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Ca r t a de l r e st a u r o
Rom a, 1883
Considerando che i m onum ent i archit et t onici del passat o, non solo valgono
allo st udio dell'archit et t ura, m a servono, quali docum ent i essenzialissim i, a
chiarire e ad illust rare in t ut t e le sue part i la st oria dei vari t em pi e dei vari
popoli, e perciò vanno rispet t at i con scrupolo religioso, appunt o com e
docum ent i, in cui una m odificazione anche lieve, la quale possa sem brare
opera originaria, t rae in inganno e conduce via via a deduzioni sbagliat e;
1 . I m onum ent i archit et t onici, quando sia dim ost rat a incont rast abilm ent e la
necessit à di porvi m ano, devono piut t ost o venire consolidat i che riparat i,
piut t ost o riparat i che rest aurat i, evit ando in essi con ogni st udio le aggiunt e e
le rinnovazioni.
3 . Quando si t rat t i invece di com piere cose dist rut t e o non ult im at e in origine
per fort uit e cagioni, oppure di rifare part i t ant o deperit e da non pot er più
durare in opera, e quando non di m eno rim anga il t ipo vecchio da riprodurre
con precisione, allora converrà in ogni m odo che i pezzi aggiunt i o rinnovat i,
pure assum endo la form a prim it iva, siano di m at eria evident em ent e diversa,
o port ino un segno incisoo m eglio la dat a del rest auro, sicché neanche su ciò
possa l'at t ent o osservat ore venire t rat t o in inganno. Nei m onum ent i
dell'ant ichit à o in alt ri, ove sia not evole la im port anza propriam ent e
archeologica, le part i di com pim ent o indispensabili alla solidit à e alla
conservazione dovrebbero essere lasciat e coi soli piani sem plici e coi soli
solidi geom et rici dell'abbozzo, anche quando non appariscano alt ro che la
cont inuazione od il sicuro riscont ro di alt re part i anche sagom at e ed ornat e.
4 . Nei m onum ent i, che t raggono la bellezza, la singolarit à, la poesia del loro
aspet t o dalla variet à dei m arm i, dei m osaici, dei dipint i oppure dal colore
della loro vecchiezza o delle circost anze pit t oresche in cui si t rovano, o
perfino dallo st at o rovinoso in cui giacciono, le opere di consolidam ent o,
ridot t e allo st ret t issim o indispensabile, non dovranno scem are possibilm ent e
in nulla cot est e ragioni int rinseche ed est rinseche di allet t am ent o art ist ico.
5 . Saranno considerat e per m onum ent i, e t rat t at e com e t ali, quelle aggiunt e
o m odificazioni che in diverse epoche fossero st at e int rodot t e nell'edificio
prim it ivo, salvo il caso in cui, avendo un'im port anza art ist ica e st orica
m anifest am ent e m inore dell'edificio st esso e nel m edesim o t em po svisando e
sm ascherando alcune part i not evoli di esso, si ha da consigliare la rim ozione
o la dist ruzione di t ali m odificazioni o aggiunt e.
Quest a serie di fot ografie sarà t rasm essa al Minist ero della pubblica
ist ruzione insiem e con i disegni delle piant e degli alzat i e dei det t agli e,
occorrendo, cogli acquarelli colorat i, ove figurino con evident e chiarezza t ut t e
le opere conservat e, consolidat e, rifat t e, rinnovat e, m odificat e, rim osse o
dist rut t e. Un resocont o preciso e m et odico delle ragioni e del procedim ent o
delle opere e delle variazioni di ogni specie accom pagnerà i disegni e le
fot ografie.
Una copia di t ut t i i docum ent i ora indicat i dovrà rim anere deposit at a presso
le fabbricerie delle chiese rest aurat e, o presso l'ufficio incaricat o della
cust odia del m onum ent o rest aurat o.
7 . Una lapide da infiggere nel m onum ent o rest aurat o ricorderà la dat a e le
opere principali del rest auro.
Camillo Boito