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Scienza

La mia mente
non vede nulla
Marco Giancotti, Nautilus, Stati Uniti. Foto di Dan Saelinger
Le persone con l’afantasia non sono in grado di visualizzare mentalmente
volti, oggetti o episodi della loro vita. Lo studio di questa condizione
suggerisce che il cervello è ancora più complesso di quanto pensassimo
ono sdraiato in un cilindro re”, e ripeto la trafila. Poi arrivano “farfal- su un pezzo di carta. Ma non riesco a vi-

S bianco poco più largo del mio


corpo, circondato da un am-
masso di apparecchiature so-
fisticate grandi quanto un
piccolo camper. È una mac-
china per la risonanza magnetica funzio-
nale, una delle meraviglie tecnologiche
della neuroscienza moderna. Due cusci-
netti gonfiabili mi stringono le tempie per
la”, “cammello”, “motoslitta” e così via,
per circa dieci minuti, mentre il sistema
controlla l’attivazione delle mie sinapsi
cerebrali.
Per la maggioranza delle persone sa-
rebbe un esercizio piuttosto semplice, ad-
dirittura divertente. Per me è uno sforzo
notevole, perché non “vedo” nessuna di
queste cose. Per ogni indicazione che mi
sualizzarlo mentalmente. Cosa c’è in me
che non va?
Per tutta la vita sono stato consapevole
– a volte dolorosamente – delle mie parti-
colarità, dei miei punti di forza e delle mie
debolezze. So di avere una pessima me-
moria, un buon senso dell’orientamento e
quella che pensavo fosse una mancanza
di “creatività visiva”. Ho sempre pensato
tenermi ferma la testa. viene data, su una scala da zero a cinque che fossero caratteristiche casuali, scolle-
“Siamo pronti a cominciare la prossi- valuto l’immagine mentale zero, perché gate, e non me ne curavo granché. Chi
ma serie di esercizi”, dice la voce gentile appena chiudo gli occhi quello che vedo non ha le sue stranezze?
del dottor Horikawa. Ci troviamo sotto- non sono oggetti di uso comune, animali
terra, in uno dei laboratori della facoltà di o veicoli, ma la parete posteriore delle mie Uno su venticinque
medicina dell’università di Tokyo, in palpebre. Non riesco a formare la più vaga Poi, a un certo punto del 2021, ho letto per
Giappone. “Se la sente di andare avanti?”. delle immagini. E anche se non è l’oggetto la prima volta un articolo sull’afantasia, e
“Sì, andiamo”, dico io. dell’esperimento in corso, con la mente sono rimasto profondamente colpito:
La macchina si rimette in moto. Nei non riesco neppure a evocare suoni, odori quando qualcuno dice “raffiguratevi que-
cavi raffreddati che mi avvolgono scorre o qualsiasi altro tipo di stimolo sensoriale. sta scena”, non parla metaforicamente!
una corrente che mi riempie la testa di on- Ho quella che viene definita “afanta- Le persone possono davvero immaginare
de radio, spostando dal loro asse di rota- sia”, l’assenza di immaginazione volonta- forme e colori nella loro testa. Dopo que-
zione gli atomi d’idrogeno nel mio cervel- ria dei sensi. So cos’è un cappello a cilin- sta scoperta ho cominciato a reinterpreta-
lo e misurando la velocità con cui si riasse- dro. Posso descrivere le sue caratteristi- re molte delle mie piccole idiosincrasie
stano. Per i sensori ora sono trasparente che principali. Posso perfino disegnarlo fino a ricondurle a un unico fenomeno
come un bicchier d’acqua. Ogni minusco- coerente, che coincideva con la descrizio-
lo cambiamento del flusso sanguigno in ne scientifica dell’afantasia. Quando è
qualunque area del mio cervello viene Le notizie su persone arrivata la diagnosi ufficiale, ero già sicu-
osservato e registrato in 3d. ro di essere afantasico.
Dopo alcuni secondi, una voce fem-
che non avevano È un tratto che condivido con molti
minile mi risuona nelle orecchie sovra- “l’occhio della mente” altri. Le notizie su persone che sosteneva-
stando il frastuono elettronico: “cappello no di non avere “l’occhio della mente” ri-
a cilindro”. Chiudo gli occhi e immagino
risalgono salgono all’ottocento, e molti casi sono
un cappello a cilindro. Qualche secondo all’ottocento, eppure brevemente menzionati nella letteratura
dopo un segnale acustico mi invita a valu- scientifica di tutto il novecento. Eppure
tare la qualità di quella immagine menta-
questi casi sono stati questi casi sono stati ignorati e relegati ai
le, cosa che faccio con un comando che ho a lungo ignorati margini come anomalie o equivoci.
in mano. La voce parla di nuovo: “Estinto- Solo una decina d’anni fa l’argomento

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ha cominciato ad attirare l’attenzione. Un qualcosa di ancora più sorprendente: ne “afantasia”, che in greco significa
uomo si è rivolto ad Adam Zeman, profes- molte altre persone hanno contattato lo “mancanza di immagini”.
sore di neurologia cognitiva e comporta- scienziato sostenendo di provare da sem- Grazie a questa nuova etichetta, nella
mentale all’università di Exeter, nel Re- pre la stessa cosa. comunità delle neuroscienze e tra le per-
gno Unito, sostenendo di aver perso l’oc- Zeman e i suoi collaboratori hanno sone comuni si è cominciato a parlare di
chio della mente dopo un’operazione al valutato le loro dichiarazioni usando il afantasia. Altri ricercatori in tutto il mon-
cuore. Nel 2010 Zeman ha pubblicato uno questionario sulla vividezza dell’imma- do hanno cominciato a studiarla, e sulle
studio in cui dimostrava che, quando cer- ginazione visiva (Vviq), e hanno riscon- riviste scientifiche il numero di articoli
cava d’immaginare le cose, il cervello di trato che questi individui effettivamente dedicati a questo problema cresce di an-
quell’uomo si attivava in modo diverso sembravano avere poca o nessuna capa- no in anno. Ora sappiamo che circa una
rispetto a quello di altri soggetti. cità di visualizzazione a comando. I ricer- persona su 25 è “afantasica” (o aphant,
Era un caso interessante, ma dopo la catori hanno pubblicato i loro risultati nel nel gergo di internet): una condizione ra-
pubblicazione dell’articolo successe 2015, proponendo di definire la condizio- ra, ma sufficientemente comune perché

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ciascuno di noi conosca più persone ap- ginati esistono nella mia mente come sulla situazione, cercare di prevedere cosa
partenenti alla categoria. Per chi è dotato concetti interconnessi, come elenchi succederà e immedesimarmi nel perso-
di un occhio interiore affidabile, sentir puntati di fatti che riguardano le cose. naggio. Ma niente di tutto questo richiede
parlare di afantasia può essere sconcer- Per esempio, quando rileggo la scena che io abbia in testa un’immagine della
tante. Come si può vivere senza la capaci- del Vecchio e il mare di Ernest Hemingway scena. Questo modo di immaginare è pro-
tà d’immaginare cose e suoni? La princi- in cui il protagonista combatte contro un babilmente più astratto di ciò a cui è abi-
pale fonte di confusione è l’idea che “im- enorme marlin, riesco ad assorbire un tuata molta gente, ma non è meno utile.
maginazione” e “formazione di immagi- gran numero di informazioni: siamo sulla Un aspetto sorprendente del fenome-
ni mentali” siano la stessa cosa. Non è sua barca, ondeggiando sulle acque del no è che, per me, i concetti non si limita-
così. Io sono capace di immaginare qua- golfo del Messico, con il sole che picchia no a vagare nel nulla, ma rientrano in co-
lunque cosa, ma senza nessuna rappre- senza pietà sul pover’uomo mentre tira la erenti strutture tridimensionali che pos-
sentazione sensoriale. Gli oggetti imma- lenza per ore e ore di fila. Posso ragionare so manipolare mentalmente. Nella scena

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del vecchio pescatore, posso immaginare all’epoca? Chi frequentavo di solito?) rie- di molte altre debolezze e mancanze?
di sedermi accanto a Santiago e “sentire” sco a mettere insieme abbastanza indizi Per molti la diagnosi provoca una sor-
la massa del pesce che fluttua accanto al- per ricostruire certe ambientazioni e fatti ta di crisi di autocoscienza. Improvvisa-
la barca. Forse è questa consapevolezza non visivi: una grande festa nel nostro mente tutti gli aspetti del tuo carattere
spaziale a permettermi di orientarmi al giardino quando avevo undici o dodici finiscono sotto esame, e dare la colpa alla
buio nella mia camera da letto: so dove anni, c’era una torta, molti bambini che tua afantasia congenita è una tentazione
sono i mobili e la distanza approssimati- correvano, ed è tutto. quasi irresistibile. Disegnare senza un ri-
va tra gli oggetti anche senza vederli. La Che effetto ha tutto questo sulla mia ferimento mi risulta così difficile perché
scienza non riesce ancora a spiegare per- vita? La risposta sorprendente è nessuno, sono afantasico? Forse è colpa della
ché una persona come me può formare almeno non debilitante. Per fortuna la Sdam se non sono capace di mantenere i
dei pensieri spaziali senza le immagini gente raramente mi chiede cos’è succes- contatti con le persone? Sarei meno im-
che li accompagnano, ma alcuni ipotizza- so a una festa decenni fa. Ma perfino pacciato se non l’avessi? Pochissimi di
no che dipenda da una separazione di quando ho bisogno di descrivere scene o questi ipotetici collegamenti sono stati
queste funzioni nella corteccia visiva e persone visivamente, di solito ho abba- indagati e tanto meno confermati da stu-
nella zona adiacente. stanza eloquenza e “fatti verbali” per da- di scientifici. Eppure quasi tutti gli afan-
Per i non afantasici è anche difficile re una risposta soddisfacente, senza do- tasici con cui ho parlato si fanno le stesse
immaginare come si possano ricordare i ver riprodurre le vere immagini nella mia domande. E ciascuno sembra concentra-
fatti senza richiamare alla mente imma- mente. re i suoi dubbi su tutto quello che non ap-
gini, odori o suoni. Gli scienziati stanno Gli scienziati sembrano concordare prezza di sé, trovando un capro espiatorio
tentando di sbrogliare anche questa diffi- sul fatto che l’afantasia non può essere per i propri difetti.
cile questione. In uno studio del 2015 un definita una disabilità, e che gli afantasici Io ho imparato ad accettare la diversi-
gruppo di ricercatori guidato dalla psico- hanno lo stesso successo degli altri nella tà dell’afantasia, e spero di contribuire a
loga Daniela Palombo ha individuato una vita personale e professionale. Questo farla conoscere. E con me Junichi Ta-
nuova sindrome, chiamandola sembra confermato da un nuo- kahashi, il primo ricercatore a cui ho par-
“memoria autobiografica gra- vo studio pubblicato da due ri- lato della mia condizione. Takahashi è
vemente deficitaria” (Sdam). cercatori della Sorbona di Pari- uno psicologo dell’università di Fukushi-
Le persone affette da Sdam non gi. Hanno sottoposto dei volon- ma, ed è stato uno dei primi scienziati a
hanno la capacità di rivivere tari, tra cui molti afantasici, a occuparsi di afantasia in Giappone, dove
con la mente le esperienze del una serie di test che implicava- vivo dal 2011.
loro passato. È una condizione rara, ma no il confronto mentale di forme, colori, Invece di considerare l’afantasia co-
un’analisi preliminare suggerisce un le- parole, volti e relazioni spaziali. Gli afan- me un singolo fenomeno, Takahashi sta
game con l’afantasia: su un campione di tasici sono stati precisi come gli altri par- cercando di fare chiarezza sulla sua va-
duemila soggetti affetti da Sdam, il 51 per tecipanti in tutte le prove, anche se hanno rietà. Nel luglio 2023 insieme ad alcuni
cento soffre anche di afantasia. impiegato più tempo a risolvere quelle colleghi ha pubblicato un articolo in cui si
basate sulle immagini, presumibilmente esaminavano alcuni sottotipi di afanta-
Capro espiatorio perché hanno usato strategie diverse e sia. Quasi tutti gli studi precedenti si affi-
La mia esperienza personale è simile. Gli meno dirette. davano esclusivamente al Vviq per indi-
episodi della mia vita passata – se e quan- Eppure alcuni sono presi dallo scon- viduare gli afantasici, mentre Takahashi
do riesco a ricordarli – mi sembrano lon- forto quando scoprono di avere l’afanta- e la sua squadra hanno sottoposto ai sog-
tani e non sensoriali. La Sdam è una nuo- sia. Ho sentito dire cose come “tutta la getti anche una serie di quiz psicologici e
va scoperta, ancora sconosciuta a gran mia vita è stata una menzogna” e “de- hanno analizzato le correlazioni.
parte degli psichiatri, perciò le persone v’essere stato questo a distruggere il mio Uno dei questionari valutava l’imma-
come me per il momento devono affidar- matrimonio.” Anche se non sono così ginazione multisensoriale, includendo
si all’autodiagnosi. Ma i sintomi descritti pessimista, posso capire. Certo, forse l’a- l’udito, l’olfatto e gli altri sensi. Gli afan-
dai ricercatori coincidono con quello che fantasia e la Sdam non causano grossi tasici riescono a riprodurre mentalmente
ho sempre dato per scontato. Io descrive- problemi nella vita quotidiana, ma i loro la voce dei genitori o il gusto di una torta?
rei i miei ricordi come riassunti di fatti effetti sottili non possono sommarsi nel Un altro questionario verificava la ten-
cruciali piuttosto che “film mentali” in tempo? E non potrebbero essere la causa denza a pensare in modo verbale (cioè
prima persona. affidarsi prevalentemente alle parole per
Quando mi chiedono di un’esperienza capire le cose) o visivo (cioè ricorrere so-
che sicuramente ho vissuto – una festa di Per molti la diagnosi prattutto alle immagini). Un altro ancora
compleanno da bambino, poniamo – la mirava a individuare la prosopagnosia,
mia mente prima di tutto reagisce dise-
provoca una sorta di cioè l’incapacità di riconoscere i volti.
gnando uno spazio vuoto. È come se i crisi di autocoscienza. L’analisi statistica ha rivelato che tutti
miei ricordi episodici fossero archiviati in questi fattori sono in qualche modo corre-
uno “schedario mentale” senza un indi-
Improvvisamente lati, ma non completamente. Per esem-
ce. Molti sono lì, da qualche parte, ma tutti gli aspetti del tuo pio, molti soggetti afantasici erano privi di
recuperarli è un compito arduo, a meno tutti i “sensi mentali”, ma alcuni avevano
che non mi vengano fornite indicazioni
carattere finiscono la capacità di immaginare i suoni, i sapori
molto precise. Procedendo a tentoni con sotto esame o altre sensazioni non visive. Lo studio ha
qualche lavoro di deduzione (dove vivevo anche scoperto che la prosopagnosia è più
venga sul sito eurekaddl.sbs
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frequente tra le persone affette da afanta- venga davvero qualcosa di diverso nella simulazioni mentali del corpo e delle
sia (40 per cento) che nel gruppo di con- nostra testa. sensazioni, e non solo concetti astratti e
trollo (20 per cento), ma non è un tratto Alcuni stanno cercando di spingersi simboli. L’assenza di qualcosa – come la
comune a tutti gli afantasici. ancora oltre. È per questo che periodica- mancanza di “sensi interiori” negli afan-
Questo ci porta all’annosa domanda: mente m’infilo in una macchina per la ri- tasici – può insegnarci molto sulla sua
come sappiamo che l’afantasia esiste sonanza magnetica nel laboratorio del presenza.
davvero, e che non è una forma di nega- dottor Horikawa e mi faccio esaminare il In un certo senso, scoprire l’afantasia
zione psicologica o semplicemente una cervello. Tomoyasu Horikawa è specia- è un po’ come approdare su una spiaggia
diversa interpretazione della stessa espe- lizzato nell’uso dell’intelligenza artificia- in un continente sconosciuto. Sappiamo
rienza interiore? le per decifrare i contenuti della corteccia che è qualcosa di nuovo, ma non abbiamo
Quando l’afantasia venne ufficial- visiva umana. Recentemente ha rivolto la idea della sua geografia e delle sue di-
mente proposta per la prima volta, alcuni sua attenzione all’afantasia. Un’analisi mensioni. La dicotomia tra “afantasici” e
ricercatori si chiesero se la presunta inca- preliminare dei dati che ha raccolto mo- “tutti gli altri” potrebbe avere vita breve.
pacità di visualizzazione non fosse un stra una differenza quantitativa tra l’atti- Gli studi sui sottotipi condotti da Takaha-
tratto congenito, ma un problema psico- vità cerebrale nei soggetti afantasici e shi e altri potrebbero portare a una map-
patologico, come una neurosi o una ri- non afantasici quando immaginano le pa più dettagliata della miriade di modi
sposta difensiva al trauma. Una sorta di cose. Potrebbe rivelarsi la prova migliore in cui la mancanza di visualizzazione si
“barriera linguistica filosofica” complica delle differenze neurali tra le persone manifesta nelle persone, e di strategie
ulteriormente la questione: forse parlia- afantasiche e non. con cui è possibile aggirarla e neutraliz-
mo della stessa cosa con parole diverse, e zarla. Il cervello sembra avere sempre più
poiché il linguaggio è il solo mezzo a no- Continente sconosciuto sorprese in serbo per noi, più sfaccettatu-
stra disposizione per confrontare le espe- Tutto considerato, sapere della mia afan- re e interconnessioni dove ci aspettava-
rienze interiori, non c’è (o meglio, non tasia mi ha reso doppiamente ottimista, a mo semplicità. Ora abbiamo un paesag-
c’era) modo di confermarlo. Anche il filo- livello collettivo e personale. L’afantasia gio ancora più interessante da esplorare.
sofo Ludwig Wittgenstein si poneva lo si sta rivelando una piccola cornucopia di E ora che questa diversità è messa a
stesso interrogativo più di sessant’anni conoscenze scientifiche. Gli scienziati fuoco, è più facile meravigliarsi davanti al
prima che l’afantasia ricevesse il suo no- stanno lavorando con gli afantasici non paradosso della cooperazione umana.
me: se una persona sostiene di non poter- solo per capire la loro condizione, ma an- Quelle che sembrerebbero differenze
si fare un’immagine mentale, che per fare luce sul complesso fondamentali nel modo di pensare non
eppure è in grado di disegnarne funzionamento del cervello portano a barriere sostanziali nel modo
una, dobbiamo credere che nel- umano. di parlarci, entrare in relazione e amarci:
la sua testa succede davvero Rebecca Keogh, una neuro- riusciamo a creare società e comunità
qualcosa di diverso? scienziata cognitiva della Mac- fiorenti malgrado queste differenze co-
Gli scienziati stanno trovan- quarie University in Australia, gnitive, o forse grazie a esse.
do dei sistemi per rispondere a queste ha approfondito i meccanismi del distur- A livello personale, la mia “crisi di au-
domande con fatti oggettivi. “Ancora pri- bo da stress post-traumatico (Ptsd) con- tocoscienza” è stata eclissata da una più
ma che l’afantasia fosse individuata, i ri- frontando la frequenza di pensieri intrusi- forte “rinascita di autoconoscenza”. Sco-
cercatori provarono a separare le persone vi tra gli afantasici e le altre persone. Se- prire di essere afantasico mi ha fatto pren-
con un punteggio basso nel test Vviq da condo Horikawa, l’afantasia è un modo dere l’abitudine di osservare attentamen-
quelle con un punteggio alto e scoprirono per isolare con precisione i processi neu- te la mia esperienza interiore. Mi ha porta-
che tra i due gruppi ci sono differenze rali che creano immagini mentali. to a capire che potrei avere anche la Sdam
nell’esecuzione di alcuni compiti”, mi ha Di recente un altro gruppo di ricerca- e una lieve sinestesia, a cui prima non
spiegato Takahashi. “Molti studi inoltre tori ha pubblicato un articolo su Nature avevo mai fatto caso. Ha anche affinato la
mostrano una correlazione significativa Reviews Psychology proponendo di usa- mia capacità di spiegare agli altri cosa suc-
tra i risultati del Vviq e quelli della riso- re l’afantasia per risolvere dibattiti di vec- cede dentro di me. Sento di aver guada-
nanza magnetica funzionale”. Il questio- chia data sulla embodied cognition, o co- gnato molto e non aver perso niente.
nario quindi sembra davvero in grado di gnizione incarnata, una teoria secondo A volte mi chiedono se l’afantasia si
individuare le persone con capacità di cui il pensiero è un processo che implica può curare. La risposta facile è no, perché
visualizzazione diverse. non si può curare quella che non è una ma-
Tra i gruppi che lavorano su questo lattia, e in ogni caso non ne sappiamo an-
fronte, uno dei più attivi è quello di Joel Quelle che sembrano cora abbastanza. La risposta più sincera è
Pearson, dell’università del New South che non vorrei eliminare la mia afantasia
Wales, in Australia. Nel 2022 Pearson ha
differenze neppure se fosse possibile. A prescindere
scoperto che, mentre le pupille di regola fondamentali nel dai suoi effetti, ha contribuito a fare di me
si contraggono involontariamente quan- la persona che sono oggi. E ne sono con-
do immaginiamo forme luminose, negli
modo di pensare non tento. La domanda da cui sono partito –
afantasici questa reazione è assente. È la portano a barriere cosa c’è in me che non va? – era retorica e
prima differenza fisiologica che confer- allo stesso tempo sbagliata. La domanda
ma le dichiarazioni di quanti sostengono
sostanziali nel modo migliore è quella che ci poniamo tutti a un
di essere affetti da afantasia. Sembra che, di comunicare certo punto della nostra vita: “Cosa mi
almeno nella maggioranza dei casi, av- rende quello che sono?”. u gc

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