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OBBIETTIVI
• Benvenuto alla lezione di italiano.
• Espressioni comuni dentro dell’aula.
• Esercizi orali per ricordare temi del semestre anteriore.
• Esercizi individuali e in coppia
VOCABOLARIO
• Espressioni usate dentro dell’aula.
• L’alfabeto italiano.
• Pronuncia e scrittura delle consonanti speciali C-G-GN-Z-L/LL-GLI.
• Vocabolario visto il semestre anteriore.
GRAMMATICA
• Regole di pronuncia delle consonanti e le vocali.
• Vocabolario: sostantivi, articoli, aggettivi, interrogativi.
• Verbi regolari, irregolari e riflessivi
• Struttura del verbo esserci (c’e-ci sono).
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OBBIETTIVI
• Descrizione di una città.
• Descrizione del mio quartiere.
• Descrivere la mia casa.
• Dove abito? Qual è il mio indirizzo?
VOCABOLARIO
• Vocabolario della città.
• Alcuni aggettivi.
• Parti della casa.
• Locali della città.
• Spazi della strada.
GRAMMATICA
• Uso degli aggettivi per qualificare ai sostantivi della città.
• Uso di alcune preposizioni di luogo.
• Preposizioni semplici.
• Uso del verbo Esserci in presente (c’è-ci sono).
• Alcuni verbi irregolari.
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GRAMMATICA
PREPOSIZIONI SEMPLICI
PREPOSIZIONE A
MOTO A LUOGO • Dopo la lezione torno a casa
• Andiamo a teatro
STATO IN LUOGO • Paolo abita a Perugia
• Maria resta a casa
TEMPO • La lezione comincia a mezzogiorno
• Molta gente si riunisce a Natale
MODO • Lui finisce il lavoro a fatica
• Agostino impara la poesia a memoria
MEZZO • Preferisco andare a piedi
• L’esame si fa a matita
PREZZO • Compro una macchina a 50 000 pesos
• Compro un vestito a buon mercato
QUALITÀ • La camicia è a quadri
• I quaderni sono a righe
PREPOSIZIONE CON
COMPAGNIA • Vado al cinema con amici
• Mi piace la pasta con prosciutto
MEZZO • Mi avvisa con il telegramma
• Parto con l’aereo
MODO – MANIERA • Devi guidare con prudenza
• Il capo mi tratta con gentilezza
QUALITÀ • È un signore con capelli bianchi
• È un quaderno con copertina di plastica
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PREPOSIZIONE DA
PUNTO DI PARTENZA • Il treno parte da Roma
• Ricevo un regalo da Giovanna
MOTO A LUOGO • Devo andare da Carla
• Vado da quel dottore
STATO IN LUOGO • Sei ancora da tuo fratello?
• Laura abita da tua zia
TEMPO • Abito in questa città da 3 anni
• Apetto la mia amica da un’ora
FINE – SCOPO • Gli occhiali sono da sole
• Questa è la sala da pranzo
PREZZO • Voglio vedere la camicia da 150 pesos
• Compro l’appartamento da 400 000 pesos
PREPOSIZIONE DI
SPECIFICAZIONE • Giovanni fa il compito d’italiano
• Al mercato ci sono diversi tipi di frutta
ORIGINE • Lui è di Spagna
• All’aula ci sono ragazzi di Messico
STRUMENTO • Il bambino sporca la tovaglia di vino
• Il dolce è ricoperto di cioccolato
PARAGONE • Mio fratello è più giovane di me
• Luigi parla meglio l’italiano di tutti noi
CAUSA • Il ragazzo salta di gioia
• Gli strumenti tremano di paura
ARGOMENTO • Loro discutono di politica
• Il trattato è di fisica
ETÀ – TEMPO • Lei ha una figlia di 4 anni
• Facciamo una passeggiata di mezz’ora
QUANTITÀ • Compro un quadro di gran valore
• Loro costruiscono un muro di 5 metri
PREPOSIZIONE SU
LUOGO • L’articolo è pubblicato su una rivista di moda
• Il programma di Walt Disney è sulla tv
ARGOMENTO • Non sono d’accordo su questo argomento
• La ragazza parla sulla tossicodipendenza
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PREPOSIZIONE TRA/FRA
LUOGO • Abita in un paesino tra i monti
• Perugia si trova fra Roma e Firenze
TEMPO – DISTANZA • Fra una settimana andrò al mare
• C’è un distribuitore di benzina tra 10 chilometri
PARTITIVO • Fra noi Marco è l’unico che parla tedesco
• Tra i miei vestiti, preferisco il rosso
PREPOSIZIONE IN
STATO IN LUOGO • Mangio in pizzeria
• Vado in biblioteca
MOTO A LUOGO • La domenica vado in chiesa
• È in Italia per studiare l’italiano
MOTO PER LUOGO • Passeggio in centro
• Il giornale è difuso in tutto il mondo
TEMPO • Quando ho un’appuntamento arrivo in tempo
• In questo momento piove moltissimo
MATERIA • Ho un fratello laureato in medicina
• Il ragazzo è bravo in matematica
FINE – SCOPO • Ho dato in prestito il mio libro
• La bicicletta è in premio al suo lavoro
MEZZO • Vado a scuola in autobus
• Faccio una gita in barca sul lago
PREPOSIZIONE PER
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Monica è un architetto e ha uno studio in centro, in Via Genova 23, . . . . . . . . . . . . . . . . a Piazza Garibaldi.
La stanza è piccola ma ben arredata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .c’è una libreria con tanti libri e riviste. . . . . . . . . . .
. . . . alla libreria c’è una scrivania e . . . . . . . . . . . . . . . . . la scrivania ci sono fogli, penne e matite.. . . . . . . . . . . . . . . . .
. . alla scrivania c’è un cestino e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . alla scrivania c’è una poltrona. Lo studio ha una finestra
. . . . . . . . . . . . . . . . . alla scrivania. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la finestra c’è un tavolino e su questo tavolino c’è un vaso
di fiori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .della finestra c’è un bel quadro.
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FA COME IL PRECENDENTE
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OBBIETTIVI
• Dialogo di come comprare in un negozio.
• Imparare a descrivere i vestiti: le forme, i colori, le taglie e le misure.
• Uso dei verbi irregolari per comprare.
• Uso della forma di cortesia.
• Chiedere il prezzo ed esprimere un parere su un oggetto.
VOCABOLARIO
• I colori.
• L’abbigliamento.
• Le forme e la taglia.
• I negozi.
GRAMMATICA
• I pronomi dimostrati.
• I verbi irregolari.
• Mi piacere-piacciono.
• Pronome diretto e il Ne partitivo
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Stasera quando esco dall’Università vado in centro, faccio un giro per i negozi della città e
guardo le vetrine. Ho deciso di comprare un vestito, qualcosa di speciale e all’ultima moda per
la notte di Capodanno. Il vestito deve essere molto elegante: lo voglio di seta, nero o blu scuro,
leggero, senza maniche, scollato e abbastanza corto.
Compro anche una giacca: la cerco di lana morbida, dello stesso colore del vestito, con il collo
di pelliccia, naturalmente sintetica. Le notti d’inverno sono fredde e devo avere qualcosa di
caldo.
Poi le scarpe: le voglio da sera, di pelle nera, con il tacco altissimo; le calze devono essere
velate: ne comprerò due paia.
Finalmente cercherò i guanti: li voglio molto lunghi. Non vedo l’ora sarò elegantissima!
a. ____________________________________________________________
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b. ____________________________________________________________
____________________________________________________________
c. ____________________________________________________________
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d. ____________________________________________________________
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TOCCA A TE!
COME TI PIACE VESTIRE?
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SCHEDA GRAMMATICALE
I PRONOMI DIRETTI
Singolare Plurale
Maschile LO LI
Femminile LA LE
Partitivo NE
B. Come il precedente
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Esempi.
1. Quanto caffé bevi al giorno? Io ne bevo una tazza
Io non ne bevo nessuno
B. Come il precedente
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PRODUZIONE ORALE
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ATTENZIONE:
IL DIMOSTRATIVO QUELLO CAMBIA A SECONDA DI COME INIZIA LA PAROLA CHE SEGUE:
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I COLORI IN ITALIANO
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OBBIETTIVI
• Presentazione della TV italiana
• Comparazione con la TV del tuo paese
• Programmi/trasmissioni televisive
VOCABOLARIO
• Tipi di programmi italiani di TV
• Sezioni di un programma televisivo
GRAMMATICA
• Il pronome diretto
• Mi piace-mi piacciono
• Verbi in ISCO
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7. Sei andato dal meccanico? ________ hai chieso quando sarà pronta la macchina?
9. Elena e Maria hanno telefonato a casa nostra e ________ hanno detto di comprare i biglietti.
10. Marta _______ ha scritto diverse volte, ma io non _______ ho ancora risposto!
12. Se i miei amici mi cercano, _______ devi dire che ritorno piú tardi.
15. I tuoi amici _______ hanno chiesto una mano, ma io ______ dico che non posso, mi dispiace.
16. Non riusciamo a capire bene questa frase, _____ puoi spiegare meglio il significato?
17. Lia è una ragazza molto delicata, non ______ puoi dire nulla!
18. Ieri ho incontrato tuo fratello per strada e ______ ho dato un passaggio.
24. Roberta ha passato l’esame e i suoi genitori ______ hanno regalato un viaggio a Grecia.
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OBBIETTIVI
• Il bar e la sua atmosfera
• Descrivere azioni del fine settimana e del tempo libero
• Descrivere una vacanza scorsa
• Descrivere azioni del passato, come una vacanza
VOCABOLARIO
• Parole che introducono il passato: ieri, l’anno scorso, la settimana scorsa, ecc.
• Attività del tempo libero
• Viaggi scorsi
• Vacanze scorse
GRAMMATICA
• Presentazione del passato prossimo
• Usi del passato prossimo
• Uso degli ausiliari Essere-Avere
• Uso del participio passato: regolare ed irregolare
• Concordanza di genere e numero
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IN VACANZE
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SCHEDA GRAMMATICALE
PASSATO PROSSIMO
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ESERCIZI
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OBBIETTIVI
• Descrivere la nostra infanzia, come eravamo da bambini
• Descrizione di giochi e giocatoli
• Azioni del passato, della nostra infanzia
• Com’era la nostra infanzia? Cosa facevamo?
• Com’era la nostra scuola
VOCABOLARIO
• Descrivere I giochi
• Parlare dei giocattoli favoriti
• Descrizione della scuola dell’infanzia
• Parlare degli amici
• I racconti
GRAMMATICA
• Presentazione dellímperfetto verbi regolari: ARE-ERE-IRE.
• Coniugazione irregolare dell’imperfetto
• Usi del Mentre-Appena-Quando
• Differenze di usare imperfetto e passato prossimo
• Combinazione entrambi
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COMPRENSIONE DI LETTURA
La mia infanzia
Il mio nome è Sandra. Quando _____________ (avere) dieci anni ____________ (frequentare)
la quarta elementare. Al mattino _____________ (alzarmi) alle sei e mezza e _______________
(prepararsi) per andare a scuola. _____________ (fare) colazione presto perché sempre la mia
mamma _____________ (insistere).
A mezzogiorno ______________ (passare) la mamma a prendermi e _____________
(pranzare) insieme a casa. Al pomeriggio, di solito, ___________ (fare) i compiti e poi
______________ (guardare) la tv. Due volte alla settimana ______________ (andare) alla
lezione di nuoto che mi ____________ (piacere) molto. La mia infanzia __________ (essere)
molto bella, mi ___________ (piacere) mangiare tutta la frutta e sempre mio padre mi
_____________ (comprare) il gelato. I miei migliori amici __________ (essere) della scuola e
______________ (giocare) alle bambole o al nascondino. Tutto ________ (essere) divertente
ed io _____________ (essere) felice.
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VOCABOLARIO
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SCHEDA GRAMMATICALE
IMPERFETTO
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COMPRENSIONE DI LETTURA
INCONTRI
Michela
Io e Marcus ci siamo conosciuti in aereo: io
andavo a Francoforte alla fiera Internazionale
del libro e lui tornava in Germania dopo un
breve viaggio di lavoro in Italia. Non avendo
mai volato prima, perciò avevo paura. Mentre
gli altri passeggeri leggevano, ascoltavano
la musica o dormivano, io non riuscivo a fare
niente. Marcus era seduto vicino ame; mentre
io stavo immobile e guardavo davanti, lui mi
fissava e sorrideva. Poi mi ha fatto delle
domande, ma non ho risposto, perchè ero
nervosa. Dopo un po’ mi ha offerto un
cioccolatino.
Alberto
Ho incontrato Luciana in un’agenzia
imobiliare: cercavo una casa lontana dal
traffico e dalla confusione. Mentre aspettavo
è entrata lei: mi ricordo ancora, aveva un
cappotto verde e una sciarpa a righe. Aveva il
mio stesso problema: trovare un
appartamento tranquilllo fuori città.
Antonella
Quando ho incontrato Enrico, ad una festa in
casa di amici, eravamo tutti e due molto
giovani. Lui aveva 19 anni, occhi grandi e un
sorriso aperto; io avevo 18 anni e la testa
piena di sogni: sognavo di andare in New
York e di fare la giornalista. Abbiamo parlato
un po’ e poi abbiamo ballato tutta la sera. La
mattina dopo, mentre andavo a scuola Enrico
è passato con la sua moto, si è fermato e mi
ha offerto un passaggio. Io ho accettato.
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I RACCONTI
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regina.
Dopo un mese si vide che il cane della fornaia era diventato un molosso grande e grosso, perché il
pane non gli era mancato; quella della tessitrice, tenuto più a stecchetto, era venuto un famelico
mastino. Il più piccino arrivò con una cassettina, il Re aperse la cassettina e ne uscì un barboncino
infiocchettato, pettinato, profumato, che stava ritto sulle zampe di dietro e sapeva fare gli esercizi
militari e far di conto. E il Re disse: - Non c'è dubbio; sarà re mio figlio minore e la rana sarà
regina.
Furono stabilite le nozze, tutti e tre i fratelli lo stesso giorno. I fratelli maggiori andarono a prendere
le spose con carrozze infiorate tirate da quattro cavalli, e le spose salirono tutte cariche di piume e
di gioielli.
Il più piccino andò al fosso, e la rana l'aspettava in una carrozza fatta d'una foglia di fico tirata da
quattro lumache. Presero ad andare: lui andava avanti, e le lumache lo seguivano tirando la foglia
con la rana. Ogni tanto si fermava ad aspettare, e una volta si addormentò.
Quando si svegliò, gli s'era fermata davanti una carrozza d'oro, imbottita di velluto, con due cavalli
bianchi e dentro c'era una ragazza bella come il sole con un abito verde smeraldo.
- Chi siete? - disse il figlio minore
- Sono la rana -, e siccome lui non ci voleva credere, la ragazza aperse uno scrigno dove c'era la
foglia di fico, la pelle della rana e quattro gusci di lumaca.
- Ero una Principessa trasformata in rana, solo se un figlio di Re acconsentiva a sposarmi senza
sapere che ero bella avrei ripreso la forma umana
Il Re fu tutto contento e ai figli maggiori che si rodevano d'invidia disse che chi non era neanche
capace di scegliere la moglie non meritava la Corona.Re e regina diventarono il più piccino e la sua
sposa.
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Il contadino astrologo
di Italo Calvino
C'era una volta un re che aveva perduto un anello prezioso. Cerca qua, cerca là, non si trova. Mise
fuori un bando che se un astrologo gli sa dire dov'è, lo fa ricco per tutta la vita. C'era un contadino
senza un soldo, che non sapeva né leggere né scrivere, e si chiamava Gambara. - Sarà tanto difficile
fare l'astrologo? - si disse. - Mi ci voglio provare. E andò dal Re.
Il Re lo prese in parola, e lo chiuse a studiare in una stanza. Nella stanza c'era solo un letto e un
tavolo con un gran libraccio d'astrologia, e penna carta e calamaio. Gambara si sedette al tavolo e
cominciò a scartabellare il libro senza capirci niente e a farci dei segni con la penna. Siccome non
sapeva scrivere, venivano fuori dei segni ben strani, e i servi che entravano due volte al giorno a
portargli da mangiare, si fecero l'idea che fosse un astrologo molto sapiente.
Questi servi erano stati loro a rubare l'anello, e con la coscienza sporca che avevano, quelle
occhiatacce che loro rivolgeva Gambara ogni volta che entravano, per darsi aria d'uomo d'autorità,
parevano loro occhiate di sospetto. Cominciarono ad aver paura d'essere scoperti e, non la finivano
più con le riverenze, le attenzioni: - Si, signor astrologo! Comandi, signor astrologo!
Gambara, che astrologo non era, ma contadino, e perciò malizioso, subito aveva pensato che i servi
dovessero saperne qualcosa dell'anello. E pensò di farli cascare in un inganno.
Un giorno, all'ora in cui gli portavano il pranzo, si nascose sotto il letto. Entrò il primo dei servi e
non vide nessuno. Di sotto il letto Gambara disse forte: - E uno!- il servo lasciò il piatto e si ritirò
spaventato.
Entrò il secondo servo, e sentì quella voce che pareva venisse di sotto terra: - E due! - e scappò via
anche lui. Entrò il terzo, - E tre! I servi si consultarono: - Ormai siamo scoperti, se l'astrologo ci
accusa al Re, siamo spacciati. Cosi decisero d'andare dall'astrologo e confessargli il furto.
- Noi siamo povera gente, - gli fecero, - e se dite al Re quello che avete scoperto, siamo perduti.
Eccovi questa borsa d'oro: vi preghiamo di non tradirci. Gambara prese la borsa e disse: - lo non vi
tradirò, però voi fate quel che vi dico. Prendete l'anello e fatelo inghiottire a quel tacchino che c'è
laggiù in cortile. Poi lasciate fare a me. Il giorno dopo Gambara si presentò al Re e gli disse che
dopo lunghi studi era riuscito a sapere dov'era l'anello
- E dov'è? –
- L'ha inghiottito un tacchino. –
Fu sventrato il tacchino e si trovò l'anello. Il Re colmò di ricchezze l'astrologo e diede un pranzo in
suo onore, con tutti i Conti, i Marchesi, i Baroni e Grandi del Regno, Fra le tante pietanze fu portato
in tavola un piatto di gamberi. Bisogna sapere che in quel paese non si conoscevano i gamberi e
quella era la prima volta che se ne vedevano, regalo di un re d'altro paese.
- Tu che sei astrologo, - disse il Re al contadino, - dovresti sapermi dire come si chiamano questi
che sono qui nel piatto. Il poveretto di bestie così non ne aveva mai viste né sentite nominare. E
disse tra sé, a mezza voce: - Ah, Gambara, Gambara… sei finito male!- Bravo! - disse il Re che non
sapeva il vero nome del contadino. - Hai indovinato: quello è il nome: gamberi! Sei il più grande
astrologo dei mondo.
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ITALIANO 1
Il re in ascolto
di Italo Calvino
Lo scettro va tenuto con la destra, diritto, guai se lo metti giù, e del resto non avresti dove posarlo,
accanto al trono non ci sono tavolini o mensole o trespoli dove tenere, che so, un bicchiere, un
posacenere un telefono; il trono è isolato, alto su gradini stretti e ripidi, tutto quello che fai cascare
rotola e non si trova più.
Guai se lo scettro ti sfugge di mano, dovresti alzarti, scendere dal trono per raccoglierlo, nessuno lo
può toccare tranne il re ; e non è bello che un re si allunghi al suolo, per raggiungere lo scettro finito
sotto un mobile, o la corona, che è facile ti rotoli via dalla testa, se ti chini.
L'avambraccio puoi tenerlo appoggiato al bracciolo, così non si stanca: parlo sempre della destra
che impugna lo scettro; quanto alla sinistra resta libera; puoi grattarti se vuoi; alle volte il manto di
ermellino trasmette un prurito al collo che si propaga giù per la schiena, per tutto il corpo.
Anche il velluto del cuscino, scaldandosi, provoca una sensazione irritante alle natiche, alle cosce.
Non farti scrupolo di cacciare le dita dove ti prude, di slacciare il cinturone con la fibbia dorata, di
scostare il collare, le medaglie, le spalline con le frange. Sei Re, nessuno può trovarci da ridire, ci
mancherebbe anche questa.
La testa devi tenerla immobile, non dimenticarti che la corona sta in bilico sul tuo cocuzzolo, non la
puoi calzare sugli orecchi come un berretto in un giorno di vento; la corona culmina in una cupola
più voluminosa della base che la regge, il che vuol dire che ha un equilibrio instabile: se ti capita
d'appisolarti, di adagiare il mento sul petto, finirà per ruzzolare giù e andare in pezzi, perché è
fragile, specie nelle parti di filigrana d'oro incastonate di brillanti.
Quando senti che sta per scivolare devi avere l'accortezza di correggere la sua posizione con piccole
scosse del capo, ma devi stare attento a non tirarti su troppo vivamente per non farla urtare contro il
baldacchino, che la sfiora coi suoi drappeggi.
Insomma, devi mantenere quella compostezza regale che si suppone connaturata alla tua persona.
Del resto, che bisogno avresti di darti tanto da fare? Sei re, tutto quello che desideri è già tuo. Basta
che alzi un dito e ti portano da mangiare, da bere, gomma da masticare, stuzzicadenti, sigarette di
ogni marca, tutto su un vassoio d'argento; quando ti prende il sonno il trono è comodo, imbottito, ti
basta socchiudere gli occhi e abbandonarti contro la spalliera, mantenendo in apparenza la posizione
di sempre: che tu sia sveglio o addormentato non cambia nulla, nessuno se ne accorge...
Insomma tutto è stato predisposto per evitarti qualsiasi spostamento. non avresti nulla da
guadagnare, a muoverti, e tutto da perdere. Se t'alzi, se t'allontani anche di pochi passi, se perdi di
vista il trono anche per un attimo, chi ti garantisce che quando torni non ci trovi qualcun altro
seduto sopra? Magari uno che ti somiglia, uguale identico. Va poi a dimostrare che il re sei tu e non
lui! Un re si distingue dal fatto che siede sul trono, che porta la corona e lo scettro.
Ora che questi attributi sono tuoi, meglio che non te ne stacchi nemmeno per un istante.
C'è il problema di sgranchirti le gambe, d'evitare il formicolio, l'irrigidirsi delle giunture: certo è un
grave inconveniente. Ma puoi sempre scalciare, sollevare i ginocchi, rannicchiarti sul trono, sederti
alla turca, naturalmente per brevi periodi, quando le questioni di Stato lo permettono.
Ogni sera vengono gli incaricati della lavatura dei piedi e ti tolgono gli stivali per un quarto d'ora;
alla mattina quelli del servizio deodorante ti strofinano le ascelle con batuffoli di cotone profumato.
Insomma, il trono, una volta che sei stato incoronato, ti conviene starci seduto sopra senza
muoverti, giorno e notte.
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ITALIANO 1
Tutta la tua vita di prima non è stata altro che l'attesa di diventare re; ora lo sei; non ti resta che
regnare. E cos'è regnare se non quest'altra lunga attesa?
L'attesa del momento in cui sarai deposto, in cui dovrai lasciare il trono, lo scettro, la corona, la
testa.
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ITALIANO 1
METTETE ALL'IMPERFETTO
2. Chi _________ (essere) quel ragazzo che __________ (parlare) con Giulia quando
siamo arrivati.
9. ___________ (Capire, io) il suo problema, ma non _________ (potere) fare niente.
11. Ogni sera Gino ___________ (bere) una birra prima di andare a letto.
12. Mentre io __________ (preparare) la cena, i bambini ________ (giocare) nel cortile.
13. I ragazzi già ___________ (conoscere) la città molto bene e non __________(avere)
bisogno di aiuto.
Navona.
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ITALIANO 1
16. ________ (Volere, loro) dire la verità, ma non ___________ (trovare) il coraggio.
___________(poteva) uscire.
24. Non _________(potere, io) capire perché non ___________(volere, lui) cambiare
comportamento.
tranquillamente.
26. Dove (essere, tu) ieri sera? - (Essere) a casa, (stare) male e non (avere) voglia di fare
niente.
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2. Fa come il precedente...
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ITALIANO 1
Una domenica
Domenica il tempo non era per niente buono: c’era/è stato un gran vento e ha fatto/faceva molto freddo.
Per questo Carla, che non si sentiva/si é sentita molto bene, decideva/ha deciso di telefonare a
qualche amica per invitarla a casa sua. Ma Federica non é stata/stava in casa cosí Carla doveva/ha
dovuto lasciare un messaggio sulla segreteria telefonica; Monica rispondeva/ha risposto che non
poteva/ha potuto venire, perché ha dovuto/doveva uscire a fare spese con la madre.
Insomma, una domenica da passare da sola davanti alla tv? Carla pensava/ha pensato che forse non
era/è stata una cattiva idea. Si è fatta/Si faceva una cioccolata calda, metteva/ha messo un video di
un film romantico e passava/ha passato una delle più belle domeniche degli ultimi anni.
2. Prendi uno dei verbi del riquadro e coniugalo in imperfetto per completare le frasi.
passare – nevicare – fumare – avere – abitare – giocare – andare – essere – avere - scrivere
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OBBIETTIVI
• Descrivere i progetti per il futuro
• Descrivere le prossime vacanze
• La nostra vita futura
• Previsioni del clima
• Previsioni dell’oroscopo
VOCABOLARIO
• Viaggi e valigie
• Fare una prenotazioni
• Trasporto, luoghi di vacanza, monumenti e città da conoscere.
• L’oroscopo
GRAMMATICA
• Presentazione del futuro dei verbi regolari: ARE-ERE-IRE.
• Coniugazione dei verbi in futuro irregolare
• Futuro vs Futuro Anteriore
• Uso degli ausiliari Essere-Avere
• Participio passato regolare ed irregolare
• Concordanza del genere e numero
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Caro Pablo,
finalmente ho finito la scuola! Sono molto felice e soddisfatto, perché adesso sono libero per
qualche mese, posso pensare al futuro e fare qualche progetto. Ho già le idee precise di quello che
farò.
Potrò venire in Spagna como ho sempre sognato. Partirò fra quindici giorni, starò due settimane
dai nonni vicino a Genova e poi da te fino al 10 settembre.
Nel mese di novembre comincerò l’Università, farò il corso di odontoiatria a Pisa, ma prima dovrò
superare un esame molto difficile.
So che sarà faticoso, ma è veramente la mia passione!
Studierò in Italia, poi andrò in America per la specializzazione. Diventerò un grande e famoso
dentista! Se avrài mal di denti, potrai venire da me.... Senza pagare niente!
E tu? Hai già deciso cosa farai? Dove studierai? Parleremo quando ci vedremo.
Ci vediamo fra un mese. A presto
Angelo
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2. Fa come il precedente
3. Ancora...
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ATTENZIONE!!!
VERBI IN CARE-GARE
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VOCABOLARIO
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CONVERSAZIONE
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GRAMMATICA
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ESERCIZI
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