Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Sapevamo già (vedere reports precedenti), che il rialzo dei tassi di interesse era
"storia passata" e che ci stavamo avviando verso una stagione di tassi in
diminuzione; ma non ci aspettavamo mezzo punto di riduzione in un colpo solo.
Significa che la crisi finanziaria in corso è più grave di quanto avessimo immaginato;
diversamente, perché reagire con misure straordinarie?
Gli incendi, quando divampano in tutta la loro violenza, non li fermi certo con l'acqua;
puoi solo aspettare che si esauriscano da soli, dopo aver bruciato ciò che c'era da
bruciare.
Mi direte: ma se la Fed sta "assecondando" i "disegni" dei BB, significa che anche
loro sono rimasti "invischiati" in questa crisi da "Sub-prime"?
E' ovvio che i BB non sono infallibili e, quindi, anche loro, a volte, prendono qualche
scoppola da lisciare il pelo, ma è altrettanto ovvio che i ribassi di Borsa vanno
"dosati" con grande saggezza, per non fare scappare tutti i ..... polli.
Una Borsa che precipita a velocità supersonica, non consente gli stessi guadagni di
una Borsa che scende a "velocità controllata" e che, a grandi ribassi, alterna anche
qualche moderato rialzo (che serve a dare fiducia a chi ha ancora soldi da spendere
e, può essere convinto a metterli in Borsa, per incrementare il "monte premio" dei
vincitori).
Ed il tempo è denaro. Ecco cosa significa quel ribasso di mezzo punto: denaro che
diventa tempo; il tempo di convincere i lambs che la crisi è passata e, quindi, a
comprare adesso si fanno affari della madonna.
Solita vecchia storia, che si ripete (con poche varianti) da qualche secolo (fu proprio
un vecchio Rothschild a metterla in scena, al contrario rispetto alla versione odierna,
alla Borsa di Londra, dopo la battaglia di Waterloo), perché dunque perderci ancora
tempo sopra, se dovremmo già conoscerla fin nei dettagli più minuti?
In tutto questo "svolazzare" di cetrioli formato King size, fa ..... tenerezza il nostro
Romano Prodi che, sulla Repubblica di ieri, dichiarava di avere temuto una crisi di
violenza inaudita e che, invece, adesso è tranquillo: l'Italia tiene e resisterà.
Chissà, forse qualcuno gli crede pure e, magari, oggi lo ritroveremo in Borsa a
comprare ..... già all'apertura, per paura di fare tardi e perdere il treno; in fondo,
Prodi è sempre il presidente del consiglio e le sue parole dovranno pur valere
qualcosa. O no?
Ultimo appunto: venerdì la Fed ha tagliato il tasso di sconto, seguirà un simile taglio
sui Federal Funds e, per quanto detto nel report del 14 agosto, anche la Bce si
accoderà su quella strada di tagli.
Lo sapevamo già per averlo appreso dal Battleplan di Taylor sui tassi italiani .........
......... anche se l'Eurex Bund viene ancora visto in ribasso fino all'anno prossimo
..........
.......... come se l'Italia dovesse seguire prima e la Germania dopo.
Stranezze che a volte sono difficili da spiegare, ma che hanno sempre una
spiegazione logica che, quasi sempre, ha a che fare con un tema molto facile da
comprendere: consentire a chi già ne ha tanti, di fare ancora più soldi.
Tornando al Bund: shorteremo se il prossimo massimo del ciclo i cui parametri sono
riportati in figura sotto fosse inferiore a 114.09 ........
........ stop sul break-out di quel massimo d'entrata e strategia "no loss" incentrata su
quel ciclo.
Poi dovrebbe andare in onda l'ultimo ciclo annuale del quinquennale in corso e,
quindi, sarà una nuova stagione che, almeno inizialmente, dovremo giocarci dall'altra
parte del trade (al rialzo).
Fino al 24, tuttavia, chi vuole continuerà a cavalcare l'onda del ciclo a tre giorni che,
nel caso specifico si presenta come in figura sotto ........
........ con un Sell day che dovrebbe muoversi all'interno dei Pivots giornalieri (linee
orizzontali celesti) e settimanali (linee orizzontali blu) di figura sotto ........
........ e che dovrebbe essere sospinto in alto, dal ciclo superiore al Taylor (linea rossa
di figura sotto) che sta svoltando all'insù.
Notizie flash:
La Federal Reserve ha tagliato oggi il tasso di sconto lasciando immutati i tassi sui
funds. Quali le differenze tra le manovre che la banca centrale effettua sui due? Il
tasso di sconto è il saggio a cui la banca centrale presta denaro alle comuni banche,
mentre il tasso sui Fed funds è applicato sui prestiti che le banche effettuano tra di
loro. Tagliando il tasso di sconto in pratica la Fed ha reso disponibile liquidità al
sistema bancario, e lo ha fatto in maniera molto più estesa rispetto a quanto avesse
finora fatto con l’acquisto di titoli dalle banche. Inoltre il taglio del tasso di sconto
non ha gli effetti a catena sui tassi di mercato che avrebbe avuto una riduzione dei
fed funds, che avrebbe anche provocato un innalzamento dei rendimenti sui treasury
(titoli di stato americani) e dato l’impressione di un allentamento della guardia nei
confronti dell’inflazione. Con il taglio dei tassi di sconto la Fed ha così raggiunto il
duplice scopo di immettere efficacemente liquidità nel sistema bancario e di non
modificare la struttura dei tassi di mercato e dell’economia.