Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LE PARTICOLARITA
DEL
RITO AMBROSIANO
con XVI Lavole illustrative
fuori testo
M I L A N O
ANNO DOMiNI MCMXXXVIII
IMPRIMATUR
in Curia Arch. Mediolani die 29 - VIII ~ 1938
'i‘ P. Castiglioni - V. G‘
g.” Gardina/c LScluysk’r
- ‘2 , . ,)
aHn ) Citit'sa jMi/mtcso, ()enm’ice l/P’JH’OFG (’
S. R. M.
h?
ORIGINE LATINA
INFLUSSI ,ORIENTALI
Quantunque essenzialmente romano, i1 Rite Am-
brosiano ha perb delle caratteristiche particolari,
Che sono costituite sopratutto da elementi derivati
da riti orientali. Non é certamente facile dire come
questi elementi orientali siano penetrati nel R. A.;
ma 1 rapporti diretti o indiretti di Milano coll’O—
riente furono numerosi. Ricordiamo la‘nazionalité
CORRUZIONI E CORREZIONI
(15) Como, Storia di Milano, parte V. an. 1440. U11 buon pen~
nello ottocentista ha ricostruito 1a scena in una tela, che si trova
ora nella casa prepositurale di Melegnano.
14
LA MESSA
PREPARAZIONE
II Sacerdote non recita mai 11 salmo Iudica me
Deus, ma 1a S. Messa si inizia invariabilmente con
questo dialogo:
Sac. In nomine Patris “t et Filii et Spiritus Sancti.
Min. Amen.
Sac. Introibo ad altare Dei.
Min. Ad Deum qui laetificat juventutem meam.
Sac. Confitemém Domino, quom‘am bonus.
Min. Quoniam in saeculum misericordia eius.
Nel Confiteor si aggiunge i1 nome di S. Ambrogio
Confessore; prima del Mise'reatur... omnibus pecca-
tis..., si dice Deo gratias, e dopo 1’ Indulgentiam Si
prosegue:
Sac. Adjutorium '1' nostmm in nomine Domini.
Min. Qui fecit caelum: et termm.
Sac. Sit nomen Domini benedictum.
Min. Ex hoe mmc, et usque in saeculum.
Dopo 1a breve orazione segreta, diversa dalla ro-
mana (1), i1 Sacerdote sale in silenzio all’Altare, 10
bacia ed incensa, servito dal Diacono che sostiene 1a
navicella e poi gli consegna il turibolo ritirandosi in
OFFERTORIO
IA II‘RAZIONE E LA COMUNIONE
Messa Incensazione
ambrosiana del
solenne Celebramel
—37
CON CLUSIONE
CANTO AMBROSIANO 0’
-
Insomma, é arte perfetta la gregor’mna, avendo
,creato con elementi antichi e nuovi uno stile eccle-
siastico completo e da tutti facilmente Compreso.
Il canto amb'rosiano ha perc‘) il vantaggio di una
phi grandé originalitd. Rappresenta una semplicitd
pm profonda, ancora in piena libertd di espressione,
tale che possiede una spontaneitd meravigh’osa nel
trattamento del testo, nella combinazéone degli inter-
palli e nell’andamento module.
Nell’ambrosiano ml sono percib contrasti frequen-
tissimi tm i1 recitato e il « jubilus »; trd la forma
,semplice, puramente sillabica, e lo stile pm ornato
del. testo; 1m; 11 susseguirsi di parecchi e ripetuti in-
tervalli contigui, quasi troppo insistent}. o monotoni,
e di salti arditi, inattesi; ci sono colpi geniali, dram-
matici e quasi diremmo santamente appassionati, in
mezzo a sviluppi melodici p‘m}. tranquilli, 'quasi, si di-
-—4I
UFFICIATURA
A MATUTINO
Anchc ncll’ufi‘iciatura divina ii R. A. rivela ii suo
carattere arcaico, cioé minor ricchezza e varietéi, ed
una pi1‘1 grande semplicité.
II Salterio é usato non nella versione volgata, ma
in una p111 antica, molto probabilmente 1a Itala, di
cui parla S. Agostino (1), e Viene recitato in massi-
ma parte (salmi 1—108) nel solo matutino, distribuito
in dieci decurie, che corrispondono ai primi cinque
giorni di due settimane, distribuzione che richiama
ALLE LODI
Le Lodi furono staccate dal Matutino solo per di-
sposizione di Federico Borromeo (4).
Si incomincia, anziché finire come nel R. R, col
Cantico di Zaccaria: Benedictus Dow/Linus Deus Israel
(Lue, 1), a cui segue nei solenni, Domeniche e feste
I’Antifona alla Croce (5); quindi, detto O'remus, una
orazione secreta che richiama Mosé, i1 suo cantico
A PRIMA
A TERZA
L’inno breve Nunc, Sancte nobis Spiritus e sosti—
tuito nelle Domeniche, Solennité del Signore ed ot—
tave dal Jam surgit hora tertia, composizione certa-
mente santambrosiana; quindi si continua i1 salmo
118 dal verso 33, con tre gruppi d1 16 versetti inter—
calati dal Gloria. L’epistolella varia secondo i tempi
e le festivité. Seguono i versetti relativi e il capitolo
proprio (che moltevolte fornisce, suddiviso, i versi-
coli dell’ora seguente) e l’orazione. Nelle ferie si ag~
giungono 1e Preci, cioé il Pater noster, sei versicoli
e il salmo 50 Mise'rere. L’orazione nelle ferie cornu-
ni é 1a seguente:
Deus, omnipotens Pater, gloriam majesta-
tis tuae suppliciter exommus: ut, sicut hora
tertia Apostolos Filii tui visitatione Sancti
Spiritus confii'masti, ita, corda et corpora no-
stra, e0 advemlente, illuminare et bustodire
digne'ris. Per eundem D. N. J. C. Filium tuum,
qui tecum vivit et regnat in unitate eiusdem
Spé'r-itus Sancti Deus per omnia saecula sae—
culorum, B. Amen (8).
A SESTA E NONA ’
L’inno di Terza é invariabilmente il Reetor po-
tens, verax Deus; quello di Nona i1 Rerum, Deus,
tenant vigor. I salmi sono dati dalla continuazione
“#1 118 fino alla fine. Nelle preci feriali a Sesta, in—
Veuc del salmo 50 Miserere mei, Deus, secundum ma—
gnum misericord'iam tuam, si legge i1 56: Miserere
mci, Deus, mise'rere mei; a Nona il salmo 85: In—
clina Domine au'rem tuam et exaudi me. L’orazione
'comune di Sesta é 1a seguente:
Sanctum e1: terribile nomen mum, omni-
potens Deus, humiliter deprecamm: ut, qui
hora diei sexta gloriosissimum Filium tuum
Dominum nostrum Jesum Christum crucem
ascendere voluisti, ut nos (1 potestate hostis
nequissimi liberares, eius cruce redempti
tibé Domino Deo nostro sine offensione 0m—
m? tempore serviamus. Per eundem.
L’orazione di Nona é questa:
Domine Jesu Christe, qui hora nona in
crucés patibulo Iatronem confitentem intm
moenia paradisi transire jussistfi, Te suppli—
citer deprecamm: ut confitentes peccata no—
stra, paradisi portas nos facias introire gau-
dentes. Qui vivis et regnas, etc.
La chiusura di ogni parte dell’ufficiatura (eccetto
‘il Matutino staccato dalle Lodi, di cui si (9 gié detto
a suo luogo) rassomiglia a quella della S. Messa, col—
la differenza che alle Lodi, Vespero e Compieta si
aggiunge i} Pater noster; ma nelle Ore si omette i1
7. Benedicat et exaudiat nos Deus e il Y. Procedu-
mus cum pace; 3 tutte 1e parti si aggiunge i1 71’. FE-
delium animae per Dei misericordiam requiescant
in pore. B. Amen.
52—
A VESPERO
Il Vespero é la parte piil tipica nell’ufficiatura di
Rito Ambrosiano, ed anche la piil movimentata nelle
cerimonie, perché i1 Dominus vobiscum e 1e orazioni
(che sono ordinariamente almeno quattro) vehgono
recitate dinanzi all’Altare, intercaiate dalla recita del—
l’Inno, dei salmi e del Magnificat, che vien fatta alla
panca. I Ministri usano la tunicella anziché i1 piviale.
Si inizia col Dominus vobiscum 9 ~— specialité tut-
ta propria del Rito Ambrosiano w col Lucema-
rium (9), mentre vengono collocati sulla mensa del-
I’Altare i due canta'ri o candelieri accesi. II Lucerna—
rio é una specie di Antifona composta da tre verset~
ti, dei quali il terzo é 1a riproduzione del primo, di
.varia dizione (ve ne sono di graziosissimi), ma con ri-
ferimento‘ costante alla luce, e colla triplice termina-
zione uguale. Riportiamo. 11 Lucernario domenicale:
Quoniam tu illuminas lucernam meam,
Domine * Deus meus, illumina tenebras
meas. '
Y. Quoniam in te eripiar a tentatione *
ram
"13‘”
'3
Canto tie!
Vangelu
sull' amhune
—-53
A COMPIETA
SACRAMENTI
BATTESIMO
Nel Rito Ambrosiano il Battesimo si amministra
per immersione: si usa percit‘) tuffare leggermente
1a testa del bambino nell’acqua battesimale, bene-
detta 1a vigilia di Pasqua 0 di Pentecoste colla infu-
sione del solo S. Crisma.
Il rito battesimale incomincia con questo dialogo:
Sacerdote. Quis illum (illam) offe'rt?
Padrino. Ego.
Sac. Quid vult fieri?
Padr. Christianus.
Sac. Meret'wr a parentibus suis?
Padr. Meretu'r.
Sac. (verso i1 bambino) Abrenuncias diabolo?
Padr. (per il bambino) Abrenuncio.
Sac. Abrenucias saeculo et pompis eius?
Padr. Abrenuncio.
Sac. Memor esto sermonis tui, et nunquam tibi ex—
cidat tuae seriae cautionis.
Padr. Memor era.
52—
COMUNIONE
Fatta breve adOrazione, il Sacerdote sale alla pre-
d‘ella dell’Altare, estrae la S. Pisside dal Tabernacolo
e si rivolge a1 popolo. Allora il chierico, dopo i1 se-
64——
gno di Croce, incomincia i1 Confiteor. I1 triplice Do-
mine, non sum dignus é detto dal chierico: i1 comu—
nicando stesso risponde Amen alla formola comune
di distribuzione della SS. Eucaristia: Corpus Domi~
ml nostri Jesu Christi custodial? animam tuam in vi-
tam aeternam.
Tomato all’Altare, i1 Sacerdote dice Dominus v0—
biscum e l’orazione:
Domino sancte, Pater omnipotens, aeterne
Deus, te humiliter deprecamur: ut accipien-
ti fratri nost'ro (sorori nostrae) sacrosanctam
Corporis et Sanguimls Domini nostri Jesu
Christi Filii tui Eucharistiam, et animae et
corporis sit salus. Per eundem Dominum no-
strum Jesum. Christum Filium mum, qui te—
cum vivit et regnat in unitate Spiritus San-
cti Deus per omnia saecula saeculorum.
B. Amen.
Y. Dominus vobiscum.
B?- Et cum spiritu mo. Kyrie eleison, etc.
Secondo i rubricisti, 11 Sacerdote nell’amministra-
zione della S. Comunione fa sette genuflessioni, per-
ché adora '11 SS. Sacramento anche nel Tabernacolo,
sia prima di levarlo che dopo 1a riposizione. La be—
nedizione finale si dé con questa formula: Page et
benedictio Dei omnipotentis, Patris at $3 Filii et Spi-
ritus Sancti, descendat super 1203 et maneat semper.
Nell’ amministrazione della S. Comunione come
Viatico 1a formola é: Accipe, frater (soror), viaticum
Corporis Domini nostri Jesu Christi, qui te custodian
ab hoste maligno, et perducatin vitam aeternam.
—65
ESTREMA UNZIONE
Pil‘l brevi che nel R. R. 1e orazioni di introduzione
nella casa dell’ammalato; ma 1e Litanie dei Santi, se—
condo la forma ambrosiana, con 89 nomi di‘ Santi, in
pratica non s’omettono mai, fuorché nei casi d’ur—
genza.
Dopo 1e Sacre Unzioni, oltre 1e due orazioni, nelle
quali si ricorda l’ordine di Nostro Signore di imporre
1e mani agli infermi e l’istituzione di questo Sacra—
mento secondo che attesta l’Apostolo S. Giacomo, si
aggiungono cinque orazioni, che vanno recitate cia-
scuna da un Sacerdote distinto, nel caso che ve ne
fossero parecchi presenti.
Per 1a raccomandazione dell’anima non vi (‘2 ac-
cenno a Litanie dei Santi, sia pur brevi, con S. Abe—
le, S. Abramo e i Patroni degli ammalati: 1e orazio—
ni, pur ricche di belle immagini e commoventi, sono
meno ridondanti; né vi sono aggiunte 1e preghiere
speciali alla Madonna 6 a S. Giuseppe.
66—
ORDINI ‘SACRI
Si segue pur qui esattamente come per la Cresima
11 Pontificale Romano, comprese le Litanie dei Santi,
che in questo caso e nella Dedicazione delle Chiese
si dicono «alla Romana >1, cioé colla invocazione a
tutti i Santi delle diverse categorie e colle aggiunte,
a C111 51 risponde: Libero nos, Domine e Te rogamus,
audi nos (1).
MATR'IMONIO
Il Sacerdote Vi assiste in cotta e stola del color del
tempo e, ricevuto il consenso matrimoniale, dice 1e
parole del Vangelo: «Quad Deuce coniumcit, homo
non separet»; sovrappone quindi alle mani intrec-
ciate dei coniugi 11 lembo della stola, dicendo: «Ego,
aucto'ritate sa-nctae Matris Ecclesiae, qua fungor, co—
niungo 1203 in matrimonium in nomine Patris, et Filfi,
et Spiritus Sancti» con tre segni di croco. Asperge
poi gli sposi: «Per aquae benedictae aspe'rsionem det
vobis omnipotens Deus suam gratiam et benedictio-
nem». Quindi benedice l’anello e recita 1a S. Messa.
Ma 1a benedizione alla sposa non é data dopo 11
Pater noster, bensi a Messa ultimata, ed a11a lunga
preghiera si aggiunge i1 salmo 127: Beati omnes, qui
timent Dominum, conchiudendo c0113. bella preghie—
_ra comune: Deus Abraham, Deus Isaac et Deus Ja-
cob sit vobiscum...
HWMDOHOHOHHHOOHOOCHOOHODM
SACRAMENTALI
FUNZIONI EUCARISTICHE
BENEDIZIONI
Ricordiamo solo che 1a Benedizione che si usa dare
nelle case a Pasqua nel Rito Romano, in quello Am-
brosiano si anticipa-la Vigilia di Natale, con una ora-
zione péraltro che ricorda il segno delle case nella
Pasqua ebraica. '
a .. ’5
y _, . . .. . . , . A
m“8:27“ 'fifiWsW
TEMPI LITURGICI
AVVENTO AMBROSIANO
L’Avvento Ambrosiano incomincia la Domenica
dopo 1a festa di S. Martino e conta abitualmente sei
Domeniche (sette quando cade in Domenica la vi-
gilia di Natale), in memoria delle sei antiche epoche
del mondo.
11 color liturgico e il morello (un po’ pii). oscuro
del violaceo), tranne 1a VI Domenica, detta « de In-
carnatione D. N. J. C.» e anche «de Annunciatione
B. M. V.» (di color bianco). In queste Domeniche —
e poi anche nelle Lodi di Natale, della Circoncisione
e dell’Epifania — si dice il Cantico di Mose Attende
(Deut., c. 32) a1 posto del Benedictus. Nelle ultime
settimane sono ferie privilegiate (in cui non si pub
dir altra Messa che quella della Domenica preceden-
te) i1 Venerd‘l e il Sabato.
78—
FERIE « DE EXCEPTATO »
Cosi si chiamano i giorni dell’ultima settimana (1):
son tutte ferie privilegiate, Che hanno sette salmi al
Matutino con propria antifona e una Messa senza
parti mobili, tranne il Camus dopo l’Epistola, e inco-
mincia col Dominus vobiscum. Nelle prime tre ferie
é obbligatoria in coro la recita dopo Terza delle Li—
tanie, quall si usano nel triduo delle Litanie Minori.
TEMPO PREQUARESIMALE
SETTIMANA SANTA
GIOVEDI’ SANTO
VENERDI’ SANTO
SABATO SANTO
PASQUA
PENTECOSTE
DOMENICHE DI OTTOBRE
Sono tre, e segue 11 color rosso fino alla terza, detta
«in Dedicatione Ecclesiae Majoris ». Tale festivité
secondo gli storici fu istituita dall’Arcivescovo S. Eu—
sebio (449—465) dopo di aver res'taurato lé Chiese di-
strutte da Attila. S. Carlo Borromeo, consacrando
lfattuale Duomo il 20 ottobre 1577, volle tuttavia che
Si continuasse il ricordo alla III Domenica, 1a quale
é preceduta e preparata nella settimana dalle lezioni
di Esdra nel Breviario ed ha una ricca ufiiciatura
propria, incominciando dal primo Vespro. La Festa (‘2
in color bianco: 1e ferie che seguono sono in verde.
CALENDARIO
FD?”
* S. Quirino Vesc. e M.
.
9°
MINISTRI INFERIORI
VESTI LITURGICHE
USI ‘PARTICOLARI
DELLA METROPOLITANA
-
rioli), che portano 1a cappa nera coi risvolti verdi
che pit} si avvicina alla forma primitiva. Vi sono i
LETTORI, che portano sul braccio l’almuzia. Vi sono i
MAESTRI DELLE SCUOLE (Magistri scholamm per con-
suetudine detti MAZZECONICI), i quali pure, oltre i1
Primicerio dei Lettori, portano 1e cappe ne're come
i Notai. Infine vi sono i CAPPELLANI CORALI.
Alle dignité ed agli ufiici capitolari spett'a 1a fe-
rula, che é pure distintivo del Maestro delle S. Ce—
rimonie (2), dei Notai, dei Mazzeconici e del Primi—
cerio dei Lettori. ‘
Vi é poi 11 Collegio degli OSTIARII col proprio Pre-
fetto: questi, che per privilegio apostolico hanno
ricevuto gli Ordini minori, portano abitualmente 1’a—
bito ecclesiastico, Vivono insieme, e oltre 1a custodia
del Tempio hanno gran parte nell’ordinato svolgersi
delle sacre Cerimonie. Per 11 servizio delle Messe e
per il canto liturgico attendono poi i Chierici del
piccolo Seminario del Duomo e gli 'alunni della Scuo-
1a di S. Arialdo, genuino avanzo delle antiche scuole
arcivescovili. .
Va notato che solitamente quando esce 1a Messa
solenne £2 11 Monsignore Suddiacono che porta con
una mano il turibolo e coll’altra i1 candelabro unico.
Nella Messa pontificale, prima del Vangelo un Ca-
nonico Diacono intima: Parcite fabulis; due Ostia-
APPENDICE If
APPENDICE II.“
PREFAZI
DOMENICA VI D'AVVENTO
Aequm, et salutare: Nos tibi, Domine Deus omnipotens:
gratias agere, ct cum tune imocatione virtutis beatae Ma;
riae Vivgims festa celebrare. De cuius ventre fmcms Bfflor
mit, qui pams angeltci munere nos reple'vit. Quod Eva 'uo’
«wit m cnmme, Maria restituit in salute. Distat opus ser’
pentis, et Virginie. Inde [ma sum: venena discriminis; him
egressa mysteria Salvatoris. Inde se praebuit tentantis inn"
quitas; him Redemptoris est opitulata majestas. Inde part“:
occubuit; him Conditor resu—r'rexit, a quo humana naturay
nor: jam captiva, sed libem restituitur. Quad Adam perdidit
in payente, Christa recepit auctore. Quem mm tecum (1)
S. SIILVE STRO
EPIFANIA
DOMENICA II DI QUARESIMA,
DETTA DELLA SAMARITANA
FERIA IV IN «AUTHENTICA»
SABBATO SANCTO
SABBATO SANCT‘O
IN ECCLESIA HYEMALI PRO BAPTIZATIS
IN SOLEMNITATE PASCHAILI
EMS?" Sans?
‘ SAN MARTINO
I I Novembre
SANT’AMBROGIO
7 Dicembre
IMMACOLATA CON‘CEZIONE
DELLA BEATA VERGINE MARIA
8 Dicembre
S. LORENZO MARTIRE
IO Agosto
Aeteme Deus. Qui hodiema die Levitae tui Laurentii ft;
dem auream igne ardentissimo comprobasti: ut esset tibi
hostia viva, hos-tin sancta, in odorem suavitatis accensa.
O gloriosi certanimis virtus! O inconcussa constantia mew
tis! Stridunt membm viventis super craticulam imposita, et
prunis Saevientibus anhelantis: at at tibi hostia fieret, ct
ad triumphum martyrii intrepidus perveniret. Per Christum.
alle Litanie
-—- 141
S. CARLO
4 NOVEMBRE
Aequum, et salutare: Nos tibi, omnipotens Pater, immen’
sas gratias agere. In has enim dema saeculi hebescentis car
ligine, et Antl‘stitis Caroli pectus flamma tui amoris accew
dare, et nostros mores illius exemplo dignatus es conformare.
Crebis namque jejuniis, orationibus, et vigiliis suos sensus
edomuit: ct victoriam ab iis gioriose repmtavit. Quanta por—
re caritate ille astitit suo gregi? Quoties ém-n labentem tanar
quam Pastoa’ sustinuit? Quo'ties rectam paradisi semitam tam,
quam Magister—commostmvit? Cuius igitur salutari disciplina
fuimus instituti, ems suffragantibus meritis, patriam comer
quamm- aetemam. Per Christum.
NEL NATALE
DI UN CONFESSORE PONTEFICE
2a Messa
APPENDICE III.“
LUCERNARI
NATALE
Paravi lucemam Christa meo: £nimicos ejus induam con;
fusione: 8’3 Super ipsum autem florebit sanctificatio mea
V. Memento, Domine, David et omnis mansuetudmis
ems: 93¢ Super, etc.
. Iterum. Pamvi, etc.
EPIFANIA
Apud te, Domine, fons est vitae, et in Iumine tuo wide,
btmus lumen: {>24 Praetende mtsencordmm tuam scientt}
bus te.
7. Non vem'at mihi pes superbiae, et manus peccatoris
non moveat me: 0%? Praetende.
Iter. Apud te, etc.
PASQUA
Hallelujah.
V Dominus illuminatio men, 92¢ Et salus mea; quem til
mebo?
Iter. Hallelujah.
UNIUS MARTYRIS , solenne
Lux orta est justo, ct rectis corde 94¢ Laetitia.
Y. Dommus regna'uit: exsultet term: Iaetentur insulae
multae: 9%! Laetitia.
Iter. Lux orta, etc.
146 —
INN!
NATALE
EPIFANIA
PASQUA
IM MACOLATA
S. LORENZO
-
Turbo quem nullus quatit, aut vagantes
Dimunt venti, penetrantque nimba',
Ham Domum tetris pic‘eus tenébris
Tdrtams horret.
APPENDICE IV.“
ELENCO
DEGLI INNI DELL'UFFICIO AMBROSIANO (1)
ILLUMINANS, ALTISSIME
S. AMBROGIO — Epifania
INTENDE, QUI REGIS ISRAEL
S. AMBROGIO — Natale
INVICTE PRINCEPS MICHAEL
« AMBROSIANO» »— S. Michele Arcang.
SIMPLICIANI CARMINE
AUTORE INCERTO — S. Simpliciano
SPLENDOR PATERNAE GLORIAE
S. AMBROGIO —-— Alle Lodi
SUBACTA CEDUNT TARTARA
SAC. ANT. STAURENGHI — Assunzione di M. V.
SUMMI PARENTIS FILIO
SAC. Muss: — SS. Cuore di Gesfi
SUPPLEX SACRAMUS CANTICUM
AUTORE INCERTO —— SS. Nome di Gesfi
TE GESTIENTEM GAUDIIS
CARD. L. TRIPEPI — S. Rosario
TE LUCIS ANTE TERMINUM
S. AMBRocIo? — A Compieta
TERRAE POLIQUE CONDI'TOR
« AMBROSIANO » — SS. Trinité
TE SAECULORUM PRINCIPEM
AUTORE OCCULTO —— Cristo Re, ai Vesperi
VENI'CREATOR SPIRITUS
S. AMBROGIO? — Pentecoste, alle Lodi
* VERBUM SUPERNUM PRODIENS
S. TOMASO D’AQUINO — Corpus Domini, ai Vesperi
VEXILLA CHRISTUS INCLITA
AUTORE OCCULTO — Cristo Re, alle Lodi
VEXILLA REGIS PRODEUNT
VENANZIO FORTUNATO — Domenica delle Palme
VICTOR, NABOR, FELIX, PII
S. AMBROGIO S. Vittore
VIRTUTE CLARUS BELLICA
AUTORE IGNOTO —— S. Martino
w—«oooHOcoMooHo MHMOOOMOOHDMH
APPENDICE v}
INGRESSE ED OFFERTORI
ESCLUSIVI DEL RITO AMBROSIANOU)
Ingresse
AVE MARIA -~ Messa dc] Sabato
BENEDICITE DEUM — S. Raffaele Arc.
BONOS MEDICOS — SS. Protaso e Gervaso
CARITAS DE! — S. Filippo Neri
CERTAMEN BONUM —~ S. Romano
CIVITAS NON EGET — Epifania
CREDITE SALVATOREM —'— VI d’Avvento
DICIT DOMINUS PETRO —'SS. Pietro e Paolo
DISPERSIT, DEDIT m S. Martino
DIXIT SIMEON — Addolorata
DOMINUS SECUS LITUS — S. Andrea
DUM PERAMBULARET — Vigilia S. Andrea
EDUXIT DOMINUS -— I post. Pascha
(I) Diamo questo elenco per mostrare 1a ricchezza de] Rito Ambro—
siano. ricordando non inopportunamcnte che qualche altro brano
pub ricorrere neIle clue liturgie, ambrosiana e romana, benché in
'Messe diverse. Cosi, ad esempio, l’ingressa Luz fulgebit hodie della
III Messa ambrosiana di Natale corrisponde all’introito della II Mes;
sa romana: l'ingressa della I Domenica post Epiphaniam ambrosiana
Dum medium silentium tenerent omm'a ‘e I'introito di quella rw
mana infra Octavam Nativitatis Domini; l'ingressa di '5. Babila 5a.»
cerdotes Eius corrisponde a1 Graduale del secondo Comune di Con—
fessore Pontefice. e gli esempi si potrebbero moltiplicare.
162 —- '
Offertori
ALIENIGENAE —-- Dom. III d’Avv.
AMBROSIUS —- Elev. di S. Ambrogio
ANGELUS DOMINI ()7 Euntes...) — Pasqua
ANTE COLLES — votiva so]. della Madonna
BEATA ET VENERABILIS (Y Benedicta Tu...) m Visitazione
BEATA ET VENERABILIS (W Caelé...) — Vig. Nativ. B. V. M.
BEATI MARTINI — S. Martino
BENEDICAT TE ,_- Votiva per gli sposi
BENEDICITE DOMINUM — Angeli Custodi
BENEDIXISTI, DQMINE (Y Ostende....) -— Dom. IV d’Avv.
CAELESTIS MILITIAE — Votiva degli Angeli
CELEBRAVERUNT — Feria II in Albis
CONFORTAMINI —— Dom. V d’Avv.
CONTUMELIAS —— Feria V in Coena Dom.
CONVERTAMUR — Votiva contra Paganos
COR MUNDUM a Vet. de Spiritu Santo
CORONAM GLORIAE ~— Invenz. S. Stefano
CURVATI SUNT CAELI .,_ Dom. post Ascens.
164 —
ORIETUR — Epifania
PER UNUM HOMINEM — Immacolata Concezione
PORTIO MEA —— Comune domenicale
PRAEPARATUM EST #—- I post Pascha
PRIUSQUAM FORMAREM TE — S. Gio. Batt.
PRONUNTIABO VERITATEM — I d’Avvento
QUI OPERATUS EST PETRO —— Conv. S. Paolo
QUONIAM AD TE ORABO Com. plurium MM.
-
RESURREXIT — Feria VI in Albis
SI OBLITUS FUERO —— Comune domenicale
SPIRITUS DOMINI — I Messa di Natale
SPLENDET AEGYPTI CAMPUS — SS. Innocenti
SUSCIPE VERBUM — Annunciazione
TU ES PETRUS — Cattedra di S. Pietro
TU ES VIA —'ss. Trinité
TULERUNT DOMIN UM —— S. M. Maddalena
TULERRUNT JESUM -— S. Famiglia '
UBI SUNT NUNC DII —' Circoncisione
VIAM MANDATORUM — S. Filippo Neri
VIDERUNT OMNES — Cristoforia
VIDI SPECIOSAM — Nativité della B. V.
VISI SUNT —- Dom. post. Nativit. '
APPENDICE VIP
BIBLIOGRAFIA AMBROSIANA
LIBRI IN COMMERCIO
I. — LIBRI UFFICIALI
-
Cent. 30.
8 [9] . Accompagnamento di organo 0 di armonium alla Coma
pieta divina. -—— Cent. 50.
9 [10] . Ufficietto deila Madonna. . Solo 11: parole. — Cent. ‘30.
10 [II] Ufficio da morto, Messa, eséquie, funerali, pel popclo.
— 5010 ]e parole. # Cent. 50.
11 [12] . I canti dell’ Ufficio da morto, della Messa, delle esequie
e dei funerali, in note moderne, pel popolo. ._ Cent. 50.
12 [13] ‘ Accompagnamento di armonium alla Messa da morto.
“ L. 1,—.
Serie di cartoh'ne col canto e coll'accompagnamento di organo 0
di armonium. —~ Cent. 15 l’una:
1 [23] . Deus, Creator omnium, ambros. e in musica a 1 o pi1‘1
voci. da intercalare.
[25] , Domine, miserefe, e Kyn'e pet Ie Messe di Quaresima.
CNVI-PLWN
memo.
IO [63] . Te Deum, ambrosiano, con accompagnamento.
11 [67] — Veni, Creator Spiritus, ambros. con accomphgnamento.
~— 173
III. — CERIMONIE
V. — PIETA LITURGICA
VIII. w CALENDARIO
APPENDICE VII.a
LUCERNARI
QUONIAM TU ILLUMINAS in Dominicis, Solemnitatibus
Domini, festis B. M. V., etc.
CASTELLI - a 2 voci di ragazzi, «Canti Sacri», III, pag. 14.
In. - a 4 voci eguali, ibidem. pag. 15.
VOLPI - a 2 voci eguali. Ed. «Musica Religiosa».
IN NI
DEUS CREATOR OMNIUM, in Dominicis.
VOLPI - a 2 voci eguali, Ed. «Musica Religiosa».
ID. - a 3 voci miste (C. T. 13.), ibid.
DIGNUM CANENTES ANGELI. in festo S. Joseph.
CERVI — a 2 voci par-i, Ed. «Musica Sacra».
MYSTERIUM ECCLESIAE, in festis B. M. V.
PEROSI — a 2 voci eguali, « Melodie Sacre » Perosiane, Vol. IV.
SUPPLEX SACRAMUS CANTICUM, in festo SS. Nomim‘s
Jesu. .
CERVI - a 2 voci pari, Ed. «Musica Sacra».
TERRAE POLIQUE CONDITOR; in festo SS. Trinitatis.
PEDEMONTI '— a 3 voci virili, presso l’Autore, Foresto Sparse
(Bergamo) o presso «Musica Sacra».
MAGNIFICAT colle varianti Ambrosiane:
ALBERGONI - a 4 voci miste, Ed. «Musica Sacra».
BENTIVOGLIO - a 2 voci eguali, ibidem.
ID. — a 4 voci miste, ibid.
CASTELLI - a 2 voci (Soprani e Contralti o Tenori e Bas-
si), «Canti Sacri )1, fasc. V, pag. 41.7
CHIESA - a 4 voci miste, Ed. «Musica Sacra».
INDICE
mine;
Dedica — Preghiem I)
Avvertenza
«I
Origine latina .
‘1
Influssi orientali . .
on
Non fu pero istituito da S. Ambrogio .
:0
Differenziazione dal Rito Romano 11
Corruzioni e correzioni 13
Ambito del Rito Ambrosiano 15
LA MESSA . 19
Preparazione . 20
Messa dei catecumeni . 21
Messa dei fedeli 23
Offertorio 23
Credo 25
Canone . 27
La Frazione e la Comunione 35
Conclusione 37
CANTO AMBROSIANO . 39
UFFICIATURA 43‘
A Matutino '43
Alle Lodi . . 46
A Prima 48
A Terza 50
A Sesta e Nona 50
A VeSpero -. 52
A Compieta 57
188 ——
SACRAMENTI Pag. 61
Battesimo )) 61
Cresima )3 63
Comunione )1 63
Estrema Unzione 65
Ordini Sacri }) 66
Matrimonio )3 68
SACRAMENTALI . h 67
Funzioni Eucaristiche )1 67
Processioni Stazionaii )3 69
Liturgia dei Defunti }) 70
Benedizioni M 76
TEMPI LITURGICI )) 77
Avvento Ambrosiano . 77
Ferie «de exceptato» 78
Natale e tempo natalizio 78
Tempo prequaresimale 80
Quaresima e giorni aliturgici 80
Settimana Santa 86
Domenica delle Palme 86
Giovedi Santo . 87
Venerdi Santo . 88
Sabato Santo 91
Pasqua . . 93
Domeniche dopo Pasqua .
Triduo delle Litanie minori 94
Pentecoste . . . 97
Domeniche post Pentecosten . 97
Domeniche post Decollationem 98
Domeniche di Ottobre 98
Domeniche post Dedicationem 98
CALENDARIO 99
TAVOLE
I — Ingresso alI’Altare.
II - Ac'censione del faro alla festa di un Martire.
III - Incensazione del Celebrante.
IV - Processione dell’EvangeIiario.
V - Can-to del Vangelo sull’ambone;
‘VI - Incensazione intorno all’Altare.
VII - Orazione sopra 1e Offerte e Prefazio.
VIII - Le braccia a mo’ di Croce.
IX — Abbraccio fra i chierici e Comunione.
X - Benedizione.
I - Lezioni e responsori.
II - A1 « Magnificat».
III - Incensazione dell’Altare.
‘ IV =1ncensazione del Popolo.
V - Processione all’Altare del Patrono.
. VI - Prostrazione alle Litanie.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO D! S. AMBROGIO
MILANO ‘ 30 NOVEMBRE 1938