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sicura
Lucia Pennisi
Automobile Club Italia
Area professionale Statistica
18 Novembre 2021
Workshop
Dieci anni di sicurezza stradale in Italia: dati e prospettive per l’Agenda 2030
COSTRUIRE UN SISTEMA SICURO
Nell’ultimo decennio la rete autostradale ha conseguito i migliori risultati in termini di riduzione di incidenti e di morti, se non ci fosse stato il
tragico incidente di Ponte Morandi Nel 2018 si è verificato l’incidente di Ponte Morandi con 43 vittime. Senza quell’incidente la %
morti nel triennio sarebbe 8,2, indice di mortalità 2,9 variazione% M da 2010 -28,5 e -21 in totale
Anche sulle strade urbane i risultati in termini di riduzione di mortalità sono stati leggermente superiori alla media (-21,5% vs. -19,9%) – Va
posta particolare attenzione ai piccoli centri abitati attraversati da strade extraurbane
La frequenza di incidente sulla rete viaria principale (Inc/km) non è variata sensibilmente dal 2013 ed è maggiore sulle autostrade ma per un
confronto corretto mancano dati sui flussi di traffico sia complessivi per categoria di strada sia per singola tratta. Si tratta degli Indicatori di
livello 1 nella Direttiva RISM
LA SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI
Sulle strade extaurbane trova la morte 1 ciclista su 3 e più del 40% di utenti 2Ruote Motore
Pedoni e ciclisti rischiano soprattutto in città ma per entrambi il 17% delle vittime è nell’attraversamento dei piccoli centri
abitati
In autostrada attenzione soprattutto ai veicoli merci (43% morti su veicolo merci e 25% morti in autostrada)
o Sulle strade extraurbane scontri frontali-laterali tamponamenti e fuoriuscite ma aumentano (dal 2010) urti con ostacoli
accidentali o veicoli fermi
o In autostrada tamponamenti e fuoriuscite ma aumentano gli urti con ostacoli. Si registra la più alta % di incidenti a solo
o In città l’investimento di pedoni è prevalente e in aumento dopo gli scontri frontali-laterali. In crescita anche gli urti con
ostacoli o veicoli in sosta
Effettuare valutazioni proattive della sicurezza e ispezioni con particolare attenzione alle esigenze degli utenti della
strada
Intraprendere audit di sicurezza stradale su tutte le sezioni di nuove strade e valutazioni complete utilizzando
esperti indipendenti e accreditati
Garantire uno standard minimo di almeno tre stelle anche attraverso la Gestione della velocità
In ambito urbano intervenire laddove vi è una maggiore circolazione di pedoni e bambini es. in prossimità di
scuole, parchi, ospedali….. - Monopattini e biciclette e……in aumento
VEICOLI COINVOLTI IN INCIDENTE STRADALE
L’indice di mortalità (morti per 100 incidenti) a bordo di Autovetture cresce all’aumentare dell’età dell’auto:
primi 3 anni di vita del veicolo si registrano 3,5 decessi ogni 1000 veicoli coinvolti,
nei successivi 5 anni l’indice sale a 4,6
dopo i 10 anni è mediamente pari a 8,7 morti ogni 1000 auto coinvolte.
Le differenze nel tasso di mortalità rapportato alle percorrenze si amplificano.
Si stima che fatta 100 la percorrenza media annua delle autovetture in complesso, le auto fino a 3-4 anni di vita percorrono almeno il doppio dei km, da
5 a 8-9 anni le percorrenze medie annue sono comunque superiori alla media mentre dopo i 10-11 anni le percorrenze decrescono rapidamente e la
media per auto con più di 10 anni di vita è pari a 55.
L’anzianità media del parco autovetture italiano è di 11 anni e 10 mesi e solo il 14% di autovetture ha fino a 3 anni di
vita
Per i veicoli merci pesanti l’indice di mortalità aumenta sensibilmente dopo i 5 anni di vita, passando da 4,3 a 9 morti
per 1000 veicoli coinvolti.
L’anzianità dei veicoli per il trasporto merci in Italia è mediamente pari a 18 anni e 6 mesi mentre il 14% di veicoli ha
meno di 5 anni di età
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