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E. Asnaghi © S. Lattes & C.

Editori SpA

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ELL’OPERA
IL PIANO D PRIMO ANNO

Generi
La fiaba I racconti umoristici
Attività di ascolto • Che cos’è la fiaba • Fiabe tradizionali e fiabe d’au- Attività di ascolto • Caratteristiche del genere • La grammatica
tore • Le fiabe moderne • La struttura • Le caratteristiche • Il linguag- dell’umorismo • Per la Prova Nazionale • Scrivere racconti umoristici
gio • I ruoli dei personaggi • Le funzioni • Per la Prova Nazionale • • Raccontare storie spiritose • Film • Verifica formativa
Scrivere fiabe • Raccontare fiabe • Film • Verifica formativa Filastrocca e poesia
La favola Attività di ascolto • “Dire in versi” • Che cos’è la filastrocca • Gli scopi
Attività di ascolto • Origini e sviluppo • Principali caratteristiche • • Tra passato e presente • Il verso • La rima • La divisione in sillabe •
Favole moderne • Differenza tra Favola e Fiaba • Dalle sequenze al Le figure metriche • L’enjambement • Che cos’è la poesia • Le partico-
riassunto • Per la Prova Nazionale • Scrivere favole • Parlare di favole larità della poesia • Come si legge una poesia • L’allitterazione • L’ono-
• Verifica formativa matopea • Paronomàsia • L’inversione • L’anafora • La ripetizione • La
La leggenda personificazione • La similitudine • La metafora • Scrivere filastrocche
Attività di ascolto • Per la Prova Nazionale • Scrivere leggende • e poesie • Esprimersi in versi • Verifica formativa
Raccontare leggende • Verifica formativa Il teatro
I racconti di paura Che cos’è il teatro • Gli elementi del teatro • Realizzare un progetto
Attività di ascolto • Il fascino della paura • Un po’ di storia • Gli in- teatrale • I diversi generi del teatro • La nascita del teatro • Il teatro
gredienti fissi • Per la Prova Nazionale • Scrivere racconti di paura • greco • Il teatro romano
Raccontare storie di paura

Abilità
Parlare Leggere
Parlare come attività spontanea • Parlare in occasioni formali • Or- Gli scopi della lettura • La lettura veloce • Tecniche per aumentare la
ganizzare, sostenere, migliorare l’esposizione orale • Organizzare una velocità di lettura • I modi di leggere • Il testo narrativo
discussione Scrivere
Ascoltare Introduzione alla scrittura • Orientamento • Ideazione • Pianificazione
Perché è importante sapere ascoltare • Le situazioni di ascolto • Gli • Stesura • Revisione • Correzione • Copiatura • Controllo finale • I
elementi di un ascolto efficace • Ascoltare significa… testi scritti: la descrizione, la cronaca, il testo regolativo, iI riassunto

Temi
Conoscersi per… crescere L’integrazione
Attività di ascolto • L’importanza degli altri • Tu e gli altri • Per la Prova Attività di ascolto • Che cos’è l’integrazione • Per costruire l’integra-
Nazionale • Scrivere di sé • Ascoltarsi e dialogare • Film • Verifica zione • Per la Prova Nazionale • Scrivere di integrazione • Raccontare
formativa l’integrazione • Verifica formativa
Attivi, forti, corretti: sportivi L’ambiente
Attività di ascolto • … e tu che sportivo sei? • Per la Prova Nazionale Attività di ascolto • Gaia, ovvero il pianeta vivente • Lo sviluppo so-
• Scrivere di sport • Parlare di sport • Film • Verifica formativa stenibile • Le prime leggi a difesa dell’ambiente • Gli animali a rischio
I diritti dei minori • Il mare • La biodiversità • La dichiarazione universale dei diritti degli
Attività di ascolto • I diritti del bambino secondo l’ONU • Gli articoli animali • Per la Prova Nazionale • Scrivere di animali • Parlare di
della convenzione • Per la Prova Nazionale • Proposte di scrittura • ambiente e di animali • Verifica formativa
Sostenere i diritti • Film • Verifica formativa Vivere la storia
La storia attraverso tante storie
Educazione all’immagine
Il fumetto Struttura in crescendo: fino all’ultimo minuto • Serialità dei contenuti:
La storia • Gli elementi del fumetto • Il linguaggio • I generi del fumetto un’idea, molte puntate • Lo stile: il dibattito o la rissa • La TV che
• I classici del fumetto • I supereroi • Il fumetto del mistero • I fumetti informa • Una notizia, molte interpretazini • La televisione che indaga
di oggi • Informare… divertendo • Divertire… graffiando • L’era dei grandi
fratelli: tra “reality” e “show” • Le soap opera • I telefilm • Sorrisi… di
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La grande sorella: viaggio nella TV cartone • Il cinema in TV • La pubblicità: incuriosire per vendere • Pro
Parole e immagini • Come parla la TV? • Rapidità: no ai tempi morti • e contro la TV • Davanti alla TV: occhi sempre aperti!

Miti ed eroi Epica


Miti della creazione - Miti del diluvio - Miti sui feno- Epica classica Iliade • Odissea • Eneide
meni naturali - Gli eroi della grecia - Gli eroi di Roma Epica medievale Il ciclo carolingio • Il ciclo castigliano • Il
- Eroi di altri paesi ciclo bretone • Il ciclo germanico

Quaderno dello studente


Pronti, partenza… si cresce (Progetto Accoglienza) - Il metodo di studio - Verifiche Sommative - Esercitazioni
per la Prova Nazionale

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ELL’OPERA
IL PIANO D SECONDO ANNO

Generi
Il giallo La lettera
Attività di ascolto • Perché giallo? • Un po’ di storia • I perché di Attività di ascolto • Caratteristiche generali • La lettera personale • La
un successo • Le caratteristiche del giallo • La struttura narrativa del pubblicazione • La struttura • Per la Prova Nazionale • La lettera ai
giallo - Il giallo all’italiana • Per la Prova Nazionale • Storia e intreccio giornali • Scrivere lettere • Parlare di lettere • Verifica formativa
• Scrivere racconti gialli • Parlare di “gialli” • Film • Verifica formativa Il diario
Il fantasy Attività di ascolto • Che cos’è il diario • La storia • Il diario personale
Attività di ascolto • Un po’ di storia • Gli elementi caratteristici • Le • Le caratteristiche • Il diario d’invenzione • Le motivazioni • La pub-
tecniche narrative • Per la Prova Nazionale • Scrivere racconti fantasy blicazione • Per la Prova Nazionale • Scrivere pagine di diario • Come
• Raccontare storie fantasy • Film • Verifica formativa in un diario • Verifica formativa
Il racconto di avventura La poesia
Attività di ascolto • Il fascino dell’avventura • Gli ingredienti fissi • I Attività di ascolto • Il verso e la strofa • I componimenti poetici Il ritmo
classici dell’avventura • Per la Prova Nazionale • Scrivere racconti di • L’enjambement e la cesura • La misura dei versi • La divisione in
avventura • Raccontare storie avventurose • Verifica formativa sillabe • La rima • Il suono delle parole • La disposizione delle parole •
Il racconto autobiografico Le immagini della poesia • Il significato della poesia • L’amore • Storie
Attività di ascolto • Che cos’è l’autobiografia • Breve storia del genere in versi • Genitori e figli • Scrivere versi…e altro • Parlare di poesia •
• Perché scrivere l’autobiografia • Le caratteristiche • Per la Prova Verifica formativa
Nazionale • Scrivere autobiografie • Raccontare episodi autobiografici Il teatro
• Film • Verifica formativa Il teatro moderno • Gli edifici teatrali • Leggere testi teatrali di Shake-
speare, Molière, Goldoni
Abilità
Parlare Leggere
Organizzare l’esposizione orale • Tenere un discorso • Esporre un Gli elementi del testo narrativo: autore e narratore, tempo, spazio
testo narrativo • Presentare un articolo di giornale • L’interrogazione Scrivere
Ascoltare Sperimentare tecniche diverse • Scrivere in modo creativo • Scrivere
Strategie per l’ascolto di testi orali • Cogliere gli elementi significativi di racconti
un testo • Distinguere fatti e opinioni • Prendere appunti

Temi
Le relazioni: gli amici, i bulli, i genitori Salute e alimentazione
Attività di ascolto • Che cos’è l’amicizia • Che amico sei? • Gli amici • Attività di ascolto • L’alimentazione nel tempo • La distribuzione mon-
Per la Prova Nazionale • I bulli: capire per comprendere e per agire • diale delle risorse alimentari • Per la Prova Nazionale • Una dieta
I genitori • Percorso di scrittura: le relazioni • Raccontare le relazioni • equilibrata • Per capire • Percorso di scrittura • Confrontarsi • Film •
Film • Verifica formativa Verifica formativa
La tolleranza Un tema ambientale: l’acqua
Attività di ascolto • La tolleranza della democrazia • Quotidianità tol- Attività di ascolto • L’acqua: una risorsa con tanti problemi • L’inqui-
lerante • Per la Prova Nazionale • Scrivere sulla tolleranza • Parlare di namento delle acque • Per la Prova Nazionale • Forum • Scrivere
tolleranza • Verifica formativa su un tema ambientale: l’acqua • Parlare di acqua • Film • Verifica
I diritti della donna formativa
Attività di ascolto • La regina della casa • Emancipazione femminile • Per Vivere la storia
la Prova Nazionale • Percorso di scrittura • Discutere • Verifica formativa La storia attraverso la letteratura
Educazione all’immagine
La pubblicità
Perché la pubblicità • I destinatari della pubblicità • L’originalità della pubblicità • Il linguaggio della pubblicità

Dalle origini all’anno Mille


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Il Duecento La seconda metà dell’Ottocento: Giosue Carducci • Gio-


Il Trecento: Dante Alighieri • Francesco Petrarca • Giovanni Boc- vanni Verga
caccio Il Novecento: Giovanni Pascoli • Gabriele D’Annunzio • Italo Svevo
Umanesimo e Rinascimento: Ludovico Ariosto • Torquato • Luigi Pirandello • Guido Gozzano • Filippo Tommaso Martinetti •
Tasso • Niccolò Machiavelli Vincenzo Cardarelli • Umberto Saba • Giuseppe Ungaretti • Eugenio
Montale • Salvatore Quasimodo • Alberto Moravia • Cesare Pavese •
Il Seicento: Giambattista Marino • Galileo Galilei Elio Vittorini • Primo Levi • Italo Calvino • Mario Rigoni Stern • Emilio
Il Settecento: Giuseppe Parini • Carlo Goldoni Lussu • Dino Buzzati • Elsa Morante • Natalia Ginzburg • Pier Paolo
La prima metà dell’Ottocento: Ugo Foscolo • Giacomo Leo- Pasolini • Leonardo Sciascia
pardi • Alessandro Manzoni I contemporanei

Quaderno dello studente


L’orientamento - Verifiche Sommative - Esercitazioni per la Prova Nazionale

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ELL’OPERA
IL PIANO D TERZO ANNO

Generi
Il racconto fantastico esperienze di formazione • Raccontare storie di formazione • Verifica
Attività di ascolto • Che cos’è il genere fantastico • Le origini • Il patto formativa
narrativo • Le caratteristiche del genere fantastico • La struttura e le La novella
tecniche narrative • Per la Prova Nazionale • Scrivere racconti fanta- Attività di ascolto • L’origine • Le caratteristiche del genere • Gli autori
stici • Raccontare storie fantastiche • Film • Verifica formativa principali • Per la prova Nazionale • Scrivere novelle • Raccontare •
La fantascienza Mappa per il colloquio d’Esame • Verifica formativa
Attività di ascolto • Le caratteristiche del genere • I perché del genere La poesia
• I temi e gli autori • Per la Prova Nazionale • Scrivere testi di fanta- Attività di ascolto • Le figure di suono • Le figure di sintassi • Le figure
scienza • Parlare di fantascienza • Film • Verifica formativa di significato • Parafrasi, argomento e tema, commento • La natura •
Il romanzo storico Il senso dell’esistenza • La poesia e la storia • La poesia e la società
Attività di ascolto • L’evoluzione del romanzo attraverso i suoi autori • • La vita e la morte • Scrivere poesie • Imitare i poeti • Mappa per il
Le caratteristiche del genere • Scopi del romanzo storico • Per la Pro- colloquio d’Esame • Verifica formativa
va Nazionale • Scrivere di storia • Parlare di storia • Verifica formativa Il teatro
Il romanzo di formazione Il teatro contemporaneo - Leggere testi teatrali di Čechov, Brecht, Pi-
Attività di ascolto • Che cos’è • Le origini • Le prove d’iniziazione randello, Fo
• Le tematiche adolescenziali • Per la Prova Nazionale • Scrivere

Abilità
Parlare Leggere
Affrontare l’esame finale • Sostenere l’esposizione di un argomento Il punto di vista • Le parole e i pensieri dei personaggi • Le scelte stili-
culturale • Relazionare su un’attività svolta • Sostenere un’argomen- stiche • Il tema e il messaggio • Analisi di un testo narrativo
tazione Scrivere
Ascoltare Il testo argomentativo • Caratteristiche dell’argomentazione • Strategie
Strategie per l’ascolto di testi orali • Cogliere la dinamica dei fatti • dell’argomentazione • Caratteristiche linguistiche • Produrre un testo
Comprendere le informazioni implicite • Identificare opinioni e punti argomentativo
di vista • Cogliere la struttura di un testo argomentativo • Elaborare la
propria opinione
Temi
Adolescenti che scelgono: agire per essere La mondialità
Attività di ascolto • I cambiamenti • Il gruppo • Per la Prova Naziona- Attività di ascolto • Nuovi scenari • Popolazione • Cultura • Soluzioni
le • Innamoramento e amore • Le responsabilità • Adolescenti di altri possibili • Per la Prova Nazionale • Scrivere sulla mondialità • Parlare
mondi • Scrivere sull’adolescenza • Raccontare esperienze di adole- di mondialità • Mappa per il colloquio d’Esame • Verifica formativa
scenti • Film • Mappa per il colloquio d’Esame • Verifica formativa La legalità
Il diritto alla pace Attività di ascolto • Per la Prova Nazionale • Scrivere • Parlare •
Attività di ascolto • Il diritto alla pace • Per la Prova Nazionale • Mappa per il colloquio d’esame • Verifica formativa
Scrivere storie di guerra e di pace • Raccontare esperienze di guerra e L’ambiente
di pace • Film • Mappa per il colloquio d’Esame • Verifica formativa Attività di ascolto • Il grido d’allarme della Terra • Per la Prova Nazio-
L’olocausto nale • La Terra: un pianeta da salvare • Scrivere di problemi ambien-
Attività di ascolto • Per la Prova Nazionale • Scrivere • Parlare • Film tali • Parlare di ambiente • Film • Mappa per il colloquio d’esame •
• Mappa per il colloquio d’Esame • Verifica formativa Verifica formativa

Educazione all’immagine
Il giornale Immagini dal passato • Jack e Rose - Un amore nell’Oceano • La sto-
Che cos’è il giornale • Breve storia del giornale • La libertà di stampa • ria del ‘900 sul grande schermo • La lista di Schindler - La tragedia di
Per un’informazione al servizio dei cittadini • Le sezioni del giornale • un popolo • La vita è bella • L’amore di un padre • L’adolescenza al ci-
Le notizie • I titoli • Il giornale di classe nema, tra lacrime e sorrisi • Alex e Aidi, un amore per sempre. Forse…
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• Babi e Step, un amore per sempre. Però… • Il mondo dei giovani,


Il cinema tra aspiranti veline e un futuro da sognare • Folletti, elfi, piccoli maghi
Due secoli fa, inizia la storia… - Per ridere…Ma non solo • Buio in sala,
e pesci rossi... • Una storia infinita • Gli elementi della recensione
va in scena la magia • Charlot, un “monello” malinconico • Stanlio e
Ollio: due maestri del sorriso • Bud e Terence: botte da orbi tutte da Internet
ridere! • Sorrisi…tecnologici • Non copie, ma citazioni da esperti! • Un C’erano una volta…i primi computer • Un mondo in un pc • Una rete
viaggio nel tempo tra cinema e fiaba • 2001 Odissea nello spazio: vi- di notizie • Notizie vere, notizie virtuali • Studiare con Internet, ma…
sioni del futuro • Matrix: il futuro come un incubo • Alieni buoni, alieni • Lettere elettroniche: e-mail • Pagine di diario…blog • Discutere e
cattivi • E.T. - l’extraterrestre: un amore marziano • Alien - Una minac- conoscersi on-line: forum e chat • Una rete buona o una rete cattiva?
cia sconosciuta • Il pianeta è sotto attacco! • Indipendence day - La
forza dell’umanità • La guerra dei mondi - La debolezza dell’umanità •

Quaderno dello studente


Per l’Esame di Stato - Orientamento - Verifiche Sommative - Esercitazioni per la Prova Nazionale

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I n d i ce

Generi UNITÀ 1
La fiaba ................................................................................................................................................. 2

C. Gatto Trocchi, Il vaso fatato ............................................................................................................... 3


G. Rodari, Il pulcino cosmico ................................................................................................................. 6

Generi UNITÀ 2
La favola ......................................................................................................................................... 9

Fedro, Il lupo e l’agnello ................................................................................................................................. 10


Trilussa, L’agnello furbo ..................................................................................................................................... 10
J. Muzi, L’uccello ........................................................................................................................................................... 12

Generi UNITÀ 3
La leggenda ................................................................................................................. 14

G. Valle – A. Manzi, Guglielmo Tell ................................................................................................ 15


Leggenda Eritrea, Una lezione per tutta l’umanità ............................................. 15

Generi UNITÀ 4
I racconti di paura ................................................................. 20
M. Mahy, In cerca di un fantasma ................................................................................................ 21
B. Coville, Un “mottro” nell’armadio ......................................................................................... 25

Generi UNITÀ 5
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I racconti umoristici ...................................................... 29


I. Calvino, La città smarrita nella neve ................................................................................ 30
M. Twain, Come imbiancare una staccionata .......................................................... 34
[ TR 01 ] Ascoltare Prova di ascolto, L’asino che si fingeva zoppo e il lupo .......... 38
Scrivere Proposte di scrittura ................................................................................................................................ 39
Parlare Proposte di parlato ...................................................................................................................................... 40

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Temi UNITÀ 12
Conoscersi per… crescere ..... 41
J. Wilson, Questa sono io ............................................................................................................................... 42
A. Valente, La classe ............................................................................................................................................... 46

Temi UNITÀ 13
Attivi, forti, corretti:
sportivi .......................................................................................................................................................... 50
R. Perrone, Due cognomi ................................................................................................................................. 51
A. Scemma, La carica dei “bisonti” .......................................................................................... 55

Temi UNITÀ 14
I diritti dei minori ................................................................................ 58
F. Gatti, Viki ............................................................................................................................................................................ 59
S. Townsend, Le tonsille, che scocciatura! ................................................................... 59

Temi UNITÀ 15
L’integrazione ......................................................................................................... 66
F. Gatti, Il primo giorno di scuola .................................................................................................. 67
J. Spinelli, Il mitico Jeffrey .......................................................................................................................... 67

Temi UNITÀ 16
L’ambiente ............................................................................................................................... 73
S. Lagerlöf, La scoiattola ................................................................................................................................. 75
M. Milani, L’ultimo lupo ...................................................................................................................................... 78
[ TR 02 ] Ascoltare Prova di ascolto, Cara C@rla ...................................................................................................... 82
Scrivere Proposte di scrittura ................................................................................................................................ 83
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Parlare Raccontare ..................................................................................................................................................................... 85


Indice

VI

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VOLUME 1
Generi Temi
UNITÀ 1 UNITÀ 12
LA FIABA CONOSCERSI PER CRESCERE
> C. Gatto Trocchi, Il vaso fatato > J. Wilson, Questa sono io
> G. Rodari, Il pulcino cosmico > A. Valente, La classe

UNITÀ 2 UNITÀ 13
LA FAVOLA ATTIVI, FORTI, CORRETTI:
> Fedro, Il lupo e l’agnello SPORTIVI
> Fedro, L’agnello furbo > R. Perrone, Due cognomi
> J. Muzi, L’uccello > A. Scemma, La carica dei bisonti

UNITÀ 3 UNITÀ 14
LA LEGGENDA I DIRITTI DEI MINORI
> G. Valle – A. Manzi, Guglielmo Tell > F. Gatti, Viki
> H. Weldemariam (a cura di), Una lezione > S. Townsend, Le tonsille, che scocciatura!
per tutta l’umanità
UNITÀ 15
UNITÀ 4
L’INTEGRAZIONE
I RACCONTI DI PAURA > F. Gatti, Il primo giorno di scuola
> M. Mahy, In cerca di un fantasma > J. Spinelli, Il mitico Jeffrey
> B. Coville, Un “mottro” nell’armadio
UNITÀ 16
UNITÀ 5
L’AMBIENTE
I RACCONTI UMORISTICI > S. Lagerlöf, La scoiattola
> I. Calvino, La città smarrita nella neve > M. Milani, L’ultimo lupo
> M. Twain, Come imbiancare una staccionata
PROVA DI ASCOLTO Temi
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PROVA DI ASCOLTO Generi > A. Lavatelli – A. Vivarelli, Cara C@rla


> Esopo, L’asino che si fingeva zoppo e il lupo
PROPOSTE DI SCRITTURA Temi
PROPOSTE DI SCRITTURA Generi
PROPOSTE DI PARLATO Temi
PROPOSTE DI PARLATO Generi
COMPLETANO L’UNITÀ
COMPLETANO L’UNITÀ per l’Insegnante
per l’Insegnante VERIFICA SOMMATIVA
VERIFICA SOMMATIVA > F. D’Adamo, Fatima
> B. Coville, Il giubbino di Duffy

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Generi
U 1
nitˆ

La fiaba
> Le fiabe sono racconti di origine
popolare; prima di essere scritte, per
secoli sono state raccontate a voce dai
padri ai figli.
> Ogni paese e popolo del mondo ha le
proprie fiabe.
> Nella fiaba il luogo e il tempo nel quale
il racconto è ambientato sono spesso
imprecisati (c’era una volta… in un
paese lontano…).
> I personaggi hanno caratteristiche
fisse, che si ripetono (il protagonista
buono; la strega cattiva; il giovane
coraggioso…).
Il racconto segue un modello fisso:
a. viene descritta la situazione iniziale;
b. la situazione iniziale si complica;
c. il protagonista vive avventure e deve
superare delle prove;
d. alcuni personaggi aiutano il
protagonista, altri lo ostacolano,
anche con delle magie;
e. la storia si conclude bene con un
lieto fine.
> Le fiabe insegnano ad avere fiducia in
sé stessi e che il coraggio e la bontà
sono sempre premiati.
> Alcuni autori hanno scritto delle fiabe
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moderne ambientate nel presente.

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Generi
U1 L a f i a b a

Il vaso fatato

Leggere
Le fiabe spesso sono simili tra loro. Per esempio, la fiaba che segue ricorda
quelle di Cenerentola e di Aladino.

Tre sorelle abitavano nella stessa casa, dove fi lavano il lino per vivere.
La sorella più giovane era la più brava. Riusciva a lavorare più veloce-

L
mente delle altre due e, con i soldi guadagnati, comprava delle cose per sé.
Un giorno compra al mercato un vecchio vaso. Le sorelle si arrabbiano
molto con lei per i suoi inutili acquisti e cominciano a trattarla male.
Le sorelle però non sanno che il vaso è magico. Così da quel giorno la
giovane non ha più bisogno di lavorare. Se ha fame, il vaso dà il cibo. Se
1. bracciali:
ornamenti d’oro o di
vuole un vestito, il vaso glielo procura. Tutti i suoi desideri vengono subito
altro materiale che si realizzati.
portano al polso. La giovane ha però paura della gelosia delle sorelle. Per questo motivo
non parla del vaso e finge di accontentarsi dei vestiti usati e del cibo avanzato.
Un giorno il re decide di organizzare una grande fe-
sta. Le tre sorelle vengono invitate, nonostante siano
povere.
Ma solo le due sorelle più grandi vanno alla fe-
sta, mentre la più giovane resta a casa.
Rimasta sola, la fanciulla, che non vuole
restare a casa, chiede al vaso un vestito
verde, rosso e bianco, dei gioielli splen-
denti e tutto l’occorrente per fare una
bella figura alla festa.
Vestita in quel modo, si dirige verso
il palazzo del re. Nessuno la può ricono-
scere ed è tanto bella da essere la ragazza
più ammirata.
Quando la festa fi nisce, se ne va in fretta,
ma uno dei suoi bracciali1 di diamanti cade
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nel secchio d’acqua dei cavalli del re.

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L Leggere

Il giorno dopo, i cavalli si rifiutano di bere dal secchio, perché sono spa-
ventati. Gli stallieri guardano nel secchio e trovano il bracciale perduto.
Il figlio del re chiede a suo padre il permesso di sposare la donna che
alla festa indossava il bracciale. Così il re invia due soldati in città per tro-
vare la donna che ha perso il bracciale.
Per due settimane i soldati cercano la donna senza trovarla, fi no a
quando arrivano alla casa dove abitano le tre sorelle. Provano il bracciale
al polso delle tre donne e si accorgono che va bene solo alla più piccola.
Il principe, saputa la notizia, stabilisce subito la data delle nozze, men-
tre cominciano i festeggiamenti.
Il giorno prima del matrimonio, le due sorelle invidiose decidono di
tendere una trappola2 alla sorella più giovane. Con la scusa di pettinarla le
mettono in testa tante spille a forma di piuma. Quando l’ultima spilla vie-
ne messa al suo posto, la fanciulla si trasforma in una tortorella 3 con un
ciuffo sulla testa e vola via attraverso una fi nestra.
Il principe, che non sopporta l’idea di aver perduto la sua amata, si am-
mala e sta per morire.
Il re ordina ai suoi servi di catt urare la tortorella e, una volta presa, chie-
de a una maga di rompere la magia.
La maga, che si trovava nel palazzo del re per guarire il principe malato,
riconosce la spilla magica sulla testa della tortorella e la toglie. La tortorel-
2. trappola: la si trasforma nella bella fanciulla. Il principe riconosce subito la sua in-
complotto preparato namorata e guarisce.
per trarre in inganno La fanciulla perdona le sorelle invidiose e vive felice per sempre con il
qualcuno.
suo principe.
3. tortorella: uccello
simile al colombo ma adattamento da C. Gatto Trocchi
pi• piccolo.

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Generi

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Generi
U1 L a f i a b a

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA

Leggere
1 Metti una crocetta sul completamento 3 Metti in ordine gli avvenimenti del racconto.
esatto (possono essere più di uno). a. Gli inviati del re vanno in città per tro-
a. La sorella giovane: vare chi ha perduto il bracciale.
non ha voglia di lavorare. b. La fanciulla sposa il principe.
va al mercato e compra un vaso.

L
c. La maga rompe l’incantesimo.
perde una collana alla festa del re. d. Il principe chiede in sposa la più gio-
si trasforma in una tortorella. vane delle tre sorelle.
perdona le sorelle invidiose. e. Il re invita le tre sorelle alla festa.
b. Il principe: f. La giovane va al mercato e compra un
vaso magico.
non vuole sposare la ragazza.
manda dei soldati a cercare la ragazza. g. La fanciulla si trasforma in una torto-
rella.
si ammala quando scopre che la ra-
gazza non c’è più.
4 Elimina la parola che non c’entra. L’eserci-
punisce le sorelle malvagie. zio è avviato.
c. Le due sorelle: a. Vaso – bracciale – collana – spilla
sono gentili con la sorella più giovane. b. Lino – ferro – cotone – lana
sono invidiose della sorella. c. Re – regina – principe – soldato
vanno con la sorella alla festa.
d. Gatto – tortorella – piccione – colomba
mettono una spilla magica nei capelli
della più giovane e la trasformano in e. Medicina – malato – sano – dottore
una tortorella.
5 Inserisci gli articoli IL o LA.
2 Inserisci le lettere mancanti.
......... CASA – ......... SORELLA – ......... VASO
a. Tre sorelle vi..............no nella stessa ca-
sa. ......... BRACCIALE – ......... FESTA – ......... PRINCIPE
b. La sorella più giovane era più br..............a ......... MAGA – ......... TORTORELLA – ......... SPILLA
nel lavoro.
6 Riordinando le lettere, otterrai alcune pa-
c. La ragazza compra un va............ al
role del testo.
mer.............to.
d. Il vaso è ma..............co e fa tutto quello – ETOCRMA: ....................................................................

che vuole la ra..............zza. – RSOSO: ............................................................................


E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

e. Il re invita le tre sorelle a una f..............ta. – GNEVAIO: .......................................................................


f. La ragazza perde il bra..............ale alla
– SORLELE: .......................................................................
festa.
g. Il principe vuole spo..............e la ragazza. – CIALCBRAE: .................................................................

h. La ragazza si trasforma in una tor.............. – TORELLATOR: .............................................................

ella.
i. La maga rompe l’inca..............simo.
l. Il p..............cipe e la ragazza si sposano.

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L Leggere

Il pulcino cosmico
Questa fiaba moderna è ambientata ai nostri giorni ed è stata scritta da un fa-
moso autore di racconti per ragazzi, Gianni Rodari.

L’anno scorso a Pasqua, il professor Tibolla, nell’uovo di cioccolata, al po-


sto della sorpresa ha trovato un pulcino cosmico1. Il pulcino cosmico è
uguale a un normale pulcino terrestre ma con un cappello da capitano2 in
testa e sul cappello un’antenna della televisione.
Il professore, sua moglie Luisa e i suoi bambini sono rimasti senza
parole per la meraviglia.
Il pulcino si guarda intorno e osserva: – Come siete indietro su questo
pianeta 3 , qui è appena Pasqua; da noi, su Marte Ottavo è già mercoledì
del prossimo mese. E con gli anni siamo avanti di venticinque.
Il pulcino cosmico si lamenta: – Che sfortuna! Che sfortuna!
– Cosa ti preoccupa? – domanda la signora Luisa.
– Avete rotto l’uovo volante e io non posso più tornare su Marte Ottavo.

E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

1. cosmico: che
viene dallo spazio,
dall’universo.
2. capitano: chi
comanda.
3. pianeta: corpo
Generi

celeste, come la
Terra, Giove,
Marte…

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Generi
U1 L a f i a b a

– Ma noi abbiamo comprato l’uovo in un negozio di dolci.


– Questo, in realtà, sembra un uovo di cioccolata ma è una nave spa-

Leggere
ziale e io, sembro un pulcino ma sono il suo comandante. Il mio compito
è fallito.
– Ci dispiace, ma non sappiamo qual è il tuo compito.
– Ah, non lo so nemmeno io. Io dovevo solo aspettare nella vetrina del

L
negozio il nostro agente segreto.
– Interessante – dice il professore, – avete anche degli agenti segreti
sulla Terra!
– Essi hanno il compito di trovare i terrestri che sbarcheranno su Mar-
te Ottavo tra venticinque anni.
– È strano, noi non sappiamo neppure dove si trova Marte Ottavo.
– Lassù siamo avanti col tempo di venticinque anni. Per esempio sap-
piamo già che il capitano dell’astronave4 che arriverà su Marte Ottavo si
chiamerà Gino.
– Proprio come me! – dice il figlio maggiore del professor Tibolla
– Si chiamerà Gino e avrà trentatré anni. Dunque, in questo momen-
to, sulla Terra, ha esattamente otto anni.
– Guarda, guarda – dice Gino – proprio la mia età.
– Come stavo spiegandovi, noi dobbiamo trovare Gino e gli altri che
andranno con lui per educarli come si deve.
– Perché? – dice il professore – Forse noi non li educhiamo bene i no-
stri bambini?
– Non tanto. Primo, dovete abituarli all’idea che dovranno viaggiare
tra le stelle; secondo, dovete insegnare ai bambini che sono cittadini
dell’universo; terzo, dovete insegnare che la parola nemico esiste solo sul-
la Terra; quarto…
– Scusa, comandante – chiede la signora Luisa – come si chiama di
cognome Gino?
– Si chiama Tibolla, Gino Tibolla.
– Ma sono io! – grida il figlio del professore. – Urrà!
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

– Non credere che tuo padre e io ti permetteremo… – esclama la si-


gnora Luisa.
Ma il pulcino cosmico è già volato in braccio a Gino.
– Urrà! Missione5 compiuta! Tra venticinque anni potrò tornare a ca-
4. astronave: veicolo sa anch’io.
per viaggiare nello
spazio.
– E l’uovo? – domanda con un sorriso la sorellina di Gino.
5. Missione: compito
– Lo mangiamo subito, naturalmente.
da svolgere, incarico. adattatamento da G. Rodari

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L Leggere

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Indica se le affermazioni sono vere (V) o false (F).
V F
a. Il professor Tibolla ha due figli.
b. Il pulcino cosmico viene da un altro pianeta.
c. Sul pianeta del pulcino sono indietro col tempo.
d. Il pulcino cosmico non potrà tornare al suo pianeta.
e. Gino da grande viaggerà tra le stelle.
f. Il pulcino cosmico ha compiuto la sua missione.
g. I bambini terrestri sono maleducati.
h. I terrestri arriveranno su Marte Ottavo.

2 Individua la risposta corretta.


– Dove è ambientata la fiaba? – Il protagonista della fiaba è:
Sulla Terra. il professor Tibolla.
Su Marte Ottavo. Gino.
In un luogo non precisato. il pulcino.
– Quando si svolgono i fatti raccontati? – Qual è l’elemento tecnologico-magico della fiaba?
Molti anni fa. L’antenna della televisione.
L’anno scorso. L’uovo di cioccolata.
Nel futuro. Il pulcino.
3 Ognuna delle parole della prima colonna può essere sostituita con una della seconda colon-
na: collega con una linea le parole con significato simile.
1. Missione a. Dire
2. Cosmico b. Non riuscita
3. Esclamare c. Comandante
4. Capitano d. Compito
5. Fallita e. Spaziale

4 Scrivi una frase che contenga ciascuna delle parole suggerite.


– SORPRESA: ..........................................................................................................................................................................................

– TERRESTRE: ........................................................................................................................................................................................

– CITTADINO: ..........................................................................................................................................................................................
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– MISSIONE: .............................................................................................................................................................................................
– AGENTE: .................................................................................................................................................................................................

– SEGRETO: ..............................................................................................................................................................................................

5 Nel brano si parla di uova di cioccolata, un dolce tipico legato alla Pasqua: presenta tu un
dolce tipico del tuo paese? Racconta e scrivi.
Generi

.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

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Generi
U
La favola
nità

2
> Le favole sono brevi racconti di
fantasia, in prosa o in versi.
> L’invenzione della favola è avvenuta
migliaia di anni fa; il primo scrittore
di favole fu Esopo.
> I protagonisti delle favole sono
animali parlanti. Gli animali
rappresentano le buone qualità
(virtù) e i difetti (vizi) degli uomini.
> Le favole sono semplici e brevi,
quasi sempre raccontano un solo
episodio.
> Lo scopo della favola è quello di
insegnare quali comportamenti sono
buoni e vanno imitati e quali sono
cattivi, da evitare.
> L’insegnamento viene riassunto in
una frase che si chiama “morale”
della favola.

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L Leggere

Il lupo e l’agnello
Le favole che seguono presentano una doppia versione. La prima è antica e
appartiene da molti secoli alla nostra tradizione, mentre la seconda è stata
scritta da un autore moderno, che ha cambiato il finale.

Un lupo e un agnello assetati si trovano insieme davanti a un ruscello.


Il lupo non è distante dall’agnello, che si trova a pochi passi sotto di lui.
Il lupo, da sempre goloso della carne d’agnello, cerca un motivo per li-
tigare e provoca l’agnello:
– Perché sporchi l’acqua che voglio bere?
L’agnello risponde tremante: – Non ho colpa. Bevo solo l’acqua che è
già passata dalla tua parte.
Il lupo, che non sa cosa dire di fronte alle parole dell’agnello, risponde:
– Sei mesi fa hai detto delle cose brutte su di me.
L’agnello prontamente ribatte: – Ma io sei mesi fa non ero ancora nato.
– Allora è stato tuo padre a parlare male di me – conclude il lupo, che
assale l’agnello e lo divora.
Questa favola è stata scritta per tutte le persone prepotenti che oppri-
mono gli innocenti con fi nte scuse.
Fedro

L’agnello furbo
Un lupo, mentre beve da un ruscello, vede dall’altra parte della riva un
agnello.
– Perché non vieni qui? – chiede il lupo all’agnello.
– L’acqua che stai bevendo è sporca e ti può far male, dato che
un maiale ci fa spesso il bagno. Dalla mia parte, l’acqua è limpida
e pulita perché le altre bestie non ci passano…
L’agnello risponde su-
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

bito: – Verrò volen-


tieri quando non
avrò più sete e tu
non avrai più fame.
Trilussa
Generi

10

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Generi
U2 L a favola

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Rispondi alle domande. 4 Ripeti ad alta voce le parole inserite nello

Leggere
Il lupo e l’agnello schema.
a. Dove si trova il lupo rispetto all’agnello? ACQUA
.....................................................................................................

L
.....................................................................................................
ACQUAZZONE ACQUITRINO ACQUEDOTTO
b. Che cosa cerca di fare il lupo con l’agnello?
.....................................................................................................
BESTIA
.....................................................................................................

c. Che cosa succede all’agnello?


BESTIAME BESTIOLA BESTIONE
.....................................................................................................

.....................................................................................................
BAGNO
L’agnello furbo
d. Dove si trova l’agnello rispetto al lupo?
.....................................................................................................
BAGNANTE BAGNOSCHIUMA BAGNARE
.....................................................................................................

e. Che scusa usa il lupo per ingannare 5 Inserisci gli articoli UN o UNA.
l’agnello? .................. RUSCELLO .................. LUPO
..................................................................................................... .................. COLPA .................. AGNELLO
.....................................................................................................
.................. PADRE .................. FAVOLA
f. Che risposta dà l’agnello al lupo? .................. BESTIA .................. BAGNO
.....................................................................................................
.................. RIVA .................. MAIALE
.....................................................................................................
6 Parole a incastro: inserisci i vocaboli nello
2 Rispondi alle domande. schema. L’esercizio è avviato.
a. Come si conclude la prima favola? – Ruscello
..................................................................................................... R
– Fame
..................................................................................................... U
– Acqua
..................................................................................................... S
– Agnello C
b. Come si conclude la seconda?
.....................................................................................................
– Lupo E
.....................................................................................................
– Prepotenti L
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..................................................................................................... – Innocenti L
– Sete O
c. Che differenza c’è tra il primo e il secondo
finale?
.....................................................................................................

.....................................................................................................

.....................................................................................................
P R E P E N I

3 Descrivi il lupo e l’agnello con parole tue.

11

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L Leggere

L’uccello
Ogni nazione ha le sue favole; la favola che leggerai proviene dal mondo arabo.

Un giorno un uomo catt ura un uccello dalle piume di tutti i colori e deci-
de di metterlo in gabbia per ascoltare il suo canto.
– Che cosa vuoi da me? – gli chiede l’uccello. – Guarda il mio corpo
magro, le mie zampe sottili e la mia testa piccola. Sono solo
un vecchio uccello con la voce fuori uso1. Non potrai otte-
nere niente da me. Se mi darai la libertà, ti rivelerò tre veri-
tà che ti saranno molto utili. Ti dirò la prima verità mentre
sarò nella tua mano, la seconda quando sarò al sicuro su un
albero e la terza quando sarò sulla cima della collina.
– Accetto– dice l’uomo. – Dimmi dunque la prima verità.
– Non rimpiangere2 mai la perdita di una cosa, anche se que-
sta cosa è preziosa 3 come la vita. – dice l’uccello.
L’uomo allora apre la mano e libera l’uccello.
L’uccello va sul ramo più alto di un albero e rivela4 la
seconda verità.
– Se qualcuno ti racconta una cosa incredibile, non credergli pri-
ma di avere controllato che sia vera.
L’uccello abbandona il ramo e raggiunge la cima
della collina.
– Stupido uomo – riprende – io porto su di me
due gioielli5 molto pesanti che potevano essere
tuoi! Ma invece di uccidermi mi hai lasciato li-
bero.
L’uomo, meravigliato, rimane in silenzio, poi dice:
– Rivelami almeno la terza verità.
1. fuori uso: che non
– Non hai nemmeno un po’ di intelligenza! – risponde l’uccello. – Hai
funziona più. già dimenticato quello che ti ho appena detto. A che serve rivelarti la terza
2. rimpiangere: verità se tu non hai ascoltato le prime due? Ti ho detto di non rimpiange-
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ricordare con re mai ciò che è perduto e di non credere a ciò che sembra incredibile. E
tristezza una cosa
che si è perduta. invece tu sei triste per una cosa perduta e hai creduto a una grande scioc-
3. preziosa: chezza. Il mio peso non supera i venti grammi: come potrei portare su di
importante. me gioielli pesanti? Sei davvero uno sciocco.
4. rivela: dice, spiega. L’uccello lascia la cima della collina e scompare lontano, mentre l’uo-
Generi

5. gioielli: oggetti mo rimane a riflettere sulle sue parole.


preziosi, d’oro e
adattatamento da J. Muzi
argento.

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Generi
U2 L a favola

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Metti in ordine i fatti. 4 Collega gli aggettivi contenuti nel brano al

Leggere
L’uccello vola sul ramo di un albero e ri- loro contrario.
vela la seconda verità. 1. magro a. inutile.
L’uccello racconta all’uomo che ha su di 2. sottile b. allegro.
sé dei pesanti gioielli. 3. pesante c. saggio.

L
Un uomo cattura un uccello colorato e 4. piccolo d. grasso.
lo mette in gabbia.
5. utile e. leggero.
L’uccello rimprovera l’uomo perché non
6. incredibile f. grande.
lo ha ascoltato.
7. sciocco g. credibile.
L’uccello vola via e lascia l’uomo a riflet-
tere. 8. triste h. robusto.
L’uccello chiede all’uomo di lasciarlo li- 5 Agli animali delle favole vengono attribuite
bero: in cambio gli rivelerà tre verità. caratteristiche umane: scegli quella adatta
L’uomo accetta di lasciare libero l’uccel- per ognuno degli animali di cui si parla
lo, che gli rivela la prima verità. nelle frasi seguenti.

2 Completa le frasi. Coniglio - pavone - volpe - cane


- pesce - talpa
a. L’uomo vuole mettere in gabbia l’uccello
perché ................................................................................. Muto come ........................................................................ .
b. L’uccello rivelerà all’uomo tre verità se Cieco come ....................................................................... .
l’uomo …………………………………………… Furbo come ...................................................................... .

c. La prima verità rivelata dall’uccello è che Vanitoso come ................................................................ .

non bisogna …………………………………………… Fedele come .................................................................... .

d. L’uccello non poteva avere su di sé gioielli Pauroso come ................................................................. .

pesanti perché …………………......…………………… 6 Inventa un finale diverso per la favola che


hai letto partendo dalla frase riportata:
e. L’uccello non rivela la terza verità perché
L’uomo, meravigliato, rimane in silenzio, poi
l’uomo ……………………………………………
dice: – Rivelami almeno la terza verità.
3 Quale potrebbe essere la morale della fa- L’uccello allora gli dice: – ........................................
vola?
.....................................................................................................
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

Chi ha catturato un uccello deve lasciar-


.....................................................................................................
lo libero.
.....................................................................................................
Chi vuole sapere la verità deve chiederla
.....................................................................................................
all’uomo.
.....................................................................................................
Chi crede a tutti viene facilmente ingan-
nato. .....................................................................................................

13

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Generi

La leggenda
U 3
nità

> Le leggende sono racconti di origine popolare;


prima di essere scritte, per secoli sono state
raccontate a voce dai padri ai figli.
> Le leggende sono state inventate per spiegare
fatti di cui gli uomini del passato non sapevano
dare una spiegazione storica o scientifica,
oppure per rendere più eroici dei personaggi
che un popolo riteneva importanti per la propria
storia.
> I protagonisti delle leggende sono uomini
comuni, potenti o poveri, ma anche diavoli,
santi o esseri creati dalla fantasia.
> Le leggende raccontano spesso l’origine di
un nome, la nascita di una tradizione, la
fondazione di una città.

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Generi
U3 La leg genda

Guglielmo Tell

Leggere
Gli abitanti delle montagne del territorio di Uri, in Svizzera1, sopportava-
no a fatica i comandi del governatore2 Gessler, che governava il paese in
nome dell’imperatore3 d’Austria4.
Un giorno alcuni svizzeri che volevano liberare il loro territorio dagli

L
austriaci, si riunirono e decisero che per riavere la libertà erano pronti a
1. Svizzera: Nazione morire. La notizia della loro decisione arrivò fi no al governatore che deci-
dell’Europa a nord se di scoraggiarli5 con il terrore.
dell’Italia. Il governatore chiamò il capo delle guardie6 e gli disse: – Domani è
2. governatore: chi giorno di mercato7; farai piantare nella piazza un palo8 . In cima al palo
comanda in uno
Stato. farai mettere un cappello con le piume 9, simbolo del nostro potere. Chi
3. imperatore: capo passerà nella piazza davanti al palo dovrà togliersi il cappello, in segno di
di un impero, re. rispetto. Chi non lo farà, sarà punito con la morte.
4. Austria: nazione Il giorno seguente il palo fu preparato e la popolazione fu informata
dell’Europa vicina
alla Svizzera e
della insolita decisione del governatore.
all’Italia. Arrivò in piazza un montanaro10 coraggioso che teneva per mano il
figlio. Era Guglielmo Tell, uomo di gran cuore e molto abile nell’usare la
balestra11. Arrivato davanti al palo, guardò per un attimo il cappello e poi
se ne andò senza salutare.
La guardia gli gridò: – Ohè, tu, conosci il tuo dovere o no?
Guglielmo Tell rispose: – Io so che l’uomo libero ha il dovere di non
comportarsi come uno schiavo12.

5. scoraggiarli: fare cambiare idea con


la paura.
6. guardie: persone incaricate di fare
rispettare la legge.
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7. mercato: luogo dove si trovano le


persone che vogliono vendere o
comprare una merce.
8. palo: lungo bastone diritto.
9. piume: penne di uccello.
10. montanaro: uomo che viene dalle
montagne.
11. balestra: arma simile all’arco.
12. schiavo: servo.

15

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L Leggere

Le guardie lo circondarono e lo portarono dal governatore.


Il governatore gli chiese: – Perché non hai reso omaggio13 al mio cap-
pello?
– Sono abituato a rendere omaggio soltanto al Signore dei cieli – ri-
spose il coraggioso montanaro.
– Dunque non hai rispetto per il tuo governatore?
– Non lo conosco, io sono nato in un paese libero.
Il governatore gli disse: – Tu meriti la morte, ma io sarò generoso. Tut-
ti ti considerano un grande arciere14; allora ci darai una prova della tua
bravura. Avrai salva la vita se da una distanza di cento passi riuscirai a
colpire con una freccia una mela posta sulla testa di tuo figlio. Potrai fare
un solo tiro.
Guglielmo strinse i pugni ma suo figlio gli disse: – Padre mio, tu hai la
mano ferma e io ho un cuore coraggioso; tenta la prova.
– Sono pronto – disse Guglielmo.
Arrivato nella piazza prese due frecce15 e preparò la balestra: una guar-
dia aveva messo la mela sulla testa del bambino e aveva misurato la di-
13. non hai reso stanza. Guglielmo Tell tese la corda. C’era un gran silenzio attorno, tutti
omaggio: non hai
dimostrato rispetto. pregavano o piangevano.
14. arciere: chi usa La freccia partì e spaccò la mela in due parti, senza toccare la testa del
l’arco. bambino. Il governatore, arrabbiato, disse: – Un ottimo colpo. Ma per-
15. frecce: aste di ché avevi preso due frecce e non una?
legno appuntite. – Perché temevo di sbagliare il primo colpo; il secondo era destinato a
16. tiranno: persona
che comanda con la
te, e ti avrei preso, tiranno16 – gli rispose Guglielmo Tell.
violenza. adattamento da G. Valle Ð A. Manzi

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Completa il riassunto della leggenda inse- Il governatore, per far cambiare idea agli
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

rendo al posto dei puntini le parole adatte. ……..............……………........., decise di spaventarli.


Guglielmo Tell era un uomo coraggioso che Guglielmo Tell non si fece spaventare dalle
viveva sulle montagne della ……..............…………….. guardie del ……..............……………............. e fu impri-
A quei tempi la Svizzera era governata dagli gionato. Il governatore gli disse che se vole-
……..............……………......... ma gli svizzeri volevano va salvarsi doveva dimostrare la sua bravura
Generi

riconquistare la ……..............……………............ anche con la ……..............……………................. colpendo una


a costo di ……..............……………......... ……..............………...... posta sulla ……..............…………......

16

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Generi
U3 La leg genda

di suo figlio con una sola ……..............……………......... 5 Nel racconto sono stati utilizzati molti verbi

Leggere
al tempo passato remoto. Scrivi nella tabella
Guglielmo superò la prova ma disse al …........… la forma corrispondente al tempo presente.
……..............……………............... che in caso di errore
Passato Presente
avrebbe tirato a lui la seconda ……..............…………
Si riunirono Si riuniscono
……..............………… che aveva preparato.

L
decisero
2 Rileggi l’intero brano e poi il riassunto che arrivò
hai appena completato, poi racconta oral-
chiamò
mente la leggenda.
se ne andò
3 Indica se le definizioni elencate si riferiscono disse
a Guglielmo Tell (GT) o al governatore (G).
tese
GT G
prese
a. È un austriaco.
b. È un uomo coraggioso. 6 Scrivi nello schema le parole corrispon-
c. È uno svizzero. denti alle definizioni
d. È un abile arciere. 1. abitante delle montagne:
e. È un uomo prepotente.
f. È a capo delle guardie. 2. arma usata da Guglielmo Tell:
g. Ha un figlio.
h. Non è amico dei patrioti. 3. viene posto in cima al palo:
4 Scegli il completamento esatto.
a. La leggenda di Guglielmo Tell è stata 4. la colpisce la freccia:
scritta…
per spiegare un fatto accaduto tanto
5. abitante dell’Austria:
tempo fa.
per dimostrare che Guglielmo era un
eroe per il suo popolo. 6. i patrioti combattono per lei:
b. Guglielmo Tell è un eroe…
per gli svizzeri.
per gli austriaci. 7 Immagina che il figlio di Guglielmo Tell
racconti la sua avventura straordinaria.
c. La leggenda insegna…
Continua tu.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

che bisogna ubbidire agli ordini di chi


governa. Quando la guardia mi ha messo la mela sul-
la testa io ..............................................................................
che la libertà è più importante della
vita stessa. ......................................................................................................

e. Guglielmo accetta la prova decisa dal go- Allora il papà ......................................................................


vernatore…
......................................................................................................
perché tiene di più alla sua vita che a
quella del figlio. Subito dopo tutti ……………………………….....................
perché è sicuro di superarla. ......................................................................................................

17

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L Leggere

Una lezione per tutta l’umanità


Una storia, accaduta in un posto molto lontano, parla di un vecchio che
aveva smesso di lavorare, dopo aver passato l’intera esistenza al servizio
della famiglia e del suo villaggio.
La moglie era morta qualche anno prima. Così lui era andato a vivere
con il figlio, la nuora e il piccolo nipote, che gli era molto affezionato.
Gli anni passavano e il vecchio diventava sempre più debole e malato.
1. burrone: luogo
alto e profondo,
Il figlio e la nuora dovevano occuparsi di lui.
dirupo, precipizio. La situazione divenne presto difficile. Il figlio e la moglie non riusciva-
2. riconciliarsi: no più a sopportare le richieste del vecchio; inoltre, non sosteneva-
tornare amici. no più la presenza dell’anziano, perché la vivevano come un
peso e un disturbo.
I due coniugi speravano che morisse presto e che to-
gliesse loro il pensiero della sua presenza. Così decisero
di eliminarlo. Lo misero in un grosso contenitore e il fi-
glio lo portò in cima a una montagna per poi gettarlo di
sotto.
Il nipotino, che aveva capito le intenzioni dei genitori, se-
guì il padre fi no alla vetta della montagna.
Quindi, mentre l’uomo stava per gettare il nonno nel bur-
rone1, vide il bambino.
Si arrabbiò e ordinò al figlio di tornare immediata-
mente a casa.
Ma il piccolo prontamente disse al padre: – Se
butti il nonno giù dalla montagna, non gettare via il
contenitore, perché servirà a me quando dovrò fa-
re la stessa cosa con te…
Fu veramente una bella risposta.
Infatti, dopo aver udito quelle parole, il pa-
dre decise di risparmiare il vecchio e lo ri-
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

portò a casa.
Poi con la moglie organizzò una grande
festa per farsi perdonare dal Signore e per
riconciliarsi2 con l’anziano parente, che
visse ancora molti anni dignitosamente
e rispettato da tutti.
Generi

Leggenda eritrea

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Generi
U3 La leg genda

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Ordina le sequenze di testo. 3 Completa le frasi inserendo le preposizioni

Leggere
a. Il vecchio va a vivere con la famiglia semplici date.
del figlio. Di - per - con - da - a - in - di
b. Il nipote chiede al padre di non butta-
re via il contenitore. – Il vecchio era andato a vivere ..............................

L
c. Il figlio e la moglie decidono di ucci- la famiglia del figlio.
derlo. – Il figlio e la nuora dovevano occuparsi .........
d. Il vecchio smette di lavorare. ....................................... lui.
e. Il nipote segue il padre di nascosto. – Il figlio e la nuora misero il vecchio
f. Il vecchio vive felice fino alla fine dei ........................... un grosso contenitore.
suoi giorni.
– Il figlio lo portò in cima ..................................... una
montagna per buttarlo ................................ sotto.
– Il nipote, mentre il padre stava .................. get-
tare il contenitore, viene visto dal padre.
– L’anziano parente visse ancora molti anni
rispettato .................................... tutti.
4 Collega le parole con il loro significato.
a. momento di gioia
1. Anziano
e di divertimento.
b. recipiente che può
2. Nuora
contenere qualcosa.
c. il figlio o la figlia del figlio
3. Contenitore
o della figlia.
d. persona che si trova
4. Nipote
nell’ultimo periodo della
vita.
5. Festa e. la moglie del figlio.

5 Partendo dalle parole del testo, inserisci le


lettere mancanti, che sono le stesse per le
parole di ogni colonna, quindi basta indo-
2 Rispondi alle domande. vinare una parola e trovare le altre.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

a. Perché il vecchio va a vivere con la fami- STO RIA VEC__ __IO


glia del figlio?
STO RTO __ __IASSO
b. Perché il figlio e la nuora non sono con-
tenti? P__ __TARE __ __IESA
c. Che cosa decidono di fare per liberarsi F__ __ZA RI__ __IESTA
del vecchio? FAMI__ __IA NI__ __TE
d. Che risposta dà il nipotino al padre? FO__ __I TEM__ __
e. Come finisce la storia? FI__ __IO ROM__ __

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Generi
Unità

I racconti di paura
4
> I racconti di paura hanno
come tema fondamentale la
lotta tra il bene e il male.
> Il bene è rappresentato
dal protagonista, un eroe
buono, mentre il male è
rappresentato da un essere
malvagio (mostri, fantasmi,
scheletri…).
> Il racconto è ambientato in
luoghi oscuri e pericolosi,
spesso i fatti si svolgono di
notte.
> Il racconto si sviluppa
secondo un modello che si
ripete:
a. la situazione iniziale è
sconvolta da elementi o
fatti inspiegabili;
b. i pericoli per il protagonista
aumentano;
c. il protagonista affronta
delle prove di coraggio;
d. il male viene sconfitto.
> L’autore usa diverse tecniche
per fare paura al lettore; un
ragazzo che legge un racconto
di paura vuole mettere alla
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

prova il suo coraggio.

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Generi
U4 I racconti di paura

In cerca di un fantasma

Leggere
Sammy Scarlet arriva di corsa lungo il marciapiedi. Sammy saltella e cor-
re per farsi coraggio. Sta andando in una casa abitata dagli spiriti1, sta an-
dando a vedere un fantasma 2 per la prima volta nella sua vita.

L
La casa abitata dai fantasmi è una vecchia casa abbandonata, in fondo
alla strada.
Sammy ha scelto il momento con cura: sta calando la sera, ma non è
ancora troppo buio e così la mamma non si preoccuperà. Mentre corre
per scacciare la paura, Sammy pensa “Non ci starò a lungo. Se torno in-
dietro adesso sono un fi fone. Sto andando a vedere un fantasma!” La stra-
da sembra diventata più lunga. Quando Sammy riesce a vedere il cancel-
lo3 della casa abbandonata, si accorge che qualcosa si muove. Il suo cuore
ha un sobbalzo4 . Ma si tratta solo di una bambina che gioca alla palla.
Guardando Sammy che corre verso di lei, gli dice: – Ciao, non pensavo
che venisse qualcuno di sera.
– Io sono venuto per vedere il fantasma che abita in questa casa. – le
risponde Sammy.
– Ma tu non hai paura del fantasma?
– No, i fantasmi non mi spaventano. Adesso entro e do un’occhiata in
giro. – dice Sammy dimostrando coraggio.
– Vengo con te, – gli dice la bambina – mi chiamo Belinda e vorrei
vedere anch’io il fantasma.
– Attenta! – dice Sammy preoccupato, – perché i fantasmi possono
essere orribili, con denti affi lati, e tutti ossa anche…
– Non c’è nulla di male ad essere tutti ossa; se essere tutti ossa fa paura,
1. spiriti: immagini
allora dovrei essere io a spaventare il fantasma – dice Belinda. Infatti la
create dalla fantasia. bambina è molto magra, ha la faccia pallida e seria, lunghi capelli castani.
2. fantasma: Ha gambe molto sottili, indossa scarpe grosse e i vestiti sembrano troppo
immagine creata larghi e lunghi per lei.
dalla fantasia.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

Mentre entrano dal cancello, a Sammy sembra di sentire un soffio di


3. cancello: porta di
ferro che chiude una aria fredda sul collo; si gira ma non vede nulla.
recinzione. – Questo giardino è adatto agli uccelli, agli scarafaggi5 e ai fantasmi. –
4. sobbalzo: colpo. dice Belinda – L’erba mi arriva fino alle spalle; un fantasma potrebbe facil-
5. scarafaggi: insetti. mente nascondersi e presentarsi davanti a noi come una nuvoletta di fumo.
6. veranda: terrazzo Sammy osserva l’erba con un’espressione spaventata. Tutto è molto
coperto che si trova
davanti alla porta di silenzioso. Il ragazzo si incammina lungo il vialetto e arriva alla veranda 6 ,
casa. malandata e cadente.

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L Leggere

– Vieni, Sammy, dobbiamo entrare – dice Belinda – è più facile


trovare un fantasma dentro la casa, non ti pare?
– La porta sarà chiusa a chiave – dice Sammy; poi chiede,
con aria stupita: – Ma tu come fai a sapere il mio nome?
– Hai l’aria di uno che si chiama così – dice Belinda e spin-
ge la porta, che si apre lentamente come una bocca nera pron-
ta a mangiarli.
– Meglio restare fuori, il pavimento potrebbe cedere – dice
Sammy, mentre la sua voce rimbomba7 all’interno della casa.
Belinda si infi la nella porta scura e svanisce 8 . Sammy la segue
e si prende un terribile spavento.
Si trova in una stanza buia e riesce a vedere solo una figura pol-
verosa che viene verso di lui. – Il fantasma! – grida Sammy.
– Non è un fantasma – gli dice la bambina, come se ridesse di
lui – è solo uno specchio. Là in fondo c’è un armadio con uno
specchio e quello che ti ha spaventato è solo la tua immagine
riflessa9.
Sammy attraversa la stanza e vede che è vero. Passa un dito
sullo specchio che si muove con un lieve rumore. – Il fanta-
sma – pensa Sammy… ma è solo l’antina dell’armadio che
cigola.
– Andiamo al piano di sopra – dice Belinda. – Questa sca-
la un tempo era molto bella. Veniva lucidata ogni giorno.
– Come fai a saperlo?– chiede Sammy.
– Sotto la polvere i gradini sono ancora lucidi – dice la bambina.
Sammy la segue su per la scala. Dal buio sbuca una mano, morbida
e silenziosa come le ombre, che gli accarezza la faccia con le dita di seta.
– Il fantasma! – grida Sammy per la terza volta.
– Ragnatele10 , semplici ragnatele – risponde Belinda.
Sammy si tocca la faccia, tremante di spavento, e trova solo ragnatele,
come ha detto la bambina.
7. rimbomba:
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

risuona, viene Arrivano in alto alla scala; dalle fessure delle assi che sbarrano la fi ne-
ripetuta. stra si può vedere dall’alto il giardino e la strada deserta.
8. svanisce: sparisce. – Là c’era dell’erba e le mucche pascolavano – dice Belinda – Molto
9. riflessa: che si tempo fa.
rispecchia, che si
vede nello specchio. Entrano in una piccola stanza. La luce della sera che entra attraverso le
10. Ragnatele: tele fi nestre sbarrate illumina le pareti11. C’è una sedia a dondolo rotta e, se-
Generi

dei ragni. duta sulla sedia, c’è una bambola molto vecchia. Sembra che qualcuno
11. pareti: muri. l’abbia appena messa lì per uscire a giocare.

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Generi
U4 I racconti di paura

Sammy guarda in giro nella stanza e fuori dalla fi nestra, poi dice:
– Qui non c’è nessun fantasma e si sta facendo tardi. Io devo andare.

Leggere
Scendono le scale, ma questa volta Sammy non si spaventa, né delle
ragnatele né dello specchio, né del rumore dell’armadio.
– Il fantasma non vuole essere disturbato – gli dice Belinda. Escono
dalla stanza e, prima di chiudere la porta, Sammy si gira verso lo specchio

L
e alza la mano in segno di saluto. L’immagine riflessa gli restituisce il sa-
luto. Fuori si sta facendo buio e si vedono brillare le stelle.
– Non c’è nessun fantasma – ripete Sammy mentre arrivano al can-
cello.
– Tornerai una di queste sere a cercare il fantasma? – gli chiede Belinda.
– Credo proprio di no – risponde Sammy. – Io non credo veramente
ai fantasmi, volevo solo dare un’occhiata.
Si gira per correre via, ma un pensiero lo fa fermare di colpo. Si gira
verso Belinda e le dice:
– Non ricordo di avere visto il tuo riflesso nello specchio. Tu l’hai vi-
sto? E perché tu, che sei salita per prima, non hai dovuto spostare le ragna-
tele lungo la scala?
– Tutti hanno un riflesso – risponde Belinda – e io non ho sentito le
ragnatele perché non sono alta come te.
Sammy la fissa e sente di nuovo il soffio leggero di aria fredda sul collo.
– Niente fantasmi! – conclude.
Poi, senza nemmeno un saluto, si avvia verso casa correndo veloce.
– Il problema – pensa Belinda – è se lui sarebbe capace di riconoscere
un fantasma se ne vedesse uno.
Oltrepassa il cancello e lo chiude a chiave. Entra in casa e scompare.
adattamento da AA. VV. 6 Storie di fantasmi

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

1 Scegli la spiegazione corretta.


1. Sammy corre verso la casa abbandonata 2. Belinda conosce il nome di Sammy per-
perché: ché:
a. deve arrivare prima che faccia tardi.
a. lo ha già incontrato prima.
b. ha paura che la mamma si preoccupi.
c. ha paura del fantasma che potrebbe b. Sammy glielo ha detto.
incontrare. c. i fantasmi sanno tutto.

23

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L Leggere

3. Belinda conosce bene la casa abbando- 4 Sottolinea le espressioni usate dall’autore


nata perché: per fare paura a chi legge.
a. ci abita. Di nuovo il soffio leggero di aria fredda sul
b. l’ha visitata altre volte. collo – questa volta Sammy non si spaventa
c. gioca nel suo giardino. – Dal buio sbuca una mano, morbida e si-
4. Sammy non ha visto l’immagine di Belin- lenziosa come le ombre – Sammy si tocca la
da nello specchio perché:
faccia, tremante di spavento – Adesso entro
a. era distratto.
e do un’occhiata in giro – Belinda si infila
b. Belinda è un fantasma.
nella porta scura e svanisce – i fantasmi
c. Belinda è troppo magra.
possono essere orribili, con denti affilati, ar-
2 Riconosci nel brano che hai letto gli ele- tigli, e tutti ossa – spinge la porta, che si
menti caratteristici dei racconti di paura. apre lentamente come una bocca nera
a. Luogo in cui è ambientato il racconto: pronta a mangiarli – Sammy Scarlet arriva di
......................................................................................................
corsa lungo il marciapiedi.
......................................................................................................
5 Metti in ordine di intensità le parole date,
b. Momento della giornata in cui si svolge il
da quella che indica una paura più debole
racconto:
a quella che indica una paura più forte.
......................................................................................................

......................................................................................................
spavento. terrore. timore.
c. Fatti insoliti o straordinari che si verificano: 6 Scrivi una frase per ogni parola dell’eserci-
...................................................................................................... zio precedente.
...................................................................................................... a. ................................................................................................
......................................................................................................
d. Personaggio principale che rappresenta il
bene e sue caratteristiche: b. ................................................................................................

...................................................................................................... ......................................................................................................

...................................................................................................... c. ................................................................................................

e. Personaggio principale che rappresenta il ......................................................................................................

male:
7 Nel brano che hai letto il fantasma non ha
......................................................................................................
un aspetto spaventoso perché è descritto
...................................................................................................... come una bambina. Inventa tu un perso-
naggio che faccia paura e descrivilo.
3 Indica se le azioni elencate sono svolte da
......................................................................................................
Sammy (S) o da Belinda (B).
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

......................................................................................................
S B
......................................................................................................
a. Si spaventa…
......................................................................................................
b. Svanisce…
......................................................................................................
c. Scompare … ......................................................................................................
d. Corre… ......................................................................................................
Generi

e. Si diverte… ......................................................................................................

f. Si stupisce… ......................................................................................................

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Generi
U4 I racconti di paura

Un “mottro” nell’armadio

Leggere
C’è un “mottro” nell’armadio – dice il piccolo Kenny, che ancora non sa
pronunciare bene le parole. – L’ho visto questa mattina
Kenny sta cenando con i suoi genitori e con suo fratello. Il padre non fa
molta attenzione al bimbo, mentre la madre gli chiede se vuole altro cibo.

L
Kenny ha qualcosa da dire sull’armadio tutti i giorni. Ha cinque anni
e mezzo e probabilmente guarda troppo la televisione.
– Dai piccolo, altrimenti facciamo tardi – gli dico, mentre Kenny si
mette lo zaino sulle spalle.
Poi usciamo uno dietro all’altro.
Kenny insiste: – Il “mottro” nell’armadio c’è davvero.
– Mostro, si dice mostro, Kenny – cerco di correggerlo.
– Era alto due metri e mezzo, il corpo era ricoperto dai peli e le mani
avevano delle unghie strane.
– Ma come fai ad aver visto tutte queste cose se l’armadio era chiuso –
gli ho domandato.
Kenny si rende conto di aver esagerato.
Non è la prima volta che si
inventa qualcosa. La setti-
mana scorsa era convinto
che nell’armadio ci fosse
un lupo mannaro1, men-
tre quella precedente
pensava che ci fosse un
mostro che mangiava ca-
daveri.
Come sono strani i bam-
bini. Io non riesco a ricordar-
mi com’ero quando avevo la
sua età.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

Quando siamo tornati a casa,


era quasi mattina. Nel posto do-
ve viviamo, in estate, le notti non
durano molto.
1. lupo mannaro:
– Vieni piccolo, dobbia-
personaggio delle mo andare a dormire. – ho
fiabe detto anche il detto a Kenny.
lupo cattivo.

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L Leggere

– Non ho voglia di dormire. Ho paura del “mottro” nell’armadio.


– Si dice mostro, con la s prima della t.
– La “S” come spavento – mi risponde.
– Nell’armadio non c’è niente – gli dico, – ma se veramente ci fosse un
mostro, tu cerca di fargli paura, mostrando i denti canini.
Kenny rideva, mentre entrava in casa. La mamma era già andata
a dormire, mentre il papà stava guardando la televisione. I
programmi erano terminati, ma lui continuava a fissare
lo sguardo sull’immagine della bandiera che sventola
al suono dell’inno nazionale.
Kenny e io siamo andati subito in camera da letto.
Ho aiutato mio fratello a svestirsi e a togliersi le scarpe.
Essendo ancora piccolo ha difficoltà con le stringhe.
Ci siamo messi il pigiama e siamo andati a lavarci i
denti.
Ho raccomandato a Kenny di lavarsi bene i denti
canini.
Kenny si è sdraiato nel suo letto. Ho aspettato che
si addormentasse. Poi gli ho sistemato i capelli, gli ho
dato un bacio sulla fronte e ho chiuso il coperchio sopra
di lui.
Prima che il sole fosse alto nel cielo, mi sono sdraiato nel-
la mia bara2 e l’ho chiusa.
– Mostri nell’armadio. Che cosa assurda – ho pen-
sato, mentre cercavo di prendere sonno.
– Kenny sa bene che le uniche cose che possono
uccidere un vampiro sono la luce del sole o un palo
appuntito.
Poi mi sono addormentato.
B. Coville E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

2. bara: cassa, generalmente di legno, in


Generi

cui si sistemano i cadaveri per seppellirli. I


vampiri, secondo la leggenda, la usano
come letto.

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Generi
U4 I racconti di paura

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Metti in ordine gli avvenimenti del raccon- e. Perché dormono in una bara?

Leggere
to. Ordina le immagini, scrivendo i numeri ......................................................................................................
nei quadratini a fianco. Abbina poi le frasi
alle immagini. L’esercizio è avviato. 3 Riordina le parole per comporre frasi di
senso compiuto. L’esercizio è avviato.

L
mostro, c’è, pensa, Kenny, nell’, che , un, armadio
Kenny pensa che c’è un mostro nell’armadio.
a. sa, non, Kenny, bene, parlare
......................................................................................................

b. si, mette, Kenny, zaino, lo, spalle, sulle


......................................................................................................

c. si, Kenny, conto, avere, di, rende, esagerato


......................................................................................................

d. siamo, a, tornati, quando, mattina, quasi,


era, casa
......................................................................................................

4 Completa le frasi con il loro soggetto.


Notti - padre - Kenny - la luce - fratello
a. Kenny si lava i denti.
a. C’è un “mottro” nell’armadio – dice il pic-
b. Kenny e il fratello stanno cenando con i
genitori. colo .....................................
c. Kenny e il fratello tornano a casa. b. Il .............................. non dà retta al piccolo
d. Kenny è sicuro di avere visto un mostro Kenny.
nell’armadio. c. Il .............................. di Kenny non gli crede.
e. Il fratello mette sulle spalle di Kenny il
d. Nel posto dove vive la famiglia di Kenny,
suo zaino e gli dice di fare in fretta.
le .............................. non durano molto.
f. Il fratello chiude il coperchio della bara
sopra di sé e si addormenta. e. ....................................... del sole può uccidere un
vampiro.
1 d 2 3 4 5 6
5 Forma almeno tre parole cambiando le vo-
2 Rispondi alle domande. cali. L’esercizio è avviato.
a. Che cosa ha visto Kenny nell’armadio? Bara: biro - bere - baro
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

......................................................................................................
Letto: .......................................................................................
b. Perché dice “mottro” e non “mostro”? Peli: ..........................................................................................

......................................................................................................
6 Forma almeno tre parole cambiando le let-
c. Il fratello di Kenny gli crede? tere all’interno della parola. L’esercizio è
...................................................................................................... avviato.
d. I due fratelli tornano a casa dopo il calar Sole: sete - sode - sire
del sole o prima del suo sorgere? Notte: ......................................................................................

...................................................................................................... Inno: ........................................................................................

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L Leggere

7 Collega le parole con il loro significato. L’esercizio è avviato.


Mostro Nella credenza popolare, personaggio terrificante che esce la
notte per succhiare il sangue delle sue vittime
Armadio Persona o cosa brutta, deforme.
Parte terminale della pelle generalmente posta a difesa delle
Unghie estremità delle dita delle mani e dei piedi dell’uomo o degli
animali.
Cadaveri I due denti superiori e i due inferiori, posti ai lati degli incisivi,
appuntiti come quelli di un cane.
Spavento
Fantasioso animale, molto simile a un lupo, che viene evocato
per spaventare i bambini.
Denti canini
Mobile generalmente di legno, con sportelli, usato per conte-
nere oggetti.
Lupo mannaro
Paura grande e inattesa che provoca smarrimento.
Vampiro Corpi di persone morte.
8 Crucipuzzle.
Trova le seguenti parole. Le parole possono essere scritte orizzontalmente, verticalmente e in
diagonale in tutte direzioni.
– ARMADIO
– BAMBINI
S L J Y Q Q I K U O
– BARA
– DENTI O N N I Z T M M N I
– INNO R W P Z N K B A G D
– LETTO
– MATTINA I Q G E A A N J H A
– NOTTE P L D F M I R P I M
– PAROLE
M X W B T N N A E R
– UNGHIE
– VAMIPRO A Q I T X T Y O B A
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V N A P A R O L E L

I M B N O T T E K K

G P O T T E L X G L
Generi

28

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Generi

I racconti umoristici
Unità

5
> Il racconto umoristico ha lo scopo di divertire e far sorridere il lettore.
> Il punto di partenza per un racconto umoristico è sempre la descrizione di personaggi o la
narrazione di fatti comuni, per poi trovare in essi un elemento divertente.
> Per ottenere il divertimento, il racconto umoristico utilizza diverse tecniche, come il doppio
senso, la deformazione, i giochi di parole.
> L’umorismo può essere presente anche nei disegni, nelle barzellette, nelle canzoni, nei film.

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L Leggere

La città smarrita nella neve


Marcovaldo, al suo risveglio, si accorge che c’è uno strano silenzio. Una
luce diversa passa attraverso le tapparelle. Dopo aver aperto la fi nestra, si
rende conto che la città è scomparsa sotto un bianco strato di neve.
La neve non solo ha ricoperto la città, ma l’ha resa più silenziosa. Tutti
i rumori sembrano più lontani del solito, diminuiti dall’enorme massa di
neve caduta.
Marcovaldo decide di andare a lavorare a piedi, perché i tram1 sono fermi.
Una volta sceso in strada, si sente libero.
Le vie della città sono irriconoscibili. Non c’è più nessuna differenza
tra il marciapiede e la strada. La neve ha ricoperto tutto e le macchine non
possono passare. Marcovaldo può camminare in mezzo alla strada, cal-
pestare le aiuole e attraversare fuori dalle strisce pedonali.
Si chiede se la città sia sempre la stessa o se sotto la neve qualcosa è
cambiato. Chissà se ci sono ancora le pompe della benzina, le edicole2, le
fermate dei tram? Forse la nevicata ha cancellato tutto e sotto le monta-
gne di neve c’è solo altra neve.
Marcovaldo arriva al magazzino dove lavora. Lì ad aspettarlo c’è il ma-
gazziniere capo, il signor Viligelmo, che gli dà una pala e gli dice:
– Devi spalare la neve davanti alla ditta.
Così prende la pala e comincia a spalare la neve, gettandola in mezzo
alla strada.
Intanto Sigismondo, uno spalatore del Comune, sta liberando la stra-
da dalla neve e si accorge che il suo lavoro sta per essere rovinato. Infatti i
tratti di strada appena liberati tornano a coprirsi per colpa della neve spa-
lata da Marcovaldo.
Sigismondo lo sgrida e gli chiede di stare attento. Poi gli insegna ad
accumulare la neve ai bordi del marciapiede.
Dopo aver fi nito il lavoro, i due si riposano appoggiandosi alle pale e si
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

accendono una sigaretta.


Mentre sono fermi a guardare il bel lavoro compiuto, un auto-spazza-
neve ricopre di nuovo il pezzo di strada che loro hanno appena liberato.
1. tram: mezzi I due si chiedono: – Che cosa è successo? Ha cominciato a nevicare di
pubblici che corrono nuovo?
su rotaie in città.
Marcovaldo ricomincia ad accumulare la neve ai bordi della strada.
Generi

2. edicole: chioschi
dove si vendono i Quando ne ha accumulata talmente tanta da fare un muretto di neve ab-
giornali. bastanza alto, si accorge che c’è una macchina parcheggiata completa-

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Generi
U5 I racconti umoris tici

mente ricoperta di neve. È la macchina del commendator Alboino, il pre-


sidente della ditta per cui lavora Marcovaldo.

Leggere
Marcovaldo pensa che ci siano poche differenze tra la macchina coperta
di neve e il suo mucchio. Così comincia a modellare il mucchio di neve, fa-
cendolo assomigliare a un’automobile. Dopo, per renderlo ancora più simi-
le, infila un pezzo di rubinetto nella neve come se fosse una maniglia.

L
Quando il commendator Alboino esce dalla ditta, cerca di aprire la
portiera della sua automobile, ma fi nisce in mezzo al mucchio di neve con
un pezzo di rubinetto in mano.
Intanto Marcovaldo ha girato l’angolo e continua a spalare la neve nel
cortile della ditta.
Alcuni bambini hanno fatto un pupazzo di neve. Però al pupazzo
manca il naso, così vanno a prendere una carota.
Marcovaldo si ferma a guardare il pupazzo e pensa: – Ecco sotto la
neve non si distingue più quello che è vero da quello che non lo è.
Intanto alcuni operai stanno pulendo i tetti e gettano la neve nel corti-
le. Mentre è concentrato a pensare, un cumulo di neve gli piove in testa e
Marcovaldo si trova completamente ricoperto dalla neve.
Quando i ragazzi, che stavano giocando nel cortile, tornano con la ca-
rota, trovano due pupazzi di neve uguali. Infi lano la carota nella neve che
ricopre Marcovaldo, il quale, affamato, la mangia. I ragazzi restano stupiti.
Allora infi lano un peperone che scompare sotto la neve. Infi ne,
mettono dentro un pezzo di carbone. Marcovaldo lo as-
saggia e lo sputa. I ragazzi scappano impauriti, pensan-
do che il pupazzo stia prendendo vita.
Poi Marcovaldo si dirige verso un tombino dal qua-
le sta uscendo del calore. La neve che lo ricopre si scio-
glie e lo lascia freddo, bagnato e pieno di raff reddore.
Ricomincia subito a spalare la neve per scaldarsi,
quando uno starnuto fortissimo lo fa sbattere contro il
muro. Lo starnuto si trasforma in una tromba d’aria
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

che solleva tutta la neve del cortile.


Quando riapre gli occhi, la neve che ricopriva il
cortile è sparita. Non c’è più un solo fiocco di neve.
Così Marcovaldo riprende il suo lavoro di tutti i
giorni tra le casse del magazzino.
Che sia stato solo un sogno?
I. Calvino

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L Leggere

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Scegli il comportamento esatto. Può esse- 3 Collega le lettere delle due colonne per
re più di uno. formare parole di senso compiuto.
a. Marcovaldo quando si sveglia scopre che: SILEN RI
c’è uno strano silenzio. NE ZIO
una bufera ha distrutto le strade della città. CIT RO
un manto di neve ha ricoperto la città. TAPPA VE
b. Marcovaldo decide di andare a lavorare: RUMO DI
in automobile. LAVO TÀ
in tram. a piedi. PIE RELLE
c. Marcovaldo arriva al magazzino dove la- 4 Risolvi le definizioni e inserisci le parole
vora e comincia a: nelle caselle corrispondenti.
scaricare le casse da un camion. Orizzontali
spalare la neve davanti alla sua ditta. 4. Chiosco in cui si vendono i giornali.
gettare la neve spalata in mezzo alla 6. Assenza di rumori. Il professore lo chiede
strada. agli studenti prima della lezione.
d. Il commendator Alboino esce dalla ditta e: 10. Parte della strada destinata ai pedoni.
mette in moto l’automobile. 11. Lo si dice di chi è senza soldi.
cerca di entrare nell’automobile, ma 12. Mezzo pubblico cittadino su rotaie.
finisce in un cumulo di neve.
Verticali
afferra la maniglia dell’automobile, ma
1. Contrario di silenzio.
si ritrova in mano un pezzo di rubinetto.
2. lo fanno i bambini con la neve.
e. Mentre Marcovaldo spala la neve dal cor-
3. È il capo di Marcovaldo.
tile della ditta:
5. Il commendator Alboino apre la portiera
un gruppo di bambini fa un pupazzo di
della sua ...........
neve.
7. Cade a fiocchi d’inverno.
scivola e finisce per terra.
8. Apertura praticata nel muro esterno
alcuni operai puliscono i tetti dalla neve.
dell’edificio per far passare aria e luce.
f. I fatti narrati si svolgono in: 9. Passa attraverso le tapparelle di Marco-
un mese. un’ora. valdo.
mezza giornata. 1 2

3
2 Forma il plurale delle frasi date. 4
a. Il rumore sembra più lontano del solito.
b. Il tram è fermo alla fermata.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

5 6
c. Chissà se c’era ancora la pompa della
8 9
benzina, l’edicola, la fermata del tram?
7
d. Così prende la pala e comincia a spalare
la neve.
10
e. Un bambino ha fatto un pupazzo di ne- 11
ve, ma al pupazzo manca il naso, così il
bambino va a prendere una carota.
Generi

f. Un operaio sta pulendo i tetti e getta la 12

neve nel cortile.

32

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Generi
U5 I racconti umoris tici

5 Collega il personaggio con l’espressione che gli corrisponde.

Leggere
1. MARCOVALDO a. MAGAZZINIERE CAPO
2. VILIGELMO b. PRESIDENTE DELLA DITTA
3. SIGISMONDO c. FANNO UN PUPAZZO DI NEVE

L
4. IL COMMENDATOR ALBOINO d. SPALANO LA NEVE DAI TETTI
5. I BAMBINI e. MAGAZZINIERE SEMPLICE
6. GLI OPERAI f. SPALATORE DEL COMUNE
6 Leggi a voce alta, poi dividi le parole in quattro gruppi. L’esercizio è avviato.
Cancellare - chissà - scappare - accendere - mucchio - giochi - strisce - scaldarsi - esce
- scaricare - cercare - città - macchine - parcheggio - sciogliere - scoprire - finisce - occhio
- irriconoscibili - concentrarsi - città

ce/ci che /chi sce/sci sca/sco


Luce Chiedere Strisce Scomparire
_________________ _________________ _________________ _________________
_________________ _________________ _________________ _________________
_________________ _________________ _________________ _________________
_________________ _________________ _________________ _________________
_________________ _________________ _________________ _________________
_________________ _________________ _________________ _________________

7 Inserisci gli elementi della strada negli appositi spazi.

1 pista ciclabile - 2 corsia - 3 marciapiede - 4 stop - 5 semaforo - 6 strisce pedonali


- 7 parcheggio - 8 incrocio

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L Leggere

Come imbiancare una staccionata


La mattina di sabato era spuntata luminosa e la giornata estiva era piena
di vita. Ognuno aveva voglia di cantare, tutti i volti esprimevano allegria.
I profumi dei fiori riempivano l’aria. Tom arrivò sul vialetto della casa con
un secchio di calce1 e con un pennello dal manico lungo per imbiancare2
la staccionata 3 . Osservò la staccionata e subito diventò triste pensando
alla lunghezza del lavoro che lo aspettava. Dopo tre pennellate si fermò a
osservare quanto era piccola la parte dipinta rispetto a quella che restava
da fare e si sedette, scoraggiato, su un tronco. Jim si dirigeva verso il can-
cello con un secchio per l’acqua.
A Tom fi no a quel momento portare l’acqua dalla pompa4 del villag-
gio5 era sempre sembrata una fatica odiosa, ma ora non più. Si ricordò che
alla pompa si radunavano ragazzi e ragazze, e, in attesa del loro turno, ri-
posavano, si scambiavano giocattoli, scherzavano, litigavano. Tom disse:
– Senti, Jim, ci vado io a prendere l’acqua se tu dipingi un po’ al posto mio.
Jim rispose: – Non posso, Tom. L’anziana padrona6 mi ha detto di an-
dare a prendere l’acqua e di non fermarmi a perdere tempo con nessuno.
Immaginava che tu mi avresti chiesto di imbiancare e così ha detto che
sorveglierà7 lei il lavoro.
1. calce: materiale. – Oh, Jim, lascia perdere quello che ha detto. Dammi quel secchio…
usato per imbiancare. ci metterò solo un minuto. Non se ne accorgerà mai.
2. imbiancare:
dipingere di bianco.
– Oh, non ho il coraggio, padroncino Tom. L’anziana padrona mi stac-
3. staccionata: cherà la testa.
recinzione formata – Lei! Non picchia mai nessuno… Jim, ti darò una biglia 8 extra- gran-
da pali fissati nel de! Guarda, Jim, è proprio una biglia enorme.
terreno.
4. pompa: macchina
– Mamma mia! Ma io ho paura dell’anziana padrona.
per aspirare l’acqua. Jim era umano. Lasciò il secchio e prese la biglia ma la zia Polly, la pa-
5. villaggio: piccola drona, lo vide e lo sculacciò9.
città. Poco dopo Tom dipingeva e la zia Polly si ritirava soddisfatta con una
6. padrona: persona
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

pantofola in mano.
che dà lavoro.
7. sorveglierà:
Ma l’energia di Tommy non durò a lungo. Tom cominciò a pensare
controllerà. agli altri ragazzi che si divertivano mentre lui era costretto a lavorare…
8. biglia: piccola tolse dalle tasche quello che aveva: pezzi di giocattoli, biglie e cose di poco
palla di vetro valore. Era troppo poco per pensare di comprare qualcuno che lavorasse
colorato.
al suo posto. In quel momento gli venne una splendida idea.
Generi

9. sculacciò: lo
picchiò sul sedere Riprese il lavoro. Poco dopo si avvicinò Ben Rogers; Tom aveva paura
con una pantofola. che lo avrebbe preso in giro. Ben veniva avanti saltellando allegramente e

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Generi
U5 I racconti umoris tici

Leggere
L
mangiava una mela. Ben stava giocando e immaginava di essere un bat-
tello10 a vapore, perciò si muoveva in modo buffo e dalla sua bocca usci-
vano suoni strani, per imitare il rumore del battello. Tom continuava a
dipingere e fi ngeva di non vedere Ben.
Ben si avvicinò e gli disse: – Salve, vedo che hai molto da fare, eh?
Tom fingeva di non sentire, poi disse: – Oh, sei tu, Ben! Non ti avevo visto.
– Io vado al fiume per una bella nuotata. Vuoi venire anche tu? Ma
forse devi prima fi nire il lavoro, eh sì, certo che devi fi nirlo! – rispose Ben.
Tom lo guardò e disse: – Questo non è un lavoro, è un divertimento.
Non capita spesso a un ragazzo la possibilità di imbiancare una recinzione!
Ben guardò attentamente il lavoro di Tom e cominciò a trovarlo inte-
ressante.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

Infi ne disse: – Ehi, Tom, lasciami imbiancare un po’.


Tom rispose: – Non credo sia possibile. Per zia Polly questa recinzione
è molto importante perché si vede dalla strada e deve essere imbiancata
perfettamente. Sono pochi i ragazzi che sanno farlo.
– Tom, lasciami provare, soltanto per un po’.
– Ben, vorrei lasciarti provare, ma zia Polly non vuole. Se poi il lavoro
10. battello: barca. non riesce bene…

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L Leggere

– Oh, starò molto attento. Lasciami provare. Ti darò in cambio un


pezzo della mia mela.
– No, Ben, non posso.
– Ti darò tutta la mela!
Tom, con la faccia triste ma il cuore allegro diede a Ben il pennello. E
mentre Ben lavorava e sudava al sole, Tom si riposava all’ombra e mangia-
va la sua mela. Intanto arrivarono altri ragazzi e Tom fece con loro la stessa
cosa che aveva fatto con Ben. Da Billy Fischer aveva avuto un aquilone11,
da Johnny Miller un topo morto e un pezzo di spago12, tutto in cambio
della possibilità di imbiancare la staccionata. A metà pomeriggio, oltre a
non avere lavorato, Tom aveva messo da parte moltissimi oggetti, aveva
passato il tempo riposando in buona compagnia e la recinzione era perfet-
11. aquilone: gioco. tamente dipinta. Tom aveva scoperto che per spingere un uomo o un ra-
fatto di carta leggera gazzo a volere qualcosa è necessario soltanto fare in modo che quella cosa
che viene sollevata sia difficile da ottenere. Infatti, il lavoro è ciò che una persona è costretta a
dal vento
12. spago: corda
fare, mentre qualcosa che non si è costretti a fare diventa un divertimento.
sottile. adattamento da M. Twain

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Completa la tabella con l’elemento mancante.

Soggetto – (Chi?) Predicato – (Che azione Complemento oggetto


svolge?) (Chi? Che cosa?)

Tom deve dipingere ……………........................................…….

……………........................................…….
mangia una mela

La zia Polly sculaccia ……………........................................…….

……………........................................…….
desidera una biglia
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

I ragazzi ……………........................................…….
la staccionata

Jim va a prendere ……………........................................…….

2 Metti in ordine le parti del racconto numerandole da 1 a 6.


Generi

Tom non ha voglia di dipingere la staccionata.


Tom vuole convincere Jim a svolgere il lavoro al suo posto.

36

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Generi
U5 I racconti umoris tici

La zia Polly ha incaricato Tom di dipingere la recinzione.

Leggere
Ben vuole provare a dipingere.
I ragazzi del villaggio svolgono il lavoro e Tom si riposa.
Tom finge che il lavoro sia difficile e interessante.

L
3 Unisci con una linea le parti di frase usando la congiunzione PERCHÉ.
1. La zia rimprovera Jim a. tutti vogliono provare a dipingere
la staccionata.
2. Tom non ha voglia di lavorare b. ha accettato di lavorare al posto
di Tom.
3. Ben vuole provare a dipingere c. è una bella giornata estiva.
4. Tom ottiene moltissimi oggetti PERCHÉ d. pensa che sia un lavoro
dai ragazzi del villaggio interessante e divertente.
5. Tom pensa di andare alla pompa e. vuole incontrare altri ragazzi.
dell’acqua
6. La zia tiene molto al lavoro f. la staccionata si vede dalla strada.

4 Scrivi il plurale delle seguenti parole con- 6 Nel brano sono usate due espressioni figu-
tenute nel brano. rate: sostituiscile con un’espressione di
– Biglia: ..................................................................................
uguale significato.
– Tasca: .................................................................................
– L’anziana padrona mi staccherà la testa.
– Battaglia: ..........................................................................
L’anziana signora .............................................................
– Idea ...................................................................................... – Tom aveva paura che lo avrebbe preso in
– Pomeriggio ...................................................................... giro. Tom aveva paura che ......................................

– Secchio: ............................................................................ .............................

– Villaggio: ........................................................................... 7 Produzione: completa le frasi.


5 Trova, in ogni gruppo di parole, quella che a. Nelle giornate estive mi piace ........................
non ha un legame con le altre. Trascrivi ...............................................................................................
l’iniziale nello schema e scoprirai che Tom ...............................................................................................
è un ragazzo…
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

b. Dipingere una staccionata è un lavoro ......


...............................................................................................
...............................................................................................
mattina - giornata - fiori - pomeriggio
c. Quando la mamma mi assegna un com-
biglia - uccello - aquilone - trottola pito faticoso, io ..........................................................
...............................................................................................
vialetto - strada - sentiero - riposo
d. Il gioco che preferisco fare all’aria aperta
rumore - battello - sapore - profumo
...............................................................................................
pennello - calce - dipingere - orario ...............................................................................................

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A Ascoltare

Generi Prova di ascolto


Ascolta il brano
TK 01
proposto, L’asino che
poi svolgi
le consegne. si fingeva zoppo
e il lupo

1 La storia che hai ascoltato è: 4 Riordina le parti della storia numerando le


una fiaba. caselle.
una favola. L’asino zoppica e finge di avere una spina
nella zampa.
una leggenda.
L’asino chiede al lupo di togliere la spina
un racconto di paura. dalla sua zampa.
un racconto di avventura. L’asino vede un lupo e ha paura.
2 Indica se le affermazioni sono vere o false. L’asino dà un calcio al lupo e gli rompe i
V F denti.
a. L’asino vede il lupo e ha paura. Il lupo crede alle parole dell’asino e gli sol-
leva la zampa.
b. L’asino fa finta di zoppicare.
c. Il lupo vuole diventare amico 5 Collega le azioni all’animale adatto.
dell’asino. 1. Mangia l’erba.
d. Il lupo non crede alle parole 2. Cerca di togliere la spina. a. LUPO
dell’asino. 3. Zoppica.
e. Il lupo rimane senza denti. 4. Viene colpito.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

3 Quale insegnamento vuole dare la storia? 5. Rimane senza denti. b. ASINO


Tutti gli asini sono bugiardi. 6. Vuole mangiare l’asino.
Non bisogna aiutare chi è in difficoltà 7. Si salva.
perché spesso finge.
I macellai non sono capaci di curare le
ferite.
Chi svolge opere non adatte a lui finisce
nei guai.

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S Scrivere
Generi
Proposte di scrittura
1 Inventa e scrivi una fiaba. Per aiutarti, completa prima lo schema.
IL PROTAGONISTA è
....................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................

IL PROTAGONISTA deve riuscire a


....................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................

Il protagonista incontra UN NEMICO che


....................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................

Il protagonista deve superare queste PROVE:


....................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................

La storia ha un LIETO FINE :


....................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................
Ora racconta scrivendo sul quaderno.
C’era una volta…
2 Immagina un dialogo tra due animali e scrivi una breve favola con questa mo-
rale: “Chi vuole troppo non ottiene nulla”.

3 Disegna nel riquadro un mostro spaventoso e coloralo.


DESCRIZIONE del MOSTRO
Questo mostro si chiama ........................................................
..........................................................................................................................................................................

Dove vive? .......................................................................................................................


..........................................................................................................................................................................

Come è fatto? Orecchie, bocca, denti,


E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

occhi, ecc.
..........................................................................................................................................................................

Che cosa fa per spaventare?


..........................................................................................................................................................................

4 Scrivi sul quaderno una storia di paura in cui il tuo mostro è il protagonista.

5 Racconta sul quaderno un avvenimento buffo che è accaduto nella tua classe.
Spiega che cosa ti ha fatto divertire e perché.

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P Parlare

Generi Proposte di parlato


1 Osserva le immagini: esse rappresentano una fiaba completa. Continua tu il
racconto della storia, qui iniziato.
C’era una volta una bambina povera. Aveva solo i vestiti che indossava e un pezzo di
pane. Un giorno incontra un signore più povero di lei e…

2 Rileggi la favola “L’agnello furbo”, a pagina 10.


Un giornalista è venuto a fare un’intervista all’agnello. Immagina di essere
tu l’agnello e rispondi alle domande dell’intervistatore.
Domanda 1: Dove hai incontrato il lupo?
Domanda 2: Cosa hai pensato quando lo hai visto?
Domanda 3: Hai avuto molta paura?
Domanda 4: Che cosa ti ha chiesto il lupo?
Domanda 5: Che cosa voleva in realtà il lupo?
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3 Conosci qualche leggenda tipica del tuo paese d’origine? Raccontala ai


compagni di classe.

4 Racconta ai tuoi compagni quali sono le cose che ti fanno paura e quali ti
facevano paura quando eri piccolo. Come hai superato le tue paure?

5 Racconta una barzelletta che conosci bene.


Generi

6 Ti è mai capitato di trovarti da solo in un luogo sconosciuto (un bosco, una


città, una stazione ferroviaria…)? Racconta le tue avventure.

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Temi

Conoscersi per crescere


U 12
nità

> Tutti noi trascorriamo la maggior parte del nostro tempo con altre persone.
> Da piccoli le persone che stanno intorno a noi sono i nostri familiari: papà,
mamma, i fratelli, i nonni, gli zii, i cugini...
> Crescendo, cerchiamo la compagnia di amici della nostra stessa età.
> Anche a scuola, dove trascorriamo buona parte della giornata, facciamo
parte di un gruppo, formato da adulti (gli insegnanti) e da ragazzi
(i compagni).

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L Leggere

Questa sono io
Tracy è una bambina che desidera
avere una famiglia.

Mi chiamo Tracy Beaker.


Ho 10 anni e 2 mesi.
Il mio compleanno è l’8 maggio. Non è giusto: nello stesso giorno
compie gli anni anche Peter Ingham! Così abbiamo avuto una torta di
compleanno in due e abbiamo dovuto esprimere solo mezzo desiderio a
testa. Tanto poi non si avverano1.
Sono nata non so bene dove. Da neonata2 ero molto carina ma sicu-
ramente strillavo3 .
Sono alta… centimetri E chi lo sa. Ho provato a misurarmi con
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

una riga di legno, ma non sta mai diritta e così non trovo il punto giusto. E
1. si avverano: non voglio farmi aiutare dagli altri bambini perché questo è il mio diario
diventano veri, reali.
personale.
2. neonata: nata da
pochi giorni. Peso… chili Non so nemmeno questo. Comunque peso poco, sono
3. strillavo: gridavo, uno stecchino4.
piangevo.
4. stecchino: molto I miei occhi sono neri, e so farli sembrare cattivi come quelli di una
Temi

magra. strega. Mi piacerebbe essere una strega: agito la bacchetta magica, e ZAP,

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U12 C o n o s c e r s i p e r c r e s c e r e

Temi
cadono tutti i riccioli d’oro di Louise, e ZAP, la voce di Peter diventa an-
cora più antipatica5 e gli crescono dei baffoni e una lunga coda.

Leggere
I miei capelli sono biondi, lunghissimi e ricci. No, sono tutte bugie.
Sono scuri e ribelli6 .
La mia pelle è tutta brufoli quando mangio troppi dolci.

L
ALTRI PARTICOLARI – Cose che mi piacciono
Il mio numero fortunato è il 7. Ma allora perché non mi ha adot-
tato una famiglia favolosamente ricca quando ho compiuto sette anni?
Il mio colore preferito è il rosso sangue, perciò state in guardia,
eh-eh.
La mia migliore amica è be’, ho avuto molte migliori amiche, ma
Louise si è messa con Justine e così in questo momento non ho nessuna
migliore amica.
Mi piace mangiare di tutto. Ma soprattutto le torte di compleanno e
tutti i tipi di torte. E gli Smarties, e i Mars e i sacchetti giganti di pop-corn e i
coni gelato, e gli hamburger con le patatine fritte e i frullati alla fragola.
Il mio nome preferito è Camilla. Ho conosciuto una bambina bel-
lissima che si chiamava Camilla, con dei capelli fantastici. Mi voleva mol-
to bene. L’hanno adottata7 subito. Ho pregato la sua mamma e il suo papà
di farmela rivedere qualche volta, ma non sono mai tornati.
Mi piace bere bicchieri di birra forte. Scherzo,
una volta ho bevuto un sorso di birra analcolica 8
ma non mi è piaciuta.
Il mio gioco preferito è
truccarmi. Una volta Louise
e io abbiamo usato i trucchi
di Adele. Louise ha cercato
di farsi bella. Io invece mi so-
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

5. antipatica: non no truccata come un vam-


simpatica, non
piacevole. piro. I bambini piccoli,
6. ribelli: non vedendomi, si sono
ordinati. spaventati a morte.
7. adottata: presa
nella loro famiglia.
8. analcolica: senza
alcol.

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L Leggere

Il mio animale preferito è be’, c’è un coniglio chiamato Latt uga


qui all’istituto ma non si alza mai sulle zampe di dietro per darti una lec-
catina, come fanno i cani. Forse mi piacerebbe un mastino9, così tutti i
miei nemici dovrebbero stare ATTENTI AL CANE CHE MORDE.
Il mio programma televisivo preferito è qualsiasi film dell’orrore.
L’attività che preferisco è stare con la mia mamma.
Cose che non mi piacciono
I nomi Justine, Louise, Peter e molti altri che non sopporto.
I cibi lo spezzatino10, specialmente quando ci sono quei pezzi col
grasso. Quella mia orribile madre in prestito che si faceva chiamare zia
9. mastino: razza di Peggy cucinava sempre lo spezzatino e dovevo mangiarlo tutto. Bleah!
cane, molto
aggressiva. Detesto sopratt utto Justine. E non vedere la mia mamma.
10. spezzatino: adattamento da J. Wilson
piatto di carne.

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Inserisci nella tabella le cose che piacciono a Tracy e quelle che non le piacciono.
Lo spezzatino - le torte - truccarsi - il nome Peter - la birra - il colore rosso
- il nome Camilla - il numero 7 - non vedere la sua mamma - gli hamburger

Cose che piacciono a Tracy Cose che non piacciono a Tracy

2 Cancella con una riga il completamento non esatto.


E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

a. Tracy compie gli anni lo stesso giorno di Camilla / lo stesso giorno di Peter.
b. Tracy ha molte migliori amiche / non ha nessuna migliore amica.
c. Nell’istituto dove si trova Tracy vive un coniglio / vive un cane mastino.
d. I capelli di Tracy sono biondi / sono neri.
e. Tracy non vede Camilla da molto tempo / rivede spesso Camilla.
f. I cibi preferiti di Tracy sono i dolci / sono i piatti di spezzatino.
Temi

g. Tracy • una bambina divertente / • una bambina capricciosa.

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U12 C o n o s c e r s i p e r c r e s c e r e

Temi
3 Unisci le sillabe contenute nei riquadri per comporre nomi di cibi.

Leggere
FRA GE PA GO TO LE NE

CAR BI LA NE SCOT TI

L
PE PA UO SCE TA TE VA

……..............................…………. – ……..............................…………. – ...……............................….………. – ...…….............................………….


……..............................…………. – ……..............................…………. – ...……............................….………. – ...…….............................………….

4 Scrivi 5 nomi di cibo per ognuno dei pasti 5 Collega 2 aggettivi alla parte del corpo che
principali della giornata. descrivono.
– A colazione si mangiano: ……..............................… 1. Biondi a. statura
2. Alta
……....................................................……..............................…...….
3. Robusta b. corporatura
– A pranzo si mangiano: ……...................................…. 4. Magra
5. Bassa c. occhi
……....................................................……..............................…...….
6. Castani
– A cena si mangiano: …….........................................… 7. Azzurri d. capelli
……....................................................……..............................…...…. 8. Verdi

6 Seguendo lo schema scrivi una tua presentazione.


Mi chiamo ................................................................................................................................................................................................. .

Ho .................................... anni. Il mio compleanno è ................................................................................................................ .

Sono nato a ............................................... . Sono alto .................................... centimetri. Peso .................................... chili.
I miei occhi sono ................................................ I miei capelli sono ...................................................................................... .

Il mio numero fortunato è .............................................................................................................................................................. .

Il mio colore preferito è ................................................................................................................................................................... .

La mia migliore amica/il mio migliore amico è ............................................................................................................... .

Mi piace mangiare .............................................................................................................................................................................. .

Mi piace bere ......................................................................................................................................................................................... .


E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

Il mio gioco preferito è ..................................................................................................................................................................... .

Il mio animale preferito è ............................................................................................................................................................... .

Il mio nome preferito è .................................................................................................................................................................... .

Il mio programma televisivo preferito è ................................................................................................................................ .

Le cose che non mi piacciono sono: ..................................................................................................................................... .


I cibi che non mi piacciono sono ...............................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................................................... .

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L Leggere
1. indovinare
“a naso”: indovinare La classe
a caso le risposte alle
domande.
2. Cerotto: I miei compagni mi chiamano Stanga, perché sono il più alto
medicazione della classe.
applicata su tagli o su Sono sempre stato alto, sin da quando andavo all’asilo. Però
ferite generalmente
superficiali. In quest’anno sono molto più alto. Inoltre sono
questo caso è un anche magro, secco come un ramo di olivo e
soprannome. tendo a camminare storto.
I miei compagni mi prendono in giro
sopratt utto per la statura. Forse sono invi-
diosi.
Nella mia classe ci sono diciassette ragaz-
zi. Il mio compagno di banco si chiama Na-
so, perché quando non sa le risposte delle ve-
rifiche cerca di indovinare “a naso”1. E il più
delle volte ci riesce.
Un altro mio compagno si chiama Leo. Non
è il suo nome, ma noi lo chiamiamo così perché
ci piace usare i nomi brevi. Infatti si chiama Pier-
gianni Carlo-Alberto.
Leo si siede con me e Naso nell’ul-
tima fila e, a farci compagnia, ci sono
anche Cerotto2, Pelè3, Pizzul e Dina.
Cerotto è chiamato in quel modo, perché
continua a fare incidenti in bicicletta o in motorino. Pelè gio-
3. Pelè: di ca a calcio, ma non è molto bravo. Pizzul non capisce niente di storia, ma
nazionalità sa a memoria la Gazzetta dello Sport. Lo chiamiamo così perché ci ricor-
brasiliana, è stato
uno dei più grandi da Bruno Pizzul, un famoso giornalista sportivo.
campioni di calcio Poi c’è Dina, che è il diminutivo di Lampadina, l’unica ragazzina
degli anni Sessanta. dell’ultima fi la. La chiamiamo Lampadina, perchè ha sempre delle idee
4. Convento: luogo in
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

geniali. Perciò quando dobbiamo pensare a qualcosa di veramente intel-


cui vivono le suore
cristiane. ligente, lo chiediamo a lei.
5. soap-opera: Davanti a noi c’è una fi la composta solo da ragazze, che abbiamo so-
fiction televisiva; prannominato il Convento4.
trasmissione Sono sei in tutto.
televisiva.
6. Pitagora: grande
La prima si chiama No, perché se qualcuno prova a baciarla, lei dice
scienziato e sempre di no. Poi c’è Saponetta che ama guardare le soap-opera5 alla tele-
Temi

matematico visione; Pitagora6 , che è una ragazza brava in matematica, è seduta al cen-
dell’antichità.

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U12 C o n o s c e r s i p e r c r e s c e r e

Temi
tro dell’aula, così durante i compiti in classe è più facile farci aiutare. Ac-
canto a Pitagora, c’è Milva che ha i capelli rossi come la famosa cantante,

Leggere
ma che, al contrario della vera Milva, è stonata come il mio cane. Seguo-
no la Nonna, una ragazza molto saggia, e Afrodite che, come la dea della
bellezza, è la più bella della classe.
La prima fi la di banchi è occupata da Nano che, a differenza di me, è

L
basso di statura. Nano è un ragazzo simpatico e starebbe bene con noi
nell’ultima fi la, ma è talmente basso che non riuscirebbe a vedere la lava-
gna. Il Preside è un ragazzo che conosce molto bene le leggi e i regolamen-
ti e spesso riesce a correggere anche qualche professore.
Hitchcock7 è una ragazza che ama le storie piene di colpi di scena, tan-
to da trasformare il più normale discorso in una vera e propria storia del
terrore. Se il regista Hitchcock l’avesse conosciuta, probabilmente l’avreb-
be fatta lavorare in un suo fi lm.
Per ultima c’è Sabrina, una ragazza molto precisa, gentile, sempre ve-
stita come si deve.
Sabrina è brava, ma noi in classe la guardiamo con un po’di sospetto,
perché non ha un segno di distinzione: non ha il soprannome.
A. Valente

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7. Hitchcock: famoso
regista inglese,
celebre per i suoi film
gialli e del brivido.

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L Leggere

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Indica se le affermazioni sono vere o false. b. Indovinare a naso:
V F Possedere un olfatto molto sviluppato.
a. Stanga è un ragazzo basso
e grasso. Avere un naso molto lungo.
b. Nella classe di Stanga ci sono Riuscire a indovinare le risposte senza
diciannove studenti. aver studiato.
c. Cerotto da grande vuole fare
5 Indica per ogni soprannome il motivo per
il medico.
cui è stato dato.
d. Pitagora è una ragazza molto
brava in matematica. Soprannome Motivo
e. Afrodite è una studentessa Stanga È alto di statura
brutta e antipatica. Naso
f. Milva è molto brava a cantare. Leo
2 Individua e sottolinea le parole che non si Cerotto
trovano nel racconto. Pelè
Aula - banco - professore - preside Pizzul
- lavagna - compagno - matematica Dina
- italiano - scienze - idea - carta geografica No
- verifica - storia - cantante - libro - leggi - Saponetta
film - sospetto - gatto - cane Pitagora
3 Riordina ogni gruppo di lettere in modo da Milva
formare otto parole presenti nel testo. Nonna
– SECALS: ............................................................................ Afrodite
– GIRETSA: ......................................................................... Nano
– TONVENCO: .................................................................. Preside
– NASTALIROGI: .............................................................
Hitchcock
– TONORIMO: .................................................................. Perché Sabrina non ha un soprannome?
– LIETNILENTEG: ........................................................... ......................................................................................................

– ZZRGAOA: ...................................................................... ......................................................................................................


– SSPTTOOE: ....................................................................
......................................................................................................

4 Indica che cosa significano le espressioni


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......................................................................................................
date.
......................................................................................................
a. Cantare / recitare come un cane:
......................................................................................................
Avere talento nella recitazione o nel canto.
......................................................................................................
Non essere assolutamente in grado di re-
citare o cantare. ......................................................................................................

Avere una voce che ricorda quella dei cani. ......................................................................................................


Temi

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U12 C o n o s c e r s i p e r c r e s c e r e

Temi
6 Completa la tabella.

Leggere
Singolare maschile Singolare femminile Plurale maschile Plurale femminile

Il compagno La compagna I compagni Le compagne


Il ragazzo

L
I cantanti
Le giornaliste
La professoressa
Il cane
La regista
Gli dei
Le presidi
La nonna
Lo scienziato
Le campionesse

7 Crucipuzzle. Trova le seguenti parole date, le quali possono essere scritte orizzontalmente,
verticalmente e in diagonale, in tutte le direzioni.
– AFRODITE
– CEROTTO
– HITCHCOCK
– LAMPADINA
– LEO
– MILVA
– NANO
– NASO
– NONNA
– PELÈ
– PITAGORA
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– PIZZUL
– PRESIDE
– SAPONETTA

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Temi

Attivi, forti, corretti: sportivi


U 13
nità

> Fin dai tempi antichi l’attività fisica era ritenuta importantissima anche per il benessere della mente.
> L’esercizio fisico migliora la respirazione e la circolazione del sangue, evita molte malattie e l’obesità.
> Coloro che praticano sport sono più rilassati, meno nervosi e persino meno stanchi; inoltre,
svolgere attività fisica è un modo per trascorrere del tempo insieme agli altri.
> Praticando sport l’uomo di qualsiasi età si diverte, come in un gioco, ma allo stesso tempo impara
a rispettare delle regole.
> Lo sport è importante a tutte le età ma soprattutto per i ragazzi, perché li aiuta a crescere in
modo sano.
> Gli sport di squadra insegnano ai ragazzi a crescere insieme facendo amicizia.

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U13 A t t i v i , f o r t i , c o r r e t t i : s p o r t i v i

Temi
Due cognomi

Leggere
Pierpaolo guardava la coppa che suo padre gli aveva regalato.
Sul basamento1 c’era una scritta.
TORNEO INTERUNIVERSITARIO DI CALCIO
ANNO 1977 – 78

L
SQUADRA PRIMA CLASSIFICATA
– L’ho vinta io, sai – gli aveva detto il papà.
Pierpaolo aveva sorriso. “Grande.”
– Te la regalo, magari un giorno ne vincerai una anche tu. Sei molto
bravo, hai segnato un gol dopo soli cinque minuti.
Pierpaolo era emozionato. Guardava la coppa e pensava a suo padre.
Anche se qualche volta lo aveva accompagnato a scuola, o da McDo-
nald’s, o al cinema, in realtà lo conosceva molto poco.
Adesso aveva scoperto che avevano qualcosa in comune: il calcio.
Annibale e Pierpaolo avevano parlato a lungo, non del calcio che si
gioca in serie A, quello dei campioni, ma del calcio sul campo. Annibale
aveva giocato a calcio da giovane come Pierpaolo giocava in quel mo-
mento.
Annibale gli aveva domandato dei compagni di squadra e Pierpaolo
gli aveva raccontato che Nino, il piccoletto che giocava con i calzettoni
abbassati, gli era sembrato simpatico.
Pierpaolo, mentre fissava la coppa, stava già pensando alla partita del
sabato. In un primo momento non era stato convocato, ma poi l’allenato-
1. basamento: base re, alla fi ne dell’allenamento, si era avvicinato a lui.
che sostiene la coppa.

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L Leggere

– Ehi, Due Cognomi2, dove vai?


– A casa, signore.
– Non chiamarmi signore, chiamami mister.
– Va bene… mister.
– Non ti fai la doccia con gli altri?
Pierpaolo non sapeva cosa rispondere. Sua mamma lo aspettava al par-
cheggio.
– Vado a casa, mia mamma preferisce così – aveva risposto – ma se
devo fermarmi lo dico a mia mamma.
Il mister aveva sorriso. – Non è obbligatorio, ma così puoi conoscere
un po’ meglio i compagni di squadra. Lo dirò io a tua mamma.
In quel momento era arrivata Sofia, la mamma di Pierpaolo.
– Ah, sei qui: Pierpaolo, hai segnato un gol, è incredibile – Poi Sofia si
era accorta della presenza dell’allenatore – Ha del talento3 suo figlio, si-
gnora – aveva detto l’allenatore.
Una settimana dopo, alla fi ne della partita Pierpaolo riceve i compli-
menti dell’allenatore: – Bravo, Due Cognomi, bella partita.
Pierpaolo si stupisce. Gli sembra di aver giocato male perché non ha
segnato gol come nell’allenamento; però ne ha fatto fare uno a Nino. E ha
imparato una cosa importante nel gioco del calcio: in una squadra tutti si
devono aiutare.
Ha imparato anche altre cose, veramente. Quando il mister ha distri-
buito le maglie ai ragazzini che avrebbero giocato, chi è rimasto escluso
ha protestato, e la stessa cosa hanno fatto i genitori al bordo del campo,
quando si sono accorti che i loro figli restavano in panchina.
Ha imparato che gli avversari (e anche qualcuno dei suoi compagni)
giocano duro. Se ne è accorto quando, mentre tentava di prendere il pri-
mo pallone che gli hanno passato in area, un dolore fortissimo lo ha fatto
cadere a terra. Sopra di lui un avversario lo guardava dall’alto in basso.
2. Due cognomi: è il
soprannome che i – E alzati, bamboccio, che questo non è niente, è solo l’inizio – gli diceva.
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compagni di squadra Pierpaolo vede che l’allenatore della squadra avversaria sta ridendo e
hanno dato a fa un segno al suo giocatore, come per dirgli: picchia duro.
Pierpaolo, che ha due
cognomi, Aldrighi – Il primo tempo fi nisce 0 – 0; durante l’intervallo Pierpaolo si avvicina
Ferretti. all’allenatore Marcacci e gli chiede: – Ho visto l’allenatore avversario che
3. talento: capacità, faceva segno di picchiare. Non è antisportivo?
bravura.
4. trucchi: modi per
Marcacci allarga le braccia. – Certo che è antisportivo. Tu non picchiare,
evitare di essere ma cerca di non prenderle. Ci sono tanti trucchi4, tante difese, imparerai un
Temi

colpito. po’ alla volta. Ad esempio, quando salti, tieni i gomiti alzati anche tu.

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U13 A t t i v i , f o r t i , c o r r e t t i : s p o r t i v i

Temi
Al primo pallone buono Pierpaolo parte di corsa, colpisce di testa la
palla che fi nisce contro il palo. Arriva di corsa Malik e la spinge in rete.

Leggere
Tutti vanno ad abbracciare Malik, un ragazzino egiziano, bravissimo con
i piedi. Gli avversari, in svantaggio di un gol, diventano più cattivi. Ma
Pierpaolo impara in fretta e la sua squadra segna il secondo gol.
Pierpaolo vede la palla arrivare e la passa a Foglia morta 5, che sta cor-

L
rendo verso di lui, inseguito dagli altri giocatori. Pierpaolo allunga la tra-
5. Foglia morta:
iettoria6 del pallone e Nino, detto Foglia Morta, entra in rete con la palla
soprannome che i dopo aver evitato il portiere.
compagni di squadra Pierpaolo si volta verso il ragazzino che lo marcava. “Hai ragione, era
hanno dato a Nino. solo l’inizio. Questa, invece, è la fi ne. Per voi.” Poi si pentirà di aver rispo-
6. traiettoria: linea
che segue la palla,
sto così al suo avversario, ma in quel momento si è divertito un mondo.
direzione. R. Perrone

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COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA

1 Indica con una crocetta il completamento giusto.


a. Pierpaolo gioca nella squadra: b. Il padre di Pierpaolo:
da molto tempo. è un calciatore.
da alcuni giorni. è un allenatore.
da alcuni mesi. da giovane giocava a calcio.

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L Leggere

c. I compagni chiamano Pierpaolo “Due e. La partita del sabato finisce:


cognomi”: con una vittoria per la squadra
perché non ricordano il suo nome. di Pierpaolo.
per scherzarlo. con un pareggio tra le due
perché tutti i componenti della squadre.
squadra hanno un soprannome. con una sconfitta della squadra
d. Pierpaolo ha segnato un gol: di Pierpaolo.
durante l’allenamento.
durante la partita.
durante l’allenamento e la partita.

1 Collega le espressioni della prima colonna con quelle della seconda per formare frasi
complete.
1. Malik, il ragazzino egiziano a. si comporta in modo antisportivo.
2. La madre di Pierpaolo b. da giovane giocava a calcio.
3. L’allenatore della squadra avversaria c. ha segnato il gol della vittoria.
4. Il padre di Pierpaolo d. va a prenderlo agli allenamenti.
5. L’allenatore Marcacci e. pensa che Pierpaolo abbia talento.
2 Metti l’articolo adatto (il - lo - l’ - la - i - gli - le) davanti alle parole elencate.
- ............madre - ............allenatore - ............compagni - ............squadra - ............padre
- ............ragazzino - ............avversari - ............pallone - ............coppa - ............allenamenti
3 Sottolinea le parole che riguardano lo sport del calcio.

Gol - palo - mamma - arbitro - pallone - università - rete - cinema - campo - allenamento
- avversario - hamburger - squadra - torneo - partita - panchina - bamboccio - doccia
- scuola - intervallo

4 Inserisci nelle frasi, al posto dei puntini, le parole che hai sottolineato nell’esercizio precedente.
a. I ragazzi della ……..................………… stanno facendo il loro ……...................................…… sul ……..................………………
b. Il ……..................……………… ha colpito il ……..................……………… ed è entrato nella ……..................………………
c. L’……..................……………… ha fischiato perché comincia l’……..................………………
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d. Il ……..................……………… dell’……..................……………… ha segnato la vittoria del ……..................………………


e. Alcuni ragazzi guardano la ……..................………….........…… dalla ……..................………........………
5 Produzione. Rispondi alle domande con delle frasi complete.
– Qual è il tuo sport preferito? ......................................................................................................................................................

– Quale attività sportiva svolgi? ....................................................................................................................................................

– Qual è il campione sportivo che ammiri? .........................................................................................................................


Temi

– Ti piacerebbe praticare qualche sport? .............................................................................................................................

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U13 A t t i v i , f o r t i , c o r r e t t i : s p o r t i v i

Temi
La carica dei “bisonti”

Leggere
Lo scrittore Orscar Wilde diceva che “il rugby è una buona occasione
per tenere lontani dal centro della città trenta energumeni1”. In realtà
il rugby è lo sport a squadre che più degli altri favorisce il rispetto per
l’avversario. Per questo molti educatori 2 stanno proponendo il rugby

L
nelle scuole e formano delle squadre giovanili. Il calcio e il rugby
hanno origini comuni ma hanno seguito sviluppi diversi. I due sport
sono stati inventati dagli inglesi, che hanno anche stabilito le regole.
All’inizio si giocava solamente a “Football”, uno sport diverso dal cal-
cio di oggi. L’unica regola era che il pallone doveva essere portato
1. energumeni: avanti con i piedi. Un giorno del 1823 uno studente della scuola di
persone robuste e Rugby (un paese vicino a Londra) decide di non rispettare quell’uni-
rozze. ca regola del football: raccoglie il pallone con le mani e lo deposita in
2. educatori: maestri,
insegnanti, allenatori
rete. Così è nato il “Rugby Football”, cioè il “Calcio giocato con le re-
che si preoccupano gole di Rugby”. Da quel momento le strade dei due sport si sono sepa-
dell’educazione dei rate, soprattutto dal punto di vista dei comportamenti: nel rugby
ragazzi.

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L Leggere

atleti e tifosi sono uniti da un sentimento di lealtà e rispetto. Qui non


troverebbero posto quei calciatori che sputano addosso all’avversa-
rio, che protestano contro le decisioni dell’arbitro, o quei tifosi che si
comportano come delinquenti. Negli stadi i tifosi delle squadre av-
versarie non sono divisi e al termine della partita si ritrovano a bere
una birra insieme.
Forse è per questo che la popolarità del rugby aumenta e quella
del calcio diminuisce. Inoltre, da quando la squadra italiana è stata
ammessa al torneo delle “Sei nazioni”, la televisione ha portato il
rugby in tutte le case. C’è una cosa che tutti i ragazzi che si avvici-
nano al rugby devono ricordare: nel rugby non serve la bravura del
singolo giocatore ma il gioco di squadra. Ad aumentare la popolari-
tà del rugby hanno contribuito i famosissimi All Blacks, la squadra
della Nuova Zelanda, che da anni domina le gare internazionali.
Ma sono famose anche le squadre dell’Australia (Wallabies), del
Sud Africa (Springbok) e dell’Inghilterra. La squadra azzurra 3 , ar-
rivata con merito al “Sei Nazioni” (al torneo partecipano anche In-
3. squadra azzurra: ghilterra, Scozia, Galles, Irlanda e Francia) è guidata da un allena-
la squadra italiana,
così chiamata perché tore sudafricano.
i giocatori indossano A. Scemma
una maglia azzurra.

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Indica se le affermazioni si riferiscono al 2 Completa le frasi con la parte iniziale.
calcio (C) o al rugby (R) o a tutti e due gli a. …................................................…...…… è la squadra
sport (CR).
che domina le gare internazionali.
a. È chiamato anche football: ……...……
b. …............................…............................… è allenata da
b. È nato in Inghilterra: ……...……
un sudafricano.
c. È nato nel 1823: ……...……
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c. …............................…............................ insegna il ri-


d. È stato inventato in una scuola: ……...…… spetto dell’avversario.
e. Alcuni tifosi di questo sport si comporta- d. …............................…......................... trasmette le
no da delinquenti: ……...…… partite di rugby.
f. I giocatori non protestano contro le deci- d. Nel calcio …............................…......................... non
sioni dell’arbitro: ……...…… può essere toccato con le mani.
g. La palla deve raggiungere la meta: ……... e. …............................…...........................… è conosciuta
Temi

h. La sua popolarità sta diminuendo: ……...… col nome di Springbok.

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U13 A t t i v i , f o r t i , c o r r e t t i : s p o r t i v i

Temi
3 Indica con una crocetta la risposta giusta. d. “La squadra è arrivata con merito al Sei

Leggere
a. Avere “popolarità” significa: Nazioni” significa:
essere del popolo. che la squadra è abbastanza forte per
giocare nel torneo.
essere conosciuto.
che la squadra è appena arrivata a gioca-
essere numeroso. re il torneo.

L
b. Avere “origini comuni” significa: che la squadra è stata aiutata per poter
essere nati nello stesso posto. giocare il torneo.
essere uguali. 4 Completa il cruciverba e nella colonna evi-
avere gli stessi genitori. denziata scoprirai la forma della palla uti-
lizzata nel rugby.
c. “Le strade dei due sport si sono separate”
significa: 1. Nome del torneo di rugby.
gli sport si giocano in paesi diversi. 2. Squadra che domina le gare.
gli sport si sono differenziati tra loro. 3. Nome italiano del football.
gli sport hanno atleti che si comportano in 4. Nazione in cui il rugby è nato.
modi diversi. 5. Deve raggiungerla la palla.
1

5 Produzione. Completa la tabella per spiegare ai tuoi compagni un gioco che conosci bene.

Nome del gioco

Quante squadre
o quanti giocatori
partecipano?
Dove si gioca?

Come si svolge
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il gioco?

Regole
da rispettare

Quando termina
il gioco?

Chi vince?

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Temi
U 14
nità

I diritti dei minori


> In tutti i Paesi del mondo
i bambini sono considerati
importanti perché da loro
dipende il futuro delle
nazioni.
> Il 20 novembre 1989
l’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite (ONU) ha
approvato la Convenzione
sui Diritti dell’Infanzia,
un documento che dice
gli obblighi delle famiglie,
delle società e degli Stati
verso i bambini.
> Tutte le nazioni devono
impegnarsi perché i
bambini di ogni paese,
soprattutto quelli più
poveri, abbiano buone
condizioni di vita.
> Oltre ai diritti principali
(cibo, acqua, salute) ai
bambini devono essere
assicurati anche il diritto a
vivere in pace, il diritto ad
andare a scuola, il diritto
al gioco e al tempo libero.
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U14 I d i r i t t i d e i m i n o r i

Temi
Viki

Leggere
– Cam – pazzi… Campazzino. Papà, cos’è Campazzino?
– È il nome di questa strada, Viki. E in fondo alla strada c’è la nostra
casa.
La strada è illuminata da lampioni1 che fanno poca luce. Al bordo del-

L
la strada, in un fossato2 dove scorre dell’acqua, sono abbandonati sac-
chetti di plastica bagnati, azzurri, bianchi, gialli e un televisore.
– Papà, perché gli abitanti di Milano mettono i televisori nell’acqua?
– Perché ce ne sono così tanti che nessuno li aggiusta, così quelli
rotti li buttano qui. – spiega il papà.
– Noi abbiamo la televisione nella nostra casa?
– Non l’abbiamo ancora, ma l’avremo presto – dice il papà. – Ecco,
passate sotto la sbarra 3 .
– Ma Zef, si può passare sotto la sbarra abbassata? – chiede la mamma.
– Sì, sì, vai pure. La alzano di giorno per fare uscire i camion dalle
fabbriche – risponde il papà.
– Papà, ma è questa la nostra casa?
Sul cancello c’è il disegno di un cane minaccioso4.
– No Viki, è più avanti.
Camminiamo ancora. Non c’è più nemmeno la luce dei lampioni.
Sotto i nostri piedi c’è del fango5 .
– Ma dov’è la nostra casa? – dice a voce bassa Brunilda.
Nel buio vedo due puntini gialli. Prima sono fermi, poi comin-
ciano a muoversi verso di me. Che cosa sono? Sento uno sbuffo6 ,
poi un rumore simile a un ruggito7.
– Aiuto, papà, aiuto.
– Viki, non correre.
– Ahia! Mi ha morsicato la gamba, papà!
– Vediamo – dice il papà. Ma al buio non si vede nulla e allora
controlla con le mani.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

– Ho sentito i suoi denti sulla gamba!


– Ti ha preso i pantaloni ma… no, niente sangue.

1. lampioni: illuminazione delle 3. sbarra: barriera, asta usata per 6. sbuffo: soffio, respiro.
strade. chiudere un passaggio. 7. ruggito: verso delle bestie
2. fossato: buca scavata al bordo 4. minaccioso: che fa paura. feroci, come il leone.
della strada in cui scorre 5. fango: terra bagnata.
dell’acqua.

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L Leggere

I puntini gialli sono ancora lì vicino. Nel buio si apre la porta di una casa.
– Killer – grida un uomo.
Il cane si gira verso il padrone e va verso la porta aperta.
Papà gli dice qualcosa in italiano.
– Ah, Albània – ripete l’uomo ridendo, e chiude la porta.
– Ma qui è pericoloso! – dice la mamma
– No, Mara, è tranquillo – dice il papà. – In questa fabbrica lavorano
fi no a tardi e allora hanno i cani da guardia. Andiamo avanti.
Alla fi ne del campo si intravedono8 due persone.
– Viki! Brunilda! – urlano
Sono zio Arben e zia Berta. Abbracciano la mamma e poi ci coprono
di baci.
– Ma dov’è la nostra casa? – chiede la mamma.
– Eccola – dice a bassa voce il papà, e indica nel buio una specie di
scatola. Una capanna9, una baracca10.
Dietro c’è il bosco e si sente il rumore di un ruscello.
– Dentro è molto bella – dice zia Berta prendendo la mamma per un
braccio.
– Andiamo dentro, bambini – dice il papà.
La casa è così piccola che basta la luce di una candela per illuminare
tutto. C’è uno scaffale pieno di pentole e piatti. Un fornello. Un lettone
grande. Una valigia piena di coperte. Una stufa a legna con un tubo che
sale e si infi la nel tetto.
– Mamma, guarda. Per terra c’è il tappeto, come nelle
casse dei ricchi. – dice Brunilda.
– Certo, tesoro – risponde la mamma.
Poi guarda il papà, lo abbraccia e scoppia
a piangere.
– Scusate, sarà l’emozione11 o la
stanchezza. – dice la mamma.
F. Gatti
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

8. si intravedono: si vedono nel buio.


9. capanna: casa piccola e malandata.
10. baracca: costruzione di legno in
cattive condizioni.
Temi

11. emozione: sentimento forte.

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U14 I d i r i t t i d e i m i n o r i

Temi
COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA
1 Completa lo schema scrivendo i nomi dei familiari di Viki.

Leggere
PAPÀ: ……………………..…………………......….. MAMMA: ……………………..……………………..
SORELLA: ……………………..…………………… ZIO: ……………………..………………….. ZIA: …………………….…………………..
2 Fai lo schema dei componenti della tua famiglia scrivendo i loro nomi.

L
Io: …………………..……...……..……… Papà: ……………………..………….............................……... Mamma: ……...........…
Fratello: ……..…..….....……………… …………..….....……………… ………….......………….……… …………..………….....………

Sorella: ……...…..…......……………... …………..….....………….…… ………….......….……………… (continua tu…).

3 Rispondi alle domande. 4 Collega ogni parola con il suo contrario.


a. Da quale stato arriva Viki? .................................
1. Buio a. povero
...............................................................................................

b. In quale città italiana è arrivata? ...................


2. Ridere b. presto
...............................................................................................

c. Chi è Killer? ................................................................. 3. Ricco c. aperto


...............................................................................................
4. Chiuso d. illuminato
d. Dove si trova la casa dove Viki abiterà? ...

...............................................................................................
5. Avanti e. piangere
e. Perché la mamma di Viki piange quando
arrivano a casa? ....................................................... 6. Tardi f. indietro

5 Scrivi nella tabella i nomi di 5 oggetti per ciascuno degli ambienti della casa.
Cucina Bagno
Tavolo, .......................................................................................... ........................................................................................................

........................................................................................................... ........................................................................................................

Camera da letto Salotto


........................................................................................................ ........................................................................................................

........................................................................................................ ........................................................................................................
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

6 Produzione. Seguendo le domande-traccia, racconta, prima oralmente, poi per iscritto, la tua
esperienza.
Dove sei nato? Quando sei arrivato in Italia? Con chi sei arrivato? Come • stato il viaggio? CÕera
qualcuno della tua famiglia che ti aspettava in Italia? Ti piace vivere in questo paese? Che cosa
ti piace dellÕItalia? Che cosa non ti piace dellÕItalia?
.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

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L Leggere

Le tonsille1, che scocciatura!


Adrian scrive su un diario le sue esperienze. In questo brano rac-
conta la sofferenza dovuta a un’operazione alle tonsille.

Venerd“ 23 ottobre
Ho ricevuto una lettera dall’ospedale: mi tolgono le tonsille
martedì 27. Un vero guaio! Papà dice che ero in lista d’attesa2 da
quando avevo cinque anni. Ma perché non tolgono le tonsille al
momento della nascita?

Sabato 24 ottobre
Ho comprato una vestaglia 3 nuova, mutande, ciabatte, pigiama
e salviette. Papà non capisce perché non posso andare all’ospedale
con i vestiti vecchi. Gli ho detto che mi sento ridicolo4 con la
vestaglia con Peter Pan5 e il pigiama con l’orso Yoghi. Mi ha ri-
sposto che, quando era piccolo, lui dormiva con una camicia da
notte fatta con due vecchi sacchi di carbone cuciti. Ho telefona-
to alla nonna per sapere se era vero. La nonna ha detto che non
erano sacchi di carbone ma di farina.

Domenica 25 ottobre
Ho telefonato alla mamma per dirle che mi fanno l’opera-
zione6 . Nessuna risposta. Ha telefonato la nonna e ha detto
che un suo conoscente, quando gli hanno tolto le tonsille, è
morto dissanguato7 in sala operatoria 8 . Poi mi ha detto: “Non
preoccuparti, Adrian, sono sicura che a te andrà tutto bene”.
Grazie mille nonna!

5. Peter Pan… orso Yoghi:


personaggi dei cartoni animati che
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

piacciono ai bambini.
1. tonsille: organo del corpo umano 6. Ho telefonato… operazione: i
che si trova nella gola. genitori di Adrian sono separati;
2. lista d’attesa: elenco di persone Adrian vive con il papà.
che aspettano il loro turno per 7. morto dissanguato: morto per
essere operate. avere perso molto sangue.
3. vestaglia: giacca che si indossa 8. sala operatoria: sala dell’ospedale
sopra il pigiama. dove si fanno le operazioni
Temi

4. ridicolo: che fa ridere. chirurgiche.

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U14 I d i r i t t i d e i m i n o r i

Temi
Luned“ 26 ottobre
11.00. Ho fatto la valigia, poi sono andato a trovare

Leggere
Bert. Anche lui conosceva uno che è morto dissan-
guato per un’operazione alle tonsille. Forse è la stessa
persona che conosceva la nonna. Speriamo. Ho salu-
tato Pandora9: ha pianto. Sarò ricoverato alle due del

L
pomeriggio.
18.00. Papà è appena andato via. Mi hanno esami-
nato10 ogni parte del corpo, ma nessuno mi ha guar-
dato in gola! Sul mio letto hanno appeso un cartello
che dice: DIETA LIQUIDA11. Sono terrorizzato.
22.00. Sto morendo di fame! Un’infermiera mi ha
portato via tutta la roba da mangiare e da bere che ave-
vo comprato. Devo dormire, adesso, ma c’è rumore
perché ci sono dei vecchietti che cadono dal letto.
24.00. Hanno cambiato il cartello: non devo
mangiare né bere. Sto morendo di sete!

Marted“ 27 ottobre
6.00. Mi hanno svegliato! E l’operazione è alle
dieci! Non potevano lasciarmi dormire?
7.30. Sono pronto per essere operato! Mi hanno
fatto un’iniezione che doveva farmi dormire, ma
sono sveglissimo.
8.00. Ho la bocca completamente secca12, im-
pazzirò per la sete, non bevo niente da ieri sera. De-
vo trovare un posto dove nascondere il mio diario!
Non voglio che qualcuno lo legga!
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

9. Pandora: una compagna di scuola di Adrian.


10. esaminato: controllato per visitare.
11. dieta liquida: significa che Adrian può solo
bere, non mangiare.
12. secca: asciutta, senza saliva.

63

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L Leggere

8.30. È arrivata la mamma! Nasconderò il diario nella sua borsa.


Mi ha promesso che non lo leggerà.
8.45. I carrelli per la sala operatoria cominciano ad arrivare.
9.15. Il carrello viene nella mia direzione.
24.00. Sono senza le tonsille. Che male! La mamma ci ha messo
un quarto d’ora a trovare il diario nella borsa.

Mercoled“ 28 ottobre
Non riesco a parlare.

Gioved“ 29 ottobre
Sono stato trasferito in un altro reparto13 . Ho rice-
vuto un bigliettino con gli auguri da Bert e Sabre.

Venerd“ 30 ottobre
Questa mattina sono riuscito a bere un po’di bro-
do che mi ha portato la nonna. Papà mi ha portato dei
wafer14ma non posso mangiarli. È venuta a trovarmi
Pandora. Ho potuto dirle solo poche parole a bassa voce.
S. Townsend

13. reparto: settore, parte dell’ospedale.


14. wafer: un tipo di biscotti.

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Indica se le affermazioni sono vere o false. f. Adrian vuole molto bene
V F alla nonna.
a. Adrian ha comprato dei vestiti g. Il papà di Adrian da piccolo
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

nuovi per andare in ospedale. era molto ricco.


b. In ospedale ci sono solo bambini. 2 Scegli la risposta esatta.
c. Adrian si lamenta perché non a. Perché Adrian riceve la lettera dall’ospe-
può mangiare e bere. dale?
d. Pandora è il nome della mamma Perché tutti i bambini vengono operati
di Adrian. alle tonsille.
e. Durante l’operazione la mamma Perché era in lista d’attesa per l’opera-
Temi

resta in ospedale con Adrian. zione.

64

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U14 I d i r i t t i d e i m i n o r i

Temi
b. Perché Adrian compra una vestaglia nuova? 3 Scrivi il plurale di nomi nella tabella.

Leggere
Perché quella che ha è da bambino Singolare Plurale
piccolo.
Perché non ha una vestaglia per l’ospe- Il medico
dale.
L’infermiera
c. Perché Pandora piange quando Adrian

L
la saluta? L’ospedale
Perché è preoccupata per lui. La nonna
Perché ha ascoltato i racconti di Bert
e della nonna. L’amica

d. Perché l’infermiera porta via il cibo e le Il diario


bevande che Adrian aveva comprato?
L’operazione
Perché l’infermiera è cattiva.
Perché prima di una operazione non si La vestaglia
deve mangiare o bere.
Il sacco
e. Perché il 28 ottobre Adrian scrive Non
riesco a parlare?
Perché la gola gli fa male.
Perché dopo l’operazione è debole.

4 Collega le parole alla loro definizione.


1. Reparto a. luogo dell’ospedale in cui avvengono le operazioni.
2. Infermiera b. camera di ospedale con i letti allineati.
3. Farmacia c. zona dell’ospedale con malati dello stesso tipo.
4. Sala operatoria d. negozio dove si comprano i medicinali.
5. Corsia e. persona che si occupa della cura dei malati.

5 Scrivi una frase per ciascuna delle parole dell’esercizio 4.


1. .......................................................................................................................................................................................................................

2. .......................................................................................................................................................................................................................

3. .......................................................................................................................................................................................................................
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

4. .......................................................................................................................................................................................................................

5. .......................................................................................................................................................................................................................

6 Produzione. Ti è capitato di stare in ospedale per un’operazione o di essere ammalato? Rac-


conta, prima oralmente, poi per iscritto.
.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

.............................................................................................................................................................................................................................

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Temi
U
L’integrazione
15
nità

> Le persone che abitano il mondo hanno caratteristiche fisiche diverse, abitudini
diverse, religioni diverse. Spesso vivono insieme, in pace; spesso le differenze,
anche se minime, creano guerre e divisioni.
> È necessario accogliere in maniera positiva chi ha una cultura diversa, con
rispetto e curiosità.
> INTEGRAZIONE significa accettare l’altro.
> L’integrazione non riguarda solo gli stranieri.
> Significa accettare chi è diverso per abitudini, ricchezza, età.
> Significa accettare chi è diverso da noi a causa di un incidente, di una malattia.
> Per costruire l’integrazione dobbiamo imparare che esistono idee diverse,
caratteri diversi e persone diverse: incontrare la diversità ci rende migliori.

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U 1 5 L’ i n t e g r a z i o n e

Temi
Il primo giorno di scuola

Leggere
È il primo giorno di scuola. Viki, un bambino straniero, viene accompagnato a
scuola dalla mamma e dallo zio Arben, che è l’unico a parlare italiano. Il bam-
bino è molto preoccupato ed emozionato, ma vuole imparare per poter aiutare
la famiglia a migliorare la propria condizione economica.

L
Paola mi prende per mano e mi porta verso le scale. Insieme saliamo i gra-
dini. Quando mi volto vedo lo zio Arben e la mamma che ci guardano.
Il mio cuore batte molto forte. Mi tremano anche le gambe. Paola con-
tinua a parlarmi e a tenermi la mano. Passiamo davanti ad alcune porte
chiuse, fi no a quando arriviamo davanti a quella della mia classe. é la II B.
La porta si apre lentamente. Davanti alla cattedra c’L una ragazza, mentre
dai banchi tante piccole facce puntano i loro occhi verso di me. Sembra
non abbiano mai visto un bambino albanese. La ragazza mi viene incon-
tro. Paola me la presenta: Ð Questa ragazza si chiama Ilaria.
Ð Ciao Ð mi dice Ilaria.
Ð Ciao Ð gridano in coro i bambini.
Ilaria mi prende lo zaino e lo mette sull’unico banco vuoto. Poi dice
che mi devo sedere sulla sedia dietro il banco. é vicino alla porta, ma mi
sembra lontanissimo. Il cuore continua a battere molto forte.
Ora Ilaria, Paola e i bambini cominciano a cantare una canzone. Tutti
sorridono e mi guardano. Io non capisco cosa stanno dicendo.
Paola segue le parole scritte sulla lavagna: -ag-giun-gi-un-po-sto-a-ta-
vo-la-che-c’L-un-a-mi-co-in-più-seÉ
Quando Ilaria scopre che sto leggendo le parole sulla lavagna,
batte le mani più forte. I bambini fanno la stessa cosa.
La testa mi gira. Appena mi siedo, i bambini si
alzano e battono le mani sempre più forte. Poi si al-
zano e vengono tutti intorno al mio banco. Mi dan-
no la mano, mi abbracciano, mi accarezzano e mi
dicono delle cose. Io non capisco cosa mi stanno di-
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

cendo.
Non mi sento bene e comincio a piangere. Penso
a mio nonno, al mio amico Agron e ai miei genitori.
Anche loro sono cambiati vivendo in Italia.
Paola e Ilaria, quando vedono che sto piangendo,
fanno sedere i bambini. Le vedo preoccupate, forse
pensano che sto piangendo per loro. Ma non L vero.

67

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L Leggere

Metto la testa sul banco e la copro con le braccia. Così gli altri bambini
non vedranno che sto piangendo.
Ilaria mi fa sollevare la testa. Mi accorgo che le mie lacrime hanno
macchiato una scritta colorata su un foglio. Il foglio era sul banco, ma non
me ne sono accorto. La scritta è una parola in italiano: BEN-VE-NU-TO.
Benvenuto mi ripetono Ilaria e Paola. Forse è un modo per salutarsi.
Ma cosa devo rispondere?
– Benvenuto – ripetono insieme i bambini.
Mi hanno visto mentre piangevo, che cosa penseranno adesso di me?
Un bambino si alza in piedi. – Filippo – dice, poi si siede. Uno dopo
l’altro si alzano e ripetono i loro nomi: – Camilla. Silvia. Paola. Riccardo.
Andrea. Andrea.
Non mi stanno salutando. Dicono parole diverse ogni volta. Capisco
che si tratta dei loro nomi in italiano.
Giacomo. Massimiliano. Gionatan. Alessandro. Valentina. Sara. Sha-
ron. Jessica. Liji.
Liji ha la faccia rotonda e gli occhi sottili come i cinesi. Ma certo. Liji
non è un bambino italiano.
F. Gatti

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Temi

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U 1 5 L’ i n t e g r a z i o n e

Temi
COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA
1 Metti in ordine gli avvenimenti del racconto. 5 Completa le frasi inserendo in modo ap-

Leggere
a. Viki si siede e i bambini della classe propriato gli aggettivi possessivi dati.
cominciano a battere le mani sempre nostra, mio, loro, suo, vostri, mia, tua, loro
più forte.
1 b. Paola prende per mano Viki e lo porta 1. Paola prende la ..................................... mano e mi

L
in classe.
accompagna in classe.
c. Viki legge sul foglio la parola BENVE-
NUTO. 2. Dai banchi tante piccole facce puntano i ..
d. Viki ricorda il nonno e il suo amico Agron. .............................. occhi verso di me.
Diventa triste e si mette a piangere. 3. Paola prende il ............................ libro e comin-
e. I bambini della classe ripetono i loro cia la lezione.
nomi a voce alta.
4. Per favore, sposta la ................................ cartel-
f. Ilaria, Paola e i bambini cantano una
canzone a voce alta. la dal ................................ banco.
5. I bambini dicono parole diverse ogni vol-
2 Sottolinea nel testo quali sono gli stati
d’animo di Viki durante il suo primo giorno ta. Capisco che si tratta dei ................................

di scuola. L’esercizio è avviato. nomi in italiano.


Paola mi prende per mano e mi porta verso 6. Ilaria chiede ai bambini: – Avete fatto i
le scale. Insieme saliamo i gradini. Quando ................................ compiti?
mi volto vedo lo zio Arben e la mamma che
7. La ............................. lingua è diversa dalla vostra.
ci guardano. Il mio cuore batte molto forte.
Mi tremano anche le gambe. Paola continua 6 Trova la parola nascosta.
a parlarmi e a tenermi la mano. Riordina i gruppi di lettere per formare sette
3 Rispondi alle seguenti domande. parole. Scrivile poi nella tabella secondo la
numerazione data. Le lettere nelle caselle
a. Perché Viki piange? colorate formeranno unÕaltra parola del testo.
b. Da quale Paese viene Viki? 1. gazzara 5. merical
c. Ricordi il tuo primo giorno di scuola in 2. scittar 6. gnavala
Italia? Prova a descrivere quello che è
successo attraverso i tuoi ricordi. 3. nezonac 7. binbamo
4. tinavad
4 Traduci le parole del testo nella tua lingua 1
madre.
2
Cuore .....................................................................................
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

3
Gambe ..................................................................................
4
Mano ......................................................................................
5
Aula .........................................................................................
6
Classe ....................................................................................
7
Insegnante .........................................................................

Lavagna ................................................................................
La parola nascosta è:
Compagni di classe .....................................................
......................................................................................................

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L Leggere

Il mitico Jeffrey
Jeffrey, un ragazzo bianco, viene ospitato da una famiglia di colore, i Beale,
che lo accolgono senza guardare al colore della pelle.

Mitico1 era diventato famoso in tutto il quartiere. Il nuovo ragazzino


bianco, che viveva con i Beale, correva per le strade al mattino presto, sa-
peva giocare a football come La Mano2, era allergico3 alla pizza, era salta-
to in piedi su una panca della chiesa gridando: – Alleluia! Amen!
I bambini piccoli venivano da lui perché era bravissimo a sciogliere4 i
nodi delle stringhe delle scarpe. Anche i ragazzi venivano al campetto5
per vedere che cosa sapeva fare davvero il ragazzo nuovo. Scoprirono che
con una palla da football correva come uno scoiattolo, saltava, andava via
veloce lasciando gli altri a mani vuote.
Ogni volta che Mitico faceva un bel tiro, La Mano lo incoraggiava con
il suo linguaggio: – Falli fuori6! Schiacciali! Sei il più duro!
A Mitico piaceva quel linguaggio duro. Presto anche lui cominciò a
parlare in quel modo con gli altri ragazzi. E cominciò a farlo anche a casa.
Un giorno, la signora Beale stava cucinando quando Mitico disse un
paio di parole nel suo nuovo linguaggio. La signora Beale lo guardò e, cer-
cando di stare calma, gli chiese: – Puoi ripetere?
Mitico disse di nuovo le parolacce.
La signora Beale non voleva sentire
1. Mitico: • il quelle parole e lo fermò con uno schiaf-
soprannome di
Jeffrey, il fo sulla bocca. Subito il ragazzo la ab-
protagonista. Indica bracciò; piangeva e diceva: – Le vo-
una persona glio bene… Le voglio bene…
particolarmente
brava.
Mitico amava le serate tranquille,
2. La Mano: quando Hester e Lester andavano a
soprannome di un letto e poteva leggere i libri di Aman-
altro ragazzo del
quartiere.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

3. allergico: non
poteva mangiare la
pizza altrimenti stava
male.
4. sciogliere: slegare.
5. campetto: luogo
dove i ragazzi
giocano .
6. Falli fuori: elimina
Temi

gli avversari.

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U 1 5 L’ i n t e g r a z i o n e

Temi
da7. Dopo averne letti circa metà, decise di cominciare a leggere il volu-
me8 con la lettera A dell’enciclopedia9. Ma anche Amanda stava leggen-

Leggere
do lo stesso volume e non voleva prestarlo a nessuno, nemmeno a Mitico.
Quando fi niva di leggere, Amanda nascondeva il libro; ma Mitico riusci-
va sempre a trovarlo e per leggerlo si alzava molto presto alla mattina.
Mitico amava tutto della sua vita; non tutti, però, amavano lui.

L
In un certo senso, Mitico era cieco. Riusciva a vedere gli oggetti, le per-
sone, ma non riusciva a vedere molte altre cose.
Per esempio, non vedeva che i ragazzi grandi non sopportano di essere
superati10 dai più piccoli. E che a certi ragazzi non piacciono i ragazzi di-
versi da loro. Come, per esempio, un ragazzo che è allergico alla pizza, che
lava i piatti, che non guarda i cartoni animati. O
che ha la pelle di un altro colore.
Mitico non riusciva a capire la storia
del colore. Non pensava di essere bianco,
così come gli abitanti del quartiere non
erano neri. Guardandosi con attenzio-
ne il viso e il corpo aveva visto alme-
no sette colori diversi, ma non il
7. Hester, Lester e bianco (tranne il bianco degli oc-
Amanda: sono i figli chi, che però era uguale a quello
della signora Beale. dei ragazzi neri). Mitico era con-
8. volume: libro.
tento di non essere davvero bian-
9. enciclopedia:
insieme di libri che co, perché, secondo lui, il bianco è
trattano tanti un colore noioso.
argomenti diversi in Ma l’antipatia verso di lui esisteva
ordine alfabetico.
veramente e aumentava. Non da par-
10. non sopportano
di…: si arrabbiano se te di tutti ma da parte di molti. E Mi-
vengono superati. tico non riusciva proprio a vederla.
J. Spinelli
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L Leggere

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Completa il testo con le parole mancanti. 3 Per ciascuno dei nomi elencati trova alme-
1. Jeffrey è un bambino bianco che vive in no un’alterazione.
un quartiere di …...........………………….. Es: campo – campetto; parola – parolaccia
2. Viene ospitato dalla signora Beale e dai suoi Libro – ...................................................................................

…...........………………….., Hester, Lester e Amanda. Occhi – .................................................................................

3. Jeffrey è molto bravo a giocare a ........………….. Storia – ..................................................................................


ei …...........………………….. del quartiere vengono al Palla – ....................................................................................
campetto per vedere che cosa sa fare. Ragazzo – ...........................................................................

4. Quando la signora Beale lo sgrida perché Mano – ..................................................................................


dice …...........………………….., Jeffrey si accorge di Letto – ...................................................................................

avere sbagliato. Casa – ...................................................................................

5. Gli amici di Jeffrey sono …...........…………………......, 4 Di che colore sei? Completa le frasi.
che lo incoraggia nel gioco e …...........…………………., a. I miei capelli sono ..................................................

che come lui ama la lettura. b. I miei occhi sono ....................................................

6. Jeffrey non si accorge che alcuni provano c. Le mie labbra sono ...............................................

antipatia per lui, per il colore della sua …........... d. Le mie ciglia sono ..................................................

…………….......…......... e. Le mie unghie sono ..............................................

7. A Jeffrey non sembra di essere …...........……, f. La mia pelle è ...........................................................

così come gli altri ragazzi non gli sembrano 5 Produzione. Jeffrey è soprannominato “Mi-
…...........………………….. tico” perché è molto bravo a sciogliere i
nodi, a giocare a football, nella lettura. E
2 Riordina le parole per ottenere frasi com- tu, che cosa sai fare bene? Racconta, oral-
plete e corrette. mente e per iscritto, un’attività che ti piace
a. Mitico bene a football gioca. e che sei bravo a svolgere.
.............................................................................................. ......................................................................................................

b. è Jeffrey alla pizza allergico. ......................................................................................................

.............................................................................................. ......................................................................................................

c. Vuole bene alla Mitico Beale signora. ......................................................................................................

.............................................................................................. ......................................................................................................
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

.............................................................................................. ......................................................................................................

d. Jeffrey veloce come corre uno scoiattolo. ......................................................................................................

.............................................................................................. ......................................................................................................

.............................................................................................. ......................................................................................................

e. Sta Amanda leggendo il dell’enciclopedia ......................................................................................................

volume primo. ........................................................... ......................................................................................................


Temi

.............................................................................................. ......................................................................................................

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Temi
U nità

16
L’ambiente
> L’uomo sta distruggendo il pianeta Terra mettendo in
pericolo il futuro di ogni essere vivente.
> La Terra ha gravi problemi, causati dall’uomo:
– le foreste vengono distrutte;
– i deserti diventano più grandi;
– gli animali e i vegetali muoiono;
– l’aria, l’acqua, i terreni sono inquinati.
> Se vuole avere un futuro, l’uomo deve imparare a
usare quello che la Terra offre senza sprecarlo e senza
rovinarlo.

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L Leggere

La scoiattola
I contadini avevano catt urato una scoiattola nel bosco di
Oved e l’avevano portata in una fattoria1. I giovani e i vecchi si
divertivano, giocando con quella bestiola.
La scoiattola aveva una lunga coda, gli occhi erano vispi e
intelligenti, mentre le zampe erano piccole e graziose.
Tutti erano colpiti dai suoi agili movimenti, da come rom-
peva le nocciole e dai suoi salti. I contadini misero il piccolo
roditore in una vecchia gabbia, dove c’erano una casetta di le-
gno verde e una ruota girevole fatta con il fi l di ferro.
Però la scoiattola era triste e si mise in un angolo della gab-
bia. La gente della fattoria pensava che si dovesse solo abituare
alla casetta nuova.
La gabbia venne messa nella stalla dei cavalli e delle vacche.
Alla sera, senza farsi vedere da nessuno, entrò nella stalla
un omino alto pochi centimetri. Il nanetto, che indossava un
paio di pantaloni di cuoio e delle scarpe di legno, fu visto dal-
la nonna, che non si spaventò, perché i nanetti portavano for-
tuna. Molte persone sapevano della sua esistenza e parlavano
di lui, ma nessuno lo aveva mai visto.
Il nano si arrampicò sul punto dove i contadini avevano
messo la gabbia della scoiattola e cercò di aprirla. Ma la por-
ticina era chiusa con un lucchetto e allora si fermò qualche
secondo a parlare con la scoiattola.

1. fattoria: la casa dove abita il fattore (capo dei contadini) e


l’insieme delle costruzioni collegate.
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Temi

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U 1 6 LÕ a m b i e n t e

Temi
Poi la nonna vide il nanetto andare via di corsa e tornare poco tempo
dopo, nascondendo tra le mani qualcosa, che la nonna non riusciva a

Leggere
vedere.
Il nanetto raggiunse la fi nestrella della gabbia e diede alla scoiattola
quello che aveva portato in modo tanto misterioso, poi andò via.
La nonna aveva seguito tutta la scena, non seppe resistere alla curiosi-

L
tà. Si alzò dalla sedia e andò in cortile. Si nascose dietro il pozzo e aspettò
che il nanetto tornasse. Un gatto la vide e andò a rannicchiarsi vicino a lei.
La nonna, che era buona come il pane2, pensava che il nanetto fosse
andato nel bosco per portare del cibo ai cuccioli della scoiattola.
Scese la sera e, proprio quando la nonna pensava di rientrare, il nanetto
tornò dalla scoiattola.
Questa volta portava con sé degli scoiattolini e stava per posarne uno
a terra, quando vide il gatto che avanzava verso di lui.
Il nanetto si fermò e vide la nonna nascosta dietro il pozzo. Si diresse
verso di lei e le mise in mano uno scoiattolino. Poi andò nella stalla e, con
la mano libera, si arrampicò fi no alla gabbia.
Quindi scese a prendere l’altro scoiattolino e lo portò dalla mamma.
La mattina dopo, la nonna raccontò quello che era accaduto la notte
precedente. Nessuno la prese sul serio. Tutti ridevano a crepapelle 3 , an-
che perché era inverno e in quella stagione non c’erano scoiattolini. Ma la
vecchia convinse tutti ad andare nella stalla. Nella gabbia della scoiattola
c’erano quattro scoiattolini con gli occhi chiusi e senza pelo. Erano nati
da pochi giorni.
Quando il capo dei contadini vide tutto questo disse: – Noi ci siamo
comportati male. Abbiamo tenuto prigioniera la loro mamma. Siamo noi
le vere bestie.
Poi mise tutte e cinque le bestiole nel grembiule della nonna e le disse
di portarli nel bosco di nocciuoli. Così sarebbero stati liberi.
S. Lagerlöf
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

2. era buona come il pane: modo di 3. ridevano a crepapelle: espressione


dire che indica una persona molto che indica quando si ride tanto da
buona e disponibile con gli altri. non riuscire a controllarsi.

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L Leggere

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Completa le frasi in modo appropriato in- 7. Il nanetto diede alla nonna uno …….......…........
serendo le parole date. e si arrampicò fino alla gabbia.
Nanetto - pelo - stalla - pozzo - quattro 8. Nella gabbia c’erano …….......…............. piccoli
- scoiattolino - pantaloni - scoiattola scoiattoli con gli occhi chiusi e senza
- lucchetto - gabbia - legno
…….......….................. .
1. I contadini avevano catturato una …….......…. 2 Descrivi lo scoiattolo con parole tue.
nel bosco di Oved.
2. I contadini misero il piccolo roditore in una
vecchia …….......................…., dove c’erano una
casetta di ……......................…. e una ruota di fil
di ferro.
3. I contadini portarono la gabbia nella ..........
......................…. .
4. Il nanetto indossava un paio di ……...............….
di cuoio e delle scarpe di legno.
5. La porticina della gabbia era chiusa con ......................................................................................................

un …….......…............ . ......................................................................................................

6. La nonna si nascose dietro il …….......….............. ......................................................................................................

e aspettò che il …….......…............ tornasse. ......................................................................................................

3 Inserisci nella tabella le espressioni che si riferiscono ai personaggi del racconto. L’esercizio
è avviato.

Lunga coda - pantaloni di cuoio - occhi vispi e intelligenti - si nascose dietro il pozzo
- alto pochi centimetri - zampe piccole e graziose - non si spavent˜ - portavano fortuna
- agili movimenti - scarpe di legno - raccont˜ quello che era accaduto.

Scoiattola Nonna Nanetto


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Lunga coda
Temi

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U 1 6 L’ a m b i e n t e

Temi
4 Collega con una freccia ogni nome al verbo di riferimento. L’esercizio è avviato.

Leggere
– Scoiattola è curiosa.
– Nanetto misero la scoiattola in una gabbia.
– Nonna si nasconde dietro la nonna.

L
– Gatto mette le bestiole nel grembiule della nonna.
– Scoiattolini rompe le nocciole.
– Contadini avevano gli occhi chiusi.
– Capo dei contadini si arrampica fino alla gabbia.

5 Indica che cosa significano le espressioni 7 Completa le frasi inserendo i pronomi ap-
date. propriati.
– Ridere a crepapelle.
lui - noi - nessuno - tutti - la - lei - si
Fare ridere gli altri a causa del proprio
comportamento. a. I contadini ....….……. divertivano, giocando
Non ridere mai.
con la scoiattola.
Ridere fin quasi a scoppiare.
b. Molte persone sapevano dell’esistenza
– Essere buoni come il pane. del nanetto e parlavano di ....….……........ .
Essere molto buoni e disponibili verso gli altri. c. ....….……........ erano colpiti dagli agili movi-
Comportarsi in modo malvagio.
menti della scoiattola.
Avere sempre fame.
d. Alla sera, senza farsi veder da ....….……........,
6 Inserisci le sillabe date e forma parole com- un nanetto entrò nella stalla.
plete. Poi trovale nel testo e sottolineale.
e. Il nanetto vide la scoiattola e cercò di en-
BIU - ZO - TO - TO - NI - TO - RIA - LE trare nella gabbia. Ma era chiusa e allora
- LA - LA - NET - TA - IAT - DI - PO si fermò a parlare con ....….……......... .
IAT TO LA f. Un gatto ....….…….......... vide e andò dietro al
SCO – ........................ – ........................ – ........................
pozzo.
FAT – ........................ – ........................ – ........................
g. Il capo dei contadini disse: – Siamo .........….
CON – ........................ – ........................ – ........................
le vere bestie.
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

STAL – ........................ – ........................ – ........................


CA – ........................ – ........................ – ........................
POZ – ........................ – ........................ – ........................
NA – ........................ – ........................ – ........................
GREM – ........................ – ........................ – ........................

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L Leggere

L’ultimo lupo
Il lupo ha sempre fatto paura allÕuomo, come P testimoniato dalle fiabe e dai
racconti popolari antichi e moderni. Ma il lupo P davvero cos“ pericoloso per
gli uomini? Non sarˆ invece lui la vittima?
La storia che segue ha come protagonista Enzo, un ragazzo di dodici anni, che
un giorno con il papˆ e gli amici del padre, tra cui Pietro, va a cacciare il lu-
po. Un altro personaggio importante nel racconto P Mario, il vecchio zio di En-
zo, che vive solo in un villaggio abbandonato in alta montagna e conosce mol-
te cose sulla natura e sugli animali.

Guardavo tra i cespugli delle rocce grigie, sulla nostra destra si apriva un
dirupo1. In lontananza sentivo il rumore di un ruscello, quando i miei
pensieri furono interrotti dalle parole di Pietro: – … posto di lupi questo.
– Perché? – risposi io.
– Se tu fossi un lupo – continuò Pietro – non ti nasconderesti qui?
Enzo sentiva battere il cuore sempre più forte. Stava per accadere qual-
cosa. Non c’era vento e i rami degli alberi erano immobili. Venti metri
sopra di loro, si trovava un’altura. Pietro mi chiese di andare a vedere se ci
fosse qualcosa in quel punto. Avevo paura e Pietro se ne accorse.
– Hai paura di trovare il lupo? – mi disse – Stai tranquillo non c’è; ma
bisogna controllare lo stesso.
Enzo si arrampicò sulle rocce in direzione dell’altura 2. Poco dopo rag-
giunse il punto indicato da Pietro. Si girò verso di lui e lo vide molto lon-
tano, non si era reso conto di essere andato così lontano.
Poi cominciò a esplorare l’altura. Camminava adagio, molte felci3 gli
arrivavano alla cintura e le sue azioni erano lente. – Se il lupo si è nascosto

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1. dirupo: precipizio,
luogo scosceso e
roccioso di un
monte.
2. altura: luogo alto,
elevato.
3. felci: piante che
crescono in luoghi
umidi e ombrosi
Temi

come i boschi.

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U 1 6 L’ a m b i e n t e

Temi
qui – pensò Enzo – deve aver fatto male i suoi calcoli. Da questo posto
non si va da nessuna parte.

Leggere
Enzo si trovò davanti alla parete rocciosa che limitava l’altura e, giunto
in quel punto, si domandò cosa fosse necessario fare.
Da lì Pietro non si vedeva più.
Enzo rimase turbato da quell’assenza. Che cosa avrebbe fatto se

L
il lupo fosse comparso all’improvviso?
Decise di tornare indietro, convinto che il lupo non ci fosse.
Ma mentre camminava, un pensiero lo fece fermare: – E se invece
il lupo fosse qui? – pensava – Se c’è il lupo, mi metto a urlare, Pietro
arriverà e sparerà al lupo. Così sarò stato io a trovarlo e ad aver ucci-
so l’ultimo lupo.
Così Enzo continuò a camminare in direzione della parete roccio-
sa, ma, arrivato alla fi ne, si convinse che non c’era nessun lupo. Si sentì
meglio, quasi sollevato da una grande preoccupazione. Aveva voglia di
ridere e di gridare.
All’improvviso si rese conto di non essere solo. C’era qualcosa
nell’aria che gli suggeriva una presenza. Trattenne il respiro poi guardò
verso le rocce. Sentiva un odore strano. Non era il solito odore del
bosco; era l’odore di qualcosa di selvaggio. Era odore di lupo.
Non era sicuro di quello che sentiva. Se il lupo non ci fosse stato e lui
avesse cominciato a gridare, gli altri lo avrebbero preso in giro. Così re-
stò fermo ad aspettare che succedesse qualcosa.
L’odore che aveva sentito prima non c’era più. Forse si era ingannato.
Nel bosco ci sono molti odori ed è facile sbagliare.
L’unica cosa che restava da fare era tornare indietro. Stava per muover-
si, quando intravide tra le foglie di una felce una sagoma4 scura, molto
scura.
Enzo si avvicinò e vide l’entrata di una caverna. Il lupo era lì. Era
evidentemente stanco, ansimava e dalla bocca semiaperta gli usciva
la lingua rosa. Stava guardando Enzo, ma non aveva nulla di mi-
E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

naccioso. Lo guardava e basta. Sdraiato per


terra, sollevava e abbassava il ventre mentre
respirava.

4. sagoma: forma, profi lo.

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L Leggere

Il lupo era spaventato, si era nascosto in quella caverna per scappare


dai cacciatori.
Enzo e il lupo si fissarono negli occhi per qualche istante. Enzo non
aveva più paura di lui. Quel lupo non faceva più paura a nessuno.
Enzo tornò indietro e, una volta raggiunto Pietro e il gruppo dei cac-
ciatori, non disse nulla.
I cacciatori tornarono a casa di Mario, lo zio di Enzo, e, subito dopo
cena, decisero di tornare in città.
Prima di partire, Enzo andò a salutare lo zio.
Mario fu felice di vedere il nipote e gli regalò un po’ di fragole come
premio. Enzo non capiva il motivo di quel regalo.
– Tu l’hai salvata – disse lo zio.
– Salvata? – rispose Enzo senza capire le parole di Mario.
– È femmina, non hai visto? – continuò lo zio Mario. – Era sola e spa-
ventata; il maschio l’ho trovato una ventina di giorni fa, morto. Forse era
malato, probabilmente è morto di fame.
– … morto di fame – Enzo continuava a non capire le parole dello zio.
– La femmina è ancora viva e aspetta i cuccioli. Quindi hai salvato
anche i cuccioli – concluse lo zio Mario.
– Mi guardava – disse Enzo.
– Voleva dirti: lasciaci vivere – rispose lo zio.
Enzo stava per piangere. Il padre lo chiamò dall’automobile, ricordan-
dogli che era arrivata l’ora della partenza.
Mario, prima di salutarlo, prese la faccia di Enzo tra le mani e disse: –
Tu sei quello che ha salvato l’ultimo lupo. Pensa solo a questo.
M. Milani

COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA


1 Rispondi alle domande. 2 Elimina la parola che non c’entra. L’eserci-
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a. Perché Enzo e Pietro si trovano nel bosco? zio è avviato.


b. Enzo ha paura di trovare il lupo? Perché? 1. Cespugli – rocce – dirupo – parole

c. Perché il lupo del racconto non fa paura 2. Enzo – lupo – Mario – Pietro
a Enzo? 3. Parete – felci – cintura – altura
d. Dove si nasconde il lupo? 4. Bocca – lingua – denti – ventre
e. Che cosa fa Enzo dopo aver trovato il lupo? 5. Bosco – cacciatori – foglie - caverna
f. Perché lo zio Mario regala a Enzo delle
Temi

fragole?

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U 1 6 L’ a m b i e n t e

Temi
COMPRENSIONE TESTUALE E LINGUISTICA
3 Inserisci le parole e le espressioni del racconto nei cerchi di riferimento. L’esercizio è avviato.

Leggere
Sentivo battere il cuore - ansimava - i miei pensieri furono interrotti - stanco - cespugli
- rocce grigie - dirupo - rimase turbato - alberi immobili - era spaventato
- nascosto - non disse nulla-

L
Enzo Lupo Bosco
Sentivo battere
il cuore

4 Trasforma le parole del testo alterandole con il diminutivo, l’accrescitivo e il dispregiativo.


L’esercizio è avviato.
Parola Diminutivo Accrescitivo Dispregiativo

Lupo Lupetto Lupone Lupaccio

Enzo

Ruscello

Bosco

Zio

Odore

Lingua

Regalo
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5 Partendo dalle parole del testo, inserisci le lettere mancanti che sono le stesse per le parole
di ogni colonna, quindi basta indovinare una parola e trovare le altre.
a. BATTERE b. LU......... c. .........O d. PENS.........RI e. .........CCONTI

IMPORTANTE .........CO DIRE.........ONE AMB.........NTE .........GAZZO

IN.........RROTTI NI.......TE PREOCCUPA.........IONE P.........TRO NATU.........


FOR......... PO.........LARI SITUA.........ONE IND.........TRO .........MI

PARE......... IM.........RTANTE A.........ONI FOGL......... ALTU.........

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A Ascoltare

Temi Cara Carla


Prova di ascolto
Ascolta il brano
TK 02
proposto, la lettera Cara C@rla
inviata da Daiana
alla sua amica
Carla, che abita
in un’altra città.
Poi svolgi le
consegne.

1 Indica se le affermazioni sono vere o false. 3 Scegli il completamento adatto.


V F a. Daiana ha soprannominato la compagna
a. Carla e Daiana sono amiche. “Tiziana bionica” perché:
b. Carla e Daiana abitano sa fare tutto in modo perfetto.
nella stessa città. perché le piacciono i fumetti.
c. Una delle due ragazze abita
b. Daiana non si fida di Tiziana perché:
in un paese piccolo.
è brava a scuola.
d. Daiana e Tiziana sono amiche.
è una spiona.
e. Tiziana è una ragazza studiosa.
c. Daiana e Carla si scrivono lettere perché:
f. Daiana pensa che Tiziana
sia una spiona. amano scrivere.
g. La prof di matematica ama abitano in città diverse.
i tatuaggi. d. Nessuno prende in giro Tiziana perché:
h. Carla e Daiana sperano tutti la temono.
di incontrarsi presto. gioca a pallavolo come un campione.
2 Scrivi accanto a ogni frase il nome della e. Daiana ha cercato di fare amicizia con Ti-
ragazza a cui la frase si riferisce (Daiana – ziana perché:
Tiziana – Antonella – Carla). le sembrava triste e sola.
a. Non abita a Torino: ............................................... è meglio essere amica di una spiona.
b. Disegna molto bene: ............................................ 4 Scegli la frase che riassume il significato
c. Viene sgridata dalla del brano che hai ascoltato.
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prof di matematica ................................................ a. Spesso le ragazze molto brave a scuo-


d. Abita vicino a Tiziana .......................................... la e nello sport sono brutte e antipati-
che.
e. Si comporta da spiona .......................................
b. Si può mantenere viva un’amicizia an-
f. Ha un lucidalabbra
che vivendo lontano.
con i brillantini ..........................................................
c. È più facile litigare con chi abita vicino
g. È soprannominata
a noi che con le persone lontane.
“bionica” ......................................................................
d. Alle professoresse di matematica non
h. Scrive lettere a Carla ............................................
piacciono i trucchi e i tatuaggi.

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S Scrivere

Temi Proposte di scrittura


Conoscersi 1 Completa la tabella.
per crescere Scrivi 5 cose che Scrivi 5 cose che Scrivi 5 cose che
ti rendono allegro ti rendono triste ti fanno paura

1. ............................................. 1. ............................................. 1. .............................................

2. ............................................. 2. ............................................. 2. .............................................

3. ............................................. 3. ............................................. 3. .............................................

4. ............................................. 4. ............................................. 4. .............................................

5. ............................................. 5. ............................................. 5. .............................................

2 Racconta un episodio della tua vita in cui ti sei sentito molto felice e spiega il
perché.
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

3 Racconta un episodio della tua vita in cui ti sei sentito solo e spiega il perché.
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

4 Scegli l’immagine che ti piace di più e spiega quali emozioni fa nascere in te.

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L’immagine che preferisco è quella che raffigura ..............................................................................................................................................


....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Mi piace perché ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................


....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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S Scrivere
Attivi, forti, 5 Le parole nel riquadro sono tutte collegate all’attività sportiva. Scegline cinque
e per ognuna scrivi una frase sul quaderno. È meglio che le frasi si riferiscano
corretti: a una tua esperienza personale.
sportivi
Vittoria - lealtà - avversari - partenza - fatica - stanchezza
- soddisfazione - squadra - traguardo

6 Racconta sul quaderno una gara sportiva a cui hai partecipato. Segui lo schema.
– Descrizione della gara (Di quale sport si trattava? Dove si è svolta? Quando si è
svolta?)
– Descrizione dei protagonisti (Chi ha partecipato? Era una gara a squadre o in-
dividuale? )
– Sensazioni ed emozioni (Come ti sentivi prima della gara? E durante la gara? E
dopo?)
– Conclusione (Come si è svolta la gara/la partita? Come si è conclusa?)

I diritti 7 Descrivi almeno due abitudini tipiche del Paese da cui proviene la tua famiglia
che sono completamente diverse da quelle italiane.
dei minori Ð Abitudini alimentari:
lÕintegrazione ....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Abitudini nel vestire:


....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Abitudini religiose o nei festeggiamenti:


....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

LÕambiente 8 Disegna nel riquadro


un ambiente in cui ti
piacerebbe vivere (può
essere reale o immagi-
nario); poi descrivilo
sul quaderno. E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA
Temi

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P Parlare

Temi Raccontare
1 Racconta oralmente che cosa ti piace fare, quali sensazioni provi e come ti senti:
– quando fuori piove.
– quando splende il sole.
– quando cade la neve.
2 Descrivi il cibo che preferisci e spiega quali sensazioni ti procura in modo da
incuriosire i tuoi compagni e fare venire loro l’acquolina in bocca.

3 Spiega ai tuoi compagni quali sono le regole che si devono rispettare nella tua
famiglia e per ciascuna fai l’esempio di un episodio.
Es: REGOLA: a tavola non si portano giocattoli – EPISODIO: il mio fratellino
non vuole mangiare se non ha sul tavolo, vicino al piatto, la sua macchinina prefe-
rita. La mamma non vuole perché le ruote della macchinina sono poco pulite.
4 Immagina di poter intervistare il tuo campione sportivo preferito. Prepara cin-
que domande che vorresti fargli.

5 I tuoi compagni vogliono visitare il tuo paese d’origine. Suggerisci loro tre og-
getti che non devono dimenticare di mettere nella valigia e spiega perché sono
così importanti.
Es: Un cappello per ripararsi dal sole. È importante perché, vicino all’Equatore, fa
molto caldo, sopratt utto nelle ore centrali del giorno.
6 Osserva le immagini e descrivi le differenze tra i due ambienti raffigurati. Spie-
ga in quale preferiresti vivere e perché.

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Per i tuoi appunti

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Per i tuoi appunti

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Per i tuoi appunti

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Progetto grafico e copertina
Gandini & Rendina (Milano)
Impaginazione
RubberBand (Torino)
Illustrazioni
Raffaella Brusaglino, Francesca Gallina,
Giulio Peranzoni, Gianfranco Spione,
Alberto Stefani
Coordinamento prestampa
Gianni Dusio

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, Per i casi in cui non è stato possibile ottenere il
di riproduzione e di adattamento totale o parziale permesso di riproduzione, a causa della difficoltà
con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie di rintracciare chi potesse darlo, si è notificato
fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi. all’Ufficio della proprietà letteraria, artistica e
Le fotocopie per uso personale del lettore possono scientifica che l’importo del compenso è a disposi-
essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volu- zione degli aventi diritto.
me/fascicolo di periodico dietro pagamento alla Le immagini del testo (disegni e/o fotografie) che
SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e rappresentano marchi o prodotti presenti sul mer-
5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. cato hanno un valore puramente didattico di esem-
plificazione.
Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere
professionale, economico o commerciale o comun- Questo volume è stato realizzato tenendo conto di
que per uso diverso da quello personale possono quanto stabilito dal D.M. n. 547 del 07/12/1999
essere effettuate a seguito di specifica autorizza- (“Gazzetta Ufficiale” - Serie speciale n. 51 del
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E. Asnaghi © S. Lattes & C. Editori SpA

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Stampato in Italia - Printed in Italy


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Prima edizione 2011

ristampa anno

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