criterio e si assegna ad ogni sestante: • Score X: uno o più denti indice del sestante non presenti: il sestante si esclude • Score 4: tasche patologiche di 6 mm o più (tacca nera sonda CPITN non visibile) • Score 3: tasche patologiche di 4 o 5 mm (margine gengivale tacca nera della sonda) • Score 2: Tartaro o altri fattori ritentivi (margini non corretti di otturazioni o corone) • Score 1: Sanguinamento durante o subito dopo il sondaggio • Score 0: tessuto sano