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La grande rap
Azadeh Moaveni, London Review of Books,
Regno Unito

Ancora oggi i reperti antichi sono trafugati da


paesi in guerra o instabili, e finiscono in musei
pronti a chiudere un occhio sulla loro
provenienza. Dal Metropolitan di New York al
Louvre Abu Dhabi, sulle tracce delle opere rubate

el novembre 2017 Marc in alto. Erano presenti Emmanuel e Brigit-

N Gabolde, egittologo
dell’università Paul
Valéry di Montpellier, in
Francia, ricevette sul te-
lefono una foto sgranata
da un collega che stava partecipando all’i-
naugurazione del Louvre Abu Dhabi. Mo-
strava una stele di granito rosa esposta nel
museo. Gabolde l’aveva già vista? In caso
te Macron, il presidente degli Emirati,
Mohammed bin Zayed, lo sceicco
Mohammad di Dubai e i re del Marocco e
del Bahrein.

Quasi impossibile
A Montpellier Gabolde aveva esaminato il
testo della stele. Era un decreto che garan-
tiva a Raya, sommo sacerdote del tempio
contrario, cosa ne pensava? La stele era di Osiride, la protezione reale, e Gabolde
datata 1327 aC e veniva da Abydo (Arabet aveva concluso che fosse quasi certamen-
el Madfuneh in arabo), una città sacra sul- te autentico. Tutankhamon regnò solo per
le rive del Nilo. Da quello che Gabolde un decennio. Nonostante le molte indagi-
poteva vedere, la stele sembrava perfetta- ni condotte sul suo corpo mummificato, le
mente conservata. I rilievi suggerivano conoscenze che abbiamo sono scarse.
che risalisse al regno di Tutankhamon. Non sappiamo ancora se Nefertiti fosse o
“Lì per lì ho pensato che fosse un falso”, meno sua madre né cosa ne abbia causato
mi ha detto Gabolde. “Era troppo bello la morte a diciannove anni o cosa l’abbia
per essere vero”. spinto a ribaltare la decisione del padre di
Il progetto del Louvre Abu Dhabi risale adorare il dio Aten, una divinità solare, e a
al 2005, da allora ha acquisito il numero di riportare gli egizi al culto di Amon. Gabol-
reperti antichi più alto dell’ultimo mezzo de era impaziente di decifrare qualsiasi
secolo. Gli Emirati Arabi Uniti pagano al indizio che il decreto potesse contenere e
KHALED DESOUKI (AFP/GETTY)

Louvre di Parigi più di un miliardo di dol- si era rivolto al Louvre Abu Dhabi e a
lari per il nome, le competenze e alcuni un’importante rivista di egittologia per
prestiti cruciali che sostengono la colle- fare ricerca sulla stele e pubblicare le sue
zione del museo. L’edificio è stato proget- scoperte. Aveva chiesto anche informa-
tato da Jean Nouvel, l’architetto del museo zioni sulla provenienza della stele.
Quai Branly, a Parigi, e la cerimonia di Passarono tre mesi prima che riceves-
apertura è stata uno spettacolo grandioso, se una risposta. Nell’aprile 2018 gli scrisse
con fuochi d’artificio e giochi di luce rifles- un funzionario dell’Agence France-Mu- mercantile tedesca, che l’aveva acquistata
si sulla rete di canali che lo attraversano. I séums, l’ente istituito dal governo france- al Cairo nel 1933 da un commerciante di
manufatti della collezione sembravano se per gestire i prestiti e le acquisizioni per nome Habib Tawadros. Gabolde voleva
emergere dall’acqua, mentre la “cupola il Louvre Abu Dhabi spiegandogli che la saperne di più. All’epoca, solo pochissimi
delle meraviglie arabo-galattica”, come stele proveniva dalla collezione di Johan- ricchi commercianti egiziani avevano ac-
l’ha definita il New York Times, scintillava nes Behrens, un ufficiale della marina cumulato collezioni importanti e le loro

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pina dell’arte
Il sarcofago di Nedjemankh in mostra al museo nazionale della civiltà egiziana. Il Cairo, Egitto, 1 ottobre 2019

identità e proprietà erano ben note. Du- Shepheard, in precedenza chiamato Hotel ciante parigino, che l’aveva comprata da-
rante le sue ricerche Gabolde aveva trova- des Anglais, dove s’incontravano spie e gli eredi di Behrens nel 2000, fino all’ac-
to alcuni vaghi riferimenti “non molto af- generali tedeschi. Ma non c’erano foto o quisto del Louvre Abu Dhabi nel 2016.
fidabili” che suggerivano l’esistenza di un prove della presenza di Tawadros e del ne- Gabolde era scettico. Pensava che fosse
commerciante di nome Tawadros, che gozio. A quanto pare, la stele era rimasta “quasi impossibile che un oggetto così im-
forse aveva un negozio vicino all’hotel per anni nel magazzino di un commer- portante fosse rimasto sconosciuto e na-

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scosto” per quasi settant’anni. Secondo le struggere le lapidi, considerate eretiche. finanziare le sue operazioni, tra cui l’attac-
ipotesi, Tawadros doveva aver venduto la L’Is ha diffuso video in cui i combattenti co al centro commerciale Westgate di Nai-
stele appena dieci anni dopo che Howard distruggono con le mazze i manufatti del robi in cui sono morte 71 persone.
Carter aveva scoperto la tomba di Tutan- museo e fanno saltare in aria le ziggurat di I reperti provenienti dalle regioni con-
khamon, un evento di portata mondiale. Il Nimrud. La distruzione degli idoli è di- trollate dall’Is si sono riversati sul mercato
pubblico del Cairo e di Londra era affasci- ventata un genere popolare nei video globale, dove erano richiestissimi. I pezzi
nato dagli scavi. Il Times ottenne un ac- dell’Is. I mezzi d’informazione occidenta- più piccoli sono stati venduti illegalmente
cordo di esclusiva per seguirli. La gestione li hanno coperto questi eventi, tralascian- su Facebook ed eBay, mentre gli esempla-
autoritaria di Carter, la scelta di una testa- do gli scavi rudimentali, i saccheggi su ri più notevoli sono comparsi nelle aste
ta britannica e l’abitudine di portare gli scala industriale e i traffici che il gruppo stagionali. Negli Stati Uniti i cristiani
aristocratici britannici in visita al sito, evi- conduceva dietro le quinte. evangelici erano così avidi di manufatti
tando i funzionari egiziani, avevano in- La “divisione reperti antichi” dell’Is ha giudeo-cristiani che hanno formato un
fiammato le autorità del Cairo e l’opinione raccolto milioni di dollari per finanziare le loro mercato. Dopo la primavera araba la
pubblica egiziana. Per un periodo, gli egi- operazioni del gruppo, che al famiglia Green si è fatta prende-
ziani sigillarono la cripta e tennero alla suo apice controllava un terzo re da una smania di collezioni-
larga Carter. L’idea che la stele fosse potu- dell’Iraq e aree della Libia e del- smo per riempire il suo museo
ta passare inosservata e non fosse stata la Siria ricche di antiche rovine, della Bibbia a Washington. Nel
registrata, ma venduta da un “collezioni- tra cui almeno dieci siti patrimo- 2017 il museo è stato costretto a
sta quasi sconosciuto”, era fantasiosa. nio dell’Unesco. In Siria anche i restituire 3.600 tavolette cunei-
L’identità del presunto acquirente, gruppi di opposizione finanziati dagli Sta- formi contrabbandate dall’Iraq e nel 2020
Johannes Behrens, non era più convincen- ti Uniti e dai paesi del Golfo si sono buttati ha ceduto all’Iraq e all’Egitto altri 11.500
te. “Non so quale fosse il reddito di un uf- nel traffico. Quando sono andata in Siria e manufatti: papiri, frammenti di Bibbia,
ficiale della marina mercantile tedesca in Turchia per un reportage sull’Is, i co- tavolette con impressi passi dell’epopea di
nel 1933, l’anno in cui Hitler salì al potere mandanti dei miliziani mi mostravano sui Gilgameš. I collezionisti miliardari priva-
durante la grande depressione”, mi ha cellulari immagini di reperti – antichi ro- ti, quasi tutti residenti a New York (dove si
detto Gabolde, “ma dubito che potesse sari islamici, fregi dalle forme ovali – che riversano i maggiori investimenti nel mer-
bastare a comprare un simile capolavoro”. tenevano in casa, e a volte mi chiedevano cato delle antichità), hanno continuato a
Gabolde aveva chiesto ai curatori di Abu cosa potessero essere. comprare.
Dhabi e all’Agence France-Muséums una Gli esperti di finanziamento del terro-
copia della ricevuta di acquisto del 2000, rismo e gli archeologi non concordano su Senza regole
senza ottenere risposta. Più di dieci quanto l’Is abbia guadagnato dal traffico L’economia politica globale dell’estrazio-
Johannes Behrens compaiono nei registri di antichità: è difficile trovare dati affida- ne di antichità è cambiata poco dalla metà
pubblici tedeschi. Almeno due erano stati dell’ottocento, quando gli archeologi co-
legati alle forze armate tedesche, ma nes- Decine di celebrità loniali cominciarono a scavare gli antichi
suno era un capitano di marina o aveva a tesori delle civiltà egizia, persiana e ira-
che fare con le antichità. Gabolde comin- si sono presentate chena e a spedirli nelle capitali occidenta-
ciò a chiedersi se fosse tutto falso. in vesti cardinalizie li. Allora come oggi, il flusso va per lo più
dai paesi indebitati e politicamente debo-
Dietro le quinte e abiti da crociato li del sud del mondo verso il nord econo-
Negli ultimi anni le notizie sui saccheggi micamente avanzato e solido. Le princi-
di antichità si sono spesso concentrate su- bili. Ma il sospetto che si tratti di una som- pali armi escogitate per fronteggiare que-
gli sconvolgimenti politici cominciati con ma significativa ha incoraggiato una rifor- sto traffico, le varie leggi sul patrimonio
la primavera araba. In occidente gli artico- ma nel mondo della compravendita e del nazionale e gli accordi dell’Onu sono state
li sono stati a volte accompagnati dall’idea collezionismo, che ancora un decennio fa quasi inutili. La regolamentazione è di fat-
che i movimenti islamici della regione – le agiva in modo spregiudicato e spesso era to inesistente. Gli stati di origine, con l’ec-
principali forze che quasi ovunque sul ter- indifferente alle questioni della prove- cezione di Grecia e Italia, non hanno i
ritorio vogliono il cambiamento – siano nienza. Tuttavia i collezionisti facoltosi mezzi e le risorse per proteggere il loro
intrinsecamente violenti. Le dittature lai- che non si sono impegnati per proteggere patrimonio, e i paesi di destinazione sono
che e gli estremisti hanno fatto leva sullo il patrimonio culturale dei paesi in guerra, storicamente rimasti a guardare. Le anti-
stesso pregiudizio. Quando nel 2011 il mu- forse sono stati scossi dall’insinuazione chità rimangono, con la possibile eccezio-
seo egizio del Cairo fu preso d’assalto du- che stessero finanziando l’Is. Organizza- ne della fauna selvatica, l’unico bene ille-
rante la rivoluzione di piazza Tahrir, si te- zioni come la Clooney foundation for ju- cito che i gruppi criminali transnazionali
meva che le proteste dei manifestanti an- stice hanno commissionato rapporti che possono commerciare apertamente. Non
tigovernativi stessero degenerando nel descrivono l’impiego di antichità sac- si possono comprare o vendere persone,
vandalismo. Molti analisti ora ritengono cheggiate nel finanziamento di crimini di droghe o armi su eBay o nelle case d’asta
che sia stata un’operazione dell’esercito guerra e terrorismo, sottolineando che i internazionali. Gli autori di Trafficking cul-
egiziano per screditare gli oppositori. trafficanti di reperti possono occuparsi di ture (2019), un utile saggio sul traffico di
Nel 2014 il gruppo Stato islamico (Is) vari tipi di beni allo stesso tempo: armi, antichità, scrivono che “il Metropolitan
fece esplodere a Mosul la moschea di Nabi persone e animali selvatici, oltre a prezio- museum of art non può spendere un mi-
Yunus, che ospitava la tomba del profeta si manufatti. Il gruppo jihadista somalo Al lione di dollari per cinquanta chili di co-
Giona, affermando che l’obiettivo era di- Shabaab ha esportato avorio in Cina per caina di contrabbando, esporla, difender-

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L’inaugurazione del Louvre Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, il 2 novembre 2017
HUBERT FANTHOMME (PARIS MATCH/GETTY)

ne l’acquisto sui giornali in quanto ‘bene mankh, un sacerdote egiziano vissuto nel Bogdanos, il capo dell’unità, per riferire la
pubblico’ e riconsegnarla alle autorità so­ I secolo aC, il cui sarcofago d’oro era al soffiata: Nedjemankh era stato depredato
lo trent’anni dopo restando impunito”. centro di una grande mostra. Il Met l’ha e portato via dall’Egitto illegalmente.
Questo è accaduto al cratere di Eufronio, esposto in posizione verticale, in modo Bogdanos ha trascorso il resto del 2018
un antico vaso greco dissotterrato illegal­ che sembrasse un ospite disorientato e a gestire un’indagine sull’acquisizione del
mente da tombaroli italiani nel 1971, ac­ gloriosamente vestito. Kardashian ha po­ Met. Per anni era stato sulle tracce di una
quistato dal Met nel 1972 e restituito a Ro­ sato accanto a lui per una foto, che ha fatto potente e sofisticata rete di contrabbando
ma nel 2008 dopo anni di indagini delle il giro di internet. di antichità che operava in Medio Oriente,
autorità italiane. Europa e Stati Uniti. Nel 2013 aveva rice­
Le leggi in vigore per perseguire le an­ Soffiata vuto una serie di email che si erano scam­
tichità rubate servono per lo più a recuperi A migliaia di chilometri di distanza, un biate commercianti, saccheggiatori e con­
sporadici. Dato che i procedimenti penali tombarolo egiziano che scorreva un sito di trabbandieri, in cui si parlava di antichità
contro le persone coinvolte sono rari, i de­ gossip sul cellulare ha visto la foto. Ha ri­ appena scavate. Tra le persone coinvolte
terrenti sono scarsi. Quello che ha fatto la conosciuto subito Nedjemankh: lui e i suoi c’erano trafficanti libanesi ed egiziani, al­
differenza nel mondo dei musei sono sta­ colleghi avevano estratto la cassa d’oro dal cuni di origine armena, radicati a Beirut e
te le proteste pubbliche e la prospettiva di terreno sei anni prima, senza preoccupar­ al Cairo, e con basi ad Amburgo e Los
un danno d’immagine. Nel 2020 l’attivista si di conservare il corpo mummificato. Angeles. Le email contenevano immagini
congolese Mwazulu Diyabanza ha tra­ L’accordo che avevano raggiunto con il del sarcofago di Nedjemankh, coperto di
smesso in diretta video delle sue visite in trafficante era che il pagamento sarebbe sporcizia e a malapena riconoscibile.
alcuni musei francesi dove indicava i ma­ stato effettuato al momento della vendita Bogdanos è un ex marine laureato in
nufatti africani depredati dai colonialisti. finale del sarcofago. Ma lui continuava a legge e in lettere antiche. Durante il servi­
Nel 2017 Macron ha promesso di restitui­ rimandare. Ora era evidente che Nedje­ zio con le forze armate statunitensi in Iraq
re alcuni esemplari alle ex colonie, ma il mankh era stato venduto, nientemeno nel 2003 era stato assegnato al contingen­
processo è stato incerto e lento. che al Metropolitan museum of art, e il te che ha messo in sicurezza il museo na­
Il tema del Met Gala 2018 era “Corpi tombarolo non aveva ricevuto la sua par­ zionale. Ha trascorso nove mesi dormen­
celesti”. Decine di celebrità si sono pre­ te. Furioso, ha chiamato un amico com­ do sul pavimento della biblioteca per cata­
sentate in vesti cardinalizie e abiti da cro­ merciante per lamentarsi. Quell’uomo logare migliaia di oggetti mancanti ed è
ciato. Kim Kardashian indossava una era un informatore dell’unità per il traffico riuscito a rintracciare migliaia di manu­
guaina dorata tempestata di croci. Ma l’a­ di antichità del procuratore distrettuale di fatti. Tornato all’ufficio del procuratore
bito più sfarzoso era quello di Nedje­ Manhattan. Ha chiamato subito Matthew nel 2010, ha cercato di convincere i supe­
venga sul sito eurekaddl.sbs
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riori a prendere più seriamente il traffico Unita). Inoltre contengono testimonianze spedito tramite FedEx in Germania, dove
di antichità. Il fatto che i criminali fossero contraddittorie sul proprietario del sarco- le sue tracce erano scomparse fino all’ini-
ricchi e indossassero completi italiani, fago, a volte una “Madame Chatz” dalla zio del 2016, quando Kunicki l’ha proposto
spiegava, non li rendeva meno distruttivi Svizzera e altre Serop Simonian di Ambur- al Met come “pezzo forte” della collezio-
dei saccheggiatori a Baghdad o Kabul. Ha go, un commerciante al centro della rete ne Habib Tawadros.
coltivato fonti, trovato colleghi solidali di contrabbando inseguita da Bogdanos. Nel 2018 Bogdanos ha comunicato al
nelle forze dell’ordine e nelle agenzie È compito di un curatore assicurarsi Met le sue scoperte. I funzionari del mu-
dell’Onu, mappato le reti e accumulato che i manufatti acquistati non siano stati seo si sono scusati, dichiarando in un co-
prove. Nel 2021 ha portato in tribunale il trafugati da un paese in guerra o alle prese municato che “tutte le acquisizioni di arte
collezionista miliardario newyorchese con un conflitto politico. Per questo Patch antica sono sottoposte a un rigoroso pro-
Michael Steinhardt, un manager di hedge chiede a una collega d’inviare un’email cesso di verifica”, ma in questo caso il Met
fund accusato anche di molestie sessuali alle autorità egiziane per verifi- era stato “vittima di una frode e
da diverse donne. Bogdanos ha sequestra- care l’autenticità della licenza di aveva involontariamente parte-
to nel suo appartamento 180 oggetti ruba- esportazione. Gli egiziani vo- cipato al commercio illegale di
ti per un valore di 70 milioni di dollari (più gliono la scansione dei docu- antichità”. Nel settembre 2019
di 80 milioni di euro). Nello stesso anno, menti per verificarli. La collega la polizia di New York ha scorta-
Bogdanos ha perseguito anche la filantro- di Patch risponde di non avere to Nedjemankh all’aeroporto e il
pa Shelby White, che aveva fatto parte del “alcuna copia, elettronica o di altro tipo”, sarcofago è stato riportato in Egitto. Bog-
consiglio di amministrazione del Met per ma ribadisce che il permesso “sembra danos non ha nascosto la sua frustrazione
33 anni e aveva riempito le collezioni del corretto”. Le autorità egiziane non rispon- per la negligenza e la mancanza di con-
museo con i suoi prestiti. Gli avvocati han- dono. A febbraio, nonostante la mancan- trolli. A volte c’è un incentivo a essere las-
no portato via dall’appartamento decine za di quasi tutti i documenti di prova della sisti quando è necessaria una verifica su
di antichità presumibilmente trafugate. credibilità della vendita e dell’esportazio- oggetti straordinari e di enorme valore.
Quando gli investigatori di Bogdanos ne del sarcofago dall’Egitto, Patch invia
hanno esaminato il processo di acquisizio- un’email a Kunicki: “Sono felice di annun- I calcoli di Abu Dhabi
ne del Met di Nedjemankh, hanno riscon- ciare che il museo ha deciso di portare L’episodio di New York ha messo in allar-
trato un’incredibile serie di negligenze. avanti l’acquisizione”. L’avverte, però, che me la Francia: il comitato per le acquisi-
serve la licenza di esportazione originale. zioni del Louvre per Abu Dhabi aveva
Sulle tracce di Nedjemankh Ma Kunicki confessa di avere “un piccolo comprato sette pezzi da Kunicki e Semper.
Nel maggio 2016 Diana Craig Patch, cura- problema”. Il proprietario l’ha “persa”. Bogdanos ha messo le prove in alcune
trice del Met per l’arte egizia, riceve un’e- Nell’aprile 2017 il sarcofago di Nedje- chiavette e le ha consegnate alla polizia di
mail da Richard Semper, un commercian- mankh arriva a New York con l’American Londra, Bruxelles, Parigi e Berlino. Nel
te con sede a Parigi, che propone un “pez- Airlines per rimanere un anno in un ma- febbraio 2019 Marc Gabolde ha scritto a
zo difficile in vendita”. È il sarcofago di un funzionario del Louvre per esprimere
Nedjemankh. Semper e il suo socio, Chri- È compito di un le sue preoccupazioni sulla presunta pro-
stophe Kunicki, vogliono 4,5 milioni di venienza della stele di Tutankhamon.
euro. Kunicki è un punto di riferimento curatore assicurarsi Qualche settimana dopo ha incontrato un
nel mondo dell’arte europea, apprezzato che i manufatti non curatore del Louvre per parlare di quello
dai curatori dei musei. Di solito lavora at- che aveva appreso. Mi ha detto che era sta-
traverso la casa d’aste Pierre Bergé, ma siano stati trafugati ta una “discussione complessa”. A quel
Nedjemankh è una vendita diretta. Du- punto i presunti ex proprietari della stele
rante l’estate, mentre Patch riflette gazzino del Met, fino a quando il museo ha erano collegati a una serie di “reperti pro-
sull’acquisto, i mercanti le chiedono di lanciato la sua mostra. L’indagine di Bog- blematici”. Gabolde ha pubblicato lo stu-
gestire gli scambi in modo “confidenzia- danos si è allargata e le prove si sono accu- dio nella Revue d’Égyptologie. Gli scavi e
le”. Lei non trova la cosa strana. A settem- mulate. Ha stabilito che Nedjemankh era i traffici illegali, mi ha detto, non solo di-
bre i commercianti, impazienti, ribassano stato saccheggiato nella regione di Minya, struggono informazioni cruciali sul conte-
il prezzo. in Egitto, nell’ottobre 2011, mentre i mani- sto archeologico, ma alimentano crimini
A dicembre Patch vola a Parigi per ve- festanti a piazza Tahrir affrontavano il più gravi. “Questo significa violenza, cor-
dere il reperto. Poi comincia l’indagine consiglio militare che aveva deposto Ho- ruzione, mercato nero, denaro sporco”.
formale sulla provenienza necessaria per sni Mubarak. I ladri avevano inviato le fo- Il direttore del Louvre dell’epoca,
ottenere l’approvazione del consiglio del tografie del reperto a un commerciante Jean-Luc Martinez, sembra non aver fatto
Met. Kunicki e Semper le inviano docu- che lavorava con Kunicki, e quasi certa- nulla con queste scoperte. Secondo un
menti con revisioni, lacune, errori e in- mente a Kunicki stesso, per poi spedirla a rapporto dell’Ufficio centrale francese di
congruenze: due traduzioni di una licenza Dubai in un container. Kunicki e Simo- lotta contro il traffico dei beni culturali,
di esportazione egiziana con date contra- nian avevano architettato il trasferimento Martinez era più preoccupato di riempire
stanti e due versioni in arabo, entrambe del sarcofago in Germania, incaricando le sale vuote di Abu Dhabi e di mantenere
prive della firma dell’autorità egiziana per nel febbraio 2013 un commerciante emi- buoni rapporti diplomatici con gli Emirati.
le antichità e con un timbro della Repub- ratino di produrre una fattura falsa che Nel paese del Golfo le infrastrutture arti-
blica Araba d’Egitto ancora inesistente descrivesse Nedjemankh come una “cas- stiche sono centrali per la sua moderniz-
(dal 1958 fino al settembre 1971, l’Egitto sa di legno rivestita di gesso” del valore di zazione e per un settore in cui ha un van-
era conosciuto come Repubblica Araba cinquemila euro. Il commerciante l’aveva taggio naturale rispetto all’Arabia Saudita,

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Reperti sequestrati a casa del miliardario newyorchese Michael Steinhardt

NEW YORK DISTRICT ATTORNEY’S OFFICE/THE NEW YORK TIMES/CONTRASTO


un alleato chiave ma anche un rivale. I globale, dove le popolazioni non si sento- che si affaccia su una rete di corsi d’acqua,
sauditi possono spendere molto di più, ma no minacciate direttamente dalla Russia e sovrastata da una gigantesca cupola d’ac-
sono in ritardo di anni negli investimenti ne sopportano il costo in termini di prezzi ciaio con i motivi geometrici della mashra-
nel turismo culturale. Come l’ultimo scià alti dei prodotti alimentari e di diminuzio- biya, la tradizionale finestra islamica. I
dell’Iran, che ha accumulato la più grande ne del potere d’acquisto. In un simile con- musei di Teheran, Damasco, Baghdad e Il
collezione di arte contemporanea occi- testo, la decisione di costruire un Louvre Cairo sembrano indietro di un secolo.
dentale al di fuori dell’occidente, Bin ad Abu Dhabi come una sorta di museo I visitatori erano cosmopoliti: uigure
Zayed è un modernizzatore laico. Anche universale subalterno, una destinazione con elaborati gioielli in testa, turisti fran-
lui spesso è accusato di avere tendenze culturale alternativa per le popolazioni cesi che indossavano la dishdasha (l’abito
autoritarie dai suoi detrattori in occiden- che non possono permettersi di andare in tradizionale islamico), un gruppo israelia-
te, che invocano i diritti umani per con- occidente, o non sono più disposte a farlo, no in visita privata, operai immigrati nel
dannare qualsiasi iniziativa nel Golfo – è stata geniale. giorno libero, imprenditori dell’Asia cen-
programmi di energia verde, finanzia- trale, studenti della New York university
menti allo sport – come un pretesto per Non capire il senso in abaya (l’abito femminile della tradizio-
“ripulirsi l’immagine”. A giugno ho visitato il Louvre Abu Dhabi, ne musulmana) e borse firmate abbinate.
È vero che Abu Dhabi tollera poco il raggiungendo l’isola Saadiyat (felicità in Una statunitense ha sbuffato perché non
dissenso e ha contrastato la primavera arabo), dove il museo occupa un angolo capiva il senso della mostra.
araba. Ma i più recenti riallineamenti glo- della penisola artificiale che si protende La collezione permanente contiene
bali hanno favorito i suoi calcoli. La demo- nel golfo Persico. Quando i lavori saranno centinaia di pezzi antichi e contempora-
crazia araba non preoccupa l’occidente, e completati nel 2025, la penisola sarà un nei scelti per aiutare i visitatori ad abbrac-
certamente non l’Europa, dove i governi distretto culturale e ospiterà altri quattro ciare la visione del museo di un patrimo-
stanno stringendo accordi con regimi rea- musei, tra cui un Guggenheim e un museo nio artistico globale caotico ma condiviso.
zionari come parte della loro guerra degli Emirati curato dal British museum. Nella galleria di apertura sono esposte fi-
all’immigrazione. Nella situazione attua- Al momento il Louvre si affaccia su una gure di maternità provenienti da diverse
le, la scommessa iniziale degli Emirati distesa di magazzini, piattaforme petroli- civiltà antiche: la dea egizia Iside che allat-
contro le forze islamiste popolari nella re- fere e gru. I golf cart guidati da lavoratori ta il figlio Horus, una scultura in legno di
gione sembra essere stata lungimirante. E del sudest asiatico sono fermi nel par- una donna che culla il suo bambino appar-
poi c’è la guerra in Ucraina. L’impegno cheggio in attesa di traghettare i visitatori tenuta al popolo yombe della regione del
dell’occidente nella difesa della sovranità per cinquanta metri fino all’ingresso. Il fiume Congo. La comparsa dei primi vil-
ucraina ha suscitato risentimento nel sud museo è una medina bianca e scintillante laggi preistorici è descritta tramite utensi-

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In copertina
li e altri reperti. Ci sono tesori che fanno arrestare Martinez, l’Europol ha emesso nato in cui, come dice lui stesso, “le tran-
gola a qualsiasi museo, come il sarcofago mandati di cattura per gli affiliati alla rete sazioni avvenivano ai cocktail party e nei
dorato della principessa Henuttaui, pro- residenti in Germania, compresi i compo- club”. Ha sequestrato così tante antichità
veniente dalla valle delle Regine. nenti della famiglia Simonian, il clan ar- al Met che il museo ha creato un’unità spe-
Il novecento rappresenta una sfida per meno al centro della rete. Ma la Germa- ciale dedicata alla ricerca sulla provenien-
i curatori. Nessuno dei grandi modernisti nia, dove l’interesse dei mezzi d’informa- za. Bogdanos mi ha detto che l’effetto di
arabi è esposto e non ci sono nudi. La filo- zione e delle autorità per il caso è rimasto questi sforzi è stato “un risveglio delle co-
sofia del museo, secondo cui le civiltà si basso, ha rifiutato di estradarli. scienze” del collezionismo newyorchese:
somigliano, vacilla quando gli artisti af- A quel punto è cominciato il dibattito “I pezzi più sospetti non arrivano più negli
frontano i tabù: l’oppressione politica, la su chi fosse il maggior responsabile. Kuni- Stati Uniti”.
fatica del lavoro, il fascino del postribolo, cki ha insistito sulla “fiducia cieca” nei Si- A un certo punto sembrava che le accu-
l’inquietudine dei corpi. L’ultima opera monian, anche se secondo Li- se contro Martinez e Charnier
esposta, punto di arrivo di questo tour at- bération ha ammesso che alcuni potessero essere ritirate, ma il 3
traverso le grandi civiltà, è un disco di por- oggetti avevano “tasselli man- febbraio la corte d’appello di Pa-
cellana su cui è inciso un motivo ricavato canti”. Il Louvre Abu Dhabi si è rigi ha annunciato che il proce-
dall’impronta del pollice dello sceicco costituito parte civile, ottenen- dimento sarebbe andato avanti.
Zayed bin Sultan al Nahyan, fondatore de- do accesso ai fascicoli d’indagi- Gli Emirati Arabi Uniti sono ri-
gli Emirati Arabi Uniti nel 1971. ne, e si è dichiarato “vittima del traffico”. masti in silenzio. Gli avvocati dei due uo-
Un avvocato ha ammesso che “forse i mini hanno affermato che le pressioni del
I veri responsabili commercianti non sono sempre stati dili- comitato per le acquisizioni di Abu Dhabi
Nel maggio 2022, Jean-Luc Martinez, che genti”, ma ha sostenuto che “i veri re- hanno avuto un ruolo nella loro decisione.
l’anno precedente si era dimesso dalla ca- sponsabili” – i musei internazionali che Ma la portata delle relazioni tra la Francia
rica di presidente del Louvre ma era rima- chiudono un occhio e i trafficanti in Medio e gli Emirati – che comprendono investi-
sto ambasciatore culturale della Francia Oriente – non sono stati perseguiti. menti, condivisione di informazioni e co-
per la protezione delle antichità nei con- In Francia, la questione delle respon- operazione militare (l’unica base francese
flitti, è stato accusato da un giudice fran- sabilità ha fatto tribolare gli investigatori, nella regione è ad Abu Dhabi) – significa
cese di complicità in frode di gruppo e rici- che per ora hanno incriminato solo poche che è in gioco molto di più della reputazio-
claggio per il suo ruolo nell’acquisto di persone. L’informatore-trafficante ne di alcuni funzionari del museo. Se Mar-
antichità contrabbandate per il Louvre tinez e Charnier saranno condannati, Abu
Abu Dhabi. La natura delle accuse sugge- A Manhattan Dhabi sarà la parte lesa. Saranno le autori-
risce che Martinez sapesse di vendere an- tà francesi ad apparire corrotte e ipocrite.
tichità con documenti falsi e che ne abbia Bogdanos ha colpito L’indagine francese non riguarda solo
tratto profitto. Anche Jean-François Char- l’intera catena la stele di Tutankhamon e il sarcofago di
nier, che è stato direttore scientifico Nedjemankh, ma anche altri cinque og-
dell’Agence France-Muséums e consulen- criminale getti, tutti egiziani, venduti dalla rete Ku-
te per il progetto di valorizzazione del pa- nicki, tra cui un ippopotamo in porcellana
trimonio di Al Ula, in Arabia Saudita, è Georges Lotfi, un importante nodo della blu, un ritratto funerario del Fayyum e un
stato arrestato e accusato di aver fornito rete, vive ancora a Tripoli malgrado un busto di Cleopatra che ora è stato riclassi-
false informazioni sulla provenienza di mandato di arresto dell’Interpol. I traffi- ficato. Zahi Hawass, il patriarca dell’egit-
opere d’arte acquistate per Abu Dhabi per canti del sottobosco come lui tendono a tologia di stato, ha dichiarato che Il Cairo
un valore di cinquanta milioni di dollari sfuggire alla giustizia, nonostante i loro stava lavorando per recuperare la stele.
(57,7 milioni di euro). Il giornale francese servizi siano parte integrante della strut- Ma è stato smentito da un funzionario del
Libération ha riferito che Charnier po- tura. Secondo Trafficking culture, “fungo- patrimonio archeologico, secondo il quale
trebbe aver ignorato i dubbi relativi alla no da perno, da collegamento essenziale il governo stava aspettando la conclusione
stele di Tutankhamon, assecondando i che permette a un oggetto antico, sac- dell’indagine francese. Potrebbero volerci
desideri di un funzionario emiratino del cheggiato dai poveri del mondo e trasferi- anni. Nedjemankh è stato restituito solo
comitato per le acquisizioni del Louvre to dai trafficanti, di entrare nei nostri spazi grazie agli sforzi di Bogdanos. Il più delle
Abu Dhabi. Risultano depositi “anomali” culturali più elitari, trasformandolo da volte, le proteste egiziane non portano a
sul conto bancario di Charnier, per esem- merce di contrabbando in bene legale”. nulla.
pio versati da una casa d’aste belga, anche Lotfi ha negato qualsiasi illecito. Un avvo-
questa indagata, che ha venduto diverse cato di Charnier ha accusato le autorità Cancellare lo stato
opere ad Abu Dhabi con la sua assistenza. francesi di aver fatto del suo cliente un ca- La collezione irachena del Louvre Abu
Gli avvocati di Martinez e Charnier hanno pro espiatorio. “Se vogliamo creare un Dhabi ha suscitato meno polemiche in oc-
respinto ogni accusa. museo universale ad Abu Dhabi, ci sono cidente. Quando il museo è stato inaugu-
La polizia francese, sulla base delle in- dei rischi”, ha detto, “e non possiamo far- rato, nel 2017, gli iracheni si sono infuriati
formazioni fornite da Bogdanos, ha inda- ne ricadere la responsabilità su una sola sui social network, sostenendo che molti
gato per due anni. Nel giugno del 2020 ha persona”. degli oggetti esposti erano stati saccheg-
arrestato Christophe Kunicki con l’accusa A Manhattan Bogdanos ha colpito l’in- giati dopo l’invasione del 2003. Un funzio-
di associazione a delinquere, complicità tera catena criminale. Le sue incursioni nario iracheno ha annunciato che il gover-
in frode e riciclaggio di denaro. Da allora è negli appartamenti di collezionisti di alto no avrebbe indagato e rimpatriato tutti i
agli arresti domiciliari. Due mesi prima di profilo hanno fatto luce su un mondo raffi- manufatti rubati. Ma non c’è stata alcuna

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Il Louvre Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, il 6 novembre 2018
GIUSEPPE CACACE (AFP/GETTY)

iniziativa statale e la campagna è passata zione nelle aree di rilevanza archeologica smo e delle antichità è praticamente in
sotto silenzio. Non è chiaro quali delle an- erano regolamentate dallo stato. bancarotta. Lo stato iracheno non stanzia
tichità irachene – se ce ne sono – nella col- La distruzione e la dispersione del pa- quasi nulla per il patrimonio culturale, e
lezione del museo siano illecite: alcune trimonio culturale iracheno dopo l’inva- tutti i fondi sono gestiti da partiti politici
sono in prestito dal Louvre di Parigi, altre sione del 2003 ha preannunciato la fram- confessionali. I controlli della polizia nei
sono recenti acquisizioni di Abu Dhabi. mentazione del paese in feudi religiosi. siti archeologici sono così poco rigorosi
La reazione irachena è comprensibile. Anche se alcuni saccheggi sono avvenuti che le tavolette cuneiformi, facilmente
Il paese ha assistito a trent’anni di distru- spontaneamente nel caos del momento, contrabbandabili date le piccole dimen-
zione del patrimonio culturale avviata c’erano già i segni di una sistematicità. sioni, hanno inondato i mercati illegali.
dall’occidente. La prima ondata cominciò Chi ha beneficiato di questa distruzione? Inoltre non servono sofisticate reti crimi-
nel 1996, quando una popolazione spinta Forse una decina di figure regionali e loca- nali o documenti falsificati: nel 2022 un
alla povertà dal programma dell’Onu che li. Con il governo centrale annientato, i geologo britannico in visita in Iraq si è sen-
prevedeva la vendita di petrolio in cambio baathisti esclusi dalla vita pubblica, i teso- tito in diritto di riempire la sua valigia con
di aiuti umanitari cominciò a saccheggia- ri depredati e le istituzioni culturali sac- antichi frammenti di ceramica. Quando è
re i siti culturali per sopravvivere. La se- cheggiate o bruciate, era inevitabile che le stato arrestato dalle autorità irachene
conda avvenne nel 2003, quando né gli comunità religiose ed etniche si muoves- all’aeroporto di Baghdad, ha dichiarato di
statunitensi né l’esercito iracheno protes- sero per proteggere i propri siti e manufat- non sapere che il commercio di antichità
sero il museo e la biblioteca nazionale di ti. Oggi i curdi svolgono le loro attività di fosse illegale.
Baghdad dai saccheggi. La terza si è verifi- tutela del patrimonio culturale nel nord Quasi tutti i lavori sul patrimonio cul-
cata sotto l’Is, che ha tratto profitto dal del paese, l’Iran finanzia i lavori di rico- turale condotti in Iraq sono finanziati da
crollo dello stato iracheno, scavando e struzione nelle aree sciite e gli Emirati so- donatori esterni. Il modo in cui operano,
saccheggiando vaste aree del patrimonio stengono gli sforzi nelle regioni sunnite. mi ha detto l’archeologo, indebolisce il
mesopotamico. L’identità nazionale Il presidente iracheno, Abdul Latif Ra- ruolo già compromesso dello stato irache-
dell’Iraq fa molto affidamento su questo shid, ha dichiarato all’inizio di quest’esta- no. Quando nel 2020 l’Unesco aveva an-
patrimonio, condiviso dai vari gruppi etni- te che la ricostruzione del patrimonio na- nunciato la ricostruzione della moschea
ci e religiosi: caldei, ebrei, assiri, armeni, zionale “deve essere una delle massime di Nouri a Mosul, il direttore dell’ufficio
curdi, musulmani sciiti e sunniti, turkme- priorità”, un modo per dimostrare che “la per l’Iraq aveva dichiarato che il progetto
ni. Sotto Saddam Hussein una forza di pace e la sicurezza sono state ripristinate”. sarebbe stato “orientato alla comunità” e
polizia sorvegliava i luoghi di interesse Ma come mi ha detto un archeologo ira- che i lavori avrebbero seguito i desideri
culturale, mentre l’edilizia e la pianifica- cheno, il ministero della cultura, del turi- della popolazione di Mosul, perché “si

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In copertina
tratta della loro città e del loro patrimo- nel 2002 era già discutibile. L’idea che un tankhamon e nascose decine di pezzi che
nio”. Secondo l’archeologo, “i donatori ventenne nigeriano, iracheno o iraniano il Met poi comprò dalla sua proprietà (so-
usano il concetto di comunità per legitti- possa visitare la Francia o il Regno Unito no stati restituiti all’Egitto nel 2010). I se-
mare i propri programmi e interventi. per vedere i bronzi del Benin o i rilievi as- gni di cambiamento ci sono. L’argomenta-
Ogni volta che parliamo di Iraq cancellia- siri o l’intera città persiana di Susa è ridi- zione a lungo sostenuta dagli oppositori
mo deliberatamente lo stato”. Il principa- cola. Ma anche se, per ipotesi, una giova- del rimpatrio – che le antichità sono più
le donatore è l’Alleanza internazionale per ne irachena riuscisse a ottenere un visto sicure nelle istituzioni occidentali che nel-
la protezione del patrimonio nelle aree di per entrare nel Regno Unito quest’anno, al le mani corrotte degli stati del sud del
conflitto (Aliph), un consorzio fondato da British museum non troverebbe l’intera mondo – suona sempre più pretestuosa.
Emirati e Francia nel 2017 con il sostegno serie di rilievi assiri dato che molti sono in Recenti scandali hanno fatto emergere la
dell’Unesco. Attraverso l’Aliph, prestito alla villa Getty di Los mancanza di protezione per le antichità
Abu Dhabi versa 50 milioni di Angeles. Come mi ha detto un presenti in collezioni occidentali molto
dollari (57,7 milioni di euro) per ex curatore, la pratica di prestare apprezzate. Il British museum, alle prese
la ricostruzione di zone storiche oggetti ad altri musei per un ri- con una serie di furti nelle sue sale, è in
di Mosul, che sarà completata torno economico – come fa il trattative con la Grecia per un prestito dei
con il sostegno del Louvre. Il fi- Louvre di Parigi con Abu Dhabi marmi del Partenone, in cambio di pesan-
nanziamento è indispensabile ed è diffici- – è una tacita ammissione che la collezio- ti garanzie.
le immaginare chi altro potrebbe saldare ne del museo è abbastanza abbondante da Nelle regioni che affrontano il collas-
un conto simile nel cuore sunnita dell’I- poterne fare a meno. “A mio parere, è un so economico e le sanzioni globali spesso
raq. Ma le dipendenze finanziarie e politi- modo irresponsabile di trattare il patrimo- sono molto attivi i privati. L’imprenditore
che che s’instaurano sono complesse. nio culturale di un altro paese”, ha osser- libanese Jawad Adra è diventato un con-
La conquista del settore del patrimo- vato il curatore. “Quando se ne è in pos- troverso custode del patrimonio nel suo
nio culturale iracheno compiuta da attori sesso, deve essere curato adeguatamente paese e in Siria, per aver acquistato anti-
internazionali ha fatto apparire l’Iraq co- e va reso disponibile. Se i musei hanno chità della zona e averle esposte nel suo
me una proprietà coloniale ottocentesca, così tanta roba da potersi permettere di museo privato o restituite allo stato di
dove i funzionari locali sono allontanati spedirla in altri luoghi, dovrebbero pensa- origine. Ha collaborato con le autorità li-
nei momenti chiave di uno scavo. I mini- re a rimandarla da dove è venuta”. banesi per creare un registro delle anti-
stri firmano accordi basati su modelli di Restituzione e acquisizione sono ine- chità, sia per proteggere chi ne è in pos-
cooperazione vecchi di decenni che dan- stricabilmente legate. La Francia, e per sesso in caso di furto sia per raccogliere
no il controllo alle istituzioni esterne. estensione gli Emirati Arabi Uniti, do- informazioni su oggetti e collezioni che
Spesso questi progetti dovrebbero forma- vrebbero essere ritenuti responsabili di altrimenti rimarrebbero nascoste. Adra
re e sostenere gli archeologi iracheni nel pratiche di acquisto illecite nel ventunesi- ha i suoi detrattori. Ma il suo approccio è
“recupero post-bellico”, ma nella pratica mo secolo mentre altre istituzioni si rifiu- pragmatico e si concentra sul ritorno de-
la formazione è scarsa. “Le istituzioni oc- tano ancora di esaminare le loro collezioni gli oggetti nella regione, che concepisce
cidentali sono felici che la parte irachena storiche, accumulate nello stesso modo? in senso ampio “non come l’eredità
dipenda da loro sia per le competenze sia Molti archeologi ed esperti di patrimonio dell’accordo Sykes-Picot” in base al quale
per il denaro”, sostiene l’archeologo. culturale ritengono che sia necessaria una Francia e Regno Unito si spartirono il
risoluzione o un accordo internazionale, Medio Oriente dopo la prima guerra
Una questione di giustizia magari promosso dall’Unesco. In questo mondiale. Se un’opera della Palestina è
Un effetto di questa dipendenza, che l’E- modo si potrebbero concordare linee gui- esposta in Libano, o un’opera libanese a
gitto e l’Iraq sperimentano in modi diver- da etiche per le nuove acquisizioni e per la Damasco, si tratta comunque di una sor-
si, è che i loro governi non sono in grado di valutazione delle collezioni storiche. “È ta di rimpatrio morale, meglio che averla
esigere la restituzione del patrimonio, sia una questione di giustizia”, mi ha detto in un museo di Parigi o nella casa di un
dalle case d’asta sia dai musei. Nel 2002 Mark Altaweel, archeologo dell’Universi- collezionista privato a New York. “Se non
diciotto musei europei e statunitensi, tra ty college di Londra. “Altrimenti ci trovia- lo compri e non lo riporti indietro, cosa
cui il Met e il Louvre, rilasciarono una “di- mo in una situazione in cui alcune persone fai? Gridi e basta? Devi contribuire alla
chiarazione sull’importanza e il valore dei devono seguire standard diversi perché soluzione”. u svb
musei universali”, sostenendo che “i mu- vivono nel Golfo. Accusiamo i musei più
sei non servono i cittadini di un solo pae- giovani di incoraggiare il saccheggio, e L’AUTRICE
se, ma quelli di tutti i paesi” e che “restrin- forse è vero, ma c’è dell’altro”. Azadeh Moaveni è una giornalista e
gere il campo d’interesse dei musei le cui Una risoluzione internazionale che af- scrittrice statunitense di origine iraniana. Il
collezioni sono diverse e sfaccettate sa- fronti sia il saccheggio coloniale sia il traf- suo ultimo libro è Guest house for young widows
rebbe un disservizio per tutti i visitatori”. fico attuale sembra impossibile. I paesi (Random House Audio 2019). In Italia ha
In altre parole, niente rimpatrio. Cinque che ne trarrebbero più beneficio hanno pubblicato Viaggio di nozze a Teheran (Newton
di questi musei – il Rijksmuseum, nei Pae- meno influenza in contesti come l’Onu. E Compton 2009), Lipstick jihad (Pisani 2006) e
Il mio Iran (Sperling&Kupfer 2006), scritto
si Bassi, il Museum of fine arts di Boston, il neanche “soluzioni ad hoc per convenien-
con l’avvocata e premio Nobel per la pace
Getty di Los Angeles e il Moma e il Met a za politica saranno utili o vantaggiose per Shirin Ebadi. È stata corrispondente dal
New York – sono stati costretti a restituire i paesi che vogliono indietro le loro cose”, Medio Oriente per Time e per il Los Angeles
i manufatti illeciti ai paesi di origine. Se la mi ha detto un ex curatore. Times, e collabora con il New York Times e il
premessa della dichiarazione oggi può È passato un secolo da quando Howard Guardian. Dirige il progetto Genere e
non essere più politicamente sostenibile, Carter scavò la camera funeraria di Tu- conflitto dell’International crisis group.

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