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ANOMALIE DEI DENTI

ANOMALIE DEI DENTI


Deviazioni anatomo-strutturali e/o funzionali, dei denti decidui o permanenti,
riconducibili ad un disturbo dellodontogenesi, causato dallazione di noxae patogene
di diversa natura.
CLASSIFICAZIONE DELLE ANOMALIE
1) DI NUM!"#
A) in eccesso
B) in difetto
$) DI %D
&) DI '"%I(I"N
)) DI *"!M+ ,"-UM
.) DI %,I-U''"
/) DI %0!U00U!+
1) ANOMALIE DI NUMERO
A) ANOMALIE DI NUMERO IN ECCESSO
'er IPERODONTIA si intende c1e il numero di elementi dentari 2 eccedente la norma.
3lassific1iamo liperodontia in#
Iperodontia vera 4uando sono presenti in arcata, oltre a5li elementi fisiolo5ici,
anc1e elementi#
a) supplementari# denti con morfolo5ia normale ed allineati in arcata
b) sovrannumerari# denti con morfolo5ia atipica e localizzazione anomala
Iperodontia falsa se in arcata sono presenti elementi dentari della serie
permanente 4uando non 2 ancora avvenuta la perdita del corrispondente elemento
deciduo.
%i definiscono denti supplementari 4ue5li elementi dentari c1e sono assolutamente
simili, per
forma e localizzazione, a5li elementi dentari della serie fisiolo5ica.
%i definiscono denti sovrannumerari 4ue5li elementi dentari c1e 1anno morfolo5ia
atipica e sede anomala, 4uindi non sono affatto riconducibili a nessun elemento
dentario della serie fisiolo5ica.
-a sede dove 4uesta anomalia avviene con ma55iore fre4uenza 2 la zona anteriore
del mascellare superiore, ci6 avviene per diverse ra5ioni tra cui un alto risc1io di
traumatismi ed anc1e perc17 la zona antero-superiore rappresenta embriolo5icamente
il punto di fusione tra ectoderma, endoderma e mesenc1ima. Un dente supplementare
o soprannumerario, pu6 ostacolare la normale eruzione creando denti inclusi.
1

Classifia!ione dei sovrannumerari:

orma:
conoidi
tubercolari
infundiboliformi
Conoidi: 1anno una struttura conica
Tubercolari: presentano a livello coronale delle strozzature c1e conferiscono al dente
la forma tubercolare8 i premolari e i molari sono pi9 so55etti a tale anomalia.
Infundiboliformi: 1anno struttura rotonde55iante con forma :a botticella;.
Sede:
mesiodens
paramolare
distomolare
Mesiodens: elemento dentario sovrannumerario del mascellare superiore posizionato
sulla linea mediana tra i due incisivi centrali8 2 il sovrannumerario pi9
fre4uentemente dia5nosticato.
Paramolari: denti in sovrannumero situati tra I molare e II premolare.
Distomolari o oni: sovrannumerari c1e erompono distalmente ai terzi molari.
$

Ipotesi e!iopato"eneti#e
1. %uddivisione del 5erme dentario per I$ERATTI%IT& o I$ER$RODUTTI%IT& della
lamina dentale#
liperattivit! della lamina dentale porta alla suddivisione del 5erme dentario in fasi
estremamente precoci, prima ancora c1e siano strutturate le varie componenti
dellelemento dentario.
-iperproduttivit! 2 lanalo5o delliperattivit<, ma viene c1iamata in causa nei
distomolari e nei paramolari.
$. !iattivazione dei residui epiteliali del 'U(ERNACULUM DENTIS#
il gubernaculum dentis o :corda 5ubernacolare; 2 un sottile cordone epiteliale c1e
impe5na un canale osseo c1iamato canale 5ubernacolare e c1e colle5a lor5ano
dello smalto del 5erme in formazione con lepitelio della mucosa sovrastante8 una
sua riattivazione potrebbe essere causa di denti in sovrannumero.
&. +ttivit< di bottoni epiteliali staccatisi dal 5erme dentario.
Manifesta!ioni lini#e
- Malposizioni
- 3isti pericoronali
- Inclusioni dentarie
- Disodontiasi dei denti permanenti =eruzione dentaria difficoltosa)
- Nevral5ie, parestesie e raramente anestesie
Terapia
- strattiva
- "rtodontica
- 'rotesica
&
Nella 5rande ma55ioranza di 4uesti casi clinici, occorre il coinvol5imento di pi9
specialisti, ovvero un approccio multidisciplinare.
DISOSTOSI CLEIDO)CRANICA DISOSTOSI CLEIDO)CRANICA
Malattia ereditaria, dovuta alla trasmissione di un 5ene a carattere autosomico
dominante alterazione del braccio corto del cromosoma /) caratterizzata da#
Ipoplasia o aplasia di una o entrambe le clavicole =a causa dellaplasia
clavicolare, i pazienti possono c1iudere le spalle in avanti)
!itardo dellossificazione delle suture cranic1e
Iperodonzia e polinclusione a carico della dentatura permanente
+ltre caratteristic1e presenti in 4uesti pazienti con percentuali vicine all>. ? sono#
micro5nazia ovvero un iposviluppo del mascellare superiore
precoce ossificazione delle diafisi delle ossa lun51e =pazienti di bassa statura)
aspetto turricefalico =testa di forma 5rossolanamente trian5olare con base in
alto)
N"N ,I !I0+!D" MN0+-.
0erapia# c1irur5ico-protesica
!) ANOMALIE DI NUMERO IN DIETTO
+nomalie nelle 4uali il numero de5li elementi dentari 2 inferiore al numero
fisiolo5ico.
Classifia!ione*
a"enesia* assenti uno o pi9 elementi dentari omolo51i =della stessa serie, decidui
o permanenti)
ipodon!ia* 2 presente pi9 della met< del numero fisiolo5ico dei denti =decidui o
permanenti)
oli"odon!ia* 2 presente meno della met< del numero fisiolo5ico dei denti =decidui
o permanenti)
anodon!ia* assenza di tutti i denti =decidui e permanenti) associata a 5randi
deficit strutturali dei mascellari
+@N%I+
Ipotesi e!iopato"eneti#e "enerali
- voluzione della razza
- *attori ereditari
- *attori endocrini
- Deficit nutrizionali
- !ac1itismo
- -ues ereditaria
)
"#evoluzione della razza 1a portato 5randi cambiamenti nutrizionali e morfolo5ici,
come la riduzione della dimensione antero-posteriore del cranio e la diminuzione del
rapporto neurocranio-splancnocranio8 4uesti cambiamenti 1anno portato alla
riduzione del numero de5li elementi dentari, i molari da 4uattro sono passati a tre.
I fattori ereditari sono da considerare specialmente in a5enesie multiple.
$li ormoni tiroidei ed ipofisari re5olano lattivit< della lamina dentaria e leruzione
dentaria, di conse5uenza, disturbi del trofismo delle 51iandole c1e li sintetizzano, si
possono ripercuotere nella normale evoluzione dentale.
I deficit nutrizionali durante 5li ultimi mesi di 5ravidanza ed i primi mesi dopo la
nascita, ma soprattutto tra la 4uinta e la decima settimana di vita intrauterina =periodo
importantissimo per lodonto5enesi), possono causare deficit della lamina dentaria e
4uindi portare alla riduzione del numero de5li elementi dentari.
Ipotesi e!iopato"eneti#e loali
- Distruzione della 5emma dentaria =traumatismo)
- 'rocessi osteomielitici
- Idiomatic1e
$revalen!a
@li elementi dentari pi9 fre4uentemente a5enesici sono i terzi molari sia superiori c1e
inferiori, tanto c1e la loro assenza, associata allevoluzione della razza, non 2 pi9
considerata una vera patolo5ia.
- III molari superiori od inferiori
- Incisivi laterali superiori
- II premolari inferiori
- II premolari superiori
- 3anini
Manifesta!ioni lini#e
- Diastemi
- Malposizioni dentarie
- 'ermanenza del deciduo in arcata
- %viluppo disarmonico dei mascellari =asimmetrie)
- +lterazioni estetic1e e/o fonetic1e
- +lterazioni funzionali
India!ioni terape+ti#e
- "rtodonzia
- 'rotesi
- Implantolo5ia
.
SINDROME DI C,RIST)SIEMENS)-EEC, SINDROME DI C,RIST)SIEMENS)-EEC,
'olidisplasia ectodermica con5enita, su base ereditaria, trasmessa a carattere
autosomico dominante caratterizzata da#
oli"odon#ia =2 presente meno della met< del numero fisiolo5ico dei denti) con
altera#ioni di $orma% di volume% di struttura dei denti presenti =denti conoidi e
con anomalo rivestimento dello smalto)
ipotri&osi* scarso sviluppo e densit< di peli e capelli
ipo'anidrosi* ipo/aplasia delle 51iandole sudoripare e sebacee
fre4uenti displasie &ranio $a&&iali* fronte olimpica, naso a sella, rinite atrofica
cronica
/
.) ANOMALIE DI SEDE
+nomalie nelle 4uali il dente non 2 ubicato nella sua sede abituale.
Classifia!ione
ECTO$IA* eruzione vicino alla sede abituale
ETEROTO$IA* eruzione lontana dalla sede abituale
TRAS$OSIZIONE* inversione di posizione tra due denti adiacenti. %i riscontra
pi9 fre4uentemente nel settore anteriore del mascellare superiore
Ipotesi e!iopato"eneti#e
- 'ermanenza di un dente deciduo in arcata
- 'resenza di ostacoli alleruzione
$revalen!a
+ carico dei denti c1e erompono pi9 tardi de5li altri e 4uindi sono pi9 a risc1io
di trovare un ostacolo sulla loro via di eruzione.
- 3anini
- 0erzi molari =spostamento della 5emma causato dal nucleo di accrescimento della
mandibola)
India!ioni terape+ti#e
- ctopia# ortodonzia
- terotopia# c1irur5ia
- 0rasposizione# ortodonzia o conservativa
A
/) ANOMALIE DI $OSIZIONE
+nomalie nelle 4uali il dente 2 nella sede abituale, ma presenta una deviazione
rispetto allasse lon5itudinale o trasversale.
Classifia!ione
- ,ersioni =,.".M.D.)
- Inversione
- !otazione
- Intrusione
- strusione

Ipotesi e!iopato"eneti#e
- +ffollamento
- 'resenza di ostacoli alleruzione
- 'erdita dellanta5onista
- -esioni traumatic1e
$revalen!a
0erzi molari
India!ioni terape+ti#e
- "rtodonzia
- 31irur5ia
0) ANOMALIE DI FORMA E DI %OLUME
+nomalie facilmente correlabili e spesso associate.
Ipotesi e!iopato"eneti#e
- Idiopatic1e
- siti di traumi
>
Classifia!ione*
Macrodontismo e Microdontismo# aumento o diminuzione di volume c1e
interessano la dentatura nel suo complesso
$igantismo e anismo# aumento o diminuzione di volume, simmetrici o meno,
c1e interessano il dente in toto o in parte
Iperplasia di forma =tubercoli coronali o radici accessorie) esempio#
tubercolo del 3arabelli
Ipoplasia di forma =semplificazioni coronali o radicolari)
Taurodontismo# aumento del volume della camera pulpare ed assenza del
restrin5imento cervicale =radici corte, tronco radicolare aumentato, camera
pulpare aumentata).
Dilacerazione# formazione di un an5olo tra la corona e la radice, causata da un
trauma di tipo intrusivo sul deciduo.
1) ANOMALIE DI S%ILU$$O
a) Perla dello smalto
b) Dens in dente
c) Dens evaginatus
d) %usione di due gemme dentali:
3oronale
!adicolare
3ompleta
e) $eminazione: suddivisione incompleta di un 5erme dentario
f) Concrescenza: unione di due denti a livello del cemento radicolare
a) Perla dello smalto
screscenza smaltea rotonde55iante, ben delineata, di colore bianco lucente,
localizzata 5eneralmente al livello del terzo cervicale della radice in corrispondenza
della linea di 5iunzione amelo-cementizia.
Ipotesi eziopatogenetica:
'roliferazione ed eva5inazione dello strato epiteliale interno della 5uaina di BertCi5
dellor5ano dello smalto c1e 1a portato alla formazione dellescrescenza smaltea.
-a guaina di &ert'ig 2 4uella struttura epiteliale c1e si diparte dal punto di fusione
dellepitelio interno con lepitelio esterno dellor5ano dello smalto e si approfonda
nellectomesenc1ima sottostante, a delimitare lo spazio c1e verr< poi occupato dalla
radice del dente.
Prevalenza:
Molari superiori ed inferiori =denti pluriradicolati)
Indicazioni terapeutic(e:
-a perla dello smalto deve essere rimossa solo 4uando predispone allo sviluppo di
una tasca parodontale.
D
2) Dens in dente (dens inva"inatus)
+nomalia c1e comporta lo sviluppo di una parte di dente allinterno di un altro
elemento dentario.
Ipotesi eziopatogenetic(e:
%viluppo di un 5erme soprannumerario non accanto ma allinterno di un 5erme della
serie normale c1e causa le alterazioni morfolo5ic1e.
Non sono sempre facili da dia5nosticare allesame obiettivo, tuttavia sono ben visibili
radio5raficamente. Il DE? presenta a livello periapicale una radiotrasparenza c1e
rappresenta un accumulo di tessuto connettivo primordiale formatosi come tentativo
di espellere il 5erme in soprannumero, c1e lo isola dalle strutture circostanti.
Prevalenza:
Incisivi laterali superiori =>E? di prevalenza poic17 zona di 5rande
rimane55iamento)
'remolari
3anini
Indicazioni terapeutic(e:
ndodonzia
31irur5ia
) Dens eva"inatus
+nomalia molto rara c1e comporta unestroflessione dell#organo dello smalto.
Ipotesi eziopatogenetica:
Il disturbo dellodonto5enesi porta alleva5inazione dellepitelio dellor5ano dello
smalto con unestensione del tessuto pulpare sottostante.
Prevalenza:
1E
*accia occlusale dei molari
*accia occlusale dei premolari
Indicazioni terapeutic(e:
3onservativa
ndodonzia
d) usioni
Unione di due 5ermi della serie normale o di un 5erme della serie normale con
un 5erme sovrannumerario, in una fase precoce dello sviluppo. 'u6 interessare sia la
dentizione decidua c1e 4uella permanente. %pesso 5li elementi dentari fusi sono
anc1e trasposti.
Classificazione:
Tipo )# fusione corono-radicolare completa =cavit< pulpare unica, dimensione mesio-
distale aumentata)
Tipo *# fusione corono-radicolare completa con persistenza di un solco verticale
=cavit< pulpare unica)
Tipo +# fusione corono-radicolare ampia =cavit< pulpari comunicanti)
Tipo ,# fusione corono-radicolare parziale =cavit< pulpari separate)
e) )emina#ione *s&+i#odon#ia,
+nomalia di sviluppo ori5inata dallo sdoppiamento incompleto di un 5erme dentario
in due entit<.
3linicamente si distin5ue dalla fusione perc17 interessa un sin5olo elemento dentario.
Indicazioni terapeutic(e:
conservativa
endodonzia
11
c1irur5ia
ortodonzia
protesi
f) Con&res&en#a
*usione a livello del cemento radicolare di due elementi dentari tipici o atipici,
avvenuta in uno stadio avanzato dellodonto5enesi. -e cavit< pulpari, pertanto,
risultano sempre indipendenti.
3) ANOMALIE DI STRUTTURA
+lterazioni dello smalto, della dentina o di entrambe le componenti
mineralizzate, determinate da molteplici fattori eziolo5ici durante le fasi di
mineralizzazione dell#elemento dentario-
-a mineralizzazione della corona 1a inizio $-& anni prima delleruzione in arcata.
Ipotesi e!iopato"eneti#e*
3arenze vitaminic1e
+lterazioni ormonali
Malattie esantematic1e =Morbillo, ,aricella, !osolia)
0ossicosi eso5ene =farmaci)
*attori 5enetici
0raumi
Classifia!ione*
Anomalie dello smalto
Ipoplasie parziali semplici o complesse
+melo5enesi imperfetta
Anomalie della dentina
Dentino5enesi imperfetta
Dis&romie da tetra&i&line
luorosi
ANOMALIE DELLO SMALTO
1$
I$O$LASIE* alterazioni 4uantitative e non 4ualitative della mineralizzazione dello
smalto o della dentina.
Ipoplasie par!iali se4plii
Disturbi della mineralizzazione della matrice dello smalto c1e interven5ono per
periodi limitati, tanto pi9 lun5o 2 4uesto periodo tanto ma55iore 2 lalterazione,
possono essere#
cupoliformi
lineari
a bande
a nappo

Ipoplasie par!iali o4plesse
I disturbi della mineralizzazione dello smalto sono associati a disturbi della
mineralizzazione della dentina, tipici esempi#
denti di &utc(inson =causati da sifilide ereditaria)8 incisivi con mar5ine incisale
indentato e molari a forma di :mora;.
denti di Turner =causati da processi infiammatori a carico del follicolo dentale)8
ipoplasici ed ipocalcificati.

A4elo"enesi i4perfetta
+nomalia su base ereditaria =cromosoma F), di tipo autosomico dominante,
c1e pu6 colpire sia la dentizione decidua c1e 4uella permanente, caratterizzata da un
colorito bruno di tutti i denti.
ANOMALIE DELLA DENTINA
Dentino"enesi i4perfetta
+nomalia su base ereditaria di tipo autosomico dominante c1e pu6 colpire sia
la dentizione decidua c1e 4uella permanente. -a dentina appare ipoplasica, lo smalto,
ben formato, tende a sbriciolarsi per mancanza di soste5no.
!adiolo5icamente# 5li elementi dentari ven5ono definiti .denti fantasma/ poic17
sembrano vuoti allinterno in 4uanto si osservano solo i contorni smaltei.
1&
DISCROMIA DA TETRACICLINE
+lterazione del colore dello smalto causata da somministrazione alle donne
nellultimo trimestre di 5ravidanza o al bambino nei primi anni di vita, di dosi elevate
di tetracicline, le 4uali, si le5ano stabilmente con il calcio formando il &omplesso
tetra&i&line-&al&io. 0ale complesso determina la formazione di pi5mentazioni
dentarie 5iallo-brune.

LUOROSI
Discromia ed alterata calcificazione dello smalto dovute ad una concentrazione
di fluoro nellac4ua superiore a 151 pp4. =1,. m5/l). (one a risc1io sono le zone
vulcanic1e.
1)

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