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Etimologia

Il nome scientifico deriva dal greco ϕάσκωλος (pháskōlos, marsupio) e ἄρκτος (árktos, orso)
e dal latino cinereus, grigio. Il nome comune deriva dalla parola gula in lingua daruk, un
dialetto australiano ormai estinto. È spesso ritenuto erroneamente che il vocabolo significhi
"colui che non beve", in quanto i koala assumono liquidi quasi esclusivamente dalle foglie di
eucalipto.[6]

Descrizione

Formula dentaria
Arcata superiore
4 1 1 3 3 1 1 4
4 1 0 1 1 0 1 4
Arcata inferiore
Totale: 30
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari;
Il koala ha grandi orecchie arrotondate e pelose, una grossa testa, occhi vivaci, muso largo e
naso nudo e schiacciato. Ha una pelliccia di colore grigiastro con dei piccoli ciuffi sul petto di
colore bianco: la parte superiore del corpo è di un colore grigiastro. Il pelo è lungo, morbido,
lanoso e, per via della dieta, odora di eucalipto. Il corpo è tozzo e sprovvisto di coda, i piedi
hanno cinque dita prensili, con artigli affilati che gli permettono di arrampicarsi sugli alberi,
sui quali vive in piccoli gruppi. I koala sono noti per il loro stile di vita notturno e il loro lungo
sonno diurno.

Biologia

Comportamento
Il koala passa quasi tutta la vita sugli alberi di eucalipto. Verso sera, in quanto arboricolo
notturno, comincia il proprio pasto composto di foglioline e gemme di eucalipto,
consumandone abitualmente circa mezzo chilo al giorno. Trascorre il resto del tempo
sonnecchiando, incuneato saldamente nella biforcazione di un ramo. Occasionalmente
scende a terra per cambiare albero o per favorire la digestione inghiottendo terra, corteccia e
sassolini. La masticazione del koala è estremamente lunga, e l'animale non inghiotte le foglie
e le gemme se non dopo averle ridotte a una pasta finissima con le proprie forti mandibole.

Il koala occupa una nicchia ecologica ben precisa, basando la propria alimentazione su un
tipo di vegetale le cui foglie sono estremamente carenti in proteine e grassi, e ricche di fenoli
e terpeni tossici per molte specie di animali. Una siffatta alimentazione non può che
comportare un metabolismo molto basso anche per un mammifero: il koala rimane immobile
per 18-19 ore al giorno, gran parte delle quali passate dormendo. Nel periodo della
riproduzione il tempo rimanente lo passa ad accoppiarsi.

Per digerire le foglie, l'apparato digerente del koala dispone di un fegato capace di
disattivarne le tossine e di un intestino adatto a trarre quanto più nutrimento dalla
poverissima dieta, anche grazie a un tratto, il cieco, che in questi animali è inusualmente
ampio.

Agli eucalipti essi devono il loro caratteristico profumo balsamico. Gli oli essenziali che si
trovano su tali alberi ne impregnano il morbido pelo, fungendo da protezione contro i
parassiti.

Inoltre il koala possiede una pelliccia idrofobica, che permette all'acqua di scivolargli
addosso; questo gli permette di rimanere sugli alberi anche quando piove.[7]
Alimentazione
Come precedentemente detto, la dieta del koala adulto si basa fondamentalmente sul
consumo di foglioline e gemme di eucalipto che sarebbero delle bacche, da cui traggono
nutrimento e acqua, ma essendo questa una tipologia di pianta potenzialmente tossica per
molti mammiferi, i koala devono ricorrere al metabolismo di determinati microorganismi per
poterla digerire. Essi infatti di per sé non possono assimilare la cellulosa che si trova
nell'albero; per questo, si servono di alcuni microorganismi che digeriscono la cellulosa, i
quali popolano densamente il punto di convergenza tra l'intestino crasso e quello tenue, il
cieco, che ne è l'estensione posteriore.

L'intestino cieco è la parte più interessante del sistema digestivo dei koala. Questo segmento
funziona come una camera di fermentazione in cui i microbi digeriscono la cellulosa mentre
il passaggio delle foglie viene ritardato. In tal modo il koala può neutralizzare gli effetti
venefici dell'olio contenuto nelle foglie di eucalipto. Il cucciolo di koala invece non
possedendo alla nascita una flora intestinale in grado di digerire la cellulosa, sviluppa i batteri
necessari alla digestione delle foglie solamente attraverso la coprofagia. Essi infatti,
inizialmente mangiano solamente le feci della madre per ottenere i batteri necessari alla
digestione dell'eucalipto.

Riproduzione
L'accoppiamento avviene tra dicembre e marzo (estate australe), e le femmine partoriscono
un solo cucciolo, due in casi eccezionali, poiché nel marsupio vi sono solamente due
capezzoli. La gestazione varia dai 25 ai 30 giorni. Al momento della nascita, il piccolo pesa
circa 5 grammi ed è alto circa 2 centimetri; esce dal grembo per entrare nel marsupio, che a
differenza degli altri marsupiali ha l'entrata rivolta verso il basso, e vi rimane per circa sei
mesi nutrendosi solo di latte. In questo periodo crescono orecchie, occhi e pelo. Tra le 24 e le
30 settimane l'alimentazione viene integrata da una mistura di cibo predigerito, sotto forma
di feci estremamente liquide, che il piccolo assume per sviluppare una flora batterica
intestinale. I piccoli diventano indipendenti a circa un anno di età: prima di allora, vedono il
mondo dalle spalle della madre, su cui vivono seguendola ovunque.

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