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D

la Repubblica delle Donne

CASA
Scenografie cult

CHI ARREDA MAD MAN?

Londra, Tokyo, Dubai

LOFT DA SINGLE PIRAMIDI PER FAMIGLIE


Psicoterapia

UN COACH FAR ORDINE


Living italiano
SUPPLEMENTO A D LA REPUBBLICA DELLE DONNE N.614 DEL 13 SETTEMBRE 2008

49 PEZZI DA SALOTTO

ABITARE IN STANZE RELAX

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D
13 settembre 2008

CASA
D attualit
23 Opinione Casa per chi non ce lha di Cameron Sinclair 25 Tendenza Questo non un cappello di Leonora Sartori 33 Intervista Dan Bishop che replica i sogni Usa di Roberto Croci 38 Nuove trib Aandacht! Family at work di Leonora Sartori 45 Paesaggi C una foresta di betulle all80 piano di Giuliana Zoppis 53 Extraordinari Appuntamenti e buone idee di Sara Pellegrini 60 Incontri Yona e il caos di Barbara Casavecchia 69 Casa & Psiche Un coach per fare ordine di Francesca Gentile 73 Architettura Ambizione leggera di Michele Calzavara 83 Accessori Strana idea di bellezza di Chiara Di Pinto e Arianna Lelli Mami 90 Atelier Folk experience di Leonora Sartori 97 Progetti Star sullalbero di Sara Pellegrini 103 Mappa shopping Dubai di Sergio Nazzaro 111 Ufficio Shhh, stiamo lavorando di Cristiana Raffa 118 Welcome Ragione e sentimento di Paolo Crespi 131 Interior dcor Giungla in una stanza di Monica Teli 141 Talenti Fantasie e un diario di vacanza di Caterina Lunghi 145 Arte Quello che di solito non vedi di Anna Lagorio

118

83

111 38

D interni

194 176 141 174

Edifici sperimentali per famiglie, piccole anarchie di design, ex tipografie che diventano casa-atelier. E micro rivoluzione in un ripostiglio 156 Londra Per abitare dove nessuno vuole di Michael Paul 164 Ripostigli La doppia vita delle cose di Beatrice Rossetti 174 Shopping Stipare il design di Cora Vohwinkel/ beatricerossettistudio 176 Giappone Una piramide in citt di Masatoshi Horii 182 Tendenza Lidea che verr di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto 192 Shopping Esperimento con classici di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto 194 Uruguay Bricolage estremo di Paolo Crespi

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A cura di Amalia Zordan

Supplemento a D - la Repubblica delle Donne n. 614 del 13 settembre 2008 DIRETTORE RESPONSABILE: EZIO MAURO

CASA

DIRETTO DA KICCA MENONI

Art director Stefania Giarlotta In redazione Leonora Sartori, Alessandra Dacrema (segreteria), Alessandra Parodi (grafica e controllo tecnico) Controllo editoriale Ivana Fellegara
Redazione D Casa: via De Alessandri 11, 20144 Milano tel. 02.4671.51 fax 02.4671.5382 dcasa@repubblica.it Gruppo Editoriale LEspresso SpA Presidente onorario: Carlo Caracciolo Consiglio di amministrazione. Presidente: Carlo De Benedetti Consigliere delegato: Marco Benedetto Consiglieri: Agar Brugiavini, Carlo Caracciolo, Rodolfo De Benedetti, Francesco Dini, Sergio Erede, Mario Greco, Luca Parravicini Crespi, Alberto Piaser. Direttori centrali di gruppo: Pierangelo Calegari (tecnologie e produzione), Roberto Moro (personale), Alessandro Alacevich (investor relation), Stefano Mignanego (relazioni esterne), Marco Moroni (sviluppo). Divisione la Repubblica: via Cristoforo Colombo 149, 00147 Roma, tel. 06.4982.1 Direttore generale: Carlo Ottino Sviluppo supplementi: Giorgio Martelli Concessionaria per la pubblicit: A. Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa 21, 20139 Milano, tel. 02.5749.4803 Stampa: Rotosud, Oricola (AQ); Elcograf, Beverate di Brivio (LC) Preparazione: Grafotitoli Bassoli s.r.l., Sesto S. Giovanni (MI); C.P Roma .S., Allestimento: Legatoria Europea, Ariccia (Roma); Legatoria del Sud, Ariccia (Roma) Supplemento al numero odierno da vendersi esclusivamente con il quotidiano la Repubblica Registrazione Tribunale di Roma n. 122 del 18/3/96

D utile
201 Dossier Living 204 Cult Occhio al serpente di Ottavia Borella 206 Fuoriluogo Ozio creativo 208 Interni Salotti da giardino 220 Focus Lampade come icone 222 Focus Il termosifone dcor 224 Accessori House a pezzi 226 Focus Tappeti dautore 228 Guida Shopping di Paolo Crespi 230 Libri Dentro/fuori di Sara Pellegrini 232 Tutti gli indirizzi

In copertina
Un salotto dadaista come invito al relax totale. Poltroncina Plein Air 271 di Alias, design Alfredo Haberli. Struttura in tondino dacciaio e seduta in tessuto outdoor. Sgabello di Alias. Caraffa in vetro di Upim e calice in cristallo di Villeroy & Boch. Styling Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto. Foto Karin Nussbaumer.

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lopinione

di Cameron Sinclair*

CASA PER CHI NON CE LHA


In alto, Cameron Sinclair. Il Robinson Residence in Mississippi, progettato con Architect of Huff e Gooden Architects.

Niente assistenzialismo, ma unottimistica infusione di progresso. Edifici low cost, a gestione locale, e progetti che tutti possono copiare: ecco come ripartire dopo una catastrofe

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Testo raccolto da Martina Zambon - Foto di P Martinello/Fabrica .

ffrontiamo situazioni che non farebbero gola a nessun altro architetto. Arriviamo in luoghi devastati in cui la vita sta cercando di ricominciare a scorrere, ma ha bisogno di case funzionali e poco costose, facili da mantenere. Luoghi spesso nel sud del mondo dove non servono solo abitazioni, ma scuole e campi da calcio, per far crescere insieme bambini di etnie diverse in guerra da sempre per spezzare circoli di morte. Sembrano situazioni tragiche che non lasciano spazio a nientaltro se non alla compassione. Non cos. Le immagini che mi passano per la testa appena ripartito dal luogo di un progetto sono piene di gioia e allegra confusione. Uno degli episodi pi divertenti legato allo Sri Lanka, allinaugurazione di una scuola progettata con noi dai bambini, che disegnavano la pianta con gessetti colorati, e dalle donne, che hanno curato i dettagli come le inferriate decorate dal fiore di loto. Durante la festa per il taglio del nastro si scoperto anche il pannello dove normalmente si ringraziano i benefattori occidentali, pratica che Architecture for Humanity ha abolito perch le realizzazioni siano firmate dalle comunit a cui appartengono. Un bel bassorilievo in bronzo a rappresentare i diversi mestieri. La gioia e la confusione erano tali che si sono scordati perfino i ringraziamenti ufficiali. Uninaugurazione perfetta. Lo scopo del nostro lavoro costruire unarchitettura bella e funzionale che sia scintilla di progresso. Nessun assistenzialismo, come per la fabbrica di cioccolato in Amazzonia su cui stiamo lavorando che servir a contrastare davvero labbattimento della foresta. Molti mi chiedono se non sia pazzo. In realt mi sento estremamente fortunato. Il mio biglietto da visita

reca la qualifica non di architetto bens di eterno ottimista. E a pensarci bene, doveva andare proprio cos. Sono cresciuto in un brutto quartiere operaio dei sobborghi di Londra imparando dai peggiori architetti in circolazione. A casa mi sbizzarrivo con il Lego per costruire un posto in cui vivere bene. quello che ho trovato per me a Sausalito, un piccolo villaggio sul mare a due passi da San Francisco, oltre il Golden Gate, dove ho casa. quello che spero di offrire ad altri. A qualsiasi latitudine si trovino. E non penso solo allAfrica su cui, pure, abbiamo decine di progetti, penso anche agli Stati Uniti dove milioni di bambini vanno a scuola in container avvelenati da colle nocive e materiali cancerogeni o dove luragano Katrina ha spazzato via milioni di vite. A New Orleans vive Mrs Parker, madre single di sei figli. La loro casa stata ricostruita in 8 settimane al costo di 6.000 euro. La pianta articolata cos da lasciare unarea privata per le figlie teenager, spazio che poi, cresciute le ragazze, si potr affittare come dpendance per implementare il reddito familiare. un progetto, come molti altri, open source, cio perfettamente replicabile da chiunque e reperibile sul nostro sito.
*CAMERON SINCLAIR (1973), cofondatore e direttore esecutivo di Architecture for Humanity. Ha vinto, fra gli altri, il Ted Prize nel 2006; nel 2004 stato inserito dalla rivista Fortune fra gli Aspen Seven e recentemente stato selezionato dal World Economic Forum come Young Global Leader 2008. A luglio ha tenuto un workshop a Fabrica.

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Tendenza

Questo non un cappello


Elementi-fioriera che diventano pareti, sgabelli che si trasformano in appendiabiti. I nuovi oggetti a vocazione multipla sono come i viaggi non organizzati: richiedono impegno e partecipazione. Ma regalano scosse adrenaliniche. Dimostrando che lemozione serve pi dellutilit
di Leonora Sartori

Mc Dermott & Mc Gough, due artisti che da anni ricreano fotografie in stile Ottocento perfettamente ricostruite. La foto a lato tratta dallultimo libro An experience of amusing chemistry, ed. Charta.

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Tendenza

Float Rope, luce led per esterni adattabile di Sam Wise. Ciussai, radiatore mobile tubolare di Ad Hoc. Foto dal video 4'33", tributo a John Cage di Nam June Paik (in mostra al Sfmoma, The Art of Participation dallo 08/11/08 al 08/02/09 08).

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Courtesy SFMOMA 2008 Nam June Paik Studio and John Cage Trust

erch, anche sapendo che sono sicure al 99,9 per cento, quando saliamo sulle montagne russe gridiamo lo stesso come matti? Secondo Brendan Walker, ingegnere delle emozioni specializzato nella costruzione di percorsi emotivi mozzafiato per i pi grandi parchi di divertimento del mondo, la paura molto simile alla sorpresa. Entrambe si muovono tra la sensazione di avere tutto sotto controllo, e quella, opposta, di non avere pi in mano la situazione. Secondo Walker che ha fondato i laboratori Thrill Lab (www.thrilllaboratory.com) e lo studio di design Aerial (creatori di emozioni da brivido, ma con un approccio scientifico, www.aerial.fm) anche nella comoda sicurezza della vita attuale ogni essere umano alla ricerca di quella sensazione di spaesamento, fisico o intellettuale, capace di scombinarci le carte in tavola. Solo in queste condizioni salta fuori lunica qualit comune a tutti gli essere umani: listinto per la sopravvivenza. Mentre Brendan si occupa della pelle doca a velocit supersonica, gli artisti foto-falsificatori Mc Dermott & Mc Gough creano sussulti daltro tipo, strettamente intellettuali. Nel loro libro, An experience of amusing chemistry (Charta edizioni, www.chartaartbooks.it) i due artisti cercano di

Tendenza
Uno dei progetti di prefab esposti nella mostra Home Delivery: Fabricating the Modern Dwelling, fino al 20/10/08 al Moma. Tim Walker in mostra al Design Museum fino al 28/09/08. Appendiabiti Kammerdiener di Stadt Nomaden.

trascinare gli spettatori in una realt in cui niente quello che sembra e per divertirsi bisogna saper perdere senso critico e inibizioni, e stare al gioco. Le finte (ma rigorosamente ricostruite) nature morte o le scene di dandy ottocenteschi impettiti sono multistrato: al tempo stesso, ricostruzioni storiche, falsificazioni meravigliose, foto impeccabili, scene divertenti e opere dal messaggio multiplo. Ma che cosa unisce le montagne russe di Brendan Walker, l800-truffa di Mc&Mc, ma anche la mostra The Art of Participation che sta per aprire al San Francisco Museum of Modern Art (www.sfmoma.com), una carrellata di opere dagli anni Cinquanta pensate per essere partecipate e vissute in prima persona? E le fotografie di paesaggi attraversati da Ufo luminosi dei fotoviaggiatori tedeschi Cenci Goepel e Jens Warnecke (www.lightmark.de)? Li accomuna la ricerca di sorprese, thrill (brividi) ed emozioni. Una tendenza non relegata a momenti di evasione, ma che arriva nel quotidiano. Dove spuntano oggetti sorprendenti, che annullano la noia, distribuiscono parecchia magia e solo una discreta praticit. Nella contemporaneit il multiuso vince su tutto ci che specifico, monouso, specializzato. Come i vasi Teracrea (www.teracrea.com), che trasformano il verde domestico in decorazione sospesa, con strutture esili come AirPlant e FamilyPot, con il doppio utilizzo di paraventi o divisori vegetali. Ciussai invece un curioso corpo scaldante disegnato da Giorgio Di Tullio e Stefano Ragaini,

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Tendenza

Brendan Walker, ingegnere di emozioni, durante una sessione dei suoi Thrill Lab (Laboratori del brivido). AirPlant, sistema a sospensione per le piante Tillandsie di Teracrea. I fotoviaggiatori tedeschi C. Goepel e J. Warnecke creano lampi di luce nei luoghi pi sperduti del globo.

prodotto da Ad Hoc e vicintore del premio Adi Compasso dOro XXI (www.grupporagaini.com). Assomiglia a una canna per annaffiare il giardino (si pu allungare, arrotolare, flettere...): altamente decorativo ma anche una sorprendente fonte di calore. Ciussai segue la strada del multiuso (appendi/asciuga abiti, radiatore trasportabile) +dco (si pu appendere al muro e dargli la forma che si preferisce)+attento allambiente: un trittico ormai fondamentale per ogni progetto che aspiri a diventare design di massa. Kammerdiener (Cameriere) invece un portacose per abiti in legno leggero, si appoggia al muro e si pu comporre per formare una specie di sgabello: disegnato dai tedeschi Stadt Nomaden (Nomadi Urbani, www.stadtnomaden.com). Ma gli oggetti a vocazione multipla sono come i viaggi non organizzati: incompatibili con i pigri, richiedono impegno creativo e partecipazione attiva, anche se alla fine riservano meraviglie e piacevoli scosse di adrenalina per la mente. Del resto questo che chiediamo sempre di pi agli oggetti. Emozione e non utilit. I brividi di paura sono la ricompensa per il fatto di essere ancora vivi, un premio per la perseveranza umana che si spinta oltre i propri confini, spiega Brendan Walker. Ma attenzione, creano assuefazione. Dopo aver provato larte della sorpresa e gli oggetti multiemozione, un coltello che non fa altro che tagliare o una scatola fatta solo per contenere si trasformeranno in una cocente delusione.

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Foto di News Team

DAN BISHOP CHE REPLICA IL I SOGNI USA

INTERVISTA Lo scenografo del tv cult

Mad Men racconta come ha ricreato gli anni di Kennedy e di Elvis Presley di Roberto Croci

orna in auge il mid-century modern, lo stile reso celebre da miti dellarchitettura e del design come Charles & Ray Eames, George Nelson, Laszlo Moholy-Nagy, Frank Lloyd Wright, Craig Ellwood, John Lautner, Richard Neutra, Alfred Beadle e Cliff May. Parte del merito va alla serie televisiva statunitense Mad Men (in Italia, in onda su Cult), plurivincitrice di premi Emmy, che ritrae vizi e virt di un gruppo di creativi pubblicitari negli anni 60. Il risultato? La riscoperta di abiti classici e di mobili funzionali e comodi, dalle linee semplici e dai materiali caldi come tek, betulla, olmo, quercia, noce e soprattutto mogano. Uno dei maggiori responsabili del ritorno del mid-century modern dunque Dan

Bishop, scenografo e art director della serie. Bishop ha unesperienza cinematografica ventennale, con registi come Jim Jarmusch (Mystery Train), John Sayles (Otto uomini fuori), Mike Cahill (Alla scoperta di Charlie), Howard Deutch (La strana coppia II), Peter Hastings (The country bears), Henry Bromell (Panic). Inoltre ha lasciato il segno in lavori di grande successo per la televisione, come Criminal Justice, West Wing, Big Love, Carnivle. Come ha cominciato la sua carriera? Mentre studiavo scenografia alluniversit ho cominciato a lavorare in teatro, a Broadway, allestendo musical e opere. Dopo la laurea ho avuto la fortuna di collaborare con Jim Jarmusch per Mystery Train. Ho lavorato a molti film per

la televisione, ma stato solamente nel 2003, con Carnivle (con cui Bishop ha vinto un premio Emmy, ndr), che ho iniziato a lavorare sulle serie televisive. In che cosa consiste il lavoro dello scenografo? Per prima cosa voglio sottolineare che creare una scenografia richiede moltissima ricerca: si tratta di dare vita ad atmosfere capaci di catturare lattenzione degli spettatori, soprattutto nel caso di serie che durano intere settimane. Personalmente, mi creo unimmagine tridimensionale degli spazi, immagino le misure delle stanze e la disposizione dellarredamento. un lavoro faticoso e difficile, cui collaborano tutti: dal regista
In alto a destra, Dan Bishop. Nelle altre foto, momenti della serie Mad Men.

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al direttore della fotografia, ai macchinisti. Insieme determiniamo il colore e il tipo di luce migliori per sottolineare laspetto drammatico di una scena. Il momento pi delicato? Sicuramente quello in cui devo decidere la disposizione dei mobili, perch incide anche sui movimenti e la recitazione degli attori. Molto del suo lavoro consiste nella scelta della location e nella ricerca degli oggetti che andranno ad arredare il set... Dopo avere letto lo script e deciso lallestimento delle scene, io e i miei collaboratori costruiamo il set o andiamo a cercare la location. Fatto questo, arriva il momento di fare shopping. Per trovare larredamento giusto per Mad Men mi sono dedicato molto alla ricerca storica. Difficilmente

traggo ispirazione da quello che stato fatto in altri film o in altre serie televisive; cerco sempre uno sguardo originale, accostando elementi che stiano bene insieme e che rappresentino il feeling di quel determinato periodo storico. In Mad Men larredamento piuttosto eterogeneo. Come mai? Nella seconda stagione, che ambientata nel 1962, ho utilizzato pezzi di Knoll, Herman Miller, Eero Saarinen ed Eileen Gray, oltre a lampade Stiffel. Non volevo che lo show avesse unicamente uno stile mid-century. Negli anni 60, la maggior parte della gente non poteva permettersi quel tipo di arredamento e, soprattutto, non ne aveva ancora acquisito il gusto. Cos mi sono ispirato a mobili e accessori risalenti anche ad

altri periodi storici, a partire dagli anni 20 fino al decennio in cui ambientata la serie. Per sapere che si svolge nel 1962 non necessario che tutti gli oggetti siano di quellanno: la gente accumula, una stessa cosa resta in una casa per anni. Una scenografia plausibile proprio quando mescola vari periodi. Finora lunico dispiacere stato rinunciare a utilizzare oggetti meravigliosi solo perch realizzati dal 1963 in poi. Molti sono costruiti su misura, o sono pezzi unici che io e i miei collaboratori troviamo nei negozi di antiquariato. La stampa statunitense ha parlato molto delle sue tappezzerie, definendole eclettiche... Le persone hanno la memoria corta. Io ricordo perfettamente le tappezzerie

Ambientata nella New York degli anni 60, Mad Men racconta la vita di alcuni pubblicitari di New York. Tra i temi, la campagna presidenziale che contrappose Kennedy a Nixon.

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PERSINO LE SIGARETTE SONO FATTE DA NOI, CON UNA MISCELA DI ERBE. DAL GUSTO PESSIMO, PER
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di mia nonna, e non erano cos diverse da quelle che abbiamo usato noi nella serie televisiva. Non ho inventato nulla: ho semplicemente fatto riprodurre pezzi vintage originali. Purtroppo non ho ancora avuto loccasione di utilizzare le tappezzerie disegnate personalmente da me. In particolare che cosa la affascina degli anni 60? Amo lera pre-Beatles. Molti associano il 1960 alla rivoluzione pacifista, ma quegli anni devono molto di pi a Elvis Presley che a John Lennon. John F. Kennedy era stato appena eletto, e gli americani iniziavano a perdere la propria innocenza. Quali sono state le difficolt nel lavoro per Mad Men? Direi la mancanza di tempo e il fatto che la serie ambientata a New York

nel 1962, mentre noi giriamo a Los Angeles oggi. difficile ricreare New York girando allaperto, anche se la maggior parte dei set sono ricostruzioni. Per il resto, ho la fortuna di essere circondato da uno staff davvero efficiente, per cui niente impossibile. Del resto, il mio lavoro soprattutto uno stato mentale: fondamentale che io sia sempre pronto a pensare che qualsiasi cosa sia realizzabile. Un segreto? Persino le sigarette sono fatte su misura da noi, con una miscela di erbe che crea pi fumo senza essere dannosa come il tabacco. Anche se, dopo aver provato questa miscela, non consiglierei a nessuno di fumarla. Qual la cosa pi bella della sua professione?

Il fatto che, quando lo scenografo crea un ambiente per gli attori, e questi si calano nei personaggi, gli spazi piano piano si adattano ai nuovi proprietari; non ci si pu fare niente, succede sempre cos. Per Big Love (serie che racconta di una famiglia poligama; in Italia su Fox Life, ndr) ho iniziato creando ambienti quasi asettici: non sapevo molto dei mormoni, n di come vivevano. Ho girato parecchio nei nuovi quartieri di periferia, a volte fingendo di voler comprare una casa per poter fare fotografie, e scoprire cos linterazione tra gli spazi. Poi, quando ho costruito la dimora del protagonista e gli attori si sono impadroniti del set, molti oggetti hanno trovato naturalmente il loro posto. Alla fine ci siamo ritrovati con una vera casa, che sembrava realmente abitata da una famiglia.

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LA COSA PI BELLA DEL MIO LAVORO? VEDERE COME, QUANDO GLI ATTORI ENTRANO NEI PERSONAGGI, GLI SPAZI PIANO PIANO SI ADATTANO AI NUOVI PROPRIETARI
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Per la serie, Dan Bishop ha scelto oggetti di diverse epoche, dagli anni 20 al decennio in cui ambientata. Alcuni sono stati acquistati in negozi di antiquariato.

Aandacht! Family at work


Difficile definirli. Sono stylist, ma anche consulenti creativi, rocker, fotografi, allestitori di ambienti. Uno studio multidisciplinare con unambizione: catturare il ritmo e lestetica del tempo
a creativit fluida. A pensarci bene non c cos tanta differenza tra cucinare una pappa per i bambini e pensare a come rinnovare una stanza per un set fotografico. Per Ben e Tatjana di Aandacht (in olandese, Attenzione), uno degli studi di styling e idee creative pi interessanti del panorama olandese (e non solo), curiosit, contaminazioni e passioni improvvise sono strumenti di lavoro ma anche regole di vita, indispensabili - dicono - per restare fedeli a se stessi. Siamo al tempo stesso mamme, creativi, stylist, curiosi, amanti del rock, mogli e padri tutto insieme. Guai a mettere muri tra i mondi che ci compongono. I loro punti di partenza arrivano da mondi inaspettati: Barack Obama, Jacques Tati, Erik Kessels, Martin Margela, la famiglia Coppola al completo e quel nutrito circolo di designer/amici che si muove tra Amsterdam ed Eindhoven si fondono miracolosamente nei loro lavori. Per capire come bisogna immaginare un mondo multidimensionale e fluido senza pareti dove i bambini entrano ed escono dallufficio e danno consigli. Ben, ex art director del mondo pubblicitario, e Tatjana, stylist per Elle Decor Olanda e trend forecaster (una divinatrice dei gusti del prossimo futuro), sono oggi colleghi, marito e moglie e anche genitori di Maxim (10

NUOVE TRIB

Dallalto a sinistra, in senso orario. Ben e Tatjana, i due fondatori di Studio Aandacht nello spazio multifunzionale in cui lavorano: allo stesso tempo, ufficio, living, parco giochi e casa. Si trova ad Amsterdam, nella parte nuova (foto di Hans van Brakel). Libro, interior design dellesposizione e comunicazione della mostra Pretty Dutch, progetto sulle porcellane danesi. A lato, Ben insieme alla modella del servizio pubblicitario. Uno dei figli di Ben e Tatjana e alcune immagini, ritagli e foto ricordo che hanno ispirato i loro progetti di comunicazione e design ad ampio spettro.

di Leonora Sartori

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anni) e Raf (7). Hanno fondato lo studio Aandacht nel 2002, inventando il sottotitolo Agenzia per commercial culture, tutto ci di culturale che abbia a che fare con il mercato: dalla cura di installazioni per musei a servizi per riviste femminili, styling per aziende, invenzione creativa di situazioni, eventi, libri come lultimo How They Work (presentato al Salone del Mobile di questanno presso lo spazio Rossana Orlandi a Milano), che raccoglie, sotto la loro direzione artistica, gli amici/designer del panorama olandese sapientemente fotografati e raccontati (tra i tanti Studio Job, Piet Hein Eek, Hella Jongerius). Al loro attivo collaborazioni con Moooi di Marcel Wanders (di cui curano la rivista), Pretty Duch porcellane danesi, percorsi interattivi per bambini al museo di Sandberg di Amsterdam. Hanno un approccio unicista alla creativit: puntano su unidea forte e squillante, possibilmente inimitabile, che poi viene sviluppata coerentemente in diverse direzioni. Ma come nasce lidea perfetta? Funziona come una sintesi spontanea tra le cose che ci piacciono e crea unimmagine ideale in cui tutto torna, il committente, lo spazio, i colori e le mode di cui ci innamoreremo. Come si diventa futurologi del design? il sesto senso per gli oggetti, labilit di smascherare il codice segreto delle cose e capire cosa c in the air: la parte pi difficile di questo lavoro credere, per davvero, in se stessi. Solo cos anche gli altri avranno il coraggio di seguirti per una strada nuova. Ci sono personaggi ispiratori, progetti o musiche che danno il senso del tempo attuale e futuro. Di Obama, per esempio, ci piace quel suo essere ispirato, un leader attuale con un sogno molto aggiornato. Dei Coppola e i

Dallalto a sinistra, in senso orario. Per il restauro del museo Princesshof a Leeuwarden, fu aperta la mostra Deliciously Decadent, montagne di porcellane distrutte e altre, enormi, sul muro su cui arrampicarsi. Su www.studioaandacht.nl Ben e Tatjana amano mostrare non solo i loro progetti commerciali ma anche quelli personali o familiari che prendono ispirazione dai disegni dei bambini o da fotografie e ritagli. Reportage fotografico di Ben e Tatjana sul lato culinario di Marrakech per la rivista Elle Olanda. Alcune pagine di How They Work (010 Publishers, 2008), il libro raccoglie foto e storie dei pi famosi designer olandesi, da Wanders a Studio Job.

Il sesto senso per gli oggetti la capacit di smascherare i codici segreti delle cose e di capire cosa c in the air : per farlo, bisogna credere davvero in se stessi

Dallalto. Un piano marketing disegnato dai figli di Ben e Tatjana. Il logo disegnato per Pakhuis Oost, oggetti e piccoli arredi per bambini. Allestimento per il premio di arte contemporanea Vincent Award: agli artisti chiesto di creare unopera utilizzando i materiali proposti. Li Edelkoort, ex direttrice di Eindhoven.

Cosa prevediamo per il futuro? Voglia di uscire. Il giardino si insinuer sempre di pi nelle nostre case
Directors Bureau, il collettivo di registi di cui fanno parte Sofia e Roman, i figli di Francis, amiamo la scanzonata spensieratezza con cui producono capolavori impegnati cos come video strampalati, dellagenzia pubblicitaria Kesselskramer, lironia con cui tagliano a fette la realt. Mai sbagliato una previsione? Nessuno ha mai una certezza del 100 per cento. Ma a volte abbiamo delle splendide conferme. Come quando, dopo aver previsto il ritorno del giallo per lazienda di tappeti Interfloor, incontrammo lopera di feltro di Claudy Jongstra alla biblioteca di Amsterdam: lo stesso identico punto di giallo che avevamo scelto!. Cosa annusate nellaria? Voglia di uscire: il giardinaggio si insinuer sempre pi nelle nostre case. C anche una nuova attenzione ai dettagli: come nellindustria dei gioielli o in un nuovo contemporaneo art&craft. Studio, lavoro, famiglia, tutto sotto lo stesso tetto: ma i manuali non lo sconsigliano? I bambini sono preziosissimi per la nostra professione e ci aiutano a vedere il mondo attraverso i loro occhi. Quando erano pi piccoli, dovevamo andare a una presentazione. Gridarono disperati per venire: Noi siamo studio Aandacht! gridavano. Non cera modo di chiudere le porte tra noi creativi e noi genitori. Forse questa unanticipazione. Mescolare diversi se stessi: cos che le nuove generazioni stanno riorganizzando la propria vita lavorativa e personale.

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C UNA FORESTA DI BETULLE ALL80 PIANO


PAESAGGI
Progettare il verde dove non te lo aspetti: sul tetto. la sfida dei guru del sostenibile

di Giuliana Zoppis

utto cominciato nellantica Mesopotamia: i green roof che tanto affascinano architetti e paesaggisti contemporanei sono nati con lo ziggurat di Nanna e i favolosi giardini di Babilonia, tra le sette meraviglie cantate dai lirici classici. Si racconta che furono costruiti nel 590 a.C. dal re Nabucodonosor II, anche se alcuni attribuiscono la loro invenzione alla regina assira Semiramide. Io sono per lipotesi Semiramide, afferma Tiziano Lera, bioarchitetto ed esperto conoscitore di feng-shui e di altri sistemi in cui la progettazione sposa la natura. I giardini pensili non sono solo una moda del momento, ma uneredit costruttiva rispontaneizzata. Dagli ziggurat assiri allOrangerie di Versailles, ai quarantanni di esperienze maturate in Germania, Austria e Stati Uniti giungono modelli e paradigmi di grande interesse. Nel progettare i tetti verdi mi rifaccio alle lezioni di integrazione armonica tra larchitet-

tura e la natura degli architetti ecologisti Emilio Ambasz e Hunterwasser, afferma lagronomo bolognese Riccardo Rigolli, tra i maggiori esperti italiani nella creazione di coperture vegetali (al momento sta costruendo il verde pensile e indoor per il nuovo edificio di Jean Nouvel a Maranello). Oggi le nuove tendenze dellabitare naturale ed ecologico migrano velocemente dallabitazione unifamiliare dlite a un pi vasto approccio urbanistico, anche grazie

alle nuove esigenze di risparmio energetico. Tale tendenza consente di esprimere modelli abitativi caratterizzati dal recupero di superfici, altrimenti inagibili, a spazi verdi destinati a usi collettivi. Fino alla creazione di parchi urbani sui tetti dei palazzi, che sanno dialogare con il verde esistente creando un tessuto continuo di grande impatto ambientale ed estetico. Esempi ci giungono da amministrazioni non avventate come quella di Tokyo, che dal

Il tetto verde del Chicago City Hall, ideato dal guru del sostenibile William McDonough.

2001 ha avviato il rinverdimento del 20 per cento delle coperture piane esistenti. Citt dove le temperature superano di almeno otto gradi quelle dei luoghi campestri, marini e lacustri. Un gap che destate porta inevitabilmente con s due infauste conseguenze: maggior inquinamento e costi energetici alle stelle per rinfrescare gli ambienti. Nel documento 2008 State of

Courtesy William McDonough & Partners

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IL VERDE PENSILE INTRAPPOLA LE POLVERI SOTTILI, BILANCIA IL CICLO DELLE ACQUE PIOVANE E ABBASSA LE TEMPERATURE DEGLI ULTIMI PIANI (I PI ROVENTI)

the future delle Nazioni Unite si afferma che leffetto serra e i problemi energetici correlati costituiscono la grande scommessa dei prossimi 15 anni. Ebbene, le difficolt di pianificare uneconomia sostenibile possono appianarsi anche grazie ad azioni virtuose sul piano architettonico. E tra le soluzioni pi facili da realizzare, e a costi non esorbitanti, ci sono proprio gli interventi verdi sui tetti.

Passeggiare in quota
Prati di varie tipologie, orti e giardini si possono ora realizzare in tutta sicurezza sulle sommit degli edifici. Si tratta di una soluzione ideale non soltanto per i palazzi residenziali, ma anche per tetti di garage, capannoni industriali, parcheggi, hotel, centri fieristici, cliniche e impianti sportivi. Oltre a rendere pi gradevoli i profili degli edifici, il verde pensile intrappola le polveri sottili, bilancia il ciclo delle acque piovane, abbassa le temperature degli ultimi piani (i pi roventi) e quelle dellarea circostante, e regala agli abitanti nuove zone di svago e incontro immerse nel verde. Con ricadute economiche notevoli. Le coperture verdi hanno sempre fatto parte dei miei interventi, insieme allo studio dei venti, del soleggiamento e dei movimenti dellenergia nel sottosuolo, aggiunge Lera. Mi rifaccio al Rinascimento e al Palladio per integrare questi saperi cosmici con lo spazio costruito.
Esterno e interno della serra per lArt Park di Glasgow, arch. Gross.Max, che fa crescere piante esotiche in qualunque clima.

Citt green: 5 casi italiani

Aumentano i Comuni che vogliono far fiorire il verde sui tetti. Le regole sono riunite nella nuova norma UNI 11235. Nelle citt del Lazio, nel 2006, la Regione e luniversit Tor Vergata hanno avviato un progetto di nuovo polo-eco finanziato dalla Ue. Una delle azioni sostenere la trasformazione delle terrazze sui tetti in giardini pensili, per restituire bellezza alle superfici invase da brutture abusive e padelle satellitari. Pi di recente, il Comune di Reggio Emilia ha introdotto nel regolamento edilizio incentivi volumetrici ed economici per larchitettura che punta sulla qualit energetica ed ecologica. Tra i requisiti, la realizzazione di verde pensile per pi del 50 per cento della superficie di copertura, con il vantaggio di unelevata ritenzione idrica, un maggior isolamento acustico e termico,

Credo nellorigine nobile e antica di quella che chiamo architettura sistemica, dove la storia incontra larte, la natura e larchitettura. Solo cos si riuscir a dare bellezza e benessere alle generazioni future. Con questi criteri ho progettato, negli anni, diversi edifici sostenibili (la casa di Zucchero Fornaciari, vari progetti per Hong Kong, la Versilia, il Golfo dei Poeti in Liguria). Tra poco sorger il nuovo edificio disegnato da Tiziano Lera per lampliamento e la riqualificazione dellHotel Versilia Holiday a Forte dei Marmi: uno ziggurat a balconate verdi, tra pozze dacqua sorgiva, cascatelle e serre. Sul tetto, ci sar una piccola collina da cui sar possibile ammirare le Alpi Apuane e il mar Tirreno. Tra i progettisti che sottolineano i vantaggi del crescere piante sui tetti delle case c il pioniere del sostenibile, lo statunitense William McDonough, autore con il collega tedesco Michael Braungart della teoria del cradle-to-cradle, il ciclo di vita di prodotti, processi, manufatti, costruzioni analizzato, per lappunto, dalla culla alla culla, dal progetto iniziale e reperimento delle materie prime alla dismissione e nascita di un nuovo ciclo. Tutto si crea e nulla si distrugge: cosa di meglio di un giardino o di un orto domestico per seguire questo miracoloso paradigma? A Chicago, futura citt pi verde dAmerica, McDonough ha appena completato il pi grande progetto di giardino pensile su un edificio municipale, il City Hall Green Roof. Che ci crediate o no, sem-

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LA RIQUALIFICAZIONE DI UN HOTEL IN VERSILIA PREVEDE UNO ZIGGURAT A BALCONATE VERDI, TRA POZZE DACQUA SORGIVA, CASCATELLE E SERRE

un incremento dellinerzia termica delle strutture, una riduzione delle polveri sospese, una riduzione delleffetto isola di calore (www.municipio.re.it). Anche il Comune di Faenza ha integrato il proprio regolamento puntando al verde pensile (www.comune.faenza.ra.it). Rimini prevede incentivi sotto forma di scorporo delle murature perimetrali dal calcolo della superficie utile o di riduzione degli oneri di urbanizzazione. Tra i requisiti che fanno punteggio, le coperture a verde che migliorano lombreggiamento estivo di tetti e coperture piane (www.riminiambiente.it/energia/bioedilizia). Il regolamento edilizio di Cesenatico stabilisce che, nei nuovi interventi, una quota di superficie vada destinata a verde, e che, se lo stato dei luoghi non lo consente, tale superficie pu essere recuperata con verde pensile e verticale (per esempio sui parcheggi di aree residenziali e commerciali, www.comune.cesenatico.fo.it).

plicemente un parco sopraelevato, afferma il sindaco Richard M. Daley, che ha scelto lo studio associato di Charlottesville (autore, nel 1977, della prima casa solare in Irlanda e nel 1985 del primo ufficio verde degli Usa) per il grande appeal estetico ed ecocompatibile.

Tutti a bio-scuola
In Olanda, Germania e Stati Uniti esistono numerosi studi scientifici sui giardini pensili. In Europa abbiamo lEfb, Federazione delle associazioni per il verde pensile (www.efbgreenroof.eu); negli Stati Uniti, il Green Roofs for Healthy Cities ( www.greenroofs.org ), che riunisce progettisti e imprese del settore, e lEarth Pledge, che facilita i costruttori nellimpostare progetti di verde pensile urbano e gli uffici tecnici comunali e le agenzie governative nellavvio di normative edilizie (www.earthpledge.org). Anche in Italia nascono istituzioni e centri di ricerca specializzati. LAssociazione nazionale per il verde pensile (Aivep) promuove convegni e tecnologie innovative per il rinverdimento di ogni tipologia di coperture (www.aivep.org). Il centro per la formazione Maja natura & architettura, in collaborazione con la Scuola superiore di verde pensile, organizza seminari e corsi mirati a far conoscere ai progettisti
Sopra: il nuovo Versilia Holiday ideato da Tiziano Lera ed Enrico Cosci, con giardini sui balconi e sul tetto. Sotto: percorsi nel verde e aiuole di lavanda a copertura di un edificio per anziani. Progetto arch. V. De Palo e R. Rigolli.

le tecniche, le modalit operative e le problematiche legate alla progettazione e alla realizzazione dei tetti verdi (corso specialistico a Bologna dal 5 dicembre con lagronomo Riccardo Rigolli, per informazioni www.majaformazione.net). Racconta lartefice e coordinatore, architetto Maurizio Corrado, autore del libro Sky Garden. Il giardino sul tetto (Macroedizioni 2006): Sono arrivato ai giardini pensili partendo dallautomobile: penso che combattere linquinamento dellaria limitando il traffico automobilistico nei centri urbani sia utile ma non risolutivo, poich il grosso delle emissioni dipende dagli scarichi degli impianti di riscaldamento-raffrescamento e delle industrie. Allora, che fare? Qual un sistema efficace, sperimentato, duraturo, che si possa inserire bene nelle logiche di unamministrazione per risolvere gli infiniti problemi di qualit dellaria alla radice? La risposta c: le piante, che trasformano laria inquinata in sana e respirabile. Il risultato duraturo e permanente. E come aumentare il numero di piante nelle nostre citt, dove ogni spazio sfruttato al massimo, deve rendere, deve essere abitabile? Non possiamo certo piantare giardini dove ci sono case e uffici. E dove sono gli spazi inutilizzati da trasformare in verde? In sostanza, dove possiamo mettere piante in modo da non creare fastidi, da non rubare spazio e magari creando convenienze economiche per tutti, abitanti e amministrazioni? Sui tetti.

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Extraordinari

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Nuovi porti in Danimarca, zoo alternativi, feticci da tasca, carte da parati eccentriche. Appuntamenti e buone idee di Sara Pellegrini

IL SECOLO CINESE Liu Heung Shing, scrittore gi Premio Pulitzer, con China, Portrait of a country ci offre un viaggio nella Repubblica Popolare attraverso gli scatti di 88 fotografi cinesi, ripercorrendo la storia del suo Paese dal 49 a oggi. Pi di 400 pagine per entrare e uscire dalle contraddizioni e i riti di uno dei Paesi pi discussi del nuovo secolo (www.taschen.com).

CREATURE VOLANTI La graphic designer Yiying Lu si autodefinisce una piantina pronta a sbocciare. E ha successo, non solo con i suoi disegni iperfloreali, ma anche con le sue creature illustrate. La sua balena oggetto di un vero fan club dedicato, failwhale.com (www.yiyinglu.com).

SIGNORE IN GIARDINO Leggere, accoglienti e pronte a sfidare calure estive o venti autunnali. Le sedute della linea Les Madames sono completamente in tondino metallico e infiniti colori, disegnate dal giovanissimo gruppo Bonura, quattro laureati al Politecnico di Milano molto attenti al mercato (www.bonuradesign.it).

FIORE O FORESTA? Nellarea riservata alle orchidee, lOrquideorama dei Giardini Botanici di Medelln, Colombia, gli architetti di PlanB e JPRCR regalano lesperienza di entrare in una foresta di alberi in fiore intrecciati sulle nostre teste (www.camilorestrepo.net, www.planbarquitectura.com).

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NIDO BIONICO Sospese tra ingegneria meccanica, biologia e scultura le alchimie artistiche dellamericano Bill Smith, sono nuvole di fili elettrici, perline, rami, fiori, frammenti di vetro, che vibrano, silluminano, suonano. Sua la mostra Loop Web dal 31/10/08 al Saint Louis Art Museum (www.widicus.org).

ACQUA A IMPATTO ZERO Le buone abitudini, si sa, sono fatte di piccoli gesti quotidiani. La giovane linea di caraffe filtranti Marella, di Brita, si offre di semplificare il passo numero uno verso una vita sana: acqua limpida, pulita, alleggerita da cloro e metalli presenti in acquedotto. Filtri con scambio di ioni e carboni attivi (www.brita.net). MENTRE HONG KONG DORME Locchio del fotografo tedesco Michael Wolf fissa in serie la faccia densa e viscosa dei grattacielidormitori di Hong Kong, citt in cui ha trascorso gli ultimi dieci anni. Venti scatti del suo progetto Architecture of Density sono gi nellolimpo della limited edition. Prezzi e info su www.20ltd.com (www. photomichaelwolf.com).

CUPOLA PER ELEFANTI La nuova Elephant House dello Zoo di Copenhagen, progettata da Sir Norman Foster allinterno dei bellissimi e antichi giardini del Fredericksberg Palace, un vero e proprio parco giochi a misura di pachiderma. Gli animali possono muoversi liberamente o riposarsi allombra delle foglie stampate sulle cupole di vetro. Ai visitatori concesso lonore di sbirciare dallalto o godersi lo spettacolo di questa insolita savana tutta danese (ww.fosterandpartners.com).

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Foto di R. Davies

Extraordinari
A SCUOLA DAL DRAGONE Immaginare mondi, regola numero uno di ogni bambino. I 400 alunni della scuola elementare Erika Mann di Berlino, insieme allo studio Baupiloten, hanno trasformato il sogno in realt: la scuola-dragone offre al primo piano limmersione in una polvere di stelle, passando dal trono del battito dali, per poi volare al terzo piano sulla coda del drago (www.baupiloten.com).

OMBRA PRT--PORTER Cambiano le stagioni, gli ombrelli anche. Litalo-canadese John Di Cesare, a Tokyo da nove anni, rende dolce e irriverente il gesto pi tradizionale della cultura giapponese. Parashell ricorda una conchiglia, ma anche un fiore appena dischiuso (www.ddi-parashell.com).

VEDUTE FISH EYE Una casetta per uccellini formato XXL, un ernome orologio a cuc in bilico tra lironico e il poetico. La Cabanette una piccola nicchia su cui arrampicarsi per giocare, leggere, nascondersi, osservare discreti. Le pareti si possono ribaltare per guardare a tutto tondo il paesaggio (www.cabanestudio.it).

TERRA & GHIACCIO Nove storie per un romanzo a immagini. Sarah Cooper e Nina Gorfer nel libro Seek Volume 01: Iceland mescolano realt e finzione tramite il collage di frammenti di personaggi reali e situazioni irreali, componendo un immaginario mistico, opaco e desolato, nel quale la fantasia incontra la storia (www.gestalten.com).

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Extraordinari
ISBJERGET ALLORIZZONTE Seconda per grandezza in Danimarca, la citt di Aarhus vedr presto cambiare il proprio volto grazie al progetto del nuovo porto. Uno degli edifici residenziali, Isbjerget (Iceberg) frutto della sinergia di tre brillanti studi danesi (JDS, SeARCH, CEBRA) col parigino Paillard (www.isbjerget.com).

PROVA (E RIPROVA) LABETTA Avvolgenti come un abbraccio, le sedie della linea labetta con schienale imbottito e tamburato, e una tenace seduta in poliuretano espanso, garantiscono tenuta anche dopo essere state usate molto volte (www.mattiazzi.eu).

ZAHA DA TASCA Quanto di te c in quello che disegni? La giovane Olivia Lee, da Singapore a Londra per studiare design, ha a lungo osservato la fisionomia delle star del progetto (da Jaime Hayon a Zaha Hadid), stabilendo un legame sinonimico tra le forme delle loro creazioni e le loro personalit: ecco la linea di Designer Dolls, bamboline tascabili in limited edition, nuovi feticci del settore. (www.olivia-lee.com).

IPERSELVAGGIO 2D Ritmo, movimento, una forte sensazione di energia e la ripetizione ciclica di eventi naturali. Tutto attraverso la lineare e piatta superficie delle carte da muro. Questo il lavoro dellartista di Brooklyn Jill Malek, selezionata dai belgi di www.mixd.be. Il sito raccoglie pochi delicati oggetti di dcor per case che osano essere stravaganti (www.jillmalek.com).

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YONA E IL CAOS
INCONTRI A Parigi, nella casa abitata da souvenir e
di Barbara Casavecchia Foto Julien Oppenheim
Courtesy Yona Friedman

utopie realizzate dellarchitetto umanitario Yona Friedman

In alto a sinistra, un progetto per strutture demergenza, autocostruibili in materiali locali. Yona Friedman (Budapest, 1923) nel soggiorno della sua casa parigina di Boulevard Garibaldi.

Lingresso (qui a destra) della casaatelier di Yona Friedman, ritratto in un angolo dello studio (pagina accanto). Sullo sfondo, alcuni dei suoi disegni e progetti.

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Courtesy Yona Friedman

he un altro mondo sia possibile, anzi, costruibile, per Yona Friedman - come ha intitolato un suo bel saggio unUtopia realizzabile. Fin dallinverno del 45, che lallora giovane architetto ebreo in fuga dai nazisti trascorre in una Budapest distrutta, senza acqua, elettricit, riscaldamento, finestre, cibo, a disegnare scatole trasportabili per dare rifugio a chi ha perso tutto. Le radici dei suoi studi innovativi sullArchitettura mobile, dei progetti umanitari e delle tante incursioni nel campo della sociologia, affondano in quellesperienza. Approdato in Israele, negli anni Cinquanta mette a punto case popolari a moduli cilindrici, semplici gusci che ogni inquilino pu trasformare a piacere, collegandovi delle installazioni portatili (cucina, sanitari, armadi) - prototipo di quellarchitettura plugin che un decennio pi tardi diventer simbolo della generazione Radicale,

capitanata dagli Archigram. Il suo obiettivo rinunciare alla dittatura dellarchitetto, anche quando animata dalle migliori intenzioni. Oggi Friedman un ottantacinquenne asciutto, la voce tenue, il tono lucido e appassionato, inesorabilmente gentile, perch detesta laggressivit. Quando non in viaggio, si rifugia nel suo appartamento di Boulevard Garibaldi, a Parigi, dove vive: un accrochage di maquettes, faldoni, foto, gabbie per uccelli, maschere orientali, souvenir, prese flottanti, libri, dipinti, kilim, che si stratificano qui dal 68, suscitando linevitabile meraviglia degli ospiti. E dei passeggeri del metro soprelevato della Linea 6, che vedono sfrecciare dietro ai finestrini questo conglomerato, in perenne bilico tra ordine e disordine. Proprio come la Ville Spatiale teorizzata da Friedman: una visionaria megainfrastruttura sollevata da terra, capace di supportare i pi disparati paradigmi abitativi, che non

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pu essere progettata, pu solo accadere. Acquisiti dallo Stato francese, la casa e i suoi tesori diventeranno patrimonio nazionale. Per me solo il posto dove vivo, tutto qui. Sono allergico al vuoto emozionale e, per sentirmi bene, ho bisogno del mio paesaggio. Credo sia un istinto umano molto normale. Mi piace avere attorno un universo visivo che non risponde a nessun codice prefabbricato. Friedman ha sempre sostenuto che nella costruzione di una casa o di una citt a essere cruciali siano gli abitanti e i loro bisogni, non gli urbanisti, cui spetta piuttosto il compito di fornire un supporto tecnico razionale. Negli anni Settanta, ha tradotto le proprie competenze in manuali di autocostruzione e, lavorando per lOnu, propagandato la tesi che labitare non pu ridursi alla casa (la sua formula Housing = Food and Roof). Ha anche pubblicato unEnciclopedia popolare di sopravvivenza, stilata in vignette per risultare accessibile agli analfabeti, diffusa in Africa e Sudamerica e che in India, su mandato di Indira Gandhi, ha raggiunto 10 milioni di lettori. Sembra che fare le cose da s ormai sia una specie di tab. Il mio proverbio preferi-

to che lintelligenza nasce dallimprovvisazione. Perdiamo abilit manuale in troppi campi, persino in cucina: tutto preconfezionato, la gente non sa pi come arrivare a un certo risultato e si paralizza. Una volta stavo visitando un villaggio; tutto in ordine, ma niente acqua, quindi autobotti ogni giorno. Ho chiesto perch non raccogliessero labbondante acqua piovana. Ma non moderno!, mi hanno risposto scandalizzati. Ecco, la modernit diventata uno status symbol troppo importante per potervi rinunciare, anche a prezzo di sacrifici surreali. Friedman ha costruito pochissimo (un liceo ad Angers, il Museum of Simple Technology a Madras), ma ha progettato, disegnato, scritto ( in uscita il suo ultimo libro, Ordine complicato) e insegnato molto (Mit, Princeton, Harvard). Lattenzione costante nei riguardi di temi come ecologia e sviluppo sostenibile, ma soprattutto i richiami a una visione olistica, alla necessit di focalizzare lattenzione sul processo, anzich sul singolo oggetto/edificio, accettando lirrompere dellindeterminatezza, lhanno fatto riscoprire a molti teorici e artisti contemporanei. Ha esposto a Documenta 02, al-

Il camino del soggiorno, circondato dalle maquettes per una serie di citt-ponte sul fiume Hangpu, a Shanghai, di cui Friedman supervisiona la progettazione. Sullo sfondo, alcuni schizzi e progetti di complessi di edifici.

SONO ALLERGICO AL VUOTO EMOZIONALE. PER SENTIRMI BENE HO BISOGNO DEL MIO PAESAGGIO. UN ISTINTO UMANO, NORMALE

Courtesy Yona Friedman

Qui a lato, esempi delle strutture irregolari (particolare a scarabocchio) teorizzate da Friedman. Sotto, larchitetto al lavoro. Sullo sfondo, un suo labirinto.

la Biennale di Venezia 03, e questa primavera gli hanno dedicato mostre importanti sia il Portikus di Francoforte che il Centre dArchitecture Arc en Reve di Bordeaux. A Como, dove stato Visiting Professor del corso di arti visive della Fondazione Ratti, questestate ha invitato i bambini dellAsilo SantElia (progettato da Terragni) e tutti i cittadini ad aiutarlo a realizzare il suo ultimo progetto, che presto rinascer nel quartiere parigino di Belleville: il Muse dans la rue, una serie di cubi in plexiglas, in equilibrio precario come le costruzioni infantili, nati per accogliere le tracce di chi vuole scrivere, graffitare, esporre qualsiasi cosa per strada. Un museo effimero e volutamente antimonumentale. La Big Architecture solo un simbolo di potere, alimentato dalle speculazioni immobiliari, a Shanghai come a Manhattan. In termini psicologici, la genericit dei grattacieli crea uniformit. La densit fa altrettanto, ma lo fa meglio in termini funzionali, senza generare impatti fortissimi su piccole aree e micidiali congestioni del traffico. Le Torri Gemelle sono collassate in due ore, ma per rimuovere le macerie ci sono voluti cinque anni. Se dobbiamo considerarle un simbolo, direi che sono lemblema della nostra assurdit.

Courtesy Yona Friedman

UN COACH PER FARE ORDINE


Conservare gli oggetti per unoccasione che non arriver mai. Pu diventare patologia? S, se impedisce una vita normale. Nel caso, ecco come agire
di Francesca Gentile

CASA & PSICHE

uttare o non buttare? Non buttare: pu sempre servire. Sappiamo che non vero ma, sollievo, il momento delleliminazione rimandato. Siamo salvi, per ora. Buttare un po morire. bello risparmiarsi la spiacevole sensazione del distacco da un oggetto, anche il pi inutile e vecchio, ma comunque nostro, un piccolo tesoro personale. Sappiamo che quella di conservare una brutta abitudine, responsabile di quella matassa di disordine senza soluzione nascosta a malapena nellarmadio, schiacciata dietro la porta chiusa del ripostiglio, ficcata sotto il letto, della nostra e di qualsiasi altra casa, anche la pi immacolata e insospettabile. Quel mucchietto di cose da buttare immobilizzate

nel tempo, in attesa di un futuro pieno di occasioni di utilizzo che mai si presenter, un problema per tutti, ma per qualcuno un vero e proprio incubo. Come sempre, una questione di misure. Quando il mucchietto si trasforma in una valanga, e ci si ritrova sepolti, allora scatta lallarme. Come si arriva a questo punto? Liter non semplice come sembra. La questione riguarda il tipo di considerazione e di sguardo sulle cose che popolano luniverso quotidiano, i pensieri che girano attorno agli oggetti. Che una scatola di cereali vuota sia da buttare ovvio per la maggior parte di noi. Per qualcun altro, la stessa vecchia scatola potrebbe assumere significati o rappresentare unopportunit, tanto da non po-

ter essere eliminata. Potrebbe sempre servire, appunto. Magari funzionare come contenitore (di altre cose che non possono essere eliminate), o trasformarsi in un vaso per fiori secchi (che non sono mai stati buttati perch legati a un particolare ricordo), oppure la sua funzione si potrebbe chiarire con il tempo. Quindi, meglio tenerla, conservarla, lasciare che racconti di un passato perduto per sempre, che ci riconosca quando intorno c il deserto. Chi fa incetta e accumula compulsivamente chiede protezione agli oggetti o affida loro una parte di s. Dov la linea di demarcazione tra un
Opera di Tejo Remy Chest of drawers (91), collezione di Droog Design, foto Robaard/ Theuwkens, concept M. Kranenborg.

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normale stato di caos personale e la soglia di patologia? La mia scrivania molto disordinata, ma io sono comunque in grado di parlare al telefono con lei. Se il mio disordine impedisse questa conversazione, allora sfoceremmo nel disturbo mentale. Lesempio, chiarissimo, arriva da David E. Tolin, fondatore e direttore dellAnxiety Disorders Center allInstitute of Living di Hartford in Connecticut, e autore del libro Buried in Treasures. Help for Compulsive Acquiring, Sa-

ving and Hoarding (edizioni Oxford), in collaborazione con Randy O. Frost e Gail Steketee. Possiamo paragonare il fenomeno al consumo di alcol, puntualizza Tolin. Finch il bere non ostacola il normale funzionamento dellindividuo, mettendolo nellimpossibilit di svolgere le sue attivit quotidiane, non possiamo parlare di patologia. Tra i casi citati nel libro c quello di Helen, 55 anni, afflitta da una tendenza allaccumulazione aggravatasi negli ultimi otto anni, dopo la separazione dal marito. Helen ha difficolt a disfarsi di qualsiasi cosa. In casa accumula posta, che non riesce ad aprire o buttare, per timore che contenga materiale importante. Guarda le montagne di carta intorno a s e si sente stanca e depressa, incapace di affrontare il problema. Non sa resistere alle offerte. Se il prezzo conveniente, non rinuncia allacquisto di un oggetto per paura di perdere unoccasione irripetibile. Compra vestiti che giacciono impilati nella sua stanza da letto e che raramente indossa.

La figlia, in una delle sporadiche visite, dice di non essere riuscita a muoversi senza inciampare in mucchi di indumenti, contenitori, carta accatastati dappertutto per la casa. Richard, invece, recupera roba con lintenzione di ripararla e rivenderla al mercatino dellusato. Da quattro anni ha una vecchia tv in salotto, ed chiaro (a tutti tranne che a lui) che non laggiuster mai. Anzi, non solo Richard non ha mai sistemato nessuno degli innumerevoli oggetti che ha trovato e ammassato in casa, ma non sa nemmeno dove si trovi il mercatino dellusato. Helen, Richard e le altre persone nelle loro condizioni sono consapevoli dello stato in cui vivono? Di solito negano di avere questo problema, risponde Tolin, prima di tutto con se stessi. Davanti allevidenza trovano mille scuse. Se non riescono pi a dormire nel letto, perch sommerso da ogni genere di paccottiglia, dicono di trovarsi pi comodi sul divano. Se la cucina inutilizzabile da settimane, solo perch la stanno sistemando: domani sar

re a prima vista il disturbo non facile: Alcune persone soffrono molto a causa della loro condizione, e ne provano vergogna, continua Tolin. Per questo tendono a nasconderla, mostrando agli altri una faccia diversa, brillante e disinvolta. Nessuno potrebbe immaginare in quale stato versa il loro appartamento. I familiari come si devono comportare? In alcuni casi assistiamo allintervento dei parenti, degli amici o di professionisti che,

Non si tratta di un problema di organizzazione della casa, risolvibile con contenitori. Chi fa incetta o accumula in modo compulsivo chiede protezione alle cose, e affida loro una parte di s
perfetta. Ho pazienti che si presentano agli appuntamenti portandosi appresso borse di plastica colme di vestiti. Se si chiede loro la ragione, spiegano che durante la giornata potrebbero avere bisogno di cambiarsi. una maniera per proteggersi e sentirsi sicuri. Accumulando si difendono da un mondo percepito come pericoloso. Un sondaggio condotto dalla John Hopkins University ha rilevato che il cinque per cento della popolazione Usa soffre di accaparramento compulsivo. Riconosce-

con o senza il permesso della persona, entrano nellappartamento per svuotarlo e rimetterlo a posto. Noi non crediamo che questo sia un approccio efficace. Non si tratta di un problema di organizzazione della casa, risolvibile acquistando contenitori. Si pu guarire? Quali sono le terapie pi efficaci? Attraverso la terapia cognitivo comportamentale cerchiamo di motivare il paziente, rendendolo conscio dei suoi comportamenti e aiutandolo a prendere decisioni. Oggi, nel 60 per cento dei pazienti (soprattutto donne) notiamo un miglioramento. sempre difficile parlare di guarigione completa. Esiste un rischio continuo di ricaduta. Per il restante 40 per cento, ancora non c una terapia valida. Sappiamo che gli psicofarmaci non servono, e neppure la psicanalisi.

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Dallalto: la Wall House di notte; sotto, lo spazio intermedio tra legno e policarbonato.

AMBIZIONE LEGGERA

ARCHITETTURA Lungo la Panamericana, una casa a strati di cemento armato, compensato, policarbonato, alluminio di Michele Calzavara Foto Cristobal Palma

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Dallalto: il sottile telaio del guscio in policarbonato e vetro. In basso, gli elementi lignei interni, disegnati su misura.

n Tipi degli indiani nordamericani. Uno Yurt dei pastori nomadi della steppa asiatica. O una tenda nera beduina? Niente di tutto questo. Siamo alla periferia di Santiago del Cile, lungo lautostrada Panamericana, quel lunghissimo serpente dasfalto che, con i suoi 48mila chilometri, collega tutte le Americhe, del Nord e del Sud. Spesso le citt si sviluppano seguendo le direzioni suggerite dalle grandi direttrici di spostamento. Succede anche qui, a Santiago, dove una lottizzazione suburbana sta ridisegnando il terreno ai margini tra citt e campagna. Eppure, nonostante il processo di urbanizzazione a cui sottoposta, larea sembra trasmettere ancora un carattere

prevalentemente rurale, un po per le strade in terra battuta da cui solcata, un po per lampiezza dei lotti, di circa cinquemila metri quadrati luno. E non solo: ogni lotto sembra voler mantenere una certa riservatezza visiva nei confronti delle immediate vicinanze, grazie alle sue dimensioni, certo, ma anche grazie alle alte siepi perimetrali che lo delimitano, e che regalano a ognuno unelevata privacy rispetto alle costruzioni vicine. Sopra, la vista si apre verso il paesaggio pi lontano, quello della catena andina. questo il paesaggio che gli architetti Marc Frohn e Mario Rojas Toledo si sono trovati ad affrontare quando una coppia di pensionati cileni, avendo deciso di tornare nel Paese

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ABBIAMO INTERPRETATO LE SIEPI COME LA PELLE PI ESTERNA. DA L SIAMO PARTITI

dorigine dopo aver trascorso vari anni di lavoro in Germania, Brasile e Argentina, ha commissionato il progetto della propria residenza. Frohn e Rojas, nati in Germania e associati dal 2004 nello studio Far (con sedi a Colonia, Santiago del Cile e Citt del Messico), sono subito stati incuriositi dellambigua natura del luogo: Ci ha colpito soprattutto luso intelligente di queste alte siepi, dicono. Le abbiamo interpretate come lo strato pi esterno della pelle delledificio, e sono diventate un punto di partenza intrigante per il progetto. cos che nasce Wall House, una casa fatta di muri sovrapposti, di strati, di diaframmi. A partire dal limite di quella siepe ispiratrice trovata l belle pronta, si susseguono dallinterno verso lesterno in una progressione di evanescenze che sfumano i confini tra il dentro e il fuori, e giocano, nelle risultanti dei loro spazi, con le funzioni e le attivit di unabitazione unifamiliare. Gli strati sono quattro. Al centro, un volume di cemento armato, interamente rivestito allinterno di piastrelle ceramiche, contiene i due bagni. un cuore opaco e levigato, introverso e protettivo, dedicato alle attivit domestiche pi private. Intorno a questo nucleo, due volumi sovrapposti e sfalDallalto: banco cucina e pavimento, entrambi in cemento; la camera principale.

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sati modulano gli spazi della cucina, del pranzo e della camera degli ospiti al piano terra, pi uno studio al piano superiore. Sono volumi in compensato e pannelli per le casseforme di legno, materiali poveri, una scelta dovuta anche al budget risicato (100mila euro), unico vincolo imposto ai progettisti. E infatti, con il terzo strato la geometria si complica, le tra-

sparenze fanno il loro ingresso, un involucro lattiginoso si sovrappone e crea, con una sua abbondanza, spazi intermedi a doppia altezza: una pelle in policarbonato ad alto isolamento termico, che diffonde una luce naturale e omogenea allinterno, nel soggiorno e nella camera da letto principale. Infine, una pelle morbida completa la transizione delledificio, ed qui che la casa diventa tenda. Una membrana tecnica, solitamente usata nelle serre, avvolge il tutto in un tessuto di alluminio con fibre polimeriche dalle grandi capacit riflettenti, tanto da proteggere dai raggi ultravioletti fino al 75 per cento: un aspetto non trascurabile, data la vicinanza con il buco dellozono antartico. Unaltra membrana, combinata con la prima, completa il sistema proteggendo da zanzare e insetti vari: certo un problema minore, ma comunque seccante. Il risultato una sorta di morbido diamante, nonch una confortevole macchina per abitare. La stratificazione di spazi e materiali, infatti, non crea solo un gioco di profondit visive, ma anche sapienti climatizzazioni, ambienti da aprire e chiudere alloccorrenza, da indossare come un abito. Ma un abito facile da costruire, tanto che gli autori ne promuovono versioni faida-te e personalizzabili: su misura, insomma (per info: www.yourwallhouse.net). Del resto, c sempre stato un certo legame tra il riparo come tetto e il riparo come indumento.
Dallalto: i bagni, rivestiti in ceramica; lo spazio tra i due strati pi esterni della casa.

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Strana idea di bellezza


ACCESSORI Che fine hanno fatto
gli oggetti inutili da posare sui mobili (s, gli orrendi ninnoli)? Qualcuno li sta ripensando. Con esiti altamente scenografici di Chiara Di Pinto e Arianna Lelli Mami

VASO IN PORCELLANA Frstenberg rivestita a mano doro 24 carati a forma di busto femminile, The Body di Sieger, serie Objects to a Muse, in 25 esemplari. (l 330 mm, p 280 mm, h 45 mm, 4.305 euro, informazioni www.sieger.org. In vendita in Italia presso Tendenze design, www.tendenze-design.it, tel. 02.9383914).

APPENDIABITI IN OTTONE Acate, di Driade, struttura con finitura opaca, foglie a finitura lucida, design Borek Sipek. (l 48 cm, p 42 cm, h 176 cm, 985 euro, info www.driade.com, tel. 0523.818618). Luso prosaico di un appendiabiti diventa gesto poetico per Borek Sipek, che trasforma elementi dappoggio in rami e foglie di valenza scultorea.

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OPERA ICONA Summer Palace, design Jean Boggio per Franz (l 24 cm, p 22,5 cm, h 76,5 cm, 2.200 euro). Colore, pop art, i seventies. Sono tra gli ingredienti alla base della collaborazione tra il francese Jean Boggio e lazienda tedesca Franz. Icone e totem che legano Cina e Occidente. www.franzcollection.de www.jeanboggioforfranz.com

LAMPADE DA TAVOLO Composte da una struttura in filo di metallo nero e da un cavo dotato di interruttore a sfioramento, con lampadina a calotta argentata. Esilissima e altamente scenografica, Lamp 06 di Ligne Roset, design Nathalie Dewez (h 69 cm o 101 cm, 142 euro o 164 euro, www.ligne-roset. com, tel. 02.48022348).

MACRO VASSOIO Palmanova, in ottone argentato, di Driade Kosmo, design Fabio Novembre. Un microprogetto che fa da eco (piccola, certo) a quello gigante e tutto italiano dellideazione di una piazza. Spazio di socializzazione e di incontro. Qui tradotto e miniaturizzato per la tavola (l 58,5 cm, h 10,5, 2.033 euro, info www.driade.com, tel. 0523.818618).

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PORTAFIORI In porcellana Frstenberg (1 mm di spessore) con parte interna rivestita con un velo doro 24 carati e parte esterna con riproduzione di un ritratto fotografico in bianco e nero. Attraction della serie Love Elixir di Sieger (www.sieger.com, in Italia presso Tendenze design, www.tendenze-design.it).

DECORAZIONE METAL Da appendere a un lampadario o al soffitto, come un elemento alla Calder, ma decisamente pi decorativo. Couronne di Atelier LZC, disponibile in verde o rosa antico. Sagomata al laser, alta 24 cm, costa 57 euro ed affiancata da altri motivi: farfalle, uccellini, paesaggi (www.atelierlzc.fr).

CAPPELLO DI LUCE Lampada con struttura in alluminio laccato e paralume ricoperto di piume. Ideato da Mat & Jewski, si chiama Bonne Femme (750 euro). Concepita come un accessorio haute couture, disponibile come lampada da tavolo o a sospensione. Le piume, autentiche, variano da quelle doca a quelle danatra e pavone (www.matejewski.com).

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CLICK DADAISTA Lampada a sospensione The flying Robert di Anthologie Quartett, design Ali Siahvoshi. Una sequenza di ombrelli impilati. (diametro 90 cm, 435 euro, il numero degli ombrelli pu aumentare o diminuire, a richiesta) per una scultura surreale di forte impatto scenografico. Info www.anthologiequartett.de. Si pu acquistare online su www.nostraforma.com CUSCINO IMPALPABILE In poliestere, ricoperto da piume bianche, Chick di Zoeppritz, storica (175 anni) azienda tedesca. Con un diametro di 40 cm (in vendita a 55 euro), la sintesi di nostalgie dco e istinti contemporanei. Candido, impalpabile, high tech baroc. Presso il corner Zoeppritz-La Rinascente (tel. 02.88521, www.zoeppritz).

FIGURE INNAMORATE In porcellana bianca con fiori applicati, collezione Re-Cyclos, Love III di Lladr, design Committee, scultore Marco Antonio Noguern. Tradizione spagnola e creativit inglese per la versione attuale delle belle statuine (34x17 cm, 4.730 euro, www.lladro.com, numero verde 800-463.920).

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ATELIER Lartista Stephan Balkenhol apre le porte del suo studio, dove trasforma tronchi in maxi (o mini) sculture di uomini
di Leonora Sartori Foto Milo Keller

Folk experience

Lenorme spazio di lavoro dellartista tedesco nella foresta nera. Il soffitto alto per poter lavorare con tronchi lunghi diversi metri.

Balkenhol alle prese con un nuovo tronco da intagliare. A destra, una nuova scultura in fase di lavorazione.

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arla poco. Ma fuma continuamente, Stephan Balkenhol, e quando decide finalmente di dire qualcosa, racconta delle difficolt di trovare hotel dove ci si possa accendere una sigaretta in pace. Se guardando le sue sculture intagliate nel legno pensavate a un vecchietto sorridente e fiabesco tra natura, bosco e scarponi, Stephan Balkenhol dal vivo toglie ogni dubbio: un solitario senza tempo e come tale a suo agio (o a disagio) in qualunque paesaggio. A differenza di altri suoi colleghi artisti, non ha bisogno di tec-

nologia. Gli bastano un pacchetto di sigarette e spazi di lavoro grandi (a volte davvero grandissimi, come i capannoni dove poter far entrare tronchi di diversi metri). Ma non c fiaba dietro i suoi personaggi. Stephan Balkenhol scolpisce figure senza scampo, congelate in un istante, vestite in una divisa ripetitiva e impersonale, per lo pi con camicia e pantaloni, un po come lui: persone qualunque, senza poesia, dotate di una normalit a volte angosciante, che funziona da specchio. I due uomini stupiti, mossi, che si guardano con sorpresa attaccati

al loro tronco, i dodici calciatori della federazione internazionale di calcio, il trio di uomini con teste di animale, il grande uomo sdraiato sulla piattaforma che guarda non si sa dove o il ragazzo-Icaro con le ali spiegate che sta per prendere il volo: i personaggi di Balkenhol sono intrappolati in un loop, capaci solo di guardare il mondo senza capirci molto. C qualcosa di molto egoistico nel cercare di esprimere i propri sentimenti nellarte. Cerco una grammatica e una lingua che probabilmente sono gi nella mente di molte altre persone, non lo nego. Ho la fortu-

Ho scelto il legno. un materiale molto comune e la sua lavorazione va di pari passo con i miei pensieri. Il marmo richiederebbe troppo tempo, la creta troppo poco

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Dallalto. La sala per tagliare i grandi tronchi di legno. Lesterno del laboratorio dello scultore (sotto), nel Sud della Germania.

na e labilit di riuscire a dargli una forma e creare la mia personale fotografia di una scena. E improvvisamente si zittisce. Si accende una sigaretta e guarda davanti a s: torna taciturno come i suoi personaggi. Stephan Balkenhol un minimalista vero: non aggiunge, non eccede, abbozza figure senza ghirigori e aggettivi. Secco e diretto, come i suoi lavori che non nascondono significati e non cercano di metaforizzare regole di vita: Le mie opere chiedono di essere guardate per quello che sono, mini (o maxi) uomini come noi. Specchi pi che altro. Oggi difficile inventare qualcosa di nuovo. Ma forse non questo laspetto pi interessante dellarte. Il nuovo, ci che alieno e mai visto prima, non in grado di accendere nessun sentimento perch non pu essere collegato o riferito a nessuna cosa da noi vista in precedenza. Balkenhol,

nato a fine anni Cinquanta, a Fritzlar, in Assia, 150 chilometri da Francoforte, inizia a scolpire il legno dopo gli studi darte alla Hamburg School of Fine Arts. Ho scelto il legno perch costa poco e si trova facilmente dalle mie parti. Il marmo richiede troppo tempo, la creta troppo poco. Il legno va di pari passo con i miei pensieri. Si porta dietro un immaginario folk e medievale da cui ho cercato di liberarlo per renderlo pi simile a un feticcio di design. Il legno poi come la carta. Ci puoi fare qualsiasi cosa. Stephan si fatto notare perch le sue opere erano il contrario dellastrattismo artistico diffuso allora. Uomini e donne normali, concreti e riconoscibili, con abiti qualunque, tanto da arrivare a chiedersi: ma perch mai avr ritratto proprio loro? Balkenhol oggi vive e lavora tra lo studio a Karlsruhe, nel Sud della Germania, e Meisenthal, in Francia. I suoi lavori sono stati esposti in diversi musei e gallerie dEuropa (il Pac e la Galleria Monica De Gardenas a Milano, Saatchi Collection di Londra, Galleri Lars Bohman a Stoccolma, Galerie Thaddaeus Ropac a Parigi) e nel mondo (Montreal Museum of Fine Arts, Arts Club of Chicago, National Museum of Art, Osaka). La gente abituata a cercare sempre un messaggio, la metafora di qualcosa altro nelle opere e nella comunicazione in genere. Le mie sculture non sono il ritratto di qualcuno famoso e non vogliono mostrare altro che quello che fanno in modo trasparente. Dietro c il vuoto e questo crea un senso di paura. Perch guardandole da vicino si arriva a chiedersi se per caso quelluomo solitario o quella donna spaesata non ci assomiglino. I miei personaggi possono essere dei tipi da bar. Non sono storie, racconti, favole o narrazioni le sue, ma trailer veloci, spezzoni di una storia che non conosceremo mai per intero. Ma questi personaggi di legno sono tristi o felici? Melanconici. Il momento pi interessante sta nel mezzo tra la tristezza e la felicit. Quella vita. I miei personaggi sono ripresi nel disequilibrio, mentre escono dalla tristezza e cercano di risalire la montagna della felicit. Poi per si ricade sempre. Cest la vie, anche per omini piantati nel legno.

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PROGETTI

Rifugi, dove isolarsi o fare yoga, di legno riciclato. Lo Studio Romero disegna case particolari, per vip in fuga
di Sara Pellegrini

STAR SULLALBERO
Foto di Reuters/Contrasto

n sogno da infanzia perduta, quello di arrampicarsi fino al cielo in una casafortino. Ho iniziato a costruire case sugli alberi quando ero molto piccolo, racconta Roderick Romero, noto designer di abitacoli in quota, nato e creciuto a Seattle, gi a cinque anni

io e i miei fratelli ci divertivamo a fabbricare fortini sugli immensi cedri del parco di casa nostra. Un legame profondo con il mondo naturale, che arriva da lontano e che negli anni si salda con la filosofia yoga. Mi ispiro soprattutto alle forme e alle istanze della natura, in armonia col paesaggio che mi

circonda, spiega. Il percorso artistico di Roderick Romero comincia alluniversit di Washington, dove conosce Anisa, sua futura moglie e collaboratrice. Con lei lesperienza musicale della band indie rock Sky Cries Mary, cinque album allattivo, e la continua produzione creativa tra scultura e pittu-

Lattrice Julianne Moore per il cortile della sua casa di New York ha fatto costruire un gigantesco nido-gazebo in rami di acero.

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A destra, lopera preparata per la mostra Miami Pod 06. Sotto, la casa per la famiglia Les Firestein. In basso, la stilista Donna Karan, cliente e amica di Romero.

Tutte le mie costruzioni sui rami hanno storie divertenti, visti i clienti e le loro bizzarrie. Ho iniziato proprio ora a scrivere un libro su questa esperienza

ra. Nel 1997, dopo essersi trasferiti a New York, arriva linvito a partecipare a una mostra en plein air. Ritrovandosi come un tempo in una foresta, Roderick si lascia ispirare dal suo passato ludico e costruisce un enorme nido a misura duomo aggrappato al tronco di un acero, a dieci metri daltezza. Da l il gioco si fa serio e cominciano le prime commissioni. Frequentando i corsi della Jivamukti Yoga School di New York, cono-

sce Trudy Styler, alias madame Sting. Subito i due gli commissionano una casa per la loro villa in Toscana e Roderick vola in Italia con il suo gruppo di lavoro per questa prima impresa patinata, che porter alla creazione della Casa del sole di mezzanotte. Cos inizia unincontenibile corrente di passaparola, e la sua carriera si appresta a scorrere come un fiume. Lartista viene poi contattato da attori, stilisti, cantanti. Julianne

Moore, Donna Karan, per la quale disegna e realizza due costruzioni, Van Kilmer. Lavorare con le celebrit dello showbiz non spaventa mister Romero che racconta: Tutte le mie case sullalbero hanno storie divertenti, i clienti sono sempre molto disponibili con me e tutto il gruppo. Proprio ora ho iniziato a scrivere un libro sulla mia esperienza. Una casa sullalbero pu essere un luogo magico per lo yoga, un nascondiglio segreto per

i bambini o una dimora full optional tra le fronde. Ricordo che il primo giorno di lavoro con Sting in Toscana, dopo aver fissato le strutture, uno dei figli, Giacomo di sette anni, si arrampica, si guarda intorno e poi chiede stupito: Ma il bagno, dove sta?. Pochi, ma saldi i

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Foto di WWD/Cond Nast/Corbis

La Lantern House, costruita lo scorso inverno con legname quasi interamente di recupero. In basso, Sting e consorte, primi clienti dello Studio Romero.

Il figlio piccolo di Sting, mentre lavoravamo, si arrampica e chiede stupito: E il bagno?

punti chiave del manuale personale di Roderick: scegliere alberi forti e sani, cercare di individuarne uno con il giusto spirito, utilizzare solo legname caduto naturalmente e applicare precise strutture ingegneristiche. Il nostro sistema di rete metallica ci permette di lavorare ovunque, a qualsiasi altezza, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. I tempi tecnici necessari per la realizzazione di una co-

struzione diventano sempre pi rapidi: La casa per Sting stata la prima vera impresa e ha richiesto quattro mesi e mezzo. Oggi per un progetto impieghiamo un

mese o poco pi. Non solo case, quelle che lo Studio Romero ( www.romerostudios.com) disegna e costruisce. Per lattrice Julianne Moore, infatti, stato fabbricato un nido-terrazza in rami di acero, alto quasi tre metri, nel cortile di casa sua a New York. Ero appena rientrato dal Marocco, distrutto dalla fatica, stavo steso sul divano quando squilla il telefono e una voce di donna si presenta rapidamente e comin-

cia a chiedere delle mie case. Avremo parlato venti minuti, quando finalmente sono riuscito a chiedere di ripetermi il suo nome: era Julianne Moore. Lavorare con lei stato eccezionale, una persona delicata, amante dellarte, fantastica. Non stupisce per che quella di Roderick sia una speciale clientela di soli vip: il costo di una casa sullalbero, infatti, va da 70 a 120mila dollari.

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Foto di Reuters/Contrasto

*Scrittore, viaggia continuamente per lavoro a Dubai - Illustrazione di E. Leoni

Grattacieli babelici e chioschetti per kebab leggendari. Locali 100% global e ignoti percorsi fuori citt. Edifici religiosi politically correct e collezioni dauto. La doppia anima della citt che, in Medio Oriente, fa scuola dOccidente
di Sergio Nazzaro*

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MAPPA SHOPPING

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PI SU DEL CIELO Burj Dubai, Downtown Luogo dei primati il Burj Dubai: la costruzione pi alta al mondo (ancora non se ne conosce laltezza definitiva, perch si vuole arrivare dove mai prima). Vederlo da sotto e comprenderne la portata storica, toglie il fiato. Giorgio Armani ne curer gli interni.

ALTA DENSIT Dubai Creek, il porto Uninsenatura di mare che entra per molti chilometri nella citt. Il Creek stato il primo cuore pulsante delleconomia emiratina. Oggi luogo affollatissimo di merci, barche, uomini. Le navi sulla rotta DubaiIran ammassano sacchi di spezie e frigoriferi indiani, televisori, piccoli camion e auto. Ogni spazio vuoto viene riempito allinverosimile. 24h su 24.

NOTTI MAGICHE Buddha Bar Dubai, Grosvenor House W. Marina Beach, tel. +971.4.998888 Una cucina di altissima qualit e unatmosfera che sorprende: tutto si moltiplica per dieci. Il Buddha Bar agita le notti arabe vip, tra musica e acrobazie con il fuoco, mentre si ordina incessantemente da bere. Da vivere per tutta la notte. CULTO APERTO Abu Dhabi Grand Mosque, tra Airport Road & Zayed Road St. Marys Church Terza in ordine di grandezza nella lista dei luoghi sacri dellIslam. Imponente ed elegante sotto il profilo architettonico, la moschea aperta a tutti. Voluta dal padre fondatore degli Emirati Arabi, lo sceicco Zayed Bin Sultan AlNahayan, luogo dincontro tra diverse culture e religoni. Lo dimostra la presenza serena della chiesa cattolica di St. Mary.

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Foto di S. Nazzaro, R. Pierobon, A. Cernuschi

TAKE IT AWAY Dubai, Beniyas Street Non esistono catene di fast food o grandi ristoranti internazionali, ma tanti piccoli chioschi. Per trovare il migliore bisogna avere pazienza e uno stomaco forte. Chi resiste sar premiato con i kebab del minuscolo chiosco di Ansar, emigrato dal Pakistan pi di 15 anni fa. Segreto? Meno spezie possibili, anzi quelle indispensabili. Semplice e leggero (o quasi).

LA STRADA E IL NULLA Dubai, appena fuori citt Il deserto. Laltra faccia di Dubai. Le costruzioni sembrano voler cancellare la sostanza primordiale di questa metropoli. Eppure, basta un angolo di terra, non costruito, e la sabbia reclama la sua presenza. Il percorso pi affascinante la strada per Muscat. Pochi chilometri e il lusso di Dubai gi un ricordo.

MERCATI GENERALI Dubai, Old Souq Deira Il souq evoca magia, confusione, il senso dellOriente. Il vecchio souq di Dubai si divide tra spezie e oro, e quello nascosto, poco, della contraffazione. La moda orientale strizza locchio allOccidente e propone le grandi marche di borse, orologi, accessori. Ideale per turisti poco obbedienti alle mappe.

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Foto di S. Nazzaro, R. Pierobon, A. Cernuschi

ONDE ARTIFICIALI Burj Al Arab, tel. +971 4 3017777, www.798space.com Lhotel pi lussuoso al mondo, dicono. Sar vero? Per alcuni affascinante, per altri di pessimo gusto. La geometria interna lascia attoniti. Impossibile, in ogni caso, sottrarsi a una visita alla Vela di Dubai. Accesso riservato agli ospiti dellhotel o a chi prenota una cena sul fondo del mare.

GARAGE COLLECTION Strada che conduce alla Liwa Oasis, al confine con lArabia Saudita Niente sito web, nessuna indicazione, per ora, nelle guide turistiche. un museo dedicato alle auto, il garage privato dello sceicco Al Nahyan. Oltre 200 tipi di veicoli, perch non tutte si possono definire macchine. GONDOLA STYLE Waterboats Art Zone Per attreversare il Creek da una parte allaltra ci sono piccoli traghetti, dotati, a onor del lusso, di aria condizionata. Si attraversa il breve tratto di mare insieme a operai e marinai, come si faceva 50 anni fa. Miniesperienza da vivere.

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LARTE DELLACQUISTO Deira, qualsiasi negozio Sono gli indiani ad avere la migliore qualit di stoffe del Medio Oriente. Dalla pashmina alla seta, dai colori vivaci a quelli pi sommessi. Qui si ordinano le stoffe prima del viaggio alla Mecca. Prezzi variabili ma sempre da contrattare, fino allultimo respiro.

LUNGOMARE & VIP Dubai Marina Ormai il luogo simbolo della metropoli mediorentale. Dai ristoranti ai nightclub, dalle case di lusso al molo per yacht, Dubai Marina lemblema della realizzazione del sogno modernizzatore. Luogo sempre vivo e affollato, bello attendere il tramonto seduti tranquilli al club. E spuntano anche farmacia e supermercato. Perch i veri comfort non bastano mai.

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Foto di S. Nazzaro, R. Pierobon, A. Cernuschi

SHHH, STIAMO LAVORANDO

UFFICIO Uno studio londinese sta rivoluzionando gli spazi produttivi. E, sorpresa, i dipendenti felici rendono di pi di Cristiana Raffa

rascorrendo ore al lavoro, in piedi o seduti a una scrivania, al telefono o davanti al computer, tutti sentiamo, di tanto in tanto, la necessit di staccare, cambiare aria, o anche semplicemente di trasferirci in unaltra stanza. Spesso la stanza in questione il bagno, anche per necessit. Lutopia del gabinetto il progetto che Household Design ha pensato per lagenzia di comunicazione inglese Po-

ke. Negli uffici ci sono un bagno-serra (ogni pianta curata da un impiegato), un bagno-biblioteca (in cui leggere un libro in due anni per due minuti al giorno), un bagno-guardaroba (con ante scorrevoli e doccia interna), un bagno-auditorium (penombra con iPod interno), un bagno-galleria delle stranezze (riempito di oggetti dagli impiegati stessi, per permettere loro di condividere interessi e passioni) e un bagno-pale-

Interni, sala meeting e spazio relax di Naked, Media agency, nelleast London. Il progetto ha vinto la Design Week Awards 07.

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Bagno smaltato color ruggine con scaffali di libri e area giardinaggio di Poke, Web Design Agency.

stra (che offre notizie e curiosit attraverso un programma di ricerca automatico sul web). Potremmo chiamarli bagni con vista: luoghi per brevi pause, dove ogni volta sperimentare qualcosa di diverso, dice Michelle DuPrat, insight director di Household. Ogni spazio interagisce in modo differente con chi lo occupa. Gli impiegati ne sono entusiasti. Creiamo luoghi che invitano le persone a compiere azioni, questa la nostra missione. Household, studio di architettura londinese gestito da donne, sta diventando uno dei pi importanti in Europa, grazie a progetti basati sullinnovazione, la creativit e limpatto visivo. Uno dei set-

tori di eccellenza il design dei luoghi di lavoro. Le nostre idee nascono da riflessioni intorno alla cultura aziendale e del marchio, da interviste ai committenti e agli impiegati. Il nostro approccio estremamente collaborativo: ogni volta come un viaggio da intraprendere insieme. Vogliamo coinvolgere il cliente nella ricerca delle soluzioni tecniche e creative. Household disegna spazi per le persone, con la convinzione che saranno gli ambienti del futuro. Le aziende non potranno pi essere organizzazioni monolitiche e senza un volto riconoscibile. Lambientazione basata sui valori della comunit aiuta a creare una personali-

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Restyling del call center Virgin media. In basso. Household ha curato linterior design di Yahoo! a Londra e Dublino.

Let media degli impiegati 23 anni? Via a colori accesi, contrasti, informalit
t unica per ogni societ, la sensazione del brand. Lo scorso anno per Virgin Media - multimilionaria media corporate nata dalla fusione di Virgin Mobile e NTL Telewest, che si occupa di servizi di telefonia, banda larga e tv - stata portata avanti unoperazione che ha significato molto pi di un restyling. Household stata chiamata a virginizzare lambiente. Ha lavorato su 50 edifici, dagli uffici del management agli spazi per gli impiegati. Per prima cosa, i progettisti si sono messi nei panni dei lavoratori, chiedendosi come potevano migliorare la loro vita. Spiega Michelle Du-Prat: Abbiamo una metodica ben precisa, che va dallanalisi strategica del progetto di massima fino al disegno dei dettagli, passando attraverso lelaborazione e lo sviluppo del concept. Per Virgin, tutto stato pensato per facilitare la comunicazione, anche tenendo in considerazione che let media degli impiegati della zona call center di 23 anni. Tinte accese dunque, contrasti forti, informalit e, naturalmente, dominanza del colore-Virgin: il rosso. Persino le aree per il parcheggio sono state immaginate come luoghi dappuntamento. L80 per cento del personale interpellato sostiene persino che il nuovo ambiente di lavoro li ha aiutati a vedere un futuro di crescita

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Allingresso, al posto del bancone, un megapouf trapuntato. Cosa chi entra pare di tornare a casa per Natale

professionale allinterno. Per noi fondamentale avere un feedback dalle persone che ogni giorno vivono gli spazi. anche un modo per far capire al cliente come si evolvono la comunicazione e lorganizzazione interna. Uno dei progetti cui Household tiene di pi quello realizzato per Naked: non solo perch valso allo studio il premio Workplace of the year al Design Week 2007, ma anche perch gli ha dato la possibilit di dare sfogo alla creativit creando un luogo che mostrasse unapparente assenza di regole. Naked unagenzia di comunicazione internazionale, con base a Londra, che esprime eccentricit in tutti i livelli produttivi. Gli architetti di Household dovevano creare un mood che desse una sensazione di calore e contemporaneamente riflettesse la volont dello staff di sfidare regole e convenzione. E allora, via a stanze segrete, pannelli finti, falsi ri-

tratti antichi alle pareti, legno scuro e sedie di velluto, scenografie che suggeriscono che non tutto come sembra. Allingresso, invece del bancone dellaccettazione, c un grande pouf trapuntato come un divano Chesterfield; cos, chiunque entri ha limpressione di essere accolto a casa per Natale. Per gli uffici inglesi di Yahoo!, Household ha lavorato invece sul concetto di energia. La missione era dare vitalit ai cinque piani interni. Per questo nei corridoi e nelle stanze sono state poste gigantografie che raffigurano la storia dellazienda e della Londra contemporanea. Lopera-simbolo di quello che, secondo Michelle Du-Prat, in architettura non si dovrebbe fare? Il Millennium Dome, la cupola sul Tamigi, perch non si pu pensare di realizzare un contenitore vuoto: bisogna progettare tutto a partire da una funzione, un utilizzo. il motivo per cui esiste il design, non credete?.

L'et media dei lavoratori di Virgin Mobile 23 anni e lavora full-time. Sulla base di questo dato stato pensato il nuovo centro Virgin.

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La facciata delledificio ristrutturato nella cittadina di Pine Plains. Arnold ed Elise, coppia di agenti letterari di New York, impegnati in cucina.

Ragione e sentimento
WELCOME Un ex granaio di due secoli fa, a due ore
di strada da NYC. Ora una grande casa-cattedrale per una coppia di agenti letterari di Paolo Crespi Foto Raimund Koch

Lenorme zona living illuminata da grandi finestre rettangolari, sparse sulla parete. Il soffitto solcato da spesse travi di legno: le tre principali derivano dal medesimo grande tronco dalbero.

Allinterno leffetto oversize amplificato dalla doppia o tripla altezza della navata, che ricorda quella di un edificio religioso

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Larea pranzo sempre illuminata nel corso della giornata. Sotto, la galleriacorridoio di legno che porta in giardino.

La valenza attuale racchiusa nel suo essere privata, pur mantenendo unestetica collettiva

a struttura ancora quella del granaio di un tempo. Con il tetto a doppia falda e le dimensioni di un silos, capaci di contenere ogni sorta di masserizia nella grande campata centrale attraversata da un fitto telaio di travi a vista, duplicato da unarmatura portante, meno visibile, in acciaio, di matrice postindustriale. Su questa forma tradizionale, integrata fin dai primi dell800 nel paesaggio rurale di Pine Plains, appena due ore in auto a nord di Manhattan, larchitetto californiano Preston Scott Cohen ha disegnato al computer ben 48 forature di varie dimensioni. Rompono la simmetria delle facciate e spiazzano lo sguardo relativamente al numero di livelli praticabili allinterno del-

ledificio e persino sulla loro vera natura di porte o finestre. In questa facciata libera, regolata per da precisi rapporti geometrici, racchiusa lessenza della trasformazione in chiave contemporanea delledificio, reso abitabile ma in modo assolutamente non convenzionale, conservando allo stesso tempo, memoria delle precedenti funzioni e dei valori collettivi. Un architettura stratificata nel tempo in cui il tocco contemporaneo sapientemente dosato con reminescenze di moduli abitativi antichi. Questo vecchio silos oggi la seconda casa di Arnold P. ed Elise Simon Goodman, una coppia di agenti letterari newyorkesi che ha scelto la privacy della campagna per trascorrere la maggior parte del tempo libe-

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Il sistema modulare di travi dellopen space. Il pavimento in resina. Larredo segue il gusto svedese.

La campata attraversata da un fitto telaio di travi a vista, duplicato da unarmatura in acciaio

ro e smaltire in totale relax la consueta mole di manoscritti che assedia il loro lavoro di scouting. Lidea, perseguita dallarchitetto Cohen anche in altri progetti pubblici e privati, quella di un intervento radicale che disassembla un edificio preesistente, in questo caso un granaio, e lo ristruttura costruendo un nuovo involucro intorno allo scheletro originario. La risultante un grande open space che si connette idealmente allambiente naturale che lo circon-

da, offrendo viste e panorami su ogni lato che cambiano e trascolorano con il mutare delle stagioni. Cohen ha fatto di pi cercando di trasformare ledificio in archetipo monolitico e fuori scala di una casa: lex granaio stato interamente rivestito, allesterno, da listelli di cedro che ricordano curiosamente la texture del cemento armato, uno dei materiali che si sono aggiunti nella casa durante la modernit. Allinterno leffetto oversize amplificato dalla doppia o

triplice altezza della navata, che ricorda quella di un edificio religioso. In questo spazio indiviso, si trovano la grande cucina a vista, larea pranzo e il living, con il caminone centrale. Lateralmente, a pianterreno, larea privata della coppia, con le camere da letto e i bagni, una sorta di loft sopraelevato a forma di L. Dal punto di vista progettuale, il gesto pi significativo una panoramicissima galleria del vento che attraversa a une-

stremit lintera larghezza delledificio, ora a pianta rettangolare. Costituisce lentrata principale, rialzata rispetto al livello del suolo cui si raccorda con una passerella obliqua, e una specie di portico interno con funzioni esplorative e di servizio. Da qui si accede tra laltro a uno spogliatoio e a una doccia esterna, assai utile nei mesi caldi, separata dal corpo centrale, unica estrusione perimetrale della volumetria. (Ag. Blob).

Una galleria del vento panoramica, una sorta di corridoio interno e rialzato, attraversa il corpo centrale nella sua larghezza
Dallingresso, un corridoio interno attraversa ledificio. Un box estruso con funzione di spogliatoio conduce alla doccia esterna, in giardino.

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Giungla in una stanza

INTERIOR DECOR Foglie amazzoniche, pappagalli tropicali, uccelli rari. Un nuovo esotismo contagia il design di Monica Teli Foto Paolo Bramati

Re-trouv, design Patricia Urquiola per Emu, poltrona in metallo laccato (480 euro), con cuscino rotondo, in vendita da Silva. Delfina bassa, culla in legno multistrato (375 euro) con giunzioni a incastro di Axil, con applicati cartoncini in vendita da Jannelli&Volpi Store, e appoggiato plaid jacquard; pouf geometrico verde (200 euro) e vaso in ceramica, tutto da Galleria Luisa Delle Piane, come il tavolino in metallo laccato giallo, di Bortolani. Pappagallini vintage in ceramica (a partire da 100 euro), da Paul Smith. Cubi, lampada da tavolo in vetro satinato, di I Tre Firme di Vetro (132 euro). Carta da parati della collezione Nordik, distribuita da Jannelli&Volpi. Foglia portalibri, in metallo verniciato, in vendita da Salvatore+Marie. Tappeto kilim verde di Tappeti Contemporanei, stuoie in plastica in vendita da High Tech (a partire da 50 euro), tappeto circolare in vendita da Jannelli&Volpi Store.

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Casetta (cm 90x100x117) per bambini, in cartone ondulato bianco, in vendita da Nume, decorata a mano da Volume 14. Portaombrelli Clover, in acciaio satinato (98 euro) da De Padova, con allinterno foglie artificiali, in vendita da Anais. Pouf (cm 40x40x40) Vincent, di BPA International, con struttura in legno e rivestimento in tessuto verde (345 euro), sul quale appoggiato un telaio di casa giocattolo arredata (95,80 euro) da High Tech. Bolle in gomma trasparente di Fit For You (19 euro). Lampada da terra con struttura in acciaio laccato e paralume in tessuto (460 euro) da Salvatore+Marie. Tappeto Bloom, di Paola Lenti, in pura lana, lumaca in terracotta patinata di Germana Senzani. Appesi alla parete: portavasi in ceramica di Ikea e animali ricamati a piccolo punto, in vendita da Marco Lucia Nervetti. Carta da parati in vinile, della collezione Nordik (85 euro il rollo), distribuita da Jannelli&Volpi.

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Attaccapanni Latva, design Mikko Laakkonen per Covo, in metallo verniciato a polvere (250 euro), da Linn Sui. Cappelli della collezione autunno 08, di Nafi De Luca, thermos vintage e annaffiatoio, entrambi in vendita da Avinterni. Tavolo (cm 80x80xh.96) G Table, di Schiffini, in alluminio laccato (da 865 euro), runner verde da Jannelli&Volpi Store, cesto portafrutta in bamb, in vendita da De Padova. Sedia 73 steps, design Monica Graffeo per Lago, con struttura in alluminio, seduta e schienale in feltro. Fiori artificiali in vendita da Anais (8 euro cad.). Orologio in legno originale Shaker (498 euro) da De Padova. Lampadario Chandelier Magic Forest, di Lladro, con farfalle in porcellana e fibre ottiche. Sulla sinistra, tappeto kilim (cm 284x226) design Verner Weber (3.000 euro) da Tappeti Contemporanei, con accanto tappeto Bloom, in pura lana, di Paola Lenti. Alla parete, tessuto per arredamento di Marimekko, in vendita da Silva.

13 SETTEMBRE 2008

Madia Panchir, di Lema, in legno laccato lucido, a due ante, con interno a specchio, su cui si trovano, da sinistra: portafrutta di Matali Crasset (75 euro) da Galleria Luisa Delle Piane, album didattico, in vendita da De Padova, ceramiche di Salvatore+Marie, caraffe con rivestimento in neoprene (60 euro) da Jannelli&Volpi Store, calco di mano in acciaio, da Cantiere Bovisa, lampada da tavolo in plexi (120 euro), da Mauro Bolognesi. Sedia a dondolo per bimbo, originale Shaker (497 euro), da De Padova. Tavolino Small Wire, design Arik Levy per Zanotta, in acciaio verniciato con piano in cristallo temperato (480 euro), mangiadischi vintage (40 euro) da Avinterni, Buddha in ceramica di Nap Atelier, lampada di A. Jacobsen, da Understate. Vassoio con set da t, in ceramica, in vendita da Jannelli&Volpi Store. Tappeto in lana e viscosa di Missoni Home. Carta da parati della collezione Nordik, distribuita da Jannelli&Volpi.

13 SETTEMBRE 2008

Tool Box, di EmmeBi, contenitore componibile a cassetti, in legno laccato con maniglie numerate, sul quale si trovano, da sinistra: portapiantine in ceramica e acciaio, in vendita da De Padova, lettere in ferro dipinto (80 euro luna) da Raw, lampada palloncino (150 euro) da Galleria Luisa Delle Piane. Contenitore (cm 40x40) Mau cube, con rivestimento in laminato inciso di Macmamau, prodotto da Patriarca Arredamenti (1.350 euro), merlo in legno laccato, design Charles e Ray Eames per Vitra (115 euro), vaso gabbia di A. Sciortino (200 euro) da Understate. Poltroncina Tutta Curve, design Osgnach, a liste di legno laccato, in vendita da Dilmos, con bottoni vintage applicati. Cactus in cartone, a moduli componibili, da Jannelli&Volpi Store. Tappeto Botero annodato a mano, in vendita da Tappeti Contemporanei. Carta da parati della collezione Nordik, distribuita da Jannelli&Volpi (85 euro il rollo).

13 SETTEMBRE 2008

Fantasie e un diario di vacanza


TALENTI Sulle orme dellinterior decorator Sister Parish, Lulu, giovane ereditiera e promessa del design, raccoglie foto e souvenir di vita
di Caterina Lunghi

antasie geometriche con motivi grafici. Coreografie di fiori oversize e palette di rossi, gialli, verdi e blu. Lulu la coloratissima autobiografia di Lulu de Kwiatkowski (si pronuncia dei fiatcofschi), la nuova ragazza doro di New York, designer di tessuti per la casa che piace a Diane von Frstenberg, Carolina Herrera e Sarah Jessica Parker. Le stoffe e le carte da parati Lulu DK arredano i resort pi lussuosi ed eleganti del mondo, dal St.

Dallalto a sinistra. Carta da parati Isis con pattern vegetali (collezione Lulu Dk, www.luludk.com). La cover del libro Lulu. Ritratto dellautrice in un patchwork floreale.

13 SETTEMBRE 2008

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Figlia di un industriale polacco, nel suo libro Lulu mescola le estati alle Bahamas con la famiglia e i viaggi in India, Italia e Africa
Lulu compone quadri con disegni, foto e collage di ritagli, molti con animali esotici. In basso, tessuto a fantasia geometrica.

Regis al Four Seasons, decorano set televisivi come Sex and the City e Friends. 36 anni, estro inesauribile, Lulu unartista eclettica, curiosa globetrotter. Il libro pubblicato dalla casa editrice di L.A. Ammo Books (pp. 192, 100 dollari) raccoglie per la prima volta la sua arte. un album di collage e artwork. Un diario che racconta incontri e luoghi attraverso audaci e sgargianti mosaici di pitture, disegni, fotografie e surreali composizioni di autoritratti, appunti, schizzi e ritagli. Tulipani, amarilli e orchidee si combinano e sovrappongono a rette, rombi e cerchi concentrici; grappoli duva e frutti esotici convivono con nudi femminili, divi del cinema, zebre e giraffe, scene di film e personaggi storici. Figlia dellindustriale polacco Henryk de Kwiatkowski, la pi giovane di sei fratelli, Lulu trascorre linfanzia negli Hamptons: le stampe vivaci e le pareti

multicolor della casa create da Sister Parish, linterior decorator anche della White House di John e Jacqueline Kennedy, ne segnano gusto e stile. Crescere in un ambiente arredato da Sister Parish stato un po come vivere nella versione per bambine della Fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, afferma la stilista. La ringrazio per aver instillato nel mio subconscio il piacere dei colori. I soggiorni con la famiglia alle Bahamas sono ulteriore fonte di ispirazione. Acque blu, fondali marini, conchiglie intrecciate a cime nautiche, coralli e pesci variopinti illustrano i Caraibi. Dopo la laurea in belle arti e interior design alla Parsons School di New York, Lulu si trasferisce a Parigi per studiare trompe loeil. I numerosi viaggi in Per, Colombia, Cuba, Africa, Italia e India nutrono la sua sensibilit estetica, la sua cultura, e, non da ultima, la passione infinita per i colori.

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22 FEBBRAIO 2003

Courtesy Damiani Editrice

13 SETTEMBRE 2008

QUELLO CHE DI SOLITO NON VEDI

ARTE Gli affetti e la normalit della vita quotidiana. Jessica Todd Harper ha scelto uno strano soggetto per il suo lavoro: parenti e amici di Anna Lagorio

ilenziose, intime, dimesse. Le fotografie di Jessica Todd Harper (Albany, New York, 1975) raccontano il quotidiano attraverso i suoi aspetti pi insignificanti. Un uomo che legge il giornale, una donna che accarezza un cane, una cena di famiglia alla Vigilia di Natale. In questo tessuto di gesti minimi, gli scatti di Harper si muovono cercando uno sguardo o un dettaglio capaci di accendere il motore narrativo di ogni immagine. Per lei, che da sedici anni lavora sulla sua famiglia, si tratta di chiedere allobiettivo di scavare sotto la pelle delle cose. Con alcune foto ci vuole molto tempo. Le stampo, le appendo al muro e le guardo. Faccio dei cambiamenti e poi torno a guardarle. Finch non so che sono pronte. Harper lavora con lentezza, mettendo in scena se stessa e la rete affettiva che la circonda. come se stessi scrivendo piccoli racconti sulla vita servendomi della mia famiglia e dei miei amici come di personaggi per illustrare determinate realt dellesperienza, racconta in unintervista con Sarah Anne McNear, in appendice a Interior Exposure, il suo primo catalogo, recentemente

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Jessica Todd Harper: Autoritratto con Christopher a Rochester (01).

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13 SETTEMBRE 2008

pubblicato da Damiani. Il padre, la madre, la sorella, il marito, il nonno, le zie non sono pi solo i genitori e i parenti di Harper, ma i personaggi di una saga familiare in continua evoluzione. C lAmerica wasp villa monofamiliare, prato inglese, New York Times la domenica a colazione - ma ci sono anche i conflitti, le aspirazioni, i ricordi di tre generazioni che si incrociano allinterno dello stesso luogo: la casa. Nessuno entra o esce. Tutti sono gi dentro. E sembrano esserlo per leternit, o almeno per il tempo necessario a evocare un particolare stato danimo. In questo edificio della coscienza, le pareti domestiche sono percepite come elementi che collegano la dimensione interiore a quella esteriore, grazie alla presenza di porte e finestre che veicolano la luce e il dialogo con il mondo. I personaggi fluttuano fra tappezzerie decorate, tappeti persiani, ninnoli natalizi, tovaglie di lino, lenzuola di bucato. Le donne, protagoniste quasi assolute, sono ritratte nude, seminude, in camicia da notte, in abiti da casa. Senza trucco, a piedi scalzi o con i calzettoni. Harper ne dirige i movimenti attraverso la scelta di luci diverse: dorate e
Jessica Todd Harper: Autoritratto con i miei futuri suoceri (01).

Courtesy Damiani Editrice

soffuse o aggressive e artificiali. La luminosit avvolge i corpi, teatralizzandoli e trasformandoli in icone da contemplare. Anche per lei, lo stesso trattamento. In questo caso, per, Harper afferma di usare la macchina fotografica come strumento per passare al setaccio la sua relazione con il marito. La serie degli Autoritratti con Christopher, iniziata nel 2001, anno del matrimonio, mette in luce il desiderio di analizzare la grammatica emotiva che ruota intorno alla coppia. A partire dal primo racconto, lincontro con i futuri suoceri, caratterizzato da un umorismo sottile. Jessica al centro della stanza, in piedi, elegante nel suo tubino nero e ironicamente immobile come un manichino. Intorno a lei si incontrano gli sguardi di Christopher e dei suoi genitori che osservano la ragazza per la prima volta. Latmosfera rarefatta e sofisticata, segno che nessuno si sente a proprio agio. Seguono autoritratti nella nuova casa degli sposi: Jessica e Christopher in soggiorno, immersi in in un ambiente disordinato, in camera da letto - lei nuda di spalle, lui mentre la osserva -, in cucina, mentre condividono un mandarino. La macchina
Jessica Todd Harper: Zanna nel living room (2006).

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13 SETTEMBRE 2008

Courtesy Damiani Editrice

fotografica mi aiuta a capire meglio il mio rapporto con Christopher. il mio modo per autoanalizzarmi. Per comprendere le emozioni. Con lui sperimento la mia dimensione di moglie. Sei mesi fa, invece, ho avuto due gemelli. Appena torner ad avere un po di tempo per me, vorrei iniziare a fotografare la mia identit di madre. Ad accomunare tutte le immagini, lo stesso procedimento creativo, basato sullaccumulazione dei dettagli.Al college, ho scoperto i pittori del Nord Europa, come Hans Memling e Vermeer, che realizzavano immagini prosaiche di niente... Quanto pi a lungo si osservavano i dipinti, tanto pi questi dettagli tranquilli cominciavano a parlare e si vedevano le strane, piccole cianfrusaglie sparse intorno. Per la fotografa, si tratta di rilanciare la lezione nordica. La sua una presa di posizione delicata, ma ferma. In un periodo storico che privilegia lestetica della velocit, Harper chiede allo spettatore di riscoprire il suo diritto di sguardo. Imparando a rallentare, lasciando che gli occhi si sintonizzino sul ritmo interiore delle immagini. Cos anche il dettaglio pi banale pu dare inizio a una nuova storia.
Jessica Todd Harper: La cena di Natale di Eve (2006).

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13 SETTEMBRE 2008

Courtesy Damiani Editrice

DC AS A

I COL PR RI NT OB - S SPE EM LEM AL EPP TT POR A AR LA UR O A AN FON PR CH SU E I L Q EO DA PA OS ITE PER NTE UAL Q ME AB SS SIM TTO FIC RE E L UEL NTA RI ITA ION E P E IE SSA E A LO LE VO R I G A DE (G N LT D D LU E IN OU GIN SIG EO TI - RE EI EL V D R ZI E ON CIT RMA , C NER GE RES PRO ALO ESI AR T ND AS , 1 NE TA BL RI GN E A , D , P E O 96 LS NO EM , NG CO IRA RG 1). ON, SE ATI MP CH OL R M AN NE RE E I-R E A IDI IZZ LLE IP RR M AT OS E IN E TI DI IM PE GL PE E R IO R DA

13/9

La casa del fotografo e scrittore di viaggi e cucina Alastair Hendy a Hoxton, quartiere di Londra riqualificato nellultimo decennio. Al momento dellacquisto la struttura era vuota, con i pavimenti in cemento grezzo e le pareti in mattoni, priva di acqua e luce.

PER ABITARE DOVE NESSUNO VUOLE


LONDRA Un quartiere off limits, unex tipografia priva di acqua
e luce. E un fotografo-cuoco-scrittore che decide di trasferirsi l. Perch ha visto qualcosa di speciale testo e foto di Michael Paul

La cucina, posta al piano terra, sale fino alla sommit delledificio. Ricorda quelle dei ristoranti, per luso sapiente dellacciaio inox e del cemento. Ho sempre ammirato quel tipo di estetica industriale, afferma Alastair Hendy.

QUI ALASTAIR CREA LE RICETTE CHE LO HANNO RESO FAMOSO. QUANDO VOGLIO LAVORARE IN PACE, SPIEGA, MI BASTA TIRARE UNA TENDA

ieci anni fa Hoxton, terra di nessuno a est di Londra, era alquanto deprimente. Poi sono arrivati gli artisti, seguiti da fotografi e modelle, da yuppie e rampolli delle famiglie bene. Oggi vicoli e stradine ospitano bar, boutique e gallerie. Tanto che la bibbia delle tendenze Wallpaper ha pi volte definito Hoxton il quartiere pi cool della capitale britannica. Alastair Hendy, fotografo e scrittore di viaggi e cucina, stato uno dei primi a trasferirsi qui. Insieme al compagno John Clinch ha comprato, proprio nel cuore di Hoxton, uno spazio industriale dismesso che un tempo fungeva da tipografia e magazzino. Al momento dellacquisto, la casa era una struttura vuota su due livelli, con i pavimenti in cemento grezzo, le pareti in mattoni e nullaltro. Neppure acqua ed elettricit, ricorda Hendy. Il risultato finale decisamente sofisticato. Lintero spazio paragonabile a

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13 SETTEMBRE 2008

LINTERO SPAZIO PARAGONABILE A UNA TELA BIANCA, DOVE SI RESPIRA TRANQUILLIT ZEN. MA IL CUORE DELLA CASA , OVVIO, LA CUCINA

Due divani grigio chiaro (sopra e a sinistra) regalano morbidezza allaustero living, suddiviso in zona pranzo, soggiorno e studio di Hendy (a destra). Dietro le tende (in alto), le finestre di ferro dellex tipografia. Il living si raggiunge per la scala fluttuante in legno e acciaio che parte dalla cucina.

una tela bianca, dove si respira una tranquillit zen. Come da tradizione, per, la cucina il fulcro della casa. Posta al piano inferiore, aperta fino alla sommit delledificio, fungendo da punto focale per tutte le zone living che paiono irradiarsi dal suo cuore magnetico. La cucina ricorda quelle dei ristoranti per luso sapiente dellacciaio inox e del cemento. Spiega Hendy: Ho sempre ammirato quel genere di estetica industriale. Anche la mia cucina viene usata quotidianamente, per sperimentare le ricette per i miei libri e show tv. Il grande magazzino John Lewis ne propone una versione semplificata, oggi tra le pi vendute. Nella camera principale, il copriletto in pelle scamosciata d un look decisamente grafico allambiente. Unampia

cabina armadio assicura lordine. Dietro la zona notte, ecco una delle creazioni pi interessanti dellappartamento: il bagno blu, rivestito a tutta altezza da piastrelle a mosaico. La grande testa della doccia, i rubinetti della vasca in ottone riciclato e i pesanti caloriferi riproducono fedelmente il motivo industriale; il lavandino invece in stile ospedaliero. La zona living si raggiunge salendo sulla scala fluttuante in legno e acciaio che parte dalla cucina e attraversa un pesante ponte in vetro. Due bassi divani grigio chiaro sottolineano le dimensioni del locale, e aggiungono un tocco di morbidezza a unatmosfera piuttosto austera. Tende leggere e trasparenti celano le finestre in ferro della vecchia tipografia. Grandi pale a soffitto aggiungono un tocco orientaleggiante. Pur essendo uno spazio unico, il living stato suddiviso per ottenere una zona pranzo, uno studio e un soggiorno. Se voglio lavorare tranquillo, mi basta tirare una tenda. (Traduzione di
Paola Pavesi)

Dalla camera padronale si intravede il bagno. tutto blu, dalle pareti alla vasca, nella quale Hendy si lasciato riprendere dalla Bbc. La casa famosa anche grazie al programma su Carlton Tv, durante il quale il suo proprietario invita alcuni spettatori a fargli visita.

NON MANCANO INTERVENTI DI DESIGN AUSTERI: IL LAVANDINO IN BAGNO OSPEDALIERO, I CALORIFERI PESANTI DI TIPO INDUSTRIALE

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13 SETTEMBRE 2008

RIPOSTIGLI

I veri tesori sono quelli che non mostriamo. Ecco dove sono nascosti
di Beatrice Rossetti Foto Michel Bousquet
CABINA ARMADIO A sinistra, applique Melampo, design Adrien Gardere, Artemide. Seggiolina anni 30 da Avanguardia Antiquaria, collane di Maliparmi. A terra, borsa con frange di Sequoia. Scarpe di Comptoir de Cotonniers. Struttura guardaroba in alluminio K1, Kriptonite. Dallalto e dal fondo: valigia indiana in metallo, Rossana Orlandi, borse e colbacco Maliparmi. Giubbino in vernice turchese di Anna Rita N. Cappotto con colletto di pelo e abito bianco a pois di Giuntini. Abiti in seta fantasia di Custo. Sul cassetto, cintura a righe, Yucca, abito Custo, cinture Maliparmi. Stivali in gomma, Gioseppo. Scarpe Maliparmi. Tappeto KamaSu in fibra di viscosa hand made (170x240 cm), G.T. Design. SOLAIO Da sinistra: specchio anni 50 da Avanguardia Antiquaria. Contenitore in ABS nero Vitra. Piede in ceramica di Piero Fornasetti e torre di Pisa-lampada anni 50, da Galleria Luisa Delle Piane. Cavallino a dondolo da De Padova, rolli di carte da parati di Ralph Lauren Home. Valigia in pergamena da Avanguardia Antiquaria e proiettore di 1380. Snowboard e scarponi soft di Roxy. Tappeto Uzbek Zigler di Morandi Tappeti (Pakistan, 254x294 cm).

La doppia vita delle cose

BAGNO Composizione a giorno di USM con struttura portante cromata che accoglie elementi di rivestimento in lamiera laccata epossidica (profondit 35 cm; ogni modulo 75x35 cm). Sopra il piano del mobile, a destra, bustina da viaggio con contenitori per liquidi, da La Rinascente. Dallalto a sinistra, primo ripiano: puliscivetri per doccia in plastica trasparente, La Rinascente. Radio vintage da 1380, dispenser per sapone liquido in metallo inox, di La Rinascente. Tutti gli asciugamani di spugna in tinta unita di Caleffi e in cotone a righe di Antonella Bondi. I prodotti per la cura del corpo e i capelli sono di Davines e Comfort Zone. Scatola con candela profumata Ortigia, spazzola per schiena, spazzola per capelli argentata e pettini, tutto La Rinascente. Ripiano di mezzo, da sinistra: telefono vintage e candela della Vergine di Guadalupe, collezione privata. Boulle per lacqua calda in gomma di 1380, scatola cilindrica, La Rinascente. Asciugacapelli Rowenta, scatole in acciaio satinato Tin Family design Jasper Morrison per Alessi. In basso, asciugamani di Antonella Bondi e Caleffi, scatoletta in acciaio di Alessi. Appeso alla parete, contenitore per medicinali in metallo verniciato bianco disegnato da Thomas Ericksson per Progetto Oggetto, Cappellini. Sulla parete di sinistra, radiatore A 35 di Antrax.

LAVANDERIA Mobile contenitore Cubitec, design Doron Lachisch per Gruppo Sintesi. Dallalto: prodotti per lavare con classe di The Laundress e bottiglia di vetro eau de linge alla lavanda da Moroni Gomma. Spazzola in saggina e saponetta di Ceratina, mollettine di plastica di Muji. Cappottino di Missoni Bimbo. Appena stirata una pila di biancheria di Bellora: tovaglie bicolori in lino, lenzuola in raso color talpa e in cotone a quadrettoni rosa. Bastone per armadi, Ceratina. Catino bianco e prodotti di The Laundress, prodotto sbiancante per camicie di Ceratina. A terra, catino di The Laundress e asciugamano a righe di Antonella Bondi. Cesta portabiancheria, Ceratina. Stendino pieghevole in acciaio di Ikea con slip Agent Provocateur. Mollette Muji. Asse da stiro Surf 100 lux di Meliconi con tessuto a pois di Jane Churchill. Ferro a secco, Rowenta. A terra sacca di Moroni Gomma. Carta da parati toile de jouy La Musardiere di Manuel Canovas (rollo 68,50 cmx 10 m). A terra, mosaico di vetro nero Opus Romano di Bisazza (12x12 mm).

OFFICE Dallalto a sinistra: quaderni, cartellette e clipboard con cartina di Milano, tutto di Fabriano. Classificatori in cartone bianco, Ikea, scatoline con elastici Seletti da La Rinascente. Lampada Ayers con diffusore in vetro soffiato lucido nero, design Marco Piva per Leucos. Macchina da scrivere vintage di 1380, matite e quaderno dei compleanni di Fabriano. Biscottini de La Rinascente Foodmarket. Mensoline rivestite con carta da parati Chilmark Gingham di Ralph Lauren Home (rollo 69 cmx8,2 m). Sgabellino in faggio massiccio LAbbate. Placca dellinterruttore di BTicino.

GARAGE Da sinistra: carrello per la spesa pieghevole Go Up di Foppapedretti. Struttura componibile in acciaio galvanizzato con ripiani in pino grezzo e montanti a soffitto regolabili, design Nicolas Cortolezzis e Olle Lundberg per Ikea. Sui ripiani dallalto. Scatola di Raw con vecchi libri di 1380. Annaffiatoio in alluminio di Moroni Gomma e borraccia di Decathlon. Scatola in metallo e portacandela in alluminio, tutto da La Rinascente. Lampada a pinza di Kriptonite. A sinistra, lampada da elettrauto e sega di Leroy Merlin. Scatolette in legno di Raw e prolunga elettrica rivestita in cotone bianco e nero da La Rinascente. Sgabellino anni 50 in ferro dipinto da Avanguardia Antiquaria. Contenitori in plastica nera di Muji con guanti di Leroy Merlin. Pagaia di Moroni Gomma. Coppia di armadietti in acciaio zincato della linea Factory di Siarco, vecchie racchette da tennis da 1380. Lettere in metallo di Raw.

DISPENSA Lo spazio segreto della cucina ha pareti nere e pavimento in piastrelle della collezione Progetto L14 di Lea Ceramiche (10x40 cm). Dallalto a sinistra: mensolina in abs Danese, prodotti gourmand de La Rinascente Foodmarket. Il pensile un contenitore in metallo nero traforato di Opinion Ciatti. Barattoli e mortaio in metallo inox La Rinascente. Sulla parete al centro: scopetta e paletta per briciole da Ceratina, pentola per castagne, Moroni Gomma. Portabottiglie in acciaio inox di Opinion Ciatti. Selezione di acque, La Rinascente, come il tagliere in plastica bianca a sinistra. Tavolo pieghevole in faggio de LAbbate. Carrello con struttura in acciaio e top di cristallo, Desalto. Cibi e accessori La Rinascente. Bollitore di Rowenta e frullatore di De Longhi. Sul ripiano basso, pentola a pressione in acciaio di Lagostina. Sporta a righe di Ikea. Pattumiera a pedale in metallo bianco di Meliconi e in gomma nera di Opinion Ciatti. Cantinetta in polietilene bianco Slide (130x120x56 cm). Cassetta in legno di Raw. Lampada a sospensione in alluminio laccato Flos. SGABUZZINO Da sinistra: a terra ventilatore vintage di 1380, scopa e paletta in legno da Ceratina. Contenitore con struttura in metallo saldata a vista, anticata e finita a cera, design Paola Navone per Baxter. Sul contenitore dallalto: orologio in ceramica argento, design Kiki Van Eijk, da Rossana Orlandi. Sturalavandini, prodotti per la pulizia e scatola bianca di Ceratina. Aspirapolvere Ultrasilencer Z3300, disegnata da Pia Walln per Electrolux Floor Care. Scala alta di Leroy Merlin, bassa di Muji. Flacone in ceramica bianca La Rinascente. Scope in legno di castagno Galleria Luisa delle Piane. Secchio + mocio di Ceratina. Appesa, palettina con scopetta da Galleria Luisa delle Piane. Battipanni di Ceratina, piumino di piume di struzzo di Moroni Gomma. A terra, mosaico di vetro bianco Opus Romano di Bisazza.
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La camera dei bambini sotto il tetto, e riceve luce da una piccola finestra e da un lucernario alla sommit. Nella pagina accanto, lingresso, con uno scivolo ricavato dallo scavo delle fondamenta.

GIAPPONE Nella periferia di Hiroshima, c anche chi decide di andare a vivere in un totem. Costruito apposta per ricordare un quarzo
di Masatoshi Horii Foto Alessio Guarino
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13 SETTEMBRE 2008

UNA PIRAMIDE IN CITT

Come tutte le abitazioni giapponesi, anche questa decisamente piccola: 50 metri quadrati divisi su tre livelli. In questa foto, la scala che conduce ai piani superiori. A destra, i bambini nel living.

Impossibile non notare il bizzarro edificio - lucido, color grigio scuro, alto una decina di metri - in questo piccolo agglomerato circondato da risaie

almente affascinata dalle piramidi da volersene far costruire una per andarci a vivere: il caso della coppia con due figli di Saijo, alla periferia della citt di Hiroshima, zona nota per la produzione di sake. La loro casa-piramide stretta e alta e, nonostante misuri appena dieci metri, la si distingue con grande facilit gi dallautostrada. Del resto impossibile non notare il bizzarro edificio color grigio scuro in questo piccolo agglomerato di case circondato da enormi risaie. Allesterno la dimora appare lucida, quasi metallica. In realt nasconde unindole fortemente orga-

nica, quasi umida. Tutta la copertura stata realizzata in pannelli di legno dipinti con vernice da nave, per proteggerli dallusura del tempo e dal clima, che in questarea piuttosto umido. Ideato dallarchitetto Makoto Tanijiri, dello studio Suppose Design Office, ledificio ha la silhouette di un oggetto di design. La base elementare: un quadrato che si sviluppa in altezza, ricordando un pezzo di quarzo. La luce viene catturata da tre punti: due si trovano su altrettanti dei quattro lati sghembi (proprio come lingresso della camera segreta delle tombe dei faraoni). Poi c un lucernario alla sommit, dove le pareti convergono disegnando il tetto. La sfi-

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Rispetto alla strada, lingresso scavato. La terra, rimossa per fare spazio a fondamenta e cucina, stata usata per creare un argine attorno alledificio

Sopra, langolo pranzo, con il pavimento che replica il grigio cemento della balaustra. Sotto, dettaglio della cucina a vista e del bloccoscala di legno, lo stesso di pareti e soffitto. A destra, la terra scavata per le fondamenta diventata argine di protezione per labitazione.

da di costruire una piramide nella periferia di una citt giapponese mitigata dallaspetto quasi ingenuo di questa simmetria. Il sottotetto, inondato di luce, completamente invisibile dalla strada, rispetto alla quale il livello dellingresso appare scavato, come dopo il passaggio di unquipe archeologica. In effetti, largine che circonda la casa, e ne assicura la privacy, protetto dal cumulo di terra rimossa per fare posto alle fondamenta e alla cucina, che trova cos un utilizzo. Le fondamenta sono state estese fino a circondare la cucina e il soggiorno. Il lavabo e limpianto a gas sono stati progettati per poter essere incorporati nel cemento. Questo ha permesso di aumentare lo spazio disponibile, problema particolarmente sentito da queste parti: la dimora infatti, come tutte quelle del Giappone, ha una superficie modesta - 50 metri quadrati sviluppati su tre piani - considerato che ci abita una famiglia di quattro persone.

Al primo livello si trovano la camera da letto dei padroni di casa e il bagno. Attraverso la scala di legno, che attraversa il cuore della costruzione, si arriva alla punta della piramide, che inclinata e aperta. Laltezza massima arriva a toccare i quattro metri, rendendo lultimo piano arioso e luminoso. I due bambini della coppia giocano, dormono e studiano in questa sorta di casa sullalbero. Gli interni sono spartani. Cucina e bagno hanno piani di lavoro e dappoggio in cemento, lo stesso materiale che forma lo scheletro delledificio. Pavimenti e pareti sono in resina grigia o legno. Il sottotetto invece candido, con una rete da calcio a protezione delle scale. Allesterno stata ricavata unarea a bordo strada per lautomobile di famiglia. A chi sbircia dallesterno, il basamento di vetro che percorre il perimetro di living e cucina lascia indovinare, per appena un metro daltezza, quello che succede allinterno.

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TENDENZA Pochi pezzi scelti, colori elementari e forti di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto Foto Karin Nussbaumer
ZONA NOTTE Sedia Cleopatra di Lema, struttura in metallo verniciato nero e schienale in laccato bianco, design A. Basaglia-R. Nodali. Lampada da tavolo Aggregato Stelo di Artemide, design Enzo Mari & Giancarlo Fassina, struttura in alluminio anodizzato e resina verniciata, diffusore in metallo grigio antracite. Set di scatole in legno rivestito in mosaico di pietra bianco, grigio e nero effetto optical, Ares di Armani Casa, lenzuola di lino Society by Limonta. Federe e coprimaterasso con angoli Canapa di Mariella Burani Home Collection by Caleffi, tessuto di canapa e lino. Cuscino Fade di Zoeppritz, costume da orso gentilmente concesso da Brancato Costumi.

LIDEA CHE VERR

STUDIO E HOME OFFICE Vaso in vetro soffiato della serie Opalini di Venini. Tv Algor di Brionvega, design Sapper & Zanuso (1964). Scatole bianche con finiture in lacca di Eno in vendita da Rossana Orlandi. Casseruola Archetun Induction con manico, di Tvs, design Matteo Thun: nata per luso su piastre a induzione, funziona anche su vetroceramica alogena e radiante. Bottiglia in vetro di Murano con tappo di Arcade Avec, design Ivan Baj, in vendita da Ca Albrizzi. Cuffie in alluminio Form 2 di Bang & Olufsen, design Steve Mcgugan. Lampada da tavolo in alluminio bianca JJ junior di ITRE FDV, design Jac Jacobsen. Sedia Gray 21 di Gervasoni, con schienale alto e struttura in rovere tinto bianco.

SALOTTO OPEN SPACE Sedia con struttura in alluminio e seduta e schienale in feltro industriale Steps di Lago, design Monica Graffeo. Caraffa in ottone brunito Corona di Armani Casa e teiera in acciaio satinato AJ linea Cylinda di Stelton Height. Divano con struttura in acciaio verniciato bianco goffrato Dehors Sof di Alias (246,5x87x65,5 cm), cuscini di Alberto Levi Gallery. Lampada da terra con base in marmo e struttura in acciaio Arco di Flos, design Achille e Pier Giacomo Castiglioni (h 232xp 220 cm). Tavolino in ferro collezione privata. Bottiglie e vasi di maioliche smaltate di Ceramiche Milesi. Gomitolo di pura lana vergine verde di Lanar 500 gr.

SPAZI DI PASSAGGIO Sfere luminose in polietilene stampato dotate di base in metallo laccato Globe di Slide (diametro 30, 40, 50, cm), lampade da terra con base in resina termoplastica, diffusore in vetro soffiato acidato Dioscuri di Artemide, design Michele De Lucchi. Poltroncina J.J. di B&B Italia, design Antonio Citterio, struttura in tondino dacciaio cromato, imbottitura a cuscino teso in pelle, fornita di pelliccia di Mongolia bianca (82x95x87,5 cm). Lampada da terra di Rotaliana, design Donegani e Lauda. Pagina accanto. Lampada da sospensione Tropico di Foscarini, design Giulio Iacchetti. Bowl in porcellana bianca serie Equus di Lladr Re-Cyclos, design Bodo Sperlein. Piatti in legno di palissandro, Herms. Piatto in porcellana bianca, Equus di Lladr Re-Cyclos, cucchiaio in pvd 18-10 di Sambonet. Piatto piano in porcellana di Villeroy & Boch. Cavallino svedese in ceramica nera da Rossana Orlandi. Lampada da terra nera riedizione originale del Droit Legs, modello del 1953 di Serge Mouille.

CAMINETTO E LIVING Poltrona con struttura in legno di faggio massiccio tinto e sedile impagliato a mano Dormitio di LAbbate, design Gio Ponti (71x56x53,5 cm). Lampada da terra nera riedizione originale del Droit Legs modello del 1953 di Serge Mouille. Radio RR227 di Brionvega, design Marco Zanuso (1965). Poltrona Plein Air 271 di Alias, design Alfredo Haberli, struttura in tondino di acciaio e tessuto outdoor resistente agli agenti atmosferici (107x56x94 cm). Sgabello Lalegera little stool bianco di Alias, in legno massello di frassino laccato bianco (30x30x31 cm). Piatto piano in porcellana nera Colombina collection di Alessi, design Fuksas (31x27,5 cm). Caraffa in vetro di Upim. Calice da vino in cristallo serie Cascara di Villeroy & Boch. Costume da orso di Brancato Costumi.

ESPERIMENTO CON CLASSICI


SHOPPING Icone storiche
ma visionariet futura. Tavoli frugali, divani modernisti, chaise-longue in pelliccia
di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto
ro Fornasetti, design Pie ato e laccato Mano di Vassoio in legno stamp (tel. 02.26306018, www.fornasetti.com). nta Fornasetti anni Cinqua

Poltrona da sospensione con struttura in tubolare di metallo e seduta in cuoio Moondance di Busnelli, design Enrico Cesana 2008 (da 3.841 euro, tel. 02.96320221, www. busnelli.com).

Diva (80 no in ro x di P 200 cm vere m as linio il Gi h 68 cm sello lu ovan c e (te , 1.000 idato c l. 02 euro on g om .551 la 902 struttu malac c 10, www ra senza a, Bran di .plin ioilg materas na iova ne.i so) t).

o: nter di Tisettanta (tavol a finitura grezza Carpe 0 cm, Tavolo e panca in tek o. Panca: h 42 cm, l 30 80 cm, 4.473 eur ttanta.com). h 73 cm, l 300 cm, p 0362.3191, www.tise 35 cm, 1.749 euro. Tel. p

Plaid in pelliccia di procione di Zo eppri 5.800 euro, www. zoeppritz.com in tz (140x190 cm, ve corner Zoeppritz La Rinascente, tel ndita c/o . 02.88521).

ciaio e con struttura in ac Lampada da terra ro (h 124 cm, ne alluminio laccato design Bernstrand e ro) p 39 cm, 653 eu ww.zero.se). (w Sthlbom, di Zero

Poltron in cuo a con struttu io Patricia intrecciato ra in acciaio h 87 c Urquiola (l Tropicalia, d e seduta m e 8 (tel. 0 , 1.441 eu 9 cm, p 56 sign 432.5 ro 77111 ) di Moroso cm, . www.m oroso.i t).

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8 elson 4 i.it). Gorge N n , design eni, www.molte di Vitra espanso m distr. da Molt tano in poliure ro, www.vitra.co , sedute in acero 0 cm, 5.047 eu on piano 62 Divano c m, h 660 cm p 00 c (l 1.9

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tilene Teo ttura in polie Pouf con stru pa International (tel. om). di B (158 euro) www.bpainternational.c , 031.756645

BRICOLAGE ESTREMO URUGUAY

Una palafitta costruita e decorata con attrezzi rudimentali, senza usare energia elettrica. Elementi divisori che sembrano porte di vecchi saloon, pezzi di recupero e piastrelle francesi di Paolo Crespi Foto Ianna Menendez

La palafitta circondata da una terrazzaveranda sopraelevata, con tavoli e sedie di design e materiali differenti.

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i voleva uno spirito avventuroso ed eclettico come quello del decoratore-surfistamotociclista Willy Jacobs per creare, e poi decidere di abitare, questa spettacolare casa su palafitta. Ci troviamo a Nueva Palmira, distretto di Colonia, nella zona meridionale dellUruguay. Nei paraggi di questa selvaggia dimora scorre il Rio de la Plata, fiume dargento, anticamera dellOceano Atlantico. Dune di sabbia, acqua a periodi alterni e mai garantita, come nelle isole, e una fauna autoctona che si mantiene intatta grazie alla quasi totale assenza delluomo: ecco lambiente unico che circonda labitazione. Visitandola si avverte un curioso senso di provvisoriet. A pianta rettangolare, con il tetto di paglia a forma orientaleggiante, questa residenza frutto di un sapiente bricolage: tutto stato realizzato a mano dal padrone di casa e da un suo collaboratore uruguayano, con attrezzi rudimentali e senza energia elettrica, alla maniera degli antichi conquistador. I pali che compongono la struttura in legno verniciato sono stati issati nel terreno sabbioso grazie a un ingegnoso sistema di carrucole navali, probabilmente dopo aver sorseggiato una tazza di mate e avere arrostito la carne sulla brace di un fal. Il procedere dei lavori stato lento: Jacobs si preso lunghe pause per andare alla ricerca dei tavolati, della vasca da bagno, delle porte e delle finestre, trovandoli in vecchi casolari abbandonati. Letti e pavimenti sono stati realizzati con legname di recupero e il mobilio, in stile anni Sessanta, stato acquistato nel corso di diversi viaggi, soprattutto nella citt di Carmelo e a Montevideo, la

Tavolati, porte e finestre sono frutto di una lunga ricerca in vecchi casolari abbandonati.

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Letti e pavimenti sono stati realizzati con legname di recupero e il mobilio acquistato nei viaggi.

capitale. I tappeti provengono invece dalla zona peruviana di Cuzco. Willy Jacobs ha una dote: notare gli oggetti trascurati da altri e infondervi una seconda vita. Con quelli che sono entrati via via a far parte di questa casa-rifugio da artista, intesse storie sempre nuove per s e per gli ospiti, da raccontare la sera, davanti al camino in lamiera, anchessa recuperata da qualche vecchia imbarcazione. Il risultato dellassemblaggio di questa casa, pi o meno voluto, uno stile coloniale povero, in cui prevale la presenza odorosa del legno delle boiserie e delle travi a vista smaltate di bianco latte. Linterno soppalcato per accogliere la camera da letto, con il soffitto in cannucciato, a forma di mansarda e forato da un lucernario triangolare. Gli spazi sono separati grazie a un semplice divisorio in legno, alla moda dei saloon americani. Nella zona living, ci si siede su un letto anni Quaranta tagliato, trasformato in divano e coperto da un vecchio poncho di vigogna. Alle pareti della cucina-sala da pranzo sono state applicate alcune piastrelle dipinte a mano di fine 800; originarie di Pas de Calais, Francia, oggi sono, curiosamente, pi diffuse in Uruguay. Sui vari scaffali e ripiani campeggiano numerosi objet trouv : conchiglie, attrezzature da pesca, un fucile in disarmo tanto per citarne alcuni. E ancora: orologi, pattini degli anni Sessanta, una vecchia lampada a kerosene. Infine, lesterno della palafitta: circondato da una terrazzaveranda sopraelevata, arredata con tavoli e sedie di origine, epoca e materiali diversi. Improvvisamente compatibili, sotto lo stesso tetto di tronchi.
(Foto dellAg. GMA/Blob/CG)

UNO STILE COLONIALE POVERO, IN CUI PREVALE LA PRESENZA ODOROSA DEL LEGNO DELLE BOISERIE E DELLE TRAVI A VISTA, SMALTATE IN BIANCO LATTE

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Dossier

living
Per rilassarsi e accogliere gli altri, per chiacchierare e leggere, lambiente fondamentale. Dopotutto, in una casa, bisogna sentirsi a casa

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Foto di Paolo Bramati

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living

copertina

IL CALORE DEL VIOLA Orientalismi in versione grafica, tappeti effetto tricot, microtavolini, cuscini hand made e tessuti acquerello, stile 50 di Monica Teli
1. Carta da parati della collezione Taj Mahal distribuita da Jannelli&Volpi (www.jannellievolpi.it, tel. 02.205.231). Orologio (140 euro) in metallo laccato di Diamantini&Domeniconi (www.diamantinidomeniconi.it, tel. 0721.716.334). Quadro luminoso (135 euro) in plastica serigrafata, da Jannelli&Volpi Store. 2. Divano Avalon (a partire da 2.384 euro), design Eero Koivisto per Living Divani (www.livingdivani.it, tel. 031.630.954); ha scocca in legno, piedini in tubolare dacciaio e fodera in fibra di poliuretano. Cuscini (a partire da 40 euro) in cotone e seta ricamata, da Jannelli&Volpi Store. 3. Poltrona Elettra 1952 (a partire da 1.231 euro) di Arflex (www.arflex.com, tel.

0362.853.043); ha struttura tubolare e cuscini con rivestimento in tessuto di Ken Scott. 4. Tavolino in resina con fiori incisi di Baumaus (www.baumaus.net, tel. 02.8951.8418). Sopra, lampada libro in carta (120 euro), da Jannelli&Volpi Store. Tappeto viola a spirali Zoe di Paola Lenti (www.paolalenti.com, tel. 0362.343.216), realizzato a mano, anche per esterni. Tappeto Dots (cm. 140x270, 1.840 euro), in lana fucsia con rilievi a pois, di Nani Marquina, in vendita da Jannelli&Volpi Store. Stuoia in cocco di GT Design (www.gtdesign.it, tel. 051.535.951). 5. Tessuto Vanquish in velluto operato, da Silva (tel. 02.8940.0788). Teiera e tazze in gres, da Culti (www.culti.it, tel. 0362.569.496).

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Illustrazione di E. Leoni

living

cult

OCCHIO AL SERPENTE Non c solo il tappeto biblico, ma anche la lampada-gioiello 24 carati, la poltrona in velluto mohair, la libreria a cilindri di Ottavia Borella

Per il 50esimo compleanno, la lampada Ph Artichoke di Louis Poulsen si veste doro 24 carati. Alloriginale in rame, disegnata da Poul Hennigsen, si sono aggiunte nel tempo quelle in acciaio pressofuso, in vetro soffiato, in 4 dimensioni (www.targetti.com).

Amiamo il Serpente, tappeto in lana e seta annodato a mano (cm 240x170, 15.120 euro) by Roubini Rugs, in vendita da Fornasetti (www.fornasetti.com, tel. 02.2630.6018).

Saturno, nuovo tavolino di servizio (1.097 euro) composto da due piani circolari sfalsati che ruotano su se stessi; in bianco e nero, anche combinabili. Design Lomazzi DUrbino per De Padova (www.depadova.it). Rievoca le classiche poltrone dell800 la Wingback Chair di Tom Dixon (5.512 euro), con struttura in legno, piedini laccati e rivestimento in velluto mohair. Elegante in nero, per disponibile in altri 11 colori (www.tomdixon.net; per lItalia, TJ International Design, tel. 0381.910.120).

Oto, libreria scandinava (599 euro) facilmente assemblabile e smontabile, composta da cilindri di diverse dimensioni liberamente componibili, in fibreglass bianco o nero. Design di Pil Bredahl per Muuto (www.muuto.com).

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fuoriluogo

OZIO CREATIVO Letto-Tipi come quello dei nativi americani. Sedia a sdraio in feltro versione autunno. Babbucce mamma e bimbo. Tempo lento, di lana di B.O.

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1. Gomitolo (diametro 50 o 90 cm; a partire da 204 euro), inedito orologio da parete in filo di cotone, disponibile in diversi colori. Disegnato da Carlo e Benedetta Tamburini per Diamantini&Domeniconi (www.diamantinidomeniconi.it, tel. 0721.716.334). 2. Per riposare sotto le stelle come i nativi americani, Tipi di Gandia Blasco (in due misure: 220x220x260h cm o esattamente il doppio; a partire da 3.840 euro). In profilato di alluminio anodizzato e tela plastica, ha materassino interno e cuscini quadrati in tela nautica (www.gandiablasco.com, tel. 051.758.908). 3. Per ballare sui piedi di mamma e pap, pantofole in feltro di lana di Company (www.com-pa-ny.com). La coppia finlandese-coreana disegna, produce e vende le collezioni in secret shop temporanei in giro per il mondo. 4. Fossile una libreria a moduli (ogni modulo 56lx38hx25p cm, a partire da 98 euro) in terracotta estrusa con superficie dentellata. Il progetto originale, presentato come prototipo durante il Salone del Mobile, ora prodotto da Roche Bobois (www.rochebobois.com, tel. 051.228.488). 5. Chaise longue winter-summer dei designer libanesi Wyssem e Ccile Nochi. in legno di pino con rivestimento invernale in feltro, intercambiabile con quello estivo in cotone (www.wyssemnochi.com). 6. Schemel + socks di Taschide Design uno sgabello in faggio minimale ma funzionale, pensato per essere accostato ad altri e quindi trasformato in panca. vestito con calze di lana colorata per non lasciare segni n fare rumore sui pavimenti (www.taschide.com).

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living

interni

SALOTTI DA GIARDINO Resistenti ad aria, acqua e sole. Irregolari come forme vegetali, o squadrati ed eleganti. In corda, cuoio o ecologico bamb di B.O.

Alias Nuova collezione Dehors, progettata da Michele De Lucchi con Philippe Nigro, per un salotto da giardino che prende ispirazione dalla natura e dalle irregolarit delle forme vegetali (il divano con cuscini piccoli, 4.787 euro; la poltroncina, 2.145 euro). Il sistema di imbottiti aggregabili - composto da poltrona, divano e chaise-longue con sedute ampie e asimmetriche - proposto in due varianti: con struttura in alluminio rivestito da un intreccio di fibra artificiale in polietilene tinto in pasta oppure con struttura in acciaio trattato per esterno e verniciato di bianco. I cuscini sono in materiali studiati per resistere allaria, allacqua e al sole. I rivestimenti esterni, in tessuto acrilico, sono disponibili in grigio marrone, grigio chiaro e bianco (www.aliasdesign.it, tel. 035.442.2525).

Roche Bobois un salotto sullacqua la collezione Les Voyages. La libreria e il cassettone-panca Spinnaker (5.132 e 2.728 euro), design Christophe Delcourt & Jerome Gauthier, hanno la base dappoggio in acciaio rivestito in cuoio stile selleria, i pannelli orizzontali e la struttura in rovere Lande, cuoio Ginger e cuciture color vaniglia. Il divano (3.127 euro) e la chaise-longue Tie Break (1.669), degli stessi designer, sono rivestiti in cuoio Elgance in pi di cento colori e in bamb (www.roche-bobois.com, tel. 051.228.488).

e poltroncine disegnate da Rodolfo Dordoni. Chaise-longue (da 2.440 euro) e divano (a partire da 3.290 euro) della collezione Network sono in massello di teak e cinghie di cotone, con cuscini rivestiti in tessuto trattato per esterno. Sulla destra, le due poltroncine Harp in metallo, con seduta e schienale in corda color tabacco, e il tavolino tondo Root (730 euro), con piano in marmo e struttura in teak. Al centro, tavolino basso in teak (1.370 euro) della collezione Network (www.rodaonline.com, tel. 0332.7486).

Roda Per la conversazione in giardino, divano

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living

interni
di B.O.

RELAX A VOCAZIONE MINIMAL Colori neutri, linee essenziali, sedute confortevoli e schienali reclinabili. Il design storico o ultracontemporaneo

Tisettanta

Per un relax minimal, ecco il divano Lama della collezione Halifax, con struttura in acciaio e schienale rialzato in legno (3.937 euro). Ha imbottitura in poliuretano a densit differenziata e rivestimento in pelle fissa. Per rendere ancora pi confortevole la seduta, molto profonda, ci sono un cuscino e un poggiatesta removibile. A parete, la composizione Thesis (4.900 euro): ha la base a cassetti laccati bianchi con apertura push-pull senza maniglia, abbinata a pensili semi in appoggio alla base, in vetro retroverniciato nero (www.tisettanta.com, tel. 0362.3191).

A71, con fodera in fibra e basamento in multistrato composto da elementi in poliuretano espanso indeformabile a densit differenziate (elemento 50x36h cm, 727 euro; 140x47h, da 1.562 euro; 140x72h, da 1.700 euro). Ogni elemento pu fungere da sedile, schienale o bracciolo. Il sistema totalmente sfoderabile nella versione in tessuto, anche fantasia; idem i pouf con tessuto rosso di Ken Scott (www.arflex.com, tel. 0362.853.043).

Arflex un pezzo storico il sistema di sedute componibili

DitreItalia

Fly un divano componibile che consente di creare soluzioni su misura: lineari a due, tre o pi posti, a penisola oppure ad angolo. Nella foto: composizione angolare a cinque posti (cm 291x182x87h, 3.790 euro). Il divano ha lo schienale reclinabile ed disponibile in tre varianti: con bracciolo fisso, regolabile in quattro diverse posizioni, senza bracciolo ma con vassoio laccato in vari colori (www.ditreitalia.com, tel. 0438.999.911).

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living

interni

MISURA PER MISURA Per un relax totale, maxipezzi in cui rifugiarsi e perdersi. Sistemi componibili, sedute morbide e profonde, rivestimenti in tessuto o pelle di B.O.

In primo piano, di spalle, divano Turner disegnato da Hannes Wettstein, con rivestimento in pelle Sinfonia e schienale ad altezza regolabile. Accanto, tavolini Quake di Arik Levy, in weng (diametro 50 e 60 cm). Di fronte, ancora un divano Turner, ma nella versione con seduta pi profonda per un relax totale e con rivestimento in tessuto Kiele (4.322 euro). Di lato, usati come tavolini dappoggio, i pouf Domino (diametro 44 e 120 cm) di Nicola Gallizia, sempre in pelle Sinfonia (www.molteni.it, tel. 0362.359.267).

Molteni

Arketipo Marea (quello in foto, 7.469 euro) fa parte di un sistema di sedute composto da divani, elementi laterali, centrali e angolari, penisole e pouf progettati da Gordon Guillaumier. La base in massello di frassino tinto grigio chiaro o testa di moro. La seduta morbida, profonda, con cuscini in piuma doca. Tavolini Armonia, tondi o quadrati, in varie misure (da 315 euro), con base in metallo verniciato marrone e piano impiallacciato frassino grigio chiaro o testa di moro (www.arketipo.com, tel. 055.887.7212).

Poliform Divano-chaise-longue pensato dal designer Carlo Colombo, Shangai fa parte di un sistema di sedute con struttura in legno e derivati, imbottitura in poliuretano espanso, piedi a scivolo in plastica e rivestimento in tessuto sfoderabile o pelle (a partire da 2.500 euro). Tavolino Vulcano di Paola Navone, in laccato lucido nero (510 euro). Poltrone Snake (a partire da 1.490 euro) disegnate da Roberto Lazzeroni, in pelle bianca con struttura in poliuretano flessibile stampato e base su piastra girevole in metallo verniciato (www.poliform.it, tel. 031.6951).
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interni
di B.O.

CAMINETTI COME TOTEM Effetto scenico e calore ecologically correct. Ora il classico da salotto ha una cornice modernista e un cuore high tech

MCZ Se si indecisi fra caminetto e stufa, la linea


Modulo d leffetto scenico di un focolare e una diffusione del calore a 360 gradi. Si installa come una stufa ma ha laspetto di un termocamino, posizionabile ad angolo o a parete, funziona a legna o a pellet. Il modello Square (5.580 euro) ha la struttura in acciaio verniciato nero e la cornice in pietra ollare, che assorbe e accumula il calore per poi rilasciarlo nellambiente. Funziona a pellet ed dotato dellesclusiva tecnologia Active System, che decide automaticamente quanta aria occorre per ottenere una combustione perfetta (www.mcz.it, tel. 0434.599.599).

Piazzetta

Barcellona un caminetto a legna dal design pulito e lineare, con rivestimento in maiolica fatto a mano, particolari e profili laterali in acciaio inox (da 4.620 euro). La cornice in maiolica, nei colori grigio ferro, neve, moka o rosso inglese, consiste in due sole lastre leggermente curvate, che accumulano e trasmettono il calore. Vi si pu aggiungere il sistema Multifuoco System, che distribuisce laria calda in modo uniforme dal pavimento al tetto, anche nei locali attigui (www.piazzetta.it, n. verde 800.880.800).

Montegrappa Linea minimalista, geometrica. Materiali come il metallo che fa risaltare, per contrasto, il calore e il colore del fuoco. Daytona (3.683 euro) un caminetto di nuova generazione, che rispetta anche le pi severe norme europee in termini di emissioni, per contribuire alla salvaguardia dellambiente grazie a una combustione pi pulita. Ha la struttura in acciaio verniciato grigio con inserti in alluminio anodizzato (www.caminettimontegrappa.it, tel. 0424.800.500).
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living

interni

VESTITI IN PELLE Associata al metallo o alla piuma doca. Con imbottiti a densit differenziata. A lavorazione capitonn e rifiniture manuali di B.O.

Busnelli Piumotto 08, in quattro misure e nel formato

poltrona e pouf, ha la struttura portante in profilato di metallo, il molleggio della seduta su rete elettrosaldata e lo schienale con cinghie elastiche. Limbottitura in poliuretano espanso indeformabile a densit differenziata, abbinato alla piuma doca nella seduta. Si pu scegliere il rivestimento in pelle, come nella foto, oppure in tessuto non sfoderabile. Allesterno, un pezzo storico di Busnelli: la poltrona Baffo, che ha seduta in cuoio e struttura portante in tubolare di metallo con trattamento galvanico cromo lucido o verniciato (www.busnelli.com, tel. 02.9632.0221).

Nicoletti Pagoda un divano componibile in pelle dalle dimensioni importanti, con lavorazione capitonn nei cuscini di seduta. Pu avere due o tre posti, dormeuse, chaise-longue o panchetta (la composizione a due posti con dormeuse laterale, 6.100 euro). ancora pi confortevole grazie allo schienale reclinabile in diverse posizioni e ai soffici guanciali in piuma doca. Ha fusto in legno con parti in metallo, imbottitura in poliuretano espanso ecologico e rivestimento in oltre 300 colori, pelle, microfibra o alcantara (www.inegozinicoletti.it).

Divanidea Capitol un divano classico reso moderno dalle proporzioni e dalle cuciture color avorio, che contrastano con la pelle del rivestimento color testa di moro (cm 239x103x78, 2.484 euro). Ha la struttura in legno, limbottitura in poliuretano espanso indeformabile a densit differenziate, il molleggio con cinghie elastiche incrociate. Con un semplice movimento si ottengono una seduta pi confortevole e uno schienale pi alto (www.divanidea.it, n. verde 800.440.400).
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living

focus

LAMPADE COME ICONE Cristallo ultrablack ma anche vetro soffiato e molato a mano. Strutture a stelo e diffusori con silhouette geometriche di B.O.

1. Mirage (1.214 euro), design Filippo Caprifoglio per Murano Due, in vetro soffiato lavorato a specchio. I tagli satinati, sottili e netti, rompono la continuit del riflettore e lasciano passare la luce (www.muranodue. com, tel. 041.574.1211).

2. La lampada da tavolo Jetson (cm 50hx33d) fa parte della linea Victoria di Targetti-Poulsen. Disegnata da Daniel Bernard, ha diffusore in vetro soffiato a tre strati con finitura esterna satinata e tre sottili steli di sostegno in metallo cromato (www.targetti.com).

3. La nuova versione da lettura di Twiggy (cm 46dx160h, 690 euro), in materiale composito laccato su base di fibra di vetro, in bianco, rosso, nero o giallo. Design Marc Sadler per Foscarini (www. foscarini.com, tel. 041.595.3811).

4. Astra (460 euro) disegnata da Denis Santachiara per La Murrina, composta da una grossa bolla trasparente che contiene sfere colorate, il tutto in vetro soffiato. Il corpo luminoso protetto da un vetro acidato (www. lamurrina.com).

5. Nuovo progetto in macroscala di Joe Wentworth per Artemide, Ipogeo totalmente orientabile grazie al braccio in estruso di alluminio verniciato. Ha base in ferro e alluminio e contrappesi rossi in ferro verniciato (www. artemide.com).

6. A Touch of Red (25h cm, 990 euro), design Bruno Rainaldi per Terzani. Qui in cristallo nero soffiato a bocca, incamiciato e molato a mano; disponibile anche oro o a specchio (www.terzani.com, n. verde 800.018575).

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living

focus

IL TERMOSIFONE DCOR In acciaio al carbonio verniciato, con display dotato di orologio, in versione piatta o tubolare. Coloratissimo o in b/n di B.O.

1. Hand di Cordivari (cm 120x51,4) un radiatore in acciaio al carbonio verniciato, con valvole e supporti a parete a scomparsa. disponibile in 112 colori (www. cordivari.it, n. verde 800.626170).

2. Molto pi di un sistema di riscaldamento, One di Tubor ha un display digitale dotato di orologio e datario, e fasce di luce colorata (www.tubor.it, tel. 0323.553.572). 3. Leggero e dinamico, con tubi in acciaio

di lunghezze diverse utili come scaldasalviette, Onice di De Longhi Radiators (a partire da 1.069 euro) disponibile in diversi colori e altezze (www.dlradiators. com, n. verde 800.854.040). 4. Tubone di

Andrea Crosetta per Antrax (sezione 6 cm, 535 euro) un semplice anello ovale realizzato con un tubolare. Pu essere sviluppato in elementi affiancati o sovrapposti, essere installato in verticale o in orizzontale, a terra o sospeso

(www.antrax.it). 5. quasi una scultura Moon di Antrax (a partire da 852 euro), il radiatore disegnato da Peter Rankin. Leffetto minimalista dato dalla superficie sferiforme, che prende luce dallambiente.

6. Sequenze (da 1.080 euro) di Officina delle Idee di Irsap ha tagliportasalviette che danno leggerezza e plasticit. Disponibile in due altezze e due potenze termiche (www.officinadelle-idee.com, tel. 0425.466.611).

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living

accessori

HOUSE A PEZZI Sistemi modulari alla Mondrian, neon che citano il 700, divani che replicano il ritmo delle note del pianoforte, tavolini multipli di B.O.

1. Della collezione Material House, ideata da Piero Lissoni per Porro, il sistema modulare Modern (prezzo su richiesta) ha contenitori in legno massiccio di Hemlock grezzo alternati a vani e ante verniciati a mano (www.porro.com, tel. 031.783.266). 2. Angelica (diametro 120 cm, 3.890 euro), di Alt Lucialternative, evoca ironicamente il passato con forme morbide e volute settecentesche. In color acquamarina, bianco, lilla e verde (www.altlucialternative. com, tel. 041.574.1265). 3. Minilog, di Patricia Urquiola per Artelano, un minitavolino da appoggio (cm 40x45xh64) in legno di faggio oppure laccato nero e bianco, con piano bianco, nero, rosso o verdino (www.artelano.com, tel. +33.1.4418.0000). 4. Victoria (cm 170x240 e 200x300), di Nani Marquina, rivisita i tradizionali motivi dei tappeti antichi. in lana tessuta a mano, in due misure (www.nanimarquina.com). 5. Dolores, progettato da Ron Arad per Moroso, costituito da moduli morbidi a forma di parallelepipedo. Accostati e agganciati luno allaltro, creano una seduta componibile (www.moroso.it, tel. 0342.577.111). 6. Disegnato e realizzato dai norvegesi Willer, Froystad e Klock di WFK, il tavolino Trippel in tubolare di alluminio, con piani dappoggio a vassoio di tre dimensioni e finitura in alluminio anodizzato colorato (www.wfk.no). 7. Plaid Allabout di Zoepritz (130x180 cm, 149 euro), per l80% lana e per il 20 nylon, in vendita da La Rinascente (www.zoepritz.com).

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living

focus

TAPPETI DAUTORE Intrecciati da artigiani tibetani o nepalesi, in lana o seta, tracciano disegni romantici o grafiche astratte, contemporanee di S.P.

1. Zephyr, tappeto in lana tibetana annodata con disegni e colori ispirati alla natura e le sue textures (3,65 x 2,74 metri, 6.640 euro), disegnato da Kelly Wearstler per The Rug Company (www.therugcompany.info, tel. 0044.2072295148). 2. Fa parte di una linea di pezzi unici fatti a mano in Nepal Sterntaler di Reuber&Henning (200x150 cm), in lana annodata, disponibile in altri colori e formati, anche su Internet (www.reuberhenning.de, tel. 0049.3032590145). 3. Nata a Istanbul e diplomata a Parigi, Arzu Firuz mescola consueto e innovativo: Azra couloir, per Lignet Roset, in linoleum nero stampato con bianchi motivi tradizionali che perfettamente si sposano con il materiale high tech. In vendita a Milano allo Spazio Rossana Orlandi (www.arzu-firuz.com, tel. 0033. 143891181, www.ligneroset.com, tel. 0049.761592090). 4. Tappeti contemporanei, la galleria milanese nata nel 2000 da unidea di Lilli Moro ed Ezio Grassi, propone questanno una collezione dal design italiano: Cobu, tappeto in lana e seta cardate tinte e annodate a mano (www.tappeticontemporanei.it, tel. 02.86464883). 5. Tutti su misura i tappeti della polacca, con base a NY, Asha. Maze tessuto a mano in Cina secondo differenti tecniche che risaltano ed evidenziano i disegni in seta (da 700 euro al mq). Presso la galleria Alberto Levi di Milano, (www.albertolevi.com, tel. 02.89011553).

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living

guida

SHOPPING Tavolo Biedermeier o chaise longue Eames? Vassoio Alessi o armadio vintage India? Indirizzi online, per acquisti da design addicted di Paolo Crespi

www.design-italia.it Da Alessi a Danese, da Kartell a Luceplan, sono ancora pochi, ma tutti di primo piano i marchi che hanno aderito alla proposta di Design-Italia shop, il sito per acquisti online nato dalla collaborazione tra il portale specializzato e loperatore di e-commerce yoox.com: offrono lampade, oggetti per la casa e la cucina, sedute, tavolini. Tutto, rigorosamente, firmato.

www.biedermeierantiques.com Fan dello stile Biedermeier? Vetrinette e librerie, sof e poltrone, tavolini e scrittoi, console e secretaire, specchi e com originali dello stile fiorito tra il 1815 e il 1848 nella Vienna di Francesco I e del Metternich: tutto a portata di clic nel sito di un restauratore e commerciante italiano specializzato (e, dichiara, appassionato).

www.maisondumonde.com Palissandro delle Indie, lacca della Cina, mogano dIndonesia per ritrovare lo stile, latmosfera e perfino il profumo tipici di un mobile o di un oggetto vagheggiati durante un viaggio in paesi lontani ecco un intero catalogo di oggetti e mobili dal mondo a disposizione. Il sito ben organizzato, tra le lingue, anche litaliano.

Divano mod. 812 (53), design Ico Parisi per Cassina.

www.bauhausstars.com Prezzi di saldo su questo sito delle Canarie che propone in otto lingue ogni sorta di prodotto riconducibile allo stile Bauhaus. Tra i topseller la Longue Chair di Charles & Ray Eames, del 1956, e la lampada Arco di Achille Castiglioni, anno 1962. C anche una linea telefonica dedicata in quattro lingue (non litaliano).

www.madeindesign.co.uk Design moderno e contemporaneo servito su un piatto dargento grazie a un pratico motore di ricerca consultabile per brand, designer, prezzo o parola chiave. Le categorie sono precise e articolate, le informazioni sempre puntuali. Il pubblico sapiente e internazionale. Innumerevoli le carte di credito abilitate e assenza di limitazioni geografiche per lacquisto.

www.classicdesign.it Sito italiano di commercio elettronico che seleziona mobili e complementi di arredo caratterizzati da una forte componente di design, a prezzi competitivi. Vi si trovano pezzi vintage degli anni Sessanta e Settanta, tappeti moderni di design, poltrone, chaise longue, divani e parecchi accessori curiosi per la casa.

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living

libri

DENTRO/FUORI Salti temporali e spaziali, architetture sperimentali sul mare, cerchi abitati nellentroterra, rifugi eccentrici nelle stanze da letto di Sara Pellegrini

UNESTATE AL MARE Idee tridimensionali per il mare in qualunque formato. Installazioni extrasmall per godere in solitaria sole e acqua, progetti di nuovi resort e ristoranti in riva al mare, case galleggianti sul fiume, versioni XL di sedie e ombrelloni da spiaggia. Beachlife una raccolta di idee sulle forme del progetto in binomio con lacqua. Sviluppate in cinque sezioni. C. Lowther e S. Schultz, Beachlife, Frame Publishers, 53 euro.

AMBIENTI SUPERIORI Jeremiah Goodman uno dei pi delicati ed eleganti illustratori di interni moderni. Nato nel 22, ha attraversato un secolo fissando sul foglio con i suoi gesti decisi o solo abbozzati e con le sue tinte delicate e dense (ad acquerelli e tempere), le stanze pi o meno private di personaggi pi o meno pubblici. La coloratissima antologia proposta dallo scrittore e collezionista Edward Albee una retrospettiva e un omaggio alla carriera dellartista, oggi quasi novantenne. E. Albee, Geremiah. A romantic vision, pH books, 60 euro.

TO TEMPO FA LA CINA, TAN tempo, obiettivo Un viaggio nel lle ioevo cinese, su puntato sul Med zione degli popola tradizioni della olari, ondomini circ akka e i loro c H lle case di ni de esotici antesigna itati su un vuoto ghiera. Anelli ab rin patio. piazza, corte e centrale che immagine, le Immagine dopo e ci zioni si sfuocano ambienta delle in un paesino e troviamo l com Earthen Hakka colline toscane. Haichao ings in China, build 60 euro. y & Ar ts Press, Photograph

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