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• Rito > completamente superato per colui che ha per scopo la sola
conoscenza.
A final word about the terms ‘ritual’ and ‘sacrifice’. I have proposed to
distinguish them from each other by using ‘ritual’ for the general category and
reserving ‘sacrifice’ for a ritual in which an animal is ritually killed. I am not
the first who made a distinction between the two terms.
• Śatapatha Brāhmaṇa (1.1.2.1) > yajñó vaí kárma “il sacrificio è invero un
atto” > deriva √kṛ (greco kraíno, latino creo) = “fare, fabbricare, creare”.
• karman > “azione, atto, attività” > azione fra tutte più elevata: perfetta
> un fare sacro (sacrum facere/operari) > sacrificio (vedico).
• dharma > yāgādir eva dharmaḥ «Il sacrificio è invero il dharma» >
norma, ordine, la legge per eccellenza = sacrificio (yajña) sorregge e
condiziona il cosmo.
• L’atto compiuto secondo le prescrizioni vediche produce nell’agente
benefici sottili che lo accompagnano nell’aldilà.
• ṛta > etimologicamente = corso corretto e ordinato delle cose > dalla vita
terrena agli eventi naturali e cosmici > garanzia di stabilità.
• Atto rituale > contribuisce alla continua palingenesi del cosmo > durante
l’anno col sacrificio si ripete simbolicamente sul piano umano
emanazione/dissoluzione e vita/morte del mondo.
• Parte liquida delle offerte diventa vapore sottile e sale > nutre gli dei
e parte resta latente nei cieli > deposito bancario di meriti > con la
morte si uniscono al vapore sorto dalla pira.
• Vediamo alcuni passaggi:
• Centro > fuoco > sprizza da 2 legnetti secchi > araṇi > tavoletta di śamī
posta orizzontalmente = araṇī e bastoncino cilindrico di aśvattha
usato verticalmente = manthani.
L’uomo è il paśu per eccellenza; è in testa all’elenco degli animali del villaggio
atti a essere immolati, in un certo senso anzi è l’unica vittima autentica, e il
vero sacrificio è quello che ha per offerta il sacrificante stesso, poiché gli altri
animali non sono che i sostituti di quell’uomo che è il sacrificante.
• Inoltre > si dona un posto nei mondi celesti a yajamāna > gli si forma
corpo immortale.
• https://www.youtube.com/watch?v=RYvkYk7GvJ0
Connessione
• Rito > migliore degli atti sulla terra > è comunque un atto > karman.
• Sviluppo normativo > azioni proibite per certi gruppi non lo sono per
altri > azioni ingiunte per alcuni e non per altri.
• Dottrina del karman > retribuzione degli atti > come avviene per il
rito, ogni atto si riflette nell’universo intero > tutto è connesso.
• Dottrina del karman > legata a insegnamenti sul segreto della morte >
se ne parla in disparte.
• BṛUp 3.2.13 > dialogo tra Yājñavalkya e Ārthabhāga > a domande più
profonde Yājñavalkya prende per mano Ārthabhāga > ne discutono in
privato: parlano del karman.
• Homo faber fortunae suae > azioni passate determinano destino futuro
> pūrvajanmakṛtaṃ karma taddaivam iti kathyate |.
• Il frutto sottile di un atto deve por forza darsi > ricade solo su chi l’ha
compiuto > se non durante l’esistenza presente, anche in quelle
future > la forza cinetica dell’atto deve necessariamente esaurirsi!