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GLI STEREOTIPI

1. Slajd (UVOD)

Buongiorno a tutti, oggi vi presenterò il tema molto familiare a tutti gli Italiani. Quindi, si traterà degli
stereotipi italiani con conotazioni positive e negative.

2. Slajd (KAZALO)

3. Slajd (OPIS POJMA)

DEFINIZIONE: Il dizionario OED definisce uno stereotipo come l’idea o immagine semplificata e
largamente riconosciuta di un particolare tipo di persona o cosa.

Secondo la psicologia sociale, uno stereotipo rappresenta una o più credenze, basandosi sulle quali un
individuo attribuisce automaticamente determinate caratteristiche ad un altro individuo, o ad un gruppo
specifico. Lo stereotipo è una sorta di schema mentale, spesso utilizzato inconsciamente durante il
ragionamento. Lo stereotipo, di qualsiasi tipo esso sia, non si fonda sulla conoscenza o su dei dati
scientificamente provati, ma il più delle volte fa capo ad una valutazione autonoma operata dal soggetto,
una generalizzazione approssimativa che spesso può rivelarsi non veritiera. Quindi stereotipo è una
parola con connotazione negativa o talvolta è il frutto di pregiudizi e di informazioni errate o obsolete.

Sono pertanto strettamente collegati ai pregiudizi (Il Pregiudizio è un'opinione preconcetta formulata
sulla base di voci o opinioni non verificate. Lo Stereotipo è un insieme di credenze che si estendono ad
un gruppo di persone). I pregiudizi sono giudizi (positivi o negativi) superficiali espressi in assenza di dati
sufficienti sul fenomeno; gli stereotipi sono credenze (positive o negative) approssimative e rigide su un
gruppo di persone. Con il pregiudizio giudichiamo senza conoscere, con lo stereotipo creiamo
rappresentazioni della realtà. Lo stereotipo è la base su coi si sviluppa il pregiudizio.

Pregiudizi e stereotipi non si formano in modo casuale o per una scelta arbitraria momentanea, ma sono
una parte integrante della cultura di un gruppo: vengono tramandati, si cristallizzano e sono usati dai
singoli che li apprendono durante un lungo processo di socializzazione.

4. Slajd

STORIA: Il termine stereotipo proviene dal greco stereòs “rigido” e tùpos “impronta”: inizialmente
indicava gli stampi di cartapesta rigidi e riutilizzabili usati per stampare le lettere in tipografia. Agli
inizi del ‘900, quando presero piede gli studi di psicologia sociale, il termine venne usato per indicare
le immagini mentali con cui talvolta rappresentiamo rigidamente la realtà, proprio come una sorta di
“calco cognitivo”. Analizzando l’etimologia greca della parola, il termine descrive perfettamente le
caratteristiche di stabilità dello stesso e la conseguente difficoltà a sradicarli.

Il concetto di stereotipo, sia esso di genere o relativo ad altre categorie sociali, ha la sua culla nella
Psicologia sociale, sebbene il primo a utilizzare questo termine sia stato, nel 1922, Lippmann, un
giornalista. Egli nel suo volume L’opinione pubblica afferma che le persone che appartengono a uno
stesso gruppo, in seguito alle relative preconcezioni, vengono percepite indistinguibili tra loro, così
come risultano indistinguibili le copie di un giornale che provengono dallo stesso stampo tipografico
(lo stereotipo).

Gordon Allport fu il primo studioso ad approcciarsi all’argomento dello stereotipo e del pregiudizio
che ne deriva. Durante gli anni ’50 pubblicò il saggio “La natura del Pregiudizio”, in cui affronta ed
esamina le caratteristiche connesse all’origine del fenomeno. Allport afferma che stereotipi nascono
a partire dalla generalizzazione, cioè la tendenza della mente umana a ricavare valutazioni generali
da un numero limitato di esperienze. Lo stereotipo opera a livello della percezione.

5. Slajd

Quali stereotipi esistono

Gli stereotipi possono essere cognitivi se hanno origine dal processo di semplificazione e
sistematizzazione della complessa quantità di informazioni immagazzinate da ogni individuo prima di
entrare a far parte del suo patrimonio culturale, influenzando le sue conoscenze e i suoi
comportamenti.

Gli stereotipi sono anche molto comuni nella vita quotidiana, cioè quelli basati sui gruppi sociali,
costituiti da immagini mentali “condivise” da grandi masse che comprendono caratteristiche come
l’etnia, la nazionalità, il credo religioso, la professione, l’orientamento sessuale, ma anche lo status
sociale, o il genere; es. si crede che il ruolo della donna nella società sia quello di occuparsi della casa
e dei figli, si crede che tutti i ballerini maschi siano effemminati, si crede che tutti gli ebrei siano
avari, si crede che gli italiani siano tutti dei mafiosi e così via..

6. Slajd

Italia stereotipi

Quando si parla del bel Paese, L'Italia è tra le destinazioni preferite dai viaggiatori del mondo intero.
Cominciato nel XVIII secolo, con i Grand Tour delle nobili famiglie del Nord Europa, il turismo in Italia
ha raggiungo negli anni numeri strabilianti. Ad affascinare gli stranieri sono sicuramente le nostre
grandi città d’arte, i monumenti antichi e la variegata cucina regionale, così come i diversi paesaggi
della penisola. Ma più di tutto, ad attrarre i turisti sono gli italiani stessi: amanti della bella vita e del
buon cibo, chiacchieroni e sorridenti. Ma non sono questi gli unici stereotipi sugli italiani. E non
sempre sono positivi. Agli occhi degli stranieri gli Italiani sono anche: pigri, furbetti e mammoni. Nel
mondo ci sono molti stereotipi sull’Italia e sugli italiani.

1. Gli Italiani amano il cibo: Un libro di cucina è più sacro della Costituzione. Gli italiani amano così
tanto la pasta e la pizza che la mangiano tutti i giorni. Sono in molti stranieri a pensarla così, ma
basta trascorrere poche ore in Italia per rendersi conto che la cucina italiana è molto più complessa e
varia di quanto si pensi. Ogni regione ha le sue specialità, ogni famiglia le sue ricette tramandate di
generazione in generazione. In totale, in Italia ci sono più di 350 ristoranti stellati, e inoltre sono
maestri nello street food. Difficile quindi che gli italiani si limitino a mangiare solo due tra le
specialità del bel paese.
2. Gli italiani amano il caffè: Il caffè è un orgoglio italiano. Uno shock culturale è il modo in cui si
prende il caffè in Italia: in piedi, al banco, tutto d’un sorso e spesso amaro. Il rito del caffè è
d’obbligo, anche più volte durante il giorno! Il caffè è necessario per affrontare gli impegni della
giornata ma è anche un ottimo modo per trascorrere il tempo e fare quattro chiacchiere con gli
amici. Quante volte nella vita un italiano ha pronunciato la fatidica frase: “Ci prendiamo un caffè?”.
3. Gli Italiani amano la moda: Questo è uno degli stereotipi italiani più diffusi. La moda italiana e il
Made in Italy siano tanto noti e apprezzati nel mondo. Versace, Prada, Valentino, Armani, Moschino,
Trussardi hanno fatto e continuano a fare la storia della moda, ma anche Bulgari e Damiani con i loro
incredibili gioielli di lusso. Secondo gli stranieri, spesso, gli italiani si vestono sempre con stile, anche
per fare le più semplici commissioni.
Curiosità: la moda italiana non è diventata famosa di recente, ma lo è da secoli. La grande tradizione
artistica del Rinascimento italiano ha esportato all’estero immagini di ideale bellezza e raffinatezza
degli artisti più famosi.
4. Gli italiani gesticolano quando parlano: Uno tra i più comuni tra gli stereotipi sugli italiani, e forse
anche uno tra i più veri. Gli italiani sono appassionati quando parlano tra loro. In Italia è possibile
avere un’intera conversazione senza utilizzare neppure una parola.
5. Gli italiani sono mammoni: Gli italiani dicono che “La mamma è sempre la mamma”. La figura del
“mammone” è quella di un uomo che vive ancora con la madre in età adulta, oppure che cerca in
continuazione la sua approvazione e il suo affetto. Alla base del cliché degli italiani attaccati alla
gonnella della madre c’è però una grande verità: per gli italiani la famiglia è importante.

6. Gli italiani non sanno guidare o guidano troppo veloce: Una citazione abbastanza diffusa afferma
che “a Milano i semafori sono indicazioni. A Roma suggerimenti. A Napoli decorazioni natalizie.” Si
dice che gli italiani non sappiano guidare, che guidino sempre troppo veloce come se fossero piloti di
Formula 1, che parlino solo di Ferrari e Maserati. Si dice pure che nei paesini fuori mano si muovano
solo in Moto Ape a dieci all’ora e che in città siano sempre a cavallo di una Vespa. Contribuisce allo
stereotipo dell’italiano in motorino una scena indimenticabile di un film altrettanto memorabile: la
famosa fuga in Vespa di Vacanze romane con gli attori Gregory Peck e Audrey Hepburn.
7. Gli italiani non parlano le lingue straniere: L’italia è uno dei paesi dove si parla meno bene l’inglese.
Si ammette che è difficile parlare o imparare una lingua straniera. Il problema principale è sia
scolastico che sociale. Il sistema formativo italiano non è ancora incentrato sulla lingua straniera.
L’Italia ama la sua lingua e ci sono tantissimi dialetti. Oggi i giovani conoscono l’inglese sono molti di
più.
8. L’italiano è la lingua più passionale del mondo: In diretta “competizione” con il francese, la lingua
italiana è amatissima all’estero per via di tutti i valori che evoca, dalla buona cucina, al design,
all’amore. Come facciamo a esserne sicuri? Basta guardarsi in giro quando si cammina per qualsiasi
città all’estero: le probabilità di trovare insegne e scritte in italiano, anche solo qualche parola, sono
altissime.
9. Gli Italiani sono rumorosi: Spesso dicono che gli italiani parlano con un tono di voce alto e sembra
che litighino anche quando parlano semplicemente per strada. Sarà colpa della nostra passionalità?
Chi lo sa. Sicuramente noi ci sentiamo più vivi così.
10. Gli italiani sono amichevoli: Tra gli stereotipi italiani, un’altra diceria positiva sul nostro conto è
quella dell’accoglienza e del calore che gli italiani sanno trasmettere anche a uno sconosciuto. Che
sia per una gentilezza fatta da un amico o per la cordialità mostrata ai visitatori nei paesini turistici,
spesso all’estero quando si parla bene di noi salta fuori anche questa opinione.
11. Gli italiani hanno una salute fragile: Dobbiamo ammettere che gli italiani, quando si parla di
comportamenti che potrebbero mettere a rischio la loro salute, hanno delle vere e proprie fisse. Per
esempio, in Italia è impensabile uscire di casa con i capelli bagnati, per paura di prendere freddo.
Potremmo dire che l’aria fredda è un vero e proprio pericolo per loro. Per non parlare dell’ossessione
degli italiani per “lo spiffero” nei locali chiusi.
12. Gli Italiani sono mafiosi: Tuttavia, non tutti gli stereotipi sono così innocui. Uno dei preconcetti più
dannosi riguarda la percezione che tutti gli italiani siano mafiosi. Questo stereotipo è radicato in film
„Il padrino“ che hanno spesso rappresentato l'Italia come un Paese in cui la mafia è onnipresente.
Questa visione distorta può alimentare la paura di viaggiare nel sud Italia. La mafia è presente da
sempre nel sud Italia, ma purtroppo si trova, in varie forme, anche in tutta la penisola.
13. Gli Italiani sono appassionati del calcio: Se comprate un giornale sportivo qui in Italia, noterete
come il 90% delle notizie siano riferite al calcio. È uno sport seguito da milioni di italiani che ogni
domenica si ritrovano allo stadio ad incitare e tifare per la squadra del cuore. Gli stadi più grandi e
prestigiosi sono: stadio Meazza o San Siro (dove giocano Milan e Inter), l’Olimpico di Roma (dove
gioca la Roma e la Lazio), Allianz Stadium (a Torino, dove gioca la Juventus) e il San Paolo (dove gioca
il Napoli). Il campionato italiano di calcio si chiama “Campionato di Serie A”.
14. Gli italiani amano la Dolce Vita: Mangiare bene, godersi la vita, a volte stare senza far nulla sotto il
sole, trascorrere il tempo senza ansie, ammirare le bellezze naturali e artistiche… Sì, questo l’italiano
lo sa fare più che bene. Non è certo una casualità che l’Italia, seppur sia un piccolo paese, è nella top
10 dei paesi più amati e visitati al mondo.

Slajd (ZAKLJUCAK)

Anche con gli italiani gli stereotipi sono difficili da sradicare. Uno che non conosce il Paese di cui
si parla, istintivamente ai preconcetti ci pensa, è inevitabile. Il segreto, dunque, rimane viaggiare,
il miglior antidoto contro le idee e le convinzioni prestampate e mai effettivamente provate.

Alla fine, tutti cadiamo in qualche stereotipo, chi più chi meno e tutti veniamo stereotipati e
muniti di una o più etichette volte a definirci. Un meccanismo di pensiero che, però, si può
sradicare, con pazienza, consapevolezza, con il dialogo e la conoscenza dell’altro e di chi è
diverso da noi e con una sana educazione alla diversità, con la messa in atto di cambi di ruolo a
livello sociale. E capendo, una volta per tutte, che ognuno è diverso, che non esistono
comportamenti o attitudini predefinite e obbligate.

https://blog.checkmybus.it/notizie/10-stereotipi-sugli-italiani-285/
file:///C:/Users/Korisnik/Downloads/Balboni,+l'Italia+vista+da+fuori.pdf
https://www.youtube.com/watch?v=f2pf6uMd9qM
https://www.speexx.com/it/speexx-blog/stereotipi-italiani/
https://italianoperstranieri.loescher.it/uploads/2/712_54_compscritta_B1.pdf
https://www.scambieuropei.info/stereotipi-italiani/
https://www.105.net/news/tutto-news/1355166/gli-stereotipi-sugli-italiani-all-estero.html
https://www.italianoautomatico.com/blog/10-stereotipi-sugli-italiani
https://www.chegg.com/flashcards/i-stereotipi-degli-italiani-133916c5-57c8-44b7-8c7c-
3867eff5e058/deck
https://www.thewom.it/lifestyle/selfcare/stereotipi
https://www.skuola.net/psicologia/stereotipi.html
https://www.geopop.it/come-nascono-e-cosa-sono-gli-stereotipi-e-i-pregiudizi-sono-la-stessa-
cosa/

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