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Aspetti medico legali delle emergenze in

odontostomatologia
Sicurezza delle cure

➢ Dal 1° aprile 2017 è entrata in vigore la legge 8 marzo 2017 n. 24


(legge Gelli-Bianco) che sancisce, fra l’altro, il riconoscimento del diritto alla sicurezza delle cure, quale
posizione soggettiva estrapolata direttamente dal diritto alla salute, previsto dall’articolo 32 della Costituzione.

➢ L’aspetto della sicurezza delle prestazioni sanitarie è in tal modo sancito quale bene di portata
costituzionale

➢ La maggior parte degli odontoiatri esercita in regime monoprofessionale eseguendo abitualmente


interventi complessi senza la reperibilità di specialisti medici, come avviene nei reparti ospedalieri; tale
situazione di precarietà rafforza la necessità di garantire condizioni di sicurezza nell’erogazione delle
prestazioni e nella gestione di complicanze sistemiche, a causa di fattori di rischio legati alle condizioni
generali del paziente ed alla terapia odontoiatrica
Damia G. – Urgenze ed emergenze mediche in odontoiatria – capitolo 8 – 2018 Ed. Tecniche Nuove
Sicurezza delle cure:
come si realizza

➢ La sicurezza delle cure si realizza anche mediante:

▪ attività finalizzate alla prevenzione e gestione del rischio connesso all'erogazione di


prestazioni sanitarie

▪ utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche ed organizzative


Attività finalizzate alla prevenzione e gestione del rischio
connesso all’erogazione di prestazioni sanitarie
Gestione Rischio clinico
Linee
Guida e/o
Buone Audit
Pratiche clinico

Protocolli Le aree d’intervento Lavoro in


team

Procedure Documentazione
Sanitaria

Profili di
cura e Consenso
PDTA informato
(percorsi)

ECM
Le aree d’intervento
Gestione Rischio clinico
Linee
Guida e/o
Buone Audit
Pratiche clinico

Protocolli Lavoro in
team

Procedure Documentazione
Sanitaria

Profili di
cura e Consenso
PDTA informato
(percorsi)

ECM
Al fine di adottare a livello nazionale indirizzi unitari per la promozione della salute orale
e la prevenzione delle patologie orali il Ministero della Salute, a partire dall’anno 2008,
ha promosso la stesura e la divulgazione di numerosi documenti tenendo conto delle
indicazioni del Piano Nazionale Linee Guida.
Paziente con bisogni speciali

➢ Nel documento divulgato nel 2019 dal titolo «Indicazioni per la presa in carico del
paziente con bisogni speciali che necessita di cure odontostomatologiche» viene
definito quel soggetto che nell’operatività terapeutica richiede tempi e modi diversi da
quelli di routine. Quando in condizione di “non collaborazione” necessita anche della
presenza di un ambiente operativo opportunamente attrezzato e di personale medico ed
assistenziale adeguatamente formato
Disabilità
Complicanza

Nel trattamento del paziente con «bisogni speciali» bisogna valutare l’incremento del
rischio di complicanze allo scopo di garantire una prestazione sanitaria appropriata
Prevenzione

➢ L’obbligo di garantire la sicurezza delle cure impone la necessità di ridurre il


rischio di complicanze che possono conseguire a una emergenza, pertanto si
configurano due possibilità di inappropriatezza nell’attività assistenziale:

1. relativa all’ambiente, all’attrezzatura e allo strumentario disponibile


2. relativa all’attività di prevenzione e alla condotta terapeutica a fronte
dell’emergenza
Prevenzione delle emergenze

➢ Un comportamento prudente e diligente impone di valutare - prima delle cure - lo


stato di salute generale del paziente e del rischio perioperatorio (anamnesi, esame
obiettivo, visione della eventuale documentazione sanitaria in possesso del paziente,
eventuale richiesta di consulenza o ulteriori indagini diagnostiche) secondo la
metodologia indicata dalle raccomandazioni delle linee guida o delle buone
prassi clinico-assistenziali, in modo da adeguare la programmazione
dell’intervento specialistico (appropriatezza della terapia odontoiatrica
ambulatoriale, valutazione del piano di cura e alternative terapeutiche, contenimento
del rischio connesso all’emergenze)
EMERGENZA

Prevenzione delle emergenze


Continuità assistenziale

➢ L’obbligo di sicurezza comprende anche emergenze o incidenti differiti dopo la dimissione del
paziente non in buone condizioni psicofisiche

➢ Negligenza e imprudenza possono essere individuate in caso di dimissione prematura ed incauta


del paziente in relazione a condizioni psicofisiche che impongono un periodo di osservazione
clinica protratta
➢ E’ dovere dell’odontoiatra accertarsi che tutti i pazienti, e soprattutto quelli a elevato rischio di
emergenza, siano dimessi in buone condizioni psico-fisiche e, nel dubbio, è preferibile che siano
accompagnati al domicilio dai familiari e presi in carico dal medico di famiglia, debitamente
informato, per garantire il monitoraggio delle condizioni cliniche

Carli P.O., Montagna F. – Le responsabilità nella professione odontoiatrica - pag. 462– 1998 Ed. Promoass
Damia G. – Urgenze ed emergenze mediche in odontoiatria – capitolo 38, pag. 37– 2018 Ed. Tecniche Nuove
Gestione Emergenze
Formazione ed addestramento
dei soccorritori

➢ E’ un dato inconfutabile che il Basic Life Support costituisce la pietra angolare della
rianimazione e che le compressioni toraciche e la defibrillazione precoce sono i
maggiori determinanti della sopravvivenza dopo un arresto cardiaco inaspettato
Gestione Emergenze

Nel caso in cui si sia verificata un’emergenza occorre dimostrare di


aver attuato immediatamente i mezzi terapeutici idonei.
L’indagine medico-legale tenderà a verificare da un lato il possesso
e la rapida disponibilità dello strumentario e dei farmaci di
emergenza, dall’altro le conoscenze di pronto soccorso e la loro
tempestiva ed appropriata applicazione nel caso concreto

Fonte: Damia G. – Urgenze ed emergenze mediche in odontoiatria – capitolo 44, pag. 37– 2018 Ed. Tecniche Nuove
Prevenzione e gestione delle complicanze
In letteratura era già stata delineata, sotto il profilo medico legale, la cornice di riferimento per la
prevenzione e la gestione delle complicanze

Fonte: Carli P.O., Montagna F. – Le responsabilità nella professione odontoiatrica - pag. 462– 1998 Ed. Promoass
Le aree d’intervento
Gestione Rischio clinico
Linee
Guida e/o
Buone Audit
Pratiche clinico

Protocolli Lavoro in
team

Procedure Documentazione
Sanitaria

Profili di
cura e Consenso
PDTA informato
(percorsi)

ECM
Informazione ed acquisizione
del consenso
Rischio perioperatorio e Piano
terapeutico
Con la Legge 219 del 2017 «Norme in materia di consenso informato e di disposizioni
anticipate di trattamento», è stato disciplinato in maniera organica il consenso informato della
persona assistita ai trattamenti sanitari, finalizzato alla condivisione dei rischi, dei benefici e
delle possibili alternative al trattamento e la partecipazione al processo di cura.
Informazione e partecipazione
La partecipazione al processo di cura del paziente è finalizzata alla condivisione dei rischi, dei
benefici e delle possibili alternative al trattamento

Il PROCESSO
INFORMATIVO
deve garantire la
Informazione e comunicazione
L’informazione scritta è integrativa e mai sostitutiva del colloquio medico-paziente che
rimane lo strumento fondamentale per la costruzione dell’alleanza terapeutica e per il
miglioramento della qualità dell’assistenza
Informativa:
procedure diagnostico-terapeutiche, terapie, interventi
RISCHI
PREVEDIBILI MULTILINGUE
COMPLICANZE MEDIATORE
POSSIBILI CULTURALE
PROBABILITÀ QUANTO TEMPO?
PATOLOGIA RESTITUZIONE
STATISTICA DEI RIFERIMENTI TRACCIABILE
ATTO SANITARIO DIVERSI ESITI
INDICATO BIBLIOGRAFICI IL TEMPO NECESSARIO VIENE
MODALITÀ VALUTATO IN RELAZIONE ALLA
COMPLESSITA’ DELL’ATTO
BENEFICI ATTESI CONSEGUENZE SANITARIO ED ALLA CAPACITA DI
ALTERNATIVE PREVEDIBILI COMPRENSIONE DEL PAZIENTE

CONTENUTO TEMPISTICA MODALITÀ


FINALITÀ: ottenere un consenso realmente informato e dimostrare – anche in contesti medico legali – l’accuratezza e la
legittimità del processo informativo effettuato

FONTI e AGGIORNAMENTO: I sanitari hanno l’obbligo di mantenere aggiornate le informative, unitamente alle fonti
scientifiche di supporto
Documentazione del consenso
Informazione ed
acquisizione del consenso

DAT
Le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), sono regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22
dicembre 2017. In previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere
acquisito
adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, la Legge prevede la possibilità
per ogni persona di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso
o il rifiuto su: accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche, singoli trattamenti sanitari
Le Aree d’intervento
Gestione Rischio clinico

Linee
Guida e/o
Buone Audit
Pratiche clinico

Protocolli Lavoro in
team

Procedure Documentazione
Sanitaria

Profili di
cura e Consenso
PDTA informato
(percorsi)

ECM
Documentazione
Valutazioni e rischio
perioperatorio,
piano terapeutico e
gestione delle
complicanze

E’ necessario documentare l’attività di prevenzione delle complicanze svolta dagli


operatori (anamnesi/questionari anamnestici firmati dal paziente, esame obiettivo,
esame della documentazione sanitaria in possesso del paziente, richiesta di consulenze
e/o indagini diagnostiche) attestare le eventuali patologie del paziente, il piano
terapeutico e di volta in volta le cure effettuate nonché le eventuali complicanze
manifestatesi ed il loro trattamento (es. la gestione dell’emergenza).
La documentazione sanitaria va aggiornata all’inizio di ogni ciclo di cura.
Sicurezza delle cure
Quali requisiti?
Quale strumentario?

La sicurezza delle cure si realizza anche mediante:

➢ attività finalizzate alla prevenzione e gestione del rischio connesso all'erogazione


di prestazioni sanitarie

➢ utilizzo appropriato delle risorse strutturali, tecnologiche ed organizzative


Risorse strutturali, tecnologiche e
organizzative

L’odontoiatra è tenuto a disporre della strumentazione e deve essere in grado di erogare le


manovre assistenziali necessarie per le emergenze la cui realizzazione sia fondatamente
prevedibile nel corso della sua attività professionale.
Gli obblighi inerenti al soccorso variano in relazione al TIPO DI PRESTAZIONI EROGATE ed
alle capacità ed addestramento dell’operatore.
Anche l’addestramento del personale sanitario non medico rientra in questa categoria
di obblighi sebbene, purtroppo, quasi sempre l’addestramento consista solo
nell’apprendimento di manovre di rianimazione cardiocircolatoria e non nella sorveglianza e
cura dei quadri clinici che precedono l’arresto cardiocircolatorio. Fra i mezzi di attuazione
immediata delle cure va annoverato anche il fatto di aver prontamente telefonato al 118 per
attivare il pronto soccorso medico.

Damia G. – Urgenze ed emergenze mediche in odontoiatria – capitolo 38, pag. 37– 2018 Ed. Tecniche Nuove
Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi delle strutture sanitarie
deputate all’erogazioni di prestazioni odontostomatologiche

Nel 2016 il Ministero della Salute ha pubblicato un documento contenente i requisiti MINIMI che le strutture
deputate all’erogazione delle prestazioni odontostomatologiche devono possedere, indipendentemente dal
tipo di organizzazione
Ogni Regione ha già fissato e può fissare EVENTUALI ULTERIORI REQUISITI in materia di
autorizzazione/accreditamento
Vi è l’obbligo di adeguamento a ulteriori requisiti frutto di aggiornamento della normativa nazionale e regionale
o derivati dalla necessità di adempiere ai precetti dell’Unione europea, nonché derivanti dall’innovazione
tecnologica e dalle evidenze scientifiche
Requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi delle strutture sanitarie
deputate all’erogazioni di prestazioni odontostomatologiche

Quali requisiti MINIMI per la gestione dell’emergenza sono previsti nel documento,
indipendentemente dal tipo di organizzazione?

ATTREZZATURA E FARMACI PER LA RIANIMAZIONE


CARDIOPOLMONARE DI BASE
Alcune regioni, (es. Toscana, Puglia) fra le
attrezzature per la rianimazione cardio
polmonare hanno previsto l’obbligo del
defibrillatore in studio, anche per gli studi
odontoiatrici non soggetti ad autorizzazione
Emergenza

Risorse strutturali, tecnologiche e


organizzative

Le Regioni hanno provveduto


e provvedono ad integrare i requisiti per
affrontare le emergenze in relazione al grado di
invasività delle prestazioni odontoiatriche e
di complessità organizzativa, o in relazione
all’innovazione tecnologica o alle evidenze
scientifiche
Emergenza: esempi di
prestazione sanitaria
inappropriata

➢ Scatenamento di un’emergenza prevedibile e prevenibile per assenza di precauzione


perioperatoria
➢ Esecuzione di terapie in pazienti a rischio (accettazione del rischio)
➢ Mancata o ritardata diagnosi di un’emergenza
➢ Mancata o ritardata terapia (soccorso inefficiente, assenza di attrezzature e preparazione,
assenza di chiamata di unità mediche o invio in ospedale)
➢ Incidente differito, dopo la dimissione (paziente non in buone condizioni psicofisiche)
➢ Prescrizione di farmaci controindicati alla patologia sistemica (interferenze farmacologiche ed
effetti collaterali prevedibili)

Fonte: Carli P.O., Montagna F. – Le responsabilità nella professione odontoiatrica - pag. 462– 1998 Ed. Promoass

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