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Drenaggio
Drenaggio
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Le tecniche del drenaggio
Ogni singolo well- scante, con pompa del vuoto in grado di eva-
point è composto cuare, in funzione del modello, una portata d’a-
da una tubazione ria compresa tra 90 e 150 m3/h. La presenza
chiusa, alla cui del depressore sulle pompe per impianti well-
estremità inferiore è point, garantisce sia un rapido innesco sia la
posizionato un filtro possibilità di pompare, con flusso continuo,
attraverso il quale acqua contenente forti percentuali d’aria. Gli
avviene l’emungi- eventuali ingressi d’aria all’interno delle tuba-
mento dell’acqua zioni possono provenire dai punti di raccordo
dal terreno. La lun- tra collettori, dai manicotti o tubazioni flessibili
ghezza e le caratteri- di collegamento, dai filtri degli stessi wellpoint.
stiche costruttive Impiegando pompe con depressore, la misce-
dei filtri sono stret- la aria-acqua, prima di raggiungere la girante
tamente legate al della pompa, attraversa una vasca (separatore)
tipo di terreno nel di grande sezione, rallentando bruscamente la
quale si effettua il sua velocità di flusso.
pompaggio.
Il collettore di aspi-
razione ha general-
mente un diametro
di 150 mm; i mani-
cotti flessibili di col-
legamento, di 50
Wellpoint Wellpoint mm. Questi ultimi
con filtro con filtro
per ghiaia. per sabbia. sono dotati di spira-
le in acciaio incorpo-
rata, in grado di
mantenere la piena sezione del tubo flessibile
quando il sistema è in depressione. Per quan-
to concerne i materiali costruttivi, il collettore è
realizzato con tubi di acciaio zincato e raccordi
rapidi sferici di collegamento, mentre le tuba-
zioni flessibili possono essere di PVC o di
gomma-tela. L’impiego di impianti wellpoint
installati permanentemente o per lunghi perio-
di in acque salmastre, può richiedere l’uso di
collettori e wellpoint realizzati completamente
con HDPE.
La pompa asservita all’impianto (elettropompa
o motopompa) è del tipo centrifugo autoade- Motopompa mod. Simple J156-5 con pompa del vuoto.
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Le tecniche del drenaggio
Principio di funzionamento
Tubi di
Il principio di funzionamento del- sollevamento
l’impianto wellpoint sfrutta il fatto
che il flusso di falda accelera e
devia verso un certo numero di
Falda
micropozzi quando, da questi, abbassata
aspiri una pompa autoadescante.
In seno al terreno di falda si stabi-
lisce così un moto di filtrazione
dell’acqua, diretto agli stessi
micropozzi; moto testimoniato
dall’abbassamento del livello
dinamico della falda in corrispondenza e nel- (secondo la legge di Darcy) alla cadente piezo-
l’intorno dei micropozzi, rispetto al livello stati- metrica locale. La costante di proporzionalità
co della falda indisturbata. In ogni punto la coincide con la cosiddetta conducibilità idrauli-
velocità di filtrazione risulta proporzionale ca, caratteristica propria di ogni terreno.
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Le tecniche del drenaggio
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Le tecniche del drenaggio
Alla bocca aspirante della pompa, punto 1 (soli- sce, per via di un aumento dell’altitudine alla
tamente quello più depresso dell’intero quale opera l’impianto, corrispondentemente
impianto), la depressione sarà pari a: dovrà diminuire il massimo vuoto ammissibile
2 (d1)max. Per tale limite massimo si può consi-
d1 = hb - h1 = zA + f0c + Fc1 + v1 derare, indicativamente, una riduzione di 0,3 m
2g
c.a. per ogni 300 m di altitudine in più.
Dove: Per le pompe VARISCO l’altezza h1 può scen-
f0c = perdite di carico della portata q lungo dere addirittura a 1,6 m c.a.; quindi, al livello
l’intero tratto 0-c del mare (hb = 10,33 m c.a.) esse potrebbero
Fc1 = perdite di carico della portata Q lungo operare fino ad una altezza di aspirazione vuo-
il tratto c-1 tometrica di 10,33 m - 1,6 m = ~ 8,7 m di colon-
na d’acqua.
La depressione d1 è chiamata altezza di aspi- Tuttavia, in relazione al volume d’aria che biso-
razione vuotometrica. Per una data altezza di gna estrarre dall’impianto, dovuto anche alle
pressione minima ammissibile (h1)min la inevitabili infiltrazioni dall’esterno, è prudente
depressione nel punto 1 sarà quindi funzione che quest’ultima altezza non superi i 6,0 m di
dell’altezza barometrica hb . Se questa diminui- colonna d’acqua.
d1 1 2 z3
Q
c o l l e t t o re
di aspirazione
z C Q
X d pompa
A A
Q = ⌺q
0 punta
filtrante
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Le tecniche del drenaggio
Il pompaggio da ogni singolo wellpoint produ- influenza R, l’effetto drenante di ogni singolo
ce un abbassamento del livello di falda, por- wellpoint interferisce con quello dei wellpoint
tando la superficie dell’acqua ad assumere la adiacenti.
forma di un conoide rovescio (cono d’influen- Secondo il principio di sovrapposizione degli
za) con l’asse in corrispondenza di ogni singo- effetti, l'abbassamento del livello di falda al
lo wellpoint. centro di un anello di wellpoint è pari alla
somma degli abbassamenti prodotti da ogni
p.c. singolo wellpoint in quel punto specifico.
WL
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Le tecniche del drenaggio
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Le tecniche del drenaggio
⌬p
10 ⌬H
6
9
5 Perdita di carico punte 2"
8
Ø 11/4" Ø 11/2" Ø 2" 4
m
7
3
11/2"-2"
6 2
11/4"
m 5 1
4 0
0 l/min 100 200 300 Q
3
1
3
Rete fine
0 Q
Rete grossa
0 l/min 50 100 150 200 250 300 350 400 450
2
Andamento della portata di wellpoint di differente diametro, in
funzione della depressione. 2"
1 2"
1 1/
⌬H
m
0
0 Q=l/min 100 200 300 400 500 600
2,5 - Ghiaia
1,50 - 2,00 - fine
40 2,50 - Sabbia media
2,0 -
3,00 - 2,00 -
3,00 -
20 1,5 - 2,50 -
4,00 -
4,00 - 3,00 - -
10 1,0 - Sabbia Sabbia
5,00 - grossa media Sabbia fine
0 6,00 -
100 10 1 0,1 0,01 0,01 7,00 -
GHIAIA SABBIA LIMI ARGILLE 0,5 -
76,2 2 0,06 0,002 -
19,1 6 0,6 0,2 Sabbia
- fine
CIOTTOLI Grossa Media Fine Grossa Media Fine
Diametro in mm
Portata dei wellpoint nei diversi tipi di terreno. Nomogramma per la determinazione dell’in-
terasse tra i wellpoint, rispetto all’abbassa-
mento di falda e ai diversi tipi di terreno.
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Le tecniche del drenaggio
Quando il wellpoint
viene messo in
depressione la val-
vola collocata nel
puntale del filtro si
chiude favorendo
l'ingresso dell'ac-
qua dalle sole pare-
ti laterali del filtro
stesso.
Installazione di wellpoint. (da: Control of Ground Water for Temporary Works -
ed. CIRIA)
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Le tecniche del drenaggio
• Terreni a granulometria fine (limosi o per ottenere un’efficace azione drenante sui
limoso-sabbiosi) o con stratificazioni terreni.
argilloso-limose
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Le tecniche del drenaggio
In termini pratici questa classazione comporte- Infine, per altri autori, è possibile ricorrere alla
rebbe una diversa capacità drenante del dreno seguente formula:
verticale con una riduzione dell’efficacia del
sistema. d = (4 - 6) • D70
La scelta del diametro del materiale drenante con il coefficiente 4 per i terreni uniformi e 6
può essere eseguita (Borniez -1956) seguen- nel caso di terreni non uniformi.
do questa relazione:
• Terreni sabbioso ghiaiosi
d = 6 • D60-80
Nei terreni sabbioso-ghiaiosi, quando è ancora
consentito l’impiego dell’impianto wellpoint,
Dove:
l’infissione dei micropozzi può avvenire nei
d = diametro del materiale drenante
modi seguenti:
D60 = diametro dei granuli corrispondenti
- infissione tradizionale a getto d’acqua in
alle ordinate del 60% della curva
pressione (solo se la componente sabbio-
granulometrica
sa è prevalente);
D80 = diametro dei granuli corrispondenti
- posa con perforazione idraulica preliminare
alle ordinate dell’80% della curva
(se la componente ghiaiosa è prevalente).
granulometrica
A risultati analoghi si arriva utilizzando la rego-
la di di Truelsen (1957) secondo il quale:
d = (4 - 5) • D75-85 se U< 3
Dove:
d = diametro del materiale drenante
D75-85 = diametro dei granuli corrispondenti
alle ordinate comprese tra 75% e
85% della curva granulometrica
D90-95 = diametro dei granuli corrispondenti
alle ordinate comprese tra 90% e
95% della curva granulometrica
U = coefficiente di uniformità della
formazione acquifera
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Le tecniche del drenaggio
• Terreni rocciosi
Come già anticipato, gli impianti wellpoint pos-
sono essere impiegati con successo in terreni
permeabili per porosità.
I terreni rocciosi presentano invece una per-
meabilità per fratturazione o dissoluzione.
L’acqua cioè circola attraverso la roccia per vie
difficili da individuare in fase preliminare. E’ evi-
dente quindi l’impossibilità di impiegare con
successo gli impianti wellpoint in queste parti-
colari condizioni operative.
Vibratore pneumatico applicato alla testa di un wellpoint per
favorirne la penetrazione nel terreno.
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Le tecniche del drenaggio
A1
R1
A2
R2
acquifero
V1 V2
Schema di installazione ideale del filtro rispetto al fondo scavo.
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Le tecniche del drenaggio
Composizione dell’impianto
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Principio di funzionamento
Sfiato Sfiato
Scarico Scarico
Alimentazione Facoltativo
Valvola isolante
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Le tecniche del drenaggio
o più collettori di scarico e riportate nella vasca - si fissa la profondità alla quale vanno affon-
di alimentazione. Si crea così un circuito chiu- date, entro la falda, le punte filtranti;
so in cui la portata emunta dal terreno Qe - si valutano congiuntamente la portata di ali-
viene scaricata per rigurgito dal troppo-pieno di mentazione qa , la relativa altezza di pressio-
detta vasca. ne h4 e l’altezza di contropressione h7 in
maniera che il singolo eiettore impiegato
Dimensionamento del sistema operi al meglio nel proprio campo di
prestazioni;
Con particolare riferimento allo schema di flus- - si dimensionano adeguatamente i vari tratti
so delineato nella figura sottostante, il dimen- circuitali del sistema idraulico così definito;
sionamento generale del sistema procede - si calcolano le relative perdite di carico (loca-
ordinatamente come segue: lizzate e distribuite);
- si stabiliscono, in valore, numero e distribu- - si sceglie infine la pompa di alimentazione in
zione, le singole portate qe da emungere, in base alla portata complessiva Qa e alla
relazione all’abbassamento di falda che si prevalenza totale Ha.
vuole realizzare;
Pompa
Pb Scarico portata emunta ⌬z = z0 + zA = dislivello geodetico di sollevamento
d'alimentazione 0 Qe
2 1 z0
della portata emunta
3 Serbatoio Q 8
a = affondamento dell’eiettore al di sotto del minimo
Qa volano
livello dinamico della falda
Collettore Collettore
d'alimentazione di restituzione h4 = altezza di pressione all’alimentazione dell’eiettore
zA ⌬z h7 = ⌬z + a + hb + f78 + F80 = altezza di contropres-
sione alla mandata dell’eiettore
⌬h = h4 - h7 = caduta piezometrica della portata
qa q = qa + qe
ati
ca d’alimentazione qe all’eiettore
re
ci ef h6 = a + hb - f56 = battente all’aspirazione dell’eiettore
rfi
pe
Pb Pb=Pa Su He = h7 - h6 = ⌬z + f56 + f78 + F80 = prevalenza
dell’eiettore
Ha = ⌬h + F01 + F23 + f34 + f78 + F80 = prevalenza
a carico della pompa d’alimentazione
A
Eiettore Le perdite di carico f ( relative alle portate qa , qe e
7 a
q = qa + qe ) e F (relative alle portate Qa e Q = Qa +
h7 h4 6 h6 Qe ) sono di seguito esplicate:
4 qe F01 = lungo il tratto circuitale 0 - 1
F23 = “ “ “ “ “ 2 - 3
Qa = ⌺qa f34 = “ “ “ “ “ 3 - 4
Punta Qe = ⌺qe f56 = “ “ “ “ “ 5 - 6
filtrante
Q = Qa + Qe f78 = “ “ “ “ “ 7 - 8
5
F80 = “ “ “ “ “ 8 - 0
Le altezze h (così come le relative pressioni) sono espresse in valori assoluti.
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Le tecniche del drenaggio
Modalità di installazione
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Le tecniche del drenaggio
Drenaggio orizzontale
Nel corso dei grandi lavori di posa di condotte (generalmente ø 125 mm), coperta da una
sotterranee (acquedotti, metanodotti, oleodot- garza di nylon antintasamento e posata ad una
ti) può essere necessario deprimere e control- profondità superiore di circa 0,5 m a quella
lare il livello di falda per tratti di tracciato anche raggiunta dagli scavi. Dopo la posa di tratti di
di un migliaio di metri. Questo per consentire circa 100 m, una parte della tubazione (cieca)
un’elevata produzione giornaliera nei lavori di viene fatta emergere dal terreno e collegata a
scavo, posa e reinterro delle condotte. una pompa centrifuga autoadescante.
Gli effetti sulla falda prodotti dal pompaggio,
Qualora le condizioni logistiche del cantiere, le attraverso la tubazione drenante, sono ricon-
dimensioni e la durata dei lavori lo consenta- ducibili a quelli ottenibili con l’impiego di una
no, si può ricorrere all’impiego del drenaggio linea di impianto wellpoint.
orizzontale. Il numero di linee di tubo da posare, per otte-
Il drenaggio dei terreni viene ottenuto pom- nere un drenaggio efficace, è in funzione del
pando l’acqua di falda da una tubazione dre- battente di falda da deprimere, della conduci-
nante flessibile di PVC. Tale tubazione è micro- bilità idraulica dei terreni e della larghezza
fessurata e corrugata, di diametro variabile dello scavo.
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Le tecniche del drenaggio
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Le tecniche del drenaggio
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Le tecniche del drenaggio
In questi casi si ricorre generalmente alla rea- da un argano meccanico a caduta libera.
lizzazione di pozzi, la cui progettazione ed ese- Man mano che avanza la perforazione si fa
cuzione è legata alla geologia del sottosuolo, scendere una tubazione di perforazione in
alla quantità e alle caratteristiche chimico-fisi- modo da sostenere le pareti dello scavo o pre-
che dell’acqua da emungere. foro; tale tubazione può essere infissa nel ter-
reno in modi diversi:
La progettazione deve in particolare definire:
- metodo di perforazione; - con giracolonna: consiste in una morsa
- tipo e lunghezza del filtro da impiegare idraulica molto pesante, che fa ruotare
e sua profondità di collocazione; alternativamente la tubazione di perforazio-
- granulometria del dreno, quando que- ne, favorendone la discesa sia per diminuzio-
sto si renda necessario. ne dell’attrito laterale sia per il proprio
peso. In questo caso si utilizzano tronchi
L’esecuzione di un pozzo è composta invece di tubo a saldare;
dalle seguenti fasi: - per gravità: la tubazione di perforazione
- perforazione; discende nel terreno o per proprio
- posa delle tubazioni definitive e dei filtri; peso o, più frequentemente, battendola
- formazione eventuale del dreno; tramite la sonda alla sua sommità, muni-
- cementazione e isolamento; ta di una falsa testa. In questo caso si
- sviluppo. usano tubi filettati;
- per infissione: la tubazione di perforazione
I metodi di perforazione per i pozzi possono viene infissa nel terreno mediante due
essere suddivisi nelle due categorie principali: martinetti oleodinamici inversi che tirano
percussione e rotazione; quest’ultima a circo- verso il basso la tubazione. Questa rimane in
lazione diretta o inversa. opera come tubazione di rivestimento. Tale
Nel caso delle falde freatiche molto superficia- metodo è andato in disuso perché crea dei
li si possono usare anche altri metodi; che ver- problemi nel momento in cui si devono
ranno descritti a parte. creare i filtri in opera. In questo caso si
usano tubi a saldare.
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Le tecniche del drenaggio
Perforazione a rotazione.
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Le tecniche del drenaggio
diametri ordinari dei pozzi per acqua, raramen- pre con il poco efficace metodo della sedi-
te superiori a 1000 - 1200 mm, risulta molto mentazione. Il fango viene quindi reimmesso
elevata rispetto ad altri sistemi di perforazione in circolazione da una pompa a pistoni che lo
a rotazione. inietterà all’interno delle aste fino agli ugelli
Data la complessità dell’impianto cantiere, il dello scalpello.
sistema è poco adatto alle piccole profondità La sezione dell’intercapedine fra aste e prefo-
ed è normalmente sconsigliato al di sotto dei ro cresce con il quadrato del diametro dello
70-80 m. scalpello. Il costo, all’aumentare della portata
E’ invece adatto nella perforazione di terreni della pompa, cresce quindi rapidamente, sia
incoerenti, a granulometria piccola e media o per le potenze in gioco sia per le dimensioni
anche in presenza di ciottoli che possano pas- delle attrezzature impiegate. Tale sistema è
sare all’interno delle aste di perforazione senza quindi conveniente sui diametri relativamente
essere frantumati. In queste condizioni di piccoli.
impiego lo scalpello ha solo azione di taglio e Sul mercato si trovano scalpelli dei più diversi
l’avanzamento è velocissimo. Molto impegna- diametri al di sotto dei 26” (660 mm). I più
tivo, e di fatto non utilizzato, per la perforazio- usati si limitano a 8”1/2 (216 mm), 12”1/4 (311
ne in roccia. mm), 17”1/2 (444 mm) e 14”3/4 (375 mm).
L’applicazione ottimale di questo sistema è in Il sistema, che offre ottime velocità di avanza-
terreni alluvionali con profondità compresa tra mento, consente di perforare tutti i tipi di ter-
100 e 400 m da eseguirsi con diametri com- reno. Limitazioni si possono avere in rocce for-
presi tra 500 e 1200 mm. temente fratturate che assorbono eccessive
quantità di fluido. In questi casi si ricorre al
martello fondo foro.
• Sistema a rotazione a circolazione diretta
a fango
• Perforazione ad aria compressa e martello
Come per il sistema appena descritto, la batte- fondo foro
ria di aste muove uno scalpello “tricono”, il
quale per azione di percussione/taglio frantu- Il sistema di perforazione è analogo a quello
ma il terreno. della circolazione diretta. Il fango bentonitico è
Quest’ultimo è portato in superficie dal fango sostituito dall’aria compressa alla quale talvol-
che, iniettato all’interno delle aste di perfora- ta vengono aggiunti schiumogeni che favori-
zione, fuoriesce dallo scalpello e risale in scono la pulizia del preforo e diminuiscono il
superficie nell’intercapedine tra le aste ed il consumo d’aria.
foro. Il fango che risale in superficie (velocità Il sistema è adatto prevalentemente ai terreni
bassa: 0,2 - 0,5 m/s) forma un pannello di sta- coerenti. In presenza d’acqua il battente piezo-
bilizzazione e impermeabilizzazione tempora- metrico può essere penetrato solo per 100 -
nea delle pareti della perforazione. 200 m, in ragione della pressione disponibile
I detriti giunti in superficie vengono separati con gli attuali compressori in commercio.
dal fango con metodi meccanici. Quasi sem- Le profondità raggiungibili sono anche di molte
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Le tecniche del drenaggio
• Elica cava
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Le tecniche del drenaggio
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Le tecniche del drenaggio
te alle pompe è preferibile utilizzare l’air-lift. Per una stima della capacità drenante di una trincea
Tuttavia, quando il livello statico è molto costituita di solo materiale drenante, può essere
profondo e l’immersione modesta, il siste- usato il grafico seguente.
ma perde efficienza. In questo caso si ricor- 10 10
c
/se
Perdita di carico (metri di prevalenza / 100 metri di tubo)
m
sa per completare lo sviluppo. 5 5
02
0,
=
k
c
/se
m
m
04
m
0,
3
=
2 2
c
=
/se
k
10
m
D
c
10
/se
to
0,
m
en
Drenaggio orizzontale per gravità
=
m
15
m
c
pi
/se
0,
m
iem
m
=
5
k
ir
25
1 1
c
ed
/se
10
0,
D
ial
m
=
m
c
k
er
/se
4
0,
at
10
m
m
6
m
=
k
o
0,
In presenza di falde freatiche superficiali e
etr
c
10
13
/se
=
D
iam
0,5 0,5
k
m
=
m
m
D
10
1
D
20
=
m
k
quando il battente idraulico da deprimere e
m
10
25
m
D
m
=
37
10
D
m
controllare è modesto, si può ricorrere all’im-
m
10
D
50
0,2 0,2
=
10
piego delle trincee drenanti. Si tratta general-
D
mente di scavi disposti trasversalmente alla 0,1
0,05 0,1 0,2 0,5 1,0 2 5 10
0,1
direzione di flusso della falda, con l’obiettivo Portata per metro quadro di sezione
(litri/sec)
di incanalare l’acqua di falda, convogliandola Nomogramma che mette in relazione la portata, le perdite di
verso punti di raccolta. carico e il diametro del materiale drenante di una trincea.
Le trincee possono essere colmate di mate-
riale drenante e, al fondo, può eventualmen- Quando invece sul fondo della trincea drenan-
te essere posizionata una tubazione drenan- te viene posata una tubazione drenante, pos-
te di PVC. sono essere usati i seguenti grafici.
5 Vel
o 3,0
4 cità
3 (m
/se
c)
70
2 2,0
100
Perdita di carico (metri di prevalenza / 100 metri di tubo)
m)
1,5
1
o (m
0,8
150
ern
Geotessile
200
0,6
int
1,0
0,5
etro
70
0,4
m
0,3
Dia
0,2
0,5
0,1
0,08
Materiale
di 0,06
riempimento 0,05 0,2
Tubo 0,04 5
drenante 0,03
0,02
119
Le tecniche del drenaggio
10 cit
à( 2,5
0
m/
8 sec
(mm
) 2,0
6
5 nere utilizzando le tabelle e i grafici sotto-
100
rno
4 1,5 stanti.
inte
125
3
etro
150
2
m
Dia
200
0,8 0,15
l
ful
Q /Q 0,10
0,6 ata
Porosità drenante y
rt
Po 0,07
fu ll
0,4 /V 0,05
it àV
loc
0,2 Ve 0,03
0 0,02
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 0,015
Velocità e portata proporzionali
0,01
0,1 0,2 0,5 1 2
Fattore di riduzione per la portata e la velocità in rapporto al Conducibilità idraulica ks (m/day)
livello dell’acqua nel tubo.
121
Le tecniche del drenaggio
sup. freatica
originaria
Aggottamento di acque di falda con tubo drenante in depres- La portata di un dreno verticale può essere
sione.
valutata mediante la legge di Darcy (Q = A •
k • j), dove il gradiente idraulico può essere
Dreni verticali ritenuto unitario (j = 1).
Si tratta di prefori riempiti con materiale granu- Nella tabella sottostante sono riportate le
lare inerte di elevata conducibilità idraulica portate (l/min) dei dreni verticali in funzione
(sabbia grossa e/o ghiaia) i quali vengono utiliz- del loro diametro e della loro conducibilità
zati generalmente per due scopi: idraulica.
1. drenare l’acqua di uno strato poco per-
meabile sovrapposto ad uno più permea- diametri Ø
bile; K 6" 12" 18" 24"
2. costipare o prosciugare un terreno soffice (10-4 m/s) 150 300 450 600 mm
saturo d’acqua, per ridurne la pressione
2,35 0,26 1,02 2,3 4,1
interstiziale.
4,70 0,53 2,04 4,6 8,2 Q
9,40 1,05 4,08 9,2 16,4 (l/m)
Nel caso di uno strato semimpermeabile,
23,5 2,60 10,2 23 41
sovrastante uno strato più permeabile, i dreni
47,0 5,30 20,4 46 82
verticali assorbono l’acqua contenuta nello
strato superficiale, facendola defluire verso lo
strato più permeabile da cui viene estratta con Come è possibile constatare, la portata di un
i pozzi. dreno verticale è molto piccola.
123
Le tecniche del drenaggio
tub
equipotenziali D
foro, come conseguenza dell’attività di
fattore di forma - C
o
10
perforazione. Non potendo queste particelle
8
essere rimosse (non è possibile ese-
6
guire lo sviluppo dei dreni verticali), l’ef-
fetto drenante del dreno verticale è forte- 4
mente penalizzato; 3
2. durante la posa in opera del materiale
2
drenante, potrebbe esservi una classa-
zione granulometrica verticale, con la 0,9 0,7 0,5 0,3 0,2 0,1 0,05
formazione di strati a minore permeabi- d/D
lità che, di fatto, potrebbero impedire un Diagramma per la definizione del fattore di forma C.
corretto funzionamento del sistema dre-
nante.
Per ovviare agli inconvenienti sopradescritti, La determinazione dei diametri dei dreni ver-
viene usata una tubazione drenante verticale, ticali e delle loro reciproche distanze viene
in modo da rendere possibile lo sviluppo e lo fatta presumendo che ognuno di essi abbia
spurgo della stessa, come in uso con i pozzi. una portata reale pari a circa la metà di quel-
La portata smaltita da ogni dreno può essere la teorica.
stimata con la seguente equazione: Un dreno verticale è efficace se la sua poten-
zialità idrica è idonea a rimuovere tutta l’ac-
Q=K•L•h•C qua che vi affluisce.
Dove:
K = conducibilità idraulica (m/s)
h = carico idraulico (m)
L = lunghezza del dreno (m)
C = fattore di forma
125
Le tecniche del drenaggio
127
Appendice tecnica
Velocità media / Mean velocity (m/s)
2,4 3,0 4,6 6,1 7,6
100 0,10
1,8
50 1,5 0,05
v=
1,2
20 0,9 0,02
1
0,7
6
10 0,6 0,01
1
Perdita di carico / Loss of head (m/1000m)
0,4
6
5 0,005
50
0,3
60
0
75
2 0,2 0,002
0
4
10
0,1
=
12
8
DN
0
15
1 0,001
5
0,1
17
5
0
20
0,1
23
0
2
25
0,5 0,0005
5
30
0,0
5
91
35
5
40
0
46
56 0
51
61 0
0,0
0
0,2 76 0,0002
0,0
61
0,1 0,0001
0,1 0,2 0,5 1 2 5 10 20 50 100 200 500 1000
Portata / Rate of flow (l/s) DN = diametro nominale del tubo in mm / nominal diameter of the pipe (mm)
v = velocità di flusso nel tubo in m/sec / flow velocity in the pipe (m/sec)
Aperta / Open 1,1 1,4 1,7 2,0 2,8 4,3 5,2 6,4 7,6
4 chiusa / closed
1
_
6,1 7,9 10,1 12,2 18,3 24,4 30,5 41,2 48,8
Perdite di carico localizzate date in m di tubo equivalente rettilineo
Localised friction losses expressed in m of equivalent straight pipe
1. Saracinesca
Gate valve
1
_
2 chiusa / closed 30,5 39,6 51,8 59,5 91,5 122,0 152,0 213,0 244,0
3
_
4 chiusa / closed 122,0 159,0 213,0 244,0 366,0 488,0 610,0 854,0 976,0
2. Standard T Flusso lineare / Flow in line 2,9 4,3 5,0 5,9 9,1 11,9 15,1 22,0 24,7
Standard tee Flusso da/per diramazione
9,8 12,8 16,8 19,8 30,5 39,6 50,3 73,2 82,3
Flow to/from branch
3. Curva a 90°
4,9 6,4 8,4 9,9 15,2 19,8 25,2 36,6 41,2
Standard 90° elbow
7. Curva a 45° 2,3 3,1 3,7 4,6 6,4 8,5 10,7 15,2 18,3
45° elbow
d/D= 1
_
4 4,9 6,4 8,4 9,9 15,2 19,8 25,2 36,6 41,2
8. Allargamento repentino d/D= 1
_
3,2 4,3 5,3 6,1 9,1 12,2 15,2 21,3 24,4
2
Sudden enlargement d/D= 3
_
2,9 3,7 4,9 5,6 8,4 11,0 13,7 19,8 22,9
4
9. Restringimento repentino
d/D= 1
_
4 2,3 3,1 3,7 4,6 6,4 8,5 10,7 15,2 18,3
Sudden contraction d/D= 1
_
2 1,7 2,3 2,9 3,4 4,9 6,4 8,2 11,3 12,8
d/D= 3
_
4 1,1 1,4 1,7 2,0 2,8 4,3 5,2 6,4 7,6
Nomogramma e tabella per la determinazione delle perdite di carico distribuite e localizzate dell’impianto wellpoint.
Nomograph and table to determine the distibuted and localised friction losses in a wellpoint system.
(da/from: Control of Ground Water for Temporary Works - ed. CIRIA)
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