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LA REPUBBLICA 37
DIARIO
di
Era il 12 aprile del 1954 quando Bill Haley incise Rock around the clock
Fu grazie al film Il seme della violenza che quel pezzo si impose e apr una nuova epoca
l rock? Una visione della vita, o almeno uno stile per lesistenza, secondo fondatori e adepti della religione nata cinquantanni fa. Una nullit reazionaria, invece, secondo il rocker pentito Sting, lex Police proiettato da tempo verso Johann Sebastian Bach. Fra questi due estremi, la storia parla di una musica nata mixando il blues nero e il country bianco; di un cantante del Michigan, Bill Haley; e di una canzone, Rock around the clock, che sarebbe diventata lapertura musicale di un film, Blackboard Jungle (Il seme della violenza, con Glenn Ford). One, two, three o clock, four o clock, rock: il pezzo era stato scritto nel 1952 da DeKnight e Freedman, messo in repertorio da Bill Haley & Its Comets, e poi, dopo due mesi di rifacimenti, inciso per la Decca il 12 aprile 1954. Era una domenica: due anni dopo, i titoli di testa del Seme della violenza, accompagnati dalle chitarre di Bill Haley, sconvolsero la platea di un cinema londinese, il Trocadero. Ferimenti, svenimenti, vandalismi. Era cominciata la pandemia del rocknroll. Non nemmeno un genere, il rock. una costellazione, o un pantano. Ci sguazzano dentro coloro che hanno voglia di contaminare, scendendo con la musica nella densit anche sessuale di quel rock e roll. Scuoti e dondola, capito? Capiscono tutti: Little Richard, vessillifero di unomosessualit vistosa, leccentrico grassone Fats Domino; e poi Jerry Lee Lewis, strafatto di sesso e alcol, che in ogni canzone invoca shake it, baby, shake it, scuotilo, scuotilo. E il povero Buddy Holly, e Bo Diddley, e B. B. King, e il pi grande, forse, di tutti, Chuck Berry, un figlio del boogie, linventore con la chitarra del sound del rocknroll, anche lui immerso senza scampo nel clima dei Cinquanta: Canto le cose che sono importanti per i giovani: la scuola, lamore e le automobili. Via allora con Johnny B. Goode, Be Bop A Lula, Roll Over Beethoven, Tutti Frutti. Roba da delinquenti, secondo il verdetto di Frank Sinatra in unintervista del 1957: falsa, oscena, sporca, un afrodisiaco puzzolente. Per legittimare quella musica, che piace ai giovani perch
Quandolamusicafecelarivoluzione
EDMONDO BERSELLI
non piace ai loro vecchi, ci voleva un protagonista quasi accettabile, un bianco, un interprete borghese dellinsurrezione. Irruppe sulla scena Elvis Presley: era il 1956 e fu il diluvio. Svenimenti delle ragazze negli hotel dove arrivava la giovanissima star, capace di canzoni veloci come Dont Be Cruel e Heartbreak Hotel, ma anche di pezzi melodici che facevano singhiozzare le teenager: Love me tender, love me true, all my dreams fulfill. Prima che i sogni si realizzassero, il giudice convocava in tribunale il ragazzo, invitandolo ad andarci piano, affinch the Pelvis non provocasse nei giovani del luogo eccitazioni indebite. Trovarci una filosofia, dentro il rock, non era semplice, a meno che non si accettasse per modello filosofico una ventata molto generazionale e consumista. Prima i modelli estetici potevano essere il Marlon Brando di Il selvaggio e il James Dean di Giovent bruciata. In seguito si sarebbero sentiti richiami a On the Road di Jack Kerouac e allUrlo di Allen Ginsberg. Tuttavia lidea rock si sarebbe dimostrata irresistibile perch onnivora, in grado di assimilare qualsiasi significato. Rock pu essere il primo Bob Dylan antimilitarista e utopico, insieme ai Beach Boys spensierati di SurfinSafari, cos come il secondo Dylan, quello elettrico, che dopo essere stato contestato al Folk Festival di Newport per il suo tradimento della tradizione stende tutti con unesecuzione cos commovente di Its All Over Now Baby Blue (the carpet too is moving under you, perfino il tappeto si muove sotto di te, America!) che il pubblico piange pensando al Vietnam, ai diritti civili, al sogno della Grande societ. Che il rock fosse ecumenico lo si sapeva, dato che aveva generato il beat, e il beat aveva lanciato complessi come gli Who, gli Animals di Eric Burdon, i Them, gli Yardbirds di Jeff Beck, tutti capaci di produrre la loro fusion di rock e blues. Ma c anche la prova di ecumenismo pi
ROCK
BOB DYLAN
NON mi importa molto degli anni Sessanta. A me sono cari gli anni Cinquanta, perch in quegli anni che sono cresciuto. Ero a Hibbing, gli arrotini venivano gi lungo la strada principale, e ogni tanto arrivava un carro che portava in citt qualche attrazione, un gorilla in gabbia o, mi ricordo benissimo, una mummia sotto vetro. Cera una straordinaria innocenza e io non ricordo che nulla di male accadde mai. Questi erano gli anni Cinquanta, lunico periodo del tempo che io ricordo come idilliaco. Certo, quando ascoltavo le canzoni di Cole Porter, o George Gershwin e Rodgers e Hammerstein, capivo che erano grandi canzoni, ma loro scrivevano per la loro generazione, io non sentivo quelle canzoni come mie. La musica che parlava a me era il rocknroll. Quando ho ascoltato per la prima volta la voce di Elvis Presley ho subito saputo che io non avrei lavorato per nessuno e che nessuno sarebbe stato il mio padrone. Ascoltare la sua voce per la prima volta fu come uscire dalla prigione. Non pensai di avere pi opzioni o alternative. Il rocknroll mi mostr quale fosse il mio futuro.
ROCK.
grande di tutte, cio lavere consentito la convivenza dei Beatles con i Rolling Stones. Paul McCartney con Mick Jagger e soprattutto Keith Richards (Ascolto Bach e mi dico: ah, se quel tipo avesse avuto un buon batterista): gente che affondava nella musica black and blue di Muddy Waters. Finch si trattava di una rivalit in famiglia, perch no: il miele di McCartney veniva inacidito al punto giusto da Lennon. Mentre confrontare la patina geniale dei Beatles con i riff sudici della coppia Jagger & Richars, e trovare tutto ci compatibile davvero il segno delleclettismo del rock. All You Need Is Love insieme a Sympathy for the Devil, satanisti incalliti insieme con seguaci di qualche guru indiano di rango divistico internazionale. quello stesso eclettismo che alla fine dei Sessanta mostra al mondo le giornate peace and love di Woodstock, e poco pi di un decennio pi tardi linsurrezione punk dei Sex Pistols, allinsegna dello slogan no future. Che ha anche consentito ai Pink Floyd di vestire una ritmica blues con le sonorit esoteriche di The Dark Side of the Moon e di Wish You Were Here, dopo avere mandato in mille schegge al rallentatore il mondo di Zabriskie Point. E permette di considerare appartenenti allo stesso universo Madonna e Brian Eno. Oggi, niente pi rivoluzioni. Alle spalle, una folla di ombre: Jim Morrison, Jimi Hendrix, Bob Marley, Brian Jones, John Lennon, George Harrison, Freddy Mercury e tanti altri. E nel futuro? Dopo il Live Aid di Bob Geldof, dopo le campagne politico-umanitarie di Bono degli U2, luniverso musicale in perenne mutazione e in perenne stasi: sopravvivono praticamente tutti, infatti, quelli del rock duro tipo i Deep Purple con quelli dellheavy metal loro successori. Dylan sempre dentro il suo neverending tour, Eric Clapton rif il blues delle origini, Bruce Spingsteen, lOmero del rock, rif lAmericano born in the Usa, e tutti gli altri rifanno pi o meno se stessi: perch probabilmente quello che il rock poteva dare, con i suoi moduli cos semplici, lha gi dato, e chiss se qualcuno riuscir a inventarlo di nuovo, come accaduto ogni dieci anni, e come potrebbe non accadere pi.
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DIARIO
Anche il rock racconta luomo e la sua vita. E ha parlato a un numero di persone giovani molto pi di quanto ha fatto certa musica colta
1954 LA NASCITA Bill Haley incide Rock around the clock, Elvis Presley registra il suo primo singolo, Thats allright mama. Il dee jay Alan Freed, per definire la nuova musica, conia il termine rocknroll 1964 LA CONQUISTA DEL MONDO I Beatles pubblicano A hard days night e invadono lAmerica, nascono i Rolling Stones, Frank Zappa inizia la sua carriera, Bob Dylan pubblica The times they are achangin 1977 PUNK! In Inghilterra il momento della rivoluzione punk, con i Sex Pistols di God save the Queen e i Clash di White riot. Negli Usa la star Patti Smith, assieme ai Ramones e ai Talking Heads
LE TAPPE
NON IMPORTA STABILIRE SE ARTE. QUELLO CHE INTERESSA IL MODO IN CUI COMUNICA
I DISCHI
VELVET UNDERGROUND The Velvet Underground & Nico (1967) NIRVANA Nevermind (1991) THE BEACH BOYS Pet Sounds (1966) CROSBY, STILLS, NASH & YOUNG Four Way Street (1971) THE DOORS The Doors (1967) BOB DYLAN The freewheelin Bob Dylan (1963) TALKING HEADS Remain in light (1981) BRUCE SPRINGSTEEN Born to run (1975) SIMON AND GARFUNKEL Bridge over troubled water (1970) JIMI HENDRIX Electric Ladyland (1968) THE WHO Tommy (1969) THE BEATLES Stg. Peppers Lonely Hearts Club band (1967) THE SEX PISTOLS Never Mind The Bollocks (1977) THE ROLLING STONES Beggars banquet (1968) FRANK ZAPPA Were only in it for the money (1968)
driuscito a parlare a un numero di persone, giovani soprattutto, molto maggiore rispetto a quanto ha fatto certa musica colta degli ultimi decenni, arroccatasi su posizioni fin troppo litarie. Non voglio entrare nel merito di questioni di valore: stabilire, cio, se queste musiche siano o meno arte. Quel che minteressa il modo in cui sanno comunicare, modificare i comportamenti o anche incarnarli, esserne testimoni. E a questo proposito credo che il suono distorto della chitarra elettrica di Jimi Hendrix possa risultare tanto pi contemporaneo di molta musica scritta dai compositori classici odierni. Vi sono state, certo, alcune vette nella storia del rock, che hanno rappresentato anche momenti di contatto col mondo della musica classica. Pierre Boulez, per esempio, ha diretto musica di Frank Zappa; dunque, anche dal mio punto di vista, inevitabilmente viziato dal mio tipo di studi, c un rock pieno di sostanza musicale. Penso anche ai Beatles, autori di piccoli capolavori di quella che viene definita la piccola forma, il song (peccato che in italiano la parola canzone non renda lidea), con raffinatezze armoniche e di strumentazione di tutto rispetto. E compositori come Berio, lolandese Andriessen o il giapponese Takemizu hanno voluto riscriverle, farle proprie. Anche Schubert attinse a piene mani, e consapevolmente, al patrimonio popolare, trasfigurandolo, certo, ma mantenendone intatta la freschezza: quella leggerezza che non ha niente a che vedere con la mediocrit o la superficialit. Lo stesso vale, seppure in forme diverse (dovute ai suoi particolari studi etnomusicologici), per un compositore come Bartk. Da tempo, per, venuto meno quel flusso ininterrotto che ha caratterizzato lungo vari secoli il rapporto tra musica popolare e classica. E credo che vi sia stata pi attenzione, da parte di alcuni musicisti rock, nei confronti della classica, che non viceversa. Un esempio, a questo pro-
posito, lomaggio di un gruppo rock come gli Who a Terry Riley, uno dei padri del minimalismo. Ma il rock anche parola, testo, lingua. E pure su questo versante mi pare che riesca a comunicare, e a farsi interprete del proprio tempo, pi di certa musica clas-
sica scritta nei nostri anni, chiusa in un suo mondo aulico, che guarda con estraneit alle miserie del mondo. Oggi che la parola guerra risuona purtroppo tanto spesso, canzoni come Blowin in the wind o Master of war di Bob Dylan, o Imagine di John Lennon,
DIARIO
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1985 LIVE AID Mentre Bruce Springsteen e gli U2 dominano le scene, in mondovisione va in onda il primo concerto planetario, con tutti i grandi del rock riuniti per raccogliere fondi a favore dellEtiopia
1991 IL POPOLO DI SEATTLE Kurt Cobain e i suoi Nirvana scalano le classifiche di tutto il mondo con Nevermind e danno lavvio alla stagione del grunge. Seattle, la citt di Hendrix, diventa la capitale del rock.
LE IMMAGINI
Il juke-box stato uno strumento fondamentale per la diffusione del rock-n-roll. Negli Stati Uniti, come in tutto il mondo, a partire dagli anni Cinquanta, permetteva ai ragazzi di ballare al ritmo dei grandi successi del momento, come nel disegno qui a fianco. Con il rock nasce anche il fenomeno di un autentico culto della personalit per le grandi star: primo fra tutti Elvis Presley. In copertina di questo Diario, un francobollo commemorativo di Elvis the Pelvis
GLI AUTORI
Edmondo Berselli direttore della rivista il Mulino. Il testo di Bob Dylan che costituisce il Sillabario tratto da unintervista ad Alan Jackson, riportata su Uncut Legends n1, Londra 2003. Jonathan Franzen, autore del best seller Le correzioni. Il suo ultimo libro Forte movimento. Entrambi sono pubblicati da Einaudi. Riccardo Muti uno dei pi grandi direttori dorchestra contemporanei
I FILM
IL SEME DELLA VIOLENZA Accanto a Giovent bruciata e Il selvaggio la scoperta dei giovani vestiti di jeans e t-shirt, ribelli senza causa, in una scuola dove dominano le gang Regia di Richard Brooks, del 1955, con Glenn Ford e Sidney Poitier A HARD DAYS NIGHT I Beatles in tutto il loro splendore, con il grande humor che contraddistingueva il loro rapporto con il cinema Regia di Richard Lester 1964 EASY RIDER Il Road movie per eccellenza, con le sue moto chopper, le lunghe strade dAmerica, la controcultura, la droga e il rock come protagonisti. Regia di Dennis Hopper, 1969 con Peter Fonda e Dennis Hopper WOODSTOCK Tre giorni di pace, amore e musica, il pi grande concerto mai realizzato, il gotha del rock in scena e, soprattutto il film rock per eccellenza in grado di mettere in scena la controcultura Regia di Michael Waldleigh del 1970
Ascoltando certi dischi stato come provare la sensazione che qualcuno ti conosce intimamente
ALLEN GINSBERG
Ho visto le menti migliori della mia generazione... /scarabocchiare tutta la notte in un rock& roll su incantesimi da soffitta
LUrlo 1956
NICK HORNBY
Usava rock arrabbiato ad alto volume al posto dei sentimenti reali, e non gli dispiaceva poi tanto. A che servivano i sentimenti reali?
Un ragazzo 1998
ALESSANDRO BARICCO
Partono batteria e tastiere, tutto: tu senti un piccolo idiota brivido sulla schiena, e quello che ti parte sotto il sedere il rock
Barnum 2 1998
9 770390 107009
ALVOHXEBbahaajA CIDEDSDODL
40407
Anno 29 - Numero 82
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Fra le vittime civili ci sarebbero una donna e due bambini. Moqtada al Sadr a Najaf conquistata dagli insorti. Sventato attacco chimico a Londra
La battaglia di Nassiriya
Feriti 12 bersaglieri, morti 15 iracheni. Berlusconi: prolunghiamo la missione
NELLA PALUDE DELLEUFRATE
BERNARDO VALLI
A STORIA recente di Nassiriya scritta sul lungofiume. Ad illuminarla c la luce ardente riflessa dalle acque poco invitanti dellEufrate. La raccontano le case sbrecciate, le buche scavate sulle strade dallartiglieria americana, le tracce dei proiettili sui muri, i rami degli alberi segati dalle schegge. Ed anche la povert, la miseria, scritta sui volti e sugli abiti. Un anno fa non fu facile espugnare la citt. Fu uno dei rari centri di resistenza delle milizie di Saddam Hussein, durante la breve guerra di primavera. Nel quartiere affacciato sul fiume ci sono anche i segni dei saccheggi avvenuti subito dopo la liberazione. Lespressione, nel caso di Nassiriya, appropriata. Gli americani furono infatti accolti come liberatori: ma la popolazione non perse tempo ad applaudire o a lanciare fiori: manifest la sua gioia bruciando e devastando i simboli e gli edifici del regime. La collera era comprensibile. La citt aveva subto innumerevoli repressioni nei venticinque anni di dittatura: e si era pi volte ribellata. Nel 91, ai tempi della guerra del Golfo, aveva dato vita a un movimento di guerriglia, prima favorito e poi abbandonato a se stesso dagli americani. I sopravvissuti ai rastrellamenti dellesercito iracheno si erano rifugiati nei vasti acquitrini formatisi, attraverso i secoli, nella valle dellEufrate; e per stanarli era stata prosciugata lintera provincia, riducendo alla fame la popolazione che viveva della pesca e del riso che vi veniva coltivato. Lodio esplose dunque violento quando il regime fu spazzato via dai carri armati americani. Le vittime del regime erano state tante: padri, fratelli, figli, spesso anche madri e sorelle: quasi tutti i partiti politici hanno un loro elenco. Senza tener conto di quel passato recente non si pu capire lagitata democrazia fuorilegge che fa di Nassiriya uno dei centri pi esplosivi dellIraq. Comunque uno dei pi difficili da governare. SEGUE A PAGINA 10
Fedelissimi di Sadr
DELLOMO A PAGINA 4
LE IDEE
Da Prodi una campagna anti-italiana, a gennaio riduco le tasse. Oggi lesame di Bruxelles: Nel 2005 rischiate di sfondare il 4%
OS rischiamo di perdere la guerra. Non solo la campagna irachena, ma il confronto strategico con il terrorismo jihadista. Un anno dopo la caduta di Saddam, gli Stati Uniti non riescono a venire a capo del puzzle iracheno. I fronti si moltiplicano: prima i guerriglieri sunniti, sprezzantemente bollati come saddamiti residuali; poi i terroristi filtrati attraverso le porose frontiere mesopotamiche; adesso le teste calde sciite, sguinzagliate dal giovane e ambizioso ayatollah Muqtada al-Sadr, impegnato a conquistare posizioni nel suo stesso campo. Mancano allappello solo i curdi, che per il momento assistono allo spettacolo dellIraq arabo in fiamme allargando la loro area di influenza e rinsaldandone lindipendenza di fatto. SEGUE A PAGINA 11
Perugia, era arrivata in ospedale in fin di vita. Fermato un amico di famiglia, datore di lavoro del padre
DIARIO
con ottimismo. Sono solo canzonette, recita il verso di una canzone. Eppure aiutano a vivere, bench in modo diverso dalla grande musica. Anche il rock racconta luomo e la sua vita, troppo spesso cos difficile. SEGUE A PAGINA 22 BERSELLI e MONDA ALLE PAGINE 21, 22 e 23