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© 2024 Area51 Publishing s.r.l.

, San Lazzaro di Savena (Bologna)


Prima edizione Area51 Publishing: © marzo 2021
Nuova edizione: © febbraio 2024
ISBN: 978-88-274-1512-2

Titolo originale: The Power of the Conscious Mind: A Practical Guide to Using Your
Awareness to Create the Life You Desire by Olivia K. Harrison
Traduzione e cura: Andrea Lattanzi Barcelò
Revisione redazionale: Paolo Beltrami

Se stai leggendo questo libro e non lo hai acquistato, ti chiediamo, se ti piace, di acquistarne
anche una copia a pagamento, al fine di poterci permettere di far crescere il nostro lavoro e
di offrirti sempre più titoli e una qualità sempre maggiore. Grazie per il tuo aiuto e per aver
rispettato il lavoro dell’autore e dell’editore di questo testo.
L’autore di questo libro non dispensa consigli medici né prescrive l’uso di alcuna tecnica
come forma di trattamento per problemi fisici e medici senza il parere di un medico,
direttamente o indirettamente. L’intento dell’autore è semplicemente quello di offrire
informazioni di natura generale per aiutarvi nella vostra ricerca del benessere. Nel caso in
cui usaste le informazioni contenute in questo libro per voi stessi, che è un vostro diritto,
l’autore e l’editore non si assumono alcuna responsabilità delle vostre azioni.

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Olivia K. Harrison

I
M
Introduzione

In questo libro ci immergiamo in un viaggio verso la scoperta e la


padronanza del nostro strumento più potente: la mente conscia.
Questo libro è un manuale pratico, progettato per chiunque voglia
esplorare e potenziare le incredibili capacità della propria mente.
Attraverso ogni capitolo, ti guiderò passo dopo passo, svelandoti
come la consapevolezza e la comprensione profonda della mente
possano trasformare radicalmente la tua vita.
Partendo dai 3 step iniziali, esploreremo come impostare le basi per
un uso efficace della mente conscia. Capirai come potenziare il tuo
intelletto e superare gli ostacoli come la confusione mentale,
sfruttando il potere della mente fotografica e della concentrazione
efficace.
Il viaggio prosegue con la scoperta di come essere al comando di se
stessi e liberarsi dalla dominazione altrui. Comprenderai il tuo
potere sugli altri e come prendere decisioni giuste, guardando verso
il futuro con saggezza e preparazione.
I capitoli successivi ti porteranno in profondità nel potere
trasformativo della mente: dalla capacità di essere nel posto giusto al
momento giusto, fino al potere curativo della mente, all’influenza
della mente sulla vitalità sessuale e alla mente come elisir dell’eterna
giovinezza.
Questo manuale non è solo una guida, ma un compagno nel tuo
percorso di crescita e scoperta personale. È un invito a prendere il
controllo della tua vita, sfruttando il potere della mente conscia per
creare la realtà che desiderate. Sei pronto a scoprire quanto potente
puoi essere?
Il tuo strumento più potente

La tua mente è uno strumento potentissimo, magico. È responsabile


dei tuoi pensieri, naturalmente, ma lo è anche di tutte le tue azioni,
di ciò che senti e del modo in cui ti relazioni con gli altri. È lei che
controlla tutte le funzioni consce, ma ha un potere, se pur limitato,
anche su quelle inconsce.
Il potenziale della mente conscia è enorme, tuttavia, sono in pochi a
sfruttare al massimo le sue capacità.
Ormai sappiamo lo stato mentale è in grado di condizionare lo stato
fisico. Così, per esempio, lo stress può trasformarsi in sintomi come
il mal di pancia o il mal di schiena, le emozioni negative possono
influenzare in un modo o nell’altro l’appetito, l’ansia per un compito
da svolgere può trasformarsi in un fastidioso eritema. Per contro,
una mente salda, serena, può aiutare il corpo a guarire più in fretta e
persino a gestire in maniera più efficace il dolore.
Dominare la propria mente, ed essere in grado di esprimere al
meglio il suo potenziale è la chiave del successo in molti ambiti della
vita: il lavoro, le amicizie, il sesso, gli investimenti finanziari e tanto
altro ancora. Se finora hai lottato per mantenerti a galla in uno o più
di questi aspetti ma senti dentro di te che hai le capacità e i mezzi per
avere successo, è molto probabile che tu non stia sfruttando appieno
il potere della tua mente.
Non ti preoccupare: sei nel posto giusto. Qui imparerai diverse
tecniche per attivare il potere della tua mente conscia e per metterlo
al servizio della tua realizzazione personale, del tuo benessere e della
tua felicità.
Preparati ad attirare abbondanza e a raggiungere i tuoi obiettivi
senza angoscia e senza annaspare. Migliora i tuoi rapporti
interpersonali, il tuo rapporto con te stesso e con l’immagine che hai
di te.
Potrai spazzare via gli ostacoli che finora ti hanno trattenuto, dandoti
quella dolorosa sensazione di essere fermo, legato alle tue paure e
alle tue insicurezze.
Sviluppando le potenzialità della tua mente anche la tua memoria e
la tua capacità di ragionamento miglioreranno, idee e soluzioni
fluiranno con più facilità, ti sentirai carico, ringiovanito, e questo si
rifletterà nel tuo fisico, nel tuo modo di vivere il sesso e il rapporto
con gli altri.
Non solo: quando sarai in grado di conoscere ed esprimere le
capacità della tua mente diventerai più intuitivo e sensibile, noterai
cose di cui prima nemmeno ti accorgevi e la tua vita sarà più ricca,
piena e intensa che mai.
Come funziona? Qui imparerai diverse tecniche studiate e provate
scientificamente, accompagnate da esercizi di rafforzamento e altri
strumenti per insegnarti a utilizzarle al meglio e farle diventare parte
della tua vita di tutti i giorni.
Ti aiuteremo a capire perché alcune persone sembrano trasformare
in oro tutto ciò che toccano, mentre altre lottano tutta la vita tra
precarietà e ristrettezze, perché alcuni riescono a guarire dalle
malattie e ad avere successo laddove altri falliscono. Scoprirai il
segreto per portare a termine tutto ciò che inizi e a trarre sempre il
meglio da ogni esperienza, positiva o negativa che sia.
Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per capire e far tua ogni
tecnica, evita di fare questo manuale in fretta, per arrivare il prima
possibile alla fine. È importante che tu analizzi, capisca e faccia tuo
ogni concetto, uno alla volta. I risultati ti stupiranno. Ecco soltanto
alcuni dei risultati che raggiungerai:

Uno scatto nella tua carriera, che prima ti sembrava stagnante,


grazie alla capacità di vedere le opportunità che prima ti
sfuggivano e alla tua nuova capacità di coglierle al volo, senza
indugiare.
Una vita di coppia più armoniosa e dinamica, grazie alla capacità
di sentire e capire meglio l’altro e di esprimere a tua volta meglio
i tuoi bisogni e i tuoi desideri.
La liberazione dall’insicurezza e dall’ansia che ti permetterà di
migliorare anche la tua vita sociale: gli altri potranno vedere il
tuo lato più brillante, sarai più lucido e sereno perché sarai in
grado di controllare le tue ansie e le tue preoccupazioni.
La tua capacità di concentrarti farà miracoli: porterai a termine
ciò che inizi, ridurrai il rischio di errore e potrai imparare tante
cose nuove – una lingua, uno sport, o qualsiasi altra abilità che ti
arricchisca personal o professionalmente – con profitto e senza
fatica.
Anche la tua capacità di giudicare correttamente le situazioni e le
persone farà sì che le difficoltà diminuiscano. Imparerai a capire
senza sforzo qual è il momento giusto per ogni cosa, senza farti
consigliare dalla fretta né lasciarti trascinare dalla pigrizia,
entrambe frutto dell’ansia che spesso ci consuma.
Il tuo fisico, non più sottoposto alla sfida costante dello stress e
dell’ansia, reagirà facendoti sentire più dinamico, forte e sano.
La qualità del tuo sonno e del tuo appetito trarranno beneficio da
tutto ciò che imparerai a fare con il potere della tua mente.
Anche la tua vita sessuale migliorerà grazie al percorso che stai
per intraprendere!

Comincia quindi dal sognare in grande, pensa a quali sono le


difficoltà che stai affrontando in questo momento, quali aspetti della
tua vita non ti soddisfano e come ti piacerebbe cambiarli. Come
vorresti essere? Come vorresti che fosse il tuo lavoro, la tua vita di
coppia o quella sociale?
Sono tutte cose alla tua portata. La tua vita potrà essere come l’hai
sempre sognata senza bisogno di pozioni magiche, miracoli o
pratiche esoteriche: il potenziale è tutto lì, dentro alla tua testa, nella
tua mente conscia.
Spesso sentiamo parlare del potenziale racchiuso nel subconscio e di
tutto ciò che potremmo raggiungere se solo fossimo in grado di
“accedere” alla sua saggezza. Oppure dei poteri psichici, che ci
consentirebbero, in teoria, di influenzare la realtà materiale con l’uso
di poteri mentali paranormali: come per esempio parlare alle menti
della gente senza proferire suono o muovere oggetti senza toccarli.
In realtà, prima ancora di andare a sondare l’inconscio o tentare di
sviluppare poteri psichici dovremmo imparare a dominare uno
strumento che conosciamo e in parte sfruttiamo già: la nostra mente
conscia. Ti svelo un segreto: molti dei risultati che vengono
qualificati come “paranormali” non hanno a che fare con i poteri
riservati a pochi illuminati, ma sono spesso il risultato del potere
della mente conscia che spiega tutte le sue capacità.
Per capire la sua portata, prova a pensare alle droghe e ai medicinali:
li prendiamo perché hanno determinati effetti sul nostro organismo,
tuttavia è ormai assodato che l’atteggiamento mentale del soggetto
che li ingerisce è fondamentale per raggiungere l’effetto desiderato.
Su questo principio si basa per esempio l’effetto placebo, quello per
cui un semplice confetto di zucchero può sortire effetti positivi sulla
salute di una persona convinta di stare assumendo un nuovo e
rivoluzionario farmaco in grado di curare la sua malattia. Allo stesso
modo, persone convinte di non essere in grado di sconfiggere una
malattia continuano a sentire dolori e sintomi della malattia anche
quando c’è assoluta evidenza della guarigione clinica.
Infatti, quando riesci a trattare con successo anche soltanto i sintomi
di una malattia il messaggio che arriva alla tua mente è il seguente:
“posso farcela, la malattia può essere sconfitta”. Grazie a questo
atteggiamento mentale, e al sollievo che la scomparsa dei sintomi dà
all’organismo, organi e tessuti entrano in un flusso di energia
positivo che, in molti casi, può portare a una regressione se non
addirittura alla guarigione definitiva dalla malattia.
Le tecniche che imparerai qui ti aiuteranno inoltre a fare a meno di
analgesici e sedativi, medicinali che spesso vengono consumati per il
loro effetto rasserenante, che può essere descritto come una “pace
mentale” momentanea. Questo stesso risultato può essere raggiunto
senza bisogno di dare i tuoi soldi alle case farmaceutiche e senza che
tu debba mettere in circolo delle sostanze che, sul lungo periodo,
sono dannose per l’organismo.
Il dominio della tua mente ti consentirà di fare tante cose per le quali
magari non hai finora avuto abbastanza energia o forza di volontà,
per esempio abbandonare cattive abitudini come il fumo o il
consumo di cibo spazzatura. L’autocontrollo ti servirà a incanalare
nel modo giusto le tue emozioni e a non essere in balia dello stress.
Anche la fiducia in te stesso migliorerà molto e questo si tradurrà in
relazioni interpersonali più rispettose, durature e di qualità. Quando
la tua mente sarà saldamente sotto il tuo controllo scomparirà la tua
tendenza a vedere le cose in maniera negativa e sarai più fiducioso e
ben disposto verso le novità e le opportunità che ti si presentano.
Ci sono aspetti della tua personalità che non ti piacciono? Sei
convinto che riuscendo a modificarli potresti avere più successo nella
vita? Grazie al potere della tua mente conscia puoi cambiare tutti
quei comportamenti e atteggiamenti che sono alla base dei tratti che
vorresti eliminare dalla tua personalità. Una volta che la tua mente
ha capito come vuoi essere veramente farà in modo che ciò accada. Ti
condurrà senza sforzo e in poco tempo verso comportamenti che
rinforzeranno i lati di te che ti piacciono e faranno svanire quelli che
ti mettono in difficoltà. Non solo, anche il tuo fisico, dai battiti del
tuo cuore, al tu respiro, alla tensione dei tuoi muscoli, si
adegueranno alla tua nuova personalità.
Sapevi che una persona arrabbiata può colpire con tre volte la forza
di quella stessa persona che in condizioni normali cerca di colpire
con tutte le sue forze? Cosa ti dice questo? Che persino la forza fisica
può aumentare se la mente lo decide, e se controlli la mente puoi
semplicemente decidere di incrementare la forza dei muscoli. La
stessa cosa riguarda la velocità di reazione: quando siamo minacciati
riusciamo ad agire, per scansare il pericolo, a una velocità che
sarebbe impensabile stando tranquilli e rilassati.
Pensa a una persona che si trova in seria difficoltà, che teme
addirittura per la sua vita. Facciamo l’esempio di un naufrago su
un’isola deserta: la voglia di sopravvivere porterà il suo fisico e il suo
ingegno a superare degli ostacoli in un modo mai immaginato.
Perché? Perché la sua voglia si sopravvivere lo porta spontaneamente
a usare tutte le sue capacità psichiche, tutto il potere che nemmeno
sospettava di avere. L’unica cosa importante per far funzionare la
“magia”? Che la persona creda fermamente che sarà in grado di
sopravvivere: se il naufrago del nostro esempio si convince a un certo
punto che non ce la farà, con ogni probabilità i suoi “superpoteri”
l’abbandoneranno. Lo scopo di questo manuale è raggiungere questo
tipo di risultato senza bisogno di trovarsi in situazioni di pericolo o di
stress. Si tratta di riuscire a controllare reazioni normalmente
involontarie, come il rilascio di adrenalina e la tensione delle nostre
fibre muscolari, con la sola forza di volontà.
Una situazione che ti spaventa, senza che tu nemmeno lo sappia,
magari perché legata a un episodio che hai rimosso, può far sì che il
tuo subconscio ordini al tuo cervello di secernere delle sostanze
chimiche in grado di innescare una determinata reazione, come per
esempio declinare la sfida e scappare. Ti allontanerai quindi da una
situazione che magari ti incuriosiva o che in realtà avresti voluto
affrontare senza nemmeno sapere perché l’hai fatto.
In casi come quello ipotizzato una mente conscia forte e al comando
è in grado di neutralizzare gli ordini dannosi emanati dal subconscio,
mettendo a tacere reazioni impulsive che ti allontano dai tuoi
obiettivi.
Si tratta in sostanza di usare la tua mente conscia per innescare le
risposte fisiologiche corrette, quelle che fanno al caso tuo, ti
permettono di ottenere quello che vuoi ed essere come vorresti
essere, bloccando invece le risposte sbagliate, quelle che finora ti
hanno distolto dai tuoi obiettivi o hanno reso difficile il loro
raggiungimento.
Magari vorrai usare la tua mente per evitare tutte quelle risposte
fisiologiche sbagliate che compromettono la salute. Per esempio, lo
stress, l’ansia e le preoccupazioni più o meno immaginarie ricreano
un contesto di pericolo per la persona, in questi casi la reazione
istintiva consiste nell’affrontare il pericolo o fuggire. Le sostanze
chimiche che entrano inutilmente in circolo quando ricreiamo un
ambiente di questo tipo possono causare danni più o meno gravi nel
nostro corpo, come per esempio ulcere, herpes e persino il cancro.
Quando ci sentiamo minacciati i nostri muscoli tendono a contrarsi.
Anche questo stato di tensione prolungata è alla base di tutta una
serie di patologie e dolori cronici. Se riusciamo ad allenare la mente
per indurre un rilassamento rapido dei muscoli quando ci
accorgiamo di questa reazione “sbagliata”, potremmo ridurre i nostri
malesseri.
Se sei in una fase della vita in cui senti particolarmente il passare
degli anni e continui a ripetere a te stesso e agli altri che stai
invecchiando, che non sei più lo stesso e che daresti qualsiasi cosa
per sentirti di nuovo giovane, fermati un attimo. Sei sicuro di star
dando al tuo fisico e al tuo stato d’animo gli input giusti? Esiste la
possibilità che tu stia accelerando il processo di invecchiamento con
il tuo atteggiamento e con i discorsi che ti ripeti in ogni momento? Se
così fosse, non credi che invertire la tendenza, smettere di
soffermarti sugli effetti degli anni che passano e concentrarti su tutto
ciò che in te grida giovinezza potrebbe in qualche modo rallentare il
processo? Uno dei poteri della tua mente conscia è proprio quello di
invertire la narrativa sugli anni che passano eliminando
l’inevitabilità del declino che ne consegue. Se riesci a impostare una
mentalità da “giovane” il tuo corpo finirà per crederci e si
comporterà di conseguenza.
Non dovrai cadere in trance, fare sforzi eccessivi o spingere al limite
la tua forza di volontà, ti basterà stimolare nel modo giusto la tua
mente.
I risultati arriveranno quasi da sé, senza consumo inutile di energie,
anzi: alla fine del processo ti sentirai più carico che mai.
Le tecniche che imparerai in questo manuale pratico ti
permetteranno di superare momenti di stallo nel tuo business, nella
tua carriera o nei tuoi rapporti con gli altri. Non solo, tutto ciò che
imparerai ti tornerà utile per aiutare le persone a cui tieni nei loro
momenti di difficoltà, come per esempio un figlio che non riesce a
studiare con profitto o le difficoltà del tuo partner quando si tratta,
per esempio, di parlare in pubblico. Potrai persino vedere dei
miglioramenti sensibili in alcuni fastidi fisici cronici come il mal di
schiena o le emicranie.
La parte migliore? Per avere tutto questo non hai bisogno di investire
in apparecchiature costose o in lunghe terapie, non dovrai nemmeno
assumere nessun tipo di farmaco. Ti basterà seguire le istruzioni,
credere nelle tue capacità e desiderare abbastanza di raggiungere
l’obiettivo che ti sei dato.
Devi essere convinto che hai dentro di te un potenziale molto più
grande di quanto ti hanno sempre fatto credere. Non hai bisogno di
nessuno che ti ipnotizzi e ti dica cosa fare per raggiungere traguardi
impensati: tu stesso puoi imparare a comandare la tua mente e
indirizzarla come vuoi. Anche qui ci vuole un allenamento per
raggiungere il risultato sempre in meno tempo e con meno sforzo, un
po’ come con un muscolo che più si allena meno fatica fa a sollevare
un peso.
Parliamo ora dei tuoi talenti nascosti. Tutti noi abbiamo, in potenza,
il cervello di un genio. Le capacità di calcolo, di linguaggio, di
immagazzinamento di informazione, di elaborazioni di stimoli
esterni – come suoni, odori, colori e sensazioni tattili – che hanno i
nostri cervelli sono sbalorditive. Perché, quindi, soltanto alcune
persone danno prova di essere dei geni? Perché sono riusciti a
decifrare il codice che permette di schiudere questo potenziale, di far
funzionare al massimo della potenza questa meravigliosa macchina.
Ti anticipo che si tratta in parte di riuscire a fare arrivare ai tessuti
del tuo cervello sufficiente sangue ricco di ossigeno e in parte di
eliminare le tensioni nervose che agiscono come blocchi al flusso
naturale di energia e di informazione tra il cervello e il corpo. Come
avrai intuito, la qualità e la quantità dell’aria che respiri e la postura
che adotta il tuo corpo giocano un ruolo di primo piano.
Diversi esperimenti hanno confermato come il livello di
ossigenazione del cervello sia direttamente proporzionale al
punteggio ottenuto nei quiz diretti a determinare il quoziente
intellettivo delle persone. Così come è stato dimostrato che persone
con una grande capacità polmonare tendono ad avere delle
prestazioni intellettive al di sopra della media.
Di conseguenza, ci sono ambienti e orari determinati che consentono
di ottenere, con uno sforzo minore, dei risultati migliori per quanto
riguarda le performance del cervello.
Inoltre, capirai che il cervello non fa mai tutto il lavoro da solo:
quanto è attivo si crea un flusso di energia che richiede l’attivazione
di tutto il corpo, come gli organi sensoriali e le terminazioni nervose
in generale. Spesso questa attivazione non viene percepita, e tuttavia
è sempre lì. Possiamo accorgercene da certi segnali come il pallore o
il rossore improvviso del viso, che sono indicatore del livello di
attività del nostro cervello.
Anche la tensione muscolare ha un rapporto diretto con il pensiero,
ed è per questo che una postura sbagliata può interferire con il
normale funzionamento della tua mente. Così come una muscolatura
tonica, senza tensioni può agevolare il flusso di ossigeno verso il
cervello, il dolore, come per esempio il mal di stomaco o il mal di
pancia, possono ostacolare questo flusso: si tratta sempre di un
canale che funziona in entrambe le direzioni.
Un altro concetto che dovrai imparare a padroneggiare è il bisogno
energetico del tuo cervello. Si tratta infatti dell’organo più energivoro
del corpo. Anche se può sembrarti controintuitivo, il lavoro mentale
consuma molta più energia del lavoro puramente fisico. Una volta
capito il fabbisogno di energia del tuo cervello, non lo depriverai mai
più della quantità di riposo e di sonno di cui ha bisogno per
funzionare al meglio.
Per ottenere i migliori risultati possibili dai tuoi poteri mentali
dovrai inoltre imparare a riconoscere e a ribaltare le distorsioni
mentali in grado di limitarli. Parlo per esempio dei complessi di
inferiorità. Se tendi a concentrarti spesso su degli aspetti di te che
non ti piacciono starai sprecando energia preziosa per i tuoi poteri
mentali e dando al tuo fisico dei messaggi sbagliati, che si
tradurranno in atteggiamenti che “remano contro” i tuoi obiettivi.
Quando ti troverai quindi a pensare a cose che ti rubano energia,
ribalta subito quel pensiero: rivivi un tuo momento di gloria, come
per esempio quando hai vinto una gara o un concorso, oppure a
quella volta che tutti ti hanno fatto i complimenti per il tuo ottimo
lavoro. Potresti ricordare un viaggio in cui ti sei divertito tanto, o
ancora una persona con la quale ti senti particolarmente felice e a tuo
agio. Una volta che questi pensieri piacevoli riguardanti il passato
avranno ristabilito il corretto flusso di energia tra la tua mente e il
tuo corpo potrai tornare nel momento presente e dedicarti alla
risoluzione del problema che ti preoccupa o semplicemente alle tue
attività.
A interferire con il tuo flusso di energia e a limitare i poteri della tua
mente non ci sono però soltanto le distorsioni di tipo mentale, ci
sono anche le distorsioni fisiche. Di cosa si tratta? Parliamo di alcune
caratteristiche del tuo corpo che rendono tutto più difficile per te,
come per esempio una curvatura eccessiva della tua spina dorsale.
Quest’ultima è infatti il canale di energia più importante, quello che
convoglia la maggior parte dell’energia dalla tua mente al tuo corpo e
viceversa. Fai quindi attenzione alla posizione e all’allineamento
delle tue spalle, così come a quella della testa: tende a essere troppo
avanti o troppo indietro? Tendi a contrarre l’addome incurvando
involontariamente la schiena? Fai attenzione ai tuoi piedi quando
cammini: puntano correttamente in avanti, oppure tendono a
puntare verso l’interno o verso l’esterno? Svolgi delle attività che ti
costringono in posizioni scomode o innaturali per lunghi periodi?
Anche la presenza di dolori cronici ci spingono ad adottare posture
sbagliate o a contrarre in maniera innaturale i muscoli. Tutto questo
si traduce in un flusso di energia irregolare, molto scarso o troppo
lento. Pensa a tutti quei fasci di nervi contorti, tirati in eccesso o
schiacciati che creano dei blocchi o addirittura interrompono la
comunicazione tra corpo e mente: loro sono il tuo principale nemico.
I 3 step iniziali

Ti capita mai di sentire che lavori e lavori e lavori soltanto per poterti
permettere il minimo indispensabile e rimanere a galla tra tasse,
mutuo, spese per la macchina, etc.? Ogni tanto ti chiedi quando
potrai finalmente vivere la vita avventurosa (o serena, a seconda del
tuo carattere) che hai sempre sognato, senza doverti preoccupare per
i bisogni tuoi e della tua famiglia? Magari riesci a mettere da parte un
po’ di soldi, con tanto sforzo, ma basta l’inflazione o una spesa
imprevista per azzerare tutto?
Questi e altri problemi possono essere gestiti al meglio grazie al
potenziale inespresso della tua mente.
Parliamo innanzitutto dei tre step che ti aiuteranno a sviluppare
ognuno dei tuoi poteri mentali.
Si tratta di tre esercizi molto semplici, che hanno però bisogno di
pratica e di costanza per raggiungere il risultato desiderato. Forse fai
già tutte o alcune di queste cose, ma qui imparerai a intensificare la
pratica e a svolgerla nel modo più efficiente e continuativo. Comincia
ad allenarti quando sei da solo, nella tua stanza, per poi metterli in
pratica in pubblico, davanti ad altri. Ricorda che la pratica costante e
consapevole è molto, ma molto, importante.
Ecco il principio base: l’inconscio è molto ricettivo ai messaggi che gli
vengono inviati sotto forma di immagini mentali, le cosiddette
“visualizzazioni”; se poi queste immagini sono associate a
un’emozione, l’inconscio registra il messaggio come se fossero vere e
quindi ci farà vivere, pensare ed agire in modo da realizzare, nel
mondo tangibile, quella immagine.
Prima di iniziare, dedica sempre qualche minuto a rilassare il tuo
corpo. Questo significa percepire come le tensioni presenti a livello di
muscoli, articolazioni e organi interni si sciolgono a una a una, dietro
a un tuo preciso comando mentale. Lascia andare tutti i pensieri, le
preoccupazioni, le tensioni emotive: entrerai in un piacevole stato di
abbandono mentale che stimola le onde alfa, quelle che ti
permettono di entrare in contatto con il tuo inconscio, di essere in
sintonia con il tuo Sé più profondo.
Rimarrai perfettamente cosciente e recettivo a tutto ciò che accade
intorno a te, ma allo stesso tempo ne sarai emotivamente distaccato.

Primo step

Pensa durante cinque secondi a un tuo obiettivo, sogno o desiderio.


Subito dopo immagina questo obiettivo raggiunto, il tuo sogno
diventato realtà oppure il tuo desiderio che si è avverato: cerca di
mantenere questa immagine nella tua mente per alcuni secondi.

Secondo step

Pensa di nuovo al tuo desiderio, però questa volta fai uno sforzo
mentale per rendere la rappresentazione il più realistica e dettagliata
possibile.
Torna a immaginarlo realizzato, ma questa volta arricchito da tanti
particolari. Cerca che l’immagine sia molto ma molto vivida.

Terzo step

Torna ancora una volta al tuo desiderio e dedicaci altri cinque


secondi. Questa volta però deve essere ancora più nitido e preciso
della volta precedente.
Immaginalo ora realizzato, ma sempre con tanti dettagli,
perfettamente a fuoco: ti deve sembrare di toccare con mano quello
che immagini, di star vivendo il tuo sogno diventato realtà e di
sentirti come ti sentiresti in quel momento.
La mente inconscia non è in grado di distinguere tra eventi reali ed
eventi immaginati, non filtra le immagini e i simboli che utilizziamo:
immagini mentali il più possibile nitide e dettagliate sono perciò
degli strumenti preziosi per comunicare con l’inconscio.
Forse all’inizio farai fatica a visualizzare gli scenari in così poco
tempo, è normale. Potrai dedicare anche più tempo se ti serve, ma
una volta messa a fuoco l’immagine che vuoi, impara a ridurre
sempre di più il tempo per far sì che la tua mente non si stanchi o si
annoi più del dovuto.
È normale che all’inizio il tuo desiderio sia un po’ “povero” di
elementi, ma con la pratica si arricchirà al punto che la tua mente
saprà a memoria tutti i dettagli necessari per raggiungere l’obiettivo
nella realtà.
Questi sono i tre passaggi che, se praticati in maniera consapevole e
costante, innescheranno i poteri della tua mente.
Facciamo un esempio per capire meglio. Immaginiamo che il tuo
desiderio sia laurearti all’università.
Nel primo step vedrai te stesso nel giorno della tua laurea, il tuo
relatore ti consegna il diploma e ti stringe la mano mentre la tua
famiglia e i tuoi amici sono lì ad applaudirti, commossi e fieri di te.
Nel secondo step vedrai tutti i traguardi intermedi che portano alla
laurea, come per esempio il superamento degli esami più difficili o la
consegna della tesi.
Nel terzo step rivedrai te stesso facendo nei dettagli tutto ciò che
serve per superare gli esami, scrivere la tesi, etc. Le immagini devono
scorrere veloci, ma devono essere così precise e nitide da darti la
sensazione di essere proprio lì mentre le compi.
Ripeti tante volte e con molta convinzione questo esercizio: la tua
mente inconscia verrà saturata da queste immagini, si caricherà
dell’energia giusta e darà al tuo corpo gli input necessari per avere la
risposta fisiologica di cui hai bisogno per attivare il potere della tua
mente conscia.
I tuoi nervi ignoreranno uno stimolo troppo debole, mentre si
attiveranno quando la carica che arriva loro raggiunge una certa
soglia critica. Capisci quindi l’importanza di intensificare lo stimolo
per aumentare l’efficacia della reazione fisiologica.
Per esempio, non qualsiasi stimolo è in grado di innescare la tua
reazione “scappa o combatti”, è necessario che il pericolo percepito
sia abbastanza intenso da attivare il tuo organismo: accelerazione del
battito cardiaco, contrazione dei capillari per garantire un maggior
flusso di sangue verso i muscoli che è necessario attivare. Anche il
fegato lavorerà più velocemente per produrre più glucosio e dare
maggiore energia ai muscoli pronti a combattere.
Questo potenziamento organico creerà le giuste condizioni dal punto
di vista fisiologico per far funzionare i tuoi poteri mentali, quello che
volta per volta occorre attivare per realizzare i tuoi obiettivi.
È molto difficile, con le tue forze normali, creare artificialmente lo
stimolo in grado di innescare questa risposta, raggiungere la soglia
critica che induce dei cambiamenti a livello fisiologico.
Se invece metti in pratica con costanza i tre step di cui ti ho parlato
prima, la tua mente acquisirà la forza necessaria per compiere la
magia: l’immagine del tuo successo sarà talmente dettagliata e vivida
da “ingannare” il tuo fisico.
I tre step sono fondamentali per attivare tutti i poteri della tua
mente, quelli che tra poco ti spiegherò uno alla volta. Non aspettare,
comincia subito ad allenarti con serietà e costanza a stimolare la tua
mente visualizzando il tuo successo e presto comincerai a vedere i
primi risultati
Non devi limitarti a un solo obiettivo o desiderio, puoi applicare
questa tecnica a tutti quelli che vuoi, ma sempre uno alla volta,
dedicando a ciascuno il tempo e l’attenzione necessari per
completare i tre step.
Potenzia il tuo intelletto

Adesso ti insegnerò come usare la tua mente per raggiungere risultati


migliori con minore sforzo. Potenziare il tuo intelletto ti aiuta a
prendere decisioni più giuste e ponderate, a non essere così istintivo,
impulsivo, emotivo. Non c’è niente di male nell’usare il proprio
istinto e la propria emotività, ma si tratta di controbilanciarli con la
tua mente razionale, quella in grado di ponderare, misurare, mettere
ogni cosa nella giusta prospettiva e non sacrificare un maggiore
guadagno futuro per una piccola soddisfazione nel presente. La tua
mente conscia è quella che ti dice quando è bene attendere e quando
è invece il momento di agire, quella che ti ricorda costantemente
cosa è meglio per te sul lungo periodo. La tua mente critica ti
permette di imparare dei tuoi errori e di usare le conoscenze che hai
già come trampolino per acquisirne di nuove.
La prima cosa che devi fare è zittire una volta per tutte quella vocina
che da sempre ti dice che forse non sei abbastanza intelligente, che
hai una cattiva memoria, che non sei mai stato bravo in matematica,
che non riesci a concentrarti su niente per più di 3 minuti.
Ti racconto una storia vera, si tratta di un esperimento realizzato
diversi anni fa: a un gruppo di docenti è stato detto che avrebbero
dovuto insegnare in una classe di studenti superdotati, brillanti,
quelli che colloquialmente chiamiamo dei geni. Si trattava in realtà
di ragazzi normalissimi, proprio nella media, ma gli insegnanti non
lo sapevano. I risultati ottenuti da questo gruppo di studenti furono
tuttavia molto ma molto superiore alla media: raggiunsero livelli da
geni. Come mai? Il fatto di essere stati trattati tutto il tempo, e in
maniera spontanea, come se fossero delle persone molto intelligenti
in qualche modo ha persuaso anche a loro di essere speciali: tanto è
bastato per tradurre questa convinzione in risultati tangibili,
misurabili nella realtà.
Ecco, tu in questo momento sei come uno di quegli studenti prima
dell’esperimento: hai in te tante potenzialità, ma non sai ancora
come attivarle.
Ma cosa sarebbe successo al potenziale inespresso di questi ragazzi
se non avessero imparato ad attivarlo? Una mente pigra, inattiva,
crea solo tanti guai. Tutto comincia dalla noia, che porta, soprattutto
i più giovani, a fare cose sciocche come drogarsi o esprimere la
propria aggressività facendo del male a persone, animali o cose.
Anche se non si esprime in questo modo, ugualmente una mente
pigra trasformerà gradualmente la persona in una sorta di ameba, in
balia degli eventi, incapace di concentrare i propri sforzi per
raggiungere un obiettivo.
Per contro, una mente sveglia, vivace, curiosa è fonte inesauribile di
felicità, perché porta sempre a esplorare e di conseguenza a nuove
scoperte, fonti di stupore, fa conoscere il piacere che c’è nel creare
qualcosa e nel conoscersi sempre meglio. Insomma, potenzia di
molto il piacere di essere a questo mondo.
Con quello che stai per imparare riuscirai a essere molto più lucido, a
esprimerti meglio, a non essere facilmente influenzabile, ma anzi! A
influenzare gli altri, che cominceranno ad ascoltarti con interesse e
ammirazione. Impara a impiegare questo potere nella tua vita di tutti
i giorni, ti darà indipendenza e sicurezza in te stesso, potrai cambiare
in meglio ogni aspetto della tua esistenza: da quello lavorativo a
quello affettivo.
L’uso della tua mente pensante ti metterà al riparo di millantatori e
di truffatori, di gente che ti cerca solo per raggiungere i loro fini
egoistici.
Ti sarà più facile capire di chi ti puoi fidare e chi è meglio allontanare
dalla tua vita. Riconoscerai inoltre un’opportunità ogni volta che ce
l’avrai davanti e non ti farai sfuggire occasioni di progredire o di
guadagnare dei soldi.
Questo potere del tuo intelletto ti aiuterà a considerare ogni aspetto
di ogni questione, senza tralasciare nemmeno il più piccolo, così le
tue decisioni saranno equilibrate, ponderate nei minimi dettagli.
Sarai in grado di vedere sempre la nuda verità, senza fronzoli e senza
false rappresentazioni. E riuscirai a metterla davanti al tuo ego per
non farti fuorviare. Una visione lucida della realtà e del problema
specifico sono garanzia di decisioni sagge anche sul lungo periodo, ti
risparmieranno inoltre brutte sorprese ed esiti imprevisti che ti
mettono in difficoltà. Il potere della mente pensante fa prevalere il
raziocinio sull’emotività proprio nel momento in cui quest’ultima
non deve avere voce in capitolo.
I tentativi di raggiungere questo tipo di saggezza attraverso la
psicologia, la forza di volontà, la filosofia o la logica nuda e cruda
possono essere estenuanti.
Le nostre scelte sono legate a doppio filo ai nostri gusti e alle nostre
preferenze di tipo puramente emotivo, scegliamo tutto il tempo
oggetti, esperienze e persone sulla base di questi impulsi e ci sembra
perfettamente naturale farlo. Ed è proprio questo comportamento
inconsapevole a bloccare il potere della tua mente razionale. Certo, le
scelte effettuate di impulso sulla base delle nostre preferenze e delle
nostre emozioni possono essere più immediate e sembrarci più
spontanee, in realtà è importante prendersi tutto il tempo necessario
per analizzare la questione in maniera spassionata, impersonale,
senza pregiudizi e senza emotività. Questo grado di attenzione e di
analisi, se praticato costantemente e in ogni aspetto della tua vita, ti
permetterà di limitare i comportamenti conformistici, posti in essere
seguendo il gregge senza chiederti se siano davvero nel tuo interesse.
Potrai inoltre anticipare i risultati di ogni azione e tenerti pronto per
agire di conseguenza. Abituandoti a ragionare con la tua testa
smaschererai facilmente le contraddizioni e i punti deboli anche dei
cosiddetti esperti.
Come puoi sviluppare il tuo pensiero critico?
Ecco alcuni accorgimenti da seguire sempre:

Evita di arrivare a conclusioni affrettate, su qualsiasi cosa


Esplora in maniera fredda e libera da pregiudizio tutti gli aspetti
del problema
Se la questione coinvolge altre persone, cerca di vedere le cose
anche dal loro punto di vista. Nel farlo, cerca di immedesimarti il
più possibile negli altri. Questo vuol dire cercare di pensare come
se tu avessi la loro età, il loro stile di vita, la loro situazione
economica, etc. Entra nel personaggio e cerca di immaginare che
stai vivendo e analizzando la questione come lo farebbero loro.
Grazie a questo lavoro potrai seguire i loro ragionamenti e
anticipare le loro mosse, le loro proposte o le loro obiezioni

Cerca di ricordare sempre che tutte le tue convinzioni, anche le più


radicate, dipendono dal tuo vissuto e dalla tua soggettività. Per
questo è importante sottoporle periodicamente a un’analisi fredda e
distaccata: rimettere in discussione ogni cosa ti permette di scoprire
aspetti che prima non immaginavi nemmeno, nonché di capire
meglio i perché e i per come.
Eviterai inoltre di intraprendere iniziative sulla base di opinioni
fallaci, che hai ereditato da altri in maniera acritica o che sono
semplicemente il frutto di pregiudizi.
Ricorda inoltre che ciò che era vero tempo fa può non esserlo più,
magari perché il mondo attorno è cambiato o perché le persone
coinvolte sono cambiate. Questo vale per tutto: pensa per esempio
alle scoperte scientifiche, che hanno un livello di affidabilità elevato
ma che con il tempo vengono comunque superate. Questo non vuol
dire che non esiste una base di verità oggettiva e che tutto è
opinabile, vuol dire semplicemente che tutto in questo mondo si
evolve e vale sia per la scienza che per le tue convinzioni. Non c’è
niente di male nel cambiare idea sulle cose, anche quando si tratta di
convinzioni radicate che riteniamo quasi identitarie: anche tu sei in
evoluzione e capire e assaporare questi cambiamenti è fonte di
grande soddisfazione personale.
Un buon esercizio per allenare il tuo pensiero critico può essere
quello di mettere sistematicamente in discussione le affermazioni
degli esperti in una determinata materia. Ciò non significa perdere
fiducia negli specialisti, vuol dire provare quantomeno a capire da te
il problema prima di sottoporlo a loro e fare qualche ricerca per
conto tuo che ti dia le basi della disciplina e delle sue evoluzioni
contemporanee. Non è raro trovare professionisti un po’ fossilizzati
nelle loro conoscenze, che non fanno lo sforzo di mantenersi
aggiornati con le ultime novità del loro campo. Tu hai la fortuna di
poter accedere facilmente alle informazioni e di fare ricerche
approfondite con pochi click.
Non credere ciecamente a tutto quello che senti o che leggi. Cerca di
mettere alla prova la tua logica e di esprimere apertamente i tuoi
dubbi. Questo non significa diventare cinico, inutilmente polemico,
complottista o ciarlatano. Si tratta solo di allenare la tua capacità,
partendo però da fonti affidabili.
Non sentire che una questione è automaticamente fuori dalla tua
portata perché non sei uno esperto: puoi sicuramente provare a
capirla sempre meglio e a sollevare degli interrogativi tutti tuoi.
Nel fare le tue ricerche, non cancellare con un colpo di spugna i fatti
o le idee che non ti piacciono, che ti spaventano o che non vorresti
per te. Fai uno sforzo per accettare e capire pure questi. Esplorare e
capire ogni aspetto ti consente di avere sempre argomenti solidi e di
non farti prendere mai alla sprovvista.
Non temere di sbagliare, gli errori sono i tuoi maestri migliori. Potrai
senz’altro giungere a delle conclusioni sbagliate quando analizzi un
problema, ma in ogni caso ti starai allenando per affinare sempre di
più la tua capacità di discernere ciò che è giusto da ciò che è
sbagliato. Fai tesoro dei tuoi sbagli e cerca sempre di capire il punto
esatto in cui hai deviato dalla strada giusta: com’è successo? Cosa mi
ha tratto in inganno? Sono stato affrettato? Mi è sfuggito qualcosa?
Mi sono fidato di fonti sbagliate? Le risposte a tutte queste domande
sono preziose per te: fanne tesoro.
Hai l’opportunità di diventare sempre più lucido e preciso, mentre la
persona che sa solo ripetere come un pappagallo le opinioni che ha
sentito o le convinzioni che le sono state inculcate non andrà mai
avanti di un millimetro. Ogni tuo errore ti porterà ad aumentare le
tue conoscenze, mentre i loro pregiudizi offuscheranno sempre le
loro capacità.
La tua mente razionale è quella che ti consente di mantenere dritta la
barra del timone mentre avanzi verso i tuoi obiettivi. Eviterà che tu
cada nello sconforto al minimo inciampo e allo stesso tempo farà sì
che i tuoi obiettivi, seppur ambiziosi, restino realistici.
Quando l’intelletto è al comando si possono raggiungere risultati
straordinari anche con mezzi modesti. Per esempio, se sai cogliere le
opportunità e usi la tua testa, potrai dare vita a un business di
successo anche senza avere a disposizione un grande capitale
iniziale. Certo, avere dei soldi per cominciare aiuta, ma
paradossalmente può essere anche una zavorra: ci si concede più
margine di errore, si sostituiscono le idee e il buon senso con
iniezioni di denaro e il fallimento e proprio dietro all’angolo. Quando
invece sai che devi ottimizzare al massimo tutte le tue risorse,
rimanere concentrato e non sbagliare le tue mosse sei
automaticamente sulla strada del successo.
Sono tanti gli esempi di business di successo che sono iniziati con
tanto lavoro e ingegno da parte dei loro fondatori, ma con
pochissimo capitale di partenza.
Accumulare conoscenza in tutto ciò che riguarda il tuo campo di
interesse nutre la tua potenza intellettuale, sempre che si tratti di
fatti il più oggettivi possibili, non filtrati dalle tue emozioni. Cerca di
far sì che le tue nozioni siano aggiornate e libere da pregiudizi e avrai
un’ottima base di partenza per risolvere le difficoltà e per fare le
scelte che a mano a mano si presenteranno sulla tua strada.
Non avere fretta e non cercare scorciatoie quando studi e ti informi,
un processo più lento ma più coscienzioso ti permetterà di
immagazzinare meglio le informazioni e soprattutto di farle tue per
poi applicarle in tante situazioni diverse.
Quando senti parlare di intelligenza e di conoscenza ti vengono
sicuramente in mente tutte quelle attività di tipo intellettuale, come
gli studi o gli affari. Ti sorprenderà quindi sapere che questo potere
della mente, se sviluppato al punto giusto, può essere utile in tanti
altri campi della vita: persino nella difesa personale.
Hai sentito bene. La difesa personale non è soltanto questione di
forza fisica e di tecnica. Anzi, queste ultime valgono ben poco se non
c’è l’intelligenza a guidarle. Un’aggressione in genere fa scattare in
noi delle reazioni emozionali molto forti, e se non riusciamo a
mantenerle sotto controllo vanificheranno qualsiasi nostro tentativo
di difesa. È molto probabile che tu dimentichi tutto ciò che hai
imparato in un corso autodifesa o di arti marziali.
Se l’aggressore, immaginiamo che si tratti di un bullo, si trova invece
davanti una persona serena e sicura di sé, che lo guarda in faccia e
non arretra nemmeno di un passo, nonostante un’evidente inferiorità
fisica della vittima si sentirà spiazzato, meno sicuro di sé. In quei
momenti dovrai usare tutti i poteri della tua mente per respirare in
maniera calma e per non far trasparire la benché minima emozione.
Perché? Perché il suo sistema nervoso e concentrato e pronto per la
lotta fisica, tutte le sue energie e i suoi muscoli non attendono altro
che un segnale per agire. Se reagisci quindi in maniera fisica farai
scattare questo meccanismo, la stessa cosa succederà se mostri la tua
paura, magari rannicchiandoti o cercando di scappare. Se invece
l’altro si trova davanti un muro di ghiaccio avrà un attimo di
esitazione perché non era preparato per questo e non sa più come
comportarsi. Proprio questa frazione di secondo è quella che ti serve
per ribaltare la situazione in tuo favore. Continua a guardarlo negli
occhi, respirando piano e in maniera controllata, così da non inviare
al tuo cervello dei segnali di pericolo. Il suo cervello, vedendo tutto
questo, lo indurrà a rilassare i muscoli, a darsi una calmata, come si
suole dire. È il momento di farle una domanda in tono calmo e
gentile, del tipo “hai bisogno di qualcosa?”: con ogni probabilità il
bullo si affloscerà, balbetterà qualcosa e cercherà un modo per
andarsene che non ferisca troppo il suo orgoglio.
Come avrai già intuito questa tecnica può essere utilizzata più in
generale per tenere sotto controllo i tuoi sbalzi d’umore. Quando sei
di cattivo umore tendi a mettere in circolo delle sostanze chimiche
che mettono alla prova il tuo cervello, e se questo stato d’animo dura
abbastanza a lungo comincerai probabilmente a sentire un forte ma
di testa: facci caso.
Se usi la tua intelligenza per comandare i segnali che arrivano al tuo
cervello puoi invertire questo processo e impedire la secrezione delle
sostanze che lo innescano.
Quando ti trovi a pensare a qualcosa che ti fa star male, magari un
ricordo che ti fa sentire triste o che ti fa vergognare, oppure che ti
riempi di rabbia, coglilo subito e sostituiscilo al volo con un ricordo o
con un’idea che invece ti a sentire pieno di felicità e di orgoglio.
Concentrati soltanto su quest’ultimo pensiero, invertirai il flusso
delle sostanze chimiche che stavano arrivando al tuo cervello ed
eviterai di essere sempre più depresso e persino il conseguente mal
di testa.
Certo, raggiungere questo risultato non è così immediato: richiede
un certo allenamento. Infatti, dovrai attivare questo potere proprio
nel momento in cui il tuo stato d’animo e il tuo fisico sono meno
inclini a farlo.
Per sconfiggere gli stati d’animo negativi dovrai mettere in atto una
strategia simile a quella che hai usato nei tre step. Se sei molto triste
proverai a portare alla tua mente un pensiero allegro, qualcosa che ti
fa sentire tanto bene quando ci pensi, e poi dovrai trattenere quel
pensiero per qualche secondo. Poi pensa a te stesso come la persona
in grado di rivivere quell’emozione, visualizzati mentre la provi,
mentre ti trovi proprio nel momento felice. Mantieni ora questa
visione per qualche secondo. Ripeti il tutto tre volte. Anche qui, cerca
che ogni volta l’immagine sia più vivida, realistica e ricca di dettagli.
Nell’esempio del bullo che ti stava provocando in maniera aggressiva
potresti, mentre lo guardi sereno negli occhi, immaginarlo mentre si
rilassa, si sgonfia e sorride: questo tempo sarà più che sufficiente per
raggiungere l’obbiettivo nella realtà.
Sono tanti i risultati che puoi raggiungere utilizzando il potere del
tuo intelletto. Potresti per esempio uscire dal circolo vizioso del
fallimento negli affari. È molto probabile infatti che le scelte che ti
hanno portato a sbagliare siano state prese sull’onda dell’emotività e
non di un ragionamento freddo e logico. Oppure che le tue
convinzioni fossero basate su dati falsi o datati o ancora che tu abbia
preferito ascoltare i consigli di qualcun altro senza prima sottoporlo
al vaglio della tua razionalità. Con la tecnica di stimolazione mentale
in tre step che hai imparato riuscirai a tenere a bada l’emotività e a
prendere decisioni più razionali e ponderate. Sarai in grado di
pensare con la tua testa e di capire al volo quando qualcosa non
torna in un’affermazione o in un consiglio altrui. Rafforzando la tua
mente con la pratica sarai anche più lucido e creativo e troverai
soluzioni laddove prima vedevi solo ostacoli e sfortune. Con la
tecnica dei tre step sarai in grado di ribaltare i flussi negativi, che
fanno sì che il tuo atteggiamento provochi le risposte fisiologiche
sbagliate. Quando usi i poteri della tua mente appieno ti risparmi
anche tanta angoscia e incertezze. Sentirsi in balia degli eventi è
molto faticoso, ti ruba energia vitale e fa scattare dei meccanismi di
difesa che peggiorano la situazione, come per esempio la negazione e
la procrastinazione. Se il tuo stato d’animo è sotto controllo non eviti
i problemi, ma gli affronti, uno alla volta, con lucidità e a mente
fredda. Sarai artefice del tuo destino e potrai liberarti della cattiva
abitudine di cercare scuse e capri espiatori per i tuoi errori. Non vuol
dire infatti che non sbaglierai mai più, ma si tratterà di errori che ti
insegneranno una lezione e tu potrai sempre correggere il tiro.
Usare il potere della mente per controllare e canalizzare nel senso
giusto le tue emozioni avrà ripercussioni positive anche nelle
relazioni interpersonali. A volte desideriamo piacere agli altri, avere
amici o trovare un partner e non capiamo perché ci riesce così
difficili creare dei legami duraturi. Il problema potrebbe essere in ciò
che proiettiamo quando la nostra emotività e il suo effetto sul nostro
atteggiamento sono fuori controllo. Magari le persone si allontanano
da noi perché con il linguaggio del nostro corpo stiamo comunicando
che non ci piacciamo, che nulla ci riesce, oppure perché non
riusciamo a trattenere la nostra rabbia e la nostra frustrazione. Con il
potere della tua mente puoi metterti al posto degli altri, capire cosa
vogliono e di cosa hanno bisogno in quel momento. Puoi poi decidere
se è nelle tue corde assecondarli o meno: ma sarà una tua scelta, non
il risultato di una reazione incontrollata.
L’attivazione di questo primo potere mentale è ora nelle tue mani.
Assicurati quindi di riconoscere il problema e affrontarlo in maniera
lucida, razionale e serena. Elimina dalla tua valutazione i pregiudizi e
i preconcetti che ti trascini da una vita, anche se inizialmente la cosa
ti mette a disagio. Tieni a bada le reazioni istintive di attacco o di
fuga immaginando situazioni altamente positive, in grado di
innescare una risposta fisiologica più adatta al tuo scopo. Questa
tecnica ti permetterà di vedere situazioni che prima ti mettevano in
difficoltà da una prospettiva completamente nuova: è proprio lì che
troverai le soluzioni e le idee risolutive.
Superare la confusione mentale

Ecco a te un altro potere mentale prezioso per la tua vita quotidiana,


che ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi con maggiore facilità
e con un minore dispendio di tempo e di energia.
La confusione mentale sabota i nostri tentativi di avere una vita
equilibrata, produttiva e all’insegna del benessere. Ci fa essere sfasati
rispetto agli altri e a ciò che accade attorno a noi, ci fa perdere la
bussola, lasciandoci senza capire da dove veniamo e dove vogliamo
andare. Ci spinge inoltre a commettere errori banali e a prendere
decisioni impulsive.
Imparare a districare la matassa della nostra mente per avere un
flusso di pensiero ordinato, lucido, senza black-out è senz’altro un
super potere in grado di migliorare la tua vita.
La confusione mentale è spesso frutto dell’accettazione acritica di
tanti punti di vista e di affermazioni diverse, anche in contrasto tra di
loro. Le persone che soffrono di confusione mentale spesso prendono
la scorciatoia di ripetere a pappagallo le opinioni che sentono
ripetere senza processarle per conto proprio. Questa assimilazione
acritica genera delle contraddizioni di pensiero e, di conseguenza, di
azione. Per loro aderire a una linea di pensiero piuttosto che a
un’altra è solo il frutto dell’emotività del momento. Brancolando nel
buio e prendendo schiaffi a destra e a manca raggiungono di rado i
loro obiettivi e finiscono per sentirsi affaticati e infelici: in poche
parole, “suonati”.
Quando accettiamo la visione del mondo di un’altra persona, forse
perché è brava a comunicarla o ha una personalità forte, stiamo
copiando qualcosa che non ci appartiene, che non parla di chi siamo
veramente. Per questo ci è difficile restare coerenti sulla linea di
pensiero: non è la nostra! Questo modo di agire può essere anche
frutto della pigrizia, oppure della mancanza di fiducia in se stessi.
Magari abbiamo avuto dei genitori molto autoritari, che non ci
incoraggiavano a usare il pensiero critico ma semplicemente a
ubbidire, forse per il nostro bene, per risparmiarci pericoli e
delusioni. Anche gli stati d’animo degli altri ci possono influenzare
pesantemente se non usiamo un filtro e non siamo consapevoli
dell’effetto che hanno su di noi. Frequentare persone pessimiste può
portare verso la sfiducia e il disfattismo. Questo innescherà un
circolo vizioso per cui ci sentiremo pessimisti – pur non avendo
motivi per esserlo – e provocheremo una risposta fisiologica in
sintonia con questo stato d’animo negativo, e così via.
Come fare quindi per superare i limiti di una mente confusa?
Anche qui si tratta di seguire alcuni semplici step.

Primo step

Il primo step consiste nell’allenarti a concentrarti su argomenti che


non ti interessano minimamente. Potresti per esempio prendere un
giornale e costringerti a leggere con attenzione un articolo su un
argomento che normalmente non avresti nemmeno notato. Cerca di
fare questo esercizio con tutte le cose che non ti piacciono o che
semplicemente non ti attirano. Cerca di capire fino in fondo quello
che leggi o ascolti. Analizzalo da punti di vista diversi dal solito: per
esempio, non sai niente di calcio e non hai il benché minimo
interesse per il campionato, tuttavia, leggi dall’inizio alla fine un
articolo che parla di calcio, senza pregiudizi, impegnati per capirlo
fino in fondo. Scommetto che troverai degli spunti in quel articolo
che sono ricollegabili ad argomenti che invece ti stimolano.
Potrebbero essere aspetti psicologici, filosofici, politici, di stile o di
costume. Così facendo riuscirai a interessarti indirettamente
all’argomento – in questo esempio il calcio – e a capire meglio cosa ci
vedono gli altri, nonché a farti un’idea tutta tua. Sarai così pronto a
ribattere o a contestare in maniera critica un’affermazione altrui
sulla materia, oppure abbraccerai la sua idea ma in maniera
consapevole, ragionata. Non ci sarà confusione nella tua mente,
perché avrai seguito l’intero percorso che porta a una determinata
convinzione, con interesse e facendo dei collegamenti mentali per te
efficaci.
Secondo step

Nel secondo step fai la stessa cosa: scegli un articolo di giornale su


un argomento che non ti interessa e cerca di trovarci aspetti nascosti
che in realtà riguardano, o in qualche modo si ricollegano, a materie
o ad argomenti che ti interessano. Scoprirai un po’ alla volta che non
esistono argomenti noiosi, la noia è soltanto nelle mente pigre. Se
cerchi invece di trovare qualcosa di tuo, o dei collegamenti con il tuo
vissuto, vedrai immediatamente come sono argomenti tutt’altro che
aridi o noiosi.
Tutto lo scibile umano è interconnesso, non ci sono materie
completamente scollegate dal resto. Purtroppo a volte la scuola ci
insegna a pensare alle singole materie per comparti stagni, ognuna
con il suo libro di testo, ognuna con il suo insegnante, ecc. In realtà la
conoscenza è una rete infinita, con infiniti nodi e collegamenti
inattesi. Cerca sempre di capire in che modo un determinato
argomento può parlare a quella che è stata la tua esperienza o ai tuoi
interessi. Tenere separato in maniera artificiosa ciò che nella realtà è
interconnesso porta confusione mentale, mentre capire queste
connessioni aiuta a fare ordine e a ricordare con facilità quanto
imparato su un argomento: non si tratta più di nozione polverose
chiuse in un cassetto, ma di qualcosa che vive e vibra assieme a tutto
il resto che chiamiamo realtà.

Quando dividi le materie in interessanti-noiose, per maschi-per


femmine, per giovani-per adulti, ecc. stai scindendo ciò che in realtà
si sovrappone in più punti.
Argomenti che hai sempre considerato ostici possono invece
appassionarti se trovi il modo di applicarli ai tuoi interessi: per
esempio, ti piace molto la moda, mentre trovi noiose l’economia e la
storia. In realtà ci sono tantissime nozioni di economia e di storia che
puoi imparare facilmente se le studi dal punto di vista della moda.
L’industria della moda e la sua evoluzione ti daranno tanti spunti
interessanti e ti permetteranno di capire meglio e da angolazioni
nuove una tua passione. Ti sarà inoltre molto più facile ricordare ciò
che hai imparato perché hai studiato non soltanto con la tua mente
ma anche con il tuo cuore, con la tua passione. Una materia non è
più fredda, astratta o impersonale quando la impari in questo modo,
collegandola a ciò a cui tieni e a ciò che ti interessa. Prova quindi a
impostare così tutti i tuoi percorsi di studio o di apprendimento in
generale: crea collegamenti che suscitino il tuo interesse, espandi le
tue conoscenze facilmente, quasi senza accorgerti. Per farti
appassionare ulteriormente a un argomento o a una branca del
sapere che non ami evita di circondarti di persone che la pensano,
pregiudizialmente, come te. Cerca anzi di frequentare le persone che
ne sono appassionate, che ne hanno fatto la loro vita e che ti possono
far vedere le cose da un punto di vista completamente nuovo.
Ricorda però di fidarti sempre del tuo senso critico e non sostituire
mai le tue idee con quelle degli altri in maniera automatica o per
pigrizia. Fatti sempre una opinione ragionata sull’argomento prima
di confrontarti con gli altri, questo ti renderà meno volubile e
intellettualmente indipendente.
Non accettare nessuna opinione come infallibile se non conosci i fatti
e i ragionamenti che ne sono alla base: questo è un principio
fondamentale se vuoi evitare una mente confusa. Impara a
distinguere nettamente le opinioni dai fatti nudi e crudi. Se non c’è
nessuna prova definitiva sulla verità di un’affermazione è meglio
sospendere qualsiasi giudizio al riguardo. Così eviterai di abbracciare
convinzioni sbagliate sull’onda di un’emozione o perché tale
convinzione è sostenuta da qualcuno che ritieni carismatico: contesta
sempre, ogni cosa, dentro di te, non accettare nulla a priori come se
fosse oro colato.
Un’occasione in cui può manifestarsi la confusione mentale è quando
ti trovi a dover fare dei compiti, al lavoro e non solo, che si
discostano da quelli che fai di solito. In questi casi non puoi utilizzare
il tuo “pilota automatico” e ti può capitare di trovarti paralizzato
dall’angoscia o da un senso di inadeguatezza. Per contrastare questa
sensazione e la conseguente confusione mentale, fai un respiro
profondo, spegni il “pilota automatico” e approcciati al problema con
curiosità e fiducia, come se fosse un gioco, un puzzle da risolvere,
come quelli che facevi da bambino. Immagina di farlo soltanto per te
stesso, per il tuo piacere. Per entrare in questo stato mentale di
fiducia e lucidità, usa la tecnica dei tre step, immaginandoti vincente,
brillante e creativo di fronte alla nuova sfida. Assapora quanto sarai
soddisfatto e fiero di te una volta risolto il problema.
Non ci crederai, ma placcare la tua mente può aiutarti a raggiungere
risultati straordinari anche nella tua vita affettiva. Anche i problemi
di coppia si complicano quando vengono affrontati da una mente
confusa e in preda alle emozioni. Quando sentiamo che stiamo
perdendo una persona tendiamo a spaventarci e di conseguenza
inneschiamo delle risposte fisiologiche sbagliate e il nostro
comportamento spesso finisce per allontanare ancora di più l’altro.
Diventiamo possessivi, aggressivi, vittimisti e tante altre cose che di
certo non aiutano il partner a capire perché siamo un tesoro da non
perdere. Usando il potere della mente possiamo placcare la rabbia e
la paura e mettere in atto comportamenti positivi. Se sembri sereno e
sicuro di te, i lati migliori del tuo carattere emergeranno e tutta la tua
persona vibrerà con l’energia giusta, quella che attira le persone
anziché respingerle. Prova a immaginarti sexy, interessante,
affascinante, proprio come vorresti essere visto dalla persona che
non vuoi perdere. Non entrare in competizione con un’eventuale
rivale, ma cerca di ricreare nella tua mente la versione migliore di te
stesso, senza perdere la tua unicità. Se lo fai bene, non solo non
perderai la persona che ami, ma potresti addirittura dare inizio a una
seconda luna di miele.
Facciamo quindi un breve riassunto del potere che ti permette di
sconfiggere una mente confusa.
Comincia guardando con lucidità e senza paura ciò che ti ostacola nel
raggiungimento dei tuoi risultati, tutto ciò che ti fa sentire che non
sei all’altezza.
Cerca di capire se ciò che ti spaventa così tanto è una materia
specifica oppure la novità assoluta di un compito che devi portare a
termine.
Ribalta la tua risposta fisiologica negativa con la tecnica dei tre step.
Quando la tua mente sarà calma e lucida tutto il tuo potenziale sarà
libero di esprimersi, l’ansia diminuirà e aumenterà
proporzionalmente la fiducia in te stesso e nelle tue capacità. Ciò che
prima ti angosciava diventerà facile, quasi divertente, un’occasione
in più per far vedere di cosa sei capace.
Il potere della mente fotografica

Adesso sei pronto per sviluppare un altro potere fondamentale:


quello della mente fotografica. Si tratta di una capacità fondamentale
per essere sempre lucidi e creare immagini nitide, che rimangono a
lungo nella nostra mente. Quante volte ti è capitato di fare un
determinato percorso senza registrare nemmeno un dettaglio, al
punto da pensare “non mi sono nemmeno accorto di come sono
arrivato qua”? Quante volte ti rendi conto di aver guardato senza
vedere e di avere udito ma non ascoltato? Ogni volta che questo
accade stai sprecando l’opportunità di raccogliere dai preziosi per
arricchire le tue conoscenze e i tuoi ragionamenti. Equivale a
procedere sempre dritti in un video gioco, senza appropriarti dei
bonus e delle armi segrete nascoste. Quando avrai imparato a usare
questo potere si dissiperà quella fastidiosa nebbia che spesso avvolge
le tue immagini mentali e potrai sfruttare al meglio il potenziale dei
tuoi sensi, che si abitueranno a registrare in maniera fedele e
duratura ogni dettaglio o informazione interessante.
Anche qui, il tuo nemico è il pilota automatico, che ti fa perdere
momenti preziosi della tua vita, grandi opportunità e tante occasioni
di crescita personale.
Quando osservi e registri ciò che ti circonda – situazioni, luoghi,
oggetti, persone e i loro comportamenti – il tuo mondo mentale si
arricchisce a dismisura e hai una marcia in più rispetto a chi procede
nella vita senza accorgersi di ciò che accade attorno.
Quando noti e classifichi correttamente gli input che arrivano alla
tua mente attraverso i tuoi sensi riesci a dare un senso al tuo vissuto
e a far chiarezza in situazioni che altrimenti potrebbero sembrarti
opache. I tuoi giudizi e le tue scelte avranno fondamenta più solide e
la possibilità di sbagliare si ridurrà di conseguenza.
La capacità di percepire, classificare e ricordare fa la differenza tra i
mediocri e i vincenti. Non a caso, l’osservazione e la descrizione sono
due processi del pensiero basici.
L’osservazione prevede due fasi. La prima si sviluppa quando i tuoi
sensi – vista, udito, tatto, gusto e olfatto – percepisce l’oggetto o la
situazione di cui si tratta. La seconda, successiva nel tempo, si
produce quando la mente elabora e ricostruisce l’informazione
raccolta dai sensi. Si tratta quindi di una fase che possiamo definire
“concreta” e di una frase che possiamo definire “astratta”.
In quest’ultima fase stai immagazzinando nella mente l’informazione
sulle caratteristiche di quanto osservato per poi utilizzarla in un
secondo momento.
L’osservazione può inoltre essere di due tipi: diretta o indiretta. Nel
primo caso, la situazione o l’oggetto vengono percepiti da te
direttamente. L’osservazione indiretta, per contro, avviene quando
l’informazione ti arriva da una fonte secondaria, come possono
essere le altre persone, un giornale o un libro.
Possiamo fare l’esempio dell’osservazione di un incidente stradale.
La persona che osserva raccoglie tutta l’informazione che le offrono i
suoi sensi: tipo di veicolo, danni riportati, orario e causa dell’evento,
persone coinvolte, eventuali testimoni, etc.
Una volta finita l’osservazione con la contestuale archiviazione
dell’informazione da parte del cervello, il secondo processo che si
attiva è la descrizione. In questa fase la mente mette in ordine i dati
che ottenuto per formulare un resoconto chiaro e coerente degli
stessi. Grazie a questo processo possiamo riferire tutta
l’informazione disponibile senza bisogno di avere davanti agli occhi
l’oggetto. La descrizione può essere soggettiva oppure oggettiva. Per
sviluppare questo processo del pensiero la mente risponde a diverse
domande su quanto osservato: di cosa si tratta? Com’è? Quali sono le
sue caratteristiche? Qual è la sua funzione? Ecc. Un esempio sarebbe
quello della persona che era presente quando è accaduto l’incidente
d’auto e si ritrova, a posteriori, a raccontare alle forze dell’ordine
quanto visto, recuperando nella propria mente dettagli e sfumature.
Il principale nemico dei processi di osservazione e di descrizione è la
mancanza di attenzione. È fondamentale sviluppare la capacità di
indirizzare consapevolmente i propri sensi verso l’oggetto di
osservazione e allenarsi a catturare e registrare il maggior numero
possibile di dati.
Sembra un discorso banale, invece è sorprendente quanta poca
attenzione la persona media conceda a ciò che la circonda. Siamo
troppo distratti dai nostri problemi, perdiamo tempo ed energia a
rimuginare sul passato o a fare delle ipotesi improbabili sul futuro,
nel frattempo, ciò che ci accade nel qui e ora scorre senza che
nemmeno ce ne accorgiamo: figuriamoci se riusciamo a
ricordarcene!
La percezione che abbiamo di una persona che abbiamo incontrato
tende a variare anche di molto nel giro di poco tempo, la persona
media tenderà a confondere e ad attribuire delle caratteristiche
inesistenti a una persona che ha visto soltanto pochi giorni addietro.
Ma come si allena la memoria fotografica?
Sarà sufficiente fare con costanza alcuni semplici esercizi.

Primo esercizio

Il primo esercizio consiste nel sederti, comodo e rilassato, davanti a


un ritratto appeso al muro. Guarda l’immagine per pochi secondi.
Distogli lo sguardo e prova a descrivere ad alta voce l’immagine
stessa. Costringiti a tradurre i tuoi ricordi in parole: l’ideale sarebbe
scriverli su un pezzo di carta. Cerca di usare aggettivi e sostantivi
sempre il più precisi e specifici possibile, se necessario fatti aiutare
da un vocabolario o da un dizionario dei sinonimi. La tua capacità di
nominare con precisione, con un vocabolario ricco di sfumature, è
direttamente proporzionale alla tua capacità di ricordare e di
richiamare alla mente, nel momento opportuno, i dettagli più
importanti.
Non dimenticare nessun aspetto dell’immagine che stai guardando.
Per esempio, se si tratta di un paesaggio, cerca di ricordare le specie
di animali e di piante eventualmente presenti, la stagione e l’ora del
giorno presumibilmente rappresentata, chiediti: ci sono essere
umani? Ci sono delle nuvole? Dei sassi? Che forma hanno? C’è
qualche elemento inusuale o sorprendente? Somiglia ad altri
paesaggi che ho visto? Prova a registrare lo stato d’animo che
l’immagine suscita in te. Immagina ora di dover dare delle istruzioni
a qualcuno per trovare quel luogo, che parole utilizzeresti?
Se invece si tratta del ritratto di una persona dovrai fare molta
attenzione al colore – preciso! – degli occhi, della pelle e dei capelli, a
ogni indumento, ai gioielli e a eventuali altri oggetti presenti. Prova a
descrivere l’espressione della persona: secondo te, a cosa stava
pensando? Quanti anni ha? Qual era il suo stato d’animo quando è
stata ritratta? C’è qualche elemento che la rende riconoscibile tra
mille, per esempio un neo, una cicatrice, ecc.? In questo processo
l’uso di domande-guida è fondamentale per non dimenticare nessun
tipo di informazione su ciò che si desidera osservare e poi descrivere.
Una volta che avrai finita la tua descrizione, torna a guardare
l’immagine e confrontala con quanto hai scritto.

Secondo esercizio

Passiamo ora al secondo esercizio. È uguale al primo, ma questa


volta il paesaggio deve essere molto più complesso e ricco di
elementi, oppure il ritratto deve includere più persone. Torna a
guardare con attenzione per poi scrivere, in maniera prolissa e
dettagliata ciò che hai visto.

Terzo esercizio

Il terzo esercizio consiste nel ripetere con un’immagine diversa


l’esercizio numero uno, ma questa volta senza segnare su un foglio
quanto osservato e ricordato. Lo farai anche qui, ma soltanto il
giorno dopo: senza guardare nuovamente l’immagine prova a
scrivere nel dettaglio quello che hai visto il giorno prima. Cerca di
raggiungere un livello di precisione il più alto possibile.
Ripeti l’esercizio, ma questa volta attendi una settimana prima di
scrivere quello che hai osservato.
Ripeti tante volte questi esercizi, ma sempre con un’immagine
diversa. Il processo che permette alla tua mente conscia di osservare
e descrivere in maniera adeguata un’immagine diventerà sempre più
immediato, facile e veloce, verrà infatti guidato sempre di più dal tuo
subconscio, senza particolari sforzi della tua mente cosciente.

Quarto esercizio

Nel quarto esercizio dovrai esercitarti a descrivere su un foglio un


luogo che hai visto per la prima volta e poi un luogo che invece
conosci bene, come per esempio un ambiente della tua casa o il
palazzo in cui si trova il tuo ufficio. Appena puoi, confronta le tue
descrizioni con i posti in questione e vedi quanto si discostano dalla
realtà, quali sono i particolari che ricordavi male, quali hai omesso
del tutto e quali invece sono cambiati nel tempo.

Quinto esercizio

Il quinto esercizio per potenziare il potere della mente fotografica


consiste nell’osservare brevemente un’immagine su un giornale o in
una rivista per poi trascrivere una descrizione accurata della stessa.
Una volta finito confronta la tua descrizione con la foto originale: fai
molta attenzione agli aspetti che ricordavi in maniera errata oppure
quelli che hai omesso del tutto, ti aiuterà a individuare quei casi in
cui la tua immaginazione o i tuoi desideri interferiscono con le tue
percezioni della realtà. Ti stupirà vedere quanto spesso ciò accade. Ci
capita infatti di ricordare con convinzione dei dettagli
completamente falsi, oppure di ignorare un aspetto macroscopico.
Quando questo accade nella vita di tutti i giorni capita di prendere
delle decisioni basate su fatti imprecisi o inesistenti.

Sesto esercizio

Nel sesto esercizio continuerai a osservare e a descrivere, immagini


sempre diverse, ma riducendo via via il tempo dell’osservazione
stessa.
Settimo esercizio

Nel settimo esercizio la difficoltà aumenta: prova a stimare, con un


semplice sguardo, quante persone ci sono nell’immagine che
rappresenta una folla e poi contale. Ripeti l’esercizio con altre
immagini di una folla e cerca di diventare sempre più accurato nelle
tue valutazioni. Per vivacizzare l’esercizio puoi provare a farlo con
degli amici o con dei membri della tua famiglia trasformandolo in
una specie di gara.

Impara anche a individuare gli errori di percezione più comuni, per


evitare di cadere a tua volta nel tranello. Per esempio, una persona
con le spalle larghe sembra più bassa di un’altra alta uguale ma con
le spalle più strette. La maggior parte delle persone si sbaglierà e
tenderà a “ricordare” che la persona con le spalle larghe era più bassa
di quello che in realtà è. Un oggetto basso situato tra due oggetti alti
sembrerà più basso di quello che in realtà è. La stessa cosa succede
nel caso di un oggetto alto tra due oggetti bassi: sembrerà più alto di
quello che in realtà è. Ti sarà capitato, per esempio, mentre guardi
una partita di pallacanestro di identificare uno dei giocatori come
“quello piccolino” per poi scoprire che è alto quasi un metro e
novanta. Questo errore è frutto del confronto automatico che la tua
mente fa con gli altri giocatori che lo circondano e che in media sono
più alti di lui.
Un altro fenomeno fuorviante è quello che ti porta a concentrare la
tua attenzione su un elemento molto particolare o in evidenza
trascurando tutto il resto. Per esempio, davanti a una persona con un
naso importante può capitare di soffermarsi soltanto su questo
particolare e di non notare il colore degli occhi, ecc. La caratteristica
che distingue al soggetto si fissa nella memoria ma fa sì che altri
elementi fondamentali vengano trascurati.
La nostra mente tende inoltre a completare un elemento sconosciuto
per farlo combaciare con un altro invece conosciuto. Per esempio, se
vediamo un elemento tondeggiante tenderemo a ricordarlo a
posteriore come un elemento perfettamente tondo perché la nostra
mente ha registrato indelebilmente la figura del cerchio. Tendiamo
quindi a tipificare le forme e a ricordarle più perfette di quello che in
realtà erano.
Questa caratteristica della nostra mente complica non poco lo
sviluppo della nostra memoria fotografica. Può capitare infatti di
scambiare nella nostra memoria un oggetto sconosciuto con un altro
perfettamente conosciuto.
Ci sono pertanto degli errori di percezione insidiosi che fanno parte
della struttura della nostra mente ed errori che dipendono dalla
nostra scarsa perizia nel determinare, per esempio, masse e volumi,
ma tutti possono essere “scongiurati” con allenamento e attenzione.
Ci sono invece degli errori che sono frutto della nostra volontà
inconscia di vedere le cose come vorremmo che fossero e non come
effettivamente sono.
Un esempio è quando ci troviamo davanti una persona che non ci è
particolarmente simpatica: la nostra tendenza sarà quella di
attribuirle dei difetti – come per esempio occhi piccoli, pelle spenta,
eccessiva magrezza, ecc. – che in realtà non sono supportati dai fatti.
Non importa quante volte tu riveda quella persona, tenderai a
ricordarla proprio come vorresti che fosse e non come veramente è.
Ovviamente, la stessa cosa accade con una persona che invece ti
piace molto, che ami o che ammiri: tenderai a ricordarla molto più
bella, elegante e prestante di quello che effettivamente è.
È evidente che risulta molto difficile fondare dei ragionamenti
corretti su dei dati – percezioni trasformate in ricordo – errati. E
molte volte il fallimento delle nostre iniziative radica proprio in
questo: erano sbagliate le premesse di partenza. Allenati quindi a
osservare con attenzione e senza farti ingannare da uno sguardo
frettoloso, registra in maniera accurata le tue percezioni e avrai un
bagaglio prezioso che ti tornerà utile e ti aiuterà in tante occasioni
diverse.
Utilizza la tecnica dei tre step che hai imparato prima per innescare
una risposta fisiologica efficace. Visualizzati sereno, rilassato, sicuro
di te, lucido e misurato, attento e scattante.
Quando ti approcci a qualcosa o a qualcuno carico di rabbia,
diffidenza, insicurezza, invidia, ecc. stai sabotando il potere della tua
memoria fotografica, perché stai alimentando il tuo inconscio con
informazioni fuorvianti o direttamente errate, che provocano
reazioni fisiologiche sbagliate. Per questo è importante attivare la tua
mente con affermazioni e immagini positive, cariche di energia: il tuo
corpo sarà pronto a supportarti e a creare l’ambiente più adatto per
lo spiegamento dei poteri mentali finora nascosti.
Per allenare la tua memoria fotografica, chiudi gli occhi e visualizza
ciò che desideri in maniera limpida, oggettiva, senza inutili cariche
emotive e mantieni questa visione durante cinque secondi. Ripeti
l’operazione almeno tre volte, finché non sarai riuscito a visualizzare
il tuo desiderio nella maniera più oggettiva possibile.
Immagina per esempio di non andare d’accordo con un tuo collega,
la sua sola presenza sta avvelenando le tue giornate lavorative, ma sei
costretto a lavorarci fianco a fianco. Se chiudi gli occhi e provi a
immaginare questa persona, molto probabilmente, la tua immagine
sarà molto negativa, lo vedrai odioso, aggressivo, noioso, brutto, ecc.
Noterai che i tuoi muscoli si contraggono, il tuo battito cardiaco
accelera, magari sentirai un nodo allo stomaco, ecc. Ma praticando le
tecniche imparate finora imparerai a vederlo sempre più
chiaramente per quello che realmente è. Successivamente comincerai
invece a immaginarlo come lo vorresti: calmo, solidale, sorridente,
con una voce gentile, proprio come vorresti che fosse nella realtà.
Questa visione, ripetuta molte volte e ogni volta in maniera più
vivida e dettagliata, innescherà la giusta risposta fisiologica per
affrontare il problema e migliorare la tua convivenza lavorativa con il
collega. Lui infatti noterà che c’è stato un cambiamento e si sentirà
più a suo agio vicino a te, comincerà, senza nemmeno rendersi conto,
a comportarsi meglio nei tuoi confronti: avrai dato il via a un ciclo
virtuoso nei vostri rapporti.
In poche parole, il potere della mente fotografica ti fa spiccare nella
folla di quelli troppo concentrati su loro stessi per accorgersi di ciò
che li circonda.
Ricordati, per potenziare la tua mente fotografica devi innanzitutto
osservare in maniera calma e oggettiva ciò che ti fa provare delle
emozioni negative. Utilizzando la tecnica dei tre step innesca la
risposta fisiologica adeguata al risultato che vuoi raggiungere, svolgi
con continuità gli esercizi per allenare la tua memoria fotografica:
vedrai che con il passare del tempo ti verrà automatico osservare e
ricordare in maniera rigorosa le situazioni, le persone e gli oggetti
che incontri.
Il potere della concentrazione efficace

La capacità di concentrarsi è fondamentale per avere una mente


salda, acuta, lucida, che non vaga allo sbando tra mille cose senza
trarne il minimo vantaggio. Se ogni cosa ti annoia, non riesci a
mantenere l’attenzione su una cosa per più di tre minuti e dimentichi
con facilità tutto ciò che guardi o ascolti hai un problema da risolvere
e al più presto.
Infatti, è facile sentirsi frustrati quando si cerca di concentrarsi senza
risultato. Questo fallimento porta a sentirsi nervosi e stressati, il che
rende ancora più difficile concentrarsi sul compito.
Tutto il tempo che sprechi con la testa tra le nuvole è tempo prezioso
per studiare, diventare più bravo nella tua professione o migliorare i
tuoi rapporti con gli altri. L’incapacità di concentrarsi viene spesso
scambiata per pigrizia, superficialità o direttamente stupidità: di
sicuro non è quello che vuoi che gli altri pensino di te, in particolare
quelli che vorresti impressionare favorevolmente o che potrebbero
darti delle opportunità fondamentali per raggiungere i tuoi obiettivi.
Se non hai la capacità di concentrarti non potrai mai essere un vero
leader e, in generale, ti sarà veramente difficile eccellere. Per non
parlare di tutto il tempo e l’energia vitale che sprechi cercando di fare
cose che non raggiungono mai il livello critico di consapevolezza e
profitto. Spendere molto tempo su qualcosa per poi scoprire che non
ricordi niente o che non hai capito fino in fondo di cosa si tratta e
molto, ma molto, frustrante. La tua autostima ne risente e per non
sentirti così dai vita a un circolo vizioso in cui eviti di fare le cose che
non ti fanno sentire all’altezza, anche se sono necessarie per il
raggiungimento dei tuoi obiettivi. Pensa per esempio allo studio, alle
questioni legali, contabili e finanziarie, ecc.
Quando sei incapace di concentrarti il tuo umore ne risente, così
come lo spirito con cui affronti non solo le sfide ma anche i tuoi
compiti quotidiani. Siccome pensi di non essere capace di
concentrarti, il tuo corpo si comporta di conseguenza e a livello
fisiologico mette in atto dei processi che ti rendono effettivamente
più difficoltoso concentrarti: il problema non fa quindi che
peggiorare. Molte persone con questo problema compensano
creandosi una personalità giocosa, da eterni ragazzini e si vantano
quasi di non essere capaci di rimanere più di tanto concentrati su
qualcosa. Entrano nella parte, come si suole dire, ma restano in
realtà insoddisfatti, perché un po’ si vergognano di faticare così tanto
laddove altri sembrano procedere agevolmente e temono di essere
meno intelligenti. Molte volte le persone con questa caratteristica
preferiscono rimanere nella loro “comfort zone” a fare all’infinito le
cose che negli anni hanno imparato bene, senza però intraprenderne
di nuove o arricchire le conoscenze già acquisite. Non si buttano
quindi facilmente in nuove sfide né tentano di scalare posizioni nel
posto in cui si trovano già. È tra l’altro una tendenza che in genere si
acuisce con il passare degli anni, quando i compiti da svolgere si
fanno sempre più numerosi e complessi. Per di più “l’elasticità”
mentale, che in sostanza coincide con il numero di cellule cerebrali
che abbiamo, non aumenta con l’età, anzi!
La buona notizia è che la concentrazione è uno dei poteri della mente
che è possibile sviluppare e allenare.
Sono tante le implicazioni positive di una buona capacità di
concentrarsi. Sei di quelli che iniziano a leggere un libro ma dopo
poche righe non ricordano più quello che hanno letto? Le materie
astratte non sono mai state il tuo forte perché facevi fatica a seguire
un ragionamento per più di pochi secondi? Ti capita spesso di
trovare noiosi gli argomenti scientifici, artistici o letterari? Tra poco
scoprirai come scandagliare un testo senza fatica, facendo tesoro
delle informazioni in tanti diversi ambiti della tua vita: anche nei più
inattesi. Potrai superare gli esami senza fatica e proseguire la tua
risalita sulla strada della conoscenza. Scoprirai degli aspetti
interessanti in argomenti che finora ti erano alieni e sarai in grado di
utilizzare ciò che imparerai nei settori che ti appassionano.
Anche in questo caso, si tratta di un potere che, con la pratica,
diventa sempre più automatico e facile da utilizzare, non diminuisce
quindi con il passare degli anni ma anzi, si rafforza sempre di più.
Puoi sviluppare questo potere stimolando una corretta risposta
fisiologica. Ecco come funziona.
Quando sei rilassato comanda il tuo sistema nervoso parasimpatico:
il tuo cuore batte più lentamente, le tue pupille sono meno dilatate, i
tuoi muscoli sono meno contratti e il tuo respiro si fa più calmo. C’è
poca adrenalina in circolo e più acidità nello stomaco, che è pronto
per digerire e assimilare alimenti. Anche il tuo cervello è in un certo
senso in “modalità pausa” e per questo, in quei momenti, non riesci a
concentrarti facilmente.
Quando invece ti concentri il tuo organismo è dominato dal sistema
nervoso simpatico. Il tuo cuore batte più forte e il sangue viene
convogliato verso il cervello, hai meno appetito e il tuo respiro si fa
più veloce. Anche le tue pupille si dilatano mentre l’adrenalina entra
in circolo. Il tuo corpo è in uno stato di eccitazione, simile a quello
che si attiva nelle situazioni “scappa o combatti”. Concentrarti,
quindi, rientra nelle capacità del tuo organismo, il problema è che,
potendo scegliere, tendi a preferire la modalità rilassata, quella a
risparmio energetico. Innamorarti troppo dello stato “pigro” è però
dannoso se hai degli obiettivi che vuoi raggiungere. Infatti, devi
essere in grado di concentrarti ogni volta che capisci che c’è
un’opportunità per te.
Per entrare facilmente in uno stato di concentrazione ci sono alcune
regole che devi seguire.
Cominciamo dalla tua alimentazione: come ormai avrai capito, un
pasto pesante, ricco di calorie e lento da digerire non è il miglior
amico della concentrazione, perché il tuo corpo dovrà convogliare
tutta l’energia verso l’apparato digerente a scapito del cervello. Ti
senti sonnolento e incapace di muovere un dito. Quando hai bisogno
di essere produttivo, dinamico e all’erta evita gli alimenti troppo
ricchi di grassi e di zuccheri, così come quelli che inducono
sonnolenza: un esempio sono l’insalata, alcuni frutti, le noci, i fritti e
i latticini. In questo contesto, pesce grasso, uova, mirtilli e spinaci
sono invece delle ottime scelte.
La carenza di sonno è un altro nemico della concentrazione: per
funzionare al meglio il tuo cervello deve avere avuto le giuste ore di
sonno notturno. Anche un breve riposino pomeridiano può fare
miracoli in questo senso.
Quando sei sotto l’influsso di emozioni molto forti, di preoccupazioni
o di dolore cronico fai molta più fatica a concentrarti: se vuoi
concludere qualcosa, fai quindi l’occorrente per mantenere sotto
controllo questi fattori.
Non c’è come una passeggiata nella natura per darti una marcia in
più. Anche stare all’aperto, in particolare quando le giornate sono
coperte, può aiutare la tua concentrazione. Per studiare, lavorare o
fare cose che richiedono attenzione costante, scegli sempre ambienti
silenziosi, con poco via vai di persone.
Anche i colori degli ambienti e delle cose che ci circondano giocano
un ruolo importante, soprattutto all’inizio. Una volta che ti sei
concentrato l’ambiente dovrebbe invece diventare del tutto
irrilevante per te. Anche la posizione che si sceglie ha un suo peso,
ma varia da persona a persona. Scopri se sei uno che si concentra al
meglio disteso a occhi chiusi oppure se sei uno da scrivania faccia al
muro.
Potrà sembrarti contro intuitivo, ma le bevande eccitanti, come tè,
caffè o coca cola, ti rendono irrequieto e nervoso: sono pessimi
quando hai bisogno di concentrarti. Lo stesso vale per le bibite
alcoliche, il tabacco, la cioccolata e gli alimenti troppo zuccherati in
generale. Ricorda: vuoi che la tua mente sia sveglia, calma, lucida.
Se proprio devi ascoltare musica, fa che sia musica classica e non
musica ripetitiva o troppo rumorosa: il volume deve essere quello
della musica di sottofondo, non deve mai interferire con la tua
capacità di ascoltare i tuoi pensieri. Meglio la musica strumentale
rispetto a quella con un testo. Meglio un pezzo che ti sia
relativamente indifferente: evita quindi la musica che ami tanto e
quella che non ti piace proprio.
Pratica la meditazione per allenarti a riportare la tua mente al
momento presente, evita di rinvangare cose del passato o di
soffermarti su piani improbabili per il futuro. Quando senti che la
tua mente è alla deriva, riportala con gentilezza nel momento
presente. Con la pratica, questa sorta di movimento mentale diventa
più semplice e naturale. Per aiutarti, dividi il compito che devi
svolgere in tante piccole fasi e fai uno sforzo per pensare unica ed
esclusivamente alla fase in cui stai lavorando, senza proiettarti
costantemente verso il futuro.
Evita di avere attorno cose che possano facilmente distrarti o
distoglierti dal tuo obiettivo quando questo si fa difficile o noioso. Mi
riferisco a cose come il cellulare, la tv, una rivista, il paesaggio fuori
dalla finestra, le faccende domestiche, i trattamenti di bellezza, ecc.
Ci sono alcuni giochi che, se praticati anche per poco tempo ma con
una certa continuità, possono aiutarti a sviluppare la capacità di
concentrarti, come per esempio le parole incrociate, il sudoku, i
puzzle e i giochi di memoria in generale. Ci sono anche dei quaderni
per colorare concepiti per adulti, con dei disegni dettagliati e
stimolanti, tipo mandala, che sono ottimi per allenare la
concentrazione e la pazienza.
È stato dimostrato che anche l’attività fisica praticata con regolarità
ha dei benefici positivi sulla capacità di concentrarsi e di mantenere
alto il livello di attenzione.
Ora, anche se finora abbiamo sempre parlato dell’importanza di
riuscire a rimanere a lungo sullo stesso argomento, ricorda che ogni
tanto ci vuole una pausa. Soprattutto dopo un po’ che ti concentri e
trovare delle soluzioni comincia a diventare difficile, fermati, esci a
fare due passi o fai qualcosa d’altro per un po’. Questo potrebbe
aiutarti a ritornare a lavorare con la mente più fresca e riposata e
riuscirai a trovare delle soluzioni laddove prima vedevi soltanto un
muro insormontabile.
Immagina adesso che devi fare una ricerca. Si tratta di un lavoro che
richiede costanza, meticolosità e creatività. È senz’altro un’ottima
palestra che mette alla prova le tue capacità di concentrarti a lungo
su uno stesso argomento. Anche in questo caso ci sono alcuni
accorgimenti per rendere il processo più semplice e meno noioso.
Per esempio, all’inizio, quando leggi tutto il materiale che hai a
disposizione, non soffermarti immediatamente sui dettagli, cerca
invece di raccogliere i dati più rilevanti, quelli che più ti interessano,
senza perderti sin dall’inizio nei meandri delle infinite possibilità.
Circoscrivi l’argomento agli aspetti che ti sembrano più interessanti,
maggiormente nelle tue corde o meno esplorati da altri. Moltiplica le
tue fonti, senza limitarti a quelle che confermano la tua tesi, anzi! Gli
spunti più interessanti li ricaverai proprio scandagliando quelle che
sembrano contraddire il tuo punto di vista. I tuoi ragionamenti
saranno molto più forti se partono proprio dai confronti in negativo.
Saprai inoltre resistere meglio alle critiche perché le avrai già
studiate e anticipate. In ogni caso, verifica sempre l’affidabilità di
ogni fonte, se le premesse sono sbagliate anche la conclusione lo
sarà.
Studia l’evoluzione dell’argomento, soffermati su tutte le tesi che
sono state sostenute e confutate negli anni. Conoscere lo sviluppo di
una determinata idea aiuta a ricordare e a capire meglio il presente,
inoltre, tutte queste informazioni daranno maggiore profondità alle
tue argomentazioni e alla tua tesi.
Non limitarti a copiare o a ripetere pedissequamente quello che
dicono le autorità in materia. Ragiona con il tuo cervello e arriva alle
tue conclusioni prima di confrontarti con quelle degli esperti. Se sei
certo di un’argomentazione, esaminala da tutti i punti di vista e
assicurati che sia inattaccabile o quasi. Non raggiungere mai
conclusioni affrettate, assicurati di aver letto più volte tutte le
opinioni e di averle capite fino in fondo prima di accettarle o
rifiutarle. Rivedi le tue conclusioni alla luce delle cose che impari via
via. Rielabora sempre le idee che incontri, non limitarti a ripetere
come un pappagallo: dire le cose a modo tuo ti aiuterà ad assimilare
e a ricordare meglio un’idea.
Mantieni ordinato tutto il materiale che hai raccolto nel corso della
tua ricerca, fatti delle scalette e degli schemi per organizzare al
meglio le informazioni. Non serve a niente aver raccolto una
montagna di materiale se poi non riesci a ritrovare un’informazione
o a dare un senso compiuto all’insieme del materiale.
Come avrai capito, essere meticoloso e avere un metodo favorisce la
capacità di concentrarsi e di rimanere a lungo e in maniera proficua
su un argomento.
Tieni conto però che ci sono dei fattori emotivi che possono rendere
più difficile concentrarsi. Uno di questi è la paura del fallimento
oppure la comparsa di un ostacolo all’apparenza insormontabile.
Come ormai sai la paura innesca tutta una serie di reazioni a livello
fisiologico non troppo dissimili da quelle innescate dalla
concentrazione, ma mentre la seconda chiama la reazione “combatti”
la prima è più del tipo “scappa”: l’ultima cosa, insomma, di cui hai
bisogno per raggiungere i tuoi obiettivi.
La paura infatti dirotta verso se stessa l’energia prodotta
dall’organismo, sprecandola per calmare lo stato di isteria e forte
agitazione.
Per dominare il panico e riuscire a concentrarti, prova a pensare
durante cinque secondi all’obiettivo che vuoi raggiungere grazie alla
concentrazione. Durante quattro secondi, visualizza te stesso mentre
ti concentri e lavori per raggiungere quello stesso obiettivo. Ripeti tre
volte questo esercizio, cercando di visualizzare la scena in maniera
sempre più nitida e dettagliata. Mettiti all’opera seguendo tutti i
consigli per favorire la concentrazione che hai ascoltato finora. Un
po’ alla volta il tuo linguaggio fisiologico si modificherà nella giusta
direzione.
La tua capacità di concentrarti ti permetterà di vedere aspetti e
opportunità che sfuggono ai più, e di utilizzarli per avere successo,
arricchirti o raggiungere i tuoi obiettivi. Grazie alle tecniche che hai
imparato, entrare in questa sorta di trance creativa sarà molto più
facile e potrai ridurre i tuoi stati d’ansia, risparmiare tempo ed
energia.
Essere al comando di se stessi

Parliamo ora di un altro superpotere della tua mente. Si tratta della


capacità di controllare i nervi, l’ansia e le preoccupazioni.
Quando sei in balia di queste emozioni ti senti sdoppiato, disunito.
Somiglia molto allo stato di confusione mentale di cui abbiamo
parlato in precedenza, ma con la differenza che lo stato di crisi
emotiva ti impedisce di ragionare in maniera logica, ti fa fare cose
assurde e non vedere le soluzioni di senso comune che si trovano
proprio davanti a te.
Magari riesci pure a seguire il filo di un ragionamento, ma la
tensione nervosa fa sì che tu perda facilmente questo filo,
l’insicurezza ti fa arretrare continuamente e finisci per non
concludere niente. Basta un nonnulla per farti sprofondare in una
crisi e perdere tutto ciò che finora hai con fatica conquistato. Quando
i fallimenti si accumulano, la fiducia in te stesso ne risente
innescando un circolo vizioso. Ti riconosci in questa descrizione?
Quando l’angoscia ti attanaglia il cuore batte forte, senti un nodo alla
gola, fai fatica a respirare e puoi persino scoppiare in lacrime: è la
tipica risposta fisiologica a una situazione di pericolo quando è
talmente forte da diventare paralizzante e farti perdere di lucidità.
Altri sintomi di uno stato di forte ansia sono l’insonnia, i giramenti di
testa, la stanchezza cronica, la depressione e le crisi di rabbia. La
tensione nervosa fa sì che studenti preparati si sentano così bloccati
da non riuscire a spiaccicare una parola davanti alla commissione di
esame oppure può portare una persona che aveva studiato bene il
suo discorso a fare scena muta davanti a un’intera platea. Questo
stato rende veramente difficile sfruttare anche gli altri poteri della
mente, fa nascere una serie infinita di preoccupazioni su cose di cui
non abbiamo nessun controllo e ci rende sempre più fiacchi e
pessimisti. Inoltre, questo carico di nervi e stress ha delle
conseguenze deleterie per la salute e arriva a causare disturbi come
ulcere o pressione sanguigna alta.
Il problema più grande è che lo stato fisiologico di stress, se
prolungato, diventa cronico. Anche se le cause scatenanti sono
scomparse, il tuo organismo continua a riprodurre la medesima
risposta fisiologica. In pratica, lo stress prende il controllo della
situazione e sottopone i tuoi organi a una pressione molto dannosa,
che può creare dei danni sul medio e lungo periodo. Sei talmente
teso, sempre, che basta uno stimolo minimo per far scattare l’intera
reazione – hai presente quando si dice sei teso come la corda di un
violino? - Il tuo stato di alterazione diventa quindi cronico.
Imparare a controllare lo stato di tensione nervosa può quindi fare
miracoli. Si può guarire da condizioni come quelle appena
menzionate, facendo un grande favore alla tu salute, ma anche
diventare oratori brillanti o persino carismatici leader.
Lo stesso meccanismo che ti permette di controllare i tuoi nervi ti
consente di modulare la quantità di dolore che senti. Anche se la
soglia del dolore varia poco da un individuo all’altro, l’intensità dello
stesso varia molto a seconda della personalità di ciascuno. La mente
gioca quindi un ruolo importante nel farci sentire o meno una
sensazione dolorosa. Per esempio, la notte, quando siamo meno
impegnati e abbiamo più tempo per pensarci, cominciamo a sentire
di più fastidi e dolori. Allo stesso tempo, quando abbiamo due tipi
diversi di dolore contemporaneamente uno tende a distrarci, almeno
momentaneamente, dall’altro. Quando qualcosa riesce a catturare la
nostra attenzione sentiamo meno un dolore di fondo. Se siamo tesi
sentiamo di più, se siamo calmi, rilassati, riusciamo a controllare di
più il dolore. Molte persone, grazie alla pratica di tecniche di
meditazione profonda, raggiungono uno stato tale per cui possono
ridurre di molto l’uso di farmaci contro il dolore e i loro conseguenti
effetti secondari. Quando la mente controlla il cervello puoi produrre
onde alfa che arrivano direttamente dall’inconscio: quando la tua
coscienza è in modalità di riposo arrivano questi segnali in grado di
potenziare la tua capacità di concentrarti, ma anche la tua creatività.
Le onde alfa hanno una frequenza vibratoria più bassa rispetto alle
onde beta, che sono quelle che emana il nostro cervello quando
siamo pienamente svegli e coscienti. Per contro, le onde alfa si
producono in fase di rilassamento, mentre meditiamo o nel corso di
una seduta di ipnosi. Le frequenze Alfa sono presenti anche nella
fase di dormiveglia, poco prima di addormentarci la sera e prima di
svegliarci al mattino.
Attraverso le frequenze alfa possiamo entrare in comunicazione con
la parte inconscia di noi stessi. Le tecniche che hai imparato finora si
basano infatti sul principio per cui possiamo far sì che le nostre
visualizzazioni si manifestino nella realtà visibile se possiamo
“convincere” il nostro inconscio che quanto desideriamo è alla nostra
portata.
La vera svolta è quando riesci a indurre le onde alfa, e quindi a essere
in uno stato di rilassatezza e calma, attivando al contempo la tua
mente conscia. Concentrandoti quindi nei compiti che devi svolgere
senza emotività e con il massimo profitto.
La tecnica che permette di imparare a cambiare l’attività fisiologica
per migliorare la tua salute e le tue prestazioni si chiama
biofeedback.
Comincia a praticarlo quando sei da solo nella tua stanza, una volta
che le fasi del processo diventeranno facili e automatiche potrai
metterle in pratica ovunque e in qualunque situazione. Ti permetterà
di sciogliere la tensione nervosa e di invertire il linguaggio fisiologico
di risposta allo stress. Ansia e preoccupazione spariranno e potrai
riprendere il controllo della tua mente per svolgere i tuoi compiti e
raggiungere i tuoi obiettivi. Potrai inoltre tenere sotto controllo
alcune situazioni di dolore cronico riducendo l’uso di antidolorifici e
medicinali in generale.
Sei pronto? Attiviamo quindi il processo di biofeedback!
Sdraiati o siediti comodamente, posiziona il palmo aperto della tua
mano destra sul tuo seno o pettorale sinistro. Il bordo inferiore della
tua mano deve coincidere con il bordo inferiore del muscolo. Senti
per alcuni minuti la forza e la frequenza del tuo battito cardiaco.
Impara a conoscerlo, in modo tale da percepire all’istante qualsiasi
variazione di esso.
Sempre con la mano sul cuore, visualizza una situazione della tua
vita che ti agita particolarmente. Cerca di ricreare mentalmente
l’intera situazione, vedendo i dettagli e le eventuali persone
coinvolte. Cerca di immaginare il peggiore scenario possibile legato a
quella determinata situazione. Per esempio, immagina che la
persona di cui sei segretamente innamorato ti scarica senza pietà,
oppure il tuo capo ti sgrida e ti umilia perché ritiene che il tuo lavoro
non è all’altezza, o ancora, ti viene negato il prestito che tanto
attendevi oppure non riesci a passare l’esame più importante.
Fai caso al battito del tuo cuore: è diventato più forte e veloce? È
esattamente quello che sarebbe successo nella situazione reale. Se
non l’ha fatto vuol dire che non immaginato abbastanza vividamente
la situazione.
Non sarà un’esperienza piacevolissima, ma è importante che tu
sperimenti, ora che hai la situazione sotto controllo, quello che
sentiresti se succedesse nella realtà.
La sola idea della situazione che ti spaventa ha innescato tutta una
serie di reazioni fisiologiche: il tuo cuore batte forte, la tua
respirazione si fa affannosa e i tuoi muscoli sono contratti.
Sei pronto per la seconda fase: immagina ora che il tuo cuore batte
invece al suo ritmo normale, concentrati su questo pensiero.
Incredibilmente, il tuo cuore ubbidirà alla tua mente e comincerà
gradualmente a calmarsi anche nella realtà. Sentilo con il palmo
della tua mano. Hai appena normalizzato il tuo linguaggio
fisiologico. In buona sostanza hai indotto una certa reazione di paura
con la sola forza del pensiero e, sempre con la sola forza del pensiero,
sei riuscito a invertire tale reazione: è quello che chiamiamo
biofeedback.
Hai quindi capito l’importanza di essere consapevole delle reazioni
che avvengono nel tuo organismo e del ruolo che vi gioca la tua
mente. Essere consci dei processi cognitivi, fisiologici ed emotivi che
avvengono in te è fondamentale per creare un cambiamento. Quando
la pratica di questa tecnica diventa parte della tua quotidianità, il
cambiamento sarà duraturo.
Il rilassamento iniziale serve ad azzerare il caos nella tua mente, ed è
una fase fondamentale per poter dare il via al cambiamento. La
tecnica del biofeedback cancella quel caos anche dal tuo inconscio,
da dove continuava a innescare delle risposte fisiologiche inadeguate.
Ci sono altre tecniche di biofeedback che puoi applicare senza
bisogno di spendere soldi o utilizzare apparecchiature complesse.
Puoi per esempio, mentre stai in piedi oppure seduto, prendere il tuo
polso destro tra il pollice e l’indice della tua mano sinistra (o
viceversa, prendere il tuo polso sinistro tra il pollice e l’indice della
tua mano destra, non ha importanza). Prova a sentire da qui il battito
del tuo cuore. Se senti che il battito è alterato, magari perché una
situazione ha scatenato una reazione d’ansia, prova a visualizzare il
tuo battito mentre rallenta, si calma, diventa normale: il tuo cuore
tornerà piano piano a battere normalmente.
Una volta che avrai imparato a memoria com’è il battito del tuo
cuore quando sei rilassato, non avrai più bisogno di mettere il tuo
palmo sul petto o la mano sul polso, ti basterà visualizzare il battito
che rallenta e si normalizza.
Non appena comincerai a sentirti angosciato o preoccupato per
qualcosa, saprai esattamente cosa sta succedendo al tuo cuore e cosa
fare per fermare questa reazione.
Potrai usare questa tecnica prima di un esame o di una presentazione
importante, quando devi parlare con una persona che ti piace molto
o quando devi concludere un affare. Comincerai a sentirti meglio
fisicamente: la tua pressione sanguigna tornerà a essere nella norma,
dormirai di più, la tua digestione sarà più facile, miglioreranno i
problemi di stitichezza cronica e spariranno molti dei dolori
muscolari ed emicranie legate allo stress che magari da anni ti
tormentano. Secondo alcuni studi autorevoli, le tecniche di
biofeedback possono aiutare le persone con un disturbo da deficit di
attenzione e iperattività, o quelle che devono gestire una qualunque
forma di disturbo da stress post-traumatico.
Imparare ad autoregolarti, senza bisogno di terapie farmacologiche,
è un’arma potentissima che ora hai nelle tue mani. Passerai da essere
una persona indecisa e paralizzata dall’ansia a essere una persona
proattiva, assertiva, in grado di intraprendere qualsiasi compito con
serenità e competenza.
Si tratta soltanto di imparare a riconoscere la fonte della tua ansia e
di sviluppare la capacità di guardarla in faccia, senza paura. Puoi così
osservare e imparare a riconoscere le reazioni fisiologiche che
innesca in te per poi invertire queste risposte grazie alla
visualizzazione della risposta corretta, quella che vorresti vedere in
te. Il risultato non tarderà in arrivare. Sarai finalmente libero
dall’ansia e dalle preoccupazioni paralizzanti, perché queste non
possono esistere senza la conseguente risposta fisiologica.
Liberati dalla dominazione altrui

Finora hai visto tante situazioni in cui tu stesso sei,


inconsapevolmente, il tuo principale nemico, ovvero in cui inneschi
da solo, senza nemmeno renderti conto, delle risposte fisiologiche
che ti zavorrano e danno il via a circoli viziosi di ansia,
preoccupazione e scarsa produttività.
Parliamo ora di quei casi in cui sono gli altri a farti piombare in una
situazione di stallo. Senti di non poterti esprimere compiutamente e
una parte importante di te resta sommersa, mentre quella più
sottomessa e accomodante emerge. Arriva un momento in cui non
sai nemmeno più cosa vuoi, perché i tuoi desideri si sono eclissati per
lasciare spazio a quelli della persona che sta esercitando il suo potere
su di te. Persino i tuoi stati d’animo non sono più i tuoi ma solo un
riflesso involontario di quelli del tuo dominatore. Il tuo linguaggio
fisiologico si è adattato e sembra essersi modificato definitivamente.
Chiunque capisce che non si tratta di una situazione ideale. Anzi.
Liberarsi di un legame così tossico diventa di primaria importanza
per la sopravvivenza del sé. Non importa se si tratta di un partner, di
un capo, di un collega o di uno pseudo-amico: prima ti liberi meglio
è. La tua vita verrà rivoluzionata e tantissime opportunità si
spalancheranno davanti a te.
Quando sei sotto l’influenza negativa di qualcuno non riesci più a
esprimere il tuo vero sé, e questo ti riempie di paure, angosce,
insicurezze. Non ragioni e non agisci più come vuoi tu ma come vuole
il tuo tiranno. Siccome non stai vivendo secondo i tuoi desideri e i
tuoi principi, ti senti sempre sulla corda e ti sembra che tutto quello
che fai è sbagliato, non all’altezza delle aspettative altrui. Il tuo
cervello ormai è stato programmato per provare tutto questo. Più ti
senti confuso e più aumenta la confusione reale nella tua testa.
Vorresti fare qualcosa per liberarti, ma allo stesso tempo non hai né
l’energia né la lucidità per farlo.
La tua personalità è stata eclissata e questo ti impedisce di provare
gioia in quello che fai. Ti pesa alzarti al mattino, andare a lavorare o
studiare. Perdi anche la capacità di rapportarti agli altri e gli errori si
susseguono uno dietro l’altro. Sei sottomesso con il tuo tiranno, ma
spesso sfoghi la tua frustrazione maltrattando chi percepisci più
debole di te.
Qual è il linguaggio fisiologico di una persona che si sente
completamente schiacciata da un’altra?
I comandi scappa/combatti si alternano in maniera caotica. Temi il
tuo dominatore, ma allo stesso tempo provi una rabbia fortissima nei
suoi confronti. Ti senti debole e capace di qualsiasi cosa allo stesso
tempo. Questi segnali contrastanti ti esauriscono ma non danno
alcun risultato utile perché finiscono per paralizzarti. Il tuo respiro si
fa agitato e superficiale, le tue pupille si dilatano, hai un nodo alla
gola e i tuoi muscoli sono contratti, ma non sei in grado né di
scappare né di combattere: senti il tuo corpo come una gabbia.
Come negli altri casi di cui abbiamo parlato, anche per liberarti dagli
effetti deleteri della dominazione altrui devi innanzitutto ribaltare il
linguaggio fisiologico.
La tecnica per ribaltare questi sintomi si chiama “stringi e rilassa”, e
si articola in tre fasi.
Stringi i pugni e i muscoli delle tue gambe il può forte che puoi:
mantieni questa tensione per circa 3 secondi. Ora rilassali
completamente per quattro secondi. Se ancora ti senti in uno stato di
alterazione a causa dell’altra persona, ripeti i due passaggi
precedenti: stringi forte e rilassa.
In qualche modo stai dicendo al tuo inconscio che hai già combattuto
contro la persona che ti sta mettendo in difficoltà e che ora è finita.
Alla tua mente arriveranno messaggi rassicuranti che permetteranno
di normalizzare il tuo linguaggio fisiologico.
Tutto nel tuo corpo comunicherà ora calma e sicurezza. Dal tuo
sguardo, al tuo respiro, dalla tua andatura alla tua voce non ti porrai
più come qualcuno che cerca solo di piacere agli altri, come qualcuno
che è possibili calpestare a piacimento. Che tu ci creda o no, gli altri
percepiranno questa differenza e cominceranno a comportarsi di
conseguenza. Ti tratteranno con rispetto, ti ascolteranno e non
proveranno più a dirti cosa devi pensare, sentire o fare.
Anche nella tua vita privata può capitarti di finire all’interno di una
relazione tossica. Comincerai a sentirti perennemente insicuro,
inferiore, vorrai scappare dall’altro ma sentirai che è impossibile e
che, anzi, probabilmente ha ragione quando dice che non capisci
niente e che fai tutto male.
Anche in queste situazioni la tecnica “stringi e rilassa” può esserti
molto utile. Praticala con costanza e vedrai piano piano come
imparerai a dire di no, a dire cosa ti va e cosa non ti va di fare e come
tutto ciò svelerà la vera natura dell’altra persona, rendendoti molto
più facile farla uscire dalla tua vita.
Il tuo potere sugli altri

Essere carismatico e capace di influenzare le persone è una qualità


preziosa se utilizzata a fin di bene. Ti può risparmiare molto tempo
ed energia nel raggiungimento dei tuoi obiettivi. La buona notizia è
che c’è un modo per conquistarsi questo aiuto senza dover investire
tempo e sforzo per guadagnarsi la fiducia altrui. Puoi indurre gli altri
non solo a vedere ciò che tu vedi, ma anche a pensare e a sentire ciò
che tu stesso senti. Non ti sembra un superpotere?
Tra l’altro, avrai la capacità di influenzare gli altri senza emettere un
comando e senza che le persone se ne accorgano di star facendo
quello che vuoi tu. Per questo è così importante che i tuoi fini siano
nobili e non mirino in alcun modo a danneggiare gli altri. Anzi,
l’ideale sarebbe usare questo potere proprio per il bene degli altri.
Per esempio, potresti usarlo per indurre un amico a lasciare un vizio
che lo schiavizza, per spingere un figlio a raggiungere i suoi obiettivi
e a fare qualcosa che lo renda felice e lo realizzi come essere umano.
Ma puoi anche far sì che qualcuno che ti sta ostacolando
ingiustamente smetta di farlo o che qualcuno riluttante a darti una
possibilità, di lavoro o negli affari si convinca finalmente a farlo.
Insomma, potrai fare il tuo bene e quello degli altri.
Naturalmente, le persone offriranno inizialmente resistenza: a
nessuno piace sentire che non è in controllo delle sue azioni o che sta
perseguendo un fine che li sfugge. Tutti ci sentiamo unici e ci piace
pensarci indipendenti. E in qualche modo lo siamo, per questo non è
facile imporci: i nostri codici non sempre corrispondono a quelli
degli altri e possiamo ottenere reazioni fisiologiche di rifiuto o
comunque diverse da quelle che vogliamo ottenere. Quando ci
troviamo davanti una persona diversa da noi ci troviamo davanti un
modo diverso di pensare, di agire, di reagire, un vissuto diverso e
modi diversi di interpretare la realtà: insomma, due pianeti diversi.
L’impatto tra due persone può dare origini a simpatie a pelle o a
pregiudizi, frutto per l’appunto dei diversi modi di interpretare la
realtà. Il linguaggio fisiologico dell’altro rispecchierà questa
impressione che da quel momento in poi ti rimarrà in qualche modo
“attaccata”. Questo processo ti rende senz’altro più difficile esercitare
un’influenza efficace su di lui o su di lei. Prima di ribaltare questa
situazione dovrai ammorbidire questa rigidità, questo suo “averti
inquadrato” perché più cercherai di esercitare un’influenza sulla
persona più questa si irrigidirà e confermerà la sua prima
impressione sul tipo di persona che sei.
Per ammorbidire una persona che vuoi influenzare devi innanzitutto
assicurarti che si senta molto a suo agio con te, proprio perché non
cerchi di farle fare cose, non la giudichi e non la spingi a pensare o a
sentire nulla di specifico. Evita di suscitare qualsiasi tipo di emozione
negativa: questo finirà per abbattere, o quantomeno rilassare,
qualsiasi atteggiamento difensivo nei tuoi confronti.
Questa persona deve potersi fidarsi di te e sentire che sei una ventata
di positività nella sua vita. Come si fa a ottenere questo?
Per prima cosa, dimenticati completamente di te stesso. Quando
siamo troppo auto-coscienti alziamo senza renderci conto un muro
tra noi e gli altri.
Concentrati sull’altro. Questo è quello che il tuo comportamento
verso di lui o verso di lei deve comunicare: “in questo momento sei
l’essere più interessante e più importante sulla terra, voglio essere
qui e scoprire tutto su di te”.
Il tuo linguaggio fisiologico comincerà a riflettere questi pensieri e si
adeguerà, così l’altro percepirà questo cambiamento e abbasserà le
sue difese nei tuoi confronti. Questo a livello della sua mente
cosciente: il suo subconscio non si fida abbastanza da far cambiare il
suo di linguaggio fisiologico. Si tratta ora di far sentire l’altra persona
allo stesso modo in cui tu ti sei indotto a sentire verso di lei:
coinvolta e sinceramente interessata. Piano piano entrerete in
sintonia, persino i vostri respiri, il vostro battito cardiaco e la vostra
gestualità si armonizzeranno. Una volta che tutti e due parlerete lo
stesso linguaggio fisiologico, il gioco è fatto. Per raggiungere questo
stadio dovrai pensare esattamente come penserebbe lui (o lei). Per
farlo, dimenticati ancora una volta di te stesso e cerca di
autoconvincerti che sei l’altro. Non saprà spiegarsi il perché, ma
comincerà a sentire che c’è qualcosa di speciale in te. Respira per
qualche secondo in maniera calma e rilassata, questo ossigenerà il
tuo sangue per evitare che il tuo battito o il tuo respiro accelerino.
Nel frattempo, evita di pensare in te stesso e nelle cose che ti
riguardano per continuare a pensare a quella persona e al piacere che
provi quando state assieme. Allenati quando sei da solo a
immaginare l’altro come se fosse il tuo piatto preferito, il tuo luogo
preferito al mondo, ecc. Cerca insomma di proiettare su quella
persona tutte le sensazioni piacevoli che sei in grado di provare.
Senza renderti nemmeno conto, arriverà un momento in cui il solo
pensiero di quella persona ti farà sorridere. Il tuo sistema
parasimpatico si abituerà a queste associazioni di pensiero e ti
reggerà il gioco, aiutandoti a mantenere il linguaggio fisiologico
giusto anche quando sarai davanti alla persona.
Qual è la principale difficoltà che si incontra quando si vuole arrivare
a influenzare il comportamento altrui? La consapevolezza di dover
essere, ogni volta che si incontra l’altra persona, diversi da come
realmente si è.
Ecco gli esercizi per bypassare questo ostacolo:
Siediti da solo nella tua stanza e comincia a visualizzare la persona
così com’è, immagina di incontrarla e di essere la persona più
irresistibile, brillante e affascinante che lui o lei abbia mai
conosciuto. Mantieni questa visione per alcuni secondi.
Adesso immaginati mentre ti trasformi proprio in quella persona
affascinante: prova a vedere il mondo e a ragionare dal suo punto di
vista, visualizzati mentre parli, gesticoli, sorridi, cammini e ti muovi
proprio come lui: in poche parole, diventa quell’essere ideale. Cerca
di mantenere questa visione per quattro secondi.
Ripeti per tre volte l’intero esercizio, cercando sempre di renderlo
più intenso e vivido: devi sentire che tutto in te, nella tua mente e nel
tuo corpo, vibra con l’energia della persona che vuoi diventare.
Ripeti spesso questo esercizio, presto ti basteranno pochi secondi di
concentrazione per modificare il tuo linguaggio fisiologico e irradiare
l’energia della persona che vuoi diventare.
Questa tecnica ti tornerà preziosa per superare quei momenti in cui
ti senti poco attraente, oppure quando senti che l’età ti penalizza nei
rapporti con gli altri. Anche quando pensi che l’altro che vorresti
sedurre è fuori dalla tua portata perché molto più bello, elegante,
giovane, ecc. Ti è mai capitato di sentire che sei invisibile per gli
altri? Oppure di avere la sensazione che le persone dopo un po’ si
annoiano o si allontanano da te senza nessun motivo evidente?
Questo esercizio ti sarà utile anche quando sei in cerca di amici, di un
gruppo di persone con cui uscire e fare tante cose divertenti: ti
aiuterà infatti a diventare una persona popolare, in grado di
ammaliare uomini e donne.
Se invece ti capita spesso di sentirti sottovalutato al lavoro, perché
per esempio le tue idee vengono sistematicamente scartate in favore
di altre secondo te meno valide, con questi esercizi potrai
incrementare il tuo carisma e far sì che gli altri comincino ad
accorgersi di te e del tuo vero valore. Per farlo dovrai dimenticarti
completamente di te stesso e trasformarti in un altro, quello in grado
di farsi ascoltare e di incantare gli altri. Una volta che gli avrai
convinti a mettere in pratica le tue idee, queste parleranno per se
stesse e capiranno da soli il tuo valore e l’importanza di ascoltarti e di
averti nella squadra.
Il linguaggio del corpo è molto ma molto importante e spesso lo
utilizziamo in maniera del tutto inconsapevole: finiamo quindi per
tradirci comunicando informazioni che avremmo preferito tenere per
noi o svelare in un momento più opportuno.
La buona notizia è che, come ormai hai imparato, il linguaggio del
corpo può essere controllato. Quindi, non ha soltanto il potere di
svelare quello che pensiamo, ma anche di generare un cambiamento.
Per esempio, se devi esporre una tua idea a un gruppo di persone, e
prima di farlo cominci a camminare con la schiena dritta e lo sguardo
fiero verso l’orizzonte, la tua esposizione sarà molto più convincente
e riuscirai a trasmettere maggiore confidenza in te stesso.
Se per esempio fai la tua presentazione in piedi, cerca di divaricare
leggermente le gambe così da evitare che la tensione muscolare ti
faccia stancare dopo pochi minuti. Evita di dondolarti spostando
l’equilibrio da una gamba all’altra, piuttosto cammina qualche metro
per evitare di dare la sensazione che il terreno sotto di te scotti. Se
trasmetti disagio, i tuoi ascoltatori cominceranno a sentirlo e la
credibilità della tua esposizione ne risentirà.
Se invece hai deciso di parlare da seduto, non tirarti indietro con la
schiena. Anzi, piegati leggermente in avanti: il pubblico avrà
l’impressione che sei interessato non soltanto al tuo discorso, ma
anche alle loro impressioni. Ricorda però che questa posizione può
finire per rendere più faticoso il tuo respiro e che anche questo non
fa un’impressione positiva sugli altri: fai sempre qualche pausa per
evitarlo.
Quando fai un passo verso una persona le stai inviando un segnale di
fiducia e di interesse. Al contrario, allontanarsi implica un senso di
distacco. Fai caso anche al modo in cui posizioni i palmi delle tue
mani: costituisce un’importante fonte di informazioni.
Per esempio, se stai con i palmi verso l’alto, purché senza stringere le
spalle, starai dando un segnale di offerta; mentre se lo fai stringendo
le spalle comunicherai sorpresa. Mettere le mani con i palmi verso il
basso ma con le dita più alte rispetto ai polsi, stai esprimendo rifiuto.
Questo gesto può servire anche per difendersi o far sì che l’altro
faccia un passo indietro.
Un altro fatto relativo alla mimica ti tornerà molto utile: quando due
persone che stanno parlando si sentono a proprio agio, quella delle
due che ha meno iniziativa tenderà ad imitare i gesti dell’altra. Puoi
fare la prova per esempio toccandoti il naso e vedendo se l’altro fa lo
stesso qualche istante dopo. Tutto questo si deve ai neuroni specchio,
che cominciano a modellarsi sin dalla più tenera infanzia.
Soffermiamoci ora sull’importanza dello sguardo. Innanzitutto,
ricorda che per le persone vedenti la vista è il senso predominante ed
è il primo e più importante segnale di attenzione. Lo sguardo è un
indicatore di sincerità e parla anche di introversione o estroversione.
Uno sguardo schivo può essere sintomo di una bugia o di un segreto,
ma può suggerire anche un senso di vergogna o protezione. Chi ti
nega lo sguardo sta, per qualche motivo, cercando di interrompere
un prezioso canale di comunicazione: forse non vuole trasmettere
troppe informazioni oppure informazioni contrastanti rispetto a
quello che dice a parole?
Di conseguenza, aprire invece questo canale comunicativo è sintomo
di forza e sicurezza. Serve anche per valorizzare i propri interlocutori
e per farli capire che sono importanti al punto da attirare la nostra
attenzione.
In particolare, quando sei in gruppo e tutti ridono, guarda negli occhi
la persona a cui vuoi piacere. Quando ridiamo, infatti, stiamo dando
un segnale di vulnerabilità, reagiamo in maniera onesta e spontanea.
Per questo fare contatto visivo in quel momento aiuta a creare una
connessione: state condividendo un momento di sincerità e apertura.
Ci sono poi tanti piccoli trucchetti che ti possono tornare utili
quando si tratta di controllare le altre persone. Eccone alcuni:
Quando formuli una richiesta usa sempre la parola “perché”: “ho
bisogno che tu faccia questo perché”. Indurrà l’altro ad accettare,
anche a livello inconscio, che c’è un motivo razionale che giustifica la
tua richiesta.
Fai uno sforzo per ricordare il nome delle persone che ti presentano e
in seguito rivolgiti alla persona usando il suo nome. Per esempio,
non ti limitare a dire “Ciao”, dì piuttosto “Ciao, Marco”: ti aiuterà a
creare un rapporto di fiducia con l’altro. Ancora meglio: ascolta con
attenzione quello che ti dice nel primo incontro e ricorda questi
dettagli per poi menzionarli in un incontro successivo dimostrando
interesse. Per esempio, se la persona aveva menzionato che quella
sera doveva andare al recital di pianoforte di suo figlio, la prossima
volta chiedile com’è andato il concerto. Questo fa sentire le persone
importanti e rispettate, di conseguenza entreranno facilmente in
connessione con te.
Usa le pause in modo intelligente quando parli, soprattutto subito
prima di annunciare “il succo” del tuo intervento, ciò a cui tieni di
più: ti aiuterà a catturare l’interesse e la curiosità degli ascoltatori.
Quando incontri una persona per la prima volta nota qual è il colore
dei suoi occhi. Non che ce ne importi del fatto che siano marroni,
verdi o blu, ma il fatto di soffermarti su questo particolare ti darà la
giusta durata di contatto visivo per cominciare a costruire un
rapporto di fiducia senza essere indiscreto.
Se hai motivi di pensare che qualcuno ti stia raccontando una bugia,
resta in silenzio e mantieni il contatto visivo mentre parla. La tua
attenzione e il tuo silenzio li indurranno a parlare ancora, a dare
maggiori dettagli e a rivelare le loro vere intenzioni. Se invece cerchi
di forzare qualcuno a dirti la verità sollecitandolo in tal senso è più
probabile che si inventi altre bugie ancora e ti dia risposte schive e
manipolatorie per uscire dalla situazione.
Per creare un legame con qualcuno, raccontali un segreto. Farai
sentire le persone speciali e degne di fiducia, tenderanno inoltre a
essere più aperte verso di te. Mantieni a tua volta i segreti che ti
vengono confidati: la fiducia e la riservatezza è infatti ai primi posti
nei desiderata quando si cerca un amico, un partner o un socio. Non
spettegolare nemmeno sugli altri, chiunque penserà che se lo fai con
uno lo fai con tutti, loro compresi.
Se vuoi creare una connessione istantanea con qualcuno un’altra
tecnica possibile è quella di copiare il loro linguaggio corporeo. Senza
nemmeno rendersi conto ti staranno dando la loro attenzione e
avranno cominciato a costruire un rapporto con te. Attento a non
esagerare e soprattutto non farti sgamare. Basta adottare
leggermente la stessa posizione o espressione faciale. Se per esempio
il tuo cliente incrocia le gambe e si appoggia all’indietro, aspetta
qualche secondo e fai la stessa cosa.
Chiedi sempre più di quello che in realtà ti serve. È un vecchio trucco
del commercio: prima ti sparano un prezzo alto, tu rifiuti ma cominci
a contrattare, finisci così per acconsentire anche se ad un prezzo più
basso di quello iniziale. Se chiedi subito poco e ti viene detto di no
non avrai margine di manovra per ottenere quello che ti serve.
Ricorda: le persone fanno fatica a dire di no più volte di fila per cui
riserva la richiesta a cui tieni di più per un momento successivo.
Quando hai bisogno di un favore non chiederlo alla massa, tipo:
“Qualcuno mi può dare un passaggio?” piuttosto rivolgiti sempre a
una persona specifica: “Anna, mi potresti dare un passaggio?”. Se fai
così le persone si sentiranno responsabilizzate e faranno più fatica a
voltarsi dall’altra parte o a dirti di no.
Quando chiedi qualcosa, offri sempre più alternative: alle persone
piace avere una scelta. Cerca inoltre di formulare le tue richieste in
modo tale che non implichino molte variabili, così semplifichi agli
altri il processo mentale di darti una risposta. Per esempio, piuttosto
di chiedere “quando ti andrebbe meglio vederci?” chiedi: “Preferisci
che ci vediamo domani sera o domenica pomeriggio?”
Non sottovalutare il potere dei favori per creare un legame con
qualcuno. Non mi riferisco ai favori che ti chiedono, ma a quelli che
chiedi tu: quando chiedi un favore a qualcuno lo fai immediatamente
sentire bene con se stesso, utile, degno di fiducia. Inconsciamente,
questa sensazione di benessere si rifletterà su quello che provano per
te, perché sei proprio tu, chiedendo un favore, quello che li ha fatti
provare una sensazione piacevole. Sempre per questo motivo è
un’ottima idea fare dei complimenti alla persona che si vuole
conquistare, in particolare sulle qualità che vorresti venissero
percepite in te. Per esempio, se dici a una persona che è molto dolce
e leale la farai sentire bene con se stessa, ti collegherà quindi con
questa sensazione piacevole e tenderà, inconsciamente, a ritenerti a
sua volta una persona molto dolce e leale.
Le persone adorano anche parlare di sé stesse. Sono stati infatti
condotti degli studi che consistevano nel monitorare le onde
cerebrali delle persone mentre chiacchieravano con altri di diversi
argomenti: le zone legate al piacere e alla soddisfazione si attivavano
soprattutto quando parlavano di se stesse. Lascia quindi che le
persone con cui vuoi entrare in sintonia lo facciano a ruota libera,
indirizzandole magari con delle domande che dimostrano il tuo
interesse nei loro confronti.
Un altro studio ci dice che tendono a piacerci di più le persone che
vediamo spesso rispetto a quelle che vediamo più di rado. Di
conseguenza, cerca di farti vedere spesso, se non proprio di
frequentare, la persona che vuoi impressionare: passate del tempo
assieme, anche se non si tratta di un tempo particolarmente di
qualità, la sola quantità fa già una differenza.
Mostrati felice di incontrare qualcuno. È innegabile: ci piacciano le
persone che quando ci vedono si illuminano e ci fanno un bel sorriso.
Questo trucco è in realtà il rovescio del trucco che consiste
nell’imitare il linguaggio corporeo altrui: quando una persona è felice
di vederci tendiamo a riprodurre la sua gestualità e di conseguenza
finiamo anche noi per essere davvero felice di vederla.
Un recente studio dell’Università di Stanford mostrò come degli
studenti che interagivano tra di loro attraverso degli avatar
provavano sentimenti più positivi verso quelli con avatar più
sorridenti.
Le persone negative e pessimiste tendono a “buttarti giù”? È
normale! Le emozioni forti sono contagiose. Infatti vale anche il
contrario: una persona solare e positiva ci tira subito su di morale.
Cerca quindi di essere quella persona, sorridente e ben disposta: gli
altri finiranno per associarti al loro buon umore.
Subito dopo la gentilezza, la qualità che più attira gli altri e suscita il
loro rispetto è la competenza: tutti tendono ad ascoltare qualcuno
che viene percepito come istruito, capace, disposto a mettersi in
gioco, mentre tende ad allontanarsi di chi si mette in competizione.
Nonostante questo, è importante anche far vedere che si possono
commettere errori di tanto in tanto, purché non venga intaccata
l’immagine di persona competente: nessuno ama i perfettini. In uno
studio fatto in America era stato chiesto a degli studenti del college di
seguire una competizione a quiz e poi dire, tra i concorrenti, quali
ritenevano più simpatici. I più bravi erano anche i più popolari, ma
tra questi quello che a un certo punto aveva rovesciato per sbaglio la
sua tazzina di caffè è stato il più apprezzato.
Cerca di vedere le persone per come loro vorrebbero essere viste.
Tutti noi vorremmo essere percepiti in linea con l’idea che abbiamo
di noi stessi. Cerchiamo spesso conferma delle nostre convinzioni,
positive o negative.
Sempre in uno studio condotto da due prestigiose università
americane, Stanford e Arizona, a un gruppo di studenti, con idee
positive e negative su loro stessi, è stato chiesto se preferivano
interagire con persone che avevano impressioni positive o negative
su di loro. Le persone con un’idea elevata di se stesse volevano
interagire con persone che avevano un buon concetto di loro, mentre
quelli autocritici preferivano quelli con un’idea negativa. In buona
sostanza, preferiamo avere a che fare con persone che ci danno un
feedback coerente con l’idea che abbiamo di noi stessi. Questo
garantisce inoltre che l’interazione sia più semplice e lineare,
probabilmente perché ci sentiamo capiti e questo è un ingrediente
fondamentale quando si tratta di costruire in rapporto di fiducia.
Le persone tendono inoltre ad apprezzare quelli che ritengono simili
a loro, per questo un’altra buona strategia è quella di enfatizzare
sempre i valori condivisi: siamo sempre in tema di “effetto specchio”.
Curiosamente, ci attraggono di più le persone che hanno i nostri
stessi difetti caratteriali rispetto a quelle che hanno le nostre stesse
virtù o punti di forza.
Un altro fattore universalmente molto apprezzato è il senso
dell’umorismo. Non importa se si è in cerca di un amico, di un
dipendente o di un partner romantico: ci piacciono le persone che ci
fanno ridere, mentre istintivamente tendiamo a rifuggire dai
“musoni” e da quelli che parlano sempre di cose negative.
Fai attenzione anche al tuo modo di gesticolare, mostrare il palmo
delle mani e tenere le mani aperte crea negli altri un senso di fiducia.
Gli indici puntati e i pugni chiusi, per contro, sono percepiti come
maleducati e aggressivi. Facci quindi caso la prossima volta che darai
delle indicazioni a qualcuno: gesti aperti per sembrare amichevole e
cordiale.
Quando senti che stai per fare qualcosa che non dovresti conta fino a
cinque. Immagina per esempio che stai per dire a qualcuno qualcosa
di cui poi ti pentirai, ma sei in preda alla rabbia e senti che non puoi
non dirlo. Oppure sei a dieta ma stai per cedere e mangiare una
merendina. Respira e conta fino a cinque. Poi girati e vattene senza
dire quello che stavi per dire o senza toccare il cibo proibito. Mentre
conti stai dando al tuo cervello il tempo per razionalizzare la
situazione e comportarsi di conseguenza, senza precipitarsi verso la
scelta sbagliata.
Comportati davanti agli altri come una persona affettuosa e cordiale,
questo produce un’ottima impressione e induce gli altri a fidarsi e a
farsi un’idea positiva di te: più dei soldi, dell’intelligenza o della
bellezza fisica, anche se queste ultime cose contribuiscono a
guadagnarsi il rispetto altrui. Noi umani siamo programmati per
cercare la gentilezza nei nostri simili.
Tocca leggermente le persone, basta un piccolissimo contatto, anche
impercettibile per comunicare alle persone un senso di calore e di
vicinanza. Non deve trattarsi nemmeno di un contatto affettuoso.
Pensa che è stato condotto uno studio in America sui camerieri e la
loro capacità di ottenere una buona mancia: i camerieri che
sfioravano le dita del cliente mentre consegnavano il resto tendevano
a ricevere una mancia più alta di quelli che non lo facevano!
A questo punto, quando la trasformazione ti verrà in maniera quasi
automatica, senza sforzo, sarai pronto per controllare la mente altrui.
Infatti, quando avrai abbattuto le loro barriere di diffidenza
cominceranno a ubbidirti senza nemmeno rendersi conto: si
trasformeranno nei tuoi gemelli e cominceranno involontariamente a
comportarsi come te e ad accettare la tua guida in una sorta di “gioco
dello specchio”.
Ora che sono tutti con te puoi allenarti ad affascinare amici e nemici.
Non c’è limite a quello che puoi ottenere quando gli altri sono
disposti a darti una mano e ad assecondarti. Tutti possono essere
utili alla tua causa in un modo o nell’altro. Ogni amico conosce un
aspetto di te ed è in grado di aiutarti in un modo in cui nessun altro
può. Per non parlare del fatto che ciascuno di loro ha un ambito di
specialità, un suo “forte” che ti può tornare prezioso in qualsiasi
momento: magari ha le conoscenze giuste, oppure le abilità di cui hai
bisogno, magari è uno che riesce a tirarti su nei momenti di difficoltà
oppure uno che non si tira mai indietro quando c’è da lavorare.
Dominare i tuoi nemici è invece un modo di abbattere – quasi
letteralmente – le barriere che si frappongono tra te e i tuoi obiettivi.
Hai l’impressione che a molte persone tu non piaccia “a pelle”?
Naturalmente, sarà capitato anche a te di non sopportare qualcuno al
primo colpo o, viceversa, sentire istantaneamente simpatia nei suoi
confronti. Ti sei mai chiesto come mai?
Sono molteplici i motivi per cui una persona può decidere al volo che
non gli piaci: può essere il tuo fisico o il colore della tua pelle, il tuo
status sociale o economico, il tuo livello di istruzione, le tue idee
politiche, la tua religione o le tue preferenze sessuali. Sono
moltissime le cause potenziali, ed è impossibile controllarle tutte,
quello che puoi invece controllare è la loro e la tua risposta fisiologica
a questo primo impatto, a questo rifiuto.
Come avrai intuito, indirizzando nel verso giusto il tuo linguaggio
fisiologico potrai indirizzare anche quello dell’altra persona e, di
riflesso, condizionare la loro opinione su di te.
La prima cosa che devi fare, quindi, è normalizzare la tua risposta
fisiologica. Si modificherà senza che tu nemmeno te ne accorga
anche il tuo atteggiamento e la tua personalità e di conseguenza
l’impressione che hanno gli altri di te.
Successivamente, dovrai lavorare per normalizzare il linguaggio
fisiologico dell’altra persona: questo farà svanire come per magia il
loro rifiuto nei tuoi confronti.
La prima cosa che devi fare è “convincere” te stesso che ti piace
tantissimo quella persona (anche se non è per niente vero).
Consideralo il tuo compagno o compagna ideale e cerca di guardarlo
in quel modo. Così sarà difficile che questa persona provi avversione
“a pelle” verso di te.
Ora si tratta di far sì che tu non sia indifferente a questa persona, ma
anzi che abbia un’immagine positiva di te.
Infatti il rischio più grande per la realizzazione dei tuoi progetti è che
gli altri ti considerino una persona ordinaria, “X”.
Quando qualcuno ti considera una persona qualsiasi il loro
linguaggio fisiologico esprime questa convinzione e fa sì che perdano
qualsiasi interesse nei tuoi confronti. In sostanza, i loro battiti sono
bassi, così come il loro respiro e il loro tono muscolare. Per ribaltare
questa situazione devi invertire questo linguaggio da uno di
rilassatezza a uno di eccitamento. Si tratta quindi di accelerare i loro
battiti e il loro respiro, così come indurli a contrarre i muscoli.
Per raggiungere questo risultato devi nuovamente dimenticarti
completamente di te stesso e pensare soltanto all’altro. In che modo
lo devi pensare? Come se fosse una persona straordinaria,
interessante, fantastica - anche se non lo è per niente – e trattarlo di
conseguenza. Come risultato si sentirà importante, lusingato e il suo
linguaggio corporeo rifletterà questa soddisfazione: hai ribaltato la
situazione iniziale.
Quindi, quando incontri un amico o un nemico, devi per prima cosa
eliminare dalla tua mente il pensiero che siano una cosa o l’altra.
Sono tutti potenziali alleati, niente di più e niente di meno. Non
pensare in termini di “persone a cui piaccio” e “persone a cui non
piaccio”, tutti quanti sono in grado di aiutarti, in un modo o
nell’altro, a raggiungere i tuoi obiettivi. Ci sono semplicemente
alleati che ti sei già guadagnato e alleati che devi ancora conquistare.
Quali sono i motivi per cui perdiamo degli amici o ci facciamo nuovi
nemici? Spesso i motivi sono futili e sarebbe bastato davvero poco a
evitare che ciò succedesse. A volte è soltanto frutto di un errore. Per
esempio, crediamo che qualcuno che conosciamo ci ha visto e non ci
ha voluto salutare, quando in realtà questo qualcuno è miope e,
anche se aveva guardato nella nostra direzione, non ci aveva affatto
visti. Può capitare che una persona che sembra ignorarci stia solo
attraversando un brutto momento nella sua vita, qualcosa di cui non
sappiamo niente. Per questo bisogna evitar il più possibile di saltare
immediatamente a conclusioni e dare più opportunità alle persone.
Non vuol dire farsi trattare male o accettare qualsiasi cosa pur di
avere un alleato, vuol dire ragionare in termini di utilità: la maggior
parte delle persone non è lì per sottometterci o imporsi a tutti costi
su di noi, quelli sono una minoranza risicata.
Come fare per invertire la risposta fisiologica negativa che emerge di
fronte a qualcuno che riteniamo ci sia ostile?
Comincia allenandoti da solo nella tua stanza. Pensa alla persona in
questione e quando la rabbia sale, il tuo battito accelera, il tuo
respiro si fa più affannoso e i tuoi muscoli si contraggono, pensa
invece a un piatto del tuo cibo preferito, quello che ti piace di più al
mondo: immagina che hai davanti a te una porzione fumante,
appetitosa, cucinata ad arte, lascia che questa nuova sensazione ti
riempia. Il tuo linguaggio fisiologico si invertirà, alterna il pensiero
del tuo “nemico” a quello del tuo piatto preferito. Fa sì che la tua
mente metta in relazione le due cose. Pratica in modo che questo
collegamento, e la conseguente reazione a livello fisico, diventino
veloci, quasi automatici. Presto riuscirai a fare il trucco anche
davanti alla persona stessa. Senza sapere come, anche il suo
atteggiamento verso di te cambierà e comincerai a piacergli: hai
appena trasformato un nemico in un alleato.
Per potenziare questa capacità della tua mente, usa la tecnica che hai
appena imparato assieme a quella della stimolazione mentale:
Da solo nella tua stanza chiudi gli occhi e goditi la visione delle
persone affascinate da te, desiderose di piacerti, di diventarti amiche.
Visualizza il tuo più grande nemico che ti guarda ammirato, pronto a
fare qualsiasi cosa per guadagnarsi il tuo affetto. Mantieni questa
visione per qualche secondo.
Immaginati ora mentre diventi la persona che vuoi essere, soffermati
sul modo in cui ti guardano gli altri, sulla tua espressione corporea,
la tua voce, il tuo atteggiamento mentre parli con loro: sei brillante,
la persona che hai sempre voluto essere. Guardati mentre parli
sicuro di te e fai sentire gli altri importanti e rispettati. Osservati
mentre li lusinghi senza cadere nell’adulazione e mentre dai loro dei
consigli giusti senza essere pedante.
Ripeti questo esercizio visualizzando sempre in maniera più nitida e
dettagliata, proprio come ormai hai imparato a fare nell’esercizio dei
tre step.
Pratica finché riuscirai ad adottare il linguaggio fisiologico dell’altra
persona solo pochi secondi dopo averla vista. Una volta neutralizzata
un’eventuale antipatia o indifferenza immediata, sei pronto per
mettere in pratica la tecnica per conquistarla alla tua causa.
Ci sono, come hai sentito, tanti altri piccoli trucchi che, assieme alla
stimolazione mentale e al potere di conquistare alleati, ti aiuteranno
a piacere agli altri.
Ricorda sempre, quando incontri qualcuno, che non importa se è un
amico o un nemico, tutti possono trasformarsi in tuoi alleati. Potrai
neutralizzare un’eventuale prima impressione negativa con la tecnica
che hai imparato, così come potrai impedire di essere considerato
una persona come le altre e di suscitare indifferenza. Infine,
stimolando la tua mente e normalizzando il linguaggio fisiologico tuo
e quello altrui arriverai a trasformare un potenziale nemico in un
alleato.
Prendere la decisione giusta

Avere successo nella vita consiste nello scegliere, volta per volta, la
cosa giusta da fare. Sono sempre tante le possibilità e le strade che si
aprono davanti a noi, ma non tutte ci porteranno dritti al nostro
obiettivo. Essere in grado di prendere la decisione giusta è
fondamentale per risparmiare tempo, fatica, errori inutili.
Molti pensano che dietro alla capacità di scegliere sempre la cosa
giusta da fare ci sia la fortuna o l’istinto, in realtà, il più delle volte,
c’è solo una mente conscia lucida e performante che agisce in
armonia con il subconscio.
Le situazioni complesse tendono a spaventarci e di conseguenza il
nostro linguaggio fisiologico è quello della confusione. Proprio nel
momento in cui il tuo cervello deve essere affilato come una lama, i
tuoi pensieri si offuscano e non sai più che pesci pigliare.
Per fortuna, ormai hai imparato che si possono influenzare le proprie
reazioni corporee per far reagire la mente conscia nel modo per te
più conveniente. Non sei più in balia delle tue reazioni, ma sai che
puoi indirizzarle e mantenerle sotto controllo per ottenere ciò che
vuoi.
Sviluppando il potere del corretto giudizio eviterai decisioni
avventate e sarai in grado di valutare velocemente e con precisione i
diversi aspetti coinvolti nella risoluzione di un problema. Potrai
capire la vera natura della realtà, senza lasciarti offuscare da dubbi o
paure. Eviterai crisi catastrofiche e situazioni di stallo.
Quali sono i fattori che ci allontanano dal prendere una decisione
tempestiva, ponderata e, soprattutto, corretta?
Eccone alcuni:

Il rifiuto di vedere e accettare la realtà così com’è


La tendenza a intestardirci per ottenere quello che vogliamo
quando lo vogliamo ed esattamente nel modo in cui lo vogliamo
La tenacia di cui siamo capaci quando si tratta di aggrapparci
alle vecchie abitudini
La nostra riluttanza ad accettare le critiche, anche quelle
costruttive
L’impazienza di imparare le cose subito
La paura di fallire quando si esplorano nuovi percorsi
La paura di non essere più necessari quando smettiamo di fare
quello che abbiamo sempre fatto
L’impulso di cambiare tutto quando non è necessario farlo
La tendenza a lasciarsi incantare in maniera acritica e
superficiale da tutto ciò che è nuovo

Si tratta quindi di controllare l’insorgere di queste tendenze per


evitare che si frappongano tra te e la decisione giusta da prendere.
La testardaggine e la caparbietà sono spesso dei nemici. Quando si
manifestano alterano il nostro linguaggio fisiologico e ci fanno
adottare quello proprio dell’insicurezza e della paura. Quindi, battito
accelerato, respiro affannoso, muscoli contratti, sudori freddi,
capogiri, abbassamenti di pressione, ecc. È il linguaggio del panico.
Per invertirlo, devi per prima cosa unire le tue mani, questo favorirà
il flusso dell’energia dal tuo lato dominante verso quell’altro,
scaricando momentaneamente il senso di paura. Ora prova a
dimenticarti completamente di te stesso e a pensare soltanto alla
situazione che ti ha fatto incaponire. Ragiona soltanto sui fatti, senza
chiamare in causa le emozioni o le situazioni legate alla tua persona.
Puoi anche provare a riflettere su ciò che ti hanno detto al riguardo
altre persone che non erano d’accordo con te.
Costringiti a capire e a sentire che ti sarà di grande aiuto lasciarti
andare all’evidenza empirica, oppure al consiglio di persone
benintenzionate che non la pensano come te: rassegnati a che le cose
non siano sempre come credevi tu. Quando avrai finalmente lasciato
perdere il tuo bisogno di averla vinta, il tuo linguaggio fisiologico si
modificherà e tu sarai nuovamente in grado di ragionare in maniera
lucida e di andare avanti con i tuoi piani senza l’ostacolo della tua
cocciutaggine. Tornerai a sentirti sicuro di te stesso e i pensieri
fileranno nel modo giusto.
E che fare con l’impulso di voler sempre fare le cose a modo tuo?
Anche questo è un ostacolo quando si tratta di prendere una
decisione ponderata. Il tuo ego prende il sopravvento e vuole
dimostrare che vali più degli altri. Quando si manifesta, il tuo
linguaggio fisiologico è quello della modalità di combattimento.
Forse, in fondo in fondo, temi che si venga a sapere che alla base
della situazione da risolvere c’è un tuo errore, e per evitare che venga
scoperto reagisci in maniera aggressiva. Per invertire il tuo
linguaggio psicologico, unisci nuovamente le tue mani, come hai
fatto prima. Ora analizza in maniera fredda e razionale, con la mente
aperte, le proposte formulate dagli altri. Costringiti a esaminarle in
buona fede, con lo stesso entusiasmo con cui avresti considerato
quelle idee se fossero state le tue. Non si tratta di far fuori il tuo ego e
di accettare ciecamente le proposte altrui, ma semplicemente di
analizzarle in maniera lucida, con saggezza.
Cerchiamo ora di capire come fare ad aggirare l’ostacolo delle
abitudini fossilizzate, della tendenza a fare le cose in un certo modo
per il solo fatto che le abbiamo sempre fatte così.
Proviamo una specie di piacere quando facciamo le cose nel modo
solito, quando ribadiamo una vecchia abitudine. Perché? Perché ci
piace fare una cosa in cui siamo bravi, una cosa che dominiamo, che
non ci mette in difficoltà. In questi casi il nostro linguaggio
fisiologico è quello dell’equilibrio tra sistema simpatico e sistema
parasimpatico. Per contro, quando dobbiamo fare qualcosa di
completamente nuovo ci sentiamo scossi, insicuri, zoppicanti: le
nostre certezze non sono più lì a sostenerci. Questo crollo della
sicurezza in noi stessi innesca ancora una volta la reazione fisiologica
della paura analizzata poco prima.
Unisci nuovamente le mani e visualizzati mentre ti butti a capofitto
nella nuova abitudine come se non ne avessi mai conosciuta una
diversa. Lascia andare la rabbia e mantieni un atteggiamento di
accettazione e di apertura. Se la vecchia abitudine si affaccia alla tua
mente, scacciala. Questo esercizio ti aiuterà a normalizzare la tua
reazione corporea e ad adeguarti facilmente alla nuova maniera di
fare le cose.
Se invece per te il vero problema è accettare le critiche, avrai
sicuramente familiarità con il senso di rabbia che si prova quando
qualcuno metti in discussione il tuo modo di fare le cose, soprattutto
quelle in cui pensi essere davvero bravo. Le tue certezze crollano e ti
senti insicuro, confuso, malfermo. Le conseguenze possibili sono
due, a seconda del tipo di carattere che hai. Puoi sentire che sei un
fallimento, che stai sprecando tempo e denaro in quel progetto, che
non riuscirai mai a fare bene le cose e che tanto vale lasciare perdere.
La seconda reazione possibile è quella caparbia: “non è vero niente,
sono il migliore e non cambierò di una virgola il mio modo di fare le
cose”. Ti rendi conto che in entrambi gli stati d’animo la probabilità
di fare un errore di valutazione è molto alta. Anche qui, la prima cosa
da fare è unire le mani per favorire il flusso dell’energia attraverso il
corpo. Ora sei pronto per accogliere le critiche, anzi! Per goderti le
critiche che ti vengono mosse. Considerale delle “dritte” preziose per
perfezionarti e andare avanti. Studiale con attenzione e sforzati per
metterle in pratica, non importa da chi provengono, sono delle
indicazioni che ti aiuteranno a fare sempre meglio che è in fondo il
tuo unico obiettivo, giusto? Se impari a prendere le critiche in questo
modo il tuo linguaggio fisiologico si normalizzerà e non ti sentirai più
ferito o minacciato quando qualcuno ti segnala qualcosa che potresti
fare meglio. Riuscirai inoltre a prendere il meglio di ogni consiglio, il
tutto a tuo esclusivo vantaggio.
Parliamo ora dell’impazienza che si impadronisce di noi quando
vogliamo imparare qualcosa ma in pochissimo tempo. Non sempre le
cose sono così semplici, soprattutto quando la nuova tecnica o
procedura che vogliamo imparare cozza con una che abbiamo
utilizzato per anni. Infatti, non è un caso che i bambini imparino più
in fretta degli adulti: loro devono solo immagazzinare la nuova
conoscenza, senza bisogno di “disimpararne” prima un’altra. Non
essere troppo severo con te stesso, per gli adulti imparare e
soprattutto diventare bravi in una nuova competenza richiede uno
sforzo e non è mai un percorso lineare. Aspettati dei momenti di
stallo e anche delle regressioni: sono parti del normale processo
d’apprendimento. Se però quando incontri delle difficoltà perdi la
pazienza e senti la rabbia montare, ci sono delle tecniche che ti
possono aiutare. Per prima cosa, unisci le mani, palmo contro palmo,
dita intrecciate. Accetta dentro di te che non imparerai tutto subito,
che ci vorrà tempo per dominare la nuova abilità. Imparare richiede
sempre del tempo. L’importante è partire e mantenere un ritmo
costante, senza scoraggiarsi e senza abbandonare. Devi concentrarti
solo su ciò che stai imparando, preoccuparti per il tempo che ci metti
non fa che drenare le tue energie, caricandoti di ansia e mettendoti in
una condizione fisiologica che non facilita né la concentrazione né
l’apprendimento. Ci vuole il tempo che ci vuole: non ci pensare,
studia fiducioso e costante.
Anche la paura di fallire, soprattutto quando fai qualcosa per la
prima volta, è paralizzante e può essere un ostacolo quando si tratta
di raggiungere il tuo obiettivo. L’orgoglio è il nemico. Il timore di fare
una brutta figura o, peggio ancora, di accorgerci – noi e gli altri – che
non siamo così bravi come pensavamo è un sentimento paralizzante,
al punto che molte volte preferiamo non fare niente, restare immobili
pur di non metterci in gioco. Come puoi capire, si tratta di un
atteggiamento deleterio per la nostra crescita personale e per il
raggiungimento delle nostre mete. Fallire non è una catastrofe,
tuttavia il timore del fallimento è un grosso ostacolo, che ti rende
poco lucido, confusionario e ancora più propenso a commettere degli
errori. È la tua paura il nemico, non il fallimento in sé. Come si fa a
contrastare questo stato d’animo? Innanzitutto, unisci le mani nel
modo che ormai hai imparato, chiudi gli occhi e metti da parte il tuo
ego. Accetta che gli errori e persino i fallimenti fanno parte del
percorso di crescita di tutti gli esseri umani, sono, anzi, degli alleati
preziosi per migliorare e imparare: nessuno ha mai realizzato nulla
di veramente buono senza aver prima fallito numerose volte. Guarda
negli occhi la possibilità di fallire, accettala, abbracciala come
un’alleata che ti aiuterà ad avvicinarti sempre di più ai tuoi desideri.
Devi solo assicurarti di imparare qualcosa da ciascuno dei tuoi
sbagli. Tranquillo, ne commetterai degli altri, cerca soltanto che non
siano sempre gli stessi errori! A questo proposito è illuminante
l’aforisma attribuito allo scrittore Samuel Beckett: “Ho sempre
tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci
ancora. Fallisci meglio.”
Parliamo ora del senso di inutilità che ti assale quando abbandoni
una routine che avevi fatto tua. In questi tempi di sviluppo
tecnologico iper-accelerato capita spesso di dover imparare
continuamente nuovi modi di fare le cose, mentre quelli che
conoscevamo e in cui eravamo diventati esperti diventano obsoleti
alla velocità della luce. Può essere una situazione davvero ansiogena
se ci si aggrappa all’esistente. Tanto vale accettare che il mondo ora
va così e che difficilmente questa tendenza si invertirà nel breve
periodo: accetta il cambiamento costante come parte del tuo lavoro,
del tuo mondo, e cerca sempre di vedere e di abbracciare il lato
positivo – ce n’è sempre uno – nella novità che sei costretto a fare
tua. Quando rimani fermo a guardare il passato, in preda alla
nostalgia, fai una grande fatica ad adattarti alle novità: ogni fibra del
tuo essere oppone resistenza.
Per superare questo atteggiamento di chiusura che il tuo corpo ha
adottato, unisci le mani, premendo l’una contro l’altra. Concentrati
sul fatto che imparerai la nuova tecnica e il tuo contributo continuerà
a essere prezioso, perché, con lavoro e pazienza, diventerai
bravissimo anche nel nuovo metodo o processo. Devi pensare
soltanto a imparare e migliorare sempre di più, senza preoccuparti
per il tuo ruolo nel frattempo.
Cosa fare invece quando senti, davanti alla difficoltà di dover
imparare una nuova procedura, tecnica o competenza, che tanto vale
cambiare tutto e ripartire da zero cambiando lavoro se non
addirittura carriera? Questo impulso irrazionale non riguarda
soltanto la vita lavorativa o le scelte di carriera, si manifesta anche
nei rapporti interpersonali. Quando incontriamo una difficoltà e le
cose sembrano scorrere meno lisce del solito o diverse da come le
vorremmo, a volte sentiamo che tutta sarebbe molto più semplice se
lasciassimo perdere tutto e ricominciassimo da capo: fidati, è un
atteggiamento che ha sulla coscienza non pochi divorzi.
Siccome vogliamo che le nostre scelte siano lucide, ponderate e in
ultima analisi positive per noi, dobbiamo combattere questa
tendenza se vogliamo evitare il fallimento o il mancato
raggiungimento dei nostri obiettivi. Come probabilmente hai già
indovinato, la prima cosa che devi fare è unire le tue mani. Subito
dopo, convinci te stesso del fatto che la situazione in cui ti trovi (il
lavoro, il corso di laurea, il rapporto affettivo con quella determinata
persona) è il migliore possibile per te. Ripeti a te stesso che è l’unica
situazione possibile, l’unica in cui puoi dare il meglio di te stesso
perché la conosci meglio di chiunque altro, ci hai investito tempo, ci
hai investito energie, ecc. Devi solo imparare a fare i conti con le
novità, con gli imprevisti, con i cambiamenti fisiologici in ogni cosa
che è umana. È un processo di adattamento, che richiede pazienza,
consapevolezza, energie e una mente aperta, sgombra da preconcetti
e libera dalla paura. Magari non risolverai ogni cosa al primo colpo e
imparare richiederà tempo e sforzo, ma se ricominci da capo altrove
le cose che dovrai imparare saranno molte di più e le insidie
sconosciute. Usa i poteri della tua mente per analizzare e risolvere le
situazioni nuove nel tuo migliore interesse, anziché agire d’impulso
buttando a mare tutti i tuoi sforzi passati. La pazienza è la chiave per
evitare delle scelte delle quali poi ti pentirai, magari quando ormai è
troppo tardi.
Parliamo ora di un’altra tipica causa di fallimento autoinflitto. Si
tratta della tendenza a farsi trascinare con superficialità da luoghi,
situazioni o persone che idealizziamo.
Siamo soggetti a questa specie di irrequietezza quando ci troviamo in
difficoltà, Per esempio al lavoro, all’università o in una relazione.
Cominciamo a odiare tutto ciò che ha a che fare con quella situazione
e consideriamo le altre come perfette, senza difetti, preferibili in
tutto e per tutto. Questo innesca un circolo vizioso per cui cominci a
lamentarti sempre di tutto ciò che ti circonda, nulla è buono
abbastanza, nulla funziona come dovrebbe. Questo ti porta
inevitabilmente a essere depresso, insoddisfatto e poco propenso a
prenderti cura dei tuoi affari e della tua vita in generale. Per
contrastare questo stato unisci le tue mani e realizza che tutto ciò che
ti sembra meglio di quello che hai non è necessariamente così, o
quantomeno non lo può essere a lungo. Prendi coscienza
dell’idealizzazione in corso e costringiti a essere il più oggettivo
possibile: l’erba del vicino non è sempre la più verde.
Parliamo ora di come innescare il potere mentale che ti consente di
prendere decisioni sagge e ponderate.
Quando ti trovi davanti a qualcosa che ti lascia insoddisfatto,
trattieniti dall’agire in maniera impulsiva, sull’onda dell’emotività.
Per normalizzare il tuo linguaggio fisiologico, usa la tecnica di
stimolazione mentale che ormai hai imparato nel seguente modo:
visualizzati perfettamente soddisfatto della tua situazione attuale,
non pensare proprio alle cose che non vanno o che ti fanno soffrire,
immaginati appagato, sereno e felice di come sei e della vita che
conduci. Questo ti aiuterà a mantenere l’autocontrollo, prevenendo
reazioni impulsive. Mantieni per alcuni secondi l’immagine di te
stesso felice e soddisfatto. Cerca di rendere l’immagine sempre più
realistica e vivida, prova a sentirti come ti sentiresti se tutto nella tua
vita andasse nel senso giusto, come secondo te dovrebbe andare.
Mantieni questa sensazione per alcuni secondi. Ripeti l’esercizio tre
volte, cercando sempre di rendere più dettagliata e potente
l’immagine che vuoi trattenere. Devi riuscire a immedesimarti
completamente in questo nuovo te stesso. Allenati per entrare in
questo personaggio sempre più rapidamente, in maniera quasi
automatica, a comando. Il tuo linguaggio fisiologico si normalizzerà e
ti troverai nella condizione di prendere decisioni ben ponderate,
intelligenti, anziché reagire di impulso per poi pentirtene
amaramente.
Se vieni spesso percepito come una persona poco affidabile, che
prende decisioni azzardate, poco pratica e che tende a essere in balia
delle proprie emozioni, orgogliosa e un po’ troppo ansiosa di piacere
agli altri, ora hai in mano gli strumenti per cancellare questa
immagine e farti affidare compiti di responsabilità. Il tuo linguaggio
fisiologico non ti tradirà più e le persone finiranno per dimenticare
quell’impressione che avevano di te. Ogni volta che ti trovi davanti
una scelta che richiede cautela, lucidità e ponderatezza, prova ad
analizzare una ad una le nove cause che spesso si nascondono dietro
ai giudizi affrettati, e di cui abbiamo parlato poco fa. Cerca di capire
quali si applicano alla tua situazione: fai fatica ad accettare la realtà?
Tendi a voler cambiare tutto quando trovi un qualche ostacolo sulla
tua strada? Credi che l’erba del vicino sia sempre più verde?
Ogni volta che identifichi queste tendenze in te, fermati e normalizza
il tuo linguaggio fisiologico, vedrai come la confusione svanirà e la
soluzione corretta apparirà chiara davanti ai tuoi occhi. Quando
comincerai a inanellare una decisione giusta dietro all’altra, colleghi
e superiori cominceranno a fidarsi sempre di più dei tuoi giudizi e ad
affidarti compiti e posizioni di maggiore responsabilità. La stessa
trasformazione potrai sperimentarla all’interno della famiglia o nella
tua cerchia di amici, se è lì dove trovavi in genere maggiori difficoltà.
Decidere saggiamente in chiave di futuro

Vediamo ora il potere mentale che ti consente di prendere una


decisione saggia e lungimirante. Spesso riusciamo a definire il
percorso che ci porta verso il nostro obiettivo, abbiamo previsto ogni
cosa…tranne gli imprevisti. In effetti, gli eventi inaspettati e gli
ostacoli non previsti sono sempre in agguato e non c’è modo di
anticiparli, non importa con quanta cura abbiamo programmato ogni
cosa, si presenta un evento che manda all’aria tutti i nostri piani.
E se ti dicessi che c’è un potere della tua mente conscia che ti
permette di anticipare le difficoltà future?
Puoi infatti rispondere nel modo migliore agli imprevisti e prendere
la decisione che ti tira fuori dai guai senza farti allontanare dagli
obiettivi che ti sei prefissato.
Grazie a questo potere, sarai al riparo da decisioni avventate ed
errori gravi. Non solo, potrai trasformare le difficoltà sopravvenute
in circostanze a tuo vantaggio e raggiungere persino prima i risultati
che vuoi.
Pensa a situazioni come investimenti a lungo termine, a un percorso
che ti porta a cambiare le tue cattive abitudini per altre più sane,
oppure a un cambiamento professionale svantaggioso nel breve
periodo ma che sai che ha il potenziale di tramutarsi in una
situazione più felice per te.
Come portare a termine questi percorsi senza eccessive sorprese,
senza inciampare e, soprattutto, senza andare completamente
fuoristrada per colpa degli imprevisti?
Devi innanzitutto seguire questi passaggi.

Primo passaggio
Superare l’invidia verso coloro che hanno avuto successo laddove tu
fai fatica a ottenere dei risultati. Il vittimismo e l’invidia verso gli altri
richiedono una quantità elevata di energia e di tempo: tempo ed
energia che stai rubando al perseguimento dei tuoi obiettivi.
Crogiolarsi nel senso di ingiustizia o di impotenza non ti aiuterà in
alcun modo, anzi! Quando occupi il tuo tempo a pensare
costantemente a una persona, in cerca di difetti e scorrettezze, stai di
fatto alterando il tuo linguaggio fisiologico. Questo diventerà infatti
inevitabilmente quello di una persona risentita, rancorosa, piccata.
Come ormai sai, questo linguaggio fisiologico negativo non fa che
alterare a sua volta la tua personalità, che diventerà
irrimediabilmente quella di una persona pessimista, negativa. Inutile
dirti le conseguenze che questo ha sulla tua capacità di realizzare i
tuoi sogni e i tuoi desideri…è quasi impossibile fare delle scelte sagge
di lungo periodo con questa predisposizione d’animo.
La saggezza popolare dice che l’erba del vicino è sempre più verde.
Nella nostra società molti amano mostrare agli altri i loro successi –
magari amplificandoli – ma difficilmente parlano dei loro errori e
delle loro difficoltà. Essere costantemente esposti a questi input,
diciamo così, “parziali” genera in noi invidia e insicurezza, poche
volte desiderio di migliorarsi. Non perdere di vista il tuo obiettivo e il
percorso che hai scelto ed evita il più possibile questi confronti e
queste forme di comunicazione tossiche e, alla fine della corsa,
ingannevoli.

Secondo passaggio

Per prendere decisioni giuste per il tuo futuro un altro aspetto da non
trascurare è il modo in cui affronti i tuoi errori passati. Se in
precedenza hai fallito, non c’è palestra migliore per andare avanti che
analizzare, a mente fredda e con cura, dov’è che hai sbagliato.
Nessuno dice che sia facile. Infatti spesso, quando pensiamo a ciò
che abbiamo fatto male, tendiamo a caricarci di colpe che a loro volta
incidono negativamente sulla nostra autostima. Questo non deve
accadere. Non si tratta di te, né di come sei fatto, né di quanto sei
sfortunato: in questo momento non ha nessuna importanza. Quello
che ti serve è un’analisi oggettiva, un modo concreto per individuare
l’errore e trovare il modo per assicurarti che non accada mai più,
almeno non nello stesso modo! Gli errori sono parte del percorso,
sono maestri insostituibili, e ne commetterai sempre di nuovi e di
diversi: l’importante è cercare di evitare per quanto possibile di
inciampare due volte sullo stesso sasso. In questo consiste la spirale
dell’apprendimento e della crescita personale.
Una volta capito dove hai sbagliato potrai confrontarti con l’altro,
quello che invece ha avuto successo: hai finalmente capito dove lui,
invece, ha fatto la cosa giusta. Sai esattamente dove lui non è
inciampato e puoi analizzare come ha fatto per aggirare l’ostacolo. È
così come l’altro, che prima era soltanto il destinatario della tua
invidia e del tuo risentimento si trasforma, magari senza nemmeno
sospettarlo, nel tuo maestro. Il suo successo è stato quindi in qualche
modo positivo anche per te, ti è servito da guida, da esempio. Ti ha
aiutato a capire dove hai sbagliato e addirittura come fare per non
commettere più quello stesso sbaglio.

Terzo passaggio

Un altro esercizio prezioso per avere successo è quello di analizzare e


capire cosa avremmo potuto fare diversamente in passato per evitare
di commettere un errore. Perché è così importante? Perché ci aiuta a
renderci conto che la maggior parte degli sbagli più gravi che
commettiamo nascono in realtà da piccole sviste o fraintendimenti.
Oppure valutazioni errate su aspetti che in un primo momento
potevano sembrare secondari, poco determinanti. È veramente
incredibile la quantità di sciagure, anche gravi, causate da un errore
banale, una dimenticanza minima, un errore da niente. O magari
perché proprio quella volta ci si dimenticò di prendere una
precauzione ampiamente raccomandata o perché un piano
all’apparenza perfetto non teneva conto di un potenziale sviluppo in
grado di mandare tutto all’aria. Avere ben presente questi dettagli è
fondamentale quando vogliamo fare un piano per il futuro che ci
garantisce il successo: nessuno vuole fallire miseramente per uno
sbaglio infantile. Inoltre, renderci conto dove sono, per noi, quei
piccoli errori ci consente di capire meglio il nostro carattere e dove
dobbiamo lavorare di più se vogliamo avere successo. Sei una
persona che perde spesso delle occasioni per mancanza di
tempismo? tendi a procrastinare e sei sempre in ritardo? Oppure sei
di quelli impazienti, che pur di fare in fretta dimenticano dettagli
importanti o rovinano quello che hanno fatto in maniera maldestra?
Questi sono soltanto alcuni esempi, ma tutti noi abbiamo un punto
debole a livello caratteriale che dobbiamo sorvegliare attentamente
per evitare che mandi all’aria i nostri piani. Analizza i tuoi errori
passati e cerca di capire se c’è una costante, una tipologia di sbaglio
che si ripropone ancora e ancora. Non è facile confrontarci con questi
aspetti - diciamo così – “poco lusinghieri” della nostra personalità,
ma è fondamentale farlo per crescere, per non ripetere gli stessi
errori. Anche qui, non c’è bisogno di colpevolizzarsi o di “darsi
addosso” per ciò che è stato: basta capire e sviluppare delle tecniche
– ognuno di noi ha le sue, quelle che meglio si adattano a noi e alle
nostre mancanze – per non continuare a esserne vittima.

Quarto passaggio

Eccoti un altro aspetto da non trascurare: lo studio del risultato più


probabile di ogni tua mossa. Finora hai capito l’importanza di
analizzare gli errori commessi in passato, perché questo ti metterà al
riparo di fare sbagli analoghi in futuro, ma ovviamente non basta
non ripetere gli stessi errori per portare a termine con successo un
progetto. Devi prima costruire con cura il percorso vincente. Per
prima cosa, devi tracciare i probabili esiti di ogni mossa che prevedi
di fare. Prendile a una a una e disegna tutti gli scenari possibili: così,
eventuali sbagli non ti sorprenderanno quando ormai è troppo tardi
per porvi rimedio. Cercare di anticipare tutti i risvolti possibili non ti
mette 100% al sicuro dal commettere sbagli, esistono sempre nella
vita gli episodi talmente imprevedibili da non poterci fare niente, ma,
credimi, sono una minoranza. Con un’analisi lucida e razionale la
maggior parte degli inghippi possono essere anticipati. Ovviamente,
ci auguriamo che tutto vada liscio e senza intoppi, ma essere
preparati, non farsi sorprendere dagli eventi, ti darà un vantaggio
competitivo non da poco rispetto a chi ha preferito mettersi i
paraocchi e non avere in tasca alcun piano B. Non è pessimismo, è
impiegare i poteri incredibili che ha la tua mente per raggiungere
quel risultato a cui tieni tanto.
In poche parole, evita innanzitutto di ripetere gli errori che hai fatto
in passato e cerca poi di anticipare errori futuri. In particolare, devi
prestare particolare attenzione quando il tuo piano coinvolge in
maniera diretta o indiretta l’operato di altre persone: il
comportamento umano è la principale fonte di imprevedibilità. Se
qualcosa dovesse succedere a questa persona, chi può prendere il suo
posto? Se viene meno l’aiuto promesso da Tizio, dove posso trovare
un aiuto equivalente? Sono sicuro al 100% che la considerazione che
ho di questa persona è del tutto oggettiva e non ha nulla a che fare
con i miei sentimenti? Per avere successo è infatti fondamentale
ridurre al minimo le scelte dettate dall’emotività o, quantomeno,
essere consapevole della natura di questa scelta in modo tale da
anticipare eventuali debolezze legate al coinvolgimento della persona
in questione. Quando decidi di fare qualcosa in società con qualcuno
la fiducia è fondamentale e bisogna cercare sempre di compensare i
rispettivi punti deboli. Ascoltare l’altro è importantissimo! Così come
la capacità di mettere da parte orgoglio e protagonismi in nome della
causa comune.

Quinto passaggio

Quando tracci il tuo percorso, pensa sempre in grande. Non


ridimensionarti in partenza e non ti accontentare di poco. Tu, in
primis, devi credere nelle tue capacità e nella riuscita dei tuoi piani.
E soprattutto, non farti condizionare dal pessimismo altrui, dalle
cassandre che annunciano sempre il disastro e cercano di
scoraggiarti indicandoti sempre e soltanto ciò che può andare storto.
Visualizzati mentre raggiungi i tuoi risultati senza fatica, non mentre
combatti con le difficoltà o trovi un ostacolo davanti a te. Devi
percepirti all’altezza dei tuoi obiettivi ed essere convinto delle tue
capacità.

Sesto passaggio

Tuttavia, anticipare una difficoltà ed essere pronto per reagire nel


modo giusto è, come abbiamo detto poco fa, fondamentale per la
buona riuscita di un piano. Dopo averti visto mentre vai dritto verso
il successo, visualizzati quindi nel peggiore scenario possibile mentre
risolvi alla grande la situazione. Dentro di te sai quali sono i punti
più rischiosi del tuo piano, quelli in cui qualcosa può andare storto,
magari perché non dipende interamente da te. Concentrati proprio
su quelli e cerca di immaginare ogni possibile imprevisto che rischia
di portarti fuori strada.

Settimo passaggio

Quando il tuo piano ha a che fare con gli affari e con il denaro ci sono
degli accorgimenti da non trascurare, pena il fallimento dell’intero
progetto.
Per esempio, quando arrivano delle difficoltà, uno degli errori più
comuni consiste nel tagliare le spese anziché concentrarsi sulle
entrate. Naturalmente, il principio base di un piano finanziario sano
è quello di massimizzare la differenza tra Entrate e Uscite e per farlo
basta aumentare le entrate e ridurre le uscite. Tuttavia, tendiamo a
considerare le entrate un dato immodificabile e ci concentriamo sulle
uscite. A volte, anziché tagliare a destra e a manca, penalizzando la
nostra capacità di crescere e soprattutto innescando una mentalità
da “tempi di scarsità”, a volte è più efficace cercare delle entrate
alternative o aggiuntive. Concentrate sulle spese più grandi e cerca di
modulare proprio queste. Questo non si deve tradurre però in un
indebitamento eccessivo: il debito non tarderà in trasformarsi in una
spesa ed è fondamentale farlo fruttare prima che il carico si faccia
eccessivo.
Se proprio devi concentrarti sulle spese, non sprecare troppe energie
nel risparmio sulle piccole cose: anche se può rassicurarti
nell’immediato, non cambierà sensibilmente la tua situazione
economica.

Prima di avviare il tuo progetto, accertati di avere a disposizione


delle risorse che ti permettano di cominciare la nuova esperienza con
un minimo di serenità. Se il tuo capitale iniziale non è sufficiente,
forse dovresti considerare la possibilità di attendere tempi migliori.
Se proprio devi rivolgerti a una banca, non chiedere più del 30% del
budget necessario per metterti in moto.
Evitare il più possibile i debiti costituisce una virtù sia in ambito
aziendale sia in ambito personale. I debiti limitano la tua libertà
perché aumentano la tua dipendenza da terzi. Questo vale anche
quando cerchi dei soci che apportino dei capitali: chi investe nel tuo
business spesso vuole dire la propria in merito alle scelte e alle
modalità di azione. Assicurati quindi di scegliere bene i tuoi partner e
di non legarti a loro in maniera irreversibile.
Inoltre, i debiti sono in genere un ostacolo alla serenità delle persone
e tu hai bisogno di sentirti sereno, lucido e motivato, non di passare
notti insonni, con l’angoscia di dover trovare i soldi da restituire.
Quando fai il tuo business plan concentrati sulle cose importanti,
sugli aspetti macro, anziché sui dettagli. C’è gente che spende tempo,
denaro ed energia nella creazione del nuovo lego ancora prima di
capire se è fattibile il lancio del nuovo brand! Oppure che si occupa
degli aspetti puramente di facciata della sua attività, come per
esempio di avere una sede prestigiosa, quando ancora non ha
abbastanza soldi per far partire l’attività vera e propria. Anche se
inizialmente hai delle disponibilità, sia perché hai dei soldi da parte,
sia perché hai chiesto un prestito, tieni sotto controllo le tue spese.
Puoi per esempio rimandare gli acquisti non urgenti, trovare
soluzioni alternative, comprare un bene usato, noleggiare o
condividere con gli altri.
Assicurati inoltre di conoscere bene lo stato attuale del mercato nel
quale desideri inserirti. Le analisi di mercato frequenti risultano
essenziali, anche se credi di conoscere bene il settore: le cose
cambiano in fretta e in un mondo globalizzato e in vorticoso
cambiamento sono tante le variabili in gioco.
Anche se hai molti anni di esperienza nell’ambito in cui stai cercando
di avviare un’attività, non perdere di vista il fatto che un’azienda
richiede competenze specifiche in tanti settori diversi. Non puoi
essere un tuttologo e cercare di svolgere troppi incarichi assieme
potrebbe rivelarsi davvero controproducente: cerca di circondarti di
persone specializzate nei vari aspetti (tecnico, commerciale,
amministrativo, ecc.) e se inizialmente non puoi pagare dei
collaboratori cerca delle consulenze professionali, anche su
argomenti puntuali, quelli che ti mettono più in difficoltà: è un
investimento che ti risparmierà molti errori e frustrazioni. Eviterai
inoltre di disperdere le tue energie in cose in cui non sei preparato
per investirle in altre in cui invece il tuo contributo è prezioso e
insostituibile.
Investi tempo e sforzi nella creazione di un gruppo di lavoro
strutturato. Non importa se siete in cinquanta o soltanto in due,
un’equipe organizzata, il cui operato viene rivisto periodicamente per
ottimizzarne l’impiego consente di crescere in maniera più spedita e
con meno rischio di errori.
Investire in un settore che conosci è un’ottima mossa, mentre è
sempre rischioso iniziare un’attività solo perché qualcun altro l’ha
fatto, sull’onda dell’emozione o perché uno che conosci ti ha detto
che ci sono ottimi margini di guadagno. Cerca di sfruttare le tue
esperienze pregresse, le tue competenza e la tua formazione, sarai
più indipendente e farai meno fatica a reagire nel modo giusto
quando si presentano le difficoltà: è davvero dura manovrare in un
settore in cui sei costretto a imparare tutto da capo e i “pericoli” si
moltiplicano.
Non giocare alla finanza creativa, soprattutto se non sei uno esperto
in materia, cercare di indovinare l’andamento dei mercati è
un’attività rischiosa. Ricorda che anche i guru sbagliano le loro
previsioni sulle crisi future, solo che in questo caso i soldi in ballo
sono i tuoi: i mercati sono imprevedibili per natura.
Una volta avviata la tua attività, non fare un errore tipico dei
principianti: confondere incassi e guadagni. Se le vendite cominciano
ad andare bene non tutto quello che intaschi è guadagno, soldi da
spendere o da reinvestire, i guadagni sono soltanto ciò che avanza
una volta pagati fornitori, dipendenti, quote di debito, tasse e tutte le
spese in generale. Fai bene i tuoi conti prima di trovarti senza
liquidità, potresti compromettere senza volerlo l’esito di un progetto
che peraltro era partito bene.
C’è un altro aspetto che, a differenza dei precedenti, non è di natura
strettamente economica ma che è bene considerare. Si tratta
dell’impatto che il tuo progetto potrebbe avere sulle tue relazioni
personali e familiari. Ci sarà infatti una distribuzione diversa dei
tempi e delle energie di cui disponi ed è più che probabile che questo
incida sui tuoi rapporti con gli altri: non trascurare mai questo tipo
di impatto se non vuoi pentirtene quando è troppo tardi.
In poche parole, devi sempre cercare di giocare d’anticipo per non
farti cogliere impreparato. Questo ti risparmierà un bel po’ di
sorprese e soprattutto di errori, e ti aiuterà a sentirti più sereno e
sicuro di te. Non sarai più in balia degli eventi, ma scattante, sempre
pronto a reagire.
Prepararsi al peggio per avere la meglio

Preparati sempre sia per il migliore, sia per il peggiore scenario


possibile. Questo non è che un corollario di tutto ciò che abbiamo
detto finora.
Riflettere sui migliori scenari possibili è un esercizio molto utile: cosa
farai con i soldi che guadagnerai quando il tuo business avrà
successo? In che modo li vogliamo investire per farli fruttare ancora
di più? Sarai costretto a trasferirti in una location più grande che ti
consenta di svilupparti ulteriormente? Dovrai assumere altre
persone? Quali sono i primi cambiamenti che farai dopo avere
ottenuto la promozione? Come reagiranno i tuoi colleghi? Una volta
che avrai la laurea in tasca, farai uno stage, un master oppure andrai
direttamente a lavorare? Quali sono le tue possibilità di avere
successo in ognuno di questi tre casi?
Pensa ora ai peggiori scenari possibili: qual è il tuo piano se finiscono
i soldi prima che il tuo business sia decollato? Cosa farai per
continuare a pagare i dipendenti? Se sei costretto a dichiarare
fallimento, che ripercussioni ci saranno sul tuo patrimonio e su
quello della tua famiglia? Che succede se viene a mancarti un
fornitore importante, oppure un collaboratore importante per la
riuscita del tuo piano? Che succede se fai il passo più lungo della
gamba e il tuo business si espande a una velocità che non riesci a
sostenere? Se la promozione viene data a un altro, cosa farei?
Cambierei azienda o punterei a ottenere un incarico diverso? Se il
tuo matrimonio non dovesse funzionare, sei nella condizione di
ripartire da solo, con le tue forze?
Quando qualcuna di queste possibilità si verifica nella realtà, positiva
o negativa che sia, non ti coglierà mai impreparato e la tua risposta
fisiologica sarà quindi quella giusta, quella vincente, quella che ti
mette nelle condizioni di prendere la decisione più saggia possibile.
Non mi stancherò mai di ripeterti l’importanza di cercare di
anticipare gli esiti futuri di ogni tua mossa: sia quelli negativi, sia
quelli positivi, a mente fredda, senza nascondere mai la testa nella
sabbia.
Quando intraprendiamo un nuovo progetto l’entusiasmo è il
benvenuto, perché ci dà energia e grinta per partire e per superare gli
ostacoli. Allo stesso tempo, deve essere il sorvegliato speciale numero
uno: infatti, un eccesso di entusiasmo può farci perdere in lucidità,
impedendoci di realizzare se stiamo andando troppo veloce o quando
stiamo abbandonando le cautele d’obbligo. L’entusiasmo può
portarti a parlare troppo, svelando per esempio ai tuoi concorrenti
delle informazioni preziose. Inoltre, quando ti esponi troppo il tuo
ego può diventare un problema: pur di lusingarlo potresti prendere
delle decisioni che non sono le più giuste se la priorità è il tuo piano.
Potresti per esempio sottovalutare un concorrente perché preferisci
non riconoscere che ha delle qualità o che sta facendo qualcosa
meglio di te. A volte l’ego ci impedisce di accettare un buon consiglio,
magari perché non ci piace ammettere che qualcun altro ci ha
aiutato, è stato parte del nostro successo: questo è un atteggiamento
veramente miope.
Non si tratta nemmeno di fermare tutto al primo contrattempo,
anche questo sarebbe con ogni probabilità un errore, si tratta invece
di cercare il giusto equilibrio tra grinta e cautela.
Abbiamo parlato a lungo dell’importanza di considerare ogni aspetto
con cura, di chiedere consiglio alle persone giuste, qualificate, ben
intenzionate. Abbiamo parlato di studiare con attenzione le mosse
delle persone che hanno fatto meglio di noi, così come gli errori fatti
in passato e il modo per evitare che capitino nuovamente. Tutto
questo richiede tempo, certo, ed è un tempo ben impiegato. Ma non
devi esagerare nel senso opposto: il tempismo è fondamentale in
ogni cosa e aspettare più del necessario per paura di sbagliare può
farti perdere l’attimo. A volte a bloccarti è la paura del fallimento, il
timore di perdere tutto, di renderti ridicolo. Soffermati sempre a
pensare se il motivo per cui rimandi costantemente la realizzazione
del tuo progetto è uno di questi. Rimanere fermo troppo a lungo sul
punto di partenza è logorante e finisce per demotivare sia te sia le
persone che hai deciso di coinvolgere nella sua realizzazione. Se hai
fiducia in te stesso e mantieni sempre il giusto linguaggio fisiologico i
poteri della tua mente saranno lì per dettarti il giusto ritmo, capirai
senza sforzo quando fermarti e quando avanzare, quando fare
un’ulteriore verifica e quando invece agire senza perdere tempo.
Facciamo un breve riassunto di quanto abbiamo detto finora sulla
capacità di prendere delle decisioni giuste, anticipando gli eventi per
evitare di essere impreparati.
Quando hai un desiderio molto grande, a cui tieni particolarmente,
assicurati di innescare il corretto linguaggio fisiologico. Per farlo,
siediti nella tua stanza e immaginati mentre insegui il tuo obiettivo,
visualizzati mentre lo fai in maniera serena, semplice e senza
inciampi. Mantieni questa visione per qualche secondo. Poi
immagina il tuo sogno che si avvera. La visione deve essere così
nitida da farti sentire in quel momento. Potrai visualizzare la tua
reazione, l’ammirazione negli occhi degli altri, la felicità di quelli che
ti vogliono bene. Ripeti questi due esercizi per tre volte. Ricorda che
ogni volta la visione deve essere più chiara, verosimile e ricca di
particolari. Osserva come il tuo linguaggio fisiologico si normalizza e
diventa quello più adatto per permetterti di prendere decisioni
vincenti, che ti portano passo dopo passo verso il tuo scopo. Si tratta
infatti di anticipare gli eventi, scegliendo la mossa giusta, quella che
ti risparmierà errori, spiacevoli sorprese e fallimenti in generale.
Cerca di capire quali sono i tuoi punti deboli, qual è stato finora il
tratto caratteriale o l’errata convinzione che finora ti ha portato a
prendere delle decisioni sbagliate e poi applica a questo le tecniche
che hai imparato, premendo le mani una contro l’altra e
normalizzando il tuo linguaggio fisiologico.
Ricordati di analizzare in che modo hanno fatto le cose bene coloro
che hanno avuto successo laddove tu hai fallito, e dove hai sbagliato
tu in passato. Cerca di capire come evitare di ripetere quegli stessi
errori. Combatti il pessimismo e l’eccesso di cautela che diventa
paralizzante. Non rimandare all’infinito e pensa sempre in grande:
non tarparti le ali prima ancora di aver cominciato a volare. Grandi
risultati sono il frutto di grandi ambizioni, forza di volontà,
determinazione e la certezza di poter raggiungere il risultato. Queste
cose in genere non mancano a chi decide di tuffarsi in una nuova
avventura economica, ma con il passare del tempo e l’arrivo delle
prime difficoltà questo stato d’animo positivo tende ad affievolirsi.
Ricorda quindi di fare le tue visualizzazioni e di mantenere il giusto
linguaggio fisiologico.
Se invece sai di essere un po’ troppo ottimista, riequilibra il tuo
linguaggio fisiologico per evitare di fare mosse avventate o dettate
puramente dal tuo ego. Un eccesso di ottimismo può portarti a non
cogliere dei segnali importanti, magari perché non vuoi ammettere
che ci sono delle difficoltà. Ovviamente, fare finta che un problema
non esiste non aiuta certo a risolverlo! È sempre meglio affrontare
con serenità e lucidità le inevitabili avversità.
Quando il tuo piano ha a che fare con gli affari e con il denaro ci sono
degli accorgimenti da non trascurare, pena il fallimento dell’intero
progetto.
Prima di entrare nei dettagli del tuo piano, considera attentamente
se ci sono delle barriere economiche, come per esempio un capitale
senza il quale non si può proprio cominciare e assicurati di averlo a
disposizione o di avere i mezzi per procurartelo. Sognare va bene, ma
prima di investire tempo ed energia nei dettagli considera gli aspetti
macro. Quando fai il piano economico non dimenticarti di prendere
in considerazione gli ostacoli e i mancati guadagni che potrebbero
essere causati dai tuoi eventuali concorrenti. Non trascurare
nemmeno gli aspetti legali della faccenda: sono spesso complessi e
richiedono delle competenze molto specifiche, ma è meglio investire
in un’adeguata consulenza legale o fiscale prima di iniziare, anziché
trovarti poi a dover rendere conto di mancati pagamenti di royalties
e copyright, tasse, assicurazioni obbligatorie, ecc. I guai legali
possono infatti zavorrare pesantemente un progetto, soprattutto se è
ancora agli inizi.
Pensa sempre in prospettiva, non fare un piano statico, che prende in
considerazione soltanto le circostanze del presente. Considera per
esempio possibili cambiamenti nei prezzi delle materie prime che ti
occorreranno o l’eventualità che diventino difficili da reperire,
considera le peculiarità del mercato in cui ti troverai ad operare,
soprattutto se non è quello in cui di solito ti muovi. Le mode
cambiano, così come le abitudini delle persone, tienine conto per
essere il più reattivo e flessibile possibile. Tieni sempre a portata un
piano B, C e addirittura D!
Non trascurare mai il fattore tempo. Fai una previsione realistica del
tempo che potrai dedicare al tuo progetto e di quando potrai mettere
il tuo piano in moto. Verifica che questi tempi siano in linea con
quelli necessari per raggiungere l’obiettivo. Un’idea vincente se
avviata nell’immediato può non esserlo altrettanto se dovesse partire
tra un anno, quando, per esempio, il numero di concorrenti è
aumentato a dismisura o l’interesse per il prodotto è cambiato
sensibilmente. Uno studio di mercato serio e professionale deve
essere il preludio di qualsiasi altra mossa.
Il tuo business plan deve considerare con cura anche gli importi
necessari per partire e per mantenere a galla l’attività, soprattutto nei
primi tempi quando, con ogni probabilità, non sarà ancora redditizia.
Tieni conto anche di tutte le altre spese che saranno comunque
necessarie nello stesso periodo per il sostentamento tuo e della tua
famiglia.
Una volta raggiunto il tuo obiettivo, quando avrai ottenuto tutti quei
riconoscimenti che ti consentono di vivere un’esistenza più agiata,
più soddisfacente da tutti i punti di vista, non farti sopraffare dal
successo. Per mantenere livelli alti sul lungo periodo è importante
non farsi schiacciare dalla troppa pressione, dall’ansia da
prestazione, dal timore di perdere tutto ciò che con fatica si è
raggiunto.
Sforzati per mantenere ben distinta la tua vita professionale e la tua
vita privata. Concediti ogni settimana uno stacco che ti consenta di
ricaricarti e di mantenerti sempre lucido e in contatto con la realtà
che ti circonda. Metti in pratica tutte le tecniche che conosci per
gestire lo stress e dare continuità al tuo successo.
Se invece le cose non dovessero andare per il verso giusto, non farti
abbattere e non mollare subito, buttando a mare tutti gli sforzi fatti.
Non farti prendere dal panico: normalizza il tuo linguaggio
fisiologico, cerca di capire dove hai sbagliato e fai un piano
dettagliato per correggere il tiro.
Essere nel posto giusto al momento
giusto

Parliamo ora del potere della tua mente conscia che ti consente di
dominare l’arte del tempismo perfetto.
Prima abbiamo avuto più volte occasione di accennare all’importanza
di cogliere l’attimo, di non agire né troppo presto né quando è troppo
tardi. Si tratta ora di considerare questo aspetto più in profondità.
La capacità di indovinare i tempi giusti ti permette di potenziare il
tuo successo con uno sforzo minimo. Impara quindi a programmare
le tue mosse per allinearti all’invincibile flusso del tempismo
perfetto.
Cogliere l’attimo può fare la differenza tra diventare milionari
partendo da zero e perdere una fortuna in una sola mossa. Con un
tempismo perfetto i più deboli possono battere i più forti nonostante
le differenze in termini di uomini o di risorse. Tutto, dal lancio di un
prodotto all’inizio di una rivoluzione, è sottoposto alle leggi del
momento giusto. A volte una manciata di ore può fare la differenza
tra un successo eclatante e una sconfitta assoluta. Ogni aspetto della
tua attività va calibrato a seconda del momento: dalla produzione
alla promozione pubblicitaria, ogni cosa ha un suo momento ideale e
sta a te capire qual è.
Purtroppo, per avere successo non basta essere i primi a fare
qualcosa. Molti visionari sono stati pessimi uomini d’affari perché
magari avevano un’idea vincente, persino rivoluzionaria, ma il
pubblico non era ancora pronto per accogliere la novità. I frutti della
loro creatività e dei loro sforzi sono stati raccolti dai loro eredi o da
coloro che hanno adottato il loro stile o le loro invenzioni nel
momento giusto. Questo vale sicuramente per il mondo degli affari,
ma anche in altri settori, come per esempio nell’arte o all’interno
della comunità scientifica. Se sei troppo in anticipo per i tuoi tempi
darai sicuramente un contributo importante, ma è possibile che tu
non possa godere in prima persona dei frutti del tuo successo.
Al tempismo si accompagna un’altra dote: la flessibilità. Infatti,
soprattutto negli affari ma non solo, bisogna fare dei piani molto
dettagliati, ma allo stesso tempo essere sempre pronti a fare i
cambiamenti necessari per assecondare variazioni inaspettate del
mercato, dell’operato dei concorrenti, ecc. Aspettare troppo per
adattarsi a una realtà che nel frattempo è cambiata può dimostrarsi
fatale per il tuo successo.
Tempismo vuol dire anche essere pronto a tuffarti quando si
presenta un’opportunità unica, inattesa. Quante volte la differenza
tra il successo galattico e il fallimento l’ha fatta il coraggio di buttarsi
quando era il momento? Tuttavia, è molto frequente esitare,
aspettare troppo e poi perdere l’occasione. Perché? Perché quando
l’opportunità di una vita si presenta può essere qualcosa talmente
grande da lasciarci paralizzati. Ci spaventiamo e rimaniamo
congelati. Il treno parte e noi rimaniamo a terra. Ma se impari a
usare tutto il potenziale della tua mente conscia questo non ti
accadrà mai.
Si tratta quindi di normalizzare il tuo linguaggio fisiologico quando
l’opportunità si presenta, contrastando la risposta di paura. Qui non
si tratta di scappare ma, in qualche modo, di lottare, di buttarti nella
mischia. Devi quindi evitare che la tua pressione sanguigna si alzi di
colpo. Come fare a mantenere la tua pressione sotto controllo, al
giusto livello? Come ormai sai, l’innalzamento improvviso è stato
causato da un pensiero falso. Bisogna quindi sostituire questa errata
convinzione con una giusta. In questo modo, la tua mente conscia
riesce a prevalere e ad agire su funzioni involontarie del tuo
organismo, come per l’appunto la pressione del sangue. Cosa accade
nel tuo corpo quando la pressione si impenna? Le pareti delle arterie
si restringono di colpo. È una micro reazione muscolare frutto della
sensazione di paura provata davanti all’imperativo di fare in tempi
brevi una scelta importante. Per abbassare la pressione devi quindi
trovare un modo per rilassare quelli stessi muscoli che hanno
causato il restringimento dei vasi.
Come si fa? Una delle tecniche provate scientificamente consiste in
ascoltare le onde del tuo cervello quando sei sereno e poi confrontare
queste onde con quelle che si producono quando invece hai paura o
sei agitato. Per ascoltare le onde del tuo cervello si vuole un
apparecchio apposito, uno strumento di misurazione che restituisce
un neuro feedback, una elettroencefalografia (EEG). Ovviamente non
è un tipo di attrezzatura che puoi avere sempre a portata: sarebbe
folle girare per strada con un mucchio di elettrodi attaccati alla tua
testa! Quello che invece puoi fare è familiarizzarti, quando sei da solo
in casa, con le onde del tuo cervello in calma per poi memorizzarle e
confrontarle con quelle proprie dei momenti di agitazione.
Siediti comodamente nella tua stanza e calma la mente e il respiro.
Concentrati sulle tue sensazioni presenti e osserva come i tuoi
muscoli si rilassano. La tua pressione tenderà ad abbassarsi.
Visualizzati ora mentre ti trovi davanti una grande opportunità,
un’occasione che aspetti da tempo. Non importa se è di natura
professionale, sentimentale, legata agli affari, ecc., è lì davanti a te e
sei pronto a coglierla. Immagina però di trovarti di colpo
nell’impossibilità di approfittarne: hai aspettato così a lungo per
avere questa chance e ora non sei in grado di prenderla al volo. Cerca
di immaginare la scena nei particolari, senti come l’ansia si
trasforma in panico e osserva come reagisce il tuo corpo a questo
pensiero angosciante. Se sei stato bravo a visualizzare la scena ti
sentirai letteralmente paralizzato dal terrore. La tua pressione si è
alzata di colpo. Familiarizzati con queste sensazioni, studiale e
memorizzale. Ora inverti la tendenza: rilassati, rilassa il tuo respiro e
i tuoi muscoli, proprio come hai fatto all’inizio. Senti il tuo battito
rallentare e i tuoi muscoli sciogliersi piano piano. Con la pratica,
questo ritorno da uno stato di stress a uno di calma sarà sempre più
veloce e automatico. Quando riuscirai a controllare le tue reazioni e a
normalizzare il tuo linguaggio fisiologico nei momenti di stress, sarai
in grado di cogliere le opportunità in maniera lucida, smetterai di
esitare e non rimarrai più paralizzato dalla paura. Per raggiungere
questo traguardo è importante praticare, praticare molto, tutti questi
meccanismi devono diventare quasi automatici.
Per aumentare l’efficacia di questa tecnica, abbinala a quella della
stimolazione mentale:
- Siediti da solo in un luogo tranquillo e chiudi gli occhi. Visualizza
l’obiettivo che vuoi raggiungere grazie al potere mentale del
tempismo perfetto. Mantieni questa visione per circa cinque secondi.
Visualizzati ora mentre raggiungi questo obiettivo grazie alla tua
capacità di fare la mossa giusta nel momento giusto. Mantieni questa
visione per quattro secondi. Ripeti questo esercizio per tre volte,
cercando sempre di essere sempre più preciso e dettagliato.
Immergiti nel personaggio finché non riesci a sentire proprio ciò che
sentiresti nel tuo corpo e nella tua mente se ti trovassi nella
situazione reale. Senti come ti trasformi in quella persona capace di
prendere al volo le opportunità che ti si presentano. Allenati per
raggiungere quello stato carico, lucido e reattivo in pochissimi
secondi.
In poche parole, tempismo vuol dire calcolare le tue mosse in modo
tale da raggiungere il massimo risultato con il minore sforzo
possibile e senza sprecare tempo. Per questo sviluppare il potere
mentale del tempismo perfetto è fondamentale per avere successo.
Assicurati quindi di far parlare al tuo corpo il linguaggio fisiologico
corretto, quello che ti mette nelle condizioni di essere lucido e calmo,
pronto a cogliere la palla al balzo. Una volta normalizzate le tue
risposte corporee, studia con attenzione e freddezza la situazione per
decidere qual è il momento migliore per agire. Quando avrai scelto la
tua strada, assicurati di far sì che la paura non ti paralizzi
impiegando le tecniche che hai imparato.
La mente guaritrice

Lo sai che la tua mente ha il potere di liberarti da tanti piccoli


malanni fisici e fastidi cronici? Si tratta di quei sintomi ricorrenti che
spesso ti rallentano o ti bloccano, consumano le tue energie e ti
distolgono dai tuoi obiettivi. Persino la soddisfazione per i successi
più eclatanti può essere messa in ombra dai malesseri cronici che
richiamano di continuo la tua attenzione: possono essere davvero
logoranti!
Chi soffre di dolori cronici sa quanto possono essere alienanti: ti
costringono a dedicarci attenzione e arriva un momento in cui sei
ossessionato da loro. Anche quando stai bene non puoi fare a meno
di pensare alla prossima volta in cui si presenteranno per portare via
la tua serenità. Alleviare il malessere diventa una vera occupazione e
raggiungi il punto in cui ti sembra che le hai provate veramente tutte
e diventi tuo malgrado un esperto della tua malattia. Inoltre, spesso i
sintomi interferiscono con la tua vita sociale, rendendola molto più
difficile. I malesseri più comuni riguardano le emicranie, l’insonnia,
il mal di schiena, il reflusso gastrico o la sindrome del colon
irritabile. Per altri ancora l’incubo si presenta sotto forma di eczemi.
Riesci a capire cosa potresti fare una volta libero da questa zavorra?
Quante energie in più avresti da dedicare al raggiungimento dei tuoi
sogni! Senza questa preoccupazione costante persino la tua
personalità potrebbe cambiare: saresti più leggero, solare, carico,
sicuro di te. Potresti finalmente godere del tuo tempo libero, dei
viaggi, delle vacanze, delle uscite con gli amici, del tempo in famiglia.
Potresti cominciare – o tornare – a praticare uno sport, imparare a
suonare uno strumento, e molte altre cose ancora.
La causa dei tuoi malesseri ricorrenti potrebbe trovarsi proprio nelle
tue abitudini, magari nulla di eclatante ma di talmente radicato che
nemmeno te ne accorgi della parte che hanno nell’insorgere dei
sintomi. Parliamo di cose come la postura, la dieta, alcuni vizi, ecc.
Magari il legame tra l’abitudine e il sintomo non è diretto, ma si crea
per accumulo, ed è per questo che non l’hai identificato da subito
come una causa. A volte invece quello che il tuo corpo ha sempre
sopportato senza fare una piega con il passare degli anni diventa
nocivo per te. Pensa a certi alimenti, alle ore di sonno, agli sforzi
fisici o al consumo di alcol o di sigarette. Più un soggetto è sensibile a
livello nervoso prima insorgeranno i malanni.
Uno dei disturbi più diffusi, soprattutto dopo una certa età, è il mal
di schiena, e per alcuni individui può diventare un vero e proprio
handicap, in grado di metterli ko, impedendo loro di fare le attività
più elementari della vita quotidiana. È un malanno molto comune,
che comincia a farsi sentire presto. Una postura sbagliata, mantenuta
a lungo, spesso per anni, è quasi sempre la causa dietro a questo tipo
di problema.
Per contro, i disturbi legati alla digestione sono spesso il risultato di
una dieta sbilanciata, troppo ricca di grassi e zuccheri e povera di
frutta e verdura fresca. Anche lo stress può causare problemi come
l’acidità di stomaco che, se trascurata, può tradursi in ulcere.
Lo stress causa anche emicranie e dolori muscolari dovuti alla
tensione prolungata. Può inoltre provocare ipertensione, uno stato
che nel tempo danneggia il cuore e le arterie. I muscoli
perennemente contratti “rubano” sangue al cervello e portano come
conseguenza dolorosi mal di testa. Ma ne possono rubare anche allo
stomaco, interrompendo o rallentando la digestione con i risultati
che puoi immaginare. Tutto questo genera un malessere che, a sua
volta, innesca un linguaggio fisiologico negativo, che rende molto
difficile il perseguimento di un obiettivo importante.
Il potere della tua mente conscia può essere utilizzato per rimediare
ai dolori causati da cattive abitudini, come per esempio una postura
sbagliata. Spesso, infatti, i dolori alle cervicali sono frutto di una
posizione errata, che vede la schiena piegata ad arco.
Se soffri di questo tipo di problema puoi Per esempio visualizzare
una freccia appuntita parallela al tuo petto, che finisce giusto sotto al
tuo mento. Ogni volta che abbassi alla testa perché hai ingobbito la
schiena la punta di questa freccia ti si conficca nel mento. Per
riuscire a visualizzare meglio la situazione puoi usare il tuo indice
come freccia e sentire il fastidio che ti causa quando abbassi la testa.
Immagina ora un’altra freccia che punta dritto alla tua schiena, tra le
spalle. Immagina che ogni volta che non cammini, ti siedi o stai in
piedi dritto questa freccia ti ferisce. Ora prova a immaginare queste
due situazioni contemporaneamente, con una freccia che punta dal
basso verso il tuo mento e un’altra che punta da dietro tra le tue
spalle. Pratica più volte questo esercizio quando sei da solo a casa.
Quando la reazione diventerà automatica avrai corretto la tua
postura senza sforzo e senza bisogno di prendere medicinali o fare
cure lunghe e dispendiose.
Anche il mal di testa può essere combattuto senza bisogno di
pastiglie, soltanto con il potere della tua mente conscia. La maggior
parte dei mal di testa sono infatti il risultato di una reazione emotiva
a uno stato di stress. Le persone ansiose tendono infatti a soffrire di
più di questo tipo di disturbo rispetto a quelle più rilassate per
natura. Questo ti fa capire come cambiando il linguaggio fisiologico
del proprio corpo si possa combattere un malessere tra i più comuni.
Ecco come puoi fare: siediti da solo in un luogo tranquillo. Chiudi gli
occhi e visualizza come via via tutti i tuoi dolori e piccoli malanni
spariscono, ti senti nuovamente forte, sano e a tuo agio. Mantieni
questa immagine per qualche secondo.
Ora immagina che il risultato sia stato veramente raggiunto,
osservati mentre ti senti e ti comporti come facevi prima che questi
disturbi si manifestassero. Sei di nuovo leggero, allegro. Mantieni
questa immagine per circa quattro secondi. Ripeti tre volte questo
esercizio immaginando e sentendo la situazione in maniera sempre
più nitida e ricca di dettagli. Prova a massaggiare delicatamente, per
alcuni secondi, la zona dolorante. Mentre lo fai, visualizza il dolore
che svanisce. Visualizza nuovamente la versione di te che non
conosceva questo malessere.
Grazie all’esercizio delle frecce e alle visualizzazioni che ti fanno
tornare a una versione sana e felice di te, potrai modificare il tuo
linguaggio fisiologico e raggiungere risultati eccellenti senza bisogno
di costose terapie né di ingerire farmaci.
I poteri della mente e la vitalità sessuale

Pochi disturbi ci rubano energia, fiducia in noi stessi e serenità come


quelli che hanno a che fare con la nostra vita sessuale. Possono
inoltre innescare altri problemi a cascata, come per esempio
problemi di coppia.
Spesso la mancanza di desiderio sessuale si accompagna a una vita di
coppia consolidata, abitudinaria. Il linguaggio fisiologico magari è
diventato quello di un padre o di una madre e non combacia più con
quello proprio di una persona sensuale. Ci lasciamo andare alla
comodità e alla sicurezza e non comunichiamo più nel modo giusto
con il partner quando si tratta di entrare in intimità. Il rapporto di
coppia tende a diventare più simile a un rapporto tra fratello e
sorella. Si perde confidenza con i rispettivi corpi e si diventa,
paradossalmente, timidi da quel punto di vista. Ribaltare di punto in
bianco quel linguaggio fisiologico quando invece si cerca un
coinvolgimento più sensuale con quella determinata persona non è
per niente facile. Non a caso molti provano a bere alcolici o a usare
delle droghe che possano disinibire, aiutare a superare quella
timidezza che si è venuta a creare nella coppia.
Quel senso di familiarità che rende tutto più difficile a letto è frutto
della mente conscia. Di conseguenza, è possibile cambiarlo proprio
imparando a usare i poteri della mente conscia.
Lo scopo è ricreare quello stato di emozione, eccitazione e brivido
che provavi le prime volte che stavi assieme al partner. Devi tornare
a guardarla, o a guardarlo, con gli occhi dell’amore. Senza quindi
cercare la perfezione, senza soffermarti su difetti e dettagli, ma con
uno sguardo complessivo di amore e di ammirazione.
Sono molti i motivi che ci fanno perdere questo sguardo “incantato”
verso la nostra compagna o compagno di vita. La morale sociale, gli
anni che passano, lo stress, l’abitudine, la mancanza di autostima, la
paura di soffrire, ecc., sono alcune delle barriere che ci bloccano e
che ci portano ad auto inibirci, ad arretrare di fronte a un’avance
romantica. Si tratta quindi di invertire il linguaggio fisiologico che si
crea in queste situazioni.
Per prima cosa, visualizza ogni muscolo del tuo corpo mentre si
rilassa e si lascia andare. Dalla sommità della testa alla punta dei
piedi: sopracciglia, collo, mani, polpacci, tutto si abbandona. Pratica
finché sarai in grado di rilassare tutto il tuo corpo in questione di
pochi secondi.
Ora prova a visualizzarti come un amante appassionato, come
qualcuno follemente innamorato. Ricorda come ti sentivi le prime
volte, in che modo guardavi l’altra persona, come ti sentivi quando si
avvicinava. Ricorda i momenti più belli e passionali tra di voi. Senza
renderti conto, l’atteggiamento da fratello-sorella svanirà e proverai
nuovamente slancio e desiderio. Visualizzati mentre avviene la
trasformazione da persona apatica e poco desiderosa di intimità ad
amante premuroso e innamorato. Mantieni questa immagine per
qualche secondo. Immagina che questo desiderio si è avverato e ora
sei sicuro di te e sexy, osserva il tuo atteggiamento, come ti comporti,
come ti guarda il partner.
Ripeti questo esercizio più volte, sempre in maniera più completa e
realistica. Se lo fai bene, ti basteranno pochi secondi di
visualizzazioni per alterare il tuo linguaggio fisiologico nella
direzione desiderata.
L’elisir dell’eterna giovinezza

Come avrai visto, i poteri della tua mente possono fare tanto per la
tua vita professionale e sessuale, per la tua salute e per il tuo
benessere in generale.
Ma se ti dicesse che possono aiutarti anche a vivere di più e a
mantenerti giovane a lungo?
Il segreto è imparare – o meglio, rimparare - a parlare il linguaggio
fisiologico della gioventù. Le persone che si sentono giovani in
genere lo sembrano anche. Il loro cervello sta ordinando ai loro
organi di comportarsi come se fossero più giovani di quello che in
realtà sono, e spesso tanto basta.
Ci sono tre esercizi che, in combinazioni tra di loro, possono
garantire un aspetto più giovanile e una vita più lunga e sana.
Il primo riguarda il peso. Infatti, uno dei primi sintomi dell’età che
avanza è l’appesantimento del fisico. Purtroppo è un problema che
riguarda tanto gli uomini quanto le donne e sono davvero pochi i
“benedetti” dalla genetica che non devono, prima o poi, combattere
con la bilancia e con l’appetito.
Spesso il desiderio di mangiare tanto e male – cibi fritti, dolci, iper
salati, iper calorici, ecc. – è frutto dello stress. Mangiare ci dà un
senso momentaneo di distrazione e di appagamento, che spesso però
si tramuta in sensi di colpa e in una frustrazione ancora più grande.
Per frenare questo meccanismo è utile mangiare piano, masticando
tanto e distogliendo l’attenzione dal sapore degli alimenti. Si tratta di
dare al senso di sazietà il tempo di manifestarsi. Rilassati per
rallentare la tua pressione e il ritmo del tuo apparato digerente.
Il secondo esercizio ti porta a riguadagnare un atteggiamento
giovane e il sex appeal. Avere un’immagine positiva di se stessi è un
fattore chiave per attirare gli altri, le persone che si piacciono sono
più sexy di quelle insicure e ossessionate dal loro aspetto fisico,
anche se quest’ultimo è favoloso risulteranno meno attrattive di altre
a loro agio con se stesse! Ma questo riguarda anche altri aspetti della
persona, come per esempio l’intelligenza. Un uomo convinto di
essere intelligente sarà più attraente di un altro che ha la stessa
intelligenza ma non ne è consapevole. Anche a parità di qualità
fisiche. Per stimolare l’autostima, siediti da solo nella tua stanza e
pensa a quando eri giovane e prestante. Prova a pensare alla persona
che allora ti faceva battere forte il cuore ma che non era
minimamente alla tua portata. Immaginati ora mentre ti trasformi
nella persona che sarebbe stata invece “all’altezza” di quel tuo amore
giovanile.
Immaginati ora mentre conquisti quella persona, nel modo in cui
avresti sempre voluto. Ora visualizzati di ritorno nel presente, ma
con intatto quell’atteggiamento da seduttore. Senti come il tuo
linguaggio fisiologico si è trasformato in quello di te giovane che
conquisti il tuo sogno romantico con facilità, con naturalezza.
Infine, vediamo ora come far sì che le cellule del tuo corpo si
predispongano a combattere l’invecchiamento. Puoi “ingannare”,
fino a un certo punto almeno, il tuo corpo con un linguaggio
fisiologico che le faccia credere che sei più giovane di quello che in
realtà sei. Il modo per farlo lo conosci già. Seduto comodamente in
un posto tranquillo, chiudi gli occhi e immaginati giovane, senza
capelli grigi, senza rughe, senza quei chiletti di troppo. Sentiti
giovane, come quando i tuoi muscoli erano scattanti e la tua schiena
dritta. Scegli come immagine quella del tuo “periodo d’oro”, di quelli
anni in cui ti sentivi in forma e al pieno delle tue energie. Questo è il
tuo desiderio: mantieni l’immagine per qualche secondo. Visualizzati
ora mentre ti trasformi gradualmente in quella persona e mantieni
questa immagine per qualche secondo. Ripeti questo esercizio tre
volte, ognuna aumentando il grado di credibilità e dettaglio
dell’immagine. Dimentica completamente la persona che sei oggi.
Verso la fine dovresti quasi sentire che sei tornato a essere quella
persona e dovrebbero bastarti pochi secondi per innescare
quell’immagine nella tua mente. Senza accorgerti il tuo linguaggio
fisiologico muterà e comincerai a comportarti con maggiore
sicurezza e freschezza. Ti sentirai più dinamico e positivo e queste
vibrazioni verranno senz’altro percepite anche dagli altri che ti
tratteranno di conseguenza. Non capiranno nemmeno il perché, ma
ti percepiranno ringiovanito. Ripeti l’esercizio di visualizzazione
spesso, quando ti alzi al mattino e prima di incontrare qualcuno.
Ormai hai imparato tante cose sui poteri segreti della tua mente
conscia e hai capito quali sono i meccanismi per innescare i
cambiamenti che desideri e far diventare realtà i tuoi desideri. Ora
solo ti resta capire cosa vuoi veramente e mettere in pratica, con
costanza e fiducia quello che hai imparato.
In poche parole il segreto è questo:

Visualizza l’obiettivo che vuoi raggiungere


Visualizza come diventa gradualmente realtà, aggirando senza
difficoltà ogni ostacolo
Visualizzati mentre diventi la persona in grado di raggiungere
quell’obiettivo senza sforzo, in maniera quasi naturale
Osserva come il tuo linguaggio fisiologico cambia per
sintonizzarsi con quello adatto a quella persona, quella che
raggiunge i suoi obiettivi e ha successo ogni volta che si propone
qualcosa. Comincerai infatti a parlare, a gesticolare, a
camminare come un vincente

Nessun obiettivo è fuori dalla tua portata e una volta che l’avrai
capito diventerai inarrestabile perché la fiducia in te stesso si
rafforzerà traguardo dopo traguardo.
Ricordati di “intercettare” al volo i tuoi stati d’animo negativi e di
contrastarli subito con le visualizzazioni. Se sei agitato non sei
lucido: è fondamentale che il tuo corpo entri nella modalità calma e
autocontrollo. Combatti, con le tecniche che hai imparato, gli stati
mentali confusionari, quelli che ti fanno sbagliare in maniera
inspiegabile, soprattutto quando si tratta di questioni legate ai soldi e
agli affari. Impara a concentrarti per capire dove hai sbagliato e come
fare per evitare di ripetere gli stessi errori. Normalizza il tuo
linguaggio corporeo quando l’ansia o le preoccupazioni rischiano di
mandarti fuori strada. Gestisci i rapporti difficili senza farti
sopraffare dalle emozioni, dalla paura o dalla rabbia con la tecnica
dei pugni stretti e a far cambiare idea alle persone con la tecnica
dello specchio. Sviluppa la capacità di capire qual è il momento
giusto per ogni cosa, per smettere sia di procrastinare, paralizzato
dalla paura, sia di fare mosse avventate in preda all’entusiasmo.
Utilizza quello che hai imparato per risolvere tanti piccoli malesseri
comuni e per migliorare la tua vita sessuale e di coppia. Infine,
sentiti e mostrati molto più giovane di quello che in realtà sei con un
minimo di sforzo.
E ricorda: tu sei già la persona che hai sempre voluto essere.
Conclusione

Mentre completi queste pagine e rifletti sul viaggio compiuto in Il


potere della mente conscia, è essenziale che tu riconosca i progressi
che hai fatto. Ogni capitolo letto, ogni esercizio praticato, ogni
intuizione acquisita lungo questo cammino, è un tassello cruciale
nella creazione della vita che desideri. Hai imparato non solo a
comprendere l’enorme potere della tua mente conscia, ma anche a
usarlo con determinazione e intenzione. Hai scoperto come
potenziare il tuo intelletto, come superare le barriere mentali, e come
impiegare la tua consapevolezza per influenzare positivamente te
stesso e il mondo intorno a te.
Ricorda, il potere della mente conscia non è un segreto nascosto in
queste pagine, ma una realtà che vive dentro di te. È una fonte
inesauribile di forza, creatività e potenziale che, una volta compresa e
utilizzata, può portarti oltre i limiti di ciò che hai sempre considerato
possibile.
Non considerare questo libro come un capitolo conclusivo, ma come
il punto di partenza di un percorso continuo di scoperta, crescita e
trasformazione. La tua mente conscia è il tuo alleato più prezioso in
questo viaggio. Utilizzala con coraggio, curiosità e fiducia.
La vita che desideri è nelle tue mani. Tutto ciò che serve è la volontà
di sognare, la determinazione di agire e la saggezza di sfruttare il
potere della tua mente conscia. Prosegui con fiducia, consapevole che
ogni passo che fai è un passo verso la realizzazione del tuo potenziale
infinito. Sei il creatore della tua realtà, e il futuro è luminoso nelle
mani di chi osa credere nel potere della propria mente.
L’autrice

Olivia K. Harrison è una stimata autrice, Life Coach e conferenziera


americana, riconosciuta per il suo approccio innovativo e olistico allo
sviluppo personale e professionale. Nata a San Francisco nel 1975,
Olivia ha conseguito un Master in Psicologia Positiva all’Università
della California e ha dedicato gran parte della sua carriera a
esplorare le dinamiche della realizzazione personale e del benessere
emotivo.
Dopo aver lavorato per oltre un decennio come psicoterapeuta,
Olivia ha iniziato a scrivere e a tenere conferenze, ispirando migliaia
di persone con il suo messaggio di autenticità, equilibrio e crescita
consapevole. È nota per i suoi seminari interattivi e workshop, dove
combina tecniche di mindfulness, esercizi di auto-riflessione e
strategie pratiche per aiutare individui di ogni età a sbloccare il loro
potenziale e a vivere una vita più soddisfacente.
Olivia è anche attiva in iniziative sociali: collabora con organizzazioni
non-profit per promuovere l’educazione e il benessere mentale nelle
comunità svantaggiate. La sua visione, che integra sviluppo
personale e impegno sociale, continua a ispirare un pubblico globale.
Questo è il suo primo libro.

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