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BIOETICA E TECNOLOGIA

DIMENSIONE ETICO-MORALI DEGLI ORGANISMI GENETICAMENTE-MODIFICATI (OGM)


- Marcellinus Vitus DWIPUTRA (23963) -

La tecnologia non è un termine straniero al giorno d'oggi. La nostra vita quotidiana è già
legata alla tecnologia, qualunque sia la sua forma. Viviamo nell'era della tecno-umana. Le
condizioni tecno-umane non sono significative solo a livello/periodo di una civiltà. Condizione
tecno-umana si riferisce al modo in cui «l’uomo ha da sempre capito e attuato il suo esistere,
mediante gli artefatti teologici»1. Questo lavoro vuole offrire una riflessione e un'analisi teologico-
morale sul rapporto tra tecnologia2 e bioetica, in particolare il fenomeno degli Organismi
Geneticamente-Modificati (OGM). Scoprirà anche come sarà la posizione della Chiesa sulla
tecnologia e anche sugli OGM.

1. BIOETICA E TECNOLOGIA
Questa sezione descriverà la relazione tra tecnologia e bioetica e rifletterà sulla relazione tra
le due. La presentazione partirà dall'esplorazione delle dimensioni storiche del rapporto tra i due. Il
viaggio prosegue poi sulla riflessione e la descrizione della relazione tra i due, mettendo attenzione
alla tensione tra i due e la vulnerabilità dell’uomo come categoria ermeneutico. Al termine viene
presentata la posizione della Chiesa sull'esistenza della tecnologia.

1.1. La Storia: l’uomo e la tecnologia


La storia di Prometeo è spesso usata come punto di partenza per la ricerca. Nella sua storia,
Prometeo è punito da Zeus per il suo zelo filantropico, il suo amore agli esseri umani. Prometeo dà
"aiuto" - il fuoco dal Monte Olimpo - all'umanità affinché possa sopravvivere alle condizioni
naturali che minacciano la loro vita. Uno dei destinatari umani dell'assistenza antincendio è l’homo
faber, che diventa soggetto ed anche l’oggetto della tecnica3.
Per l'uomo primitivo la natura è qualcosa di pieno di mistero e di potente. Con questa
visione della natura, l'uomo primitivo ha creato vari strumenti con lo scopo di rafforzarsi e
difendersi. Lo strumento creato è uno strumento semplice. Tuttavia, nel processo di realizzazione di
questi strumenti, si sono viste tracce del predominio della razionalità o dei processi mentali affinati
dall’homo faber attraverso il suo processo di ‹‹ricerca e sperimentazione›› 4. L’homo faber, poi,
«crea la tecnica, la sottomette, la manipola e comincia a trasformarla non in uno strumento
1
Cfr. P. BENANTI, La grande invenzioni. Il linguaggio come tecnologia dalle pitture rupestri al GPT-3, San Paolo,
Cinisello Balsamo (Milano) 2021, 25.
2
La "tecnologia" è come un oceano. Ci sono tante cose di fare e spiegare. Perciò, “la tecnologia” che verrà discussa in
questo lavoro è la tecnologia in senso generale. La discussione non entrerà troppo nei dettagli in forme concrete.
3
Ci sono diverse sfaccettature: somaticus, vivens, sapiens, faber, socialis, culturalis, ecc. Cfr. R. GOMES, ‹‹Tecnologia e
vulnerabilità. Risorsa e possibilità di ferire l’essere umano›› in V. VIVA – G. WITASZEK (a cura di), Etica teologica
nelle correnti della storia, Lateran University Press, Città del Vaticano 2011, 110.
1
qualsiasi, ma nel sapere che produce sapere e si trasforma in potere, capace di trasformare la nature
e dominare altri esseri»5.
Questo processo crea il mercato della tecnica con cui comincia la multi-dipendenza e di
interrelazioni e genera altri modi di fare. La nascita del mercato della tecnica porta il cambiamento
e trasformazione nella relazione tra esseri umani e la società. Questa trasformazione è lenta ma
inesorabile e far ferire l’essere umano. In conseguenza, la tecnica lascia il corpo, la mano che la
domina e la manipola, e si appropria di un ruolo dominio sul proprio creatore e usufruttario, cioè
l’essere umano6.
Per quanto riguarda il rapporto tra sviluppo tecnologico e sviluppo umano, la storia della
civiltà umana può essere classificata in cinque (5) fasi 7. Prima, Società dei cacciatori. In questa
società l’uomo raccoglie i prodotti della terra usando strumenti semplici di primo contatto, come
pietre bastone, ecc. Seconda, Società Agraria. Il lavoro della terra diventa il carattere specifico
usando gli strumenti creati non solo per difendersi, ma anche per lo sviluppo del lavoro. Terza,
Società industriale. È caratterizzata dall’uso e dal dominio delle macchine. Con l’aiuti delle
macchine l’uomo diventa più potente soprattutto nella gestione delle risorse naturali. Quarta,
Società dell’informazione. È caratterizzata dal progresso tecnologico, per cui la macchina guida
altra macchina tramite l’informatica. E Quinta, Società super intelligente (super-smart society). In
questa società, gli esseri umani, il robot, e l’intelligenza artificiale, diciamo, sono integrati e vivono
insieme per la prospera società incentrata sull’uomo. Relazione ed integrazione tra di loro diventa
un «cyber-physical-social system (CPSS) nello spazio cyber-fisico»8.
Nel frattempo, Benanti offre anche tre livelli di consapevolezza/visione sul rapporto tra
tecnica-tecnologia e sviluppo umano. Primo, la visione classica. La tecnica-tecnologia viene
percepita come techne (da taks) che significa un agire attivo ed efficiente, un’azione produttrice
dell’uomo9. La tecnica-tecnologia creata ha orientamento verso la fine pratica, come estensione
delle capacità umane. La tecnica-tecnologia, poi, non possiede in sé dimensione etica perché come
puro strumento dell’uomo.
Secondo, la teoria critica. Qui la tecnica-tecnologia viene vista come essenza della
modernità. La tecnologia ha cambiato il modo di vivere dell’uomo, nella coltivazione della terra,
4
Sgreccia e Spagnolo ha fatto spiegazione profonda sulla differenza tra la ricerca e la sperimentazione. Secondo lui,
l’eticità dovra essere valutata in relazione alle diverse situazioni che si veranno a configurare. Cfr. E. SGRECCIA – A.G.
SPAGNOLO, «Ricerca e sperimentazione biologica», in P. BENANTI et alli (a cura di), Teologia Morale (Dizionari San
Paolo), San Paolo, Cinisello Balsamo 2019, 901.
5
Cfr. R. GOMES, ‹‹Tecnologia e vulnerabilità. Risorsa e possibilità di ferire l’essere umano››, 111.
6
‹‹Nell’età della tecnica l’uomo è presso-di-sé solo in quanto è funzionale a quell’altro-da-sé che è la tecnica››. Cfr. R.
GOMES, ‹‹Tecnologia e vulnerabilità. Risorsa e possibilità di ferire l’essere umano››, 112.
7
Anzi, Sgreccia illustra solo le 4 società. Cfr. E. SGRECCIA, Manuale di bioetica. Volume I: Fondamenti ed etica
biomedica, Vita e Pensiero, Milano 2019, 944-945.
8
Cfr. M.E. GLADDEN, «Who will be the Members of Society 5.0? Towards an Anthropology of Technologically
Posthuman Future Societies» in Social Sciences 8 (2019) 5: 4, https://doi.org/10.3390/socsci8050148.
9
Cfr. P. BENANTI, La grande invenzioni. Il linguaggio come tecnologia dalle pitture rupestri al GPT-3, 40-41.
2
nella produzione, nella creazione degli altri strumenti, ecc. la visione essenzialista diventa visione
primaria10. La dimensione etica si trova nel valore di efficienza in cui elimina ogni altra norma
dell’agire e determina il nascere di un processo di sviluppo tecnico completamente autonomo.
Terzo, la svolta empirica. In questo livello ciò che in centro sono la modalità in cui vengono
realizzate le diverse tecnologie, i diversi fattori e autori sociali che contribuiscono alla creazione
degli strumenti tecnologici. Qui si trova due dimensioni nella tecnica, cioè la tecnica e l’esperienza
della tecnica. La tecnologia è sempre le tecnologie (in plurale). Le tecnologie sono (1) i dispositivi
efficienti, (2) le pratiche orientate verso l’efficienza, ma includono anche (3) «la dimensione del
contesto nella misura in cui questa è contenuta nella progettazione tecnica e nell’inserzione sociale
delle tecnologie»11. In breve, le tecnica-tecnologie includono la modalità dell’incorporazione e
l’intenzione tecnologia.

1.2. La Relazione: La Tensione e La Vulnerabilità dell’uomo


Il percorso storico descritto in precedenza implica la tensione tra etica/morale e tecnologia,
in particolare nella sua applicazione in vari campi della vita, in effetto per la vita dell’uomo. La
storia svela come la tecnologia che in precedenza era il risultato della creatività umana abbia
lentamente iniziato a equalizzare e persino a dominare gli esseri umani. Gli esseri umani sono
costretti e costretti a essere e obbedire in un sistema creato dalla tecnologia.
Il dibattito che si verifica può essere semplicemente spiegato come segue: «Non tutto ciò
che è possibile fare è qualcosa che è giustificato eticamente». C'è tensione tra il fare tecnico e
l'agire etico12. Il fare tecnico offre la velocità del cambiamento sotto stimolo dell’efficienza,
dell’obbiettività, ecc. che agiscono nella storia umana. L’agire etico (o la normatività etica), invece,
invita di non essere sofferto sotto questo cambiamento. L’agire etico, alla fine, sta nel rendere
presente, nel dibattito, la domanda critica sul senso dell’umano che l’innovazione tecnologica media
e sulle modalità che possano garantire uno sviluppo umano autentico.
La storia, oltre a indicare l'esistenza della tensione, mostra anche come la vulnerabilità sia
un punto di partenza nel processo di sviluppo tecnologico. Di fronte alla sua vulnerabilità alla
natura, gli esseri umani alla fine creano la tecnologia. La fragilità e la paura delle minacce di altre
parti costringono gli esseri umani a "uscire da sé stessi" e con la loro "creatività" creano cose che
possono farli sentire al sicuro.

10
La visione essenzialista vede nella tecnica l’essenza della nostra epoca, il nucleo per capire l’approccio al mondo
contemporaneo Cfr. P. BENANTI, La grande invenzioni. Il linguaggio come tecnologia dalle pitture rupestri al GPT-3,
45.
11
Cfr. P. BENANTI, La grande invenzioni. Il linguaggio come tecnologia dalle pitture rupestri al GPT-3, 53.
12
Cfr. R. GOMES, ‹‹Tecnologia e vulnerabilità. Risorsa e possibilità di ferire l’essere umano››, 114-115.
3
La Dichiarazione di Barcellona in 1998 ha sottolineato 2 accezioni basilari della
vulnerabilità13: (1) la finitudine e la fragilità della vita umana che è all’origine dell’esperienza
morale; e (2) la protezione dovuta a quanti vedono minacciate autonomia, dignità o integrità, e la
promozione dell’essere umano per una piena realizzazione del proprio potenziale. Essendo
vulnerabili, gli esseri umani si rendono conto che la loro identità e dignità sono minacciate e sono
invitati a trovare immediatamente soluzioni per salvarli.
Con la vulnerabilità, la realtà del bios diventa punto di partenza per lo sviluppo e la
valutazione dell’etica. La tecnica-tecnologia è invitata a ragionare eticamente quando l’applicazione
della tecnica possiede aspetti ambigui e conflittuali. La realtà tecnologica, poi, al di là degli interessi
economici o di potere, ma qualcosa che porta all’uomo la dimensione etica del vivere bene. La
bioetica, alla fine, è chiamata a fare iuxta propria principia,14 ossia (1) evitare strumentalizzazione e
oggettizzazione della manipolazione dell’uomo dalla tecnologia, e (2) contribuire all’uso
responsabile delle tecnologie illuminando le situazioni problematiche che possono minacciare la
dignità umana.

1.3. La posizione della Chiesa: L’uomo come punto di partenza-arrivo per la riflessione
La posizione della Chiesa è una delle cose interessanti da studiare. Che la tecnologia sia
collegata allo sviluppo della civiltà umana è qualcosa che non può essere negato. La tecnologia apre
porte e opportunità agli esseri umani per esplorare le proprie capacità, specialmente in relazione alla
natura e alla sua applicazione in vari aspetti della vita. In questo senso, la Chiesa ha una visione
ottimista e «fiduciosa»15 della tecnologia. Tuttavia, la Chiesa vuole anche la «formazione della
coscienza»16 come accompagnamento ai processi di sviluppo tecnologico.
Non c'è neutralità della moralità nella ricerca scientifica, né nella sua applicazione. La
tecnologia deve essere orientata «al servizio della persona umana, dei suoi diritti inalienabili e del
suo bene vero e integrale secondo il progetto e la volontà di Dio promuovendo lo sviluppo integrale
al bene comune»17. La tecnologia dovrebbe essere collocata insieme con teologia morale sociale e
del contributo della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC). Mettendo la tecnologia insieme con le
DSC significa realizzando la sua alleanza con Dio, l’uomo trasforma la terra come «luogo di
comunione desiderabile e possibile, di condivisione e di comunioni tensioni al bene comune» 18.

13
Cfr. G. DEL MISSIER, ‹‹Vulnerabilità e bioetica›› in V. VIVA – G. WITASZEK (a cura di), Etica teologica nelle
correnti della storia, Lateran University Press, Città del Vaticano 2011, 97.
14
Cfr. R. GOMES, ‹‹Tecnologia e vulnerabilità. Risorsa e possibilità di ferire l’essere umano››, 118.
15
Cfr. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Istruzione Dignitas Personae (8 Settembre 2008), in AAS 100
(2008), n. 3.
16
La formazione della coscienza è importante per insegnare autenticamente la verità che è Cristo. Cfr. Ibid., n. 10.
17
Cfr. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Istruzione Donum Vitae (22 febbraio 1987), in AAS 80 (1988),
n. 2.
18
La terra non ha solo significato fisico-strumentale, ma anche umano e teologico. Cfr. P. BENANTI, «Tecnologia», in
BENANTI Paolo et alli (a cura di), Teologia Morale (Dizionari San Paolo), San Paolo, Cinisello Balsamo 2019, 1074.
4
Con la tecnologia, l’uomo cerca di migliorare le sue condizioni di vita, trascende i propri
limiti o la sua vulnerabilità. Con la sua autonomia, di fronte alla natura, l’uomo gradatamente deve
scoprirla, usarla, ed ordinarla conformando alla volontà di Dio, nella misura della contribuzione a
meglio ordinare l’umana società. Tuttavia, tutte queste attività, in linea con la volontà di Dio,
devono sostenere tre valori, vale a dire «la dignità dell'uomo, la comunione fraterna e la libertà» 19.
La Chiesa conosce il «bivio della tecnologia»20. Da un lato, la tecnologia come prodotto
della creatività umana, che dono di Dio, nel quale si amplia alle continue novità del graduale
superamento di certi condizionamenti materiali. D'altra parte, ha posto un numero innumerevoli
mali che affliggevano e limitavano l'essere umano. Per questo il bivio, l'applicazione della
tecnologia provoca spesso discussioni, dibattiti, con effetti negativi per la vita e per l'uomo. Ciò è
dovuto al «paradigma tecnocratico che fa del profitto la base di una decisione» 21. Pertanto, «la
liberazione dalla paradigma tecnocratico»22 diventa qualcosa che deve essere fatto.

2. CASO PARTICOLARE: GLI ORGANISMI GENETICAMENTE-MODIFICATI (OGM)


Gli Organismi Geneticamente-Modificati (OGM) è una forma di applicazione della
tecnologia, in particolare nel campo delle biotecnologie. L'uso di metodi di modificazione genetica
rende l'OGM un fenomeno interessante da analizzare. Questa sezione vuole offrire una riflessione e
un'analisi sul fenomeno OGM. La discussione partirà da un breve panorama dell'OGM, seguita da
un'analisi delle sue dimensioni etico-morali, e si concluderà con la posizione della Chiesa sul
fenomeno OGM.

2.1. La Panorama degli Organismi Geneticamente-Modificati (OGM)


Gli Organismi Geneticamente-Modificati (OGM) sono «i pianti, animali, microorganismi
risultanti dai processi di ingegneria biologica o piante “transgeniche” in laboratorio
trasferendo/modificando determinati geni (contiene DNA che è stato alterato) all'interno di una
specie o tra specie»23. La modificazione genetica viene usata per lo scopo di ridurre al minimo i
risultati indesiderati e massimizzare le caratteristiche desiderate dell’organismo, per esempio di
aumentare la resistenza agli insetti e la tolleranza agli erbicidi.
In generale, la Narrativa offerta da OGM non è nuova. La storia ha mostrato come l'uomo
abbia cercato di attuare il processo di modificazione genetica nelle piante, come fece Gregor
Mendel nel XIX secolo. O anche, all’inizio della società agraria, per avere un vitello grande, si

19
Cfr. CONCILIO VATICANO II, Costituzione Pastorale Gaudium et Spes (7 dicembre 1965), in AAS 58 (1966), n. 39.
20
Cfr. FRANCESCO, Lettera Enciclica Laudato Sì (24 maggio 2015), in AAS 107 (2015), n. 102.
21
Cfr. Ibid., nn. 106-109.
22
Cfr. Ibid., nn. 112-114.
23
Cfr. V. JEFFERSON, «The Ethical Dilemma of Genetically Modified Food» in Journal of Environmental Health 69,
(2006) 1, 33–34. http://www.jstor.org/stable/44532937, 33.
5
effettuava l'incrocio (il cross-breeding) tra la mucca più grande e la mucca più grande. Allora, quale
novità è effettivamente offerta da OGM?
Le novità offerte da OGM sono (1) il processo e il tempo necessari per ottenere i risultati
desiderati e (2) il suo utilizzo che ha un impatto importante sulla vita delle persone nel mondo.
Prima, in relazione al processo e al tempo. Il processo OGM avviene in laboratorio, quindi, non
richiede molto tempo, grazie allo sviluppo dell'ingegneria genetica. Semplicemente, il processo in
laboratorio va in questo modo, «dopo che il materiale genetico del DNA bersaglio è stato
identificato, viene lanciato un enzima per tagliare il gene per fare spazio al nuovo DNA. Quando lo
spazio per il nuovo DNA diventa disponibile, insieme a un plasmide, il nuovo DNA viene quindi
innestato su di esso»24. Il risultato di questo processo è chiamato processo di modificazione
genetica. Seconda, il suo utilizzo ha un grande impatto sulla società globale. Varie forme di OGM,
da un lato, aiutano il processo agricolo. Nel frattempo, d'altra parte, pone possibili pericoli, sia per
l'uomo che per la natura. L'OGM è come un'arma a doppio taglio perché ha causato molte
discussioni, dibattiti e persino ricerche su questo fenomeno. Questa sezione sarà approfondita nella
prossima sessione.
La cosa interessante riscontrata dai sostenitori di OGM sono i grandi problemi che esistono
su questa terra. Per loro, OGM è la soluzione più promettente a questi problemi. Ci sono almeno tre
problemi principali. Primo, la grande fame nel mondo. In 2021 ci sono 47 paesi hanno livelli di
fame estremamente allarmanti, allarmanti o gravi, 10 paesi con livelli di fame moderati, gravi o
allarmanti hanno punteggi GHI 2021 più alti rispetto al 2012 25. Secondo, lo stato di malnutrizione.
Nel mondo tra i bambini sotto 5 anni 149.2 milioni sono rachitici, 45 milioni sono wasting (troppo
magri per la loro altezza), e 39 milioni sono sovrappesi 26. Terzo, le terre inarabili. A livello globale
il numero delle terre inarabili è attualmente in aumento. È stato registrato che 5670 miliardi di ettari
di terreno sono in declino, di cui 1660 miliardi di ettari sono attribuiti al degrado del suolo indotto
dall'uomo27.

2.2. Dimensione etico-morali degli Organismi Geneticamente-Modificati (OGM)

24
La traduzione dall’inglese è mia. Questo processo oggi viene aggiornata con un metodo cosiddetta CRISPR-Cas9
(Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats and CRISPR-associated protein 9). Cfr. A.C. Welgemoed,
«Genetically Modified Organisms: Tamed Kitten or Tiger by the Tail?» in The Comparative and International Law
Journal of Southern Africa 40, (2007) 2, 259–279, http://www.jstor.org/stable/23252665, 262-263.
25
Queste sono le data di Global Hunger Index. Secondo loro, ci sono 3 fattori che fanno peggiorare la fame, vale a dire
(1) le condizioni di conflitto, violenza e guerra nei paesi, (2) il cambiamento climatico e (3) la pandemia di COVID-19.
Cfr. K. Von Grebmer, et all, 2021 Global Hunger Index. Hunger and Food Systems in Conflict Settings, Deutsche
Welthungerhlife, Bonn 2021, 8-9.
26
Cfr. DEPARTMENTAL NEWS, «The UNICEF/WHO/WB Joint Child Malnutrition Estimates (JME) group released new
data for 2021» in who.int (6 maggio 2021), https://www.who.int/news/item/06-05-2021-the-unicef-who-wb-joint-child-
malnutrition-estimates-group-released-new-data-for-2021 (consultato il 20 maggio 2022).
27
Cfr. FOOD AND AGRICULTURE ORGANIZATION OF THE UNITED Nations, The State of the World’s Land and Water
Resources for Food and Agriculture - Systems at breaking point. Synthesis report, Rome 2021,
hhtps://doi.org/10.4060/cb7654en, 29.
6
Il dibattito sul fenomeno OGM, prima di tutto, è un dibattito tra 2 campi, sia quelli che
supportano gli OGM che quelli che rifiutano gli OGM. I gruppi che sostengono l'OGM sostengono
che l'OGM porta molti vantaggi. Delle varie forme di benefici da OGM, ci sono almeno tre forme di
benefici che sono spesso proposte dai gruppi che sostengono OGM. Primo, conservazione
dell’ambiente. L'uso di OGM può rallentare il degrado ambientale e favorire lo sviluppo sostenibile.
L'uso di colture e prodotti OGM, ad esempio, riduce il livello di utilizzo di pesticidi ed erbicidi per
controllare parassiti ed erbe infestanti, il che si traduce in una migliore salute del suolo 28. Secondo,
aumentando il contenuto nutrizionale. Attraverso OGM, alcuni prodotti possono essere modificati
per contenere le vitamine o gli elementi necessari. Ad esempio, "the golden rice” è stato creato per
soddisfare il bisogno di beta carotina 29. Terzo, aumento dell'approvvigionamento alimentare
mondiale. Uno dei problemi alla radice della fame nel mondo è lo squilibrio tra la popolazione e la
capacità della terra di produrre cibo. Il degrado del suolo continua a crescere, mentre la popolazione
continua ad aumentare. Le colture OGM sono “adattabili” alle condizioni del terreno da piantare 30.
I gruppi di opposizione contro gli OGM, invece, sostengono che gli OGM possono essere
minacciosi e dannosi per la salute umana e dannosi per l'ambiente. Prima ragione, danno alla salute
umana. Gli OGM comportano potenziali minacce per la salute umana, compresi gli allergeni umani,
la resistenza agli antibiotici e la produzione di nuove tossine. Due potenziali rischi della presenza di
geni di resistenza agli antibiotici sono (1) ridurre l'efficacia degli antibiotici per combattere le
malattie quando questi antibiotici vengono assunti durante i pasti e (2) questi geni potrebbero essere
trasferiti a patogeni umani o animali, rendendoli così impermeabili a antibiotici 31. Seconda ragione,
danno all'ambiente. Il rischio maggiore è il flusso di geni verso specie non bersaglio attraverso
l'affioramento o l'impollinazione incrociata32. Il flusso genico può verificarsi da pianta a pianta, da
pianta a batteri e da pianta a virus. In breve Gli OGM minaccia l'equilibrio della natura, ossia
biodiversità.
Questi due gruppi hanno entrambi una posizione di forza. Da un lato, rendersi conto che la
presenza di OGM apre opportunità e scoperte per risolvere vari problemi. D'altra parte, l'OGM può
anche avere un grande effetto negativo, soprattutto per la salute umana e l'equilibrio della natura.
Rendendosi conto di ciò, vengono compiuti vari sforzi per massimizzare i risultati attesi e ridurre al
minimo i risultati indesiderati. Uno dei suoi maggiori sforzi è stata la creazione del Protocollo di

28
Cfr. D.J. SCHNIER, «Genetically modified organisms & the cartagena protocol» in Fordham Environmental Law
Journal 12, (2001) 2, 377–415, http://www.jstor.org/stable/44174374, 386.
29
Cfr. Ibid., 388-389.
30
Cfr. Ibid., 391.
31
Cfr. Ibid., 394.
32
Cfr. Ibid., 395.
7
Cartagena che regola il movimento transfrontaliero di tutti gli OGM che possono influenzare
negativamente la diversità biologica33.
L'Unione Europea, in particolare, incarica European Food Safety Authority (EFSA) di
regolamentare le normative relative agli OGM nel territorio dell'UE. L’EFSA applica i principi
della valutazione del rischio dagli OGM tenendo conto 4 aspetti34: caratterizzazione molecolare,
analisi comparativi tra pianta OGM e pianta convenzionale, valutazione della potenziale tossicità e
allergecinità, e valutazione del potenziale impatto ambientale. Andando oltre il Protocollo di
Cartagena, L'EFSA esercita controlli più stretto, ma ciò non significa che l'Unione europea rifiuti la
presenza degli OGM. Il mais MON 810 è la prova più evidente come unico prodotto OGM che può
essere coltivato sul suolo europeo.
Come un modo della considerazione etica-morale, nel processo di riflessione, vale la pena di
rispondere queste domande che ha un principio della precauzione come base. Prima, Questa nuova
tecnologia è necessaria, sicura ed efficace? Seconda, questo processo è tracciabile se necessario?
Terza, a quale costo per la società? E quarta, quali sono gli effetti lungo ea breve sull’ecosistema –
sulla struttura dell’agricoltura e sul benessere degli animali?

2.3. Posizione della Chiesa


La Chiesa si rende conto di quanto siano grandi le opportunità e il potere distruttivo che
l'OGM ha. Comprendendo questo, la Chiesa lo pone come qualcosa che deve essere studiato
seriamente. Ci sono almeno tre discussioni OGM che la Chiesa ha condotto. Prima occasione,
sessione plenaria del Giubileo (10-13 novembre 2000). Seconda, nel 2003 Pontificio Consiglio della
Giustizia e della Pace ha tenuto "Seminario sugli OGM: Minaccia o Speranza”. Terza, Pontificia
Accademia della Scienze ha tenuto anche il giorno dello studio (maggio 2009) col tema Le piante
transgeniche per la sicurezza alimentare nel contesto dello sviluppo. In questa occasione viene
ribadito l’uso in maniera appropriata e responsabile sull’applicazione dell’ingegneria genetica al
produttivo agricola tramite il miglioramento delle colture.
In generale, come già sottolineato nella parte precedente, la Chiesa vede con ottimismo
l’esistenza della tecnologia senza dimenticare i rischi probabili di essa. Nel capitolo X del
Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa vengono sottolineati alcuni principi sull’uso delle
biotecnologie. Questi principi sono (1) il bivio delle tecniche biologiche (n. 472), (2) la
considerazione dell’impatto nella dimensione sociale-economico-politico dal livello locale fino
internazionale (n. 474), (3) l’invito ai scienziati al lavoro con intelligenza e perseveranza alla ricerca

33
Purtroppo, il Protocollo di Cartagena non disciplina le questioni relative alla sicurezza alimentare o ai prodotti
farmaceutici. Cfr. Ibid., 407-408.
34
Cfr EUROPEAN FOOD SAFETY AUTHORITY, «Organismi Geneticamente Modificati», in efsa.europa.eu
https://www.efsa.europa.eu/it/topics/topic/gmo (consultato il 20 marzo 2022).
8
delle soluzioni (n. 477), e (4) l’invito di non essere stare nella logica del profitto, ma del bene
comune (n. 478).
L'approccio e la posizione della Chiesa di fronte alla situazione del fenomeno OGM non
sono visti in modo esplicito. La chiesa tende ad essere cauta, anche se la sua posizione tende a
sostenere l'OGM. Lo dimostra l'azione di papa Francesco che benedice il "golden rice" il 7
novembre 201335. In mezzo alle situazioni e ai problemi di questo mondo, la Chiesa e tutti i fedeli
non possono rimanere muti e passivi. La chiesa ha bisogno di cercare attivamente soluzioni ai
problemi. Come dice Papa Benedetto XVI,
[...] Dare da mangiare agli affamati [...] ) è un imperativo etico per la Chiesa universale, che
risponde agli insegnamenti di solidarietà e di condivisione del suo Fondatore, il Signore Gesù
[...] Il problema dell'insicurezza alimentare va affrontato in una prospettiva di lungo periodo,
eliminando le cause strutturali che lo provocano e promuovendo lo sviluppo agricolo dei Paesi
più poveri [...] capaci cioè di utilizzare al meglio le risorse umane, naturali e socio-
economiche maggiormente accessibili a livello locale, in modo da garantire una loro
sostenibilità anche nel lungo periodo [...] considerare le nuove frontiere [...] esse siano state
dopo adeguata verifica riconosciute opportune, rispettose dell'ambiente e attente alle
popolazioni più svantaggiate.36

Papa Francesco sottolinea un principio cosiddetta il principio della precauzione. Ogni


prodotto OGM deve essere analizzato prodotto per prodotto perché ogni prodotto OGM ha la sua
unicità, e richiede una considerazione casuistica. Le considerazioni non sono solo relative alle
tecniche/metodi utilizzate, ma si estendono alle dimensioni economico-politico-sociali nei luoghi in
cui si applica l'OGM. Ribadisce Papa Francesco
Sebbene non disponiamo di prove definitive circa il danno che potrebbero causare i cereali
transgenici agli esseri umani [...] i riscontrano significative difficoltà che non devono essere
minimizzate [...] L’estendersi di queste coltivazioni distrugge la complessa trama degli
ecosistemi, diminuisce la diversità nella produzione e colpisce il presente o il futuro delle
economie regionali.37

3. LA CONCLUSIONE - L’OPINIONE PERSONALE


Alla fine, mentre concludo la discussione sui temi di cui sopra, vorrei esprimere anche la
mia opinione personale. È innegabile che la tecnologia è diventata parte della nostra vita, si può
anche dire che fa parte del nostro corpo. Il modo in cui agiamo, esistiamo, esistiamo è
profondamente radicato nella tecnologia. Quindi non è sbagliato se Paolo Benanti afferma che la
nostra era sia l'era della tecno-umana.
La storia illustra anche come la tecnologia si sia trasformata da semplice creazione umana,
in una mentalità e nell'essenza dei tempi, a qualcosa che domina e costringe gli esseri umani ad

35
Cfr. G. Del Guercio, «Ogm, nella Chiesa cresce il fronte dei favorevoli» in it.aleteia.org (15 ottobre 2014)
https://it.aleteia.org/2014/10/15/ogm-nella-chiesa-cresce-il-fronte-dei-favorevoli/2/ (consultato 27 marzo 2022).
36
Cfr. BENEDETTO XVI, Lettera Enciclica Caritas in Veritate (29 giugno 2009), in AAS 101 (2009), n. 27.
37
Cfr. FRANCESCO, Lettera Enciclica Laudato Sì, n. 134.
9
agire, muoversi, pensare in base alla logica e al modo in cui la tecnologia funziona da sola. La
tensione con l'etica/morale è inevitabile perché “non tutto ciò che è possibile fare – con l'aiuto della
tecnologia – è moralmente giustificato”. Pertanto, la Chiesa ha dato proprio tre valori – la dignità
umana, comunione fraterna e libertà - come orientamento fondamentale per la tecnologia da
utilizzare per lo sviluppo dell'essere umano.
A mio parere, anche una governance della tecnologia deve essere incoraggiata. La
governance indica la necessaria cura perché «la forma di progresso costituita dall’innovazione
tecnologica contribuisca a generare un autentico sviluppo umano, cioè sia indirizzata alla tutela e
alla ricerca del bene comune a livello planetario» 38. La governance implica è in collaborazione con
vari campi della scienza insieme alla riflessione filosofica e alla riflessione teologica affinché la
tecnologia e la novità che ne deriva siano veramente per fare l'uomo come base, in particolare la
tutela della dignità della persona umana.
Per quanto riguarda il fenomeno degli Organismi Geneticamente-Modificati (OGM), la mia
enfasi è più sull'attenzione a non cadere nella logica dell'efficienza e della visione utilitaristica nel
trovare soluzioni ai problemi esistenti. Non sono né un esperto né uno scienziato, perciò non sono
una persona competente che possa criticare i metodi utilizzati negli OGM. Quindi riguardo al fatto
che gli OGM sono dannosi per il corpo umano e la natura, seguo la decisione della comunità
scientifica. D'altra parte, il fenomeno OGM ci apre alla consapevolezza che i problemi esistenti
sono legati anche al coinvolgimento di interessi politico-economici molto forti. Quando gli interessi
economici parlano troppo, allora la logica del profitto diventa l'orientamento di base. Nel frattempo,
se gli interessi politici sono troppo dominanti, gli interessi di un particolare paese/gruppo saranno
come traguardo finale. Questi sono tutti effetti quando gli esseri umani sono sotto la logica della
tecnica, cioè la logica dell'efficienza con la sua visione utilitaristica (per il bene di maggior parte).
Non dovrebbe essere così. La dignità della persona umana e il bene comune dovrebbe essere
una guida per le nostre azioni. Questa è la nostra vocazione come esseri umani a tutelare la dignità
di sé stesso e degli altri. Vale quindi la pena di riflettere sull'appello di papa Francesco:

[...] siamo tutti chiamati a cooperare: responsabili politici, produttori, lavoratori della terra,
della pesca e delle foreste, ed ogni cittadino. Certo, ognuno nelle diverse responsabilità, ma
tutti nel medesimo ruolo di costruttori di un ordine interno alle Nazioni e di un ordine
internazionale che non permettano più che lo sviluppo sia appannaggio di pochi, né che i beni
del creato siano patrimonio dei potenti. Le possibilità non mancano e gli esempi positivi, le
buone pratiche, ci mettono a disposizione esperienze che possono essere percorse, condivise e
diffuse. 39

38
In questo senso, sono d’accordo con Benanti. Cfr. P. BENANTI, «Tecnologia», 1075.
39
Cfr. FRANCESCO, «Messaggio del santo padre Francesco per la giornata mondiale dell’alimentazione 2016» in
vatican.va (14 ottobre 2016) https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/food/documents/papa-
francesco_20161014_messaggio-giornata-alimentazione.html (consultato 25 marzo 2022).
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