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Legale Magnarelli
L’articolo in questione, infatti, prende in esame diversi gradi di gravità del danno, dalle lesioni colpose lievi e
lievissime a quelle gravi e gravissime poiché la Legge italiana tutela sempre il bene dell’incolumità
delle persone minacciate da condotte non dolose.
Lesioni colpose è un reato comune e di danno, ossia è un illecito che può essere commesso da chiunque e che
si consuma nel momento stesso in cui si verifica la lesione personale colposa. Il bene giuridico tutelato è
l’integrità fisica e mentale e il conseguente interesse dello Stato all’incolumità dei suoi cittadini, il soggetto
passivo è chi riceve il danno.
A differenza del reato di lesioni personali dolose, articolo 582 del Codice Penale, in questo caso non viene
richiesto dolo generico o eventuale, ma il soggetto attivo risponde del reato a titolo di colpa. Secondo
la sentenza numero 16695/2005 della Cassazione, l’elemento soggettivo “è integrato dalla mera inosservanza
delle norme di prudenza e di diligenza a causa della quale resti provato l’evento dannoso”.
lesioni colpose lieve e lievissime, disciplinate del primo comma e punite con la reclusione fino
a tre mesi o con una multa fino a 309 euro
lesioni colpose gravi, disciplinate dal secondo comma e punite con la reclusione da uno a sei
mesi o con una multa da euro 123 a euro 619
lesioni colpose gravissime, disciplinate dal secondo comma e punite con la reclusione da tre
mesi a due anni o con una multa da euro 309 a euro 1.239.
Le lesioni gravissime si hanno quando, come conseguenza non voluta di una condotta colposa, si verifichi:
Circostanze aggravanti
L’articolo 590 nei commi 3 e 4 prevede, infine, particolari aggravanti qualora le lesioni colpose siano
commesse in violazione alle norme sulla disciplina della circolazione stradale, in materia di prevenzione
degli infortuni sul lavoro, oppure nell’esercizio abusivo di una professione per la quale sia richiesta una
particolare qualifica o un’abilitazione da parte dello Stato.
“Se i fatti di cui al secondo comma sono commessi con violazione delle norme [sulla disciplina della
circolazione stradale o di quelle] per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena per le lesioni gravi è
della reclusione da tre mesi a un anno o della multa da euro 500 a euro 2.000 e la pena per le lesioni
gravissime è della reclusione da uno a tre anni.
Se i fatti di cui al secondo comma sono commessi nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è
richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un’arte sanitaria, la pena per lesioni gravi è della reclusione
da sei mesi a due anni e la pena per lesioni gravissime è della reclusione da un anno e sei mesi a quattro
anni.”
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