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rivista semestrale
di studi classici e cristiani
fondata da quintino cataudella
anno xxxvii
1-2/2011
E-mail: infoagoraco@gmail.com
e-mail: lumieresinternationales@yahoo.it
issn 1128-2118
sommario
articoli
francesca amaraschi
Il bavraqron di Beletsi e le nuove ipotesi in merito 1
alla sede delle esecuzioni capitali dell’Atene classica
simone falconi
Aspetti della descrizione dell’India di Megastene 31
didier marcotte
La spedizione orientale di Gaio Cesare: per una nuova
interpretazione di un epigramma dell’antologia Palatina 61
concetta scibetta
crescite et multiplicamini (conf. 13.24.35-37). Il proclama letterario
e spirituale di Agostino tra Sacra Scrittura e tradizione latina 73
marcello valente
Peniva e ptwceiva in Aristoph., Plut. 532-554:
una distinzione soistica o una classiicazione sociale? 113
note
sergio audano
Due note al centone de ecclesia (v. 4 e vv. 19-20) 139
VII
sommario
michele r. cataudella
Sulla Periodos ghēs di Dicearco e l’arenarius di Archimede. Note critiche 171
nuala distilo
Note critiche all’elettra di Euripide 185
federica fioroni
Nota a Callimaco, Hec., fr. 52 Hollis (= 272 Pfeifer, 229 Asper) 201
Walter lapini
Note laerziane (D. L. 1.12, 8.48, 10.2, 10.5, 10.7-9, 10.9, 10.11, 10.124, 10.140) 207
ricordi
claudio Bevegni
Ricordo di Umberto Albini 221
michele r. cataudella
Ricordo di Giovanni Pugliese Carratelli 225
luigi lehnus
Ricordo di Sir Hugh Lloyd-Jones 231
recensioni
VIII
sommario
IX
asPetti della descriZione dell’india di meGastene
simone falconi
1
FGrHist 715 F 27 c = Str. 15,1,57.
2
FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56.
3
Sul mito degli Iperborei e sulla collocazione geograica di questo popolo cfr. H. Daebritz,
s.v. Hyperboreer, RE IX.1, 1914, coll. 258-279; A. Lovejoy- G. Boas, Primitivism and related
ideas in antiquity, Baltimore 1935 (rist. 1997), 304-314; R. Dion, La notion d’Hyperboréens
et ses vicissitudes au cours de l’ Antiquité, «BAGB» 8.2, 1976, 143-157; J.S. Romm, Herodotus
and Mythic Geography: the Case of the Hyperboreans, «TAPhA» 119, 1989, 97-113; D T. P.
Bridgman, Hyperboreans: myth and history in Celtic-Hellenic contacts, London 2005, 15-70.
4
FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56.
31
simone falconi
5
Cfr. Hdt. 1,203,1-2.
6
FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56.
7
Cfr. Pind. Ol. 3,16 ss.; Simon. F 197 Bgk.
32
aspetti della descrizione dell’india di megastene
8
Hdt. 1,203-04.
9
Hdt. 1,202,4 su cui cfr. P. Dainà, Aral, Caspio, Tanais, «RSO» 43, 1968, 368-375; P.
Goukowsky, Essai sur les origines du mythe d’ Alexandre, 1, Nancy 1978, 163.
10
Hdt. 3,98 ss.
11
Hdt. 3,101.
12
Hdt. 3,99,1-2. Anche Ctesia localizza popoli mostruosi vicino alle sorgenti dei grandi
iumi, nelle regioni montuose che sovrastano la piana dell’Indo: FGrHist 688 F 45.37; cfr. D.
Lenfant, Ctésias de Cnide: La Perse, l’Inde, autres fragments, Paris, CUF, 2004.
13
Hdt. 3,38,4.
33
simone falconi
14
Sulla rappresentazione della regione indiana descritta in Hdt. 3,98-106, cf. V. Buccian-
tini, Appunti sulla descrizione dell’India nel terzo libro delle Storie di Erodoto, in stampa.
15
Hdt. 3,98.
16
Cfr. Hdt 4,43.
17
Cfr. Hdt. 3,91,4; 4,44; 102,1; nella concezione erodotea il territorio indiano conosciuto
corrispondeva ad un’area molto limitata, coincidente con la piana del bacino luviale del
Sindh, conquistata da Dario e inglobata nell’impero achemenide. Sulla satrapia indiana cf.
J.M. Balcer, Herodotus & Bisitun: problems in ancient Persian historiography, Stuttgart 1987;
A. Dihle, Arabien und Indien, in G. Nenci- O. Reverdin (eds.) Hérodote e les peuples non
grecs, (Entretiens Hardt XXXV), Vandoeuvres- Genève 1990, 62; P. Briant, Histoire de l’em-
pire perse: de Cyrus à Alexandre, Paris, 1996, 774 ss.
18
Str. 11,11,8: «Bisogna menzionare ancora alcune singolarità degne di nota, relative
a popoli completamente barbari che abitano, in particolare, il Caucaso e le altre regioni
montuose di questa parte d’Asia». Vita sessuale pubblica e necrofagia vengono attribuite
anche agli abitanti dell’isola di Ierne in Str. 4,5,4. I Massageti, secondo Erodoto (1,126),
conducevano una libera vita sessuale, divoravano i vecchi e i morti mentre gettavano ai cani
i cadaveri dei malati. La gerontoctonia, con o senza cannibalismo, risulta dunque presente
nella tradizione storica e costituisce un tratto distintivo di certe culture: cfr. Hdt. 3,99,1;
4,26,1; 5,4,1.
19
FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56.
34
aspetti della descrizione dell’india di megastene
20
Sembra pertanto considerare il Caucaso megastenico quello stesso massiccio descritto
in 11,11,8.
21
Str. 15,1,57.
22
Hdt. 4,36.
23
FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56; FGrHist 715 F 27 c = Str. 15,1,57.
24
FGrHist 715 F 6 a = Arr. Anab. 5,6,2.
25
Cfr. N. Bii, L’estremo Oriente di Strabone, Libro XV della Geograia, Bari 2005.
26
Cfr. F. Prontera, Sobre la delineación de Asia en la geograia helenistica, in Pérez Ji-
ménez, A.-G. Cruz Andreotti (eds.), Los limites de la tierra: fantasia y realidad del espacio
geográico en las culuras mediterráneas, Malaga 1998, 77-105.
27
Sulla concezione del Caucaso come monte spartiacque della regione indiana cfr. F.
Prontera, ∆Arcai'oi pivnake" nella geograia di Polibio, in S. Bianchetti, E. Galvagno, A. Ma-
gnelli (eds.), POIKILMA, Studi in onore di M. R. Cataudella, La Spezia 2001, 1064.
35
simone falconi
tw'n a[rktwn tou' Tauvrou ta; e[casta ajpo; th'" ∆Arianh'" mevcri th'" eJwvia"
qalavtth", a{per oiJ ejpicwvrioi kata; mevro" Paropavmisovn te kai; ∆Hmwdo;n
kai; [Imaon kai; a[lla ojnomavzousi, Makedovne" de; Kauvkason...28.
Viene qui sottolineato il carattere prettamente montuoso della parte set-
tentrionale dell’India mediante il riferimento a quella catena conosciuta
con nomi diversi nei territori attraversati e estesa ino alle propaggini del
mare orientale29. Strabone speciica che dagli estremi settentrionali dell’In-
dia e cioè dalle propaggini del Caucaso (15,1,11), i Greci misurano la lar-
ghezza del Paese, che si estende ino al mare meridionale30 .
Arriano, in una testimonianza riconducibile con molta probabilità a Me-
gastene31, riferisce i molteplici appellativi della catena montuosa: «Conine
dell’India verso nord è il monte Tauro. Ma non si chiama ancora Tauro in
questa regione… Il monte ha nomi diferenti secondo i paesi: in una regio-
ne si chiama Paropamiso, in un’altra Emodo, in un’altra ancora Imao, e for-
se ha molti altri nomi. I Macedoni che hanno combattuto con Alessandro
lo chiamano Caucaso»32.
Quella che emerge dai passi citati è dunque una catena montuosa che si
lega direttamente al Caucaso, a ovest, e che attraversa, in senso latitudina-
le, l’intera fascia settentrionale dell’India. Le popolazioni seminomadi del
nord, che Megastene chiama «Indiani che abitano il Caucaso»33, sono de-
scritte in una posizione di continuità con le genti iperboree34. La collocazio-
ne dunque di questi popoli pone un quesito sull’idea che Megastene doveva
avere sull’andamento del Caucaso35 come limite settentrionale dell’India e
che non doveva conigurarsi più nei termini costruiti dalla propaganda de-
gli Alessandrograi36 ma doveva connotarsi, invece, in relazione a un’ idea
28
FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,11.
29
Cfr. Goukowsky, op. cit., 151-156.
30
Str. 15,1,11; cfr. 2,1,4.
31
Arr. Anab. 5,6,2 = FGrHist 715 F 6 a. Cfr. Bii, op. cit., 155.
32
Arr. Ind. 2,1-4.
33
FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56.
34
FGrHist 715 F 27 c = Str. 15,1,57.
35
Cfr. FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,11-12; FGrHist 715 F 6 a = Arr. Anab. 5,6,2.
36
Sul Caucaso degli alessandrograi, in particolare di Policleto di Larissa, cfr. A. Zam-
brini, Anabasi di Alessandro, in Sisti - Zambrini (a cura di), Libri 6-7, Milano 2004, 468 ss.;
M.R. Cataudella, Alessandro Magno e la geograia patristica, «Sileno» 36, 2010, 16 ss. Sui
progressi maturati al tempo di Pompeo relativi all’area caucasica, cfr. Bii, op. cit., 47/153;
36
aspetti della descrizione dell’india di megastene
A. Giardina, Roma e il Caucaso, in Settimane di Studio sull’Alto Medioevo 43, Spoleto 1996,
85-86.
37
Cfr. in questo senso il monte Emodo, che separa la Scizia delle tribù Saka dalla terra
degli Indiani: FGrHist 715 F 4 = Diod. 2,35,1.
38
Cfr. M.R. Cataudella, Aristotele e la paternità del “De mundo”: aspetti del pensiero geo-
graico (3, 392b), in ERKOS, Studi in onore di F. Sartori, Padova 2003, 63-71.
39
Cfr. W. Wolska-Conus, Cosmas Indicopleustès, Topographie Chrétienne, Introduction,
texte critique, traduction et notes; 1: Livres I-IV; II: Livres V, Sources Chrétiennes 141; 159,
Paris 1968; S. Bianchetti, Gli errori delle tradizioni classiche nel pensiero geograico tra tarda
antichità e Medioevo, in D. Ambaglio, (a cura di), Sungraphè. Materiali e appunti per lo stu-
dio della storia e della letteratura antica, Como 2002, 199-211.
40
In efetti accettare la collocazione del Caucaso secondo le «antiche carte» implicava un
ampliamento del territorio indiano verso nord. Diodoro (17,82) e Curzio Rufo (7,3,5-15),
probabilmente sulla scia di Clitarco, considerano la parte settentrionale dell’India alla stessa
latitudine dei Monti Rifei di Aristotele (Met. 350 a), cioè all’estremo nord dell’ecumene. Cfr.
P. Goukowsky, op. cit., 157.
41
Sulle «antiche carte» cfr. Prontera, art. cit., 1061-1064.
42
FGrHist 715 F 27 c = Str. 15,1,57.
37
simone falconi
43
Str. 15,1,11; Arr. Anab. 5,6,1-4 sul Tauro di Eratostene su cui cfr. S. Bianchetti, Il Monte
Tauro nella terza sphragis eratostenica e nella concezione straboniana, in Anatolia Antica,
Studi in memoria di F. Imparati, Firenze 2002, 87-100; Prontera, art. cit., 83 ss.
44
FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,11-12; FGrHist 715 F 6 a = Arr. Anab. 5,6,2; cfr. G. Traina
(a cura di), Studi sull’XI Libro dei Geographikà di Strabone, Lecce 2001, 134-135. Sulla carta
alessandrina e i suoi rapporti con la geograia empirica cfr. Prontera, art. cit., 1064.
45
Str. 15,1,13. su cui cfr. Bii, op. cit., 159.
46
Arist. Meteor. i. 13,350b7 su cui cfr. A. Kiessling s. v. JRivpaia o[rh, RE 1 A, 1914,
846-916; J.D.P. Bolton, Aristeas of Proconnesus, Oxford 1962, 42 ss.; G.F. Gianotti, Ordine e
simmetria nella rappresentazione del mondo: Erodoto e il paradosso del Nilo, «QS» 27, 1988,
51-92.
38
aspetti della descrizione dell’india di megastene
Centro/Periferia
47
FGrHist 715 F 18 a = Arr. Ind. 10,5; FGrHist 715 F 18 b = Str. 15,1,36.
48
FGrHist 715 F 18 b = Str. 15,1,36.
49
FGrHist 715 F 19 b (48) = Str. 15,1,48.
50
FGrHist 715 F 19 b = Str. 15,1,39-52 con le sette caste, chiamate mevrh.
51
FGrHist 715 F 9 a = Arr. Ind. 4,2; Plin. N.H. 6,62-70.
52
FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,11-12; cfr. FGrHist 715 F 6 d = Str. 2,1,7.
53
Plin. N.H. 6,65-69 su cui cfr. O. Stein, s. v. Megasthenes, RE 15, 1931, 294-95.
54
Plin. N.H. 6,66-67.
39
simone falconi
dia, quelle cioè dei grandi centri urbani, la popolazione aveva sviluppato
questo tipo di articolazione55.
Il sistema sociale ed amministrativo dei grandi centri urbani, così rigido
e complesso, sembra contrastare nettamente con l’organizzazione di quei
popoli che negli Indikà sono invece collocati nelle regioni periferiche56.
La descrizione di Strabone dell’area caucasica, che si è qui più volte
citata (15,1,56), sembra infatti riecheggiare una schematica divisione tra
centro e periferia secondo la quale i popoli lontani dalla capitale sono
sempre più selvaggi. In questa descrizione la massima caratterizzazione in
senso ferino la si riscontra, tuttavia, presso popoli di cui non si conosce
nemmeno la localizzazione geograica: ∆Astovmou"... oijkei'n de; peri; ta;"
phga;" tou' Gavggou, trevfesqai d∆ ajtmoi'" ojptw'n krew'n kai; karpw'n kai;
ajnqevwn ojsmai'", ajnti; tw'n stomavtwn e[conta" ajnapnoav": calepaivnein
de; toi'" duswvdesi, kai; dia; tou'to perigivnesqai movli", kai; mavlista ejn
stratopevdwi. peri; de; tw'n a[llwn dihgei'sqai tou;" filosovfou", ∆Wkuvpodav"
te iJstorou'nta" i{ppwn ma'llon ajpiovnta": ∆Enwtokoivta" te podhvrh ta; w\ta
e[conta", wJ" ejgkaqeuvdein, ijscurou;" d∆ w{st∆ ajnaspa'n devndra kai; rJhvttein
neuravn: Monommavtou" te a[llou", w\ta me;n e[conta" kunov", ejn mevswi
de; tw'i metwvpwi to;n ojfqalmovn, ojrqocaivta", lasivou" ta; sqhvth. tou;" de;
∆Amuvkthra" ei\nai pamfavgou", wjmofavgou", ojligocronivou", pro; ghvrw"
qnhvskonta": tou' de; stovmato" to; a[nw proceilovteron ei\nai poluv. peri;
de; tw'n cilietw'n JUperborevwn ta; aujta; levgei Simwnivdhi (F 197 Bgk4) kai;
Pindavrwi (Ol. 3, 16 u.ö.) kai; a[lloi" muqolovgoi"57.
I Monommati, gli Amicteri, gli Ocipodi, gli Astomi, gli Enotociti, appar-
tengono dunque a quell’insieme di popoli che vivono relegati agli estremi
margini del territorio maurya e non entrano in contatto con gli altri abitan-
ti dell’impero di Chandragupta. L’apice di questa rappresentazione dell’alte-
rità sembra raggiunto proprio dalla menzione degli Iperborei.
La progressiva lontananza dal centro dell’impero segna dunque una gra-
duale alterità del territorio e dei popoli che lo abitano, caratterizzati da
diferenze sempre più evidenti, ino ai limiti del mostruoso o dell’incre-
dibile. In sostanza, l’India risulta descritta in base a uno schema che trova
55
Plin. N.H. 6,66.
56
L’ordinamento delle caste sembra riferirsi soltanto al sistema sociale cittadino mentre
le comunità montane erano, probabilmente, escluse da questa organizzazione: cfr. Stein,
Megasthenes, art. cit., 294.
57
FGrHist 715 F 27 c = Str. 15,1,57.
40
aspetti della descrizione dell’india di megastene
Dimensioni dell’India
58
Cfr. FGrHist 715 F 27 b = Str. 15,1,56; FGrHist 715 F 27 c = Str. 15,1,57.
59
Le notizie degli alessandrograi avevano consentito di veriicare i dati di Ctesia (FGrHist
688 F 45,2), di Erodoto (3,98-107) e di Scilace (FGrHist 709).
60
FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,-11-12; FGrHist 715 F 6 d = Str. 2,1,7.
61
In particolare cfr. FGrHist 715 F 6 a = Arr. Anab. 5,6,1-4; 6; 7; FGrHist 715 F 6 c =
Str. 15,1,11-12. Sulle fonti locali da cui dipenderebbe la descrizione megastenica delle aree
marginali all’impero maurya cfr. A. Riese, L’Idéal de justice et de bonheur et la vie primitive
des peuples du nord dans la literature grecque et latine (trad. fr.), Paris 1885; A. Schroeder,
De ethnographiae antiquae locis qubusdam communibus observationes, Diss., Halle 1926, 37
ss.; O.O. W. Dilke, Geographical perceptions of the north in Pomponius Mela and Ptolemy,
«Arctic» 37, 1984, 347-351.
62
Str. 15,1,37.
41
simone falconi
(688 F 49) th;n ∆Indw'n gh'n i[shn th'i a[llhi ∆Asivhi levgei, oujde;n levgwn, oujde;
∆Onhsivkrito" (134 F 6), trivthn moi'ran th'" pavsh" gh'": Nevarco" (133 F 5)
de; mhnw'n tessavrwn oJdo;n th;n di∆ aujtou' tou' pedivou th'" ∆Indw'n gh'"63.
La descrizione di Eratostene, tràdita da Arriano e legata dallo storico
immediatamente a quella di Megastene, considera l’India la più grande del-
le quattro sezioni in cui era divisa l’Asia rivolta verso sud: th'" de; wJ" ejpi;
novton ∆Asiva" tetrach' au\ temnomevnh" megivsthn me;n moi'ran th;n ∆Indw'n
gh'n poiei' ∆Eratosqevnh" te kai; Megasqevnh"64.
Sempre in rapporto a Eratostene Arriano fornisce dettagliatamente
le misure di Megastene: Megasqevnei de; to; ajpo; ajnatolw'n ej" eJspevrhn
plavto" ejsti; th'" ∆Indw'n gh'" o{ ti per oiJ a[lloi mh'ko" poievousi: kai;
levgei Megasqevnh" murivwn kai; eJxakiscilivwn stadivwn ei\nai i{naper to;
bracuvtaton aujtou'. to; de; ajpo; a[rktou pro;" meshmbrivhn, tou'to de; aujtw'i
mh'ko" givnetai, kai; ejpevcei <stadivou"> trihkosivou" kai; discilivou" kai;
dismurivou" i{naper to; stenovtaton aujtou'...65.
Anche da Strabone si ricavano le misure attribuite all’India da Megaste-
ne, che valutava 16.000 stadi la misura del lato settentrionale del Paese66 e
calcolava addirittura 22.300 stadi (15,1,12) la lunghezza, intesa nella dire-
zione Nord-Sud. In questo schema l’India assume una forma romboidale
(rJomboeide;"), delimitata a nord dal monte Caucaso che crea un naturale
conine geograico dall’Ariana ino all’Oceano Orientale67. Strabone riporta
anche la critica di Eratostene alle misure degli Indikà, considerate eccessive
e alterate dall’erronea deinizione della lunghezza (mh'ko") intesa nel senso
della misura nord/sud e della larghezza (plavto") nel senso della misura
est/ovest68.
Dietro le contestate afermazioni dell’inviato seleucide è probabilmente
legittimo intravedere l’intuizione di chi aveva percepito l’ampia estensione
dell’India in direzione sud. La grande estensione del Paese, ino allora mai
63
Arr. Ind. 3,6.
64
FGrHist 715 F 6 a = Arr. Anab. 5,6,2; cfr. FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,10-11.
65
FGrHist 715 F 6 b = Arr. Ind. 3,6.
66
20.000 stadi in Arr. Ind. 3,8.
67
FGrHist 715 F 6 c = Str. 15,1,11-12; FGrHist 715 F 6 b = Arr. Ind. 3,6.
68
Erat. III B, 6 Berger = Str. 15,1,10-11. Sull’India di Eratostene cfr. H. Berger, Die geo-
graphischen Fragmente des Eratosthenes, Leipzig 1880 (Amsterdam 1964), 225-237; G. Aujac
Eratosthène de Cyrène, le pionnier de la géographie. Sa mesure de la circonférence terrestre,
Paris 2001, 173-174; D. W. Roller, Eratosthenes’ Geography, Princeton 2010, 175-181.
42
aspetti della descrizione dell’india di megastene
69
FGrHist 715 F 11 a = Str. 15,1,6-7; FGrHist 715 F 11 b = Arr. Ind. 5,4.
43